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Italia.it Is This It-aly? Sara Borghi Blog: http://saraboargs.wordpress.com Twitter: http://twitter.com/saraboargs
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Italia.It - Is This Ita-ly?

Dec 18, 2014

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Sara Borghi

Riflessioni in merito sito web Italia.it, finalizzato alla promozione del turismo in Italia, da poco rilasciato in veste ufficiale.

All'interno di questo documento ne evidenzio quelli che a mio avviso sono i motivi della sua inefficienza ed arretratezza rispetto al mercato globale delle destinazioni turistiche online.

E' davvero questa la nostra Italia?
Quali sono le cause di questo fallimento? Come possiamo rilanciare il nostro brand online?

Grazie ad una analisi tecnica (e non solo), del sito web in oggetto, cerco di sviluppare il mio punto di vista e di trovare una risposta a tali quesiti.
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Italia.it Is This It-aly?

Sara Borghi

Blog: http://saraboargs.wordpress.com Twitter: http://twitter.com/saraboargs

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“Non c'è niente di più profondo di ciò che appare in superficie.”

…Mi ha sempre fatto riflettere questa frase, coniata da un noto tedesco filosofo (da me peraltro

non particolarmente amato ), tant’è che tuttora oscillo fra opinioni contrastanti in merito alla

sua veridicità.

Tuttavia, pochi giorni fa, dopo essermi imbattuta sul nuovo sito di promozione del turismo del

nostro paese, Italia.it, da poco nuovamente online, credo che, almeno applicata a questo caso

specifico, possa essere condivisa.

Perché?

In queste poche pagine, vorrei tentare di motivarlo!

Partendo proprio dalla “superficie”.

Questa che vedete è la Home page di Italia.it :

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Questa invece è la home page ufficiale di Visit California (l’ente ufficiale di promozione turistica

dello stato americano):

Questa invece quella di Visit Australia:

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Ora:

Quali di queste 3 pagine assocereste immediatamente al rispettivo paese, qualora non fosse

presente il logo in alto a sinistra che ne esplicita il nome?

Inoltre, se non foste mai stati in nessuna di queste 3 destinazioni, da quali di questi siti sareste

maggiormente attratti considerando la sola Home page?

Quale di questi avrebbe il maggiore impatto visivo e creerebbe in voi un ulteriore incentivo a

scegliere proprio quella come destinazione per le vostre vacanze?

Quello che mi elettrizza tanto quanto il sito della Polizia dello Stato o quello mi dice che andando

là in vacanza rinascerò a nuova vita (“Find yourself here”)?

Comunque, entriamo un po’ più nel dettaglio… la domanda centrale per me è:

Come può il sito di un ente di promozione turistica compere con tutti gli altri, per

contribuire a lanciare la propria destinazione e renderla invitante agli occhi di ch, nel

nostro Paese, non ci ha mai messo piede?

Partiamo da un fatto: tutti hanno sempre sentito parlare dell’Italia… e tutti ne hanno sempre

parlato.

Mark Twain nel XIX secolo scrisse : “ The Creator made Italy from designs by Michelangelo”

Vuoi per la nostra storia millenaria, per i geni artistici e scientifici nati e vissuti nel nostro paese e

che hanno contribuito al progresso del Mondo, per il cibo meraviglioso, la moda, le città d’arte, la

forma del nostro Paese… l’inconfondibile stivale… quasi come volesse dire al resto del Globo:

“we kick ass , gente!”

o perlomeno, potremmo farlo, eccome se potremmo!

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Ciò che mi prefiggo con queste poche pagine è semplicemente condividere con voi alcuni pensieri

sul perché questo benedetto sito web, per il quale sono stati spesi fior di milioni di Euro, manchi

completamente di personalità, attrattiva, e di quella innovazione che è oggi fondamentale per

essere competitivi nel mercato mondiale delle destinazioni, online come offline.

E le considerazioni che farò sono quasi esclusivamente frutto del mio (buon) senso, frutto

dell’affetto che nutro per il paese in cui sono nata e che mi ha formata, regalandomi esperienze,

incontri, opportunità di arricchimento che se potessi ripeterei tutte, dalla prima all’ultima.

