Leggiamo nel nostro Statuto … ” La denominazione ‘ Kore ‘ che identifica l’Associazione Culturale solleva l’immagine della ‘ Kore Dea Fanciulla ’, figlia di Demetra, Dea Madre. Kore, fanciulla divi- na, rappresenta anche il germoglio del Femminile; nel frumento, è la piantina prima del frutto, in ogni specie è l’Archetipo che contiene e simbolizza le potenzialità della Madre e della Figlia, racchiude in sé le origini e la discendenza: un’infinita serie di madri e di fi- glie insieme. Nella Kore vi è quin- di una coscienza integrata, dove tutti gli aspetti del Femminile so- no rappresentati…” La magia trasformativa di questo archetipo del Femminile, dà vita - nella Donna come nell’Uomo - alla possibilità di attuare concreta- mente le potenzialità del proprio Io, in un percorso che rappresenta una vera trasformazione alchemi- ca… Dal Mito e dalle Religioni ricevia- mo informazioni sull’ “accadere psicosomatico” della Vita … “ la Donna deve essere sempre co- me è la sua natura. Essa sarà sem- pre fanciulla o sarà madre. Prima di ogni amore essa è fanciulla, dopo ogni amore essa è madre” … ( da K.Keréneyi –Prolegomeni allo studio scientifico della Mitologia ) Prima di ogni progetto è fanciulla, dopo essa è madre, e nutrito quel figlio o progetto, sarà di nuovo pronta per essere fanciulla … verso una nuova passione, e di nuovo sarà madre di un figlio o di un progetto. Le Divinità - gli Archetipi - sono verità che si affacciano all’Anima attraverso una realtà concreta … re- altà che come ogni verità si presenta in forme diverse in tempi diversi, si storicizza – Dio, gli Dei, sono nella Storia – ma il senso intimo dell’Archetipo rimane atemporale, la loro verità intatta, così come l’equilibrio dei contrasti che abitano la loro identità. Le idee mitologiche si possono rap- presentare come boccioli di fiore. Tutti gli dei e le dee, funzioni che accadono al nostro interno, possono essere considerati come sviluppi di un Archetipo originario, Fanciullo divino e Fanciulla divina, elementi Animus ed Anima che riuniscono in sé generatore e generato, come il RELAZIONE MORALE 2014: SENSO, SIGNIFICATO E SOSTANZA NEI PERCORSI DELL’ASSOCIAZIONE ONLUS KORE del Presidente Daniela Cecchi Kore Informa Giugno 2014 ANNO VI Numero 2 Pubblicazione gratuita Distribuzione gratuita presso la sede dell’Associazione Direttore Responsabile Enrico Petrucciani Redazione Daniela Cecchi Angela Fabbri Viviana Nacchi Hanno collaborato: Elisa Granatelli Edy Bodecchi Simona Borghi Angela Lussu Editore: Associazione Kore Finito di stampare 1 Giugno 2014 Ciclostilato in proprio presso la sede dell’Associazione Tiratura: n. 100 copie Kore Informa Relazione Morale 2014 1 Compagni di viaggio 3 La figura Medico Veterina- rio Comportamentalista 6 Al di là del mondo degli Opposti... 8 Autenticità e Malattia 12 Musica, cervello ed emo- zione 14 I laboratori di Kore 18 Gli obiettivi dell’Associazione 19 Sommario Periodico Quadrimestrale dell’Associazione Culturale O.N.L.U.S. Centro Studi per la Ricerca e l’Educazione Psicosomatica Kore-Affiliata C.E.S.V.O.T C.F.: 90013660536 -Via Bellini n°39- 58022 Follonica (Gr) Registro Stampa del Tribunale di Grosseto al N° 04 / 09 – fascicolo n°471 / 09 V.G Particolare di una Kore greca VI sec. a.C.- Museo dell’Acropoli di Atene (Grecia) (elaborazione grafica:Ass. Kore) Fonte:http://wizolibrary.wizocollege.co.il/ Images/Source/Greek/Sculpture/Archaic/ KORE HEAD –682.jpg
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Kore Informa - aneb.it · la morte della Vita di Fanciulla è una trasfor- ... Il Profeta, testo pubblicato nel ... Parlaci della Ragione e della Passione.
