Facoltà di Scienze umanistiche a.a. 2011-2012 Storia contemporanea modulo 2
Facoltà di Scienze umanistiche a.a. 2011-2012
Storia contemporanea modulo 2
La Repubblica italiana Profili di storia istituzionale
Leggi elettorali
Leggi elezioni politiche della Repubblica / 1 (1946-48)
- Legge elettorale per la Costituente
[DLL 10/03/1946 n. 74]
proporzionale a collegio plurinominale, con scrutinio di lista
- Legge elettorale per la Camera
[L. 20/01/1948 n. 6 / TU 05/02/1948 n. 26]
proporzionale come sopra
- Legge elettorale per il Senato
[L. 06/02/1948 n. 29
collegio uninominale, ma con elezione condizionata all’ottenimento dal candidato del 65% dei voti / altrimenti ripartizione dei voti su base proporzionale
Leggi elezioni politiche della Repubblica / 2 (1953)
Correzione maggioritaria per la Camera, con conservazione dello scrutinio di lista su collegi plurinominali
L'articolo unico della legge 31 marzo 1953, n. 148 per la sola Camera, attribuiva un premio di maggioranza (65% dei seggi) alla lista o alle liste collegate tra loro che, in tutto il territorio nazionale, avessero raccolto il 50,01% dei voti.
→ “democrazia protetta” o “legge truffa” / scopo: blindatura della formula centrista
→ elezioni politiche 1953 [la lista DC non raggiunge il 50, 1%] Poi abolita (1954). v. Commento Sturzo [Piretti, Le elezioni politiche, p. 367, e Piretti, La legge truffa]
seggi
50%
premio 15%
altri
Leggi elezioni politiche della Repubblica / 3 (1993)
18 aprile 1993 - referendum per l'abrogazione di alcune disposizioni [part. quorum 65% per maggioritario] della legge elettorale del Senato (legge n. 29 del 1948 e successive modificazioni) → esito positivo
→ Legge 4 agosto 1993, n. 276 (relativa al Senato) Legge 4 agosto 1993, n. 277 (relativa alla Camera) introducono sia per il Senato sia per la Camera,
un sistema elettorale misto:
- quota di seggi (3/4 – 475 deputati per la Camera) attribuita con criterio maggioritario a turno unico in collegi uninominali
- quota di seggi (1/4 – 155 per la Camera) attribuita con sistema proporzionale, alla Camera nelle 26 circoscrizioni elettorali con sbarramento per le liste al 4% nazionale; al Senato attribuzione proporzionale su base regionale.
Leggi elezioni politiche della Repubblica / 4a (2005)
Legge 21 dicembre 2005, n. 270
CAMERA DEI DEPUTATI: sistema di tipo interamente proporzionale, con eventuale attribuzione di un premio di maggioranza in ambito nazionale.
Seggi: 617 – territorio nazionale [26 circoscrizioni]
1 - Valle d’Aosta [collegio uninominale]
12 - circoscrizione estero [L. 27 dicembre 2001, n. 459]
• non previsto voto di preferenza: l’elettore vota l’intera lista
• possibilità di coalizioni fra partiti
• deposito preventivo del programma e del nominativo del leader da parte delle liste
Leggi elezioni politiche della Repubblica / 4b (2005)
(Legge 21 dicembre 2005, n. 270 - CAMERA DEI DEPUTATI)
Soglie di sbarramento per accesso alla ripartizione dei seggi:
- coalizioni: 10% dei voti validi
- liste in coalizioni: 2%
- liste rappresentative di minoranze linguistiche: 20% della circoscrizione
- lista in coalizione più votata fra quelle che hanno preso meno del 2%
- liste non coalizzate con 4% dei voti a livello nazionale.
Premio di maggioranza: la coalizione o la lista sciolta più votata ottiene premio di maggioranza sino a raggiungere 340 seggi (qualora non li abbia ottenuti con i voti)
I seggi sono assegnati in ciascuna circoscrizione alle liste/coalizioni che hanno
ottenuto risultati utili e all’interno delle l/c ai candidati nell’ordine indicato dalla lista. A lista esaurita si attinge a lista di altra circoscrizione.
