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Il ruolo delle Aree Non Urbanizzate nei contesti metropolitani per la definizione di scenari di adattamento ai cambiamenti climatici

Jan 28, 2023

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Giuseppe Grosso
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Rivista del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani - Politecnico d i Milano

Direttore: Gabriele Pasqui

Co-direttore: Fra ncescn lnfussi

Comitato scientifico internazionale: Wemer Biiczing (U niversi tiil Erlangcn-Nurnberg. Germ <l ny); Mare Bonneuille (Université Lum ière l.yon 2, France); Peter C Rossclmann (Universit y oi California Berkeley, Usa); lngrid Breckner (llafen Ci ty Universitat. Germany); Mnrio Carpo (Ecole Na tionale Supéricu re, Paris La Villette, France); Jo Coenen (TU Delft, The Netherlands); Charloctc Harris (Kingston Univcrsity. London, UK); .N uno Portas (U nivcrsi tade do Porto, Portogallo): Frcderick !:ireiner (University of Texas a1 i\ ustin, Usa) ; FcTTan Sagarra 1has (Etsab, Barcelona, Spain) ; tu Hmg}'i (Caup, Shanghai, Cina)

Redazione scien tifica: Bertrando Bonfantini, Antonella BrllZzese, Maria Antonierta Clerici, Francesca Cognecti, Giuliana Costa, Giovanna O'Amia. Andrea Di Franco, Pierfranco Gall iani. Davide ronzini, Luigi Spinelli

Reda zione tecn ica : f:lena Gorla

Progetto grafico 46xy Studio

Gli articoli pubblicati su Terrilorio sono preliminarmente vagliati secondo un processo di double blind review

Da l marzo 2012 Territorio È' stato inserito dal Csab (Contem Selection & Advisory Board) in Scopus

In copertina: «Habitat. The facto ry is full» ImmaginE' di Francesca Cirill i

JJl trimestre 2013 Finito di stampare nel settembre 2013

La corrispondenza alla direzione e alla redazione va in diri n;a ta presso il Dip<Jrtimento di architettura e studi urbani del Politecnico di Mila no, via Bonardi 3. 20133 Milano mai l: redazioneterri torio@ polimi. i t

Amministrazione, dist ribuzione FrancoAngeli, v.le Monza 106, 20127 Milano, casella posta le 17175, 20100 Milano, tel. 022837141

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Territorio on line La rivista è disponibile al sito h !lp:/ / www.francoangeli. i{jrivistejsommario.asp?IORivista = 63

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aperture

temi

7 M o magna c Jn?c interne nelle politiche di cocsiuue te11 i turiJie itJ ii .:~ne cci europee A1ounrain anct irucmal arcas in flillian and Ewnpean policies (or Jralian and European ri!rriwria! cuhcsion Giuseppe Dematteis

16 Città/ Uni versi tà. Esperienze di ' impegno civico' City/ llnivcrsity. Experiences of 'civic commitment' a cura ùi 1:r,1ncesca Cognerri, Be;mice ne Cu li

18 La t/lini fltissùJJt Liell'un iversiril. l.o ~pazio rl i soglia tra città c élCCildCJll iil Thc third mission o( uniucrsilies. 'J'hc lltreslwld aren !JetwPP1l

cili('S a11d academia Francesca Cognetti

23 Dalla pane dell'università O n t il e si de o{ rfle universiries Pier l.u igi Crosta

26 CHy /Univ(:'rsiry inrerplays <lrn idst cornplcxiry Edgar Pietersl'

33 lì·a.iectories of puhlic engagement· outre:>ach projects in Sào Paulo. Rra.dl Francisco Corn<1ru, Ricardo !vlon.'tti

38 Lavorare con le comuni tà per trall,1 rc necessità e collrlitti sociali. Il T,1l!er Libre dc Proyccto Social Working wiril C011WlW1ilies 10 address nccds and socia! con(licls. Tlw Taller Ubre de Proyeno Socia/ Beatri7. Il. Pedro. Ida Castelnuovo

44 "làller Lihre dt> Proyecw Social nella Villa 31 e 31 big - Retiro. ciuà di Huenos Airl's Taller Li!Jre tk l'royecw Social en la Vi/In 31 and 31 /Jis- Ree rea/. Ciry o( Rucno:; Il ires lschcdù il cura di G<1bricla Bandicri)

47 Polisocial. un progetto di responsabilità sociale del Poli tecnico di :Viilano Po/ysocial, a socia/ responsi bili t)' projc>a of :"v1ilan Po/ycechnic (scheda c1 cura di Alessandro Halducci)

49 Il Public Engagemeru a ll 'Università di Cambridge (U K):

illspirinf,, consulring, colla /wmting l'u i! ih· l::l!g!l~l'!ilt 'r!l at Cmn!J ricf,~t· /Jn iw rsitv ( Ul() : iuspiri11g. con :.;ul { inr:,. cvlla t;ortlllll~

(scheda a cu ra di !dd Castelnuovo) 52 Il Mit Pub/ic Se1vice Ccmer. 25 anni di wtiversiiJ' l'lll{C1JW11ll'lll e

responsabilizzazione delle nuove generazioni The J\.1it public service cemer. Ttt.oenty five yr.ars o( tmiversilV en· gagemem and tlw responsibilit y o{ t!CW generalions (scheda .:-1 cura di Francesco Cu rci)

