Sala Filarmonica, Via Verdi, 30 - 38122 - Trento Inizio concerti: ore 20.30 SOCIETÀ FILARMONICA TRENTO Stagione Concerti 2020
Sala Filarmonica, Via Verdi, 30 - 38122 - TrentoInizio concerti: ore 20.30
SOCIETÀ FILARMONICA TRENTOStagione Concerti 2020
Lo scorrere continuo delle Stagioni della Società Filarmonicasono segno della dinamicità creativa del mondo musicale.Artisti, stili esecutivi, tendenze, mode, interpretazioni, costumi,
estro personale, tecniche, scoperte storiche si avvicendano conti-nuamente rendendo ogni appuntamento nella Sala di via Verdisorprendente quanto irripetibile. Il calendario disposto per l’anno 2020 cerca di offrire una sintesidi questo vorticoso, ma ragionato, movimento culturale per soddi-sfare la fervida curiosità del proprio pubblico. Un pubblico dalletante identità che cerca allo stesso tempo armonie antiche e sco-nosciute sonorità, artisti altrettanto differenti nelle loro visioni este-tiche. Così si presentano i due appuntamenti riservati al repertorioconsiderato ‘antico’ per un tutti-Bach, con due stellari interpreti ita-liani – il violinista Giuliano Carmignola e il violoncellista MarioBrunello accompagnati dall’Accademia dell’Annunciata – e unvisionario quanto eccentrico e mitico clavicembalista francese,Jean Rondeau con il suo Nevermind. Sensibilità ed eleganze dif-ferenti presentano anche i due grandi maestri delle tastiere – l’ita-liano Benedetto Lupo e il francese Alexandre Tharaud –chiamati quest’anno ad affiancare le new star del pianoforte, sim-bolo anagrafico dell’innovazione: Filippo Gorini (artista in resi-denza) e Claire Huangci, la giovane pianista americana di originecinese primo premio Géza Anda Competition 2018. Le scelte più ambiziose della Filarmonica, quelle riservate almondo cameristico (nel segno ricorrente del 250°anniversario dellanascita di Beethoven), racchiudono una lunga serie di appunta-menti raffinati. Protagonisti saranno una lunga serie di personaggiassolutamente carismatici e affascinanti nei loro specifici campistrumentali. Difficile stabilire fra loro un qualsiasi criterio di valuta-zione, essendo tutti messaggeri di modalità di letture testuali uni-che e irripetibili. Isabelle Faust, Renaud Capuçon, AntjeWeithaas, Sayaka Shoji, Mendelssohn i fratelli Hagen fra gliarchi, Modigliani, Arold e Fiesole fra i quartetti, Sabyne Mayerper il clarinetto seguita da alcune prime-parti delle orchestre diSanta Cecilia, Concertgebouw e Teatro alla Scala di Milano. Achiudere, una presenza energica e brillante (Lucas & Arthur Jus-sen) chiamata ad esaltare la dotazione artistica della sala, ovveroi due gran-coda della Steinway. In sintesi: un’ampia e articolata serie di incontri con l’infinita crea-tività della musica che la Società Filarmonica di Trento vuole con-dividere con tutto il suo pubblico.
Lorenzo Arnoldi Antonio Carlini Presidente Direttore artisticoS
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020La Società Filarmonica
Consiglio di direzionePresidenteLorenzo ArnoldiVicepresidenteCristina GeierDirettore ArtisticoAntonio CarliniTesoriereAntonio DivanSegretarioRosella NiccoliniConsiglieriTiziana Dal LagoNicola SegattaRevisori dei ContiCorrado FedrizziGiorgio PedinelliNicola RizziInformazioni: Società Filarmonica, Via Verdi 3038122 Trento - Tel. 0461.985244info@filarmonica-trento.itwww.filarmonica-trento.itIniziativa realizzata con il sostegno di:Comune di TrentoProvincia autonoma di TrentoRegione autonoma Trentino Alto AdigeMinistero per i Beni e le Attività Culturali
“Sonar in Ottava” sviluppa l’ipotesiche alcune composizioni del‘6/’700, concepite per il violino,
potessero essere eseguite anche da unostrumento di tessitura più grave ma conla stessa accordatura come il “violoncellopiccolo” usato spesso da Brunello perle sonate di J. S. Bach. Breve e naturaleè stato il passo da Bach a Vivaldi per unprogetto affascinante quanto inedito af-fidato a un duo affiatato e straordinario:il violinista Giuliano Carmignola e il vio-loncellista Mario Brunello. Interessatoprincipalmente al repertorio barocco e
classico, il trevisano Giuliano Carmi-gnola è uno dei più importanti interpretimondiali della musica di Vivaldi. Solistanelle sale di tutto il mondo, ha suonatosotto la guida di Abbado, Pinnock, Dan-tone… lasciandoci incisioni ricercate pro-dotte da Erato, Sony Classical eDeutsche Grammophon. Mario Brunel-lo, dopo l’affermazione nel 1986 al Con-corso Čaikovskij di Mosca, è invitato datutte le orchestre internazionali, da Lon-dra a Berlino, Tokyo e Milano. Nella suavita artistica riserva ampio spazio a pro-getti che coinvolgono forme d’arte e sa-
peri diversi alla ricerca di nuovi canali dicomunicazione per avvicinare il pubblicoa un’idea diversa e multiforme del far mu-sica. L’Accademia dell’Annunciata è nata nel2009 ad Abbiategrasso (MI) nella corniceleonardesca del complesso monumentaleomonimo. Sotto la direzione di RiccardoDoni, clavicembalista e organista (storicocollaboratore de Il Giardino Armonico),ha sviluppato una propria identità inter-pretativa specializzandosi nell’ambito delrepertorio barocco e preclassico praticatosu strumenti originali.
