Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana! IN QUESTO NUMERO Numero 2 – Aprile 2008 L’Angolo della posta Pag. 2 Il Salotto della Poesia Pag.10 Cianc. ecocompatibile - G.Panepinto on. regionale Pag. 3 Concluso il campionato di Cianciana 2000 Pag.11 La festa del patriarca San Giuseppe Pag. 4 Appunti di viaggio di Paolo Termini Pag.12 Pasqua, il cuore dell’anno liturgico Pag. 6 Dono di G. Ebano - CD di Lorenzo Siracusa Pag.13 I Riti della Settimana Santa Pag. 6 Ricordando Antonino Lala - Sostenitori Pag.14 Concorso fotografico - Ricordando Ant. Sanzeri Pag. 7 Risultati elettorali - Anagrafe Pag.15 Case in festa Pag. 8 Dolci Vacanze a Cianciana Pag.16 C O M E E R A V A M O RICORDIAMO A CHI NON L’AVESSE ANCORA FATTO DI RINNOVARE L’ABBONAMENTO PER IL 2008 CLASSE V ELEMENTARE - GIUGNO 1947 - INSEGNANTE NICOLO’ CAMIZZI ( i nomi in seconda pagina ) GIOVANNI PANEPINTO RIELETTO DEPUTATO REGIONALE CONCLUSO IL CAMPIONATO DI CALCIO DI CIANCIANA 2000 GABRIELLA EBANO REGALA POSTERS ALLA BIBLIOTECA SECONDO CD PER LORENZO SIRACUSA
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Transcript
Cianciana ‘na tuttu lu munnu, tuttu lu munnu a Cianciana!
IN QUESTO NUMERO
Numero 2 – Aprile 2008
L’Angolo della posta Pag. 2 Il Salotto della Poesia Pag.10
Cianc. ecocompatibile - G.Panepinto on. regionale Pag. 3 Concluso il campionato di Cianciana 2000 Pag.11
La festa del patriarca San Giuseppe Pag. 4 Appunti di viaggio di Paolo Termini Pag.12
Pasqua, il cuore dell’anno liturgico Pag. 6 Dono di G. Ebano - CD di Lorenzo Siracusa Pag.13
I Riti della Settimana Santa Pag. 6 Ricordando Antonino Lala - Sostenitori Pag.14
pe Passafiume, Gaetano Pulizzi, Claudio Vella, Giuseppe Barbaro,
Domenico Pendino, Antonio Carubia, Federico Pace, Daniele Alfano,
Francesco Campisi, Paolo Perzia, (Capo ebreo) Mercurio Campisi, e i
soldati ebrei Antonio Cammarata e
Salvatore Perconti, i Ladroni Mercurio
Campisi e Antonio Cammarata, i Fla-
gellatori Maurizio Termini e Antonio
Leonardo Savarino; (Cireneo) Giusep-
pe Castellano. Le musiche sono state
curate da Paolo D‟Angelo, mentre il
tecnico audio è stato Salvatore Coni-
glio, coadiuvato da Salvatore Di Frisco
e Red Studio. A questi vanno aggiunti i
ragazzi che hanno impersonato il popo-
lo. Mentre l'aiuto regia è stata France-
sca Cicchirillo.
CIANCIANA, “PASSIONE E MORTE DI GESU’ ”. SI RINNOVA IN PAESE LA MANIFESTAZIONE
di Loredana Guida
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La Voce di Cianciana Numero 2 – Aprile 2008
Nun sacciu, no pirchì lu me pinzeri
ritorna spissu spissu a na pirsuna,
ch‟avi lu nomu di Ninu Sanzeri.
Forsi … pirchì travaglia ed arragiuna.
O Ninu caru, nni stu paiseddru
unni la genti scansa lu travagliu,
tu affatichi e manu e ciriveddru
e, cosa rara, nun cummetti sbagliu.
Arti e misteri nni canusci tanti!
E canusci la serra e lu lasciuni,
chiummu e cazzola, attrezzi bulinanti,
lu pinzeddru, la faci e lu zappuni.
Di li to mani sperti e purtintusi
nascinu hiuri e quadri, scecchi
e cavaddruzza,
carretti allegri e pallidi carusi,
picureddrì e vidè qualchi casuzza.
