Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro” P.T.O.F. TRIENNIO 2016 /2019 a.s. 2017/2018 Elaborato dal Collegio docenti Approvato dal Consiglio d’Istituto n. 2 del 4 dicembre 2018 delibera n. 32 con allegati inseriti nel documento Carta dei servizi – Allegato A Regolamento di Istituto – Allegato B Patto educativo di corresponsabilità – Allegato C Regolamento reclutamento Esperti Esterni e Tutor – Allegato D Atto di Indirizzo – Allegato E Piano di Miglioramento – Allegato F Piano Triennale Animatore Digitale – Allegato G e allegati in sezione separata Rapporto di Autovalutazione – Allegato H Curricolo Verticale – Allegato I P.A.I. – Allegato L Statuto delle Studentesse e degli Studenti – Allegato M
This document is posted to help you gain knowledge. Please leave a comment to let me know what you think about it! Share it to your friends and learn new things together.
Transcript
Istituto Comprensivo Statale “Aldo Moro”
P.T.O.F. TRIENNIO 2016 /2019
a.s. 2017/2018
Elaborato dal Collegio docenti
Approvato dal Consiglio d’Istituto n. 2 del 4 dicembre 2018 delibera n. 32
con allegati inseriti nel documento
Carta dei servizi – Allegato A
Regolamento di Istituto – Allegato B
Patto educativo di corresponsabilità – Allegato C
Regolamento reclutamento Esperti Esterni e Tutor – Allegato D
Atto di Indirizzo – Allegato E
Piano di Miglioramento – Allegato F
Piano Triennale Animatore Digitale – Allegato G
e allegati in sezione separata
Rapporto di Autovalutazione – Allegato H
Curricolo Verticale – Allegato I P.A.I. – Allegato L
Statuto delle Studentesse e degli Studenti – Allegato M
INDICE Sezione introduttiva: Premessa 3
Le fonti normative 4
Pratiche gestionali e organizzative
Presentazione dell’Istituto 5
I nostri dati 7
Finalità 8
Vision e Mission 9
Risorse strutturali 10
Analisi del contesto 12
Analisi dei bisogni formativi 15
Le nostre Priorità 16
L’Organigramma 17
Il Funzionigramma 18
L’orario di funzionamento 19
I nostri …Numeri 20
Organico dell’autonomia 23
Pratiche educative e didattiche:
Il Curricolo Verticale 26
Il Percorso Formativo 28
Metodologie e strategie 29
Rapporti scuola - famiglia 30
Gli ordini di scuola
La Scuola dell’Infanzia 31
La Scuola Primaria 37
La Scuola Secondaria di primo grado 45
Verifica, Valutazione ed Autovalutazione d’Istituto
La valutazione 52
L’INVALSI 57
L’Autovalutazione 58
Progettazione…Inclusione…Formazione:
L’ampliamento dell’Offerta Formativa 60
L’Inclusione 65
Le visite e i viaggi di istruzione 69
La Formazione e l’aggiornamento 72
Allegati
A - Carta dei servizi 83
B - Regolamento di Istituto 85
C – Patto educativo di corresponsabilità 102
D - Regolamento reclutamento E.E. e Tutor 103
E - Atto di indirizzo
F - Piano di Miglioramento
109
112
G - Piano triennale dell’Animatore Digitale 120
Allegati non presenti nel documento
H – RAV //
I - Curricolo verticale //
L- P.A.I.
M – Statuto delle Studentesse e degli Studenti
//
//
2
PREMESSA
La scuola, nel corso del tempo, ha subito molteplici trasformazioni, dalla scuola intesa come Istituzione
organizzata per l’istruzione collettiva diretta anche a combattere l’analfabetismo degli adulti, si è giunti ad una
scuola predisposta alla Formazione dell’individuo, della persona e del cittadino. Dall’ 8 marzo 1999, con il
regolamento dell'autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 dell’8 marzo 1999) è stato realizzato in ogni istituzione
scolastica un Piano dell'Offerta Formativa (P. O. F.), documento che aveva il compito di mettere a fuoco le
scelte culturali, didattiche e organizzative di ogni scuola. Oggi con la legge 107 del 13 luglio 2015 (che ha
sostanzialmente modificato la visione generale del comparto istruzione). Il P.T.O.F., così come il “vecchio”
P.O.F., definisce e illustra l’identità della scuola in un’ottica pienamente orientata al successo formativo degli
studenti e costruisce le condizioni giuridiche, organizzative, professionali e di relazione che rendono flessibile
l’attività educativa e ne migliorano l’efficienza e l’efficacia. La scuola, attualmente, punta alla qualità
dell’apprendimento di tutti gli alunni, sostenendo sia difficoltà e disagi che potenziando eccellenze e delinea un
processo formativo che si costruisce nel rapporto integrato tra scuola/famiglia/ambiente/territorio, l’alunno è il
centro intorno al quale ruota l’intero comparto istruzione. La scuola, quindi, fissa:
- la centralità della persona dell'alunno nel rispetto della sua condizione
- l’attenzione alla realtà esterna, famiglia e territorio, in cui l'alunno vive e si realizza come persona
autonoma
- la congruenza delle risposte, per cui il valore di un PTOF non è dato solo da cosa prevede, ma da come
risponde all'utenza
- la coerenza tra tutte le azioni poste in essere in ordine ai contenuti, alle relazioni, all'organizzazione.
La nostra scuola elabora un’offerta pianificata di crescita ed educazione che mira allo sviluppo degli obiettivi
prioritari delineati al comma 7 della legge 107/2015 con un’attenzione particolare a (lettere a-b-d-e-h-i):
1. valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all’italiano nonché alla
lingua inglese e ad altre lingue dell’Unione europea, anche mediante l’utilizzo della metodologia
Content language integrated learning (a)
2. potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche (b)
3. potenziare le metodologie laboratoriali e le attività di laboratorio (i)
4. sviluppare le competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione
dell’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze ed il dialogo tra culture, il sostegno
e l’assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziare le conoscenze in materia giuridico ed economico-
finanziaria e di educazione all’autoimprenditorialità (d)
5. sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza ed al rispetto della legalità, della
sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali (e)
6. sviluppare delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con
il mondo del lavoro (h)
Priorità sarà data alla trasformazione in meglio, dei punti critici emersi dal RAV, che sono:
a) riduzione della variabilità tra classi parallele; b) miglioramento dei risultati nelle prove standardizzate
nazionali; c) migliorare le modalità di ascolto e collaborazione con i genitori; d) implementare i corsi di
aggiornamento per il personale; e) valorizzare le risorse esistenti.
La realizzazione di una progettualità così complessa comporta la predisposizione in modo attento e preciso, di
ogni singolo passaggio attraverso il quale essa sarà declinata. Tale progettualità è inserita nei documenti allegati
al PTOF cui si rimanda per la visione completa:
RAV: Rapporto di Autovalutazione
PdM: Piano di Miglioramento
PdMD: Piano di Miglioramento Digitale
PdF: Piano della Formazione del personale
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa. M. Cristina Bottigliero (firma autografa sostituita a mezzo stampa
ai sensi dell’art. 3 c.2. del D.lgs 39/93)
3
FONTI NORMATIVE ESSENZIALI CUI SI ISPIRA IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Costituzione della Repubblica italiana:
• Art. 3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni
personali e sociali. E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e
sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno
sviluppo della persona umana...”
• Art. 21: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola,
lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione...”
• Art. 30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche se nati
fuori dal matrimonio...”
• Art. 33: “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento...”
• Art. 34: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni è
obbligatoria e gratuita”.
Leggi costituzionali: L.C. 3/2001
Leggi ordinarie: L. 241/1990 e s. m. i.; L. 20/1994; L. 169/2008; L. 170/2010
• possibilità di affrontare gli apprendimenti in spazi diversificati
• utilizzo di metodi e strumenti differenziati per l’ampliamento dell’apprendimento
Aspettative delle famiglie
• trasmissione di valori sociali e morali
• attenta valutazione dei bisogni e degli interessi degli alunni
• costruzione di una preparazione adeguata
• uso sistematico dell'informatica
• sviluppo di una buona motivazione ad apprendere
• valorizzazione delle potenzialità e capacità di tutti
• attenzione agli alunni scolasticamente deboli
• incremento delle capacità di stare/lavorare in gruppo
• incentivazione del dialogo con gli alunni
• diminuzione della variabilità di punteggi fra le classi
• potenziamento dei più dotati.
Aspettative dei docenti
• valorizzazione delle competenze professionali
• svolgimento del lavoro in un clima relazionale positivo centrato sul rispetto e la
collaborazione tra tutti coloro che operano nella scuola
• autonomia mirata ad una progettualità specifica che arricchisca il percorso formativo degli
alunni
• coinvolgimento delle agenzie formative del territorio e degli enti locali
• partecipazione delle famiglie nel percorso educativo-didattico degli alunni
Attese della comunità locale
• l'apertura al mondo culturale con l’opportunità di concrete collaborazioni
• un’offerta formativa qualificata con iniziative scolastiche del territorio
• un contesto positivo di aggregazione e integrazione per gli alunni
• la valorizzazione del patrimonio culturale locale
• la maturazione del senso di appartenenza alla comunità
15
Le nostre priorità…
Formazione Motivazione
Continuità Orientamento
Integrazione Inclusione
16
Organigramma
Laboratorio
Laboratorio
17
DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Maria Cristina Bottigliero
Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi
Rosa Sgambato
STAFF del D.S. Vicaria: Loredana D’Andrea
Collaboratori
Piscitelli Anna, De Lucia Caterina
Coordinatori sedi distaccate
Plesso Cancello: Primaria: Piscitelli Maria Giovanna
Infanzia : Sapio Vincenza
Plesso Polvica: Primaria: Luponio Maria Teresa
Infanzia: Marcantonio Anna Filomena
Plesso Botteghino: Primaria: Palma Giuseppina
Infanzia: Cefalo Giuseppina.
Plesso San Marco: Primaria: d’Angelo Anna
Infanzia: Troisi Eugenia
R.S.U.
De Lucia C.-Delle Cave R.-
RSA Izzo M.
Collegio dei Docenti
n. componenti
R.S.P.P.
Fiorillo Donato
Consiglio di
Istituto
n. 19 componenti
Giunta esecutiva
DS
DSGA
(Doc)
(Gen)
(Gen)
(ATA)
Personale ATA
Assistenti Amministrativi
- De Lucia Paola
- Principato Anna
- Morgillo Vincenza
- Crisci Teresa
- Verlezza Lucia
n. 16 Collaboratori Scolastici
R.L.S.
De Lucia C.
Funzioni Strumentali al PTOF
Area 1: Carafa Anna – Goglia Anna Area 2: Tullio Maria Concetta – Izzo Maria Area 3: Piscitelli Patrizia - Pascale Assunta Area 4: Sorvillo Salvatore- Fortino Olindo Area 4: Sorvillo Salvatore – Carafa Anna
Referente Bullismo e
Cyberbullismo
Goglia Anna
Funzionigramma
18
Dirigente Scolastico
R.S.U. Consiglio di
Istituto
Giunta
Esecutiva
E
E
D.S.G.A.
Area
Amministrativa
Amministrativ
a
Area
Personale
Area
Didattica
Collaboratori
Scolastici
Collaboratori
Dirigente
Collegio
Docenti
Consigli di
Classe
Funzioni
Strumentali
Dipartimenti
Disciplinari Gruppi di
Lavoro
Orario di funzionamento
La scuola dell’Infanzia rimane aperta per un totale di 40 ore settimanali con il seguente orario:
Dal lunedì al venerdì:
entrata 8.20 – 9.00
uscita 16.00 – 16.20
per i bambini in fase di inserimento l’orario viene concordato con le insegnanti.
La scuola Primaria: Cancello, Botteghino e San Marco hanno un tempo scuola di 27 ore settimanali
di discipline, con il seguente orario:
lunedì -mercoledì-giovedì-venerdì:
entrata 8.15
uscita 13.15
martedì :
entrata 8.15
uscita 15.15
Il Plesso Polvica: ha un tempo settimanale di 40 ore
dal lunedì al venerdì:
entrata 8.15
uscita 16.15
La scuola Secondaria ha un tempo scuola di 30 ore settimanali con il seguente orario:
dal lunedì al venerdì:
entrata 8.10
uscita 14.10
Gli allievi che si avvalgono dell’insegnamento dello Strumento musicale, oltre alle 30 ore, effettuano l’orario
dedicato allo strumento musicale in una fascia oraria pomeridiana concordata con i genitori.
L’organizzazione didattica dei docenti di strumento musicale, nell’ottica dell’ampliamento dell’Offerta
Formativa, prevede la fruizione da parte degli alunni di 2 ore di strumento invece di 1, pertanto il monte ore
settimanale disposto per gli alunni del corso di strumento è di 32 ore.
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
19
I NOSTRI… NUMERI
Il Personale
Scuola dell’Infanzia tot. 32 di cui
Docenti di Religione Cattolica 1
Docenti di sostegno 11
Docenti posto comune 20
Totale 32
Scuola Primaria tot. 59 di cui
Docenti di Religione Cattolica 4
Docenti di sostegno 16
Docenti LS 1
Docenti posto comune 38
Totale 59
Scuola Secondaria di I grado tot. 43 di cui
Docenti distribuiti sulle singole classi 34
Docenti di strumento musicale 4
Docenti di Religione Cattolica 1
Docenti di sostegno 8
Totale 43
Il Personale ATA
Direttore Generale Servizi Amministrativi 1
Assistenti amministrativi 5
Collaboratori scolastici 17
Totale 23
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
20
La Popolazione Scolastica
Per l’anno scolastico 2018/2019 sono iscritti n. 987 alunni, così ripartiti:
Scuola dell’Infanzia
Plessi N. sezioni N. alunni
Cancello Scalo 5 89
Botteghino 2 35
Polvica 1 16
S. Marco Trotti 2 45
Totale 10 185
Scuola Primaria
Plessi N. classi N. alunni
Cancello Scalo 15 278
Botteghino 5 88
Polvica 2 22
S. Marco Trotti 7 106
Totale 29 494
Scuola Secondaria di primo grado
N. classi N. alunni
18 308
Totale 18 308
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
21
I nostri numeri…in breve
I DOCENTI
32
59
43
23
docenti infanzia
docenti primaria
docenti secondaria
personale ATA
GLI ALUNNI
185
494
308infanzia
primaria
secondaria
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
22
ORGANICO DELL’AUTONOMIA
E DI POTENZIAMENTO
Ottenuto nella fase C di assunzione del Governo per l’a.s. 2018/2019
DOCENTE CLASSE DI CONCORSO COMPITI e/o FUNZIONI
Pesce Orsola 22h Salzillo Maria Consiglia 22h
plesso Cancello
E.E. Potenziamento delle competenze
linguistiche, matematico-logiche e
scientifiche (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)
Di Bernardo Pasqualina
7h plesso San Marco
13h plesso Botteghino
E.E. Potenziamento delle competenze
linguistiche, matematico-logiche e
scientifiche (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)
Lerro Vincenzo A030
Educazione fisica
Potenziamento delle competenze
linguistiche, matematico-logiche e
scientifiche attraverso la pratica
sportiva (legge 107/2015 art. 1 c. 7 lettera a e b)
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
23
FABBISOGNO DELLE RISORSE UMANE
Triennio 2016/2019 Per il prossimo anno scolastico 2019/2020, che è quello conclusivo del triennio del presente PTOF, si
prevede una sostanziale conferma del numero attuale di classi e di docenti: Il fabbisogno dei posti in organico è così definito (fatto salvo l’adeguamento al termine di ogni anno
scolastico):
▪ per i posti comuni di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado si prevede, con
possibilità di variazione in sede di organico annuale:
n. 20 posti comune Scuola Infanzia
n. 8 posti sostegno Scuola Infanzia
n. 1 posto IRC Scuola Infanzia
n. 34 posti comune Scuola Primaria
n. 1 posto specialista lingua straniera Scuola Primaria
n. 12 posti sostegno Scuola Primaria
n. 4 posti IRC Scuola Primaria
n. 4 posti Potenziamento Scuola Primaria
n. 10 posti A-22 Italiano, Storia e Geografia nella Scuola Secondaria di I grado
n. 6 posti A-28 Matematica e Scienze
n. 3 posti A-25 Lingua Inglese e seconda lingua comunitaria nella Sc. Sec. di I grado (Inglese)
n. 2 posti A-25 Lingua Inglese e seconda lingua comunitaria nella Sc. Sec. di I gr. (Francese)
n. 2 posti A-01 Arte e Immagine nella Scuola Secondaria di I grado
n. 2 posti A-60 Tecnologia nella Scuola Secondaria di I grado
n. 2 posti A-30 Musica nella Scuola Secondaria di I grado
n. 2 posti A-49 Scienze Motorie e Sportive nella Scuola Secondaria di I grado
n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Pianoforte)
n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Corno)
n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Violino)
n. 1 posto A-56 Strumento musicale nella Scuola secondaria di I grado (Flauto)
n. 7 posti sostegno Scuola secondaria di I grado
▪ per i posti di sostegno di scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado occorre
incrementare il rapporto tra docenti e alunni di almeno 2 unità per comparto per un
miglioramento dell’offerta
▪ per ciò che concerne i posti del personale ATA si riscontra la necessità di incrementare
l’organico relativo ai collaboratori scolastici di almeno due unità vista la complessità della
scuola, per quanto riguarda gli assistenti amministrativi, si conferma la dotazione organica
dell’anno scolastico corrente
I dati presenti in questa pagina saranno aggiornati entro la fine di ottobre di ogni anno di riferimento del
PTOF
24
RICHIESTA POSTI DI ORGANICO DELL’AUTONOMIA O POTENZIATO
ART. 1 commi 5 e 7 Legge 107/2015
Nella richiesta dell’organico di potenziamento si è tenuto conto delle seguenti priorità in linea con il
RAV inoltrato:
➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze matematico- logiche e scientifiche
➢ Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento
all’Italiano, nonché alla lingua Inglese, non trascurando, tra le attività, l’inserimento della
metodologia CLIL
➢ Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la
valorizzazione dell’educazione interculturale
➢ Prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica e diritto allo studio degli alunni BES
ANNO SCOLASTICO 2018/2019
❖ n. 4 posti Scuola Primaria comune EEE per un totale di 88 ore da destinare al recupero e
potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche, linguistiche e di Lingua
Straniera, anche per la diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove necessita, alla
sostituzione di docenti assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione: Cancello, San
Marco Trotti, Botteghino e Polvica
❖ n. 2 posti Area Matematico-logica e scientifica per un totale di 36 ore da destinare al recupero
e potenziamento delle competenze matematico–logiche e scientifiche, anche per la
diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove necessita, alla sostituzione di docenti
assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione: Scuola Secondaria di primo grado
❖ n. 2 posti Area Linguistica per un totale di 36 ore da destinare al recupero e potenziamento
delle competenze linguistiche, anche per la diminuzione della variabilità tra le classi e, laddove
necessita, alla sostituzione di docenti assenti per periodi inferiori ai 10 gg. Plessi di utilizzazione:
Scuola Secondaria di primo grado
❖ n. 2 posti sostegno Scuola dell’Infanzia per il miglioramento del rapporto docenti/alunni e per
l’implementazione del percorso di inclusione
❖ n. 2 posti sostegno Scuola Primaria per il miglioramento del rapporto docenti/alunni e per
l’implementazione del percorso di inclusione
❖ n. 2 posti sostegno Scuola Secondaria di I grado per il miglioramento del rapporto
docenti/alunni e per l’implementazione del percorso di inclusione
I posti richiesti in totale sono 14, per l’utilizzazione del personale si rimanda all’allegato PdM
25
IL CURRICOLO VERTICALE
Il curricolo verticale completo, di cui si offre sintesi schematica, è allegato al presente Piano
SC
UO
LA
DE
LL
’IN
FA
NZ
IA
CAMPI DI ESPERIENZA
I discorsi e le La conoscenza del Il sé e l’altro Il corpo e il Immagini,
Parole mondo movimento suoni colori
SC
UO
LA
PR
IMA
RIA
DISCIPLINE
Italiano Storia
Inglese Geografia Cittadinanza e Educazione Arte e
Matematica Costituzione fisica immagine
Musica
Scienze Religione
Tecnologia
SC
UO
LA
SE
CO
ND
AR
IA D
I
PR
IMO
GR
AD
O
DISCIPLINE
Italiano Storia Cittadinanza e Educazione Arte e
Inglese Geografia Costituzione fisica immagine
Musica
Lingua 2 Matematica Religione
Scienze
Tecnologia
26
Competenze al termine del primo ciclo dell’istruzione
27
(Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado)
L’iter progettuale del percorso formativo dell’alunno può essere così rappresentato:
MIN
IST
ER
O
I
ST
RU
ZIO
NE
I
ST
ITU
ZIO
NE
S
CO
LA
ST
ICA
PTOF
UNITÀ DI
APPRENDIMENTO
AL
UN
NO
TRAGUARDI PER
LO SVILUPPO DI
COMPETENZE
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
Strategici per
raggiungere i traguardi
per lo sviluppo delle competenze
OBIETTIVI
FORMATIVI
Generalmente
trasversali formulati per
l’intero gruppo classe,
per gruppi di alunni che
presentano analogia, per
uno o più alunni in
situazioni particolari
28
“E’ l’arte suprema dell’insegnante,
risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza”
(Albert Einstein)
Il nostro Istituto Comprensivo, fatta salva la libertà di insegnamento, adotta metodologie e strategie
didattiche ed operative che favoriscono la partecipazione dell’alunno alla ricerca ed elaborazione del
proprio sapere attraverso un processo di apprendimento personalizzato nel rispetto delle metodologie
specifiche delle varie discipline e dei sistemi simbolico-culturali dei vari campi di esperienza per
garantire lo sviluppo armonico degli alunni e il successo formativo. La nostra proposta metodologica,
quindi, prevede una interazione allievo – docente a tutti i livelli della proposta didattica.
