UNI TS 11300 – Parti 1, 2, 3 e 4 DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE DEGLI EDIFICI UN LUNGO CAMMINO INTRODUZIONE Prof. Ing. Giovanni Riva – Ing. Augusto Colle Milano, 11 Novembre 2009
UNI TS 11300 – Parti 1, 2, 3 e 4
DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI
ENERGETICHE DEGLI EDIFICI
UN LUNGO CAMMINO
INTRODUZIONE
Prof. Ing. Giovanni Riva – Ing. Augusto Colle
Milano, 11 Novembre 2009
Argomenti trattati e obiettivi
• Introduzione: ruolo generale del CTI e
sue attività sulle UNI TS 11300
• Analisi sintetica dell’evoluzione negli
ultimi 25 anni della normativa tecnica
• Contenuti delle 11300• Contenuti delle 11300
• Principali obiettivi della presentazione:
inquadrare il contesto, illustrare il
perché della attuale struttura delle
11300 e il loro ruolo strategico in un
mercato sempre più globale
Chi è il CTI (2009)
• Ente di normazione federato all’UNI che
sviluppa la normativa tecnica di
riferimento per il settore termotecnico
nazionale
• Oltre 500 soci industriali e istituzionali• Oltre 500 soci industriali e istituzionali
• Oltre 130 organi tecnici (OT) con oltre
4.000 presenze di esperti (2009)
• Partecipazione a OT CEN (150) e ISO (117)
• 115 norme CEN e ISO e 6 norme nazionali
• Partecipazione a progetti Europei (2)
Le Specifiche Tecniche 11300 (1)
• Quali sono i documenti normativi:
Norme, Specifiche Tecniche, Rapporti tecnici, Raccomandazioni CTI
• Le 11300 costituiscono il riferimento
nazionale per la certificazione nazionale per la certificazione
energetica e la convergenza dei metodi
regionali
• 11300 – 1: Involucro
• 11300 – 2: Impianti di riscaldamento
• 11300 – 3: Impianti di raffrescamento
• 11300 – 4: Energie rinnovabili e altre tecnologie di interesse
Le Specifiche Tecniche 11300 (2)
• Verifica conformità software commerciali
alle UNI TS 11300-1 e 2
• Dlgs 115/08, DPR 59/09 – G.U. 10.06.09 in
vigore dal 25.06.09: +/- 5% rispetto
l’applicazione dello strumento nazionale
di riferimento (Qp – UNI TS 11300: 2008) di riferimento (Qp – UNI TS 11300: 2008)
• Verifica effettuata da UNI o da CTI
• Delega UNI a CTI per svolgere l’attività
(2008)
• Definizione di strumento nazionale di
riferimento (SNdR)
Le Specifiche Tecniche 11300 (3)
• SNdR: regolamento disponibile sul sito
CTI
• Serie di test (casi studio) precalcolati
su 3 edifici tipo per un totale di 26
varianti (quindi 26 test)varianti (quindi 26 test)
• Un software ottiene il certificato
quando ogni caso presenta uno
scostamento di +/- 5%
• I casi studio verranno resi pubblici e
costituiranno delle interpretazioni
autentiche delle 11300 (1 e 2)
FABBRICANTE Supervisione ENTECERTIFICATORE
accreditatoEN ISO 17025 UNITA´
MICRO-CHPcon funzionamento
termico-segue
PROGETTISTA
INSTALLATORE o comunqueSOGGETTO che rilascia
la DICHIARAZIONE DICONFORMITA‘ IMPIANTO
FABBRICANTE Supervisione ENTECERTIFICATORE
accreditatoEN ISO 17025 UNITA´
MICRO-CHPcon funzionamento
termico-segue
PROGETTISTA
INSTALLATORE o comunqueSOGGETTO che rilascia
la DICHIARAZIONE DICONFORMITA‘ IMPIANTO
Collegamenti (1)
• Link con altre normative: es.: Cogenerazione AR
LABORATORIO: rilievo prestazioni ai vari fattoridi carico (FC), secondo
CURVEPRESTAZIONALI:
ηe=ηe(FC)ηt=ηt(FC)
CERTIFICATORE:certificazione prestazioni
edificio, secondo UNI TS 11300
DATI EDIFICIO&
CONFIGURAZIONEIMPIANTO
PRESTAZIONI ATTESE dallaSEZIONE COGENERATIVA nella
SPECIFICA APPLICAZIONE:Ee ; Et ; C
Procedura AEEG per definizione ex-ante qualifica
cogenerazione alto rendimento per micro-chp
con rimando a
ATTESTAZIONEASSENZA DI
DISPOSITIVI DIDISSIPAZIONE
TERMICA
Norma CTI* parte II
Norma CTI* parte I
