CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE RELAZIONE SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLA REGIONE PIEMONTE Esercizio finanziario 2009 con ricostruzione di serie storiche a partire dal 2007 (Relazione ai sensi dell’art.3 legge 14 gennaio 1994, n.20)
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La relazione della Corte dei Conti sulla gestione finanziaria della Regione Piemonte
CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO PER IL PIEMONTE RELAZIONE SULLA GESTIONE FINANZIARIA DELLA REGIONE PIEMONTE Esercizio finanziario 2009 con ricostruzione di serie storiche a partire Esercizio finanziario 2009 con ricostruzione di serie storiche a partire dal 2007
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CORTE DEI CONTI
SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO
PER IL PIEMONTE
RELAZIONE SULLA GESTIONE FINANZIARIA
DELLA REGIONE PIEMONTE
Esercizio finanziario 2009 con ricostruzione di serie storiche
a partire dal 2007
(Relazione ai sensi dell’art.3 legge 14 gennaio 1994, n.20)
II
Magistrato istruttore:
Referendario Walter Berruti
Analisi economico finanziaria:
Clara Petruzzelli
Guido Curre
Maddalena Lobosco
Analisi dei derivati:
Giuseppe Giuliano
III
Corte dei conti
Sezione Regionale di controllo per il Piemonte
Delibera n. 60/2010/SRCPIE/FRG
La Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte, composta dai Magistrati:
Presidente f.f. Gianfranco BATTELLI
Primo Referendario Giuseppe Maria MEZZAPESA
Referendario relatore Walter BERRUTI
Referendario Alessandra OLESSINA
Nell’adunanza del 6 ottobre 2010
Visto il Decreto del Presidente della Corte dei conti del 21 dicembre 2000 relativo
all’insediamento delle Sezioni Regionali di Controllo nelle Regioni a statuto ordinario a
decorrere dal primo gennaio 2001;
Visto l’art.100, secondo comma, della Costituzione;
Visto il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con Regio Decreto 12
luglio 1934, n.1214 e successive modificazioni;
Vista la legge 14 gennaio 1994, n.20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e
controllo della Corte dei conti;
Vista la legge 5 giugno 2003 n.131, art.7, comma 7;
Vista la deliberazione n. 14/2000 delle Sezioni Riunite della Corte dei conti, adottata
nell’adunanza del 16 giugno 2000, concernente il regolamento per l’organizzazione delle
funzioni di controllo della Corte dei conti come modificato dalla delibera del Consiglio di
Presidenza n. 229 del 19/06/2008;
Vista la deliberazione n. 59 del 15 dicembre 2009, con la quale è stata programmata
l’attività di controllo per l’anno 2009;
Vista la nota del Magistrato Istruttore, con la quale viene richiesto di deferire all’esame
della Sezione la relazione sulle risultanze del controllo, eseguito ai sensi dell’art.3 comma 4
della legge 14 gennaio 1994 n. 20, sulla gestione finanziaria della Regione Piemonte esercizio
2008;
Vista l’Ordinanza n. 27/FRG del 9 settembre 2010 con la quale il Presidente della
Sezione Regionale di Controllo per il Piemonte ha deferito l’esame e la pronuncia sulla
relazione in argomento alla Sezione, convocata per l’adunanza odierna;
Udito il relatore, Referendario Walter BERRUTI;
Uditi i rappresentanti dell’Amministrazione
DELIBERA
IV
di approvare l’unita relazione sulle risultanze del controllo, eseguito ai sensi dell’art.3 comma 4
della legge 14 gennaio 1994 n.20, sulla gestione finanziaria della Regione Piemonte esercizio
2009;
ORDINA
che la Deliberazione e la relazione vengano trasmesse al Presidente del Consiglio Regionale del
Piemonte, al Presidente della Giunta Regionale del Piemonte, all’Assessore al Bilancio e Finanze
della Regione Piemonte.
Così deliberato nell’adunanza del 6 ottobre 2010.
IL PRESIDENTE F.F.
F.to Dott. Gianfranco BATTELLI
IL RELATORE
F.to Dott. Walter BERRUTI
Depositato in Segreteria il: 13 ottobre 2010 Il Dirigente
1. LA PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA DELLA REGIONE PIEMONTE ......................... 4
1.1 IL DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA REGIONALE ............................. 4 a) Generalità .......................................................................................................... 4 b) Il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale 2009-2011 .......... 4
1.2 LA LEGGE FINANZIARIA 2009 ................................................................................. 6
2. LE ENTRATE REGIONALI ......................................................................................... 7
2.1 LE PREVISIONI PLURIENNALI............................................................................. 7 2.2 LE ENTRATE DI COMPETENZA ............................................................................ 8 2.3 GLI ACCERTAMENTI........................................................................................ 11 2.4 LE RISCOSSIONI............................................................................................ 13 2.5 DATI RIASSUNTIVI ......................................................................................... 15 2.6 I RESIDUI ATTIVI ........................................................................................... 19
3. LA SPESA REGIONALE........................................................................................ 23
3.1 GLI STANZIAMENTI DI COMPETENZA ................................................................ 23 3.2 LA GESTIONE DELLA SPESA. GLI IMPEGNI ED I PAGAMENTI ................................. 24 3.3 I RESIDUI PASSIVI ......................................................................................... 31
4. IL RISULTATO FINANZIARIO 2009 .................................................................... 39
5. LE ANTICIPAZIONI PASSIVE DI CASSA.............................................................. 42
6. IL PATTO DI STABILITA’ INTERNO PER IL 2009 ................................................ 46
7. L’ATTENDIBILITA’ DEI DATI CONTABILI ........................................................... 46
8. I CONTROLLI INTERNI DELLA REGIONE PIEMONTE ........................................... 48
8.1 CONTROLLO DI REGOLARITA’ AMMINISTRATIVA E CONTABILE ............................. 49 8.2 CONTROLLO DI GESTIONE............................................................................... 49 8.3 VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA..................................................................... 53 8.4 CONTROLLO STRATEGICO ............................................................................... 54
9. LA GESTIONE DEL PERSONALE........................................................................... 54
addizionale su consumo energia elettrica, Tarsu) presenta una modesta dinamica rispetto al
periodo precedente.
Opportunamente si avverte che tali previsioni risentono dei limiti di approssimazione del
modello e dei dati sulle basi imponibili.
Il quadro tendenziale delle spese per il triennio 2009-2011 è redatto per obiettivi strategici,
suddividendo le politiche regionali nelle seguenti cinque macro-aree:
1) Competitività, comprendente le politiche volte a favorire lo sviluppo sostenibile del sistema
economico piemontese;
2) Welfare: politiche finalizzate a garantire ai cittadini un adeguato livello di servizi sociali;
3) Ambiente ed energia: politiche che mirano a salvaguardare gli ecosistemi naturali ed a
promuovere l’utilizzo razionale delle fonti di energia disponibili;
4) Territorio: politiche per la tutela e la valorizzazione del patrimonio territoriale regionale;
5
5) Governance: politiche volte a rendere più efficiente la rete delle amministrazioni pubbliche
operanti sul territorio regionale.
