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Armonizzazione dei sistemi contabili
Il nuovo bilancio di previsionearmonizzato: analisi deiprospetti
contabili allegatidi Ebron D’Aristotile - Professore a contratto di
Economia delle aziende e delleamministrazioni pubbliche -
Università ‘‘G. D’Annunzio’’ Chieti-Pescara - Vicedirettore
generale della Provincia di Pescara
Il 1° gennaio 2015 gli enti locali dovranno avviare un nuovo
sistema di programmazione e utilizzare nuovimodelli di bilancio in
linea con quanto definito nel corso della sperimentazione e
precisati nel D.Lgs. n.118/2011 così come modificato e integrato
dal D.Lgs. n. 126/2014. Il presente lavoro prosegue un’analisidel
documento di bilancio avviato nel precedente numero della rivista.
In particolare in questa secondaparte del lavoro verranno
analizzati gli allegati obbligatori che il legislatore ha
introdotto per facilitare lalettura e la comprensione della
modalità di costruzione di alcune voci (fondo pluriennale
vincolato, avan-zo presunto ecc.).
Premessa
Nell’articolo pubblicato nel precedente numerodella rivista (1),
ci siamo soffermati sull’analisi delbilancio e sulla sua struttura.
In particolare, a con-clusione del precedente scritto, era stato
evidenzia-to come la capacità informativa del nuovo modellofosse
ancor meno esaustivo del precedente.L’esigenza di armonizzare anche
da un punto di vi-sta strutturale i bilanci di tutti gli enti
territoriali(dallo Stato ai comuni), con la conseguenza diaver
allineato sugli schemi statali anche realtà mi-croscopiche quali
quelle relative ai piccoli comunicon popolazione inferiore a mille
abitanti, ha por-tato il legislatore a sposare una soluzione
rappre-sentativa che si limita a proporre un’articolazionedelle
entrate per Titoli e Tipologie (ex categorie)e per la spesa per
Missioni, Programmi e Titoli deltutto insufficiente per una
discussione politica.Si invita il lettore a titolo di
esercitazione, a rileg-gere il proprio bilancio approvato nel corso
del2014, e a provare a immaginare un dibattito politi-co che si
limiti, con riferimento alle entrate, a pro-porre all’attenzione
dei consiglieri ad esempio l’a-nalisi del titolo 1 per categoria
oppure (con le do-vute correzioni) a ipotizzare una riunione
consiliare
che analizzi la spesa per funzioni e servizi (assimila-bili alle
Missioni e programmi futuri).È del tutto evidente che la risposta
sarebbe quelladi sottolineare una scarsità di notizie con
inevitabi-li riflessi anche sulle votazioni finali.Proprio per
rispondere a detta eccezione, molto piùsentita a livello periferico
(ci si riferisce a comunie province) rispetto a Stato e regioni,
che il legi-slatore ha costruito una serie di documenti
checompletano la richiesta di informazioni. Ci si rife-risce in
particolare a:- documento unico di programmazione;- nota
integrativa;- prospetti contabili allegati al modello di schemadi
bilancio (all. 9 al D.Lgs. n. 118/2011 e successi-ve
modificazioni).
(1) Cfr. E. D’Aristotile “Il nuovo bilancio di previsione nel
si-stema contabile armonizzato” in Azienditalia n. 12/2014,
pag.813.
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Tavola 1 – Le informazioni complementari al bilancio
Si tratta di documenti differenti, a cui lo stesso le-gislatore
assegna un’importanza diversa, così comerilevabile dal fatto che in
alcuni casi dedica ad essisolo dei riferimenti nel principio
contabile applica-to alla programmazione (allegato 4/1 del D.Lgs.
n.118/2011 e successive modificazioni), in altri, inve-ce,
specifici articoli nel D.Lgs. n. 267/2000 così co-me modificato dal
D.Lgs. n. 126/2014.Più in particolare le disposizioni riguardanti:-
il DUP (che perde la caratteristica di documentoallegato ed assume
invece quello di documentoprogrammatico a se stante che annualmente
dà av-vio al processo di programmazione) sono contenutenell’art.
170 del D.Lgs. n. 267/2000 e nel Principiocontabile applicato alla
programmazione;- la nota integrativa sono riportate nel
Principiocontabile applicato alla programmazione;- i prospetti
contabili allegati allo schema di bilan-cio sono richiamati
nell’art. 172 del D.Lgs. n.267/2000 e precisati nel Principio
contabile appli-cato alla programmazione.In prossimi numeri della
rivista ci si dedicherà adun approfondimento del DUP e della Nota
integra-tiva.In questo articolo si intende riferirsi a quei
prospet-ti contabili allegati al modello di bilancio e finaliz-zati
a completarne i contenuti. Richiamati nelcomma 1 dell’art. 172 (2),
essi trovavano una spe-ciale indicazione nell’art. 11, comma 3, del
D.Lgs.n. 118/2011. In detto comma, infatti, riferendosi a
tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte nelprocesso di
riforma contabile si prevede “Al bilan-cio di previsione
finanziario di cui al comma 1, let-tera a), sono allegati, oltre a
quelli previsti dai rela-tivi ordinamenti contabili:a) il prospetto
esplicativo del presunto risultato diamministrazione;b) il
prospetto concernente la composizione, permissioni e programmi, del
fondo pluriennale vinco-lato per ciascuno degli esercizi
considerati nel bi-lancio di previsione;c) il prospetto concernente
la composizione delfondo crediti di dubbia esigibilità per ciascuno
de-gli esercizi considerati nel bilancio di previsione;d) il
prospetto dimostrativo del rispetto dei vincolidi indebitamento;e)
per i soli enti locali, il prospetto delle spese pre-viste per
l’utilizzo di contributi e trasferimenti daparte di organismi
comunitari e internazionali, perciascuno degli anni considerati nel
bilancio di pre-visione;f) per i soli enti locali, il prospetto
delle spese pre-viste per lo svolgimento delle funzioni
delegatedalle regioni per ciascuno degli anni consideratinel
bilancio di previsione;g) la nota integrativa redatta secondo le
modalitàpreviste dal comma 5;h) la relazione del collegio dei
