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IL POPOLO VENETO Fondato nel 1921 n.10 Fondato nel 1921 n.10 Fondato nel 1921 n.10 Fondato nel 1921 n.10/2011 www.ilpopoloveneto.it /2011 www.ilpopoloveneto.it /2011 www.ilpopoloveneto.it /2011 www.ilpopoloveneto.it Direttore Emanuele Bellato Direttore Emanuele Bellato Direttore Emanuele Bellato Direttore Emanuele Bellato PER UN NUOVO RISORGIMENTO di Ivano Maddalena Ci siamo già ben inoltrati nel 2011, ma forse fatichiamo a ricordare che si tratta di un anno ricco di ricorrenze e di celebrazioni internazionali, europee e italiane. A livello internazionale il 2011 è stato proclamato dall’ONU Anno della Chimica per ricordarne le conquiste, il contributo dato dalla ricerca e da chi vi opera professionalmente, per la crescita del benessere umano e alla conservazione delle risorse naturali. A tal proposito, ciò che è successo in Giappone ci offre una certezza: il nucleare è indomabile. S’illude chi pensa di aver domato l’atomo. Pensateci bene governanti di casa nostra e del mondo. Garantire la sicurezza è impossibile. Certo, la tecnologia migliora, ma i guasti e i rischi restano. Come non ricordare poi che i tagli alla ricerca rischiano solo di far andar via scienziati e mettono in pericolo la nostra sicurezza? Il 2011 è anche Anno internazionale della Cultura della Luce: la luce un dono per tutti. Ci sono paesi nel mondo che parlano di
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Il Popolo Veneto N°10 - 2011

Jun 30, 2015

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IL POPOLO VENETO Fondato nel 1921 n.10Fondato nel 1921 n.10Fondato nel 1921 n.10Fondato nel 1921 n.10/2011 www.ilpopoloveneto.it /2011 www.ilpopoloveneto.it /2011 www.ilpopoloveneto.it /2011 www.ilpopoloveneto.it Direttore Emanuele BellatoDirettore Emanuele BellatoDirettore Emanuele BellatoDirettore Emanuele Bellato

PER UN NUOVO RISORGIMENTO di Ivano Maddalena Ci siamo già ben inoltrati nel 2011, ma forse fatichiamo a ricordare che si tratta di un anno ricco di ricorrenze e di celebrazioni internazionali, europee e italiane. A livello internazionale il 2011 è stato proclamato dall’ONU Anno della Chimica per ricordarne le conquiste, il contributo dato dalla ricerca e da chi vi opera professionalmente, per la crescita del benessere umano e alla conservazione delle risorse naturali. A tal proposito, ciò che è successo in Giappone ci offre una certezza: il nucleare è indomabile. S’illude chi pensa di aver domato l’atomo. Pensateci bene governanti di casa nostra e del mondo. Garantire la sicurezza è impossibile. Certo, la tecnologia migliora, ma i guasti e i rischi restano. Come non ricordare poi che i tagli alla ricerca rischiano solo di far andar via scienziati e mettono in pericolo la nostra sicurezza? Il 2011 è anche Anno internazionale della Cultura della Luce: la luce un dono per tutti. Ci sono paesi nel mondo che parlano di

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inquinamento da illuminazione e altri che ancora non godono di luce se non quella del fuoco. A tal proposito illuminare di meno per educarci a non sprecare è cosa buona. L’Anno in corso è

proclamato dalle Nazioni Unite Anno internazionale per chi è di origine africana. Sì proprio così. Quanti lo sapevano? Se non altro abbiamo un motivo in più per vivere un’accoglienza responsabile di chi è costretto a fuggire dalla terra africana. L’obiettivo è quello di garantire a ciascuno il pieno godimento dei diritti economici, culturali, sociali e civili; la promozione e il rispetto per le proprie tradizioni e culture. Inoltre il 2011 è stato riconosciuto Anno internazionale dei boschi e delle foreste. E poi, Anno del pipistrello, ritenuto uno dei mammiferi più perseguitati della terra a causa di opinabili miti che circolano sul suo conto. Qui in Veneto ci sono paesi che per combattere le zanzare hanno provveduto a diffonderli. Altra ricorrenza internazionale del 2011 è di essere proclamato Anno della Gioventù per aiutare i giovani a crescere verso ideali di pace, di libertà, di progresso e solidarietà. Il Parlamento Europeo ha proclamato il 2011 Anno del Volontariato per favorire l’umanizzazione contro la spirale individualista del “penso solo a me”. E l’Italia? Lo sappiamo tutti, anche se c’è chi vorrebbe far passare in sordina o addirittura non ricordare e festeggiare un simile evento. Si tratta del compleanno della nostra amata Patria: 150 anni proprio il 17 marzo.

Il teatrino della politica italiana è riuscito a creare difficoltà ritenendo la ricorrenza anacronistica e non meritevole di essere festeggiata. Quale migliore occasione per ritrovare le nostre radici, onorare i nostri simboli in primis il tricolore, rivisitare la vita e le gesta di coloro che hanno segnato la nostra storia unitaria. Un’opportunità per creare unione, conoscere la Costituzione, favorire l’integrazione, educare le giovani generazioni. Sta sotto gli occhi di tutti come i campanilismi e i pregiudizi siano volti a minare l’unità, il concetto di nazione, la solidarietà sociale. A tal proposito vedremo quali saranno gli effetti del federalismo come pensato dall’attuale maggioranza. Ci sono aspetti che preoccupano. Una cosa è certa: finché rimangono disuguaglianze economiche e sociali restiamo divisi. Dovremmo chiederci a che gioco giochiamo e quali sono le regole, chi le scrive o ha scritto. Chi sono coloro che le vogliono riscrivere a proprio favore (ad personam). Mentre vorremmo festeggiare serenamente ci rendiamo conto che di fatto siamo nella situazione di dover scendere nelle piazze a rivendicare i diritti e doveri che son sanciti nella Costituzione che qualcuno vorrebbe sovvertire. Vediamo bene come il governo attuale cerchi di spazzare via alcune semplici ma fondamentali regole del gioco democratico. Adesso basta! Urge una reazione chiara e una presa di posizione decisa per i cittadini e l’Italia. Ieri al C-Day se ne è avuta una concreta attuazione. Se non reagiamo ora costruendo una opposizione efficace l’Italia diventerà italietta in balia di un dittatore e da un manipolo di venduti e comprati. Non si può permettere che l’Italia continui ad essere governata da Berlusconi. Pensare a un rinnovamento della classe politica è quanto mai necessario. Se non ora quando?

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.3 > Speciale 150° Unità d’Italia

Fratelli d’Italia, d’Europa e del Mondo Un milione di italiani in piazza per difendere la Carta Costituzionale

L’Italia unita compie 150 anni. Se dovessimo tracciare un bilancio storico probabilmente saremmo condizionati dagli ultimi quindici anni, caratterizzati da un declino: economico, religioso, della morale pubblica, dei costumi, senza precedenti. L’Italia di Berlusconi è l’antitesi di quell’ Italia sognata e “fatta”, dalla gioventù ribelle risorgimentale, con il sacrificio del sangue. Il romanticismo, il disinteresse personale e l’idealismo hanno ceduto il passo, soprattutto per colpa di una società dominata dai media, all’egoismo, all’individualismo e al consumismo. L’unità è umiliata, e c’è persino un partito di maggioranza, la Lega, che vorrebbe distruggerla. Se nel XIX secolo, personaggi come Mazzini, Cavour, Garibaldi, con personalità ed obiettivi diversi, seppero collaborare e compiere rispettivamente dei passi indietro, pur di raggiungere il fine comune dell’unità del Paese, adesso ci ritroviamo con una classe politica mediocre, screditata, sommersa dagli scandali, ed incapace di operare per il bene della collettività. Le cosiddette riforme

diventano l’occasione per regolamenti di conti, per accomodare i propri interessi particolari o semplicemente per distrarre l’attenzione dai problemi reali. Fortunatamente ad una fragilità dello Stato si accompagna una certa solidità della comunità italiana. Il bagno di folla, più di un milione di persone in tutta Italia, durante la giornata in difesa della Costituzione e della scuola pubblica, svoltasi sabato 12 marzo, testimonia la vivacità culturale ed il patrimonio civile di cui ancora disponiamo. Il paese è meno diviso di quello che la politica vuole far credere. L’alto grado di corruzione, lo sflilacciamento delle istituzioni, il non rispetto delle regole, l’assuefazione al teatrino della politica, non hanno ancora avuto la meglio sull’Italia migliore. Per questo, nonostante tutto, non dobbiamo essere pessimisti sul nostro futuro. Il Risorgimento ci insegna a guardare avanti, per costruire insieme una prospettiva di unità allargata, dove oltre ad essere italiani potremo finalmente sentirci cittadini europei e del mondo intero.

