Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Istituto Professionale di Stato PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI "L. MILANI" di MEDA (MB) C.F. 83007880152 – www.ipcmeda.gov.it - [email protected]pec [email protected]IL TESTO POETICO SEMPLIFICATO NOME E COGNOME …………………………………………………………………….. CLASSE ………………………………………………………………… Anno Scolastico …………………………………………………………………………….. Amministrazione che utilizza in modo efficace il modello CAF Sede Centrale: Via Como, 11 – 20821 MEDA - Tel. 0362/70718-74508 – Tfax 0362/340929 Sede Coordinata: Via De Gasperi, 5 – 20822 Seveso – Tel. 0362/507051 Succursale: Via G. Cantore, 4 – 20821 Meda – Tel. 0362/340882 [email protected]Pratica istruita da: DS
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IL TESTO POETICO - ipcmeda.gov.it … · NASCITA ED EVOLUZIONE DELLA POESIA LIRICA 3. POESIA E PROSA: QUALE DIFFERENZA? 4. ... Eredi di questa tradizione nel XIV secolo (Trecento)
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Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Istituto Professionale di Stato PER I SERVIZI COMMERCIALI, TURISTICI E SOCIALI "L. MILANI" di MEDA (MB)
Frequentemente il verso conclude in sé il significato logico di una frase.
In altri casi il significato logico del verso prosegue nel verso dopo e il
ritmo complessivo si dilata.
L’ENJAMBEMENT si realizza proprio quando la frase “scavalca” il verso
e continua in quello successivo.
Esempio:
Ma sedendo e mirando, interminati
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spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quïete
io nel pensier mi fingo, ove per poco
il cor non si spaura.
L’ENJAMBEMENT
spezza un’unica frase tra due versi successivi
annulla la pausa di fine verso
produce effetti sul significato
produce effetti ritmici particolari
mette in risalto alcune parole
L’ENJAMBEMENT
divide gruppi sintattici
1. soggetto/pred.verbale
2. pred.verbale/compl.oggetto
3. aggettivo/sostantivo
4. pred.verbale/soggetto
5. soggetto/pred.verbale
6.
Esempio
Più brevi i giorni, e l’ombra ogni dì meno (1)
s’indugia e cerca, irrequieta, al sole;
e il sole è freddo e pallido il sereno.
L’ombra, ogni sera prima, entra nell’ombra:
15nell’ombra ove le stelle errano sole.
E il rovo arrossa e con le spine ingombra (2)
tutti i sentieri, e cadono già roggie (3)
le foglie intorno (indifferente oscilla (4)
l’ermo cipresso), e già le prime pioggie (5)
fischiano, ed il libeccio ulula e squilla.
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10. I COMPONIMENTI
Un insieme di strofe costituisce un componimento.
I più noti componimenti della tradizione della poesia italiana sono:
il sonetto
la canzone
il madrigale
l’ode
Il sonetto
Si crede sia stato inventato verso la metà Duecento da Jacopo da Lentini,
poeta della Scuola Siciliana sviluppatasi alla corte di Federico II a
Palermo (Sicilia).
E’ sempre composto da 14 versi endecasillabi suddivisi in due quartine
e in due terzine.
Questa struttura ha resistito nel tempo e si è mantenuta immutata dal
Medioevo ai nostri giorni.
Solo lo schema ritmico cioè l’alternanza delle rime può variare.
Esempio di sonetto
Umberto Saba Mio padre è stato per me l’assassino
Schema metrico: (ABAB ABAB CDE CDE) scrivilo alla fine dei versi
Mio padre è stato per me "l'assassino";
fino ai vent'anni che l'ho conosciuto.
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Allora ho visto ch'egli era un bambino,
e che il dono ch'io ho da lui l'ho avuto.
Aveva in volto il mio sguardo azzurrino,
un sorriso, in miseria, dolce e astuto.
Andò sempre pel mondo pellegrino;
più d'una donna che l'ha amato e pasciuto.
Egli era gaio e leggero; mia madre
tutti sentiva della vita i pesi.