29
METODOLOGIE E
STRATEGIE EDUCATIVE
DIDATTICA PER
CONCETTI
LAVORO DI
GRUPPO
GIOCO
DIDATTICA
LABORATORIALE
LEZIONE
INTERATTIVA
RICERCA - AZIONE
PROBLEM - SOLVING
Rapporti Scuola - Famiglia
L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” sulla base delle decisioni assunte a livello collegiale, promuove
forme ed occasioni molteplici di incontri tra scuola e famiglia la cui collaborazione è ritenuta
indispensabile e determinante per un’efficace azione didattica ed educativa.
La famiglia è il primo nucleo nel quale il minore è inserito, i genitori sono i primi e principali
educatori dei propri figli e condividono la loro missione educativa con la scuola. Necessita, perciò,
un’armonica intesa e un proficuo rapporto tra le due agenzie
L’impegno della famiglia nella scuola e per la scuola deve essere autenticamente sentito e non
limitarsi alle azioni formali. Essa sarà costantemente presente nelle attività scolastiche attraverso
interventi mirati diventando protagonista, insieme ad alunni e docenti di azioni efficaci finalizzate al
miglioramento educativo e didattico e all’Ampliamento dell’Offerta Formativa.
Le occasioni di incontro saranno molteplici e garantiranno un’informazione adeguata e capillare
sull’intero percorso di insegnamento –apprendimento e sui risultati conseguiti.
Il piano annuale degli incontri con le famiglie, deliberato dal collegio docenti, prevede momenti di
incontro assembleari e colloqui individuali.
Le modalità operative di attuazione e gli impegni orari potranno subire modifiche per adeguarsi a
eventuali nuove esigenze. Gli incontri si svolgeranno in orario pomeridiano e i genitori saranno
convocati almeno cinque giorni prima.
I momenti di incontro assembleari rispondono alle esigenze di dibattito, di proposizione, di
confronto culturale e sono il luogo privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso.
I colloqui individuali serviranno per:
❖ Raccogliere tutte le informazioni necessarie per la conoscenza relazionale e scio-affettiva
dell’alunno
❖ Costruire, insieme ai genitori, possibili itinerari per il superamento di eventuali difficoltà
❖ Offrire un arricchimento dei campi esperienziali dell’alunno
❖ Informare i genitori sui livelli di apprendimento e sul grado complessivo di maturazione
raggiunto dall’alunno; nonché su iniziative e attività curriculari ed extracurriculari intraprese o
da intraprendere per l’ampliamento dell’Offerta Formativa
30
La Scuola dell’Infanzia realizza la sua attività creando un ambiente stimolante in cui l’esperienza
diretta, l’esplorazione, i rapporti interpersonali costituiscono momenti di educazione- apprendimento.
Il bambino viene così aiutato a dare ordine alle cose che, in modo apparentemente spontaneo, va
scoprendo.
31
Religione
Il sé e l’altro
Il rispetto delle
regole
Linguaggi,
creatività,
espressione
La conoscenza del
mondo
Uscite didattiche
Progetti Annuali
PERCORSI
SCOLASTICI
I discorsi e le parole
La scelta educativa della Scuola dell’Infanzia è rivolta:
La scuola dell’Infanzia raggiunge questi obiettivi generali del processo formativo, collocandoli
all’interno di un progetto di scuola articolato ed unitario, che riconosce, sul piano educativo, la priorità
della famiglia e l’importanza del territorio di appartenenza con le sue risorse sociali, istituzionali e
culturali.
32
FINALITA’
perseguite
Consolidare
IDENTITA’
Sviluppare
AUTONOMIA
Acquisire
COMPETENZE
Vivere le prime
esperienze di
CITTADINANZA
BAMBINO
nelle sue dimensioni
RELAZIONALE
COGNITIVA AFFETTIVA SPIRITUALE
CORPOREA
I campi di Esperienza sono contenuti nel documento denominato Indicazioni Nazionali che ha valenza
di programma ministeriale per la Scuola dell’Infanzia.
33
Il sé e l’altro
CAMPI
DI
ESPERIENZA
Immagini, suoni, colori I discorsi e le parole
Il corpo e il
movimento
La conoscenza del
mondo
Le “attività”
➢ prevedono una visione globale del bambino
➢ favoriscono apprendimenti personalizzati
➢ mantengono la trasversalità dei campi di esperienza
➢ utilizzano più canali percettivi di apprendimento
Attività
MOVIMENTO
Aiuta il bambino ad instaurare relazioni con gli altri in un
gioco di movimento, sperimentando il piacere senso-
motorio e le abilità corporee.
MANIPOLAZIONE
Favorisce l’espressione personale di ciò che il bambino è
e sa e la sua creatività per mezzo anche dei materiali
grafico-pittorici e di manipolazione.
ROLE PALY
Sviluppa il riconoscimento dell’identità, della
comunicazione e dell’espressione della personalità in
attività di gioco simbolico, mimo, teatro in cui si finge di
essere qualcun’altro.
SPERIMENTAZIONE
Abitua ad osservare come le cose sono e si trasformano,
stimolando la capacità di ipotizzare, prevedere ed
anticipare.
INVENZIONE
Stimola ad osservare, analizzare e progettare per poi
costruire e realizzare, anche con materiali poveri e di
recupero.
N.B.: le attività vengono svolte quotidianamente da tutte le insegnanti
34
La Scuola dell’Infanzia svolge le attività previste dal P.O.F. dal lunedì al venerdì dalle 8.20 alle 16.20 per un
totale di 40 ore settimanali; il monte ore annuale minimo è di 1.400 ore.
I genitori dei bambini in fase di inserimento concordano l’orario con le insegnanti.
La giornata “tipo” del bambino
Tempo Gruppi Attività
8.20 – 9.00 gruppi sezione Accoglienza e gioco libero.
9.00 -10.00 gruppi sezione Circle time, inglese, musica, azioni di routine (presenze, autonomia personale, ecc.) narrazione, religione, attività motorie, momento collettivo di gioco alternato a canti.
10.00 -12.00 gruppi misti e per fasce d’età Attività previste dalla programmazione che permettono ai bambini di fare esperienze, interiorizzarle e tradurle in competenze, uscite, psicomotricità relazionale, inglese, religione, continuità
12.00 - 13.00 gruppi mensa Pratiche di igiene personale e consumazione del pasto
13.00 - 14.00 gruppi sezione Giochi liberi o guidati, eventuale riposo per i più piccoli
14.00 - 15.00 gruppi misti e per fasce d’età Continuazione delle attività previste dalla programmazione che permettono ai bambini di fare esperienze, interiorizzarle e tradurle in competenze, uscite, attività motoria, inglese, religione
15.00 - 16.00 Tutti Riordino delle sezioni, pratiche di igiene personale, consumazione della merenda
16.00 -16.20 Tutti Uscita
N.B.: alcune attività sono giornaliere, altre settimanali ed altre ancora annuali.
Flessibilità organizzativa
Al fine di realizzare percorsi di apprendimento e sviluppo maggiormente significativi sono previste, nell’ambito
delle tre fasce d’età in cui si articola la scuola, diverse modalità di aggregazione:
Orario docenti Attività di docenza 25h settimanali
QUALIFICAZIONE DEI TEMPI DI CONTEMPORANEITA’ DEI DOCENTI
Nella scuola dell’infanzia la compresenza giornaliera è utilizzata per assistere i bambini nel tempo mensa.
Il tempo mensa I bambini consumano a scuola il pranzo ed uno spuntino nel pomeriggio: questi sono momenti importanti
per educare all’autonomia, alla socialità e all’educazione alimentare. La mensa è affidata dai Genitori ad una
ditta esterna; è attiva una commissione mensa composta da genitori che ha il compito di vigilare sulla qualità
del servizio erogato e l’Istituto ha nominato un referente mensa interno sia per sostenere i genitori che per la
segnalazione di eventuali irregolarità.
35
modalità tipologia di attività
Gruppo sezione - eterogeneo per età circle time, azioni di routine (presenze, pranzo, autonomia personale,…)
Gruppo omogeneo per età inglese, psicomotricità, percorsi didattici di gruppo, ecc.
Gruppi intersezione gioco libero, attività in piccolo gruppo, ecc.
MAPPA PROGETTUALE
36
SETTEMBRE
PROGETTO ACCOGLIENZA
“Zeb e la scorta di baci”
PERIODO OTTOBRE-NOVEMBRE
TEMATICHE
FIABE
L’AUTUNNO AMBIENTI E NATURA FESTA DI HALLOWEEN
1^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO
“I RITMI DEL TEMPO”
PERIODO DICEMBRE-GENNAIO
TEMATICHE
IL NATALE INSIEME
LA STAGIONE INVERNALE
PERIODO MARZO-APRILE
TEMATICHE
FIABE LA PRIMAVERA IL CARNEVALE
LA PASQUA LA FESTA DEL PAPA’
2^e3^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO
“LA MAGIA DEL…TEMPO”
4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO
UN MONDO…INTORNO A ME
4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO
UN MONDO…INTORNO A ME
4^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO “E’ TEMPO DI SVEGLIARSI”
PERIODO MAGGIO-GIUGNO
TEMATICHE
FESTA DELLA MAMMA A-B-C-…GIOCO CON LE LETTERE
1-2-3 GIOCO CON I NUMERI I MESTIERI, LA FESTA DELLA
FAMIGLIA E LA FESTA DI FINE ANNO
5^ UNITA’ DI APPRENDIMENTO “E’ TEMPO DI SOGNARE”
Le indicazioni nazionali per il curricolo riguardanti il primo ciclo sottolineano che le finalità della
scuola Primaria sono volte a promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione dei
linguaggi e dei codici che costituiscono la nostra cultura ma in un orizzonte allargato alle altre culture
e all’uso consapevole dei media, ciò si evince chiaramente dai seguenti passaggi:
• “Assicurare, al termine della scuola primaria, l’apertura ai valori della cittadinanza e al
senso della storicità e della fenomenologia sociale”
• “Garantire, pur nel rispetto dell’unitarietà del percorso di crescita e di formazione, un
• coerente livello di competenze in italiano, in matematica, in inglese e in scienze, in modo da
consentire all’alunno di padroneggiare teoricamente e praticamente le relative conoscenze”
Il PTOF contiene ciò che la scuola Primaria offre e intende realizzare per i propri iscritti
OLA
37
Percorsi
curriculari
Lingua inglese
Uscite didattiche
Progetti Annuali
Educazione fisica
Matematica
Cittadinanza attiva
IRC
Tecnologia
Arte e immagine Scienze
Italiano
Musica
Storia
Geografia
Geografia
OBIETTIVI STRATEGICI
38
CITTADINO DEL
MONDO
REALIZZARE
L’AMBIENTE
DELL’ACCOGLIENZA
APRIRSI AL
TERRITORIO E
COSTRUIRE
UNA RELAZIONE
POSITIVA
TERRITORIO
DIFFERENZIARE
LA PROPOSTA
FORMATIVA
GARANTIRE
PARI
OPPORTUNITA’
EDUCATIVE FAVORIRE
L’INTEGRAZIONE DEGLI
ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI, BES E STRANIERI
SOLLECITARE
NEGLI ALUNNI
L’ACQUISIZIONE DEGLI
STRUMENTI PER LA GESTIONE
DEL TERRITORIO
L’alfabetizzazione culturale di base
“Il compito specifico del primo ciclo è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso
l’acquisizione dei linguaggi e dei codici che costituiscono la struttura della nostra cultura. E’ compito
peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando
e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia”.
L’educazione alla cittadinanza attiva attraversa pertanto tutte le discipline, le promuove e a queste si
riconduce. La sua valenza educativa e culturale si realizza nella continuità delle tematiche
fondamentali che sono presenti in ogni classe della Scuola Primaria cui si attribuisce un diverso
spessore in base all’età degli alunni, di conseguenza, la nostra scuola garantisce un intervento
privilegiato, anche in rapporto alle esigenze degli utenti e del territorio. Questa scelta coinvolge anche
i vari ordini di scuola separatamente e in modo trasversale, con attività curricolari ed extracurricolari
di tipo laboratoriale e operativo. Le Aree in cui sono inseriti i percorsi del nostro Istituto sono:
39
EDUCAZIONE
ALLA
CITTADINANZA
EDUCAZIONE
AMBIENTALE
EDUCAZIONE
ALLA
SALUTE
EDUCAZIONE
ALL’AFFETTIVITA’
EDUCAZIONE
STRADALE
I tempi e l’organizzazione didattica
La Scuola Primaria ritiene la didattica laboratoriale strumento qualificante della propria azione
educativa, nell’ottica dell’unitarietà del sapere.
Tempo scuola 27 ore settimanali: Cancello, San Marco Trotti e Botteghino.
Discipline Classi
Classe I Classe II Classe III Classe IV Classe V
Italiano 7 h 6 h 6 h 6 h 6 h
Arte/immagine 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h
Storia/ geografia e cittad. 4 h 4 h 4 h 4 h 4 h
Inglese 2 h 3 h 3 h 3 h 3 h
Matematica 6 h 6 h 6 h 6 h 6 h
Scienze 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h
Tecnologia 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h
Musica 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h
Educazione Fisica 1 h 1 h 1 h 1 h 1 h
IRC 2 h 2 h 2 h 2 h 2 h
Totale 27 27 27 27 27
Tempo scuola 40 ore settimanali: Polvica.
Discipline Pluriclassi
Pluriclasse I e II Pluriclasse III, IV e V
Italiano 9 h 9 h
Arte/immagine 1 h 1 h
Storia/ geografia e cittad. 5 h 5 h
Inglese 3 h 3 h
Matematica 9 h 9 h
Scienze 2 h 2 h
Tecnologia 1 h 1 h
Musica 1 h 1 h
Educazione Fisica 2 h 2 h
IRC 2 h 2 h
Mensa 5 h 5 h
Totale 40 40
40
Promuovere la qualità e la ricchezza della nostra proposta didattica Parte qualificante e dominante è l’attività didattica curriculare, che copre la maggior quota del
tempo e dell’impegno di docenti e discenti, finalizzata a una formazione culturale solida ed ampia.
Le attività ed i progetti, mirano ad ampliare e migliorare la nostra offerta, rispondendo a interessi,
esigenze e attitudini particolari degli alunni, valorizzando la nostra dotazione professionale e
organizzativa Il percorso educativo della Scuola Primaria, nella prospettiva della maturazione del
profilo educativo, culturale e professionale dello studente, del primo ciclo dell’istruzione, utilizza gli
obiettivi specifici d’apprendimento esplicitati nel documento delle Indicazioni Nazionali, ordinati per
discipline e per educazioni.
Per raggiungere le sue finalità, la scuola applica metodologie di lavoro adeguate stimolando l’interesse
e la partecipazione attiva dei bambini.
L’approccio di base per un apprendimento formativo:
• parte dall’esperienza e dagli interessi dell’alunno inteso come soggetto attivo
• accerta le abilità di partenza
• conosce e valorizza le attitudini individuali nel rispetto degli stili cognitivi e del patrimonio
culturale individuale
• realizza un clima sociale positivo.
I docenti, assegnati in base all’organico di istituto, costituiscono le équipe pedagogiche e sono
contitolari e corresponsabili del processo formativo di tutti gli alunni delle classi.
Le attività di arricchimento dell’offerta formativa trovano la loro applicazione e il loro sviluppo sia
nelle ore curricolari che in quelle extra-curricolari.
Alla luce di questo, ogni modulo ha facoltà, pur nel rispetto degli indirizzi comuni concordati e
deliberati negli organi ufficiali, di proporre ai propri alunni attività laboratoriali diversificate che
rappresentano l’espressione della specificità e delle competenze degli insegnanti di ciascun modulo.
I progetti e le attività trasversali che proponiamo per ampliare la qualità e la ricchezza della nostra
proposta didattica, costituiscono uno strumento importante per la realizzazione del nostro piano
educativo-didattico e rappresentano uno dei dati caratterizzanti la nostra scuola. I progetti che negli
ultimi anni si sono consolidati e appartengono al patrimonio comune del nostro Istituto, si articolano
mediante attività che cercano di rispondere nel modo più preciso ed efficace possibile alle esigenze
degli alunni ed alle competenze degli insegnanti.
41
LE NOSTRE ATTIVITA’….IN SINTESI
DI TE MI “FIDO”
Il progetto DI TE MI “FIDO” trova la sua giusta collocazione in un contesto di educazione cittadinanza attiva/convivenza civile promossa e sostenuta da anni dal
sistema educativo della nostra società per la sua formula dinamica, immediata,
eticamente e pedagogicamente corretta
FESTA
DELL’ALBERO
La festa dell’albero rappresenterà un’occasione per trasmettere i valori e le
competenze legate alla sostenibilità, alle buone pratiche, alla cittadinanza attiva, alla
cura del territorio e allo scambio intergenerazionale
LEGANBIENTE
“PULIAMO IL
MONDO”
L’attività sarà dedicata quest’anno al tema dell’accoglienza, dell’integrazione e dell’abbattimento delle barriere, con l’obiettivo di “pulire il mondo anche da tutti quei
muri” che frenano lo sviluppo dei diritti e la diffusione del benessere per tutti. Perché
un mondo diverso è possibile solo se lo si costruisce insieme.