Una ulteriore premessa:

da un punto di vista strettamente tecnico , non sono certo io la persona più indicata per effettuare

una analisi completa ed esaustiva. Tanti professionisti e colleghi del web in Italia sono in grado di

fare questo molto meglio di me. Non ho nessuna verità in tasca e probabilmente alcuni fra voi

troveranno alcuni dei suggerimenti da me proposti erronei o eccessivamente utopistici.

Pertanto scrivetemi, confrontiamoci, discutiamone, insomma riportatemi con i piedi per terra .

È l’interesse nei confronti del turismo online, unita alla speranza di apportare un contributo,

seppur minimo, che mi hanno portato a mettere nero su bianco i miei pensieri.

….perché in Italia.it sento pulsare anche un pezzettino di me .

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Turismo = Esperienza

...Su questo credo che siamo tutti d’accordo . Alla luce di questo, il sito web di una

destinazione dovrebbe appunto presentare le “esperienze” che è possibile vivere al proprio

interno: mi riferisco in particolare a hotel, attrazioni turistiche, ristoranti, locali, teatri,

attività sportive che la rendono speciale ed unica, magari dandone una anticipazione

proprio della home page, utilizzando un design accattivante e che faccia leva sull’impatto

emotivo della persona.

Date un occhio alla Home page di NYCGO.COM, ovvero l’organizzazione ufficiale che si

occupa del marketing della città di New York:

Tutto il fascino e l’energia della Grande Mela sono già pienamente percepibili dalla Home

page… (non siete immediatamente tentati dal catapultarvi su Expedia per prenotare un

volo per Capodanno?!).

Forse esagero, ma ci siamo capiti .

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Qualità e Rilevanza dell’informazione:

Logico no? Tuttavia, troppo spesso la qualità dell’informazione viene a mancare, come ad

esempio una descrizione comprensiva di tutte le attività più accattivanti/divertenti/tipiche

di una certa area. Vi faccio un esempio banalissimo ma lampante.

Guardate la pagina dedicata al “Cosa Fare” in Veneto su Italia.it:

al 7° paragrafo si colloca la seguente frase:

“L’affascinante Delta del Po e le altre zone lagunari, dominate dai riflessi del cielo nell’acqua e

popolate da centinaia di specie di uccelli, sono un vero paradiso per gli appassionati di

birdwatching e foto naturalismo”

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Dunque, con tutto il rispetto per i foto naturalisti ed i “birdwatchari” (ho fatto anche io

birdwatching quando ero negli scout, tengo a precisare, ed è anche carina come cosa…), ma è

possibile che non venga neppure nominato il Parco divertimenti più grande d’Italia?

Voglio dire, per quanti fanatici di volatili possano esserci in Italia, forse montagne russe & co.

attraggono qualche famiglia in più (magari una di quelle Olandesi … con una media di circa 8

bimbi), o no?

Ma vorrei spingermi oltre:

non più basta il solo contenuto testuale, ormai. L’informazione deve essere visualizzata in un

modo diverso, più chiaro, completo, user-friendly.

Questa è la sezione “Cosa fare” di Visit Sweden (il sito ufficiale del turismo in Svezia):

Utilizzare un mash-up partendo da Google Maps è un modo molto efficace per rendere il sito e creare una user-experience che sia coinvolgente, utilizzando appositi filtri a seconda di ciò che l’utente desidera trovare.

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Calendario degli Eventi Che cosa sta succedendo di interessante in Italia? E soprattutto, quando? In che città? Il sito Italia.it contiene una sezione “notizie” all’interno della quale vengono elencati eventi come gare, concerti, sagre, feste tradizionali, festività locali etc etc.

…Punto uno: notizie?!?! Ma è il sito dell’Ansa??

Poi, al momento sono presenti 60 eventi, distribuiti su 15 pagine ed elencati come la lista della spesa, senza fornire all’utente la possibilità di filtrare in partenza quelli ai quali lui/lei non è interessato/a. Si è costretti ad arrivare fino alla 15a pagina per trovare ciò che (forse) si sta cercando! Infine, perché il calendario degli eventi non viene anche messo ampiamente in evidenza sulla home page stessa?

