I.C. 10 -MODENA- ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MODENA 10 Sede Legale: Strada Albareto, 93 41122 Modena Tel. 059/252022 Fax. 059/252129 Sede Amministrativa: Largo Alberto Mario Pucci 45/a 41122 Modena Tel. 059/313165 Fax 059/317035 e-mail: [email protected]pec:[email protected]Codice Fiscale 94185960369 PIANO ANNUALE INCLUSIVITA’ A.S. 2016/17 dell’ I.C.10 DI MODENA Premesso che l’I.C. 10 ➢ si è sempre mostrato attento ai bisogni educativi speciali degli alunni e sensibile alle difficoltà dagli stessi evidenziate; ➢ si propone di potenziare la cultura dell’inclusione per rispondere in modo efficace alle necessità di ogni alunno che, con continuità o per determinati periodi, manifesti Bisogni Educativi Speciali; ➢ cerca di migliorare il proprio livello di inclusione coordinando tutti i progetti per alunni con Bisogni Educativi Speciali in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni delle diversità ➢ collabora con la UONPIA dell’ASL di Modena in un’ottica di prevenzione del disagio, con interventi programmati nel corso dell’anno scolastico; ➢ aderisce all’accordo di programma provinciale per l’integrazione scolastica di allievi con disabilità nelle scuole di ogni ordine e grado Viene elaborato il presente piano che 1. offre uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie ad una didattica efficace da esplicitare nelle diverse situazioni; 2. fotografa la situazione attuale rispetto a problematiche presenti nell’Istituto e le risorse disponibili;
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I.C. 10 -MODENA-
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE MODENA 10 Sede Legale: Strada Albareto, 93 41122 Modena Tel. 059/252022 Fax. 059/252129
Sede Amministrativa: Largo Alberto Mario Pucci 45/a 41122 Modena Tel. 059/313165 Fax 059/317035
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola L’inclusività è trasversale a tutta l’attività dei docenti e obiettivo fondamentale della scuola stessa; a tal ragione, attraverso
le funzioni degli organi collegiali, la partecipazione ai gruppi di lavoro attivati dalla scuola (GLI, GLHO,
monodisciplinari, gruppi di autoformazione), la formazione specifica, nonché con le quotidiane attività disciplinari, tutti
gli insegnanti partecipano in prima persona per promuovere il benessere individuale degli alunni e il coinvolgimento delle
famiglie nel processo educativo; in tale percorso fondamentale è la figura del personale educativo assistenziale. In
particolare:
Docenti di Sostegno Supportano i docenti della classe in attività inclusive quali:
• lavori di piccolo gruppo di livello, elettivi, ecc,
• apprendimento cooperativo, attività di tutoring, attività individuali per fondare abilità e conoscenze utili ad una
migliore collaborazione con i compagni (i lavori individuali debbono sempre nascere da una esigenza dell’alunno). Il personale educativo assistenziale attua: • interventi educativi in favore dell’alunno con disabilità • interventi che favoriscono l’autonomia, in classe o in altre sedi dell’istituto unitamente al docente in servizio in
contemporanea • interventi che potenzino le capacità e le inclinazioni individuali Sostegno linguistico L2 Attiva percorsi di apprendimento/approfondimento della lingua italiana secondo i bisogni degli alunni in accordo con i
docenti di classe. Pari Sostengono i compagni in difficoltà consapevoli degli obiettivi (relativi a conoscenze abilità e competenze) che è
necessario raggiungere (minimi e massimi, i più utili per chi è in difficoltà). Si cercherà sempre di organizzare l’orario dei docenti di sostegno e in generale del team docente affinchè diventi
funzionale alle esigenze effettive della classe.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti
La scuola stabilisce contatti con associazioni e strutture del territorio (Comune, servizi sociali, ASL, CTS, enti territoriali
per il doposcuola, ecc.); attua accordi di rete con le altre scuole (Patto per la scuola e per progetti su Miglioramento); si
avvale della collaborazione di figure professionali esterne quali medici, agenti di polizia municipale, mediatori culturali,
personale delle cooperative, tirocinanti universitari …
Si auspica una sempre maggiore collaborazione previa selezione delle risorse disponibili sul territorio per migliorare
l’integrazione e l’offerta formativa dell’Istituto.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Le famiglie sono coinvolte: • nel GLI; • nella predisposizione dei piani di intervento e nella gestione dei processi di inclusione, al fine di garantire una diretta
corresponsabilità educativa, compresi PEI e PDP; • nel progetto di classe o di scuola attraverso le forme canoniche di partecipazione (assemblee di classe, rappresentanti). La corretta e completa compilazione dei PEI/PDP e la loro condivisione con le famiglie sono passaggi indispensabili alla
gestione dei percorsi personalizzati e al rapporto con le famiglie stesse. Queste vengono e verranno coinvolte nei passaggi essenziali del percorso scolastico dei figli anche come assunzione
diretta di corresponsabilità educativa, in particolare nella gestione dei comportamenti e nella responsabilizzazione degli
alunni rispetto agli impegni assunti.