55 L'EngagNt l.eaming + Researcil dell ;~ Cornell Univcrsity. Innovare l'ellgagemenl rinnovando la tradizione l:'!!~fl.t..t~d 1.('(/rfifT:~ Nc . ..:r·l11f'h d/ c·nrtit'!l linlPt.'r.'iP: "li> inlt(l(.:;;;-,,

t·;~<~~ti.;~: ~l.' i c ·:u ÌJ\' lt'lU'IVi1f~ /TiUIIltf 'Il

(scheda a curt1 di Ida Castelnuovo, Fr.lncesco Curci}

5 l 'Il' l'l'i w rio

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ro E E o (f)

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spazio aperto

recensioni

avventure dello sguardo

english summary

58 Navigating tbrough civic and corporale spaces o f Ucl. Reflcctions iront Carpentcrs Estate t\lex,1ndre t\psan l'rediani

64 Qual<> università/ f)uale città. Percorsi delrimpegno civico di lltllura <~ccademica Whicll wtil'ersiivfu•l!ich cilv. CitJic commitmem parhs o( an aca dCIII i C Il Cl l W t'

Bt•<urice Dc Carli 69 The rok' oi intcrcuhural competence in University-Community

t•ngagement Nevin Brown

73 Thr vi e>w frorn abroad. L"urbonistica (• un paese straniero? nw view fmm n!Jroad. ls urban planning a forcign coun try? Paolo ~ou.uw

81 l.illlbia te: Utl lla condizion.- indifferenziata di «core;l» .:llla scoperta delle uuove celllralità Limbiate: (ro111 1111:' wtdifferell.limed condirions o( 1/ze 'corea· 10 t/w discove1y o( 11ew ce w res Pier Luigi P,10lillo

92 Il ruolo delle ,1ree non urbanizzate nei contesti metropol itani : ~cena ri di aclanamemo ai cambiamenti climatici TIJe miP o( non-urbanised areas in metropolitan colllexls: .~cenarios ol nrlnptation 10 clìmatic changes Francesco ,\llartinico, Daniele La Rosa , Riccardo Privitera

100 Agricoltura muhifunzionale e paesaggio del melo in Val di :>Jon Multi{ullctional agnwlture nnd rhe applecree landscape il! Val di Non Elisa Tizzoni

109 Ciu~eppe P,1gano c l 'architellura rurale Giuseppe Pagano and rural archilccwre Giovanna D"Amia

121 Consumo d i suolo e analisi dei cambiamenti del paesaggio m~i Parch i nazioni11i d "l t<Ji ia Laml COIIS illllpt io n nn d ann./ysis of landscape changes in Ira/­ian n a t iv !l al j)arks

Marco MMchctli. MMco Ottaviano, Rossano Pazzagli, Lorenzo Sallustio

132 Processi territoriali: turismo e patrimonio a San Pcdro de t\ tacama 1èrritorial processcs: rourism an d il w Sa!l fJerlm rle Awmmn l!eriwge Barbara Tagliolini

139 Ongoing lerritoria l transforma tions in Romania: urbani.c.a tion through inclustrialisation and vice versa Oana C. !'ìg.1neil

147 Maria t\ntoniella Crippa, Emanuel Giannotti, Maurizio Carta. Eugenio Murello, Mario Fumag.1lli

158 Franccsta Cirilli: «Habitat. The iactory is iull» ,1 cura di Francesco Infussi

170 Abstracts traduzioni Ja mes Davis

G i 'tlmirorio

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Il ruolo delle aree non urbanizzate nei contesti metropolitani: scenari di adattamento ai cambiamenti climatici Francesco !'1'1aninico. nanil'le La Rosa, Riccardo Priviil.'m

Universi tà di Catania, Oipanirncmo di Architeuura (fman inico@dau. unict.it; dlarosa<(òdarc. u nict.it; ricca rdo. privitcra@virgilio. i t)

Le a ree non urbanizzate nei contesti metropolitani 1

l cambiamenti clim<llit:i globali stanno ponendo nuove sfide al la pianificazione terrìl ori.:~ Je. Particolarmente rilevanti sono le questioni legate al modo in cui pi<mificare, progettare c costruire insecliamenri che possano meglio adaitarsi alle conseguenze eli questi cambiamenti. 1:ada11amento ai cambiamenti climatici è essenziale per assicurare allE> comunità insediare luoghi confor­tevoli c sicuri dove vivere e lavorare (Shaw et al. , 2007). Tali strategie diventano maggiormente necessarie sopraltutto nei contesti fortemente urbanizz.ati. L'aumento delle temperature locali in relazione al riscaldamento globale della terra, il rischio sempre più elevato di inondazioni a seguito di fenomeui piovosi sempre più intensarrwnte concentrati e l' immissione in atmosfera di gas-serra r ichiedono, sopra ttutto nei co ntesti metropolitani dove vi è una fortissima concentrazione di popolazione. l'ado­z ione di opportune politiche d'uso del suolo. All ' interno di questi contesti fortemente urbaniz.zati, dove il fenomeno della dispersione insediativa assume le sue forme più complesse, emerge tutto ciò che è ancora non costruito: le aree non urbani.zzau.>. Tali arce comprendono i terreni agricoli produ ttivi, quelli abbandonati. i tcrrazzamenti, i campi incolti con vegetazione spontanea. i frammemi di bosco, le aree naturali e sem i-naturali; ma anche i pc1rchi urbani , i giardini pubblici, le piccole aree attrezzate per il gioco, gli spaz i del verde da standard urbanistico ed il vercie cii pertinenza di chiese. istituti religiosi, scuole, ospedali , servizi amministrativi; ed ancor,, i lotti residui, all'interno di lottizzazioni residenziali ma anche artigianali-produttive, rimasti liberi in conseguenza di pregresse previsioni di piano mai attuate, gli spazi residuali attorno ad attrezzature pubbliche, il verde di a rredo stradale, su b;w chine e rotatorie. le aree ricadenti .:tll'intcrno di fasce di rispetto di vincoli di inedificabilitc) e llltti gli spazi scano. ritaglio di opere infrastrutturali pubbliche. Nell<l prospettiva della costru:done di stra tegie di adattamento ai ca mbiamenti climatici le aree rton ur/Jalli.zzate possono essere interpretate alla luce degli ecosystclll scrvices, che rappresentano le condizioni ed i processi .:tttravcrso i quali gli ecosistemi naturali, e le specie viventi che ne fanno parte, sostengono ed alimentano la vita umana (Daily, 1997). Le relazioni fra gli ecosistemi naturali, gli insediarncnti umani e gli effetti sulla salute, così articolati e complessi, sono stati ampiamente studiati in letteratura, attraverso proposte di mod('lli concettuali intcrprctativi di queste relazion i (Tzoulas er al. , 2007). l'individu.:tzione delle grecn infrastrucwres (Sandstrtim, 2002), il riconoscimento del valore economico degli ecusystem