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.4 > Speciale 150° Unità d’Italia

A Venezia, “Cantiere Italia 1862-1946” Appuntamento il 25 Marzo alle ore 17.30 presso l’Ateneo Veneto

Venezia - “Cantiere Italia 1862-1946 - Dal Regno alla Repubblica”. È il titolo dell'incontro che si svolgerà a Venezia, venerdì 25 marzo, alle

17.30, all'Ateneo Veneto (campo San Fantin 1897), nell'ambito del ciclo In Punta di Penna, promosso dall'Ordine dei giornalisti del Veneto e dalla Scuola di Giornalismo "Dino Buzzati", dedicato ai principali temi di attualità e ai protagonisti del mondo dell'informazione. L’incontro, che vuole essere un piccolo contributo nell'ambito dei festeggiamenti per il 150. anniversario dell'Unità d'Italia, prenderà spunto dall'ultimo numero de L’Europeo dedicato alla storia dell'Unità, raccontata con le immagini dell'inedito Fondo fotografico Carletti e dell'archivio

Bruni, gli scritti di Emilio Salgari, Matilde Serao, Leo Valiani, Aldo Cazzullo, Massimo Nava, con l'introduzione di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella. Parteciperanno il giornalista Daniele Protti, direttore de L'Europeo e il giornalista Sandro Liberali, presidente dell'associazione Articolo 3, costituita per promuovere la conoscenza della Costituzione, soprattutto tra i giovani. Introduce Gianluca Amadori, presidente dell'Ordine dei giornalisti del Veneto, coordina Leopoldo Pietragnoli, consigliere dell'Ordine dei giornalisti. Il ciclo in Punta di penna, organizzato in collaborazione con Ateneo Veneto e Studio Systema e con il patrocinio del Comune di Venezia, ha avuto tra gli ospiti numerosi protagonisti del mondo del giornalismo e della cultura: tra gli altri, Eugenio Scalfari, Daniel Pennac, Gian Antonio Stella, Riccardo Iacona, Giuliana Sgrena, Giulio Anselmi, Antonio Caprarica, Gino Strada, Tiziano Scarpa.

UNITA’ D’ITALIA: NASCE IL BLOG “150” In occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia il Centro Studi Ettore Luccini e la Fondazione Nuova Società, in collaborazione con la redazione de "il Mattino" di Padova hanno riunito un gruppo di giovani e promettenti storici che animeranno dal 10 marzo un blog dedicato alla Storia del nostro paese. I post prenderanno spunto dall'attualità per porre all'attenzione dei lettori fatti, vicende, idee e personaggi che in 150 anni hanno costruito l'Italia. Sarà utilizzato un linguaggio chiaro che possa risultare amichevole ai lettori che potranno intervenire con commenti, spunti, riflessioni e critiche sui temi trattati. Ogni autore seguirà un proprio tema: Davide Gobbo (cattolicesimo e laicità), Matteo Millan (fascismo e resistenza), Gabriele Licciardi (mezzogiorno e unità d'Italia), Omar Favaro (lavoro: motore del Paese), Valentina Perozzo (politica culturale e unità d'Italia). http://150-padova.blogautore.repubblica.it

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.5 > Speciale 150° Unità d’Italia

I Solisti Veneti celebrano l’Unità d’Italia La formazione veneta guidata da Scimone si esibirà a Vigonza

Giovedì 17 marzo 2011, alle ore 21.00, presso il Teatro Quirino De Giorgio a Vigonza (PD), l’orchestra de I Solisti Veneti celebrerà l’anniversario dell’Unità d’Italia. Ritenuta dal pubblico e dalla critica una delle orchestre più attive e prestigiose in campo mondiale, con all’attivo oltre 300 dischi, la formazione sarà diretta dal suo fondatore, Claudio Scimone. Direttore e musicologo di fama mondiale, Scimone guiderà i Solisti in un programma musicale intitolato “Dalle grandi scuole storiche all’Unità di’Italia”: da Arcangelo Corelli a Giacomo Puccini, attraverso Antonio Vivaldi, Giovanni Battista Pergolesi, Saverio Mercadante e Amilcare Ponchielli. Aprirà il concerto l’Inno di Mameli di Michele Novaro. Seguirà il Concerto in si minore per quattro violini, violoncello e archi op. III n. 10 di Antonio Vivaldi. Tratto dalla raccolta intitolata L’Estro Armonico, il concerto vedrà impegnati in qualità di solisti i violinisti Lucio Degani, Kazuki Sasaki, Michelangelo Lentini, Matteo Ruffo. Sarà poi la volta di una composizione attribuita ad Arcangelo Corelli: la “Fuga perfetta” in re maggiore di Gallario Riccoleno (anagramma dello stesso fusignanese). Ad Ugo Orlandi, uno

dei più grandi mandolinisti viventi, sarà affidato il Concerto in si bemolle maggiore per mandolino e archi del compositore jesino Giovanni Battista Pergolesi. Un altro omaggio al nostro Paese sarà la Sinfonia “Garibaldi”, composta dal musicista napoletano Saverio Mercadante e intitolata all’“Eroe dei due Mondi”. Concluderanno l’appuntamento una composizione di Amilcare Ponchielli e una di Giacomo Puccini. Di Ponchielli, maestro di Puccini e conosciuto soprattutto per la celebre opera intitolata La Gioconda, che lo rese famoso in tutto il mondo, verrà proposto Capriccio per oboe e archi. Di Puccini, sarà eseguita l’elegia intitolata Crisantemi, dedicata nel 1890 alla memoria di Amedeo di Savoia, figlio del Re d’Italia Vittorio Emanuele II. Il prossimo appuntamento con Mousikè avrà luogo sabato 26 marzo 2011, ore 21.00, presso la Chiesa Parrocchiale di Pozzonovo (PD). Protagonisti della serata saranno i Solisti dell’Orchestra delle Venezie diretti da Giovanni Angeleri, direttore e violino solista. In programma musiche di Rossini, Gounod, Paganini, Donizetti e Bazzini. L’ingresso è libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti.

