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L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Anno XCIII - Euro 0,90 - copia omaggio - Sped. in abb. post.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB
TV30 marzo 2007 13S e t t i m a n a l e d e l l a D i o c e s i d i
V i t t o r i o V e n e t o
I L L U S T R AI L L U S T R A TT AA
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Ma lo sapete,cari lettori,che aveteun tesoro?
Guardatevi attorno elo scoprirete. È grande,colorato, pieno di
vita.Accoglie le famiglie e iragazzi. Diverte e cre-sce. È presente
ognigiorno o ogni settimana.
Si chiama patronato.In questa Azione Illu-
strata vi proponiamo unviaggio alla loro scoper-ta. Le fide
penne di An-drea, Annalisa, Marco eGiuseppina vi condur-ranno a
spasso perOderzo (e frazioni!),Motta, Mansuè, Basal-
ghelle, Chiarano, Ces-salto, Fossalta e Cava-lier.
A scoprire chi impa-ra la chitarra e chi nutregli uccellini, chi
ha unimperatore romano inpatronato e chi inveceun patronato vero e
pro-
prio ancora lo aspetta, esi arrangia come può.Ma sempre con
entusia-smo.
Provate a chiedere ingiro, anche all'internodella nostra stessa
dio-cesi. Non sono poi tantele parrocchie che, comele vostre, hanno
unastruttura sempre apertaa disposizione anzituttoma non solo dei
ragazzi.Una struttura come cen'era una volta, diretevoi. Ma oggi
sono in viad'estinzione.
E soprattutto, oltrealla struttura, nelle vo-stre parrocchie
avetepersone che la tengonoaperta, che la puliscono,che la curano,
e che civengono: a controllare iragazzi, ad animare i sa-bati o le
domeniche digiochi organizzati, a fa-re gli educatori o a edu-care
gli educatori futuri.
Sono questi volontariil tesoro più grande.
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Patronati, tesori preziosi
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5L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
L'inizio dellastoria, o me-glio dellapreistoria, del
patronatoTurroni di Oderzo puòessere fissato addirittu-ra al 1889
quando il ve-scovo di Ceneda Sigi-smondo Brandolini-Ro-ta,
preoccupato per lagioventù della zona,chiama a Oderzo il tori-
nese san Leonardo Mu-rialdo che fonda il primoottobre il
“Patronato Sa-cra Famiglia”.
I Giuseppini del Mu-rialdo provengono daTorino, la città di
donBosco, principale artefi-ce della diffusione deglioratori in
Italia. Era na-turale quindi che fosse-ro ancora loro ad inau-
gurare, il 16 ago-sto 1921, il “Patro-nato Santa Fami-glia
Turroni”. IGiuseppini, fedelial motto “PregareImparare Gioca-re”,
istituirono lacompagnia filo-drammatica, la squadraginnica, la
banda, il ci-nema e il gruppo scout
murialdino “Oderzo 1”.All'epoca il patronato sitrovava
nell'edificio atti-
PATRONATO TURRONI,IL CUORE DI ODERZO
Dal vescovo Sigismondo alla crisi del sessantotto
L’interno del patronato Turroni
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Nel 1998 termi-nano i restau-ri all'edificiodella Scuola
Apostolica.Fatto il patronato, orabisognava riempirlo:questa la
missione di unnuovo gruppo di genito-ri animati dalla volontàdi
ripartire da zero. Il lo-ro primo obbiettivo fuquindi di rendere il
luo-go appetibile, portatoredi valori cristiani e - va-lore
aggiunto dei nostritempi - sicuro.
I primi tempi non fu-rono facili: le attivitàstentarono a
partire, iragazzi erano ancora po-chi. Venne quindi dedi-cata più
cura alla salagiochi e agli impianti, eaperte le sale alle festedi
compleanno, col ri-sultato che ne furono or-ganizzate un po'
trop-pe…
I circa venti genitoridel patronato si affiliaro-no poi
all'Anspi, e costi-tuirono il comitato di ge-stione dell'edificio,
com-prendente anche rap-presentanti degli scoute dell'Azione
Cattolica.
Da lì in poi è tutto unfiorire di attività e ap-puntamenti:
vengono
avviati, in ordine sparso,il torneo di calcio a mag-gio-giugno,
la castagna-ta, il panevin, i corsi dichitarra e di inglese etornei
periodici di calcioa 5, biliardo, ping-pong.
Da tre anni, inoltre,un gruppo di genitori sioccupa, per mesi,
dellapreparazione del prese-pio in patronato: da quil'idea di
avviare un labo-ratorio permanente dibricolage. Alcuni geni-tori
del patronato contri-buiscono poi alla realiz-zazione del grest
estivoe anche del mini grestinvernale. Sono state in-traprese
collaborazionicon la scuola maternaper la castagnata, la fe-sta
della famiglia dimaggio e quella di Car-nevale, e con il
BasketOderzo, che per la pri-ma volta nel 2006 hamandato alcuni
suoi al-lenatori ad animare icampi da basket a giu-gno e
luglio.
Nel 2003 è stato infi-ne realizzato un miniparco giochi in una
pic-
guo al cinema Turroni,dove ora c'è la Caritas.
Appena cinque annidopo, gli scout vengonosoppressi per legge
daifascisti; nello stesso pe-riodo la gestione del pa-tronato passa
in manoalla parrocchia per vo-lontà di monsignor Vi-sentin. Questi
fa edifica-re dietro al patronato laScuola Apostolica delSacro
Cuore, che diven-terà il seminario minoredella bassa diocesi.
Dopo la guerra il pa-tronato si trasferisce inun edificio posto
doveoggi ci sono i campi dabasket: in quegli anni vipassano alcuni
giovanipreti appassionati di cal-cio, tra cui don AntonioRosolen,
don Romualdo
Baldissera (oggi ancoraa Oderzo), don Giaco-mo Da Frè (oggi a
Boc-ca di Strada), lo scom-parso don Sisto Campo-dall’Or to, don
EnricoDario (oggi a Santa Giu-stina). Il risultato è la na-scita
della squadra delpatronato Turroni, chedarà del filo da
torcereall'Opitergina potendocontare su una nidiatadi piccoli
campioni:quattro di loro (Zigoni,Faloppa, Gregori e Cat-to) faranno
carriera. Nel1968 la Scuola Apostoli-ca chiude e i locali ven-gono
occupati dal patro-nato. È il periodo in cuil'associazionismo
catto-lico e gli oratori entranoin crisi, e anche il Tur-roni ne
risente. (AP)
La rinas
La Scuola Apostolica e il patronato
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7L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
cola area verde adiacen-te al campo sportivo: unpo' alla volta
il patronatoTurroni è diventatoquindi il "patronato del-le
famiglie", nuova di-mensione alla quale ilgruppo dei genitori
cre-de molto. Il gruppo è at-t u a l m e n t ecomposto dacirca
20-30persone, chesi danno il tur-no insieme aldiacono donRober to
Bi-scher per te-nere aper tol'edificio tutti igiorni. Il grup-po di
bambini
e ragazzi che lo frequen-tano è molto variabile,sia come
quantità checome età: si va dal bam-bino dell'asilo fino
alquindicenne.