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Transcript
Leggiamo nel nostro Statuto … ”
La denominazione ‘ Kore ‘ che
identifica l’Associazione Culturale
solleva l’immagine della ‘ Kore
Dea Fanciulla ’, figlia di Demetra,
Dea Madre. Kore, fanciulla divi-
na, rappresenta anche il germoglio
del Femminile; nel frumento, è la
piantina prima del frutto, in ogni
specie è l’Archetipo che contiene
e simbolizza le potenzialità della
Madre e della Figlia, racchiude in
sé le origini e la discendenza:
un’infinita serie di madri e di fi-
glie insieme. Nella Kore vi è quin-
di una coscienza integrata, dove
tutti gli aspetti del Femminile so-
no rappresentati…”
La magia trasformativa di questo
archetipo del Femminile, dà vita -
nella Donna come nell’Uomo -
alla possibilità di attuare concreta-
mente le potenzialità del proprio
Io, in un percorso che rappresenta
una vera trasformazione alchemi-
ca…
Dal Mito e dalle Religioni ricevia-
mo informazioni sull’ “accadere
psicosomatico” della Vita …
“ la Donna deve essere sempre co-
me è la sua natura. Essa sarà sem-
pre fanciulla o sarà madre. Prima di
ogni amore essa è fanciulla, dopo
ogni amore essa è madre” …
( da K.Keréneyi –Prolegomeni allo
studio scientifico della Mitologia )
Prima di ogni progetto è fanciulla,
dopo essa è madre, e nutrito quel
figlio o progetto, sarà di nuovo
pronta per essere fanciulla … verso
una nuova passione, e di nuovo sarà
madre di un figlio o di un progetto.
Le Divinità - gli Archetipi - sono
verità che si affacciano all’Anima
attraverso una realtà concreta … re-
altà che come ogni verità si presenta
in forme diverse in tempi diversi, si
storicizza – Dio, gli Dei, sono nella
Storia – ma il senso intimo
dell’Archetipo rimane atemporale,
la loro verità intatta, così come
l’equilibrio dei contrasti che abitano
la loro identità.
Le idee mitologiche si possono rap-
presentare come boccioli di fiore.
Tutti gli dei e le dee, funzioni che
accadono al nostro interno, possono
essere considerati come sviluppi di
un Archetipo originario, Fanciullo
divino e Fanciulla divina, elementi
Animus ed Anima che riuniscono in
sé generatore e generato, come il
RELAZIONE MORALE 2014: SENSO, SIGNIFICATO E SOSTANZA
NEI PERCORSI DELL’ASSOCIAZIONE ONLUS KORE del Presidente Daniela Cecchi
I luoghi dell’anima… 10 Maggio 2014 Visita guidata a Tivoli (RM) e Subiaco (RM)
di Angela Lussu
Visita guidata alla ricerca e alla scoperta dei luoghi dell’Anima, luoghi che si presentano come occasione
per approfondire e leggere con una prospettiva ecobiopsicologica, luoghi nuovi o già conosciuti dove sono
custodite testimonianze delle espressioni culturali dell’Animo umano.. Proponiamo un progetto, dove si
uniscono e si confrontano due percorsi, uno Profano ed uno Sacro, per vedere come entrambi esprimono e
raccontano la profondità dell’Animo umano e l’accadere degli Archetipi nella Vita.
Seguono le riflessioni post-gita di tre nostre care associate.
