1 A.P. E . FOTO MOLTO BELLA DEL LAVORO IN STUDIO L’APICOLTURA: STUDIO ORGANIZZATIVO, IDENTIFICAZIONE GENERALE DEI RISCHI, PREVALUTAZIONE DEL RISCHIO DA SOVRACCARICO BIOMECCANICO MEDIANTE UN NUOVO STRUMENTO DI SEMPLICE APPLICAZIONE Angela Ruschioni, Simona Montesi Loreta Maria Spagnuolo, Lucia Rinaldi ASUR MARCHE Michele Fanti Lucia Fantozzi CENTRO ITALIANO ERGONIMIA
41
Embed
L’APICOLTURA: STUDIO ORGANIZZATIVO, IDENTIFICAZIONE ... · loro prodotto: miele, cera d’api, propoli e pappa reale. 5 A.P. E . I NUMERI DELL’APICOLTURA ... 4.417 apiarii dei
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
1
A.P.
E
.
FOTO MOLTO BELLA
DEL LAVORO IN STUDIO
L’APICOLTURA: STUDIO ORGANIZZATIVO, IDENTIFICAZIONE
GENERALE DEI RISCHI, PREVALUTAZIONE DEL RISCHIO DA
SOVRACCARICO BIOMECCANICO MEDIANTE UN NUOVO
STRUMENTO DI SEMPLICE APPLICAZIONE
Angela Ruschioni, Simona Montesi
Loreta Maria Spagnuolo,
Lucia Rinaldi
ASUR MARCHE
Michele Fanti
Lucia Fantozzi
CENTRO ITALIANO ERGONIMIA
2
A.P.
E
.
1. INTRODUZIONE principali dati di produzione e forza lavoro
in Italia e nel mondo
2. ANALISI ORGANIZZATIVA descrizione delle fasi lavorative e delle tipologie di
imprese analizzate
3. METODI DI INDAGINE descrizione del piano di analisi e indicazione degli
strumenti utilizzati
4. RISULTATI DELLA PREMAPPATURA descrizione degli indicatori di rischio e delle priorità di
intervento per tutti i fattori di rischio
5. IL SOVRACCARICO BIOMECCANICO
Descrizione dei risultati di analisi con strumenti di
primo livello: arti superiori e/o rachide e/o posture in
generale
6. IL RISCHIO CHIMICO Descrizione dei risultati di analisi con strumenti di
primo livello
7. CONCLUSIONI
INDICE
3
A.P.
E
.
L'apicoltura è l'allevamento di api allo
scopo di sfruttare i prodotti dell'alveare
dove per tale si intenda un'arnia
popolata da una famiglia di api.
1. Introduzione
Il mestiere dell’apicoltore consiste
sostanzialmente nel procurare alle
api ricovero e cure, e vegliare sul
loro sviluppo; in cambio egli
raccoglie una quota discreta del
loro prodotto: miele, cera d’api,
propoli e pappa reale.
5
A.P.
E
.
I NUMERI DELL’APICOLTURA
Alveari in Italia: 1.157.385 (stagione 2007)
Api in Italia: 57 miliardi e 860 milioni (stagione 2007)
Apicoltori: 72 mila (di cui 7.500 professionisti)
Produzione miele in Italia: circa 20.000 ton. – media annua
(fonte: Osservatorio nazionale della produzione e del mercato del miele - Castel San Pietro Terme,
Bologna)
1. Introduzione
Da: www.midisegni.it
6
A.P.
E
.
Nella Regione Marche sono stati censiti 1457
apicoltori che gestiscono 40.620 alveari da cui
si producono 1200 tonnellate di miele all’anno.
Gli apicoltori professionisti che dispongono di
almeno 150-200 alveari e che si dedicano
esclusivamente all’apicoltura sono il 2% dei
censiti, ma producono il 40% del miele
marchigiano.
Da: Censimento apistico 2008 dell’Assessorato
Agricoltura Regione Marche
1. Introduzione
Nella Regione Toscana sono stati
censiti 3800 apicoltori che gestiscono
4.417 apiarii dei quali 617 nomadi e
99.377 alveari.