CITTADINANZA
ATTIVA
Il nostro ruolo è agire per prevenirne il ripetersi di comportamenti scorretti favorendo
l’azione e la creazione di cittadini consapevoli dei propri poteri e delle proprie
responsabilità per far crescere la nostra democrazia, tutelare i diritti e promuovere la cura quotidiana dei beni comuni.
FRUTTA NELLE
SCUOLE
Gli obiettivi del programma:
• incentivare il consumo di frutta e verdura tra i bambini, realizzare un
più stretto rapporto tra il “produttore-fornitore”, offrire ai bambini più occasioni per conoscere prodotti naturali quali opzioni di scelta
alternativa.
SCUOLE SICURE
Il MIUR finanzia, con propri fondi, progetti per sensibilizzare le scuole di ogni ordine e grado sul tema dell'edilizia scolastica per rendere gli ambienti di
apprendimento a misura di studente
TRINITY
CAMBRIDGE
Gli esami di certificazione TRINITY/CAMBRIDGE per la lingua inglese, la musica e
le performance arts sono: riconosciuti a livello internazionale, utilizzabili in ambito professionale e accademico, disponibili a tutti i livelli di competenza e per candidati
di ogni età, favoriscono lo sviluppo di competenze trasversali essenziali nella
società globale del XXI secolo.
BICISCUOLA
L’iniziativa si pone l’obiettivo di far conoscere ai giovani il mondo e i valori del Giro d’Italia
e avvicinarli all’uso della bicicletta e della mobilità sostenibile, al rispetto per
l’ambiente, ai temi della sicurezza e dell’educazione stradale.
FONDI
STRUTTURALI
EUROPEI
Corsi PON(Programma Operativo Nazionale)2014/2020
Il nostro Istituto partecipa a tutti i progetti realizzati con i FONDI STRUTTURALI
EUROPEI finalizzati al miglioramento della qualità della pubblica istruzione, alla diffusione delle competenze chiave e alla lotta alla dispersione scolastica e al
miglioramento delle tecnologie
IL NATALE
Un tuffo nella storia e nel tempo che fu. Un viaggio, per scoprire una manifestazione senza tempo, il nostro Presepe Vivente, si conferma uno degli appuntamenti più
caratteristici e attesi del periodo natalizio
AMICO LIBRO
Il progetto “AMICO LIBRO”, come tutte le iniziative che si prefiggono lo sviluppo della persona umana, si inserisce tra gli strumenti di democrazia e di offerta di pari
opportunità formative: leggere significa anche incrementare il proprio patrimonio
linguistico
SCUOLA VIVA III
ANNUALITÀ
Un progetto per ridurre i fenomeni di esclusione sociale e promuovere la legalità
attraverso un percorso formativo accessibile a tutti, di qualità, innovativo e al passo
coi tempi
SCUOLA DIGITALE
Le competenze degli studenti, i loro apprendimenti, i loro risultati e l’impatto che
avranno nella società come individui, cittadini e professionisti realizzata attraverso
l’innovazione del sistema scolastico e le opportunità dell’educazione digitale.
IL TEATRO
Il teatro aiuta a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie capacità
espressive attraverso un’esperienza di lavoro collettivo e individuale sul corpo e la
voce , la lettura di testi e la realizzazione di spettacoli di teatro.
FESTA
DELL’UNITA’ D’ITALIA
l’obiettivo di ricordare e promuovere i valori di cittadinanza e riaffermare e
consolidare l’identità nazionale attraverso la memoria civica.
I GIOVANI
INCONTRANO LA SHOAH
Il ricordo può molto, perché il ricordo è attivo, porta a farsi domande, a muovere
cuore e menti facendole organizzare affinché tutto ciò non accada di nuovo.
DM 8/11
D.M. 8/2011 Insegnamento dello strumento musicale per gli alunni delle classi III-IV e V della Scuola Primaria
SETTIMANA
DELLA MUSICA
E’ una settimana in cui il nostro Istituto a indirizzo musicale, consente agli studenti ed
agli strumentisti volontari di avvicinarsi in modo più significativo alla musica
Esprime i propri bisogni Pronuncia correttamente i fonemi
Utilizza in modo chiaro semplici frasi Dialoga con gli altri bambini
È in grado di ascoltare brevi racconti Memorizza canzoni e filastrocche Si interessa e partecipa ad attività/giochi mimati 56
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
Osserva l’ambiente che lo circonda Conosce gli aspetti principali delle stagioni Conosce i principali fenomeni atmosferici Distingue il giorno dalla notte Distingue e colloca su comando le dimensioni
grande/piccolo, lungo/corto, in alto/in basso
Distingue e colloca su comando e posizioni
sopra/sotto, dentro/fuori, vicino/lontano
Conosce la sequenza numerica verbale (sino a tre) Percepisce e riconosce le principali forme
geometriche (cerchio e quadrato)
Individua, conosce i colori fondamentali *INDICATORI -Vedi Scheda Criteri di valutazione
LE DOCENTI DI SEZIONE___________________________________________ 58
CAMPI DI ESPERIENZA
COMPETENZE VAL.
IL SE’ E L’ALTRO
Rispetta ed accetta le regole di vita comunitaria Si riconosce parte del gruppo Riconosce i propri e gli altrui comportamenti positivi e
negativi
Collabora con i compagni per un fine comune Accetta rapporti anche con compagni non abituali Gioca in maniera costruttiva con gli altri Comunica bisogni affettivi e stati d’animo È autonomo nelle azioni di routine quotidiana Manifesta partecipazione ed interesse alle attività
proposte
È autonomo nell’esecuzione del lavoro individuale
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Riconosce e denomina le varie parti del corpo su se
stesso, sugli altri e su un’immagine
Assume e descrive le posizioni del corpo Esegue semplici percorsi psicomotori Riconosce la propria identità sessuale Riconosce e riordina i propri indumenti e oggetti
personali
Collabora al riordino degli ambienti scolastici
Ha sviluppato la coordinazione oculo-manuale
IMMAGINI SUONI E
COLORI
Esplora e osserva materiali vari Disegna spontaneamente e su consegna Conosce i colori secondari e produce mescolanze Adopera i colori in modo creativo Si esprime attraverso le diverse forme di comunicazione
non verbali
Partecipa ad attività ritmico-sonore
I DISCORSI E LE
PAROLE
Dialoga con gli adulti Dialoga con i compagni Utilizza in modo chiaro frasi complesse Si esprime utilizzando termini appropriati Interviene in modo pertinente durante le conversazioni Manifesta interesse alla lettura Memorizza e ripete filastrocche e poesie Manifesta interesse alla lettura Comprende e rielabora racconti
Mostra interesse e partecipazione ad attività inerenti
alla scoperta dell’ambiente
Conosce le principali caratteristiche delle 4 stagioni
Colloca se stesso e gli oggetti in relazione spaziale: 59
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
sopra/sotto, dentro/fuori in alto/ in basso, vicino/lontano,
in mezzo
Individua quantità: tanto/poco/niente; Coglie la ciclicità della settimana tramite modalità
simboliche
Conosce la sequenza numerica sino a dieci Classifica gli oggetti in base a un criterio dato Associa forme geometriche
LE DOCENTI DI SEZIONE____________________________________________ 61
CAMPI DI ESPERIENZA COMPETENZE VAL.
IL SE’ E L’ALTRO
È ben inserito nel gruppo Conosce e rispetta l regole del gruppo Ha rispetto dello spazio e delle cose altrui Ha interiorizzato il sé corporeo maturando
atteggiamenti di fiducia in se stesso e nelle proprie
capacità
Riconosce e condivide i propri stati emotivi Affronta con sicurezza nuove esperienze Collabora ala realizzazione di attività in comune È consapevole della propria identità e storia personale È autonomo nell’esecuzione del lavoro individuale
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Percepisce e rappresenta graficamente la figura umana
in totale
Riconosce la destra dalla sinistra Sa coordinare i movimenti del corpo Svolge autonomamente le corrette abitudini igieniche e
le azioni di routine
Sa orientarsi nello spazio grafico Ha sviluppato la motricità fine Ha sviluppato la coordinazione oculo manuale Esegue e riproduce graficamente percorsi motori
IMMAGINI SUONI E
COLORI
Comunica ed esprime emozioni con i linguaggi del
corpo: la voce, il gesto, la drammatizzazione
Si esprime attraverso il disegno, la pittura e altre
attività manipolative
Esplora e utilizza in autonomia i materiali a
disposizione
Attribuisce in maniera adeguata i colori alla realtà Disegna spontaneamente e su consegna Esplora con la voce e con il corpo le proprie possibilità
sonoro espressive
Partecipa volentieri ad attività ritmico-motorie
I DISCORSI E LE
PAROLE
Utilizza un corretto linguaggio verbale in differenti
situazioni comunicative
Sa descrivere agli altri le proprie esperienze Si esprime con una corretta pronuncia di suoni Ascolta, comprende e rielabora narrazioni, storie, ecc Esplora con interesse la lettura di libri illustrati Associa simbolo grafico al suono (lettere) Riconosce alcune lettere che fanno parte del proprio
nome
Riproduce i vari tipi di linea (verticale, orizzontale,
obliqua)
È in grado di classificare gli oggetti in base a colore,
forma e dimensione
62
LA CONOSCENZA DEL
MONDO
È in grado di eseguire la seriazione degli oggetti Ha interiorizzato le caratteristiche sulle quattro stagioni Conosce e denomina i giorni della settimana e i mesi
dell’anno
Riferisce eventi rispetto a: prima-adesso-dopo/ieri-
oggi-domani
Riconosce la simbologia associa numero alla quantità
numerica
Sa operare con quantità e numeri. CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE
SCUOLA DELL’INFANZIA
BAMBINI DI CINQUE ANNI
Non raggiunto Parzialmente
raggiunto
Raggiunto
IL SE’ E L’ALTRO
Non è integrato nel gruppo e
molto spesso si estranea
prediligendo giochi individuali.
Non conosce o non rispetta le
normali regole di vita comunitaria
non rispettando lo spazio e le
cose altrui. Non ha sicurezza in sé
stesso e nelle proprie capacità
Richiede quasi sempre
l’intervento dell’insegnante per
esternare i propri stati d’animo.
Non reagisce in modo adeguato ai
richiami e alle frustrazioni. È
ancora insicuro nell’affrontare
nuove esperienze e non collabora
alla realizzazione di attività
comuni. Non riferisce quasi mai
sulla sua storia personale e
familiare. Non è in grado di
eseguire autonomamente attività
individuali.
Non ha ancora pienamente
interiorizzato le regole di
gruppo e manifesta
difficoltà a relazionarsi in
modo costruttivo con i
coetanei. Pur conoscendole
ha difficoltà a rispettare le
regole di vita comunitaria e
non sempre manifesta
rispetto per gli spazi e le
cose altrui. Inizia a riferire
sui propri sentimenti e i
propri vissuti. Non sempre
reagisce in maniera
adeguata ai richiami o
frustrazioni. Appare più
sicuro di sé nell’affrontare,
nel vivere nuove esperienze
e nel raccontare di sé e della
sua storia personale. Prova
interesse a realizzare attività
in comune. Sperimenta il
lavoro individuale
autonomamente.
Gioca e si relaziona in modo
costruttivo e creativo con gli altri,
confronta e sostiene le proprie
opinioni. Ha pienamente
interiorizzato le regole del vivere
comune che rispetta senza alcuna
difficoltà. Ha maturato
atteggiamenti di fiducia in sé
stesso e nelle proprie capacità. Ha
sviluppato una buona identità
personale e sociale. Affronta
serenamente nuove esperienze
dimostrando di rispondere in
maniera positiva ai richiami e alle
frustrazioni. È autonomo
nell’esecuzione del lavoro
individuale e collaborativo nelle
attività di gruppo
IL CORPO E IL
MOVIMENTO
Non percepisce e non è in grado
di rappresentare graficamente le
varie parti della figura umana.
Non riconosce destra e sinistra.
Trova difficoltà nel
coordinamento motorio generale.
Non sempre è autonomo
nell’esecuzione delle attività di
routine quotidiana. Non ha
sviluppato la coordinazione
oculo-manuale e la motricità fine.
Non controlla adeguatamente
l’esecuzione del gesto grafico e
non è in grado di ripercorrere e
riprodurre graficamente un
percorso motorio.
Manifesta ancora qualche
difficoltà nella
rappresentazione grafica del
corpo umano. Non sempre
riconosce la destra dalla
sinistra. La coordinazione
motoria generale è ancora
inadeguata. È autonomo
nell’esecuzione delle
principali azioni di routine
quotidiana. Non sempre si
orienta nello spazio grafico.
Ha sviluppato solo in parte
la coordinazione oculo-
manuale e manifesta ancora
qualche difficoltà in attività
che richiedono un’accurata
motricità fine e controllo
grafo motorio.
Riconosce e rappresenta con
particolari il corpo nelle sue
diverse parti. Riconosce destra e
sinistra su sé stesso. Vive la
propria corporeità e sperimenta i
diversi schemi motori. È
autonomo nella gestione delle
azioni di routine quotidiana.
Controlla l’esecuzione del gesto
grafico orientandosi nel foglio.
Presenta una buona coordinazione
oculo-manuale e ha sviluppato
una buona motricità fine. Esegue
e riproduce percorsi motori.
Non utilizza alcun tipo di
linguaggio non verbale per
esprime emozioni e stati d’animo.
Non è interessato alle
rappresentazioni grafiche
Inizia ad utilizzare linguaggi
non verbali per esprimere
emozioni e stati d’animo.
Non sempre si esprime in
modo creativo nelle
Utilizza i vari linguaggi non
verbali per esprimere emozioni e
stati d’animo. Dimostra interesse,
attenzione e creatività per il
disegno, la pittura e altre attività63
IMMAGINI,
SUONI, COLORI
(spontanee e guidate) e alle
esperienze creative e
manipolative. Non attribuisce i
colori in maniera adeguata.
Mostra poco interesse nelle
attività di ascolto, di riproduzione
della musica, non partecipa ad
attività ritmico motorie
rappresentazioni grafiche e
nell’uso delle diverse
tecniche. Manipola materiali
vari solo se stimolato
dall’insegnante. Non sempre
manifesta interesse per
l’attività grafica spontanea
(che è ancora povera di
particolari) ed esegue quella
guidata. Attribuisce in
maniera adeguata i colori
alla realtà. Inizia a
manifestare curiosità e
interesse nell’ascolto di
musiche e canti nelle quali
si cimenta con l’uso della
voce. Per la partecipazione
ad attività ritmico motorie
necessita ancora di stimoli
da parte dell’insegnante.
manipolative. Cura i particolari
nelle rappresentazioni grafico
pittoriche attribuendo in maniera
ottimale i colori alla realtà. È
interessato all’ascolto di musiche
di vario genere ed è in grado di
esplorare con la voce e con il
corpo le sue possibilità sonoro-
espressive.
I DISCORSI E
LE PAROLE
Si esprime con difficoltà: usa un
linguaggio essenziale, povero nei
contenuti e non è interessato
all’acquisizione di nuovi
vocaboli. Non riesce a raccontare
le proprie esperienze e vissuti.
Manifesta difficoltà nella
pronuncia e nell’articolazione di
alcuni fonemi. Non è interessato
all’ascolto di storie e non
comprende e rielabora anche
semplici testi. Non è in grado di
formulare alcuna ipotesi sul finale
di storie. Ripete stentatamente
rime e filastrocche. Non
riconosce alcun segno grafico
Si esprime utilizzando un
linguaggio semplice ma ben
strutturato. È in grado di
esprimere verbalmente le
proprie emozioni e vissuti
se stimolato dall’insegnante.
Presenta ancora qualche
difficoltà nella
produzione di fonemi.
Ascolta volentieri storie o
conversazioni e inizia a
rielaborarne verbalmente i
contenuti. Talvolta riesce a
formulare ipotesi e
previsioni sul finale di un
racconto. Esplora con
interesse la lettura di libri
illustrati. Ripete rime e
filastrocche. Riconosce
alcune lettere che
compongono il proprio
nome.
Ha raggiunto una proprietà di
linguaggio con cui argomenta
discorsi, pone domande e formula
ipotesi. Si esprime in maniera
corretta dal punto di vista
fonologico e manifesta interesse
ad acquisire il significato di nuovi
vocaboli. Ascolta con interesse
racconti o storie cogliendone
anche i
particolari. Sperimenta rime e
filastrocche cercando somiglianze
e analogie. Riconosce i segni
grafici riferiti al proprio nome.
LA CONOSCENZA
DEL MONDO
Osserva con scarso interesse
l’ambiente e la natura nei suoi
molteplici aspetti e non riconosce
caratteristiche relative alle
stagioni. Non utilizza
correttamente i concetti
temporali. Non è in grado di
riordinare in successione
cronologica le sequenze di una
storia. Raggruppa con difficoltà
gli elementi secondo i diversi
criteri. Non è in grado di operare
quantità e numeri (contare,
aggiungere, togliere). Non
riconosce alcun simbolo
numerico. Non è in grado di
riprodurre vari tipi di linea.
Presta attenzione
all’ambiente che lo circonda
e coglie i principali aspetti
delle caratteristiche
stagionali. Sa collocare le
azioni fondamentali nel
tempo della giornata.
Dispone in successione
cronologica tre sequenze di
una storia. Inizia a
conoscere e denominare i
giorni della settimana e i
mesi dell’anno. Riesce con
l’aiuto dell’insegnante a
raggruppare gli elementi
secondo i criteri dati e ad
effettuare semplici
seriazioni. Inizia ad operare
con quantità e numeri.
Riconosce alcuni simboli
numerici ma non sempre li
associa alla quantità.
Riproduce vari tipi di linea.
Osserva con attenzione l’ambiente
che lo circonda del quale coglie
tutti gli aspetti e i cambiamenti in
relazione alla stagione. Riferisce
correttamente gli eventi temporali
e coglie la ciclicità del tempo che
passa in relazione alla settimana e
ai mesi. Dispone in successione
cronologica le sequenze principali
di una storia. Raggruppa gli
oggetti secondo i diversi criteri
identificandone proprietà,
confrontandole e effettuando
seriazioni. È in grado di contare,
aggiungere e togliere. Riconosce
la simbologia numerica e lo
abbina alla quantità. Riconosce e
riproduce vari tipi di linee
64
Criteri di Valutazione per il comportamento La valutazione del comportamento concorre, unitamente a quella relativa agli apprendimenti nelle
diverse discipline, alla complessiva valutazione dello studente. Il D.lgs n. 62 del 13 aprile 2017 con
l’articolo 2 comma 5 abolisce il voto numerico espresso in decimi e stabilisce che il comportamento
sia valutato attraverso un giudizio sintetico. Il Giudizio sul comportamento espresso collegialmente,
inoltre, non è più vincolante rispetto alla promozione.
E’ stata elaborata, pertanto, la seguente griglia di corrispondenza tra comportamento e voti, tenendo
ben presente il Regolamento d’Istituto ed il Patto educativo di corresponsabilità tra Scuola e Famiglia
(riportati in allegato):
Giudizio di comportamento
Giudizio
Assenze irrilevanti; responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico;
comportamento corretto; eccellente socializzazione; interazione attiva e
costruttiva nel gruppo classe; pieno rispetto di sé, degli altri e
dell’ambiente; scrupoloso rispetto del Regolamento d’Istituto;
consapevole e completo raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti per
l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione.