Le aree non urbanizzate nei contesti metropolitani rappresentano oggi i luoghi più instabili del territorio e maggiormente investiti dai processi di trasformazione. Le aree agricole, quelle abbandonate, gli incolti e i frammenti di boschi possono essere ripensati in un nuovo progetto territoriale alla luce di nuovi usi dei suoli che possano coniugare la produzione agricola periurbana con le istanze della fruizione e della protezione ambientale orientate a strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e produzione di ecosystem services. La revisione dello strumento urbanistico della città di Mascalucia ha rappresentato f>occasione per propon-e un nuovo scenario di usi del suolo per le aree non urbanizzate, attraverso un modello di land suitability in cui trovano applicazione congiunta una land cover analyis e una fragmentation analysis

Parole chiave: aree non urbanizzate; suitability analysis; cambiamenti climatici

92 l Terriwrio

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scrl'ices (Costanz<t Pt n/., 1997), ma anche la oefinizione di ~trumenti di proge11azionc e pianifica7.ione (Beatlcy, 2000}. In pMticolare, gli ecusyslem services consentono, tra le innu­merevoli iunzioni, la purificazione d e li 'aria e dell 'acqua, la mitigazione degli effetti del le inondazioni , la puriiic.1Zione e decomposizione dci rifiuti, la rigenerazione della iertilità clei suoli, la stabilizzazionc del microclima c l'attenuazione delle wmperature estreme. ricoprendo ounque un ruolo fondam(>nta lt! rispetto agli effetti dei cambiamenti climatici globali a lla scala lorale. La crescente imponanz.1 de lle conseguenze lega te eli cambiamenti clim,1tici ha, quindi, fatto notevolmente aumentare l'importanza clel ruolo rivestito tli! questi ecosystem scrvices ri­spetto alle questioni della mitigazione e tlell'adattamento. che rappresentano i due approcci per 1,1 riduzione dci rischi correlati t~i cambiamenti climatici. Un'atten ta pianificazione degli usi del suolo può permettere la protezione tlireua delle arce nonurbanizzate, capaci di rf'S tituire funz ioni evapotr.:~spiranti e di permeabilità , caratteristiche cht> ~ono legate alla possibilità di contrastare gli effetti delle isole di calore c gli eccessivi ruscellamenti superficiali delle acque piova ne (Rowler et al., 2010). Le aree 11011 urbanizzatc in ambito metropoli tano sono dunque una parte di un più vasto ecosistema che è in grado eli produrre questi ecosystcm scr(}iccs (Bolund , Hu nhammar, 1999). Intesi come spazi aperti con significa tiva presenza di vegetazione. arce scmi-natLJJ\1 li che rappresentano gli ultimi frammenti di natura all'in terno delle aree urbane (.Jim, Chen, 2003). esse rivestono un ruolo fondamentale nella preservazione della biodiversità e della qualità di vita in contesti urbani, sequestrando C0

1 (Mclla le Pt al., 2007), producendo

O,. riducendo l' inquinamento a tmosferico lYang et al .. 2005) c ·quello ,1custico (F;111g, Ling, 2003), rt>gulando il microcli ma ,1ttr.werso la rit1u7.ionP degli effetti de lle isole di calore (Shin, Lee. 2005 ). m,1 anche iniluenzando i prezzi del mercato immobi­liare, fornendo beni di valore ricreativo (Tarra nt , Cordell , 2002) e fondamenta li per la salute, il benessere e la sicurez:.t.a sociale. Le aree nm1 ur1Ja11izzate sono differenti per forma, dimensioni, des tinazioni d'uso, funzioni, cara tteris tiche bio-tìsichc, valori ecologico-ambientali. attributi di valenza paesistica. Si trana di a rce che sono localizzate in sit i con clifft>renti valori di integrità ecologica, con differenti livelli di prossimità e frammistione rispetto ad infrastrutture o insediamenti, sulle quali gravano previsioni urbanistiche spesso incoerenti, rendite urbane con­dizionanti. densi t ~ e dinamiche demografiche incontrollabili. 1-: proprio per queste ragioni, le aree non urbanizzace necessitano di essere conosciute, comprese, interpretate con stnunenti capaci di cogl iere g li aspe tti funzionali ne lla logic,, degli ecosyslem services e dell'adattamento ai CM11biamcnti climatici. La conoscenza delle caratteristiche biofisiche è elemento essen­ziale per la comprensione delle peculi<Hità delle aree 11011 urba­ni::zace, per l'esplorazione dt•lle loro potenzialità e suscettività d'uso, dei loro limiti . E per queste ragioni, non può che essere posta alla base eli qualsias i processo decis ion.:de intorno a scelte su iuturi assetti di us i del suolo. In questa direzione, il presente contributo propone un modello utile alla definizione di scelte st ra tegiche per la pianificazione delle aree 11011 ur/Jaflizzace basato su s trumenti per la loro rarat· terizzazione come la la11d cot,cr analysis (Ciii ec al. , 2008) e la fì·agmentarion mtai}'Sis (Collinge er al., 2009). Si propone così un modello d i l Cimi suitability analysis (Steiner ec al. , 2000), il

