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Published and distributed under permit No. 30# authorized by the act of October 6, 1917, on file at the Post Office of Philadelphia, Pa., by order of the President. A. S. Burleson, Postmaster Gen, 1 forti caratteri sono gli Dei Supremi della Storia Nazionale. ITALIAN WEEKLY NEWSPAPER WITH THE LARGEST CIRCULATION A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore 906 Carpenter Street AVANTI SEMPRE, CO (NI L_A FIACCOLA ItVJ PUGNO 'CI "Entered as second-dass matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 1579 LA ÜBERA I'AIiOLA Fa quel che devi, &vveng& che può' Abbonamento Annuo $ 2.00 ANNO I. - Numero 8 tria, piange ancora sul disastro e sull'onta di Caporetto che ha por- tato le orde barbare a profanare il suolo della patria. Gli «sempi, i duri esempi delle Nazioni dell'lntesa già provate dall'esperienza, dovrebbero ba- stare ad aprire gli occhi ai Go- vernanti d'America e a persua- derli che bisogna diffidare dei te- deschi, anche quando appaiono sotto le \esti di sudditi fedeli. La Libera Parola LA MORTE dell'ex Vice-Presidente degli Stati Uniti Charles W. Fairbanks, ex Senatore per lo Stato «fi Indiana ed ex vice pre- sidente degli Stati Uniti, è morto la sera del 4 corrente, affetto da nefrite intestinale. Aveva 66 anni, essendo nato I*ll Maggio 1852. La vita dell'ex vice presidente è sta- ta in pericolo da parecchi giorni. Nella campagna del 2.0 Liberty Loan, mentre egli era in viaggio di propaganda, stanco dell'arduo lavoro, cadde malato e da allora non si è più rimesso. Assistettero il moribondo tutti i componenti la sua famiglia ad ecce- zione di un suo figlio, il maggiore Ri- chard Fairbanks che trovasi attual- mente in Francia.. 10 sili A eirli L'United States Attorney, On. Francis Fisher Kane, da noi notifica- to che, mercè la suo valida raccoman- dazione e quella dell'illustre giudice Joseph Buffington, avevamo ottenuti- -11 doppio permesso dal Dipartimenti' Postale di Washington, ci scrive ne seguenti termini, augurandoci succes- so nella nostra impresa giornalistica "May 18, 1918. Mr. A. Joseph Di Silvestro, 906 C'arpenter Street, Philadelphia,. Dear Sir: I have your letter of the 16th, and im glad to know that you have re- ?eived the necessary permission froni he Postmaster to publish "La Libera Parola" without submitting the Kn- ?lish translations. I beg to thank you "or your kind remarks, and to wish i - ou success with your publication. Yours very truly, Francis Fisher Kane United States Attorney" ? ** II Dr. A. Parker Hutchinson, ammi- ratore entusiasta del nostro direttore, ;d appassionato cultore della nostra lingua, il 15 dello scorso maggio, ri- mettendoci il costo di abbonamento :osì ci scriveva: G|enolden, Tenn., May 15, 1918. Mr. A. Giuseppe Di Silvestro, 906 C'arpenter Street, Philadelpkia. Dear Sir: Kver since the receipt of the first lumber of "La Libera Parola" I have aeen wanting to write to you to con- gratulate you upor. the establishment }f this pcriodical and to send you my :heck for one year's subscription. I take pleasure in doing so, arni ndeed the pleasure would bc none the !ess if the amount were a great deal more. Your many friends in Philadelphia ? l should say in Pennsylvania, and 1 think in the whole country would bc more correct - must have felt the need af hearing from you so directly foi some time past and I ani confident that "La Libera Parola" will be more successful than you could even hopc that it might be when you began te pian for it. I note that you are attempting te ?et permission for the publication of irticles administrati- ve details which are administrati- Sovernment. Anyone knowing you in- timately would certainly make you the final arbiter of material to be pu- blished in the Italian language, and I hope that such arrangements may bc possible as will facilitate your work. I hope I shall have the pleasure of seeing you very soon, and with besl wishes, believe me Very sincerely and respectfully yours A. Parker Hitchens SheTlTfraiin? DIRETTORE E PROPRIETÀ RIO DI QUESTO GIORNALE E' IL SIGNOR GIUSEPPE DI SILVESTRO, PERCIÒ' EGLI SOLO E' RESPONSABILE DE L'ANDAMENTO DI ESSO. 16111811 L'America è entrata in guerra a fianco degli Alleati, avendo di mira un solo scopo eminentemen- te altruistico, quello di schiaccia- re, a vantaggio delle altre nazio- ni, la minaccia e la prepotenza teutonica. Programma oltre ogni dire difficile e gigantesco, che richie- de una lunga preparazione e sforzi poderosi. Ma prima degli apprestamenti occorre che tutte le nazioni dell'lntesa e segnata- mente l'America, purghino il lo- ro territorio dalla nefasta pre- senza di oriundi tedeschi. Qui vi sono parecchi milioni di suddi- ti del Kaiser, naturalizzati citta- dini, alla cui lealtà ciecamente crede questa repubblica genero- sa, tanto vero che, anche oggi, dopo la dichiarazione di guerra dell'America alla Germania, nei principali Uffici, nei principali stabilimenti, ove si fabbrica ma- teriale di guerra, nelle principa- li fattorie ove si preparano indu- menti pei soldati, oVe si imma- gazzinano provvigioni per l'Euro- pa, ovunque si lavora sotto la di- rezione di managers tedeschi, con prevalenza di mano d opera tedesca ed austriaca, perchè i A- merica, nella sua sconfinata leal- tà, crede benanco alla sincerità di questa razza, oriunda dalle sponde del Reno, e qui naturaliz- zatasi. E' un errore, è una pericolosa illusione. Tra i tedeschi d Ameri- ca ed anche tra quelli che hanno la loro carta di cittadinanza, ve ne sono molti attaccati a questa patria di adozione, ma ve ne so- no pure molti che, all'amore per questa terra preferiscono l'amo- re per la patria d'origine. Nel dubbio quindi, di fronte al- la insormontabile difficoltà di <«eeverare il cittadino leale dal cittadino fellone, il governo ame- ricano farebbe opera molto sag- gia e prudente a mettere gli uo- mini di origine tedesca in dispar- te per tutto il periodo della guer- ra. Se prendesse questa misura