La programmazione annuale delle attività Il piano dell’offerta formativa e la programmazione delle risorse A cura di Anna Armone
La programmazione annuale delle attività
Il piano dell’offerta formativa e la programmazione delle risorse
A cura di
Anna Armone
2
Materiale didattico per il
Progetto
Sviluppo delle competenze dei dirigenti scolastici e dei DSGA nella
programmazione e gestione di attività e progetti
Formazione e social networking
3
FINALITA’ EDUCATIVA
Attraverso il POF vengono condotte a sintesi tutte le attività della scuola, nell’ottica primaria di realizzazione delle finalità educative.
Il POF è espressione dell'esercizio della autonomia “funzionale” delle singole unità scolastiche. Si realizza attraverso la capacità tecnico-professionale di progettare
e di realizzare un proprio piano dell'offerta formativa, così come prevede il Regolamento dell’autonomia (d.p.r. 275/1999)
Attività didatticaAttività didatticaAttività didatticaAttività didattica
AttivitàAttivitàAttivitàAttività finanziariafinanziariafinanziariafinanziariaAttivitàAttivitàAttivitàAttività organizzativaorganizzativaorganizzativaorganizzativa
FINALITA’ EDUCATIVA
4
I documenti di programmazione “dinamici”
1. POF dell’area progettuale2. Programmazione didattica
d’istituto3. Programmazione didattica di
classe
1. Programma annuale(programmazione risorse per l’attività didattica/amministrativa, attività e progetti)
1. Piano annuale delle attività del personale docente
2. Piano annuale delle attività del personale ATA
3. Contratto integrativo d’istituto
Attività didattica
Attività finanziariaAttivitàorganizzativa
5
I documenti di programmazione “statici”
1. Carta dei servizi2. Regolamenti d’istituto
1. POF pluriennale nella parte curricolare e stabilizzata
Attività didattica
Attività finanziariaAttività organizzativa
6
LE «FACCE» DEL POF
Comunica all’utenza la progettazione di attività formative elaborata dalla scuola, descrivendo nei tratti essenziali l’identità culturale della stessa
Rappresenta il provvedimento finale di un processo programmatorio al quale partecipano diversi soggetti dell’istituzione scolastica
È un luogo di partecipazione plurima che coinvolge soggetti istituzionali e componenti interne alla scuola
È uno strumento di programmazione che non comporta effetti diretti ma ha bisogno di «gambe» per muoversi
7
Le finalità del POF
Atto formale di indirizzo
“Impegna gli operatori della comunità scolastica?”
“Certamente. I docenti, in particolare, sono
vincolati alla volontà manifestata in sede deliberativa”
8
Il POF e’ il documento fondamentale
non è l’unico
costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola.
L'elaborazione del Piano dell'offerta formativa trova i suoifondamenti nelle previsioni normative contenute nell'art. 8del d.p.r. n. 275/1999 in merito a obiettivi generali especifici di apprendimento, orari e discipline, limiti diflessibilità temporale, standard relativi alla qualità delservizio, indirizzi generali per la valutazione degli alunni.
9
Gli altri documenti
• Carta dei Servizi• Regolamento di istituto• Piano delle attività del personale docente• Piano delle attività del personale ATA• Contratto integrativo di istituto
Ogni documento produce effetti e responsabilità di diverso tipo
10
IL POF NON E’ UN PROGETTO
E’ UN PIANO = UN ATTO DI INDIRIZZO
HA BISOGNO DI CONDIZIONI DI FATTIBILITA’
Attività negoziali
Sono necessarie per acquisire professionalità esterne alla scuola e beni strumentali
Modelli organizzativi
Costituiscono l’apparato gestionale: funzioni strumentali, staff dirigenziale, dipartimenti
11
Il processo decisionale istituzionale del POF
Art. 3 DPR. 275 /992. Il Piano dell'offerta formativa è coerente con gli obiettivi generali
ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8 e riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa. Esso comprende e riconosce le diverse opzioni metodologiche (anche di gruppi minoritari) e valorizza le corrispondenti professionalità.
………………………...4. Ai fini di cui al comma 2 il dirigente scolastico attiva i necessari
rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
12
CONFERENZA UNIFICATA(EX ART. 8 DEL D.LGS. 28 AGOSTO 1997, N. 281)
ACCORDO 19 aprile 2001
Art. 4 :I piani dell'offerta formativa delle istituzioni scolastiche saranno elaborati, in coerenza con le determinazioni assunte dagli enti locali nelle materie di propria competenza, tenendo conto delle eventuali intese e/o accordi conclusi a livello locale.Le istituzioni scolastiche, per l'attuazione dei POF, ricorreranno alla metodologia delle intese.