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■ LUNEDÌ 14 GENNAIO
Programma
“Sonar in ottava”A. Vivaldi
Concerto in Do magg. RV 116 per archi e b.c.
J. S. Bach Concerto in do min. BWV 1060
versione per vl e vlc piccoloarchi e b.c. A. Vivaldi
Sinfonia in Re magg. RV 125 per archi e b.c. (ric. di O. Fauré)
Concerto in Mi bem. magg. RV 515vers. per vl, vlc piccolo, archi e b.c.
J. S. Bach Concerto in re min. BWV 1043
vers. per vl, vlc piccolo, archi e b.c. J. G. Goldberg
Sonata in do min. per archi e b.c.A. Vivaldi
Concerto in Do magg. RV 508 vers. per vl, vlc piccolo, archi e b.c.
Giuliano Carmignolaviolino
Mario Brunellovioloncello piccolo
Accademia dell’Annunciata
Riccardo Donidirettore
■ MARTEDÌ 14 GENNAIO
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solo di stupire con il loro virtuosismo,ma di sorprendere con i toni della leg-gerezza, la luminosità dei timbri,l’ombrosità delle melodie e la vitalitàdei ritmi: tutte le doti richieste dallapartitura indimenticabile di FranzSchubert. Orgoglio locale di questa formazioneè la presenza del giovanissimo cor-nista di Rovereto Achille Fait.
■ MARTEDÌ 21 GENNAIO
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Una formazione insolita l’Ottettoper fiati e archi, alla quale peròFranz Schubert ha destinato
una delle composizioni in assolutopiù incantevole ed emozionante del-l’intera letteratura cameristica. Per ascoltare al meglio tale capola-voro la Filarmonica di Trento ha invi-tato un gruppo di grandi virtuosiprovenienti dall’Orchestra del Teatro
alla Scala di Milano. La loro lettura dell’opera schuber-tiana fa tesoro di una solida culturad’assieme, di una lunga frequenta-zione collettiva e di analisi testualiproposte dai più famosi direttori d’or-chestra. Viene così ricreato il clima di una pic-cola orchestra composta solo di arti-sti di primissimo ordine capaci non
Ottetto di Strumentisti del Teatro alla Scala Fabrizio Meloni clarinetto
Valentino Zucchiatti fagotto Achille Fait corno
Francesco Manara violino I Estela Sheshi violino II
Elena Faccani viola Ludovica Rana violoncello
Roberto Parretti contrabbasso
Programma
F. Schubert
Ouverture in Re magg. "in stile italiano" D. 590
Ottetto in Fa magg. per fiati e archi op. 166 D. 803
■ MERCOLEDÌ 5 FEBBRAIO
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Benedetto Lupopianoforte
Programma
L. Janacek Sonata 1.X.1905
in mi bem. min. “Z Ulice” (“Nella strada”)
J. Brahms Intermezzo op. 118
R. Schumann Tre romanze op. 28
Sonata n. 2 in sol min. op. 22
Considerato dalla critica internazionaleuno dei talenti più interessanti e com-pleti della sua generazione, Benedetto
Lupo si è imposto all’attenzione del mondomusicale con l’affermazione nel 1989, primoitaliano, al Concorso Internazionale Van Cli-burn. Da qui la collaborazione con le più im-portanti orchestre americane ed europee qualila Boston Symphony, Chicago Symphony,London Philharmonic, Gewandhaus Orche-ster di Lipsia, su invito di direttori quali YvesAbel, Vladimir Jurowski, Kent Nagano. Lasua intensa attività concertistica lo vede ospiteregolare delle principali sale da concerto efestival internazionali fra cui il Lincoln Centerdi New York, la Salle Pleyel di Parigi, la Wig-more Hall di Londra, la Philharmonie di Ber-lino. Oltre alle registrazioni per numeroseradiotelevisioni europee e statunitensi, Be-nedetto Lupo ha inciso per Teldec e BMG,nonché l’integrale delle composizioni per pia-noforte e orchestra di Schumann per la ARTS.Nato a Bari, Benedetto Lupo ha iniziato glistudi musicali nella sua città, sotto la guidadi Michele Marvulli e Pierluigi Camicia, per-fezionandosi con Marisa Somma, Sergio Per-ticaroli e Aldo Ciccolini. Pianista dal vastorepertorio, ha al suo attivo anche un’impor-tante attività cameristica e didattica; tiene ma-sterclass in istituzioni internazionali, è invitatonelle giurie di prestigiosi concorsi pianisticiinternazionali e, dall’anno accademico2013/14, è titolare della cattedra di pianoforteneii corsi di perfezionamento all’AccademiaNazionale di Santa Cecilia di Roma, istitu-zione della quale, dal dicembre 2015, è Ac-cademico effettivo.