e- nergica e necessaria, forse non vedremmo ripetersi più, con al- larmante frequenza, le soste im- provvise nelle fabbriche di anni, di munizioni, di trasporti, di in- dumenti ; soste dovute apparen- temente a mancanza di materiali ma in realtà volute dai dirigenti, tedeschi od austriaci, i quali, per amore che alimentano di nasco- sto verso le loro patrie, fan che i lavori procedano con la maggior lentezza possibile e non con quella celerità febbrile im- posta dalla necessità urgente e dalla tragicità dell'ora. E quando queste soste si veri- ficano cosa veramente inaudi- ta per un paese alleato si li- cenziano temporaneamente i po- chi operai italiani che vi sono en- trati per assoluto bisogno e si mantengono quelli di origine te- desca od austriaca,quelli cioè, che furono sudditi di paesi nemici e che forse ancora oggi a quei pae- si si mantengono fedeli. Non è da saggi affidarsi alla sincerità dei tedeschi d'America. Noi sappiamo che la Germania si veniva preparando da cinquanta anni a questa guerra di sopraf- fazione e non vi è quindi da me- ravigliarsi se gli immigrati ab- biano insegnato ai loro figliuoli, divenuti cittadini per impadro- nirsi della cosa pubblica, che nes- suna causa è più santa di quella di servire la grande patria tede- sca ed aiutarla a conseguire i "suoi sogni di egemonia. Bisognerebbe rimuovere la causa del pericolo o bisognerà rassegnarsi ad abbandonare l'i- dea del trionfo. La Francia, per non avere sba- razzato a tempo il suo territorio dalle spie tedesche e da altra gente pericolosa alla sua sicurez- za, ha dovuto registrare gli scan- dali di 8010 Pascià, di Caillaux, etc L'ltalia, la povera Italia, oltre ai mille tradimenti, molti- plicatisi in una spaventevole fio- ritura, quali quello di Cavallini, Buonaccossa, Parodi, etc. etc.? che minano l'integrità della pa- L EXTRA! <* RISPARMIATE MONETA! Se farete i vostri acquisti presso il nostro grande negozio P. LA BOCCETTA 901-903-905 So. Bth STREET . PHILADELPHIA, PA. ove troverete specialità' per abiti da farsi «u misura. Abiti di battoeimo, Vesti per giovanotte, Vestiti per ragazzi. Camicie, Camicette, Sottane, Cappelli ed altro. PHILADELPHIA, PA., 8 GIUGNO, 1918 La Grande Fiera di Beneficenza a Baltimore, Md. SURSUM CORDA Un'altra grandiosa manifestazione dell'Ordine; un'altra impresa filantro- pica condotta a termine con ottimi auspici!.... Ormai non si contano più le benemerenze di questa Grande Fa- miglia sempre infiammata di nobile zelo e sempre pronta a lenire le sven- ture della patria. Per queste prove quotidiane, la Fa- ire, ad ogni occasione, dando prove continue di sviscerato affetto verso la patria d'origine e questa di adozione. Le poche sentite parole del Console Poccardi furono vivamente applaudite. L'ULTIMOGIORNO La sera del 29 intervennero il Ge- nerale Pasquale Tozzi, capo della Mis- sione militare italiana negli Stati U- niti, col suo seguito di 16 ufficiali, IL BANCHETTO Alle 8 poni., accolti col suono della fatidica marcia reale italiana, i visita- tori fecero il loro ingresso nella Ar- i mory, ricevuti da Mr. Fullar Shryok, capitano in ritiro del 4.0 Reggimento ' di Fanteria del Maryland. Avanti però di entrare nella grande Sala, agli o- : spiti venne servita, in una sala sotto- stante, addobbata per l'occasione, u- C iv. Uff. GAETANO POCCARDI Regio Cintole d'ltalia in Philadelphia. miglia dell'Ordine ha oggimai acqui- stato un alto valore morale, dovuto al numero, alla disciplina, al program- ma e le masse a stuoli compatti en- trano ad ingrossarne le file, persuase che il giorno non è lontano in cui tut- ti gli italiani d'America saranno rac- colti sotto un vessillo unico; quel ves- sillo che porta come emblema il Icone d'oro in campo bianco. Venga presto il giorno augurale ed auspicato dell'immensa fusione. Ma entrando di proposito a scrive- re la cronaca della Grande Fiera di Beneficenza tenutasi in Baltimore, di- remo che la preparazione e l'iniziati- va della stessa van dovute alle Logge locali riunite, col concorso e l'ausilio dell'intera Colonia e delle Società di Mutuo Soccorso ed ebbe luogo per tre sere consecutive, 27, 28 e 29 maggio, nella vasta sala del Fourth Regiinent Armory a totale beneficio della Cro- ce Rossa e dei Profughi di guerra ita- liani. 11. RICEVIMENTO La prima serata era stata dedicata al ricevimento in onore delle Autorità civili cittadine; la seconda al ricevi- mento delle Autorità diplomatiche ita- liane; la terza finalmente per il ricevi- mento alle Autorità militari italiane ed americane. Patroni del bazaar: S. E. il Conte Macchi di Cellere, R. Ambasciatore d'ltalia; Cav. Uff. Gaetano Poccardi, R. Console Italiano in Phila.; Avv. Stefano Miele, Venerabile Supremo dell'Ordine figli d'ltalia; Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile per lo Stato di Pennsylvania; Giovanni Schiaffino, R. Agente Consolare di Baltimore ed il Cav. Pietro Minetti, della Croce Rossa Italiana. La sera del 27, intervennero al ba- zaar il Sindaco di Baltimore e i con- soli Gilbert Fraser, inglese e M. Leonce Radillon, francese, festeggia- tissimi ed accolti con tutti gli onori dovuti al loro grado e all'aureola che li circondava, di rappresentanti di nazioni alleate. Il 28 visitarono la Fiera le Autori- diplomatiche italiane. E mentre da Philadelphia, verso le 6 pom., col tre- no della Pennsylvania giungevano il Console Poccardi ed il nostro Giuseppe Di Silvestro, quasi contemporanea- mente arrivavano da Washington in automobile, il Conte F. Miniscalchi, Consigliere d'Ambasciata, in rappre- sentanza di S. E. l'Ambasciatore e l'lng. F. Quattrone, vice alto Commis- sario. Entrambe le comitive degli o- spiti furono signorilmente ricevute da Placido Milio, Presidente del Co- mitato e dal tesoriere Sig. Vincenzo Flacconio, i quali sono preparatori in- stancabili della magnifica festa dei- carità e dagli altri membri Signori Giovanni Schiaffino, Regio Agente consolare; De Marco, G. B. Por- ta, A. Belli, Rosario Marino, Rosario Di Giorgio, Cav. Pietro Minetti, dele- gato dela Croce Rossa Italiana nello Stato del Maryland, M. Busoni, V. Ambrosio, V. G. Di Marco, C. Ciotti, C. Busone, Giobbe, P. F. Pipitone, A. Ciotti, L. Barberi, A. Belli, G. A. Vin- centi In una dozzina di automobili, gli o- spiti ed il Comitato in corpo, fecero un giro attraverso la città e nei parchi adiacenti, godendosi il bel panorama di Baltimore. i _ PLACIDO MILIO Presidente del ('limitalo liuzaar > J2HHI r-i#) - *§>. *.