Eccellente
Assenze minime; comportamento corretto ed educato; ottima
socializzazione; ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe; pieno
rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente scolastico; completo
raggiungimento di tutti gli obiettivi previsti per l’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione.
Ottimo
Assenze saltuarie non frequenti e sempre giustificate; comportamento per
lo più corretto ed educato; buona socializzazione e normale partecipazione
nel gruppo classe; adeguato rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente;
osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica; adeguato
raggiungimento di quasi tutti gli obiettivi previsti per l’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione.
Molto
Adeguato
Episodi di lieve inosservanza del Regolamento d’Istituto (assenze
ingiustificate e frequenti uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio
banco); partecipazione limitata e poco collaborativa alla vita della classe;
comportamento quasi sempre corretto nel rapporto con i compagni e con il
personale scolastico; discreta socializzazione; raggiungimento solo di
parte degli obiettivi previsti per l’insegnamento di Cittadinanza e
costituzione.
Adeguato
Accettabile rispetto delle norme fondamentali del Regolamento d’Istituto,
con tendenza all’infrazione delle regole ordinarie (ritardi, uscite dall’aula
senza permesso, rinvii nella giustificazione di assenze e ritardi, uso
improprio degli spazi e delle strutture scolastiche); disturbo delle lezioni;
comportamento poco corretto verso compagni ed il personale scolastico;
scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe;
raggiungimento degli obiettivi essenziali previsti per l’insegnamento di
Cittadinanza e Costituzione.
Sufficiente
Episodi persistenti di inosservanza del Regolamento d’Istituto che
indicano la volontà a non modificare il proprio atteggiamento;
comportamenti reiterati di prevaricazione e/o di bullismo nei confronti dei
compagni; rapporti problematici con il personale della scuola; scarsissima
socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe al punto da
impedire il regolare svolgimento dell’attività scolastica; obiettivi
essenziali previsti per l’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione
raggiunti solo in minima parte.
Non
adeguato
N.B. Il voto di comportamento è attribuito anche per mancanze commesse fuori dall’Istituto, purché i fatti siano connessi
alla vita scolastica. Tutti i provvedimenti disciplinari applicati sono documentati e comunicati alle famiglie
65
GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE-CHIAVE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Competenze Indicatori Competenze del
Profilo dello
studente al
termine del
primo ciclo di
istruzione
Livello A
Avanzato
(voto 9/10)
Livello B
Intermedio
(voto 7/8)
Livello C
Base
(voto 6)
Livello D
Iniziale
(voto 5)
Competenze
sociali
e civiche
Condotta e
partecipazione
Rispetta le regole
condivise, collabora
con gli altri per la
costruzione del bene
comune esprimendo
le proprie opinioni
personali; ha cura e
rispetto di sé, come
presupposto di un
sano e corretto stile di
vita.
Partecipazione
rispettosa e
costruttiva ad
attività formali ed
informali
Ha rispetto per le
istituzioni pubbliche,
partecipando in modo
consapevole alla vita
sociale: momenti
educativi informali e
non formali,
esposizione pubblica
del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle
comunità che
frequenta, azioni di
solidarietà,
manifestazioni
sportive non
agonistiche,
volontariato, ecc.
Ha cura e
rispetto di sé e
degli altri come
presupposto di
uno stile di vita
sano e corretto.
È consapevole
della necessità
del rispetto di
una convivenza
civile, pacifica e
solidale.
Si impegna per
portare a
compimento il
lavoro iniziato,
da solo o
insieme ad altri.
L’alunno rispetta le
regole condivise,
collabora con gli altri
per la costruzione del
bene comune,
esprimendo le proprie
opinioni e apportando
contributi personali
Partecipa in modo
consapevole e
responsabile a tutte le
attività formali ed
informali proposte ed
è stimolo ed esempio
per gli altri.
L’alunno
rispetta le
regole
condivise,
collabora con
gli altri e sa
esprimere in
modo
adeguato le
proprie
opinioni
Partecipa in
modo
adeguato ed
attivo a tutte
le attività
formali ed
informali
proposte.
L’alunno
rispetta le
principali regole
condivise,
lavora in gruppo
e collabora con
gli altri in modo
nel complesso
adeguato
Partecipa in
modo
sostanzialmente
rispettoso alle
attività formali
ed informali
proposte
dimostrando un
modesto
coinvolgimento
personale.
L’alunno rispetta le
principali regole
condivise se
opportunamente
sostenuto e
collabora con gli
altri solo se guidato
Necessita di
sollecitazioni per
mantenere un
comportamento
rispettoso durante le
attività formali ed
informali proposte.
66
INVALSI
(Istituto Nazionale per la Valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione)
L’INVALSI è l’Ente di ricerca dotato di personalità giuridica di diritto pubblico che ha raccolto, in un
lungo e costante processo di trasformazione, l’eredità del Centro Europeo dell’Educazione (CEDE)
istituito nei primi anni settanta del secolo scorso.
Sulla base delle vigenti Leggi, che sono frutto di un’evoluzione normativa significativamente sempre
più incentrata sugli aspetti valutativi e qualitativi del sistema scolastico, l’INVALSI:
• effettua verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli studenti e sulla
qualità complessiva dell'offerta formativa delle singole istituzioni scolastiche, anche nel
contesto dell'apprendimento permanente
• studia le cause dell'insuccesso e della dispersione scolastica con riferimento al contesto sociale
ed alle tipologie dell'offerta formativa
• effettua le rilevazioni necessarie per la valutazione del valore aggiunto realizzato dalle scuole
• predispone annualmente i testi della nuova prova scritta, a carattere nazionale, volta a
verificare i livelli generali e specifici di apprendimento conseguiti dagli studenti nell’esame di
Stato al terzo anno della scuola secondaria di primo grado
• predispone modelli da mettere a disposizione delle autonomie scolastiche ai fini
dell'elaborazione della terza prova a conclusione dei percorsi dell'istruzione secondaria
superiore
• provvede alla valutazione dei livelli di apprendimento degli studenti a conclusione dei percorsi
dell'istruzione secondaria superiore, utilizzando le prove scritte degli esami di Stato secondo
criteri e modalità coerenti con quelli applicati a livello internazionale per garantirne la
comparabilità
• fornisce supporto e assistenza tecnica all'amministrazione scolastica, alle regioni, agli enti
territoriali, e alle singole istituzioni scolastiche e formative per la realizzazione di autonome
iniziative di monitoraggio, valutazione e autovalutazione
• svolge attività di formazione del personale docente e dirigente della scuola, connessa ai
processi di valutazione e di autovalutazione delle istituzioni scolastiche
• svolge attività di ricerca, sia su propria iniziativa che su mandato di enti pubblici e privati
• assicura la partecipazione italiana a progetti di ricerca europea e internazionale in campo
valutativo, rappresentando il Paese negli organismi competenti
• formula proposte per la piena attuazione del sistema di valutazione dei dirigenti scolastici,
definisce le procedure da seguire per la loro valutazione, formula proposte per la formazione
dei componenti del team di valutazione e realizza il monitoraggio sullo sviluppo e sugli esiti
del sistema di valutazione.
L’INVALSI è soggetto alla vigilanza del Ministero della Pubblica Istruzione che individua le priorità
strategiche delle quali l'Istituto tiene conto per programmare la propria attività.
La valutazione delle priorità tecnico-scientifiche è riservata all'Istituto.
Da quest’anno le prove per la Secondaria saranno svolte in aprile, esse non rappresenteranno più voto
di media per l’Esame di Stato ma costituiranno la “conditio sine qua non” per l’accesso all’esame
stesso.
Le classi dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” che sostengono le prove INVALSI sono:
Comparto Classi coinvolte Materie Tempi
Scuola Primaria • Classi seconde Italiano/Matematica
Maggio • Classi quinte Italiano/Matematica/Inglese
Scuola Secondaria • Classi terze Italiano/Matematica/Inglese Aprile
67
AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO
La cultura dell’autovalutazione considera la scuola come un servizio che, come tale, interpreta i
bisogni di una società in continua evoluzione per cui raccoglie e elabora i dati che divengono un
nuovo punto di partenza per un’azione educativa continuamente ri-elaborata e re-interpretata.
Inoltre, il momento auto-valutativo, in quanto feedback sul proprio operato, diventa lo spunto per una
revisione critica delle proprie scelte e risulta funzionale anche agli operatori interni che vedono
valorizzata e potenziata la propria professionalità, la propria autonomia decisionale, la propria capacità
progettuale e innovativa in un’ottica di miglioramento continuo. La Direttiva del 18/09/2014 n. 11 e la
Circolare n. 47 del 21/10/2014, a partire dall’anno scolastico 2014/15 e per il triennio successivo, hanno
vincolato le scuole al Sistema Nazionale di Valutazione regolamentandone il processo di autovalutazione, che
è finalizzato al miglioramento dei livelli di apprendimento ed al rafforzamento delle competenze acquisite dagli
studenti.
L’azione del SNV ha previsto quattro step:
• Autovalutazione
• Valutazione
• Azione di miglioramento
• Rendicontazione sociale
Lo scopo dell’Autovalutazione è quello di consentire:
• il controllo sistematico dei risultati
• la verifica e la revisione interna
• la valorizzazione dell’identità della scuola
• la legittimazione dell’autonomia con l’assunzione di responsabilità in ordine alla qualità dei servizi
erogati e dei risultati ottenuti
Il nostro Istituto…
Nel corso del primo semestre 2017 ha ri-elaborato ed ri-aggiornato il RAV (Rapporto di AutoValutazione)
pubblicato nel 2015 e aggiornato nel 2016. Con il rapporto sono stati individuati gli elementi di maggiore
criticità del servizio scolastico da noi erogato e con gli aggiornamenti si sono registrati i progressi effettuati
nelle aree critiche; per superare le criticità rimanenti si è confermato il Piano di Miglioramento (PdM)
dell’offerta formativa dell’Istituto.
Le Azioni sono state…
✓ Il Nucleo di Autovalutazione e le Funzioni Strumentali hanno ri-elaborato e ri-aggiornato il RAV
✓ Nel mese di luglio 2017 il vicario del Dirigente lo ha supervisionato
✓ Alla fine di luglio 2017 il Dirigente Scolastico, responsabile dell’intero processo, ha approvato e
pubblicato il RAV
Le Azioni saranno…
In quest’anno scolastico 2017/18 il Dirigente Scolastico, in sinergia con il Nucleo di autovalutazione, partendo
dalle priorità inserite nel RAV si preoccuperà di:
✓ pianificare un percorso di miglioramento, con sviluppo di azioni basate sul coinvolgimento di tutta la
comunità scolastica
✓ promuovere momenti di incontro e di condivisione degli obiettivi e delle modalità operative dell’intero
processo di miglioramento
✓ incoraggiare alla riflessione l’intera comunità scolastica attraverso una progettazione delle azioni mirate
al miglioramento scolastico e basate sulla condivisione del percorso di innovazione
✓ promuovere la conoscenza e la comunicazione anche pubblica del percorso di miglioramento
68
IL RAV
Il RAV pubblicato, presente in allegato, ha consentito, anche attraverso i descrittori messi a
disposizione dall’INVALSI e dall’ISTAT, di rilevare quanto segue:
➢ AREA CONTESTO E RISORSE: scarso è il contesto territoriale dal punto di vista socio-
economico e delle opportunità di collaborazione con le Amministrazioni comunali e con
associazioni e agenzie educative presenti.
➢ AREA ESITI: Buoni sono i risultati degli studenti nel successivo percorso di studio. Il
punteggio di Italiano e Matematica della Scuola alle prove Invalsi è inferiore rispetto a quello
di scuole con background socioeconomico e culturale simile.
➢ AREA PROCESSI – PRATICHE EDUCATIVE E DIDATTICHE: Sufficienti sono le attività
realizzate dalla scuola per gli studenti che necessitano di inclusione. Gli interventi per il
potenziamento dovrebbero essere più mirati. Il curricolo è operativo da settembre per cui non
sono state ancora effettuate verifiche in merito alla sua validità.
➢ AREA PROCESSI-PRATICHE GESTIONALI E ORGANIZZATIVE: La loro condivisione nella
comunità scolastica e con le famiglie e il territorio è da migliorare. Le risorse economiche
sono convogliate per la maggior parte al perseguimento degli obiettivi dell’Istituzione.
Sono scarsamente presenti forme di collaborazione con i genitori per la realizzazione di
interventi formativi. La scuola non ancora utilizza strumenti di comunicazione on line con le
famiglie.
Il Piano di Miglioramento contiene le azioni di miglioramento organizzative e gestionali previste
dall’Istituzione scolastica che serviranno al miglioramento dei punti di criticità emersi nel RAV, esse mireranno
principalmente ad eliminare la variabilità tra le classi ed a ridurre il gap presente nelle prove standardizzate
nazionali INVALSI.
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA TRIENNALE L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” Cancello Scalo ogni anno realizza progetti didattici a scopo educativo distinti per
ordine di scuola. Essi sono presentati dai docenti, sono strettamente correlati alle programmazioni didattico-educative e
tengono conto delle proposte fatte dai genitori all’atto della compilazione della “customer satisfaction” relativa a progetti
già espletati . Tutti i progetti concorrono a formare negli alunni il senso del rispetto di sé e degli altri, del rispetto delle
regole, del valore della solidarietà, della crescita del senso civico e della consapevolezza che ognuno, sia pur con le sue
diversità, “è cittadino del Mondo”.
I nostri progetti sono presentati dai docenti all’inizio di ogni anno scolastico pur restando sostanzialmente immutati
nelle finalità, pertanto questa pagina sarà aggiornata entro la fine di ottobre di ogni anno scolastico.
In ottemperanza agli articoli 2, 3, 33 e 34 della Costituzione italiana e al Decreto del Presidente del Consiglio
dei Ministri 7/giugno/1995, l’I.C. ALDO MORO si impegna a fondare la propria carta dei servizi sui seguenti
principi:
1. UGUAGLIANZA Nessuna discriminazione verrà compiuta nell’erogazione del servizio scolastico per motivi riguardanti sesso,
razza, etnia, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socioeconomiche.
2. IMPARZIALITA’ E REGOLARITA’ 2.1. I soggetti erogatori di tale servizio si propongono di agire secondo criteri di obiettività ed equità.
2.2. La scuola, attraverso tutte le sue componenti, garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle
attività educative, anche in situazione di conflitto sindacale, nel rispetto dei principi e delle norme di legge e in
applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
3. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE 3.1. La scuola si impegna a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento e l'integrazione di
questi ultimi, dedicando particolare riguardo alla fase di ingresso delle classi iniziali e alle situazioni di
rilevante necessità.
3.2. Particolare attenzione sarà rivolta alla soluzione delle problematiche relative agli studenti in situazione di
handicap e stranieri.
3.3. Nello svolgimento delle proprie attività, ogni operatore avrà inoltre pieno rispetto dei diritti e degli interessi
dello studente.
4. DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA 4.1. L’utente ha facoltà di scegliere fra le istituzioni che erogano il servizio scolastico. La libertà di scelta si
esercita tra le istituzioni scolastiche statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza obiettiva di ciascuna di
esse. In caso di eccedenza di domande va, comunque, considerato il criterio della territorialità (residenza,
domicilio, sede di lavoro dei familiari, ecc.).
4.2. Per garantire la regolarità della frequenza e il proseguimento degli studi saranno attivati interventi di
prevenzione e controllo della dispersione scolastica.
5. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA 5.1. Al fine di promuovere ogni forma di partecipazione nella scuola e per la scuola, questo istituto si impegna:
- a favorire le attività extrascolastiche che realizzino la funzione della scuola come centro di promozione
culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dell’orario del servizio
scolastico
- a garantire la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa e trasparente
- a fondare sia l’attività scolastica sia l’orario di servizio di tutte le componenti su criteri di efficienza, efficacia
e flessibilità.
5.2. Per le stesse finalità verranno garantite e organizzate le modalità di aggiornamento del personale anche in
collaborazione con istituzioni ed enti culturali.
6. LIBERTA’ DI INSEGNAMENTO E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE 6.1. La programmazione assicurerà il rispetto della libertà dell’insegnamento dei docenti e garantirà la
formazione dell’alunno a tutti i livelli, secondo le sue peculiarità, nel rispetto degli obiettivi formativi nazionali
e comunitari, generali e specifici di ogni disciplina.
6.2. L’aggiornamento costituirà un impegno per il personale scolastico. La regolare organizzazione delle attività
ad esso finalizzate sarà demandata alla scuola e all'amministrazione scolastica e periferica, anche di concerto
con enti ed istituzioni culturali.
83
AREA DIDATTICA La Scuola individua i seguenti fattori di qualità e fissa gli standard relativi e ne garantisce l'osservanza e il
rispetto:
FATTORI DI QUALITA’ STANDARD
Formazione classi
Formazione delle 1^ classi realizzata sulla base dei seguenti criteri:
a) Residenza
b) Esigenze familiari
c) Indicazioni dei Docenti della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria
d) Fasce di livello
e) Inserimento degli alunni diversamente abili nelle classi più idonee
f) Equa distribuzione di: maschi e femmine, anticipi e leve, statali e private
Orientamento
a) Predisposizione di un apposito progetto di durata triennale
b) Distribuzione di materiale informativo
c) Visite a scuole
d) Formulazione del Consiglio orientativo entro il 20 gennaio e comunicazione scritta alle famiglie.
Libri di testo
a) Adozione di criteri comuni per la scelta dei libri di testo: leggibilità, modernità, efficacia
dell’apparato didattico, ecc.
b) Adozione di testi in più volumi per la riduzione del peso degli zaini
c) Compatibilmente con le esigenze dei singoli docenti si cercherà di effettuare l’adozione unica in
più sezioni di classi parallele
d) Si utilizzeranno tutti gli accorgimenti possibili per evitare un sovraccarico di materiali scolastici
da trasportare nella stessa giornata
e) Contenimento del costo entro il tetto massimo complessivo di spesa previsto.
Compiti a casa a) Equa distribuzione dei compiti nell'arco della settimana
b) Attività rispettose dei particolari ritmi di apprendimento
Clima di classe
a) Accoglienza, collaborazione, rispetto delle idee altrui, gratificazioni
b) Utilizzo di strategie adeguate: circle time, cooperative learning, tutoring
c) Forme di rappresentanza delle classi (incarichi di responsabilità, ecc.)
d) Rapporti disciplinari e comunicazioni scritte alle famiglie
e) Osservanza del regolamento scolastico.
Verifica degli
apprendimenti
a) Verifiche sistematiche e frequenti, secondo modalità e strumenti definiti in sede collegiale e da
ogni docente
b) Comunicazione dei risultati delle prove orali
c) Comunicazione dei risultati delle prove scritte.
Sistema di
Valutazione
a) Adozione di parametri comuni per la misurazione e la valutazione
b) Informazione sui criteri di valutazione
c) Riflessione con i docenti sugli esiti conseguiti.
Recupero dello
svantaggio
scolastico
a) Differenziazione dei percorsi di apprendimento, calibrati sui bisogni individuali
b) Tutoring
c) Periodi di sospensione dell’attività didattica per permettere ad alcuni di recuperare lo svantaggio
e ad altri di consolidare conoscenze ed abilità
d) Verifiche calibrate sui differenti livelli di apprendimento.
Sostegno psicologico
degli alunni diversamente
abili
a) Progetto Educativo Individualizzato
b) Docente di sostegno specializzato
c) Continuità, ove possibile, della figura del docente di sostegno
Coordinamento
Didattico
a) Costruzione di percorsi di apprendimento a carattere interdisciplinare
b) Comuni attività progettuali.
