La demografia d’impresa Consistenza al 30 giugno 2018 Iscrizioni, cessazioni, fallimenti, 2° trimestre 2018 Provincia di Como, confronti territoriali A cura di Caterina Lorenzon, Massimo Gaverini e Arianna Augustoni Ufficio Studi e Statistica Area promozione delle imprese e sviluppo del territorio Responsabile: Pina Sergio Settembre 2018
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La demografia d’impresa Consistenza al 30 giugno 2018 Iscrizioni, cessazioni, fallimenti, 2° trimestre 2018 Provincia di Como, confronti territoriali
A cura di Caterina Lorenzon, Massimo Gaverini e Arianna Augustoni Ufficio Studi e Statistica Area promozione delle imprese e sviluppo del territorio Responsabile: Pina Sergio Settembre 2018
Camera di Commercio di Como – Ufficio Studi e Statistica – Pag. 2
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Le imprese registrate e attive
L’analisi del numero delle imprese che operano in un territorio e della sua variazione nel tempo è un fattore imprescindibile per descrivere l’economia di un’area. Grazie ai dati Infocamere possiamo fotografare, alla scadenza di ogni trimestre, la consistenza e la tipologia degli attori economici effettivamente attivi. Il confronto a breve e lungo termine tra questi dati mette in luce i cambiamenti intercorsi.
Alla data del 30 giugno 2018 la consistenza delle imprese registrate all’anagrafe camerale di Como è risultata pari a 47.869 unità, in linea con il dato rilevato nello stesso periodo dell’anno precedente (+4 unità). Rispetto invece al 31 marzo 2018, le imprese registrate sono aumentate di 231 unità (+0,5%). L’andamento del sottoinsieme delle imprese attive ha fatto registrare invece un calo a 42.658 unità, perdendo 39 unità rispetto all’anno precedente (-0,1%) e toccando così il valore minimo dal 2005. È cresciuto invece il numero delle attività rispetto al trimestre precedente: + 241 unità sui dati di fine marzo 2018 (+0,6%).
Serie storica del numero di imprese registrate, di cui attive al 30 giugno. Provincia di Como
I dati e i grafici successivi, relativi alle sole imprese attive, mettono in luce l’andamento delle imprese attive nelle province lombarde e in Italia. Nell’ultimo anno la performance di Como è piatta, analogamente al dato medio regionale e nazionale. Nel lungo periodo (tra il 2009 e il 2018), invece, il capoluogo lariano ha incassato una perdita più marcata:-4,8% contro -1,1% della Lombardia e -2,7% dell’Italia. I dati relativi alle province lombarde evidenziano che nell’ultimo decennio solo Milano e Monza hanno visto crescere il numero delle attive; Lecco è in linea con Como (-4,5%), cali più consistenti per Sondrio (-10,2%), Lodi (-9,9%), Cremona (-8,0%), Pavia e Mantova (-7,7%), Varese (-6,2%).
Imprese attive al 30 giugno 2009-17-18. Variazione assoluta e percentuale. Province lombarde, Italia.
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Le iscrizioni e le cancellazioni
Sul fronte iscrizioni e cancellazioni, la situazione è precaria. Nel secondo trimestre 2018 a Como si è registrata infatti un’ulteriore contrazione delle iscrizioni: sono state 665, in calo rispetto allo stesso periodo del 2017 (erano 690). Preoccupano anche le cancellazioni dall’anagrafe camerale: 444 nel secondo trimestre 2018, in aumento rispetto alle 419 degli stessi mesi del 2017.
Iscrizioni, cessazioni, cessazioni non d’ufficio, saldi (iscrizioni-cessazioni non d’ufficio) delle sedi di
impresa della provincia di Como nel 2° trimestre di ogni anno
Ai fini di una corretta interpretazione del significato economico dei dati citati occorre tenere presente alcuni importanti aspetti:
Le cancellazioni d’ufficio non andrebbero considerate perché svolte in maniera discontinua dagli enti camerali sulla base di eventi antecedenti rispetto al momento in cui vengono annotate nel Registro: ecco perché si parla di “cancellazioni al netto di quelle d’ufficio”.