Oggi in patronatoTurroni convivono ora-torio, scout e Azione
Cattolica. È diventatocon gli anni uno spaziovivo e importante
perl'intera comunità opiter-gina, se non per l'interaforania, per
le tante oc-casioni di svago, di spiri-tualità e di formazioneche
offre: qui si tengono
anche il ca-techismo euna par tedelle riunio-ni e degli
in-contri pergiovani eadulti.
La strut-tura, un edi-ficio di trepiani, è com-posta di: sa-
la incontri da circa 100posti, quattordici aule,sala lettura -
tivù con bi-liardo e bar, cucina, piùle sedi di scout e
AzioneCattolica. All'esternopossiede un bel cortile,un campo da
calcio conspogliatoi e docce, uncampo da pallavolo eduno da
pallacanestro.Dietro sorge il mitico ci-nema Turroni, prossi-mo
alla demolizione e ri-costruzione come “saladella comunità” che
dicerto lascerà l'amaro inbocca a molti nostalgici.E nel 2008 si
festegge-ranno i dieci anni dallarinascita…
Andrea Pizzinat
cita del “Patronato delle famiglie”
Al Turroni... si gioca
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Anche a Col-francui è tem-po di decen-nali: era domenica 17marzo
1997 quando ini-ziò le sue attività il nuo-vo “Circolo
ricreativo-culturale Don Bosco”,nato su volontà di unaventina di
genitori desi-derosi di avviare un'atti-vità ricreativa per i
gio-vani nei locali parroc-chiali, ovvero la sala tea-trale e la
scuola maternacon giardino e campopolivalente annesso.
All'epoca in paeseera già in funzione un'at-tività di Acr il
sabato, efu chiaro ben presto chenon era il caso di tenerele due
cose separate. Ecosì, dopo due anni emezzo di convivenza, il16
ottobre 1999 unagrande festa celebra lo“sposalizio Acr-Patrona-to”,
come fu definito delgiornalino parrocchiale.I due gruppi
vengonopertanto fusi, così comele attività che vengonoorganizzate
insieme al
sabato pomeriggio. Attualmente il patro-
nato di Colfrancui è ge-stito da tre genitori esette ragazzi i
quali, di-visi in turni, si avvicen-dano ogni settimana
nel-l'animazione. Va aggiun-ta un'altra decina di per-sone occupata
in ambitinon certo meno impor-tanti come la sor ve-glianza, la
preparazionedella merenda, le puli-zie. L'affluenza varia trai 25 e
i 35 ragazzi, lagran par te in età da
scuola elementare.Il patronato è promo-
tore di appuntamenti pe-riodici come la casta-gnata a novembre e
lafesta di San GiovanniBosco a febbraio; a mag-gio 2007, dopo un
annodi pausa, dovrebbe inol-tre tornare la festa diPrimavera con il
classi-co quadrangolare di cal-cio, i cui proventi vannoa beneficio
dell'Ail. Aquesta vanno poi ag-giunti gli appuntamentitipici
dell'Azione Cattoli-
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Qui l'Acr ha sposato il patronato
Colfrancui: dieci anni insieme
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L'oratorio aFratta è dive-nuto realtàdopo l'arrivo
dell'attualeparroco don PierinoBortolini a settembre2001. Più o
meno lo stes-so gruppo di genitoriche insieme a lui pro-grammarono
la primaedizione del grest (esta-te 2002) pensarono di ri-proporre
un'esperienzasimile anche nel restodell'anno, e fu così che
asettembre iniziarono adanimare i sabati pome-riggio dei ragazzi in
ca-nonica. Fin da subito do-vettero convivere con la
mancanza di spazi ade-guati, potendo disporrein pratica soltanto
di dueaule utilizzate per le riu-nioni ed il catechismo, ilportico
della canonica el'ampio prato circostan-te, sul quale tra
l'altroora incombe la remotapossibilità della realizza-zione di una
zona resi-denziale prevista dalnuovo piano regolatore.
Dopo un paio d'anniil numero di bambinifrequentanti, in
partico-lar modo piccoli, comin-ciò ad essere alto: fu co-sì che la
necessità dimantenere occupati i ra-
ca come la Festa delCiao e della Pace.
Da non dimenticareinfine il recital “Vita! Icare life”, opera
intera-mente scritta e musicatadal gruppo Acr-Patrona-to, che verrà
messa inscena il primo aprileprossimo dopo due annidi preparazione.
Tra imusicisti ci saranno an-che ragazzi di Fratta,Camino, Ormelle
eOderzo.
Una tipica giornatadi attività prevede alle14.30 mezz'ora di
giocolibero, seguita dai banse dalle scenette ispirateal Vangelo
della domeni-
ca seguente o al-la storia propo-sta dall'Acr perquest'anno,
ov-vero "Bello ve-ro!?", sulla ricer-ca del bello e lac o n d i v i
s i o n edella bellezzadell'essere Chie-sa.
La giornataprosegue con lamerenda e anco-ra gioco libero:
aquesto punto iragazzi presenti posso-no scegliere se parteci-pare
ai laboratori, i cuilavoretti vengono perio-dicamente venduti
per
autofinanziamento. Unaltro gruppo di sei ra-gazzi segue invece
le le-zioni del corso di chitar-ra: gli stessi contribui-
scono regolarmente al-l'animazione musicaledelle Messe. La
giorna-ta termina alle 17.30.
Andrea Pizzinat
9L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Al patronato ogni sabato anche ragazzi e animatori di Gorgo e
Oderzo
Patronato di Fratta: per noi e per i “foresti”
La parrocchiale di Fratta
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gazzi impose ai genitoridi suddividere la giorna-ta in vari
momenti, conattività organizzate adintervalli prestabiliti.