etti appar<lto concettuale si b.1sa sull'individuazione di catt>go­rie s triltegiche per l 'indirizzamento di nuovi usi del suolo che sono cletermi Jl <t ti dall'integraz ione della /and rover arwlysis, che restituisce le percentuali di superfici evapotraspiranli delle aree rwn url7anizzate e della fragmentnrion nna/}tsis, che ne definisce dimensioni e densità. Il modello indirizza nuovi usi del suolo potenziali coerenti con un preciso progetto strategico eli trasformazione territoriale (L,, Greca et al.. 2011). Il modello è stil lO applicato al caso di Mascalucia, uno dci comuni maggiornwnte urhanizza ti al l 'interno della vasta conurbnione catanese, al l'interno del processo di revisione dello strumento urbanistico comuna le.

Caratterizzazione delle aree non urbanizzate: una propo­sta metodo logica MascaluciJ è uno dei sobborghi rura li (poco più di 3.000 abitanti a ll'inizio del XX secolo) sorti su lle pendici dell 'Etna. c oggi pane integrante del s istema metropolitano della citt.~ di Cata­nia, la cui espansione ha totalmente assorbito gli insediamenti pedemontani. Il territorio comunale, esteso per oltre 1.600 ha si trova acl un 'altezza compresa tr.1 380 e 680 m s.l.m. e conta una popolazione residente di oltre 27.000 abitanti. !:economia agricola , principalmente basata sulla produ zione vitivinicola che ha cara tte rizzato il territorio fino al secondo dopoguerra, è s tata del tutto cancellata, nel corso degli ultimi sessan ta a nni , dallo sviluppo edilizio di mc11rice stagionale, negli ,1nni '70. c di residenza stabile nei decenni successivi. La caraiterizzazione delle aree 11011 urbanizzare dell'area di Mascalucia si è sviluppata attr<werso due fasi analit iche. Attra­verso la lmui tOJwr è stata valut<1!,1 la capacit.~ evapotraspirante del territorio comunale, mentre l'analisi di frammeJH.~7.ione ha permesso eli quantificare il grado dì irammentazione del tessuto non urbanizzato c la sua conseguente integrità ecologica. Entrambe le analisi hanno utilizzato come base analitica una carta dell ' uso dd suolo vettoriale a lla scala di 1:10.000 (fig. 1) . appositamente costruita a partire da diverse fonti informative d igitali: la C.ma tecnica regionale (vettoriale, scala l : 10.000); la Cart,1 tecnica comun,1le (veuoria le, l :2.000); ortoioto regionali (raster, con r isoluzione di 25 cm). Il territorio comunille risulta coperto quasi per la metà da aree urbanizzate, mentre il resto è distribuito tra agricolo, agricolo abhanclonato ed incolto: la rete stradale copre inoltre il IO% dell'area.

Land cover analysis La valutazione della capacità evapotraspirante è funzione dell 'ef­fettiva copertura del suolo (land cover). cioè della quantità di coperture vegetali. Per questo motivo ogni categoria di uso del suolo è stata .1nalizzata in modo da quantificare la superficie delle diverse coperture che la compongo no (Ciii et al., 2008; Akbari et al. , 2003 ). Attraverso LUl campionamento s ta tistico (Bartlett et al., 200J) sono s ta te scelte in modo casua l t' a lcune patches (i poligoni che rappresentano spazialmente it' arl!e non urba11izzate) componenti le diverse categorie di uso del suolo e per ognuna di esse sono stati identificate, attraverso fotointerpra· tazione delle ortofoto disponibili, otto coperturE:' del suolo (fig. 2): edifici, superfici impermeabili (strade, banchine, marcidpie-

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LJ Agricolo abbandonato

l- 1 Agricolo - Commerciale - Boschi e arbusti

,- l Verde privato - Verde pubblico - Produttivo

!El Strade e parcheggi - Attrezza ture e servizi - Residenziale

Fig. l - Uso del suolo <.iel ter~itorio di Mascalucta Fonte Elabor;:,zione :legh <1utori

o 500 1,000 m

Fig. 2 - : tlpì d1 copertura del suolo considera:i Fonto El.-.boT<tziorm degli autor i

94 l 'Ii'TTiWrio

Prato

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di. pMcheggil. prati, ;~ree agricole, aree ,,gricolc abb.1ncton,1te,

Iberi. arhusti c suolo nudo. ~n totale d i \100 pacch sono s tate anali:a.il te con un livello cd intervallo di confidenze) fissati rispC'tth•amente all '85 % c 5%

(La Greci! et al. . 2010) ·, . . . somnwndo la quantlla dt coperture l'V,1potrasplrélntJ (,liberi, arbusti. prJti. vegetazione e rbacei! , colt ivMo) e impermeabili (edifici r :;uperfici impermea bili) è stil lo possibile, per ogni caiegori.l di uso del suolo, qua111 ificare il livello di evapotraspi­raziouc. l risultati sono riportati in tab. l.