Di mano ei gli sfuggì come un pallone.
"Non somigliare - ammoniva - a tuo padre":
ed io più tardi in me stesso lo intesi:
Eran due razze in antica tenzone.
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11. LE FIGURE RETORICHE
Il poeta vuole suscitare emozioni, ricordi, riflessioni in chi legge e ascolta
servendosi delle figure retoriche.
Le figure retoriche gli consentono di giocare con i suoni, i significati e
l’ordine delle parole all’interno del testo poetico.
Le figure retoriche si suddividono in:
LE FIGURE RETORICHE
In che cosa consistono
DI SIGNIFICATO Consentono di suscitare emozioni e
creare immagini, attribuendo alle
parole un significato più profondo di
quello letterale
DI SUONO Consentono di creare effetti sonori
attraverso i suoni delle vocali e delle
consonanti
DI ORDINE DELLE PAROLE Consentono di dare risalto alle parole
ripetendole e disponendole in modo
particolare all’interno dei versi.
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12. LE PRINCIPALI FIGURE DI SIGNIFICATO
Il poeta si serve della lingua in funzione non denotativa ma connotativa.
La funzione connotativa attribuisce alle parole significati nuovi e ne
accresce il valore suggestivo/evocativo di immagini positive o negative
Le parole possono essere in senso proprio e in senso figurato.
In quest’ultimo caso si dà alle parole un significato diverso da quello che
hanno comunemente: questo fenomeno è detto trasferimento di
significato, basato sempre sul significato connotativo.
Si basano sullo spostamento di significato da una parola all’altra
Danno vita ad immagini inattese e permettono di rappresentare il
mondo interiore del poeta in modo originale e inedito.
Significato denotativo è il significato letterale di una parola
Significato connotativo è il significato aggiuntivo cioè l’insieme delle
emozioni, delle immagini, degli effetti che la parola è capace di
evocare
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Esempio
Trasferimento di significato
LATTE
Significato denotativo Uso figurato Significato
connotativo Liquido nutriente prodotto (le idee che associamo al
latte)
Dai mammiferi candore,maternità,
infanzia, ecc.
La luna diffonde
Pe’ cielo suo latte:
a lei, chiuse e intatte,
sospiran le selve,
profonde.
(G. D’Annunzio Lai)
per indicare il chiarore
della luna, il poeta usa la parola
latte non in senso proprio
ma in senso figurato, sfruttando uno
dei suoi significati connotativi: candore
- 20 -
Le principali figure di significato sono:
FIGURA/DEFINIZIONE ESEMPIO EFFETTI
SUSCITATI
Metafora
designazione di un oggetto attraversamento
un altro che ha con il primo un rapporto di
somiglianza (quindi uno spostamento di
significato)
Il fiore degli anni= momento di
maggiore vitalità della vita
Non ho voglia/di tuffarmi/in un
gomitolo/di strade=rete di
strade
Accresce la forza
espressiva del
paragone
Similitudine
Paragone tra due cose, immagini, persone
introdotto da come… così; tale... quale;
similmente
E caddi come corpo morto cade Arricchisce le
parole di
implicazioni
allusive
accrescendo il
valore descrittivo
Metonimia
Sostituzione di un termine con un altro che
abbia con il primo rapporti di continuità logica
e/o materiale
Non vedo il lauro e il ferro
ond’eran carchi/ i nostri padri
antichi.( ferro la posto di armi)
Talor lasciando le sudate carte
(studi impegnativi che fanno
sudare sui libri)
Crea
accostamenti
inediti
Dà vivacità al
linguaggio
Sineddoche
Si estende o si restringe il significato di una
parola utilizzando:
la parte al posto del tutto e viceversa;
il singolare al posto del plurale
Vela per nave
Tetto per casa
Bocche per persone
Pupille per occhi
Crea
accostamenti
inediti
Dà vivacità al
linguaggio
Ossimoro Amabile sole notturno Accresce il valore
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Vengono accostate parole che esprimono
concetti contrari
È stato breve il nostro lungo
viaggio
suggestivo
Iperbole
Esagerare un concetto o un pensiero
Ho sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad
ogni gradino.
