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N. 22 del 20 giugno 2009 Anno XIII - Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, lettera b – legge 662/96 – Filiale di Firenze – Contiene IP - Abbonamento Italia 60 Euro, abbonamento estero 150 Euro - La Spola 1,50 euro ALBERTO PECCI STILE DA GENTILUOMO UMIT BENAN È IL “NEXT” Pitti Uomo dalle sette vite MA L’EXPORT PORTA IL SORRISO IL SALONE RESISTE ALLA CRISI E RILANCIA LA MODA
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ALBERTO PECCISTILE DA GENTILUOMO

UMIT BENANÈ IL “NEXT”

Pitti Uomodalle sette vite

MA L’EXPORTPORTA IL SORRISO

IL SALONE RESISTE ALLA CRISI E RILANCIA LA MODA

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ACCORDO TRA STEFANEL E EL CORTE INGLES PER L’APERTURA, ENTRO IL 2010, DI 14 CORNER NEI CENTRI DELLA CATENA SPAGNOLA DI MADRID E VALENCIA. IL DEBUTTO CON LA STAGIONE INVERNALE 2009-2010

DIRETTORE RESPONSABILE

Guido Parigi Bini

RESPONSABILE ECONOMIA

Matteo Grazzini

RESPONSABILE MODA

Teresa Favi

IN REDAZIONE

Francesca LombardiAlessandra Lucarelli

DA BIELLA

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ART DIRECTOR

Matteo Parigi Bini

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EDITORE GRUPPO EDITORIALE srl

Iscritta al Registro degli Organi di Comunicazione (ROC)

n. 18374Via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato

RegistrazioneTribunale di Siena

n° 653 del 24.9.1997

STAMPA

Baroni & Gori - Prato

E’ VIETATA LA RIPRODUZIONE

Questo periodicoè associato alla Unione

Stampa Periodica Italiana

N. 22 del 20 giugno 2009

EDITORIALE

7 Tempo di novità e di bilanci

SALONI

8 Una suite a Cpd

NEWS

9 Lacroix in amministrazione controllata

INTERVISTA CON

10 Alberto Pecci. Stile da gentiluomo PRIMO PIANO

12 Tessuti: le tendenze di Pitti13 L’uomo del 2010? 14 Brit manie made in Italy15 Binomio fashion Dior - Firenze16 Cauto ottimismo per un settore senza ossigeno17 Pitti People

DISTRETTI

18 PRATO - Play Trend, ecco i dieci fi nalisti19 BIELLA - Dardanello guida Unioncamere nazionale20 COMO - Taborelli cerca ottimismo21 VICENZA - Crisi e tracciabilità

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720 giugno 2009

editorialedi Matteo Grazzini

Tempo di novità e di bilancidopo un Pitti soddisfacente

Il clima è quello tipico di una festa-salo-ne-fiera-meeting importante come Pitti Uomo. Positività, strette di mano, sor-risi, prodotti di alta e altissima gamma e tanti appuntamenti a metà tra lavoro

e mondanità.Il bagliore provocato dal sole cocente che ha accompagnato i giorni di Pitti Uomo e W_Woman ha dato lucentezza ad un contesto che rischiava di restare schiacciato sotto il peso di una congiuntura economica difficile come poche altre volte in questi ultimi de-cenni.In attesa di conoscere i numeri di chiusura del salone (al momento di andare in stampa si sta chiudendo la terza giornata) il bilancio appare positivo, anche se ci sono stati alcu-ni segnali di modestia e mestizia, soprattutto negli spazi di contorno della manifestazione, mentre tra le mura della Fortezza da Basso tutto è andato secondo le previsioni, tanto più che si sono visti e rivisti marchi nuovi o “figliol prodighi”, come Guru e Desigual.E’ stato il primo Pitti Uomo di Alberto Pecci come presidente del Centro di Firenze per la Moda Italiana e le sue parole aprono questo numero de La Spola dedicato quasi esclusi-vamente all’appuntamento principale della moda maschile mondiale.Parole misurate di un professionista che of-frirà le sue conoscenze e le sue esperienze al servizio della filiera, in tutto il suo comples-so.Poi spazio all’analisi e al commento di quel-lo che ha offerto Pitti dal punto di vista dei prodotti: Uomo e Donna ma anche i giovani stilisti di Who is on next? e i volti che hanno fatto da scenografia al salone.Poi i distretti, dai quali continuano ad arri-vare notizie contrastanti, tra fatturati in calo con numeri a doppia cifra e con realtà che continuano a sfornare nuove idee per resiste-re alla crisi.E qualche nuova idea arriverà anche da noi: è presto per le anticipazioni ma basterà solo un po’ di pazienza per scoprirle.

Qualche lustrino in meno in una Fortezza da Basso comunque pienadi prodotti eleganti.La moda italiana tienema il sereno è ancora lontano

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8 20 giugno 20098

saloni EUROPA

Costumi e lingerie in trionfo a Mode City E’ già tutto pronto per la seconda edizione parigina di Mode City, il salone di lingerie, beachwear e well being in programma dal 5 al 7 settembre al quartiere fieristico Paris Expo - Porte de Versailles.Su una superficie espositiva di 35mila metri quadrati Mode City offrirà una visione a 360° delle collezioni Estate 2010 riunendo circa 600 marchi in 4 universi che presenta-no collezioni beachwear, lingerie e well being. I cosiddetti universi sono Just Fashion, con beachwear, lingerie, universo maschile, ac-cessori e prêt-à-porter da spiaggia; Designers labels & creation, con marchi di lusso e giovani stilisti; Cocooning, con loungewear, well being, yoga, fitness, homewear e intimo da notte; The essential, ovvero corsetteria e beachwear Oltre il 75% degli espositori arriverà da fuori Francia, così come il 70% dei visitatori, a conferma del ruolo di primo piano di Mode City.

PARIGI

Ci sarà un angolo tutto italiano alla prossima edizione di Cpd a Düsseldorf grazie alla presenza di Italian Suite, al suo debutto nell’edizione del 26/28 luglio.