Ed autri cosi fatti cun gran cura
ca lu prisepiu fannu riccu e beddru,
unni riposa ntra na mangiatura,
tra Giseppi e Maria, lu Bammineddru.
Ammiru, supra a tuttu, la to fidi
ca ti porta a la Missa e a la preghiera;
tu ti nni nfischi si quarcunu ridi:
è forti la to fidi ed è sincera.
Quannu ti vuddri „n pettu cu firvuri
o dintra la to menti spicchiulia,
diventa lodi e cantu a lu Signuri
si fa divota e santa puisia.
Tu dici ca ti duna forza ed estru
lu spiritu di-vinu ed iu cci criu.
Na cosa è certa: si un veru maestru,
ca, travagliannu, duna gloria a Diu.
L‟elogiu miu ti fa certu cuntentu
e chiddru di lu Viscuvu di cchiù.
Dissi di tia: -E‟ un omu di talentu.-
E‟ veru, hai tantissimi virtù.
Mi chiami amicu ed iu ti vogliu beni.
Accetta stu cunsigliu, o caru Ninu:
- Ietta la pinna e lu scarpeddru teni;
travaglia usannu sulu lu bulinu.
Lu sa pirchì? Nun si picciottu ormai.
Porta malanni assà l‟età avanzata.
Menu travagliu, dunchi, e menu guai,
s‟iddru la menti è menu fasturnata.
Sta beni attentu, dunchi, amicu caru.
E‟ chiaru assà: la to gloria futura
- chistu ti dici e scrivi don Firraru –
soprattutto è ligata a la scultura.
Dinanzi a tanta gente, che nella vita non vuole compiere sacrifici e assumere impegni, l‟attività di uomo corretto e laborioso su-
scita ammirazione ed il desiderio di imitarlo. Nino Sanzeri si presenta come modello di correttezza e di costante impegno in atti-
vità artigiane, artistiche e culturali. Ha lavorato come falegname, muratore, agricoltore, scultore, pittore, poeta …
Ha allestito un grande presepe con personaggi, case, alberi, animali ed angeli, ammirato e lodato da tanti visitatori tra cui
l‟Arcivescovo di Agrigento, Mons. Carmelo Ferraro. 21 gennaio 1996. Don Filippo Ferraro
NINU SANZERI
E’ PASSATO A MIGLIOR VITA LO ZIO ANTONINO SANZERI, SCULTORE NAIF
Il 17 febbraio è venuto a mancare il signor Antonino Sanzeri e con lui se ne va un pezzo di
storia cincianese. Era nato il 25 gennaio del 1922. Autodidatta ha appreso il mestiere di fale-
gname dal padre Matteo ma nel corso della sua vita ha esercitato altri mestieri: carpentiere,
ebanista, restauratore di mobili, innestatore, coltivatore diretto, bottaio. Ha restaurato l‟urna
del Venerdì Santo e realizzato il portone della chiesa Madre. Una vita dedicate al lavoro ma
anche all‟arte, creando delle sculture in legno o in pietra con uno stile naif tutto particolare. I
suoi soggetti si richiamano alla vita vissuta come il mondo agricolo, della miniera, il mondo
pastorale. Tra le sue più grandi opere ricordiamo la realizzazione del presepe, la miniera con
le sue gallerie, la fornace, il minatore etc. Una volta passando davanti alla sua casa in Corso
Vittorio Emanuele mi chiamò : “ Nipù, veni cca!” (Vieni qui, nipote!) e dopo avermi accom-
pagnato nel suo laboratorio-esposizione mi disse . “ Scegliti una scultura e portatilla intra!
La scelta non è stata facile, le sue opere sono tanto belle. Alla fine mi decisi : Zio Nino scel-
go San Giuseppe falegname con Gesù piccolino nella sua bottega”. “Nipù, chissu nun tila pozzo dari, però ti la fazzu e ti la du-
gnu:” Infatti i prototipi delle sue sculture non amava darli. Però faceva volentieri delle copie. In calce a questo articolo pubbli-
chiamo una poesia scritta per lui da don Filippo Ferraro e inserita nel volume RIME. S.P.
GLI AMICI DELLA FOTOGRAFIA DI CIANCIANA in collaborazione con le Associazioni: Culturale THEATRON, Settimana Santa, Real Sportiva Ciancia-
na, La Voce di Cianciana
ORGANIZZANO IL 1° CONCORSO NAZIONALE DI FOTOGRAFIA A TEMI:
1° Mestieri, Personaggi tipici e/o luoghi della Sicilia. 2° Libero
3° Settimana Santa nel mondo.
