1 Istituto Europeo Paritario “Fabrizio De Andre’” Via Stazione di Albanella, 12 - Capaccio Paestum (SA) Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-economico AFM Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-tecnologico CAT Istituto di istruzione secondaria di secondo grado professionale Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera IPSEOA Piano triennale dell’offerta formativa Anno Scolastico triennio 2015/2018 ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO DELIBERATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO AGGIORNATO NOVEMBRE 2016 PDM IN ALLEGATO
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Istituto Europeo Paritario
“Fabrizio De Andre’”
Via Stazione di Albanella, 12 - Capaccio Paestum (SA)
Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-economico AFM
Istituto di istruzione secondaria di secondo grado tecnico-tecnologico CAT
Istituto di istruzione secondaria di secondo grado professionale Servizi per
l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera IPSEOA
Piano triennale dell’offerta formativa
Anno Scolastico triennio 2015/2018
ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
DELIBERATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI
APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO
AGGIORNATO NOVEMBRE 2016
PDM IN ALLEGATO
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Indice
Introduzione 3
L’istituto 4
Contesto 5
Territorio 6
L’organizzazione scolastica 7
Mission 8
Vision 9
Organigramma ed organi collegiali 10
Piano delle attività 13
Priorità, traguardi ed obiettivi PDM 13
Gestione piano dell’offerta formativa 15
Indirizzi di studio 17
Amministrazione, Finanza e Marketing 18
Costruzioni, Ambiente e Territorio 21
Istituto Professionale Enogastronomia ed Ospitalità Alberghiera 25
Piano di ampliamento PTOF 29
Alternanza scuola-lavoro, Book in Progress, Matematica & Realtà,Concorso Letterario 29
Piano digitale dell’Istituto 34
Criteri di formazione dell’orario scolastico e delle lezioni 38
Progetto educativo 40
Dipartimenti Disciplinari 43
Esami di Stato 46
Prove INVALSI 46
Didattica e valutazione 47
Criteri di attribuzione voti disciplinari 50
Crediti scolastici 53
Esami di Idoneità 54
Esami Preliminari Degli Esami di Stato 56
Criteri per la formazione delle classi 58
Iscrizioni 61
Assi Culturali 62
La formazione della cl@sse 2.0 64
Funzioni strumentali e coordinatori di classe 65
Risorse umane e strutturali 67
Servizi Amministrativi 70
Viaggi di Istruzione e Uscite Didattiche 72
Calendario Scolastico 72
Contatti 73
Allegati 73
3
Introduzione
Il Piano Triennale dell’Offerta formativa (PTOF), è un documento fondamentale, grazie al quale
l’istituto esplicita la sua identità, presenta il progetto educativo e l’offerta formativa. Il PTOF è lo
strumento attraverso il quale la scuola rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. E'
coerente con gli obiettivi cognitivi ed educativi determinati a livello nazionale e riflette le esigenze
del contesto territoriale locale nei suoi aspetti culturali, sociali ed economici. Il PTOF interessa tutti
gli operatori e gli utenti della scuola, in particolare gli alunni e i genitori ai quali è rivolto ed
impegna le istituzioni scolastiche e l'intera comunità nel raggiungimento delle finalità individuate.
La sua funzione fondamentale è quella di:
Informare sulle modalità di organizzazione e funzionamento dell’Istituto;
Presentare “la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa” che l’Istituto mette in
atto per raggiungere gli obiettivi educativi e formativi;
Orientare rispetto alle scelte fatte, e quelle da compiere durante il percorso ed al termine di
esso.
Completano il documento, in allegato, il Regolamento di Istituto, il Patto di
Corresponsabilità educativa, la Carta dei servizi scolastici.
Chi era Fabrizio De Andrè
Fabrizio Cristiano De André (Genova, 18 febbraio1940 – Milano, 11 gennaio1999) è stato un cantautore
italiano. Considerato da parte della critica uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, viene spesso
soprannominato anche con l'appellativo "Faber", datogli dall'amico d'infanzia Paolo Villaggio in
riferimento alla sua predilezione per i pastelli e le matite della Faber-Castell (oltre che per consonanza con il
suo nome). In quasi quarant'anni di attività artistica, De André ha inciso tredici album in studio, più alcune
canzoni pubblicate solo come singoli e poi riedite in antologie. Molti testi delle sue canzoni raccontano
storie di emarginati e ribelli e sono considerate da alcuni critici come vere e proprie poesie, tanto da essere
inserite in varie antologie scolastiche di letteratura
Piano dell’offerta formativa dell’Istituto Europeo “F. De Andrè”
Indirizzi di studio
Classe Quota ministeriale + Quota autonomia *
I AFM 33 ore ministeriali
II AFM 33 ore ministeriali
III AFM 32 ore ministeriali
IV AFM 32 ore ministeriali
V A AFM 32 ore ministeriali
V B AFM 32 ore ministeriali
I CAT 33 ore ministeriali
II CAT 33 ore ministeriali
III CAT 32 ore ministeriali
IV CAT 32 ore ministeriali
V A CAT 32 ore ministeriali
V B CAT 32 ore ministeriali
I IPSE 33 ore ministeriali
II IPSE 33 ore ministeriali
III IPSE 32 ore ministeriali
IV IPSE 32 ore ministeriali
V A IPSE 32 ore ministeriali
V B IPSE 32 ore ministeriali
*L’aggiunta della quota di autonomia permette di inserire nei curricula lo studio della seconda e
terza lingua comunitaria (francese - spagnolo).
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Istituto Economico Paritario Europeo
Articolazione: Amministrazione, finanza e marketing (ex Ragioneria)
Tale percorso formativo è finalizzato alla formazione dei futuri periti tecnici in Amministrazione,
Finanza e Marketing, con competenze ancora più specifiche e moderne rispetto alla figura del
“ragioniere tradizionale”. Serve, oggi, un professionista con spiccate competenze nel campo dei
macrofenomeni nazionali ed internazionali, dei sistemi e dei processi aziendali, quali
l’organizzazione, la pianificazione, l’amministrazione finanziaria, il controllo della
programmazione, ma soprattutto gli strumenti di Marketing.
Con specifico riferimento al Marketing, esso riguarda anzitutto l’individuazione dei prodotti-
mercato e dei segmenti potenziali.
Obiettivi da perseguire
Competenze dei fenomeni gestionali utilizzando metodi e tecniche contabili;
Competenze contabili e finanziarie in linea con le esigenze nazionali ed internazionali;
Capacità a gestire le trattative contrattuali delle diverse aree aziendali;
Saper interpretare i documenti finanziari dell’azienda;
Saper comunicare in modo fluente nelle lingue straniere;
Saper usare correttamente le tecnologie informatiche;
Competenze nel campo della gestione e delle risorse, umane e non, di analisi e di sintesi.
Strumenti di formazione extra curriculare A.F.M.
Laboratorio di conversazione nelle lingue straniere;
Laboratorio di Amministrazione, Finanziaria e Aziendale;
come realizzare un’azienda in laboratorio esercitandosi su tutte le operazioni gestionali
(Impresa Formativa Simulata);
Scuola di stage-lavoro per la verifica delle esercitazioni;
Laboratorio di Marketing strategico e di vantaggio competitivo.
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Profilo del diplomato nell’indirizzo “Amministrazione, finanza e marketing”
Il Diplomato in “Amministrazione, Finanza e Marketing” ha competenze generali nel campo dei
macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei
sistemi e processi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione,
finanza e controllo), degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e
dell’economia sociale.
Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche
per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al
miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa inserita nel contesto internazionale.
Attraverso il percorso generale, è in grado di:
Rilevare le operazioni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed
extracontabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;
Redigere e interpretare i documenti amministrativi e finanziari aziendali;
Gestire adempimenti di natura fiscale;
Collaborare alle trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;
Svolgere attività di marketing;
Collaborare all’organizzazione, alla gestione e al controllo dei processi aziendali;
Utilizzare tecnologie e software applicativi per la gestione integrata di amministrazione,
finanza e marketing.
1 ° Biennio
Alla fine del biennio gli alunni devono aver acquisito:
La capacità di lavorare in gruppo, di esprimere le proprie idee, di conoscere e rispettare le
regole, di rapportarsi con i docenti e le istituzioni;
Il possesso di adeguate strategie e di autonomia di apprendimento;
Le competenze disciplinari;
Le conoscenze informative delle discipline professionalizzanti.
2° Biennio e 5° Anno
Il triennio è dedicato all’acquisizione di conoscenze e competenze specialistiche diversificate,
nonché alle esigenze del mercato del lavoro.
Al raggiungimento di tale obiettivo contribuiscono:
Le discipline curriculari;
Metodologie didattiche diversificate quali le lezioni interattive.
Mediante l’utilizzo di queste lezioni gli studenti vengono guidati all’acquisizione di ampie
conoscenze e competenze in ambito economico-aziendale, che rendono possibile il raggiungimento
di una formazione completa, in linea con le richieste di un mercato di lavoro globale, in rapida e
continua evoluzione.
Il monte ore dell’indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing è articolato secondo il seguente:
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QUADRO ORARIO
DISCIPLINA 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (scienze della terra e 2 2
biologia)
Scienze integrate (fisica) 2
Scienze integrate (chimica) 2
Geografia 2 2
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Informatica 2 2 2 2
Seconda lingua comunitaria (francese) 3 3 3 3 3
Terza lingua comunitaria (Spagnolo) 2 2
Economia aziendale 2 2 6 7 8
Diritto 3 3 3
Economia politica 3 2 3
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore settimanali 33 33 32 32 32
Sbocchi:
L’indirizzo offre possibilità di:
Accesso a tutte le facoltà universitarie; le più affini sono: Economia aziendale, Economia e
commercio, Giurisprudenza; Scienze Manageriali. Accesso ai percorsi di specializzazione tecnica
superiore, brevi o biennali, ai percorsi di studio per le iscrizioni agli Albi Professionali.
Occupazione:
Inserimento nelle aziende di qualsiasi tipo, pubblico o privato, nel settore amministrativo-contabile.
Attività autonoma
Corsi specifici consentono di esercitare la professione promotore finanziario, consulente
assicurativo. Per il diplomato con l’indirizzo generale di “Amministrazione, Finanza e Marketing”
il mercato del lavoro presenta tra l’altro professioni emergenti e in forte espansione nel campo della
gestione dei patrimoni immobiliari e della rendicontazione della gestione aziendale.
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Istituto Tecnico Paritario Europeo
Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio – CAT (ex Geometra)
Costruire in Europa: rispettare l’ambiente, valorizzare il territorio
Valorizzare la “costruzione” in un ambiente di grande interesse sociale, economico e turistico: la
vasta area della Piana del Sele e del Cilento. Va formata ed educata una nuova generazione di
tecnici capaci di pensare al futuro rispettando l’ambiente e valorizzando il territorio. Il profilo del
diplomato CAT è quello di un professionista con una preparazione che si basa prevalentemente sul
possesso di capacità grafico-progettuali relative ai settori del rilievo delle costruzioni e di concrete
conoscenze inerenti l’organizzazione, la gestione, la produzione edilizia, la gestione del cantiere, gli
aspetti del terreno, gli aspetti economici, amministrativi, estimativi ed il rilievo grafico. Il livello di
formazione sarà orientato verso una concreta operatività professionale e sarà raggiunto tramite
l’acquisizione di principi e metodi fondamentali delle aree di competenza.