Attualmente unagiornata normale iniziaalle 15.30 con una
partededicata alla preghierae alla lettura commenta-ta del Vangelo
della do-menica, momento cheviene tenuto dal parrocoa settimane
alterne aFratta o a Camino e, insua assenza, da una ca-techista.
Verso le quat-tro viene organizzato ungioco di gruppo; alle16.10
invece i presentipossono scegliere se fa-re altri giochi
all'apertoo partecipare all'“Art At-tack”, ovvero un labora-torio
di bricolage. Le at-tività vengono interrottedalla merenda alle
16.45per poi riprendere finoalle 17.30.
A portare avanti le at-tività dell'oratorio sonouna quindicina
di ani-matori di età compresatra i 14 e i 18 anni, insie-me ad otto
genitori pre-senti pressoché ogni sa-bato ed altrettanti che,
arotazione, si occupanodi pulizie ed altro; il nu-
mero di ragazzi che fre-quentano l'oratoriooscilla normalmente
trale venticinque e le tren-ta unità. Curioso notarecome
praticamente lametà dei ragazzi, deglianimatori e degli adultidi
questo giro non abitaa Fratta ma nei paesi vi-
cini, soprattutto Gorgoal Monticano e Oderzo.
Numerose sono leiniziative periodicheche vengono organizza-te
nell'ambito dell'orato-rio. In particolar modosono molto
apprezzatidue appuntamenti: il po-meriggio in cui i ragazzipassano
a visitare alcunianziani in prossimità diSan Nicolò, e la festa
fi-nale di grest e oratorio ainizio luglio, con unagrande caccia al
tesoroper le vie del paese.
Gli animatori orga-nizzano poi i giochi pae-sani presso l'ex
chiesaparrocchiale durante lasagra di san Valentino,la festa di
carnevale e diHalloween. Infine, daquando è stata istituital'unità
pastorale (2005),i frattensi partecipanoalla
rappresentazionedell'Epifania in chiesa aCamino, ospitando poi“a
casa propria” la Mes-sa della festa “camine-se” di san Giovanni
Bo-sco.(AP)
11L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
La visita dei ragazzi del patronato agli anziani
Disfida calcistica tra l’oratorio di Fratta e quello di
Camino
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12 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
"Una scom-messa danon per-dere": così titolava L'A-zione
domenica 4 mag-gio 1997 a proposito delpatronato di Camino,partito
il giorno primasu iniziativa di un picco-lo gruppo di genitori edi
giovani del paese, tralo scetticismo di altri macol sostegno del
parro-co don Vittore De Ros-so.
Due anni dopo, nonessendoci ancora in pae-se forze sufficienti
perorganizzare un'attivitàestiva, la formula del pa-tronato subì
un'evolu-zione adottando quelladi un grest tipico. Equindi una
giornata nor-male viene così suddivi-sa in mezz'ora di canto,un'ora
di gioco pro-grammato a squadrecon tanto di classifiche,un'ora e
mezza tra me- renda e attività libera, il
“cerchio” finale. Daun anno e mezzo laprima mezz'ora, inchiesa,
viene dedi-cata alla letturacommentata delVangelo, mentre lanovità
principale del2007 sono le attivitàdi bricolage, propo-ste nell'ora
di atti-vità libera in conti-nuità con il grest;grazie ad un
concor-so poi è stato realiz-
zato il nuovo logo cherappresenterà l'oratorionegli anni a
venire.
Oggi il patronato puòcontare sul contributodi circa cinquanta
per-sone e sulla presenzaogni sabato di più ditrenta tra bambini e
ra-gazzi. I collaboratori so-no divisi in cinque grup-pi che si
alternano nellapresenza ogni cinquesettimane, anche se al-cuni
partecipano alle at-tività pressoché ogni sa-
Ad aprile un giornalino con la storia di dieci anni di
patronato
Camino: la scommessaè stata vinta
Corso di chitarra in patronato
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bato. Si tratta di ungr uppo composto inparti uguali da
giovani,di età compresa tra i 14e i 24 anni, e genitori,abituati a
lavorare insie-me senza alcun conflittogenerazionale. Molti diloro
partecipano poi aigruppi parrocchiali ecollaborano insieme
airagazzi all'animazionedi messe, sagra, festa diCarnevale. Le
feste prin-cipali organizzate dalpatronato si tengono
al-l'Epifania, con l'estrazio-ne della lotteria, e a SanGiovanni
Bosco (31gennaio), con il pranzoper le famiglie.
Nel corso degli annil'aumento dei collabora-tori ha inoltre
permessol'allestimento di scuoledi calcio, danza e chitar-ra. In
passato sono statepoi organizzate peresempio una giornataecologica
con gli scout,l'incontro coi Vigili delfuoco di Motta e i
volon-tari della Croce Rossa,la giornata della preven-zione
dentaria e dell'e-ducazione stradale, unaserata a tema
socio-mu-sicale in collaborazionecon i Jalisse.
In questi giorni inve-ce fervono i preparativiper la festa del
decenna-le, che si terrà il 21 e 22aprile prossimi con laMessa, il
pranzo e i gio-chi paesani: sarà l'occa-sione per far reincontra-re
collaboratori vecchi enuovi, ricordando il pas-sato e pensando al
futu-ro. Nell'occasione verràstampato un piccolo
giornalino con la croni-storia di questi dieci an-ni. Le
attività del patro-nato hanno sede nell'exsala teatrale che è
stataintitolata nel 2000 a Lo-
renzo Campigotto, figliodi due volontari dell'O-perazione Mato
Grosso,scomparso tragicamen-te in Brasile. Gli anima-tori
utilizzano anche l'at-
tiguo salone parrocchia-le e, in caso di bisogno,anche il campo
poliva-lente, il campo sportivoe le stanze del catechi-smo.(AP)
13L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
APiavon l'atti-vità di orato-rio è stata so-stituita da qualche
an-no dalle attività dell'A-cr. C'è poi uno stanzo-ne seminterrato
pressola scuola materna par-rocchiale che vieneaperto ogni giorno
perun'ora e viene frequen-tato da un gruppetto diragazzi.
A Rustignè non esi-ste un'attività parago-nabile all'oratorio,
inquanto la parrocchianon possiede degli spa-zi adatti ad
un'attività diquesto genere, nem-
meno ora che è statarealizzata la canonicanuova. L'idea del
parro-co è di avviare in futuroun'attività di Acr nelleaule di
catechismo.
