E' con grande piacere che la Camera di Commercio e Industria Italo - Iraniana saluta il suo nuovo Presidente onorario S.E. Abolfazl Zohrevand, da poche settimane Ambasciatore della R.I. dell'Iran presso la Repubblica Italiana al posto dell'Amb.Ghassemi, rientrato nel suo Paese. L'ho incontrato personalmente il 19 settembre e si è instaurato subito un rap- porto di stima e simpatia, come spesso avvie- ne nei contatti tra i nostri due Paesi. Ha accet- tato volentieri la Presidenza onoraria della Camera, che fin dalla nascita della C.C.I.I. è affidata all'Ambasciatore della R.I. dell'Iran in Italia a testimonianza dello stretto rapporto che la nostra Camera ha con la rappresentanza del Governo iraniano nel nostro Paese, come del resto a Tehran la Camera nostra omologa con l'Ambasciata d'Italia in Iran. Il ruolo delle due Camere è infatti di fondamentale importanza nel vegliare allo sviluppo dell'interscambio commerciale e degli investimenti nei due Paesi sia quando il clima politico è disteso sia, ancor di più, quando il quadro politico specie inter- nazionale si complica per ragioni estranee al mondo economico e delle imprese. Come ho recentemente dichiarato in un'intervista alla Radio iraniana, gli scambi tra Italia ed Iran so- no cresciuti in maniera equilibrata negli ultimi anni, superando come interscambio nel 2005 i cinque miliardi di euro, con un forte aumento avvenuto in maniera continua negli ultimi an- ni. Il trend è continuato nei primi tre mesi del 2006 ma poi ha iniziato a rallentare se non ad invertire di rotta. Ciò non è positivo perché si deve considerare che invece non sono state an- cora sfruttate tutte le potenzialità che ha l'Italia con l'Iran nell'interscambio. L'Italia ha un'im- prenditorialità diffusa: non ci sono molte gran- dissime aziende ma ci sono invece medie e piccole imprese, diffuse su tutto il territorio ita- liano. In passato l'Italia aveva una popolazione molto giovane: l'Iran di oggi è esattamente quello che era l'Italia negli anni '50-'60, per cui ha tutte le possibilità di espandersi, come ave- va l'Italia negli anni '60. Le problematiche po- litiche non devono distoglierci dal rapporto forte e continuo che c'è tra i nostri due Paesi e che ha voluto sottolineare il Presidente irania- no Ahmadinejad quando, in sede di Assemblea generale dell'ONU nel settembre scorso, ha voluto incontrare come unico Capo di governo occidentale il Presidente del Consiglio Prodi, quasi a ricambiare il segnale politico che Prodi stesso aveva lanciato dieci anni prima all'Iran quando, primo Capo di governo occidentale, si recò in visita ufficiale in Iran e riaprì il dialogo prima politico e poi economico del Paese con la Comunità internazionale. La R.I. dell'Iran si avvia a divenire il principale Paese di riferi- mento in Medio Oriente, al centro di un mer- cato di oltre 300 milioni di consumatori, con una vasta rete di intensi rapporti economici che vanno dalla Russia alla Cina al Giappone all'India agli Emirati e all'Africa Orientale. Questo è lo scenario economico con cui do- vremo confrontarci come imprese, al di là dei problemi politici che mi auguro si possano ri- solvere nei prossimi mesi e su cui si intravede già qualche spiraglio.Le due Camere bilaterali ancor più in questo momento appaiono di fon- damentale importanza per rafforzare i legami economici, che rappresentano un punto di for- za essenziale per mantenere strettamente l'or- mai tradizionale rapporto di amicizia, interesse e simpatia tra i nostri due Paesi. Ing Rosario Alessandrello Presidente C.C.I.I. Pubblicazione periodica della Camera di Commercio e Industria Italo Iraniana numero 21 Gennaio 2007 1/07 00144 Roma - Via dell’Elettronica, 18 Tel. +39 06 5926206 (r.a.) Fax +39 06 5903683 e-mail: [email protected] www.ccii.it IL PUNTO ··· ··· ESPORTARE IN IRAN IL PARLAMENTO