Intensifica il
significato
dell’espressione
personificazione
Si danno caratteristiche umane a oggetti
inanimati o animali
Laudata sii pel tuo viso di perla,/
o Sera, e pe'; tuoi grandi umidi
occhi ove si tace/
l'acqua del cielo!
Gli oggetti
assumono
caratteri,
sentimenti e gesti
umani
Sinestesia
Sono poste vicine parole appartenenti a sfere
sensoriali diverse (vista/udito, tatto/gusto,
vista/gusto)
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono ( tatto/gusto)
Urlo nero della madre (udito/
vista)
13. LE FIGURE DI SUONO
I procedimenti tecnici di cui un poeta si serve per sfruttare i suoni delle
parole a scopo espressivo sono detti figure retoriche di suono.
FIGURA/DEFINIZIONE ESEMPIO EFFETTI SUSCITATI Allitterazione
Ripetizione di un suono o di
un gruppo di suoni in parole
vicine
Di me medesimo meco mi vergogno
Fresche come il fruscio che fan le foglie
Intensifica e sottolinea il
significato espresso
mediante il richiamo dei
suoni
Dà l’equivalente fonico e
musicale di un oggetto, una
sensazione, uno stato
d’animo
Assonanza
Si verifica un’identità di
suono solo tra le vocali
Carnevale vecchio e pazzo
s'è venduto il materasso
Parallelismi fonici che
esaltano il significato e
sottolineano i rapporti fra le
parole
Consonanza
Si verifica un’identità di
suono solo tra le consonanti
Leggiadro vien nell’onda della sera
un solitario palpito di stèlla:
a poco a poco una nube leggera
le chiude sorridendo la pupìlla;
Onomatopea
Una parola che riproduce un
suono o un rumore naturale
Sonava lontano un singulto,
chiù
Potenzia il significato
dell’esposizione e produce
un’armonia imitativa
Paranomasia
Accostamento di due parole
che presentano suoni simili
ma significato diverso.
In questo modo si mette in
risalto la loro differenza di
significato
arano: a lente grida, uno le lente
vacche spinge; altri semina; un ribatte
Intensifica il significato
14. LE PRINCIPALI FIGURE DI ORDINE
Le figure retoriche di ordine o di costrizione o di posizione riguardano la
disposizione delle parole e la loro ripetizione nel testo poetico.
Il poeta ha una libertà espressiva che gli permette di non rispettare il normale
ordine sintattico degli elementi di una frase
Le parole sono disposte secondo un particolare ordine , funzionale alla
valorizzazione del significato del testo.
La disposizione delle parole all’interno dei versi e delle poesie è regolata dalle
figure retoriche di ordine.
FIGURA/DEFINIZIONE ESEMPIO EFFETTI SUSCITATI
Anafora
Ripetizione di una o più
parole all’inizio di versi
successivi
Per me si va nella città dolente
Per me si va nell’etterno dolore
Per me si va tra la perduta gente
dà ritmo incalzante e martellante
ribadisce elementi o concetti
crea richiami tra versi
Anastrofe
Il normale ordine delle
parole è invertito (sogg.
pred. complementi)
E la lucerna i biondi capi indora (invece
di la lucerna indora i biondi capi )
Conferisce risalto al termine posto per
primo
Chiasmo
Si incrociano elementi
corrispondenti secondo lo
schema ABBA così da
formare una X
Odi greggi belar, muggire armenti
greggi belar
Muggire armenti
sottolinea simmetrie di significato
evidenzia gli elementi con cui viene
esposto il concetto
Climax
Le parole sono disposte a
scala (climax è parola
greca che significa
proprio scala) in ordine
d’intensità crescente (
climax ascendente) o
decrescente (climax
discendente)
Era miglior pensiero
Ristare, non guardare oltre, sognare
crea un effetto ritmico via via più
intenso
sottolinea il concetto
Ellissi
Alcuni elementi della
Ho nell'orecchio un turbinìo di squilli,
forse campani di lontana mandra;
Conferisce rapidità e concisione
Accentua l’effetto evocativo delle
- 27 -
frase il verbo, il soggetto,
vengono omessi
e, tra l'azzurro penduli, gli strilli
della calandra.
