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LA RESPONSABILITA’ DEL SOCCORRITORE Croce Rossa Italiana
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LA RESPONSABILITA DEL SOCCORRITORE Croce Rossa Italiana.

May 01, 2015

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Page 1: LA RESPONSABILITA DEL SOCCORRITORE Croce Rossa Italiana.

LA RESPONSABILITA’ DEL SOCCORRITORE

Croce Rossa Italiana

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OBIETTIVI

Chi è il volontario?

Le responsabilità del VdS e gli aspetti legali

Diritti e doveri del VdS

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Colui che agisce spontaneamente e gratuitamente nella struttura e si assume la responsabilità del suo operato

Giuridicamente è equiparato all'incaricato di pubblico servizio, con la peculiarità della gratuità del suo operato (L.266/91 – Legge sul volontariato)

Deve operare nel rispetto dei principi e delle regole dell’associazione o ente a cui appartiene

IL VOLONTARIO…………..IL VOLONTARIO…………..

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Incaricato di pubblico servizioAspetti legali ed etica

Art. 358 C.p.: sono incaricati di pubblico servizio tutti coloro che svolgono un’attività disciplinata nelle stesse forme della pubblica funzione, ma caratterizzata dalla mancanza dei poteri tipici di quest’ultima.

Si devono inquadrare in questa figura giuridica tutti coloro che svolgono un’attività rientrante nella sfera di interesse dello Stato, tutelata e promossa dalla Repubblica ma, allo stesso tempo, essi, nonostante si producano in una funzione che può essere definita pubblica non hanno la possibilità di utilizzare i poteri di cui sono in possesso i pubblici ufficiali, come polizia e carabinieri.

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Incaricato di pubblico servizioAspetti legali ed etica

Il volontario in servizio avrà il dovere previsto dall’associazione di cui fa parte di richiedere le generalità dell’assistito ma, non avrà il potere di controllarle facendosi consegnare un documento di identità

Il possesso di tale qualifica comporta notevoli differenze per il soccorritore dal momento in cui, come incaricato di pubblico servizio, verrà ad avere una veste pubblica; così avrà l’obbligo di denunciare all’autorità un reato di cui abbia conoscenza nell’esercizio del servizio;

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Incaricato di pubblico servizioAspetti legali ed etica

Non prestare soccorso ad una persona bisognosa o segnalata come tale si configurerà come omissione di atti d’ufficio e non come semplice omissione di soccorso, in cui invece incorre qualsiasi cittadino

Rivestire la qualifica di incaricato di pubblico soccorso, quindi, ha importanti ripercussioni sul comportamento del soccorritore, soprattutto per quanto riguarda i diritti che questi può vantare e, in particolare, gli obblighi a cui deve adempiere

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Il V.d.S. può chiedere le generalità ma non ha il potere di chiedere un documento per controllarle

Il V.d.S. non può constatare il decesso perché non ha il potere di certificarlo come fa il medico che è un P. Ufficiale, oltre al fatto che non può fare diagnosi

Il V.d.S. non può chiedere un T.S.O. o un A.S.O. perché non ha poteri coattivi come il medico

IL VOLONTARIO…………..IL VOLONTARIO…………..

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Unici casi di accertamento di decessoAspetti legali ed etica

Unici casi di conferma dell’avvenuto decesso sono:

•Decapitazione completa

•Eviscerazione del cuore

•Completa carbonizzazione del corpo tale da rendere irriconoscibile la vittima

•Completa devastazione del corpo come nel caso di gravissimi incidenti ferroviari o precipitazioni da grandi altezze.

•Decomposizione tissutale

•Rigor mortis

•Mummificazione

In ogni altra situazione bisogna mettere in atto gli accertamenti e le manovre del caso

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Diritto dell’I.P.S.Aspetti legali ed etica

Il C.p. prevede una speciale aggravante che comporta un aumento di pena sino ad un terzo per coloro che compiono un reato a danno di un soggetto appartenente a tale categoria

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Il consenso alle cure

Art. 32 Costituzione della Repubblica: “La Repubblica Italiana tutela la salute come fondamentale diritto

dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato ad un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di

legge”.