Anche quest’anno la gita “I luoghi dell’Anima” organizzata dall’Associazione Kore è stata meravigliosa. Pasticcini e caffè sul pullman per iniziare il Mattino, guida gentile ed esauriente, giornata piena di sole, abbiamo così assaporato la magia di Villa d’Este a Tivoli con i suoi dipinti ed affreschi da ammirare e le sue cento fontane in un suggestivo giardino. Poi dopo una piccola sosta ci siamo diretti su di una stretta stradina di montagna al monastero di San Benedetto a Subiaco, chiamato così perché signifi-ca “sotto il lago”perché Nerone ci fece costruire la sua villa prosciugandone l’acqua. Il monastero è del 1200, costruito attaccato alla roccia, domina incassato a precipizio su una valle ed è uno spettacolo vertiginoso. Arrivati al piazzale del monastero bisogna camminare in salita, manca il fiato a guardare la rupe, si sente odore di muschio intor-no e nell’aria, c’è silenzio che sa di misticismo. Per quelle “scaline” strette, entrando ti accorgi che esiste il divino in noi come ci dice sempre Daniela, affreschi con scene di Vita di numerosi santi, colorati e bellissimi dipinti di scuola senese del XIV secolo e di pittori umbro marchigiani. Affreschi, natura, sto-ria, la mano dell’Uomo nella Roccia, la mano di Dio nell’Aria. Sembrava di essere sospesi tra Cielo e Terra, magico ecco il termine scelto, magico nel monastero per tutte le potenzialità ed i simbo-li espressi nel Passato ma vivi nel Presente, magico fuori per una natura prorompente, verde e folta che si stagliava intorno come a fare da barriera a qualcosa di unico, infatti sono tesori protetti dall’Unesco, sia Villa d’Este, Santa Scolastica con i suoi bellissimi chioschi in stili diversi e la torre campanaria, sia il “Sacro Speco” monastero di San Benedetto. Sarebbero luoghi da vedere non da raccontare ed è grazie a kore che ogni anno scopriamo un pezzetto di ”luoghi dell’Anima” che rimarranno nei nostri occhi e nei nostri cuori. Attendiamo il prossimo con gioia. Grazie Maria Ruggiero
Fotografia di gruppo accanto alla fontana di Nettuno Villa d’Este - Tivoli (Roma)
(Foto di Angela Lussu—Associazione Kore)
Non possiamo scegliere il posto dove nascere, c’è chi nasce nei Paesi del freddo, chi dove il Sole è molto caldo e chi su un’Isola in mezzo al Mare. Noi siamo nati in Italia: un magnifico Paese che ha la forma strana di uno stivale, una terra con città bellissi-me e una lunga storia di Civiltà. Noi siamo Italiani e dell’Italia amiamo le strade su cui abbiamo imparato a camminare, le case che abitiamo, i paesaggi visti tante volte, amiamo i luoghi delle nostre esperienze, i posti dei nostri giochi, i nascondigli che solo noi conosciamo, l’odore delle cose che ci sono familiari. Uno dei luoghi, fra i tanti visitati, che mi ha veramente impressionato per la vastità e per i ricordi che suscita, è il Sacro Speco visitato il 10 Maggio con la gita dell’associazione Kore. Ogni Ordine religioso ha la sua “regola”, la Regola scritta da San Benedetto si riassume nelle parole “prega e lavora”. I monaci benedettini prosciugavano paludi, coltivavano i campi, insegnavano a leggere, a scrivere e a far di conto, allevavano il bestiame, soccorrevano i poveri, curavano gli ammalati. Nessun monaco stava senza far nulla, perché l’Ozio, diceva San Benedetto, era l’ozio dell’Anima. I frati erano maestri di quel tempo. L’Insegnamento impartito gratuitamente ai ragazzi provenienti da località anche lontane era tenuto in Lingua latina, un vecchio frate su un alto sgabello, insegnava le preghiere della Chiesa e il Catechismo . Ripensando a ciò che suscita la riflessione sul “ Sacro Speco “ la conclusione può essere la famosa scrittura di Franz Kafka : ci sono due peccati dell’Uomo da cui derivano tutti gli altri: l’Impazienza e l’Inerzia. Cosetta Annunziata Sono sette anni che sono socia dell’Associazione Kore e quest'anno è stato il secondo che ho partecipato ,con mio marito Vincen-zo, alla gita ,dopo la bella esperienza del 2013 alla Scarzuola di Montegabbione (TR). Lo stato d'animo,con cui mi presento al parcheggio della stazione ferroviaria alle sei ,è di grande entusiasmo e curiosità. Il programma proposto,infatti,è molto allettante e mi piace l'idea di poterlo vivere e condividere con persone diventate, col tempo, sempre più familiari grazie al comune percorso formativo all'interno dell'Associazione. Il