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LA PIAGA SOCIALE DEL GIOCO D’AZZARDO: QUALI VIE PER USCIRNE?
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La piaga sociale del gioco d’azzardo

Aug 08, 2015

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LA PIAGA SOCIALE DEL GIOCO D’AZZARDO:

QUALI VIE PER USCIRNE?

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«Azzardo» deriva dall’arabo al-zahr «dado»! Rimanda al decider-si la vita tirando un dado.

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Un paradosso

Un paradossale:

- dal proibizionismo sul gioco che distingueva l’Italia dagli altri Paesi occidentali, si è passati a una situazione di concessioni senza limiti.

- L’industria del gioco d’azzardo ha il terzo fatturato più alto del Paese

- Si aggira intorno ai 87 miliardi di euro.

- La spesa media che grava sugli italiani maggiorenni per il gioco d’azzardo raggiunge punte di 1.480 euro in Abruzzo e di 2.960 euro a Pavia.

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Si chiude il sipario sui Casinò

I templi del gioco lasciano spazio alla solitudine del giocatore

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La confessione di un giocatore

«Potrei dire — ha confessato uno dei milioni di giocatori — che per me la slot è un’amante, un’amica, un appuntamento, ma in realtà non è niente di tutto ciò: è un aspiratore che succhia via la vita da me e che succhia me via dalla vita».

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La legge e il gioco d’azzardoI tre periodi

Dal1897 al 1992 le leggi hanno considerato il gioco d’azzardo un pericolo sociale per la legalità, l’ordine, il risparmio e i conti pubblici.

Durante la crisi economica dell’estate del 1992 il gioco pubblico d’azzardo diventa una delle voci del prelievo indiretto.

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…nella II fase inizia la liberalizzazione

Nel 1994 nascono le prime lotterie istantanee; Nel 1997 durante il Governo Prodi si

autorizzano sia le sale scommesse sia la doppia giocata di Lotto e Superenalotto;

Nel 1999 nascono le sale Bingo col Governo D’Alema.

Con la legge n. 388/2000 è il Comune a rilasciare una licenza ma per ottenerla basta presentare al sindaco una denuncia di inizio attività.

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La solitudine del gioco…

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III fase Nel 2003 il gioco d’azzardo è trasformato in una grande

operazione finanziaria.

Il Governo Berlusconi autorizza le slot machine (2003) e le scommesse Big Match (2005).

Tra il 2007 e il 2008 vengono autorizzati i giochi che raggiungono l’utente via sms e digitale; l’azzardo on-line viene reso legale.

L’anno dopo, nel 2009, nascono le Video Lottery e il Gratta e Vinci

In questi ultimi tre anni sono state date più di 1.000 concessioni per aprire sale da gioco per tornei di poker, 7.000 punti vendita per scommesse ippiche e sportive.

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La criminalità organizzata

Si stimano10 milioni di guadagno annuo in nero

Pizzo ai locali Prestiti a usura ai cittadini Ricatti ai baristi

… Ai controlli risulta irregolare

una slot su 3

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La società civile Nel Paese esistono migliaia di iniziative per arginare la

cultura dell’azzardo. Si tratta di baristi, sindaci, amministratori locali e regionali, associazioni come Vita e Libera.

Più di 400 sindaci hanno aderito alla proposta di legge di Legambiente che chiede al Parlamento di tutelare i giocatori, farsi carico della loro salute, impedire le infiltrazione mafiose nel gioco.

Gruppo interparlamentare coordinato da Lorenza Basso e il Testo Unico sulla cura della dipendenza da gioco

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Per la Chiesa

Per la Chiesa «I giochi d’azzardo (gioco delle carte, ecc.) o le scommesse non sono in se stessi contrari alla giustizia. Diventano moralmente inaccettabili allorché privano la persona di ciò che le è necessario per far fronte ai bisogni propri e altrui. La passione del gioco rischia di diventare una grave schiavitù. Truccare le scommesse o barare nei giochi costituisce una mancanza grave, a meno che il danno causato sia tanto lieve da non poter essere ragionevolmente considerato significativo da parte di chi lo subisce»

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Nella Costituzione italiana

Il gioco d’azzardo è contrario ad alcuni princìpi fondamentali della Costituzionali come quello

della tutela della dignità della persona (art. 2 Cost.),

della minaccia dell’unità della famiglia (art. 29 Cost.),

della tutela della salute (art. 32 Cost.), della tutela del risparmio (art. 47 Cost.).

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«Bastano, comunque, molte storie di vita rovinate per ricordare al Governo e al Parlamento che il banco non può più continuare a vincere con regole truccate».