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Programma
F. Haydn Quartetto op. 76 n. 5
B. Bartok Quartetto n. 4
L. v. Beethoven 250° dalla nascita
Quartetto op. 59 n. 1
■ MARTEDÌ 11 FEBBRAIOQuartetto Arod
Jordan Victoria violino Alexander Vu violino Tanguy Parisot viola
Samy Rachid violoncello
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Fondato nel 2013, il Quartetto Arod harichiamato l’attenzione del pubblico in-ternazionale nel 2016 con la vittoria al
Concorso Musicale Internazionale ‘ARD’ diMonaco, arrivata dopo le affermazioni allecompetizioni gemelle di Copenaghen(2015) e ‘FNAPEC’ di Parigi (2014). Questisuccessi regalano all’Arod la designazione(2017) a ‘BBC New Generation Artist’ per lestagioni dal 2017 al 2019 e ad ‘Echo RisingStar’ per la stagione 2018/19. Il Quartetto Arod ha beneficiato dell’inse-gnamento di Mathieu Herzog, di Jean Su-lemas e del Quartetto Artemis. Ha inoltrecollaborato regolarmente con il QuartettoEbène e il Quartetto Diotima. Nelle ultime stagioni si è esibito nelle piùimportanti sale da concerto della Francia edel mondo, compresi i festival di Verbier,Montreux, Aix-en-Provence, Heidelberg,Brema e Praga. La passione per la musica da camera haportato il Quartetto Arod a collaborareanche con altri artisti: violinisti come AmihaiGrosz, pianisti quali Eric Lesage, il clarinet-tista Martin Fröst o il violoncellista BrunoPhilippe. Intensa è la sua attività discografica con-dotta per Erato Warner Classicslabel conun primo album pubblicato nell’autunno2017 e dedicato a di Mendelssohn.
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mera composto da quattromusicisti che condividonoun comune amore per il re-pertorio barocco, jazz e tra-dizionale. Il Nevermind si ècostituito durante il periododi formazione dei singoliartisti che lo compongono,
presso il Conservatorio Na-zionale Superiore di Parigi.Oggi noto in tutto il mondo,suona in sale come il Théâtredes Champs Elysées, Mu-ziekgebouw (Amsterdam),Boston Early Music Festivale, oggi, Trento.
Ci sono nomi legati in-dissolubilmente a unostrumento, capaci di
evocarlo immediatamenteo di farlo addirittura risuscitare:Paganini per il violino, Segoviaper la chitarra… Jean Ron-deau lo è per il clavicembalo!Nel 2012, a soli ventunoanni, diventa il più giovanevincitore del Concorso In-ternazionale di clavicembalodi Bruges, subito segnalatocome il più giovane musicistapromettente dell’Unione Eu-ropea. Lo stesso anno con-quista il secondo posto alPrague Spring InternationalHarpsichord Competition enel 2013 firma un contrattoin esclusiva per la casa di-scografica Erato. Il suo album di debutto, de-dicato a Bach riceve lo Chocde Classica e il Prix CharlesCros; il secondo (“Vertigo”)rivela al mondo intero ilfascino trascinante della mu-sica di Pancrace Royer, cem-balista nato a Torino. Inna-morato sin dalla più teneraetà del suono sottile delcembalo, Jean Rondeaunon ha studiato solo clavi-cembalo, ma organo, pia-noforte, jazz, improvvisazione,composizione e direzione.Una passione incondizionataper la musica che ha semprecondiviso con tanti amici,dalla quale nasce Never-mind, un ensemble da ca-
■ MERCOLEDÌ 26 FEBBRAIO
Programma
Quartettidi C. Ph. E. Bach
con cembaloconcertante intercalati
da Contrappuntidi J. S. Bach
L’Arte della Fuga
Nevermind EnsembleAnna Besson flauto
Louis Creac’h violino Robin Pharo viola da gamba Jean Rondeau clavicembalo
Per essere sempre più in sintoniacon le novità emergenti nel mondoconcertistico, la Società Filarmo-
nica di Trento ha stabilito un rapportoparticolare con il sistema dei concorsiinternazionali, capaci, ancora, di segna-lare le grandi star del futuro. Nello spe-cifico, in accordo con SteinwayPrizewinner, e quindi per valorizzare almeglio i due pianoforti posizionati sulpalcoscenico della propria Sala, la Fi-larmonica quest’anno accoglie la pianistavincitrice del celebre Géza Anda Com-petition 2018 (Zurigo), PPDA 2019.Claire Huangci, la giovane pianistaamericana di origine cinese e primo pre-mio Géza Anda Competition 2018, si èimposta al pubblico con il suo “virtuososplendore, sensibilità artistica, acuto sen-so interattivo e audaci letture drammati-che” (Salzburger Nachrichten). Il suorepertorio, insolitamente diversificato, ri-vela una straordinaria versatilità. ClaireHuangci si è esibita in recital solistici ein collaborazione con orchestre interna-zionali come la Tonhalle-Orchester Zu-rigo, Mozarteumorchester Salisburgo eChina Philharmonic Orchestra, sale daconcerto tra cui Carnegie Hall, WienerKonzerthaus, Konzerthaus Berlin, Ge-wandhaus Leipzig, Salle Cortot, festivalquali Verbier Festival, Menuhin FestivalGstaad, Schleswig-Holstein Musik Fe-stival. Nella stagione 2019/20, la pianistadebutta al Lucerne Piano Festival, alLockenhaus Kammermusikfest e allaPhilharmonie de Paris. Una presenzafreschissima a Trento, capace di illumi-nare l’intera stagione.