E’ stata opportunamente confermata l’impostazione del DPFER 2008-2010 volta a favorire una
programmazione per obiettivi, piuttosto che solo per settori, direzioni, strutture burocratiche.
Il quadro delle spese tendenziale si è basato sulle previsioni finanziarie formulate in termini di
competenza da parte degli Assessorati, dalle Direzioni e dalle Strutture speciali regionali, a
politiche invariate e ipotizzando l’assenza di vincoli di finanza pubblica.
Va dato atto dell’impegno a redigere previsioni finanziarie per obiettivi strategici anche in
termini di cassa.
Le previsioni di spesa sono state articolate, all’interno di ciascuna macro-area, in obiettivi
generali, obiettivi specifici, azioni operative, distinguendo, a ciascun livello, fra risorse
regionali, statali, europee e di altra derivazione.
La valutazione della compatibilità di tali previsioni con i vincoli di finanza pubblica avviene
mediante il confronto con i limiti posti dal patto di stabilità interno, disciplinato, al momento
della redazione del DPEFR, dall’art. 77 D.L. 25 giugno 2008 n. 112 conv. in L. 6 agosto 2008 n.
133, e, in particolare, per le regioni, dall’art. 77 ter. La norma richiede che le spese finali, in
base alle quali, in attesa dell’applicazione del nuovo regime, è determinato il patto di stabilità
interno, siano espresse sia in termini di competenza che di cassa. Nel DPEFR si considera solo
il dato in termini di competenza. La Regione, come sopra rilevato, dovrà dotarsi di strumenti
che consentano di avere il dato anche in termini di cassa.
Dal suddetto raffronto sono emersi ampi scostamenti rispetto ai valori programmatici imposti
dal patto di stabilità interno. Il Documento contiene pertanto la conseguente correzione dei
tendenziali di spesa, distinta per macro-area d’intervento. Espone quindi i quadri
programmatici delle spese finali e delle spese totali relativi al triennio 2009-2011 resi coerenti
con i vincoli nazionali di finanza pubblica, quali vigenti al momento della redazione del
Documento.
Negli anni passati, questa Sezione ha rilevato più volte la carenza del necessario raccordo tra
programmazione e bilanci, nonché la scarsa capacità del DPEFR di incidere sui documenti
contabili propriamente detti.
Opportuna appare pertanto la riclassificazione per strutture organizzative dei quadri delle
spese già esposti per macro-aree d’intervento secondo un quadro programmatico della spesa
riclassificato per direzioni e strutture speciali regionali. Il quadro peraltro considera solo le
spese finali, al netto di quelle per la sanità, di quelle di funzionamento e di quelle relative al
Fondo aree sottoutilizzate – FAS (il cui programma attuativo regionale è ancora in corso di
definizione) e senza distinzione fra spese di parte corrente e in conto capitale. Sussistono
pertanto margini di miglioramento.
Il quadro programmatico delle spese 2009 è riportato nella seguente tabella:
6
Quadro programmatico delle spese 2009
N Area Area intervento Totale Valore %
1 Competitività 547.924.962,90 4,58%
2 Welfare 8.910.896.469,68 74,51%
3 Ambiente ed efficienza energetica
195.036.924,53 1,63%
4 Territorio 1.266.802.101,82 10,59%
5 Governance 1.039.405.383,53 8,69%
Totale 11.960.065.842,46 100%
Sul piano del monitoraggio dei risultati delle politiche programmate, la Regione riferisce di
avere in corso di allestimento nuovi strumenti informatici, che dovrebbero consentire di seguire
la dinamica dei procedimenti contabili connessi agli obiettivi strategici (in particolare riguardo
ai movimenti di cassa) e di fornire informazioni dettagliate sulla territorializzazione delle
politiche regionali, sui quali si riservano le opportune valutazioni.
Va infine rimarcato favorevolmente il fatto che la Regione si sia dotata del Piano di valutazione
della politica regionale unitaria 2007-2013, quale parte integrante del Documento unico di
programmazione, approvato con D.G.R. 21 luglio 2008 n.19-9238.
1.2 LA LEGGE FINANZIARIA 2009
La legge finanziaria regionale contiene il quadro di riferimento finanziario per il periodo
compreso nel bilancio pluriennale.
L’art. 8 della cit. L.r. n. 7/2001 disciplina i contenuti della legge, che, in coerenza con gli
obiettivi stabiliti nel documento di cui all'art. 5 ed in connessione con lo sviluppo della fiscalità
regionale, dispone annualmente il quadro di riferimento finanziario per il periodo compreso nel
bilancio pluriennale e provvede, per il medesimo periodo:
a) alle variazioni delle aliquote e di tutte le altre misure che incidono sulla determinazione del
gettito dei tributi di competenza regionale, con effetto dal 1° gennaio dell'anno cui essa si
riferisce;
b) al rifinanziamento, per un periodo non superiore a quello considerato nel bilancio
pluriennale, delle leggi di spesa regionale;
c) alla riduzione, per ciascuno degli anni considerati dal bilancio pluriennale, di autorizzazioni
legislative di spesa;
d) alla determinazione, per le leggi regionali che dispongono spese a carattere permanente o
pluriennale, delle quote destinate a ciascuno degli anni considerati.
La legge finanziaria, inoltre, può disporre, per ciascuno degli anni compresi nel bilancio
pluriennale, nuove o maggiori spese correnti o riduzioni di entrata nei limiti delle nuove o
maggiori entrate di sicura acquisizione e delle riduzioni permanenti di autorizzazioni di spesa
corrente. In ogni caso, le nuove o maggiori spese disposte con la legge finanziaria non possono
concorrere a determinare tassi di evoluzione delle spese medesime che risultino incompatibili
con le linee stabilite nel DPEFR.
7
La legge finanziaria regionale per l’anno 2009 è la L.r. 30 dicembre 2009 n.35 (in B.U.R. 2
gennaio 2009 n. 53 s.o.). Si compone di 17 articoli, suddivisi in capi contenenti “Disposizioni
finanziarie”, “Disposizioni in materia di edilizia”, “Modifiche di leggi regionali”, “Disposizioni
transitorie”.
I principali contenuti della legge riguardano la sostituzione dall’art.1 L.r. 28 dicembre 2007 n.
29 relativo alla determinazione dell’aliquota dell’addizionale regionale all’imposta sul reddito
delle persone fisiche IRPEF; l’istituzione dell’imposta regionale sulle attività produttive a
decorrere dal 1° gennaio 2009 ai sensi dell’art.1 comma 43 L. 24 dicembre 2007, n. 244;
l’istituzione di un fondo regionale a sostegno dell’acquisto della prima abitazione; il
rifinanziamento di varie leggi di spesa.
2. LE ENTRATE REGIONALI
2.1 LE PREVISIONI PLURIENNALI
Le previsioni di entrata, confrontate con le entrate effettivamente accertate a consuntivo negli
esercizi di riferimento, forniscono un adeguato indicatore della capacità di programmazione
dell’Ente.