*Norma CTI “Cogenerazione - Impianti di piccola cogenerazione alimentati a combustibili liquidi e gassosi- Misurazione ex-ante delle prestazioni energetiche “
LABORATORIO: rilievo prestazioni ai vari fattoridi carico (FC), secondo
CURVEPRESTAZIONALI:
ηe=ηe(FC)ηt=ηt(FC)
CERTIFICATORE:certificazione prestazioni
edificio, secondo UNI TS 11300
DATI EDIFICIO&
CONFIGURAZIONEIMPIANTO
PRESTAZIONI ATTESE dallaSEZIONE COGENERATIVA nella
SPECIFICA APPLICAZIONE:Ee ; Et ; C
Procedura AEEG per definizione ex-ante qualifica
cogenerazione alto rendimento per micro-chp
con rimando a
ATTESTAZIONEASSENZA DI
DISPOSITIVI DIDISSIPAZIONE
TERMICA
Norma CTI* parte II
Norma CTI* parte I
*Norma CTI “Cogenerazione - Impianti di piccola cogenerazione alimentati a combustibili liquidi e gassosi- Misurazione ex-ante delle prestazioni energetiche “
UNI TS 11300 - 1 - 2 - 3 e 4
DETERMINAZIONE DELLE PRESTAZIONI
ENERGETICHE DEGLI EDIFICI
UN LUNGO CAMMINO
EVOLUZIONE DELLA NORMATIVA
CONTENUTI DELLE 11300
Dopo aver presentato il suo ruolo e la sua attivita’ il CTI
illustra ora brevemente le UNI TS 11300 premettendo
quanto segue:
• I documenti tecnici UNI CTI sono sviluppati in ambito
di gruppi di lavoro CTI la cui partecipazione e’ aperta a
tutti gli Esperti, Associazioni e altri Enti interessati
• Tali documenti sono pubblicati dopo inchiesta pubblica
UNI e CTI e successivo esame di commenti e proposte
• Il CTI partecipa ai lavori dei Comitati Tecnici CEN e • Il CTI partecipa ai lavori dei Comitati Tecnici CEN e
ISO sia a livello dei WG sia a livello dei CT per fornire
apporti nazionali e rappresentare le posizioni nazionali
espresse da UNI quale “Member Body” dei rispettivi
Enti CEN e ISO
Una breve sintesi storica
dell’evoluzione della normativa
tecnica per un appropriato
inquadramento delle UNI TS inquadramento delle UNI TS
11300 e dei loro obiettivi
Primi anni 90
• Un quadro normativo nazionale avanzato a livello
europeo
• Leggi e decreti nazionali sul consumo energetico degli
edifici
• Normativa sviluppata da UNI collegata alla
legislazione. Due le norme “storiche” fondamentali
sviluppate in ambito UNI CTI:sviluppate in ambito UNI CTI:
• UNI 10344:93 Riscaldamento di edifici - Calcolo del fabbisogno termico
• UNI 10348:93 Riscaldamento degli edifici - Rendimenti dei sistemi di riscaldamento - Metodo di calcolo
• Le due norme si avvalevano di un adeguato numero di
norme UNI di supporto e tutto era definito in un
contesto nazionale
Primi anni 2000
• Si preannuncia una direttiva europea sul consumo
energetico in edilizia
• Si intensifica l’attività di Comitati tecnici CEN per lo
sviluppo di normative tecniche riguardanti le
prestazioni energetiche degli edifici
• Nuove tecnologie di sistemi e prodotti e la
pubblicazione di alcune norme EN rendono in parte pubblicazione di alcune norme EN rendono in parte
obsolete le corrispondenti norme UNI degli anni 90. In
particolare la UNI 10348 richiede una revisione per i
nuovi generatori di calore e le pompe di calore
• Diverse norme nazionali di supporto sono superate da
norme EN
• Prosegue una progressiva alterazione del quadro normativo nazionale dei primi anni 90
2003
• La direttiva EPBD del 2002 definisce un primo
quadro legislativo europeo
• La norma UNI 10344:93 è ormai sostituita
dalla UNI EN 832 ma il quadro normativo delle
norme di supporto risulta incertonorme di supporto risulta incerto
• Il CTI segue sin dal loro avvio i WG/CEN con
Esperti designati nei propri gruppi di lavoro e
partecipa con rappresentanti designati da
UNI CTI alle riunioni plenarie dei comitati
tecnici CEN
2003
• Si acuisce in Italia la situazione di
incertezza a causa della sovrapposizione
tra normativa europea e nazionale
Che fare ?