Obiettivi da perseguire
La formazione riguarda, la capacità a pianificare ed organizzare le misure opportune e
salvaguardare la salute, la sicurezza dei luoghi di lavoro e il rispetto dell’ambiente anche in
relazione alle soluzioni opportune per il risparmio energetico. La progettazione sostenibile è ormai,
un approccio globale alla creazione di prodotti e di sistemi favorevoli all’ambiente, socialmente
equi e realizzabili anche dal punto di vista economico.
Il piano di studi del geometra tiene presente:
La continua trasformazione nella struttura delle professioni, che richiede il costante
adattamento degli itinerari formativi;
Il profondo mutamento dei saperi e lo sviluppo dei processi tecnologici;
La necessità di potenziare gli elementi di formazione generale, necessari per una migliore
comprensione della realtà, e dunque per un più responsabile inserimento nella vita sociale e
professionale.
Il sapere tecnologico è obiettivo centrale dell’esperienza formativa, con la consapevolezza che la
flessibilità oggi richiesta può derivare solo da una base formativa culturale sufficientemente ampia.
Strumenti per la formazione extra-curriculare
Laboratorio tecnico con uso del software CAD (disegno tecnico assistito);
Laboratorio tecnologico in un cantiere didattico (learning by doing);
Laboratorio di conversazione per le lingue straniere (inglese, francese e spagnolo);
Laboratorio di Topografia e Progettazione.
Particolare attenzione sarà posta alle innovazioni nel campo dei nuovi prodotti della tecnologia e
dell’innovazione, specie nelle materie caratterizzanti come Costruzione e Disegno.
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Profilo del diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, ambiente e territorio”
Il Diplomato nell’indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”:
Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle
industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti per il rilievo, nell'uso dei mezzi
informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed
economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale delle
risorse ambientali;
Possiede competenze grafiche e progettuali in campo edilizio, nell’organizzazione del
cantiere, nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
Ha competenze nella stima di terreni, di fabbricati e delle altre componenti del territorio,
nonché dei diritti reali che li riguardano, comprese le operazioni catastali;
Ha competenze relative all’amministrazione di immobili.
È in grado di:
Collaborare, nei contesti produttivi d’interesse, nella progettazione, valutazione e
realizzazione di organismi complessi, operare in autonomia nei casi di modesta entità;
Intervenire autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di
organismi edilizi e nell’organizzazione di cantieri mobili, relativamente ai fabbricati;
Prevedere, nell’ambito dell’edilizia ecocompatibile, le soluzioni opportune per il
risparmio energetico, nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente, e redigere la
valutazione di impatto ambientale;
Pianificare ed organizzare le misure opportune in materia di salvaguardia della salute e
sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro;
Collaborare nella pianificazione delle attività aziendali, relazionare e documentare le
attività svolte.
1° Biennio
Il biennio fornisce le competenze tecniche di base per l'uso delle nuove tecnologie informatiche
rivolte al disegno e alla comunicazione, competenze apprese in aula di informatica specifiche e ben
attrezzate.
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni;
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con
l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le
potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico;
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e
riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e complessità.
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2° Biennio e 5° Anno
Formare la figura di un tecnico preparato all'organizzazione e gestione del cantiere e della
sua sicurezza, secondo le normative attuali del mondo del lavoro e sensibile alla cultura
della sicurezza;
Integrare il percorso con visite, stage-laboratori curricolari ed extracurricolari in cantieri
della zona, scelti in collaborazione con le associazioni delle Imprese Edili;
Favorire la comunicazione multimediale nelle varie sfaccettature e le attività di laboratori di
compresenza per meglio seguire ed indirizzare lo studente;
Orientare verso una professionalità qualificata per l'inserimento nel mondo del lavoro sia (
Enti pubblici, imprese, studi tecnici, agenzie immobiliari);
Preparare adeguatamente per gli studi universitari in qualsiasi facoltà (in particolare
Ingegneria ed Architettura) o in corsi post-diploma.
Quadro orario
Articolazione: Costruzioni, Ambiente e Territorio
DISCIPLINA 1° BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana e geografia 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Seconda lingua comunitaria (francese) 3 3
Terza lingua comunitaria (spagnolo) 2 2
Storia cittadinanza e Costituzione 2 2 2 2 2
Matematica e complementi 4 4 4 4 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (scienze della terra e 2 2
biologia)
Scienze integrate (fisica) 2 2
Scienze integrate (chimica) 2 2
Tecnologie informatiche 2
Tecnologie e tecniche di rappresentazione 2 2
grafica
Scienze e tecnologie applicate 2
Progettazione, Costruzioni, Impianti 7 6 7
Geopedologia, Economie ed Estimo 3 4 4
Topografia 4 4 4
Gestione del cantiere e Sicurezza 2 2 2
dell’ambiente di lavoro
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore settimanali 33 33 32 32 32
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Sbocchi professionali
Il diploma CAT permette di accedere a qualunque corso universitario, in particolare alla facoltà di:
Ingegneria Edile, Ingegneria Meccanica, Ingegneria Gestionale, Architettura, Scienze della Terra,
dell’Ambiente e delle Risorse, Matematica, Fisica, Scienze e Tecnologie Agrarie, Informatica,
Scienze Geo-Cartografiche ed Estimative, Pianificazione Urbanistica e Territoriale; inoltre tutti i
corsi universitari costituiti da apprendimenti di materie tecniche.
Il diplomato può trovare lavoro in aziende pubbliche e private:
Ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine utilizzate nelle costruzioni;
Possiede competenze grafiche e progettuali nel campo edilizio e nell’organizzazione del
cantiere;
Possiede competenze nella gestione degli impianti e nel rilievo topografico;
Ha competenze nella stima dei terreni e dei fabbricati;
Ha competenze nell’amministrazione di immobili e nello svolgimento di operazioni
catastali;
Sa pianificare ed organizzare tutte le misure per la sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro.
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Istituto Professionale Paritario Europeo
Servizi per L’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
Il settore della ristorazione è in continua crescita, soprattutto grazie al turismo e alla valorizzazione
dei prodotti locali e quindi ha sempre bisogno di nuove figure professionali da inserire nelle
strutture sparse sul territorio nazionale ed estero. Per gli alunni e le alunne iscritte alla nostra scuola,
le lezioni non si svolgono esclusivamente in aula, ma nell’equilibrio didattico e formativo degli
alunni che frequentano questa scuola, assume un ruolo di primaria importanza il tempo speso nei
laboratori della scuola, che sono una vera e propria cucina, una vera e propria sala-ristorante, un
vero e proprio bar, in cui gli studenti possono esercitarsi alla professione. L’Istituto De Andrè
presenta una completa offerta formativa per il settore alberghiero e per il settore enogastronomico
adeguata al contesto di riferimento e perfettamente integrata con le aziende, enti ed istituzioni
presenti sul territorio. L’Istituto per rafforzare la sua vocazione europea e consolidare
l’apprendimento delle lingue straniere, organizza per i suoi allievi un servizio hostess per fiere,
manifestazioni, congressi ed eventi.
Obiettivi da perseguire
Il Diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità
alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere
dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di
organizzazione e gestione dei servizi.
Utilizza le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
Reperisce ed elabora dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il
ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
Attiva sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienza e servizi enogastronomici;
Cura la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse
ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
L'attività laboratoriale costituisce il fulcro dell'attività didattica dell'Istituto Alberghiero “F. De
Andrè”. Questa consapevolezza ha indotto tutto il personale, dalla Dirigenza al personale ausiliario,
a partecipare ad un processo di modernizzazione informatica che fa dell'Istituto una delle scuole
pioniere dei processi di modernizzazione scolastica.
Strumenti per la formazione extra-curriculare
Laboratorio, a libera scelta dello studente e della famiglia e in orario extra-curriculare, per
l’apprendimento della terza lingua straniera, elemento predominante ai fini occupazionali;
Laboratorio di conversazione nelle lingue estere;
Laboratorio di informatica, per l’acquisizione della Patente Europea – ECDL.
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Profilo del diplomato nell’indirizzo “Enogastronomia ed Ospitalità alberghiera”
Il Tecnico dei servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera ha specifiche competenze
tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei
cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
E’ in grado di:
Utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione
della commercializzazione dei servizi di accoglienza e di ospitalità;
Organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle
risorse umane;
Applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità,
la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro;
Utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale finalizzate
all’ottimizzazione della qualità del servizio;
Comunicare in almeno due lingue straniere;
Reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con
il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi;
Attivare sinergie tra servizi di ospitalità accoglienza e servizi enogastronomici
valorizzando, anche attraverso la progettazione e programmazione di eventi, il patrimonio
delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali e di costume del territorio;
Documentare il proprio lavoro e redigere relazioni tecniche.
Nella filiera dell’enogastronomia:
Agisce nel sistema di qualità per la trasformazione, conservazione, presentazione e servizio dei
prodotti agroalimentari;
Integra le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche e comunicative;
Opera nel sistema produttivo sia promuovendo le tradizioni locali, nazionali ed internazionali sia
individuando le nuove tendenze enogastronomiche.
Nell’articolazione Enogastronomia, il Diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici, operare
nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali, e individuando
le nuove tendenze enogastronomiche.
1° Biennio
Le discipline dell’area di indirizzo, presenti in misura consistente fin dal primo biennio, si fondano
su metodologie laboratoriali che favoriscono l’acquisizione di strumenti concettuali e di procedure
funzionali a preparare ad una maggiore interazione con il mondo del lavoro e delle professioni da
sviluppare nel triennio. L’acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza previste a
conclusione dell’obbligo di istruzione consentono di arricchire la cultura di base dello studente e di
accrescere il suo valore anche in termini di occupabilità.
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2° Biennio e 5° Anno
Nel secondo biennio, gli aspetti scientifico-tecnologici, tecnici e professionali sviluppati dalle
discipline d’indirizzo assumono le connotazioni specifiche del settore di riferimento. Le discipline,
nell’interazione tra le loro peculiarità, promuovono l’acquisizione progressiva delle abilità e
competenze professionali.
Il ricorso al ‘laboratorio’, come luogo elettivo per l’ apprendimento, consente di introdurre
progressivamente lo studente ai processi e ai contesti produttivi e organizzativi aziendali, nonché
alle figure professionali di riferimento. Questa metodologia, insieme all’alternanza scuola-lavoro e
agli stage aziendali, costituisce un elemento fondamentale del continuo processo di orientamento
che, nel secondo biennio, favorisce la riflessione degli studenti sulle scelte operate e le rende più
fondate e consapevoli. Il quinto anno si caratterizza per essere il segmento del percorso formativo in
cui si compie quell'affinamento della preparazione culturale, tecnica e professionale che fornisce
allo studente gli strumenti idonei ad affrontare le scelte per il proprio futuro di studio o di lavoro.
Esso punta infatti a sviluppare una conoscenza sistemica della filiera economica di riferimento,
idonea anche ad orientare la prosecuzione degli studi a livello terziario, con particolare riferimento
agli Istituti Tecnici Superiori.
Sbocchi professionali
Nell’articolazione dell’enogastronomia, il diplomato è in grado di intervenire nella valorizzazione,
produzione, trasformazione, conservazione e presentazione dei prodotti enogastronomici; operare
nel sistema produttivo promuovendo le tradizioni locali, nazionali e internazionali e individuando le
nuove tendenze.
È possibile l’iscrizione a qualsiasi corso universitario, in particolare alla facoltà di Lingue e culture
moderne, Scienze e Tecniche alimentari, Economia e Commercio, Università della Ristorazione;
Scienze dei servizi giuridici, Scienze delle investigazioni pubbliche e private, Scienze del servizio
sociale e del non profit; Giurisprudenza.
