May 01, 2015
Definire i contesti: rapporto tra natura e cultura (Fodor, 1989)
Una struttura a tre livelli (Mantovani, 1993)
Contesto come “quadro” (Perret-Clermont, 2006)
Dimensione trasversale: complessità
Analizzare e interpretare congiuntamente individui, strumenti, relazioni sociali, clima, valori condivisi e impliciti, pratiche e prospettive.
L’unità di analisi è volutamente ampia e complessa
Come valutare questa complessità?
Una modalità di lavoro potrebbe essere quella vicina all’antropologia: osservazione longitudinale dei contesti focalizzando su aspetti in grado di produrre informazioni importanti
Focalizzazione sulla dinamicità, sui cambiamenti del contesto
SISTEMA DI VALUTAZIONE DINAMICA DEL CONTESTO
Trovare indicatori capaci di render conto del cambiamento contestuale
Indicatori da usare e confrontare in momenti diversi della vita di un contesto
Livelli, strati e “quadri” in diversi momenti
t1 t2 t3 t4
Quali aspetti osservare?
1. Osservare il “quadro”: analisi delle risorse disponibili – Quali strumenti sono attivamente usati in classe? – Che tipo di accessibilità? Quanto facilmente gli
studenti/docenti possono accedervi? – Come e quali interazioni? Di gruppo? Studenti-
docenti? Tra studenti? Tra docenti?– Cosa: attenzione ai prodotti cognizione distribuita e
presupposti per una costruzione collaborativa di conoscenza
Strumenti
Check-list degli strumenti/risorse disponibili Descrizione dei luoghi e tempi d’uso Analisi qualitativa dei prodotti:
– Individuali – Di gruppo – Della classe– Classe e extra-scuola
Quali aspetti osservare?
2. Osservare le traiettorie di partecipazione:– Quando: Utile in casi di integrazione
multiculturale, presenza di studenti con difficoltà, casi di bullismo
– Cosa: Cosa spinge verso il centro della pratica e cosa “tiene” alla periferia?
– Come avviene la partecipazione? Regole formali e informali; regole e norme; partecipazioni multiple
Strumenti
– Portfoli e/o e-portfoli individuali, di gruppo, di classe
– Diario di bordo/ il blog della classe– Spazi per parlare di sé / per esprimere emozioni e
metacognizione (ad esempio blog, elaborati anonimi)
Quali aspetti osservare?
3. Analisi di momenti “critici”: – Quando: episodi particolari, momenti di conflitto,
momenti di criticità, introduzione di un nuovo strumento/tecnologia, arrivo di un nuovo studente/nuovo docente, un cambiamento
– Cosa: come è interpretata/vissuta tale criticità– Come: Osservazione/note sul campo,
socializzazione dei significati attribuiti all’evento (interviste/analisi delle interazioni)
Strumenti
– Resoconti narrativi di eventi inattesi, stressanti, conflittuali (Interviste condotte dallo psicologo scolastico)
– Focus-group con gli studenti condotte dallo psicologo scolastico
– Analisi delle interazioni (estratti, video) (condotte dallo psicologo scolastico)
Conclusioni
Focalizzare su tre indicatori da rilevare in diversi momenti:
– Il “quadro”– Le partecipazioni – La gestione dei momenti critici
Occorre predisporre un set di strumenti in grado di valutare i contesti in modo dinamico
Occorre una specifica professionalità dello psicologo scolastico e una nuova “alleanza” tra psicologo e docente
Capire i contesti facendone parte