Steinway Prizewinner Concert
■ GIOVEDÌ 5 MARZO
Programma
W. A. MozartSonata n. 14 in do minore
per pianoforte, K 457
F. Chopin Ballata n. 1
in sol minore per pianoforte
Op. 23, BI 66, CI 2
C. SchumannSoirées musicales
(selection)
S. Rachmaninov13 Préludes Op. 32
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Claire Huangci pianoforte
suo fratello, il violoncellista Gautier Ca-puçon. Suona il violino Guarneri del Gesù‘Panette’ (1737) che apparteneva a IsaacStern. Nel giugno 2011 è stato nominato“Chevalier dans l’Ordre National du Mé-rite” e nel marzo 2016 “Chevalier de laLégion d’honneur” dal governo francese.Guillaume Bellom ha studiato violino epianoforte e, partendo dal conservatoriodella sua città natale Besançon, è appro-dato al prestigioso Conservatorio di Pa-
rigi. Qui ha deciso di perseguire la viapianistica sotto la guida di Nicholas An-gelich e Hortense Cartier-Bresson. Vinci-tore di numerosi premi internazionali, hasuonato come solista con orchestrecome l’Orchestre National d’Ile de Francee frequenta normalmente i più ricercati fe-stival, da Aix-en-Provence a Montpellier.Appassionato camerista è ricercato qualeaccompagnatore dai più sensibili ed esi-genti solisti; fra questi: Renaud Capuçon.
■ VENERDÌ 13 MARZO
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Programma
L. v. Beethoven 250° dalla nascita
Sonata per vl e pf n. 2 in La magg. op. 12 n.2
Sonata per vl e pf n. 5 in Fa magg. op. 24
“La Primavera”
Sonata per vl e pf n. 7 in do min. op. 30 n. 2
Renaud Capuçonviolino
Guillaume Bellompianoforte
Il violinista francese Renaud Capuçonè conosciuto e amato in tutto il mondoper un raro equilibrio e virtuosismo e
le sue collaborazioni con le orchestre, gliartisti, le sale da concerto e i festival piùprestigiosi al mondo. Nato a Chambérynel 1976 ha iniziato gli studi musicali alConservatoire di Parigi. Trasferitosi aBerlino, ha studiato con Thomas Brandise Isaac Stern. Nel 1997 Claudio Abbadolo ha scelto quale primo violino della Gu-
stav Mahler Jugendorchester. Da allorasi è affermato come solista ai più alti li-velli collaborando con Berliner Philhar-moniker, Filarmonica di Vienna, Londone Boston Symphony. Un grande impegnoe interesse nella musica da camera lohanno portato a collaborare con altrigrandissimi artisti: con Martha Argerich,Daniel Barenboim, Khatia Buniatishvili,Hélène Grimaud, Yoyo Ma, Daniel Trifo-nov e Yuja Wang, così come insieme a
Programma
R. SchumannStudi in forma di canone
op. 56 (nn. 2, 4, 5) (arr. J. Michaels)
W. A. Mozart Variazioni KV 360
R. Schumann Märchenerzählungen
op. 132, Fantasiestücke C. Schumann/F. Liszt
Ich habe in Deinem Auge;Geheimes Flüstern hier
und dort, Widmung W. A. Mozart
Trio in Mi bem. magg. KV 498“Kegelstatt Trio”
Sabine Meyer è riconosciuta trai più importanti solisti dei nostrigiorni. A lei si deve una rinno-
vata posizione di rilievo in campoconcertistico del clarinetto. Nata aCrailsheim, ha studiato con O. Her-mann a Stoccarda e H. Deinzer adHannover, per poi intraprendere lacarriera orchestrale cominciandodalla Symphonieorchester des Ba-yerischen Rundfunks e nei BerlinerPhilharmoniker. La sua bravura l’haportata nei più importanti centri mu-sicali d’Europa, Stati Uniti, Giapponee Cina, invitata da più di trecento or-chestre. Si dedica con passione allamusica da camera, dove esploraun’ampia gamma di repertori con ar-tisti quali Daniel Müller-Schott, Ber-trand Chamayou, i Quartetti Armidae Modigliani. Artista brillante e innovativo NilsMönkemeyer è rapidamente diven-tato uno dei violisti di maggior suc-cesso, in costante crescita. Inesclusiva con Sony Classical, haall’attivo una vasta discografia insi-gnita di premi prestigiosi. Dal 2011insegna all’Università delle Belle Artidi Monaco. Pianista pluri-premiato, WilliamYoun è apprezzato dai critici per lasquisita tecnica e musicalità. Dopoaver studiato in Corea e Stati Uniti,si è perfezionato all’Università diHannover e all’Accademia Interna-zionale del Lago di Como. Trasferi-tosi a Monaco, suona in tutto ilmondo, da Seoul a New York con leorchestre più celebri e in formazionida camera. Ha inciso tutte le sonatedi Mozart con la Oehms Classics. 18 19