Esiste una “stagionalità” nel comportamento degli imprenditori dettato dalla convenienza di far nascere o cessare un’impresa in un determinato momento dell’anno. I grafici successivi mettono ben in luce questo andamento.
Iscrizioni e cancellazioni non d’ufficio. Dati trimestrali 2009-2018
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Il peso di Como sul totale Lombardia è pari al 5% per le imprese registrate e al 5,2% per le attive, la quota delle iscrizioni si ferma al 4,8%, quella delle cessazioni al 4,7%.
Sedi di impresa registrate e attive al 30 giugno 2018, iscrizioni e cessazioni non d’ufficio nel 2°
trimestre 2018. Province lombarde. Valori assoluti e quota % sul totale regionale
Totale 960.049 817.562 13.914 9.374 100,0 100,0 100,0 100,0
dati al 30 giugno dati al 2° trimestre Composizione %Provincia
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Le imprese artigiane registrate e attive
Le aziende artigiane registrate all’anagrafe camerale al 30 giugno 2018 erano 15.594, di cui 15.537 attive, in calo rispettivamente di -182 e -179 unità rispetto all’anno precedente (-1,2% e – 1,1%), toccando così il nuovo punto minimo nella serie storica dal 2004.
Imprese artigiane registrate, di cui attive: serie storica 2004-2018 al 30 giugno.
Provincia di Como
Allargando lo sguardo alle altre province lombarde, solo uno è il capoluogo in cui il numero di imprese artigiane cresce: Milano (+0,3%). Il peso del capoluogo lombardo attutisce la contrazione avvenuta in Lombardia, fermandola al -0,7%. I territori che registrano la moria più elevata sono Mantova (-1,9%), Brescia (-1,5%), Sondrio e Cremona (-1,3%). Lecco chiude con un -1,0%.
Imprese artigiane attive al 30 giugno degli anni 2009, 2017 e 2018. Variazione assoluta e percentuale. Province lombarde, Italia.
Tra il 2009 e il 2018 in provincia di Como sono state perse 2.295 imprese artigiane attive. Di fatto sono artigiane la totalità delle già citate 2.169 unità perse dal totale delle imprese comasche. La variazione percentuale è del -12,9%, più marcata rispetto al dato medio lombardo (-7,7%, -20.502 unità). Hanno fatto peggio Lodi (-17,3%), Cremona (-15,9%),
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Mantova (-15,8%) e Sondrio (15,2%). Anche Lecco si posiziona sotto la media regionale con -9,6%. In positivo si segnalano unicamente Monza Brianza (+1,9%) e Milano (+0,9%).
Serie storica del numero di imprese attive artigiane: numero indice con base 2009=100. Comparazione delle performance territoriali
Variazione percentuale 2018/2017 del numero di imprese artigiane attive al 30 giugno. Graduatoria delle province lombarde.
Serie storica dell’incidenza delle imprese artigiane sul totale imprese attive in provincia di Como, al 30
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Le iscrizioni e cancellazioni di imprese artigiane
Nel periodo aprile-giugno 2018 le nuove iscrizioni di imprese artigiane sono state 251, al livello dello stesso trimestre dell’anno precedente. Il dato comunque è uno tra i più bassi di tutta la serie storica.
Aumentano lievemente le cessazioni: 201, contro le 195 della primavera 2017. Il saldo tra iscrizioni e cessazioni non d’ufficio è positivo e pari a 50 unità.
Imprese artigiane iscritte, cessate e saldo: serie storica 2004-2018 al 2° trimestre.