*< , ì&'És&i: Jm ì ? J 1 <f v jÉjpp' '?* ~,l' _ i GIUSEPPE DI SILVESTRO Direttore de La Libera Parola e Gran- de Venerabile dell'O. F. d'l. per lo Stato di Pennsylvania ed il Generale Henry M. Warefielo, aiutante generale dello Stato del Ma- ryland, con due capitani. I due generali e gli ufliciali che li seguivano furono accolti al suono de- gli inni italiano ed americano. II generale Tozzi, com'egli stesso dice in una lettera inviata al presi- dente del Comitato, si commosse a tanta solidarietà nazionale ed alla simpatia mostrata a suo riguardo. Nel suo discorso magnificò la solenne ce- rimonia e conchiuse dicendo che la sa- la. adorna di fiori e dei colori nazio- nali, le era sembrata un lembo d'ltali». Durante le tre serate nella gran Sala ove si procedevi! alla vendita per incanto, furono svolti programmi mu- sicali molto attraenti. L'lstituto "Peabody" eotto la dire- zione accorta e sapiente del Cav. Mi- netti, eseguì squarci di musica classi- ca. La fiera intanto che dovevi durare solamente tre sere, durò invece per tutta la settimana che si è chiusa col ! .o Giugno. TIRANDO LE SOMME Insomma, la grande recente mani- festazione patriottica e filantropica, svoltasi in Baltimore, Md., ha avuto un successo lusinghiero, eclatante. Quarto ha fruttato la fiera? Fino a questo momento non sappiamo con precisione, ma se teniamo pre6ente che, nella seconda serata, solo dallo vendita dei fiori si ricavò la cospicua somma di circa dollari ottocento, dob- biamo concludere che il successo fi- nanziario è stato superiore a qualun- que previsione. Quanto al successo morale non si parla; esco fu quale doveva essere; un altro grande, strepitoso trionfo dei "Figli d'ltalia", di questa potente e gloriosa famiglia che si va ogni gior- no affermando, contro la quale vana- mente si accaniscono, protetti dall'om- bra, certi figuri sinistri che dal con- tinuo incremento di essa, si vedono sbarrata la via alle loro gesta crimino- se. Ma non possiamo chiudere queste na splendida cena, proparata all'ita liana, perchè così volle la Signori Gaetana Milio, veneranda madre de Presidente del Comitato. Sicché adunque, cucina italiana, ser vita, sotto la direzione di una gentil donna italiana, da gentili connazional nostre, vestite alla pacchiana e soci< della Loggia Regina Elena, le quali ri- spondono ai nomi di Giuseppina Mi- gliore, Lucia Talucci, Emilia Carezza Adelaide Milio, Vittoria Della Noce < Giuseppina D'Amico. In quella geniale e simpatica riunio- ne si brindò al Re d'ltalia, al Presi- dente Wilson ea tutte le nazioni allea- te.- A 1 capitano Shryock, che inviò un alato saluto all'ltalia ed al suo Re, ri- spose in inglese il Conte Miniscalchi f il nostro Giuseppe Di Silvestro. Seguirono il Presidente del Comita- to ed altri commensali, e poscia tutti salirono nella Grande Sala, ove lamie- ra si veniva svolgendo con grande ani- mazione. I NA VISITA ALLA FIERA La folla accolse con entusiasmo gli illustri visitatori, mentre la musica di .servizio suonava inni patriottici. Dopo un breve giro, la comitiva sostò nel centro dell'ampio locale e il pubblico si affollò loro attorno. Unica preoccupazione di tutti era di raccogliere danaro e perciò, molto opportunamente si evitarono i discor- si, in ispecie poi i discorsi lunghi. Pronunziò brevi parole il Signor Mi- lio, Presidente del Comitato, per pre- sentare il Conte Miniscalchi che por- ,tò il saluto ed il plauso di S. E. l'Am- basciatore e del Governo d'ltalia. Po- scia il Signor Giuseppe Di Silvestro, fatto segno ad una simpatica dimo- strazione, presentò con la sua verve abituale, il R. Console di Philadel- phia, Cav. Gaetano Poccardi. L'egregio funzionario si compiacque cogli italiani di Baltimore e in ispe- cial modo coi "Figli d'ltalia" che an- che nel Maryland sono all'altezza di quelli di tutti gli altri Stati e lascia- no una vdKta impronta delle loro ope- note di cronaca, 6cnza esternare il no- stro elogio incondizionato al Comita- to di uomini e donne che lavorò con amore alla preparazione del bazaar e per esso al suo solerte Presidente Sig. Placido Milio. Vada ad essi, a questi benemeriti, la riconoscenza di tanti infelici che dalla loro opera ritrarranno vantaggi e sol- lievo: noi, per nostro conto, li csor- tiamo a perseverare e diciamo ad essi: Avanti sempre con l'Ordine e per l'Or- dine dei l'it;li d'ltalia, di questa schie- ra nobile e grande che al vento un labaro nelle cui pieghe sono scritti, a forti caratteri, i sacri diritti degli Ita- liani d'America. PROGRAM MA-RICORDO IVr i tipi di Fosnot and Williams Co., è stato stampato un programma- ricordo dedicato: Italy and United States in the World War", dal titolo: Historical Souvenir issue by the Uni- ted Lodges, Order Sons of Italy in America. Oltre ai nomi dei patroni e patro- nesse, dei membri dei diversi Comita- ti, all'ordine come il bazaar si sarebbe svolto, è frammezzato da diverse foto- grafie molto ben riuscite, di S. M. il Re d'ltalia, del Presidente Wilson, del Ministro V. Emanuele Orlando, di S. E. l'Ambasciatore Conte Macchi di Celere, del Generalissimo Armando Diaz, Comandante Supremo del nostro Esercito; del R. Console Cav. Uff. Gaetano Poccardi; del nostro Giuseppe Di Silvestro, Grande Venerabile del- l'Ordine Figli d'ltalia in Penna.; dei Signori riacido Milio, Vincenzo Flac- [?omio e. Domenico Musacchio, rispet- tivamente presidente, tesorière e Se- gretario del Comitato. Contiene anche la nota della dichia- razione di guerra dell'ltalia all'Au- stria, comunicata a mezzo dell'Amba- sciatore d'Avarna; la dichiarazione Bell'America