Il processo decisionale istituzionale del POF
13
CONSIGLIO DI ISTITUTO• Fissa gli indirizzi generali e opera scelte di gestione e
amministrazione• Adotta il POF
COLLEGIO DOCENTI• Elabora il Piano
DIRIGENTE SCOLASTICO• Tiene i rapporti con gli EE.LL. nella fase di fissazione
degli indirizzi generali, predisponendo le condizioni per la realizzabilità del POF
I soggetti decisionali interni alla scuola rispetto al POF
14
I soggetti decisionali rispetto al POFIl Consiglio di Istituto
Nato come organo di gestione con i decreti delegati,subisce una graduale trasformazione e adeguamentoalla regolazione della divisione dei poteri di cui all’art.4, u.c. d.lgs. 165/2001
4. Le amministrazioni pubbliche i cui organi di vertice non siano direttamente o indirettamente espressione di rappresentanza politica, adeguano i propri ordinamenti al principio della distinzione tra indirizzo e controllo, da un lato, e attuazione e gestione dall'altro.
15
I SOGGETTI DECISIONALI RISPETTO AL POFIl collegio dei docenti
Nasce come organo tecnico con funzioni anche gestionali. Oggi ha funzioni esclusivamente tecniche.
Decide attraverso la delibera.
16
I SOGGETTI DECISIONALI RISPETTO AL POFil dirigente scolastico
Acquisisce la qualifica per effetto dell’art. 21 della l. n. 59/97. Nell’ambito del d.lgs. 165/2001 è regolato da una norma speciale, l’art. 25.
È organo di gestione, ma nel rispetto delle competenze degli organi collegiali.
Le relazioni intercorrenti tra i soggetti decisionali del POF
gerarchia equiordinazione
NESSUN PO
TERE
DI S
UPREMAZIA
POTERE
gerarch
ico
Modelli relazionali nella PA
17
Dirigente: organo di gestione
Consiglio: organo di indirizzo
Collegio: organo tecnico
Le relazioni intercorrenti tra i soggetti decisionali del POF
Le relazioni interorganiche nella scuola
18
Dirigentescolastico
ConsiglioCollegiodocenti
DirettoreSGA
collaboratori
teamAree
disciplinari
Area delle relazioni
equiordinate
Area delle relazioni gerarchiche
Gli equilibri decisionali
Docente
19
20
CONSIGLIO DI ISTITUTO
COLLEGIO DEI DOCENTI
DS
DS
FUNZIONE PONTE DELL’AZIONE DIRIGENZIALE, ATTRAVERSO ATTI GENERALI DI INDIRIZZO, NEI MOMENTI SEQUENZIALI DELLE DECISIONI, IN PARTICOLARE NEL MOMENTO PROGRAMMATORIO DEL POF
Un accenno alla relazione interorganica dirigente e direttore sga
Riteniamo opportuno accennare alla relazione tra i due soggetti «addetti alla gestione» (con competenze di diverso peso e ruolo) che afferisce al momento gestionale del Pof.
La relazione tra Dirigente e Direttore sga si inserisce in una relazione di tipo gerarchico, anche se al Direttore è riconosciuta una sfera di attribuzione di competenze esclusive
La relazione tra Dirigente e Direttore sga è regolata da direttive di massima oltre che da ordini di servizio per gli adempimenti che non comportano esercizio di discrezionalità da parte del dsga
21
Le direttive “di massima” del ds
Si tratta di atti
discrezionali nell’estensione e nelle modalità esplicative
non invasivi della sfera di competenza del Direttore sganegoziati con il DSGA
necessari
22
La relazione dirigente – dsga può altresì essere regolata da deleghe specifiche
La regolazione della funzione del dsga
Fonti della delega al dsga
d.i. 44/2001Art. 17 d.lgs165/2001, comma 1 bis (in particolare gestione del personale e delle risorse finanziarie)
23
24
Il circuito decisionale del POF
1. Indirizzi generali del Consiglio
2. Elaborazione
Collegio
3. Adozione Consiglio
4. Gestione Dirigente
Programma annuale
25
Il sistema degli obiettivi nella gestione dei pubblici poteri
Gli Obiettivi strategici vengono definiti dall’organo politico. Possono anche essere pluriennali
Gli Obiettivi operativi costituiscono gli obiettivi di azione relativi al ciclo annuale di bilancio ed alle risorse assegnate. Rappresentano specificazioni degli obiettivi strategici
Gli obiettivi strategici individuano in modo sintetico l’effetto finale che ci si propone di produrre in termini di modifica del “bisogno sociale”, nonché l’impostazione generale della specifica attività che si ritiene possa essere messa in atto per conseguirlo
(….indirizzi generali per le attività della scuola e delle scelte generali di gestione e amministrazione definiti dal consiglio di circolo o di Istituto…)
26
In quale documento si trovano gli
obiettivi strategici?
