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Mar 24, 2016
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INAUGUBATO NEL 1996IL"KENNY ROBERTS
TRAINING RANCH''
È uru cnupDI ADDESTRAMENTO
SU TERFA PER TUTTI
OUELLI CHE VOGLIONO
AFFINABE IL PBOPRIO
RAPPORTO CON LA MOTO
È nprRrO A TUTTI: PILOTI
PROFESSIONISTI
E SEMPLICI APPASSIONATI
MARCO MELANDRIMIGLIORE ITALIANO
DEL MONDIALE 125THA FFEOUENTATO
IN ESCLUSIVA
PER MOTOSPRINT
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Nonostante la ridotta Potenza delle HondaXR IOO utilizzate, alla scuola inventata
da Roberts si guida semPre in derapata-Qui a fianco: Màrco Melandri (9) assieme
all'istruttore Larry Duningann, nipote di Kenny.
BARCELLONA - Scuola e piloti non so-no mai andati troppo d'accordo, tanto chesono pochissimi i motociclisti che sonoriusciti a prendere il diploma delle supe-riori. Una idiosincrasia dovuta a mille fat-tori, dall'obbligo di viaggiare moltissimocon la conseguenza di saltare parecchigiorni di lezione, fino alla poca voglia distudiare. Non tutte le scuole però fannomorire di noia i nostri eroi. Anzi, ce ne so-no di molto apprezzate: sono quelle, maguarda un po'. che trattano temi motori-
stici. Così sono tanti i piloti che durantel'inverno, ma anche in piena stagione a-gonistica, si iscrivono e frequentano corsidi vario tipo: dal cross alla velocità, a dueo a quattro ruote.
Tra le più gettonate c'è quella ideata daKenny Roberts nel 1996 che ha base a
Barcellona, a poche decine di metri dal-I'autodromo di Catalunya.
Denominata "Kenny Roberts TrainingRanch" la scuola del tre volte campionedel mondo della classe 5oO si svolge sutrLt+ di c. Zamagni - Foto P. Pefra
una pista in terra di qualche centinaio dinretri, utilizzando moto dalla potenza piut-tosto scarsa (una decina di cavalli). Carat-teristiche sulla carta non troPPo eccitanti,ma che invece sono perfette per impara-re, divertirsi e allenarsi. Non a caso, dal"Ranch" di Kenny sono passati un sacco diprloti famosi e sono tanti quelli che rego-iarmente trascorrono qualche giorno a
Barcellona: Abe, Criville, Checa, Bayle, Gi-bernau, Roberts jr. sono soltanto alcuni e-sempi, ma l'elenco potrebbe essere mol-
to più lungo. Sembra incredibile che pilo-ti così affermati, abituati a sfruttare al li-mite moto vicine o superiori ai 2oo caval-li, possano trarre giovamento dal guidaredelle moto così poco competitive come leHonda XR lOo. Eppure è così e il perché lospiega lo stesso Kenny Roberts.'
oQuesta scuolo - sono le parole diKenny - è stata ideota sulla base dell'e-sperienzo omericono, dove la moggiorporte dei piloti comincio proprio dal dirttrack. La mio convinzione è che guestopista e queste moto raPPresentino il mas--simo
peir ogni motociclisto per copire qualè il limite reole di una moto, e come sfrut-tare e controllare questo situozione. llo-biettivo dello scuolo è quello di oumen-tore la tecnico del piloto, sfruttondo ilIooo/o della suo obilitù, in modo do ren-derlo piit sicuro dei propri mezzi e ollun-gargli di conseguenzo Ia corriero. A tuttoquesto bisogna oggiungere I'importonzodi poter praticore questo sport in condi-zióni ambientoli e di sicurezzo fovorevoli,sicuromente superiori o quelle di guidareuno moto su strodo o in Pisto>.
Argomenti che hanno finito con il con-vincére anche Marco Melandri, autenticarivelazione del mondiale 125 1998, graziea due vittorie (Olanda e Repubblica Ceca),otto podi complessivi e il terzo posto fi-
nale nel mondiale. Macio avrebbe dovutofare tre giorni di scuola, ma le pessimecondizioni atmosferiche hanno costretto ilpilota della Honda a saltare l'ultimo gior-no, per impraticabilità del campo. Melan-dri ha giudicatopositiva l'espe-rienza, anche sein una caduta siè rotto il quintometacarpo dellamano destra,che è statobloccato al suorientro in ltaliadal dottorClaudio Costacon uno scot-ch cast, cheMarco dovràportare fino al26. di gen-nato.