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La presenza dei Genitori è da sempre stata attiva nella tradizione delle scuole che costituiscono l’I.C. 10, sia negli Organi
Collegiali, sia nel Ricevimento, sia in varie Attività Culturali:
1) Organi Collegiali
• Consiglio di Istituto, il cui Presidente è un genitore
• Consigli di Classe / Interclasse / Intersezione
• Assemblee di Classe aperte a tutti i genitori (almeno due all’anno)
• Comitato dei Genitori, formato dai quattro rappresentanti eletti per ogni classe
• Giunta Esecutiva del Comitato dei Genitori, organo decisionale del comitato stesso
• Gruppo di lavoro per l’integrazione scolastica (legge 8.3.200; d.l. 26.3.2001, n.151)
• Comitato per la valutazione dei docenti (Legge 107, art.1, comma 129), due rappresentanti dei genitori scelti dal
Consiglio di Istituto
2) Colloqui con gli insegnanti della scuola secondaria di 1° grado:
• Al mattino: 1 ora settimanale per ogni docente
• Al pomeriggio: 2 colloqui generali per quadrimestre (un giorno per le classi I e II e un giorno per le classi III)
3) Attività culturali
Le famiglie sono coinvolte nell’iniziativa dedicata all’ACCOGLIENZA, e in iniziative specifiche anno per anno. Sono
riservati ai Genitori Corsi di Aggiornamento e serate di informazione su temi come Orientamento, Educazione
all’affettività-sessualità degli adolescenti, prevenzione delle tossicodipendenze, o altri, concordati tra Collegio dei Docenti
e Comitato dei Genitori, con la collaborazione dei vari Enti del Territorio, come i progetti biennali con la circoscrizione. Il
Comitato Genitori, in accordo con il Collegio dei Docenti, organizza numerose attività quali: mostre, feste durante e/o a
fine anno scolastico.
Si lavorerà per mantenere sempre alta e proficua questa collaborazione.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; L’inclusione è un processo che mira a promuovere gli stili cognitivi, le modalità di apprendimento e le diverse intelligenze
di ciascuno favorendo il successo formativo per ogni alunno. I docenti, in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa
vigente, individuano le linee guida per l’integrazione e l’inclusione scolastica a garanzia del “pieno diritto allo studio” di
tutti gli alunni ed in particolare di coloro che presentano disabilità, difficoltà di apprendimento e/o svantaggio sociale,
linguistico e culturale; anche in collaborazione con la famiglia e gli Enti territoriali (N.P.I., Comune, Servizi Sociali). La
scuola garantisce pertanto a tutti la possibilità di seguire il percorso della propria istruzione secondo capacità, tempi e
modi personalizzati e/o individualizzati. La classe non è un gruppo omogeneo, pertanto l’insegnamento ha lo scopo di:
- sviluppare le potenzialità personali degli alunni;
- scoprire i modelli di attività e di relazioni più consoni alle caratteristiche del singolo;
- promuovere la socializzazione e il confronto fra pari.
Per il prossimo anno scolastico ci si continuerà a muovere in questa direzione, essendo questa, prassi consolidata della
scuola.
Valorizzazione delle risorse esistenti
L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili, richiede, in primis, l’articolazione della
valorizzazione delle risorse della comunità scolastica.
Anche per il prossimo anno scolastico, dunque, ci si focalizzerà su: • Attivazione delle competenze specifiche di ogni docente e di ogni professionalità presente nell’Istituto nei vari ambiti.
• La contemporaneità dei docenti, considerata come una delle risorse fondamentali per realizzare articolazioni flessibili
del gruppo / i classe (scuola primaria)
• Valorizzazione della risorsa "alunni" attraverso l'apprendimento cooperativo per piccoli gruppi e il tutoraggio tra pari.
• Diffusione dell’utilizzazione degli strumenti e sussidi multimediali
• Valorizzazione dell’uso dei software in relazione agli obiettivi didattici che si vogliono raggiungere per favorire
l’interazione e la partecipazione di tutti gli alunni.
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• Applicazione di strategie inclusive all’interno della didattica comune anche con l’utilizzo di misure compensative e
dispensative
Nella didattica inclusiva la didattica laboratoriale è fondamentale per creare un contesto di apprendimento favorevole.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
Obiettivo dell’Istituto sarà quello di reperire risorse umane, economiche e finanziarie aggiuntive per la realizzazione delle
attività del Piano Annuale per l’Inclusione. Attraverso bandi su scala nazionale, regionale (per gli alunni stranieri e per le fasce deboli), provinciali, comunali, della
Fondazione Cassa di risparmio, di Confindustria, … partecipazione agli incontri di quartiere (programmazione delle
proposte di formazione, pianificazione del prestito del materiale, scambio di esperienze) si cercheranno di attuare quei
progetti volti ad assicurare pari opportunità e garantire a tutti gli alunni un sistema formativo veramente inclusivo.
