LA PILLOLA PER NAVIGARE - parrocchiadellamercede.it · Leonardo da Vinci 8/2 - Trasporto per gli anziani a fare la spesa, commissioni presso la posta, la banca ecc. e ambulatori ...

… Il Telefono d’Argento – Onlus Via Panama, 13 – 00198 ROMA

Tel. 06.8557858 – 333.1772038 e-mail: [email protected]

sito: www.telefonodargento.it

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LA PILLOLA

Giugno 2017

LA STAGIONE DELLE DICHIARAZIONI Donare alle onlus fa risparmiare

Questo è il decimo anno dell’istituzione del 5 per mille, un modo diverso e senza costi di aiutare le associazioni come la nostra. Come fare? Basta solo inserire, nel riquadro destinato alle associazioni di volontariato, il Codice Fiscale n 97 33 54 70 585 e la propria firma. Se conoscete il Telefono d’Argento e pensate che svolga bene il suo servizio chiedete a parenti ed amici di inserire nella denuncia dei redditi il Codice Fiscale della nostra Associazione. Grazie.

E’ ARRIVATA LA PRIMAVERA SONO INIZIATE LE “PASSEGGIATE ROMANE 2017”

Sono iniziate le “Passeggiate Romane 2017” a maggio con la visita in pullman ad alcune “Fontane di Roma” (v. foto sotto). Il 27 maggio poi si è passata l’intera giornata alla riserva naturale ” La Selvotta” vicino Formello dove è stato possibile vedere da vicino aquile e avvoltoi in volo. Nel mese di giugno (in data da definire) si passerà un’intera giornata al mare presso un convento di Suore vicino S. Marinella. Chiamate per informazioni lo 06 8557858.

Ecco un paio di foto significative della passeggiata del 10 maggio scorso.

La Pillola – Giugno 2017

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Apriamo la Pillola con questa riflessione Un sorriso non costa nulla e rende molto. Arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Non dura che un istante, ma il suo ricordo è talora eterno. Nessuno è così ricco da poterne fare a meno, nessuno è così povero da non poterlo dare. Un sorriso dà riposo nella stanchezza; nello scoraggiamento rinnova il coraggio; nella tristezza è consolazione… Ieri viaggiavo sulla metropolitana milanese e leggevo. Davanti a me era seduto un giovane: ho alzato gli occhi casualmente e lui mi ha fatto un cenno di saluto e ha sorriso. Eravamo pochi, data l'ora tarda, su quel vagone e non ho resistito all'idea di parlargli e così ho conosciuto la sua vita di straniero. Fioriscono tante cose da un sorriso, una realtà ormai rara perché noi ce ne stiamo così spesso incupiti e ingrugnati, nel nostro piccolo mondo di fastidi e di solitudine. È bello, perciò, riproporre quell'elogio del sorriso che fu composto da un sacerdote oratoriano inglese, Frederick W. Faber (1814-1863), anglicano convertitosi al cattolicesimo come il suo maestro, il futuro card. John H. Newman. Un lettore di Medesano (Parma) mi ha inviato queste righe che continuano così: «Se incontrerete talora chi non vi dona l'atteso sorriso, siate generosi e date il vostro, perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso come di chi non sa darlo agli altri». È, questa, una piccola missione da compiere in una società che ha banalizzato le relazioni o le ha rese sguaiate, permalose e imbronciate. Deponiamo il piccolo raggio di un sorriso, appena vediamo aprirsi un varco nei rapporti così freddi e indifferenti delle nostre città.

Card. Gianfranco Ravasi "Il Mattutino" - da L'Avvenire

IN QUESTO NUMERO DELLA PILLOLA PER NAVIGARE: 1. Appuntamenti e Notizie 2. Le donne: Eleonora Duse 3. Giovedì al cinema! 4. Ho letto e consiglio…… 5. Le nostre ricette: Insalata di farro e zucchine 6. Raccontaci di te: Topi 7. Buon compleanno a … Per coloro che, non ricevono la Pillola e desiderano iscriversi, basta contattare la sede più vicina.