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SEO Dal punto di vista dell’ottimizzazione per i motori di ricerca, un elemento che tuttora continua a ricoprire grande importanza sono i META TAG presenti all’interno del codice HTML. I meta tag vengono utilizzati per fornire informazioni sulle pagine di un sito agli utenti che effettuano ricerche così come ai motori di ricerca stessi. I meta tag principali in ottica SEO sono: title: è il titolo della pagina; è importante perché il testo in esso contenuto compare in seguito alla ricerca effettuata su motore, come titolo del link. Sarà dunque importante impostarlo in modo pertinente e fare in modo che ogni pagina abbia un title unico. description: permette di impostare una descrizione sintetica della pagina stessa. Spesso la descrizione compare talvolta nei risultati della ricerca. keywords: permette di indicare alcune parole chiave relative al documento stesso. Un punto debole di molti siti web che promuovono una destinazione è che essi, spesso, tendono ad avere un unico title per ognuna delle pagine del sito. Talvolta utilizzano anche la stessa descrizione e le medesime parole chiave per ogni pagina. Oppure utilizzano title differenti, ma molto generici. Nel caso di Italia.it i titolo sono diversi per ognuna delle pagine, tuttavia sono molto generici , ad esempio il titolo della pagina dedicata alle proposte natura in Italia è semplicemente “natura”: molto generico, e di conseguenza poco performante in termini di posizionamento sui motori di ricerca. I meta tag description e keywords (sezioni del codice HTML che contribuiscono a far si che gli spider dei Motori “capiscano” l’argomento, il contesto, di una determinata pagina) sono assenti completamente. Quindi , viene tralasciato un aspetto fondamentale, ovvero che ogni pagina è una opportunità unica per apparire nei motori di ricerca e per veicolare visite al sito: infatti, ognuna di esse dovrebbe essere in grado, individualmente, di attrarre ricerche univoche e specifiche. Ad esempio, la pagina “natura” potrebbe invece essere ottimizzata per “vacanze natura in Italia”. Gli strumenti per stabilire le parole chiave giuste sono molti ed in larga parte gratuiti, serve solo tempo… ma ne vale davvero la pena!

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Le Lingue del Sito Da dove provengono le persone che visitano l’Italia? Che lingua parlano? È necessario soddisfare le loro esigenze di lingua, quando si tratta dei contenuti di un sito web. Non tanto in quanto non capirebbero l'inglese oppure un'altra lingua. Quanto piuttosto perché i motori di ricerca mostrano sempre i risultati in lingua locale, quindi se si vuole penetrare mercati potenziali , la traduzione è fondamentale. Attualmente, Italia.it è tradotto in 5 lingue:

Tuttavia, se si guarda al mercato europeo, un sito web turistico dovrebbe essere tradotto in 7- 10 lingue. Sembra una montagna di lavoro… certamente lo è, e non può essere compiuto in un giorno: ma sarebbe davvero fondamentale che le sezioni principali del sito abbiano siano tradotte. Col tempo si potrà lavorare sulle pagine secondarie.

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Long Tail Il termine “Long Tail” venne coniato da Chris Anderson nel lontano 2004, per descrivere la strategia di nicchia di imprese, come ad esempio Amazon.com, che vendono un gran numero di oggetti singoli, ciascuno di essi in quantità tutto sommato piccole. Lo stesso fenomeno può essere applicato al web marketing e nello specifico all’ottimizzazione per i motori di ricerca. Alla luce di questo, il sito web di promozione di una destinazione turistica non dovrebbe concentrarsi unicamente su parole chiave largamente cercate come 'Hotel + Italia' o 'Italia + Vacanze', quanto piuttosto dovrebbe includere all’interno della propria strategia SEO combinazioni di termini più specifici e descrittivi (e quindi meno cercati) ma che costituiscono una maggiore opportunità di ottenere buoni posizionamenti all’interno dei risultati dei motori, nonché in grado attrarre traffico maggiormente interessato e che più probabilmente arrivi a generare conversioni sul sito. Date un'occhiata a l'immagine qui sotto:

Come potete osservare, la somma di tutte le combinazioni di termini e parole chiave “di nicchia” costituisce un’ampia fetta del traffico al sito. Pensate combinazioni quali 'hotel per famiglie + Milano', 'fuga romantica + Venezia', ‘weekend + Napoli' o 'weekend di Pasqua + Firenze'. Ci sono moltissime varianti alle quali si può pensare.