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
Nell’ambito dei percorsi di continuità tra scuola dell’infanzia, primaria e scuola secondaria di primo grado si promuoverà:
• l’organizzazione di incontri tra funzione strumentale alunni con disabilità e commissione formazioni classi 1^ della
scuola di provenienza e docente referente della scuola di accoglienza per passaggio informazioni;
• l’organizzazione di incontri tra docenti dei tre ordini di scuola;
• una serie di attività di accoglienza ed incontri funzionali alla reciproca conoscenza tra l’alunno e la futura scuola
(personale, struttura, attività). Per accompagnare il bambino nel passaggio da un ordine di scuola all’altro è fondamentale progettare un percorso in
continuità nel rispetto delle specificità e delle finalità formative di ogni ordine di scuola.
Il progetto di continuità tra scuola Primaria e scuola dell’Infanzia prevede:
-incontri tra i docenti dei due ordini per confrontare finalità e specificità e iniziare a definire competenze attese e reali;
-visita alle scuole del Comprensivo da parte delle sezioni dei bambini di 5 anni di alcune scuole dell’infanzia;
-un momento di accoglienza nei plessi dei bambini e dei loro genitori per mostrare la scuola e illustrarne l’organizzazione
prima dell’inizio dell’anno scolastico (scuole aperte).
Il progetto di continuità tra scuola Primaria e scuola Secondaria di primo grado prevede:
✓ incontri sulla continuità organizzati a livello territoriale;
✓ partecipazione alla presentazione, coordinata dal Dirigente Scolastico, del Piano Triennale dell’Offerta Formativa
(P.T.O.F.) ai genitori degli alunni delle future classi prime;
✓ organizzazione di visite guidate delle classi quinte con predisposizione di alcuni “laboratori–ponte” per un primo
approccio alla Scuola Secondaria di primo grado;
✓ organizzazione tra aprile e maggio della raccolta di informazioni utili per la formazione delle future classi prime,
effettuata in occasione di un colloquio tra i docenti delle Scuole Primarie e i docenti della Commissione Continuità
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della scuola Secondaria;
✓ organizzazione, nella prima parte dell’anno scolastico successivo, di un incontro tra i docenti delle ex classi V e i
docenti coordinatori delle classi prime per una verifica sulla qualità degli inserimenti e uno scambio di informazioni
utili per eventuali interventi a favore dei ragazzi.
✓ programmazione di attività di accoglienza specifiche per bambini diversamente abili.
Orientamento:
Il progetto orientamento ha come finalità quella di mettere l’alunno in formazione in grado di conoscersi, scoprire e
potenziare le proprie capacità, affrontare i propri problemi. Quanto più l’alunno acquisisce consapevolezza di sé, tanto più
diventerà attivo, capace di auto orientarsi e di delineare, in collaborazione con l’adulto, un personale progetto
sufficientemente definito, che dovrà prevedere momenti di discussione.
Attività relative all’Orientamento previste dall’I.C. 10:
Percorsi di orientamento rivolti a studenti e famiglie stranieri con l’utilizzo di mediatori linguistici;
Assistenza per l’iscrizione alle scuole superiori;
Informazione puntuale di tutte le iniziative proposte dalle scuole superiori;
Settimana dell’orientamento nel mese di novembre dedicata ad illustrare il piano dell’offerta formativa relativa ai vari
indirizzi ed ordini di scuola sia ai genitori che agli studenti anche durante le ore curricolari;
Promozione della partecipazione al Salone dell’orientamento;
Realizzazione di attività ponte con sc. superiori all’interno di un progetto di rete (USR – prog. PDM;
Attività di classe disciplinari con funzione orientativa (Modulo disciplinare “Statistica e modulo per il consiglio
orientativo”);
Collaborazione con enti del territorio (San Filippo Neri, Camera di commercio, centro per l’impiego, rappresentanti di
aziende);
Intervento di ex alunni che vengono a presentare la loro scuola e la loro esperienza nella scuola superiore;
Sportello gestito da una psicologa esperta delle tematiche in oggetto a disposizione degli studenti e dei genitori.
Alternanza scuola – lavoro:
Per quanto riguarda i percorsi di alternanza scuola – lavoro la scuola sec. di 1° gr. del nostro Istituto ha stipulato
accordi con numerosi istituti superiori e organizzati periodi di stage per gli studenti.
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 08 GIUGNO 2017 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 17 GIUGNO 2017