Leggi elezioni politiche della Repubblica / 4c (2005)
(Legge 21 dicembre 2005, n. 270 - CAMERA DEI DEPUTATI)
seggi
c. nazionale
c. estero
V. d'A
Leggi elezioni politiche della Repubblica / 4c (2005)
(Legge 21 dicembre 2005, n. 270 - CAMERA DEI DEPUTATI)
seggi
l/c più votata
altri
http://storia.camera.it/legislature/#nav
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-05-15/riforme-senato-accelera-resta-
064037.shtml?uuid=AbYWhjcF
Caratteri e funzionamento del sistema politico
Scansione della storia politico-istituzionale della Repubblica (1948-2002) / 1
Legislature (5 anni): I maggio 48 – giugno 53 termine II giugno 53 – giugno 58 termine III giugno 58 – maggio 63 termine IV maggio 63 – giugno 68 termine V giugno 68 – maggio 72 termine VI maggio 72 – luglio 76 sc. ant. VII luglio 76 – giugno 79 sc. ant. VIII giugno 79 – luglio 83 sc. ant. IX luglio 83 - luglio 87 sc. ant. X luglio 87 - aprile 92 termine XI aprile 92 - aprile 94 sc. ant. XII aprile 94 - maggio 96 sc. ant. XIII maggio 96 - maggio 2001 termine XIV maggio 2001 - aprile 06 termine XV aprile 06 - aprile 08 sc. ant. XVI aprile 08 - aprile 13 Governi (1946-2001): 57 [su 14 legislature, compresa la costituente: 4 per leg.]
Scansione della storia politico-istituzionale della Repubblica (1948-2002) / 2
FASI POLITICHE:
1) 1948-1963 centrismo
2) 1963-1976 centrosinistra
3) 1976-1980 solidarietà nazionale
4) 1980-1992 pentapartito
5) 1992-1994 governi del presidente
6) 1994-2002 sistema bipolare
1) 1948-1963 centrismo / a
Fra 46 e 47 termina esperienza governi antifascisti DC-PSIUP-PCI. Perché? - Elezioni amm 46 → si rafforza la destra (UQ) - Riorganizzazione politica dell’estrema destra (MSI) - Inizio Guerra Fredda e irrigidimento delle contrapposizioni
ideologiche → - Frattura interna al PSIUP e scissione dei riformisti (Saragat) →
costituzione del partito socialdemocratico (PSLI poi PSDI); l’ala vicina al PCI (Nenni) si ridenomina PSI
- Scioglimento del Partito d’Azione → confluenza in PSIUP e PRI - Elezioni consigli regionali [regioni a Statuto speciale] apr 48 →
arretramento DC e avanzamento PSI-PCI
1) 1948-1963 centrismo / b
CENTRISMO = alleanza di governo a) incardinata sulla DC [De Gapseri] b) inclusiva dei partiti minori del centro [liberali: Einaudi;
repubblicani] Il centrismo fa propria la
conventio ad excludendum l’adozione di indirizzi moderati, anche per garantirsi appoggio
americano, l’esclusione permanente dei partiti estremi (PCI e MSI) dall’area di governo e il controllo stabile del potere da parte del centro, senza alternanza e tendenziale bipolarismo;
Questo solleva problemi perché uno dei 2 partiti esclusi, PCI, è un partito di massa.