Deve essere presente:

Consenso espresso chiaramente e validamente

Possesso della capacità di intendere e di volere da parte del paziente, o presenza del tutore legale

Informazione sulle modalità d’intervento e rischi

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Obblighi fondamentaliAspetti legali ed etica

•Di denuncia

•Del segreto professionale (o segreto d’ufficio)

•Di intervento

•Di discrezionalità (privacy)

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Obbligo di denuncia (art. 362 C.p.)Aspetti legali ed etica

L’incaricato di un pubblico servizio, che omette o ritarda di denunciare all’autorità giudiziaria un reato del quale abbia avuto notizia nell’esercizio o a causa del servizio, è punito qualora si tratti di un reato perseguibile d’ufficio

Esempio: se l’equipaggio soccorritore è chiamato ad intervenire per prestare aiuto ad una moglie vittima di un’aggressione da parte del marito, il suddetto equipaggio soccorritore ha l’obbligo di denunciare ai carabinieri o alla polizia di quanto è venuto a conoscenza

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Obbligo del segreto professionale (art. 326 C.p.)Aspetti legali ed etica

La persona incaricata di pubblico servizio, che, violando i doveri inerenti alle funzioni o al servizio, o comunque abusando delle sue qualità, rivela notizie d’ufficio, le quali debbano rimanere segrete, o ne agevola in qualsiasi modo la conoscenza, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni.

Per segreto si deve intendere una notizia che non è destinata ad essere pubblicata, che non deve essere divulgata perché se resa nota, sicuramente, produrrà un danno alla persona interessata o ad un suo familiare

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Obbligo del segreto professionaleAspetti legali ed etica

Bisogna distinguere tra rivelazione del segreto e la trasmissione del medesimo

Per trasmissione si deve intendere la divulgazione di una notizia per ragioni professionali a colleghi o durante le lezioni, il più delle volte portata come esempio, o per ragioni di giustizia

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Obbligo della discrezionalità(normativa sulla privacy)

Aspetti legali ed etica

Al di là degli obblighi imposti dalla legge,come i precedenti, la massima discrezionalità è una delle qualità che devono caratterizzare il soccorritore.

L’attività svolta deve in ogni caso essere sempre improntata ai criteri di correttezza, educazione e discrezione verso la persona soccorsa e verso i famigliari o accompagnatori della stessa.

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Obbligo di interventoAspetti legali ed etica

L’obbligo del soccorritore è senz’altro diverso da quello del “semplice cittadino”, al quale incombe solo l’obbligo di avvisare l’autorità preposta: il volontario deve, invece, eseguire un “soccorso attivo”.

E’, altresì, più gravoso rispetto al generico obbligo di assistenza alla persona ferita facente capo all’utente della strada coinvolto in un sinistro.

Dovrà essere un soccorso “specifico” ed “appropriato” in relazione alla necessità della persona da soccorrere e alla situazione.Il soccorso dovrà, comunque, incontrare un limite, consistente nella “non invasione” delle attribuzioni professionali riservate a medici ed infermieri.

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Omissione di soccorso (art. 593 c.p.)Omissione di soccorso (art. 593 c.p.)

Quando un soggetto rinvenga un corpo che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo e ometta di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorità.

Comprende:

Sia la mancata prestazione del soccorso

Sia la ritardata prestazione del soccorso in rapporto alle effettive possibilità di intervento.

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LA RESPONSABILITÀ DEL VOLONTARIO

Il V.d.S. è responsabile:

PENALMENTE

CIVILMENTE

AMMINISTRATIVAMENTE

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Responsabilità Penale

Per dolo:il fatto è commesso con coscienza e volontà.

Per colpa: quando l’evento è cagionato da negligenza, imperizia, imprudenza o inosservanza di leggi, regolamenti ordini o discipline.

Per colpa specifica: quando avviene per inosservanza di un protocollo nell’eseguire un’operazione di intervento che prevede un grado sufficiente di diligenza nel compimento delle pratiche, tale da assicurare l’incolumità della vittima soccorsa.

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Responsabilità civile

Il V.d.S. che si renda responsabile di danni alla persona altrui, può essere chiamato al risarcimento degli stessi.

Responsabilità amministrativa

Il V.d.S. è responsabile anche dal punto di vista amministrativo (es.: sanzioni per violazioni Cds, ecc..)

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Responsabilità penale

La responsabilità a titolo di COLPA può essere causata da:

NEGLIGENZA: ossia la superficialità, la mancaza di attenzione nell'esecuzione di una prestazione.