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Quadro orario indirizzo IPSEOA
Articolazione: Enogastronomia
DISCIPLINA 1°BIENNIO 2° BIENNIO 5° ANNO
I II III IV V
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4
Lingua inglese 3 3 3 3 3
Seconda lingua comunitaria (francese) 3 3 3 3 3
Terza lingua straniera (spagnolo) 2 2
Storia 2 2 2 2 2
Matematica 4 4 3 3 3
Diritto ed economia 2 2
Scienze integrate (scienze della terra e 2 2
biologia)
Scienze integrate (fisica) 2
Scienze integrate (chimica) 2
Laboratorio dei servizi enogastronomici 2 2 6 4 4
settore Cucina
Laboratorio dei servizi enogastronomici 2 2 2 2
settore Sala e Vendita
Laboratorio dei servizi di Accoglienza 1 1
Turistica
Scienze degli alimenti 1 1
Scienza e cultura dell’alimentazione 4 3 3
Diritto e tecniche amministrative della 4 5 5
struttura ricettiva
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2
Religione cattolica o attività alternative 1 1 1 1 1
Totale ore settimanali 33 33 32 32 32
Orientamento formativo in itinere e post diploma
Particolare attenzione viene posta all’orientamento, inteso come un intervento finalizzato a rendere
lo studente partecipe e responsabile della propria scelta post-diploma. L'attività, che l’Istituto offre
ai propri studenti già a partire dal quarto anno, ha come obiettivo fondamentale quello di far loro
acquisire gli strumenti per scelte consapevoli e motivate finalizzate al successo personale e
professionale. In tale prospettiva la scuola propone le seguenti iniziative:
Attività di informazione finalizzate alla scelta dei corsi di laurea universitari, corsi di
specializzazione post-diploma, sbocchi nel mondo del lavoro;
Attività di supporto per l’ingresso nel mondo del lavoro (analisi del mercato del lavoro con
particolare riferimento alla nostra realtà territoriale; elaborazione di un curricolo, tecniche di ricerca
attiva del lavoro; incontri individuali di preselezione del personale).
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Piano Ampliamento dell’Offerta Formativa dell’Istituto “De Andrè”
Ogni progetto nasce da un’ idea che, dovrà poi essere tradotta in procedure ed attività affinché
diventi realizzabile. Uno dei primi passi da fare è quello di condividere con altri l’idea e cercare
consenso e supporto. Progettare significa fermarsi a riflettere ed organizzarsi per fare quel salto
avanti che sta dentro al significato etimologico della parola progettare (gettare pro, davanti a..). un
progetto può essere paragonato ad un ponte lanciato tra la realtà di un dato momento e il
cambiamento da raggiungere.
I progetti in attuazione presso l’Istituto Europeo Paritario “F. De Andrè” sono:
Alternanza scuola-lavoro;
Book in progress;
Matematica e realtà;
Concorso letterario.
Alternanza scuola lavoro
DESTINATARI: Alunni di tutte le classi del Secondo biennio e Quinto anno IPSE.
Premessa
L’alternanza scuola-lavoro viene istituzionalizzata con la legge n.53 del 2003; il D.Lgs. n.77/2005
ne stabilisce le norme generali e definisce l'alternanza “una modalità di realizzazione dei corsi del
secondo ciclo, sia nei sistemi dei licei sia nei sistemi dell’istruzione e della formazione
professionale, per assicurare ai giovani, oltre alle conoscenze di base, l’acquisizione di competenze
spendibili nel mercato del lavoro” (art. 1, comma 1°, D.Lgs. n. 77/2005)
Ulteriori riferimenti normativi sono il D.M. 234 del 26.6.2000 e il D.M. 47 del 13.06.2006, che
prevede la “flessibilità organizzativa, didattica e di autonomia di ricerca, sperimentazione e
sviluppo, secondo quanto previsto dal Piano dell’Offerta Formativa di ciascuna istituzione
scolastica”, utilizzando – nell’ambito del monte ore curricolare – la flessibilità, prevista fino al
massimo del 20%. E’ da considerare, inoltre, la Legge 296/06 comma 622 che eleva l’età per
l’accesso al lavoro da 15 a 16 anni.
Coerentemente con i DD.PP.RR. 87.88 e 89 del 15 marzo 2010 e con le successive linee guida,
l’alternanza scuola lavoro valorizza, attraverso un percorso co-progettato, la formazione congiunta
tra scuola e mondo del lavoro, finalizzata all’innovazione didattica e all’orientamento degli studenti,
introducendo l’Alternanza Scuola Lavoro come metodo sistematico da introdurre nella didattica
curriculare e declinata a seconda dei diversi indirizzi di studio. La legge n.128/2013 rafforza
l'alternanza scuola-lavoro per gli studenti degli ultimi due anni della scuola secondaria e pone
particolare attenzione alle attività di orientamento (Linee guida nazionali per l'orientamento
permanente).
Recenti provvedimenti legislativi, legge 107 del 13 luglio 2015, tendono a potenziare l'offerta
formativa in Alternanza Scola Lavoro inserendo organicamente questa strategia didattica nell'offerta
formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte
integrante dei percorsi di istruzione (art.1.commi 33-45)
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Finalità
L’alternanza è una metodologia basata sullo sviluppo di processi di apprendimento che promuovono
la cultura del lavoro e privilegiano la dimensione dell’esperienza, in tal senso essa contribuisce ad
orientare il Piano dell’Offerta Formativa perché si stabiliscano e si rafforzino i rapporti tra
scuola/lavoro/territorio.
L’Alternanza Scuola-Lavoro è quindi una didattica innovativa, uno stile di insegnamento e di
apprendimento che ha la finalità di valorizzare, come momenti interdipendenti di formazione lo
studio e la pratica lavorativa, rendendo così possibile un’integrazione efficace tra le acquisizioni
maturate in entrambi i contesti.
Il nostro Istituto attua l’Alternanza Scuola-Lavoro, cioè percorsi flessibili e personalizzati di
integrazione tra Formazione e mondo del lavoro per garantire agli studenti una preparazione
professionale aggiornata con le esigenze del Territorio.
Le attività si realizzeranno all’interno dei percorsi curriculari e non, attuando un modello di
alternanza come approccio metodologico che possa contribuire allo sviluppo delle competenze
trasversali e professionali in uscita.
La struttura del progetto alternanza si basa su diverse forme di intervento come visite guidate, stage
di osservazione, incontri con figure professionali, interviste ad esperti aziendali, simulazione
d’impresa, inserimento in azienda, realizzazione di progetti concreti e si svilupperà su un piano
triennale.
La progettazione dei percorsi in alternanza fornisce elementi per sviluppare le competenze richieste
dal profilo educativo, culturale e professionale del corso di studi. Il concetto di competenza,
“comprovata capacità di utilizzare, in situazioni di lavoro, di studio o nello sviluppo professionale e
personale, un insieme strutturato di conoscenze e di abilità acquisite nei contesti di apprendimento
formale non formale o informale”, presuppone l’integrazione di conoscenze con abilità personali e
relazionali; la didattica può, quindi, offrire allo studente occasioni per risolvere problemi e
assumere compiti e iniziative autonome, per apprendere attraverso l’esperienza e per
elaborarla/rielaborarla.
Risultano costituire elementi significativi da tradurre in indicatori per la valutazione del progetto,
i seguenti elementi:
Il Territorio: la presenza di un’analisi del territorio che permetta di comprendere i
fabbisogni professionali. Sulla base di questa analisi, vengono realizzati accordi scuola
territorio, che permettono di definire i compiti e i ruoli dei soggetti coinvolti a sostegno del
progetto, e di promuovere una programmazione pluriennale, che non si esaurisca nel singolo
percorso;
La struttura organizzativa: la presenza di un gruppo di progetto supporta le istituzioni
scolastiche nello svolgimento delle attività connesse alla progettazione, gestione,
monitoraggio e diffusione del progetto.
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La progettazione: elementi come la cultura del lavoro, l’economia del territorio,
l’organizzazione aziendale, la comunicazione in contesti informali e non formali
arricchiscono ed integrano il curricolo. La tipologia di percorso varia per i diversi ordini di
studio, assumendo, a seconda dei casi, un carattere più orientativo o più professionalizzante;
La realizzazione: le fasi significative di un percorso in alternanza sono l’attività d’aula e il
periodo di stage/tirocinio di cui occorre specificare il “peso” sul totale delle ore del
percorso. Fondamentali sono le modalità di esercizio delle funzioni del tutor interno e del
tutor esterno;
La valutazione: rappresenta un elemento fondamentale nella verifica della qualità degli
apprendimenti;
La certificazione: la presenza e la qualità di un certificato che attesti ed espliciti le
competenze acquisite, spendibili in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo
professionale e personale, è l’atto conclusivo del percorso.
Nel nostro Istituto sono state previste azioni diversificate per i vari indirizzi, volte a verificare
l’efficacia della preparazione scolastica rispetto alle richieste dell’Impresa/Ente, a favorire
l’orientamento dopo il diploma, ad agevolare l’inserimento nella realtà produttiva e ad orientare
nella scelta delle specializzazioni universitarie.
Il progetto, che si svilupperà in un triennio, ha come finalità :
La realizzazione di un organico collegamento con il mondo del lavoro. Avvicinare gli allievi al mondo del lavoro per favorire l’orientamento e sviluppare
idee imprenditoriali.
Rimotivare allo studio e valorizzare le eccellenze.
Sviluppare le competenze comunicative e organizzative. Favorire la realizzazione di percorsi che colleghino in modo biunivoco la formazione in
aula con l'esperienza pratica.
Arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l'acquisizione
di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro.
Sintesi attività proposte
Classe III - IV formazione in aula - tot ore 150 ore per ciascuna classe
Le attività di stage saranno organizzate attraverso una metodologia che impegnerà gli alunni
durante le ore del sabato o si svolgerà nelle giornate in cui non è prevista la presenza a scuola.
Alcune giornate saranno dedicate alla formazione in aula, con la partecipazione di docenti interni
nelle seguenti materie
Sicurezza in azienda (corso di n. 8 ore);
Promozione all’imprenditorialità (n. 4 ore);
Diritto del lavoro e formazione del CV (n. 8 ore)
Inglese (n. 10 ore)
STAGE AZIENDALI (120 ore totali) da realizzarsi il sabato a partire da dicembre 2017
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Classe V formazione in aula - tot ore 100 ore
Alcune giornate saranno dedicate alla formazione in aula, con la partecipazione di docenti interni
nelle seguenti materie
Sicurezza in azienda (corso di n. 2ore);
Promozione all’imprenditorialità (n. 2 ore);
Diritto del lavoro e formazione del CV (n. 2 ore)
Inglese (n. 4 ore)
STAGE AZIENDALI (90 ore totali) da realizzarsi il sabato a partire da dicembre 2017
La principale finalità del nostro progetto Alternanza, quindi, consiste nell’alternare la teoria alla
pratica, facendo interagire gli studenti con il mondo del lavoro, sia con la loro presenza azienda sia
con la presenza di esperti nella scuola per corsi di aggiornamento, apprendimenti e preparazione
agli stage, sia mettendoli alla prova nella realizzazione di un progetto di lavoro, deciso dal consiglio
di classe di ogni singola classe.