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.6 > Speciale 150° Unità d’Italia

L’800 elegante festeggia i 150 anni d’Italia Mercoledì 16 e Giovedì 17 a Rovigo presso il Palazzo Roverella

Rovigo - Una mostra dedicata all'Ottocento e a Mariano Fortuny non poteva non celebrare i 150 anni dell'Unità d'Italia. Tanto più se la mostra si svolge a Rovigo, territorio legato più di altri alle vicende risorgimentali, tant'è che la Carboneria è nata proprio in questa terra, avendo come epicentro Badia Poesine dove, a Villa Badoer, è allestita la mostra su Fortuny junior, parallela alla grande esposizione del Roverella. Per festeggiare, più che "celebrare" i 150, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Comune e Camera di Commercio hanno deciso che "L'Ottocento elegante" a Palazzo Roverella sarà gratuitamente aperta a tutti i residenti della provincia di Rovigo, mentre per i "foresti" verrà applicata la tariffa ridotta. Mercoledì 16 marzo, inoltre, la mostra, sia al Roverella che a Villa Badoer, resterà aperta dalle 9 alla mezzanotte, per partecipare idealmente alla Notte del Tricolore che unirà l'Italia di oggi nel ricordo dell'Italia di ieri. L'indomani,

giovedì 17 marzo, Festa Nazionale, l'orario sarà prolungato dalle 9 alle 20. Chi vorrà, potrà godere anche delle visite guidate che, per il 16 sono previste alle 20,30, 21,30, 22, 30, mentre per il 17 sono in calendario alle 10,30, 11,30, 15,30,7,30. Il costo è di 4 euro + biglietto d'ingresso ridotto per i non residenti E poiché non c'è Festa di famiglia senza almeno una tombolata, gli organizzatori hanno deciso di offrire un dono, ed esattamente una copia del catalogo, al primo visitatore che varcherà la porta del Roverella il 17 marzo, e ad ogni centocinquantesimo dei successivi visitatori (ai visitatori numero 150, 300, 450..). Un modo in più per approfondire la conoscenza di un momento fondamentale della nostra storia patria e anche della nostra storia dell'arte. Informazioni, prenotazioni, laboratori, visite riservate ad associazioni o aziende: Palazzo Roverella tel. 0425.460093 cell. 348.3964685 [email protected] www.ottocentoelegante.it Villa Badoer Tel. 0425.21530

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.7 > Politica

“Fuori i mercanti dal Tempio” La crisi dei valori nel silenzio della gerarchia vaticana di Ivano Maddalena

Adesso basta. Amarezza. C’è di che indignarsi? Sì. Malinconia e nostalgia di tempi migliori. Auspicio di giorni migliori e per questo lotta e resistenza. Denuncia di ciò che non va e di come vogliono condurci a vivere. Non vogliamo il bavaglio, siamo adulti consapevoli e capaci. In questi giorni, oltre che ad aver trovato il tempo di risistemarsi la bocca, Berlusconi parla di una riforma epocale della giustizia. Vergogna, si tratta solo dell’ennesimo tentativo di scavalcare le leggi e di piegarle al proprio tornaconto. Lo squallore del teatrino della politica sembra non avere mai fine e l’essere stati ironizzati su tutti i carri allegorici del mondo non ci ha certo messo di buon umore. C’è di che continuare a indignarsi e non poco. Quanto all’indignazione, anche Gesù più di una volta si è indignato, e proprio contro chi utilizzava la posizione pubblica a difesa dei propri interessi personali o di casta. Perché dico questo? Perché tanti credenti si domandano come si possa, oggi, in Italia continuare ad essere praticanti o, più propriamente, a credere

nelle direttive della Chiesa, quando le gerarchie Vaticane sembrano avallare i comportamenti anti cristiani e immorali del Presidente del Consiglio. Vorrei interloquire con i “Cristiano Riformisti”. Ho l’impressione che abbiano pensato di riformare ad personam il Vangelo. Nei loro manifesti pubblicitari, i Cristiani Riformisti, citano parole come “valori” e “cristianità” associandole, in modo a dir poco ridicolo, al partito di Berlusconi e guarda caso, proprio nei giorni successivi all’incontro del Presidente del Consiglio con i Cardinali Bertone e Bagnasco! Nascono considerazioni e domande nella mia mente. I principi fondamentali del Vangelo, o meglio l’amore verso Dio e verso il prossimo, sono compatibili con una persona che ha fatto del potere e del denaro il suo dio? I valori cristiani, quali ad esempio, la semplicità e il rispetto del prossimo sono salvaguardati quando si appoggia chi con il denaro compra tutto, compreso l’assenso del Vaticano che, a sua volta, a fatica trova la forza di condannare apertamente l’illegalità, la disonestà e l’immoralità pubblica del premier Silvio Berlusconi? Ma siamo ciechi? Il Presidente del Consiglio paladino della famiglia. Lui? Ma per carità. Libero è, ma ricordiamoci è divorziato due volte e conduce, senza imbarazzo, una vita non certo irreprensibile e di esempio. Berlusconi che si schiera contro chi vorrebbe riconosciuta la possibilità di accedere al testamento biologico, soltanto per una mera questione politica e per ottenere i favori e i voti dei cattolici!

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.8

C’è chi purtroppo è disposto a tollerare quotidianamente eccessi, vizi, leggerezze e scandali del nostro Presidente del Consiglio, invece di dare precedenza al problema del lavoro, sempre più precario, alle famiglie che a stento arrivano alla fine del mese, ai giovani che hanno realmente ben poche certezze nel presente e nell’immediato futuro! Qualcuno accetta che Berlusconi scateni continui dissidi e lotte contro le autorità costituite e costituzionalmente riconosciute! Io non ci sto. Forse si tratta di coloro che sono giunti al Parlamento e nelle istituzioni, per raccomandazione. Oppure coloro che hanno avuto un posto di lavoro nell’azienda di famiglia. Mi indigna il fatto che un rappresentante dello Stato, come il Presidente del Consiglio, offenda la scuola di Stato! Sono un professore che sinceramente non ha mai inculcato valori contrari alle famiglie degli alunni ma che ha sempre tentato di aiutare i propri ragazzi a “tirar fuori” il meglio di sé, a ragionare, a

rispettare la legge, le idee degli altri e non solo. Ci piacerebbe vedere una Chiesa che riprende con durezza, decisione e fermezza determinati comportamenti, capace di insegnare alla gente la semplicità e la limpidezza del messaggio cristiano. Purtroppo c’è tanto silenzio nelle alte sfere e il silenzio, lo sappiamo, è tacito assenso. Questa mattina ho ascoltato la canzone di Caparezza e Tony Hadley leader degli Spandau Ballet: “Goodbye Malinconia” uscita il 28 gennaio. Nel testo denuncia, ad un certo punto, si dice: “pensare che per Dante questo era 'il bel paese là dove ‘l si sona', per pagare le spese bastava un diploma, non fare la star o l’icona né buttarsi in politica con i curricula presi da Staller Ilona”. Il cantante si chiede: “come ti sei ridotta in questo stato? Chi ti ha ridotto in questo stato?” Chiaro no! Chi ha condotto l’Italia ad essere italietta? A voi il fatal responso.

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.7

Presentazione del libro su Padre Placido Cortese, vittima del nazismo

Venezia - Martedì 15 marzo, alle ore 11, nella sede dell’Ordine dei giornalisti del Veneto, San Polo 2162, si svolgerà la presentazione del libro “Padre Placido Cortese, la sua vita dono del silenzio”, della giornalista Cristina Sartori, (Edizioni Messaggero Padova, collana “I testimoni”). Dopo il saluto iniziale di Leopoldo Pietragnoli, consigliere tesoriere dell’Ordine, interverranno padre Apollonio Tottoli, biografo ufficiale di padre Cortese, e il giornalista Ivo Jevnikar, della Redazione slovena della Rai di Trieste; sarà presente l’autrice. Per raccontare la vita di padre Cortese - frate francescano, giornalista, direttore del Messaggero di Sant’Antonio, protagonista di una intensa attività che tra il 1942 e il 1944 salvò la vita a centinaia di persone, prigionieri, soldati, ebrei, torturato e ucciso dai nazisti alla Risiera di San Sabba - Cristina Sartori ha ritrovato e fatto parlare le persone che lo aiutarono nella catena di solidarietà, mettendo in gioco la loro vita. La

straordinaria vicenda di padre Cortese è riemersa dall’oblio soltanto in anni recenti, e nel 2002 è stata avviata la causa di canonizzazione del frate martire. L’incontro è aperto al pubblico.