Si è ritenuta significativa la costruzione di tabelle contenenti dati riferiti ad un arco temporale
quinquennale (2005-2009): ciò al fine di cogliere con maggiore evidenza l’andamento
dell’indicatore, costituito dalla differenza percentuale tra gli importi previsti e quelli accertati a
consuntivo.
La tabella T2.1 mostra i dati a scorrimento forniti dai bilanci pluriennali nel periodo 2005 -
2009: nel 2009 si registra un incremento del 30% rispetto al 2005. Le previsioni sono in
aumento sino al 2007 e decrescono dal 2007 al 2009, anno in cui, per la prima volta nel
quinquennio il bilancio di previsione riporta un dato inferiore all’anno precedente. Le previsioni
riferite al primo anno di ogni bilancio triennale sono comprensive dell’avanzo di
amministrazione presunto.
La tabella T2.2 mette a confronto le previsioni pluriennali, di cui alla tabella precedente, con i
rendiconti di fine esercizio, nei quali è compreso l’avanzo di esercizio.
I valori riportati sono stati considerati senza le contabilità speciali (Titolo VI).
I dati di rendiconto (tabella T2.2) confermano l’andamento decrescente dei dati di previsione
nell’ultimo anno, infatti anche il rendiconto 2009 si assesta su livelli significativamente inferiori
rispetto al 2008.
Lo scarto tra i dati del bilancio di previsione e quelli del rendiconto 2009 si è poi ridotto
notevolmente rispetto al 2008, raggiungendo il minimo del triennio 2007-2009 con uno scarto
del 7,7%: ciò pare rappresentativo di una migliorata capacità di programmazione anche in
considerazione del fatto che il bilancio preventivo del 2009 è stato approvato il 30 dicembre
2008, conformemente ai principi di redazione del documento di bilancio, mentre quello del
2008 era stato approvato solo il 23 maggio del medesimo anno.
8
BILANCI PLURIENNALI – PREVISIONI DI ENTRATA AL NETTO DELLE CONTABILITA’
SPECIALI
Tabella T2.1 Milioni di euro
Previsioni
Pluriennali 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011
2005 9.375 8.820 8.596
2006 10.756 8.600 8.596
2007 11.772 10.318 10.554
2008 12.277 10.856 10.723
2009 12.221 10.847 10.847
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte – Bilancio previsione 2009 e pluriennale 2009-2011. Il dato iniziale di ciascun triennio comprende l’avanzo di amministrazione presunto
RAFFRONTO TRA PREVISIONI DI ENTRATA DA BILANCI PLURIENNALI E PREVISIONI
FINALI DI COMPETENZA
Tabella T2.2 Milioni di euro
2007 2008 2009
Previsioni finali 13.428 18.457 13.254
Previsioni iniziali 11.772 12.277 12.221
Differenza in valore 1.656 6.180 1.033
Scarto % 29,92% 33,48% 7,79%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte – i dati sono depurati delle contabilità speciali e comprendono l’avanzo di amministrazione;
2.2 LE ENTRATE DI COMPETENZA
Le previsioni iniziali del bilancio 2009, approvato con L.r. 30 dicembre 2008 n. 36,
comprensive delle contabilità speciali, ammontano complessivamente, in termini di
competenza, a 12.770 milioni di euro (comprensivi di un avanzo finanziario presunto di 12,479
milioni di euro), valore che diminuisce di quasi il 30% rispetto a quello delle previsioni iniziali
del 2008.
Nel corso dell’esercizio finanziario 2009 sono intervenute variazioni alle previsioni iniziali, la cui
entità, esposta per Titoli, è indicata nella tabella T2.3: essa assume valori significativi per il
Titolo VI (contabilità speciali), per il Titolo II (contributi e assegnazioni dello Stato), per il
Titolo V (mutui, prestiti, obbligazioni). La maggiore variazione in aumento è quella relativa al
Titolo VI, dovuta alla compartecipazione regionale all’IVA (art. 2 D.Lgs 18 febbraio 2000 n.
56).
9
CONFRONTO PREVISIONI INIZIALI E PREVISIONI FINALI – ESERCIZIO 2009
Tabella T2.3 Milioni di euro
Titolo Previsioni
iniziali Variazione +/- Previsioni finali
Titolo I – Tributi propri della Regione 9.461,769 26,674 9.488,443
Titolo II – Contributi e assegnazioni dello Stato
1.330,285 273,615 1.603,900
Titolo III – Entrate extratributarie 203,000 44,031 247,031
Titolo IV – Alienazioni beni / patr. / trasf. / rimborsi
200,000 7,700 207,700
Titolo V – Mutui / prestiti / operazioni creditizie
1.000,000 700,000 1.700,000
Titolo VI – Contabilità speciali 549,484 4.437,918 4.987,402
Totale parziale 12.744,538 5.489,938 18.234,476
Avanzo finanziario 12,479 -4,665 7,814
Totale 12.770,017 5.485,273 18.242,290
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Allo scopo di poter disporre di elementi di raffronto con i dati relativi alle previsioni finali delle
entrate di competenza per il triennio 2007-2009, sono state elaborate le tabelle T2.4 e T2.5
che seguono: esse riportano rispettivamente i valori delle previsioni finali in termini assoluti e
le variazioni in termini percentuali, relativamente agli esercizi 2007, 2008, 2009.
PREVISIONI FINALI DEL TRIENNIO 2007-2009
Tabella T2.4 Euro
Titolo Previsioni finali 2007 Previsioni finali 2008 Previsioni finali 2009
Titolo I 8.772.294.493,10 8.810.911.807,00 9.488.443.009,55
Titolo II 1.235.564.213,84 1.583.662.827,09 1.603.900.851,96
Titolo III 110.010.854,16 320.142.266,27 247.031.532,59
Titolo IV 1.621.674,00 21.057.773,31 207.700.000,00
Titolo V 3.030.000.000,00 1.597.474.577,52 1.700.000.000,00
Titolo VI 5.782.781.392,09 799.530.622,08 4.987.402.793,16
Totale 18.932.272.627,19 13.132.779.873,27 18.242.292.496,17
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
10
PREVISIONI FINALI DELLE ENTRATE: VARIAZIONI PERCENTUALI A CONFRONTO
Tabella T2.5
Titolo Variazione 2007/2006 Variazione 2008/2007 Variazione 2009/2008
Titolo I 0.78% 0,44% 7,69%
Titolo II -12,14% 28,17% 1,28%
Titolo III 58,63% 191,01% -22,84%
Titolo IV 0% 1198,52% 886,33%
Titolo V -20,11% -47,28% 6,42%
Titolo VI 1,43% -86,17% 523,79%
Totale -3,77% -30,63% 38,85%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Nel corso dell’esercizio 2009 si registra un’inversione di tendenza rispetto agli esercizi
precedenti: infatti, le previsioni finali sono aumentate del 38% rispetto al 2008, compensando
quasi totalmente la diminuzione avvenuta nel 2007. In controtendenza i dati relativi al Titolo
II e del Titolo III: i primi rimangono infatti sostanzialmente stabili, mentre i secondi
presentano un segno negativo in ragione della riduzione delle entrate relative al recupero
delle sanzioni amministrative e delle violazioni tributarie. In netto aumento, invece, le
variazioni registrate al Titolo VI, in ragione della già citata compartecipazione regionale
all’IVA.