Il CTI decide di pubblicare un documento
normativo :
Il CTI decide di pubblicare un documento
normativo :
Raccomandazione CTI 03 -3
Prestazioni energetiche degli edifici
Climatizzazione invernale e acqua calda sanitaria
2004
La Commissione Europea demanda
al CEN il compito di predisporre
una normativa tecnica EN a
supporto della direttiva supporto della direttiva
(mandato M 343)
2004 - 2008Continuano i lavori in sede CEN relativi
al mandato M 343
Si attiva una maggiore attenzione
all’attività in sede ISO (pr EN ISO 13790)
Tale interesse è da tenere nella massima
considerazione per le ricadute strategiche considerazione per le ricadute strategiche
sia a livello di Paesi coinvolti (incluse
economie emergenti) sia anche di
ricadute sui componenti edilizi e di
impianto per la inevitabile connessione tra norme tecniche di sistema e norme
tecniche di prodotto
2008
• Viene pubblicata la norma EN ISO
13790 che sostituisce la EN 832
• Viene conclusa l’approvazione con voto
formale del così detto pacchetto di formale del così detto pacchetto di
norme tecniche EPBD consistente in
circa 50 norme sviluppate nell’ambito
di 5 Comitati tecnici CEN
Quale la nuova situazione nel
2008 ?
• La norma EN ISO 13790:2008
sostituisce la UNI EN 832 e si presenta
come una norma completa recepita
come EN/ISO e quindi a livello non solo
europeo, ma mondiale
come EN/ISO e quindi a livello non solo
europeo, ma mondiale
• Il pacchetto EPBD pur presentandosi
come utile fonte di dati e di metodi di
calcolo suscita critiche e perplessità
2008
Quali perplessità e critiche ?
• Numero eccessivo di norme
• Non adeguato coordinamento tra le
varie norme
• Mancanza di univocità di metodi di • Mancanza di univocità di metodi di
calcolo (ad esempio : per lo stesso
calcolo sono previsti fino a tre o più
metodi quale risultanza di diverse
posizioni nazionali)
2009• Il lavoro normativo del pacchetto EPBD è
concluso in sede CEN ma non è possibile
proporre revisioni delle norme nei successivi
5 anni
• Cresce l’interesse dei Paesi extraeuropei per
una normativa ISO e viene attivato il
Comitato Tecnico ISO TC 205 sulle tematiche Comitato Tecnico ISO TC 205 sulle tematiche
trattate nel pacchetto EPBD e in particolare
sulle norme EN sviluppate in ambito CEN TC
228
• Il Comitato Tecnico ISO TC 205 istituisce WG
corrispondenti a quelli CEN TC 228 i quali
assumono come documenti di lavoro le
corrispondenti norme EN
E ora passo indietro al 2008
• Il CTI considerando tutta la situazione sin qui
delineata decide, in accordo con UNI, di
pubblicare una specifica tecnica sviluppata e
approvata sin dal 2007 nei propri GL. La
specifica sulla linea della precedente
raccomandazione si propone di:raccomandazione si propone di:
• fornire indicazioni e integrazioni per l’applicazione della normativa EN
• fornire i risultati di un lavoro normativo per quelle aree ove la normativa EN risulta non univoca, inadeguata o carente
• ECCO LA GENESI DELLA UNI TS 11300
Ma c’è un altro scopo connesso con la
decisione UNI CTI in merito alla
UNI TS 11300
• Nel suo mandato UNI CTI è incaricato di seguire anche i
lavori ISO e, pur dovendo limitare le partecipazioni a causa
dei notevoli costi richiesti, attiva un monitoraggio dei lavori
ISO allo scopo di fare tutto il possibile per sviluppare
contributi che consentano la definizione di posizioni
nazionali e, ove possibile, una presenza nazionale in un nazionali e, ove possibile, una presenza nazionale in un
settore in cammino verso una inarrestabile globalizzazione
• Attività edilizia vuol dire costruzioni, sistemi e materiali ossia prodotti industriali : tre aree strettamente connesse con notevoli interessi nazionali anche nel quadro della globalizzazione (vedi interconnesione citata tra norme di sistema e norme di prodotto)