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Certo, per come è strutturato adesso il sito Italia.it (un’unica pagina con poco contenuto associata ad ogni singola regione italiana) diventa molto problematico generare traffico per termini della Long Tail. Sarebbe opportuno ampliare ulteriormente i contenuti del sito in modo tale da incrementare le possibilità associate alla Long Tail delle ricerche (ad esempio, perché non creare una sezione con proposte di itinerari romantici a Venezia, ottimizzandola per il termine “Itinerari Romantici Venezia”); qui entra in gioco anche la componente brand: per un turista estero interessato all’Italia l’associazione Venezia = Romanticismo è immediata quasi tanto quanto quella Nutella = Pane (scusate la banalità, ma non stiamo parlando di massimi sistemi) e mi viene facile pensare che un gentleman inglese, seduto comodamente sulla sua poltrona in pelle in un uggioso pomeriggio invernale, si rivolga a Google interrogando il motore con una query del tipo “romantic hotels venice” (e le statistiche confermano che ciò avviene: http://www.google.com/insights/search/#q=venice%20romantic&geo=GB&cmpt=q). L’Italia continua ad essere casa di brand molto forti, luoghi comuni se volete, che tuttavia vengono riconosciuti all’estero e che assumono sfumature differenti a seconda dello specifico paese al quale si vuole indirizzare il proprio messaggio. Perché non andare in profondità e capire come il nostro paese viene percepito, definito, descritto (in termini turistici) e conseguentemente cercato. Ad ogni ricerca dovrebbe corrispondere la creazione di pagine con contenuti interessanti per un certo tipo di turista o per una potenziale nicchia di mercato. Inoltre, mediamente Il tasso di conversione associato a queste ricerche di nicchia è più elevato rispetto a quelle generiche. Pertanto ancora una volta il ROI potenziale dovrebbe giustificare gli sforzi. Si tratta di un potenziale immenso, al quale aggrapparsi non solo in termini di SEO, ma estendendolo ad una vera e propria ristrutturazione del marketing per il nostro Paese e dell’immagine che vogliamo dare dell’Italia ai nostri “FAN” all’estero (che, aldilà di tutto, sono ancora tanti!). Da una analisi delle parole chiave utilizzate su Italia.it mi sembra che questo aspetto centrale sia sottovalutato.

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Integrazione dei Contenuti

Con la moltitudine di recensioni, foto, video realizzati dai turisti grazie alle nuove tecnologie, perché non trarre vantaggio dalle loro stesse esperienze per integrare i contenuti presenti sul sito in modo tale da renderli ulteriormente credibili ed interessanti? Recensioni di destinazioni specifiche possono essere inserite all’interno tramite feed RSS da tripadvisor.com, assicurandosi di seguire le guidelines stabilite dai siti dai quali si prenderebbero le informazioni ed inserendo i dovuti credits .

Navigazione Per quanto riguarda la navigazione, le preferenze dei turisti in merito ai contenuti informativi variano in base alle diverse tipologie di siti di promozione di una destinazione (paese, provincia, regione, città..). è dunque necessario implementare una navigazione intuitiva facendo in modo che il sito resti user-friendly nonostante la moltitudine dei contenuti che esso contiene.

Condivisione dei Contenuti

I contenuti creati sul web e per il web, per loro natura, dovrebbero poter essere condivisibili con le altre persone che popolano la rete, soprattutto quando si parla di turismo e pianificazione dei viaggi. Nel momento in cui un visitatore di Italia.it, una volta giunto sul sito, scopre informazioni interessanti (in merito ad una città, un cibo tipico, una mostra…) e vuole condividerle con i propri amici oppure con altri viaggiatori che potrebbero essere interessati a qual tipo di informazione, non ha al momento altra alternativa a quella di inviare manualmente il link associato a quel contenuto tramite email oppure collegandosi alla piattaforma di tipo social aprendo un’altra finestra di browser , effettuare il login, e condividere la risorsa tramite la bacheca oppure attraverso un messaggio privato. Perché non ridurre il tutto ad un passaggio unico? Così come è possibile importare contenuti da Tripadvisor, è possibile ad oggi fare in modo che ogni contenuto del sito venga reso disponibile per essere facilmente “esportato” su altri siti web, ad alta concentrazione umana (= 2.0), quali Twitter, Facebook, Delicious etc etc (si può andare avanti giorni) con un solo “click”.

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Vi mostro un esempio. Questa è la pagina su Italia.it relativa ad una mostra di Pavia:

Come potete vedere, non è presente, all’interno della pagina, alcuna modalità di condivisione/bookmarking del contenuto. L’informazione, per quanto interessante, è “bloccata” all’interno del sito.