La collaborazione tra Ente Moda Italia e Igedo Company porterà etichette di moda italiane di fascia alta al salone tedesco con una varietà di offerta dall’abbigliamento agli accessori, comprese le calzature, tutto Made in Italy.“Lo Spirito Italiano sarà una vera innova-zione presentando dettaglianti con fresche ed eccitanti collezioni - spiega Mirjam Dietz, executive director fashion a Igedo Company - e le collezioni sono selezionate da noi in collaborazione con Emi, entrambi esperti nel valorizzare e elevarne il livello. Per ora

abbiamo motivo di ritenerci assolutamen-te soddisfatti della risposta a Italian Sui-te. Merita certamente di essere visitata dai buyer”.Oltre una ventina i nomi che hanno deciso di partecipare alla prima edizione di Italian Suite di luglio includono brand della moda, degli accessori e calzature come Angela Ca-puti Giuggiù, Bagutta, Bernardini, Bettina, Blu Bern, Corti, Dismero, Etro, H.A.N.D., Kartell con ‘Glue Cinderella’ Keitè, Kallistè, Paola B, Marly’s, Melys, Montereggi, Seba-stian, Tropez, Victory e Vilian. Italian Suite sarà in una posizione privile-giata, accanto all’altro nuovo segmento di Cpd, Impulse, al padiglione 9: le collezioni italiane saranno accolte da stand progettati con un design lineare e incisivo.

Una suite a CpdAl salone tedesco il made in Italy presente con oltre venti collezioni

in uno spazio creato da Ente Moda Italia in collaborazione con Igedo

La moda ha un nuovo appuntamento, i Paris Fashion Days, in programma il 6 e 7 luglio allo spazio dei Docks di Porte de la Chapelle.Ideato da Prêt à Porter Paris il nuovo appuntamento è un incontro inedito tra marchi, creatori, giornalisti, boutique.Per la prima edizione ogni marchio presenterà la sua nuova collezione Estate 2010, con una sfilata per marchio per due giorni.Paris Fashion Days si è dato una cadenza biennale e il debutto vedrà la presenza, tra gli altri, di Stella Forest, Little Marcel, Save the Queen, Desigual. Le temps des cerises, Impasse de la Defense, Des petit hauts, Phard e Xuly Bet.

PARIGI

Prêt à Porter lanciai Paris Fashion Days

GERMANIA

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920 giugno 2009

news economia

Anche quest’anno la Fondazione Acimit ha messo in palio alcuni premi per ricerche nell’area meccanotessile. Al bando potevano concorrere gli studenti del quarto e del quinto anno di corso degli istituti tecnici, nonché gli studenti iscritti al terzo anno dei corsi di laurea in Ingegneria Tessile. I premi, assegni dell’importo di 800 euro, sono andati ad otto studenti.La premiazione rientra nel quadro dei costanti rapporti che la fondazione ha con gli organi preposti alla formazione, come ha ricordato il presidente Paolo Banfi: “Questo contatto con il mondo della scuola è un elemento indispensabile per dare continuità ai successi del meccanotessile italiano nel mondo perchè la formazione dei giovani è l’unico modo per trasmettere il patrimonio di conoscenze che sono alla base della leadership meccanotessile italiana”.Fra le attività più significative svolte dalla Fondazione Acimit la pubblicazione di alcune ricerche economiche relative al meccanotessile, una significativa attività di formazione verso studenti italiani e stranieri (con la pubblicazione di testi scolastici) e la realizzazione di corsi di formazione in Italia per operatori tessili stranieri.

MECCANOTESSILE

Assomoda affronta la crisi con ottimismo“Vendere moda in periodo di crisi” è stato il tema dell’incontro organizzato da Asso-moda a conclusione del quale è emerso che è necessario riportare il mercato alla con-cretezza e mantenere un costante confronto tra le aziende produttrici e i dettaglianti. Come ha detto Giulio di Sabato, presidente di Assomoda: “Bisogna essere ottimisti, nonostante sia prevedibile un’inevitabile scrematura in tutta la filiera. L’impegno premia sempre, così come sfruttare al meglio le sinergie. È indispensabile porre molta attenzione alla qualità e al giusto prezzo, non a caso tornano in primo piano gli specialisti, ovvero chi produce solo camicie, jeans, capospalla”. Non sono mancati i richiami a fare sì che i cartellini di vendita dei prodotti corrispondano davvero al valore dei prodotti stessi, come ha sottolineato Sanzio Zappieri, patron di Zappieri Group. In un’ottica di unione delle forze anche Moda & Sport, la fusione tra Assomoda e Associazione Agenti Italia Sport e Sportswear, guidata da Maurizio Governa che ha portato.

ASSOCIAZIONI

Lacroix in amministrazione controllataLa crisi è arrivata anche ad uno dei marchi della moda più noti al mondo. Il Tribunal de Commerce di Parigi ha infatti posto la maison Christian Lacroix in amministrazione controllata: è stato ordinato un periodo di osservazione di sei mesi e la nomina di un amministra-tore giudiziario.I proprietari della griffe, Simon e Léon Falic, non hanno ancora chiarito quali saranno le sorti della sfilata d’alta moda di luglio. La Christian Lacroix, parte del gruppo americano Falic dal 2005, dà lavoro a 125 persone ed è considerata uno dei fiori all’occhiello della moda d’Oltralpe.

FINANZA

I premi dell’Acimitper gli studenti bravi

Dopo cinque anni di rapporto professionale molto intenso, fra Versace e Giancarlo Di Risio è divorzio, consensuale secondo il comunicato ufficiale della maison.Di Risio aveva preso le redini della Gianni Versace nel 2004 e aveva traghettato la griffe attraverso un importante risanamento finanziario. La casa di moda della Medusa è stata tra le prime a segnare la differenza tra gestione economica, in mano a Di Risio, e creativa, in mano a Donatella Versace. Ora c’è un immaginabile tourbillon di nomi sul successore del manager, ma per ora nessuna conferma da Versace, che conferma solo l’interesse verso una figura con una profonda conoscenza del mercato Usa. A riprova della buona atmosfera in cui sta matu-rando il cambiamento ai vertici, pare che Di Risio abbia dato la propria disponibilità a restare temporaneamente, come richiesto dalla società.