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1 – APPUNTAMENTI E NOTIZIE

� DALLE SEDI:

A S. Roberto Bellarmino via Panama 13

Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.30.

Il lunedì dalle 16 alle 17: Corso di Ginnastica dolce

Il mercoledì dalle 10 alle 11: Incontri Aperta ..Mente

Il mercoledì dalle 11 alle 12: Ginnastica dolce

La prima domenica del mese dopo la messa delle 10.30: “Un caffè insieme”

Per informazioni chiamare 06 8557858

A S. Agnese via Nomentana 349

Aperta il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18.30 Il martedì alle ore 16:00 :Incontri Aperta..Mente Gli incontri "Aperta..Mente" termineranno con il mese di Giugno e riprenderanno a metà Settembre. Martedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00: servizio del medico su appuntamento, prenotabile il martedì o giovedì pomeriggio precedenti al numero 06 86207644

E’ attivo un servizio di consulenza amministrativa condominiale su appuntamento prenotabile in sede o telefonando ai numeri 06 86207644 (mar./giov. pomeriggio)

Domenica 11 giugno: dalle ore 20:00 - FESTA DELL'ESTATE DI S. AGNESE. I volontari di Telefono d'Argento saranno presenti al banco delle bruschette e grigliate. Martedì 20 Giugno, ore 16:00, nel Salone Giulio II: Presentazione dei libri CON IL SOLE NEGLI OCCHI e B.I.C. BREVI INCONTRI CASUALI di Elfriede Gaeng Sarà presente l'autrice La sede sarà aperta a luglio con i consueti orari. Per informazioni chiamare 06 86207644 A Santa Croce Via Guido Reni 2b Aperta tutti i giorni dalle 16 alle 19

FESTA DELLE CILIEGIE con musica e buffet e naturalmente

tante ciliegie…… Sabato 17 giugno 2017 dalle ore 17

a Via Frescobaldi, 22

Vieni anche tu? Info: 06.8557858 e 3396503588

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Il mercoledì ore 17.00 LA CUCINA DELLE IDEE: propone un programma di attività – club del

lettore, seminari di informatica, laboratori di lettura ad alta voce, laboratori artistici, conferenze

sull'arte, speakers'corner, serate a tema.

Il martedì e il giovedì dalle ore 17 alle ore 18.30 e il mercoledì dalle ore 11 alle ore 12.30:

Impariamo ad utilizzare Pc e apparecchi mobili

Il Martedì e il giovedì dalle ore 16.30 alle ore 18.30 Corsi di ginnastica dolce Per informazioni chiamare 333.1772038 – 06.3222976

A S. Emerenziana Via Lucrino 53

Aperta il martedì dalle 10 alle 12 e il venerdì dalle 16.30 alle 18.30.

Per informazioni chiamare 06 86218048.

A Genova Torrazza Sant’Olcese v. Leonardo da Vinci 8/2

- Trasporto per gli anziani a fare la spesa, commissioni presso la posta, la banca ecc. e ambulatori medici

- Animazione presso la sede: un giorno alla settimana si gioca a carte o a tombola;-un giorno si cuce, si fa la maglia ecc. con finalità benefiche;- un giorno si partecipa al corso di computer

Per informazioni chiamare 010 7092604

A S. Maria della Mercede via Basento 100

Aperta il martedì e il venerdì dalle ore 17.00 alle 19

Tutti i mercoledì dalle 16 alle 17.30 Il Telefono d’Argento e l’Angolo dell’Amicizia organizzano incontri:

7 giugno ore 16: Incontri Aperta...Mente 14 giugno ore 16: Un’opéra comique di Gaetano Donizetti “La figlia del reggimento”,