viaggio è lungo ma le ore trascorrono velocemente tra una conversazione e l'altra. La prima tappa è a Villa d'Este a Tivoli (Roma): che meraviglia ! Mi pare di trovarmi, di colpo, in un autentico paradiso. Dalla guida si apprende che chi volle questa villa fu il Cardinale Ippolito d'Este (1509 / 1572) ,figlio di Alfonso e Lucrezia Borgia che,nominato dal Papa governatore a vita di Tivoli, volle realizzare questa grande opera come residenza estiva,come un" bueno retiro ". Infatti,il nome originario fu quello di Villa Gaudente. I lavori,protrattisi per circa venti anni per i rapporti non sempre "idilliaci " con la Curia, furono affidati al geniale architetto Pirro Ligorio e permisero al Cardinale di esprimere, attra-verso tale capolavoro,tutto il suo prestigio e il suo amore per la Cultura classica. Il risultato, di cui così poco Ippolito potè godere, perchè morto poco dopo l'inaugurazione, è stato un autentico dono per i posteri . La visita a Villa d'Este si svolge in due ore : inizia con gli appartamenti privati riccamente dipinti con scene mitologiche per poi scendere a visitare il giardino. Senza dubbio, proprio la parte esterna mi è parsa la più spettacolare ed è stata particolarmente godibile grazie al tempo splendido che ha per-messo di valorizzare maggiormente i monumenti, i sorprendenti giochi d'acqua, le cascate, le fontane e il magnifico panora-ma :ogni elemento, ovunque si guardi, è lì per suscitare meraviglia e allietare i nostri occhi e la nostra anima. In questo incante-vole giardino, che pare riprodurre l'immagine classica del locus amoenus, è rispecchiata la visione umanistica della Vita: laica ed edonistica che colloca il senso del vivere, in primo luogo, nella dimensione terrena. Un vero inno alla Vita, alla Bellezza, alla Genialità umana, un invito a godere, consapevolmente, attimo per attimo, di ciò che l'Esistenza,che scorre fugace come l'Acqua davanti ai nostri occhi, ci offre di meraviglioso. Dopo il pranzo al sacco, consumato all'interno della Villa, si riprende il viaggio per la seconda tappa della nostra gita che ci consentirà di ammirare altre due località di grande valore artistico e anche religioso come il Sacro Speco e il monastero di santa Scolastica. Il Sacro Speco è un luogo di culto "sui generis"perchè realizzato all'inter-no di una spelonca dove Benedetto aveva fondato il suo ordine monastico ("ora et labora" ). Questo secondo luogo,cui si giunge attraverso un percorso impervio, appare subito l'opposto di Villa d'Este : là, la sontuosità,l'ostentazione della Ricchezza e del Potere , il rumore ,qui ,invece, ci troviamo in un ambiente estremamente sobrio,isolato,silenzioso, un mondo ideale per la contem-plazione e la Meditazione sul mistero della Vita, della Morte e dell'Al di Là. Colpisce molto la struttura verticale della Co-struzione che simboleggia la tensione umana verso il Cielo attraverso il passaggio da una condizione di fragilità e di disperazione ad una di eterna Beatitudine. Cammino impegnativo e di grande sacrificio simboleggiato dalla lunga scala (che unisce la parte inferiore della Chiesa con quella superiore) e ben rappresentato da numerosi dipinti raffiguranti le miserie umane e la condizione di PAURA perenne della Malattia, della Sofferenza,della perdita e della Morte da cui solo col Vangelo e imitando i Santi ci si può liberare. Due percorsi diversi quelli della gita e anche due scelte architettoniche contrapposte : l'orizzontalità dello spa-zio a villa d'Este tipico di una Cultura rinascimentale che mette al centro l'Uomo; al Sacro Speco, l'andamento ascensionale, propriamente Medievale, che privilegia la dimensione religiosa. Opposte le risposte all'eterno enigma, che attanaglia la men-te dell'Uomo, dalla sua comparsa sulla Terra fino ad oggi, riguardante il senso da dare alla propria esistenza. Un po' stanchi ma senz'altro tutti molto soddisfatti ,siamo di ritorno a Follonica attorno alle 22 e 30. Antonietta Terrosi
Kore Informa Pagina 21
PRANZO SOCIALE
DOMENICA 06 APRILE 2014 di Simona Borghi
Anche quest’anno, in occasione della chiusura delle attività dell’Associazione Onlus Kor, soci e simpatiz-
zanti si sono dati appuntamento presso l’Agriturismo LA RIALLA sotto Massa Marittima (GR) per un
pranzo sociale all’insegna dell’amicizia, della
Cultura, della Condivisione e della Solidarietà.