Ecco il dia-rio dei duegiorni discuola scrit-to per moto-sprint dallostesso Me-landfl. I I
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vrrurnoi I GENNAIo - ll primo impottoè senzo dubbio positivo: intanto ossieme ome ci sono altri sette rogozzi itolioni, tra cuilvon Clementi, pilota dell'europeo che nel'98 ho fotto qualche goro di mondiole. Èuno bello situozione, perché questo vuol di-re che oltre od andore in moto si possonoanche fore un po'di chiacchiere.
tistruttore si chiamo Lorry, uno dei tontinipoti di Kenny Roberts. Come tutti gli a-mericoni porlo solo inglese: per fortuno stofacendo o Rovenno un corso per impororelo Iingua e quolcoso (non troppo) copisco.Comungue onche per chi non so nemme-no uno parolo d'inglese non ci sono pro-blemi, perche tro gli ossístenti dello scuoloc'è chi porlo I'itoliono e fo do traduttore si-multaneo.
Prima di iniziore c'è uno breve lezioneteorico in oulo, dove Lorry ci spiego comeposizionarsi in sello, come spostore il peso,come frenore, quale morce utilizzore (ge-nerolmente lo terzo e lo quorto) e qualchealtro dato utile per chi, come me e tutti glioltri parteciponti o questo corso, non homoi utilizzato primo uno moto simile suquesto tipo di pisto.
Pochi minuti e siomo gio in ozione. Si co-mincio con setto-otto giri uno ollo volto die-tro l'istrutrore per vedere il livello di cia-scun ollievo. L'impotto è buono, divertente,onche se oppore subito evidente che nonsoro focile imporore Io tecnico giusto persfruttore queste moto. Lo mottino trascorrevelocemente, ed è bello girore tutti ossie-me: inevitobilmente si creono dei duelli che
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si concludono spesso con botti pourosi, perfortuno senzo troppe conseguenze. Mez-zogiorno e mezzo, oro stobilito per il pron-zo, orrivo velocemente e nonostante loscorso potenzo delle delle Hondo XR IO0siomo tutti abbostonzo distrutti nel fisico.Uno sosto è proprio quello che ci vuole edopo over mongioto si torno in aulo, permezz'oro di video.
oOgnuno - comincia a spiegare Larry - siguordi ottentomente e confronti la sua po-sizione in sello con lo mio e con quello de-gli altri piloti,.
ln pochi possoggi ci si rende subito con-to della gronde differenzo tro noí ollievi el'insegnonte: quondo lui imposta lo curvoè tonto piegoto che sembro sdraioto perterro, mentre io e gli oltri siomo in piedi co-me poletti.
rQuondo si toglie il gas per impostore lacurvo - spiega il nipote di Kenny - bisogno
spostore in ovonti il corpo e lo gombo ol-l'interno per montenere lo verticale. È im-portontissimo frenare, perché se no lo ruo-to posteriore gira troppo velocemente enon si riesce o fore lo migliore troiettorio:le due ruote, anteriore e posteriore, devo-no girore piit o meno ollo stesso velocitÒ- l-noltre, è importontissimo fore pressionesullo pedono esterno per controllore losbondoto: se coli lo pressione lo moto co-mincio od ondeggiore e può riboltorsi. Neldirt track bisogna coricare molto Io ruotoonteriore, perché è quello che dò il con-trollo della lineo, mentre il freno posterio-re dò direzionolitò, stobilizzo e funziono unpo' do timone>.