INFORMAZIONI: Sigg. Arfeli Gaetano tel 3318343521 ore serali, Bellanca Franco tel. 0922 987831 www.settimanasantacianciana.it CALENDARIO: Consegna opere a mano a World & VIAGGI C.so Vittorio Emanuele, 98 - 92012 Cianciana (AG) Termine presentazione opere: 18/06/2008 Riunione Giuria: 01/07/2008 Comunicazione risultati: dal 21/07/2008. Inaugurazione mostra: 08/08/2008 Premiazione :10/08/2008 presso i locali dell’ Oratorio “Don Gerlando Re”. Restituzione opere a mano:dal : 25/08/2008 per posta: 26/08/2008 PREMI: 1° Premio assoluto Macchina Fotografica; Migliore autore 1 - 2 - 3 Per ogni sezione. La giuria assegnerá inoltre altri premi a opere meritevoli /Pergamena di partecipazione a tutti. Per il regolamento consultare il foglio accluso nel presente numero della Voce di Cianciana
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La Voce di Cianciana
N
A
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T
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Giuseppe Lucio Ciraolo di Gaeta-
no e di Anna Maria Cannata, nato
a Ribera il 14 dicembre 2007
A destra Sara Li-
cata di Giuseppe e
d i G i o v a n n a
D ‟ A l e s s a n d r o ,
nata a Vicenza il
24 febbraio 2008
A sinistra Marie
Desaray di Mi-
chaele e di Kel-
lie De Pawn,
nata a Ashton
Under Lyne
(Gran Bretagna)
il 18/02/‟08
Gino Termini di Nicolò e Michelle Termini,
nato a Colòn ( Repubblica di Panamà) il 14
febbraio 2008
Sposi
PIERO RIGGIO e ANTONELLA LA PLACA,
Sciacca , Basilica Maria S.S. del Soccorso,
18 luglio 2007
Laurea in psicologia per TIZIANA CHIAPPISI, 22 anni
figlia di Felicia (nella foto con la neolaureata) e di Carlo Chiap-
pisi, conseguita presso la facoltà di Scienze della Formazione
dell‟Università agli studi di Palermo.
Tiziana si è laureata con 110 e lode discutendo una tesi dal tito-
lo Donne in carcere: l’incubo della maternità dietro le sbarre
Francesco Mattia Savarino di Antoni-
no e di Fortuna Narducci, nato a Ca-
stellammare di Stabia il 7/02/ 2008
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La Voce di Cianciana
Ho discusso la mia tesi di laurea intito-
lata "Irrilevanza penale del fatto". Ho
trattato un istituto tipico del diritto
penale minorile, relativamente recente
perchè introdotto con la riforma del
processo minorile attuata nel 1988. La
norma che lo prevede statuisce che il
P.m. , quando risulta la tenuità del fatto
e l'occasionalità del comportamento,
chiede al giudice (G.i.p., G.u.p. o giu-
dice del dibattimento) sentenza di non
luogo a procedere per irrilevanza del
fatto, quando l'ulteriore corso del pro-
cedimento potrebbe pregiudicare le
esigenze educative del minore. Sono
tre gli elementi richiesti dal legislatore
per l'applicazione dell'istituto: si deve trattare innanzitutto di
un fatto di reato dotato di una caratteristica particolare, quella
della tenuità o esiguità che dir si voglia, il cui giudizio si basa
su criteri determinati quali la vita anteatta dell'agente o lo sta-
tus familiare o le modalità con cui è stato commesso. Si parla
infatti di reati c.d."bagatellari" che si connotano per l'esiguo
disvalore con cui sono commessi anche se, dalla lettura della
legge si evince che si tratta di reati astrattamente gravi caratte-
rizzati da un'ampia forbice edittale. Il secondo elemento si
riferisce al comportamento e mira a chiarire che deve trattarsi
di un comportamento occasionale che, cioè, non sia stato com-
messo in passato dallo stesso agente con le stesse modalità o
con modalità simili e pertanto esclude l'applicazione dell'istitu-
to nei casi di recidiva. Infine l'elemento che più caratterizza
l'istituto e ne giustifica la sua nascita in ambito minorile, è
proprio la preoccupazione del legislatore, di fronte a tali fatti
esigui, che un procedimento penale del
minore possa mettere in serio pericolo
l e s u e e s i g e n z e e d u c a t i v e .