■ MARTEDÌ 24 MARZO
Sabine Meyerclarinetto
Nils Mönkemeyerviola
William Younpianoforte
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Programma■ VENERDÌ 3 APRILE
L. Chailly 100° dalla nascita
Variazioni nel sogno (1971)
L. v. Beethoven250° dalla nascita
6 Bagatelle op.126Variazioni Diabelli
Filippo Gorinipianoforte
Artista in residenza
Vincitore nel 2015 del Concorso “Te-lekom-Beethoven” di Bonn, a soliventiquattro anni Filippo Gorini è
uno dei più interessanti talenti della suagenerazione. Raccolto il consenso daparte di ascoltatori esigenti come quellidella Konzerthaus a Berlino, Gewan-dhaus a Lipsia, Tonhalle di Zurigo o Con-certgebouw di Amsterdam, Gorini è oraapplaudito negli Stati Uniti, Canada e Au-stralia. Diplomatosi al Conservatorio “G.Donizetti” di Bergamo e perfezionatosi al“Mozarteum” di Salisburgo, continua glistudi con Maria Grazia Bellocchio e PavelGililov, ai quali si aggiungono i preziosiconsigli di Alfred Brendel. Il suo primo CDcon le Variazioni Diabelli di Beethoven,uscito nell’agosto 2017 per l’etichettafrancese Alpha Classics, ha ricevuto i piùalti riconoscimenti dalla stampa interna-zionale: “Diapason d’Or” di ottobre 2017,5 stelle da The Guardian, BBC Music Ma-gazine e Le Monde e “Supersonic Award”Pizzicato. Gorini è anche il recentissimovincitore del Premio “Una vita nella mu-sica - Giovani” 2018, assegnato dal 1979al Teatro La Fenice di Venezia da un pre-stigioso comitato scientifico di critici e mu-sicologi. Il suo repertorio si estende dalbarocco fino ad autori contemporaneicome Stockhausen, Boulez, Adés. Èstato definito da Andrei Gavrilov “musici-sta con una combinazione di qualità arti-stiche rare: intelletto, temperamento,ottima memoria, immaginazione vivida egrande controllo”. Per questo la Filarmo-nica di Trento lo ha nominato per il trien-nio 2019-21 “artist in residence”.
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■ LUNEDÌ 5 OTTOBRE
Il Quartetto di Fiesole nasce nel 1988e cresce sotto la guida dell’indimenti-cabile Piero Farulli. Studia anche con
A. Nannoni e si perfeziona nel repertorioslavo con M. Skampa del “QuartettoSmetana” e quindi con il Quartetto Ama-deus, con S. Harada e V. Berlinsky. Nel1990 vince il Concorso Internazionale diCremona e nel 1996 il Gui di Firenze. Daquel momento il Quartetto di Fiesole tra-smette il messaggio della più luminosatradizione cameristica italiana nelle mag-giori sale da concerto e festivals di tuttoil mondo, dall’Accademia Nazionale di S.Cecilia di Roma all’Unione Musicale diTorino, dal Festival Newport e Tangle-wood (USA), al Festival des Pays de Fa-yence. Una visione cameristica sempre più com-pleta e allargata grazie anche alle colla-borazioni con M. Tipo, P. Farulli, A.Lucchesini, P. De Maria, K. Bogino, A.Meunier, N. Goerner, V. Mendelssohn emolti altri. Il Quartetto di Fiesole suonaquattro strumenti di Marino Capiccioni. A Trento si presenta impreziosito dallapresenza del violista rumeno VladimirMendelssohn, prestigiosa figura dellamusica mondiale. Nato a Bucarest dauna famiglia ricca di tradizione musicale,ha vito da giovanissimo le maggiori com-petizioni internazionali di viola e piano-forte. Ha tenuto concerti in tutto il mondoe pure corsi di perfezionamento suo-nando nei maggiori festival cameristiciassieme ad artisti quali Kremer, Kagan,Spivakov, Kristian Zimermann, i quartettiHagen, Alban Berg, Lindsay e Amadeus.