La mancanza distr uttu-re ade-guate sis e n t eanche aFaè do-ve
, incompen-so, è atti-
vo il grest più longevodel comune di Oderzo,il quale utilizza i
localidove nello stesso perio-do si tiene la sagra
par-rocchiale.
A San Vincenzonon c'è un'attività con-tinuativa di oratorio,ma
esiste un gruppo digenitori e giovani chesi riunisce per
l'orga-nizzazione di alcuni ap-puntamenti che si svol-gono nel loro
centroparrocchiale. (AP)
L'animazione nelle altre frazioni di Oderzo
Ci proviamo anche noi
Il grest di Faè
Le strutture parrocchiali a San Vincenzo
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14 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Uno dei proble-mi più sentitida parroci egenitori per quanto
ri-guarda oratori e grest èla scarsa preparazioneed esperienza
degli ani-matori, generalmenteragazzi di età compresatra i 14 e i
18 anni.
A loro, ai loro colle-ghi più grandi e ai geni-tori, viene
incontro laCommissione foranialedi pastorale giovanile,che sta
svolgendo uncorso animatori che sitiene nelle domeniche
p o m e -r i g g i od a l l e14.30 al-le 16.30al patro-nato
diOderzo.
Nellatabella afianco il calendario e itemi.
Agli iscritti che ne fa-ranno richiesta potrà es-sere rilasciato
l'attestatodi partecipazione, vali-do per il credito formati-vo
scolastico.
Animatori inesperti? Ci pensa il corso foraniale!
Secondo incontro: domenica 15 aprile“Noi, squadra - Saper
lavorare in gruppo”
Terzo incontro: domenica 6 maggio“Insieme per… - Le attività
pratiche”
Quarto incontro (non ancora confermato): do-menica 3 giugno
“La fiera delle idee - Le attività di laboratorio”
Gli animatori del grest di Fratta
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Da una par tec'è Paolo, ve-stito da impe-ratore romano, che
spie-ga lo svolgimento di ungioco. Dall'altra ungrosso gruppo di
ragaz-zini, sono almeno un'ot-tantina, chi vestito inmaschera e chi
no, chelo ascolta con attenzio-ne, pronto a lanciarsi neigiochi nel
giro di pochi
minuti. Il tuttoper vaso daun'atmosferaserena e gioio-sa, dalla
vogliadi crescere econdividere leesperienze in-sieme. È que-sto
l'oratoriodi Mansuè, che si svol-ge al sabato pomeriggioe molte
volte anche la
domenica, neglispazi della scuolamaterna San Giu-seppe,
diventataluogo d'eccellenzaper le giovani ge-nerazioni. Qui
du-rante la settimanasono ospitati i bim-bi piccoli dellascuola
d'infanzia;al sabato e alla do-
menica arrivano quellipiù grandicelli, molti ra-gazzini delle
elementarie delle medie che hannofatto dell'oratorio il loropunto
d'incontro. Realtàconsolidata in parroc-chia a Mansuè, l'orato-rio
ha ricevuto un nuovoe notevole impulso dopol'organizzazione
delgrest, avvenuta per laprima volta nell'estatedel 2006. Tramite
il gre-st si sono avvicinate tan-
te famiglie e i loro figlihanno continuato a fre-quentare
l'oratorio an-che dopo che l'attivitàestiva era
terminata.Coordinatore di questabella e impegnativa ini-ziativa è
Paolo Gaviglio,che segue tutta l'orga-nizzazione e tiene i
rap-porti con il parroco donLucio Marian.
Attorno a Paolo ruo-tano 10-12 genitori, so-no quasi tutte
coppie do-
15L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
L'imperatore Paolo e i suoi ottanta ragazzini
Mansuè: tutti alla "San Giuseppe"!
La giornata tipo
Il pomeriggio all'oratorio sisvolge grosso modo così:inizio alle
14.30 con un momen-to di preghiera; laboratori, gio-chi all'aperto
se c'è bel tempo.Se invece fa freddo o c'è la piog-gia si rimane
dentro, facendogiochi di società o guardandoun film; il tutto fino
alle 18.
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16 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Oratoriodi Ba-s a l -ghelle: è uno de-gli ultimi
nell'Opi-tergino-Motten-se. È tanto giova-ne e, come i gio-vani, è
pieno digrinta e di entu-siasmo. Aper toappena qualchemese fa, a
fre-quentarlo sono unatrentina di ragazzini, dai6 agli 11 anni. Il
che è unottimo risultato per unpaese di neppure milleabitanti.
Naturalmentegli animatori intendonoincrementare le presen-ze, più
si è meglio rie-scono le attività e più ildivertimento cresce.
Afare da referente per ilparroco don Lucio Ma-rian e per i genitori
è ungiovane papà, GiuseppeCarretta.
«Finalmente - spiega- il mio lavoro mi ha la-sciato un po' di
tempo li-bero. Che al sabato po-meriggio ho deciso didedicare ai
ragazzi, per-ché è una gioia starecon loro». Insieme aGiuseppe ci
sono diver-si altri genitori, che sicoordinano fra loro inmodo da
garantire sem-pre la supervisione diun adulto durante le atti-
vità dell'oratorio. Ci so-no quindi gli animatori,in genere
giovani intor-no ai vent'anni, che sioccupano di intrattene-re e
proporre attivitàeducative ai ragazzini.La prima ora di
oratorio,che apre i battenti alle15, è dedicata alla for-mazione.
Seguono atti-vità varie: dall'esecuzio-ne di lavoretti manuali
-molto apprezzati sonostati gli oggetti ed i se-gnalibri realizzati
qualiregali natalizi - ai giochie ai bans in cortile e co-sì via.
L'oratorio si svol-ge nelle aule del cate-chismo che si
trovanodietro alla canonica, afianco del salone par-rocchiale.
«Si tratta di un mo-mento importante per inostri ragazzi - dice
Na-dia, una mamma-anima-trice -. Siamo grati alparroco don Lucio
che
ha dato l'avvio a quest'i-niziativa».