1) 1948-1963 centrismo / c
ELEZIONI politiche 18 aprile 1948 [Piretti, p. 362]
- DC → 48%
- Fronte Popolare [PCI+PSI] → 31%
→ area di governo: DC, PLI, PSDI, PRI →
→ 1948-1953: 3 governi De Gasperi
1) 1948-1963 centrismo / d
Applicazione della conventio →
→ radicalizzazione dell’opposizione di sinistra [PCI, PSI] / nel PCI arretra la linea conciliatoria di Togliatti e prevalgono i ‘duri’ [Pietro Secchia]
→ disordini luglio 1948
→ spaccatura del sindacato
1) 1948-1963 centrismo / e
Linee politiche di De Gasperi:
- curare alleanza con USA [Patto atlantico, 1949]
- contrastare la protesta di lavoratori e sinistre con rafforzamento polizia
- assenso alla propaganda anticomunista della Chiesa
- contenere inflazione
- risanare bilancio
- limitare intervento dello Stato nell’economia
- poi sostenere il meridione agricolo [riforma agraria; Cassa del Mezzogiorno]
1) 1948-1963 centrismo / f
1953
- Elezioni amministrative 1951 e 52 evidenziano avanzamento partiti estremi
- DC, in vista elezioni politiche 1953, propone riforma della legge elettorale per rinforzare il centrismo a scapito della possibile polarizzazione del sistema politico / con adozione di premio di maggioranza [“legge truffa”]
1) 1948-1963 centrismo / g
Dopo il 1953 entra in crisi la formula del centrismo. 1954 muore De Gasperi e la DC non ha leadership forte → fase di transizione
1956 → svolta: divorzio PCI-PSI in seguito agli eventi ungheresi del 1956 → avvicinamento del PSI di Nenni alla DC
→ la DC si rinnova all’interno e elabora programma politico più penetrante e innovativo:
- 1956 attivazione della Corte costituzionale
- avvio della revisione della legislazione fascista
- 1958 attivazione del CSM
- abbandono delle scelte liberali iniziali e adozione di linea interventista [Min Partecipazioni Statali]
1) 1948-1963 centrismo / h
Superamento del centrismo matura inoltre in seguito a: - esiti elezioni politiche 1958 (arretramento destre) - inizio pontificato Giovanni XXIII (1958) - presidenza democratica Kennedy negli USA (1960)
1960 Governo monocolore DC presieduto da Tambroni, con sostegno MSI
Mobilitazione sinistre Nuovo governo monocolore DC / PSI non fa opposizione 1960-1963: DC e PSI tessono accordi di programma di riforme economiche
e sociali per gestire il “boom” industriale in modo da ridurre gli squilibri
Es. 1962 creazione dell’ENEL riforma della scuola media (s.m. unica)
2) 1963-1976 centrosinistra / a
1963 Governo MORO, ingresso del PSI nella coalizione
La spinta riformatrice si smorza / pressioni dei liberali
1964 PIANO SOLO (fini repressivi)
→ rischio di involuzione autoritaria
2) 1963-1976 centrosinistra / b
1968-69 mobilitazione studentesca e operaria
→ stimola avvio di piani di riforma in risposta a istanze sociali e culturali nuove
1969 Riforma del sistema pensionistico
1970 Attivazione delle Regioni a Statuto ordinario
Legge sul divorzio
1971 Riforma sistema fiscale
1974 Avvio formazione del Servizio Sanitario Nazionale
referendum sul divorzio (Legge confermata)
Nuovo diritto di famiglia (Codice civile)
1978 Legge sulla interruzione volontaria di gravidanza
2) 1963-1976 centrosinistra / c
Nel decennio si rafforzano istanze politiche sovversive:
- fasciste (Ordine nuovo, Avanguardia nazionale)
- comuniste (Brigate Rosse, Prima Linea)
2) 1963-1976 centrosinistra / d
1969-1980 ANNI DI PIOMBO
451 morti, 1000 feriti
1969 (12/12) strage di piazza Fontana (Milano)
1972 omicidio commissario Calabresi
1974 strage di Brescia
strage treno Italicus
1978 (maggio) rapimento e assassinio Moro