Questo evento ha anche voluto rendere omag-
gio a un decennio di attività contraddistinte da
un impegno di volontariato costante e di qualità
che ha sempre avuto come unico fine
l’approfondimento e la divulgazione
dell’Educazione Psicosomatica nel nostro Ter-
ritorio.
E’ stata una giornata all’insegna del diverti-
mento e del relax dove i partecipanti (quasi
cento persone!) si sono ritrovati verso le 13:00
attorno ad una tavola generosamente imbandita
dove hanno potuto gustare prodotti tipici del-
la gastronomia maremmana all’interno di una
tipica Azienda Agritrituristica locale conver-
sando e trascorrendo il tempo serenamente
fino a sera.
Il Pranzo si è concluso con una simpatica lot-
teria dove i vincitori hanno potuto portare a
casa un piccolo ricordo dei bei momenti tra-
scorsi tutti insieme.
Il presidente Daniela Cecchi e tutti coloro che giorno dopo giorno mettono a disposizione la propria pro-
fessionalità e il proprio amore per il prossimo hanno constatato con successo che l’adesione è stata ampia e
tutto ciò motiva l’Associazione Kore a proseguire e perseguire i propri obiettivi in questa direzione.
Il calore, l’entusiasmo e l’affetto di tutti che si è diffuso tra i commensali quest’oggi è motivo di grande
soddisfazione e gioia per tutti noi che con dedizione e passione svolgiamo le nostri mansioni di pubblica
utilità.Ci auguriamo che il buon umore profuso da questa Domenica trascorsa insieme continui a circondare
tutti noi e sia da monito per dare sempre di più per essere d’aiuto a tutta la città e dintorni.
Concludo con una dichiarazione del nostro Presidente: “ I percorsi culturali dell’Associazione hanno pro-
dotto lavori che spaziano nell’ambito del Sociale, del Sanitario e dell’Educativo; queste occasioni , dove il
calore e la gratitudine di molti si rivela, ci consentono di scoprire quanto la passione che ha nutrito il no-
stro lavoro sia stata capace di trasmettere ad individui e famiglie, risvegliando in essi Passioni utili per altre
Fecondazioni.”
Particolari del convivio
Foto: Angela Lussu, Associazione Kore
Pagina 22 Kore Informa
Gli obiettivi dell’Associazione Kore
N egli ultimi anni del Secolo, ciò che ha dominato
nella Cultura come eredità del Pensiero Cartesia-
no-Newtoniano è stato incrinato dall’energia innovati-
va scaturita dalla nuova Fisica, la Meccanica Quanti-
stica e la Teoria della Relatività. Ne è scaturita una
revisione dell’idea che l’Uomo ha dell’Universo e del
proprio rapporto con esso riportando la Fisica alla sua
essenza, in quanto il termine deriva da una parola gre-
ca che significa “lo sforzo di scoprire la natura essen-
ziale di tutte le cose”. L’apporto della Fisica moderna
ci conduce in una direzione dove la visione del Mondo
non si discosta dalle concezioni delle Filosofie Occi-
dentali e del Misticismo Orientale: in questa ottica le
scoperte scientifiche dell’Uomo sono in armonia con
le sue aspirazioni spirituali e con la sua fede religiosa.