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Qui invece, vi mostro uno screenshot preso da Visit Britain (il sito ufficiale di promozione turistica dell’Inghilterra) che presenta la galleria Tate Modern di Londra:

In questo caso, in fondo alla pagina, vengono inserite una serie di opzioni (in aggiunta alla possibilità per il visitatore di stampare, anch’essa assente su Italia.it) per rendere accessibili le informazioni ai propri contatti in modo semplice, veloce ed intuitivo.

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Conversioni

Il sito ufficiale di una destinazione turistica dovrebbe essere non solo la risorsa principale di contenuti utili per gli “ospiti” ma anche (anzi, soprattutto) lo strumento attraverso il quale i visitatori arrivano a svolgere determinate azioni all’interno di esso. Queste azioni sono dette, in gergo tecnico, “conversioni”. Mi riferisco in particolare alla possibilità di effettuare prenotazioni alberghiere, così come quelle relative ad eventi, attrazioni, tour, musei, attività sportive, concerti. La presenza di una tecnologia integrata che renda possibile (almeno in buona parte) tutto questo è a mio avviso fondamentale per un sito di queste dimensioni e data l’importanza strategica che ricopre. Non è obbligatorio sviluppare una tecnologia ad-hoc, ad oggi infatti esistono numerosi partner tecnologici ai quali è possibile appoggiarsi. Stabilendo una commissione pari al 5-8%, oppure una quota annuale per ogni singola piccolo/media impresa che si appoggi a questo sistema sarà poi possibile reinvestire I ricavi generati dalle prenotazioni nell’aggiornare la tecnologia oppure in attività di marketing. In alternativa si potrebbe anche reindirizzare l’utente verso il sito di un hotel/tour operator/etc etc specifico una volta che ha effettuato la scelta affinchè possa ultimare la prenotazione. Ancora, si potrebbe pensare all'integrazione dei sistemi di prenotazione di Trenitalia, ad esempio… oppure creare una pagina di affiliazione con kayak.com, ma forse chiedo troppo . E perchè non considerare la presenza di spazi pubblicitari affinchè tour operator ed agenzie di viaggio possano promuovere le proprie offerte speciali. Qualsiasi strategia per rendere più facile la prenotazione alle persone, e fare si che prenotino adesso!

Unire le forze!

Molto spesso I siti web realizzati da enti di promozione turistica, uffici per il turismo, associazioni alberghiere, propongono I medesimi contenuti, in questo modo instaurando una competizione che arriva ad avere ripercussioni negative sotto vari profili (non per ultimo, il posizionamento sui Motori di Ricerca). Mi chiedo: perché invece non cooperare maggiormente al fine di evitare sforzi inutili, ridurre i costi ed incrementare i risultati associati al marketing della destinazione Italia?

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Come arrivare?

Oltre a promuovere che cosa è possibile fare nelle diverse destinazioni, si dovrebbe rendere semplice raggiungerle, fornendo informazioni esaustive in merito agli aeroporti vicini, alle stazioni dei treni e alla rete autostradale. Date un’occhiata a questa pagina:

La sola informazione relativa all’ubicazione del Festival oggetto della pagina, è riportata in 2 misere righe. Niente mappa, niente indicazioni autostradali, niente distanze relative. Il nulla, a parte un indirizzo che serve ben poco!

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Blog

Mi chiedo perché sia stata esclusa l’integrazione di un blog ufficiale (forse per evitare commenti poco piacevoli in merito alla realizzazione del sito? ;) ). In primis, la presenza di un blog può portare a molti benefici in termini SEO, facendo incrementare l’autorità del sito e costituendo un ulteriore bacino di contenuti che possono raccogliere ricerche provenienti dall’utilizzo di parole chiave della Long Tail (vedi sopra), contribuendo a spostare il turista dal comportamento “looker” (= raccolta informazioni) a quello “booker” (= prenotazione). Inoltre, la comunicazione informale e spontanea tipica del blogging calzerebbe a pennello per un paese come l’Italia, e potrebbe rappresentare l’opportunità per una rivalutazione della scrittura, della tradizione letteraria quale elemento culturale fondamentale per il paese. Dare spazio alla creatività, raccontare storie per smuovere l’interesse del turista, credo potrebbe condurre a risultati fenomenali. Come il sito web ufficiale potrebbe sopperire alla componente business, così un blog, accuratamente ideato e curato, potrebbe soddisfare a pieno quella funzione comunicativa ed evocativa, facendo emergere la straordinaria personalità del nostro paese e quella tradizione letteraria che tutti ci invidiano al Mondo.