In quale documento si trovano gli
obiettivi operativi?
Atto di indirizzo del Consiglio
POF
Programma Annuale
Schede progetto
Schede attività
relazioneCII
E nella scuola?
27
Utilizzo prevalente degli indicatori nella scuola ai fini dell’attività di programmazione
OBIETTIVI STRATEGICI
OBIETTIVI OPERATIVI
Indicatori di risultato
e di impatto
Vengono definiti nel POF
Indicatori di realizzazione (fisica e finanziaria)e di risultato
(didattico-formativo)
Vengono definiti nelle schede progetto/attività
28
La «dimensione» del POF
La dimensione del POF è legata:
• ad elementi stabili
• ad elementi dinamici
La sua realizzazione non può essere immaginata in un arco temporale annuale, ma deve essere spalmata lungo un arco di tempo utile all’implementazione di azioni innovative e, quanto meno, di miglioramento continuo
La stabilizzazione del Pof influenza il processo decisionale nell’arco temporale dell’anno scolastico
29
Le caratteristiche del POFUna caratteristica fondamentale del POF è la pluriennalità
Azione annuale
Azione pluriennale
Verifica stabilità dell’impianto dell’offerta formativa
Verifica area progettuale e attualizzazione
Adeguamento/modifica della struttura del POF a seguito di:
• innovazioni normative• attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo
(voler essere)
(essere)
30
PROGRAMMA ANNUALE
SCHEDE PROGETTO
FUNZIONAMENTO DIDATTICO GENERALE
Dal punto di vista gestionale
POF PLURIENNALE(attività curriculari)
POF ANNUALE(progetti ampliativi dell’offerta formativa)
31
Nel cuore del POF
Il curricolo è lo strumento mediante il quale si esplica l’autonomia scolastica, da intendersi quale modo di svolgere la "funzione"
riguardante la resa di prestazioni tecniche – didattiche - professionali
per la realizzazione dei processi di insegnamento, apprendimento e per l'erogazione del servizio pubblico
funzioni strumentali e serventi: • compiti gestionali, • attività finanziarie, • attività provvedimentali, • rapporti con l'amministrazione scolastica,
relazioni esterne, ecc.)
32
Cosa ci va nel POF
Il curricolo
Aree progettuali
Attività ripetitive
Progetti pluriennali rilevanti
Organizzazione della didattica
Patto formativo
Il sistema valutativo
33
Cosa non ci va nel POF
I singoli progetti
Piano finanziario
Piano di formazione
Carta dei servizi
I Regolamenti
34
Di cosa deve tener conto il POF secondo il DPR 275/1999 ?
..degli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8
..delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale
..della programmazione territorialedell'offerta formativa
4. Ai fini di cui al comma 2, il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
4. Ai fini di cui al comma 2, il dirigente scolastico attiva i necessari rapporti con gli Enti locali e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio.
35
I livelli di programmazione territoriale dell’offerta formativa
Regione
Ist.nescolastica
StatoProgramma di GovernoProgrammazione strategica annuale del Ministro
Programmazione offerta formativa, programmazione della rete scolastica,
Elaborazione piano dell’offerta formativa
nazionale
locale EE.LL Funzioni amministrative
36
L’output formale della programmazione territoriale dell’offerta formativa
RegioneIstituzionescolasticaEE.LL
37
I pezzi documentali del mosaico per la realizzazione dell’offerta formativa
Carta deiservizi
POF
Pattoprofess.le
Contratto di istituto
Program -mazione
Definizionecurricolo
Programma annuale
38
La relazione POF – Programma annuale
scelte didattiche del POF(basate su scelte strategiche formative
di tipo tecnico-professionale)
scelte attuative(basate sulla scelta delle modalità di acquisizione
delle risorse umane e strumentali, scelte strategiche di tipo finanziario)
Il Programma Annuale garantisce il raccordo
39
La relazione POF – Programma annuale
Fase di programmazione delle attività scolastiche
Piano offerta formativa
area curriculare
aree progettuali
Programma annuale1. Funzionamento didattico generale2. progetti
40
Le modalità del raccordo
I progetti costituiscono la parte attuativa del POF
POF
Programma annuale
Singoli progetti
Aree progettuali
41
I tempi della pianificazione e programmazione nella scuola (sul modello della programmazione
economico finanziaria delle PPAA)
A.S. 2011/2012
A.S. 2012/2013
POF
Aprile-Maggio
Fino a quale fase dellaprocedura?