Giulio D’Amore, Musicologo terrà una conversazione con ascolti Gli incontri del mercoledì vanno in vacanza, la nuova programmazione comincerà dal mese di ottobre. Per informazioni chiamare 06 88 40 353

Nella Sede dei Sacri Cuori Via Poggio Moiano,12 Aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 17 alle 19 Il giovedì dalle 10 alle 11.30: Incontri Aperta…Mente

Gli incontri "Aperta..Mente" termineranno con il mese di maggio e riprenderanno a ottobre. Domenica 11 giugno, dopo la messa delle 10.30, “Un caffè insieme“

La sede sarà aperta a luglio il mercoledì con i consueti orari. Per informazioni chiamare 06 86210008

A Via G. Frescobaldi 22

II giovedì mattina (ore 10,30 – 12) Cineforum.

Il giovedì mattina (ore 10 – 13) e il venerdì mattina (ore 10 – 13) sono a disposizione, per consulenze e consultazioni gratuite, psicologo e avvocato,

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Per informazioni chiamare 06 8557858 o al cellulare 331 3248598.

Card Telefono d’Argento

E’ sempre in distribuzione la card che consente di ottenere sconti ed agevolazioni presso alcuni esercenti, studi medici, sanitari, teatri, ecc. .

La card è personalizzata, quindi vi aspettiamo per offrirvela e farvi conoscere le diverse possibilità di utilizzo.

In ogni sede si possono richiedere informazioni e delucidazioni.

2 – LE DONNE……… ELEONORA DUSE

Una bella strada dei Parioli, tra via S. Filippo e p.le delle Muse porta il nome di Eleonora Duse, non lontano ne troviamo un’altra intestata a Giacinta Pezzana: due attrici che hanno condiviso le ansie e le glorie della vita di teatro (a due passi anche, non a caso, via Anna Magnani).

Il nome di Eleonora Duse è forse più noto a molti per la sua tormentata storia con Gabriele D’Annunzio che non per la grande abilità recitativa, eppure l’attrice ha rappresentato l’icona dell’emancipazione femminile, della forza e del carattere tenace delle donne, attraverso le vicende della sua vita e le magistrali interpretazioni che hanno commosso e avviato le platee italiane ed estere tra Ottocento e Novecento.

La prima conferma la ebbe a Verona, interpretando Giulietta e ottenendo un vero trionfo.

Fece successivamente parte della Compagnia Pezza dove recitava anche Giacinta, interpretando i ruoli femminili in “Teresa Raquin” (Zola) e “moglie di Claudio” (Dumas figlio): una vera consacrazione. A Torino ebbe modo di conoscere la grande Sara Bernhardt e fu subito determinata a imitarla e superarla.

La sua bravura la portò a calcare le scede dei più importanti teatri in Italia ma anche in Germania, Russia, Inghilterra, America. A Parigi ottenne un esaltante successo interpreta do “La dame aux camelias” (Dumas figlio).

Divenne presto l’idolo degli appassionati e dei critici, maturando un suo stile attraverso le scelte dei soggetti. Il suo modo di fare teatro conservava il meglio della tradizione ma avvertiva i cambiamenti e i fermenti di una società in crisi. Le “pièces” di stampo francese di Alexandre

Eleonora nacque a Vigevano il 3 ottobre 1858 da una famiglia di attori girovaghi di antica tradizione. Figlia d’arte, debutta a quattro anni nel ruolo di Cosetta dei Miserabili. Ebbe un’infanzia triste e piena di stenti, costretta a una vita randagia per l’Italia, sempre in lotta con la miseria.

La perdita della madre, in età giovanile, provocò un’ulteriore trauma. La Nostra era, però, una donna dal temperamento forte e passionale, credeva nelle sue capacità e nella possibilità di realizzarle.