Coinvolgimento

Perchè non coinvolgere bloggers, giornalisti appassionati oppure semplicemente italiani che amano la propria città ed il proprio paese, consentendo loro di scrivere articoli da inserire all’interno del sito/blog? E perché non estendere la proposta a blogger internazionali che possano contribuire a raggiungere una audience globale, in modo credibile ed autentico (banalmente creando una pagina profilo per ognuno di essi, con una breve descrizione e magari anche una foto…).

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Social Media

Molte organizzazioni, imprese, istituzioni ed aziende stanno cercando di costruire le proprie community ed i propri social networks e di fare in modo che le persone diano inizio ad una conversazione online che ruoti intorno a determinati argomenti stabiliti dalle organizzazioni stesse. Anche per Italia.it è stata realizzata una community, chiamata Join Italy. Qui sotto riporto uno screenshot dell’interfaccia:

Non sono certa tuttavia che questa sia l’approccio ottimale, perlomeno in questa fase iniziale. A mio avviso, sarebbe molto più efficace partecipare nella conversazione (che è già attiva, ricca in contenuti e piena di spunti) in rete e creare profili ufficiali (fan page?) sui principali social networks, ovvero Facebook e Twitter. Questa strategia costituisce il trampolino di lancio tramite il quale è possibile instaurare una comunicazione attiva, personale e bidirezionale con le persone che ricercano informazioni, che esprimono opinioni, che raccontano esperienze di viaggio in Italia.

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Per una destinazione, oggi, chiamarsi fuori da questa dinamiche non è proprio più possibile. Basta effettuare una ricerca su Twitter Search (il motore di ricerca di Twitter, caratterizzato dal fornire risultati in tempo reale) per la combinazione “Holiday + Italy” per ottenere questo:

Quanto si pianificano attività sui social media, è importante non risultare invadenti o eccessivamente intrusivi. La comunicazione deve essere mirata, bidirezionale ed utile. Ribadisco un concetto già espresso, che ritengo fondamentale: permettere alle persone il bookmark immediato di una URL specifica, la possibilità di condividerlo con gli amici o di diventare fan della pagina ufficiale su Facebook può portare a risultati eccezionali.

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I post del blog potrebbero essere distribuiti attraverso i feed RSS e ripubblicati su Facebook, Twitter e FriendFeed. Questo costruiscono i primi passi verso il viral marketing. Infine, il motivo per cui utilizzare i social media è così importante, è che essi offrono un’ulteriore canale, per chi viaggia nel nostro paese, per entrare in contatto con il nostro brand, e questo può contribuire ad modificare positivamente la percezione che si ha di esso mediante altri canali di comunicazione. È necessario partire dalla struttura, chiedendosi: - Stiamo approcciando le opportunità di advertising in modo olistico? - Come è possibile integrare i social media con gli altri elementi della strategia

marketing? - Vogliamo che i social media ricoprano un ruolo importante oppure che siano

semplicemente un supporto ad altri canali principali (sito web) ?

Foto e Video Sharing

Perché non realizzare alcuni video per poi metterli su YouTube ed integrarli all’interno del sito? Anzi, già che ci siamo, perchè non creare il canale ufficiale di Italia.it? Stessa cosa per Flickr con le immagini. I motori di ricerca, e Google in particolare, restituiscono sempre più spesso immagini e video a fronte di ricerche realizzate dagli utenti.

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Colosseo Roma:

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Piazza San Marco Venezia:

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È anche possibile cercare video su YouTube ed aggiungere contenuti generati dagli utenti ai propri “preferiti” oltre ad inserirli anche all’interno del sito ufficiale (Cooliris costituisce un ottimo strumento per ottenere questo scopo in modo semplice e veloce). Sarebbe bello anche coinvolgere alcuni residenti e trasformarli in ambasciatori ufficiali. Mi riferisco ad una sorta di giornalismo social: iReport, piattaforma creata dalla rete americana di broadcasting CNN è un bellissimo esempio di come questo modello possa funzionare e funzionare bene. Ancora, perché non collaborare con studi fotografici locali oppure istituti d’arte al fine di collezionare foto e video relativi ad eventi ed alla vita quotidiana delle varie destinazioni italiane?