Quartetto di FiesoleAlina Company violino Simone Ferrari violino Flaminia Zanelli viola
Sandra Bacci violoncello con
Vladimir Mendelssohn viola
Programma
W. A. Mozart Quartetto in Do magg. KV 157
F. Schubert Quartettsatz in do min. op. postuma
D 703F. Mendelssohn
Quintetto in Si bem. magg. op. 87
■ VENERDÌ 16 OTTOBRE
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Con innegabile fa-scino personaleIsabelle Faust
cattura l’attenzione degliascoltatori grazie a un’in-terpretazione costruita suprofonde conoscenze delcontesto storico-esecuti-vo delle opere. Qualitàche le hanno permessodi affermarsi ai concorsiLeopold Mozart e Paga-nini ai quali sono seguitegli inviti dalle principali or-chestre del mondo (Ber-liner Philharmoniker,Boston Symphony Or-chestra…), le incisioni deigrandi capolavori, gli invitia collaborare in raffinatiprogetti cameristici. Il violoncellista franceseJean-Guihen Queyras(nato a Montreal) ha fattotesoro della sua biografiainternazionale per con-frontarsi con le più diver-se culture musicali: laletteratura antica (le collaborazioni conla Freiburg Barok Orchestra), le scrit-ture contemporanee (le frequentazionicon Boulez), le tradizioni mediterranee(concerti con gli specialisti di zarb Bijane K. Chemirani). Esploratore di ognipossibile intersezione tra musica ‘sto-rica’, contemporanea, improvvisazionee tradizioni mediterranee, è stato Artistin Residence al Concertgebouw di Am-sterdam, Festival d’Aix-en-Provence e
Isabelle Faustviolino
Jean Guihen Queyrasvioloncello
Alexander Melnikovpianoforte
Wigmore Hall di Londra. Fondatore delQuartetto Arcanto è docente all’Univer-sità di Friburgo. Alexander Melnikov, già vincitore deiconcorsi Schumann a Zwickau (1989)e Reine Elisabeth a Bruxelles (1991),ha sviluppato un forte interesse per laprassi esecutiva filologica messa in pra-tica con ensemble quali i FreiburgerBarockorchester e Akademie für AlteMusik. In qualità di solista ha suonato
con l’Orchestra del Royal Concertge-bouw di Amsterdam, la Gewandhausdi Lipsia, la Philadelphia Orchestra…,guidato da Teodor Currentzis, CharlesDutoit, Valery Gergiev. La sua collaborazione con l’etichettadiscografica Harmonia Mundi (assiemea Isabelle Faust) è culminata con la vit-toria nel 2010 del ‘Gramophone Award’per la registrazione delle Sonate di Bee-thoven.
Programma
L. v. Beethoven 250° dalla nascita
Trio per pianoforte n. 4 in Si bem. magg. op. 11
Introduzione e variazioni per triocon pf in Sol magg.op. 121a sul Lied
“Ich bin der SchneiderKakadu” di W. Müller
Trio per archi e pf n. 7in Si bem. magg.
op. 97 “L’Arciduca”
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Lucas & Arthur Jussenpianoforti
■ LUNEDÌ 26 OTTOBRE
Ifratelli olandesi Lucas (1993)e Arthur (1996) Jussen han-no ricevuto le prime lezioni di
piano nella città natale di Hilver-sum. Un talento precoce, il loro,subito individuato ed esibito per-sino davanti alla regina olandeseBeatrix. Ma i riconoscimenti del pubbliconon hanno fermato i loro studicondotti in Portogallo e Brasilecon la celeberrima Maria JoãoPires. Successivamente, Lucascompletava la propria formazionecon Menahem Pressler negli Sta-ti Uniti e Arthur si laureava alConservatorio di Amsterdam conJan Wijn. Intrapresa la carriera di duo han-no percorso le sale di tutto il mon-do da solisti e con orchestre tipola London Chamber, Dallas Sym-phony, Hong Kong Philharmonic,Philadelphia Orchestra, RoyalConcertgebouw Orchestra: re-centissimo il loro debutto al alFestival di Salisburgo con la Mo-zarteumorchester. Una fama amplificata subito danumerose incisioni discograficherealizzate grazie ad un contrattoin esclusiva con Deustche Gram-mophon firmato sin dal 2010. Il concerto di Trento sarà occa-sione per ascoltarli nella dupliceveste del duo di pianoforti e delpianoforte a quattro mani in unprogramma assolutamente affa-scinante.
Programma
W. A. Mozart Sonata per 2 pf in Re magg.
KV 448 (375a)
F. Schubert Allegro in la min. per pf
a 4 mani (“Lebensstürme”) op. 144 D 947
M. RavelLa Valse
Poème chorégraphique
C. Debussy Six Épigraphes Antiques
S. RachmaninovSuite n. 2 (1901) per 2 pf op. 17
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■ VENERDÌ 6 NOVEMBRE
Programma
F. Schubert Trio n. 1 in Si bem. magg. op. 99 D 898
R. Schumann Fantasiestücke in la min. op. 88
D. Sostakovic Trio n. 2 in mi min. op. 67
Nell’aprile del 2017, all’Elbphilhar-monie di Amburgo, tre affermatisolisti abituati alle grandi folle e
alle spettacolari partiture con orchestra,decidevano di riservare una parte delloro lavoro a un repertorio particolaredella musica da camera, il Trio con pia-noforte. Cominciava così l’avventuraartistica del Trio Weithaas, Hecker,Helmchen: un percorso intimo nel qua-le confluivano l’esperienza di Antje Wei-thaas e le irruenti personalità deigiovani Martin Helmchen e Marie-Eli-sabeth Hecker. Il carisma di Antje Wei-thaas sul palcoscenico è stato costruitoa fianco delle più apprezzate orchestree direttori: Bamberg Symphony, Dre-sden Philarmonic , Los Angeles Philar-monic, BBC Symphony…, Sir NevilleMarriner, Yuri Temirkanov... Antje Wei-thaas ha iniziato lo studio del violino aquattro anni, perfezionandosi alla Ho-chschule Hans Eisler di Berlino. Vinci-trice dei concorsi Kreisler, Bach di
Lipsia, Joachim di Hannover, dal 2004è docente all’Università delle Arti di Ber-lino. La violoncellista Marie-ElisabethHecker, nata a Zwickau nel 1987 haattirato l’attenzione del mondo interna-zionale grazie al successo riportato nel2005 al Concorso Rostropovich dove,per la prima volta, un concorrente sivedeva assegnare primo premio e duepremi speciali. Da allora è una dellepiù richieste soliste e cameriste d’oggi.Allieva di H. Schiff, suona in duo con ilmarito, il pianista Martin Helmchen edè (dal 2017) docente alla Hochschulefür Musik di Dresda. Altrettanto strepi-toso è il curriculum di Martin Hel-mchen, da anni sulla scena internazio-nale assieme a Berliner, Wiener Phil-harmoniker, London Philharmonic e Bo-ston Symphony Orchestra. Una carrierainiziata nel 2001 con la vittoria al Con-corso C.Haskil. Dal 2010 Helmchen èprofessore associato di musica da ca-mera presso l’Accademia di Kronberg.