1980 (2/8) strage di Bologna
1984 strage treno 904 (Fi-Bo)
1973: crisi economica
- aumento prezzo del petrolio [crisi petrolifera]
- inflazione [media 16% annuo]
- recessione dell’economia industriale
- Disoccupazione e disagio sociale
- scioperi
Tentativi di convergenza centro e sinistra di opposizione [“compromesso storico” o “terza fase”]
- allarme per possibile derive autoritarie
- disponibilità al dialogo e ad accordi, anche di governo, della sinistra DC [Moro]
- adesione del PCI all’”eurocomunismo”, con presa di distanza dal modello sovietico [dal ‘68]
1976: elezioni politiche
DC 38,7%
PCI 34,4% Camera
33,8% Senato
3) 1976 – 1980 solidarietà nazionale
1976-77 governi monocolori DC con astensione dei partiti di centro e di sinistra, compreso PC
1977 intensificarsi delle azioni del terrorismo BR
riacutizzarsi della protesta studentesca
1978 16/03 rapimento di Aldo Moro, presidente DC, e successivo assassinio (9/05 ritrovato il cadavere)
1979 crisi della formula della solidarietà nazionale e ritorno del PCI all’opposizione
4) 1980-1992 pentapartito
- ritorno al centro-sinistra [DC-centro laico, compreso PLI-PSI] - PCI impegnato a proporsi come ‘alternativa democratica’ - lotta al terrorismo con conferimento di poteri speciali →
indebolimento delle BR [effetti dopo rapimento del generale NATO James Dozier, Verona 1981 / strascichi: omicidi Bachelet 1980, Ruffilli 1988, D’Antona 1999, Biagi 2002]
- 1980 (agosto) strage di Bologna - 1981: scoperta lista aderenti e programma politico della
loggia P2 → - dimissione presidente del Consiglio Arnaldo Forlani [DC] e - incarico a Giovanni Spadolini [PRI], primo pdC non DC [1981-
1983]
4) 1980-1992 pentapartito / 2
Anni Ottanta:
a) crescente urgenza riforme istituzionali per conciliare rappresentatività e governabilità
b) emergenza criminalità organizzata
c) crescente discredito dei partiti presso opinione pubblica
1982 Omicidio mafioso generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, prefetto di Palermo
1983 Commissione bicamerale per studio riforme istituzionali, presieduta da Aldo Bozzi [programma di governo Spadolini]. I lavori si arenano sulla questione della riforma elettorale
1983-1987 governi Bettino Craxi [PSI]
1987 Ripristino leadership DC (Fanfani, Goria, De Mita, Andreotti)
dopo 1985: nascita di nuove formazioni politiche [Verdi, leghe regionali, Movimento Mario Segni]
4) 1980-1992 pentapartito / 3
Fine anni Ottanta:
istanze di riforma della legge elettorale in senso maggioritario
1991(9/6) referendum su legge elettorale (diminuito numero delle preferenze)
trasformazione del PCI in PDS (Achille Occhetto)
1992(apr) ELEZIONI POLITICHE: arretramento DC e PDS
avanzata clamorosa Lega Nord (Umberto Bossi)
buon esito ‘nuovi partiti’: Verdi e Rete (Leoluca Orlando)
1992(prim)esplode TANGENTOPOLI (con l’inchiesta giudiziaria “Mani pulite” presso procura di Milano) / incriminati importanti uomini politici dell’area di governo (Forlani, Craxi, la Malfa, Altissimo)
→ si conferma la crisi del sistema partitico formatosi nel dopoguerra
IL SISTEMA SI DISGREGA
1992 23/05 strage mafiosa di Capaci (Giovanni Falcone)
09/07 omicidio mafioso Borsellino (e scorta)
1993 RIFORMA ELETTORALE in senso maggioritario (proposta Mattarella)
5) 1992-1994 governi del presidente
Presidente della repubblica Scalfaro nomina presidenti per governi di profilo tecnico per la gestione dell’emergenza politica:
- Amato
- Ciampi
Commissione bicamerale De Mita-Iotti (1993-1994) per le riforme istituzionali
