IMMOBILIARE GRANATA 392 3431998 · 2020. 2. 25. · Dunque, si rinnova il duello tra la Salernitana e il Livorno. E la Bersagliera, con la componente casalinga a favore, non può

Salernitana, non mollare!!

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Il Commento del Direttore

di Antonio CALENDA

Salernitana, adessonon devi mollare

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a sconfitta di lunedi sera contro il Chievo Verona, peraltro condizionata in parte da un rigore Linesistente concesso ai clivensi da un «generoso» Forneau, ha momentaneamente ferma-to la corsa dei granata, ma non ne hanno alterato la posizione in classifica, ancora in piena lotta per poter centrare l’obiettivo del secondo posto e in subordine disputare i play-off.Quello che invece dispiace di più di questa sconfitta è l’aver perso contemporaneamente Cicerelli (dovrebbe trattarsi di una distorsione non grave) e soprattutto Lombardi, (Strappo muscolare grave la presunta diagnosi per lui), che dovrebbe tenere quest’ultimo lontano dai campi di gioco per diverse settimane, proprio nel momento topico della stagione, davvero pecca-to.Fortuna che, domenica pomeriggio arriva all’Arechi il Livorno dell’amato mister Roberto Breda che, almeno sulla carta, non avanza grandi velleità di classifica , visto che con i suoi 14 punti e l’ultimo posto in classifica oramai sembrerebbe destinato alla lega Pro, ma attenzione comunque alla voglia di «togliersi lo sfizio» di qualcuno.La Salernitana ha, l’occasione di riscattarsi immediatamente dalla brutta prestazione di Verona e soprattutto non deve regalare punti agli avversari, in special modo nelle gare casalinghe. Il buon Ventura, sa bene come motivare i suoi ragazzi e, anche con queste pesanti assenze, credo che oggi i granata riusciranno a portare a casa un risultato positivo, perché adesso è il momento di essere tutti uniti per un obiettivo che, da 5 anni a questa parte è più vicino che mai.Forza Salernitana

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Il Livorno di Roberto Bredanon ha più nulla da chiedere

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4 punti, 20 gol fatti e 41 subiti in 24 giorna-1te, con il solo quartultimo posto lontano già 12 punti. Quello che si presenta all'Arechi è un Livorno in condizioni disperate.

In caso di difesa a 3, il ballottaggio è tra Di Gennaro - che Breda ha mandato in campo al 46' contro il Cosenza - e Boben. Complice la squalifica di Agazzi, espulso nella debacle della scorsa settimana, l'unico certo di

Ai loro lati, in linea o più avanzati in base all'assetto tattico prescelto, giostrano di solito Delprato e Porcino. Il primo è un duttile (si disimpegna anche da mediano o da interno di centrocampo) esterno destro classe '99 di proprietà dell'Atalanta, costantemente nel giro dell'Under 21; Porcino è invece un laterale mancino proveniente dal Catania, autore di 3 assist in questa stagione.

Davanti a lui, a seconda del piano di gara, una difesa a 3 o a 4 uomini: il nuovo arrivato Matias Silvestre, centrale argentino classe '84 con lunghi trascorsi in Serie A, sembra inamovibile; accanto a lui dovrebbe disimpegnarsi Bogdan, centrale croato ex Catania. Dotato di una fisicità dirompente e solido in marcatura, nel corso della scorsa stagione è stato tra i migliori interpreti della categoria e ha attirato su di sé le attenzioni di numerosi club, tra cui anche la Salernitana.

Una condizione psicologica non necessaria-mente negativa, visto che potrebbe subentrare una certa spensieratezza. Il Livorno di Breda, tornato sulla panchina amaranto dopo l'interregno Tramezzani, è la classica ceneren-tola del campionato: rosa extra-large e poche certezze per una squadra che lo scorso anno aveva costruito buona parte della propria salvezza sulle qualità di calciatori (Diamanti, in parte l'ex della partita Giannetti) non adeguata-mente sostituiti. Tra i pali, dopo un serrato ballottaggio con il ceco Zima, l'ha spuntata Plizzari. Il portierino classe 2000 - ottimo protagonista degli ultimi Mondiali Under 20 e più volte accostato, vista anche la comune militanza in rossonero, a Gigio Donnarumma - è tornato a difendere i pali di una squadra di B dopo l'interlocutoria esperienza di Terni di due stagioni fa, confermando di necessitare ancora di tempo per raggiungere una compiuta maturi-tà tecnica.