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…E dopo il viaggio?

Da una analisi di Italia.it, emerge una sotto-valutazione dell’opportunità di instaurare, una volta conclusosi il soggiorno, uno scambio costruttivo con il turista. Perché non chiedere alle persone un feedback sulle loro vacanze, e chiedere loro di inviare le foto più belle ed i video in modo da poterli pubblicare sul sito? Join Italy in parte sopperisce a questa esigenza, ma le foto ed i contributi testuali che vengono inseriti all’interno della community non sono direttamente visibili sul sito stesso (è necessario effettuare la registrazione su Join Italy per poterli visualizzare) ed inoltre, ancora una volta, non possono essere condivisi con i propri amici/contatti online attraverso gli strumenti di social bookmarking ed i social network. Se ciò fosse possibile, tutte le attività online incentrate sulle esperienze turistiche in Italia verrebbero notate dai singoli network di ogni singolo turista. Immaginate il potenziale eco di tutto questo? Perché non fare in modo che sia Facebook a fare il lavoro per voi?

Ascoltare ed agire

Ovvero: - attivare degli alerts (facilmente impostabili tramite Google Alert) e feed RSS per

ascoltare le persone che pubblicano le proprie esperienze in merito all’Italia ed alle destinazioni/esperienza che ne fanno parte

- effettuare ricerche sui principali Motori di Ricerca (Google, Bing in primis)

- sfruttare il real time search

- esplorare i contenuti di community travel quali: Tripadvisor, Zoover, VirtualTourist, Minube e Travelpeople.

Tante sono le modalità per ascoltare i turisti, analizzando i loro racconti per poi rinnovarsi grazie ai loro suggerimenti. … e alcune di queste storie saranno talmente intense ed interessanti che si potrebbe pensare di inserirle sul sito per condividerle con i potenziali turisti, rinforzando così l’immagine della destinazione.

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Mobile

Statistiche rilasciate recentemente mostrano i seguenti dati:

“There are 1.3 billion people worldwide with access to the Internet.

Of those, 1.2 billion are active users of email (1/5 della popolazione mondiale)

3.2 billion mobile phone subscribers (quasi metà della popolazione mondiale)

…And of that 3.2 billion, 2.5 billion were active users of SMS text messaging in 2007”(1)

Inoltre:

“By 2013 there will be 2.2 billion Internet users in the world(2).

13% of Western European consumers and 23% of American consumers enjoy access the internet on their mobile device(3)”.

Come possono questi dati non aver alcuna implicazione per il turismo nel nostro paese? Come possiamo invece prepararci per cogliere questa opportunità incredibile offerta dalle tecnologie mobile, agendo nel rispetto della privacy delle persone? Se si arrivasse ad interpretare l’oggetto smart phone/blackberry/iphone come un potente strumento di marketing, le possibilità che si presentano sono potenzialmente infinite. Ne cito solo alcune: - Rendere Italia.it accessibile e navigabile da strumenti mobile - Ottimizzare Italia.it per mobile - Mobile advertising - Sviluppare applicazioni mobile (iphone, android, blackberry) - Trarre ulteriore vantaggio dai social media (i turisti produrranno più contenuti, più

frequentemente) - Mobile tagging - Realtà aumentata

Sfide e scenari molto interessanti ci attendono, se vogliamo e siamo pronti a coglierli…

1 http://www.quirk.biz/emarketingtextbook/blog/post/1874/mobile-marketing-chapter

2 Forrester, Luglio 2009

3 Pew Research, Aprile 2009

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Summing Up Per concludere… credo che dietro alla realizzazione di Italia.it vi siano degli obiettivi molto vaghi. Questo emerge dalla anonimia che caratterizza ogni elemento del sito, che io personalmente interpreto come una conseguenza diretta della mancanza di :

1) una chiara identificazione della nostra unicità nello scenario

Mondiale delle destinazioni 2) una consapevolezza della ricchezza immensa che permea

ogni aspetto della proposta turistica italiana 3) una proposta innovativa

Mi chiedo: dove è finito tutto questo? Come è possibile recuperarlo? Non è mai troppo tardi.