Il grafico G1 rappresenta quanto sopra descritto.
Grafico G1
Previsioni finali entrate 2007-2009
0,00
2.000.000.000,00
4.000.000.000,00
6.000.000.000,00
8.000.000.000,00
10.000.000.000,00
12.000.000.000,00
14.000.000.000,00
16.000.000.000,00
18.000.000.000,00
20.000.000.000,00
Titolo I
Titolo II
Titolo III
Titolo IV
Titolo V
Titolo VI
Totale
Previsioni finali 2007
Previsioni finali 2008
Previsioni finali 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
11
2.3 GLI ACCERTAMENTI
Nella tabella T2.6 sono messi a confronto i dati relativi alle previsioni finali ed agli
Titolo II 1.534.070.000,00 1.022.631.000,00 66,66%
Titolo III 264.629.000,00 122.475.000,00 46,28%
Titolo IV 12.293.000,00 11.273.000,00 91,70%
Titolo V 1.309.000.000,00 509.000.000,00 38,88%
Titolo VI 3.039.163.000,00 3.036.226.000,00 99,90%
Totale 15.121.673.000,00 13.007.048.000,00 86,02%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Grafico G3
Raffronto Riscossioni - Accertamenti 2009
0,00
2.000.000.000,00
4.000.000.000,00
6.000.000.000,00
8.000.000.000,00
10.000.000.000,00
12.000.000.000,00
14.000.000.000,00
16.000.000.000,00
TitoloI
TitoloII
TitoloIII
TitoloIV
TitoloV
TitoloVI
Totale
Accertamenti
Riscossioni
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Nella seguente Tabella T2.10 sono riportati i valori del rapporto percentuale fra le
riscossioni e gli accertamenti relativi agli esercizi 2007, 2008 e 2009: la lettura dei dati
riportati nella tabella indica nel complesso un miglioramento per l’anno 2009 rispetto ai dati
degli anni precedenti, nonostante il Titolo III ed il Titolo V registrino ancora basse
percentuali di accertamento (comunque in miglioramento rispetto al 2008).
15
CONFRONTO TRA RISCOSSIONI ESERCIZI 2007, 2008 E 2009
Tabella T2.10
Risc/Accert
% 2007
Risc/Accert
% 2008
Risc/Accert
% 2009
Totale 80,48%
79,86% 86,02%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte. Dati comprensivi delle entrate del Titolo VI (contabilità speciali)
Nel complesso, la gestione delle entrate mostra un miglioramento rispetto al biennio
precedente, in particolare per quanto riguarda le riscossioni, come meglio si evince dalla
seguente tabella T2.11.
Grafico G4
Riscossioni/Accertamenti nel triennio 2007-2009
76,00%
77,00%
78,00%
79,00%
80,00%
81,00%
82,00%
83,00%
84,00%
85,00%
86,00%
87,00%
2007 2008 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Dati comprensivi delle entrate del Titolo VI (contabilità speciali).
2.5 DATI RIASSUNTIVI
La Tabella T2.11 riassume i dati relativi al valore delle entrate (depurate del Titolo VI
relativo alle contabilità speciali) e costituisce un elemento utile per la costruzione di alcuni
fra i più significativi indicatori finanziari del triennio in esame.
16
ENTRATE TOTALI
Tabella T2.11 Milioni di euro
2007 2008 2009
Previsioni finali di competenza 13.149,49 12.333,25 13.247,07
Previsioni finali di cassa 17.285,68 17.045,83 18.100,98
Riscossioni di competenza 8.842,44 9.288,34 9.970,82
Riscossioni di cassa 10.434,70 11.173,55 12.341,20
Accertamenti 11.107,77 11.751,23 12.082,51
Residui attivi di competenza 2.265,32 2.462,88 2.111,68
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Nota: valori depurati delle contabilità speciali (Titolo VI) e dell’avanzo finanziario.
Nella seguente Tabella T2.12, si evidenzia il grado di realizzazione delle entrate, indicatore
che misura l’entità delle risorse di competenza effettivamente disponibili in corso di esercizio
rispetto a quelle previste e consiste nel rapporto tra accertamenti e previsioni finali di
competenza. In tutto il triennio di riferimento, si sono registrati accertamenti (escluse le
contabilità speciali) inferiori rispetto alle previsioni di competenza.
GRADO DI REALIZZAZIONE DELLE ENTRATE
Tabella T2.12 Milioni di euro
2007 2008 2009
Previsioni di competenza 13.149,491 12.333,25 13.247,07
Accertamenti 11.107,766 11.751,23 12.082,51
Realizzazione % 84,47% 95,28% 91,21%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Nota: valori depurati delle contabilità speciali (Titolo VI) e dell’avanzo finanziario.
Dall’esame della tabella precedente si evince che il trend dell’ultimo ha visto un deciso
miglioramento dal 2008 al 2007 per peggiorare lievemente nel 2009.
L’esame comparativo fra i dati riassuntivi contenuti in questa tabella e quelli disaggregati,
riportati nella tabella T2.6, indica come tale diminuzione sia in massima parte imputabile
alle minori entrate del Titolo IV (alienazioni, ecc.), come più sopra annotato.
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Grafico G5
Grado di realizzazione delle entate esercizi 2007-2009
0
2000
4000
6000
8000
10000
12000
14000
16000
2006 2007 2008
0,78
0,8
0,82
0,84
0,86
0,88
0,9
0,92
0,94
0,96
0,98
Previsioni dicompetenza
Accertamenti
Realizzazione %
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
La seguente Tabella T2.13 fornisce ulteriori elementi di valutazione: in essa viene posto in
evidenza il rapporto tra accertamenti e riscossioni di competenza nel triennio in esame,
depurati dei dati relativi al Titolo VI.
Tabella T2.13 Milioni di euro
2007 2008 2009
Accertamenti 11.107,77 11.751,23 12.082,51
Riscossioni di competenza 8.842,44 9.288,34 9.970,82
Realizzazione % 79.60% 79,04% 82,52%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Come si evince dalla tabella sopra riportata, nel 2009 si registra una percentuale in
aumento delle riscossioni rispetto al dato rilevato nei due anni precedenti. L’esame
comparativo fra i dati contenuti in questa tabella e quelli disaggregati, contenuti nella
tabella T2.9, indica in particolare, una bassa percentuale di riscossione delle entrate del
Titolo III (entrate extratributarie) e del Titolo V (mutui, ecc.), peraltro già rilevata nell’anno
precedente.
