Il terremoto e l’uomo ASPETTI CONOSCITIVI E ASPETTI COMPORTAMENTALI Comune di Civitacampomarano Paolo Manuele – Disaster Manager
Il terremoto e l’uomoASPETTI CONOSCITIVI E ASPETTI COMPORTAMENTALI
Comune di Civitacampomarano
Paolo Manuele – Disaster Manager
Introduzione
La Terra non è immobile edimmutabile, ma in continuaevoluzione; sono i tempi coni quali avvengono taliprocessi evolutivi –nell’ordine delle centinaia dimigliaia ed in alcuni casi deimilioni di anni – che nonconsentono all’uomo diaccorgersene.
Il terremoto è unadelle espressioni ditale continuaevoluzione.
Introduzione
Nei primi anni ’60 la teoria della“tettonica a zolle” (tettonica, dalgreco costruire), che prevedevauna crosta terrestre suddivisa inuna serie di pezzi in continuomovimento gli uni rispetto aglialtri, rivoluzionò le conoscenzesul nostro pianeta. Oggisappiamo che la tettonicainfluenza tutti i processigeologici - terremoti, attivitàvulcanica, formazione di catenemontuose e bacini oceanici - eche la superficie del pianeta è,appunto, in continuo movimentoe trasformazione.
Introduzione
La Terra ha una strutturainterna simile ad un uovo: unguscio esterno sottile e rigido(la litosfera), uno stratointermedio plastico (ilmantello) ed un nucleo solido.
IntroduzioneAll’origine di un terremoto vi è qualcosa di simile a ciò che accade quandofacciamo schioccare le dita di una mano: spingendo le dita l’una contro l’altra,l’attrito impedisce il movimento fino a quando la maggiore forza applicata le faspostare rapidamente in direzione opposta. L’energia viene rilasciataistantaneamente sotto forma di onde sonore. Le rocce soggette a piccoli sforzi sideformano in modo elastico (come, ad esempio, una mensola su cui sonopoggiati dei libri); se lo sforzo aumenta si fratturano.
IntroduzioneQuando gli sforzi in profondità superano il limite di resistenza della roccia siverifica un rapido scorrimento delle parti di roccia a contatto lungo superfici dirottura (faglie) e la liberazione dell’energia accumulata sotto forma di ondeelastiche (onde sismiche), che si propagano dalla zona di rottura in tutte ledirezioni come quando si getta un sasso in uno stagno: è il terremoto.
IntroduzioneIl volume di roccia dove ha origine il terremoto è detto ipocentro. La suaproiezione in superficie è l’epicentro: il punto o meglio l’area che, trovandosi piùvicina all’origine del terremoto, subisce anche i maggiori effetti.Le onde che si generano all’interno della crosta terrestre possono essere di duetipi, in funzione del movimento che inducono sulle particelle di roccia durante lapropagazione.
sismometro
IntroduzioneAd oggi non ci sono metodi riconosciuti dalla scienza con i quali sia possibileprevedere il tempo ed il luogo esatti in cui avverrà il prossimo terremoto.L'unica previsione possibile è di tipo statistico, basata sulla conoscenza deiterremoti del passato.
Il terremoto è un eventoimprovviso e non prevedibile
R = P x V x E
Definizione del rischio e calcolo
Ai fini di protezione civile, il rischio è rappresentato dalla possibilità che unfenomeno naturale o indotto dalle attività dell’uomo possa causare effettidannosi sulla popolazione, gli insediamenti abitativi e produttivi e leinfrastrutture, all’interno di una particolare area, in un determinato periododi tempo
Il concetto di rischio è legato non solo alla capacità di calcolare la probabilitàche un evento pericoloso accada, ma anche alla capacità di definire il dannoprovocato
P = Pericolosità (Hazard) V = Vulnerabilità E = Esposizione o valore esposto
Definizione del rischio e calcolo
R =
P x V x E
Pe
rico
losi
tàÈ la probabilità che un fenomeno di unadeterminata intensità si verifichi in una data area,in un certo periodo di tempo che può esseredefinito “tempo di ritorno”.
È dunque funzione della frequenza dell’evento.
La “pericolosità sismica” viene definita come la probabilitàche in una data area ed in un certo intervallo di tempo siverifichi un terremoto che supera una soglia di intensità,magnitudo o accelerazione di picco (PGA) di nostrointeresse.ritorno.
Vu
lne
rab
ilità La vulnerabilità sismica può definirsi come la propensione
di una struttura a subire un danno di un determinatolivello a fronte di un evento sismico di una data intensità.
Una delle cause principali di morte delle persone durante un terremotoè il crollo di abitazioni e di altre strutture edificate. Per questo motivo,un fattore importante per la riduzione delle perdite in vite umane è lasicurezza delle strutture edilizie
Percentuale di abitazioni nella classe
di vulnerabilità A della scala MSK,
per i comuni italiani.
Esp
osi
zio
ne È il numero di unità (o "valore") di ognuno degli elementi a
rischio presenti in una data area, come le vite umane o gliinsediamenti
Gli elementi esposti al rischio sono costituiti da tutto ciò che è statorealizzato dall’uomo, la cui condizione e il cui funzionamento può esseredanneggiato, alterato o distrutto dall’evento sismico
Molti terremoti si verificano in regionidisabitate della terra, oppure in mare, ma diquesti, pur essendo registrati a livellostrumentale, non vengono diffuseinformazioni, se non fra coloro che li studianoper scopi scientifici.