Assegnazione dei
docenti alle classi
a)Rispetto dei criteri stabiliti annualmente in Collegio dei docenti e dal Consiglio di Istituto.
Aggiornamento
dei docenti
a) Realizzazione delle attività di formazione sulla base delle esigenze manifestate dai docenti
Orario delle
Lezioni
a) Articolazione dell'orario di servizio su cinque giorni
b) Rispetto in forma prioritaria delle esigenze di natura didattica espresse dai docenti
c) Articolazione dell’orario di servizio in accordo con le esigenze di altri Istituti, per i docenti
impegnati su più scuole.
Piano delle
attività
scolastiche
a) Pubblicazione sul sito web della scuola del Piano Annuale delle Attività dei docenti approvato
dal Collegio dei Docenti all’inizio di ogni anno scolastico
84
Allegato B
REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO (con annesso Codice Deontologico, Regolamento di Disciplina e Patto Educativo di Corresponsabilità)
L’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” adotta il presente Regolamento per
• realizzare pienamente gli obiettivi propri della scuola
• ottimizzare l’impianto organizzativo
• utilizzare in modo adeguato e funzionale risorse umane e spazi
• tutelare la sicurezza personale, altrui e propria
• stabilire i comportamenti richiesti ad operatori ed utenti
• salvaguardare il patrimonio
Il presente Regolamento costituisce riferimento e norma per il personale, per gli alunni, per l’utenza in
genere dell’Istituto, che è tenuto a seguirlo scrupolosamente.
Esso ha validità per tutti i plessi dell’Istituto, fatte salve le eventuali esplicitate differenze locali.
Nei mesi di settembre ed ottobre 2018 è stato sottoposto a profonda revisione, approvata dal Collegio dei Docenti in
data -- novembre 2018 e dal Consiglio d’Istituto in data -- novembre 2018.
Entra in vigore dall’anno scolastico 2018/19.
Art. 1 – FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI E DEMOCRAZIA NELLA SCUOLA
1.1 Il funzionamento degli Organi Collegiali, la validità delle riunioni, le deliberazioni, le competenze specifiche, il
diritto di assemblea devono essere conformi ai decreti del Presidente della Repubblica, alle leggi vigenti, alle
ordinanze e alle circolari ministeriali e del sovrintendente ed alle disposizioni dei centri territoriali.
Convocazione Organi Collegiali
1.2 La convocazione ordinaria degli Organi Collegiali va disposta con congruo preavviso di massima non inferiore a
5 gg. L’avviso di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta e deve essere portato a
conoscenza degli interessati nelle modalità più opportune. La convocazione straordinaria resta soggetta
all’urgenza dei motivi che l’hanno determinata.
1.3 Il Collegio dei Docenti si riunisce su convocazione del Dirigente Scolastico o quando ne facciano richiesta
almeno un terzo dei suoi componenti.
1.4 Il Consiglio di Istituto viene eletto ogni tre anni secondo le indicazioni ministeriali ed è convocato dal
Presidente quando le esigenze organizzative dell’Istituto lo richiedono, esso, nella sua prima seduta, è presieduto dal
Dirigente scolastico, fino all'elezione, tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio, del proprio Presidente
con le procedure previste dalla normativa vigente.
1.4.a Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente anche su propria iniziativa, su richiesta del Presidente della
Giunta Esecutiva o almeno di un terzo dei componenti del Consiglio stesso.
1.4.b Il Consiglio non può deliberare su questioni che non siano state poste all'ordine del giorno tranne che per casi
di comprovata urgenza e necessità, ciò deve avvenire su richiesta di almeno un terzo dei componenti e previa
approvazione della maggioranza solo in questi casi il Presidente ammette la discussione dopo l'esaurimento degli
argomenti previsti all'ordine del giorno.
1.4.c L'ordine della trattazione può essere invertito su richiesta di uno o più componenti e dietro approvazione
della maggioranza.
1.4.d Le sedute e gli atti in estratto del Consiglio sono pubblici.
1.4.e Dietro approvazione della maggioranza possono partecipare alle sedute del Consiglio, con funzione
consultiva su temi specifici, persone appositamente invitate per fornire pareri tecnicamente qualificati.
1.4.f Il Dirigente Scolastico convoca il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva, per approvare eventuali
provvedimenti disciplinari a carico degli alunni, ogni qualvolta gli organismi siano tenuti a deliberare per
competenza, a norma dell'art. 328 del Testo Unico.
1.5 I rappresentanti dei Consigli di classe/interclasse/intersezione vengono eletti ogni anno secondo le indicazioni
ministeriali e sono convocati dal Dirigente Scolastico, sulla base di quanto previsto dal Piano Annuale delle Attività
o sulla base della richiesta della maggioranza più uno di una delle sue componenti e comunque almeno due volte
l’anno.
1.6 Il Comitato di Valutazione del servizio, in base alle nuove indicazioni della legge n.107 del 13 luglio 2015 è composto dal Dirigente Scolastico che lo presiede, da un componente esterno individuato dall’USR, due docenti
scelti dal Collegio, un terzo docente scelto dal Consiglio e due genitori. Il Comitato così composto individua i criteri
per la valorizzazione dei docenti e rimane in carica per tre anni. Il Comitato di Valutazione nella sua forma ristretta,
cioè composto dal Ds, i tre docenti e per i neo immessi dal tutor, viene convocato per la valutazione del servizio dei
docenti neo immessi in ruolo e per la valutazione del servizio dei docenti già di ruolo.
1.7 Di quanto viene trattato nelle assemblee degli organi va redatto verbale. 85
Democrazia nella scuola
1.8 All’interno dell’Istituto tutte le componenti godono di libertà di opinione, di riunione e di espressione.
Ispirandosi a principi di libertà e di democrazia, la vita della scuola si intende fondata su rapporti di trasparenza e di
dialogo tra tutte le sue componenti.
1.9 Tutti i membri possono affiggere comunicati o avvisi all’Albo generale dell’Istituto, previa presa visione da parte
del Dirigente Scolastico. Non è consentita affissione in altri spazi o scrivere sui muri, né l’affissione di manifesti o
avvisi anonimi o con contenuti contrari al Progetto Educativo della scuola.
1.10 Tutte le componenti hanno diritto di riunione nei locali dell’Istituto, in orario extrascolastico e previa richiesta
presentata al Dirigente.
Art. 2 – NORME DI SERVIZIO DEI DOCENTI
2.1 Ogni docente in servizio alla prima ora sarà presente cinque minuti prima dell'inizio dell'ora per consentire il puntuale avvio delle lezioni: tale comportamento costituisce obbligo di servizio ai sensi del vigente CCNL e l’eventuale inosservanza ha rilevanza disciplinare.
2.2 I docenti sono tenuti al rispetto della massima puntualità e ad agevolare i cambi d’ora, nei casi in cui i docenti
coinvolti nel cambio siano in aule diverse distanti tra loro, uno dei due affiderà temporaneamente la classe a un
collaboratore scolastico che, nel frattempo, vigilerà permettendo lo spostamento da un’aula all’altra.
2.3 Durante i cambi d’ora i Docenti non dovranno attardarsi per nessun motivo al fine di evitare attese nei cambi
previsti.
Il docente è tenuto alla vigilanza sugli alunni sia all’interno che all’esterno dell’Istituto e in ogni attività didattica
programmata dal Consiglio di classe, durante le ore di lezione la vigilanza è compito del docente assegnato alla
classe secondo l’orario o il quadro sostituzioni.
Gli alunni non possono essere lasciati senza la supervisione di un adulto, pertanto l’allontanamento
momentaneo del docente è consentito solo nei casi in cui sia possibile affidare la classe ad un collaboratore
scolastico o ad un altro docente.
2.4 Il docente è il responsabile anche dell’andamento disciplinare della classe.
2.5 Durante l’attività didattica non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta a partire dalla
seconda ora di lezione, fatta eccezione per casi seriamente motivati. Non è consentito utilizzare gli alunni per
svolgere incarichi relativi al funzionamento scolastico (fotocopie, recupero materiale, ecc.) che vanno
predisposti con largo anticipo dai docenti stessi cui è destinato il personale ausiliario.
2.6 In occasione di uscite per trasferimenti in palestra, nei laboratori o negli spazi esterni, il docente si deve
accertare che tutti gli alunni siano pronti e ordinatamente disposti prima di iniziare il trasferimento.
2.7 I docenti della Scuola dell’Infanzia si preoccuperanno di disporre ordinatamente i bambini per favorirne lo
spostamento
2.8 Al termine delle attività didattiche giornaliere i Docenti di tutti i plessi di Scuola Primaria accompagneranno
gli alunni fino ai cancelli esterni, mentre i docenti del plesso Cancello Scuola Primaria accompagneranno gli
alunni fino alle porte d’ingresso e li affideranno ai genitori o alle persone all’uopo delegate, tale deroga è
consentita poiché i cancelli esterni danno direttamente sulla strada comunale provvista di un marciapiedi
insufficiente ad ospitare l’elevato numero di persone che lo occuperebbero arrecando un serio danno alla
sicurezza di tutti gli utenti e anche alla viabilità. I Docenti delle Scuola Secondaria accompagneranno alle
porte di ingresso gli alunni per i quali i genitori hanno autorizzato l’uscita autonoma, tutti gli altri saranno
consegnati ai genitori con le stesse modalità elencate per la Scuola Primaria.
2.9 I docenti, in caso di mancata presenza del genitore/affidatario o suo delegato al momento dell’uscita del
discente dalla scuola, esperiti inutilmente i tempi d’attesa di circa 10 minuti e i contatti telefonici, devono
chiamare l’ufficio di segreteria, comunicare il fatto e far contattare i vigili urbani o la locale Stazione dei
Carabinieri per la consegna del minore
2.10 Ogni docente deve apporre la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso tutte le
circolari e gli avvisi saranno affissi all’albo e al sito web della scuola, che rimane il principale mezzo di
divulgazione ufficiale.
2.11 I docenti non devono e non possono utilizzare telefoni cellulari durante le attività didattiche come indicato
dalla C.M. 25 agosto 1998 n. 362, si deroga alla disposizione per il solo plesso di San Marco Trotti in cui non è
presente linea telefonica e pertanto in casi di emergenza, urgenza o di necessità di comunicazione con la
dirigenza sono autorizzati all’uso dei dispositivi personali
2.12 I docenti hanno facoltà di richiedere colloqui con le famiglie nell’ottica di un rapporto scuola-famiglia più
trasparente ed efficace e sono disponibili ad eventuali incontri richiesti dalle famiglie stesse.
Art. 3 – DISCIPLINA DELL’ENTRATA E DELL’USCITA DEGLI ALUNNI
Orario delle lezioni
3.1 Il Consiglio di Istituto approva l’orario generale delle lezioni, sentite le proposte del Collegio Docenti. 86
3.2 La stesura dell’orario giornaliero, per insegnanti e classi, è competenza del Dirigente Scolastico, sono di
competenza del Dirigente anche variazioni e aggiustamenti dell’orario secondo le necessità della scuola.
Ingresso degli alunni
3.3 L’ingresso degli alunni avviene al suono della campanella.
3.4 Gli alunni della Scuola Primaria saranno accolti dai docenti negli atrii degli edifici scolastici essi entreranno dopo
il suono della campanella e saranno accompagnati nelle aule dai docenti in servizio alla prima ora
3.5 Gli alunni della Scuola Secondaria di I grado entreranno al suono della prima campanella e si dirigeranno
direttamente nella classe di appartenenza dove troveranno il docente della prima ora ad attenderli.
Ingresso in ritardo/uscita anticipata
3.6 Gli alunni della Secondaria che entrano in istituto in ritardo rispetto all’orario previsto, possono entrare in aula
solo dopo che i genitori, o chi accompagna gli alunni delegato dai genitori, abbiano compilato e firmato sia il
modulo di ingresso posticipato affidato al collaboratore scolastico, sia la sezione del libretto delle assenze alla
voce permessi entrata o uscita fuori orario. Tale procedura si applica anche per le uscite anticipate.
3.7 Gli alunni della Scuola Primaria che entrano in istituto in ritardo rispetto all’orario previsto, possono entrare in
aula solo dopo che i genitori o chi accompagna (regolarmente delegato) gli alunni abbiano compilato e firmato il
registro ingressi posticipati/uscite anticipate affidato al collaboratore scolastico.
3.8 Per le uscite anticipate si precisa che nessun alunno sarà affidato a soggetti maggiorenni non
espressamente delegati dai genitori qualsiasi sia il legame di parentela.
Permessi uscite ed entrate fuori orario
3.9 Su richiesta scritta e motivata della famiglia, e comunque solo per casi eccezionali, gli alunni possono entrare
dopo l’inizio o uscire prima del termine delle lezioni.
3.10 In caso di indisposizione durante l’orario scolastico, l’alunno potrà lasciare l’istituto solo se prelevato dal
genitore o da un suo delegato e dopo che sia stata registrata l’uscita indicando la motivazione, l’ora e la firma di chi
preleva.
3.11 E’ possibile, solo per casi motivati e documentati, chiedere permessi di entrata posticipata e/o di uscita
anticipata per tutto l’anno scolastico
3.12 Se si constatasse un uso scorretto del permesso, non limitato allo stretto necessario, lo stesso verrà revocato.
Art. 4 – PRESENZA IN CLASSE
4.1 Gli alunni non possono lasciare l'aula senza l'autorizzazione dell'insegnante, e possono recarsi ai servizi igienici
uno per volta per ciascuna classe ed in caso di effettiva necessità, rispettando l’ubicazione dei servizi igienici del
piano di appartenenza. Non è consentito uscire durante la prima ora di lezione se non in casi eccezionali valutati
dal docente di classe. Alla Scuola dell'Infanzia i bambini vengono accompagnati ai servizi igienici da un
collaboratore scolastico.
4.2 Al cambio dell’ora di lezione non è consentito agli alunni di uscire dall’aula e/o di schiamazzare nei corridoi,
essi attenderanno l’arrivo del docente tenendo un comportamento corretto e rispettoso delle fondamentali
norme di civiltà ed educazione.
4.3 Durante gli eventuali spostamenti da aule o laboratori gli allievi devono mantenere un comportamento corretto
ed ottemperante le norme sulla sicurezza, osservando il massimo ordine e silenzio.
4.4 E’ vietato agli allievi, durante le ore di lezione, sostare nei corridoi, nel cortile e negli spogliatoi, ecc.
4.5 Al personale A.T.A. non è concesso di lasciare incustoditi e/o aperti e/o non vigilati corridoi, laboratori, cancelli
d'ingresso, porte di ingresso di ciascun plesso compresi i relativi spazi antistanti
Art. 5 – DISCIPLINA DELLE ASSENZE
Frequenze irregolari – procedure per il controllo della frequenza scolastica e la segnalazione degli alunni
inadempienti (MIUR RU.U.0021978. 20-09-2018)
Giustificazioni delle assenze
5.1 Gli alunni che, per qualsiasi motivo, sono rimasti assenti dalle lezioni per intere giornate, possono essere
riammessi alle lezioni solo giustificando l’assenza (RD 653/1925, art. 16). La giustificazione va brevemente
motivata dal genitore e viene accettata e annotata sul registro di classe dal docente della prima ora, a ciò delegato in
via permanente dal Dirigente. Nel caso in cui ci sia un ritardo nella giustificazione dell’assenza è concessa un’attesa
di due (2) giorni, trascorsi i quali si procede attraverso fonogramma alla convocazione del genitore per la
regolarizzazione
5.2 Per le assenze di durata superiore a cinque giorni di effettiva attività didattica (sono esclusi dal conteggio i
sabato e le domeniche qualora essi concorrano alla composizione di tale numero) dovute a motivi di salute
come definito dal DPR 1518/1967, si richiede che venga allegato alla giustificazione il certificato medico in carta
libera, attestante l’idoneità alla frequenza o, nei casi in cui sia occorso un infortunio/intervento, l’apposito modello
predisposto dall’Istituzione Scolastica.
5.3 Per le assenze di durata superiore ai cinque giorni per motivi di famiglia si richiede che la famiglia invii
anticipatamente comunicazione scritta, al Dirigente o al docente prevalente o coordinatore di classe, con
dichiarazione della motivazione dell’assenza. 87
5.4 La frequenza assidua e la partecipazione alla vita della scuola sono elementi che concorrono alla valutazione
dell’alunno.
Nel caso di frequenza irregolare e di ritardo nelle giustificazioni, il coordinatore/docente prevalente/docente di
classe/sezione deve avvisare e convocare per iscritto la famiglia del discente. Il coordinatore darà immediata
comunicazione al Dirigente scolastico ed eseguirà scrupolosamente quanto previsto dalle procedure. A tal uopo si
cita il D.lgs 62/2017 art. 5 “1. I fini della validità dell’anno scolastico, per la valutazione finale delle alunne e
degli alunni è richiesta la frequenza di almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato, definito dall’ordinamento della scuola secondaria di primo grado, da comunicare alle famiglie all’inizio di ciascun anno.
Rientrano nel monte ore personalizzato di ciascun alunno tutte le attività oggetto di valutazione periodica e finale da parte del consiglio di classe.
2. Le istituzioni scolastiche stabiliscono, con delibera del collegio dei docenti, motivate deroghe al suddetto
limite per i casi eccezionali, congruamente documentati, purché la frequenza effettuata fornisca al consiglio di classe sufficienti elementi per procedere alla valutazione.
3. Fermo restando quanto previsto dai commi 1 e 2, nel caso in cui non sia possibile procedere alla valutazione,
il consiglio di classe accerta e verbalizza, nel rispetto dei criteri definiti dal collegio dei docenti, la non validità dell’anno scolastico e delibera conseguentemente la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del
primo ciclo di istruzione” Si rammenta, inoltre, che questo Istituto porrà in essere quanto indicato e richiesto dalle
Linee Guida sulle “procedure per il controllo della frequenza scolastica e la segnalazione degli alunni
inadempienti (MIUR RU.U.0021978 20-09-2018), le stesse sono consultabili sul sito web di questa Istituzione
Scolastica.
Art. 6 – RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
Rapporti genitori-insegnanti
6.1 I colloqui individuali con i genitori si svolgono secondo le modalità definite dal Piano Annuale delle Attività
approvato dal Collegio dei Docenti ad inizio anno scolastico e comunicate alle famiglie tramite gli alunni
stessi.
Rapporti con la Dirigenza
6.2 Il Dirigente riceve nei giorni e negli orari comunicati all’inizio di ogni anno scolastico, salvo impegni
improrogabili, in caso di incompatibilità oraria con l’utenza sarà possibile concordare un appuntamento in altra fascia
oraria.
Accesso alla Segreteria
6.3 Sulla base delle esigenze e delle possibilità, il Direttore S.G.A. definisce e comunica agli alunni e alle famiglie
l’orario di apertura al pubblico della stessa.
Altre comunicazioni scuola-famiglia
6.4 Altre comunicazioni da parte della scuola alle famiglie sono inviate o tramite lettera scritta spedita a mezzo posta
direttamente alle famiglie o tramite avviso scritto sul quaderno delle comunicazioni mandato alle famiglie per il
tramite degli alunni o tramite telefonata.
Accesso dei genitori ai locali scolastici
6.5 I rapporti dei genitori, docenti, discenti con la Segreteria e la Presidenza sono disciplinati secondo
modalità affisse in ciascun plesso, all’Albo, nel PTOF e sul sito web.