(in questo caso sopprime i verbi forse
SONO campani …… SI ODONO gli strilli
della calandra)
immagini
Enumerazione
Una serie di parole
collegate per polisindeto
(attraverso la stessa
congiunzione)
E mangia e beve e dorme e veste panni Crea una serie continua e incalzante di
immagini e di significati
Iterazione
Ripetizione di una o più
parole
E dirmi sentia: vieni! vieni! E fu molta
la dolcezza! molta
Ribadisce o intensifica un concett,
un’immagine.
Crea simmetrie di suoni
15. LA PARAFRASI DEL TESTO POETICO
È La trascrizione in prosa del testo poetico, senza modificarne il
significato, usando parole ed espressioni della lingua comune
Scopo: spiegare la poesia
Come si fa:
a. Leggere la poesia più volte
b. Leggere le note esplicative di solito riportate a piè pagina
c. Consultare il dizionario
d. Disporre i gruppi di parole secondo l’ordine naturale della sintassi
e. Spiegare i significati connotativi della poesia
f. Riscrivere la poesia
Esempio
Giovanni Pascoli
Il gelsomino notturno TESTO
E s'aprono i fiori notturni,
nell'ora che penso a' miei cari.
Sono apparse in mezzo ai viburni
le farfalle crepuscolari.
Da un pezzo si tacquero i gridi:
là sola una casa bisbiglia.
Sotto l'ali dormono i nidi,
come gli occhi sotto le ciglia.
Dai calici aperti si esala
l'odore di fragole rosse.
Splende un lume là nella sala.
Nasce l'erba sopra le fosse.
Un'ape tardiva sussurra
PARAFRASI
I Gelsomini notturni, detti anche “le
belle di notte”, aprono i loro fiori al
calar della sera quando il poeta rivolge
il pensiero ai suoi morti. Anche le
farfalle del crepuscolo iniziano il loro
volo nelle ore della notte tra i viburni,
altrimenti detti “palloni di neve”,
perché fiori bianchi di forma sferica.
Tutto tace: insieme alla notte è calato il
silenzio: solo in una casa ancora si
veglia: i rumori sommessi, che ne
provengono, non turbano la pace
notturna, paiono un bisbiglio di voci. Nel
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trovando già prese le celle.
La Chioccetta per l'aia azzurra
va col suo pigolio di stelle.
Per tutta la notte s'esala
l'odore che passa col vento.
Passa il lume su per la scala;
brilla al primo piano: s'è spento . . .
È l'alba: si chiudono i petali
un poco gualciti; si cova,
dentro l'urna molle e segreta,
non so che felicità nuova.
nido i piccoli dormono sotto le ali della
madre.
Dai calici aperti dei fiori di gelsomino
esala un profumo che fa pensare
all’odore di fragole rosse. Mentre nella
casa palpita ancora la vita e una luce
splende nella sala, l’erba cresce sulle
fosse dei morti.
Un’ape, che si è attardata nel volo,
trova tutte occupate le cellette del suo
alveare. La costellazione delle Pleiadi
risplende nel cielo azzurro e il tremolio
della sua luce richiama alla mente
l’immagine di una piccola chioccia
circondata dai suoi pulcini, intenti a
pigolare.
Per tutta la notte esala il profumo dei
gelsomini che il vento porta via con sé.
La luce accesa nella casa sale su per la
scala, brilla al primo piano e si spegne .
E’ chiara l’allusione agli sposi che si
uniscono nell’oscurità.
Al sopraggiungere dell’alba si chiudono i
petali e il fiore “cova” “nell’urna molle e
segreta” “non so che felicità nuova”. Il
poeta allude al germogliare di una nuova
vita nel grembo della sposa, ora madre.