Book in progress
Sono libri di testo, di elevato spessore scientifico e comunicativo, scritti dagli 800 docenti della rete
nazionale con capofila l’ITIS Majorana di Brindisi e stampati all’interno delle scuole.
Con tale iniziativa si migliora significativamente l’apprendimento degli allievi e,
contemporaneamente, si fornisce una risposta concreta ai problemi economici delle famiglie e del
caro libri. La struttura del Book in Progress, consente di variare, sulla base delle esigenze didattiche
e formative, gli apprendimenti degli allievi ed i contenuti da trasmettere. Con tale iniziativa, si
valorizza la funzione docente e si concretizza la personalizzazione degli interventi formativi. Altro
elemento positivo, che tale iniziativa porta con se, è quello di consentire alle famiglie un risparmio
di spesa sulla dotazione libraria di circa € 400,00 rispetto ai tetti di spesa previsti dal Ministero.
A tale iniziativa, sempre nell’ottica della promozione del successo formativo, si affiancano
videolezioni, ed assistenza on line a favore degli alunni. Ciò al fine di consentire un più pronto
recupero degli apprendimenti.
Matematica e realtà
Matematica&Realtà (M&R) è un progetto di innovazione didattica che promuove l'interazione
dinamica tra mondo reale e mondo matematico come elemento chiave del processo di
insegnamento-apprendimento. In sintonia con la Matematica per il cittadino, si propone di stimolare
i ragazzi ad utilizzare le conoscenze e le competenze matematiche acquisite a scuola, per orientarsi
nella moderna società della conoscenza e gestire le proprie scelte in modo consapevole e attivo.
Matematica&Realtà (M&R) è un progetto nazionale finalizzato a stimolare una profonda
innovazione didattica in Matematica, rivolto a Docenti e Studenti di ogni ordine e grado. Nato nel
2005, si avvale dall’esperienza pluriennale acquisita dal progetto pilota Innovamatica in tema di
ricerca e sperimentazione didattica. La struttura base in cui si articola M&R sono i laboratori di
sperimentazione didattica attivati dalle varie Unità Locali disseminate sul territorio nazionale. I
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Docenti possono collaborare ad M&R in qualità di coordinatore dell’unità, responsabile di un
laboratorio o docente-tutor oppure aderire in forma light (come Amico M&R).
La struttura base di M&R sono i laboratori di sperimentazione didattica che si svolgono al livello
nazionale, nelle varie unità locali. Lo spirito con cui M&R si rivolge a Docenti e Studenti è quello
di un approccio sperimentale alla Matematica e propone una educazione alla modellizzazione come
motore di innovazione didattica. Forte di una esperienza sul campo sin dal 1994, M&R offre alle
Scuole di ogni ordine e grado l'opportunità di conoscere, progettare, ricercare e sperimentare;
propone una educazione alla modellizzazione con strumenti elementari, fondata su un approccio
sperimentale alla Matematica. L'esperienza ha dimostrato che lo spirito M&R si è rivelato idoneo ed
efficace per una dinamica didattica volta all'acquisizione e alla certificazione delle competenze.
I candidati parteciperanno alla “Staffetta Creativa di modellizzazione matematica”, una
competizione di gruppo, gestita dai ragazzi che sono i partecipanti, autori e valutatori. La staffetta è
un gara di gruppo di modellizzazione matematica che intende stimolare la creatività dei ragazzi, in
un sano spirito di competizione. La gara è suddivisa in tre fasi, che vedono i ragazzi come
protagonisti:
1. Iscrizione;
2. Ricevimento e passaggio del testimone.
3. Votazione.
Due giurie concorrono equamente al punteggio finale:
Giuria popolare, ciascun gruppo potrà esprimere il proprio giudizio sia sulla soluzione
dei quesiti, sia sui quesiti originali della propria sezione (ad eccezione dei quesiti risolti e
proposti dal gruppo).
Giuria di esperti (anonima), ciascun commissario esprimerà il proprio voto sia sulla
soluzione dei quesiti, sia sui quesiti originali, secondo le modalità e i criteri specificati
nella scheda di votazione.
Saranno premiati i primi tre gruppi migliori classificati di ciascuna sezione. La cerimonia di
premiazione si terrà a Perugia, trasmessa in streaming.
Concorso letterario
Si tratta di un’opera di narrativa originale ed inedita, in forma di romanzo o di raccolta di racconti,
di vario genere tra cui giallo, fantasy etc. . L’iniziativa si propone di stimolare nei giovani la lettura
e la scrittura creativa ed è rivolta alle studentesse e agli studenti degli istituti di istruzione
secondaria di secondo grado italiani, statali e paritari, delle scuole italiane all’estero e delle sezioni
italiane presso le scuole straniere, che non abbiano compiuto vent’anni alla data del 31 dicembre
2016. L’opera vincitrice sarà premiata con la pubblicazione all’interno della collana “Scintille”,
Minerva Edizioni. Ciascun istituto che partecipa al concorso potrà segnalare un numero massimo di
tre opere di narrativa in italiano.
La favola verrà tradotta in tre lingue, francese, spagnolo e inglese e la stesura finale sarà in fumetti.
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Piano digitale dell’Istituto
Competenze digitali
Il Piano di sviluppo digitale deve promuovere azioni per sviluppare e migliorare le competenze
digitali degli studenti. Lo sviluppo delle competenze digitali riguarda anche il personale docente e il
personale tecnico-amministrativo.
Obiettivi chiave
Sviluppo delle competenze digitali degli studenti;
Potenziamento degli strumenti didattici elaboratori necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
Adozione di strumenti organizzativi tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e
la condivisione di dati;
Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;
Formazione del personale amministrative tecnico per l’innovazione digitale
nell’amministrazione;
Potenziamento delle infrastrutture di rete;
Valorizzazione delle migliori esperienze nazionali
Definizione dei criteri per l’adozione dei test didattici digitale e per la diffusione di materiali
didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.
Finalità
Pianificazione delle attività di formazione formale e informale sulle competenze digitali;
Realizzazione dell’incontro tra domanda e offerta di docenti e competenze digitali;
Introduzione nelle programmazioni elementi di cultura digitale;
Sviluppo delle conoscenze digitali a tutti: alunni, docenti, personale.
Obiettivi specifici
Diffusione di lavagne interattive multimediali (LIM);
Allestimento di classi tecnologicamente avanzate (rif. Azioni classi 2.0 “non più la classe in
laboratorio, ma il laboratorio in classe”) con l’obiettivo di stimolare l’ideazione e la
realizzazione di ambienti di apprendimento innovativi;
Processo di digitalizzazione della scuola
Il processo di digitalizzazione dell’istituto deve avvenire mediante una serie di iniziative:
Organizzazione di attività sulle nuove tecnologie;
Creazione di ambienti dell’apprendimento integrati;
Creazione di biblioteche multimediali;
Ammodernamento del sito web dell’istituto;
Produzione di azioni per la diffusione della cultura digitale.
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Sviluppo delle competenze digitali trasversali
Insieme alle competenze digitali utili a chi lavora (i dati, le applicazioni, le reti, la sicurezza) è
necessario diffondere una maggiore conoscenza delle tematiche digitali emergenti (cittadinanza
digitale, e-government e open government).
L’istituzione scolastica, per garantire pieni diritti di cittadinanza digitale a tutti i cittadini, deve fare
propri i principi della società della conoscenza e della democrazia digitale (accesso all’informazione
e ai contenuti digitali pubblici, inclusione digitale sia culturale che tecnologica, protezione dei dati
personali).
Per superare la difficoltà dei cittadini ad accedere ai servizi pubblici on- line deve crescere la
capacità della PA di migliorare i servizi di e-government in termini di: qualità e semplicità,
pervasività e tempestività, accessibilità e usabilità. Si deve anche affermare un nuovo rapporto tra
cittadini e istituzioni scolastiche, mediante un cambiamento strettamente legato all'affermazione e
diffusione dei principi dell’open government: trasparenza e dati aperti, integrità e accountability,
partecipazione e collaborazione.
Le modalità d’intervento devono articolarsi in un mix di percorsi ed eventi, azioni di affiancamento,
trasferimento di esperienze e collaborazione in rete. In particolare, l’offerta di formazione on-line
deve essere ricca e articolata nelle diverse forme di apprendimento e di erogazione della formazione
in rete.
Sviluppo delle competenze digitali verticali
Una buona azione di digitalliteracy per i cittadini può risultare vana se l’istituzione scolastica non è
in grado di fornire servizi all’altezza delle aspettative. L’offerta dei servizi online è ancora parziale
e disomogenea e questa azione deve portare a una maggiore efficienza ed efficacia nell’erogazione
dei servizi digitali. Insieme alla domanda di istituzione scolastica digitale deve crescere l’utilità e
l’usabilità dei servizi.
Questo risultato può essere raggiunto sviluppando le competenze digitali degli operatori che
presidiano funzioni e servizi ad alto contenuto tecnologico. Figure dotate di conoscenze e
competenze specifiche, alle quali è necessario offrire opportunità di miglioramento attraverso
approfondimenti e continuo aggiornamento professionale.
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Misure operative
Si prevede il potenziamento delle infrastrutture di rete e della connettività nella scuola, la
valorizzazione delle esperienze e riferimenti alla rete nazionale di centri di ricerca e di formazione,
con l’utilizzo dei testi didattici in formato digitale e incentivando la produzione e la diffusione di
opere e materiali per la didattica, prodotti autonomamente dai docenti.
Si prevede una nuova figura del docente coordinatore delle competenze digitali che l’istituzione
scolastica deve individuare, nell’ambito dell’organico, e a cui sarà affidato il coordinamento delle
attività delle competenze digitali. Per favorire lo sviluppo della didattica la scuola dovrà, anche
attraverso i poli tecnico-professionali, dotarsi di laboratori territoriali da aprire alla partecipazione di
co-finanziatori che potranno essere gli enti pubblici locali, la camera di commercio, l’Università, le
associazioni, le fondazioni, gli enti di formazione professionale, le imprese private.
Amministrazione digitale
La vita digitale della scuola, come per un’amministrazione pubblica di dimensioni simili, passa da
una migliore gestione dell’organizzazione scolastica, e dal rafforzamento di servizi digitali
innovativi che la scuola offre al territorio, alle famiglie, agli studenti, al proprio personale, o anche
dalla maggiore collaborazione con altre scuole.
Occorre investire in maniera mirata per superare la frammentazione della situazione corrente per
raggiungere due risultati:
Migliorare il lavoro di chi fa l’amministrazione scolastica ogni giorno;
Migliorare sostanzialmente i servizi digitali delle scuole, a partire dal registro elettronico;
Migliorare i servizi digitali scuola-famiglia-studente;
Aprire i dati e i servizi della scuola ai cittadini e alle imprese.
Spazi e ambienti per l’apprendimento
La sfida dell’educazione nell’era digitale non può più essere una mera funzione della quantità di
tecnologie disponibili; piuttosto, essa deve coniugare la crescente disponibilità di tecnologie e
competenze abilitanti, la rapida obsolescenza tecnologica, e le nuove esigenze della didattica.
Comprendere questa relazione significa aiutare la scuola ad acquisire soluzioni digitali che facilitino
ambienti propedeutici agli apprendimenti attivi e laboratoriali. Tutti gli spazi della scuola, e oltre,
devono essere allineati a questa visione di cambiamento.