IRANIANO STANZIA 2,5 MLD DOLLARI IN PIÙ PER IMPORT BENZINA Il Parlamento iraniano ha deciso il primo novembre di concedere al governo un fi- nanziamento di altri 2,5 miliardi di dolla- ri per continuare a importare benzina, ri- nunciando quindi per il momento ad ogni progetto di razionamento del carburante. L'Assemblea, scrive l'agenzia Irna, ha ap- provato con 115 voti favorevoli e 66 con- trari una modifica del bilancio dello Stato che stanzierà 5 miliardi di dollari in fondi disponibili per l'acquisto di benzina sui mercati esteri. Un miliardo in meno ri- spetto alla richiesta di 6 miliardi di dolla- ri avanzata dal governo del Presidente Mahmud Ahmadinejad. Un primo stanzia- mento di 2,5 miliardi di dollari, deciso nel marzo scorso, all'inizio dell'anno irania- no, si era esaurito durante l'estate anche a causa dell'impennata dei prezzi dei deri- vati del petrolio. Il Parlamento ha deciso che il miliardo di dollari che verrà rispar- miato rispetto alle richieste iniziali dell'e- secutivo, venga impiegato per sviluppare la rete dei trasporti pubblici. L'Iran, pur essendo il quarto produttore di petrolio al mondo e il secondo nell'Opec dopo l'Arabia Saudita, non ha le capacità di raf- finazione sufficienti per alimentare ca- mion e automobili circolanti, il cui nume- ro cresce sensibilmente ogni anno. Teheran è quindi costretta ad importare circa il 40 per cento dei 70 milioni di litri di benzina consumati ogni giorno. IRAN: IN FORTE AT- TIVO LA BILANCIA DEI PAGAMENTI Ammonterà entro la fine dell'anno ad oltre 16,2 miliardi di dollari l'attivo di conto cor- rente della bilancia dei pagamenti iraniana con 2,2 miliardi in più rispetto all'anno scor- so e pari al 7,7% del PIL da quanto emerge da uno studio dell'Economist Intelligence Unit. Un rapporto del Centro Ricerche del Parlamento iraniano sostiene che a fine marzo 2006 le importazioni sono aumenta- te del 60% negli ultimi 5 anni con un dra- stico cambiamento nella composizione. Il rapporto paragona la composizione delle importazioni nell'ultimo quinquennio e conclude che la quota relativa ai beni in- termedi è aumentata dal 47% al 60%, i beni di consumo importati hanno registra- to un incremento dell' 89%, mentre l'im- portazione di beni di investimento è dimi- nuita dal 39% al 22%. Il Fondo Monetario Internazionale ha previsto una crescita di 25 miliardi di dollari delle riserve valuta- rie iraniane (+ 52%), con 71 miliardi di dollari alla fine del 2006. Secondo il rap- porto, il ritmo di crescita continuerà an- che l'anno prossimo, fino a raggiungere la somma di 96,5 miliardi di dollari alla fine del 2007. Oltre 80 aziende italiane hanno preso parte al primo Seminario tecnico “Esportare in Iran” organizzato dalla CCII in collaborazione con Assolombarda e realizzato a Milano il 12 lu- glio. All’incontro, aperto dal Dott. Fabio Aromatici, Direttore Area Mercato e Impresa di Assolombarda, ha fatto seguito l’intervento del Cons. Azarsa, Responsabile Affari Economici e Commerciali dell’Ambasciata della R.I. dell’Iran, che ha sottolineato le potenzialità of- ferte dal mercato iraniano, in forte crescita eco- nomica, con un tasso di aumento del PIL del 7,1%. Il Cons. Azarsa ha inoltre sottolineato l’importanza del nuovo programma di privatiz- zazioni in corso di avvio, che coinvolgerà nu- merose imprese industriali e di servizi nei pros- simi mesi ed ha ricordato le ottime relazioni di- plomatiche tra Italia ed Iran: ciò ha sicuramen- te favorito il notevole volume dell’interscam- bio commerciale tra i due paesi, che nel 2005 ha superato i 5.2 miliardi di euro. L’Avv. Antonio De Capoa ha invece presentato una pa- noramica delle principali esigenze e necessarie precauzioni per un imprenditore italiano che si interfaccia con il mercato iraniano, mentre l’Avv. Cavanna, dell’Ufficio di Teheran dello Studio