Accadeva in passato,prima dell'apertura del-l'oratorio, che
qualchegruppetto di giovanissi-mi si ritrovasse comun-que vicino al
salone par-rocchiale. Ma non es-sendoci la sorveglianzadi un'adulto
né un'atti-vità organizzata, essierano un po' lasciati al-lo… stato
brado. Ora l'o-biettivo di GiuseppeCarretta è di riuscire
acatturare i ragazzi dellescuole medie. Già gran-dicelli, sono più
difficilida coinvolgere in un'at-tività formativa se l'ap-proccio
non è avvenutoquand'erano più piccoli.«Ho pensato di organiz-zare
un torneo speri-mentale di calcetto pae-sano - racconta Giusep-pe -
e tramite il giococoinvolgere gli adole-scenti». (AF)
Trascinati dall'entusiasmo di Giuseppe Carretta
Basalghelle: i più giovani
ve sia il papà che lamamma si occupanodell'animazione e
dellasorveglianza, in modoche tutto fili per il me-glio. «Abbiamo
diversilaboratori - spiega Paolo-. Ad esempio quello diMastro
Geppetto, conattività relative alla fale-gnameria. O quello diago,
filo e decoupageche coinvolge in generele bambine. I ragazzipiù
grandi, inoltre, stan-no seguendo un corsodi Primo soccorso tenu-to
da Paolo Cancian cheè volontario della CroceRossa».
«Ciò che è importan-te sottolineare - diconoalcuni
genitori-animato-ri - è che l'oratorio non èun parcheggio. I
ragaz-zi seguono delle attivitàformative, il loro tempoè impegnato
in modocostr uttivo». Tuttaun'altra cosa che bi-ghellonare per le
vie delpaese in sella alla bici-cletta o allo scooter. «Ilnostro
cruccio - ci diceun papà - è di riuscire acoinvolgere di più i
ra-gazzi delle medie, spe-cie quelli dell'ultimo an-no. Ci dispiace
vederliandare a zonzo per ilpaese, mentre qui po-trebbero passare
qual-che ora divertendosi eimparando». I respon-sabili
dell'oratorio stan-no anche pensando didarsi una forma giuridi-ca,
in modo da poteravere agevolazioni e in-centivi.
Annalisa Fregonese
-
Oggi è un ma-nager af fer-mato PaoloCazzola di Oderzo.
Ma nei weekend, in-vece di andare a cavalloo dedicarsi allo
shop-ping delle griffe più allamoda, continua il suoimpegno con
l'AzioneCattolica, iniziato anco-ra nei primi anni Ottan-ta. Se pur
nel 2005 egliabbia passato il testimo-ne, il suo spirito di
ani-matore non si è sopito.Va dov'è chiamato quan-do c'è un
consiglio dadare o un'esperienza dapor tare, fa par te delcomplesso
musicale“Acr Rock”, sta lavoran-do al congressino del-l'Azione
Cattolica cheavrà luogo a Motta il 22aprile.
Paolo Cazzola è quel-lo che potremmo defini-re un uomo di
successo:svolge una professionedi responsabilità in unagrande
azienda, è unbell'uomo, negli anni èriuscito a costruirsi unabella
casa. È la corag-giosa dimostrazione dicome si possa
esserecristiani e vincenti, dicome si possa crederenei valori del
Vangelo etrasmetterli in una so-cietà complicata e con-traddittoria
come la no-stra. Il segreto di Paolosta senza dubbio nellasua
lunghissima espe-
rienza di animatore. «Miha aiutato - dice - a rap-portarmi con
le perso-ne, prima di tutto adascoltarle. Il lavoro è fat-to di
persone e di mezzi.Per me prima di tuttovengono le persone, ca-pire
le loro ricchezze e iloro limiti».
Non vorrebbe si par-lasse di lui, il suo discor-so è spostato in
conti-nuazione sull'AzioneCattolica. Maè impossibilenon sof
fer-marsi sul suovissuto, datoche per anni èstato un
inso-stituibile pun-to di riferi-mento per tan-ti ragazzi
opi-tergini. «Ègratificante -dice - incon-
trarli oggi e vedere chesi ricordano di me. Lorosono cambiati,
sono cre-sciuti, qualcuno è geni-tore. Non hanno dimen-ticato le
belle esperien-ze fatte all'oratorio».Paolo ha iniziato
comeresponsabile parroc-chiale di Azione Cattoli-ca; è divenuto poi
re-sponsabile della foraniaopitergina, quindi dioce-sano, infine
dal 2001 al
2005 del Triveneto. «Mipiace rammentare che ilmio cammino è
iniziatocon il pontificato di PapaWojtyla - dice - e si è con-cluso
con l'anno dellasua morte. Egli è statoper me una figura chia-ve».
«Come educatori -continua - la grande sfi-da oggi è riuscire a
tra-smettere il messaggioevangelico da vivere
17L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Paolo Cazzola: animatore per un quarto si secolo
Col patronato nel cuore
continua a pag. 20
Dall’archivio di Paolo Cazzola: tutti in bans!
-
20 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Il patrona-to di Mot-ta? È ilfrutto dell'im-pegno del par-roco
che lo hamesso al primoposto. Ai giova-ni, infatti, dicesempre che
pri-ma di tutto c'è ilpatronato e poiil Duomo per-ché,
sottolineadon Rino: «Se il patrona-to è pieno anche il Duo-mo lo
sarà».
Ma il patronato è an-che un grande cantiereaperto. Aperto dal
lu-nedì alla domenica, alsuo interno vivono lepiù diverse realtà.
Qui,durante la settimana,crescono i ragazzi chefrequentano il
catechi-smo, qui crescono e siritrovano un pomerig-
gio alla settimana i ra-gazzi del dopo cresima.Grande spazio
ancheper i ragazzi delle classisuperiori che frequenta-no l'Acg. Il
sabato e ladomenica in patronatosi ritrovano anche gliscout.
Ma chi segue il pa-tronato af finché tuttovada per il verso
giusto?
Durante la settimanaci sono dei volontari
Tanti gruppi si trovano nella cappella "Giovanni Paolo II"
Motta: il patronato, e poi il Duomo
nella quotidianità, di unDio che sia compagnodei ragazzi. Dare
unmessaggio che sia piùforte dei mille altri mes-saggi che giungono
dal-la società odierna. I ra-gazzi vanno prima ditutto ascoltati,
per rac-cogliere e capire co-s'hanno dentro. Mi pia-ce pensare
all'animato-re che pian piano, conpazienza, toglie la cene-re che
sta sopra le bracidi quel fuoco che ardedentro ogni ragazzo.Piano
piano, perché sela cenere si toglie controppa energia, il fuocosi
spegne». Nonostanteabbia passato il testimo-ne, Paolo continua
adinteressarsi al mondodegli oratori. «L'orato-rio di paese forse è
piùsemplice da gestire,perché più piccolo. Là èpiù facile fare
famiglia -osser va -. Quello piùgrande, di una città co-me Oderzo,
è più com-plesso, innanzitutto per-ché è frequentato da ra-gazzi di
età diverse. Lasfida è riuscire a fareoratorio fuori
dall'orato-rio. Andare in piazza,fra la gente, portando laproposta
educativa didon Bosco. Ho semprein mente il parroco diBagnolo, don
ArmandoLucato, che ha fatto ladiscoteca e che racco-glie 250
ragazzi. Non bi-sogna aver paura dimettere in pratica azio-ni
innovative per tra-smettere valori eterni».