Analisi di frammentazione La iranunentélzione dei tessuti agricoli e semi-naturali a se­guito dci reuomeni di urbanizzilzione e sprawl è o rma i un processo difiuso in quasi tutto il territorio italiano. L'a nalisi di [ranllnent.17.ione esamini! il livello di téliP processo sulle arce

11on urhrmizzu.tc aurilverso il calcolo e l'c1ggregazionc di due semplici indicatori: - patch urca: misura la dimensione della singola patcll, con­sidE'ratu che le più grancli patches hc1nno un minore livello di frammcntil zio ne; - llWilC/'0 di patch all'illlemo di un raggio di 500 m: misura la dcnsit,ì ('(i patch, considerato chC' Jl crescere dell'indicatore cresce lil frilmmentazionc del paesaggio. Dall'aggregazione dci due indicatori si ott iene un irulice di fram­menmzione. La scala di c.1 lcolo è quella delle singole palchcs, nPI se11so che un singolo V<llore dell'indice caratterizza ognun.1 delle patch anJlizzate. 1 risultat i mostrano una massiccia presenzA! di piccole patches all'intC'rno del territorio comunale, specialmente nella parte ce ntrale. L,, presenza del diffuso tessuto di ville isolate dete rmina una fort E' fr.~mmen taziouc delle aree nonurbanizzare, rileva b ile d,,g li éllti valori dell'indicatore dJ numero di patch nella parte cemrélle e occidentale.

La prospettiva di nuovi usi del suolo per le aree non ur­banizzate Nel contesto della cìrtà di Mascalucia si può osservMe come sia ancora piuttosto elevato il patrimonio di arce non urbanizzate; il terrirorio comunale è infatti caratterizzato per circa il 43 % da aree TIOnur/)(mizzate fortemente irilmrniste a quelle res idenziali, prev,11entemente a bassa densità. Ciò ha provocato un 'ecces­siva frammentazione di tali aree, che hilnno subito una forte flessione della loro rcdditivit.'l agricolél tradizionale a fronte di una maggiore fragilità di!l punto di vistél ecologico-ambientale. Nuove forme di ilgricoltur<l periurbana possono rappresentare una delle possibi li compone nti di un progetto territoriale com­plessivo che. coinvolgendo tutte le aree non arlwnizzate, deve tenere conto anche delle ista nze della protezione ilmbienrale. Le arcC' nilturali ancora presenti all'interno della difiusione urbana, costituite da frammenti di bosco, da incolti sterili e da campi lavi­ci colonizzati da vege tazione pioniera devono essere consider,1ti nell 'ambito tli strategie unitarie di nuela e valori7.zazionc del loro ruolo ecologico-ambientale e nel quadro di più ampie reti runzionilli. La previsione d i grandi aree a verde attrezzato per la fruizione, lo svago cd il tempo libero, insieme alla forni tura di servizi t.:ollcttivi puntunli come piccole a ree attrezzate per il

Tab. l - LJvdil cl1 s•..:po1 hc1c rwr.p:~ J:·;;spmmte ed ':-::perctb:ll' pr.;r c;a;;cwta cr·n;qo:;r; d i •.:~o dd :;u'Jtu (F'uu1e E:lal·x··<'monr" degli autCl 1)

Tipi di u.c:n dd .<iinlo ··,, superficie o,. supc>r{icie el•apotra;pimntP llllfJermea.bilt!

F:d ifi c: i isol,ni (a villa /~chiera) 62.1 33 .7 Tc::~ uti ,, griglia e ad isol,ui chiusi .)2 ,3 67.1 Tessuti ro n edifici in se-ri,, apcr1,1 ..!7,6 72.4 Tes!'-uti nastriformi 49.4 30,6 Verde privato 79,0 19,0 Còlllll!Crcialc 12 .2 73,4 Produt tivo 1>.3 13 1,5 ,\ llf'l'7.7.,1turl' e servizi J)llbil lici 35.9 50,S Agricolo IB , l 6.6 Agricolo abbando nalO 77,8 2.9 VC'J'd.:< pubblico 92.2 7,7 Incollo 72, t 8,7