revisori dei conti”.Si tratta, dunque di una modulistica standard,
co-mune a tutti gli enti interessati all’armonizzazione,
(2) Al bilancio di previsione sono allegati i documenti
previ-sti dall’art. 11, comma 3, del decreto legislativo 23
giugno
2011, n. 118, e successive modificazioni, e i seguenti
docu-menti: … omissis…
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finalizzata ad “esplodere” i dati aggregati contenutinel
documento di bilancio fornendo indicazioni ul-teriori, a giudizio
di chi scrive insufficienti, percomprendere i contenuti
strategico-operativi delbilancio.È interessante segnalare a
riguardo che durante lasperimentazione il legislatore aveva
previsto in ag-giunta ai prospetti richiamati anche ulteriori
sche-mi riassuntivi finalizzati a “spacchettare” la spesa
el’entrata nei livelli rappresentativi inferiori previstidalla
normativa. Ci si riferisce a:- l’allegato Entrate per titoli,
tipologie e categorie;- l’allegato Spese per missioni programmi e
ma-croaggregati di parte corrente;- l’allegato Spese per missioni
programmi e ma-croaggregati di parte c/capitale;- l’allegato Spese
per missioni programmi e ma-croaggregati per rimborso prestiti;-
l’allegato Spese per missioni programmi e ma-croaggregati per
servizi conto terzi.Si trattava di rappresentazioni esplicative dei
datiaggregati di bilancio che, però, lo stesso legislatore,in sede
di revisione del D.Lgs. n. 118/2011, ha rite-nuto correttamente di
eliminare, in quanto detteinformazioni costituivano elementi
costitutivi delPEG, documento che trova una sua
definizionegiuridica in un momento successivo a quello del
bi-lancio.
I prospetti allegati al bilancio diprevisione
Conclusa questa breve ma necessaria introduzionesui vari
allegati e documenti che accompagnano ecompletano l’informazione
sul bilancio di previsio-ne e riconosciuti i limiti del nuovo
sistema rappre-sentativo, nei paragrafi che seguono si cercherà
diapprofondire i contenuti e le modalità di costruzio-ne di tutti
quei prospetti allegati al bilancio di pre-visione così come
previsto nel modello allegato 9al D.Lgs. n. 118/2011.
Il quadro generale riassuntivo dellagestione finanziaria
Il primo di essi è il “quadro generale riassuntivo”che espone le
previsioni complessive del bilancioin termini di competenza e di
cassa classificate pertitoli, ed è costituito da un prospetto a
sezioni divi-se che fornisce una visione sintetica e globale
del-l’intera gestione dell’ente riproponendo, così comeavveniva con
i precedenti modelli del D.P.R. n.194/1996, una visione d’insieme
delle entrate e
delle spese (entrambe articolate per titoli) del bi-lancio che
si approva.Dalla lettura del prospetto, di seguito riportato,
sievidenziano le principali informazioni ricavabili.Esse sono
costituite oltre che dal valore complessi-vo di ciascun titolo
(l’informazione non è più pre-sente nel bilancio) anche:- dal
totale delle entrate e delle spese finali così co-me rideterminate
in base alla nuova struttura delbilancio. In particolare con
riferimento alle entratepartecipano alla determinazione di detto
valore ititoli da 1 a 5, mentre per la spesa quelli da 1 a 3;- dal
totale complessivo delle entrate e delle spese:detto importo prende
in considerazione tutte le vo-ci di entrata e di spesa;- il valore
dei fondi iscritti in entrata relativi alfondo pluriennale
vincolato;- le previsioni di cassa con relativa
quantificazionefondo cassa finale previsto con riferimento al
soloprimo esercizio del bilancio triennale. In particola-re si noti
come il modello si concluda con il fondodi cassa presunto al
termine dell’esercizio, valoreche, naturalmente, dovrà essere
maggiore o ugualea zero.
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Tavola 2 - Quadro generale riassuntivo
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La tabella del risultato diamministrazione presunto
Come evidenziato nel prospetto del paragrafo pre-cedente tra le
poste di entrata iscritte prima del ti-tolo 1 si trova la voce
“utilizzo dell’Avanzo presun-to di amministrazione”. La sua
iscrizione è specifi-catamente normata dal comma 7 dell’art. 165
delD.Lgs. n. 267/2000 che precisa: “7. In bilancio, pri-ma di tutte
le entrate e le spese, sono iscritti:1. omissis …;2. in entrata del
primo esercizio gli importi relativiall’utilizzo dell’avanzo di
amministrazione presunto,nei casi individuati dall’art. 187, commi
3 e 3-bis,con l’indicazione della quota vincolata del risultatodi
amministrazione utilizzata anticipatamente;3. in uscita l’importo
del disavanzo di amministra-zione presunto al 31 dicembre
dell’esercizio prece-dente cui il bilancio si riferisce. Il
disavanzo di am-ministrazione presunto può essere iscritto nella
spe-sa degli esercizi successivi secondo le modalità pre-viste
dall’art. 188;4. … omissis”.In particolare, soffermandoci sul punto
2) si noti ilrichiamo ai commi 3 (3) e 3-bis (4) dell’art. 187che
disciplina le fattispecie in cui è consentita det-ta iscrizione: il
legislatore, anche alla luce dellemodifiche intervenute nel
concetto di “residuo” edi una ricorrente prassi che vede oramai dal
1994l’avvio dell’esercizio provvisorio a seguito del rin-vio del
termine di approvazione del bilancio, haprevisto che le quote del
risultato presunto, deri-vanti dall'esercizio precedente,
costituite da accan-tonamenti risultanti dall’ultimo consuntivo
appro-vato o derivanti da fondi vincolati, possono essereutilizzate
per le finalità cui sono destinate primadell’approvazione del conto
consuntivo dell’eserci-zio precedente, attraverso l’iscrizione di
tali risorse,come posta a sé stante dell’entrata, nel primo
eser-cizio del bilancio di previsione o con provvedimen-to di
variazione al bilancio.L’utilizzo della quota vincolata o
accantonata delrisultato di amministrazione è, comunque consenti-to