alla Germania; il discor- so del Conte Macchi di Cellere "Italy in the World War" pronunziato nel- 'Astor Hotel di New York; lo storico iliscorso del Presidente Wilson, pro- nunziato il 2 Aprile 1917, davanti al Congresso di questi Stati; "Long Live Italy" di Gilbert IL Grosvenor; "Pre- ghiamo" di Ada Negri ed un sonetto in italiano ed in inglese di Helosse Durant Rose, che ha il seguente titolo suggestivo: ITALY. LETTERE IH RINGRAZIAMENTO Ecco le lettere che il Generale Tozzi ed il Regio Console d'ltalia a Philadelphia, Cav. Uff. Gaetano Poc- :ardi, hanno inviato al Presidente del Comitato: "Washington, D. C., 30 Maggio 1918. Preg.mo Comitato "Pro Italian Bazaar" United Lodges Order Sons of Italy 840 E. Pratt St., Baltimore, Mr. Sono ancora commosso della bella e festosa accoglienza fatta ieri a me e u miei Ufficiali a Baltimore. Non tro- vo parole bastevoli per dimostrare a codesto On. Comitato tutta la mia gratitudine e alla nostra ottima Colo- nia tutta la mia riconoscenza. L'ltalia nostra non può mancare ai destini ai quali la Storia l'ha destina- ta, quando nel petto dei suoi tìgli vi- vificano così alti sentimenti di solida- rietà nazionale e tanta devozione per la Fatria lontana. Col maggiore ossequio a Loro tutti del Comitato e col saluto ai connazio- nali mi credano. Firmato (Generale Tozzi)" *\u2666 * « "Phila., Pa., 29 Maggiou9lß. Signor Placido Milio, * Presidente del Comitato Bazaar Baltimore, Md. Pregiatissimo Signore, Mi è grato esternare a Lei ed al Co- mitato organizzatore il mio vivo com- Una Copia 3 Soldi piacimento por il successo deT Razaar che si tiene ora in codesta città, cotto gli auspici delle Logge riunite del- l'Ordine dei Figli d'ltalia, riuscita ad un tempo degna fetta di italianità e di carità. A Lei, alle gentili Signore, a tutti, I miei personali ringraziamenti per la cortese accoglienza fattami. Accolga, Pregiatissimo Signore, i sensi della mia distinta stima. Il Regio Console (firmato) POCCARDI". LE GESTA dei moderni pirati Le minacce dello Stato Maggiore e della stampa tedesca, di prossimi at- tacchi di sottomarini e di aeroplani contro le più importanti città dell'A- merica, se questa non avesse desisti- to dai preparativi a favore degli al- leati, sembrano che incomincino ad effettuarsi. Giorni fa i giornali segnalarono la presenza di sottomarini tedeschi, nelle acque americane e a piccola di- stanza dalla costa, e purtroppo questi novelli Naulilus non si limitarono -ol- tanto a fare atto di presenza, ma die- dero una prova terribile della loro vandalica attività, affondando e di- struggendo parecchi piccoli vapori in- nocui ed innocue imbarcazioni. L'audacia e la tracotanza tedesca non hanno più limiti, forse la rabbia < la lontana visione della sconfitta im- mancabile, li spinge agli atti più folli ed insensati e sembra ritrovino un'a- cre voluttà, nel moltiplicare quotidia- namente il numero dei loro nemici. L'invio di qualche sottomarino, nel- le acque americane costituisce infatti un grave errore. A prescindere dal fatto che il danno che questi pochi corsari potranno arrecare non è ade- guato al pericolo cui vanno incontro, queste stolte audacie irritano il popo- lo americano e serviranno ad accen- dere in esso quell'entusiasmo e quella forza di volontà di vincere che, fino ad oggi pare non sia stato inteso a sufficienza, poiché in fin dei conti il teatro della guerra arde a quattromi- la miglia di distanza. Ma quando questo popolo si vedo minacciato alle porte della sua casa, allora ben altro sarà il suo atteggia- mento di fronte all'attuale conflitto. Di guisa che possiamo dire che la pre- senza di sottomarini tedeschi nelle ac- que d'America costituisce per questa grande Repubblica la più efficace pro- paganda per la guerra. Certo non saranno molti i sottoma- rini che potranno giungere fin qui, e- ludendo la vigilanza di quattro flotte alleate e perciò essi non potranno mai costituire una seria minaccia. Il disegno tedesco è quello di impe- dire il trasporto delle truppe america- ne in Francia, o almeno di diminuire l'intensità, ma questo disegno rimtfr- un pio desiderio. La ' sorveglianza, dopo le ingloriose gesta di domenica scorsa, sarà rad- doppiata; la caccia agli audaci sarà indubbiamente accanita e forse essi dovranno rimanere a lungo inerti nel fondo delle acque. Domenica scorsa han potuto sbiz- zarrirsi indisturbati contro innocui velieri, a quaranta miglia da Barne- gat, N. J., e colpendoli a bombe ed a cannonate, han potuto affondarne di- versi. Ma non sarà tanto facile, per i moderni pirati, continuare nelle loro ribalderie, ora che non potranno più giovarsi della sorpresa. Auguriamoci che alle insidiose mac- chine teutoniche che sanno infierì»# solo contro legni disarmati e contro innocui passeggieri, mentre sfuggono rintanandosi, alle navi da guerra, sia presto degna tomba l'Oceano. R. Consolato d'ltalia Con preghiera di pubblicazione: "Il giorno 28 Maggio, il Gran- de Venerabile dell'Ordine dei Fi- gli d'ltalia inviava al Regio Con- sole la somma di $200.85, quale importo di oblazioni a beneficio dei profughi del Veneto delle Logge qui appresso indicate: Avanzo delle somme rac- colte sotto gli auspici del- le Loggie di Uniontown, Pa., Giuseppe Mazzini N. 231 e Giacomo Leopardi No. 76(5 tra gli italiani di quella Colonia e ricavato profitto netto della recita . data al l'enn Theatre il 28 Aprile scorso $54.25 $155.85 Loggia La Bandiera d'ltalia, No. 773 $ 45.00 Totale $200.85 Il giorno stesso, 28 Maggio, veniva anche fatta pervenire al Cav. Uff. Gaetano Poccardi, la somma di $40.00 dall'Ordine dei Figli d'ltalia per associazione perpetua alla Croce Rossa Italia- na della Loggia La Bandiera d'l- talia No. 773. Il Regio Console, nel segnare ricevuta delle predette somme di $200.85 e $40.00, rinnovava al- l'Ordine dei Figli d'ltalia le sue più vive espressioni di ringrazia- mento e di lode per l'encomiabile prova di patriottismo e di soli- darietà nazionale da esso data in quest'ora grave per la patria."
1