gioco c lo sport, possono integrare il quadro di questo progetto territoriale dei vuori metropolitani. Lo scenMio di trasformilzione proposto per le arce 11011 urbaniz­zate si muove dunque lungo quattro distinte finalità strategiche: la protezione ambientale, la fruizione, il verde pubblico attrez­zato e l'agricoltura urbana. Il persegui mento di questi obiettivi strategici può realizzarsi ilttraverso la p revisione eli nuove, spe­cifiche categorie di uso del suolo (usi del suolo potenziali) che meglio possono interpretare il proge tto complessivo. La domanda di protezione ambientale può trovare risposte nell'individuazione di .1ree naturali Ccl ratterizzate da elevati livelli di integrità ecolog ica e della loro tutela e valorizzazione attraverso la previsione di brani di parchi naturali c di aree verdi di connessione con fu nzioni di dcfrnmmentélzione (Romano, Paoline lli, 2007) e intesi come green infrastmctures alla scaJa loca le (Bcnedict, McMahon, 2006). ma tlnche di parchi agricoli con notevoli prospettive di sviluppo {Oonadieu, l \198}. Gli spazi per lél fruizione, il tempo libero possono essere trov<lli all'interno degli parclzi urbani, intesi come ambiti semi-naturali principJlmcnte orientati allo svago ed a l benessere con l'obiettivo di ridurre lo stress da lavoro (Kaplan, Kaplan , 1989). Il verde il ttrezzato loc.~ l e può trovare espressione nei giardini e parchi giochi (giM<1ini pubblici, aree .111rezzate) e cior in quelle piccole arcC' loca lmente d iffuse, sicure e f;~cilmente accessibili , dotate di ilttrezzature per i giochi e gli sport informali e come luoghi di !>Ocia lizzdzione per bambini, famiglie ed anziani (Smoyer-Tomic et al. , 2004) . Il parm agricolo r,1pprcsent,l uno strumento che g uarda alla dimensione metropolitana con l 'obiertivo fondamentale di garantire uno sviluppo dinamico e !'Ostenibile dell 'agricoltura periurba na e degli spnzi in cui vienP praticata. Le arce a bassa frammcntilzione. c.ll'att('rizzate da preesistenti anività agricole , potrebbero essere intt<grnte in un piLI vas to parco ilg ricolo me­tropolita no , ove intC'grare attività di tipo ricreativo e culturale. L' integr,nione tra sistemi di mobilità lenta c linee del trasporto pubblico. connette il tessuto agricolo con le altre componenri

95 l Terriwrio

r

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territoriali. 1~1lc sistema di greenway svolgerebbe anche le funzioni di corridoio ecologico e diventerebbe occasione per la rìqualificJzione di attraverso interventi di riiorcstilzionc c eli in­gegneria naturalisti<:.1. l caRi di commwtily supported agriculture prevedono invece llllte quelle forme di panenariato commerciale din•tto tril uno o piì1 agriwltori ed una com un ità di sostenito­ri /consu matori uniti tra loro i.n rete. Questi ultimi aiut,lno a garantire una parte llel bilancio operativo di Ulhl determinata attivit c'l agricola, tramite un clbbonamento ad una o più quote del raccolto della stagione. Tali tipi di pra tiche possono port<tre ad una maggiore vitalità economica per il coltivatore attraverso il contratto con i membri dellil comunità, assicurilndo uno sbocco locale sicuro per i produttori di piccola scala . Nelle aree milggiormente frammentate soprattutto a ridosso dei centri urbJni. possono essere pensati gli orti urùani,lottizzazioni di picco li appezzilmenti eli terreno dove praticMe l'orticoltura c lil fl o ricolturil . Rispondono oggi ad una domJncla di verde. di natura all'interno dei contest i urbJni c si configurilno come attrezzature non convenzionali dedicate alla fruizione e svago a ll ' interno della città ma orientati anche alla protezione della natura, alla promozione dell'agricoltura biologie,,. Per le fasce più deboli, gli orti rappresen tano l'occasione per eventuali imegrcnioni di reddito. consentendo lil produzione di frutta e ortaggi per il consumo familiMe (Rubino, 2007).

Un modello concettuale di land suitability a nalysis L1 sceltA di cerri us i del suolo per specifici contc•sti dipende dalla suscettività d'uso (land suitability) di un dato ,1mbito territoriale che rappresenta la capacità di accettilre trasformazioni ltrha­nist iche (Mandi et al., 2007) e può essere indagil ta attraverso una land suitability analysi.~ (Carsjens, Van der I<naap, 2002). La land suitability analysis è uno strumento in grado di deter­minare le potenziali tà t'd i vincoli per un determinato uso del suolo in un'area specificil (Steiner el a l., 2000), considerando tre caratteristiche: la localizzazione, gli usi correnti ed i processi biosifisici ed ambientali. l.a valutazione ùell 'evdpotraspi razione, come risultato della land couer analysis, e quella della fr.:unrnentilzione per mcuo dell 'analisi di {rammencazione mostr., un quadro estremamente articola to e complesso eli aree> nonurbanizzate. Esse presentano infdtti percentuali di superfici evapotraspirilnti non sempre pre­vedibili e frammentazione fo11emente variabi li . Assunto che lil percentuale di superficie evapotraspirante all'in­terno di una determinata area può essere interpretata come indiciltore di presenzil di copertura vegetale e che il livello di frammentazione può invece essere inteso come indicatore di continuità ed integrità ecologica, l 'intersezionc dci valori di dm' vMiilbili può rest ituire informazioni sul potenziale biofisico delle singole aree IlOTI urùanizzatc c quindi dellil loro suscet­tività d 'uso. Il modello concettuale qui proposto come base per u nil ln11d SILita!Jilily analysis (fig. 3} individua prelimina rrnt'nte quattro categorie di obiettivi strategici: protezione ambi('ntale, iruizione, verde pubblico attrezzato, .~gricoltura urbilna. Es!>i raggruppano i sette usi del suolo potenziali proposi i: -parchi naturali, agricoli e arc>e verdi di connes.~icme per perse­guire finil lità di protPzione ambientale; - parchi urbani, per indi viduare ambiti di fruizione;

Livello alto di evapotraspirazione ]- Protezione Ambientale

L.