sulla base di una relazione documentata del diri-
gente competente, anche in caso di esercizio prov-visorio,
esclusivamente per garantire la prosecuzio-ne o l’avvio di attività
soggette a termini o scaden-za, la cui mancata attuazione
determinerebbe dan-no per l’ente, secondo le modalità individuate
alcomma 3-quinquies dello stesso art. 165.Proprio per esplicitare
quanto riportato nel testonormativo, il legislatore ha previsto un
apposito al-legato (allegato a) agli schemi di bilancio) che
sicaratterizza per una tabella (cfr. tav. 3, tav. 4, tav.5)
finalizzata a dare dimostrazione:- del risultato di amministrazione
presunto,- della sua composizione,- del suo eventuale
utilizzo.Analizzandone i contenuti si potrà notare che latabella si
articola in tre parti.La prima parte del prospetto consente di
determi-nare l’importo del risultato di amministrazione
perapprossimazioni successive, attraverso:a) l’indicazione del
risultato di amministrazioneiniziale dell'esercizio precedente a
quello cui si rife-risce il bilancio, che costituisce un dato
certo, de-terminato dall’ultimo consuntivo approvato;b) il calcolo
del risultato di amministrazione dell’e-sercizio precedente a
quello cui si riferisce il bilan-cio alla data in cui si predispone
lo schema di bi-lancio, determinato sulla base delle
registrazionicontabili alla data di elaborazione dello schema
dibilancio;c) la stima degli impegni e degli accertamenti chesi
prevede di registrare nel resto dell’esercizio incorso, e delle
variazioni dei residui attivi e passiviche si prevede di effettuare
in sede di riaccerta-mento.Sulla base di tali dati e dell’importo
del fondo plu-riennale vincolato definitivamente stanziato inspesa
dell’esercizio precedente, si determina il risul-tato di
amministrazione presunto dell’esercizio pre-cedente a quello cui si
riferisce il bilancio di previ-sione.Si noti come in detta parte
l’ente ricostruisce (il ri-sultato è rintracciabile nella voce A
del prospettoche segue), anche prima del termine dell’esercizio,le
possibili risultanze della gestione dell’esercizio
(3) 3. Le quote del risultato presunto derivanti
dall'esercizioprecedente, costituite da accantonamenti risultanti
dall’ultimoconsuntivo approvato o derivanti da fondi vincolati
possonoessere utilizzate per le finalità cui sono destinate prima
dell’ap-provazione del conto consuntivo dell’esercizio precedente,
at-traverso l’iscrizione di tali risorse, come posta a sé stante
del-l’entrata, nel primo esercizio del bilancio di previsione o
conprovvedimento di variazione al bilancio. L’utilizzo della
quotavincolata o accantonata del risultato di amministrazione è
con-sentito, sulla base di una relazione documentata del
dirigente
competente, anche in caso di esercizio provvisorio,
esclusiva-mente per garantire la prosecuzione o l’avvio di attività
sogget-te a termini o scadenza, la cui mancata attuazione
determine-rebbe danno per l’ente, secondo le modalità individuate
alcomma 3-quinquies.
(4) 3-bis. L'avanzo di amministrazione non vincolato nonpuò
essere utilizzato nel caso in cui l'ente si trovi in una
dellesituazioni previste dagli artt. 195 e 222, fatto salvo
l'utilizzo peri provvedimenti di riequilibrio di cui all'art.
193.
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precedente a quello cui si riferisce il bilancio di pre-visione,
al fine di elaborare previsioni coerenti con
tali risultati e verifica l’esistenza di un eventuale di-savanzo
e di provvedere alla relativa copertura.
Tavola 3 – Determinazione del risultato di amministrazione
presunto al 31/12 N-1
1) Determinazione del risultato di amministrazione presunto al
31/12 N-1:
(+) Risultato di amministrazione iniziale dell'esercizio N-1
0,00
(+) Fondo pluriennale vincolato iniziale dell'esercizio N-1
0,00
(+) Entrate già accertate nell'esercizio N-1 0,00
(-) Uscite già impegnate nell'esercizio N-1 0,00
+/- Variazioni dei residui attivi già verificatesi
nell'esercizio N-1 0,00
-/+ Variazioni dei residui passivi già verificatesi
nell'esercizio N-1 0,00
= Risultato di amministrazione dell'esercizio N-1 alla data di
redazione del bilancio di previsionedell'anno N
0,00
+ Entrate che prevedo di accertare per il restante periodo
dell'esercizio N-1 0,00
- Spese che prevedo di impegnare per il restante periodo
dell'esercizio N-1 0,00
+/- Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante
periodo dell'esercizio N-1 0,00
-/+ Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante
periodo dell'esercizio N-1 0,00
- Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell'esercizio N-1
0,00
= A) Risultato di amministrazione presunto al 31/12 N-1 0,00
La voce A richiamata, però costituisce esclusiva-mente un valore
complessivo aggregato e, come ta-le da ripartire. A tal fine la
seconda parte, del pro-spetto si preoccupa di esplicitare la
composizionedel risultato di amministrazione presunto al 31
di-cembre distinguendo:1) la quota vincolata, precisando a quali
vincoli sifa riferimento, secondo la classificazione previstadal
principio applicato alla programmazione (punto9.7);2) la quota
accantonata quale il fondo crediti didubbia esigibilità e per altri
eventuali accantona-menti relativi a passività potenziali;3) la
quota destinata agli investimenti;
4) l’eventuale quota libera utilizzabile solo a segui-to
dell’approvazione del rendiconto, quando ne siadimostrata la sua
effettiva consistenza e, quindi,nella misura in cui l’avanzo
risulti effettivamenterealizzato. Detto valore è ricavabile nella
voce Edel prospetto.Nel caso in cui l’importo della quota libera
dovesserisultare negativo, ci si troverebbe in presenza diun
disavanzo di amministrazione, da recuperare im-mediatamente secondo
le modalità previste nelpunto n. 9.2 del principio contabile
applicato dellacontabilità finanziaria (allegato 4/2 al D.Lgs.
n.118/2011), a cui si rinvia.