Il rapporto Uomo– Universo si è andato via via de-
scrivendo in termini di relazione e non più in termini
di frammentazione in nome della specializzazione. La
nuova visione della Scienza che ne è scaturita si pre-
senta come “Scienza della Complessità”, il Mondo
naturale è un mondo di varietà e complessità infinite;
un sistema astratto di pensiero concettuale, come il
Pensiero razionale, non potrà mai essere sufficiente
per descrivere o comprendere da solo questa realtà nel-
la sua complessità in quanto si basa su discriminazio-
ni, astrazioni e classificazioni dell’intelletto che sono
sempre relative ed approssimate. La Mente intuitiva ha
il compito di subentrare a quella razionale e di integra-
re, per armonizzare le visioni e produrre chiarificazio-
ni che fanno progredire la Scienza.Affinché la Mente
intuitiva possa lavorare su una visione complessa della
Realtà, è necessario che la conoscenza dell’individuo
si basi su una visione olistica, dove il Mondo oggetti-
vo non è più e mai separato dalla nostra Psiche. Gli
scienziati stanno tentando di raccogliere in una visio-
ne globale tutte le infinite reti informative che defini-
scono i fenomeni naturali.Una cultura della complessi-
tà implica la conoscenza di tutte le produzioni culturali
dell’Uomo, sia scientifiche che umanistiche ed una
concezione dell’Olismo non ristretta come quella che,
applicata all’Uomo, si limita a considerare
l’Organismo umano un sistema vivente i cui compo-
nenti, Soma e Psiche, sono in relazione, ma una con-
cezione olistica dove si riconosca l’Organismo vivente
come parte integrante di sistemi maggiori come
l’ambiente fisico e sociale, con i quali esso in-
trattiene una continua interazione, dove il sogget-
to è modificato ma anche è in grado di modificare
in profondità. Nel rapporto Uomo– Natura un
percorso di Educazione Psicosomatica propone
in termini nuovi la dialettica che li contraddistin-
gue, dove non si privilegia né l’uno né l’altra, ma
la loro relazione. Questa dimensione può conside-
rarsi un rinnovato Umanesimo, può aprire
l’Individuo, la Società, la Cultura, la Religione
stessa verso un nuovo Rinascimento in cui la Psi-
che, il Corpo e la Spiritualità riscoperte
nell’Individuo, diventano i paradigmi di una ana-
loga riscoperta degli stessi sottolineare i legami
economici che vincolano i singoli paesi tra loro,
in una logica sistemica totale, il percorso che ci
proponiamo è il passaggio dalla Cultura della
Globalizzazione alla Cultura della totalità,
dell’Ecumenismo. La mediazione per una Cultura
dell’Ecumenismo sarà la logica del Simbolo che
in questa prospettiva ci pone oltre il segno per
aprirci alla ricerca del rapporto con la totipoten-
zialità degli Archetipi.Per quel che riguarda
l’Uomo, la dimensione centrale da individuare, è
il tema del sé e delle sue consapevolezze.Per
l’Associazione Kore è di riferimento culturale e
metodologico l’Ecobiopsicologia, disciplina che
si propone di studiare in chiave scientifica la rela-
zione che intercorre fra l’Uomo ed il Mondo che
lo circonda. L’Uomo rappresenta il termine ulti-
mo di sviluppo che lega in modo inscindibile i
Regni Minerale, Vegetale ed Animale,
l’Ecobiopsicologia indaga la possibilità da parte
dell’Uomo di visitare, con la coscienza di adesso,
gli aspetti Archetipici della Vita, sedimentati nel
Corpo come istinti e rintracciabili nella Psiche
come immagini. In questa ottica, l’Associazione
Kore si pone come finalità specifica un impegno
di Educazione Psicosomatica, intesa come educa-
zione alla gestione consapevole del proprio Corpo
nella relazione con gli altri e con la Natura. Muo-
vendo dallo studio e dalla individuazione delle
Funzioni psicosomatiche nell’Uomo è possibile
educare l’Individuo a conoscere se stesso in tutte
le sue manifestazioni e a comprenderne il senso;
Pagina 23 Kore Informa
Pagina 24 Kore Informa
in questo tipo di indagine la Malattia si rivela come
espressione di disagio del Corpo: i Sintomi sono un
messaggio che quello esprime, è necessario imparare a
leggerli, ad interpretarli secondo il senso che essi han-
no. La lettura del Corpo per decodificare il senso dei
suoi sintomi, rappresenta una forma di prevenzione che
contiene informazione, Informazione utile a reintegrare
nella Vita quelle energie a cui, con il nostro comporta-
mento, abbiamo negato l’espressione e che sono dive-
nute quindi somatizzazioni: è possibile restituire alla
Vita quelle Energie che sono state a questa sottratte ed
investite nella Malattia. Se lo sappiamo ascoltare il
Corpo ci racconta e ci informa: la Funzione inibita o
alterata nella Malattia ci suggerisce il senso di questa,
quindi il disagio che stiamo vivendo, la corrispondente
Funzione psichica alterata. Il Centro intende essere se-
de di ricerca, approfondimento e divulgazione oltre che
di discipline scientifiche, di discipline umanistiche co-
me Letteratura, Filosofia, Religione, attraverso le quali
l’Uomo ha espresso nei Secoli i bisogni del suo Corpo
e della sua Anima. A tale scopo l’Associazione si av-
varrà di contributi multidisciplinari di specialisti che
studiano il Mondo naturale e le discipline letterarie e
umanistiche. L’Associazione si propone di operare in
campo culturale, divulgativo, didattico, formativo e
terapeutico attraverso idonee iniziative che verranno
stabilite annualmente dal consiglio direttivo.