11 b d. (Parchi Naturali, Parchi Agricoli

1ve o asso t A V d" d. C . ' ree er 1 1 onness1one) frammentazione

Livello alto di evapotraspiraz1one ]-

Livello alto di frammentazione

Livello basso di evapotraspirazione ]-

Livello alto/basso di frammentazione

Fruizione, Verde Pubblico (Spazi Verdi Urbani. Giardini

Urbani e Spazi Attrezzati)

Agricoltura Urbana (Community Supported Agriculture, Orti Urbani)

Fig. 3 Ivlodcllo r.:oncP1l',:èllf' d: 'l;mcl S'..l~:o.lnlity d.nu:y:;is' Fonte I:labomzJone ::ieg..1 ,._:o:I

Tab. 2 - :h i ùel suolo poton7ir.li pti! l I~ aree non urbanizzilie (Fonte: :Jaborazione d!:!gll a:.::o1 i)

/Joo cid suolo .\'umem di Area jJO/i!nziali pace h (ha)

Parchi dgricoli 121 123,24 C sa 98 200,45 Csa/ Orti urh;mi 100 28,32 i\r(>t> verdi di CUllllt:'SSiOlll: 15 4,84 l'archi na1urali l 19,20 Gi.Hdini e p.uchi giochi 5 0,44 Parchi urh;mi 254 293.89 P<Hchi urbani, giMd ini c pàrchi giochi 121 35,87 Totale 7JS 706,26

-giardini urbani e spazi attrezzati, per fornire verde pubblico; - comrmmity supported agriculwre ed orti ur/Jani per la promo-zione di forme di agricoltura urbana. Il modello ricerca quindi, nell'intcrsezionc dei diversi livelli di evapotraspimzione e fram mentazione, le possibili strategie di intlirizzamen to di tali usi. Arce con ilhi valori di evapotraspi­razione. combinati con bassi livelli di irammentazione sono e leggibili per strategie di protezione ambientale. Alti livelli di evapotraspirazione e fr,1mmentazione indi cano invece presenza di piccoli framme nti di formazioni vegetazionali, incolti o campi !avici colonizzati nei quali può essere possibile la previsione di ambiti di verde pubblico attrezzato. Nelle a ree ad evapotraspirazionc minore, le strategie di uso del suolo potrebbero essere orientate verso le pra tiche dell'agricol­tura urbana, dal momento che valori intermedi di copertura vegeta le sono tipici delle a ree agricole produttive o abbandonate. Quando i valori di irammeJllazionc sono elevati, la dimensione ridotta delle aree rende meno compctitivil l 'agricoltura tradizio­nale a favore, invece, di nuove forme di produz ione agricola che comportilJW possibili trasformaz ioni dei iondL Le cHee con i livelli più bilssi di evapotrilspirazione sono su­scettibili di usi legati illla fruizione cd allo svago, dal momento

96 l "Jèrritorio

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GRADO DI EVAPOTRASPIRAZIONE

l N D l c E

D

LAND USE SUITABILITY STRATEGY

M O DEL

F Liv. 1 R A M M E N T Liv. 2 T A z l

o N

E Liv. 3

D PROTEZIONE AMBIENTALE

Liv. A

Fig. 4 - Lc:t rndt:ice :u_::;pwst?nl.:tllV-1 :ìe: 'lnnd use :;uirabllity strategy mode! onte C!abo:az1one deqll d.::o: 1

che la scarsa presenza di copenura vegetale può essere intes.1 come opponuni tà per strategk di progettazione paesaggistica c eli riforcs tazione urbana.

Il m ode llo di sintesi: land use s uitability strategy mode l Di'Il model lo concettuale deriva il Land usc suitability strarel{y mode/ (l.ussm), lo schema di sintesi all 'intcmo del quale, gli elementi strutturali del modello concettuale prendono forma in una matrice capace di indirizzare possibili usi del suolo per le aree non urba11izzate. l risult,lti della land cover annlysis permettono di giungere alla v.:Jiutazione della evapotraspirazio­ne attraverso l'articolazione i n quali ro classi rl i percenlua l i d i

> Liv. B Liv. C Liv. D

superfici cvapmraspiranti , .Jrticoi.:Jte in quattro livelli crescenti: liv. A: basso; B: meclio-bilsso; C: medio-alto; D: il lto. L'a na lisi di frammentazione contribu isce, invece, attr,wcrso la restituzione dell'indice di fram mentazione, distinto in tre livelli crescenti: li v. l: basso; 2: medio; :1: alto. Le intersezioni dei diversi livelli di evapo t ra~pirazione con i livelli di framm enta­zione individu.1110, di f<~tto, specifiche configurazioni biofisiche. in termini di integrità/continuità delle coperture vegetali , Tali caratteristiche, lette nella prospettiva della suscettività cl'uso, consentono di indirizzMC i selle tipi di uso del suolo potenziali introdotti nel paragrafo precedente, raggrupp,1ti ne lle quattro categorie strategiche: protezione ambientale, iruizione, verde pubblico att rezzato, agrico ltura urbana (fig . 4).

97 l Territorio

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\

o

-Parchi naturah -Parchi agricoli -Aree verd i di connessione ... CSA

CSA/Orti urban1

Parchi urbani

Giardini/Parchi giochi

~ Parchi urbani/Parchi giochi

Fig. 5- fvh1ppa deg:1 us1 del suolo p<l:enziaiJ pe 1 le <l i çe non :11 banizza:e Ee! :e: 1 ile! io cornunale di YidSCalUCid

f on;e Elabotc.<::Jonc degli ;:;uton

500 1,000 m

Appli cando il Lussm a ll 'Meil s tudio eli ~1ascalucia, diventa possibile assegnare a ciascuna delle pa1ch delle aree non urba­nizzate, per le quali si conoscono i valori di evi!pOtraspirazionc e di fram mentazione, uno dci scue potenzia li usi del suolo. Il risultato è la mappa riport.:tta in fig. 5 che restituisce una possibile distribuzione dci nuovi usi del suolo potenziali. La Lab. 2 riporta invece le carauerist iclle dimensionali (numero cd estensione) di tutte le pacch relative ai diversi usi del suolo potenzia l i .