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Tavola 4 - Composizione del risultato di amministrazione
presunto al 31/12 N-1
2) Composizione del risultato di amministrazione presunto al
31/12 N-1:
Parte accantonata
Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/N-1
Fondo ……..al 31/12/N-1
Fondo ……..al 31/12/N-1
B) Totale parte accantonata 0,00
Parte vincolata
Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili
Vincoli derivanti da trasferimenti
Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui
Vincoli formalmente attribuiti dall'ente
Altri vincoli da specificare
C) Totale parte vincolata 0,00
Parte destinata agli investimenti
D) Totale destinata agli investimenti
E) Totale parte disponibile (E=A-B-C-D) 0,00
Se E è negativo, tale importo è iscritto tra le spese del
bilancio di previsione dell'esercizio N
Infine, la terza parte indica quanta parte delle som-me
vincolate sono state utilizzate nella costruzionedel bilancio di
previsione. Ulteriori elementi di ap-
profondimento a riguardo sono rilevabili nella
notaintegrativa.
Tavola 5 – Utilizzo quote vincolate del risultato di
amministrazione presunto al 31/12/N-1
3) Utilizzo quote vincolate del risultato di amministrazione
presunto al 31/12/N-1:
Utilizzo quota vincolata
Utilizzo vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili
Utilizzo vincoli derivanti da trasferimenti
Utilizzo vincoli derivanti dalla contrazione di mutui
Utilizzo vincoli formalmente attribuiti dall'ente
Utilizzo altri vincoli da specificare
Totale utilizzo avanzo di amministrazione presunto 0,00
Si segnala che il prospetto si conclude con la voce“Totale
utilizzo dell’avanzo di amministrazione pre-sunto” che coincide nel
valore riportato nel bilan-cio di previsione.
La composizione del fondo pluriennalevincolato
Proseguendo nell’analisi delle voci di entrata cheprecedono il
titolo 1, si riscontra la presenza dellavoce relativa al fondo
pluriennale vincolato. Essa è
presentata in forma aggregata con la sola distinzio-ne tra la
quota parte che finanzia spese correnti equella che finanzia spese
in conto capitale.Anche in questo caso al fine di facilitare la
letturadel bilancio e rendere chiaro ai consiglieri i conte-nuti di
detta voce il D.Lgs. n. 118/2011 nella suaultima versione
modificata dal D.Lgs. n. 126/2014prevede, nell’allegato 9, un
prospetto (allegato b)al bilancio), distinto per ciascuna
annualità, in cuiviene esplicitata la composizione del fondo
plu-riennale vincolato.
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Tavola 6 – Composizione per missioni e programmi del fondo
pluriennale vincolato dell'esercizio n diriferimento del
bilancio
MISSIONI E PROGRAMMI F o n d oplurien-nale vin-c o l a t oal 31
di-cembred e l l ' e -sercizioN-1
S p e s ei m p e -g n a t en e g l iesercizip r e c e -d e n t
icon co-perturacostitui-t a d a lf o n d oplurien-nale vin-colato
eimputateall'eser-cizio N
Quota delf o n d oplurienna-le vincola-to a l
31dicembredell'eser-cizio N-1,non desti-n a t a a de s s e r
eutilizzatanell'eser-cizio N er i n v i a t aall'eserci-zio N+1
esuccessivi
Spese che si prevede di impegnarenell'esercizio N, con copertura
co-stituita dal fondo pluriennale vinco-lato con imputazione agli
esercizi :
Fondo plu-r i e n n a l ev inco la toa l 3 1 d i -c e m b r
edell'eserci-zio N
N+1 N+2 A n n isucces-sivi
Imputa-z i o n enon an-cora de-finita
(a) (b) ( c) = (a)- (b)
(d) (e) (f) (g) (h) = (c) +(d) + (e) +(f) + (g)
01 MISSIONE 1 - Servizi istituzionali, generalie di gestione
01 Organi istituzionali 0 0 0 0 0 0 0 0
02 Segreteria generale 0 0 0 0 0 0 0 0
03 Gestione economica, finanziaria, pro-grammazione e
provveditorato
0 0 0 0 0 0 0 0
04 Gestione delle entrate tributarie e servizifiscali
0 0 0 0 0 0 0 0
05 Gestione dei beni demaniali e patrimo-niali
0 0 0 0 0 0 0 0
06 Ufficio tecnico 0 0 0 0 0 0 0 0
07 Elezioni e consultazioni popolari - Ana-grafe e stato
civile
0 0 0 0 0 0 0 0
08 Statistica e sistemi informativi 0 0 0 0 0 0 0 0
09 Assistenza tecnico-amministrativa aglienti locali
0 0 0 0 0 0 0 0
10 Risorse umane 0 0 0 0 0 0 0 0
11 Altri servizi generali 0 0 0 0 0 0 0 0
12 Politica regionale unitaria per i servizi isti-tuzionali,
generali e di gestione (solo perle Regioni)
0 0 0 0 0 0 0 0
TOTALE MISSIONE 1 - Servizi istituziona-li, generali e di
gestione
0 0 0 0 0 0 0 0
02 MISSIONE 2 - Giustizia
………………………..