5) 1992-1994 governi del presidente
1994 Scioglimento della DC / nascita di 2, poi 3 partiti:
a) Partito Popolare Italiano (PPI) – sx DC
b) Centro Cristiano-Democratico (CCD) – dx DC
c) Cristiani Democratici Uniti (CDU) – centro
Scioglimento dei partici laici (PLI, PRI, PSDI)
1995 Conversione del MSI in Alleanza Nazionale (Fini) e dichiarazione di chiusura con l’esperienza fascista
1994 ELEZIONI POLITICHE, prime con sistema elettorale a collegio uninominale maggioritario
6) 1994-2012 sistema tendenzialmente bipolare
1994 ELEZIONI POLITICHE, prime con sistema elettorale a collegio uninominale maggioritario
→ coalizioni:
a) collegi settentrionali:
- Forza Italia (Berlusconi) + Lega Nord + CCD e Radicali = Polo delle Libertà
- PPI + CDU
- PDS + PSI + Rifondazione comunista = Progressisti
b) Collegi centromeridionali:
- Forza Italia (Berlusconi) + AN + CCD e Radicali = Polo del Buon Governo
- PPI + CDU
- PDS + PSI + Rifondazione comunista = Progressisti
→ Primo governo Berlusconi / 7 mesi / poi crisi per uscita Lega / governo Dini / crisi e scioglimento anticipato
6) 1994-2012 sistema tendenzialmente bipolare / 2
1996 ELEZIONI POLITICHE (aprile)
→ coalizioni:
A) Forza Italia + CCD + CDU + AN + Radicali (Berlusconi)
B) Lega
C) PDS + PPI + Verdi + minori = ULIVO (Prodi) / appoggio RC
→ Primo governo Prodi (29 mesi) / poi crisi per uscita RC / governo D’Alema 1 / governo D’Alema 2
Commissione bicamerale D'Alema (1997)
6) 1994-2012 sistema tendenzialmente bipolare / 3
2001 ELEZIONI POLITICHE (maggio)
Solida maggioranza del CENTRO-DESTRA
(leader Berlusconi / partiti: FI, AN, Lega, CCD, UDC)
→ governo Berlusconi 2 (10/06/2011 – aprile 2005)
poi governo Berlusconi 3 (fino a 2006 = fine legislatura)
2005 NUOVA LEGGE ELETTORALE per la Camera (proporzionale con premio maggioranza, coalizioni , soglia di sbarramento elevata, abolizione preferenze e liste bloccate)
6) 1994-2012 sistema tendenzialmente bipolare / 4
2006 ELEZIONI POLITICHE (maggio)
Lieve vittoria CENTRO-SINISTRA (DS, RC, Radicali, Verdi, Margherita, UDEUR /
/ maggioranza debole soprattutto al Senato)
→ governo Prodi 2 (aprile 2006 - 2008)
poi crisi / scioglimento anticipato / elezioni
6) 1994-2012 sistema tendenzialmente bipolare / 5
2008 ELEZIONI POLITICHE (maggio)
1) DS + Margherita + radicali = Partito Democratico [Veltroni] / appoggio Italia dei Valori
2) FI + AN = Polo delle libertà / appoggio Lega
[Berlusconi]
3) non coalizzati (sinistra estrema, verdi, socialisti, UDC)
VITTORIA CENTRO-DESTRA
- Governo Berlusconi 3 [estate 2008 – fine 2011]
Crisi e:
- Governo Monti (“del presidente”, o “tecnico” o di “unione nazionale”)
Riforme e referendum costituzionali
2001 [XIII legislatura
Riforma del Titolo V della Costituzione sugli enti territoriali - confermata]
2006 [XIV legislatura
Riforma generale dell’architettura dello Stato - non confermata]
Riferimenti bibliografici
F. Bonini, Storia costituzionale della Repubblica: un profilo dal 1946 a oggi, Carocci, Roma 2007
R. Martucci, Storia costituzionale italiana dallo Statuto albertino alla Repubblica, Carocci, Roma 2002
F. Cammarano, G. Guazzaloca, M. S. Piretti, Storia contemporanea: dal XIX al XXI secolo, Le Monnier, Milano 2009
M.S. Piretti, Le elezioni politiche in Italia dal 1848 a oggi, Laterza, Roma 1996
F. Bonini, Storia della Corte costituzionale, NIS, Roma 1996 G. Galli, I partiti politici italiani (1943-2000), BUR 2001 G. Mammarella, P. Cacace, Il Quirinale. Storia politica e
istituzionale da De Nicola a Napolitano, Roma-Bari, Laterza, 2011