Provincia di Como
Sedi di impresa artigiane in provincia di Como: iscrizioni, cancellazioni non d’ufficio e saldo. Linea di tendenza delle iscrizioni. Dati trimestrali 2011-2018
Il grafico che segue rileva l'incidenza delle imprese artigiane sul totale delle imprese iscritte nel registro camerale. Nel secondo trimestre del 2018 si nota che:
Per le nuove iscrizioni l’incidenza è pari al 37,7% (in calo).
Per le cancellazioni è pari al 45,3% (in calo).
Per le imprese attive è pari al 36,4%, in costante calo: nel 2008 era pari a 40,0%.
Saldo Iscrizioni Cessazioni non d'ufficio Linea di tendenza delle iscrizioni
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Incidenza percentuale delle imprese artigiane sul totale delle imprese iscritte al Registro. Confronti tra le imprese registrate, attive, iscrizioni, cessazioni. Provincia di Como, al 2° trimestre
Nel secondo trimestre 2018 l’incidenza delle imprese artigiane comasche sul totale delle imprese lombarde è risultata del 6,3% (sia per le registrate che per le attive). Le iscrizioni hanno un peso lievemente inferiore (5,9%), così pure le cessazioni (5,6% del totale regionale).
Sedi di impresa registrate e attive al 30 giugno 2018, iscrizioni e cessazioni non d’ufficio nel 2°
trimestre 2018. Province lombarde. Valori assoluti e quota % sul totale regionale
Totale 246.926 245.732 4.245 3.612 100,0 100,0 100,0 100,0
Provinciadati al 30 giugno dati al 2° trimestre Composizione %
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Analisi per settore di attività del totale delle imprese attive
La costruzione di un numero indice a base fissa (con base 2009=1001, primo anno della crisi) aiuta a visualizzare la performance dei diversi macrosettori economici.
L’indice del totale imprese attive è arrivato, nel 2018, a 95,2; molto peggio sono andati il manifatturiero e le costruzioni che infatti si collocano rispettivamente a quota 83,0 e 82,4.
Al di sopra dell’indice medio, si sono situati il commercio (a 95,9 punti), i servizi alle imprese (sopra la pari a 105,6), le attività di alloggio e ristorazione (a 111,5 punti). Il comparto dei servizi alla persona continua a crescere ed è arrivato a 117,6 punti.
Serie storica delle imprese attive per macro-settore economico. Numeri indici a base fissa (base 2009=100)
Consistenza delle imprese attive per macrosettore di attività (valori assoluti e percentuali). Anno 2018
Entrando nel dettaglio dei diversi settori economici, osservando la variazione assoluta tra i dati del secondo trimestre 2018 e quelli di dodici mesi prima, si segnala che:
i maggiori decrementi vengono registrati da costruzioni (-105), il manifatturiero (-90), il commercio (-82), le attività immobiliari (-26), le attività finanziarie e assicurative (-19).
I maggiori incrementi sono registrati da: “Noleggi, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (103), attività dei servizi di alloggio e di ristorazione (52), tutti gli altri servizi alla persona (per esempio, parrucchieri, centri estetici, con 48 unità), servizi di informazione e comunicazione (20), le “attività professionali, scientifiche e tecniche, la “sanità e assistenza sociale”.
1 Per un cambio della classificazione ATECO non è possibile portare la base all’anno 2008: gli aggregati
non sarebbero più omogenei.
83,0 82,4
105,6
95,2 95,9
111,5
100,0
117,6
80
85
90
95
100
105
110
115
120
2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018
C Manifatturiero F Costruzioni Servizi alle imprese TOTALEG Commercio I alloggi e ristorazione Servizi alla persona
manifatturiero; 6.117; 14%
costruzioni; 7.507; 18%
commercio; 9.602 ; 22%
alloggi e ristorazione; 3.327; 8%
servizi alle imprese; 10.470; 25%
servizi alla persona; 3.388 ; 8%
altro; 2.247; 5%
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Imprese attive in provincia di Como per settore. Anni 2009, 2017, 2018 al 30 giugno. Variazione assoluta e percentuale. Composizione percentuale
Per quanto riguarda le imprese artigiane:
sono in difficoltà i settori delle costruzioni (-107), del manifatturiero (-96), del trasporto e magazzinaggio (-20), commercio all’ingrosso e al dettaglio (-10).