Mentre porlo, le immogini mostrono mee Lorry oppoioti in curvo. lo sono legger-mente dovonti, mo lui dietro di me è pie-gatissimo: così facendo riesce o chiudere lotraiettorio (mentre io sono costretto od al-
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ezzo milioneIgiorno per portore
Í'roto cil limitelL "Kenny Roberts Training Ranch" è
stato inaugurato all'inizio del 1996 inprossimità dell'autodromo di Barcellona.Da allora i corsi si susseguono ininter-rottamente con scadenza più o menoquindicinale pér permettere tra un corsoe l'altro di risistemare le moto, la pista,l'abbígliamento e il materiale necessa-rio. Alla scuola possono partecipare tutti:grandi campioni, piloti più o meno affer-mati delle varie discipline, semplici ap-passionati con nessuna esperienza dicorse. Nel costo d'iscrizione,55O dollariUSA al giorno (circa 57O.OOO lire), è com-preso l'utilizzo della moto, tutto il vestia-rio, l'albergo, il pranzo, I'assicurazione e
aLe XR IOO - spiega Larry - sono sicu-romente il migliore compromesso per Iedimensioni dello pisto: su un trocciotocosì piccolo, uno moto piit potente nonservirebbe o nullo. Anzi, sorebbe solocontroproducente. Con le XR si guidasempre ol limite e lo filosofio dello scuo-Io è quello di insegnore o sfruttore almossimo lo potenza dello moto e questosi impora sio che si obbiono o disposi-zione 12 cavolli o t2O. ll vontaggio diguidore le XR è che non cè pericolo e ilpiloto può concentrorsi o cercore il pro-prio limite (e quello dello moto) in relo-tivo sicurezzo. Un altro obienivo dello
scuolo è quello di controllare lo moto inderopoto e per fore questo non seruonotonti covolli. ln piit con queste moto sci-vo lo no contem po ra neo m ente entra m bele ruote e questo è un ospetto importon-tissimo per Ie corse. lnfine, con cosi pocopotenza a disposizione, puoi rimediorefocilmente o quolsíosi errore e renderticonto dove e perché hoi sboglíotox.
Chi fosse interessato a partecipare alKenny Roberts Training Ranch può con-tattare il corrispondente per l'ltalia dellascuola:
Massimo Tamburelli, p.o. box2 - 27'lOOPavia. Telefono (anche Íax) 03A2/23€27,cellulare 034A/5336721 , e-mail [email protected].
éAgfANO ?oc\t ot?lpÉn àrNoa?et coNrocrlt,/ o\?ANDÉDIFFÉRENZAl7AÀe z IINSEGMNTE:to 90No iN PiEDi
éCÀz uN PALÉrÍo'LulÈ reNro ?tEGNo DA
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largore) e mi posso focilmente.a/o - commenta Larry sfruttando il fermo
ímmagine - sono il più lento di tutti in mez-zo allo curvo, eppure esco molto piit velo-cemente di voi, perche roddrizzo primo lomoto e posso sfruttare tutto lo potenzo: bi-sogno sfruttore questo tecnica onche quon-do si cote in pisto>.
Dopo mezz'oro di lezione teorica, si tor-na in sello. Adesso viene il difficile: biso-gna cercore di mettere a frutto quanto im-poroto dol video. Le XR IOO sembrono del-le píccole "supermotard" e io sono un po'awontoggioto dol fotto che mi alleno spes-so con la moto da ooss. Quindi so che bi-sogno coricore molto l'ovantreno, mentreper fore derapore lo ruoto posteriore biso-gno cocciare delle gran frenote, perché ol-trimenti Ia moto non si introverso, doto lopoco potenzo o disposizione.
Dopo venti minuti, I'istruttore ci fo giroreol contrario, in senso ororio. È un bel cosi-no, perché essendo tutte curve o destronon si riesce o frenore come si vorrebbe.
AIle tre del pomeriggio, dopo circo cin-que ore tro moto e teorio, si torno neglispogliatoi, obbostanzo distrutti nel fisico.Sicuromente con questo tipo di ollena-mento ti fai il fíoto e onche... le osso, per-ché sei spesso per terro- Difficile dire checoso ho imporoto: sicuromente è un olle-nomento molto utile per i rifless.i.e..che_ti in-
l'ambulanza in pi-sta, mentre la du-rata del corso vada un minimo ditre giorni a unmassimo di...quanti se ne vuole.Manuel Gíbernau,papà del pilota Se-te e di fatto diretto-re della scuola, or-ganizza i corsi inbase alla naziona-lita, in modo da rag-gruppare piloti dellastessa lingua.
lJistruttore, gene-ralmente Larry Du-ningann, parla soloinglese, ma se è ne-cessario ci pensa lostesso Gíbernau o unaltro addetto dellascuola, a fare da in-terprete.
Ecco a cosa serve la scuola nelle paro-le di Duningann.