La successiva tabella T2.14 è relativa all’andamento, nel triennio, del rapporto tra previsioni
di cassa e riscossioni di cassa, indicativo della effettiva capacità di riscossione delle risorse
totali. Essa mostra come vi sia un miglioramento nell’andamento della capacità di
riscossione complessiva nell’ambito del triennio 2007-2009: infatti, l’indice passa al
68,18%, rispetto al 65,55% del 2008 e al 60,37% del 2007.
18
CAPACITA’ DI RISCOSSIONE TOTALE
Tabella T2.14 Milioni di euro
2007 2008 2009
Previsioni di cassa 17.285,68 17.045,83 18.100,98
Riscossioni di cassa 10.434,70 11.173,55 12.341,20
Capacità di riscossione % 60,37% 65,55% 68,18%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Grafico G6
Capacità di riscossione risorse totali
2007-2009
0,00
2.000,00
4.000,00
6.000,00
8.000,00
10.000,00
12.000,00
14.000,00
16.000,00
18.000,00
20.000,00
2007 2008 2009
Previsioni di cassa
Riscossioni di cassa
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Da ultimo, la tabella T2.15, che segue, delinea il rapporto tra le riscossioni di competenza e
le previsioni, idoneo a individuare la quota delle risorse esigibili del bilancio di competenza:
il valore percentuale rimane in linea con quello dell’anno precedente, mentre si evidenzia
un aumento dei valori assoluti delle previsioni di competenza e delle riscossioni
Questo risultato conferma l’attenzione della Regione a formulare previsioni tendenzialmente
più attendibili.
Tabella T2.15 Milioni di euro
2007 2008 2009
Previsioni di competenza 13.149,49 12.333,25 13.247,07
Riscossioni di competenza 8.842,44 9.288,34 9.970,82
Riscossioni % 67,24% 75,31% 75,27%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
19
2.6 I RESIDUI ATTIVI
La gestione dei residui è idonea a segnalare eventuali anomalie e conseguenti situazioni di
criticità nella gestione finanziaria.
La tabella T2.16 riporta i valori dei residui attivi maturati nella competenza e di quelli pregressi
nel corso del triennio.
L’andamento dei residui presenta un aumento nel 2008 rispetto al 2007, seguito da una
diminuzione nel 2009: essi passano dai 5.097 milioni di euro del 2008 ai 4.808 milioni di euro
del 2009. L’esame delle due componenti dei residui indica che esse hanno fra di loro un
andamento non costante. Il risultato finale, che vede una diminuzione dei residui totali, è
influenzato da un miglioramento nel settore dei residui di competenza rispetto a quello dei
residui pregressi.
RESIDUI ATTIVI NEL TRIENNIO 2007-2009
Tabella T2.16 Milioni di euro
2007 2008 2009
Residui di competenza 2.267,50 2.466,29 2.114,62
Residui pregressi 2.726,90 2.630,80 2.693,64
Totale 4.994,40 5.097,09 4.808,26
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Grafico G7
Residui attivi 2007-2009
(in milioni di euro)
0,00
1.000,00
2.000,00
3.000,00
4.000,00
5.000,00
6.000,00
2007 2008 2009
Residui pregressi
Residui di competenza
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Per quanto riguarda, in particolare, l’andamento dei residui attivi pregressi, il grafico G8
evidenzia un andamento alterno: ad un aumento registratosi nel 2007 segue una
20
diminuzione degli stessi nel 2008 e nel 2009. In particolare i residui attivi generati negli
esercizi precedenti passano da un valore pari a 2.726 milioni di euro del 2007 a un valore
pari a 2.630 milioni di euro del 2008 per raggiungere nel 2009 un valore pari a 2.631 milioni
di euro.
Grafico G8
Residui attivi pregressi 2007-2009
(in milioni di euro)
2.726,90
2.693,64
2.630,80
2.580,00
2.600,00
2.620,00
2.640,00
2.660,00
2.680,00
2.700,00
2.720,00
2.740,00
2007 2008 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Focalizzando l’attenzione sull’esercizio 2009 si può rilevare, dall’analisi della tabella T2.17,
come l’importo del totale dei residui sia prevalentemente determinato dai Titoli I (tributi propri
della regione), II (contributi e assegnazioni dello Stato) e V (mutui, ecc.).
Per quanto concerne il Titolo I, il valore totale dei residui, pari a 1.987 milioni di euro, deriva
principalmente dai residui pregressi (pari a 1.330 milioni di euro); per il Titolo V, invece,
l’incremento è dovuto anche per questo esercizio al mancato incasso, nella gestione di
competenza, dell’importo iscritto, sul conto “proventi dei mutui a pareggio del bilancio (L.R.
n.7/2001)” .
RESIDUI ATTIVI ESERCIZIO 2009
Tabella T2.17 Migliaia di euro
Titolo Residui da esercizi
precedenti Residui dalla competenza Totale residui
Titolo I 1.330.081 657.074 1.987.155
Titolo II 683.458 511.439 1.194.897
Titolo III 136.867 142.155 279.022
Titolo IV 251 1.020 1.271
Titolo V 303.565 800.000 1.103.565
Titolo VI 239.426 2.937 242.363
Totale 2.693.648 2.114.625 4.808.273
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
21
Come si evince dalla Tabella T2.18, i residui attivi generati negli esercizi precedenti, che
all’inizio dell’anno 2009 ammontavano a 5.097 milioni di euro, sono stati riaccertati, alla
chiusura dell’esercizio finanziario, in 5.066 milioni di euro, per un minore importo di 31
milioni di euro. Del totale riaccertato risultano incassati 2.372 milioni di euro, mentre sono
rimasti da incassare i rimanenti 2.693 milioni di euro, con una percentuale di incasso dei
residui pregressi del 46,83%, in aumento rispetto al 41,77% del 2008 ed al 37,22% del
2007 I residui ancora da incassare si concentrano principalmente nel Titolo I e nel Titolo II,
rispettivamente per 1.330 milioni di euro e 683 milioni di euro.
RESIDUI DA ESERCIZI PRECEDENTI
Tabella T2.18 Migliaia di euro
Titolo Accertamenti
iniziali Accertamenti
finali Incassato %
Rimasti da incassare
Titolo I 2.474.505 2.462.813 1.132.732 45,99% 1.330.081
Titolo II 994.924 981.642 298.184 30,38% 683.458
Titolo III 215.623 211.915 75.047 35,41% 136.868
Titolo IV 252 252 0 0,00% 252
Titolo V 1.168.607 1.167.987 864.421 74,01% 303.566
Titolo VI 243.176 241.874 2.447 1,01% 239.427
Totale 5.097.087 5.066.483 2.372.831 46,83% 2.693.652
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Il grafico G9 fornisce una indicazione visiva dell’andamento della percentuale di riscossione
dei residui pregressi, la quale conferma il miglioramento nella capacità di riscossione dei
medesimi, che, in parte, ha contribuito al miglioramento degli indici finanziari dell’esercizio
2009 rispetto all’esercizio 2008.