NOVITÀ

Fra Versace e Di Risio un cordiale addio

Giancarlo Di Risio

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Alberto Pecci, 66 anni,Cavaliere del Lavoro.

E’ laureato in Scienze Politiche, ed è stato membro del CdA

di El.En. e di Alleanza Assicurazioni.

E’ stato anche presidentedi Fondiaria e amministratore

di Generali, Mediobancae Banca Intesa

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N on è mai stato troppo incline al fascino dei riflettori o della ribalta.Alberto Pecci, da decenni ormai imprenditore tessile con origini

pratesi, stabilimenti a Campi Bisenzio ma clienti, amici e estimatori ovunque, non si è ancora calato del tutto nei panni di presiden-te del Centro di Firenze per la Moda italiana, una carica che lo obbligherà a comparire in eventi e manifestazioni pubbliche più volte di quanto non abbia fatto finora.Il debutto a Pitti Uomo, a parte il doveroso e commosso omaggio a Alfredo Canessa, è passato tra sorrisi, strette di mano e premi consegnati tra gli applausi (a Remo Ruffini il Pitti Uomo, a Giuseppe Modenese quello alla carriera e a Mariella Milani quello alla carriera giornalistica), ma alla fine Alberto Pecci ha preferito mantenere il profilo bas-so e l’aplomb che lo contraddistinguono da sempre ed ha evitato temi come la politica e il “campanilismo”.La presenza del candidato a sindaco di Firen-ze Giovanni Galli e i tanti accenni alla crisi di Prato sono stati infatti affrontati restando ai margini della discussione e augurando buona fortuna a chi è in campagna elettorale.Come è perchè una persona come lei, lon-tana dalle ribalte nonostante i tanti meri-ti imprenditoriali, è stata nominata pre-sidente del Centro e perchè ha accettato l’incarico, in una situazione congiuntura-le non certo serena?Io ho un carattere che mi rende non parti-colarmente invasivo e credo di poter essere equidistante dalle varie posizioni. Ma ho sem-pre dismostrato di essere pronto ad aiutare persone che hanno voglia di fare e quindi ho accettato e spero di essere in grado di parla-re con istituzioni e associazioni senza essere

troppo pressante.Che effetto le fa questa nuova carica?Mi sento molto impegnato e onorato ma in realtà sono stato nominato da appena una settimana e ho potuto concentrarmi solo su questo evento, Pitti Uomo, come sempre ben organizzato dalla struttura di Pitti Immagi-ne.A Prato saranno felici di avere un concit-tadino come presidente del Centro...Il Centro Moda è Firenze ma è anche Prato, la situazione è paritetica e probabilmente è anche per questo motivo che mi hanno chia-mato.La situazione nel distretto però non è brillante.E’ lampante, non si può negare. D’altronde anche noi non siamo il lanificio Pecci che era-vamo negli anni ‘90, ma mi pare che ci siano segnali di miglioramento e che ci sia ancora chi ha la voglia e la forza di investire.Tornando alla moda italiana, che le pare di questa edizione di Pitti?Il fatto di essere qui per l’edizione numero 76 in modo così insistentemente creativo in un momento molto difficile è emblematico. Tut-te le edizioni di Pitti sono state coronate dal successo e questo è un luogo (la Fortezza da Basso, ndr) che dobbiamo apprezzare ma che ha tante problematiche da affrontare e questo è un dato che deve essere preso in considera-zione dalle amministrazioni, qualunque esse siano dopo la tornata lettorale in corso.E per il settore tessile/abbigliamento che futuro vede?Il settore è in difficoltà e va aiutato, ma non è facile farlo. Per altri settori bastano leggi o incentivi appropriati, come, ad esempio, la rottamazione, ma per il tessile non è così. E, da imprenditore, dico anche di non fare diffe-renziazioni tra filera a monte e a valle.

Stile da gentiluomo

intervista condi Matteo Grazzini

Il debutto di Alberto Pecci nelle vesti di presidente del Centrodi Firenze per la Moda Italiana: “Non sarò una presenza invasiva”

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Tessuti: le tendenze di Pitti

S e l’indice di gradimento del consumatore medio alto de-nota una rinata sensibilità per le cose belle e sofistica-te, Pitti Uomo recepisce il

messaggio. E lo trasferisce alle collezioni della primavera-estate 2010 che punta-no su tessuti di grande ricerca tecnica e creativa. Le fantasie coprono le giacche come non si vedeva da tempo, fin quasi a sembrare rubate ai campionari del tes-sile donna: fiori, frutta, foglie i soggetti prediletti da questo inventario che se da un lato denota un calo dei livelli di testo-sterone dall’altro racconta che nell’aria c’è voglia di evasione, di liberazione dal bon ton borghese, e poi chi se ne frega.. una giacca con le susine stampate non sarà poi la fine del mondo.Intrigano le righe, ma non più alla ma-niera di Morte a Venezia (quelle della

stagione scorsa). Intriga la possibilità di giocarci su con pantaloni bermuda, calzando alla sans-culotte esclusivamen-te espadrillas – interpretate quest’anno in ogni modo possibile e immaginabile – oppure indossate in maniera più com-posta con pantaloni classici (ancora at-tillati) ma sempre con un velo di ironia. Qualche coraggioso, troppo pochi anco-ra, ha esordito con un ritorno alle pinces, ma i tempi, evidentemente, non sono an-cora maturi. Identica la sorte dei quadri e dello scoz-zese, mentre scendono le quotazioni di gessato, spigato e unito.Altra grande roccaforte dell’estate 2010 è rappresentata dal jersey, quelli della tuta da ginnastica, ma studiati con cura per interpretare una giacca che piomba e si lascia indossare come un pezzo usci-to dal sarto. Alcune pesano meno di un