(Su questo superticie - è la tesi del ni-pote di Kenny Roberts - ogni giro suc-cede quolcoso di differente che in un GEsullbsfolto liscio, si può verificore ol mos-simo uno volto in un'intero gara. perquesto ti obitui od onticipore il compor-tomento dello moto ed è un'ottimo pre-porozione sio sotto lbspetto frsico sia sot-to quello mentale. Do questo punto divisto è simile al motocross, mo è olmenoil 5oo/o meno pericoloso, perché si víog-gio o bosso velocitù>.
Questo perché le moto utilizzate per ilcorso sono delle Honda XR IOO con mo-tore a quattro tempi, accreditate di nonpiù di l2 cavalli (dichiarati, ma probabil-mente anche meno). Proprio la poca po-tenza a dísposízione lascia aperto lo spa-zio a qualche perplessità: come fa un pi-lota abituati a ben altri cavalli, a impara-re qualcosa?
o]tllilflilDnr [rC0ttt0lsegno come reagisce lo moto quondo siintroverso. ln più ci si diverte onche se lopisto, ollo lungo, diventa un po'monoto-na.
SABATO 9 GENNAIO- Quondo ondovo oscuola mi inventovo scuse di ogni genere,tipo "non è suonato Io sveglioi pur di or-rivore in ritordo. Evidentemente ho impo-rato così bene a recitare lo porte, che que-sta mottino sono orrivoto in ritardo (olle I O
invece che Ie 9) proprio perché non ho sen-tito suonore lo sveglio! Per fortuna Lorry mifo un riossunto di quonto spiegoto agli al-tri rogozzi.
oOggi - mi dice - si lovoro sul dosaggiodel gos e sull'ulteriore controllo della mo-to in deropoto, perche lo pisto è piÌt scivo-loso di ierir.
lnfotti, non foccio o tempo o fare un giroche sono giò sdroioto. Ho coricoto troppol'onteriore: in queste condizioni bisognatrovore il giusto compromesso.
Dopo over girato un po'ol controrio, si ri-torno al verso normale, mo Lorry ci impo-he un nuovo lovoro: bisogno fore le curvesenza mettere i piedi per terro. Un gronbel ollenomento, molto utile onche per chicorre in pisto, perché più di tutti gli oltri e-sercizi fotti fino odesso ti insegno a con-trollore lo moto in deropoto e aumenta Iosensibilitò quondo le gomme perdono o-derenzo.
PURTROPPO mentre è impegnato in unlungo testa a testa 3on I'istruttore, Macionon riesce a scalare una marcia, si toccacon Larry e finisce rovinosamente a terra.
Che bostonato! Ho dolori doppertutto,non mi ero mai fotto cosi mole!
Al rientro a casa, Marco scoprirà di essersirotto il quinto metacarpo della mano de-stra. Per fortuna niente di grave, soltantoun gran dolore.
Nonostante questo, nel pomeriggio, do-po la pausa pranzo, Melandri vince una ga-retta di sei giri organizzata da Larry che co-stringe il pilota della Honda a partire unacinquantina di metri dietro tutti gli altri. Ver-so le tre e mezza, Marco decide di smette-re con la scuola per andare a fare un po'dimotocross assieme al suo amico Garcia Vi-co, che nella prossima stagione disputerà ilmondiale 5OO con una Yamaha YZ 4OO.
lindomani Macio torna in ltalia soddi-sfatto.
È stoto un'esperienzo bello e divertente.ll corso ti insegno a conoscere meglio lomoto, o come reogire in certe situazioni, co-me ti devi comportore quondo scivolo eonche se lo moto do velocitò è completa-mente differente, le reozioni sono più omeno sempre quelle. Le XR che vengono u-tilizzate pet questo scuolo vonno piuttostopiono e sto ol piloto forlo scivolore, con-trollorla e trovore il limite. Lo sensozione èche sio un bell'oiuto per prevenire le reo-zioni della moto: soi sempre quello che stosuccedendo e hoi i riflessi più pronti.