Grafico G9
Percentuale di riscossione dei residui pregressi
0,00%
5,00%
10,00%
15,00%
20,00%
25,00%
30,00%
35,00%
40,00%
45,00%
50,00%
ANNO 2007 ANNO 2008 ANNO 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
22
Più nel dettaglio, le poste dei Titoli I e II che rilevano ai fini del totale dei residui
pregressi si riferiscono:
• Per il Titolo I – all’addizionale regionale IRPEF, che incide per 1.022 milioni di
euro e all’assegnazione proveniente dal riparto del Fondo Sanitario Nazionale per
294 milioni di euro;
• Per il Titolo II – al fondo di rotazione ai sensi delle Leggi 183/87 e 845/78, che
incide per 132 milioni di euro; ai fondi per l’attuazione del POR 2077/2013-
Obiettivo competitività per 208 milioni di euro; all’obiettivo 2 per 60 milioni di
euro; agli interventi di riqualificazione sanitaria centri urbani per 55 milioni di
euro; agli accordi di programma quadro materie varie per 26 milioni di euro.
Per quanto riguarda i residui attivi di competenza, il grafico G10 mette in luce il loro
andamento decrescente, come già rilevato nel precedente referto.
Grafico G10
Residui di competenza 2007-2009
(in milioni di euro)
2.267,50
2.466,29
2.114,62
1.900,00
2.000,00
2.100,00
2.200,00
2.300,00
2.400,00
2.500,00
2007 2008 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
I residui passano da un valore pari a 2.267 milioni di euro nel 2007 a un valore pari a 2.114
milioni di euro nel 2009.
Come emerge dalla tabella T2.19, tale valore è prevalentemente determinato dalla mancata
riscossione dell’importo iscritto, nel Titolo V, sul conto “proventi dei mutui a pareggio del
bilancio (L.R. n.7/2001)”. Altre poste rilevanti che hanno generato residui attivi di
competenza riguardano:
• Per il Titolo I – la compartecipazione regionale all’Iva per 380 milioni di euro;
l’addizionale regionale IRPEF per 110 milioni di euro; la partecipazione regionale al
gettito dell’accisa sulla benzina e gasolio per 104 milioni di euro;
23
• Per il Titolo II – l’assegnazione di fondi per l’attuazione del POR 2007/2013, per 66
milioni di euro; l’assegnazione di fondi U.E per l’obiettivo della competitività
occupazionale per 210 milioni di euro; la ricerca sanitaria e le politiche socio
assistenziali, per 143 milioni di euro; l’iniziativa interregionale programma Italia –
Francia, Italia - Svizzera, per 23 milioni di euro; il trasferimento fondi per il
finanziamento delle A.P.Q., per 21 milioni euro;
• Per il Titolo III – i contributi statali e CEE, per 120 milioni di euro.
RESIDUI DI COMPETENZA ESERCIZIO 2009
Tabella T2.19 Migliaia di euro
Titolo Residui di competenza
Titolo I 657.074
Titolo II 511.439
Titolo III 142.155
Titolo IV 1.020
Titolo V 800.000
Titolo VI 2.937
Totale 2.114.624
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
3. LA SPESA REGIONALE
3.1 GLI STANZIAMENTI DI COMPETENZA
Le previsioni finali degli stanziamenti di competenza relativi all’esercizio 2009, al netto delle
contabilità speciali (Titolo IV), ammontano complessivamente a 13.253 milioni di euro, in
aumento rispetto al 2008 (5,11%). Come già rilevato, l’andamento delle previsioni finali di
competenza, dopo il rilevante aumento registrato nel 2006 a causa delle Olimpiadi invernali, ha
subito una netta diminuzione nel biennio 2007-2008 per poi registrare una lieve variazione in
aumento (+ 5,11%) nell’esercizio 2009.
PREVISIONI FINALI DI COMPETENZA
Tabella T3.1 Milioni di euro
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Previsioni finali di competenza 11.733 11.674 14.299 13.383 12.609 13.253
TOTALE 18.240.602.929,92 15.275.052.140,34 12.265.002.284,20 2.992.049.856,14
Fonte:elaborazione della Corte dei conti su dati forniti dalla Regione Piemonte
29
Ai fini di un esame complessivo della gestione finanziaria della Regione relativa all’esercizio
2009, la successiva tabella T3.5 riporta i dati più significativi del triennio 2007-2009, relativi
alla gestione della spesa. I dati sono stati depurati dalle contabilità speciali (Titolo IV).
GESTIONE FINANZIARIA 2007-2009
Tabella T3.5 Milioni di euro
2007 2008 2009
A - Previsioni finali di competenza 13.383,28 12.609,17 13.253,20
B - Impegni di competenza 11.477,19 11.917,04 12.218,70
C - Massa spendibile (A+G) 17.800,04 17.334,77 18.239,98
D - Pagamenti di competenza 8.677,09 8.967,37 9.274,64
E - Pagamenti complessivi (cassa) 10.696,44 11.286,97 12.127,95
F - Residui passivi di competenza 2.800,10 2.949,67 2.944,06
G - Residui passivi iniziali 4.416,75 4.725,60 4.986,78
H - Risorse disponibili (B+G) 15.893,94 16.642,64 17.205,48
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte. Note: valori depurati dalle contabilità speciali (Titolo IV).
L’esame della tabella evidenzia come la diminuzione del dato delle previsioni finali di
competenza del 2008 rispetto a quello registrato nel 2007 (-774,11 milioni di euro), si
riassesta nel 2009 con una previsione pari a 13.253 milioni di euro (+ 644 milioni di euro), cui
fa riscontro un conseguente aumento della massa spendibile. Pertanto Il trend del 2009
registra una previsione finale di competenza in aumento del +5,11%, massa spendibile:
+5,22%, residui passivi iniziali: +5,53%.
Il rapporto tra impegni e pagamenti nel triennio 2007-2009 registra un aumento pari al 3,83%
nel biennio 2007-2008 e al 2,53% tra il 2008 e il 2009.
I residui passivi di competenza aumentano tra il 2007 e il 2008 (+5,3%) e sostanzialmente
rimangono costanti nel 2009 registrando (-0,9%).
Tali dati indicano una capacità di spesa con un aumento non lineare nel triennio. Inoltre,
esaminando i dati relativi al rapporto esistente tra pagamenti complessivi e massa spendibile,
riassunto nella tabella T3.6, che segue, si evince un andamento che decresce (-5%) nel
biennio 2006-2007, per risalire nel biennio 2008-2009 (+ 6%), ritornando ai livelli del 2006.
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
32
In termini generali si può innanzitutto osservare che, nel 2009, il totale dei residui passivi1
provenienti sia dalla gestione di competenza che da quella in conto residui ammonta a
4.957,90 milioni di euro. L’andamento nel corso del triennio non è lineare: nel 2009 esso
risulta decrescente con una variazione del -2,63% rispetto al 2008, sufficiente a compensare
del tutto l’incremento registratosi in tale esercizio.