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.9 > Giappone

Allarme Nucleare deve far riflettere Opposizione: “Giappone dimostra che il nucleare non è sicuro”

L’esplosione nella centrale nucleare giapponese di Fukushima, in Giappone, colpita dal terremoto, ha riacceso il dibattito in Italia sul ritorno all’atomo voluto dal Governo Berlusconi. Per Nichi Vendola, leader di Sinistra ecologia e libertà, l’incidente sancisce la fine della leggenda sulla sicurezza del nucleare. Sul suo sito scrive: “Quello che sta accadendo di apocalittico, di catastrofico in Giappone in queste ore, è qualcosa che turba la coscienza del mondo, che addolora tutti noi e che ci fa sentire una grande inquietudine […] Quel fumo radioattivo è un’ipoteca drammatica non solo per quei territori del Giappone, ma anche per tutta la specie umana sul pianeta. Chiedo con forza che il governo e il parlamento blocchino l’opzione nuclearista nel nostro Paese. […] Spero che prima di arrivare al referendum il governo possa dire basta”. Anche l’Italia dei Valori chiede al governo di abbandonare l’opzione nucleare per non buttare via denaro per un’energia obsoleta e pericolosa per la salute. “Noi dell’Italia dei Valori - ha ricordato Antonio Di Pietro - abbiamo promosso un referendum per bocciare questa follia che

giova solo alle solite lobby di potere, e così i cittadini, tra qualche mese, potranno rispedire al mittente questa proposta oscena". Sulla stessa linea Paolo Ferrero, della Federazione della Sinistra, secondo cui il dramma in corso in Giappone dimostra come il nucleare non sia sicuro. Sul suo blog scrive: “Nonostante i sistemi di sicurezza, il terremoto ha evidenziato che una sicurezza integrale per il nucleare non esiste. Visto che il pericolo di contaminazione nucleare dura in eterno, solo degli affaristi irresponsabili come quelli che albergano nel nostro governo possono oggi rilanciare il nucleare in un paese a rischio sismico come l’Italia”. Sull’esplosione verificatasi nella centrale di Fukushima, interviene con una nota Rosanna Filippin, segretaria del Partito Democratico del Veneto, preoccupata perché diverse località venete vengono indicate come possibili siti “ideali” per ospitare una centrale nucleare: “L’allarme nucleare scattato in Giappone deve far riflettere anche l’Italia e il Veneto. Il ritorno al nucleare è una scelta dai vantaggi discutibili e dai rischi certi. I rischi di incidenti, quando c’è il nucleare, sono possibili ovunque, anche in un paese modernissimo come il Giappone. Il ritorno al nucleare in Italia è una strada sbagliata. E politicamente trovo inaccettabile il doppio gioco di chi, come la Lega, dice no alle centrali in Veneto, ma poi accetta il disegno a livello nazionale del Governo, che riduce al minimo la consultazione delle comunità locali sulla localizzazione dei siti”. (red.)

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.10 > Scienze

Un weekend di scienze ed arti a Verona Terza edizione di “Infinita…mente”. 17, 18, 19, 20 Marzo 2011

Verona città d’arte e cultura dal 17 al 20 marzo ospiterà la terza edizione del festival “Infinitamente”, manifestazione realizzata dall’Università in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune ed il Consorzio “Verona Tuttintorno”. Dopo il successo dello scorso anno con oltre 10 mila presenze, quest’anno il festival proporrà un programma ricco di oltre 40 incontri e dibattiti, 9 laboratori ludico-didattici per bambini, ragazzi e adulti, la mostra fotografica “Blow up - immagini del nano mondo” ideata dal Centro S3 di Modena con la collaborazione della fotografa Lucia Covi, gli spettacoli, “Infinitamente libri” e “Optional”, l’installazione artistica che ricalca le forme del cervello per farci riflettere sul significato che la mente ha per l’uomo. Quest’anno la manifestazione è inserita nel calendario ufficiale della Brain Awareness Week, la settimana mondiale della divulgazione degli studi sul cervello. Giunto alla terza edizione, “Infinitamente” propone un fine settimana intero da vivere intensamente nel segno della curiosità e della voglia di ascoltare, discutere, vedere e fare. E di divertirsi. Il festival ha il suo cuore pulsante nelle

neuroscienze, nelle scienze cognitive, nell’intelligenza artificiale e nella robotica, ma predilige la contaminazione e si apre a tante altre discipline: storia, economia, letteratura, storia dell’arte, giurisprudenza, scienze matematiche, linguistica, filosofia, genetica e musica. Dopo aver indagato i confini dell’intelligenza artificiale e della coscienza, quest’anno i percorsi ruoteranno attorno a tre concetti chiave: perfezione, errore e differenza. Sarà un viaggio stimolante e condito di ironia, perché solo la mente dell’uomo ha questa potenzialità. E va coltivata. Un itinerario per capire che la perfezione è oggetto della nostra tensione quotidiana, ma vi è una positività nascosta nell’errore. E le differenze aggiungono sapore alla quotidianità e possono essere un valore aggiunto per superare il mito della perfezione e il pregiudizio sull’errore. “Infinitamente”, che nasce da una stretta collaborazione tra Università e Comune di Verona, presenta anche quest’anno un programma ideato da Maria Fiorenza Coppari, coordinatore dell’Ufficio comunicazione integrata d’Ateneo. La manifestazione è stata realizzata con il supporto delle Fondazioni CariVerona e Cattolica Assicurazioni con il patrocinio del Miur, dell’istituto di Neuroscienze e dell’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Tra i patrocinatori anche la Società Letteraria, l’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere e il Conservatorio di musica “Dall’Abaco”. Tra i sostenitori anche l’associazione calcio ChievoVerona. Gli incontri si terranno a macchia di leopardo in varie sedi cittadine.

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.11 Dalla Gran Guardia all’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere, dalla Società letteraria al Polo Zanotto, da Palazzo Forti alla Biblioteca Civica, dall’auditorium di Giurisprudenza al Museo di Storia Naturale, all’Università della Terza età: ogni angolo di Verona sarà animato da “Infinitamente”. Scienziati di livello internazionale parteciperanno a tavole rotonde, interviste, talk show allo scopo di “esportare” l’Università dai luoghi accademici, “contagiando” la città. La manifestazione è ideata per suscitare curiosità, per approfondire le questioni scientifiche, le sfide tecnologiche, le domande filosofiche più stimolanti che le ultime frontiere della scienza - dalle neuroscienze all’intelligenza artificiale - stanno sempre più sottoponendo alla comunità scientifica e al nostro vivere quotidiano. “Infinitamente” propone quest’anno un viaggio nel fascino della perfezione, nel quale gli errori e le differenze giocano da protagonisti.Il ricco programma di “Infinitamente” è articolato in quattro percorsi: ascoltare, per dare voce agli scienziati e ai protagonisti del mondo culturale; vedere, con una mostra che coniugherà scienza e arte intitolata “Blow up. Immagini del Nanomondo” a Palazzo Forti; fare, in cui i visitatori potranno mettersi alla prova in laboratori didattici per l’apprendimento ludico; e divertirsi con eventi artistici, teatrali e musicali. Sono previste oltre 40 conferenze, tavole rotonde e incontri con neuroscienziati, storici, letterati, filosofi, archeologi, storici dell’arte, psicologi. Molti i protagonisti di prestigio, fra i quali i filosofi Roberta De Monticelli e Giulio Giorello, Giorgio Israel ordinario di storia della matematica e membro dell’Académie Internationale d’Histoire des Sciences, Gian Francesco Giudice fisico del Cern di Ginevra e il linguista Andrea Moro. Presenti anche personaggi del mondo dello spettacolo