ll giudizio quindi è più che positivo, on-che se, per quonto mi riguordo, ovrei pre-
Vole lo PPno
B',?f$Ed$e8r+llgH'riiliiif,,r,']fli'iii;"commento sul corso'
NAN CLEMENTIji uini, Pit"tu Professionista'
nÌ::,:,lm;z:#;!:;':*:v;'i:^*'u n' esP eri en zo Posttwo
D'
RIGGARDO Rlccl,i"-tilr' Pilt" SPort Productton'
rsono molto contento' Quando sono
ixlrlr:fi,:,;ur:r*í':nai;;;;.;;;;", Può essere messo in Profico' ii' iià" rài""bisosnerebbe fo re siornb'
OMAR ROSSIzl'ànni-n"tt'na esperienza di corse'
.;;J:#;iili'tiuaà e ruoristrada'
{ao;*i#ff;itrt',;-la telecomera>'
ENZO MANENTI37 anni, lil:ls ;ll*::Eiili:iî1",Î:
<Mi ospettovo mofto teoria e PocY ryot::"' i;;{"' ;;;"ft" m e nte i I co ntra ri o' so no
,:iri;{';i,;i:t;.+ií#!:i;Ii:[i:f iMANUETE VANNOìII
l8 anni, """'ti"tià"éjn Pista (nel 'e8)
net trofeo Honda RS'
.'"'í;?!,!,i;2!,1!":^fi;,i122i,'!rlf!í
LUCA ZANGHERI25 anni, aPPassionato di moto'
<ll giudizio è sicuromente Potit!Yo-,"-'crÉdo che per chi vuole correre 'sto
mao^àniài".-l lío t"oto mofto volido''e
fotto do gente con eseeríenzg' ! vo!t-9,
,",,i-Ì:;x',;rr:r":;;n:"i7'#T{:RAFFAELTO FABBRONIlì inni, due annidi EuroPe9
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(.,.\L S:E;1ONDCG1CRNC LÉ/-^aÉMIGLTCRANCMA LADIFFÉRÉNZARIMANEENCRME, HC
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TECN1CA OÉLIADÉ?A?NA,'MA CHÉBA9TCNATElN TERRAI"'
ferito quolcosa di piit vario. Dopo un poi in-fotti, diventa ripetitiva : bisognerebbe crea-re delle olternotive. Mo se potrò ci torneròdi sicuro.
TOTATMENTE positivo è il giudizio che diMelandri dà Larry Duningann, nipote diKenny Roberts, il padrone di casa. Larry,22anni, è salito per la prima volta in moto asoli tre anni e da allora ha passato la sua vi-ta a correre nel dirt track, con risultati piùche soddisfacenti. Dal 1996, da quandoKenny ha aperto il "training ranch" è questoragazzotto il punto di riferimento per gli al-lievi della scuola (ma può anche capitàre diavere per maestro Randy Mamola), sianoessi illustri sconosciuti o piloti affermati.
Sotto le sue "grinfie" sono passati AlexCriville, Carlos Checa, Kenny Roberts Jr, No-rifumi Abe e tanti altri. Melandri è soltantol'ultimo, in ordine di tempo, al quale ha in-segnato, e Larry è rimasto piacevolmentesorpreso dalle sue prestazioni.
cMarco è stupefocenfe - è stato il suoprimo commento - ho un talento stroordi-norio e imporo a uno velocitò pazzesco:ne ho visti pochi, onzi forse nessuno, on-dore cosi forte ollo fine del primo giorno. Èmolto ottento o quello che fo e riesce omeftere a frutto i suoi stessi errori.
Il secondo giorno avevo già comincioto ousore lo tecnico del dirttrock. Quondo è or-rivoto stovo in sella quosi come se fosse ol-lo guido dello sua Hondo 125 e cosi nonriuscivo o sfruttore in pieno Ie potenzialitòdello moto, poi ho copito lo tecnico di gui-da e oro riesce a far scivolore contempo-ranemoente entrambe Ie ruote. Ho copitocome fore per frenore piit tordi, quol è Iotroiettoria ideole e come uscire più veloce-mente dolle curve. Confermo che imparodowero in fretto. Lui è uno stor dei gronpremi, mo nonostonte questo è sempreconcentroto e non ho nessuna poura omettersi in discussione per imparore qual-coso di nuovo). !
Do rooozzino o stor,Cosi àcombiotolo vito di Melondri
A SEDICI anni, ogni giorno sei diversoda quello precedente. È inevitabile equesto succede sia se ti chiami PincoPallino sia, e a maggior ragione, se all'a-nagrafe rispondi al nome di Marco Me-landri, nuovo talento del motociclismomondiale. Da bambino qualunque, Ma-cio si è trasformato ben presto in cam-pione (quasi) affermato e la sua popola-rità è aumentata a dismisura, influen-zando sia la sua vita pubblica che quellaprivata. Nonostante tutte queste impor-tanti innovazioni, Marco è rimasto appa-rentemente il ragazzino timido ed edu-cato di quando si è affacciato per la pri-ma volta al mondiale. Rispetto a quel 3lagosto l99Z il più giovane vincitore del-la storia di un gran premio iridato è di-ventato un po' più sicuro di sè e dei suoimezzi e all'interno del paddock si muo-ve come uno che sa íl fatto suo, e nonpiù come un'intruso che ha paura di da-re fastidio o di commettere un qualsiasierrore.