I residui passivi formatisi negli esercizi precedenti, che all’inizio dell’esercizio 2009
ammontavano a 5.091,60 milioni di euro, alla fine dell’anno sono stati riaccertati in 4.923,93
milioni, con una riduzione di 167,670 milioni, mentre sono stati pagati 2.958,08 milioni.
Valutato nel triennio 2007-2009, l’andamento dei residui passivi in conto residui è crescente:
4.052 milioni di euro nel 2007, 4.485 nel 2008, 4.923,93 nel 2009.
L’andamento dei residui in conto competenza, invece, non è costante: essi aumentano dal
2007 al 2008 (da 2.928 a 3.054 milioni di euro), per diminuire nel 2009 e tornare a valori
prossimi a quelli del 2007 (2.992,04 milioni di euro, - 2,04%).
La tabella 3.9 evidenzia la composizione dei residui passivi nei diversi titoli che compongono il
rendiconto. I dati mostrano come i residui si formino soprattutto nei primi due titoli.
RIEPILOGO DEI RESIDUI PASSIVI DA PAGARE AL 31 dicembre 2009.
Tabella T3.9 Migliaia di euro
Da esercizi
precedenti Dalla competenza Totale
Titolo I – Spese correnti 888.401 1.911.775 2.800.176
Titolo II – Spese di investimento 1.077.400 1.032.286 2.109.686
Titolo III – Spese rimborso mutui, prestiti 0 0 0
Titolo IV – Partite di giro 51 47.988 48.039
Totale 1.965.852 2.992.049 4.957.901
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte
La tabella T3.10 riporta il riepilogo dei residui passivi in conto residui alla fine dell’esercizio
2009. Una prima analisi mostra come, nel 2009, la Regione abbia privilegiato il pagamento dei
residui passivi pregressi in c/residui relativi alle spese correnti rispetto a quelli per spese
d’investimento. Più nel dettaglio si nota che il valore dei residui iniziali nei due primi titoli è
simile (2.671 milioni di euro per le spese correnti, 2.314 milioni per gli investimenti) e che
maggiori economie hanno interessato i residui relativi al titolo II. I pagamenti invece sono
maggiori nel titolo I. A fine esercizio resta, infatti, da pagare il 34% dei residui relativi alle
spese correnti, contro il 49% di quelli relativi alle spese di investimento.
1 Il totale dei residui passivi è ottenuto come somma dei residui finali in c/residui e dei residui passivi di competenza, al netto dei pagamenti in c/residui
33
RIEPILOGO DEI RESIDUI PASSIVI IN C/RESIDUI AL 31/12/2009.
Tabella T3.10 Migliaia di euro
residui iniziali in c/residui
residui finali in c/residui
economie pagamenti residui
rimasti da pagare
Titolo I – Spese correnti 2.671.788 2.617.674 54.114 1.729.274 888.400
Titolo II – Spese di investimento 2.314.993 2.201.440 113.553 1.124.040 1.077.400
Titolo III – Spese rimborso mutui, prestiti 0 0 0 0 0
Titolo IV – Partite di giro 104.824 104.818 6 104.767 51
Totale 5.091.605 4.923.932 167.673 2.958.081 1.965.851
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Un primo indicatore finanziario, che permette di analizzare la variazione dei residui passivi nel
corso dell’esercizio, è l’indice di accumulazione di tali residui. Esso indica la variazione,
positiva o negativa, in termini percentuali dei residui complessivi rispetto all’anno precedente
per effetto della gestione e consiste nel rapportare la differenza tra residui passivi finali
(generati dalla gestione in c/competenza e in c/residui) e iniziali (formatisi negli esercizi
precedenti) con l’ammontare dei residui passivi iniziali.
Capacità di pagamento in c/residui 45,72% 49,09% 57,22%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Note: i valori sono stati depurati del titolo IV
36
Grafico G.17
Capacità di pagamento in c/residui
45,72%49,09%
57,22%
0,00%
10,00%
20,00%
30,00%
40,00%
50,00%
60,00%
70,00%
2007 2008 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
La capacità di pagamento in conto residui risulta in aumento. Anche questo indicatore
conferma come, nel 2009, la Regione abbia ancora migliorato la gestione dei residui.
L’incremento dei pagamenti, infatti, è superiore a quello dei residui passivi iniziali: i primi
registrano un aumento percentuale del 23,01%, a fronte di un aumento del 5,53% dei secondi.
INDICE DI CONSISTENZA DEI RESIDUI
Il successivo indice evidenzia in che misura la gestione abbia generato residui da riportare agli
esercizi futuri. Esso consiste nel rapporto tra il totale dei residui passivi finali e la somma di
impegni e residui passivi iniziali senza i pagamenti e le eliminazioni per perenzione o
insussistenza.
La tabella T3.14 e il successivo grafico mostrano il miglioramento della gestione in conto
competenza, che ha portato ad una diminuzione dei residui passivi.
Tabella T3.14 Migliaia di euro
2007 2008 2009
Impegni 11.477.187 11.917.037 12.218.703
Residui passivi finali in c/residui 1.925.502 2.037.113 1.965.844
Residui passivi totali al 31/12 4.725.601 4.986.780 4.909.862
Consistenza residui 35,26% 35,74% 34,61%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Note: i valori sono stati depurati del titolo IV
37
Grafico G18
Consistenza residui passivi
34,61%35,26%35,74%
30,00%
32,00%
34,00%
36,00%
38,00%
40,00%
2007 2008 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
INCIDENZA DEI RESIDUI PASSIVI.
Tale indice misura, in senso negativo, la capacità di pagamento ed è ricavato dal rapporto tra i
residui passivi di competenza e gli impegni contratti nel corso dell’esercizio. Esso rimane
pressoché costante (24,40% nel 2007, 24,75% nel 2008, 24,09% nel 2009), mentre
aumentano degli impegni di competenza. Il dato conferma una sostanziale stabilità nella
formazione dei residui nella gestione di competenza.
Tabella T3.15 Milioni di euro
2007 2008 2009
Residui passivi di competenza 2.800,1 2.949,67 2.944,06
Impegni di competenza 11.477,18 11.917,04 12.218,70
Incidenza residui passivi 24,40% 24,75% 24,09%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte. Note: valori depurati dalle contabilità speciali (Titolo IV).
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Grafico G20
Incidenza residui passivi
24,40%24,09%24,75%
20,00%
21,00%
22,00%
23,00%
24,00%
25,00%
26,00%
27,00%
28,00%
29,00%
30,00%
2007 2008 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
INDICE DI CAPACITA’ DI PAGAMENTO IN C/COMPETENZA
Quanto sopra trova corrispondenza sul piano dei pagamenti in conto competenza. In termini
percentuali, nel triennio 2007-2009, essi rimangono costanti (la capacità di pagamento si
attesta, infatti, intorno al 75%). I valori assoluti, invece, mostrano un aumento, sia per
quanto riguarda gli impegni, che per i pagamenti. Ciò appare significativo di una migliorata
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte
41
GRAFICO G17
Risultato finanziario (avanzo)
0,00
50.000.000,00
100.000.000,00
150.000.000,00
200.000.000,00
250.000.000,00
300.000.000,00
2007 2008 2009
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte
4.1 RESIDUI PASSIVI PERENTI
Un altro dato da considerare nella valutazione della gestione finanziaria della Regione Piemonte
è quello riguardante i residui passivi perenti. Come noto, l’istituto della perenzione
amministrativa individua quali residui perenti i residui passivi che non sono pagati entro un
determinato termine dall’esercizio cui si riferiscono e ne consente l’eliminazione dal bilancio.