La scoppola rimediata al Picchi contro il Cosenza (0-3) in quella che aveva il sapore di un'ultima spiaggia e la travagliata trattativa per la cessione delle quote della società amaranto dallo storico presidente Aldo Spinelli a Majd Yousif, nel momento in cui questo periodico va in stampa non ancora arrivata all'agognato closing, hanno influenzato la marcia di avvici-namento dei toscani alla partita di Salerno. L'impressione è che agli uomini di Breda, in attesa di giorni migliori, resti il solo compito di onorare il campionato e di cercare un autentico miracolo sportivo fino a quando la matematica non li condannerà.

Qui Arechi

di Valerio RONGA

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un posto in mediana è capitan Luci, bandiera amaranto ed unico superstite dell'ultima stagio-ne del Livorno in Serie A. Accanto a lui potrebbe rivedersi Federico Viviani, talentuoso regista classe '92 la cui carriera è stata finora pesante-mente influenzata dagli infortuni; in alternativa, o anche in aggiunta, il dinamico incursore Rocca o il più fantasioso Rizzo, senza scartare l'ipotesi di un avanzamento in mediana di Delprato, con uno tra Morganella e Morelli a prenderne il posto sulla corsia di destra. Un quadro di confusione che ben si attaglia alla situazione societaria e di classifica in cui versa-no i labronici. Non meno complessa la situazio-ne in attacco: l'unico inamovibile è Marras, capocannoniere amaranto con 7 gol. Esterno o seconda punta ex Alessandria e Pescara, il suo mancino è tra i più pericolosi della categoria. Veloce e dotato di una buona tecnica di base, si distinse in Salernitana-Pescara 2-4 della scorsa stagione, mettendo a referto 2 assist e causando continui problemi a Vitale prima e, soprattutto, Gigliotti poi. Accanto a lui, salutato a gennaio Raicevic, parte favorito Sven Braken. Olandese classe '93, Braken è il classico centravanti di manovra più a suo agio a manda-re in gol i compagni che a mettersi in proprio. Autore di una sola rete in campionato, nel corso delle ultime settimane ha però lanciato segnali di crescita. In caso di tridente, il ballottaggio dovrebbe essere tra il talentuoso Marsura - reduce da un infortunio e rientrato tra i convoca-ti proprio la scorsa settimana - e Murilo, che si f a i n v e c e p r e f e r i r e s o t t o i l p r o f i l o dell'abnegazione. Più defilati, infine, Mazzeo e il nuovo arrivato Franco Ferrari. Il quadro che emerge da questo Livorno è a tinte fosche: la situazione di classifica, il delicato passaggio di mano societario, una rosa abnorme che rende difficile anche lavorare in settimana sono condizioni che rendono davvero difficile ritrova-re il bandolo della matassa. Tali considerazioni, se senz'altro valide per un'analisi delle prospet-tive del Livorno in questa Serie B, non devono però indurre a sottovalutare l'impegno: del resto appena due settimane fa i labronici hanno imposto il pari al Pordenone, certo in difficoltà ma comunque superiore, alla Dacia Arena. L'auspicio è che, oltre al valore intrinseco, dal confronto dell'Arechi emerga la netta differenza di motivazioni delle due squadre.

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Nell’ultimo ventennio, però, ambedue i club hanno dato origine a partite e m o z i o n a n t i e s p e t t a c o l a r i . Nell’annata 2002/03, l’undici di Zeman conquista il primo successo stagiona-le alla quinta giornata contro gli ama-ranto: Vignaroli e Dobrijevic i protago-nisti della gara. In via Allende, gli appuntamenti seguenti fanno registra-re due hurrà ospiti (entrambi per 0-2).