In un regime di risorse contenute, gli interventi ad essi associati si pensa che debbano essere
prevalentemente di tipo conservativo; occorre, invece, che ci sia un’idea di spazi - a partire dagli
interventi a favore dell’edilizia scolastica e includendo una riconfigurazione funzionale degli
ambienti per l’apprendimento - che vadano nella direzione di una visione sostenibile, collaborativa
e aperta di scuola, in cui didattica e progettualità possano avvenire ovunque e in cui gli spazi
comuni e gli ambienti collaborativi giocano un ruolo centrale. A questo si deve accompagnare
un’idea nuova di potenziamento e rivisitazione dei laboratori scolastici, con l’obiettivo di renderli
ambienti associati all’innovazione e alla creatività digitale.
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Identità digitale e formazione dei docenti
La formazione digitale dei docenti va attuata mediante il raggiungimento di obiettivi
Rafforzare la preparazione in materia di competenze digitali;
Promuovere un legame sinergico tra innovazione didattica e tecnologie digitali;
Sviluppare standard qualitativi per la formazione all’innovazione didattica digitale.
Competenze digitali degli studenti
L’acquisizione di competenze digitali degli studenti va attuata mediante il raggiungimento di
obiettivi:
Definire una matrice comune di competenze digitali che ogni studente deve sviluppare;
Sostenere i docenti nel ruolo di facilitatori dei percorsi didattici innovativi, al fine di
potenziare le competenze chiave;
Coinvolgere gli studenti mediante format didattici innovativi e innovando i curricoli
scolastici.
Didattica laboratoriale
E’ necessario valorizzare il metodo scientifico e il sapere tecnologico ovvero trasmettere agli
studenti il “metodo della ricerca” affinché possano acquisire competenze per:
Costruire dei prodotti utili (lavori multimediali, ricerche, tesine, ipertesti, ecc.);
Proiettare nel futuro professionale l’impegno scolastico contestuale;
Realizzare la propria personalità sul piano culturale, umano e sociale.
Tale raggiungimento è possibile solo con una didattica laboratoriale, avendo il vantaggio di essere
facilmente inseribile in tutti gli ambiti disciplinari e la particolarità di poter essere strutturata
mediante un piano di lavoro che si articoli attraverso azioni ben organizzate e pianificate.
Per l’attivazione concreta di una didattica laboratoriale è necessario riqualificare i laboratori,
migliorandone la sicurezza, e ammodernare hardware e software per poter rispondere ad una
formazione adeguata al mondo del lavoro.
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Criteri per la formazione dell’orario scolastico
L'avvicendamento degli insegnanti e la razionale distribuzione delle materie nel tempo, hanno il
preciso scopo di rendere più efficiente l'azione didattica, per cui si terranno presente i seguenti
criteri:
Equilibrata distribuzione delle discipline nell’arco della giornata e della settimana;
Alternanza di materie teoriche e di materie pratiche nel corso della mattinata;
Abbinamenti orari così come indicati dai gruppi disciplinari;
Utilizzo razionale di tutti gli spazi;
Nella formulazione dell'orario si terrà conto degli insegnanti che hanno due o più scuole.
L’orario annuale complessivo è determinato in 1059 ore per il secondo biennio ed il quinto anno e
1089 ore per il primo biennio, corrispondente a 33 ore settimanali di lezione, in base al
regolamento recante norme concernenti il riordino degli Istituti Tecnici e Professionali, D.P.R.
88/2010, volti ad una maggiore razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse umane e strumentali
disponibili, tali da conferire efficacia ed efficienza nel tempo.
I percorsi hanno la seguente struttura:
Un primo biennio articolato, per ciascun anno, in 660 ore di attività e insegnamenti di
istruzione generale e 396 ore di insegnamenti obbligatori di indirizzo;
Un secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 495 ore di attività e insegnamenti di
istruzione generale e 561 ore di insegnamenti obbligatori di indirizzo;
Un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale e 561
re di insegnamenti obbligatori di indirizzo.
Ai fini del comma 1 è possibile utilizzare la quota di autonomia dei 20% dei curricoli, sia per
potenziare gli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti, sia per attivare ulteriori insegnamenti.
Inoltre nell' ambito della autonomia, in base a quanto previsto dal DPR 88/2010 art. 5-8 per poter
valorizzare l'impronta Europea dell' Istituto, è stato deciso di potenziare, per i tre indirizzi di studio,
l' insegnamento della seconda lingua comunitaria portando l'orario complessivo annuale da 1056 a
1089 ore per il primo biennio, ovvero a 33 ore settimanali.
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Orario delle lezioni
DIURNO-ANTIMERIDIANO
Classi prime e seconde, dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno in modo
articolato da orario di seguito precisato:
09,00-10,00
10,00-11,00
11,00-12,00
12,00-13,00
13,00-13,50 intervallo
13,50-14,40
14,40-15,30
15,30-16,20
Classi terze e quarte dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno in modo
articolato da orario di seguito precisato:
08,10-09,00
09,00-10,00
10,00-11,00
11,00-12,00
12,00-13,00
13,00-13,50
13,50-14,40
Classi quinte dei tre indirizzi di studio AFM-CAT-IPSEOA funzioneranno come da orario di
seguito precisato:
08,10-09,00
09,00-10,00
10,00-11,00
11,00-12,00
12,00-13,00
13,00-13,50
13,50-14,40
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Il progetto educativo
Finalità formative
L’istituto “De Andrè”, con il consenso e la condivisione di tutto il personale che vi opera persegue
costantemente le seguenti finalità formative:
Lo sviluppo della formazione individuale;
L’acquisizione di una solida preparazione culturale;
L’acquisizione organica di competenze tecnico-professionali;
Il rispetto delle regole della vita associata e la formazione di una cittadinanza attiva;
La promozione di valori condivisi quali: la valorizzazione della diversità come ricchezza, le
pari opportunità, il rispetto per l’ambiente e la solidarietà.
Obiettivi educativi e didattici generali
Comprendere l’organizzazione scolastica e i ruoli di ogni componente;
Educare al confronto e al dialogo con gli altri;
Educare all’ascolto attivo e produttivo;
Far comprendere l’importanza del dovere e della responsabilità verso sé e gli altri;
Far rispettare le norme condivise del Regolamento d’Istituto;
Promuovere lo “stare bene” a scuola, individuale e di gruppo cooperativistico;
Promuovere l’abbandono precoce della scuola.
Obiettivi specifici dell’area scientifica
L’insegnamento delle discipline scientifiche mira a promuovere e stimolare la strutturazione del
pensiero logico, fornendo propri strumenti di lettura e di interpretazione della realtà; un
approfondimento progressivo e organico delle conoscenze e delle competenze dell’area scientifica.
L’attività didattica mira a promuovere le facoltà intuitive dell’alunno e a favorire la strutturazione
dei processi di astrazione e di formalizzazione dei concetti e dell’impostazione del ragionamento
induttivo e deduttivo, formando alla precisione, al rigore espositivo ed alla coerenza argomentativa.
Gli obiettivi principali sono:
Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure
tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono
alla base della descrizione matematica della realtà;
Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica,
biologia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi
orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado anche di utilizzare strumenti
informatici come attività di approfondimento, comprendendo la valenza metodologica nella
formalizzazione e modellizazione di processi e nell’individuazione di procedimenti
risolutivi;
Maturare una buona capacita di argomentare e di risolvere diverse tipologie di problemi
anche distanti dalle discipline specificamente studiate;
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Saper riflettere criticamente sulle forme del sapere e sulle reciproche relazioni e saper
collocare il pensiero scientifico anche all’interno di una dimensione umanistica.
Obiettivi specifici dell’area umanistica
Nel profilo educativo dell’Istituto sono valorizzati gli obiettivi attraverso cui le discipline
umanistiche promuovono una formazione globale dei giovani studenti. Gli obiettivi principali sono:
La capacità di valorizzare il dialogo interculturale;
Un profondo senso di appartenenza nazionale, attraverso la promozione del patrimonio
storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico;
Trattare un tema complesso di una lettera, articolo di giornale, saggio breve o relazione,
sottolineandone gli aspetti salienti;
Interpretare in modo critico e personale qualsiasi tipologia testuale, dimostrando capacità
lessicale e la capacità di comprendere il messaggio linguistico formulato;
Formulare un messaggio linguistico articolato, dimostrando capacità di cogliere nessi
interdisciplinari anche in modo semplice e lineare per poi acquisire progressivamente la
capacità trasversale;
Comprendere il cambiamento dell’uomo nella diversità dei tempi storici attraverso il
confronto fra epoche ed aree geografiche e culturali;
Elaborare in modo corretto dal punto di vista ortografico, sintattico e lessicale un testo
articolato in lingua italiana ed in lingua straniera;
Partecipare a gare ginniche e/o sportive.
Obiettivi specifici dell’area linguistica
Conoscere le strutture linguistiche di base (Regole grammaticali fondamentali);
Acquisire una graduale competenza comunicativa utilizzando la lingua in modo adeguato al
contesto;
Leggere con adeguata pronuncia, ritmo ed intonazione;
Potenziare la conoscenza degli usi, dei costumi e della cultura di altri popoli;
Conoscere i generi letterari e le loro finalità;
Comprendere e produrre messaggi in lingua attraverso lo sviluppo delle quattro
abilità fondamentali( ascoltare, parlare, leggere e scrivere);
Esprimersi in modo efficace su temi e problemi di attualità sia oralmente che per iscritto;
Acquisizione di conoscenze tecniche e tecnologiche: riferite a campi di conoscenza relative
ai prodotti, ai processi produttivi, ai principi scientifici utilizzati, ai sistemi di produzione, a
problemi ambientali, sociali, antinfortunistici ed economici connessi ai medesimi, alle
possibili soluzioni concretamente realizzabili;
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Acquisizione di capacità operative: da intendersi come capacità di lavorare intellettualmente
manualmente per raggiungere un risultato intenzionale e verificabile affrontando ogni
situazione tecnologica;
Analizzare la situazione e individuare il problema;
Formulare una ipotesi di soluzione;
Porre in essere la soluzione;
Verificare l’effetto della soluzione adottata;
Acquisizione di capacità logico-scientifiche: di analisi, sintesi, comparazione, di rilevare ed
elaborare dati, di formulare ipotesi, di confrontare fenomeni, di comunicare utilizzando in
modo corretto i linguaggi specifici.
43
Dipartimenti disciplinari
I Dipartimenti, nella loro autonomia, fungono da articolazioni funzionali del collegio dei docenti, da
supporto alla didattica e alla progettazione. Con il passaggio dall’apprendimento per discipline
all’apprendimento per competenze la funzione dei Dipartimenti assume valenza strategica per
valorizzare la dimensione collegiale e cooperativa dei docenti.
I Dipartimenti hanno carattere permanente e sono formati da tutti i docenti della stessa disciplina o
della stessa area insieme agli insegnanti tecnico-pratici ove previsti e vengono coordinati da un
docente designato dal Dirigente.
Compiti dei Dipartimenti
Predisporre le linee didattiche di indirizzo generale che la scuola intende adottare per ogni
singola materia:
Programmazione disciplinare;
Definizione degli obiettivi d’istituto;
Definizione dei criteri di valutazione e delle griglie;
Predisposizione delle prove da effettuare.
Funzioni del Coordinatore
Il Coordinatore collabora con la dirigenza, il personale, i colleghi;
Rappresenta il proprio dipartimento;
Fissa l’ordine del giorno;
Su delega del Dirigente Scolastico, presiede il Dipartimento le cui sedute vengono
verbalizzate da un segretario designato di volta in volta;
È punto di riferimento del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun
docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento.