• I WG CTI che hanno operato e operano per lo sviluppo della
UNI TS 11300 sono una sede anche per contributi e posizioni
nazionali nei riguardi dell’attività ISO
Quale quindi il contesto strategico
delle UNI TS11300
• Necessità, rilevata in accordo con UNI, di una sintesi
della normativa europea in base all’esperienza positiva
della Raccomandazione CTI
• Necessità di facilitare la consultazione e quindi
decisione da parte di UNI CTI di sviluppare dei
documenti tecnici sufficientemente autonomi pur in documenti tecnici sufficientemente autonomi pur in
accordo con la normativa europea
• Necessità di superare la barriera linguistica costituita
dal complesso delle 50 norme pubblicate solo in lingua
inglese per tenere conto del gran numero di utenti
La scelta italiana risulta apprezzata a livello europeo.
• E ora una breve presentazione delle UNI TS 11300
UNI TS 11300La struttura
• Parte 1 Prestazioni energetiche degli edifici
Determinazione del fabbisogno di energia termica
dell’edificio per la climatizzazione invernale e per il
raffrescamento estivo
• Parte 2 Prestazioni energetiche degli edifici
Determinazione del fabbisogno di energia primaria e Determinazione del fabbisogno di energia primaria e
dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la
produzione di acqua calda sanitaria
• Parte 3 Prestazioni energetiche degli edifici
Determinazione del fabbisogno di energia primaria e
dei rendimenti per la climatizzazione estiva
• Parte 4 Prestazioni energetiche degli edifici
Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di
generazione
LA UNI TS 11300 PREVEDE TIPI DI
VALUTAZIONE
IN ACCORDO CON LA NORMA UNI EN 15603
Tipo di valutazione Dati di ingresso Scopo della valutazione
Uso Clima Edificio
Di Progetto Standard Standard Progetto Permesso di costruire Di Progetto
(Design rating)
Standard Standard Progetto Permesso di costruire
Certificazione
Standard
(Asset rating)
Standard Standard Reale Certificazione
Adattata all’utenza
(Tailored rating)
In funzione dello
scopo
Reale Ottimizzazione,
Validazione Diagnosi e
programmazione
UNI TS 11300 - 1Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione invernale e per il raffrescamento estivo
• Descrizione della procedura di calcolo
• Dati di ingresso per i calcoli
• Zonizzazione e accoppiamento termico tra zone
• Parametri di trasmissione termica
• VentilazioneVentilazione
• Apporti termici interni
• Apporti termici solari
• Parametri dinamici (fattori di utilizzazione, capacità
termica,..)
• Appendice A - Determinazione semplificata della
trasmittanza termica dei componenti opachi
• Appendice C - Determinazione semplificata della
trasmittanza termica dei componenti trasparenti
• Appendice D - Fattori di ombreggiatura
UNI TS 11300 - 2Determinazione del fabbisogno di energia primaria
e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria
• Fabbisogni di energia termica dell’edificio (da UNI
TS 11300-1)
• Metodi di calcolo delle perdite d’impianto e del
fabbisogno di energia primaria
• Appendice A - Calcolo analitico delle perdite di • Appendice A - Calcolo analitico delle perdite di
distribuzione con fluido termovettore acqua
• Appendice B - Determinazione delle perdite di
generazione (B2 Metodo basato sulla Direttiva
92/42/CEE - B3 Metodo analitico)
• Vengono forniti: valori precalcolati in base alle condizioni al
contorno e metodi di calcolo. Il prospetto 15 specifica
quando si devono utilizzare i vari metodi in relazione ai tipi di
valutazione A1 - A2 - A3
Utilizzo dei vari metodi previsti nella
UNI TS 11300 – 2 a seconda dei tipi di valutazione
Sottosistema Valutazioni di calcolo
A1 e A2 A3
Emissione H<4m H>4mValori da prosp. 18,ove
siano verificate le
condizioni al contorno.