SCHEDA N.1 Adesso tocca a te
1. Il verso di una poesia si può definire in questo modo……………………………..
2. Qual è la funzione della poesia?
Trasmettere un messaggio
Non avere uno scopo pratico
Descrivere la natura
Suscitare emozioni nel lettore evocando immagini
3. Quando un termine ha valore connotativo?
La parola assume un significato aggiuntivo e metaforico
La parola assume un significato triste e drammatico
La parola assume un significato poetico espresso in rima
La parola assume un significato solo letterale
4. Perché in poesia il suono delle parole è importante come il loro significato?
il suono delle parole allude a un’identificazione tra uomo e natura
il suono delle parole varia il ritmo della poesia
la ripetizione e la variazione di suoni creano effetti di musicalità e potenziano il
significato
il suono delle parole crea il messaggio della poesia
5. Leggi la poesia di Sandro Penna quindi rispondi alle domande
Sul molo il vento soffia forte
Sul molo il vento soffia forte.
Gli occhi hanno un calmo spettacolo di luce.
Va una vela piegata, e nel silenzio
la guida un uomo quasi orizzontale.
Silenzioso vola dalla testa
di un ragazzo un berretto, e tocca il mare
come un pallone il cielo.
Fiamma resta entro il freddo spettacolo di luce
la sua testa arruffata.
a. Quali impressioni uditive e visive suscita la poesia?
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b. Scrivi le parole in cui sono presenti le consonanti V e F
Quale suono richiama la presenza delle consonanti V e F ?
c. Quale scena descrive la poesia? Quali presenze vi sono?
Una scena campestre
Una scena familiare
Una scena marina
Una scena triste
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SCHEDA N.2 Adesso tocca a te
1. Che cosa studia la metrica?
2. I versi della poesia italiana sono: (l’esercizio è già avviato)
,
Binario, formato da due sillabe
3. Secondo quale tipo di rima sono organizzati i seguenti versi?
Un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di gente in gente, me vedrai seduto
su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
il fior de' tuoi gentil anni caduto.
4. Individua l’assonanza contenuta nel primo verso e la consonanza nel secondo verso.
Solo e pensoso i più deserti campi.
Tra gli scogli parlotta la maretta.
5. Per ciascuno dei seguenti vocaboli ricerca un’assonanza e una consonanza.
Assonanza Consonanza
a. piatta ………..………………… …………………………………
b. gomma ………..………………… …………………………………
6. Nei seguenti versi di Montale individua e sottolinea gli enjambement.
Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezzo seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla […].
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7. Individua il tipo di strofa e il relativo schema metrico.
Torna a fiorir la rosa
Che pur dianzi languìa;
E molle si riposa
Sopra i gigli di pria.
Brillano le pupille
Di vivaci scintille.
La guancia risorgente
Tondeggia sul bel viso:
E quasi lampo ardente
10Va saltellando il riso
Tra i muscoli del labro
Ove riede il cinabro.
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SCHEDA N.3 Adesso tocca a te
1. Completa le definizioni.
Le figure ……………….. …………………………. sono i procedimenti tecnici di cui un poeta si
serve per sfruttare i suoni delle parole a scopo espressivo.
In un testo poetico la scelta delle ………………………… non è mai casuale perché ubbidisce
a precisi criteri espressivi, che permettono di utilizzare il lessico come se fosse uno
strumento musicale, potenziare il significato dei termini attraverso il
……………………………..
2. Indica la figura di suono corrispondente alla definizione.
a. Ripetizione di un suono o di un gruppo di suoni in parole vicine
b. Si verifica un’identità di suono solo tra le vocali
c. Si verifica un’identità di suono solo tra le consonanti
d. Una parola che riproduce un suono o un rumore naturale
e. Accostamento di due parole che presentano suoni simili ma significato diverso.