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Dumas figlio e di Victorien Sardou, molto in voga all’epoca, venivano vivificate e nobilitate dal vento della sua prepotente interpretazione che metteva in evidenza, dietro il luccichio delle paillettes e la rassicurante apparenza di perbenismo, l’ipocrisia della società borghese in declino dove emergevano altre spinte: la brama di ricchezza, l’infedeltà, il sesso. Mise in risalto il ruolo della donna, sempre meno “fata del focolare”, ma tormentata da pulsioni interiori, insicurezza, irrequietezza, nevrosi. Mentre la carriera artistica di Eleonora prendeva il volo, la sua vita sentimentale ebbe un andamento altalenante, non proprio fortunato, anche se, talvolta, esaltante forse perché dietro un carattere volitivo e dominante si celava una grande fragilità proprio come i personaggi che interpretava.

Nel 1881 sposò l’attore Tebaldo Marchetti da cui ebbe l’unica figlia, Enrichetta, dal quale si separò ben presto. Nel 1884 intrecciò un rapporto con Arrigo Boito, esponente della “Scapigliatura”. Il nuovo ambiente ampliò il repertorio della Duse con i drammi di G. Giacosa ma anche di Ibsen “Casa di bambola”, “La donna del mare”. Nel 1882 incontrò Gabriele D’Annunzio e successivamente, tra i due nacque una travagliata relazione sentimentale e artistica, che durò dieci anni tra alti e bassi, da cui D’Annunzio ottenne lusinghieri risultati in quanto la Duse, attrice di fama mondiale, portò in scena i suoi drammi: “La figlia di Iorio”, “La Gioconda”, ”Francesca da Rimini”, contribuendo ad aumentare la sua fama e sostenendo le spese per le rappresentazioni.

D’Annunzio era forse innamorato di Eleonora, ma l’indole narcisista, megalomane e volubile, lo portò dai picchi della grande passione agli abissi del tradimento e delle meschinerie. La Duse dovette sopportare dal “Vate immaginifico” le molte infedeltà, i frequenti sbalzi d’umore, le spese folli, le sregolatezze come l’uso di droghe. L’uomo che amava la umiliò al punto di toglierle la parte di Anna in “Città morta” e di affidarla alla sua rivale Sara Bernhardt, e quella di Mila di Codra ad Irma Gramatica. Fu la fine, anche se la grande attrice scrisse “Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata, gli perdono tutto perché ho amato”. In seguito a un periodo di difficoltà fisiche e psichiche, nel 1909 la Duse si ritirò dalle scene in riflessione mistica. Nel 1921 ritornò alla ribalta, un po’ invecchiata, ma sempre affascinante.

Dopo le tournées di Roma, Torino, Milano tornò negli Stati Uniti ma a Pittsburgh si ammalò e morì il 21 aprile 1924. Le sue spoglie furono traslate ad Asolo. Alla notizia D’Annunzio avrebbe detto, con un soprassalto di consapevolezza: “E’ morta quella che non meritavo!”.

Quale fu la ragione di tanto successo? La grande capacità interpretativa, indubbiamente, la sensibilità, la bellezza, ma soprattutto la voce melodiosa piena di sfumature, l’espressone del viso, la gestualità che sapevano trasmettere, come uno strumento, le emozioni, il dolore, la passione, il tormento, coinvolgendo e incontrando il pubblico in modo totalizzante.

E’ anche singolare ed esemplare la sua evoluzione umana e spirituale: dalla piccola e misera guitta è nata una donna elegante, raffinata, molto colta e interiormente ricca.

3 – GIOVEDI’ AL CINEMA

A Via G. Frescobaldi 22 Il giovedì mattina (ore 10,30 – 12). Lo scopo di questi incontri è tanto quello di andare al cinema quanto di creare occasioni di incontro e scambio di idee. Giusto “per stare insieme”!

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Per info chiamare 06 8557858 o al cellulare 331 3248598.