H<4m H> 4m
Valori da
prosp. 17 Valori da prospetto
17
Calcolo e misure
in campo
Regolazione Valori da prospetto 20Regolazione Valori da prospetto 20
Distribuzione A1 A2 A3
Metodo
app. A
Valori da prospetto 21
Quando le condizioni sono tra quelle per i dati
precalcolati si possono utilizzare tali dati, in caso
diverso metodo dell’appendice A.
Generazione Valori dei prospetti 23
Quando sono rispettate le condizioni al contorno. Negli altri
casi, calcolo con i metodi dell’appendice B.
UNI TS 11300 - 3Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei
rendimenti per la climatizzazione estiva
• Fabbisogno di energia primaria: procedura di calcolo e del
rendimento globale stagionale
• Fabbisogno di energia dell’edificio (da UNI TS 11300-1)
• Determinazione delle perdite dell’impianto
• Fabbisogno di energia termica per trattamenti dell’aria
Fabbisogno di energia degli ausiliari• Fabbisogno di energia degli ausiliari
• Efficienza di generazione
• Appendice A - Metodi di calcolo delle perdite di distribuzione
• Appendice B - Metodi di calcolo delle perdite di accumulo
• Appendice D - Coefficienti di correzione per adeguamento
alle condizioni effettive
• Appendice E - Esempi di calcolo
• Appendice F - Calcolo del fabbisogno per trattamenti dell’aria
in condizioni diverse da quelle nominali
• Appendice G - Calcolo del SEER (seasonal efficiency ratio)
UNI TS 11300 - 4Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione
• Fabbisogno di energia primaria: procedura di calcolo e
fabbisogno dei singoli vettori energetici (in accordo con UNI EN
15603)
• Utilizzo di energie rinnovabili: - solare termico - solare
fotovoltaico - combustione di biomasse
• Altri metodi di generazione: - pompe di calore -
teleriscaldamento - micro e piccola cogenerazione
Sono disponibili appendici di supporto e in particolare:• Sono disponibili appendici di supporto e in particolare:
• Appendice L - Determinazione delle temperature delle sorgenti
fredde aerauliche
• Appendice M - Determinazione delle temperature delle sorgenti
fredde geotermiche a bassa temperatura
• Appendice N - Cogenerazione - Frazione di calcolo mensile
(metodo frazionario mensile)
• Appendice O - Cogenerazione - Curve prestazionali a carico
variabile
• Appendice Q - Profili di carico nel giorno tipo mensile
(riscaldamento, acqua calda sanitaria, raffrescamento)
La parte 4 presenta difficoltà maggiori
delle parti precedenti per i seguenti motivi:
• Lo stato delle norme tecniche di prodotto dei
componenti e la loro applicazione, ove disponibili, è
assai meno avanzato rispetto a quello dei componenti
tradizionali
• Il raccordo tra norme di sistema e norme di prodotto
non è ancora ben compreso e attuato
• I metodi di calcolo delle prestazioni dei sistemi • I metodi di calcolo delle prestazioni dei sistemi
richiedono un numero di dati d’ingresso non sempre
disponibili (ad esempio : dati climatici orari per l’aria
esterna, dati relativi all’energia a bassa temperatura
prelevabile dal terreno, ecc.)