Fantasie audaci all’insegna

della naturae dell’agricoltura,

ma le righe e i quadri intrigano ancora

di Teresa Favi

12 20 giugno 2009

primo piano PITTI UOMO

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quotidiano e si appellano come un golf.Sguazza il cotone per il largo uso che se ne fa: dai pantaloni, anche eleganti, ai caban fino alle giacche più formali. Liscio, riflettente ma con anima opaca, di media consistenza per i bottom. Tut-to il resto si butta a capofitto fra le tra-me grosse e tridimensionali dei cotoni: spugna, piquet-asciugamano, cordura, tela di sacco, goffrati con mani ruvide e spavalde, talvolta slavati ma con gran-de senso della misura. Spesso in mischia con lino, canapa o seta per gonfiare an-cora di più le superfici, per rendersi più interessanti e corposi al tatto. Il puro lino, quello classico, non ha avuto molte chance, mentre la canapa declina un po’ tutti i capospalla di vario genere, nei colori coloniali che strizzano l’occhio al senape e al verde oliva, esaltata da trattamenti che ne accentuano la mano

grezza e l’aspetto ruvido. Il militare come stile, ma soprattutto come mood è in pie-na ripresa, mentre i tecnici, i satinati, i lucidi hanno completamente liberato il campo del guardaroba maschile tornan-do a ricoprire il ruolo di supporto allo sportswear. E il tanto longevo concetto di sport-chic ha detto basta.

L’uomo del 2010?I capi in mostra a Pitti Immagine Uomo per la moda uomo della primavera-estate 2010, variano le tinte e soprattutto cercano di uscire dagli schemi. Il fattore psicologico è decisivo: il colore è vitamina, positività, ottimismo per vivere nei mesi della crisi economica. Ma non è solo una questione cromatica, fra gli stand di Pitti ci si concede più libertà, tanto che anche le collezioni più formali hanno accenti e dettagli che esprimono la voglia di un uomo meno ingessato. E’ come se anche il manager più incallito tenesse sempre pronta sotto la scrivania dell’ufficio la sacca per dileguarsi il week end, con in testa mete da bon viveur. Abbandonate del tutto la pulizia minimale e la classicità paludata – perfino la sarto-rialità diventa un valore acquisito e non fa più parlare di sé in termini di specialità -, l’occhio di bue punta sulla ricercatezza. Lo stile dell’uomo della prossima estate è quello di chi pensa a godersi la vita, e quindi pieno di sensibilità per i contenuti este-tici, anche i più frivoli. Un po’ gentleman e un po’ neo Dandy. E fra questi due para-metri che delimitano il campo da gioco dello stile come due porte, la partita è giocata dal colore e dal desiderio, mai così sapientemente soddisfatto, di comfort.

primo pianoPITTI UOMO

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Brit manie made in Italy

P er la p/e 2010 Pitti W eleva alla seconda la sua potenza creativa: due lo-cation, per un totale di 60 brand presentati, e

due offerte trasversali, con una sezione dedicata al vintage e uno spazio per le fragranze d’autore. I Brit brand e i de-signer inglesi più giovani e talentuosi trovano spazio nelle sale di Villa Vit-toria, accanto ai nomi emergenti del made in Italy. Cosi, in un’affascinante snodarsi di piccole sale, si alternano le toe shoe, stringate e altissime di Leo-poldo Giordano, e gli abiti sartoriali di Carta e Costura, che in fiera, eleggono a colore unico il bianco. Il brand tutto italiano, premiato nel 2007 al prestigio-so concorso Who’s on Next, continua la sua ricerca di forme e stilemi che vanno oltre una classifica temporale: gli anni ’80, ma anche gli abiti da cocktail anni ’50 e tessuti di ispirazione sixties ven-gono rielaborati in una chiave che pun-ta al lusso e allo stesso tempo all’un-derstatement. A una eleganza ironica e quotidiana. A seguire il meglio della proposta inglese: le T-shirt di Markus Lupfer, che reinterpretano in chiave glitter immagini della cultura pop, da abbinare con giacche anni ’80; gli abiti di Preen, che dopo qualche anno di si-lenzio, almeno sul mercato italiano, sta

tornando a farsi spazio con una propo-sta che declina una prevalenza di colori scuri, tagli aggressivi e tante zip. An-cora t-shirt da Christopher Kane, ma questa volta tie e die e da abbinare a accessori punk. Mentre Richard Nicoll propone uno stile più romantico per il giorno, fatto di righe e colori sorbetto, e osa per la notte, con mini abiti a tin-te forti e bijoux vittoriani. Stampe da Issa London. Soggetti barocchi e mo-tivi soleado, sovvertiti nel contenuto e ricamati su mussola e lino per Isabella Tonchi. Meno ovattato il ritmo della Dogana: micro stand che propongo-no capsule collection di scarpe, bor-se e abbigliamento. A ritmo serrato. L’immagine complessiva, a tratti poco omogenea, parla di una preview per la p/e 2010 ancora in embrione dove co-munque si possono facilmente rintrac-ciare alcuni macro trend. Gli anni ’80 e l’ecologico continuano ad avere un ruolo di primo piano anche per la pros-sima stagione calda. E cercano punti di contatto in un linguaggio che parla di lusso e qualità. Le scarpe di Get U, pla-teau in legno scuro brasiliano e pellami bianchi e morbidissimi, rimandano a architetture fluide e scultoree. Da BP studio la maglieria è declinata in ver-sione bon-ton: micro-cappotti e gonne ampie di reminiscenza anni ’50 spe-

W_Woman s/s 2010Eighties & Eco:

gli oppostisi attraggono

nel segno del lusso

di Francesca Lombardi

14 20 giugno 2009

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1520 giugno 2009

rimentano inediti accostamenti pois e righe. Dopo il neonato, il bambino e la donna, da questa stagione la proposta di Album di famiglia si estende anche all’uomo: capi che puntano su tessuti pregiati e di ricerca, per uno stile in-formale e di matrice nord-europea. Sul fronte eighties, i jeans Siwi sono glitter e luminosi di paillettes, giocano con le trasparenze e i ricami. Tanta pelle, ac-cenni di spalline e la vita che torna alta da Catherine Malandrino: la seconda linea della stilista francese, naturaliz-zata a New York, è quotidiana e chic, forte nei colori ma sartoriale nei tagli. In mezzo a questo gioco degli opposti, le altre proposte alla Dogana: gli abiti hippy di Stella Forest, interamente cu-citi in India, le scarpe limited edition con struttura in fibra di carbonio di Dei Svaldi e le riedizioni delle borse sto-riche di Gherardini, l’intramontabile Bellona e la DodiciDodici,e le ballerine fluo’ che nascono dalla collaborazione tra Kartell e Normaluisa. La piccola sezione dedicata alle fragranze presen-ta un bouquet di profumi selezionati. Tra gli altri Fragranze d’autore di Calè, Histoires de Parfums, l’inglese D. L. & Co e Sigilli. Vintage for Pitti W, la sezione dedica-ta al vintage da vedere e comprare di questa edizione n. 76, presenta un as-saggio del meglio che il mercato Italia-no del settore può offrire: A.n.g.e.l.o.,