come Enrica Bonaccorti e Giovanni Storti del famoso trio “Aldo Giovanni e Giacomo” protagonista di una conferenza spettacolo dal titolo “Resisto, dunque sono”. Oltre a ospiti provenienti da università italiane e straniere, saranno presenti numerosi docenti dell’ateneo veronese che vanta una scuola di eccellenza per le neuroscienze, in particolare grazie al contributo di Giovanni Berlucchi, uno degli indiscussi protagonisti nel panorama internazionale di questa disciplina. Tra gli altri appuntamenti previsti durante il week end non mancheranno i laboratori per bambini e adulti sui giochi della mente, informatica, musica, il gioco della maschera, studio delle opere d’arte, lingua inglese e matematica per insegnanti, con spazio anche per la musica e per l’arte. Per partecipare ai laboratori è necessario prenotarsi dal 7 al 19 marzo allo 045.8036353. Sabato 19 marzo alle 19 a Palazzo Castellani di Sermeti, l’ensemble degli studenti del dipartimento di musica antica del Conservatorio “Dall'Abaco” di Verona Risonanze Antiche si esibirà nel concerto Et è pur dunque vero? - L'arte dell'imperfezione: in programma musiche di compositori italiani e francesi dell’epoca rinascimentale. Nei giorni del festival all’ingresso del Palazzo della Gran Guardia sarà presente una mostra mercato del libro di divulgazione scientifica per adulti e ragazzi e dei testi degli autori presenti al festival. Sempre alla Gran Guardia sarà allestita “Optional”, l’installazione artistica di Renato Meneghetti. Ogni evento prevede libero accesso alle sale fino all’esaurimento dei posti disponibili. Le possibili variazione del programma saranno segnalate nel sito della manifestazione: www.infinitamente.univr.it

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La proposta culturale di Padova “Universi Diversi”: Arte e Scienza tra sacro e profano

Universi Diversi è il terzo grande contenitore culturale che si aggiunge all’Estate Carrarese e al RAM e che completa in questo modo le modalità organizzative dell’offerta culturale della città di Padova Tre diversi format ma un identico riferimento ideale; una proposta culturale legata all’identità cittadina, quella che è stata e quella che si va facendo. Dopo l’Estate carrarese e il RAM, con Universi Diversi si sottolinea ora un altro aspetto fondamentale di Padova, il suo essere insieme città della scienza, degli studi, del sapere razionale e città del sacro. “La cifra simbolica, l’identità stessa di Padova - afferma Andrea Colasio Assessore alla Cultura - sono rappresentate da due grandi figure indissolubilmente incrociate alla storia della città. Sant’Antonio, il santo taumaturgo, da un lato, e il fondatore della scienza sperimentale, il Grande Galileo Galilei, dall’altra.” Due figure, padovane e universali, opposte e complementari. “Entrambi innovatori - continua Colasio - capaci di operare dei veri e propri cambi di paradigma e che, nei due ambiti diversi, regalano a Padova un patrimonio religioso tra i più interessanti d’Europa e una delle Università più dinamiche e innovative”.

Attorno a questi due simboli di “sacro” e “profano” si dipana un intensissimo programma di appuntamenti ed eventi culturali, di cartelloni che compongono Universi Diversi. Parte a sé la grande mostra “Guariento e la Padova Carrarese” le cui Schiere angeliche ci narrano la Padova del ‘300, grande capitale geo-politica e che, dal 17 aprile al 31 luglio, occuperà gli spazi del Palazzo del Monte, dei Musei Civici agli Eremitani, di Palazzo Zuckerman, del Museo Diocesano, della Casa del Petrarca ad Arquà Petrarca. Impossibile citare tutti gli appuntamenti. Sono alcune centinaia che si sviluppano lungo nove “tracce”. Sacre armonie, Padova città della scienza, Mostre, Poesia e letteratura, Incontri e conferenze, Musica, Prospettiva DanzaTeatro 2011, Cinema e Teatro e IncontraPadova. Alcune di queste sezioni sono già sperimentate. E’ il caso di INCONTRAPADOVA che nel corso di tre mesi propone sessanta appuntamenti tra itinerari e conferenze alla scoperta dei luoghi carraresi o PROSPETTIVA DANZATEATRO che, tra spettacoli, seminari, laboratori, proiezioni cinematografiche presenta un cartellone con una quindicina di appuntamenti di livello internazionale. Tra questi da segnalare il “Premio Prospettiva Danza Teatro 2011” che culminerà con la proclamazione del vincitore nella serata del 30 aprile al Teatro Verdi scelto tra cinque coreografie precedentemente selezionate. Fatto di luci e ombre, il cinema si è spesso soffermato sulla doppia faccia della condizione umana e la sezione

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.13 CINEMA di Universi Diversi, a cura di Promovis, propone un cartellone davvero interessante dove “sacro e profano” vengono scandagliati dai grandi registi di ieri e di oggi: da Robert Bresson a Roman Polansky, da Frank Capra a Alejandro Jodorowsky a Pier Paolo Pasolini a Ingmar Bergman, Warren Beatty e naturalmente Luis Bunuel e Wim Wenders. Il cartellone offre in conclusione un evento davvero speciale. La proiezione di Lullaby, un film breve e notturno, prodotto e girato a Padova con protagonista Franco Nero per la regia di Louis Nero. Spazia dal Jazz alla musica classica e a quella d’avanguardia lo spazio della sezione della MUSICA. Tanti gli appuntamenti con nomi tutti importanti. Si incomincia con “Storie di Jazz” che tra il Caffè Pedrocchi, Q Lounge Bar, il Centro Porsche Padova, il Piccolo Teatro Tom Benettollo, Villa Barbieri e altri luoghi ancora propone oltre sessanta appuntamenti dal jazz tradizionale al new jazz, una magistrale regia curata dalla scuola di Musica Gershwin di Maurizio Camardi. Accanto al jazz il XXI International Music Meeting. Sono invece cinque gli appuntamenti che rientrano nel cartellone di “Ostinati” curato dal Centro d’Arte del Studenti dell’Università di Padova. Al Gran Teatro Geox, in anteprima italiana lo spettacolo con il grande chitarrista australiano “Tommy Emmanuel Acoustic & Electric Show Live in Concert With Band” mentre al Centro Culturale San Gaetano i Concerti di Interensamble con più appuntamenti, tra questi “Piazzolla e Borges” musiche e letture dei due grandi artisti. Ancora “Sabato al Santo”, una serie di cinque appuntamenti a cura de “I Musici Patavini” ognuno dei quali ci porterà alla scoperta di Universi sonori tra loro contrastanti e contingenti. Quattro invece i concerti del 49° ciclo del “Centro

organistico Padovano” al Santuario della Madonna Pellegrina. Di autentici Universi Diversi e della possibilità di un dialogo tra di loro si occupa la sezione INCONTRI - CONFERENZE. Jian - Tra Oriente e Occidente si interroga sullo stato del dialogo “tra” - è il significato del termine cinese Jian - l’Occidente e le culture di India, Cina e Giappone. Lo fa con un ciclo di incontri, conferenze, dimostrazioni, per sei weekend consecutivi. Di Dio, della felicità, dell’incontro con il diverso si occupa un ciclo di cinque incontri dal titolo “Parole tra le righe” organizzato dal Museo Archeologico. Ancora, all’interno della sezione, un laboratorio sulla Città mutante e un Festival della Comunicazione. Ma è all’interno della sezione POESIA - LETTERATURA che Universi Diversi propone una delle più interessanti chiavi di lettura del suo progetto. Lo fa in particolare con Abitare la città tra angeli e demoni, un ciclo di tre incontri curato da Ines Testoni in cui fede e ragione celebrano, in questa città, nella polarità tra l’Università e il culto del Santo, l’occasione dello scontro e dell’incontro. Organizzato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova e dalla Facoltà Teologica del Triveneto, “Abitare la città tra angeli e demoni” tenta un dialogo tra scienza e religione dove non è sempre chiaro rintracciare i segni del bene, mentre appare nitido che il dubbio non significa necessariamente male. Il primo di questi tre incontri affronta il tema de “La strada della follia tra ricordo e dimenticanza” con relazioni di Emanuele Severino, Giovanni Filoramo e Eugenio Borgna. Il secondo con il titolo “Unde malum?” vede le relazioni di Sante Badolin e Pierangelo Sequeri. “Il tempo come storia umana e biografia personale a termine” è il titolo dell’ultimo dei tre