• La normativa EN del pacchetto EPDB è in diversi casi
inadeguata
• I sistemi impiantistici risultano molto più complessi in
particolare nel caso di pompe di calore e di
cogenerazione
• Metodi di calcolo della frazione solare quando sia
richiesta una quota di copertura con energia solare del
fabbisogno totale di energia primaria (vedi disposizioni
in merito ad acs)
• Indicazioni sul metodo A di calcolo della UNI EN
(sistemi prefabbricati con collettori a liquido)
Indicazioni sul metodo B di calcolo della UNI EN
UNI TS 11300-4-10
Solare termico
• Indicazioni sul metodo B di calcolo della UNI EN
(sistemi assemblati su progetto con collettori a
liquido)
• Metodo di calcolo B per sistemi assemblati su progetto
con collettori solari ad aria (non previsto dalla
normativa EN)
• Libreria di schemi base di impianti
• Esempi di calcolo
• Indicazioni sull’utilizzo della UNI EN • Elenco delle norme tecniche nazionali di supporto
UNI TS 11300-4-12
Solare fotovoltaico
nazionali di supporto
• Esempio di calcolo• Si considera come carico applicato al fotovoltaico solo quello dovuto agli ausiliari elettrici per climatizzazione invernale ed estiva e produzione di acqua calda
• Definizione delle tipologie di generatori
• Valori precalcolati di rendimento per varie
tipologie di generatori e rinvia a UNI EN
15316 per il metodo di calcolo analitico
• Determinazione degli accumuli richiesti
UNI TS 11300-4-12 Combustione
di biomasse specifica:
• Determinazione degli accumuli richiesti
• Determinazione delle perdite recuperabili e
recuperate
• Determinazione dei fabbisogni di energia
primaria
• Quote di energia attribuibili ai generatori a
biomassa nel caso di sistemi bivalenti
• Ai fini di una valutazione sufficientemente corretta su
base mensile si sono riscontate le seguenti difficoltà:
• Mancanza di dati climatici idonei per le pompe di
calore con sorgente fredda aria (calcolo invernale ed
estivo)
• Mancanza di metodi e dati per il calcolo nel caso di
UNI TS 11300-4-13
Sistemi a pompa di calore
• Mancanza di metodi e dati per il calcolo nel caso di
sorgenti fredde geotermiche a bassa temperatura
(calcolo invernale ed estivo)
• Inadeguata definizione dei dati di ingresso relativi alle
pompe di calore nonché a metodi di prova
• Si constata la mancanza di raccordo tra norme di
sistema e norme di prodotto
SISTEMI ALIMENTATI DA POMPE DI CALORE La UNI TS 11300 - 4 prevede il calcolo mensile o sulla base di
bin mensili a seconda dei casi come indicato nel prospetto
UNI TS 11300 - 4 -13
Sistemi a pompa di calore
• Classificazione degli impianti
• Sorgenti fredde
• Tipo di servizio
• Vettori energetici e tipi di generatori
• Fluido termovettore• Fluido termovettore
• Definizione del bin
• Calcolo della potenza a pieno carico e del COP
• Rendimento exergetico
• Correzioni in base alle temperature effettive
• Procedura completa di calcolo per acqua calda
sanitaria, riscaldamento e servizio combinato
Sono disponibili due appendici:
• Appendice L - Pompe di calore -
Determinazione delle temperature
delle sorgenti fredde aerauliche
• Appendice M - Pompe di calore -• Appendice M - Pompe di calore -
Determinazione delle temperature
delle sorgenti fredde geotermiche
Appendice L –
Sorgenti aerauliche
• In attesa della disponibilità di dati climatici unificati, l’appendice
fornisce un metodo di calcolo
basato su una distribuzione di Gauss basato su una distribuzione di Gauss
assumendo le temperature e le
irradianze mensili della UNI 10349 e
i dati di temperatura di progetto
della UNI EN 12831
Appendice M
Sorgenti geotermiche
• In ambito CTI è stato creato il GL 609
“Sistemi geotermici a bassa temperatura con
pompa di calore” in collaborazione con la
Regione Lombardia per lo sviluppo di norme
riguardanti i sistemi geotermici
L’appendice M alla UNI TS 11300-4 avrà • L’appendice M alla UNI TS 11300-4 avrà
scopo informativo e non appena saranno
disponibili le norme sviluppate dal GL 609
l’appendice verrà ritirata. L’appendice
fornisce un metodo di calcolo delle
temperature dei fluidi termovettori e tabelle
con dati indicativi per funzionamento
invernale ed estivo.