4 – HO LETTO E CONSIGLIO

5- LE NOSTRE RICETTE

Insalata di farro con tonno e zucchine

Procedimento Lessiamo il farro, tenendo conto dei tempi indicati sulla confezione, e lo lasciamo raffreddare dopo averlo passato per qualche secondo sotto l'acqua corrente.

Il Consolatore di Jostein Gaarder Come può un uomo superare la solitudine? Jakop è un anziano ex ricercatore universitario amante della linguistica che non ha parenti né amici. Separato dalla moglie condivide con lei solo il possesso di una macchina. Unico suo amico è una marionetta, Pelle, con la quale intrattiene uno stretto rapporto. Ma Jakop ha trovato un sistema tutto suo per riempire la vita: segue gli annunci funerari e partecipa ai funerali mescolandosi ad amici e parenti del defunto. Inventa ricordi ed aneddoti vissuti insieme al morto, commuovendo e commuovendosi, perché anche le storie inventate possono dare felicità. Usa le parole più appropriate e, da linguista, ne sviscera l'etimologia cercando l'origine comune alla diverse lingue. Poi ad un funerale incontra Agnes: sarà la spinta per mettere ordine ai suoi ricordi in una lettera che le vuole spedire. Gaarder affronta il tema della solitudine, dell'importanza della famiglia e della ricerca delle nostre origini.

Ingredienti (per 2 o 3 persone) 200 g di farro 4 zucchinette chiare 2 scatolette di tonno 1 cipollotto 1 cucchiaio di olive nere denocciolate 1 ciuffetto prezzemolo, timo, basilico...o altro a nostro piacimento origano secco 1 fetta di caprino semistagionato tagliata a cubetti olio d'oliva sale

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Tagliamo a rondelle le zucchine, le condiamo con sale, olio e origano e le inforniamo a 200° per 20 minuti circa: devono rimanere croccanti. Per evitare che asciughino troppo dopo i primi 10 minuti copriamole con un foglio di alluminio. Lasciamo raffreddare le zucchine e a questo punto possiamo comporre la nostra insalata assemblando tutti gli ingredienti: il tonno sgocciolato, il cipollotto affettato, le olive, parte intere e parte divise a metà, il formaggio, l'olio e gli aromi tritati. Aggiustiamo di sale e lasciamo riposare l'insalata almeno una mezz'oretta prima di servirla, per farla insaporire meglio. In forno preriscaldato a 200° per 20 minuti circa, fino a doratura.

6 - RACCONTACI DI TE Topi Un primo segnale d’allarme scattò quando Chiara, dieci anni, disse: “Ma è così semplice. Faccio clic con il mouse sul portale e navigo, nonna”. “Fai clic con cosa?” chiesi perplessa. “Ma sì, nonna, col mouse. Sai quell’aggeggio a forma di topolino collegato al computer?” intervenne Edo. “Lascia stare, tanto la nonna non capisce” aggiunse Francesco. E riprese a parlare con sua sorella, come se io non fossi stata presente. Quella notte dormii malissimo. Pochi giorni dopo Francesco, otto anni e mezzo mi disse: “Un virus è pur sempre un virus. Bisogna fare una scansione del disco ed eliminare il file che il verme ha inserito nella memoria, nonna”. Fino ad allora conoscevo solo i virus del raffreddore e dell’influenza, pensai tutta triste. Servii ai bambini una porzione industriale di lasagne vegetariane. Secondo mio genero Marco in famiglia c’era allergia per la carne. E io cercavo di tenermi al passo con i suoi desideri e con le esigenze dei miei nipotini. Ma, ormai, sempre più spesso mi sembrava che si esprimessero in una lingua sconosciuta e appartenessero a un mondo a me alieno. Loro chiacchieravano e io non capivo nemmeno di cosa stessero parlando. Continuai a tacere e distribuii il parmigiano in fiocchi. Poi Francesco mi guardò con aria perplessa e mi informò che, per il suo compleanno, e cioè di lì a due mesi, sarebbe stato felicissimo di ricevere in regalo qualche nuovo gioco per la playstation. Aggiunse che, se fossi stata intenzionata a spendere un po’ di più, c’era anche l’accessorio che permette di vedere i DVD… Mi si seccò la gola. “Guarda nonna, è uno sballo. Ti do io tutte le istruzioni, così non devi far altro che passare il mio fogliettino al solito negozio che c’è in via Rossini”. “Grazie, tesoro. Sarà fatto. Mi raccomando scrivi in stampatello, a caratteri grandi e chiari: non vorrei confondermi”. “Perché sfotti?” chiese lui a bocca così piena che non ebbi il minimo dubbio sul suo appetito.