6.6 L’accesso agli uffici della segreteria durante le ore di lezione è permesso nel rispetto dell’orario stabilito
6.7 Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi dall'inizio delle attività
didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della scuola dell'infanzia o le situazioni specificatamente
autorizzate (come attività laboratoriali previste nelle programmazioni di comparto).
6.8 L'ingresso dei genitori nella scuola, durante le attività didattiche, è consentito esclusivamente in caso di uscita
anticipata del figlio. Gli insegnanti, pertanto, si asterranno dall'intrattenersi con i genitori durante l'attività
didattica anche per colloqui individuali riguardanti l'alunno salvo casi estremi e comprovati in cui si ravvisi “la
massima urgenza” della comunicazione
6.9 I genitori degli alunni possono accedere agli edifici scolastici nelle ore di ricevimento dei docenti.
6.10 Durante gli incontri con gli insegnanti è sconsigliato l’accesso dei minori ai locali scolastici, nel caso in cui ciò
non potesse essere evitato, gli stessi dovranno comunque rimanere sempre con i genitori, in quanto non
è prevista vigilanza da parte del personale dell’Istituto.
6.11 È d’uopo qui ricordare che il docente quando si trova all’interno della scuola riveste il ruolo di pubblico
ufficiale e offenderlo è considerato dal Codice Penale “oltraggio al pubblico ufficiale”, l’offesa arrecata è
perseguibile penalmente secondo l’art. 341 bis del c. p. “anche con la reclusione fino a tre anni”. Si precisa, inoltre, che come puntualizzato, con sentenza n. 15367/2014, dalla Corte di Cassazione “esiste la qualità di pubblico
ufficiale per l’insegnante [omissis] nell’esercizio delle sue funzioni non circoscritto alla tenuta delle lezioni, ma esteso alle connesse attività preparatorie, contestuali e successive, ivi compresi gli incontri dei genitori degli
allievi”.
88
Art. 7 – NORME DI COMPORTAMENTO ALUNNI
Rapporti con le persone e con l’Istituzione
7.1 Al suono della campana di inizio lezioni gli alunni si recheranno sollecitamente nelle aule. Durante le ore di
lezione resteranno nelle rispettive aule o nei laboratori a cui verranno condotti dagli insegnanti. Non potranno
assentarsi, se non per breve tempo e uno alla volta, con autorizzazione degli insegnanti.
7.2 Ai laboratori (o ad altri ambienti scolastici) si accede solo in presenza dell’insegnante. Nei laboratori gli alunni
sono tenuti a osservare rigorosamente le norme comunicate dai docenti che sono anche responsabili delle attrezzature
ivi presenti.
7.3 Gli alunni sono tenuti a comportarsi con gentilezza e correttezza con tutto il personale della scuola, in particolare
devono tenere un comportamento corretto durante le lezioni e prestare la massima attenzione. Devono impegnarsi,
inoltre, a mantenere ordinata e pulita la loro aula, a deporre rifiuti e carte negli appositi cestini osservandone la
raccolta differenziata, a non sporgersi dalle finestre e ad osservare le norme di comportamento da tenersi in caso di
emergenza. Si precisa, inoltre, che non è consentito fare un uso improprio delle bottigline d’acqua, le stesse vanno
riposte nello zaino personale subito dopo l’utilizzo.
7.4 É fatto divieto di correre, schiamazzare, giocare, spingersi, fare scherzi pericolosi per sé e per altri durante il
cambio dell’ora, durante gli spostamenti da un luogo all’altro dell’istituto e all’ingresso o all’uscita, è fatto divieto
assoluto, inoltre, di usare espressioni volgari, offensive, minacciose o che siano contrarie alle finalità educative della
scuola. È infine raccomandato il decoro nel vestire, per rispetto nei confronti delle persone e dell’istituzione.
7.5. È assolutamente vietato fumare in ogni spazio all’interno degli edifici scolastici e negli spazi di
pertinenza. Ai sensi del D.L. 104/2013, art. 4 - “Tutela della salute nelle scuole”, c.1, il divieto di fumo è esteso
anche alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie. Al c.2 viene vietato anche
l’utilizzo delle sigarette elettroniche, pertanto, è stabilito il divieto di fumo nei locali di tutti i plessi
dell’Istituto Comprensivo “Aldo Moro” e in tutte le pertinenze dell’Istituto (aree esterne, giardino e/o cortile,
ecc.).
Tutti coloro (studenti, docenti, personale ATA, esperti esterni, genitori, chiunque sia occasionalmente presente
nelle pertinenze dell’Istituto) che non osservino le disposizioni sul divieto di fumo saranno sanzionati col
pagamento di multe, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, che prevede il raddoppio della sanzione
“qualora la violazione sia commessa in presenza di una donna in evidente stato di gravidanza o in presenza di
lattanti o bambini fino a dodici anni”.
Uso dei dispositivi personali e dei telefonini
7.6 E’ assolutamente vietato a tutti (fanno eccezione gli insegnanti responsabili della sicurezza e gli addetti al
primo soccorso) usare telefoni cellulari durante le attività scolastiche.
7.7 I telefoni cellulari portati a scuola dovranno essere tenuti rigorosamente spenti e consegnati al docente della
prima ora che li riporrà in uno dei cassetti della cattedra, i telefoni saranno restituiti prima del suono della campanella
di uscita; durante le ore di educazione fisica o durante gli spostamenti dell’intera classe in laboratori o altre aule, i
telefoni saranno presi in carico dal docente dell’ora. Qualora tale regola fosse contravvenuta, i docenti
sequestreranno il dispositivo e lo consegneranno al Ds o ai suoi collaboratori, che si preoccuperanno di avvisare la
famiglia e di custodirlo fino al ritiro da parte di uno dei genitori.
L’alunno potrà utilizzare apparecchiature elettroniche solo rispettando quanto segue:
a. il personal computer, il tablet e l’iPad sono strumentazioni elettroniche il cui uso è consentito in classe
esclusivamente per attività didattiche e, pertanto, il loro utilizzo deve essere coerente con le richieste fatte
dai docenti e, in genere, dalla scuola:
b. ogni alunno è personalmente responsabile del materiale prodotto o visionato, dei danni eventualmente
causati a terzi e delle violazioni di legge effettuate con l’utilizzo di tali strumentazioni; i docenti hanno la
facoltà, in qualunque momento, di prendere visione dei dati trattati in classe, comprese le navigazioni nel
web;
c. all’interno della scuola, la rete locale (LAN) e internet sono aree di comunicazione e condivisione di
informazioni strettamente didattiche e non possono essere utilizzate per scopi diversi; qualunque uso della
connessione che violi le leggi civili e penali in merito e il Regolamento d’Istituto è vietato;
d. eventuali password assegnate dalla scuola per l’accesso alla rete e ai programmi sono strettamente personali
e non possono essere divulgate;
e. ogni tentativo di forzare o manomettere la rete dell’Istituto e le sue protezioni sarà sanzionato come grave
infrazione disciplinare;
f. è vietato l’uso dell’applicazione della fotocamera e dei registratori audio/video se non autorizzato
dall’insegnante, in quanto l’uso non autorizzato e scorretto rappresenta grave violazione della privacy;
g. tutti gli alunni sono tenuti a rispettare le regole di correttezza e riservatezza in campo telematico, nonché
eventuali implicazioni riguardanti la proprietà intellettuale del materiale utilizzato;
h. gli alunni sono tenuti a mettere in carica le proprie apparecchiature elettroniche a casa, in modo da poterle
utilizzare a scuola senza cavi di alimentazione. 89
L’utilizzo scorretto delle apparecchiature elettroniche a scuola comporterà l’adozione di provvedimenti
disciplinari da parte dell’organo di competenza. In presenza di situazioni e/o episodi gravi, il Dirigente
Scolastico provvederà alle opportune segnalazioni alle autorità competenti.
7.8 Per motivi di sicurezza, è fatto divieto di introduzione e consumo di alimenti ad uso collettivo nella
scuola L’introduzione di cibi e/o bevande nella scuola porta a considerare e valutare i temi connessi alla salute e alla
sicurezza. Distribuire e/o consumare in maniera collettiva (per festeggiamento di compleanni, festività, eventi,
ecc.) alimenti all’interno delle classi richiama tre gravi problematiche:
– il forte aumento di casi di bambini allergici e/o intolleranti a sostanze presenti negli alimenti
– la difficoltà oggettiva di diversificare nella classe la distribuzione di alimenti (anche di provenienza certa) in
base alle allergie e/o intolleranze di ciascun alunno.
Pur riconoscendo il valore educativo dei momenti di festa spesso associati al consumo di cibo “insieme”,
l’introduzione nell’Istituto di alimenti comporta per gli alunni pericoli difficilmente gestibili, pertanto, dalla
considerazione che è indispensabile tutelare sia i minori sia gli insegnanti, e previa consultazione del
Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, si dispone:
– il divieto assoluto di introdurre dall’esterno alimenti a consumo collettivo, se non la merenda assegnata dai
genitori, al fine di evitare spiacevoli conseguenze legate a casi di allergia/intolleranza
– il divieto di festeggiare nella scuola compleanni e ricorrenze che comportino consumo da parte degli alunni di
alimenti prodotti artigianalmente da genitori o esercenti attività commerciali
– il permesso, conseguentemente, di consumare cibi come la merenda fornita dal genitore solo ed
esclusivamente per il proprio figlio.
Per i su esposti motivi, sottolineando la diversa ma non meno significativa pericolosità, si dispone il divieto di
distribuire caramelle.
Tale disposizione è stata approvata dal Collegio dei Docenti in data 3 dicembre 2018 con delibera n. 24
Art. 8 – RAPPORTO CON COSE E BENI
Alunni e rapporto con le cose
8.1 Poiché la scuola e le singole attrezzature sono beni della comunità scolastica messi a disposizione di docenti e
alunni, tutti sono tenuti a curarne la buona conservazione e l’efficienza. In particolare, gli alunni avranno la
massima cura degli arredi, degli strumenti, delle macchine: essi sono tenuti a segnalare subito all’insegnante
eventuali danni constatati. Se non osservano questa norma l’alunno o il gruppo degli alunni che per ultimi hanno
operato nell’aula, nel laboratorio o in altro ambiente in cui sarà rilevato il danno, saranno ritenuti responsabili e
tenuti tutti al risarcimento, nella misura che verrà stabilita dal Consiglio di Istituto. Durante le esercitazioni nei
laboratori devono essere rispettate le norme sulla sicurezza che i docenti avranno cura di illustrare con lezioni
preventive. Dovranno essere sempre puntualmente rispettati i regolamenti specifici dei vari laboratori. È inoltre
severamente vietato manomettere i dispositivi di sicurezza presenti nell’Istituto; la violazione di tale norma si
configura come grave mancanza disciplinare in base al Regolamento di Disciplina.
8.2 Ognuno è tenuto a custodire i beni di sua proprietà. La scuola non risponde di beni o oggetti personali (libri,
occhiali, denaro, preziosi, telefoni cellulari…) lasciati incustoditi o dimenticati nelle aule o in altri ambienti
della scuola.
8.3 L’accesso alla palestra per le lezioni di attività motoria richiede che gli alunni abbiano l’abbigliamento idoneo.
Gli alunni possono sostare negli spogliatoi solo per il tempo strettamente necessario a cambiarsi. Coloro che non
partecipano alle lezioni (perché esonerati) restano comunque sotto la vigilanza didattica dell’insegnante.
Docenti/personale ATA e rapporto con le cose
8.4 I docenti e i collaboratori scolastici dovranno porre la massima attenzione affinché gli arredi, gli strumenti e le
macchine utilizzate durante lo svolgimento dell’attività didattica vengano usati solo per il fine a cui sono
destinati, in particolare per i laboratori vanno definite e comunicate norme precise al fine di evitare utilizzi
impropri.
8.5 I docenti hanno l’obbligo di vigilare sul comportamento degli alunni, sia durante le lezioni sia durante la pausa
merenda, in modo da evitare che si arrechi danno alle persone e alle cose. Eventuali danni da essi constatati o ad essi
segnalati vanno comunicati immediatamente al Dirigente.
8.6 Per il funzionamento di biblioteca, laboratori, aule multimediali e palestre saranno stabiliti regolamenti
Art. 9 – SPOSTAMENTI ALL’INTERNO DELL’ISTITUTO
9.1 Gli alunni che dalle aule devono recarsi in laboratori, palestra o altro ambiente dell’istituto, si sposteranno solo
accompagnati dall’insegnante responsabile, in ordine e in silenzio, mantenendo sempre un comportamento corretto e
educato.
9.2 Gli studenti sorpresi a vagare per l’Istituto senza motivo e senza autorizzazione dell’insegnante, durante le
ore di lezione, dopo un primo richiamo saranno oggetto di sanzioni previste dal Regolamento di disciplina. 90
Art. 10 – ALLIEVI E USCITE
10.1 La Circolare Ministeriale 14 ottobre 1992, n. 291 all’art. 4.5 recita: “Nessun viaggio può essere effettuato ove non sia assicurata la partecipazione di almeno due terzi degli alunni componenti le singole classi coinvolte, anche
se è auspicabile la presenza pressoché totale degli alunni delle classi. Al divieto fanno eccezione i viaggi la cui programmazione contempli la partecipazione di studenti, appartenenti a classi diverse, ad attività teatrali,
cinematografiche, musicali etc., nonché i viaggi connessi ad attività sportive agonistiche.” Visto il numero esiguo
degli studenti in ciascuna classe e la situazione socio-economica dell’utenza si deroga a quanto normato per un
corretto svolgimento di uscite didattiche e per il viaggio di istruzione stabilendo che il criterio per lo svolgimento
delle uscite sia che il numero dei partecipanti rappresenti i 2/3 degli alunni di tutte le classi interessate
all’attività, tale esigenza è motivata
Comportamento degli allievi durante le uscite
10.1 Durante le visite guidate/d’istruzione, le manifestazioni sportive e culturali attinenti all’attività didattica e
durante gli spostamenti che si renderanno necessari, si applicano, per quanto possibile, le norme del presente
regolamento. La non ottemperanza darà adito a sanzioni disciplinari.
Art. 11 – DIVIETO DI UTILIZZO DELLE USCITE DI SICUREZZA
11.1 È vietato utilizzare le uscite di sicurezza, se non in caso di effettiva necessità. E’ vietato sedersi o sostare sulle
scale di emergenza.
Art. 12 – COMPORTAMENTO IN SITUAZIONI DI EMERGENZA
12.1 Qualora si verificassero situazioni di emergenza, i discenti dovranno attenersi scrupolosamente alle procedure
che saranno loro indicate dai docenti all’inizio di ogni anno scolastico.
12.2 Il comportamento dei discenti che non si attengono alle indicazioni avute nelle situazioni di emergenza o
durante le prove di evacuazione, si configura quale mancanza disciplinare (secondaria di primo grado).
Art. 13 – ASSEMBLEE DEI GENITORI
Assemblee dei genitori
Le eventuali assemblee richieste dai genitori sono regolate dal DPR 416/74 I rappresentanti dei genitori che ne fanno
richiesta concorderanno data e orario di svolgimento di volta in volta con il Dirigente, che indicherà il locale
disponibile.
Art. 14 – NORME FINALI
Modifica del regolamento
14.1 Le proposte di modifica del Regolamento di Istituto possono essere presentate da tutte le componenti
scolastiche. Dette proposte vanno presentate al Dirigente che le sottoporrà a discussione negli organi collegiali
competenti: Collegio docenti per l’aspetto didattico e Consiglio di istituto per l’aspetto organizzativo. Le proposte di
modifica, per divenire esecutive, devono essere approvate da almeno i due terzi dei membri del Consiglio di istituto.
Sanzioni
14.2 In caso di mancato rispetto delle norme previste dal Regolamento di Istituto si procede in base al Regolamento
di Disciplina vigente per gli alunni e allo Stato Giuridico del personale della scuola per i docenti ed il personale
ATA.
Legge 241/90 “Norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi” e D.P.R. 12 aprile 2006, n. 184 “Regolamento recante la disciplina in materia di accesso
ai documenti amministrativi”
14.3 Ai sensi della normativa citata trasparenza qualunque soggetto:
1) ha diritto a prendere visione degli atti amministrativi che lo interessano (compresa, per gli alunni, la
valutazione scolastica), sempre nel rispetto della normativa vigente
2) ha diritto di presentare memorie scritte, proposte e tutto ciò che serve a garantire diritti e doveri
3) ha il dovere di presentare richiesta scritta per un eventuale accesso ai documenti a cui si è interessati, la
stessa deve essere motivata in modo tale da dimostrare “interesse diretto, concreto ed attuale” e deve essere rivolta
all’amministrazione che ha composto il documento o che lo tiene stabilmente.
14.4 Il rifiuto, il differimento e la limitazione dell’accesso sono ammessi nei casi e nei limiti stabiliti dalla normativa
vigente e devono essere motivati, in ogni caso trascorsi 30 giorni dalla richiesta, questa si intende rifiutata.
91
15 – SICUREZZA E PREVENZIONE
Il TU 81/2008 e ss.mm.ii. attua in Italia le direttive emanate dalla Unione Europea su sicurezza e salute dei lavoratori
nei luoghi di lavoro. L’applicazione del decreto segna una tappa fondamentale nello sviluppo di una “cultura della
prevenzione, più efficace e partecipata”, in particolare ribadisce l’equiparazione degli studenti ai lavoratori sul
rispettivo luogo di lavoro. Per gli studenti ne deriva che l’istituto scolastico è considerato come il loro luogo di
lavoro, mentre i dirigenti scolastici assumono precisi obblighi tra cui quello dell’informazione sulle questioni
riguardanti la sicurezza e la salute nei vari momenti dell’attività scolastica. I contenuti qui illustrati consentono una
informazione omogenea su queste tematiche e saranno illustrati agli alunni e al personale scolastico ogni anno
scolastico: oltre ad essere un preciso adempimento di legge, servono anche in preparazione delle esercitazioni che
verranno organizzate.
Studente e sicurezza nell’ambiente di lavoro
15.1 Il TU 81/2008 sottolinea che tutti, in qualsiasi luogo di lavoro sia pure con ruoli e responsabilità diversi,
partecipino in prima persona al perseguimento dell’obiettivo di innalzare i livelli di sicurezza nell’ambiente durante
le attività esercitate, in questo senso sono equiparati ai lavoratori anche gli alunni della scuola che viene considerata
a pieno titolo “luogo di lavoro”, il che comporta per tutti i presenti dei precisi obblighi, viene così superato il
tradizionale concetto di studente come soggetto passivo da tutelare: la norma impegna ciascuno a assumere
comportamenti responsabili, viene valorizzato l’atteggiamento attivo di chi, con spirito di iniziativa, è attento e
segnala ostacoli e eventuali pericoli, sono banditi scherzi che denotano superficialità e irresponsabilità (ad es.
togliere la sedia al compagno che sta per sedersi…).
Ne consegue che tutti gli studenti:
- devono prendersi cura della propria sicurezza e della propria salute e di quella delle altre persone presenti nello
stesso ambiente
- devono osservare le disposizioni impartite dai responsabili ai fini della protezione collettiva e individuale
- devono utilizzare correttamente apparecchiature, utensili, mezzi di trasporto e altre attrezzature
- devono segnalare immediatamente ai responsabili eventuali deficienze dei mezzi nonché eventuali condizioni di
pericolo di cui vengono a conoscenza
- non devono compiere operazioni che non sono di competenza o che possano compromettere la sicurezza propria
o di altri.