Fino alla delibera del collegio dei docenti
Settembre • Contrattazione di istituto
• Delibera POF da parte del Consiglio
42
Variabili:• Destinatari progetto• Risultati intermedi• Risorse finanziarie incerte
Pianificazione dei progetti e delle attività
PREVISIONE
PRESCRIZIONE
Predire:• quantità di risorse umane assorbite• tempi• materiale• impegno finanziario
• Definire accuratamente il lavoro• Stabilirne i tempi
43
La pianificazione del progetto e dell’attività
Per stendere correttamente un piano del progetto occorre utilizzare una metodologia fatta di una serie di passi, che utilizza strumenti operativi e modelli di rappresentazione
Attività 1
1. Partendo dagli obiettivi, dai risultati attesi e dai vincoli del progetto, individuare una gerarchia degli obiettivi passando dal livello più generale a quello più dettagliato.
Una volta individuati gli obiettivi si suddividerà l’intero lavoro in una serie di attività elementari
Concentrare l’attenzione su cosa deve essere fatto, non sul come potrà essere fatto
44
Attività 2
Definire un calendario di massima di giorni lavorativi valido per il progetto. In ambito scolastico andranno valutati i giorni per la progettazione, per il monitoraggio, per la realizzazione, per la valutazione.
Non dimentichiamo che la scheda descrittiva del progetto richiede la descrizione delle fasi e dei tempi!!!
La pianificazione del progetto e dell’attività
…..non entra più nel programma annuale, per cui non sarà riportato nelle schede, ma in una pianificazione parallela
45
Attività 3
Per ogni attività elementare precedentemente individuata definire gli eventi di innesco e fine, unitamente ai risultati attesi, descrivendo i compiti associati a tale attività
Ad esempio, un progetto musica, l’attività predisposizione dei locali può essere scomposta in:
• ricerca locale: analisi delle disponibilità e logistica…...• convenzione con soggetto proprietario• acquisto materiali speciali per alunni diversamente abili• controllo sicurezza
La pianificazione del progetto
46
Attività 4
Per ogni attività elementare stimare e prevedere l’impegno in tempo/persona e la durata lavorativa
Ad esempio nel progetto musica possono essere riconosciute 4 ore di impegno per l’assistente amministrativo che fa un’indagine di mercato e predispone l’istruttoria per l’acquisto del materiale speciale
La pianificazione del progetto
47
Attività 5
Stabilire un programma logico che mostri i rapporti di causalità e i vincoli di parallelismo e precedenza tra le attività
L’operazione è necessaria per un’ottimizzazione dei tempi e delle risorse
La pianificazione del progetto
48
PERT
PROGRAM
EVALUATION
REVIEW
TECHNIQUE
Descrive le relazioni di causa-effetto, di precedenza logica e di successione temporale che intercorrono tra le diverse attività del
progetto
49
Attività 6
Riportare in un diagramma temporale le attività, le date programmate e le date stimate
..tenendo presente il diagramma allocare le risorse sulle attività in funzione della disponibilità,delle esperienze e delle competenze.