Il processo penale minorile è del tutto
sui generis, in quanto particolarmente
delicata risulta la situazione personale
degli imputati di giovane età ed è per
questo che è improntato a principi che
risultano suoi propri, come quello di
minima offensività che impone di evi-
tare la destigmatizzazione del giovane,
il rischio inevitabile di essere tacciato
dallo svolgimento di un processo a suo
carico, indipendentemente dal suo esi-
to. Mentre prima della sua introduzione
l'istituto de quo era stato concepito con
finalità principalmente deflattive per ovviare al grave fenome-
no dell'ipertrofia del corpus normativo penale, è stato poi in-
trodotto e applicato riconoscendolo come istituto capace di
rispondere ad esigenze pedagogiche tipiche della personalità
in fieri e perciò non ancora del tutto delineata dei soggetti mi-
norenni. Il "successo" dell'applicazione dell'istituto in ambito
minorile, ha portato il legislatore a discutere ed approvare un
istituto analogo nel settore penale degli adulti, in particolare
nell'ambito dei reati di competenza del giudice di pace. L'isti-
tuto in questione è denominato "esiguità del fatto", prevede gli
stessi criteri oggettivi e soggettivi che abbiamo già considerato
con l'eccezione del pregiudizio che il procedimento potrebbe
arrecare all'imputato; vengono in rilievo le esigenze lavorative
e di famiglia piuttosto che quelle educative, in considerazione
delle diverse condizioni ed esigenze. Roberta D’Angelo.
Laurea in Giurisprudenza per Roberta D’Angelo, conseguita presso L’Università degli Studi di Paler-
mo l’11 aprile 2008. Roberta, che ha discusso una tesi intitolata “ Irrilevanza penale del fatto “, ci riassume
così il suo lavoro intitolato “ Un approfondimento sul diritto penale minorile “.
Laurea in Medicina e Chirurgia per ALESSIA PENDINO conseguita il 27/03/2008 presso l’Uiversità agli Studi di
Palermo. Tesi di laurea sperimentale in Nefrologia e Medicina Interna: "Stato endocrino-metabolico e mortalità cardio-
vascolare nel paziente con insufficienza renale cronica in terapia sostitutiva emodialitica." Relatore: Prof. Giuseppe An-
dronico.
Lo scopo della mia tesi è un approfondito
studio di pazienti che a causa dell'insufficien-
za renale cronica sono sottoposti alla terapia
emodialitica. Questi pazienti presentano una
mortalità cardiovascolare più alta rispetto alla
popolazione generale di circa il 30 % . Ho
reclutato un campione di 99 pazienti affetti da
insufficienza renale cronica terminale tutti in
trattamento emodialitico presso lo stesso cen-
tro di dialisi. Ho preso in considerazione di-
versi parametri quali età, durata del trattamen-
to, sesso, parametri bioumorali, indagini stru-
mentali, patologie concomitanti, terapie. Ho
dunque stratificato il campione in due sotto-
popolazioni: quelli con conosciuta cardiopatia
ischemica e quelli senza conosciuta cardiopa-
tia ischemica. Ho cercato di mettere in rela-
zione la conosciuta cardiopatia ischemica
con alcune alterazioni bioumorali in modo
tale da porre l'attenzione su alcuni possibili
fattori di rischio cardiovascolari da tenere
maggiormente sotto controllo e verso cui,
laddove possibile, indirizzare terapie più spe-
cifiche al fine di migliorare la qualità di vita
del paziente in insufficienza renale cronica e
ridurre la mortalità cardiovascolare a lungo
termine. Si tratta di uno studio che con la mia
tesi ha dato i primi risultati parziali ma l'os-
servazione di tali pazienti continua per i
prossimi due anni. Alessia Pendino
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La Voce di Cianciana
Il SALOTTO DELLA POESIA
Era Maiu... Era maiu quannu mi lassasti
e
lu me poviru cori
paci nun avi
di quannu ti ni isti.
Era maiu
lu suli ncuminciava a caddiari
lu celu sempiri cchiu' azzurru addivintari
lu mari a si carmari
l'acceddi,cuntenti,a cuncirtari...
La natura tutta a s'arruspigliari...