LA ÜBERA I'AIiOLA - Chronicling Americachroniclingamerica.loc.gov/lccn/sn85055164/1918-06-08/ed-1/seq-1.pdfNella campagna del 2.0 Liberty Loan, mentre egli era in viaggio di propaganda,

Feb 17, 2019

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1 forti caratteri sono gli Dei

Supremi della Storia Nazionale. ITALIAN WEEKLY NEWSPAPERWITH THE LARGEST CIRCULATION

A. GIUSEPPE DI SILVESTRO, Direttore906 Carpenter Street AVANTI SEMPRE, CO (NI L_A FIACCOLA ItVJ PUGNO 'CI

"Entered as second-dass matter Aprii 19,1918, at the post office at Philadelphia, Pa., under the Act of March 1579

LA ÜBERA I'AIiOLAFa quel che devi, &vveng&

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ANNO I. - Numero 8

tria, piange ancora sul disastro esull'onta di Caporetto che ha por-tato le orde barbare a profanareil suolo della patria.

Gli «sempi, i duri esempi delleNazioni dell'lntesa già provatedall'esperienza, dovrebbero ba-stare ad aprire gli occhi ai Go-vernanti d'America e a persua-derli che bisogna diffidare dei te-deschi, anche quando appaionosotto le \esti di sudditi fedeli.

La Libera Parola

LA MORTEdell'ex Vice-Presidente

degli Stati Uniti

Charles W. Fairbanks, ex Senatoreper lo Stato «fi Indiana ed ex vice pre-sidente degli Stati Uniti, è morto lasera del 4 corrente, affetto da nefriteintestinale.

Aveva 66 anni, essendo nato I*llMaggio 1852.

La vita dell'ex vice presidente è sta-ta in pericolo da parecchi giorni.

Nella campagna del 2.0 LibertyLoan, mentre egli era in viaggio dipropaganda, stanco dell'arduo lavoro,cadde malato e da allora non si è piùrimesso.

Assistettero il moribondo tutti icomponenti la sua famiglia ad ecce-zione di un suo figlio, il maggiore Ri-chard Fairbanks che trovasi attual-mente in Francia..

10 sili A GÌ eirliL'United States Attorney, On.

Francis Fisher Kane, da noi notifica-to che, mercè la suo valida raccoman-dazione e quella dell'illustre giudice

Joseph Buffington, avevamo ottenuti-

-11 doppio permesso dal Dipartimenti'Postale di Washington, ci scrive neseguenti termini, augurandoci succes-so nella nostra impresa giornalistica

"May 18, 1918.Mr. A. Joseph Di Silvestro,

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Dear Sir:I have your letter of the 16th, and

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Parola" without submitting the Kn-?lish translations. I beg to thank you

"or your kind remarks, and to wishi-ou success with your publication.

Yours very truly,Francis Fisher Kane

United States Attorney"

? * *

II Dr. A. Parker Hutchinson, ammi-ratore entusiasta del nostro direttore,;d appassionato cultore della nostralingua, il 15 dello scorso maggio, ri-mettendoci il costo di abbonamento:osì ci scriveva:

G|enolden, Tenn., May 15, 1918.Mr. A. Giuseppe Di Silvestro,

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Dear Sir:Kver since the receipt of the first

lumber of "La Libera Parola" I haveaeen wanting to write to you to con-gratulate you upor. the establishment}f this pcriodical and to send you my:heck for one year's subscription.

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Your many friends in Philadelphia ?l should say in Pennsylvania, and 1think in the whole country would bcmore correct - must have felt the needaf hearing from you so directly foisome time past and I ani confidentthat "La Libera Parola" will be moresuccessful than you could even hopc

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A. Parker Hitchens

SheTlTfraiin?DIRETTORE E PROPRIETÀ

RIO DI QUESTO GIORNALEE' IL SIGNOR GIUSEPPE DISILVESTRO, PERCIÒ' EGLISOLO E' RESPONSABILE DEL'ANDAMENTO DI ESSO.

16111811L'America è entrata in guerra

a fianco degli Alleati, avendo dimira un solo scopo eminentemen-te altruistico, quello di schiaccia-re, a vantaggio delle altre nazio-ni, la minaccia e la prepotenzateutonica.

Programma oltre ogni diredifficile e gigantesco, che richie-de una lunga preparazione esforzi poderosi. Ma prima degli

apprestamenti occorre che tutte

le nazioni dell'lntesa e segnata-

mente l'America, purghino il lo-

ro territorio dalla nefasta pre-

senza di oriundi tedeschi. Quivi sono parecchi milioni di suddi-ti del Kaiser, naturalizzati citta-dini, alla cui lealtà ciecamentecrede questa repubblica genero-

sa, tanto vero che, anche oggi,

dopo la dichiarazione di guerra

dell'America alla Germania, nei

principali Uffici, nei principalistabilimenti, ove si fabbrica ma-teriale di guerra, nelle principa-li fattorie ove si preparano indu-

menti pei soldati, oVe si imma-gazzinano provvigioni per l'Euro-pa, ovunque si lavora sotto la di-

rezione di managers tedeschi,

con prevalenza di mano d opera

tedesca ed austriaca, perchè i A-merica, nella sua sconfinata leal-

tà, crede benanco alla sinceritàdi questa razza, oriunda dallesponde del Reno, e qui naturaliz-zatasi.

E' un errore, è una pericolosaillusione. Tra i tedeschi d Ameri-ca ed anche tra quelli che hanno

la loro carta di cittadinanza, vene sono molti attaccati a questapatria di adozione, ma ve ne so-no pure molti che, all'amore perquesta terra preferiscono l'amo-re per la patria d'origine. Neldubbio quindi, di fronte al-la insormontabile difficoltà di

<«eeverare il cittadino leale dalcittadino fellone, il governo ame-ricano farebbe opera molto sag-gia e prudente a mettere gli uo-mini di origine tedesca in dispar-te per tutto il periodo della guer-ra.

Se prendesse questa misura e-nergica e necessaria, forse nonvedremmo ripetersi più, con al-larmante frequenza, le soste im-provvise nelle fabbriche di anni,di munizioni, di trasporti, di in-dumenti ; soste dovute apparen-

temente a mancanza di materialima in realtà volute dai dirigenti,tedeschi od austriaci, i quali, peramore che alimentano di nasco-sto verso le loro patrie, fan sìche i lavori procedano con lamaggior lentezza possibile e noncon quella celerità febbrile im-posta dalla necessità urgente edalla tragicità dell'ora.