19 MISSIONE 19 - Relazioni internazionali
01 Relazioni internazionali e Cooperazioneallo sviluppo
0 0 0 0 0 0 0 0
02 Cooperazione territoriale (solo per le Re-gioni)
0 0 0 0 0 0 0 0
TOTALE MISSIONE 19 - Relazioni inter-nazionali
0 0 0 0 0 0 0 0
TOTALE 0 0 0 0 0 0 0 0
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Si tratta di un’informazione particolarmente inte-ressante per
tutti gli stakeholders in quanto per-mette di approfondire:a) la
distanza temporale intercorrente tra l’acquisi-zione delle risorse
e il loro effettivo impiego, evi-denziando, nel caso in cui le
risorse siano costituiteda prestiti, il fenomeno, purtroppo
frequente pressogli enti locali, dell’acquisizione di liquidità
vincola-ta destinata a restare inutilizzata anche per periodidi
tempo lunghi, nonostante comporti rilevantioneri finanziari;b) il
procedimento di programmazione e realizza-zione delle spese
pubbliche che impiegano risorseacquisite anticipatamente dall’ente
e richiedonoun periodo di tempo ultrannuale di attuazione,
evi-denziando anche i tempi di impiego delle risorseacquisite per
la realizzazione di interventi plurien-nali.Con riferimento
all’esercizio per il quale è predi-sposto, ciascun prospetto
evidenzia:a) l’articolazione per missioni e programmi del fon-do
iscritto in entrata del bilancio dell’esercizio cuiil prospetto si
riferisce (nell’entrata del bilancio ilfondo è articolato in due
sole voci, riguardanti laparte corrente e la parte in conto
capitale);b) la quota del fondo di cui alla lettera a), desti-nato
a dare copertura agli impegni assunti negliesercizi precedenti e
imputati all’esercizio cui ilprospetto si riferisce, in modo da
definire, per dif-ferenza, l’importo del fondo proveniente dal
pas-sato destinato ad essere rinviato agli esercizi suc-cessivi;c)
la quota del fondo pluriennale che si prevede diaccantonare nel
corso dell’esercizio cui il prospettosi riferisce, rappresentata
dall’ammontare degli im-pegni imputati agli esercizi successivi che
si preve-de di assumere nel corso dell’esercizio finanziaticon
risorse accertate nell’esercizio.Dalla lettura del prospetto si
evidenziano alcunecorrelazioni interessanti per una lettura
sistemicadei documenti del bilancio:1) la prima colonna (a) indica
la ripartizione tra iprogrammi di spesa del fondo pluriennale
vincolatoproveniente dagli esercizi precedenti;2) la seconda
colonna (b) indica la quota del fon-do iscritta in entrata
costituita dalle “Spese impe-gnate negli esercizi precedenti con
copertura costi-tuita dal fondo pluriennale vincolato e
imputateall'esercizio N”;3) la terza colonna (c) è compilata, per
ciascunprogramma, come differenza tra la prima e la se-conda;
4) le successive colonne riportano gli impegni che,nel corso
dell’esercizio cui si riferisce il prospetto,si prevede di assumere
e imputare a ciascuno degliesercizi successivi, finanziati da
entrate vincolateche si prevede di accertare nel corso del
medesimoesercizio;5) l'importo "TOTALE" dell'ultima riga
corrispon-de alla somma delle due voci "Fondo pluriennaledi parte
corrente" e "Fondo pluriennale in c/capita-le" iscritte in entrata
del bilancio di previsione del-l'esercizio N.
La composizione del fondo crediti didubbia esigibilità
Tra le poste contabili in grado di influenzare i ri-sultati di
bilancio e in particolare di irrigidirne laspesa un ruolo non
secondario è rivestito dal fondocrediti di dubbia esigibilità.Anche
in questo caso al fine di ampliare la capaci-tà informativa del
documento di bilancio il legisla-tore nell’allegato 9 al D.Lgs. n.
118/2011 ha previ-sto l’allegato c) concernente per ciascun
eserciziooggetto di programmazione, la composizione delfondo
crediti di dubbia esigibilità.Si tratta di un documento
particolarmente interes-sante perché permette di comprendere il
grado dirischiosità di riscossione per ciascuna tipologia dientrata
e, di conseguenza, di attendibilità dell’a-vanzo.
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Tavola 7 – Composizione dell'accantonamento al fondo crediti di
dubbia esigibilità
Esercizio finanziario ………………….
(predisporre un allegato per ciascun anno del bilancio di
previsione)
TIPOLOGIA DENOMINAZIONE STANZIA-MENTI DIBILANCIO(a)
ACCANTO-NAMENTOOBBL IGA -TOR IO ALFONDO (*)(b)
A C CAN TONA -MENTO EFFETTI-VO DI BILANCIO(**)(c)
% di stanziamentoaccantonato al fon-do nel rispetto delprincipio
contabileapplicato 3.3(d)=(c/a)
ENTRATE CORRENTI DI NATURA TRIBUTARIA,CONTRIBUTIVA E
PEREQUATIVA
1010100 Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilati
di cui accertati per cassa sulla base del principiocontabile
3.7
Tipologia 101: Imposte, tasse e proventi assimilatinon accertati
per cassa
1010200 Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamentodella
sanità (solo per le Regioni)
di cui accertati per cassa sulla base del principiocontabile
3.7
Tipologia 102: Tributi destinati al finanziamentodella sanità
non accertati per cassa
1010300 Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle
auto-nomie speciali (solo per le Regioni)
di cui accertati per cassa sulla base del principiocontabile
3.7
Tipologia 103: Tributi devoluti e regolati alle auto-nomie
speciali non accertati per cassa
1010400 Tipologia 104: Compartecipazioni di tributi
1030100 Tipologia 301: Fondi perequativi da Amministra-zioni
Centrali
1030200 Tipologia 302: Fondi perequativi dalla Regione
oProvincia autonoma (solo per gli Enti locali)
1000000 TOTALE TITOLO 1 0 0 0
TRASFERIMENTI CORRENTI
2010100 Tipologia 101: Trasferimenti correnti da
Ammini-strazioni pubbliche
2010200 Tipologia 102: Trasferimenti correnti da Famiglie
2010300 Tipologia 103: Trasferimenti correnti da Imprese
2010400 Tipologia 104: Trasferimenti correnti da
IstituzioniSociali Private
2010500 Tipologia 105: Trasferimenti correnti dall'UnioneEuropea
e dal Resto del Mondo
Trasferimenti correnti dall'Unione Europea
Trasferimenti correnti dal Resto del Mondo
2000000 TOTALE TITOLO 2 0 0 0
ENTRATE EXTRATRIBUTARIE
3010000 Tipologia 100: Vendita di beni e servizi e
proventiderivanti dalla gestione dei beni