Di ddu luntanu maiu
la to bedda vuci nun pozzu cchiù ascutari
la to manu sicura accarizzari
li to occhi duci e sinceri taliari...
Chidd'occhi ca mi dicivanu li paroli
ca di la tò vucca nun niscivanu...
Era Maiu
li rosi ni li iardini profumavanu.
Era Maiu
e
li stiddi „ncelu si canziavanu
pi fari postu a tia
ca di prima
di tannu
e ppi sempiri
illumini la me‟ via...
Era Maiu...
Da Novara ci scrive Rosetta Ferraro
Caro Salvatore, amico fraterno di
sempre, il 12 maggio ricorre il 10 anniversario della scomparsa del mio
indimenticabile papà (com'è dolce
pronunciare questa amata parola !) e desidero dedicargli questo mio umile
pensiero, intitolato ERA MAJIU dato
che mi è negato, vista la lontananza, di consolarmi offrendogli qualche
fiore. Grazie e "Un grand MERCI "
per i doni chi ci offri con la tua "e la
nostra" Voce.
Cari saluti per te e famiglia.
Rosa Ferraro
BINNARDU VARDA QUANNU FICI ‘MBROGLIU
A LU PATRUNI CI SBARRA LU PORTAFOGLIU
Binnardu Varda un ghiornu appi a jiri
„nta lu patruni unni travagliava,
avia bisognu di sordi e ci ji a diri
siddru la simana ci pagava.
Lu patruni ci dissi: dispiacenti
nun haiu mancu un sordu sti mumenti,
ti pozzu favuriri prontamenti
un bonu di cincu liri sulamenti.
E pò jiri „nti Gaddruzzu a la putia,
chiddru canusci la scrittura mia
e po‟ fari spisa tutta chiddra chi sia
pi tutta la to‟ famiglia e pi‟ tia.
Binnardu si sintia di talentu
ci dissi : si nun ha sordi stu mumentu
nun ti preoccupari a fari stentu
ca anchi di lu bonu m‟accuntentu.
Lu patruni piglia carta, pinna e scrivi
e ci fici lu bonu di cincu liri,
ci lu detti e ci dissi : Eccu cca lu vidi?
Ora a la putia ci po‟ jiri.
Binnardu lu piglia „nmanu e le talia
certamente troppu picca ci paria,
si misi a pinsari e lu studia
la cifra grossa fari vulia,
e si dicisi duranti la via,
si misi „nto puntu
ca nuddru lu vidia
piglia la pinna e a scriviri ntanta
ci uncì lu zeru e lu fici cinquanta.
Arrivà nti Gaddruzzu tutt’arruanti
piglia ddru bonu e ci lu mustra davanti,
ci dissi torbitamenti ‟mezzu a tanti:
Vogliu mità spisa e mità sordi
‟ncuntanti.
Gaddruzzu canuscennu lu clienti
sirbì a Binnardu comu fussi nenti,
ci detti la spisa e sordi equivalemti
ci cuprì cinquanta liri esattamenti.
Quannu lu patruni ji „nti Gaddruzzu
debitu di sordi nni truvà un puzzu,
cu la rabbia ci vinni lu sugliuzzu,
parti pi „nti Binnardu comu un pazzu
ora a su disonestu lu vaju ammazzu.
Arriva „nti Binnardu tutt‟arrabbiatu
e ci dissi: chi facisti pezzu
di svirgugnatu?
Nun sulu ca spisa nni facisti un papatu
ca magari tanti sordi t‟hai fricatu,
ora vogliu tuttu rimbursatu
o ti fazzu comu un cani mazziatu
Binnardu ci dissi friscu e sfacciatu :
Caru patruneddru, tu si stunatu,
nuddru po‟ ricupirari lu passatu,
è tempu persu e fiatu sprecatu,
prima, ca li sordi nni l‟ammu spinnutu,
secunnu, la spisa nni l‟ammu mangiatu,
comu pozzu ristituiri chiddru
c‟aiu avutu?
Mancu si mi metti a lu torchiu prissatu.
E po‟, chi t‟arrabbii accussi fieru,
iu ti rispittavu d‟amicu sinceru,
m‟avissi ringraziari „pi davveru,
ca nun ci uncivu ancora natru zeru,
ca s‟arrabia chi a stu mumentu
nun fussi pi cinquanta liri
fussi pi cincucentu.
