Top Banner
Istituzioni di linguistica a.a.2009/10 Federica Da Milano
21

Istituzioni di linguistica

Jan 03, 2016

Download

Documents

kadeem-cooke

Istituzioni di linguistica. a.a.2009/10 Federica Da Milano. Il mutamento fonetico. - PowerPoint PPT Presentation
Welcome message from author
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Page 1: Istituzioni di linguistica

Istituzioni di linguistica

a.a.2009/10

Federica Da Milano

Page 2: Istituzioni di linguistica

Il mutamento fonetico

Le modificazioni di foni non sono di per sé mutamenti fonologici: il mutamento fonologico non è la modificazione di un segmento in un dato contesto, ma un vero e proprio cambiamento nel sistema fonologico di una lingua

Page 3: Istituzioni di linguistica

Modificazioni di foni

Ogni fono appare in un contesto, che ne condiziona la realizzazione --> coarticolazione

Assimilazione: un fono assume una delle caratteristiche, o tratti articolatori, di un altro (es. irreale)

Page 4: Istituzioni di linguistica

Il mutamento fonetico

Importanza della regolarità degli sviluppi fonetici come indizio per una possibile connessione genealogica tra due o più lingue

Lingue indoeuropee:Lat. pater gr.patér sanscr.pitár ingl. fatherMutamenti regolari: XIX sec. i

Neogrammatici e le leggi fonetiche Il metodo comparativo

Page 5: Istituzioni di linguistica

Le leggi fonetiche

In realtà, leggi fonologiche (non era ancora chiara la distinzione fonetica/fonologia)

Lingue germaniche:- occlusive sorde dell’indoeuropeo --> fricative

sorde- Occlusive sonore --> occlusive sorde- Occlusive sonore aspirate --> fricative sonore(Legge di Grimm o prima mutazione consonantica)Ineccepibilità delle leggi foneticheEccezioni: legge di Verner

Page 6: Istituzioni di linguistica

Dinamiche e cause del mutamento fonologico

Per i Neogrammatici: inerzia dell’apparato fonatorio (tendenza a diminuire lo sforzo nell’articolazione dei foni)

Per gli strutturalisti: fermo restando che l’apparato fonatorio tende a minimizzare lo sforzo, il motivo per cui dall’allofonia si passa al mutamento vero e proprio è da vedersi nella tendenza del sistema fonologico di ciascuna lingua di mantenersi in equilibrio

Page 7: Istituzioni di linguistica

La sintassi della frase

Italiano: ordine testa-modificatore (SVO)

Caso della negazione verbale: ordine modificatore-testa (retaggio del latino, lingua SOV)

SN: ordine degli elementi piuttosto regolare e trasparente

SV: sistema di regole piuttosto articolato e complesso

Page 8: Istituzioni di linguistica

La sintassi della frase

Ordine SVO: molto fragile, soprattutto nella lingua parlata

Es. parlo IO, tu ascolta! (dislocazione del soggetto)

Il film, loro l’hanno visto (dislocazione dell’oggetto)

Struttura informativaOrdini marcati: intonazione e ordine delle

parole

Page 9: Istituzioni di linguistica

La sintassi in L2

L’ordine delle parole nella frase è legato ad aspetti di carattere pragmatico, semantico e sintattico

Percorso dalla pragmatica alla sintassi

Page 10: Istituzioni di linguistica

La struttura di sintagma

La disposizione dei costituenti all’interno del sintagma non sembra costituire un problema per gli apprendenti

Ordine testa-modificatore: meno marcato tipologicamente

Problema: omissione o sovrauso di elementi funzionali liberi e semiliberi obbligatori (articoli, preposizioni, ausiliari, copula, clitici)

Es. io fatto speciale mediase lo avevo studiato la gramatica sin quando ero a

l’Albania

Page 11: Istituzioni di linguistica

La struttura di frase in L2

Gli enunciati delle varietà di apprendimento non sono sempre organizzati intorno a un nucleo verbale

Fasi iniziali: organizzazione dell’enunciato sulla base di aspetti pragmatici e della struttura informativa

Ordine setting topic comment

Page 12: Istituzioni di linguistica

La negazione

Forme negative:

- Negazione olofrastica no

- Non, niente

Certo.Senti, tu leggi giornali italiani?

No + no capace

No, niente, non li leggi mai?

- neanche, mica

Page 13: Istituzioni di linguistica

La negazione di frase

Negazione in italiano L2: obiettivo raggiunto in tempi relativamente brevi

≠ lingue con negazione postverbale (es. francese, tedesco, inglese)

Carattere meno marcato della negazione preverbale

Page 14: Istituzioni di linguistica

Focalizzatori e avverbi fasali

Avverbi focalizzanti anche e solo

Avverbi fasali ancora, già, sempre, mai fin dalle varietà basiche per marcare scansioni temporali

Page 15: Istituzioni di linguistica

La subordinazione

- Assenza o scarsità di subordinazione nelle varietà iniziali

Una stessa funzione logico-semantica può essere codificata in modi diversi anche all’interno della stessa lingua

Es. Giovanni è caduto dalla bicicletta e si è fatto male a un ginocchio

Giovanni si è fatto male a un ginocchio perché è caduto dalla bicicletta

Page 16: Istituzioni di linguistica

La subordinazione

Processo dinamico da costruzioni paratattiche a strutture più gerarchizzate

Givòn: principio iconico per cui quanto più due eventi o stati sono integrati semanticamente o pragmaticamente, tanto più le proposizioni che li codificano saranno integrate morfosintatticamente

Page 17: Istituzioni di linguistica

La subordinazione in italiano

Connettivi e/o morfologia verbale

- Subordinate avverbiali

- Subordinate completive

- Subordinate relative

Page 18: Istituzioni di linguistica

Coordinazione e subordinazione in italiano L2

Varietà iniziali: assenza di subordinazione e coordinazione giustapposizione e paratassi asindetica

Coordinazione sindetica: il primo elemento di connessione è la congiunzione e, seguita da perché

Precocità delle avverbiali rispetto a completive e relative

Page 19: Istituzioni di linguistica

Le avverbiali

Sequenza acquisizionale:Causali > temporali > finali > ipotetiche >

concessiveI tipi più rappresentati (causali, temporali e

finali) sono i più frequenti nell’inputLa forma esplicita è più frequente della

forma implicitaAcquisizione tarda di avverbiali al gerundio

forma altamente polifunzionale

Page 20: Istituzioni di linguistica

Le completive

L’acquisizione delle completive esplicite introdotte da che è abbastanza tarda, posteriore all’acquisizione di relazioni avv. di causalità e temporalità

Page 21: Istituzioni di linguistica

Le relative

Prime fasi: non emergono frasi relative prodotte secondo la norma,ma strutture che ne condividono la funzione

Strutture senza pronome relativo

Come nel caso delle completive, le relative compaiono dopo le avverbiali

Validità della gerarchia di accessibilità anche per l’acquisizione:

Sogg > ogg dir > ogg indir > ogg obliquo > gen