Elisabeth the First, per l’etnico, Vinta-ge Art ,per le borse, Venturino Vintage con i foulard e Cappi Vintage Bijoux. A.n.g.e.l.o. ha inaugurato in questi giorni anche il nuovo spazio a Firen-ze. Un negozio nel centro storico della città, tra Orsamichele e piazza delle Si-gnoria, piccolo ma luminoso dove tro-va posto l’accurata selezione curata da Angelo Caroli. Come per il negozio di Lugo, anche nella sede fiorentina, ogni pezzo sarà unico, cercato, selezionato e restaurato da Angelo e dal suo staff. Un successo ormai consolidato, al quale gli amanti del vintage in città hanno brin-dato con spuma e ciliegie.

Il binomio fashiontra Christian Diore Firenze

Firenze Made in Tuscany e Chri-stian Dior insieme per una sera. In occasione del lancio del nuovo nu-mero della rivista, edita da Gruppo Editoriale, si è creata una esclusiva liaison con il marchio francese. Nel-la cornice affascinante dell’Anfitea-tro Romano di Fiesole, un evento esclusivo che ha visto protagoniste quattro mini sfilate della collezione autunno/inverno disegnata dal di-rettore creativo della maison, John Galliano.Quattro uscite, dal giorno alla sera, per un unico stile, dove le linee anni ’40, austere e iper femminili allo stesso tempo, erano declinate in gri-gio, rosso e nero. Una serata specia-le, nel magico panorama notturno della Firenze più autentica.

primo pianoPITTI UOMO

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“ Dati così negativi erano anni che non se ne vedevano”. Gaetano Marzotto, presidente di Pitti Immagine, non si è nascosto dietro a paraventi per

tracciare il quadro nel quale si è aperta la 76’ edizione di Pitti Uomo. E che l’atmosfera non fosse quella dei tempi migliori si è capito già guardando l’esterno della Fortezza da Basso, insolitamente privo di stand colorati e senza ragazze in minigonna a distribuire gadget o volantini promozionali.Ma una volta varcate le mura medicee tutto è tornato all’elegante normalità del salone, con tanti brand presenti, stand nuovi e colorati, il grande tir di Italia Indipendence di Lapo Elkann a rompere gli schemi espositivi e qualche ritorno/debutto importante, come ad esempio Guru e Desigual.E alla cerimonia d’apertura del salone, con Alberto Pecci, lo stesso Paetano Marzotto, il presidente di Sistema Moda Italia Michele Tronconi e l’ad di Pitti Raffaello Napoleone si è parlato sì della crisi ma anche dei modi per risolverla.“Bisogna reagire con la creatività - ha continuato Marzotto - e sembra che adesso chi ha uno stipendio fisso abbia più potere d’acquisto. Certo non basta per pensare di aver superato il momento negativo ma aiuta. E bisogna guardare ancora verso i nuovi mercati, le banche ci devono aiutare a vincere la sfida del made in Italy, che è quella di proseguire nella ricerca”.

Tronconi invece ha utilizzato la filosofia di Zenone, opposta al pragmatismo, per far capire che la crisi può essere superata: “Le nostre aziende - ha detto dopo aver portato l’esempio di Achille e della tartaruga irraggiungibile, secondo il filosofo greco - stanno nuotando in apnea e hanno bisogno di ossigeno, che deve arrivare dalle banche e dallo Stato, magari lasciando agli imprenditori più soldi tra quelli che producono, anche per evitare che gli imprenditori stessi, per far fronte a situazioni economiche come quelle attuali vanno a richiedere allo Stato quello che hanno versato. Il calo della domanda durerà ancora qualche mese ma bisogna

ricordare che il nostro settore è il petrolio dell’Italia e dobbiamo difendere il made in Italy”.A parziale consolazione Raffaello Napoleone ha dato “ossigeno” confermando il blocco del costo degli stand anche per le prossime edizioni di Pitti, così come accaduto negli ultimi tre anni.Dati - Smi ha offerto il quadro congiunturale del tessile-abbigliamento alla vigilia di Pitti Uomo. Il 2008 si è chiuso con una flessione del giro d’affari (-0,8%) migliore di quella temuta. Le criticità però sono aumentate nel primo trimestre 2009 e quindi sarà l’edizione di gennaio a dare un quadro più completo.

Cauto ottimismoper un settore senza ossigenoCreatività e aiuti di Stato e banche per uscire dalla congiuntura nera

16 20 giugno 2009

saloni ECONOMIA

I numeri ai quali si deve attaccare la speranza della moda uomo italiana sembrano essere quelli dell’export. Nel 2008 infatti c’è stata una crescita dell’export verso i mercati extra Unione Europea: un +4,7% confortante frutto soprattutto dei primi due trimestri.Le esportazioni hanno evidenziato una crescita del 2,4% complessi-vo che ha portato le vendite estere di comparto a poco meno di 5,3 miliardi di euro.A questo risultato positivo hanno contribuito i mercati non europei, mentre tra i 27 del continente la variazione si è arrestata al +0,4%. Tra gli extra Unione Europea la Svizzera si è confernata la base logistico-commerciale per la successiva ri-esportazione: nel 2008 l’export veicolato dalla Confederazione Elvetica ha registrato una crescita del +8,4%. Bene ancora una volta la Russia, con un export

incrementato del +12,8%.Il risvolto della medaglia in Usa e Giappone, che hanno avuto cali rilevanti, rispettivamente del -9,6% e del -10,7%. Numeri positivi in Europa per Francia (+1,9%) e Spagna (+1,5%), che coprono il 10,6% e il 7,7% dell’export totale di comparto.Flessione netta per l’export diretto nel Regno Unito (-6,5%) e, con-testualmente, è proseguita l’erosione delle vendite in Germania (-6,9%, dopo il -3,3% sperimentato già del 2007). Per le importazioni c’è stata stabilità: (+0,4%). Primo mercato an-cora la Cina, cresciuta, su base annua, del +4,4%. Oltre il 27% del menswear importato viene da lì. Le importazioni di moda maschile provenienti dalla Tunisia sono risultate stabili, mentre calano Ro-mania (-1,6%), Turchia (-2,6%) e Francia (-2,8%).

