30-06-2012 1 INFERTILITÀ MASCHILE aspetti eziologici e patogenetici Prof. Riccardo Volpi Centro di Andrologia Medica Dip. di Medicina Interna e Scienze Biomediche Seminari Monografici di Medicina del Lavoro Edizione 2012: Sistema endocrino e lavoro Parma, 22 Giugno 2012 INFERTILITÀ L’infertilità di coppia è un importante problema medico e sociale ed interessa circa il 15-20 % delle coppie in età fertile nei paesi industrializzati. Nella metà dei casi la causa è da ricercare nel maschio. ANDROLOGO MEDICINA INTERNA GENETICA ENDOCRINOLOGIA BIOLOGIA MOLECOLARE SEMINOLOGIA MICROBIOLOGIA
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30-06-2012
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INFERTILITÀ MASCHILE aspetti eziologici e patogenetici
Prof. Riccardo Volpi Centro di Andrologia Medica
Dip. di Medicina Interna e Scienze Biomediche
Seminari Monografici di Medicina del Lavoro Edizione 2012: Sistema endocrino e lavoro
Parma, 22 Giugno 2012
INFERTILITÀ
L’infertilità di coppia è un importante problema medico e sociale ed interessa circa il 15-20 % delle coppie in età fertile nei
paesi industrializzati. Nella metà dei casi la causa è da ricercare nel maschio.
ANDROLOGO
MEDICINA INTERNA
GENETICA
ENDOCRINOLOGIA
BIOLOGIA MOLECOLARE
SEMINOLOGIA
MICROBIOLOGIA
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Definizione di infertilità
Il termine infertilità di coppia indica l’incapacità a concepire dopo almeno 12 mesi di rapporti sessuali regolari, non protetti
L’infertilità idiopatica dovrebbe essere distinta dalla infertilità inspiegabile in cui entrambi i membri della coppia pur non presentando alterazioni organiche dimostrabili, non sono in grado di raggiungere il concepimento.
L’infertilità idiopatica maschile fa riferimento invece alla presenza di alterazioni quali/quantitative del liquido spermatico non ascrivibili a nessuna condizione o noxa patogena.
Patologie ipotalamo-ipofisarie
Patogenesi: deficit di GnRH e/o gonadotropine
1. Cause congenite
Deficit congenito di Gn-RH (s. Kallmann) Mutazioni subunità delle gonadotropine Alterazioni della secrezione delle gonadotropine
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Patologie ipotalamo-ipofisarie Patogenesi: deficit di GnRH e/o gonadotropine
Alterazioni del cromosoma Y: microdelezioni (azoospermic factor). Biopsia tipica per arresto maturativo delle linea germinale o presenza di sole cellule di Sertoli.
Criptorchidismo Cancro del testicolo Varicocele
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Ipogonadismo primario Patogenesi: azoospermia, oligo-zoospermia 1. Alterazioni congenite o di sviluppo dei testicoli
Alterazioni del recettore o della sintesi androgenica: alterazioni steriche o post-recettoriali complete o incomplete (s. Reifenstein), deficit della
5-α-reduttasi Alterazioni dei recettori o della sintesi
estrogenica: causa di iperproduzione di fluido tubulare con alterata spermatogenesi
Mutazione inattivante il gene del recettore dell’FSH
2. Alterazioni acquisite della funzione testicolare (con eventuale conservazione della componente endocrina di
Leydig)
Telefoni cellulari: dati non consistenti Fumo: oligo-zoospermia, ma dati non definitivi Ipertermia: dispermia, ma dati non consistenti Anticorpi anti-spermatozoi: agglutinazione Associazione a malattie sistemiche:
Cute e annessi Perdita peli sessuali, iposecrezione sebacea, fini
rughe Genitali esterni
Sviluppo puberale (stadi di Tanner) Varicocele Orchidometria
Seno Ginecomastia: alterato rapporto A/E
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Spermiogramma Il liquido seminale deve essere raccolto dopo 2-7
giorni di astinenza sessuale, possibilmente in ambulatorio o eventualmente a casa. In tal caso occorre consegnarlo al laboratorio entro 1 ora.
Utile verificare almeno due campioni a distanza di due settimane per la variabilità intrinseca dell’eiaculato.
Utilizzo di metodiche standardizzate secondo le direttive dell’OMS
Spermiogramma Volume > 1,5 ml
↓V + azoospermia o grave oligozoospermia: ostruzione genitale
Concentrazione degli spermi > 15 x 106/ml Valori di per se non dirimenti Presenza di cellule immature: dispermatogenesi Leucociti: infezione Agglutinazione: anticorpi anti-sperma
Motilità Progressiva (>40%), non progressiva (32%),
immobili Morfologia normale >4% Iperviscosità
Flogosi
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Spermiogramma
Lo spermiogramma non costituisce di per sé un criterio assoluto di demarcazione fra maschi fertili e infertili.
L’assenza di sperma nell’eiaculato non indica necessariamente un deficit di produzione testicolare. Occorre escludere un’eiaculazione retrograda, l’assenza congenita dei vasi deferenti e tutte le cause di azoospermia ostruttiva.
Spermiogramma-esami specialistici
Anticorpi anti-sperma in presenza di agglutinazione. Significativi se il 50% o più degli spermi ne viene rivestito.
Fruttosio: marker della funzionalità vescicolare. Se assente o basso, probabile ostruzione o agenesia dei dotti deferenti.
Coltura (eventualmente dopo massaggio prostatico): ricerca di infezioni.
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Spermiogramma-esami specialistici
Test d’interazione con muco-cervicale: valuta se l’alterazione è a carico del muco cervicale o degli spermatozoi
Test di funzionalità degli spermi Analisi cinematica compiuterizzata degli spermi Reazione acrosomiale Test di penetrazione della zona pellucida
dell’ovocita di criceto Test di ancoraggio alla zona pellucida
dell’ovocita umano (IVF) Dosaggio dei ROS nello sperma Analisi della cromatina spermatica e della
struttura del DNA
Test genetici Ricerca mutazioni gene CFTR: associate ad
azoospermia ostruttiva. Ricerca mutazioni e alterazione dei cromosomi
sessuali Delezioni regioni AZFa e AZFb su cromosoma
Y: oligozoospermia o sindrome delle sole cellule di Sertoli.
Analisi del cariotipo (S. Klinefelter) Alterazioni triplette CAG del recettore per gli
androgeni
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Test endocrini Testosterone: al mattino, ripetuto su due campioni
(eventualmente anche il Te libero o meglio la frazione biodisponibile)
LH e FSH: D.D. tra ipogonadismo primitivo, secondario o da doping (in presenza di androgenizzazione)