Come si può ridurre il rischioIl terremoto non è evitabile; non è quindi possibile annullare il rischio poiché la ‘pericolosità sismica’ di un territorio è una caratteristica fisica non modificabile. La prevenzione o meglio la riduzione degli effetti di un terremoto si ottieneintervenendo sulle altre componenti del rischio: la predisposizione a subire undanno (vulnerabilità) ed il valore di ciò che è esposto ad un possibile danno(esposizione).
P x V x E = R
Gestione del rischio -Riduzione della vulnerabilità
Norme legislative per le zone sismiche Norme tecniche e costruttive per le zone
sismiche Nuove costruzioni con tecniche adeguate Sul patrimonio esistente interventi di
adeguamento sismico, miglioramentosismico, rafforzamento
La diffusione e la crescita della “culturadel terremoto”
V
Gestione del rischio -Riduzione dell’esposizione
EInterventi non strutturali
Pianificazione d’emergenza Pianificazione e gestione territoriale
Rischio sismico - comportamenti
Conoscere quale sia la classificazionesismica del tuo comune
Chiedi informazioni al tuo Comune Tutte le nuove abitazioni, costruite dopo la
data in cui il tuo comune è statoclassificato, devono essere state costruiterispettando la normativa antisismica
Se vivi in una zona sismica devi
Rischio sismico - comportamenti
Sapere se esiste un piano comunale diprotezione civile
Conoscere il piano di protezione civile Sapere dove si trovano le aree di attesa, le
aree di ricovero, quali sono le vie di fuga
Se vivi in una zona sismica devi
Rischio sismico - comportamenti
Conoscere come è statacostruita la casa in cui abiti(muratura, cemento armato,ecc.)
Quando è stata costruita Se è stata modificata nel tempo
rispettando le norme sismiche In base a questi elementi, ed
affidandoti ad un tecnico, riescia capire se la casa è sicuraoppure se necessita diinterventi
Se vivi in una zona sismica devi
Rischio sismico - comportamenti
Fissare alle pareti scaffali,librerie e altri mobili alti;
Appendere quadri e specchicon ganci chiusi, cheimpediscano loro di staccarsidalla parete;
Migliorare la sicurezza
Rischio sismico - comportamenti
Mettere gli oggetti pesantisui ripiani bassi dellescaffalature
Migliorare la sicurezza
Sui ripiani alti fissare gli oggetticon del nastro biadesivo o conapposite staffe
Rischio sismico - comportamenti
In cucina utilizzare un fermoper l’apertura degli sportellidel mobile dove sonocontenuti piatti e bicchieri,in modo che non si apranodurante la scossa
Migliorare la sicurezza
Rischio sismico - comportamenti
Organizzare un piano di emergenza famigliare ed assicurarti che:
tutti sappiano dove sono e come si chiudonoi rubinetti di gas e acqua e l’interruttoregenerale della luce;
in casa ci sia una cassetta di prontosoccorso, una torcia elettrica, una radioa pile, un estintore e che tutti sappianodove si trovano
Migliorare la sicurezza
Rischio sismico - comportamenti
Se sei al chiuso
Cerca riparo nel vano di una portainserita in un muro portante (quelli piùspessi) o sotto una trave, perché ti puòproteggere da eventuali crolli.
Se i terremoti che capitano nella zonadove vivi generalmente non sono forti,puoi ripararti sotto un tavolo. Devicomunque allontanarti dal centro dellastanza: perché potresti essere ferito dallacaduta di vetri, intonaco o altri oggetti.
Rischio sismico - comportamenti
Se sei al chiuso
Non precipitarti fuori lungo lescale: sono in genere la parte piùdebole dell'edificio.
Non usare l' ascensore: si puòbloccare.
Aspetta che la scossa sia cessataprima di uscire
Durante la scossa
Rischio sismico - comportamenti
Se sei all’aperto
Allontanati da edifici, alberi, lampioni,linee elettriche. Cerca un posto dovenon ci sia nulla sopra di te. In stradapotresti essere colpito da vasi, tegole edaltri materiali che cadono.
Non sostare sotto i ponti o in prossimità diterreni franosi e corsi d’acqua.
Se sei in auto
Rischio sismico - comportamenti
Dopo il terremoto
Assicurati dello stato di salutedelle persone a te vicine e, sepuoi, presta i primi soccorsi senzamuovere le persone feritegravemente;
Chiudi i rubinetti di gas,
acqua e l’interruttore generale
della luce. Esci con prudenza
indossando le scarpe
Rischio sismico - comportamenti
Dopo il terremoto
Raggiungi uno spazio aperto,lontano da edifici e strutturepericolanti
Appena ti è possibile, raggiungi
l’area di attesa individuata
dal piano di emergenza comunale
Rischio sismico - comportamenti
Dopo il terremoto
Stai lontano da spiagge,
dighe, impianti industriali
Se sei in una zona a rischio tsunami,raggiungo un posto elevato e seguole indicazioni previste dal piano diprotezione civile.
Rischio sismico - comportamenti
Se sei al chiuso
Non usare il telefono, ma lascia lelinee libere per le chiamate diemergenza;
Non usare l’automobile per evitare diintralciare l’intervento dei mezzi disoccorso.
Vie di fuga ed aree di attesa