L’Istituto “F. De Andrè”, organizzando i dipartimenti disciplinari per aree, mira a ottimizzare
l’efficienza della Scuola attraverso il potenziamento delle risorse umane e professionali.
Le Aree Dipartimentali scelte in seguito a delibera Collegio dei Docenti del verbale n° 2 del 14
Settembre 2016, sono così costituite:
Dipartimento Letterario-Linguistico;
Dipartimento Scientifico;
Dipartimento Tecnico.
Obiettivi del dipartimento letterario-linguistico
La capacità di valorizzare il dialogo interculturale;
Un profondo senso di appartenenza nazionale, attraverso la promozione del patrimonio
storico, archeologico, culturale, letterario e linguistico;
Trattare un tema complesso di una lettera, articolo di giornale, saggio breve o relazione,
sottolineandone gli aspetti salienti;
Interpretare in modo critico e personale qualsiasi tipologia testuale, dimostrando capacità
lessicale e la capacità di comprendere il messaggio linguistico formulato;
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Formulare un messaggio linguistico articolato, dimostrando capacità di cogliere nessi
interdisciplinari anche in modo semplice e lineare per poi acquisire progressivamente la
capacità trasversale;
Comprendere il cambiamento dell’uomo nella diversità dei tempi storici attraverso il
confronto fra epoche ed aree geografiche e culturali;
Elaborare in modo corretto dal punto di vista ortografico, sintattico e lessicale un testo
articolato in lingua italiana.
Conoscere le strutture linguistiche di base (Regole grammaticali fondamentali);
Acquisire una graduale competenza comunicativa utilizzando la lingua in modo adeguato al
contesto;
Leggere con adeguata pronuncia, ritmo ed intonazione;
Potenziare la conoscenza degli usi, dei costumi e della cultura di altri popoli;
Conoscere i generi letterari e le loro finalità;
Comprendere e produrre messaggi in lingua attraverso lo sviluppo delle quattro abilità
fondamentali( ascoltare, parlare, leggere e scrivere);
Esprimersi in modo efficace su temi e problemi di attualità sia oralmente che per iscritto;
Analizzare, sintetizzare, schematizzare, riferire, commentare testi letterari appartenenti alle
tre grandi partizioni : poesia, teatro e romanzo;
Acquisire capacità argomentative.
Obiettivi del dipartimento Scientifico
Studiare figure geometriche sul piano cartesiano dal punto di vista analitico.
Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo algebrico, rappresentandole in forma grafica.
Determinare le soluzioni più appropriate per la risoluzione analitica dei problemi.
Sviluppare procedimenti di deduzione ed induzione.
Rappresentare dati ed informazioni, usando gli strumenti logici e grafici più opportuni,
anche informatici, analizzarli ed interpretarli.
Eseguire semplici misure, comprendendo i metodi usati e conoscendo gli strumenti utilizzati
Avanzare ipotesi e controllarne la validità, utilizzando i metodi propri della Fisica
Conoscere gli aspetti fondamentali della fenomenologia della Fisica
Utilizzare i simboli degli elementi chimici.
Utilizzare le formule dei composti anche per classificarli.
Usare la tavola periodica per spiegare e identificare gli elementi attraverso le loro proprietà
fisiche e chimiche.
Obiettivi del dipartimento Tecnico
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione a tutela della persona, della collettività
e dell’ambiente;
Orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio;
Conoscere gli elementi costitutivi, le condizioni ambientali e organizzative del sistema
azienda;
Saper utilizzare i principali titoli di credito in uso nella pratica commerciale;
Conoscere il mercato turistico e le sue connessioni col sistema economico nazionale;
Conoscere le caratteristiche, la forma giuridica, le strutture organizzative e le diverse
tipologie d’impresa ricettiva e di viaggio.
Conoscere problematiche relative alla gestione delle risorse umane e dell’impresa turistica.
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Saper compiere le principali operazioni di fronte back-office nelle imprese alberghiere.
Conoscere aspetti gestionali, organizzativi, economici e finanziari dell’impresa alberghiera
Conoscere il contenuto e le finalità e i principali indicatori del bilancio di esercizio.
Riconoscere e applicare le strategie di marketing.
Conoscere i principali istituti di diritto privato e pubblico attinenti allo specifico settore
professionale;
Essere consapevole della rilevanza pratica del contratto quale fonte di obbligazioni nella vita
quotidiana e nell’attività professionale.
Per l’Anno Scolastico 2016/2017, secondo quanto deliberato nel Collegio dei Docenti n° 2 del
14/09/2016, i responsabili dei Dipartimenti sono:
Dipartimento Letterario – Linguistico Prof.ssa Anna Manganiello
Prof.ssa Graziella Vairo
Dipartimento Scientifico Prof. Luigi Polito
Dipartimento Tecnico Prof. Annamaria di Giacomo
Stage formativi
L’Istituto sostiene e promuove sostiene e promuove l’esperienza di “formazione sul campo”.
La scuola offre ai giovani la possibilità di misurarsi con il mondo del lavoro attraverso gli stage con
l’intento di:
Verificare il grado di preparazione raggiunto dallo studente;
Orientare lo studente verso una più consapevole scelta riguardo al futuro professionale;
Migliorare atteggiamenti e comportamenti attraverso l'assunzione di responsabilità operative
in azienda.
Lo stage assume un elevato valore formativo sia per quanto riguarda le competenze specifiche che
quelle generali dello studente e costituisce un momento di forte integrazione con il mondo del
lavoro: una preziosa opportunità per conoscere l’ambiente esterno, farsi conoscere e porre le basi
per un qualificato sbocco professionale.
Permette agli studenti di ampliare e consolidare le proprie conoscenze tecnico professionali ed una
più consapevole scelta relativa al proprio futuro. La scuola segue l'inserimento dello studente in
azienda pubblica o privata attraverso un insegnante tutor, che si affianca a quello aziendale.
La scuola può, in questo modo, verificare se il percorso formativo è consono alle aspettative
dell’ambiente produttivo e se ha promosso negli studenti i necessari aspetti di maturità, conoscenza,
competenza, abilità, affidabilità, flessibilità e disponibilità utili alla formazione umana e
professionale.
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Esami di Stato
Le prove scritte dell’Esame di Stato si svolgeranno nei giorni:
Mercoledì 21 giugno 2017: Prima Prova
Giovedì 22 giugno 2017: Seconda Prova
Lunedì 26 giugno 2017: Terza Prova
Sono ammessi agli esami di Stato gli studenti che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione
non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina (voto unico) e un voto di comportamento non
inferiore a sei decimi; il voto di comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici.
Per la valutazione di ciascuno studente nello scrutinio finale è richiesta la frequenza di almeno ¾
del monte ore di lezioni. La deroga alle assenze si applica solo se queste ultime sono documentate e
continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del C.d.C. la possibilità di
procedere a valutazione.
Le prove INVALSI
Anche per l’anno scolastico 2016/2017 l’INVALSI ha avviato le fasi inerenti il Sistema Nazionale
di Valutazione (SNV) nelle quali sono individuate le priorità strategiche del Governo per il sistema
educativo di istruzione ed i relativi obiettivi di miglioramento. Il SNV è visto come “una risorsa
strategica per orientare le politiche scolastiche e formative alla crescita culturale, economica e
sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e
l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione”. Nella valutazione delle Istituzioni
scolastiche l’obiettivo prioritario, per questi primi anni di lavoro, è promuovere in modo capillare e
diffuso su tutto il territorio nazionale, una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento
della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli
studenti. Gli studenti delle seconde classi, oltre alla valutazione interna dei loro apprendimenti, sono
sottoposti, a cura dell’Invalsi, anche ad una valutazione esterna con prove standardizzate a livello
nazionale in alcune discipline fondanti (Italiano; Matematica). Queste prove sono
contemporaneamente uno strumento di misura e di confronto: misura la qualità del processo di
insegnamento-apprendimento e confronta realtà scolastiche di-verse al fine di valorizzare i punti di
forza e di individuare i punti debolezza.
Le prove per l’anno 2017, si terranno il 9 Maggio.
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Didattica e valutazione
Criteri e modalità di valutazione degli studenti
Il Regolamento sulla valutazione, DPR n. 122 del 22.6.2009, recita testualmente:
“La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di
autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo
formativo”
Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere
coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal piano dell'offerta formativa e devono tener
conto degli standard di riferimento, sia a livello nazionale che internazionale.
Nello scrutinio finale il consiglio di classe sospende il giudizio degli alunni che non hanno
conseguito la sufficienza in una o più discipline, senza riportare immediatamente un giudizio di non
promozione. A conclusione dello scrutinio, l'esito relativo a tutte le discipline e' comunicato alle
famiglie.
A conclusione degli interventi didattici programmati per il recupero delle carenze rilevate, il
consiglio di classe, in sede di integrazione dello scrutinio finale, previo accertamento del recupero
delle carenze formative procede alla verifica dei risultati conseguiti dall'alunno e alla formulazione
del giudizio finale che, in caso di esito positivo, comporta l'ammissione alla frequenza della classe
successiva e l'attribuzione del credito scolastico.
Valutazione delle competenze
Con il D.M. n. 9 del 27/01/2010 è stato adottato un modello di certificazione basato sui livelli
di competenza raggiunti dagli allievi nell’assolvimento dell’obbligo scolastico.
“Una competenza, secondo le Linee Guida, si manifesta quando uno studente è in grado di
affrontare un compito o realizzare un prodotto a lui assegnato, mettendo in gioco le sue risorse
personali e quelle, se disponibili, esterne utili o necessarie.”
Per costruire una reale pratica valutativa delle competenze, bisogna tener conto della qualità
delle conoscenze e delle abilità che risultano componenti essenziali delle competenze.
Le conoscenze, per poter essere valorizzate nello sviluppo di una competenza, devono
manifestare tre caratteristiche: significatività, stabilità e fruibilità.
Una conoscenza, per essere significativa, deve essere collegata a ciò che il soggetto sa attraverso
una riorganizzazione dei suoi schemi concettuali; questo processo le permette anche di diventare
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stabile. Una conoscenza, inoltre, deve essere fruibile, deve poter essere utilizzata per
interpretare situazioni e compiti diversi da quelli nei quali essa è stato costruita.
Un’abilità deve essere collegata a quelle che sono denominate conoscenze condizionali (sapere
dove, quando, perché) in modo che possa essere attivata in maniera consapevole di fronte a una
questione o un compito. Le fonti informative sulla base delle quali verrà espresso un giudizio di
competenza, saranno di tre tipi:
Il primo relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione
del prodotto;
Il secondo relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati;
Il terzo relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro.
Molto importanti saranno le prove comuni elaborate dai Dipartimenti per classi parallele sulla base
dei livelli rilevati e degli standard di riferimento.
Secondo quanto stabilito dal già citato DPR n. 122/2009, la nostra istituzione assicurerà alle
famiglie una informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli
alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico. A tale fine intende avvalersi, nel
rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle
moderne tecnologie: è in fase di elaborazione il registro elettronico per la gestione dei voti, degli
scrutini e delle comunicazioni scuola/famiglia via web, attraverso l'accesso con account personale.
Criteri generali
I criteri generali di conduzione dell'attività didattica, sono delineati in base alla sequenza di seguito
riportata:
Programmazione didattico-educativa di Istituto approvata dal Collegio dei Docenti;
Programmazione didattico-educativa di Classe approvata dal Consiglio di Classe;
Programmazione didattico-educativa di ogni singolo Docente.