E quando queste soste si veri-ficano cosa veramente inaudi-ta per un paese alleato si li-cenziano temporaneamente i po-chi operai italiani che vi sono en-trati per assoluto bisogno e simantengono quelli di origine te-desca od austriaca,quelli cioè, chefurono sudditi di paesi nemici eche forse ancora oggi a quei pae-si si mantengono fedeli.

Non è da saggi affidarsi allasincerità dei tedeschi d'America.Noi sappiamo che la Germania siveniva preparando da cinquantaanni a questa guerra di sopraf-fazione e non vi è quindi da me-ravigliarsi se gli immigrati ab-biano insegnato ai loro figliuoli,divenuti cittadini per impadro-nirsi della cosa pubblica, che nes-suna causa è più santa di quelladi servire la grande patria tede-sca ed aiutarla a conseguire i

"suoi sogni di egemonia.Bisognerebbe rimuovere la

causa del pericolo o bisogneràrassegnarsi ad abbandonare l'i-dea del trionfo.

La Francia, per non avere sba-razzato a tempo il suo territoriodalle spie tedesche e da altragente pericolosa alla sua sicurez-za, ha dovuto registrare gli scan-dali di 8010 Pascià, di Caillaux,etc L'ltalia, la povera Italia,oltre ai mille tradimenti, molti-plicatisi in una spaventevole fio-ritura, quali quello di Cavallini,Buonaccossa, Parodi, etc. etc.?che minano l'integrità della pa-

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PHILADELPHIA, PA., 8 GIUGNO, 1918

La Grande Fiera di Beneficenza a Baltimore, Md.SURSUM CORDA

Un'altra grandiosa manifestazionedell'Ordine; un'altra impresa filantro-pica condotta a termine con ottimiauspici!.... Ormai non si contano più lebenemerenze di questa Grande Fa-miglia sempre infiammata di nobilezelo e sempre pronta a lenire le sven-ture della patria.

Per queste prove quotidiane, la Fa-

ire, ad ogni occasione, dando provecontinue di sviscerato affetto verso lapatria d'origine e questa di adozione.

Le poche sentite parole del ConsolePoccardi furono vivamente applaudite.

L'ULTIMOGIORNOLa sera del 29 intervennero il Ge-

nerale Pasquale Tozzi, capo della Mis-sione militare italiana negli Stati U-niti, col suo seguito di 16 ufficiali,

IL BANCHETTO

Alle 8 poni., accolti col suono dellafatidica marcia reale italiana, i visita-tori fecero il loro ingresso nella Ar- imory, ricevuti da Mr. Fullar Shryok,

capitano in ritiro del 4.0 Reggimento 'di Fanteria del Maryland. Avanti peròdi entrare nella grande Sala, agli o- :spiti venne servita, in una sala sotto-stante, addobbata per l'occasione, u-

C iv. Uff. GAETANO POCCARDI Regio Cintole d'ltalia in Philadelphia.

miglia dell'Ordine ha oggimai acqui-

stato un alto valore morale, dovutoal numero, alla disciplina, al program-ma e le masse a stuoli compatti en-trano ad ingrossarne le file, persuaseche il giorno non è lontano in cui tut-ti gli italiani d'America saranno rac-

colti sotto un vessillo unico; quel ves-sillo che porta come emblema il Iconed'oro in campo bianco.

Venga presto il giorno augurale edauspicato dell'immensa fusione.

Ma entrando di proposito a scrive-re la cronaca della Grande Fiera diBeneficenza tenutasi in Baltimore, di-remo che la preparazione e l'iniziati-va della stessa van dovute alle Loggelocali riunite, col concorso e l'ausiliodell'intera Colonia e delle Società diMutuo Soccorso ed ebbe luogo per tresere consecutive, 27, 28 e 29 maggio,nella vasta sala del Fourth RegiinentArmory a totale beneficio della Cro-ce Rossa e dei Profughi di guerra ita-liani.

11. RICEVIMENTOLa prima serata era stata dedicata

al ricevimento in onore delle Autoritàcivili cittadine; la seconda al ricevi-mento delle Autorità diplomatiche ita-liane; la terza finalmente per il ricevi-mento alle Autorità militari italianeed americane.

Patroni del bazaar: S. E. il ConteMacchi di Cellere, R. Ambasciatored'ltalia; Cav. Uff. Gaetano Poccardi,R. Console Italiano in Phila.; Avv.Stefano Miele, Venerabile Supremodell'Ordine figli d'ltalia; GiuseppeDi Silvestro, Grande Venerabile per loStato di Pennsylvania; GiovanniSchiaffino, R. Agente Consolare diBaltimore ed il Cav. Pietro Minetti,della Croce Rossa Italiana.

La sera del 27, intervennero al ba-zaar il Sindaco di Baltimore e i con-soli Gilbert Fraser, inglese e M.Leonce Radillon, francese, festeggia-tissimi ed accolti con tutti gli onoridovuti al loro grado e all'aureola cheli circondava, di rappresentanti dinazioni alleate.

Il 28 visitarono la Fiera le Autori-tà diplomatiche italiane. E mentre daPhiladelphia, verso le 6 pom., col tre-no della Pennsylvania giungevano ilConsole Poccardi ed il nostro GiuseppeDi Silvestro, quasi contemporanea-mente arrivavano da Washington inautomobile, il Conte F. Miniscalchi,Consigliere d'Ambasciata, in rappre-sentanza di S. E. l'Ambasciatore el'lng. F. Quattrone, vice alto Commis-sario. Entrambe le comitive degli o-spiti furono signorilmente ricevuteda Placido Milio, Presidente del Co-mitato e dal tesoriere Sig. VincenzoFlacconio, i quali sono preparatori in-stancabili della magnifica festa dei-carità e dagli altri membri SignoriGiovanni Schiaffino, Regio Agenteconsolare; De Marco, G. B. Por-ta, A. Belli, Rosario Marino, RosarioDi Giorgio, Cav. Pietro Minetti, dele-gato dela Croce Rossa Italiana nelloStato del Maryland, M. Busoni, V.Ambrosio, V. G. Di Marco, C. Ciotti,C. Busone, Giobbe, P. F. Pipitone, A.Ciotti, L. Barberi, A. Belli, G. A. Vin-centi

In una dozzina di automobili, gli o-spiti ed il Comitato in corpo, fecero ungiro attraverso la città e nei parchiadiacenti, godendosi il bel panorama

di Baltimore.