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3020000 Tipologia 200: Proventi derivanti dall'attività
dicontrollo e repressione delle irregolarità e degli il-leciti
3030000 Tipologia 300: Interessi attivi
3040000 Tipologia 400: Altre entrate da redditi da capitale
3050000 Tipologia 500: Rimborsi e altre entrate correnti
3000000 TOTALE TITOLO 3 0 0 0
ENTRATE IN CONTO CAPITALE
4010000 Tipologia 100: Tributi in conto capitale
4020000 Tipologia 200: Contributi agli investimenti
Contributi agli investimenti da amministrazionipubbliche
Contributi agli investimenti da UE
Tipologia 200: Contributi agli investimenti al nettodei
contributi da PA e da UE
4030000 Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitale
Altri trasferimenti in conto capitale da ammini-strazioni
pubbliche
Altri trasferimenti in conto capitale da UE
Tipologia 300: Altri trasferimenti in conto capitaleal netto dei
trasferimenti da PA e da UE
4040000 Tipologia 400: Entrate da alienazione di beni ma-teriali
e immateriali
4050000 Tipologia 500: Altre entrate in conto capitale
4000000 TOTALE TITOLO 4 0 0 0
ENTRATE DA RIDUZIONE DI ATTIVITÀ FINAN-ZIARIE
5010000 Tipologia 100: Alienazione di attività finanziarie
5020000 Tipologia 200: Riscossione crediti di breve termi-ne
5030000 Tipologia 300: Riscossione crediti di
medio-lungotermine
5040000 Tipologia 400: Altre entrate per riduzione di attivi-tà
finanziarie
5000000 TOTALE TITOLO 5 0 0 0
TOTALE GENERALE (***) 0 0 0 0,00%
DI CUI FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀDI PARTE CORRENTE
(**)
- 0 0 0,00%
DI CUI FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀIN C/CAPITALE
- 0 0 0,00%
Il prospetto riporta:- nella prima colonna il codice della voce
del pia-no dei conti corrispondente alla tipologia conside-rata;-
nella seconda colonna la denominazione con l’e-videnza delle quote
che non richiedono l’accanto-
namento al fondo, in quanto considerate entrate disicura
esigibilità;- nella terza colonna (a) gli stanziamenti di bilan-cio
dell’esercizio di riferimento;- nella quarta colonna (b)
l’accantonamento obbli-gatorio al fondo determinato, nel rispetto
del prin-
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cipio contabile applicato della contabilità finanzia-ria
paragrafo 3.3;- nella quinta colonna (c) l’accantonamento
effet-tivo di bilancio che non deve essere inferiore
al-l’accantonamento obbligatorio al fondo di cui allacolonna (b) ma
può essere superiore per libera scel-ta prudenziale dell’ente che
deve darne motivazio-ne nella relazione al
bilancio.L’accantonamento effettivo di bilancio, come risul-ta dal
totale della colonna (c), deve corrispondereall’importo degli
accantonamenti al fondo creditidi dubbia esigibilità stanziati nel
bilancio di previ-sione nel titolo secondo della spesa (con
riferimen-to alle entrate di dubbia e difficile esazione del
ti-tolo quarto) e nel titolo primo (per le altre entratedi dubbia e
difficile esazione).È importante segnalare che il prospetto non
svolgela funzione di dimostrare la metodologia seguitaper calcolare
il fondo. Ne consegue che le percen-tuali indicate nella colonna d)
non sono quelle in-dividuate per determinare l’ammontare del
fondoin applicazione del paragrafo 3.3 del principio
dellacontabilità finanziaria, ma sono il risultato del rap-porto
tra l’accantonamento effettuato per ciascunatipologia e l’importo
della corrispondente tipologiastanziato nel bilancio di
previsione.
Gli equilibri di bilancio
Un ulteriore allegato previsto tra i modelli di cuiall’allegato
9 del D.Lgs. n. 118/2011 è la tabella di-mostrativa degli equilibri
parziali di parte correntee investimenti.La definizione degli
equilibri di bilancio è comun-que destinata ad essere integrata al
fine di dare at-tuazione alla legge rinforzata n. 243 del 2013
che,a decorrere dal 1° gennaio 2016 per gli enti territo-riali,
prevede il rispetto di ulteriori equilibri in ter-mini di
competenza finanziaria e di cassa.Il prospetto, quantunque
presentato in modo uni-tario e in forma scalare è divisibile in tre
parti ri-portante ciascuna un equilibrio parziale del bilan-cio e
precisamente:- l’equilibrio di parte corrente (evidenziabile
nellavoce O);- l’equilibrio di parte capitale (evidenziabile
nellavoce Z);- l’equilibrio finale (evidenziabile nella voce W).Il
bilancio di parte corrente trova la sua definizionenell’art. 162,
comma 6, del Tuel così come in corsodi modificazione. A riguardo
occorre ricordare cheil suddetto comma 6 modifica il precedente
equili-brio di parte corrente. In particolare il comma ri-
chiamato prevede che “il bilancio di previsione èdeliberato in
pareggio finanziario complessivo perla competenza, comprensivo
dell’utilizzo dell’avan-zo di amministrazione e del recupero del
disavanzodi amministrazione e garantendo un fondo di cassafinale
non negativo. Inoltre, le previsioni di com-petenza relative alle
spese correnti sommate alleprevisioni di competenza relative ai
trasferimentiin c/capitale e alle quote di capitale delle rate
diammortamento dei mutui e degli altri prestiti, conl’esclusione
dei rimborsi anticipati, non possonoessere complessivamente
superiori alle previsioni dicompetenza dei primi tre titoli
dell'entrata, ai con-tribuiti destinati al rimborso dei prestiti e
all’utiliz-zo dell’avanzo di competenza di parte corrente enon
possono avere altra forma di finanziamento”.Si noti come rispetto
al passato l’equilibrio di partecorrente prevede nella parte spesa
tra gli addendida considerare e che, quindi devono trovare
coper-tura nelle entrate correnti, anche le spese del titolo2
tipologia 02 “Altri trasferimenti in conto capita-le” che al pari
delle somme per trasferimenti previ-ste nel titolo 1 della spesa
costituiscono operazionimodificative del patrimonio in quanto
misuranoun depauperamento dello stesso e come tali, quin-di, sono
da considerare assimilabili alle spese diconsumo misuratrici di
costi di gestione.Al riguardo si segnala che l’equilibrio delle
partitefinanziarie, determinato dalle operazioni di
acqui-sto/alienazione di titoli obbligazionari e di
conces-sione/riscossione crediti, a seguito dell’adozione delcd.