Perciò è megliu ca ti zitti e sta cuntentu
ristammu amici e finì lu cuntu.
Francesco Comparetto
Cianciana 10 Gennaio 2008 L'Ammissioni di Masi
di Alfonso Salamone Finalmenti arrivà lu jornu di me cumpari Masi,
si sapi pi sicuru ca 'nta la Chiesa cci trasi,
lu Vispicu oji l'annunzia ufficialmenti,
ca l'ammetti a riciviri li Sacri Ordinamenti.
Cussì lu me cumpagnu di giochi e di svinturi,
s'avvia tra sacrificii e primuri,
a mettisi di 'ncoddru carrichi e turmenti
di genti tinta e bona cu fidi picca e nenti.
Fra qualche annu, si voli lu Signuri,
di tutti sti picurazzi iddru si farà Pasturi,
cussì tra cosi brutti e spissu anchi beddri,
si mettirà a pasciri: crasti, lupi e speru anchi agneddri.
Pi beni o pi mali, d'ora in po' unni metti pedi,
sarà ricanusciutu comu Ministru di la Santa Sedi,
ci auguru di affruntari tuttu sempri a letu visu,
e quannu sarà l'ura (cchiù tardu chi si po') di raccumannarimi in Paradisu. Domenico Ferraro in una foto del 1962
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La Voce di Cianciana
Anni „50. Poesia
Li ciancianisi straminati pi tuttu lu munnu
Amici surfarara e cuntadini
Li nostri pinzeri svulazzanu luntani.
Ricordi di quannu jeramu picciotti
Pi‟ li zziti smaniavamo comu li gatti.
Li vecchi tempi sunnu tramuntati,
Restanu sulu li ricordi di li zziti.
S‟aspittava la duminica matina
Taliannu la zzita di luntanu.
Trasennu a la chiesa si facia l‟occhialinu
E un beddru surrisu, sempiri di luntanu.
Dopu la missa s‟aspittava fora
Pi quarchi surrisu fariccillu ancora.
Ora li cosi sunnu cambiati,
Resta sulu lu ricordu di li zziti.
Ora ca li capiddri sunnu griggi
Pinzammu pi viaggiari e stari saggi.
Chista poesia è scritta pi tutti l‟emigrati
Ca salutu e speru ca tutti la liggiti.
Giuseppe Bartolomeo - pittore, poeta.
Il 26 gennaio ultimo scorso, all‟età di ottantuno anni, è
deceduto a Cianciana il signor Giuseppe Siracusa. Per
tantissimi anni aveva svolto l‟attività di panificatore e
nel tempo libero coltivava la passione per la poesia. Di
lui già la Voce ha pubblicato La matina di lu Venniri e
Santu, La vita passa e mancu la videmmu, Lu rincaru di la benzina. Nel settembre del 2005 le sue poesie sono
state raccolte e pubblicate in un interessante volumetto
intitolato Raccolta di poesie di Giuseppe Siracusa. In
questo numero la Voce lo ricorda pubblicando La festa
di San Gisippuzzu, di cui lo zio Giuseppe era particolar-
mente devoto.
La festa di San Gisippuzzu è nna festa granni
ca tutta Cianciana senza „mmitata s‟impegna
pi‟ onorari „stu granni Santu
ca nni provvidi e sempiri nni pensa,
ca ogni tavula chi si visita si mangia,
mentri sta vivennu lu bon tempu.
Macari ju era comu tanti,
ora lu furnu haju e lu pani ci mannu.
Ringraziammu sempiri „stu Santu
ca nni provvidi e sempiri nni pensa.
Ora vi parlu di tutti l‟assistenti
ca sunnu tantu stanchi
ca un ponnu „chiù jiri li gammi.
Ma San Giseppi è lu patri „chiù granni
ca a manu a manu a tutti ricompensa,
e ringraziammu sempiri „stu Santu
ca a Cianciana semmu fedeli tutti quanti.
Viva lu Patriarca San Giseppi
Giuseppe Siracusa
LA FESTA DI SAN GISIPPUZZU
CALCIO: CONCLUSA LA STAGIONE 2007/2008
L'A. S. D. Cianciana 2000 chiude a centroclassifica
Cari lettori, nel numero precedente vi avevo lasciati con una delle rare vittorie corsare della stagione sul campo dei rivali storici
empedoclini, ora vi farò una breve cronaca delle ultime 9 gare della stagione.