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.14 incontri con relazioni di Andrea Tagliapietra, Massimo Donà e Romano Gasparotti. La sezione propone inoltre serate di poesia e spettacolo e incontri con gli autori dello Scaffale degli scrittori. Alla sua quinta edizione il Premio Galileo per la divulgazione scientifica rientra da quest’anno in Universi Diversi nella sezione PADOVA CITTÀ DELLA SCIENZA, una iniziativa che spinge all’analisi razionale dei problemi e invita circa 2500 studenti di tutta Italia a misurarsi con importanti testi di divulgazione scientifica con il compito di votarli e deciderne il vincitore. Dei due universi, certamente il più “galileiano”, ma soprattutto un’occasione formativa per un gran numero di ragazzi. Il Presidente della giuria scientifica, che cambia ogni anno, è per questa edizione Mario Tozzi, il noto divulgatore de “La gaia scienza”. Accanto ad Abitare la città tra Angeli e demoni, SACRE ARMONIE con GLI ITINERARI DEL SACRO, strettamente correlate tra loro, rappresentano alcune delle proposte più innovative, insieme sperimentali e, per la qualità e fama di alcuni degli interpreti, di grande richiamo e spettacolarità. Gli itinerari del sacro è un percorso, in diciotto tappe, che invita i padovani a visitare la propria città e ricostruirne la storia, attraverso le sue chiese. E le chiese sono anche il contenitore di alcuni, quelli adatti alla sacralità dei luoghi, degli eventi del programma “Sacre armonie”. Ecco quindi la Chiesa di San Gaetano, splendido e raro esempio di Barocco costruita su progetto di Vincenzo Scamozzi, ospitare il 23 maggio Descendit - omaggio a Carlo De Pirro con il Paul Klee 4tet e la Chiesa degli Eremitani, raro esempio di architettura romanica in città, con un Omaggio a Tartini da parte dei Solisti Veneti con Salvatore Accardo il 9 giugno e il 13

maggio Concerto con i Madrigalisti di Trieste i Cameristi Triestini con la direzione di Fabio Nossal e ancora la Chiesa di Santa Maria dei Servi, edificata per volontà di Fina Buzzacarini, che ospita, il 3 aprile, “Leçon de Ténèbres” un concerto di RossoPorpora Ensemble. Con musiche di Louis e François Couperin (XVII e XVIII secolo). L’Auditorium Pollini ospiterà, il 29 marzo, un inconsueto spettacolo di parole e musica ideato da Francesco Magnelli e interpretato dalle parole, e dalla razionalità, di Margherita Hack mentre Ginevra Di Marco interpreterà canzoni tradizionali e di grandi cantautori di tutto il mondo. L’anima della terra (vista dalle stelle) è il titolo dello spettacolo che alla ragione unisce il sentimento, i valori la storia. Ancora grande Jazz, il 4 aprile, nella Sala dei Giganti, con Ralph Tower & Paolo Fresu “Chiaroscuro”, unica data al nord Italia da parte dei due “must” del Jazz. La terra della mia anima di Massimo Carlotto è in programma al Piccolo Teatro il 15 aprile con Titino Carrara (voce recitante) e Maurizio Camardi (sassofoni, duduk, elettrica). Tre date per l’Orchestra di Padova e del Veneto il 18 aprile al Pollini con “La Passione di Cristo”, il 18 maggio al Santuario di San Leopoldo e il 20 maggio al Santuario della Madonna Pellegrina. Grande balletto dei “Dervisci rotanti Galata Mevlevi Ensemble” del Maestro Sheik Nail Kesova al Teatro Comunale Verdi il 22 aprile. Si annuncia, infine, di grande suggestione lo spettacolo di Antonella Ruggiero “Sacrarmonia” - 7 maggio sala dei Giganti - in cui l’artista, accompagnata da pianoforte e violino, prova a perlustrare territori e materiali carichi di storia e provvisti di straordinario fascino e potere evocativo. E ancora lo spettacolo Mettere a fuoco Dio, un padre nostro rivolto al niente ricercato nella grande poesia di tutti i tempi, con le voci narranti di Simona Nobili e Davide

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.15 Rotondi e le musiche di Maurizio Camardi Small Ensamble e una conclusione di Alessandro Gassman. Numerose le proposte della sezione MOSTRE che animano la maggior parte degli spazi espositivi della città. Il Centro Culturale Altinate /San Gaetano ospita un omaggio ad Antonio Fasan e a seguire Quilts e Patchwork - l’arte tessile interpreta il periodo carrarese e ancora L’arte del segno tra Padova e il Giappone. L’Oratorio di San Rocco che con Humanae vanitates et pompae ospita una collaborazione tra l’artista orafa padovana Alberta Vita e la stilista statunitense Meika Wagner, per proseguire con Splendore nella Regola - Codici miniati da monasteri e conventi nella Biblioteca Universitaria di Padova. Alla Galleria laRinascente: Strade divergenti di Marisa Giacomin Bolzonella e Antonella Remm Schergna e quindi Alessio Brugnoli e “Passi” di Luisa Sparavier, alla Galleria Samonà “Secret Gardening” e “Adriano Baldin. Dove portano i passi che facciamo...”. Alla Galleria Cavour Mimmo Rotella e una retrospettiva di Leo Borghi, all’ex Macello “Modimostriamo” del Liceo Artistico Modigliani e “Riciclarti 2011 - Cantiere Arte Ambiente”. Al Museo Diocesano la mostra “Omar Galliani. Il codice degli angeli”. E ancora per la sezione mostre la riproposta di “Aprile fotografia” con quattro appuntamenti. Alla Galleria Cavour con le “Forme nude” di Lorenzo Capellini che presenta centocinquanta fotografie che mettono in evidenza l’armonia e la sensualità di corpi di donne riprese da varie angolazioni, alla Galleria Sottopasso della Stua con una mostra dal titolo “Della corporeità... i dialoghi” di Moria De Zen, Ornella Francou, Tea Giobbo a “Francesca della Toffola - Evasioni della pelle” alla libreria Draghi per finire con “Segni, calligrammi, simbologie, seduzione” di

Gabriele e Giorgio Rigon. Ma la sezione MOSTRE propone un’importante novità, una vera innovazione in uno dei segmenti in cui Padova occupa un posto di eccellenza, quello del gioiello artistico, con la sua scuola orafa e con una tradizione di dialogo, attraverso la rassegna “Pensieri preziosi” con le scuole e gli artisti orafi internazionali. La novità consiste nella istituzione del “Premio Internazionale Mario Pinton - Prima edizione. Castelli, miniature, astri e alchimia. La Padova Carrarese nel gioiello contemporaneo”. Nell’anno della mostra Guariento e la Padova Carrarese, nell’Oratorio di San Rocco dal 13 maggio al 17 luglio si terrà una mostra concorso a cui partecipano sessanta artisti orafi di fama internazionale provenienti da Italia, Germania, Finlandia, Australia, Estonia, Austria, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Norvegia, Danimarca invitati a creare un gioiello che sebbene caratterizzato dalla contemporaneità, sia ispirato all’età medievale. Il vincitore dovrà lasciare alla Città di Padova la propria opera che andrà a comporre il lascito per l’istituendo museo della gioielleria contemporanea. Universi Diversi, un nuovo format “per qualificare - conclude l’Assessore Colasio - sempre più l’offerta culturale in città e rendere sempre più Padova una grande città d’arte che sa trarre ispirazione dalla sua memoria e dal suo passato e creare grandi occasioni nel presente”.

