Laboratorio di lettura guidata del testo “L’Epistemologia Genetica” (J. Piaget) 01/03/2016 Prima e seconda lezione 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO LABORATORIO di lettura guidata EPISTEMOLOGIA GENETICA di Jean Piaget A.A. 2016-17 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO INTRODUZIONE p. 53
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LABORATORIO di lettura guidata - · “L’Epistemologia Genetica” (J. Piaget) 01/03/2016 Prima e seconda lezione 1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO LABORATORIO di lettura guidata
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Il progetto della epistemologia genetica è costruire una“epistemologia biologica” che si fondi sulla nozionedi sviluppo e determini i meccanismi dei processi concui le varie forme di conoscenza si costituiscono
Rapporto tra biologia e conoscenza è il pernometodologico di ogni indagine sulla natura deiprocessi cognitivi
il problema della conoscenza è nel cuore stesso delproblema della natura e quindi della vita
Lo sviluppo cognitivo avviene quindi attraversol'evolversi di strutture interne che si costruiscononell'interazione con l'ambiente, per mezzo di processiconoscitivi realizzati attivamente
Nel corso dello sviluppo si verificano modificazionistrutturali così rilevanti da contrassegnare dei veri epropri STADI
Gli stadi sono connessi secondo due principi:
necessità logica (nessuno stadio può essere saltato e ciascuno stadio ne segue uno più primitivo)
universalità (la sequenza è la stessa per tutti i bambini).
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Stadio senso-motorio 0-2 anni
Totale assenza di coscienza del proprio io
alla nascita c’è un’assenza di un confine tra mondo interno ed esterno (indifferenziazione completa)
Inizia la funzione semiotica(consiste essenzialmente nellacapacità di rappresentare unsignificato per mezzo di unsignificante) e dell’intelligenzarappresentativa
Progressiva coordinazione delle azioni
Decentrazione delle azioni rispetto al proprio corpo àesso stesso diventa un oggetto
p. 63
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Grazie alla progressiva coordinazione delle azioni
si ha una coordinazione degli spostamenti degli oggetti
• “Già prima della formazione del linguaggio, di cui alcune scuole, come ilpositivismo logico, hanno sovrastimato l’importanza rispetto alla strutturazionedelle conoscenze, si vede dunque che le conoscenze si costruiscono sul pianodell’azione stessa con le loro bipolarità logico-matematica e fisica fintanto che,grazie alle coordinazioni nascenti tra le azioni, il soggetto e gli oggetticominciano a differenziarsi affinando i loro strumenti di scambio. Ma leconoscenze restano ancora di natura materiale, poiché costituite dalle azioni, edè ancora necessaria una lunga evoluzione prima che siano interiorizzate comeoperazioni.”
• “Dalle azioni elementari iniziali, non coordinate tra loro e pertanto nemmenosufficienti per assicurare una differenziazione stabile tra il soggetto e gli oggetti,alle coordinazioni con differenziazioni, si è pertanto compiuto un grandeprogresso sufficiente per assicurare l’esistenza dei primi strumenti diinterazione cognitiva. Ma questi sono ancora situati solamente su un solo emedesimo piano: quello dell’azione effettiva e attuale, ovvero non riflessa in unsistema concettualizzato. Gli schemi dell’intelligenza senso-motoria non sono,infatti, ancora concetti, poiché non possono essere manipolati da un pensiero esi attivano solo nel momento del loro utilizzo pratico e materiale, senza alcunaconoscenza della loro esistenza in quanto schemi, per la mancanza di strumentisemiotici che li designino e permettano di prenderne coscienza.”
p. 68
Gli schemi dell’intelligenza senso-motoria non sono ancora concetti poiché:
1) Non possono essere manipolati dal pensiero
1) Si attivano solo nel momento del loro utilizzo pratico