La pianificazione del progetto
50
analisi organizzativa
risorse
discussione
libera sui
gusti musicali
Test verifica
livello conoscenze
Analisi della
situazione attuale
valutazione
delle ipotesi
Definizione aree
didattiche di intervento
Individuazione
e verifica obiettivi
di miglioramento
Individuazione
ipotesi di
intervento didattico
Definizione
architettura di
massima del progetto
disegno
funzioni docenti
interni ed esperti
revisione
strumenti didattici
Progettazione
attività
intervento
didattico
formativo
Progetto
musica
analisi organizzativa
risorse
discussione
libera sui
gusti musicali
Test verifica
livello conoscenze
Analisi della
situazione attuale
valutazione
delle ipotesi
Definizione aree
didattiche di intervento
Individuazione
e verifica obiettivi
di miglioramento
Individuazione
ipotesi di
intervento didattico
Definizione
architettura di
massima del progetto
disegno
funzioni docenti
interni ed esperti
revisione
strumenti didattici
Progettazione
attività
intervento
didattico
formativo
Progetto
musica
51
Per stendere una corretta pianificazione di progetto occorre tenere in grande considerazione
quelle che saranno le diverse tappe del lavoro, cioè gli eventi notevoli che caratterizzeranno
il percorso del progetto dagli obiettivi fino ai risultati
52
MILESTONES
Tappe e corrispondenti punti di controllo stabiliti lungo l’iter del progetto, che fungono da elementi cerniera fra le
diverse fasi del lavoro
53
Caratteristiche delle milestones• devono rappresentare momenti importanti
nella vita del progetto• devono essere facilmente controllabili• devono essere in numero limitato• devono avere un livello di dettaglio fra loro
confrontabile
Esempi in un progetto didattico:
• la rappresentazione teatrale• i test di verifica• la prestazione dell’esperto
54
PIANIFICAZIONE CONTROLLO
Efficacia dei risultati del progetto
Avanzamento del lavoro
Si può controllare solo
ciò che si è deciso che verrà controllato
55
Efficacia dei risultati del progetto
• I risultati qualitativi del progetto, per essere veritieri, richiedono regole del gioco chiare e la predisposizione di strumenti correttivi -laddove necessari- in corso d’opera.
• La difficoltà nel pianificare la qualità dei risultati consiste nell’esercitare l’azione di controllo nel modo più oggettivo possibile.
• La valutazione di un obiettivo qualitativo è possibile solo se esiste una metrica, anche convenzionale, accettata da tutti i soggetti coinvolti.
56
Avanzamento del lavoro
Le variabili
TempoOccorre tenere traccia delle variazioni delle date programmate sulle attività, aggiornando il piano sulle date di inizio e fine effettiva delle attività completate o in corso d’opera
SforzoLa significatività dell’indagine sta nel confrontare lo sforzo preventivo con lo sforzo consuntivo a pari conseguimento di risultati
CostoI costi diretti devono essere stati previsti nella pianificazione. I costi non legati direttamente allo sforzo progettuale, vanno distribuiti secondo regole convenzionali
57
L’organizzazione a supporto della progettualitàL’organizzazione interna dell’istituzione scolastica deve essere funzionale all’integrazione delle routine con i processi innovativi
Gruppo di progetto e
monitoraggio (esempio
organizzativo)
Docenti responsabili di area disciplinare
Docenti funzioni strumentali
Docenti responsabili di progetto
Direttore eDSGA
Fase di monitoraggioProgettazione Valutazione
DirigenteFase di
Implementazionerisorse
58
2
3
4
1
Le attività preliminari del gruppo di progetto e monitoraggio
Predisposizione dei format per la progettazione
Pianificazione dei tempi per la progettazione
Predisposizione del protocollo per la validazione dei progetti, per il
monitoraggio e la valutazione finale
Pianificazione delle attività del team
59
Consiglio Collegio Dirigente Team progetto DSGA lavoro docente individuale
PROGRAMMA DETTAGLIATO DELLE ATTIVITA' 1° 2° 3° 4° 1° 2° 3° 4° 1° 2° 3° 4° 1° 2° 3° 4° 1° 2° 3° 4° 1° 2° 3° 4° 1° 2° 3° 4° 1° 2° 3° 4°
Fissazione degli obiettivi generali da parte del
Consiglio di istituto
Analisi degli obiettivi nazionali
Analisi Programmazione territoriale dell'offerta formativa
Analisi del report sull'attività precedente redatto dal CD
Elaborazione del POF
Atto di indirizzo del DS
Organizzazione lavoro CD in team, commissioni ecc.
Definizione budget presunto per funzionamento didattico
generale e per progetti
elaborazione POF
Elaborazione progetti didattici
Individuazione dei soggetti
aff idamento incarico progettuale
Insediamento team progetto
Partecipazione al Team del DSGA
avvio lavori di elaborazione individuale
verif ica in team
approvazione progetti in collegio
redazione scheda illustrativa
Contrattazione integrativa di istituto
Elaborazione bozza Piano di lavoro (docenti e ATA)
Predisposizione piattaforma
incontri interlocutori
f irma contratto
luglio agostogennaio febbraio marzo aprile maggio giugno
Il piano dell’offerta formativa e la programmazione delle risorse
GRAZIE DELL’ATTENZIONE
La programmazione annuale delle attività