Annalisa Fregonese
continua da pag. 17
Luciano Santarossa, anima del patronato don Bosco
La cappella Giovanni Paolo II del patronato
Attività in patronato a Motta
-
che, a turno, vigilano inmodo che, nelle ore diapertura tutti
siano al si-curo. Durante il fine set-timana, quando il patro-nato
rimane aperto dipiù, ci pensano gli “Ami-ci del patronato”,
perso-ne che fanno da assi-stenti ai ragazzi.
Il patronato don Bo-sco di Motta è frequen-tato non soltanto dai
ra-gazzi che fanno parte diquesto o quel gruppo,ma anche anche da
ra-gazzi che hanno vogliadi passare un'ora diver-sa, oltre che
gruppi diadulti.
All'interno del “donBosco” anche una picco-la, ma
accoglientissimacappella, intitolata a Gio-vanni Paolo II. Vi si
ri-trovano i gruppi al mo-
mento di cominciare iloro incontri. Un libret-to, appositamente
pre-parato, aiuta chi fre-quenta la cappellina amettersi in
meditazione.
«In cappellina - preci-sano don Mauro Gazzel-li e don Luca
Martorel -non si celebra la messa.Il sabato vi si tiene l'oradi
meditazione davanti
al Santissimo, che dalDuomo viene portato in-patronato solo ed
esclu-sivamente per quel mo-mento».
Marco Guerrato
21L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Nel suo piccolo anche San Giovanni…
Anche la parrocchia diSan Giovanni, ad esem-pio, pur non
disponendo di unoratorio vero e proprio, propo-ne delle attività
per i giovani.All'uopo si utilizzano alcuni lo-cali della canonica.
Durante lasettimana, si ritrovano i ragazzidel catechismo e quelli
del do-po cresima per le loro attivitàassistiti dai loro animatori.
Ladomenica poi, dopo la messadelle 9.30, spazio alle attivitàdel
gruppo dell'ACR.
-
22 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Ibambini dell'ora-torio e dell'Acr diChiarano hanno
adisposizione perfino unbosco. Un vero bosco diquerce nel quale
gioca-re, correre, cercare lacasa degli gnomi, racco-gliere fiori e
semi per gliuccellini. Tanti sono gliuccelli che fanno il nidosui
rami più alti… “Macome vederli se stannonascosti lassù?”, si
sonochiesti i ragazzi dell'ora-torio.
La soluzione è arriva-ta con l'ingegno, la pas-sione, il lavoro
e... l'aiu-to del “nonno Cesare”.Insieme hanno costrui-to splendide
casette pergli uccellini, tutte in eco-logico legno, e le
hannoappese ai rami bassi del-le querce. Ora che torna
primavera, torne-ranno anche gli uc-cellini, e i bambinihanno
già pronto ilbecchime per i pic-coli amici che sce-glieranno il
loro bo-sco.
U n ' i n i z i a t i v asplendida davvero:sarà anche per
que-sto che i ragazzidell'oratorio diChiarano sono ol-tre 60,
sempre pre-senti?
«Ma non fannosolo questo - spiegail parroco don GiancarloTondato
-. Disegnano,che qui hanno a disposi-zione materiali in quan-tità;
le bambine fanno la-voretti con le perline, epoi giocano tanto.
Lenuove sale dell'oratorio
Papa Luciani sono idea-li, e la grande stanza do-ve ci sono i
calcetti, i ta-voli da ping pong e quel-li per i giochi a carte,
adomino, a tombola, èsempre affollata. Ancheperché - prosegue
donGiancarlo - i ragazzi so-
no assoluta-mente liberidi giocare,ma sor ve-gliati
discre-tamente dagenitori aturno. E an-che questoservizio ser-ve
per riuni-re le fami-glie del pae-se». Quindiil sabato po-meriggio
sigioca e si
impara a fare gli esplo-ratori naturalisti.
La domenica mattinac'è l'Acr. «I ragazzi sonoquasi sempre gli
stessidel sabato, ma le attivitàsono diverse - proseguedon
Giancarlo - si puntasulla formazione religio-sa, sulla preghiera.
Tut-ti gli altri giorni dellasettimana c'è il catechi-smo; dopo
l'ora di cate-chismo i ragazzi ne han-no a disposizione un'al-tra
per giocare liberi..ma sorvegliati».
I nuovi spazi dell'ora-torio sono splendidi, an-che perché
concepiticon tutti gli accorgi-menti moderni. Oltre al-le attività
dei ragazzi, cisono tutti i gruppi par-rocchiali, questi si
riuni-
Arrivano gli uccellini nelle casette costruite da "nonno
Cesare"
Chiarano: l'oratorio nel bosco
continua a pag. 26I bambini davanti al patronato appena
realizzato
-
26 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
In attesa dellestrutture, l'entu-siasmo non manca. Perle
attività parrocchiali aCessalto serve, appun-to, un luogo dove
po-tersi riunire. La man-canza di spazi idonei hacondizionato e sta
con-dizionando quasi tuttele attività parrocchiali.Ma, proprio
negli ulti-mi giorni sono arrivatea Cessalto notizie posi-tive: ci
sono le approva-zioni per i progetti di ri-str utturazione
dellavecchia canonica, unavilla veneta con parec-chi vincoli. E
quindi...si parte. «I ragazzi delcatechismo sono circa
150 - dicono glianimatori, con ilgrande coraggioche ci
vuolequando ci sonodif ficoltà - fraquesti ragazzi,una
quarantinafrequentano l'A-cr che facciamoogni 15 giorni, inuna sala
agibiledella canonicavecchia. I ragaz-zi ne hanno biso-gno, lo si
vede dacome partecipa-no e da quanto vorreb-bero partecipare di
più.L'Acr segue nella pro-grammazione le indica-zioni
diocesane».