Servirà una prestazione di spessore per limitare gli ospiti. E non sottovalu-tarli. I precedenti, d’altra parte, sorri-dono alla Bersaglia che ha colleziona-to 10 vittorie, 7 pareggi e 4 sconfitte nei 21 confronti sul suolo campano. Per un bilancio realizzativo di 25 gol segnati e 19 incassati. Il primo incon-tro risale alla stagione 1945/46: uno 0-0 che permette ai due team di dividersi la posta in palio. Nel testa a testa successivo, disputato in massima serie, il Cavalluccio guidato da Morisco e Buzzegoli viene superato dai toscani (2-4, ndr). Il successo giunge in cadetteria nel 1949/50 con la rete di Castaldo. I granata riescono a dare continuità ai risultati, il filotto viene interrotto soltanto sul finire degli anni Settanta.

E concretizza il necessario. Senza strafare, non complicandosi la vita e gestendo il possesso. In aggiunta, lo spirito di sacrificio in fase difensiva e la quadratura trovata dal tecnico. Allo stadio Arechi, nell’impianto tornato ad essere un bunker inespugnabile, la Salernitana accoglie il Livorno. Gli amaranto stanno vivendo una stagio-ne complicata, all’ultimo posto in graduatoria e con un ambiente ridotto al minimo storico.

na solidità mentale da grande Usquadra e una forma fisica da far invidia. In un anno solare che, finora, sta sorridendo alla brigata di Gian Piero Ventura. La squadra gioca, lo fa bene.

di Francesco FIORILLO

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Due squadre agli antipodi, laSalernitana ospita il Livorno

Dunque, si rinnova il duello tra la Salernitana e il Livorno. E la Bersagliera, con la componente casalinga a favore, non può fallire un’opportunità colossale per avvicinarsi alle posizioni nobili.

Nel 2015/16 il tris, con le firme di Donnarumma, Coda e Zito, regala tre punti pesantissimi in ottica salvezza. L’ultima sfida è dell’ottobre 2018: si materializza un altro 3-1, doppietta di Bocalon e punizione chirurgica di Pucino.

di Francesco FIORILLO

L’analisi tecnico- tatticaS

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È lucido e diligente nel momento del ripiegamento, è puntale nell’accom pagnare la manovra offensiva. È l’ultimo ad arrendersi nonostante il punteggio penalizzante. Al 90’, con un insuccesso ormai definito, Maistro ha dato vita a una serpentina in solitaria prima di liberare il destro ribattuto dai centrali. Un tiro spedito diritto verso lo specchio, ostacolato soltanto dalla difesa ad oltranza dei veneti. Cerca d’inventare con verticalizza-zioni e palloni smistati sulle corsie, ma le azioni vengono interrotte puntualmente. Eppure, quando si attiva, sembra dare

Una disfatta, quella in esterna, che potrebbe rivelarsi utile per il prosieguo della stagione. Sulle motivazioni e la volontà di riscatto del Cavalluccio già a partire dal match casalingo con il Livorno. E, inoltre, il ko di Verona ha certificato una certezza attuale della Bersagliera: il giovane Fabio Maistro. In perenne cresci-ta e mezzala di qualità nella rosa, il classe 1998 ha sfoderato un’altra prova positiva. Non trascendentale, s’intende. Ci si aspetta sempre qualcosa in più da un calciatore finito nel giro della Nazionale Under 21. Tuttavia, il nativo di Rovigo si è distinto rispetto ai compagni: sufficiente nella performance offerta ed elemento che si conferma assolutamente utile nella doppia fase della Salernitana.

Sottotono, a tratti spenti e per nulla concreti. Si possono riassumere così i 97’ (compreso l’extra-time)

della Salernitana al Bentegodi. Contro una squadra in flessione nel recente periodo, il gruppo di Gian Piero Ventura non è riuscito a sfoggiare la migliore prestazione. Anzi, l’undici ha sofferto il catenaccio e ha rischiato nei diversi contropiedi. Oltre all’ancor dubbioso episodio del calcio di rigore. Poche chan-ce nell’area clivense, tutte clamorose mancate dagli attaccanti granata. E al triplice fischio, i padroni di casa si lasciano andare alla festa. Mentre su sponda ospite s’accende un pizzico di malumore per la prova fornita e il risultato maturato.