Cianciana 2000 - Mondial Sporting: 2-1, grande vittoria sulla seconda forza del torneo, con Guida e Abbene(rig), che vendica-
no la sconfitta patita all'andata.
Canicatti - Cianciana 2000: 2-1 sconfitta di misura in casa di una diretta concorrente per la zona promozione. Guida mette a
segno un altro gol.
Cianciana 2000 - Buseto: 2-1, ancora vittoria interna con gol dei soliti Guida e Abbene, contro una delle maggiori forze del
campionato.
Ribera 1954 - Cianciana 2000: 2-1, sconfitta di misura nella partita più difficile del campionato, derby contro lo schiacciasassi
del campionato, con Abbene segna la rete che tiene viva la gara fino al triplice fischio dell'arbitro.
Cianciana 2000 – Corleone: 2-0, Abbene si conferma ottimo rigorista, e trova un ottimo Li Castri come compagno nel tabellino
marcatori.
SC Marsala – Cianciana 2000: 2-1, Li Castri ancora in gol e squadra ancora sconfitta in trasferta.
Cianciana 2000 – Campobello di Licata: 3-2, gol e spettacolo offerto dalle due squadre, per i biancoverdi vanno in gol Guida e
Abbene fa doppietta.
Raffadali – Cianciana 2000: 4-2, altra giostra di gol, ma stavolta la vittoria va agli avversari, Li Castri con i suoi 2 gol non ba-
sta.
Cianciana 2000 – MAST Favignana: 3-1, vittoria decisiva per evitare i play-out, i ciancianesi danno ancora prova di un attacco
prolifico, con gol di Guida, Bahou e Li Castri.
Stagione strana per la squadra ciancianese, rivelatasi il baricentro della classifica, chiudendo la stagione al nono posto, a 4 punti
dalla zona Play-off e a 5 dai play-out, vanta il secondo attacco del girone con ben 46 gol all'attivo, 2 in meno del Valderice, e la
terza peggior difesa con 42 reti subite.
Analizzando le statistiche delle partite, si evince, che la squadra tra le mura amiche è fortissima, vincendo 11 gare su 15, con 2
pari e 2 sconfitte, una delle quali contro il Ribera stravincitore del girone con 60 punti (7 sulla seconda), realizzando 31 gol e
subendone 16. Di contro in trasferta si ha un bilancio duale, con 2 vittorie, 3 pari e ben 11 sconfitte con 14 reti fatte e 26 subite.
Vedendo questi numeri, si può dire che l'attacco va benissimo, come già detto è il secondo del girone, 3 attaccanti hanno rag-
giunto la doppia cifra: Li Castri (14 gol), Abbene (12) e Guida (11), segnando complessivamente 37 dei 46 gol della squadra.
Viene fuori che attaccanti a parte, visto che capitan Alfano nello scorcio di stagione che ha potuto disputare ha messo a segno 2
gol, quindi al resto della rosa restano la “miseria” di 7 reti, messe a segno da Di Mora (3 gol), Siracusa, Manazza, Bahou e
Caruana.
Dall'analisi fatta, penso che mister D'Anna, avrà il suo bel da fare la prossima stagione, deve lavorare sull'inserimento dei cen-
trocampisti in zona gol, rattoppare un po' una difesa che per usare un eufemismo è un po' allegra, e dare una sterzata alla menta-
lità di un gruppo che sembra Giano, invincibile o quasi in casa, imbarazzante in trasferta (2 vittorie in 15 gare). Il presidente Pa-
turzo curerà sapientemente il mercato, in modo da confermare quanto di buono si è visto, e migliorare il più possibile una squa-
dra promossa con riserva.
Numero 2 – Aprile 2008
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La Voce di Cianciana
CLASSIFICA FINALE: 1) Ribera 1954 punti 60 (promosso direttamente in Eccellenza); 2) Mondial Sporting Club, p.53 (play-
off); 3) Riviera dei Marmi, p. 52 (play-off); 4) Buseto, p. 51 (play-off); 5) Canicattì, p.48 (play-off); 6) Valderice, p.48; 7) Cam-
pobello di Licata, p.47; 8) Sommatino, p.46; 9) Cianciana 2000, p.44; 10) MAST Favignana, p.43; 11) Raffadali, p. 39 (play-