IMPRUDENZA: è l'avventatezza, cioè l'esecuzione di una prestazione svolta con troppa sicurezza di sé o di una prestazione che non compete a chi la compie.

IMPERIZIA: si riferisce alla scarsa cultura professionale, all'incapacità tecnica o alla carente esperienza scientifica, necessarie per il corretto esercizio della prestazione.,

L’inosservanza delle leggi e dei regolamenti sta a significare il mancato rispetto delle norme da applicarsi nello specifico

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Omissione di atti d’ufficio o omicidio colposoAspetti legali ed etica

Anche quando una persona appaia palesemente deceduta, in caso di arresto cardiocircolatorio, è obbligatorio mettere in atto tutti gli accertamenti e le manovre del caso fino all’arrivo del pronto soccorso e alla consegna del paziente ad un medico o sino all’arrivo di un medico che certifichi il decesso.

In caso contrario si rischia di incorrere in una denuncia per omissione di atti d’ufficio, se non addirittura per omicidio colposo, qualora un esame autoptico attesti un nesso di causalità tra il mancato intervento dell’equipaggio e la morte del paziente

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Lesioni personali e omicidio colposoAspetti legali ed etica

Dall’obbligo di intervento deriva che il volontario addetto al servizio che non ottempera ad una richiesta di intervento è senz’altro punibile per il reato di omissione di soccorso, con l’aggravante della violazione di doveri inerenti al servizio svolto e con le ulteriori aggravanti dell’aumento di pena in caso che tale condotta derivi una lesione personale e del raddoppio della pena se deriva la morte.

Qualora il soccorso prestato sia insufficiente, e conseguentemente derivi al paziente un aggravamento o la morte, il volontario può essere chiamato a rispondere dei reati di lesioni personali colpose o di omicidio colposolesioni personali colpose o di omicidio colposo

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Esercizio abusivo della professione Aspetti legali ed etica

Se durante un servizio il volontario eccede con la voglia di fare e mette in atto manovre che non gli competono, può essere inquisito a norma dell’art. 348 del codice penale per “esercizio abusivo della professione medica”.

E’ opportuno, quindi, ricordare ciò che il soccorritore può fare, o meglio, ciò che deve limitarsi a fare

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Cosa può fare il volontarioAspetti legali ed etica

• Riconoscere e valutare i parametri vitali e le principali alterazioni

•Eseguire le manovre rianimatorie di base (mce e ventilazione artificiale)

•Somministrazione ossigeno, dove previsto, secondo protocolli (libretto blu)

•Immobilizzare colonna vertebrale, bacino e arti

•Praticare emostasi

•Proteggere e medicare ferite

•Assistere ad un parto d’emergenza

•Trasportare un paziente posizionandolo a seconda della patologia

•Sottrarre un ferito o un malato da imminenti situazioni di pericolo

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Le cause di non punibilità

Stato di necessità: “non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.

Adempimento di un dovere imposto da una norma giuridica ( es.TSO )

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Requisiti dello stato di necessità:

1) Immediatezza dell’evento,

2) Pericolo di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile,

3) Proporzionalità tra i provvedimenti attuati e la gravità della situazione.

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Comportamento con i minorenni…

Caricamento: possibilmente con un genitore che, in caso contrario, va sempre avvisato.

Scuole: un adulto della scuola generalmente deve accompagnare il minore in pronto soccorso. Se questa si rifiuta trasportare lo stesso dopo contatto con il tutore!!!

Dubbi??? Contattare la C.O.!!!

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Il volontario non è un eroeAspetti legali ed etica

Bisogna sempre tenerlo a mente.

E’ sufficiente limitarsi a fare tutto ciò che gli è stato insegnato e farlo nel migliore dei modi, cosa, comunque, molto difficile.

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Art. 10 O.C. 362/05 - Doveri dei volontari CRI

Aspetti legali ed etica

I Volontari C.R.I. nell’espletamento del servizio devono mantenere un comportamento corretto e degno

dell’Associazione cui appartengono.

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Sanzioni disciplinari:

I V.V.d.S. che tengano una condotta non conforme al Regolamento incorrono nelle seguenti sanzioni disciplinari:

Richiamo verbale,

Ammonizione scritta,

Sospensione temporanea per un periodo massimo di sei mesi,

Espulsione.

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Aspetti legali ed etica