Segnali confortanti da alcuni mercati esteri

DATI SMI

Michele Tronconi e Gaetano Marzotto

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people PITTI UOMO

1720 giugno 2009

Pitti Peopleecco chi era alla Fortezza

Di solito pubblichiamo le foto dei Vips presenti a Pitti. Stavolta lo spazio

dei ritratti è riservato a un’iniziativa insolita, Pitti People, il progetto che ha fatto diventare protagonisti i visitatori

e gli espositori di Pitti Uomo. Foto attaccate su un muro di cento metri e

scattate da blogger che le utilizzeranno sui loro spazi virtuali facendole uscire

dai confini della Fortezza.Ecco i loro nomi, che per una volta

sostituiscono quelli dei “Vips”:Silvia Bergomi, Luca Bortolotti,

Federica Di Pierri, Enrico Grigoletti, Stefano Guerrini, Marco Maggetto,

Tamu McPherson, Francesca Querci, Simone Sbarbati, Simona Tamassia

e Jacopo Volpe

Umit Benan e Kibardin vincono Who is on next?

CONCORSO

La prima edizione di Who is on next? per la moda maschile si è chiusa con l’assegnazione di tre premi.Il concorso per la ricerca di talenti nel-la moda uomo, realizzato in collabo-razione tra Pitti Immagine Uomo, Alta Roma e L’Uomo Vogue, ha visto infatti consegnare i premi sia per il prêt-à-porter che per gli accessori oltra a una menzione speciale da parte della giu-ria internazionale Per il prêt-à-porter ha vinto Umit Be-nan, per gli accessori Max Kibardin, mentre il riconoscimento speciale è andata a Leitmotiv, una coppia di sti-listi italo-sudamericana (nella foto).Oltre a loro hanno raggiunto la finale anche Elia Maurizi, Hewn, Made in Roma e Marvie.Umit Benan, 29 anni, tedesco con origini turche e head designer di Ca-charel Uomo, potrà sfilare con una propria collezione alla prossima edi-zione invernale di Pitti Uomo.

m. g.

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18 20 giugno 2009

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

i distretti dell’area moda

S ono tutte ragazze le finaliste del Concorso play Trend, il concorso europeo rivolto a gio-vani stilisti e promosso dalla Fondazione Museo del Tessu-

to di Prato, con il main sponsor Patrizia Pepe, il contributo finanziario di CariPra-to, il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato ed il supporto di La-nificio Becagli, Faliero Sarti, Furpile Idea e Ultra. Italia, Germania, Inghilterra, Finlandia e Ungheria i paesi di provenienza delle sti-liste, che hanno un’età media di 26 anni e sono state selezionate tra più di 500 iscritti con 230 progetti grafici.I nomi sono stati scelti da una commissio-ne tecnica composta dal presidente della Fondazione Museo del Tessuto di Pra-to Andrea Cavicchi con Patrizia Bambi, Monica Sarti, Alessandro Becagli, Sandro Ciardi, Serena Moretti, di Sistema Moda Italia, Eva Desiderio, caporedattore e cri-tica moda QN, Paolo Bagnara, giornalista di Io Donna, Gianni Bertasso, direttore di Mood Magazine, Barbara Burzi de Il Tir-reno Prato e Franco Riccomini, de La Na-zione Prato.Il bando prevedeva, nella prima fase, l’in-vio di un progetto grafico di tre capi per una rilettura in chiave contemporanea del movimento Bauhaus e quattro criteri valu-tativi per la selezione: aderenza al tema del

Bauhaus, creatività, portabilità e livello di difficoltà a produrlo industrialmente, pro-poste dei tessuti.Le dieci canditate hanno ottenuto la possi-bilità di svolgere una settimana di studio, il Fashion Hub (a Prato, dal 12 al 18 lu-glio), prima di passare alla selezione finale che, sulla base dei capi realizzati, stabilirà a fine anno il vincitore del concorso.Ecco, in rigoroso ordine alfabetico, i nomi dell finaliste Eleonora Bardelli (Firenze), Margherita Cascino (Milano), Marina D’Antino (Milano), Nina Sophie Geke-ler (Berlino), Cristina Guarnieri (Prato), Andrea Huszti (Budapest), Leena Muley (Londra), Susanna Skytte (Finlandia), Lena Vuotta (Berlino) e Christine Wolf (Berlino). Le giovani stiliste hanno forma-zioni di studio diverse: provengono tutte da Istituti internazionali e Scuole di moda (Marangoni, Milano; Esmod, Berlino; Cen-tral ST.Martin’s, Londra); da Università di Arte e Design (Accademia di Brera, Mi-lano; Moholy-Nagy University, Budapest; Fhtw, Berlino).Nella settimana creativa a Prato le fina-liste, attraverso workshop (al Museo del Tessuto), visite, tutoring ed incontri con gli uffici stile delle aziende pratesi, potran-no definire i progetti, confrontandosi con le esigenze dei processi produttivi. I lavori finali dovranno essere consegnati al Museo del Tessuto entro il 30 novembre.