Conclusioni La pressione costa me da parte dei processi di diffusione urbana sulle aree no11 urbanizzate all ' interno del con testo dell'a rea metropolitana catanese prod uce du(• effetli macroscopici evidenti: il decremento della cvapotraspirazione, dovuto ad una diminuzione progressiva di copertura vegetale a ca usa di modelli insediativi che propongono elevati indici di imperme­abilizzil zione dei suoli: l'i ncremento della fr,1n11n entazione, conseguenza diretta del consumo di suolo ad opera di fenomeni di urbanizzazione pervasiva a bassa densità . Il ruolo suatcgico delle aree non u.rbanizzate s i scontra con la debolezza degli strumenti di pia nificazione nella definizione delle scelte tenitoriali per il loro indirizzo. Esse non sono inoltre m<li sta te oggetto di s tudio dettaglia to, a causa della mancanza di basi informative geogrilfichc aù una sufficiente scala per la loro caratterizzilziom•. Al contra rio possono svolgere un ruolo fondamenta le nella fornitura di ecos}'Slcm se111ices e nell'ambito di stra Legie di adauamento ai cambi,111wllli climatici. Le aree rwrturbanizzate rappresentano. invece, il gnmcle patri­monio territoriale di questo contesto. Sono le aree a pani re dalle quali può ancora essere possibile cos truire un modello di città sosten ibile, un nuovo concetto di spazio urba no-peri-urbano ca pace di delineare una nuova immagine per la città contem­poranea. In virtì1 del loro consistcnL e patrimonio vegetale, le aree non urhanizzace consentono di innalzare il contribuito di evapotraspiraz ione c permea bilità dei suoli. 1ali cuatteris tiche ev,1 potraspiranti connibuiscono in maniera sostanziale al la diminuzione delle isole di calore, mitigano glì effelti di rusccll<lrnento delle acque piova ne ('contribuiscono all"abbattimcnto di importanti quote di monossido di carbonio i n atmosfera. La conoscenza tie lle ca ratteris tiche biofisiche delle aree non urbanizzate è essenziale per la comprensione delle loro pecu­liarità, per l'esplorazione delle loro potenzialità c suscettività d'uso. dei loro limiti. E per ques te r.1gioni, non pu ò che essere posta alla base di qualsiasi processo decisionale intorno a scelte su futu ri assetti di us i del suolo . Tali M E'P possono rappresentare, nella prospettiva di una valo­rizzazione dell'agricoltura peri urbana. nuovi materiali urbani c,1paci di ricoprire un ruolo ct>ntrale a ll ' interno eli un rinnovato progeuo della ci ttà contemporanea. Il recupero dclla di mensione agricolo-produttiva espressa in nuove fo rme può restituire un ruolo a ttivo a ques ti ambiti. Le funzioni complementari di carattere ecologico-ambientale, sociale, culturale, ricreativo permettono di aggiungere comples­s ità al s istema urbano, creando le occasioni per individua re nuove connession i soprattutto ciclo-pedonali, di ridisegnare le

Wl l 1èrritorio

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fr,lllge disprr:;c dcll'urbanizzazione a bassa densità, di ripensa­re 1,1 mobilit~ appoggiMldosi al s istemò de i traspon i pubblici. 11 piano deve mettere fine éld una binaria diversificazione ira scelte per la città e previsioni generiche per gli spazi agricoli. Deve piuttos10 fa rsi promotore d i un ' idea d i ruralità per la ciltJ . una rumlità urbana, la quale ne lle zone tii influe nza

111ctropolit ,1na dovrà sostituirsi a l!€' ruralità agricole. •on sopprimendo l'agrico1tur,1, per t rasformarla in parchi €'

gi,mlini. ma r iconoscendole il suo nuovo pos10 tra c itlad in i e nuovi agricoltori . In quest,1 direzione. il mod t> llo d i larul suiwbilit y analysis proposto, si w nfigu ra come un ilpproccio mctodologico con il qu.1le è po~sibile indiria.are nuovi usi del suolo potenziali per le m-c>e rw11 urlwnizul/P, per me:ao delle due fasi .1 na li tiche, precedentemente esposte, della land co11er analysis e clell "arw­

lisi di frammentazioni' . · 1~llc modello , permettendo di CMùtterizzare per la prima volta ed in modo sistema tico il sist l' llla delle {lJ"PP rum urbarzizzatc e fondando quindi le scelte dei possibili nuovi usi del suolo porenziali , rnpprescnta un punto di partenza pe r i processi eli iormazione e revisione degli s trumenti urbanistici comunal i. L.1 prospettiva di un<1 pian ifica7.ione a r ticolata c di ffe renzia ta dC' Ile aree del s is tema agricolo c naturale appare maggiormente rilevante in quei contesti dove i piani comun\lli hanno utilizzato la comoda. generica ecl uniiorme etichetta di 'zona bianca · pe r le arce agricole periurha ne.

Note

l . 1\nche s<.> fru tw di un ldvQro comll ll l', i r aragr.1 11 1 e 6 :;ono d,l ,H t ribuir~i

.1 F. :VIarti nico; il 2 c 5 <1 l l . LJ Rus.1 <'A <' 4 a R. Privitcra.

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