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Una sconfitta che evidenziauna certezza Maistro!

l’impressione di poter incidere. Ventura lo sta premiando con la continuità sul terreno di gioco. E l’ex Rieti sta rispettando la fiducia datagli. La Salernitana, nel frattempo, si coccola il temporaneo patrimonio. In attesa di una permanenza futura.

foto U.S. Salernitana1919

di Giuseppe PUCCIARELLI

il punto sulla BUn duo alle spalle del Benevento capolista

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4 sono le giornate di Serie B 22019/2020 disputate finora. Vale a dire, facendo un mero calcolo aritmetico, che ne mancano 14 alla conclusione del campionato. Ci appre-stiamo, dunque, a entrare nell'ultimo terzo di stagione, ossia il periodo che emanerà i verdetti di questo torneo cadetto. Almeno, quelli che rimangono da emanare, dato che un paio sembre-rebbero essere già assodati. Come la promozione in A del Benevento. Si aspetta solo la certezza aritmetica per poter definitivamente celebrare gli Stregoni di Pippo Inzaghi. Che intanto continuano a vincere. Il successo interno per 2-1 sul Pordenone è giunto grazie ai gol di Viola e Roberto Insigne, mentre per i Ramarri al 91' è andato in rete l'ex Salernitana Bocalon. Il Benevento ora è a +17 sul duo insegui-tore composto da Frosinone e Spezia. I ciociari, nonostante le numerose assenze, hanno regolato allo “Stirpe” il Perugia per 1-0 grazie a un guizzo di Rohden. I liguri mettono a referto il quinto successo consecutivo con il 3-1 interno ai danni dell'Ascoli. I marchigia-ni di Stellone erano pure passati in vantaggio con Morosini ma, rimasti in 10 per l'espulsione di Troiano, subisco-no il ritorno dei bianchi di Italiano con Mastinu, Gyasi e Nzola. Perde terreno il Crotone, che esce sconfitto dal “Menti” di Castellammare. La Juve Stabia, infatti, si impone per 3-2. Armenteros e Benali avevano rimonta-to l'iniziale vantaggio delle Vespe di Forte. Ma Calò rimette le cose a posto e all'89' Addae fa esplodere lo stadio. P r o s e g u e l a r i m o n t a p l a y o f f dell'Empoli. Marino ottiene il terzo successo su tre gare da quando allena i toscani. Gli azzurri si impongono 2-1 nel derby toscano con i l Pisa. Successo in rimonta, con Frattesi e Tutino (gol di quest'ultimo al 96') che ribaltano l'iniziale vantaggio nerazzurro di Masucci. Sta invece svanendo l 'effetto Legrottaglie a Pescara.

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l match di Verona ha rasentato il classico Ilunedì nero per la Salernitana. Un rigore generoso, l’ennesima decisione arbitrale dubbia, l’infortunio grave di Lombardi, la telecronaca di Dazn, che per poco non esaltava anche il magazziniere del Chievo, e perché no, anche l’atteggiamento un tantino compassato, forse stanco, di Djuric e compagni ha fatto si che la trasferta veneta sia risultata indigesta ai tifosi granata. Una sconfitta dolorosa soprattutto perché il Chievo non ha mostrato di essere superiore, ma che ci può stare durante un campionato lungo ed estenuante come quello cadetto. Tutt’al più, ciò che rende davvero amara la serata al Bentegodi è stato l’infortunio di Lombardi, uscito in lacrime in barella e soggetto, probabilmente, ad un lungo stop. Una brutta tegola per Ventura che aveva individuato nell’ex Lazio il quid in più in questo sorprendente inizio di seconda parte di stagione. Ora lo stop, e la necessità, pare, di dover cambiare anche spartito tattico con il Livorno attese anche le non perfette condizioni di Cicerelli. Un peccato davvero, che rende triste la serata di lunedì ma che non deve abbattere più di tanto i granata, i