Pericoli e rischi
15.2 Nel linguaggio comune il termine “rischio” viene utilizzato come sinonimo di “pericolo”, nel contesto in
questione, invece, i due termini hanno significato diverso:
- il pericolo rappresenta la proprietà di una determinata entità (sostanza, attrezzo, macchina…), ossia la sua
capacità di determinare un danno (ad es. un contenitore di benzina o altro liquido infiammabile
rappresenta un pericolo)
- il rischio è invece legato alla potenzialità del verificarsi dell’evento dannoso: vi è rischio, ad esempio, quando una
persona fuma nei pressi del contenitore di benzina citato.
I quattro principi generali della prevenzione
15.3 Un adeguato comportamento di prevenzione risponde a quattro principi generali:
- l’eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico e, ove ciò non è
possibile, la loro riduzione al minimo
- la riduzione di rischi alla fonte
- la sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che non lo è, o lo è meno
- il beneficio delle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione individuale.
Da ciò deriva che:
a) conoscere è prevenire: poiché la prevenzione si attua anche attraverso la conoscenza dei rischi, il TU 81/2008
prevede che il Capo di istituto attui l’analisi dei rischi, il programma delle misure ritenute più opportune per garantire
sicurezza, l’informazione e la formazione di tutto il personale, sufficiente a rimuove le situazioni a rischio: una
particolare e specifica formazione sarà data agli studenti dagli insegnanti, che faranno conoscere gli eventuali rischi
presenti nell’ambiente e i comportamenti adeguati da assumere.
b) le figure responsabili: oltre al Capo di Istituto, la normativa parla di personale preposto alle attività di
prevenzione e sicurezza, nella scuola si fa in particolare riferimento agli insegnanti che sono tenuti ad esercitare la
vigilanza affinché non si verifichino violazioni delle disposizioni impartite, mentre ogni persona preposta alla
sicurezza vigila sull’osservanza o meno delle regole
c) comportamenti da tenere ai fini della sicurezza e della salute: sono dettagliatamente descritti nel Regolamento
di istituto (riguardo alla presenza nelle aule o in altri locali della scuola, al comportamento da tenere durante gli
spostamenti, al rapporto verso le persone e le cose).
La gestione dell’emergenza
15.4 Se fosse necessario abbandonare lo stabile, una sirena d’allarme o un suono convenzionale della campana lo
segnalerà a tutto il personale dell’istituto.
15.5 Il piano di evacuazione dell’edificio è evidenziato in ogni aula accanto alla piantina che indica il percorso da
seguire
15.6 Ogni studente deve conoscere il piano di evacuazione con particolare riferimento a quello della propria classe 92
Situazioni di pericolo
15.7 Qualora si verificasse un inizio di incendio, chi se ne accorge deve dare subito l’allarme, affinché le persone
del piano formate/esperte nell’uso degli estintori possano intervenire immediatamente.
Se non fosse possibile domare l’incendio o si verificasse qualunque altra situazione di pericolo,
gli alunni dovranno:
- mantenere la calma
- seguire puntualmente le direttive del piano di emergenza e le indicazioni degli insegnanti
- lasciare l’aula, a passo svelto ma senza correre
- raggiungere l’uscita seguendo i segnali indicatori
i docenti dovranno:
- mantenere la calma e tranquillizzare gli alunni dando loro precise direttive sul da farsi
- prelevare e portare con sé il registro di classe
- accertarsi che tutti gli alunni siano usciti dall’aula
- chiudere la porta dell’aula
- guidare la classe al punto di raccolta designato per il piano e per la classe
- fare l’appello per accertarsi che tutti siano in salvo
- compilare i modelli sicurezza presenti all’interno di ogni registro di classe per la primaria e l’infanzia e nel porta
listini per
la secondaria
Se il fumo dovesse rendere impraticabile l’evacuazione, la classe dovrà rimanere nell’aula con la porta chiusa,
avendo cura di tappare bene le eventuali fessure, andare alla finestra e chiedere aiuto.
15.8 Qualora si verificasse un terremoto oltre a quanto indicato per il pericolo di incendio:
- occorre evitare il panico e disporsi sotto i banchi, in ginocchio, con il capo tra le braccia
- al termine della prima serie di scosse abbandonare la struttura, attenendosi alle direttive del piano di emergenza.
- se si è sorpresi dalla scossa fuori dall’aula, è necessario addossarsi ad un muro maestro, lontano dalle vetrate,
non avvicinarsi ad armadi, non accendere fiammiferi e raggiungere il punto di raccolta più vicino.
Art. 16 – ASSICURAZIONI E INFORTUNI
16.1 Gli studenti sono coperti da polizza assicurativa, a carico dei genitori, contro gli infortuni che possono
verificarsi
durante l’orario delle lezioni, comprese le visite didattiche fuori della scuola e in occasione di viaggi di istruzione.
In caso di infortunio in ore curricolari la scuola provvede alla denuncia all’INAIL e alla Compagnia di
Assicurazione.
Ogni alunno è tenuto ad avvisare subito il docente dell’infortunio, anche se apparentemente non grave. Il docente è
tenuto ad informare tempestivamente il Dirigente, per l’attivazione delle procedure del caso, per i casi
gravi il docente è tenuto ad avvisare immediatamente i responsabili della sicurezza, i genitori ed il 118.
Nei casi di ricorso al Pronto Soccorso, la famiglia è tenuta a trasmettere il primo certificato medico rilasciato dal
Pronto Soccorso.
Organizzazione del primo soccorso
16.2 Portare il primo soccorso non richiede una competenza specifica, ma è necessario anzitutto evitare di provocare
ulteriore danno. Alcune regole sono:
- il soccorritore deve operare con tranquillità, badando in ogni momento alla propria sicurezza imponendo calma
e ordine anche agli altri
- l’infortunato va rimosso soltanto in caso di pericoli imminenti quali possibilità di incendio o di esplosione,
presenza di strutture pericolanti, fumo, vapori
Chiamata del 118
16.3 Sono utili i seguenti essenziali accorgimenti:
- fornire informazioni precise
- dare la propria identità, precisando la denominazione dell’istituto, quante sono le persone coinvolte, quali le loro
condizioni
- indicare il luogo esatto in cui far giungere i soccorsi e predisporre sempre una vedetta che orienti e accompagni
i soccorritori
- sapere con chi si è parlato e lasciare il proprio recapito.
93
“CODICE DEONTOLOGICO dei DOCENTI”
La qualità del servizio formativo è strettamente correlata alle competenze professionali di ciascun docente, ma
dipende anche dalla qualità delle relazioni che si costruiscono nell’ambiente scolastico e dai valori che sono praticati
da ciascuno al suo interno, pertanto, è importante che l’insegnante si ponga come figura positiva e rassicurante per
gli alunni, interlocutore disponibile verso tutte le componenti sociali, promotore di un clima scolastico sereno e
costruttivo teso a favorire la collaborazione, il confronto e la flessibilità.
Il Dirigente Scolastico nello svolgimento dei compiti a lui demandati, supervisiona che l’andamento generale sia
costruttivo, positivo, propositivo e funzionale ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di formazione dell’alunno
quale cittadino del mondo.
L'ETICA VERSO LA PROFESSIONE
L'insegnante
Agisce come professionista della formazione, si impegna a valorizzare la professione docente e a tutelarne la dignità.
Cura la propria preparazione attraverso l'aggiornamento e l'approfondimento delle competenze professionali della
docenza, che sono teoriche, operative e sociali.
Sostiene i valori del merito e della competenza.
Sa mettersi in discussione e pratica l'autovalutazione
Ispnira la propria condotta ai principi di lealtà, dignità, decoro e riservatezza.
L'ETICA VERSO GLI ALLIEVI
L’insegnante
Rispetta i diritti fondamentali dell'allievo praticando i valori della "Convenzione internazionale sui diritti
dell'infanzia" e della Costituzione italiana.
Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso, provenienza familiare, condizioni
sociali e culturali, orientamento sessuale, infermità e si adopera per valorizzare le differenze.
Favorisce lo sviluppo integrale ed armonico della personalità dell’allievo, promuove la sua autostima e si impegna a
ché raggiunga significativi traguardi di sviluppo in ordine all'identità, all'autonomia e alle competenze.
Contribuisce alla socializzazione e integrazione di ogni singolo alunno nel gruppo-classe e nella collettività.
Valuta ciascun allievo con obiettività, imparzialità e trasparenza; si astiene dal dare giudizi di valore e offre piena
apertura verso prospettiva di sviluppo; in sede di valutazione certificativa si attiene ai criteri e agli strumenti adottati
collegialmente e in linea con la normativa vigente.
Considera il rendimento medio degli allievi un obiettivo importante, ma non trascura né il recupero di quelli con
difficoltà né la valorizzazione dei più dotati.
L'ETICA VERSO I COLLEGHI
L’insegnante
Favorisce il lavoro in team, al fine di progettare e coordinare l'azione educativa, di sviluppare il collegamento
disciplinare e interdisciplinare
Promuove criteri omogenei di valutazione e adempie alle risoluzioni collegialmente assunte
Individua strategie utili all’apprendimento e collabora attivamente all’attuazione del curricolo, condivide, inoltre,
con i colleghi materiali didattici, buone pratiche ed esperienze significative.
L'ETICA NELLE RELAZIONI CON I GENITORI E IL CONTESTO ESTERNO
L'insegnante
Collabora il più strettamente possibile con i genitori sul piano educativo, si impegna a favorire una varietà di
comunicazioni formali ed informali al fine di sviluppare un clima costruttivo fra famiglia e scuola e creare un
virtuoso circuito relazionale.
Espone chiaramente ai genitori i suoi obiettivi educativi e culturali, favorisce il confronto, considera attentamente i
problemi che gli vengono presentati, non accetta imposizioni attinenti alla specifica sfera metodologica di
competenza tecnico-professionale della docenza.
Coopera con altri professionisti (psicologi, medici ecc.) per affrontare situazioni particolari di malessere degli allievi
che richiedano l'intervento di diverse competenze professionali.
Partecipa, per quanto possibile, al miglioramento dell'ambiente e all'integrazione della scuola nel territorio,
attraverso l'utilizzo delle istituzioni culturali, ricreative e sportive.
L'ETICA VERSO L'ISTITUZIONE SCOLASTICA
L’insegnante
Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, si oppone ad eventuali
atteggiamenti autoritari, discriminatori o lassisti.
Concorre a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività.
94
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA
Il Regolamento di Disciplina è parte integrante del Regolamento di Istituto ed è stato redatto tenendo conto di:
• DPR n. 249 del 24.06.1998 – Regolamento recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola
Secondaria
• Direttiva Ministeriale n. 5843/A3 del 16.10 2006 – Linee di indirizzo sulla cittadinanza
democratica e legalità
• Direttiva Ministeriale n. 16 del 5.02.2007 – Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la
prevenzione e il bullismo
• Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo 2015
• Aggiornamento linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto del Cyberbullismo 2017
• Legge n. 71 del 29/05/2017 – Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione e il contrasto del fenomeno
del cyberbullismo
• Prot. n. 30 del 15.03.2007 – Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari ed
altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza
e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti
• Direttiva Ministeriale 15 marzo 2007 – Linee di indirizzo utilizzo telefono cellulari
• DPR n. 235 del 21.11.2007 – Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della
Repubblica 24.06.1998 n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della Scuola
Secondaria
Art.1 – PRINCIPI GENERALI
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta
alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nel rispetto della
diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio,
lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i
principi sanciti dalla Costituzione.
3. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di conoscenza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età, condizione
sociale e culturale.
4. La scuola si impegna a promuovere l'istruzione e l'educazione degli alunni nonché a favorire l'inserimento e
l'integrazione degli stessi.
5. I genitori esercitano i diritti riconosciuti dalle norme vigenti e loro dovere fondamentale è quello di
collaborare con l'azione educativa della scuola.
Art 2 – DIRITTI
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche
attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee, valorizzando le
inclinazioni personali degli studenti e sviluppando anche iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla
riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva volta ad attivare un processo di
autovalutazione ai fini di un migliore rendimento.
5. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento e di scelta tra le attività curricolari integrative,
aggiuntive e facoltative che verranno offerte dalla scuola nel rispetto delle esigenze degli alunni e delle
normative vigenti.
6. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della loro vita culturale e religiosa. La scuola favorisce
iniziative volte all’accoglienza e alla realizzazione di attività interculturali.
7. La scuola si impegna affinché vengano progressivamente messe in atto le condizioni che assicurino:
• un servizio didattico di qualità
• offerte aggiuntive e integrative di elevato valore qualificante per la crescita culturale e civile
dell’individuo
• iniziative per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, nonché per la prevenzione ed il
recupero della dispersione scolastica
Art.3 – DOVERI
1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi nel pieno rispetto di quanto previsto dal
Regolamento d’Istituto. Il consiglio di classe provvede, tramite la segreteria, a dare comunicazione 95
famiglie interessate delle assenze e dei ritardi reiterati qualora questi possano compromettere il processo
educativo e formativo degli alunni.
2. Gli studenti sono tenuti ad assolvere assiduamente agli impegni di studio, svolgendo puntualmente i compiti
assegnati in classe e a casa nei tempi e nei modi concordati con il docente così come richiesto, al fine di
realizzare il progetto educativo, salvo legittimo impedimento debitamente motivato.
3. Gli studenti devono tenere un comportamento corretto e responsabile nei confronti del Dirigente Scolastico,
dei docenti, di tutto il personale della scuola e dei loro compagni evitando, in ogni caso, atti, modi di fare,
atteggiamenti, espressioni sconvenienti e/o lesive dell’altrui persona e dignità. Devono evitare di arrecare
turbamento e/o interruzione all’attività educativa. Essi sono tenuti allo stesso rispetto, anche formale, che
chiedono per se stessi.
4. Gli studenti sono tenuti alla scrupolosa osservanza delle norme organizzative e di sicurezza dettate dalla
vigente normativa regolamentare al fine di non costituire intralcio e/o pericolo per sé e per gli altri, evitando,
in particolare, di manomettere le dotazioni di sicurezza (estintori, porte anti-panico, ecc…).
5. Gli studenti sono tenuti ad utilizzare in maniera corretta le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi in maniera tale da non arrecare danni al patrimonio della Scuola avendo cura dei beni come
fossero cose proprie.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico, mantenendo in
ordine e puliti, oltre i relativi arredi, i locali dell’istituto avendone cura come importante fattore di qualità
della vita della scuola.
7. Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti ad un
comportamento corretto e coerente con i principi di vita della scuola (di cui all’art.1 del presente
regolamento, nonché l’art. 1 del D.PR.249/98), intesa come luogo di formazione e di educazione nell’ambito
dei valori democratici e di sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni. Gli studenti sono quindi tenuti
al rispetto reciproco della libertà di espressione, di coscienza e di religione verso tutte le persone che fanno
parte della comunità scolastica quale che sia la loro età, la loro condizione anche ideologica sociale e
culturale.
In particolare sono oggetto di sanzione:
• disturbo delle lezioni
• ritardi e assenze ingiustificate, frequenza saltuaria, mancato assolvimento agli impegni di studio
• mancanza di rispetto: uso di linguaggio volgare, offesa alla persona, alle istituzioni, al decoro personale, alle
religioni, alle razze, alle cose
• intimidazioni, aggressioni, violenze
• mancata osservazione delle disposizioni organizzative e di sicurezza del regolamento di Istituto
• utilizzo improprio o scorretto delle strutture, dei macchinari e dei sussidi scolastici
• danni al patrimonio scolastico
• mancata cura dell’ambiente scolastico, furto e comportamenti che mettono in pericolo l’incolumità delle persone
• possesso di oggetti pericolosi
• incitazione alla violenza
• allontanamento dalla classe e dalla scuola senza autorizzazione
• ogni altro comportamento contrario a quanto disposto dal presente regolamento.
Art. 4 – VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
L’Istituto fa proprie le disposizioni normative previste in merito dal Dlgs. N. 62 del 13 aprile 2017 art. 1 comma 3,
riguardanti le finalità, le caratteristiche della valutazione del comportamento degli studenti.
Art.5 – DISCIPLINA
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità
ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
2. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto, ma
influisce significativamente sulla valutazione della condotta, in special modo nei casi di reiterazione del
comportamento sanzionabile
Mancanze Disciplinari
I seguenti comportamenti vengono configurati come mancanze disciplinari da correggere con interventi educativi:
a. presentarsi sistematicamente in ritardo a scuola senza validi motivi
b. spostarsi senza motivo o senza autorizzazione nell’aula e nell’edificio
c. disturbare le attività scolastiche
d. non eseguire i compiti assegnati e non portare il materiale scolastico richiesto e necessario per lo
svolgimento delle lezioni
e. falsificare le firme su verifiche o note degli insegnanti 96
f. portare a scuola oggetti non pertinenti e/o pericolosi
g. usare il cellulare
h. non osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza
i. sporcare intenzionalmente, danneggiare i locali, gli arredi o gli oggetti personali
j. offendere con parole o gesti i compagni o il personale
k. comportarsi in modo violento o aggressivo nei confronti dei compagni o del personale scolastico
l. usare un linguaggio non consono all’ambiente scolastico
m. ogni altro comportamento che sia ritenuto scorretto dagli insegnanti
Anche se non è possibile definire “mancanza disciplinare” un certo tipo di abbigliamento, è opportuno che gli
allievi e le allieve utilizzino un vestiario idoneo all’ambiente scolastico.
Sanzioni
a. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto
possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale
dello studente.
b. Le sanzioni vanno comminate dopo aver effettuato un’accurata ricostruzione dell’accaduto
c. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica sono
sempre adottate da un organo collegiale.
d. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni di esame sono inflitte dalla
Commissione d’esame e sono applicabili anche a candidati esterni.
e. La responsabilità disciplinare è personale. Chi è sottoposto a sanzioni disciplinari ha diritto ad
esporre le sue ragioni.
f. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte di chiunque vi abbia interesse ad un
apposito Organo di Garanzia d’Istituto, il ricorso deve essere presentato entro cinque giorni dalla
notifica della comunicazione. L’Organo di Garanzia d’Istituto si esprimerà nei successivi dieci
giorni.
Tipologia delle sanzioni
Agli alunni che non rispettano le norme scolastiche sono inflitte, secondo la gravità e la reiterazione della mancanza,
le seguenti sanzioni disciplinari:
1. Ammonizione verbale privata o in classe da parte del Dirigente Scolastico, dei docenti o eventualmente del
personale A.T.A.
2. Richiesta formale di scuse da parte del Dirigente Scolastico, dei docenti o eventualmente del personale
A.T.A.