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“Non si parla a bocca piena. E poi, perché sembra che ti stia rivolgendo a un’analfabeta”. “Ma nonna, per quanto riguarda i computer, tu sei veramente un’analfabeta”. Lì per lì non ci feci caso, ma quell’accusa mi rimase in mente e tornò a pungermi più volte nel corso del pomeriggio. Un’analfabeta… Certo ero tagliata fuori dal linguaggio dei computer. Eppure, avevo sempre cercato di stare al passo con le innovazioni tecnologiche. Avevo passato i settanta da qualche anno. Ma mi tenevo in forma facendo lunghe passeggiate a Villa Ada e seguendo un’alimentazione rigorosa. Seguivo anche i corsi Apertamente Anziani organizzati dal Telefono d’Argento presso il Centro Anziani per rimanere in forma mentalmente. Cominciavo a capire che, ignorando il linguaggio del computer , avrei perso il contatto con i nipoti. “Computer? Ma che te ne importa? Sono stupidaggini che vanno bene per le nuove generazioni” disse la mia amica Paola quando gliene parlai. Eppure non riuscivo a rassegnarmi. In fondo c’era in me una voglia matta di fare quello che tante donne della mi generazione rifiutavano: immergermi in quel mondo misterioso che sembrava contenere tante nuove possibilità. Forse furono i miei nipoti a indicarmi la strada, ma fui io a prendere l’iniziativa. Una mattina, dopo aver salutato lo psicologo che teneva il corso Apertamente Anziani, telefonai al Telefono d’Argento e mi iscrissi al corso di computer. Passarono alcuni mesi e, quando ormai avevo perso la speranza, fui convocata per iniziare il corso. Non avevo rivelato a nessuna delle mie amiche quello che stavo per fare, semplicemente perché non avrei saputo spiegarne le ragioni. A che cosa mi serviva quel corso? A niente, in pratica. Ma come potevo spiegare in ogni sfumatura, come mi avevano fatto sentire il mouse e il clic di Chiara? Volevo mantenere il segreto. Nessuno doveva saperne niente, perché la mia iniziativa sarebbe potuta finire con il proverbiale buco nell’acqua. Ma, se avesse funzionato, che sorpresa sarebbe stata per i miei adorati nipotini. Quando iniziai il corso mi trovai in un gruppetto di volenterosi dai capelli bianchi, che erano tutti più o meno mossi dalle mie stesse necessità. Fu difficilissimo. All’inizio, mi sembrò di essere entrata in un territorio ostile del quale non parlavo la lingua e non padroneggiavo nemmeno i gesti più semplici. Ma, incredibile, già alla fine della prima lezione riuscivo a navigare in internet. Con le lezioni successive cominciai a capire meglio e a muovere il mouse con più sicurezza e ad usare la tastiera. Internet e Google erano qualcosa di magico: potevo comunicare con il mondo, con un clic. Accedere a informazioni, archivi e enciclopedie, frugare nelle biblioteche, avere la risposta a qualsiasi dubbio. Presto capii quanto fosse assurdo impedirsi, per semplice pigrizia, di temere i contatti con il mondo dei giovani. Iniziai a pensare di comprarmi un computer. E così feci. Lezione dopo lezione nel nostro gruppetto si formarono legami di simpatia e amicizia. Solo all’istruttore potevo comunicare quello che stavo provando e quando riuscii a navigare in internet da sola, mi sembrò di aver in mano le chiavi del mondo. Che meravigliosa sensazione di potere. Poi cominciammo a scambiarci messaggi di posta elettronica, un po’ per fare esercizio e un po’ per il piacere di dialogare utilizzando un sistema di comunicazione tanto pratico e innovativo.