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PLACIDO MILIO

Presidente del ('limitalo liuzaar

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GIUSEPPE DI SILVESTRODirettore de La Libera Parola e Gran-

de Venerabile dell'O. F. d'l. per loStato di Pennsylvania

ed il Generale Henry M. Warefielo,

aiutante generale dello Stato del Ma-ryland, con due capitani.

I due generali e gli ufliciali che liseguivano furono accolti al suono de-gli inni italiano ed americano.

II generale Tozzi, com'egli stessodice in una lettera inviata al presi-

dente del Comitato, si commosse a

tanta solidarietà nazionale ed alla

simpatia mostrata a suo riguardo. Nel

suo discorso magnificò la solenne ce-

rimonia e conchiuse dicendo che la sa-

la. adorna di fiori e dei colori nazio-

nali, le era sembrata un lembo d'ltali».Durante le tre serate nella gran

Sala ove si procedevi! alla vendita perincanto, furono svolti programmi mu-

sicali molto attraenti.L'lstituto "Peabody" eotto la dire-

zione accorta e sapiente del Cav. Mi-netti, eseguì squarci di musica classi-ca.

La fiera intanto che dovevi duraresolamente tre sere, durò invece per

tutta la settimana che si è chiusa col! .o Giugno.

TIRANDO LE SOMMEInsomma, la grande recente mani-

festazione patriottica e filantropica,svoltasi in Baltimore, Md., ha avuto

un successo lusinghiero, eclatante.Quarto ha fruttato la fiera? Fino

a questo momento non sappiamo conprecisione, ma se teniamo pre6ente

che, nella seconda serata, solo dallovendita dei fiori si ricavò la cospicuasomma di circa dollari ottocento, dob-biamo concludere che il successo fi-nanziario è stato superiore a qualun-que previsione.

Quanto al successo morale non siparla; esco fu quale doveva essere; un

altro grande, strepitoso trionfo dei"Figli d'ltalia", di questa potente egloriosa famiglia che si va ogni gior-no affermando, contro la quale vana-

mente si accaniscono, protetti dall'om-bra, certi figuri sinistri che dal con-

tinuo incremento di essa, si vedonosbarrata la via alle loro gesta crimino-se.

Ma non possiamo chiudere queste

na splendida cena, proparata all'italiana, perchè così volle la Signori

Gaetana Milio, veneranda madre de

Presidente del Comitato.Sicché adunque, cucina italiana, ser

vita, sotto la direzione di una gentildonna italiana, da gentili connazionalnostre, vestite alla pacchiana e soci<della Loggia Regina Elena, le quali ri-spondono ai nomi di Giuseppina Mi-gliore, Lucia Talucci, Emilia Carezza

Adelaide Milio, Vittoria Della Noce <

Giuseppina D'Amico.In quella geniale e simpatica riunio-

ne si brindò al Re d'ltalia, al Presi-dente Wilson e a tutte le nazioni allea-te.-

A 1 capitano Shryock, che inviò un

alato saluto all'ltalia ed al suo Re, ri-spose in inglese il Conte Miniscalchi f

il nostro Giuseppe Di Silvestro.Seguirono il Presidente del Comita-

to ed altri commensali, e poscia tutti

salirono nella Grande Sala, ove lamie-ra si veniva svolgendo con grande ani-mazione.

I NA VISITAALLA FIERALa folla accolse con entusiasmo gli

illustri visitatori, mentre la musica di.servizio suonava inni patriottici. Dopoun breve giro, la comitiva sostò nelcentro dell'ampio locale e il pubblicosi affollò loro attorno.

Unica preoccupazione di tutti era

di raccogliere danaro e perciò, moltoopportunamente si evitarono i discor-si, in ispecie poi i discorsi lunghi.

Pronunziò brevi parole il Signor Mi-lio, Presidente del Comitato, per pre-sentare il Conte Miniscalchi che por-

,tò il saluto ed il plauso di S. E. l'Am-basciatore e del Governo d'ltalia. Po-scia il Signor Giuseppe Di Silvestro,fatto segno ad una simpatica dimo-strazione, presentò con la sua verveabituale, il R. Console di Philadel-phia, Cav. Gaetano Poccardi.

L'egregio funzionario si compiacquecogli italiani di Baltimore e in ispe-cial modo coi "Figli d'ltalia" che an-

che nel Maryland sono all'altezza diquelli di tutti gli altri Stati e lascia-no una vdKta impronta delle loro ope-

note di cronaca, 6cnza esternare il no-stro elogio incondizionato al Comita-to di uomini e donne che lavorò conamore alla preparazione del bazaar eper esso al suo solerte Presidente Sig.Placido Milio.

Vada ad essi, a questi benemeriti, lariconoscenza di tanti infelici che dallaloro opera ritrarranno vantaggi e sol-lievo: noi, per nostro conto, li csor-

tiamo a perseverare e diciamo ad essi:

Avanti sempre con l'Ordine e per l'Or-dine dei l'it;li d'ltalia, di questa schie-ra nobile e grande che dà al vento unlabaro nelle cui pieghe sono scritti, aforti caratteri, i sacri diritti degli Ita-liani d'America.

PROGRAM MA-RICORDOIVr i tipi di Fosnot and Williams

Co., è stato stampato un programma-ricordo dedicato: Italy and UnitedStates in the World War", dal titolo:Historical Souvenir issue by the Uni-ted Lodges, Order Sons of Italy inAmerica.

Oltre ai nomi dei patroni e patro-nesse, dei membri dei diversi Comita-ti, all'ordine come il bazaar si sarebbesvolto, è frammezzato da diverse foto-grafie molto ben riuscite, di S. M. ilRe d'ltalia, del Presidente Wilson, delMinistro V. Emanuele Orlando, di S.E. l'Ambasciatore Conte Macchi diCelere, del Generalissimo ArmandoDiaz, Comandante Supremo del nostroEsercito; del R. Console Cav. Uff.Gaetano Poccardi; del nostro GiuseppeDi Silvestro, Grande Venerabile del-l'Ordine Figli d'ltalia in Penna.; deiSignori riacido Milio, Vincenzo Flac-[?omio e. Domenico Musacchio, rispet-

tivamente presidente, tesorière e Se-gretario del Comitato.

Contiene anche la nota della dichia-razione di guerra dell'ltalia all'Au-stria, comunicata a mezzo dell'Amba-sciatore d'Avarna; la dichiarazioneBell'America alla Germania; il discor-so del Conte Macchi di Cellere "Italyin the World War" pronunziato nel-'Astor Hotel di New York; lo storicoiliscorso del Presidente Wilson, pro-

nunziato il 2 Aprile 1917, davanti alCongresso di questi Stati; "Long LiveItaly" di Gilbert IL Grosvenor; "Pre-ghiamo" di Ada Negri ed un sonettoin italiano ed in inglese di HelosseDurant Rose, che ha il seguente titolosuggestivo: ITALY.