L’obiettivo dell’Associazione è un confronto cultu-
rale con le diverse realtà presenti sul Territorio e,
dunque, le iniziative saranno rivolte non soltanto ai
singoli partecipanti appartenenti a tutte le fasce
d’età, ma anche, e soprattutto, agli Enti quali la
Scuola, le Associazioni Culturali, il Mondo della
Politica e dell’Impegno Sociale. Questo sapere ci for-
nisce una concezione del Mondo nella quale le scoper-
te scientifiche sono in perfetta armonia con le aspira-
zioni spirituali, con la fede religiosa; il contributo della
Scienza moderna alla conoscenza dimostra che quelle
ritenute da sempre discipline dei bisogni dell’Anima,
hanno una loro validità nel rivelare la relazione tra bi-
sogni dell’Anima e del Corpo, sono un “serbatoio” di
informazione psicosomatica a cui attingere per decodi-
ficare ciò che simbolicamente rappresentano; ci infor-
mano su ciò che dell’Uomo non è esterno e manife-
sto, ma appare intimo e “celato” ad una modalità
attuale e prevalente di approccio alla Natura ed alla
Persona, basata solo su valutazione di parti e che
considera il linguaggio scientifico l’unico con cui si
può descrivere le Funzioni del vivente. Il Corpo
umano viene solitamente suddiviso nei suoi appa-
rati e considerato degno di attenzione soltanto se
questi ultimi si ammalano: quale senso e quale
funzione quelli abbiano nella Vita biologica ed in
quella psichica, non indagato. La Natura, in ogni
forma è trattata sempre o per tamponare una di-
sfunzione o per il suo sfruttamento, rispondendo ad
una esigenza economica e culturale del momento
senza valutare i danni che può comportare. Come si
trascura, di fronte ad un sintomo espresso da un
organo, che l’intero Corpo è ammalato, è a disagio,
così non si percepisce che un insediamento indu-
striale costruito su un terreno considerato adatto,
produrrà poi alterazioni nell’Aria, nell’Acqua e nel
Sottosuolo; sono modificazioni “celate”, non evi-
denti e quindi non fruibili per decidere se ciò che
quell’insediamento ci dà è più di ciò che ci toglie:
si riveleranno solo quando è troppo tardi, come un
Corpo curato solo nella repressione del sintomo
rivelerà poi il disagio celato e non curato con una
malattia più grave.In un programma di Educazione
Psicosomatica si chiude il cerchio tra Scienza e Mi-
sticismo; quando l’Uomo accoglie il contributo di
tutte le discipline che esso ha prodotto per cono-
scersi, avrà consapevolezza di sé in ogni suo aspet-
to. Tra Scienza, discipline umanistiche e Religione
non ci sarà più contraddizione, ma solo linguaggi
diversi , ciò che in noi appare “celato” sarà manife-
sto. Se una Educazione Psicosomatica è indispensa-
bile all’Individuo per acquisire le consapevolezze
utili a comprendere la sincronicità tra Corpo e Ani-
ma per una gestione della Salute e della Malattia, lo
è ancora di più per coloro che oltre alla gestione di
se stessi, hanno per ruolo o per professione, affida-
ta la gestione, anche parziale della Vita,
dell’Educazione, della Salute di altri o la gestione
del Territorio.
Dove puoi trovarci
L’Associazione Kore rimane disponibile ad assolvere gli eventuali diritti inevasi sulle immagini utilizzate agli aventi diritto.
Associazione Culturale ONLUS KORE
Via Bellini n°39– Follonica (Gr)Tel.- Fax: 0566 49100