È un ritornello che èsempre presente e chefa capire quanto il
pro-blema sia sof fer to.(GP)
"Ma ora con entusiasmo partiamo per la ristrutturazione della
vecchia canonica"
Cessalto: cercasi patronato
scono la sera. E non di-mentichiamo le signoredel gruppo
“MammaMargherita”, in onoredella madre di don Bo-sco. Loro
ricamano, cu-ciono, sferruzzano conmaestria e poi, tre oquattro
volte all'anno,allestiscono mercatiniper devolvere il ricavatoa chi
ne ha bisogno.L'ultima donazione èstata fatta per permette-re ad un
gruppo di ra-gazzi disabili di poterandare a vedere il
mare.Iniziative che allarganoil cuore e danno tantasperanza.
«Sicuro - con-clude don Giancarlo -anche perché all'orato-rio
vengono numerosibambini figli di immi-grati, anche musulma-ni,
ortodossi, e di altreconfessioni: tutti quiperché si sta bene,
sigioca e si diventa gran-di. Cittadini del mondo,ma con dei valori
inpiù».Giuseppina Piovesana
continua da pag. 22
-
27L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
POLIAMBULATORIO DI ODERZO
Aggiornamento al 12/03/2007
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
NOTEALLERGOLOGIAEquipe allergologia Treviso Visite allergologiche +
test 14.30-17.30
ANGIOLOGIADr.ssa Silvia Penzo ^ Visita angiologica 8,00-9,00
8,30-9,10
CARDIOLOGIAEquipe Medicina Oderzo ECG 10.30-11.00 Visite
cardiologiche 14.00-15.10 14.00-15.10 Cicloergometro (lista attesa)
8.00-10.00 Ecocardiografia (2° giovedì di ogni mese) 14,30-17,30
Holter 11.00-12.00 11.00-12.00
dr. Ferri Marcello
Visite cardiologiche + ECG 8,00-9,00 8,00-9,00LISTA ATTESA
Ecocardiografia 8.30-10.00 8.30-10.00LISTA ATTESA
Dr. Fassa Giovanni ^visita + ECG 7.45-12.45* 7.45-12.45* 1 posto
per visite prioritarie
CENTRO TRASFUSIONALEEquipe di Treviso 9.00-11.00 9.00-11.00
9.00-11.00 9.00-11.00 9.00-11.00 Gestione AVIS
CHIRURGIA GENERALEEquipe chirurgica Piccoli interventi
8.00-13.00 9.00-12.00 8.30-12.30 autogestiti Visite chirurgiche
generali 15.00-16.00 15.00-16.00 15.00-16.00 Ambulatorio Flebologia
15.00-17.00 Ambulatorio Senologia 16.15-17.00 Ambulatorio
Proctologia 15.00-17.00 Scleroterapia 10.00-11.00 Medicazioni
15.00-17.00 15.00-17.00 15.30-17.00 15.00-17.00 15.00-17.00
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato NOTE
Gli orari della Sanità
-
30 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T AOrari Sanità
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato NOTE
Ambulatorio 8.00-13.00 8.00-13.00 8.00-13.00
prenotazioni13.30-18.30 (1 sabato al mese) autogestite
DIETOLOGIAEquipe CAD Trevisoprime valutazioni e controlli
8,30-12,00
14,00-16,00
ECO COLOR DOPPLER Equipe Medicina Oderzo 14.00-17.00 a settimane
alterne
Dr.ssa Silvia Penzo ^ 9.00-13.00 9.00-13.3015.00-17.00
Dr. Ferri Marcello (lista attesa) solo TSA
EMODIALISIEquipe Treviso per visite nefrologiche 9.30-12.00
15,00-17,30
ENDOCRINOLOGIADr.ssa Monica Albin ^ 9.00-12.00 9.00-13.00
09.00-13.00
U.O. Medicina Oderzo (lista attesa) 8.30-9.30
ENDOSCOPIA DIGESTIVA
Equipe Endoscopia TV/Oderzo 8.30-12.00 8,30-16,30 8,30-16,30
8,30-13,00 8,30-16,30 avviataprioritarizzazione
Urea breath test 7,30 (6 posti)
FISIOPATOLOGIA RESPIRATORIA Equipe Pneumologia TrevisoVisite
pneumologiche 14.30-17.10broncoscopia (solo per ricoverati)
15.00-17.00
spirometria semplice8,30-10,30 a settimane
alterne
spirometria con test metacolina11.00-16.00 a settimane
alterne
CHIRURGIA PLASTICAdr. Silvestro Tanini ^ (Lista
Attesa)medicazioni 14.00-14.45visite chirurgia plastica 14.45-16.30
2 volte al mese
DERMATOLOGIADr. Tositti Gianfranco ^ 8.00-13.30 8.00-13.30
8.00-13.30
13.30-18.00
DIABETOLOGIA
-
31L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A Orari Sanità
NEUROCHIRURGIAEq. TrevisoVisita neurochirurgica 15.00-17.00
U.O. DISTURBI COGNITIVI E MEMORIA(dr. Gallucci)Visita geriatrica
/ visita geriatrica controllo 9-12,00visita geriatrica per
decadimento cognitivo
OCULISTICADr. Gambino Federico (lista attesa)prime visite e
controlli 14.00-18.00 ---- ---- 14.00-18.00 ----
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
NOTEMEDICINAEquipe medica Visite Internistiche 14.00-15.10
NEUROLOGIAEq. tecnici Treviso: solo EEG 9,00-12,00
Dr.ssa Marini Delia ^ (solo Visite) 8.00-13.00 8.00-13.00
-
32 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
ONCOLOGIAEquipe di Treviso 14.30-15.30(prenotazioni solo per
controlli da 1/2007)
ORTOPEDIAEquipe ortopedicaAmb. Prime visite e controlli
9,00-9,45 14,30-15,15
Visione esami 9,45-10,00 15,15-15,30
Amb. Visite post-operati (escluse protesi) 10,00-11,50
15,30-17,20 prenotazioni solo allo sportello
Medicazioni / Infiltrazioni 14,30-16,50 14,30-16,50
OTOIATRIA
dr. Congedo Fabio ^ 8-13,00 incluse valut.13,30-14,30
protesiche
dr. Barbera Sebastiano ^ 8,30-13,30 8,30-13,30
dr. Guadagnin Tiziano ^ 8,00-13,30