LETTERE IH RINGRAZIAMENTO

Ecco le lettere che il GeneraleTozzi ed il Regio Console d'ltalia aPhiladelphia, Cav. Uff. Gaetano Poc-:ardi, hanno inviato al Presidente delComitato:

"Washington, D. C., 30 Maggio 1918.Preg.mo Comitato"Pro Italian Bazaar"

United Lodges Order Sons of Italy840 E. Pratt St., Baltimore, Mr.

Sono ancora commosso della bella e

festosa accoglienza fatta ieri a me e

u miei Ufficiali a Baltimore. Non tro-vo parole bastevoli per dimostrare acodesto On. Comitato tutta la miagratitudine e alla nostra ottima Colo-nia tutta la mia riconoscenza.

L'ltalia nostra non può mancare aidestini ai quali la Storia l'ha destina-ta, quando nel petto dei suoi tìgli vi-vificano così alti sentimenti di solida-rietà nazionale e tanta devozione perla Fatria lontana.

Col maggiore ossequio a Loro tuttidel Comitato e col saluto ai connazio-nali mi credano.

Firmato (Generale Tozzi)"

*\u2666 *«

"Phila., Pa., 29 Maggiou9lß.Signor Placido Milio, *

Presidente del Comitato BazaarBaltimore, Md.

Pregiatissimo Signore,

Mi è grato esternare a Lei ed al Co-mitato organizzatore il mio vivo com-

Una Copia 3 Soldi

piacimento por il successo deT Razaarche si tiene ora in codesta città, cottogli auspici delle Logge riunite del-l'Ordine dei Figli d'ltalia, riuscita adun tempo degna fetta di italianità e dicarità.

A Lei, alle gentili Signore, a tutti, I

miei personali ringraziamenti per lacortese accoglienza fattami.

Accolga, Pregiatissimo Signore, isensi della mia distinta stima.

Il Regio Console(firmato) POCCARDI".

LE GESTAdei moderni pirati

Le minacce dello Stato Maggiore edella stampa tedesca, di prossimi at-tacchi di sottomarini e di aeroplanicontro le più importanti città dell'A-merica, se questa non avesse desisti-to dai preparativi a favore degli al-leati, sembrano che incomincino adeffettuarsi.

Giorni fa i giornali segnalaronola presenza di sottomarini tedeschi,nelle acque americane e a piccola di-stanza dalla costa, e purtroppo questinovelli Naulilus non si limitarono -ol-tanto a fare atto di presenza, ma die-dero una prova terribile della lorovandalica attività, affondando e di-struggendo parecchi piccoli vapori in-nocui ed innocue imbarcazioni.

L'audacia e la tracotanza tedescanon hanno più limiti, forse la rabbia< la lontana visione della sconfitta im-mancabile, li spinge agli atti più follied insensati e sembra ritrovino un'a-cre voluttà, nel moltiplicare quotidia-namente il numero dei loro nemici.

L'invio di qualche sottomarino, nel-le acque americane costituisce infatti

un grave errore. A prescindere dalfatto che il danno che questi pochicorsari potranno arrecare non è ade-guato al pericolo cui vanno incontro,queste stolte audacie irritano il popo-lo americano e serviranno ad accen-dere in esso quell'entusiasmo e quellaforza di volontà di vincere che, finoad oggi pare non sia stato inteso asufficienza, poiché in fin dei conti ilteatro della guerra arde a quattromi-la miglia di distanza.

Ma quando questo popolo si vedominacciato alle porte della sua casa,allora ben altro sarà il suo atteggia-mento di fronte all'attuale conflitto.Di guisa che possiamo dire che la pre-senza di sottomarini tedeschi nelle ac-que d'America costituisce per questagrande Repubblica la più efficace pro-paganda per la guerra.

Certo non saranno molti i sottoma-rini che potranno giungere fin qui, e-

ludendo la vigilanza di quattro flottealleate e perciò essi non potranno maicostituire una seria minaccia.

Il disegno tedesco è quello di impe-dire il trasporto delle truppe america-ne in Francia, o almeno di diminuirel'intensità, ma questo disegno rimtfr-rà un pio desiderio.

La ' sorveglianza, dopo le ingloriosegesta di domenica scorsa, sarà rad-doppiata; la caccia agli audaci saràindubbiamente accanita e forse essidovranno rimanere a lungo inerti nelfondo delle acque.

Domenica scorsa han potuto sbiz-zarrirsi indisturbati contro innocuivelieri, a quaranta miglia da Barne-gat, N. J., e colpendoli a bombe ed acannonate, han potuto affondarne di-versi. Ma non sarà tanto facile, per imoderni pirati, continuare nelle lororibalderie, ora che non potranno piùgiovarsi della sorpresa.

Auguriamoci che alle insidiose mac-

chine teutoniche che sanno infierì»#solo contro legni disarmati e controinnocui passeggieri, mentre sfuggonorintanandosi, alle navi da guerra, siapresto degna tomba l'Oceano.

R. Consolato d'ltaliaCon preghiera di pubblicazione:

"Il giorno 28 Maggio, il Gran-de Venerabile dell'Ordine dei Fi-gli d'ltalia inviava al Regio Con-sole la somma di $200.85, qualeimporto di oblazioni a beneficiodei profughi del Veneto delleLogge qui appresso indicate:

Avanzo delle somme rac-colte sotto gli auspici del-le Loggie di Uniontown,Pa., Giuseppe Mazzini N.231 e Giacomo LeopardiNo. 76(5 tra gli italiani diquella Colonia e ricavatoprofitto netto della recita

.

data al l'enn Theatre il 28Aprile scorso $54.25 $155.85

Loggia La Bandierad'ltalia, No. 773 $ 45.00

Totale $200.85Il giorno stesso, 28 Maggio,

veniva anche fatta pervenire alCav. Uff. Gaetano Poccardi, lasomma di $40.00 dall'Ordine deiFigli d'ltalia per associazioneperpetua alla Croce Rossa Italia-na della Loggia La Bandiera d'l-talia No. 773.

Il Regio Console, nel segnarericevuta delle predette somme di$200.85 e $40.00, rinnovava al-l'Ordine dei Figli d'ltalia le suepiù vive espressioni di ringrazia-mento e di lode per l'encomiabileprova di patriottismo e di soli-darietà nazionale da esso data inquest'ora grave per la patria."