Legale de Capoa, ha illustrato le norma- tive relative alla contrattualistica per accordi e partenariati in Iran attualmente vigenti, soffer- mandosi in particolare sulle principali forme giuridiche per investimenti in Iran sia attraver- so licenze di investimento estero che attraverso strumenti previsti per investimenti diretti per i quali non è necessario l’ottenimento della li- cenza. Un dettagliato approfondimento sulle certificazioni e le ispezioni necessarie per esportare in Iran è stato presentato dal Dott. Lionello della SGS, che ha sottolineato come la decisione di far ispezionare le merci può essere presa dall’importatore iraniano in maniera vo- lontaria, può essere imposta dalla banca che apre la lettera di credito o può essere un pas- saggio obbligatorio imposto dall’ISIRI, l’Institute of Standard and Industrial Research of Iran. La procedura varierà a seconda dei sin- goli casi. La presentazione degli aspetti banca- ri, finanziari ed assicurativi vigenti per il mer- cato iraniano ha visto gli interventi di UBAE, SACE E SIMEST. Il Dott. Matranga, Direttore Generale dell’UBAE, ha illustrato le modalità di intervento delle banche italiane a supporto delle operazioni in Iran, sottolineando che nel 2006 l’UBAE ha in particolare aperto verso l’Iran lettere di credito per un valore di 25 mi- lioni di dollari, con un aumento del volume d’affari sul Paese del 40% rispetto al 2005. La Dott.ssa Targetti della Simest ha illustrato nei dettagli le modalità di intervento della SIMEST a favore dell’internazionalizzazione delle im- prese italiane per l’Iran, mediante venture capi- tal ed assistenza finanziaria. Il Dott. Ascari del- la Sace, ha evidenziato come l’Iran continui ad essere il primo paese nel portafoglio SACE: at- tualmente le garanzie in essere in Iran sono pa- ri per il 2006 al 22,3% dell’intero portafoglio. E’ stato stanziato un plafond rotativo di 380 mi- lioni di euro in conto capitale (di cui 76 milio- ni a BT). La Sace copre tutte le operazioni in Iran con garanzia sovrana. Attualmente l’Iran è in categoria 5/7, secondo le valutazioni dell’OCSE. Ha concluso i lavori il Dott. Pier Luigi d’Agata, Segretario Generale della CCII, che ha sottolineato come sia importante per le imprese italiane continuare a muoversi verso nuovi mercati come quello iraniano, al fine di superare il difficile momento economico che sta attraversando il nostro paese.A tale scopo la CCII, quale partner specializzato sull’Iran delle imprese e delle Organizzazioni imprenditoriali e Camere di Commercio italiane, si pone l’o- biettivo di indicare alle aziende del nostro pae- se le potenzialità offerte dal mercato iraniano, supportarle nei processi di esportazione, di joint venture, di investimenti e nella partecipa- zione ai tender della R.I. dell’Iran, al fine di fa- cilitarne la presenza sul mercato iraniano ed implementare i rapporti per lo sviluppo econo- mico dei due Paesi. 1° FORUM DELLE CAMERE DI COMMERCIO MISTE ED ESTERE IN ITALIA “Punto di incontro e di promozione delle attività di impresa” è stato il leit motiv del pri- mo Forum delle Camere di Commercio Miste ed Estere in Italia svoltosi a Roma presso la sede di Unioncamere il 10 ottobre 2006. Durante i lavori le 25 Camere di Commercio miste esistenti in Italia si sono confrontate con il mondo delle Istituzioni ed il sistema eco- nomico-produttivo. Attraverso gli oltre 4000 associati le CC miste ed estere in Italia of- frono i loro servizi in 53 Paesi del mondo, dando da un lato preziose indicazioni alle im- prese italiane sul modo di fare business nei diversi Paesi rappresentati, dall’altro alle im- prese estere su come dialogare con il sistema Italia.Per maggiori informazioni sulle Camere di Commercio Miste ed Estere in Italia è a disposizione la Guida edita da Unioncamere ed il sito web: www .cameremiste.it .