Anche il diretto interessato è più omeno dello stesso awiso, anche se am-mette che qualche cambiamento, inqualche caso piuttosto sostanziale, c'èstato. Ecco come Melandri ha rispostoalla domanda "cosa è cambiato con...?".
PAPA DINO<Rispetto a primo, ho soltonto un po'
più di potere. Adesso posso dire 'Vodo inferie da solo" senza dover chiedere il per-messo. Primo non ovevo questo possibi-lità. lnoltre adesso posso meno tempo incoso, mo questo non credo che centri conle moto o perche sono piit popolore diprima: sto solomente crescendo e seguoil percorso noturole di tutti i ragazzi dellomio etù>.
GLI AMICI<Con quelli veri niente, se non che Ii
vedo meno di primo. Mo il ropporto è ri-masto piit o meno /o sfesso. Adesso c'èmolto piit gente che si spoccia per mio a-mico e gente che conosco oppena mi por-Ia come se ci fossero sempre frequentoti.Ma è normole, non mi dà troppa noio. Midà molto piit fastidio quondo mi fregonotn garO...D.
GLI AWERSARIoSpesso nel poddock scambi opinioni
con gli altri piloti e all'inizio quondo dice-vo, per esempio, "lo quello curva lo foccioin terzo pieno", mi rispondevano Kmo valà, non dire fesserier. Insomma, non micredevano. Adesso invece mi donno retta,sono piit consideroto e questo fo sicura-
mente piocere. lnoltre nelle prime goredell'anno, seguivo sempre i miei awer-sori; adesso mi succede roramente. Anzi,ollo fine molte volte erono gli oltri a se-guirmi".
VALENTINO ROSSI<Niente. Lo conosco do quando non ero
nessuno lui (era solo il figlio di Graziono)e io oncoro meno. Adesso che lui è Rossle io Melondri, lo metà dello metò di lui,continuiomo od essere omici. Porliomosempre di tutto, esaltamente come pri-mo, e non siomo combiati nè io nè lui.Non so coso succederò se e quando cor-reremo nello stessa categorio. Bisogneròvedere i risultati: probobilmente qualchescontro soro inevitobile. Mo io credo chepotremo rimonere amici comunque co-me lo siamo odessor.
tE DONNEo G ra n d i ca m bia menti. So no o bbasto n-
zo timido, ma grozie olle moto ho cono-sciuto un bel po'di rogozze e quolcunosono pure riuscito ad oggonciorlo... È unospetto sicuramente molto positivo, per-ché è vero che vincere dà un gron gusto,mo quando sei lontono dai circuito unsuccesso conto relotivamente ed è moltopiit importante conoscere una ragozzoD.
LORIS REGGIANI<Assolutomente niente. GIi ero ricono-
scente all'inizio quando mi ha oiutoto econtinuo ad esserlo odesso. Siomo spes-so rivoli in pisto con i kart e, probobil-mente, il nostro ropporto combierà quon-do gli dorò lo paga: olloro ovrà menospesso il sorriso sulle labbro...>.
I GIORNALISTI"PiÌt che io o combiore nei loro con-
fronti, sono loro che sono combioti neimiei. All'inizio mi trattovono come unbombino, odesso, quondo vinco, mi con-siderono quosi come un piloto vero. Perquonto mi riguordo sto solo un po'più at-tento alle risposte che do, perché odessoscrivono tutto quello che dico. Cosi ho im-poroto che è meglio dire due porole inmeno piuttosto che due di piùr.
I solDt<Non molto se non che ne ho qualcuno
piÌt di primo. Non sono molto attoccato aisoldi e il mio sogno è riuscire o guado-gnorne obbostonzo per comperote unocoso. Cosi finolmente potrò overe un po-sto per lavore Io moto da cross e oscolta-re lo musico che voglio ol volume chepreferisco".
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