Sviluppo della capacità di autovalutazione: gli alunni devono essere messi in grado di
percepire i loro progressi e le loro difficoltà, per raggiungere un più efficace metodo di
apprendimento;
Corrispondenza tra i livelli raggiunti e i voti: tutti i docenti adottano una scala dei voti,
deliberata dal Collegio Docenti, che mira a rendere omogenei i criteri di valutazione sia
degli apprendimenti che del comportamento.
Fattori che concorrono alla valutazione periodica e finale
Metodo di studio;
Partecipazione all’attività didattica;
Impegno;
Progressi rispetto al livello iniziale;
Livello della classe;
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Assenze e ritardi;
Situazione personale (solo in sede di scrutinio finale).
I voti espressi in decimi rispettivamente assegnati, in sede di scrutinio finale, al giudizio di idoneità,
nonché a ciascuna disciplina e al comportamento sono riportati nel documento di valutazione e nel
registro finale dei voti.
I possibili criteri per la determinazione del giudizio di idoneità sono stabiliti in base:
Media delle valutazioni del triennio;
L’eventuale arrotondamento per eccesso terrà conto del percorso di miglioramento,
dell’impegno, dell’interesse e della regolarità e qualità dei compiti.
Valutazione periodica degli apprendimenti e tipologia di prove
La C.M. n. 89 del 18 ottobre 2012 (prot. MIURAOODGOS/6751) fornisce precisazioni sulla
tipologia di prove e sulle corrispondenti modalità di espressione del voto in sede di scrutini
intermedi, relative a ciascun insegnamento delle classi degli istituti di istruzione secondaria di
secondo grado:
“Alla luce di quanto sopra si indica alle istituzioni scolastiche l’opportunità di deliberare che negli
scrutini intermedi delle classi prime, seconde e terze la valutazione dei risultati raggiunti sia
formulata, in ciascuna disciplina, mediante un voto unico, come nello scrutinio finale”.
La Circolare mira a precisare che anche nel caso di insegnamenti ad una prova, il voto potrà essere
espressione di una sintesi valutativa frutto di diverse forme di verifica: scritte, strutturate e non
strutturate, grafiche, multimediali, laboratoriali, orali, documentali, ecc.; inoltre sollecita a
esplicitare, nei rispettivi piani dell’offerta formativa, le tipologie delle verifiche adottate, al fine di
rendere l’intero processo valutativo trasparente e coerente con gli specifici obiettivi di
apprendimento.
Il Collegio dei docenti, sempre nell’ambito del rispetto dell’autonomia professionale propria della
funzione docente, delibera di adottare le seguenti prove di verifica:
N. 3 prove scritte per ogni quadrimestre nelle tipologie stabilite nei singoli dipartimenti;
Almeno 2 prove orali per ogni quadrimestre.
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Criteri di attribuzione dei voti disciplinari
Tabella di corrispondenza tra voti in decimi e livelli di conoscenze e di abilità
0≤ M ≤ 3
NESSUNA CONOSCENZA
Rifiuta la verifica.
Non ha alcuna capacita di orientarsi.
4
CONOSCENZA GRAVEMENTE LACUNOSA
Non sa individuare i concetti chiave.
Commette gravi errori relativi ai contenuti.
L’esposizione è priva di articolazione coerente.
CONOSCENZA LACUNOSA
4 < M < 5
Conosce in modo frammentario gli argomenti proposti e commette errori
rilevanti.
Sa applicare solo parzialmente regole e principi a casi specifici.
L’esposizione è difficoltosa.
5
CONOSCENZA SCARSA
Conosce in modo approssimativo gli argomenti.
Ha conseguito qualche abilità, ma non sa utilizzarle in modo adeguato.
Espone con fatica.
CONOSCENZA INCERTA
5 < M < 6
Conosce parzialmente gli argomenti proposti.
L’utilizzo della terminologia e/o della simbologia è incerta.
Se guidato riesce tuttavia ad orientarsi per portare a termine i compiti
assegnati.
L'esposizione è incerta.
LIVELLI MINIMI ACCETTABILI DI CONOSCENZA E
6 PADRONANZA
Individua i concetti chiave e stabilisce, guidato, semplici collegamenti.
L’esecuzione di compiti semplici è corretta cosi come è semplice l’espressione.
DISCRETA PADRONANZA
6 < M ≤ 7
Sa analizzare gli aspetti significativi e stabilisce i collegamenti essenziali
anche
Se non sempre in modo autonomo.
Commette pochi errori e non sostanziali, esprimendosi con sufficiente
proprietà.
7 < M ≤ 8
BUONA PADRONANZA
Conosce e sviluppa in modo analitico i contenuti e le procedure proposte.
Nell’applicazione non commette errori, ma solo imprecisioni.
Si esprime in modo adeguato, anche se non sempre debitamente
argomentato.
8 < M ≤ 9
OTTIMA PADRONANZA
Sa operare collegamenti fra i vari aspetti del problema anche in situazioni
nuove. L’esecuzione è puntuale in ogni sua fase e l’esposizione è organica.
9 < M ≤ 10
OTTIMA PADRONANZA CON VALUTAZIONE CRITICA
Le conoscenze sono ampie, solide e ben organizzate.
La rielaborazione è articolata e autonoma. Sa anche esprimere valutazioni
critiche. L’esposizione è precisa e ricca; l’espressione è fluida.
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Finalità della valutazione del comportamento degli studenti
Il Collegio dei Docenti fa proprie le finalità della valutazione del comportamento espresse nel
Decreto ministeriale n. 5/2009 :
Accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico
riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;
Verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita
di ciascuna istituzione scolastica;
Diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della
comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei
propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al
riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;
Dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/10.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo
studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al
successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
La nostra Istituzione, pertanto, pone particolare cura sia nell’elaborazione del Patto educativo di
corresponsabilità, sia nell’informazione tempestiva e nel coinvolgimento attivo delle famiglie in
merito alla condotta dei propri figli. I criteri di attribuzione del voto di condotta approvati dal
Collegio dei Docenti sono i seguenti:
Voto Criterio di attribuzione
10 Alunni con frequenza regolare, caratterizzati da partecipazione attiva/
costruttiva, atteggiamento propositivo ed impegno assiduo.
9
Alunni con frequenza regolare, rispettosi delle regole, caratterizzati da
partecipazione attiva/ricettiva, atteggiamento collaborativo ed impegno
costante.
8
Alunni con frequenza regolare; caratterizzati da impegno regolare;
comportamento vivace, ma controllato o partecipazione diligente e
attenta, anche se silenziosa.
7
Alunni con frequenza sostanzialmente regolare, con possibili ritardi nelle
giustificazioni, uso improprio e/o alterazione del badge personale, caratterizzati
da comportamento vivace e/o non controllato, impegno discontinuo;
possono aver conseguito avvertimenti sul registro di classe.
6
Alunni con frequenza irregolare e ritardi nelle giustificazioni, uso improprio e/o
alterazione del badge personale, caratterizzati da comportamento di disturbo e
da impegno superficiale e discontinuo; hanno conseguito una o più
ammonizioni o sospensioni nel corso del quadrimestre.
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Strumenti di verifica e di valutazione
PROVE SEMISTRUTTURATE
Questionari a risposta libera;
Analisi del testo;
Saggi brevi;
Relazione su traccia;
Riassunti;
Problemi;
Traduzioni;
Tema;
Elaborazione e lettura di grafici e tabelle.
PROVE STRUTTURATE
Domande con risposta a scelta multipla;
Brani da completare;
Corrispondenze;
Affermazioni vero/falso;
PROVE APERTE
Verifica orale;
Relazione;
Presentazioni multimediali.
Metodologie didattiche ed attività per conseguire gli obiettivi
Lezione frontale;
Lezione interattiva;
Discussione guidata;
Lavori in coppia/di gruppo;
Esercitazioni guidate;
Utilizzo mappe concettuali;
Sviluppo ed elaborazione di ricerche e/o approfondimenti personali anche con l’uso di
strumenti informatici;
Utilizzo LIM (Lavagna interattiva multimediale);
Utilizzo tablet;
Visite guidate;
Viaggio di istruzione.
Periodo valutativo
L’anno scolastico è diviso in quadrimestre.
Il primo quadrimestre ha inizio il 15 Settembre 2016 e termina il 31 Gennaio 2017.
Il secondo quadrimestre ha inizio il 1 Febbraio 2017 e termina il 9 Giugno 2017.
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Crediti scolastici e formativi
Il credito scolastico tiene conto del profitto strettamente scolastico dello studente, il credito
formativo considera le esperienze maturate al di fuori dell’ambiente scolastico, in coerenza con
l’indirizzo di studi e debitamente documentate.
E’ un punteggio che si ottiene durante il triennio della scuola secondaria di II grado e che dovrà
essere sommato al punteggio ottenuto alle prove scritte e alle prove orali per determinare il voto
finale dell’esame di maturità. Ai fini dell’attribuzione concorrono: la media dei voti di ciascun anno
scolastico, il voto in condotta, l’assenza o presenza di debiti formativi. Il punteggio massimo così
determinato è di 25crediti.
E’ possibile integrare i crediti scolastici con i crediti formativi, attribuiti a seguito di attività
extrascolastiche svolte in differenti ambiti (corsi di lingua, informatica, musica, attività sportive). Il
riconoscimento dei crediti formativi viene riportato sul certificato allegato al diploma.
Credito Scolastico (punti)
Media dei voti
I Anno II Anno III Anno
M = 6 3 – 4 3 – 4 4 – 5
6 < M ≤ 7 4 – 5 4 – 5 5 – 6
7 < M ≤ 8 5 – 6 5 – 6 6 – 7
8 < M ≤ 9 6 – 7 6 – 7 7 – 8
9 < M ≤ 10 7 – 8 7 – 8 8 – 9
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REGOLAMENTO ESAMI DI IDONEITÀ ED INTEGRATIVI Gli esami di idoneità sono esami che si sostengono per accedere ad una, o più, classi successive a quella per
cui si possiede il titolo di ammissione; riguardano i programmi integrali delle classi precedenti quella a cui il
candidato aspira. Possono presentare la domanda per gli esami di idoneità:
I candidati esterni che siano in possesso di licenza media e siano trascorsi tanti anni quanti ne siano
previsti dal corso per l’ammissione alla classe richiesta.
Gli alunni che compiono diciotto anni il giorno prima del primo scritto, per loro è richiesto, il solo
possesso del diploma di terza media.
I candidati esterni che abbiano compiuto o compiono nell’anno in corso il 23° anno di età, sono
dispensati dall’obbligo dell’intervallo e dalla presentazione di qualsiasi titolo di studio studio
inferiore
Sono considerati candidati esterni anche gli alunni che cessano di frequentare la scuola prima del 15
marzo.
Possono partecipare agli esami di idoneità anche gli alunni che intendono sostenere, ai sensi
dell'art.192, comma 6, del D. L.vo n. 297, esami di idoneità per la classe immediatamente superiore a
quella successiva alla classe da essi frequentata, purché abbiano ottenuto da questa la promozione
per effetto di scrutinio finale e subordinatamente al possesso dei requisiti d’età.
I candidati sostengono le prove d’esame sui programmi integrali delle classi precedenti a quella a cui
aspirano.
I candidati già in possesso di un diploma di maturità, sostengono le prove di esame sui programmi
delle classi precedenti quella alla quale aspirano, limitatamente alle materie, o parti di materie.
Possono partecipare agli esami integrativi gli studenti già iscritti ad una scuola secondaria di II
grado che chiedono il passaggio a scuola di diverso ordine, tipo o indirizzo.