UNI TS 11300-4- 13 Sistemi a pompa di calore
I metodi calcolo consentono quindi di determinare per
acqua calda sanitaria, riscaldamento e servizio combinato:
• L’energia termica utile fornita su base
mensile dalla pompa di calore
• Il fabbisogno di energia all’ingresso della
pompa di calorepompa di calore
• Il fabbisogno di energia degli ausiliari di cui
non si sia tenuto conto nel calcolo del COP
• Il fabbisogno globale di energia primaria
• Il fabbisogno di energia di back-up a carico di
altri sistemi di generazione
UNI TS 11300-4-13 Sistemi allacciati a reti di teleriscaldamento
• Si assume come punto di ingresso il punto di
consegna al primario dello scambiatore della
sottostazione
• Si definisce il metodo per il calcolo delle
perdite della sottostazioneperdite della sottostazione
• La determinazione del fattore di conversione in energia primaria è demandato al fornitore di energia
• Non si forniscono valori del fattore di conversione in energia primaria per l’energia termica fornita da teleriscaldamento
MICRO E PICCOLA COGENERAZIONE
Si distingue tra
Im pianti d im ensionati secondo due d iffe renti m oda lità :
� im pianti in cu i le un ità della sez ione cogenerativa
sono d im ensionate per funzionare a carico
nom ina le per la m agg ior parte de ll’anno o de lla
stag ione se ad ib ite a so lo risca ldamento
� im pianti in cu i la potenza term ica tota le nom ina le
erogata da lla sezione cogenerativa è sensib ilm enteerogata da lla sezione cogenerativa è sensib ilm ente
maggiore del fabb isogno te rm ico d i base rich iesto
con continu ità a ll’ingresso de l s istema d i
d istribuzione . La sezione cogenerativa s i trova
qu ind i a funzionare a carico variab ile , m odulando il
fa ttore d i ca rico de lla o delle un ità d i cu i è
composta e /o accendendo le in sequenza secondo
log iche d i rego laz ione ad insegu im ento term ico
Alle due modalità operative corrispondono i due
seguenti metodi di calcolo:
� “metodo del contributo frazionale mensile ”
� “metodo del profilo di carico mensile”
E’ possibile applicare il primo metodo nei seguenti casi:
- sezione cogenerativa costituita da un’unica unità in assetto
cogenerativo funzionante esclusivamente in condizioni nominali, ossia a
punto fisso e senza modulazione del carico, la cui accensione e
spegnimento siano determinate da una regolazione in modalità seguespegnimento siano determinate da una regolazione in modalità segue
carico termico. L’impianto, con o senza sistema di accumulo termico
inerziale, deve essere privo di by pass-fumi e/o di dissipazione secondo
quanto previsto al paragrafo 15.1.
- sezione cogenerativa costituita da più unità in cascata, ciascuna
funzionante esclusivamente in condizioni nominali, ossia a punto fisso e
senza modulazione del carico, in cui l’accensione e lo spegnimento in
sequenza dei singoli moduli siano determinate da una regolazione
comune che opera esclusivamente in modalità termico segue.
L’impianto, con o senza sistema di accumulo termico inerziale, deve
essere privo di dissipazione secondo quanto previsto al paragrafo 15.1.
In tutti gli altri casi è necessario utilizzare il metodo del profilo di carico
annuale.
Per il metodo frazionale mensile
la UNI TS 11300 - 4 definisce:
• Dati climatici per il calcolo : UNI 10349
• Calcolo dell’accumulo e valutazione della
congruità dell’accumulo
• Calcolo del contributo frazionale mensile
• Dati per la produzione di freddo da calore • Dati per la produzione di freddo da calore
cogenerato
• Calcolo del fabbisogno netto di energia
primaria tenendo conto dell’energia elettrica
esportata e dei fattori di conversione dei vari
vettori energetici
• Calcolo del fabbisogno mensile di integrazione
Metodo di calcolo basato sui profili
di carico del giorno tipo mensile
• Il metodo richiede i dati prestazionali delle unità
cogenerative ai vari fattori di carico
• La produzione termica ed elettrica, il fabbisogno
netto di energia e il rendimento sono determinati
sulla base del giorno tipo mensile
La sezione cogenerativa deve essere priva di • La sezione cogenerativa deve essere priva di
dispositivi di dissipazione del calore e deve
funzionare in modalità “carico termico segue”
• Il calcolo è differenziato a seconda che si tratti di
singola unità cogenerativa, di sistemi multipli e a
seconda della presenza e delle caratteristiche
dell’accumulo inerziale
Per il metodo basato sul profilo di
temperatura del giorno tipo mensile
la UNI TS 11300 - 4 definisce:
• Metodo per il calcolo del profilo di carico del
giorno tipo mensile per riscaldamento e
acqua calda sanitaria basato sui dati climatici
della UNI 10349della UNI 10349
• Calcolo del fabbisogno netto di energia
primaria tenendo conto dell’energia elettrica
esportata e dei fattori di conversione dei vari
vettori energetici
• Calcolo del fabbisogno mensile di
integrazione