dr. Savoca Vincenzo ^ 8-13,0014,00-16,00
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato NOTE
Pachimetria corneale 10.00-12.30
Campimetrie 8.15-13,30 8,15-12,45 8,15-12,45 10,30-12,45
8,15-13,3014,00-15,10 17,00-18,00 14,00-15,00
Valutazioni ortottiche (inclusi gli esercizi ---- ----
8,10-12,40 ----ortottici) ---- 15,30-17,00 14,00-17,10
14,40-15,10
ODONTOIATRIADr. Mazzilli Raffaele ^ (cure in lista attesa)
9.00-13.00 9.00-16.00 9.00-12.30
13.30-15.30 13.00-15.30
Dr. Pulella Antonio ^ (cura in lista attesa)
8.00-13.0013.30-16.30
Eq. Oculistica OderzoAmb. Prime visite/controlli (lista attesa)
---- 10,30-13,00 ---- ----- ----
--- ---- ---- 14-18,00 ----
Ambulatorio bambini (0-8 anni) 8.00-12.00 10-12,40
Ambulatorio visite per patologia 8-12,00 ---- ---- 11.00-12.30
14.00-17,0016-17,00 ---- ---- 11.00-12.30 14.00-17,00
Ambulatorio visite per glaucoma 10,20-12,30 8.00-10.00
Ambulatorio diabetici 10,30-12,3016,20-17,40
Ambulatorio post-operati (autogestito dal reparto) 8.00-10.00
8.00-10.00
Ambulatorio LASER 8.00-10,00 8-10,00
FAG 7 posti dalle 8.00
-
33L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato
NOTEOSTETRICIA-GINECOLOGIAEquipe ostetrico-ginecologica
visite, ecografie e colposcopie ginecologiche 15.00-18.00
15.00-18.00Visita ostetrica a rischio, ecografia morfologica a
rischio, visita onco-ginecologica (gestione dr. Soave)
15.00-17.40
Ambulatorio per la Sterilità coniugale 15.00-17.20
PSICHIATRIAEquipe psichiatrica 14.30-15.30
14.30-15.30(prenotazioni autogestite)
-
34 L’AZiONe 30 marzo 2007I L L U S T R A T A
RADIOLOGIAEquipe radiologica Diagnostica 8,00-11,30 8,00-11,30
8,00-11,30 8,00-11,30 8,00-11,30 R M ginocchio 8,00-10,30
8,00-10,30 8,00-10,30 8,00-10,30 8,00-10,30 TAC (prenotazioni solo
allo sportello) 8.00-14.00 8.00-14.00 8.00-14.00 8.00-14.00
8.00-14.00 Ecografie 8,00-12,00 8,00-12,00 8,00-12,00 /
14-15,008,00-12,00 8,00-12,00
Ecografie anche pediatriche 11,30-12,00 11,30-12,00 11,30-12,00
11,30-12,00 11,30-12,00
REUMATOLOGIADr.ssa Pianon Margherita ^Visita reumatologica
(lista attesa) 8.30-13.30
UROLOGIAEquipe di Treviso Visite Urologiche (lista attesa)
14.00-17.00 14.30-15.30 Uroflussimetria (lista attesa) 8.00-9.00
agobiopsie ecoguidate 17.00-17.45
Eq. Anestesia OderzoVisita terapia antalgica 14.45-15.30
14.45-15.30 14.45-15.30 14.45-15.30
(Le prestazioni vengono eseguite al 2' piano dell'ex reparto di
Pediatria presso l'Ospedale di Motta di Livenza)
NOTE: ^ = MEDICI CONVENZIONATI INTERNI (sumai titolari e
incarichi Prot. Agg.vo)
° = TEMPORANEAMENTE SOSPESI
** = MEDICI A RAPPORTO LIBERO PROFESSIONALE
Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato NOTE
FARMACIEFARMACIA DAL MAGRO- piazza M. d’Aviano 7
(Piavon)- telefono 0422-752950FARMACIA MARCHETTI- via Garibaldi
18- telefono 0422-712241FARMACIA SCOTTO- via Umberto I 28- telefono
0422-712221FARMACIA TREVISAN- piazza Grande 18- telefono
0422-717644
PEDIATRIRIZZA MICHELE - via degli Alpini 10/1- telefono
0422-717990RIZZA SEBASTIANO
- via degli Alpini 10/1- telefono 0422-716693
MEDICI DI BASEALVISI PIERANTONIO - via delle Grazie 3- telefono
0422-718380CALCINOTTO ALDO - via Luzzatti 48/6- telefono
0422-716392CASAGRANDE GIANLUIGI- via Valentigo 1 (Pia-
von)- telefono 0422-752033CREMA GIUSEPPE- via San Pio X 28
(Col-
francui)- telefono 0422-815357DE FAVERI MARIA RITA
- viale Gasparinetti 1- telefono 0422-712640FERRI ANGELO- corso
Umberto I 7/2- telefono 0422-815284LISCIANDRA GASPARE- via Diaz 4-
telefono 0422-717524PIOVESANA CLAUDIO- via Luzzatti 48- telefono
0422-716920ROSSI GIUSEPPE- viale Gasparinetti 2- telefono
0422-710828SESSOLO PIER LUIGI- via Martini 11- telefono
0422-712229TESSER LUIGI- via Dall’Ongaro 7/1- telefono
0422-814986
GUARDIA MEDICAIl servizio di Guardia Medica garantisce
l’assistenza medi-ca di base, domiciliare e territoriale, per
situazioni che ri-vestono carattere di urgenza notturna, festiva e
prefestiva.L’orario del servizio è il seguente: dalle 20 alle 8 di
tuttii giorni feriali; dalle 10 del sabato alle 8 del lunedì;
dal-le 10 del giorno prefestivo alle 8 del giorno successivo
alfestivo.Il servizio di Guardia Medica garantisce altresì le
visite am-bulatoriali, solo nei casi urgenti.ODERZO, via Luzzatti
33 (presso ospedale), telefono 0422-715242 (Comuni: Cessalto,
Chiarano, Cimadolmo, Fontanel-le, Gorgo al Monticano, Mansuè,
Meduna di Livenza, Mot-ta di Livenza, Oderzo, Ormelle, Ponte di
Piave, Portobuffolè,Salgareda, San Polo di Piave).
SERVIZIO di URGENZAED EMERGENZA MEDICA(SUEM) - 118È la struttura
che garantisce in tutto il territorio della re-gione Veneto il
soccorso sanitario urgente alla popolazio-ne.TREVISO EMERGENZA è il
servizio di urgenza ed emergen-za per la provincia di Treviso.
FARM
ACIE
E ME
DICI
A OD
ERZO