Sono in crescita i settori delle attività di noleggio, agenzie viaggio e servizi alle imprese (+55), altre attività di servizi (+12).
Imprese attive artigiane in provincia di Como per settore. Anni 2009, 2017, 2018 al 30 giugno. Variazione assoluta e percentuale. Composizione percentuale
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Focus: il settore manifatturiero
Per quanto riguarda il settore manifatturiero, la causa del calo di 90 unità su base tendenziale va ricercata nei settori del mobile (-34 unità), del tessile (-17 unità), della fabbricazione di apparecchiature elettriche (-10), del legno (-9 unità), della confezione di articoli di abbigliamento (-4), delle industrie alimentari (-3), per citarne qualcuna. Aumenti, ma con valori molto contenuti, si rilevano per le altre produzioni legate alla lavorazione di minerali non metalliferi (+5), le bevande (+2), fabbricazione di articoli di gomma (+2).
Imprese attive in provincia di Como per divisione del settore manifatturiero. Anni 2009, 2017, 2018 al 30 giugno . Variazione assoluta e percentuale. Composizione percentuale.
di cui artigiane:
Per le imprese artigiane, i cali maggiori riguardano i settori del mobile (-31 unità), dei prodotti in metallo (-15 unità), fabbricazione di apparecchiature elettriche (-11), articoli di abbigliamento (-9), articoli in pelle e simili e del legno (-8 unità), della gomma plastica e della metallurgia (-3 ciascuna). In positivo si segnalano le industrie tessili (+5), stampa e
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riproduzione di supporti registrati (+3 unità) e i prodotti della lavorazione minerali non metalliferi (+3 unità).
Analisi per forma giuridica
A giugno 2018, rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, il numero delle società di capitale è cresciuto di 299 unità, mentre quello delle società di persone è diminuito di 204. È in calo anche il numero delle imprese individuali (-150), che comunque restano la voce preponderante: oltre un’impresa su due ha questa specifica forma. È in lieve aumento il numero di imprese costituito con “Altre forme”, sebbene residuale.
Imprese attive per forma giuridica. Anni 2017 e 2018 al 30 giugno.
Valori assoluti, incidenza sul totale, variazione percentuale
di cui artigiane:
Il comparto artigiano si è mosso in modo piuttosto coerente con quello della generalità delle imprese. Si noti che le ditte individuali valgono oltre il 72% del totale delle imprese attive artigiane.
Forma giuridica 2017 2018 Variazione %Variazione
assoluta
Composizione
% 2017
Composizione
% 2018
Società di capitale 10.336 10.635 2,9 299 24,2 24,9
Società di persone 9.129 8.925 -2,2 -204 21,4 20,9
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Fallimenti
I fallimenti dichiarati dal Tribunale di Como nel secondo trimestre del 2018 sono stati complessivamente 33. Dopo il picco massimo del numero di sentenze registrato nello stesso periodo del 2014, nell’ultimo anno le stesse sono risultate in linea con quelle del 2017.
Con riferimento ai settori di attività, spicca la crescita dei fallimenti per le aziende del settore commercio (12). Il comparto industriale e delle costruzioni è ancora in sofferenza con 15 casi (comunque sotto i massimi di tre/quattro anni fa; si dimezzano le sentenze relative agli altri settori economici.
Fallimenti. Sentenze dichiarate per settore di attività nel 2° trimestre
anni 2014/2015/2016/2017/2018
Analizzando i fallimenti per forma giuridica, risultano sempre numerose le sentenze relative alle S.r.l. (23 su un totale di 33 fallimenti).
Fallimenti. Sentenze dichiarate per forma giuridica nel 2° trimestre
anni 2014/2015/2016/2017/2018
Fonte: Elaborazioni Ufficio Studi su dati Tribunale di Como