Per la Regione Piemonte la definizione di residui perenti è data dall’art. 23 comma 8 del
Regolamento regionale di contabilità del 5 dicembre 2001: “Le spese impegnate e non pagate
entro il termine dell'esercizio costituiscono residui passivi da comprendere tra le passività del
conto generale del patrimonio e sono conservate, nel conto dei residui, per non più di due anni
successivi a quello in cui l'impegno si è perfezionato, per le spese correnti, e per non più di
quattro anni per le spese in conto capitale, e per non piu’ di sette anni per le contabilità
speciali di cui all’articolo 29. Gli impegni cancellati trovano sede in apposita voce delle passività
del conto generale del patrimonio, di cui all' articolo 37 della l.r. 7/2001”. In base ai dati forniti
dalla Regione, l’ammontare dei residui perenti è pari a 325.208.411,31 di euro, dall’esercizio
1999 al 2009.
Come noto, per i residui perenti, che costituiscono debiti dell’Ente pur se espunti dalle scritture
di bilancio, deve essere garantita una copertura finanziaria. Allo scopo, l’art. 18 L.r. 11 aprile
2001 n.7 prevede la costituzione di un fondo di riserva dal quale sono prelevate le somme
occorrenti a integrare stanziamenti di spese obbligatorie secondo la legislazione in vigore. Per
spese obbligatorie s’intendono, tra le altre, quelle stanziate per crediti non prescritti, il cui
pagamento sia richiesto dai creditori.
42
Una adeguata copertura, ad esempio, come avviene in altre Regioni, potrebbe essere ottenuta
tramite il vincolo di una quota dell’avanzo di amministrazione. Nel bilancio di previsione la
Regione Piemonte ha costituito un fondo di riserva di parte corrente per la copertura dei residui
perenti che ammonta a 6.532.265 milioni di euro, mentre per il conto capitale è di 5.000.000
milioni di euro. A consuntivo non risultano effettuati pagamenti a valere su tali fondi.
Va osservato che le dette riserve si presentano di entità molto ridotta rispetto al totale dei
residui passivi perenti, che, come detto, ammonta a oltre 325 milioni di euro.
Tale prassi non appare ispirata a prudenza e denota una situazione debitoria non ottimale, se
non rischiosa, per l’Ente.
A tale riguardo il rappresentante della Regione in adunanza ha osservato che è stato ritenuto
piu’ opportuno, in luogo della copertura mediante costituzione di un fondo di adeguato
ammontare, reimpegnare eventualmente per competenza. Ciò anche in base alle scarse
richieste, nel passato, di pagamento di residui perenti.
Tale prassi desta comunque perplessità, in quanto il reperimento, sia in termini di competenza,
che in termini di cassa, dei fondi di copertura eventualmente necessari, a fronte di una massa
debitoria di tale entità, potrebbe generare seri problemi di ordine finanziario.
5. LE ANTICIPAZIONI PASSIVE DI CASSA
Come mostrano la tabella T5.1 e il grafico G18 che seguono il ricorso alle anticipazioni è
decisamente diminuito nel corso dell’ultimo quinquennio passando da oltre 900 milioni di euro
nel 2005-2006 a zero del 2007. Nel 2008 si registra un ritorno all’utilizzo delle anticipazioni
passive per un importo di 103 milioni di euro. Nel 2009 sono previste due voci per le
anticipazioni passive : una per 191 milioni e un’altra, denominata anticipazione passiva
straordinaria per il settore della sanità, per 509 milioni di euro. Per la prima voce
l’accertamento è stato pari a zero, mentre la seconda è stata integralmente accertata e
riscossa nel corso dell’esercizio 2009. Opportunamente è stato tenuto distinto il settore della
sanità, che presenta peculiarità sotto il profilo economico-finanziario.
ANTICIPAZIONI PASSIVE ASSUNTE DALLA REGIONE PIEMONTE Tabella T5.1 Milioni di euro
2004 2005 2006 2007 2008 2009
Anticipazioni Passive 556 908 940 0 103 0
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte. Per il 2009 non è stata considerata l’anticipazione straordinaria per la sanità pari a 509 milioni di euro.
Le anticipazioni passive, oltre che essere sintomatiche di difficoltà legate ad una asincronia
nella gestione delle spese e delle entrate, rappresentano una spesa per interessi a carico
dell’amministrazione. La loro riduzione o mancanza va quindi valutata positivamente. Nel
caso della Regione Piemonte un giudizio in tali termini può essere espresso nei limiti di cui
sopra.
43
Grafico G18
Anticipazioni Passive 2004-2009
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
2004 2005 2006 2007 2008 2009
anticipazioni passive
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
Nella tabella sotto sono riportati gli importi pagati dalla Regione Piemonte a titolo di interessi
su anticipazioni. Nel 2009 sono maturati interessi passivi per 14,2 milioni di euro.
Tabella T5.2 Milioni di euro
2006 2007 2008 2009
Anticipazioni Passive 940 0 103 0
Interessi passivi su anticipazioni 0 20,7 3,5 14,2
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
44
Grafico G19
Evoluzione anticipazioni passive e interessi su anticipazioni 2006-
2009
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
2006 2007 2008 2009
anni
Am
monta
re
anticip
azio
ni
0
5
10
15
20
25
Am
monta
re inte
ressi
passiv
i
Interessi passivi su anticipazioni Anticipazioni Passive
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.
La riduzione o l’assenza di anticipazioni può generalmente ricollegarsi a una migliorata capacità
di programmazione e di previsione ovvero a una maggiore disponibilità di risorse. Le
successive tabelle mostrano un incremento della capacità di riscossione nel 2009 (+ 3% circa),
cui ha fatto riscontro un aumento dei pagamenti complessivi.
I dati riportati nelle tabelle T5.2, T5.3 e T5.4, infatti, evidenziano un aumento delle risorse
disponibili tra il l 2007 e il 2009. Corrispondentemente risulta aumentata la capacità di
riscossione totale (data dal rapporto tra le previsioni e le riscossioni di cassa), che si assesta,
per il 2009, al 68,18%.
CAPACITA’ DI RISCOSSIONE TOTALE
Tabella T5.2 Milioni di euro
2007 2008 2009
Riscossioni di cassa 10.434,70 11.173,55 12.341,20
Previsioni di cassa 17.285,68 17.045,83 18.100,98
Capacità di riscossione % 60,37% 65,55% 68,18%
Fonte: elaborazione della Corte dei conti sulla base di dati forniti dalla Regione Piemonte.