principio della competenza finanziaria poten-ziata non è più
automaticamente garantito. Nel ca-so di concessioni di crediti o
altri incrementi delleattività finanziarie di importo superiore
rispetto al-le riduzioni di attività finanziarie esigibili nel
me-desimo esercizio, il saldo negativo deve essere fi-nanziato da
risorse correnti. Pertanto, il saldo ne-gativo delle partite
finanziarie concorre all’equili-brio di parte corrente. Invece,
l’eventuale saldo po-sitivo delle attività finanziarie, è destinato
al rim-borso anticipato dei prestiti e al finanziamento de-gli
investimenti, determinando, per la quota desti-nata agli
investimenti, necessariamente un saldopositivo dell’equilibrio di
parte corrente. Conside-rato che le concessioni crediti degli enti
locali so-no costituite solo da anticipazioni di liquidità che,per
loro natura sono chiuse entro l’anno, il proble-ma dell’equilibrio
delle partite finanziarie riguardasoprattutto le regioni che
concedono crediti per fi-nanziare investimenti, il cui prospetto
degli equili-bri dedica un’apposita sezione anche alle partite
fi-nanziarie.
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La somma algebrica finale riportato nella voce O=G+I+L+M non può
essere inferiore a zero per il ri-
spetto della disposizione di cui all’art. 162 del testounico
delle leggi sull’ordinamento degli enti locali.
Tavola 8 – Equilibrio di parte corrente
EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZAANNO DI RIFE-RIMENTO
DELBILANCION
COMPETENZAANNON+1
COMPETENZAANNON+2
Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 0,00
A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (+)
0,00 0,00 0,00
AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio
preceden-te
(-) 0,00 0,00 0,00
B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 (+) 0,00 0,00 0,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00
C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti
diretta-mente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni
pub-bliche
(+) 0,00 0,00 0,00
D)Spese Titolo 1.00 - Spese correnti (-) 0,00 0,00 0,00
di cui:
- fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00
- fondo crediti di dubbia esigibilità 0,00 0,00 0,00
E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale (-)
0,00 0,00 0,00
F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei mutui e
pre-stiti obbligazionari
(-) 0,00 0,00 0,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00
G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F) 0,00 0,00 0,00
ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI
LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL’EQUILIBRIO EX ARTI-COLO 162, COMMA 6,
DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL’ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI
H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (+)
0,00 - -
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00
I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base
aspecifiche disposizioni di legge
(+) 0,00 0,00 0,00
di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00
L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento
inbase a specifiche disposizioni di legge
(-) 0,00 0,00 0,00
M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione
antici-pata dei prestiti
(+) 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (**)
O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00
Se il Bilancio corrente misura la differenza tra leentrate e le
spese riferite al breve termine, il Bilan-cio investimenti analizza
il sistema delle relazioniesistenti tra le fonti e gli impieghi che
partecipanoper più esercizi nei processi di produzione e di
ero-gazione dei servizi dell'ente.La determinazione dell'equilibrio
parziale del Bi-lancio investimenti può essere ottenuta
confron-
tando le entrate per investimenti, con l'esclusionedelle somme
che sono già state esposte nel Bilan-cio corrente, con le spese in
conto capitale al nettodi specifiche voci.In particolare, nella
tabella si evidenzia qual è l'ap-porto di ciascuna risorsa di
entrata alla coperturadella spesa per investimenti.
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Tavola 9 – Equilibrio bilancio investimenti
P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di investimento
(+) 0,00 - -
Q) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto
capitale (+) 0,00 0,00 0,00
R) Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00 (+) 0,00 0,00 0,00
C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti
direttamente de-stinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni
pubbliche
(-) 0,00 0,00 0,00
I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base
a specifi-che disposizioni di legge
(-) 0,00 0,00 0,00
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine
(-) 0,00 0,00 0,00
S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo
termine (-) 0,00 0,00 0,00
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di
attività fi-nanziaria
(-) 0,00 0,00 0,00
L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento
in base aspecifiche disposizioni di legge
(+) 0,00 0,00 0,00
U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 0,00 0,00
0,00
di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00
V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie
(-) 0,00 0,00 0,00
E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale (+)
0,00 0,00 0,00
EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE
Z = P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-U-V+E 0,00 0,00 0,00
L’ultima parte del prospetto permette di determi-nare
l’equilibrio finale del bilancio.La tabella (cfr. tav. 10), nella
terza e ultima parteche segue definisce, partendo dal saldo di
parte
corrente e del saldo di parte in conto capitale diaggiungere e
sottrarre le voci di seguito riportate.
Tavola 10
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine
(+) 0,00 0,00 0,00
S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo
termine (+) 0,00 0,00 0,00
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di
attività finan-ziaria
(+) 0,00 0,00 0,00
X1) Spese Titolo 3.02 per Concessione crediti di breve termine
(-) 0,00 0,00 0,00
X2) Spese Titolo 3.03 per Concessione crediti di medio-lungo
termine (-) 0,00 0,00 0,00
Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di
attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00
EQUILIBRIO FINALE
W = O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y 0,00 0,00 0,00
Il prospetto relativo ai vincoli diindebitamento
Tra gli allegati previsti al bilancio nell’allegato 9del D.Lgs.
n. 118/2011 si dovrebbe considerare an-che l’allegato d) contenente
il prospetto dimostra-tivo del rispetto dei vincoli di
indebitamento.Il suo contenuto prende spunto dall’art. 204 delTuel.