Play Trendecco i dieci finalisti

PRATO

Mutui sospesicon l’accordo artigiani-banca

PRATO

Confartigianato Imprese Prato e la Banca di Credito Cooperativo Area Pratese hanno stretto un accordo che prevede fino a diciotto mesi di sospensione delle rate dei mutui contratti dalle aziende. Tutto questo per sostenere le aziende, offrendo loro l’opportunità di alleggerire la loro situazione per arrivare sane e salve al momento in cui l’economia del distret-to ripartirà.“Una dimostrazione concreta - ha detto il segretario di Confartigianato Luca Galli - che quando esistono le vo-lontà si riescono a realizzare interventi di grande importanza per le aziende”.“Questo è un accordo privato – ha aggiunto il presidente di Confartigia-nato Prato, Luca Giusti – in quanto l’operazione che abbiamo messo in atto non attinge a nessun fondo pub-blico. Ma, come ha fatto la Banca Bcc Area Pratese, devono farlo anche le istituzioni, perché c’è grande necessità di interventi concreti per le aziende e non si può pensare che siano i soli i privati a muoversi in questa direzione. Anche perché tra le difficoltà attuali non ci sono solo le rate dei mutui e dei finanziamenti”.“Questo accordo – ha spiegato il pre-sidente della Alberto Panerai – arriva in realtà dal livello nazionale, e con Confartigianato lo abbiamo trasferito a tempi di record al livello locale”.

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Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

i distretti dell’area moda

Il Cappellificio Cervo, storica azienda biellese nata nel 1894, sta per vivere un nuovo im-portante capitolo della sua storia, capitolo che potrebbe raggiungere l’importante obiet-tivo di lo storico marchio di cappelli maschili made in Italy.Bigli 1, società finanziaria della famiglia Romiti, è entrata con una quota di maggioranza nella compagine societaria di Cappellificio Cervo, cui fa capo Barbisio.A fine mese il board managment dell’azienda, guidata da Giorgio Borrione e presieduta da Maurizio Romiti, presenterà i dettagli del nuovo piano industriale. Oltre a Barbisio (che ha rilevato nel 1982) il Cappellificio Cervo possiede un brand omonimo e la label Bantam.

Romiti entra nel Cappellificio Cervo

Ferruccio Dardanello, presiden-te di Unioncamere Piemonte e della Camera di commercio di Cuneo, è stato eletto presiden-te di Unioncamere nazionale

per il triennio 2009-2012, succedendo a Andrea Mondello, che lascia il vertice del-l’ente alla scadenza del mandato.Il neo presidente ha ringraziato per la fidu-cia accordata i presidenti delle Camere di commercio italiane, riunitisi a Roma in oc-casione del Consiglio Generale, che lo han-no eletto: “La responsabilità che avete vo-luto affidarmi – ha commentato - mi onora profondamente. Raccolgo il testimone da Andrea Mondello in un momento delica-

to: la difficile congiuntura internazionale e le criticità che sta attraversando il tessuto imprenditoriale italiano non ci devono far perdere l’ottimismo, ma ci impongono di lavorare con slancio e rinnovato entusia-smo per lo sviluppo delle nostre imprese e il rafforzamento del Sistema Paese. Le Ca-mere di commercio hanno una responsa-bilità importante: spetta a noi essere riso-luti nel continuare a favorire interventi di miglioramento competitivo sia delle nostre imprese che dei nostri territori”.Dardanello è nato a Mondovì nel 1944. Laureato in Scienze Politiche, imprendito-re, sposato, con una figlia.

e. s.

Dardanello guidaUnioncamere nazionale

PIEMONTE

Adesso Liabelsi mette gli occhiali

Occhiali da vista e da sole saranno il nuovo prodotto nel carnet di Liabel che ha firmato un nuovo accordo distributivo con l’azienda Nannini Italian Quality srl.Nannini Italian Quality srl, azienda fondata nel 1954, da anni offre al mercato un’ampia gamma di occhiali e mascherine realizzati con innovativi ma-teriali ultraleggeri, che si sono rivelati adatti ad ogni tipo di svago ed i più amati dagli spor-tivi di ogni genere.Le linee studiate per Liabel, Eyecare e Eyecare Sunlight, si basano sul pluripremiato meccanismo PFT (Pivoting Folding Temples) che permette un duplice movimento alle aste (rotazione e flessione) renden-do così gli occhiali ultrasottili, comodi e leggeri adatti al gusto del consumatore moderno che, correggendo la presbiopia da +1 a +3, non trascura però l’este-tica. Vasta la scelta dei colori e un prezzo di vendita al pubblico di 19,90 euro. Liabel distribuirà questi nuovi prodotti con decorrenza imme-diata presso i clienti dei canali dettaglio, grande distribuzione e tutti i negozi in franchising.

BIELLA

BIELLA

Ferruccio Dardanello

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20 20 giugno 2009

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

i distretti dell’area moda

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

COMO

Moda ma anche tecnologia applicata alfashion da Como e dintorni.Due aziende lariane hanno infatti messo a punto una borsa “intelligente” contro la smagnetizzazione di carte di credito e supporti magnetici vari.L’iniziativa è di Soliani Emc, azienda comasca che si occupa di articoli e tessuti schermanti, e di Makia di Costamasnaga, nel Lecchese, produttrice di borse e articoli di pelletteria. Le due realtà locali, con la collaborazione del Politecnico di Milano, hanno infatti realizzato borse, borsette e portafogli con intercapedini di tessuti schermanti che consentono di evitate ogni pericolo di smagnetizzazione dovuto al contatto con telefoni cellulari o altri apparecchi elettronici.

g. c.

La borsa intelligente che difende le carte di credito

Ordini calati fra il 30 e il 50% e cassa integrazione balzata all’insù del 600%: è un vero e proprio tracollo quello dell’economia coma-

sca illustrato agli associati e alle autorità dal riconfermato leader di Confindustria Como Ambrogio Taborelli alla recente assemblea annuale dell’associazione. Ep-pure qualche motivo di ottimismo è stato trovato: “Il distretto lariano – è stato il commento di Taborelli – uscirà da questa crisi meglio di altre aree, anche se la ri-presa non è affatto dietro l’angolo”.Sia Taborelli che l’sopite d’onore della riunione, il leader nazionale di Confin-dustria Emma Marcegaglia, hanno in-fatti ipotizzato almento tre/quattro anni per tornare sui livelli di inizio 2008. “Ci aspettano mesi di alti e bassi – ha rimar-cato Ambrogio Taborelli – in cui dovre-mo navigare a vista fronteggiando grandi instabilità”. Tra le ricette emerse per at-trezzarsi una sempre maggiore proposi-tività in termini di prodotto e la capacità di adeguarsi alle esigenze del mercato con rapidità. Il tutto, con una sempre maggiore collaborazione tra aziende. Sinergie e unioni, magari sulla falsariga dell’annunciata fusione tra Mantero Seta e Clerici Tessuto, per abbattere i costi e creare realtà più forti e nel contempo più flessibili.Il presidente di Confindustria Como, riconfermato per il prossimo biennio, guiderà l’associazione degli imprendito-