3. Ammonizione formale da parte del Dirigente scolastico o dei docenti, scritta sul diario e/o sul registro di
classe
4. Convocazione dei Genitori da parte del Dirigente Scolastico o suo delegato, o del Coordinatore del C.d.C. o
di un docente di classe per via telefonica o per iscritto con annotazione sul registro di classe
5. Ammissione a scuola dello studente accompagnato da uno dei genitori, disposto dal Dirigente Scolastico, dal
Vicario, dal Collaboratore o dal Coordinatore del C.d.C. comunicato ai genitori telefonicamente o per
iscritto
6. Sospensione dalle visite guidate e/o dai viaggi di istruzione, deliberata dal C.d.C., convocato anche in seduta
straordinaria, con la sola componente docenti e resa esecutiva dal Dirigente Scolastico
7. Sospensione dalle lezioni per un periodo da 1 (uno) a 15 (quindici) giorni, deliberata dal C.d.C. convocato
anche in seduta straordinaria nella sua composizione allargata a tutte le sue componenti e resa esecutiva dal
Dirigente Scolastico
8. Sospensione dalle lezioni per un periodo oltre i 15 (quindici) giorni, deliberata dal Consiglio di Istituto e
resa esecutiva dal Dirigente Scolastico
Sostituzione delle sanzioni
Il Consiglio di classe può offrire allo studente la possibilità di sostituire le sanzioni di sospensione con altri
provvedimenti e incombenze che si esplicano nella collaborazione ai servizi interni della scuola o ad altre attività con
finalità sociali che possano utilmente costituire una riparazione alla mancanza commessa. In particolare sono
previste:
a. collaborazione nella sistemazione degli archivi o altro lavoro utile
b. riordino della biblioteca e/o altri servizi della scuola
c. collaborazione nella predisposizione di materiale didattico per gli allievi diversamente abili
d. aiuto alla persona diversamente abile nella fruizione degli spazi della scuola
e. predisposizione di materiali didattici per gli allievi
f. cura degli spazi sia interni che esterni all’edificio scolastico
97
Art. 6 – DESCRIZIONE DELLE SANZIONI
Viste le norme relative al comportamento che gli alunni devono tenere nel contesto scolastico, visti gli obblighi di
sorveglianza dei docenti, visto il D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249, “Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e
degli studenti” e ss.mm.ii., visto il patto formativo condiviso con le famiglie degli alunni, l’Istituto stabilisce le
sanzioni disciplinari da irrogare agli alunni in caso di comportamento non conforme:
6.1 SANZIONI DISCIPLINARI
COMPORTAMENTO
SANZIONABILE
ORGANO
COMPETENTE
SANZIONE
PREVISTA
REITERAZIONE del
COMPORTAMENTO
POSSIBILE
SOSTITUZIONE
DELLE SANZIONI
a) disturbo al regolare
svolgimento delle
lezioni
- insegnante
- dirigente
scolastico (in casi
di particolare
gravità)
- annotazione sul
diario/quadernino
delle
comunicazioni e-
annotazione sul
registro di classe
-convocazione dei
genitori
- Da n.3 a 4 annotazioni
sul registro di classe lo
studente sarà escluso
dalla partecipazione a
n.1 visita guidata o
uscita didattica
- Da n.5 a 6
annotazioni sul registro
di classe lo studente
sarà escluso dalla
partecipazione a n.2
visite guidate o uscite
didattiche
- Da n.7 a 8
annotazioni sul registro
di classe lo studente
sarà escluso dalla
partecipazione a n.3
visite guidate o uscite
didattiche o viaggio
d’istruzione (se in III
classe)
b) uso di telefoni
cellulari o di altri
dispositivi elettronici
- insegnante
- dirigente
scolastico
- consiglio di
interclasse o
classe
- ritiro
temporaneo del
dispositivo con
annotazione sul
quaderno delle
comunicazioni e
annotazione sul
registro di classe
- ritiro del dispositivo e
consegna al Ds o suo
collaboratore
- annotazione sul
registro di classe -
convocazione dei
genitori
-esclusione dalla
partecipazione a n.1
visita guidata o uscita
didattica
-In casi particolarmente
gravi è previsto il
provvedimento di
sospensione da 1 a 5
giorni (CdC)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
c) danneggiamento
delle cose proprie o
- insegnante
- dirigente
- annotazione sul
registro di classe
- annotazione sul
registro di classe
98
altrui scolastico - comunicazione
ai genitori
- riparazione
economica del
danno
- comunicazione ai
genitori
- riparazione economica
del danno
- attività a favore della
comunità scolastica
-esclusione dalla
partecipazione a n.1
visita guidata o uscita
didattica
d) danneggiamento a
strutture o attrezzature
scolastiche
- insegnante
- dirigente
scolastico
- consiglio di
interclasse o
classe
- annotazione sul
registro di classe
- comunicazione
ai genitori
- riparazione
economica del
danno
- attività a favore
della comunità
scolastica
- annotazione sul
registro di classe,
comunicazione ai
genitori, riparazione
economica del danno
- esclusione dalla
partecipazione a n.2
visite guidate o uscite
didattiche
- In casi
particolarmente gravi è
previsto il
provvedimento di
sospensione da 1 a 5
giorni (CdC)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
e) comportamento
lesivo della propria o
altrui incolumità (non
configurabile come atto
di “bullismo e
cyberbullismo”)
- insegnante
- dirigente
scolastico
- consiglio di
classe
- annotazione sul
registro di classe
- convocazione
dei genitori
- annotazione sul
registro di classe -
convocazione dei
genitori
- esclusione dalla
partecipazione a n.2
visite guidate o uscite
didattiche
- In casi
particolarmente gravi è
previsto il
provvedimento di
sospensione da 1 a 5
giorni (CdC)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
f) scorrettezze, offese o
molestie verso i
compagni
(configurabile come
atto di “bullismo e
cyberbullismo”)
- insegnante
- dirigente
scolastico
- consiglio di
classe
- annotazione sul
registro di classe
- provvedimento di
sospensione inferiore ai
quindi giorni anche con
eventuale obbligo di
frequenza per attività a
favore della comunità
scolastica
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola 99
- esclusione dalla
partecipazione a
TUTTE le visite
guidate o uscite
didattiche o viaggio
d’istruzione (se in III
classe)
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
g) scorrettezze o offese
verso gli insegnanti o il
personale non docente
- insegnante
- consiglio di
classe
- consiglio
d’istituto
- annotazione sul
registro di classe
- provvedimento
di sospensione
- provvedimento di
sospensione anche
superiore ai quindici
giorni
- esclusione dalla
partecipazione a
TUTTE le visite
guidate o uscite
didattiche o viaggio
d’istruzione (se in III
classe)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
h) violenza
intenzionale, offese
gravi alla dignità delle
persone (turpiloquio,
blasfemia)
- insegnante
- consiglio di
classe - consiglio
d’istituto
- annotazione sul
registro di classe
- provvedimento
di sospensione
anche superiore
ai quindici giorni
- provvedimento di
sospensione superiore
ai quindici giorni con
eventuale esclusione
dallo scrutinio finale
- esclusione dalla
partecipazione a
TUTTE le visite
guidate o uscite
didattiche o viaggio
d’istruzione (se in III
classe)
a. collaborazione nella
sistemazione degli
archivi o altro lavoro
utile
b. riordino della
biblioteca e/o altri
servizi della scuola
c. collaborazione nella
predisposizione di
materiale didattico per
gli allievi diversamente
abili
d. aiuto alla persona
diversamente abile nella
fruizione degli spazi
della scuola
e. predisposizione di
materiali didattici per
gli allievi
f. cura degli spazi sia
interni che esterni
all’edificio scolastico
100
Art.7 – PROCEDIMENTO
Per la mancanza ai doveri scolastici di cui l’art.3 s’infliggono, a seconda della gravità e della ripetitività, le sanzioni
previste dall’art.4 del presente regolamento.
Le fasi per l’irrogazione delle sanzioni sono:
• accertamento dei fatti da parte del Dirigente Scolastico o suo delegato o da parte del docente
• contestazione verbale degli addebiti con possibilità offerta all’alunno di addurre elementi a proprio discolpa
• valutazione degli elementi a discolpa addotti dallo studente ed eventuale irrogazione della sanzione, con possibilità
offerta all’alunno di convertire detta sanzione in attività a favore della comunità scolastica.
Art.8 – COMITATO DI GARANZIA
È istituito nella scuola un “COMITATO DI GARANZIA”. Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è composto
da due docenti e da due genitori. Le due componenti sono individuate dal Consiglio di Istituto tra i membri del
Consiglio stesso che individua anche due membri supplenti. Il Dirigente Scolastico provvede a nominare i
componenti così individuati. Nel caso in cui faccia parte del Comitato di Garanzia il docente che ha irrogato la
sanzione, lo stesso sarà sostituito da uno dei membri supplenti lo stesso dicasi per il genitore.
Il Comitato di Garanzia resta in carica per tre anni e nel caso in cui uno dei membri decada, il Consiglio di Istituto
provvede alla sua sostituzione.
Compiti del Comitato di Garanzia
Il Comitato di Garanzia deve:
• dirimere i conflitti che insorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente documento
• decidere sui ricorsi per l’abrogazione delle sanzioni disciplinari
Per la validità delle deliberazioni non è necessario che in prima convocazione siano presenti tutti i membri. Il voto di
astensione è considerato favorevole alla decisione assunta dall’organo che ha inflitto la sanzione.
COMITATO DI GARANZIA
COMPONENTE GENITORI
EFFETTIVO SUPPLENTE
D’ANDREA VALERIA BIONDILLO DOMENICA
PAPA CLEMENTINA VERDICCHIO ANTONIO
COMPONENTE DOCENTE
EFFETTIVO SUPPLENTE
FACCHINI ONORINA
DELLE CAVE ROSALIA
Art.9 – IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni disciplinari di cui al precedente art. 4 è ammesso ricorso scritto all’organo di Garanzia interno
della scuola entro 5 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione.
L’organo di garanzia deve esprimersi entro i dieci giorni successivi alla richiesta di ricorso, qualora l’organo non
decida entro tale termine, la sanzione non potrà ritenersi confermata.
Contro le decisioni che prevedano la sospensione dalle attività didattiche superiori ai tre giorni, è ammesso ricorso
entro tre giorni.
L’organo di garanzia decide su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno
della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento nonché del D.PR.249/98.
La decisione dell’organo sarà comunicata all’interessato.
Art.10 – DISPOSIZIONI FINALI
Al fine di promuovere e stimolare ogni forma di partecipazione, la scuola garantisce un’informazione completa e
trasparente su tutte le attività.
Copia del presente regolamento sarà affissa all’Albo Generale della scuola e distribuita gratuitamente a chiunque ne
faccia richiesta.
Per quanto non espressamente previsto si rinvia alla normativa vigente.
Il presente Regolamento ha validità triennale e viene deliberato dal Consiglio d’Istituto.
101
Allegato C
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ’ (ai sensi del D.P.R. n. 235/2007)
La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui promuovere la formazione di ogni studente, la sua interazione sociale, la
sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con una fattiva collaborazione con la famiglia,
pertanto, la scuola persegue l’obiettivo di costruire una alleanza educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel
rispetto dei reciproci ruoli.
I docenti si impegnano
A formulare programmi di insegnamento coerenti con le indicazioni nazionali e a realizzare percorsi di insegnamento che
consentano agli alunni di sviluppare le abilità di base relativamente a tutte le materie di insegnamento.
A sviluppare le abilità sociali necessarie ad una buona cittadinanza attiva, all’educazione alla responsabilità, all’impegno,
al pensiero critico.
A creare un buon clima di classe che favorisca l’apprendimento e le relazioni.
A mettere in atto tutti gli accorgimenti possibili per recuperare le difficoltà e per sviluppare al massimo le potenzialità
degli alunni, strutturando anche attività di recupero, sostegno e sviluppo degli apprendimenti, nei limiti delle possibilità
personali.
A tenere conto delle differenze nelle modalità, nei ritmi, negli stili di apprendimento.
A calibrare i carichi cognitivi sia durante l’orario scolastico che nei compiti a casa.
A strutturare la lezione in modo da favorire l’autonomia e la cooperazione tra alunni.
A tenere informate puntualmente le famiglie sull’andamento degli alunni.
Ad esplicitare agli alunni e alle famiglie gli obiettivi, le modalità d’insegnamento, i criteri di valutazione.
A scambiare con le famiglie ogni informazione utile per la buona riuscita del lavoro scolastico e della relazione educativa,
anche per rimuovere eventuali cause di demotivazione, disagio, scarso impegno.
A rispettare i modelli educativi delle famiglie permettendo agli alunni di metterli a confronto nella convivenza sociale.
A ricercare con la famiglia coerenti percorsi educativi, per sostenere lo sviluppo armonico dell’alunno, sia dal punto di
vista cognitivo che dell’educazione alla convivenza e alla cittadinanza.
Gli alunni si impegnano
Ad osservare le regole della convivenza nel gruppo, rispettando le persone e le cose.
A rispettare le regole e gli orari.
A mantenere sempre comportamenti corretti per il rispetto e la sicurezza di sé e degli altri.
A lavorare con impegno e responsabilità, osservando le indicazioni degli insegnanti, svolgendo nei tempi stabiliti i compiti
assegnati sia a scuola che a casa.
Ad avere a disposizione il materiale di lavoro richiesto dall’orario delle lezioni tenendolo con cura.
A comunicare sempre agli insegnanti difficoltà proprie e del gruppo, allo scopo di ricercare le soluzioni.
A collaborare con gli insegnanti e con i compagni per la buona riuscita della convivenza e del lavoro.
Ad assumersi con responsabilità le conseguenze delle proprie azioni, anche con atti di riparazione, in caso di condotte
contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose.
A non utilizzare a scuola dispositivi personali con particolare riferimento ai gtelefonini.
Le famiglie si impegnano
A rispettare le modalità e le strategie di insegnamento messe in atto dagli insegnanti e il loro ruolo educativo.
A scambiare con gli insegnanti ogni informazione utile alla buona riuscita del lavoro scolastico e della relazione educativa,
anche per rimuovere eventuali cause di demotivazione, disagio, scarso impegno.
A collaborare con la scuola nel sostenere l’apprendimento delle regole di convivenza e nell’assunzione di impegno e di
responsabilità degli alunni anche partendo dal rispetto dell’orario, evitando ingressi in ritardo ed uscite anticipate se non in
caso di reale necessità.
A sostenere il lavoro dei propri figli, accogliendo serenamente successi e insuccessi.
A collaborare con la scuola, controllando sistematicamente il lavoro dei figli, soprattutto quello individuale a casa.
A ricercare con la scuola coerenti percorsi educativi per sostenere lo sviluppo armonico dell’alunno, sia dal punto di vista
cognitivo che dell’educazione alla convivenza e alla cittadinanza.
Ad incoraggiare gli alunni ad assumersi con responsabilità le conseguenze delle proprie azioni, anche con atti di
riparazione, in caso di condotte contrarie alla buona convivenza e al rispetto delle persone e delle cose.
A controllare sistematicamente i dispositivi personali dei propri figli, con particolare riferimento ai telefonini, al fine di
prevenire episodi di cyber-bullismo.
Il Personale della scuola si impegna
1.settore Amministrativo: offrire trasparenza ed efficienza
2.settore Collaboratori Scolastici: offrire disponibilità, cura, attenzione, sorveglianza e collaborazione
3.tutti i settori: attenersi alla responsabilità professionale.
Il Dirigente Scolastico si impegna
Ad essere garante dell’effettivo rispetto del patto da parte delle diverse componenti.
Il genitore Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa M. Cristina Bottigliero
102
Allegato D
REGOLAMENTO PER IL RECLUTAMENTOESPERTI ESTERNI E TUTOR
(DELIBERA n. 28 del Consiglio di Istituto del 22 gennaio 2018)
Art. 1 (Finalità ed ambito di applicazione)
Il presente regolamento disciplina le procedure comparative, le modalità ed i criteri per il conferimento ad esperti e
tutor, interni ed esterni all'istituzione scolastica, di incarichi di lavoro, anche all’interno delle attività finanziate con il
Fondo Sociale Europeo (progetti PON – POR - FESR) per attività specifiche e peculiari, che richiedono specifica
competenza professionale, al fine di sopperire a particolari e motivate esigenze didattiche deliberate e rientranti nel
Piano
Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) o nel programma annuale. ai sensi dell’art. 7, comma 6, del decreto
legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e dell'art. 40 del D.I. 1 febbraio 2001 n. 40.
Art. 2 (Condizioni per la stipula dei contratti)
1.L’istituzione scolastica può stipulare contratti di prestazione d’opera con esperti per particolari attività ed
insegnamenti, nonché convenzioni con Enti pubblici o di Formazione professionale, al fine di garantire
l’arricchimento dell’offerta formativa nonché la realizzazione di specifici progetti didattici, programmi di ricerca e
sperimentazione.
2.Al fine di soddisfare le esigenze di cui al comma precedente, su proposta del Collegio dei docenti ed in base alla
Programmazione dell’offerta formativa, l’Istituzione Scolastica, verificata l’impossibilità di utilizzare al fine il
personale interno ed in coerenza con le disponibilità finanziarie, può ricorrere all’istituto delle collaborazioni
plurime ex art. 35 CCNL del 29 novembre 2007 o, in alternativa, stipulare contratti di lavoro autonomo con
esperti di particolare e comprovata specializzazione, ai sensi dell’art. 7, comma 6 del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165
In caso di elevata complessità dei percorsi formativi l’istituzione scolastica può affidare a soggetti esterni il
percorso formativo in ragione della sua complessità, (Università, associazioni, enti di formazione esperti della
materia, enti accreditati dal MIUR, ecc..) senza previa consultazione della presenza di professionalità interne,
ricorrendo ad una procedura negoziale secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 18 Aprile 2016, N. 50 e
successive modificazioni e integrazioni secondo le disposizioni del Decreto Legislativo n° 56/2017 In tal caso è
possibile mettere a base d’asta esclusivamente l’importo previsto per la formazione (esperti e anche tutor) ed
eventualmente il materiale didattico specifico o spese strettamente correlate, dovendo rimanere ad esclusivo
carico e responsabilità dell’istituzione scolastica tutti gli aspetti organizzativi, amministrativo contabili e
gestionali.
3.Il contratto/convenzione è stipulato con esperti o Enti di Formazione italiani o stranieri, che siano in grado di
apportare la necessaria esperienza tecnico-professionale nell’insegnamento o nel progetto didattico richiesto.
4.L’affidamento dell’incarico avverrà previa acquisizione dell’autorizzazione da parte dell’amministrazione di
appartenenza dell’esperto, se dipendente pubblico, in applicazione dell’art.58 del D.L.vo 3 febbraio 1993, n.29 e
successive modificazioni e integrazioni Sono esclusi dall’ambito di applicazione del presente regolamento i docenti
di altre istituzioni scolastiche, ai quali si applica l’art. 32 del CCNL del personale del comparto “Scuola” del 24
Luglio 2003
Art. 3 (Pubblicazione avvisi di selezione)
Il Dirigente Scolastico sulla base delle esigenze: dei progetti del PTOF e sui finanziamenti a disposizione per la
realizzazione di tali progetti, sui progetti autorizzati e finanziati con il Fondo Sociale Europeo (PON – POR
– FESR) individua di volta in volta le attività e gli insegnamenti per i quali è necessario conferire incarichi a
personale esperto o tutor interno/esterno e ne dà informazione pubblicando sul sito della scuola l’avviso di
selezione contenente
a) la tipologia dell’incarico e l'attività prevista
b) la durata
c) il luogo
d) il compenso dello specifico incarico da conferire.
Art. 4 (Requisiti professionali per la selezione di esperti/tutor interni o esterni)
Per ciascuna attività o progetto deliberato e rientrante nel PTOF per lo svolgimento del quale si richiede la
collaborazione di personale esperto interno/esterno, il Consiglio di Istituto stabilisce i requisiti che devono essere
posseduti dai medesimi e che danno titolo a precedenze in termini di titoli professionali e di studio/esperienze
lavorative.
In caso di selezione di esperti e tutor, interni o esterni saranno valutati, previa comparazione dei curriculum, i
seguenti titoli:
1) titolo di Laurea, diplomi, abilitazioni, altri titoli accademici (Master universitari di I e II livello) se
inerenti alla tipologia dell’incarico e coerenti con la figura richiesta
2) titoli specifici afferenti la tipologia di intervento