Detto articolo nella nuova versione prevedeche un ente locale può
assumere nuovi mutui e ac-
cedere ad altre forme di finanziamento reperibilisul mercato
solo se:- l'importo annuale degli interessi,- sommato,- a quello
dei mutui precedentemente contratti,- a quello dei prestiti
obbligazionari precedente-mente emessi,- a quello delle aperture di
credito stipulate e aquello derivante da garanzie prestate ai sensi
del-
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l'art. 207, al netto dei contributi statali e regionaliin conto
interessi,non dovrà superare l’8 per cento delle entrate rela-tive
ai primi tre titoli delle entrate del rendicontodel penultimo anno
precedente quello in cui vieneprevista l'assunzione dei mutui.Per
gli enti locali di nuova istituzione si fa riferi-mento, per i
primi due anni, ai corrispondenti dati
finanziari del bilancio di previsione. Il rispetto dellimite è
verificato facendo riferimento anche agliinteressi riguardanti i
finanziamenti contratti e im-putati contabilmente agli esercizi
successivi.Non concorrono al limite di indebitamento le ga-ranzie
prestate per le quali l’ente ha accantonatol’intero importo del
debito garantito.
Tavola 11 – Prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di
indebitamento degli enti locali
PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO
DEGLI ENTI LOCALI
ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE(rendiconto
penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione
dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/2000
1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e
perequativa (Titolo I) XX,XX
2) Trasferimenti correnti (titolo II) XX,XX
3) Entrate extratributarie (titolo III) XX,XX
TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI XX,XX
SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI
Livello massimo di spesa annuale (1): XX,XX
Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture
di credito e garanzie di cui all'articolo 207 delTUEL autorizzati
fino al 31/12/esercizio precedente (2)
XX,XX
Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture
di credito e garanzie di cui all'articolo 207 delTUEL autorizzati
nell'esercizio in corso
XX,XX
Contributi erariali in c/interessi su mutui XX,XX
Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai
limiti di indebitamento XX,XX
Ammontare disponibile per nuovi interessi XX,XX
TOTALE DEBITO CONTRATTO
Debito contratto al 31/12/esercizio precedente XX,XX
Debito autorizzato nell'esercizio in corso XX,XX
TOTALE DEBITO DELL'ENTE
DEBITO POTENZIALE
Garanzie principali o sussidiarie prestate dall'Ente a favore di
altre Amministrazioni pubbliche e di altri soggetti XX,XX
di cui, garanzie per le quali è stato costituito accantonamento
(XX,XX)
Garanzie che concorrono al limite di indebitamento XX,XX
I trasferimenti UE e delle funzionidelegate
Gli ultimi due prospetti che completano i prospettiriepilogati
allegati al bilancio sono quelli che di-mostrano:- l’utilizzo dei
trasferimenti dell’Unione Europea(allegato e),- l’utilizzo delle
risorse per funzioni derivate (alle-gato f).I due prospetti
ripropongono la struttura del bilan-cio e per ciascuna missione e
programma l’ente lo-
cale dovrà rilevare le stesse informazioni richiesteper la
spesa.
La nota integrativa
Tra i nuovi documenti proposti dal legislatore qua-li allegati
obbligatori al bilancio di previsione sitrova infine la “nota
integrativa”. Si tratta di undocumento nuovo richiamato già nel
comma 5 del-l’art. 11 del D.Lgs. n. 118/2011 e successive
modifi-cazioni e ripreso dal punto 9.11 nel del principiocontabile
applicato alla programmazione.
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I suoi contenuti sono stati definiti dal D.Lgs. n.126/2014 nella
stesura finale e, in particolare nelprincipio contabile applicato
alla programmazionedove si fornisce un contenuto minimo del
documen-to. In particolare ciascun ente dovrà evidenziare:a) i
criteri di valutazione adottati per la formulazio-ne delle
previsioni, con particolare riferimento aglistanziamenti
riguardanti gli accantonamenti per lespese potenziali e al fondo
crediti di dubbia esigibi-lità, dando illustrazione dei crediti per
i quali nonè previsto l'accantonamento a tale fondo;b) l'elenco
analitico delle quote vincolate e accan-tonate del risultato di
amministrazione presunto al31 dicembre dell'esercizio precedente,
distinguendoi vincoli derivanti dalla legge e dai principi
conta-bili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamen-ti,
vincoli formalmente attribuiti dall'ente;c) l'elenco analitico
degli utilizzi delle quote vinco-late e accantonate del risultato
di amministrazionepresunto, distinguendo i vincoli derivanti dalla
leg-ge e dai principi contabili, dai trasferimenti, damutui e altri
finanziamenti, vincoli formalmenteattribuiti dall'ente;d) l'elenco
degli interventi programmati per spesedi investimento finanziati
col ricorso al debito econ le risorse disponibili;
e) nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti ilfondo
pluriennale vincolato comprendono ancheinvestimenti ancora in corso
di definizione, le cau-se che non hanno reso possibile porre in
essere laprogrammazione necessaria alla definizione dei re-lativi
cronoprogrammi;f) l'elenco delle garanzie principali o
sussidiarieprestate dall'ente a favore di enti e di altri
soggettiai sensi delle leggi vigenti;g) gli oneri e gli impegni
finanziari stimati e stan-ziati in bilancio, derivanti da contratti
relativi astrumenti finanziari derivati o da contratti di
fi-nanziamento che includono una componente deri-vata;h) l'elenco
dei propri enti e organismi strumentali,precisando che i relativi
bilanci consuntivi sonoconsultabili nel proprio sito internet fermo
restan-do quanto previsto per gli enti locali dall'art. 172,comma
1, lettera a) del decreto legislativo 18 ago-sto 2000, n. 267;i)
l'elenco delle partecipazioni possedute con l'in-dicazione della
relativa quota percentuale;j) altre informazioni riguardanti le
previsioni, ri-chieste dalla legge o necessarie per
l'interpretazio-ne del bilancio.
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