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Trio WeithaasAntje Weithaas
violinoMarie-Elisabeth Hecker
violoncelloMartin Helmchen
pianoforte
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■ MARTEDÌ 10 NOVEMBRE
Alexandre Tharaudpianoforte
Il pubblico e la critica internazio-nale considera Alexandre Tha-raud il “nuovo” grande pianista
francese. La sua fama travalica lesale da concerto, intercettando lasensibilità di un pubblico ben piùvasto dei semplici amateurs graziealla partecipazione a film e trasmis-sioni radio-televisive. A lui e al suopianoforte è stato affidato il ricordo,all’Eliseo, delle vittime degli attentatidi Parigi. In più lingue è stato tra-dotto il suo libro dal titolo emblema-tico: “Montrez-moi vos mains”, inarrivo anche in Italia. Il suo doppioCd dedicato a Erik Satie è stato permesi nella top ten delle vendite dimusica leggera in Francia e pluripre-miate sono state le registrazioni de-dicate al repertorio cembalistico(eseguito al pianoforte) di Bach,Scarlatti, Couperin e Rameau, af-fiancate dall’integrale pianistica diMaurice Ravel e a capitoli importantidi Chopin, Mozart, Beethoven, Ra-chmaninv. Dopo essersi confrontatacon le sue esecuzioni, la casa edi-trice Bärenreiter lo ha incaricato dicurare la nuova edizione critica dellemusiche pianistiche di Ravel. Comescrive la critica, il pianismo di Ale-xander Tharaud si presenta con“una tecnica trascendentale, perfe-zione ritmica, potenza e graniticità ditocco alternata a leggerezza aerea,ricca tavolozza dinamica, spiccatosenso della ricerca timbrica”. Qualitàche il pubblico di Trento riconosceràimmediatamente.
Programma
F. Couperin 7 pieces
J. Haydn Sonata (tba)
M. Ravel Sonatine
R. Hahn ‘Versailles’
from ‘Le rossignol éperdu’
M. Ravel La Valse
(arr. A. Tharaud)
Semplicemente ammaliante è ilsuono e la grazia della violinistagiapponese Sayaka Shoji, vincitrice
nel 1999 del Premio Paganini a Genovae poi ospite contesa dai direttori artisticidi tutto il mondo. Una prodigiosa capacitàtecnica e un temperamento dionisiaco,negli anni sempre più assecondati daun fraseggio drammatico unito a flessuosemovenze liriche mai svenevoli, masemplici e amplificate dal suono delsuo violino Elman Stradivari del 1729:così si presenta ora Sayaka Shojiaccanto a direttori come Yuri Temirkanov,Whun Chung o Antonio Pappano, conorchestre che domina in manieraimperiosa con fascino e intelligenza.Nel 1997, quando si è esibita al festivaldi Lucerna, aveva solo quattordici annie diciassette quando ha inciso insiemea Zubin Metha per la Deutsche Gram-mophon. Ora, con una musicalità piùmatura, si dedica con generosità anchealla musica da camera a fianco di VadimRepin, Mikhail Pletnev, Lang Lang. ATrento arriva con il pianista VikingurOlafsson, il “Glenn Gould d’Islanda”come è stato definito dal New YorkTimes per la sua grande capacità co-municativa, frutto di una rara combinazionedi musicalità appassionata, virtuosismoesplosivo e curiosità intellettuale.Olafsson, artista esclusivo della DeutscheGrammophon, ha completato la suaformazione alla Juilliard School di NewYork. Nel suo percorso artistico Olafssondedica uno spazio artistico particolareall’esecuzione di nuovi concerti per pia-noforte collaborando con maestri qualiGlass, Simpson, Bjarnason, Tomasson.