Da: Regione Toscana – Settore Sistema
Statistico Regionale 2005
PRODUZIONE REGIONALE DI MIELE
7
A.P.
E
.
LE MARCHE: 2/3 mieli Millefiori: più
d’altri, sono legati alla multiforme
composizione botanica e all’andamento
climatico regionale, cambiando aroma e
gusto ogni stagione.
1/3 mieli Monoflora: derivati da una sola
tipologia di pianta nettarifera, quali il miele
d’acacia, di girasole, di castagno, di
melata (ricavato per lo più da melate di
quercia e ricchissimo di minerali e
potassio) e ultimamente di coriandolo.
1. Introduzione
LA TOSCANA è un esteso campo dove
si producono quasi tutti i tipi di miele
italiano. La macchia mediterranea
consente anche la produzione di mieli
rari come quello di corbezzolo e quello
di marruca, un arbusto spinoso della
Maremma da cui si ricava il miele.
l’unico miele italiano ad aver ottenuto il
marchio DOP è il miele della Lunigiana
PRODUZIONE REGIONALE DI MIELE
8 8
I PRINCIPALI PRODOTTI DELLE API
PAPPA REALE: E' un alimento completo, un vero e proprio concentrato di
salute. E’ il nutrimento dell’ape regina.
MIELE: Il miele è la sostanza alimentare che le api producono partendo dal
nettare dei fiori o dalle secrezioni di parti vive di piante, che esse raccolgono, che
successivamente trasformano.
PROPOLI: La propoli è una miscela resinosa che le api raccolgono sulle
gemme di alcune piante e che modificano con l’apporto di secrezioni salivari e
di cera. Le api utilizzano questo prodotto per rivestire le superfici interne
dell’arnia e per chiudere eventuali fessure o fori, per rendere immune la
famiglia dalle malattie e per imbalsamare i piccoli predatori che si sono
introdotti nell’alveare.
CERA D’API: La cera d’api è prodotta dalle ghiandole situate sotto l’addome
delle api operaie. La cera secreta dai pori è in forma liquida, ma a contatto
con l’aria solidifica.
1. Introduzione
9
A.P.
E
.
L'arnia è la casa delle api.
E’ composta dal:
-fondo con il predellino di volo,
- nido ove vive la famiglia d'api,
- melario nel quale viene
immagazzinato il miele,
- coprifavo,
- tetto.
Essa è costruita preferibilmente con
legno di abete ben stagionato
perché è leggero, fa respirare ed è
poco costoso.
1. Introduzione
11
A.P.
E
.
1. INTRODUZIONE principali dati di produzione e forza lavoro in Italia e
nel mondo
2. ANALISI ORGANIZZATIVA descrizione delle fasi lavorative e delle
tipologie di imprese analizzate
3. METODI DI INDAGINE descrizione del piano di analisi e
indicazione degli strumenti utilizzati
4. RISULTATI DELLA
PREMAPPATURA
descrizione degli indicatori di
rischio e delle priorità di intervento
per tutti i fattori di rischio
5. IL SOVRACCARICO BIOMECCANICO
Descrizione dei risultati di analisi con strumenti di
primo livello: arti superiori e/o rachide e/o posture in
generale
6. IL RISCHIO CHIMICO Descrizione dei risultati di analisi con strumenti di
primo livello
7. CONCLUSIONI
12
APICOLTORE “GRANDE”:
Allevatore di api e produttore di
miele
-500 Arnie
-200 Quintali di miele anno
-1 addetto + 2 persone saltuarie
-2700 Ore persona di lavoro
annue (proprietario)
-Il proprietario lavora in media 10
ore al giorno circa, su 6 giorni per
settimana
APICOLTORE “PICCOLO”
Azienda agricola con agriturismo
-40 Arnie
-10 Quintali di miele anno
-2 addetti
-140 Ore persona di lavoro annue
(proprietari)
LE AZIENDE PRESE IN ANALISI
2. Analisi organizzativa
13
IL CICLO DELL’APICOLTURA E L’INDIVIDUAZIONE DEL RISCHIO