di Armando IANNECE

Momento GranataSalernitana più forte diDAZN, arbitri e sfortuna

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Foto: fonte internet

quali, serata storta a parte, hanno dimostrato di possede-re qualità importanti per rimanere lì, sino alla fine, per giocarsi le loro carte in campionato al pari delle altre. Certo, parlare con il senno di poi è facile, ma se Gondo avesse centrato la porta in almeno una delle due occasio-ni avute, probabilmente, staremmo parlando di un altro match. Così come non ci si può esimere dall’evidenziare l’ennesima decisione arbitrale dubbia, se non sbagliata, a carico dei granata. Lungi dal voler rappresentare un alibi, ma gli episodi stanno davvero incominciando ad essere troppi nonostante la società abbia fin qui preferito mante-nere un profilo basso. Chissà che forse urlando si risolva qualcosa? Non vogliamo pensarlo, ciò nonostante, auspichiamo una maggiore attenzione della terna arbitra-le per la Salernitana con l’augurio, altresì, che questo discusso Var faccia presto il suo esordio nel torneo cadetto. Ad ogni modo ciò non dovrà circondare la mente dei ragazzi di Ventura, chiamati ad un pronto riscatto contro il Livorno. Contro l’ultima in classifica, alla dispera-ta ricerca di punti, seppur senza Akpà squalificato e Lombardi out, la Salernitana ha una ghiotta chance di riavvicinarsi al secondo posto ed iniziare questo ciclo di fuoco nuovamente con il vento in poppa. Resettare Verona, e concentrarsi già sulla prossima avversaria. Guai a sedersi o pensare di essere ridimensionati, questa Salernitana ha tutte le carte in regola per riaprire un mini ciclo vincente.

Chievo V - Salernitana 2 - 0

Tifo granata

I Poster di SalernoGranata

Cristiano LOMBARDI

Focus su...

di Ludovica MAISTO

Cristiano LOMBARDI,la freccia granata

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Nell'estate 2018 fa ritorno alla Lazio che lo cederà in prestito a gennaio dell'anno successivo al Venezia, non evitando la retrocessione dei lagunari ai playout proprio contro la sua squadra attuale. Il 18 luglio 2019 passa in prestito alla Salernitana dove segna il suo primo gol in Serie B il 30 novembre nella gara interna contro l'Ascoli terminata 1 - 1.

Sempre nel 2017 ottiene il suo primo titolo vincendo la Super Coppa Italiana in occasione del match vinto per 2 - 3 sulla Juventus. Il 31 agosto dello stesso anno viene ceduto a titolo tempora-neo al Benevento, terminando la stagione con 17 presenze e la retrocessione della Strega.

Nella stagione 2016-17 fa ritorno alla Lazio dove ritrova il suo ex allenatore Simone Inzaghi che decide di trattenerlo dandogli la possibilità di esordire in Serie A nella gara esterna vinta contro l'Atalanta dove segna la rete del momentaneo 0-3. Il 30 marzo 2017 rinnova con la società laziale fino al 2022.Termina la sua prima stagione in biancoceleste realizzando una rete in 19 presenze.

La sua prima rete da professionista arriva il 26 settembre 2016 con il gol partita nella vittoria casalinga per 1 a 0 contro l'Aquila. Conclude la stagione con l'Ancona con 26 presenze e 4 reti.

Il 31 agosto 2015 viene ceduto ancora una volta in prestito all'Ancona in Lega Pro. Anche questa volta il suo esordio arriva il 13 settembre, in occasione della trasferta vinta per 0-1 contro il Prato.

Conclude l'esperienza in terra siciliana con 12 presenze.

Nel 2011 viene acquistato dalla società laziale che lo inserisce nella propria Primavera dove si mette ben in evidenza mettendo a segno 22 reti in 50 partite vincendo anche un Campionato Primavera, una Coppa Italia Primavera ed una Supercoppa Primavera. Per questo motivo il 12 luglio 2014 il Trapani lo acquista a titolo temporaneo in Serie B, dove esordisce il 13 settembre nella gara casalinga vinta per 2 a 1 contro il Cittadella.

Il numero 25 della Salernitana inizia la sua esperienza calcistica nel piccolo club del Calcio Tuscia di Viterbo, per trasferirsi successivamente a Siena.

Cristiano Lombardi nasce a Viterbo il 19 agosto 1995.

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