■ GIOVEDÌ 26 NOVEMBRE
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Programma
J. S. Bach Sonata n. 2 in La magg. BWV 1015
B. Bartok Sonata n. 1
per vl e pf op. 21 Sz 75
S. ProkofievCinque melodie per vl e pf op. 35
J. BrahmsSonata per vl
e pf n. 2 in La magg.op. 100
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Vikingur Olafssonpianoforte
Sayaka Shojiviolino
■ MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE
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Programma
Quintetto di fiati di Santa Cecilia Orchestra reale
del ConcertgebouwAndrea Oliva flauto Francesco Di Rosa
oboe Calogero Palermo
clarinetto Andrea Zucco
fagottoGuglielmo Pellarin
corno Leonora Armellini
pianoforte
G. Ligeti6 Bagatelle
per quintetto a fiati
N. Rimsky-KorsakovQuintetto
in Si bem. magg. per pf e fiati
L. ThuilleSestetto per pf e fiati
in Si bem. magg. op. 6
Leonora Armellini, si è diplomata a 12 annicon Laura Palmieri perfezionandosi quindicon Sergio Perticaroli all’Accademia di S.Cecilia di Roma. Trae sempre grande ispi-razione dalle lezioni con Lilya Zilbersteinpresso l’Hochschule für Musik und Theaterdi Amburgo e Marian Mika, con il quale ap-profondisce in particolare il repertorio cho-piniano. Leonora Armellini ha tenuto più di300 concerti in sale come la Carnegie WeillRecital Hall di New York o Musashino Con-cert Hall di Tokyo. In tanta attività trova iltempo per curare anche la musica da ca-mera dimostrando, come nel progetto pre-sentato a Trento, una particolarissimasensibilità artistica.
Il quintetto di fiati, equivalente per impor-tanza al quartetto d’archi, rappresentaper i fiati la formazione più completa a li-
vello sonoro e ricca di repertorio. L’idea delgruppo invitato a Trento è ricreare con que-sta piccola, ma eterogenea, formazione tuttala ricchezza dei timbri orchestrali, facendotesoro, nel momento esecutivo, delle espe-rienze raccolte dai protagonisti durante letournée nelle più importanti sale internazio-nali, lasciando però libero spazio anche alleforti personalità individuali che caratterizza-no ‘l’italianità nel mondo’, premiata nei piùimportanti concorsi dello strumentalismo per‘legni’ e ‘ottoni’. Una ‘italianità’ osservata e‘prelevata’ all’interno di due fra le miglioriorchestre europee: l’Orchestra dell’Acca-demia di Santa Cecilia e l’Orchestra realedel Concertgebouw di Amsterdam.Vinci-trice del premio “Janina Nawrocka” al Con-corso F. Chopin di Varsavia (ottobre 2010),
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■ VENERDÌ 18 DICEMBRE Programma
W. A. Mozart Quartetto per archi n. 7
in Mi bem. magg. KV 160
P. I. Caikovski Quartetto n. 3
in mi bem. min. op. 30 Sestetto per archi in re min. op. 70
‘Souvenir de Florence’
Quartetto Modigliani Amaury Coeytaux violino
Loic Rio violino Laurent Marfaing viola
François Kieffer violoncellocon
Veronika Hagen viola Clemens Hagen violoncello
Fin dall’uscita dal Conservatorio di Pa-rigi (2003) il Quartetto Modiglianiha attirato l’attenzione della critica
vincendo il concorso di Eindhoven (2004),seguito, nel 2006, dallo “Young ConcertArtists Auditions” di New York. Certezzeche hanno indirizzato i quattro artisti versoun lavoro ancor più severo sotto la guidadel Quartetto Ysaÿe, del Levin, Kurtag eQuartetto Artemis. Oggi la formazionefrancese è ospite fissa delle sale e stagionipiù prestigiose al mondo e continua a de-dicarsi alla musica da camera anche informazioni differenti, collaborando con mu-sicisti quali Nicholas Angelich, Sabine Me-yer, Beatrice Rana e Renaud Capuçon.Nella presente stagione tra gli appunta-menti più importanti ci saranno le perfor-mance in collaborazione con ChristianZacharias a Evian, un primo tour in Europacon l’Ottetto di Schubert, insieme a SabineMeyer e una presenza in Italia con duecomponenti il Quartetto Hagen, i fratelliVeronika (viola) e Clemens (violoncello),coinvolti nell’esecuzione di una delle pa-gine più affascinanti scritte per la cameri-stica da Caikovski, il Sestetto per archi‘Souvenir de Florence’.
Modalità di abbonamentoAbbonamenti: da lunedì 16 dicembre presso la Sede di via Verdi 30 oppure
su prenotazione via mail o telefono 0461.985244. Abbonamento intero Intera Stagione Euro 200Primavera Euro 140Autunno Euro 120Abbonamento ridottoIntera Stagione Euro 170Primavera Euro 120Autunno Euro 100Biglietti StagioneIntero Euro 25Ridotto over 65 Euro 20Ridotto under 30 Euro 15Studenti Universitari *Euro 8
*se in possesso della Carta dello studente
Quota sociale (solo abbonati) Euro 10
La Società si riserva di apportare ogni variazione che si rendesse necessaria indipendenza di ragioni tecniche e organizzative.
Tutti i concerti avranno inizio alle ore 20.30
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Sala Filarmonica, Via Verdi, 30 - 38122 - Trento - Inizio concerti: ore 20.30Tel. 0461.985244 - [email protected] - www.filarmonica-trento.it