IL POPOLO VENETO Fondato nel 1921 Anno 90 n. 10 / 2011 www.ilpopoloveneto.blogspot.com e-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Emanuele Bellato Reg. Tribunale di Rovigo Numero 16/04 Stampa in proprio (13/03/2011). Giornale gratuito

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Grande successo per “Il volto dell’800” Prossimo appuntamento: la grande mostra sul "Simbolismo in Italia"

Padova - Il dato nella sua essenza notarile dice: 126.369 visitatori ed è un dato che non ha bisogno

di commenti: il volto dell'Ottocento ha brillato a Palazzo Zabarella dal 2 ottobre al 27 febbraio. Comunicandolo ufficialmente, Fondazione Bano e Fondazione Antonveneta, promotrici della recente mostra, non avvertono la necessità di accompagnare il numero con alcun commento. Incassato l'eccellente successo, entrambe le Fondazioni stanno accelerando sul prossimo, annunciato appuntamento: la grande mostra sul "Simbolismo in Italia". Con questa importante esposizione Fondazione Bano torna a quella che è ormai una sua consuetudine: organizzare mostre a doppia sede che, cioè, dopo essere state esposte a Palazzo Zabarella vengano riproposte in una capitale, italiana o straniera. Così sarà per il Simbolismo che, dopo Padova, approderà a Roma alla Galleria Nazionale d'Arte moderna. "Questa imminente sul Simbolismo è una mostra che - annota Federico Bano - stiamo preparando ormai d 6 anni: volevano fosse davvero indimenticabile". Alla definizione degli ultimissimi dettagli del progetto stanno lavorando Fernando Mazzocca e Carlo Sisi, insieme a Maria Vittoria Marini Clarelli, direttore della GNAM. "Il Simbolismo è stato un grande

movimento europeo. Che, in Italia, ha cambiato il corso della pittura, facendola entrare nella modernità", afferma il professor Mazzocca. "La forza di questo movimento è stata quella di interpretare e riuscire a rappresentare in pittura, penetrando anche nel territorio dell'inconscio, i grandi valori universali dell'umanità: questa straordinaria avventura artistica verrà ricostruita attraverso i quadri - capolavori ormai entrati nell'immaginario collettivo - dei suoi protagonisti. Se Segantini e Previati rappresentano le due anime del movimento, una più legata alla dimensione della realtà naturale, l'altra a quella dell'immaginazione, Pellizza da Volpedo e Morbelli confermano come il Divisionismo italiano, assolutamente all'altezza delle altre avanguardie europee, abbia raggiunto i suoi risultati più alti proprio quando è entrato nella temperie simbolista". La mostra di Palazzo Zabarella mette a fuoco gli episodi che fecero di quello scorcio di secolo un vero e proprio laboratorio della sensibilità moderna, un crocevia di eccezionale vivacità creativa in tutti i campi dell'arte che seppe instaurare singolari analogie fra pittura e letteratura, fra queste e la musica, fra la filosofia e gli stessi comportamenti di intellettuali eccentrici il cui obbiettivo era di far coincidere la vita con l'estetica e le avventure dell'immaginazione". Appuntamento dunque a domenica 2 ottobre, con la magia del grande Simbolismo italiano. Informazioni e prenotazione sul Simbolismo: tel. 0498753100 [email protected]

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Le immagini della fantasia negli USA La mostra di Sàrmede debutta in Florida. Università USF Sarasota-Manatee 14 marzo 2011 - 15 aprile 2011

Mentre a Sàrmede (TV) si sta mettendo a punto la 29^ edizione della Mostra internazionale d'illustrazione per l'infanzia, dedicata alle Fiabe dall'India (dal 22 ottobre al 18 dicembre), "Le immagini della fantasia" debuttano negli Stati Uniti. Grazie al contributo della Provincia di Treviso e dell'Associazione Sarasota Sister Cities, che dal 2007 sono unite in gemellaggio, "Le immagini della fantasia" viene ospitata presso la prestigiosa Universita di Sarasota-Manatee del Sud della Florida. L'esposizione si offre come possibilità di esplorare il vasto mondo dell'illustrazione per l'infanzia. Un'accurata selezione, creata per questo importante evento, vede protagonisti 39 artisti provenienti da tutto il mondo, che tramite le loro opere offrono al pubblico di adulti e bambini un percorso espositivo variopinto e di respiro internazionale. Una nuova occasione di scambio culturale fra la realtà americana e quella italiana che fa di Sàrmede un ponte fra popoli e rende l'illustrazione per l'infanzia

un linguaggio universale. Illustratori in mostra Beatrice Alemagna Italia, Pablo Auladell Spagna, Alain Bailhache Iran, Aljoscha Blau Russia, Christine Destours Francia, Adrià Fruitós Spagna, Ivan Gantschev Germania, Aurélia Grandin Francia, Firuzeh Golmohammadi Iran, Svjetlan Junakovic´ Croazia, Bimba Landmann Italia, Nataliya Lopukhova Ucraina, Rebeca Luciani Argentina, Emanuele Luzzati Italia, Giovanni Manna Italia, David Mckee Gran Bretagna, Octavia Monaco Italia, Sung Bin Noh Corea del Sud, Giulia Orecchia Italy, Cristina Pieropan Italy, Miro Pogran Slovakia, Elisa Possenti Italy, Marie-José Sacré Belgio, Mandana Sadat Belgio, Loretta Serofilli Italia, Marija Lucija Stupica Slovenia, Enrique Torralba Messico, Emilio Urberuaga Spagna, Valerio Vidali Italia, Ulises Wensell Spagna, Linda Wolfsgruber Austria, Stepán Zavrel Repubblica Ceca. Allievi della Scuola Internazionale d'Illustrazione Valentina Caldato Italia, Esther Carazo Manso Spagna, Sara Gava Italia, Oussama Mezher Libano-Canada, Paola Montalto Italia, Erhard Osinger Austria, Enrica Pizzicori Italia. Fondazione Mostra Internazionale d'Illustrazione per l'Infanzia "S. Zavrel" Via Marconi, 2 - 31026 Sàrmede (TV) - Italia www.sarmedemostra.it - [email protected]

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IL POPOLO VENETO n.10/2011 Pag.18 > Ludica

Iniziative per ragionare sui giochi Mercoledì 16 Marzo 2011, ore 17.30, Auditorium di palazzo Bomben