ri comaschi insieme a quattro vice pre-sidente: Graziano Brenna, Enrico Monti, Fabio Porro e Simone Tettamanti. Insie-me a loro circa 800 aziende associate alla territoriale lariana, con qualche esempio di storia imprenditoriale pluridecenna-le. L’assemblea annuale ha infatti anche permesso di premiare due industriali tes-sili con una vita di lavoro e impegno alle spalle: Rizzieri Marchini, titolare di Eu-rop Marchini, che ha raggiunto i 50 anni di attività, e Giuseppe Tettamanti, alla guida di Nordtessile, in attività addirit-tura da 75 anni.

Giorgio Civati

Taborelli cerca ottimismotra dati e numeri poco incoraggianti

COMO

Due giorni di sfilate, eventi e iniziative per celebrare l’eccellenza del distretto. Questo l’obiettivo di Madeincomo by night, manifestazione svoltasi a metà giugno a Como e che ha visto affianca-te aziende, istituzioni egli studenti del corso di moda dell’istituto tecnico lariano Ripamonti.In passerella, nell’esclusiva cornice di Villa Geno, struttura affacciata sul primo bacino del lago di Como, si sono alternati tra gli altri i capi della collezione moda mare di Ritratti, azienda di spicco del settore: valigie e pelletteria di Bric’s, altra firma comasca che nel settore sta guadagnando visibilità e apprezzamenti; punto, la provocatoria definizione della nuova linea giovane di tessuti di Guarisco Fashion; Misultin Zone, marchio di ab-bigliamento strettamente ispirato al lago. Successo pure per la collezione di abbi-gliamento mare degli studenti dell’istitu-to Ripamonti, presenti con capi ideati e realizzati interamente da loro stessi.

La notte di Madeincomobrilla sulla passerelladi Villa Geno

COMO

Ambrogio Taborelli

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VARESE

Tanti soldi per le aziende che sposano le esigenze di un’ecologia responsabile, anche in questo modo cresce l’appeal del Sistema Varese, aiutando le imprese che vogliano avviarsi sulla strada del-l’efficienza energetica.Grazie all’accordo tra la Regione e le Camere di Commercio lom-barde sono a disposizione complessivamente 1.236.300 euro in contributi alle aziende che realizzano nuovi impianti solari per la produzione di acqua e/o aria calda per uso igienico-sanitario, ri-scaldamento, impiego nelle attività di impresa.Possono accedere al contributo le micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Lombardia. Il contributo a fondo perduto, con un tetto massimo di 30.000 euro, è pari al 30% del costo di realizzazione dell’impianto. Sono ammissibile le spese fatturate a partire dal 23 marzo scorso.Gli impianti solari devono avere dimensioni tali da garantire produzioni uguali o superiori a 10.000 kWh/anno ed essere dotati di con-tatore di calore. I collettori solari utilizzati, inoltre, devono essere conformi alla norma EN 12975-1 e testati standard EN 12975-2 con certificazioni rilasciate da un laboratorio prove accreditato.

Più di un milione di euro per chi sceglie l’energia solare

La tracciabilità è un’arma stra-tegica per competere in un’ot-tica di qualità e correttezza, per questo è stato presentato a Vicenza il sistema di ‘etichetta

certificata’ su iniziativa dell’Associazio-ne Artigiani, del Consorzio Modattiva e dell’associazione ITF. “Questa crisi dei consumi - ha sottolinea-to Stefano Stenta, presidente del settore tessile per l’Assoartigiani provinciale - richiede cure urgenti per l’immediato, ma anche interventi per quello che verrà dopo, andando ad agire sul made in Italy in generale e sulle sue problematiche: le soluzioni non arriveranno domani, ma su

alcuni fattori territoriali si può agire bene e presto, come nel caso di questo sistema della tracciabilità, che potrà diventare elemento di rinforzo per le scelte succes-sive”.Fiducia in questo sistema di tracciabilità viene anche da Giuliano Secco, presidente del settore tessile per la Confartigianato del Veneto: “Quello che serve al settore - ha detto - sono poche regole chiare e certe, le stesse che ripetiamo da vent’an-ni. In questo sistema crediamo molto e ci stiamo muovendo con decisione: tra l’altro abbiamo introdotto un contributo del Comitato Ebav di settore per il primo anno di certificazione”.

Crisi e tracciabilitàVICENZA

Un convegno degli artigiani per analizzarele problematiche del made in Italy

Proprio alla vigilia delle elezioni per formare il Parlamento europeo e alla fine della prima Settimana Europea dedi-cata alle piccole e medie imprese, l’Api Varese ha organizzato un convegno dal tema ‘Opportunità dall’Europa oltre la crisi’ nell’ambito del quale per fortuna è emerso un certo ottimismo. “Le statisti-che parlano di una situazione negativa, ma vi sono aspetti di buon auspicio – ha commentato Mauro Temperelli, segreta-rio generale della Cciaa varesina – Siamo esposti alla crisi proprio perchè aperti: l’export pesa tra il 35 e il 40% del nostro Pil provinciale. Il 53% del nostro export resta in ambito comunitario, un altro 15% raggiunge l’Europa non-UE”.Nessuno nega che la crisi ci sia, ma, come ha sottolineato il presidente della provincia Dario Galli “ci sono anche la struttura produttiva e le relazioni. Chi non c’è, semmai, sono le banche: solo quelle piccole e legate al territorio danno davvero una mano, quelle grandi, che hanno fatto i buchi di bilancio, dopo averne preso i soldi scaricano sulle im-prese le conseguenze delle loro difficol-tà”.

Le opportunitàdell’Europa

VARESE

2120 giugno 2009

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i distretti dell’area moda

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