3. Riconosci le figure di suono, scegliendo l’alternativa giusta tra quelle data
a. (L’onda) sciacqua,sciaborda,
Scroscia, schiocca, schianta
Consonanza
Assonanza
allitterazione
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b. sentivo un fru fru tra le fratte
Consonanza
Assonanza
onomatopea
c. Quivi stando il destrier ch’avea lasciato tra le più dense frasche alla fresca
ombra….
paranomasia
Assonanza
onomatopea
d. E il tuono muglia, e il vento urla più forte, e l’acqua fruscia, ed è già notte
oscura….
consonanza
Assonanza
onomatopea
e. Qual è quel cane ch’abbaiando agogna,/e si racqueta poi che ‘l pasto morde,/
che solo a divorarlo intende e pugna …..
consonanza
Assonanza
onomatopea
4. Spiega sul quaderno il significato connotativo delle parole sottolineate
a) Scende la bella neve sonnolenta
b) Non ho voglia di tuffarmi in un gomitolo di strade
c) Il tuono rimbombò con voce d’orco
d) E’ l’ora che si vede la gente mareggiare nelle strade
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SCHEDA N.4 Adesso tocca a te
1. Quale caratteristica ha la sintassi della poesia? Con quali scopi?
2. Spiega che cosa sono le figure retoriche di ordine.
3. Completa il testo con i termini adatti.
Il linguaggio poetico è caratterizzato anche da una diversa .....................................
dell’ordine delle parole rispetto alla prosa. I poeti spesso sostituiscono alla sintassi
“regolare” una sintassi più libera, che rovescia l’ordine delle parole rispetto al linguaggio
della prosa.
La particolare disposizione delle parole in una poesia è – soprattutto – il risultato dell’uso
di quelle figure retoriche che vengono definite di ......................... o di ......................... come
l’anastrofe, l’anafora, il chiasmo ecc.
4. Indica la figura di costruzione corrispondente alla definizione.
a. Ripetizione di una o più parole all’inizio di versi successivi
b. Il normale ordine delle parole è invertito (sogg. pred. complementi)
c. Si incrociano elementi corrispondenti secondo lo schema ABBA così da formare una X
d. Le parole sono disposte in ordine d’intensità crescente o decrescente
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e. Alcuni elementi della frase il verbo, il soggetto, vengono omessi
5. Riconosci le figure retoriche di ordine evidenziate nei seguenti versi.
Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.
Anafora
Chiasmo
sintesi
odi greggi belar, muggire armenti
Anafora
Chiasmo
sintesi
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SCHEDA N.5 Adesso tocca a te
1. Spiega che cosa sono le figure retoriche di significato.
2. Indica la figura di significato corrispondente alla definizione.
a. designazione di un oggetto attraversamento un altro che ha con il primo un
rapporto di somiglianza (quindi uno spostamento di significato)
b. Paragone tra due cose, immagini, persone introdotto da come… così; tale... quale;
similmente
c. Sostituzione di un termine con un altro che abbia con il primo rapporti di
continuità logica e/o materiale
d. Si estende o si restringe il significato di una parola utilizzando:
la parte al posto del tutto e viceversa; il singolare al posto del plurale
e. Vengono accostate parole che esprimono concetti contrari
f. Esagerare un concetto o un pensiero
g. Si danno caratteristiche umane a oggetti inanimati o animali
h. Sono poste vicine parole appartenenti a sfere sensoriali diverse (vista/udito,
tatto/gusto, vista/gusto)
4. Individua le figure retoriche presenti nei seguenti versi.
1. C’è un breve gre gre di ranelle… (G. Pascoli, La mia sera)
a. ossimoro.
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b. chiasmo.
c. paronomasia.
d. onomatopea.
2. Dolce è il mio piangere senza motivo (P.V. Finzi, Le caramelle)
a. sinestesia.
b. ossimoro.
c. sineddoche.
d. onomatopea.
3. all’urlo nero della madre (S. Quasimodo, Alle fronde dei salici)
a. sineddoche.
b. metonimia.
c. sinestesia.
d. ossimoro.
4. del mio strazio sonora / smagliante del mio pianto… (V. Sereni, La ragazza
d’Atene)
a. iperbole.
b. ossimoro.
c. chiasmo.
d. climax.
5. S’ i’ fosse fuoco, ardere’ il mondo… (C. Angiolieri, S’ i’ fosse fuoco)
- 40 -
a. paronomasia.
b. ossimoro.
c. iperbole.
d. chiasmo.