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Stavo entrando nel futuro e mi divertivo da matti. Studiavo come se fossi tornata sui banchi del liceo. Via via che progredivo usavo sempre di più il computer che mi ero comprata. All’inizio, fu un’ubriacatura: su internet trovavo così tanti argomenti interessanti che non riuscivo a staccarmi dal video. Passavo ore a discutere di problemi di salute sul sito degli appassionati dell’aria aperta. Oppure mi leggevo ultime notizie dei giornali on line. O andavo a caccia di ricette nei siti di cucina, stampandomi quelle che decidevo di sperimentare. Persino i piatti più banali mi sembravano intriganti se venivano da internet. Non ero ancora riuscita a scaricare qualche canzone della mia gioventù, come avrei voluto, ma sapevo che era solo questione di tempo. Mi sentivo sempre più una nonna cibernetica e ne ero soddisfattissima. Intanto era arrivato il momento in cui dovevo dire tutto ai miei nipoti. Mi era costato molto tacere per tutta la durata del corso. Ora che avevo imparato ad usare il computer e a navigare in internet, potevo svelare il mio segreto a testa alta. Cercai di essere tuttavia più naturale possibile quando, la domenica successiva, a pranzo con mia figlia, suo marito e i bambini, dissi: “Ho pensato di prendermi una tastiera ergonomica”. Tutti tacquero e mi guardarono a lungo stupiti. “Nonna!” dissero poi in coro. “Ci stai lasciando di stucco, mamma” “Era per dimostrarvi che non è questione di età. Ci vuole soltanto un po’ di interesse e di buona volontà. Io l’ho fatto! Sto perfino rispolverando le lingue con un corso on line e, se devo andare al cinema, prenoto i posti con internet. Sono una nonna tecnologica ragazzi, che ne dite?”. Oggi continuo navigare, a divertirmi e a scoprire sempre nuove informazioni utili. E, quando i miei nipoti vengono a casa mia, non si annoiano più. Oggi i miei nipoti mi considerano un’amica e io li sento più vicini di prima. Se penso che tutto è cominciato da un mouse…

Maria Grazia M.

7 – BUON COMPLEANNO A ……

TANTI AUGURI!!!!!!!!!!

Margherita, Lori, Paola D, Elena, Elisa, Franco, Luisella, Milena,

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Solo col contributo del vostro 5 per mille potremo rafforzare la nostra associazione e realizzare progetti in vostro favore.

Convincete parenti e amici a sostenerci!!

IL TELEFONO D’ARGENTO della nostra Parrocchia

riprenderà la sua attività martedì 5 settembre 2017

Nei mesi di luglio e agosto rimarrà aperta la Sede di S.

Roberto Bellarmino

a P.zza Ungheria Tel. n. 06 855 78 58 con i seguenti orari:

tutti i giorni dalle ore 17 alle 20 e soprattutto sarà attivo il servizio di

accompagnamento in auto A piazza Ungheria da fine giugno e per tutta l’estate

incontri settimanali in Terrazza, tutti i giovedì a partire dalle 17 alle 20

Chiamate il n. 06 8557858

“La Pillola” nei mesi di luglio e agosto è sospesa

La pubblicazione riprenderà a settembre

Si avvicina la data per la

compilazione del modello

unico, ti invitiamo a sostenerci

con il 5 per mille, con la tua

firma e il numero di codice

fiscale del Telefono d’Argento