Treviso - Mercoledì 16 marzo alle ore 17.30 (Via Cornarotta 7, Treviso), in occasione dell’uscita di Los juegos paganos en la Roma cristiana di Juan Antonio Jiménez Sánchez, e

del numero doppio 13-14 della rivista internazionale «Ludica», la Fondazione Benetton Studi Ricerche organizza un incontro pubblico con Maurice Aymard (École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi), Gherardo Ortalli (Università Ca’ Foscari di Venezia, principale responsabile scientifico delle iniziative della Fondazione nell’ambito della storia del gioco) e Juan Antonio Jiménez Sánchez (Grup de Recerques en Antiguitat Tardana, Università di Barcellona), che presenteranno i nuovi libri che le edizioni della Fondazione, con la collaborazione di Viella Libreria Editrice, dedicano alla storia del gioco, discutendone in relazione allo sviluppo degli studi in questo settore e al ruolo della ludicità nel quadro del sistema sociale. Per la Fondazione Benetton Studi Ricerche è ormai un appuntamento consueto quello che periodicamente porta alla presentazione di una nuova annata di «Ludica. Annali di storia e civiltà del gioco», la rivista che si è da tempo affermata come punto di riferimento internazionale per gli studiosi della ludicità. Al numero che ora si presenta hanno collaborato specialisti di sette

nazioni affrontando temi che vanno dall’antichità agli anni più prossimi. Una sezione in particolare è dedicata al rapporto che intercorse fra la Chiesa e la ludicità, con pratiche di carattere giocoso e carnevalesco che si mantennero in vita per secoli, fin nel pieno dell’età moderna. L’incontro avrà quest’anno un carattere più articolato del solito, dal momento che verrà proposto al pubblico anche l’ultimo volume uscito nella collana di storia del gioco curata dalla Fondazione. Si tratta di un’ampia ricerca dedicata ai giochi pagani nella Roma cristiana, opera dello studioso spagnolo Juan Antonio Jiménez Sánchez. L’autore illustrerà il volume con l’aiuto di immagini accuratamente scelte, rendendo evidente come anche il gioco sia un indicatore assolutamente efficace e preciso di quanto e come le realtà si modifichino nell’incontro fra diverse culture e forme di civiltà. A commentare più in generale i temi e i presupposti delle ricerche condotte nell’ambito di «Ludica» interverrà anche il professor Maurice Aymard, che con Gherardo Ortalli ha partecipato fin dall’inizio al progetto legato alla nascita della rivista. Del rilievo di tale progetto, destinato a recuperare l’importanza e la serietà che il gioco ha sempre avuto nella vita delle società di ogni tempo, sono testimoni gli oltre centosessanta studiosi di oltre venti paesi diversi, che hanno finora collaborato alla rivista, offrendo con ciò il loro fondamentale contributo alle attività della Fondazione. Per informazioni: Fondazione Benetton Studi Ricerche, tel. 0422.5121, [email protected], www.fbsr.it

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Riparte la stagione del volo libero “Coppa delle Regioni” il 26 e 27 Marzo a Caltrano

Sarà nel giorno della festa dell'Unità d'Italia, 17 marzo, il Memorial Pupo, appuntamento per il volo libero in parapendio e deltaplano organizzato dal Club ParaNormAli di Norma (Latina). La manifestazione prevede attività di volo per piloti esperti, intrattenimenti musicali, giochi e ristorazione. Chi non ha mai provato, potrà alzarsi in aria insieme agli istruttori. Piedi a terra, invece, al Museo Civico Archeologico per visitare la ricostruzione dell'antica città di Norba con postazioni informatiche, una biblioteca digitale e ricostruzioni a grandezza naturale. Una guida sarà a disposizione di chi vuole scoprire le meraviglie degli scavi dell'antica Norba. In campo agonistico la parola passa al Veneto ed alla Coppa delle Regioni, il 26 e 27 marzo a Caltrano (Vicenza), sulle Prealpi Vicentine. L'area di volo si estende dalle Piccole Dolomiti fino al Monte Grappa, da Recoaro a Bassano, una zona dove facilmente si possono eseguire voli di decine di chilometri. Per il decollo la scelta cadrà facilmente sul vasto prato dell'area VIP del Monte Corno. In contemporanea nello stesso sito di volo prenderà il via il Campionato

Triveneto. L'organizzazione dei due eventi è affidata all'Aero Club Blue Phoenix e CP Triveneto. Si prevede un'affluenza di oltre 100 piloti. Il Delta Club Mondovì (Cuneo) per il 9 e 10 aprile organizza il Trofeo Malanotte, gara di deltaplano valida per il campionato italiano. Dal decollo omonimo i piloti voleranno lungo le Alpi Marittime prima di raggiungere l'atterraggio in località Beila, dov'è posto il centro operativo. Nel frattempo in tutta Italia aprono le ali i campionati interregionali di parapendio con l'adesione di centinaia di piloti, suddivisi in due categorie, Pro, cioè i piloti esperti, e Fun, riservata ai principianti. A Cavallaria, vicino Ivrea, (Torino), ben 113 piloti hanno dato vita alla prima gara valida per il campionato interregionale Lombardia, Liguria, Piemonte. (c.s.) Per maggiori informazioni sul Memorial Pupo www.asparapendionorma.net - [email protected] Per maggiori informazioni sul Trofeo Malanotte www.deltaclubmondovi.it [email protected] CAMPIONATO TRIVENETO 27 marzo Caltrano (Vicenza) in concomitanza con la Coppa delle Regioni; 22 maggio Feltre (Belluno); 11 o 12 giugno Gemona (Udine); 3 luglio Dolada (Belluno); 9 o 10 luglio Caprino Veronese; 27 o 28 agosto Barco, Borgo Valsugana (Trento); 3-4 settembre Borso del Grappa (Treviso). Per maggiori informazioni sul Triveneto e Coppa delle Regioni www.cptriveneto.it - www.coppadelleregioni.it [email protected] [email protected]

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Campionati italiani di canoa sul Brenta Iniziativa in memoria di Renzo Fortuna. Il 26 e 27 Marzo a Valstagna

Ivan Team, Centro Nazionale Canoa e Rafting sul fiume Brenta, e Valbrenta Team a.s.d., associazione sportiva centro di riferimento nazionale per l'agonismo e la valorizzazione del territorio mediante promozione del turismo fluviale e di attività didattiche, organizzano per il terzo anno consecutivo i Campionati Italiani di Canoa Discesa Fluviale 2011 sul fiume Brenta. L'iniziativa è dedicata a Renzo Fantasia, noto ristoratore di Valstagna e punto di riferimento dell'Unione del Commercio, del Turismo e dei Servizi di Bassano del Grappa, scomparso prematuramente il 6 dicembre 2009. Sabato 26 marzo, ore 10:00 Campionato Italiano under 21/23 Gara Discesa "Sprint" Valstagna (VI) - Campo Slalom Domenica 27 marzo, ore 10:00 Campionato Italiano Società Gara Discesa "Classica" Valstagna (VI) - Casa sul Fiume, Solagna (VI) Segreteria Organizzativa: c/o Grotte di Oliero - Valstagna (VI) e-mail: [email protected]

Al via la stagione del Complesso Turistico delle Grotte di Oliero

Situate nella valle del Brenta, nel comune di Valstagna (VI), le sorgenti dell’Oliero sono un macroscopico e straordinario fenomeno carsico legato alle sorgenti del fiume Oliero, frequentate da speleosubacquei di fama internazionale e meta turistica di grande interesse. Le grotte attualmente aperte al pubblico sono quattro: dalle due più in basso - il Covol dei Veci (o grotta Cecilia di Baone) e il Covol dei Siori (o grotta Parolini) - scaturisce il fiume Oliero mentre le due superiori - il Covol dei Assassini (o grotta degli Ezzelini) e il Covol dee Soree - antichi sbocchi delle medesime sorgenti, sono ora asciutte. La Grotta Parolini, dal nome del famoso botanico che la esplorò e la rese accessibile al pubblico, è visitabile accedendovi in barca, accompagnati dalle guide naturalistico-ambientali dell'Ivan Team fino all'imbarcadero interno ed alla sala della colata, una gigantesca cascata di stalattiti alabastrine, alta ben quattordici metri, che si intrecciano in un bizzarro gioco di forme e colori. Le Grotte di Oliero sono circondate da un incantevole Parco Naturale, dove potrete trovare il Sentiero Natura, un’area verde ed un’area pic-nic, che vi offriranno la possibilità di trascorrere una piacevole giornata a contatto con la natura. Per maggiori informazioni: www.grottedioliero.it [email protected]