6. Spesso il male di vivere ho incontrato… (E. Montale, Spesso il male…)
a. ipallage.
b. anastrofe.
c. climax.
d. iperbole.
7. Io gli studi leggiadri / talor lasciando e le sudate carte… (G. Leopardi, A Silvia)
a. ossimoro.
b. metonimia.
c. climax.
d. sinestesia.
8. Lasciar nelle sale del tetto natio (A. Manzoni, Adelchi)
a. sineddoche.
b. paronomasia.
c. sinestesia.
d. ossimoro.
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SCHEDA N.6 Adesso tocca a te
Leggi il testo e svolgi gli esercizi. Giovanni Pascoli Rio Salto
Ecco come Pascoli, nella poesia Rio Salto, rievoca i momenti in cui, bambino, i consueti rumori della pioggia e di un torrente si trasformavano in fantasticherie di cavalieri erranti. Leggi attentamente la poesia, quindi rispondi alle domande. Lo so: non era nella valle fonda suon che s’udia di palafreni1 andanti: era l’acqua che giù dalle stillanti tegole a furia percotea la gronda2. Pur via e via per l’infinita sponda 5 passar vedevo i cavalieri erranti3: scorgevo le corazze luccicanti, scorgevo l’ombra galoppar sull’onda. Cessato il vento poi, non di galoppi il suono udivo, né vedea4 tremando 10 fughe remote al dubitoso lume5; ma voi solo vedevo, amici pioppi! Brusivano soave6 tentennando lungo la sponda del mio dolce fiume. (da: Myricae, in Tutte le poesie, Mondadori 1971) 1. palafreni: cavalli usati dai cavalieri medievali per i viaggi.
2. percotea la gronda: percuoteva la grondaia.
3. cavalieri erranti: nella letteratura medievale erano i cavalieri che vagavano alla
2. Si tratta di rime: a. baciate; b. alternate; c. inverse; d. replicate; e. incrociate.
3. Perché il componimento è un sonetto?
4. Quale delle seguenti figure puoi riconoscere al v. 8 (ombra … onda) e al v. 11 (fughe
… lume)? a. Assonanza. b. Rima al mezzo. c. Consonanza. d. Allitterazione.
5. Nella lirica sono presenti diversi enjambement. Indica i casi più evidenti e prova a
spiegare, per almeno due di essi, l’effetto che il poeta ottiene con il loro impiego. ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................
6. Osserva il ritmo dei versi e in particolare l’andamento delle due quartine rispetto a
quello delle due terzine. Dove ti pare più lento e dove più rapido? ................................................................................................................................................................................. ................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................
7. Il ritmo delle prime due strofe sottolinea due eventi, uno reale e l’altro, invece,
appartenente alla fantasia del poeta. Di quali eventi si tratta? ................................................................................................................................................................................. .................................................................................................................................................................................
9. Quali sensazioni sono prevalenti nel ricordo dell’infanzia? a. Uditive. b. Olfattive. c. Visive. d. Tattili.
10. L’epoca dell’infanzia è vista anche come un periodo dominato da una particolare
facoltà della mente: quale? a. La memoria. b. La ragione. c. La fantasia. d. L’inventiva.
11. Con quale funzione?
a. Mettere in primo piano il linguaggio delle cose e dei suoni. b. Rappresentare la complessità della natura, di cui solo il poeta può svelare il mistero. c. Rappresentare l’infantile meraviglia del poeta di fronte agli spettacoli della natura. d. Dimostrare le capacità espressive del linguaggio poetico pascoliano.
12. Nella poesia ci sono diversi esempi di costruzioni sintattico-grammaticali che
non rispettano il normale ordine sintattico. Riportane alcuni che ti paiono
significativi. Poi, nelle costruzioni evidenziate, ricostruisci la disposizione delle
parole secondo la norma.
13. Le prime due strofe costituiscono un blocco tematico che contrasta con la
conclusione della poesia. Spiega in che cosa consiste questa contrapposizione.