mercoledì 13 gennaio, ore 10 La bottega dei giocattoli testo e regia Sandra Novellino e Delia De Marco con Valentina Elia, Giuseppe Marzio, Delia De Marco voce registrata Anna Ferruzzo scene costumi e disegno luci Maria Pascale musiche originali Mirko Lodedo tecnica utilizzata: teatro d’attore e danza età consigliata: dai 3 anni produzione Crest La nostra storia si svolge in una bottega di giocattoli, e le botteghe di giocattoli non sono forse delle città nelle quali i giocattoli vivono come delle persone? O meglio, le città non sono forse delle botteghe di giocattoli nelle quali le persone vivono come dei giocattoli? Destinato ai bambini più piccoli, il lavoro è l’esito di un percorso avviato da un gruppo di attrici e di insegnanti di scuola materna intorno al linguaggio teatrale più efficace che infine toglie un po’ di spazio alle parole a favore di immagini, musica e… gioco. Lo spettacolo prende corpo anche dalle musiche originali di Mirko Lodedo, vero tappeto sonoro di azioni, danza e racconto che danno vita ai giocattoli. O sono i giocattoli a dar vita agli attori? Lo scoprirete solo visitando la nostra bottega. mercoledì 20 gennaio, ore 10 La fabbrica delle parole spettacolare scenario di circo, teatro e danza nel racconto di una storia poetica liberamente ispirato a La grande fabbrica delle parole di Agnès de Lestrade e Valeria Docampo regia e testi Irene Paoletti con Cathal Carroll (acrobata), Laura Scudella e Elisa Bartoli (danzatrici), Silvia Schiavoni (attrice), Stefano Stefani (attore), Irene Paoletti (attrice) musiche René Aubry tecnica utilizzata: teatro e danza età consigliata: 6-10 anni produzione Associazione culturale Arts & Crafts Spettacolo grandioso, suggestivo, ritmato, sorprendente in cui circo e danza si esprimo- no in tutta la loro potenza al servizio di una narrazione teatrale poetica, che passa attraverso le immagini e la comunicazione dei corpi nello spazio. In una fabbrica di parole, le parole sono preziose, ne vengono usate poche, diventano simbolo di potere e di ricchezza, a scapito di una popolazione operaia travolta in un vortice produttivo muto e scatenato. La musica straordinaria di René Aubry scandisce tempi e stati d'animo in un susseguirsi vorticoso di scene e di situazioni sempre diverse. La storia ci insegnerà che non servono le parole per esprimere la propria ricchezza e forza interiori. A volte, un amore, una visione, un sogno possono compiere vere e proprie magie giovedì 4 febbraio, ore 10 Il gatto con gli stivali liberamente ispirato al Gatto con gli stivali coreografia Roberto Lori parte recitate a cura di Fabio Bacaloni con Fabio Bacaloni, Roberto Lori costumi Simona Bucci tecnica utilizzata: danza età consigliata: 3-8 anni produzione Compagnia Simona Bucci Uno spettacolo che ruota attorno alla figura del Gatto con gli stivali come metafora del valore dell’amicizia, l’arguzia, il valore aldilà delle apparenze, il superamento delle proprie paure. Nella favola tradizionale il gatto munito di grandi stivaloni magici si trasforma in una sorta di guascone, furbo, audace, sfrontato, coraggioso. Nella versione qui presentata il nostro personaggio ha tutte queste qualità, ma nasconde una debolez- za, in realtà assai grave per l’orgoglio felino: egli non teme nulla se non i topi. Proprio questa sua grande debolezza renderà il personaggio più vicino alle nature di tutti noi eroi quotidiani costituiti da forze e fragilità e la fragilità del nostro personaggio diventerà la chiave per il raggiungimento dell’intento. giovedì 18 febbraio, ore 10 Pinocchio liberamente ispirato a Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino di Carlo Collodi dedicato al Maestro Nikolaj Karpov regia e drammaturgia Luana Gramegna con Alice Conti, Gianluca Gabriele, Giulia Viana tecnica utilizzata: teatro d’attore età consigliata: 8-12 anni produzione Zaches Teatro/ Fondazione Sipario Toscana Onlus con il sostegno di Regione Toscana, Kilowatt Festival e de I Macelli di Certaldo Selezione In-Box 2015 Ci troviamo in un Teatro di Marionette dismesso, in un luogo dal sapore incantato, a raccontare una storia che vede come protagonista proprio un burattino, creato di proposito per calcare le scene. A ben vedere, però, c’è un curioso ribaltamento in atto: anziché essere i pupazzi a rappresentare gli esseri viventi sono invece gli esseri umani, gli attori, a rappresentare dei burattini. Ad accompagnarci in questo mondo c’è la figura enigmatica della Fata-bambola turchina, che si anima, con movimenti plastici e un fare straniato, per raccontare le peripezie di Pinocchio. È lei la narratrice-manipolatrice della storia che, usando costantemente trucchi teatrali, guida Pinocchio nelle sue avventure-disavventure iniziatiche. mercoledì 9 marzo, ore 10 Il cavaliere inesistente di Italo Calvino drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi con Valeria Barreca, Tiziano Ferrari tecnica utilizzata: teatro d’attore e ombre età consigliata: dai 10 anni produzione Teatro Gioco Vita, Festival “L’altra scena”/EPCC - Théâtre de Bourg-en-Bresse/scène conventionnée/Emilia Romagna Teatro Fondazione Ne Il cavaliere inesistente l’epoca di Carlo Magno, dei Paladini della giostra di avven- ture, inseguimenti e battaglie, sono un pretesto per parlarci di noi e del nostro difficile rapporto con la realtà. Calvino affronta, con profondità, ricchezza di sfumature e allo stesso tempo con leggerezza e ironia, il tema dell’identità nell’uomo contemporaneo. Un’identità che appare scissa, o addirittura in alcuni casi inesistente e propone diversi modi di “essere”, di “stare” al mondo come individui. Nel linguaggio scenico di Teatro Gioco Vita la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore. Queste due qualità di presenza scenica, nelle loro tante possibilità combinatorie, si prestano a tradurre i diversi piani dell’“essere” presenti in questo classico della letteratura del Novecento.