Le domande di ammissione agli esami di idoneità vanno presentate al Dirigente scolastico della nostra
scuola nel termine indicato dalla CM . Ulteriori domande tardive, motivate, possono essere prese in
considerazione dal Dirigente Scolastico se compatibili con l’organizzazione degli esami.
I bocciati a giugno dell’anno corrente possono presentare domanda di integrazione/idoneità per la stessa
classe di altro indirizzo di studi , entro il 30 giugno, fermo restando l’intervallo di anni previsto .
Il Dirigente, avvalendosi della collaborazione del responsabile della segreteria didattica, analizza le domande
di idoneità e le indirizza a secondo le necessità didattiche, non escludendo colloqui con i candidati per
eventuali chiarimenti.
La segreteria iscrive le domande al protocollo e con questa successione i candidati vengono ammessi a
partecipare agli esami, fino al completamento dei posti disponibili del nostro istituto.
Le domande, infatti, sono conseguenza, per la maggior parte, della diffusa dispersione e abbandono
scolastico, già sopra analizzato, nella Piana del Sele. Con questo tipo di successione, la scuola predispone
l’elenco dei candidati e delle materie, su cui si svolge l’esame, per la classe richiesta da ciascun candidato.
Il Dirigente predispone il calendario degli esami , con inizio fine agosto - primi giorni del mese di settembre,
comunque entro l’inizio dell’anno scolastico; nomina la commissione e il Presidente.
Nella riunione plenaria che precede l’inizio degli esami, si stabiliscono le prove scritte e/o orali, le modalità ,
la tipologia delle stesse e tutte le regole atte per un corretto funzionamento.
Considerata la particolare tipologia dei partecipanti e per consentire un sereno svolgimento degli Esami, ed
anche per venire incontro a particolari esigenze ambientali, familiari e lavorative (soprattutto degli ultra
55
ventitreenni), il presidente, per mettere a proprio agio i candidati, può autorizzare gli esami orali in un giorno
diverso da quello prestabilito nel calendario, su loro espressa richiesta scritta e ritenuti validi i motivi.
Nel caso le richieste di modifica del calendario delle prove orali dovessero risultare in numero eccessivo, da
non poter essere soddisfatte senza creare scompensi organizzativi, si procederà secondo l’acquisizione delle
domande al protocollo. La valutazione viene effettuata in uno scrutinio finale, lo studente è ritenuto idoneo
se ottiene la sufficienza in tutte le materie. Di tutte le operazioni si redige il verbale.
Tabella crediti esami di idoneità
Media dei voti Credito scolastico
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4 – 5
7 < M ≤ 8 5 – 6
8 < M ≤ 9 6 – 7
9 < M ≤ 10 7 – 8
Riferimenti normativi:
D.Lvo n° 297/1994 art. 192, 193
O.M. n° 90/ 2001 art.18 , 19, 24
C.M n 31/ 2003
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Esami preliminari dei candidati esterni all’Esame di Stato
Lo studente che intenda presentarsi all’esame di Stato come candidato esterno deve presentare la
domanda all’Ufficio scolastico provinciale entro novembre (o altra data indicata dalla relativa
OM).L’ufficio scolastico Provinciale o l’ufficio Regionale comunica alla scuola i candidati
privatisti assegnati. L’Esame preliminare è sostenuto davanti al consiglio di classe dell’istituto
collegato alla commissione alla quale il candidato è assegnato. Nel caso in cui il candidato non sia
idoneo a sostenere l’Esame di Stato, la commissione può assegnare l’idoneità a una classe diversa
(5^, 4^, 3^). Le prove d’esame sostenute alla presenza di un solo commissario sono nulle e devono
essere ripetute.
Regolamento Esami Preliminari
Il candidato dovrà sostenere un esame su tutte le discipline dell’ultimo anno o degli anni per i quali
non siano in possesso della promozione o dell'idoneità alla classe successiva.
Successivamente, il candidato potrà richiedere alla segreteria didattica dell’Istituto l’acquisizione,
anche in formato digitale, dei programmi delle discipline oggetto di prove d’esame.
Per ottenere l’ammissione all’Esame di Stato il candidato deve raggiungere la sufficienza in tutte le
discipline. L’esito dell’esame viene affisso all’albo dell’Istituto il giorno successivo allo
svolgimento degli scrutini.
Tabella crediti Esami di Preliminari
Media dei voti Credito scolastico
M = 6 3
6 < M ≤ 7 4 – 5
7 < M ≤ 8 5 – 6
8 < M ≤ 9 6 – 7
9 < M ≤ 10 7 – 8
Modalità di gestione degli scrutini e criteri di promozione
In sede di scrutinio, ogni docente propone il voto in base a:
Congruo numero di verifiche effettuate durante il 1° quadrimestre e 2° quadrimestre;
Valutazione complessiva dell’impegno e interesse mostrato dall’alunno;
Progressi curriculari;
I voti sono espressi da ogni singolo docente in decimi (voto intero);
Il docente può stilare un giudizio brevemente motivato per ogni allievo corrispondente alla
sua proposta di voto numerico.
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Criteri generali da adottare in sede di scrutinio per il Consiglio di Classe
Nel rispetto della normativa vigente, ed in particolare del comma 7, art 14 del DPR 122/09, il quale
indica che per procedere alla valutazione finale è richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell’orario
annuale. I criteri generali sono:
Raggiungimento degli obiettivi fondamentali (verificati con un congruo numero di prove
scritte e/o orali e/o pratiche) relativamente a conoscenze, competenze e abilità in ciascuna
disciplina;
Profitto raggiunto in sede di scrutinio intermedio ed esiti delle verifiche relative ad eventuali
iniziative di sostegno e ad interventi di recupero precedentemente effettuati (art. 6 O.M.
92/07);
Comportamenti scolastici in merito a: impegno, interesse e partecipazione dimostrati
nell’intero percorso formativo; progressione dei risultati nell'intero anno scolastico; capacità
di organizzare il proprio lavoro; rispetto delle regole e delle consegne; frequenza (anche ai
corsi di recupero); situazioni extrascolastiche che possono aver influito sul processo di
apprendimento.
Criteri specifici da adottare per il passaggio alla classe successiva
Sono ammessi alla classe successiva gli studenti che, in sede di scrutinio finale, conseguono un voto
di comportamento (voto di condotta) non inferiore a sei decimi e una votazione non inferiore a sei
decimi in ciascuna disciplina (art. 4 comma 5 DPR 122/09 e art 193 comma 1 D.L.vo 297/94).
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Criteri per la formazione delle classi
Il Dirigente Scolastico organizza le classi iniziali di ciclo (prima e terza), con riferimento al numero
complessivo degli iscritti e assegna ad esse gli alunni secondo le diverse scelte effettuate. Il numero
minimo e massimo di alunni costitutivo delle classi può essere incrementato o ridotto del 10%,nel
rispetto di quanto previsto ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n.
81.
Criteri generali
L’assegnazione degli studenti alle classi deve avvenire nel rispetto dei principi di
trasparenza ed imparzialità;
Gli studenti delle prime dovranno essere inseriti nelle classi relative agli indirizzi scelti in
fase di iscrizione, restando salva la possibilità di accogliere la seconda opzione in caso di
non attivazione o di esubero dell’indirizzo prescelto. L’eventuale spostamento in classi di
altro indirizzo dovrà avvenire su base volontaria o di graduatoria predisposta tenendo conto
della tabella resa nota all’atto dell’iscrizione. A parità di punteggio si dovrà procedere per
sorteggio;
Gli studenti iscritti provenienti da altro tipo di scuola saranno inseriti in classi dell’anno e
dell’indirizzo richiesto previo superamento di prove volte ad accertare la padronanza delle
competenze e delle conoscenze di discipline di cui è privo di valutazione, perché non facenti
parte del curricolo della scuola di provenienza o diverse per programma;
Non potranno essere assegnati studenti alle classi dove insegna un docente con il quale lo
stesso ha un rapporto di parentela.
Criteri di formazione delle classi prime
Gli studenti, saranno assegnati alle classi prime in modo che esse risultino eterogenee riguardo ad i
livelli di valutazione conseguiti negli esami di Stato dell’ultimo anno della scuola secondaria di
primo grado.
La preferenza di uno studente, segnalata all’atto dell’iscrizione, è presa in considerazione a
patto che essa rispetti i criteri stabiliti dal Consiglio d’Istituto; tale preferenza non è
vincolante;
Gli studenti stranieri sono distribuiti in modo uniforme e vario, al fine di agevolarne
l’integrazione linguistica e sociale;
Gli studenti sono distribuiti in modo numericamente omogeneo nelle classi, uniformando,
per quanto possibile, il numero di studenti e studentesse in ogni classe.
Criteri per la formazione delle classi successive alla prima
Le classi successive alla prima, dei vari indirizzi, non subiranno variazioni nella loro
composizione se non interessate ad accorpamenti e fatto salvo l’inserimento di studenti neo-
iscritti provenienti da altra scuola dello stesso tipo o diversa, garantendo l’equivalenza in
termini numerici delle stesse;
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L’inserimento di alunni ripetenti avverrà a seguito di valutazione da parte del Dirigente
Scolastico e dal Coordinatore della classe già frequentata.
La formazione della “Cl@sse 2.0”
L’azione “Cl@ssi 2.0” viene promossa dal MIUR con l’intenzione di offrire la possibilità di
innovare l’apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella pratica
didattica quotidiana.
Il progetto è stato sviluppato con l’intenzione di fare un ulteriore passo in avanti nell’integrazione di
nuovi strumenti tecnologici sempre più avanzati quali notebook, e Book reader, tablet, che si
affiancano alla LIM nella didattica quotidiana. Il nostro obiettivo è quello di integrare nuovi modelli
di conoscenza che sostituiscano la trasmissività della lezione frontale.
La metodologia
Nella [email protected] gli insegnanti, avvalendosi degli strumenti del web1.0 e 2.0, attraverso l’impegno e
la collaborazione sperimentata personalmente, conducono i ragazzi in percorsi di condivisione e
costruzione comune del sapere verso un apprendere collaborativo.
L’attività del consiglio di classe si focalizza pertanto sullo sviluppo di metodologie che liberandosi
dai limiti della lezione frontale:
Forniscono un approccio esperienziale, interattivo e realistico;
Potenziano le dimensioni collaborative e la circolarità della comunicazione;
Utilizzano la multimedialità, i codici verbali e non verbali, l’interdisciplinarità, l’apertura al
territorio;
È una classe come le altre, tranne per il fatto di lasciare più spazio alle risorse gratuite del
web;
È un ambiente in cui gli studenti lavorano anche in gruppi cooperativi.
La tecnologia utilizzata
La lavagna interattiva multimediale (LIM) è una lavagna elettronica su cui vengono proiettati
contenuti digitali.
Vi sono molti tipi di lavagna interattiva, che operano con software e strumenti diversi; con tutte le
lavagne, però, si può interagire con i contenuti proiettati toccando la superficie della lavagna.
Per funzionare, la LIM deve essere collegata a un computer e a un proiettore. Quello che compare
sullo schermo del computer viene proiettato sulla lavagna: file, programmi, pagine Web. Invece di
usare il mouse si usano le mani oppure penne speciali, a seconda del tipo di lavagna.
Con la LIM si può fare tutto quello che si fa con una lavagna tradizionale: scrivere, disegnare e
cancellare. Ma si possono fare anche molte altre cose: