LA PIANIFICAZIONE SOSTENIBILE LO SVILUPPO SOSTENIBILE OBIETTIVI DELLA PIANIFICAZIONE SOSTENIBILE IL PRINCIPIO DI VALUTAZIONE AMBIENTALE LA PIANIFICAZIONE COMUNITARIA
LA PIANIFICAZIONE SOSTENIBILE
LO SVILUPPO SOSTENIBILE OBIETTIVI DELLA PIANIFICAZIONE
SOSTENIBILE IL PRINCIPIO DI VALUTAZIONE
AMBIENTALE LA PIANIFICAZIONE COMUNITARIA
I LIMITI DELLO SVILUPPO
Il rapporto del Club di Roma, redatto da un gruppo di ricerca costituitosi presso il Massachussets Institute of Technology, mise in evidenza come sia le risorse energetiche che quelle ambientali fossero assolutamente limitate e non rinnovabili e come la crescita produttiva illimitata le avrebbe ben presto esaurite, apportando al contempo alterazioni tali all'ambiente da provocare una catastrofe ecologica di proporzioni incalcolabili: riduzione della fascia di ozono, distruzione della foresta amazzonica, desertificazione, impoverimento delle falde acquifere, mutamenti nel clima, etc.. Da qui il nascere e lo svilupparsi della consapevolezza, all'interno del mondo industrializzato, della assoluta necessità di un cambiamento radicale, di un nuovo modello di sviluppo basato su un utilizzo razionale delle risorse ambientali e compatibile con esse.
A BLUEPRINT FOR SURVIVAL
Il difetto principale dello stile di vita industriale e della sua etica dell’espansione è che esso è insostenibile. La sua fine, presumibilmente entro l’arco di vita di chi è nato oggi, è inevitabile- dal momento che esso continua ad essere sostenuto da una esigua minoranza, al costo però di imporre grandi sofferenze al resto dell’umanità. Noi possiamo essere certi che prima o tardi esso finirà (solo il momento preciso e le circostanze sono in dubbio), e ciò accadrà in due possibili modi: o contro la nostra volontà, in una successione di carestie, epidemie, crisi sociali e guerre, o perché noi lo vorremo, attraverso una serie di cambiamenti calcolati e pensati, perché desideriamo creare una società che non imporrà ai nostri figli crudeltà e dolore.
LA COMMISSIONE BRUNDTLAND "Lo sviluppo sostenibile, lungi dall'essere
una definitiva condizione di armonia, è piuttosto un processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni delle generazioni future“. (Commissione mondiale per l’ambiente e lo sviluppo, 1987).
2. LE SFIDE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE
Combattere la povertà e lo squilibrio fra Nord e Sud del mondo;
Garantire la conservazione delle risorse energetiche e naturali;
Migliorare la qualità della vita, la salute (wash) e la sicurezza;
Salvaguardare la complessità sotto ogni aspetto (naturale, sociale, culturale)
Favorire le comunità locali e la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali;
COMBATTERE LA POVERTA’
La prima sfida dello sviluppo sostenibile è quella di combattere la povertà in cui versa più della metà degli uomini e superare il divario fra paesi ricchi e paesi poveri
CONSERVARE LE RISORSE AMBIENTALI
3.870 milioni di ettari coperti da foreste nel mondo
80% delle foreste è stato già distrutto
140.000 km2 di foresta tagliati ogni anno
Scompare ogni 2 secondi una superficie pari ad un campo di calcio
94% delle foreste primarie negli USA è stato abbattuto
15.000 ettari l'anno la foresta distrutta in Russia
70% del legname la quota estratta illegalmente in Indonesia
AGENDA 21 LA PIANIFICAZIONE SOSTENIBILEAgenda 21 e’ il nome del documento approvato da
tutti i paesi partecipanti alla conferenza di Rio del 1992 nel quale si indicavano le strategie da seguire per garantire uno sviluppo sostenibile nel XXI secolo. Le linee principali indicate da agenda 21 prevedono:
garantire uno sviluppo economico socialmente equo
conservare le risorse ambientali efficienza energetica e riduzione degli
inquinamenti miglioramento della qualita’ della vita e della
sicurezza ambientale favorire la partecipazione dei cittadini al
processo decisionale
LA CITTA’ INSOSTENIBILE:POVERTY AND VULNERABILITY La città contemporanea, soprattutto nei
paesi in via di sviluppo è il luogo in cui si concentrano povertà e diseguaglianze sociali;
I modelli di crescita della città basati su un uso speculativo del suolo creano inquinamenti (traffico urbano) e disastri naturali;
Inquinamenti e disastri, associati alla povertà, sono causa di morti, malattie e disagi per la popolazione urbana.
I PILASTRI DELLA CITTA’ SOSTENIBILE
ECOCOMPATIBILITA’ E RISPARMIO ENERGETICO
SICUREZZA E SALUTE DEMOCRAZIA E
PARTECIPAZIONE PARI OPPORTUNITA’ ED
EGUAGLIANZA SOCIALE
LE POLITICHE PER LA CITTA’ SOSTENIBILE INTEGRAZIONE E MULTISETTORIALITA’
sviluppo economico, occupazione, fiscalità, ecc..
aspetti sociali e culturali; aspetti amministrativi e gestionali aspetti spaziali
PROCESSI DECISIONALI ALLARGATI E PARTECIPATI
ENTI LOCALI CON PIU’ CAPACITA’ DI COORDINAMENTO E MENO NORME AUTORITATIVE
LA PIANIFICAZIONE AMBIENTALELa pianificazione ambientale si pone l’obiettivo
fondamentale di garantire che le trasformazioni operate dagli interventi dell’uomo sul territorio siano compatibili con le risorse naturali e con le caratteristiche delle stesse. In particolare fra le missioni della p.a. vi sono:
riduzione e controllo degli inquinamenti di aria, acqua e suolo;
difesa del suolo e protezione dai rischi ambientali (naturali ed antropici);
conservazione della natura e del paesaggio; controllo sull’uso delle risorse ambientali.
IL METODO AMBIENTALE
CENSIMENTO DELLE RISORSE AMBIENTALI
caratterizzanti il contesto territoriale (geologia, idrografia, flora, fauna, paesaggio, patrimonio storico- artistico, etc..).e delle
invarianti ambientali, ovvero quelle porzioni o
elementi del territorio che per le loro caratteristiche ecologiche, paesaggistiche o storiche non si prestano ad interventi di trasformazione
IL METODO AMBIENTALE
QUADRO DEI VALORI AMBIENTALI ovvero la predefinizione, per ogni tipo di risorsa o
porzione di territorio, di caratteristiche qualitative e quantitative da considerarsi come obiettivo ad quem o standard minimo livelli di qualità soglie di tolleranza rischio ammissibile
QUADRO DI COMPATIBILITÀ AMBIENTALI che in base ai valori così predefiniti ed alle
caratteristiche delle risorse ambientali, fissi per ognuna di esse le condizioni per il loro uso, le trasformazioni possibili e le caratteristiche che esse dovranno avere.
LA COMPATIBILITA’ COMPONENTI AMBIENTALI/ AZIONI
LE COMPONENTI geologia, idrologia morfologia flora e fauna acqua e aria paesaggio beni culturali attivita’
economiche
LE ATTIVITA’ agricoltura attivita’ produttive residenza a.d. resibenza b.d servizi tempo libero e
ricreazione
LA VALUTAZIONE D’IMPATTO AMBIENTALE -VIAIntrodotta nella legislazione federale degli Stati
Uniti nel 1969 con il National Environmental Protection Act, è una procedura tecnico amministrativa tendente a valutare la compatibilità ambientale di alcuni progetti che potrebbero avere un impatto rilevante sull’ambiente: autostrade, grandi impianti industriali, ecc..
Nell’ambito della procedure viene prodotto un Rapporto di impatto ambientale (Environmental Impact Statement) che viene successivamente sottoposto alla valutazione di un pubblico dibattito. Da quest’ultimo possono derivare proposte di modifica del progetto fino al diniego alla realizzazione del progetto stesso.
LA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA - VAS La valutazione d’impatto ambientale come
strumento di controllo ex post dei progetti si applica nel momento in cui esiste già un progetto esecutivo ed alcune decisioni sono state assunte.
Da qui l’idea di anticipare le procedure di valutazione nella fase di redazione degli strumenti urbanistici, che rappresentano il momento in cui vengono assunte le scelte di localizzazione.
Con la direttiva n° 42 Del 2001 l’UE ha introdotto la Valutazione ambientale strategica (Vas), una procedura cui devono essere sottoposti piani territoriali e di sviluppo già nella fase della loro elaborazione.
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La Direttiva 2001/42/Ce
Obiettivo: “Garantire un elevato livello di protezione
dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che, ai sensi della presente direttiva, venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente “
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Procedura Di Applicazione La valutazione ambientale deve
essere applicata durante la fase preparatoria del piano o del programma ed anteriormente la sua adozione o all’avvio della relativa procedura legislativa
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Rapporto Ambientale
Individua, descrive e valuta: Gli effetti ambientali che potrebbero
verificarsi adottando il piano o programma;
Le alternative possibili in virtu’ degli obiettivi prefissati
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Valutazione Ambientale
Avviene attraverso la redazione del rapporto di impatto ambientale, la valutazione del rapporto, i risultati delle consultazioni nell’iter decisionale e la messa a disposizione delle informazioni sulla decisione
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Contenuti
Lo stato dell’ambiente e sua evoluzione in assenza del piano o programma
I problemi ambientali esistenti Gli obiettivi di protezione ambientale stabiliti
al livello internazionale Gli effetti sull’ambiente Le misure per la riduzione degli effetti negativi
sull’ambiente Le alternative previste e motivi di scelta Le misure di monitoraggio