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IL DIARIODI CASTROVILLARI E DEL POLLINO
ANNO XVI N. 16 - 21 SETTEMBRE 2018
Venerdì 5 ottobreMobilitazione a Cosenza
per difenderel’ospedale di Castrovillari
Festa della Lega nel PollinoGrande successo a Castrovillari
Il volto didonna Marsiliaè ora una realtà
artistica
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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Ogni promessa è un de-bito. In questa afosaestate abbiamo
potutogodere, finalmente,del libero accesso allaMadonna del
Castello.
Un’attesa lunga. Fatta di sofferenza, spe-ranza e infine gioia.
Forte è il legameche unisce i castrovillaresi alla sua Pa-trona e
il taglio del nastro ha spezzatoquel velo di solitudine che ha
avvolto inquesti anni il Santuario riconsegnan-dolo, di fatto, alla
comunità. Un’estate segnata, ahinoi, dalla triste vi-cenda che ha
colpito il borgo di Civita ri-percuotendosi, inevitabilmente,
sulcontesto ludico del Festival del Folklore,inducendo gli
organizzatori a sospen-dere la kermesse nei giorni successivi
aldramma del Raganello. Come da consuetudine, la rassegna
del“Peperoncino Jazz Festival” ha fattotappa a Castrovillari con
una cinquegiorni all’insegna del jazz d’autore ita-liano ed
internazionale. Il Festival più piccante d’Italia ha offertouno
spettacolo nello spettacolo. Nonsolo musica e scoperta dei luoghi
piùbelli della cittadina del Pollino, maanche stand
enogastronomici, con de-gustazione dei migliori vini calabresi
acura dei sommelier professionisti dellaFondazione Italiana
Sommelier Calabriacon l’incursione del leggendario sasso-fonista
Benny Golson. Dal 22 al 29 luglio è andata in scena laXIII edizione
di “Suoni” Festival Etno Jazzche si è aperto con l’omaggio al
com-pianto Maestro Luigi Le Voci con “Suonidell’Alba”. UnFestival
che ha la particolarità di co-niugare la valorizzazione dei
musicistilocali attraverso il confronto con artistidi livello
internazionale in jam session dialto profilo musicale. Parola
d’ordine:contaminazione. Il canto si mescola alballo per offrire
uno spettacolo volto adarricchire, non sono gli occhi, ma
soprat-tutto la mente. Mantenere vive le radicipopolari per creare
su di esse nuovefrontiere culturali. “Tocatango” di e con Christian
Gaudentie Camillo Maffia ha intrattenuto il pub-blico con uno
spettacolo che coniuga lepassioni di entrambi gli artisti: il
tangoargentino e la musica. Storie di amore edi immigrazione si
sono intrecciate re-galando uno show sensazionale. Il Premio “Suoni
d’autore 2018” è statoconsegnato alla celebre cantante e at-trice
teatrale Tosca, nota al grande pub-blico per la sua vittoria al
Festival diSanremo in coppia con Ron sulle notedella celeberrima
“Vorrei incontrarti tracent’anni”, e ad Ambrogio
Sparagna,musicista, etnomusicologo, maestroconcertatore del
Festival “La notte dellaTaranta”.
La tamurriata ha incantato e coinvolto ilpubblico con la
riproposizione degli“Anywhere Acoustic” con Ugo Carella eDanilo
Curcio che hanno donato al pub-blico sonorità trasversali: da
Stevie Won-der ad Ed Sheeran. Omaggio alla canzone con la
consegnadel “Premio Castrovillari d’Autore” allacantautrice
Mariella Nava, nella cornicedell’ex Mattatoio comunale. Durante
lasua lunga carriera, la Nava ha interpre-tato canzoni divenute
patrimonio del-l’immaginario collettivo e autrice dialcuni dei più
importanti interpreti delpanorama musicale: da Mia Martini adAndrea
Bocelli passando per RenatoZero al quale donò “Spalle al muro”
chesegnò uno spartiacque nella carriera di
Fiacchini facendogli ottenere il 2o postoal Festival di Sanremo
del 1991. Il rione “Santu Vitu”, il Protoconventofrancescano, la
chiesa della S.S. ma Tri-nità, la Giudeca e tutte le zone
simbolodel centro storico di Castrovillari, tor-nano a vivere
durante la manifestazione“Civita…nova”. Arte, musica, teatro,
spettacoli, verna-colo, mostre, eccellenze gastronomiche,concerti
con complessini composti pre-valentemente da ragazzi, hanno
tenutocompagnia a quanti hanno voluto im-mergersi in un’atmosfera
che ha il sa-pore dell’antico. Non sono mancate lepolemiche. Il
“tornese” - moneta in usonella Castrovillari antica, coniata
perl’occasione ed utilizzata nel contesto at-
tuale per l’acquisto di vivande e quan-t’altro - non è piaciuto
molto. La mag-gior parte degli avventori ha lamentatola difficoltà
nell’individuare i luoghi di“cambio” della moneta da €1
nell’equi-valente tornese, desistendo dall’acqui-sto onde evitare
di spostarsi da unluogo all’altro del rione Civita. Nono-stante
questo piccolo inconveniente,nato per evitare la perdita di denaro
neltrambusto generale, la quattro giorni hariscosso successo e
creato occasione disvago. Sul finire dell’estate, Castrovillari ha
as-sistito ad un evento senza precedenti:l’accavallamento della
Festa dell’Unità,da anni simbolo della dirigenza Pd, e laprima
Festa della Lega, promossa daLeo Battaglia che, nella giornata del
9settembre, si sono scontrate all’armabianca a suon di dibattiti e
followers. Immancabile la cronaca con il tentatofurto al Centro
commerciale “Le Vigne”in c.da Pietrapiana, a Castrovillari, adopera
di una banda alla guida di un’AudiA4. L’auto, mentre transitava in
c.daBianchino, si è schiantata violentementecontro un albero.
All’interno dell’abita-colo, i Carabinieri hanno rinvenuto ilcorpo
senza vita di uno degli autori delfurto, senza documenti,
indentificato,successivamente, grazie alle improntedigitali.
Massimo Ahmestovic, rom di 29anni, nato ad Ardea in provincia
diRoma, era noto alle forze dell’ordine. Ilsuo nominativo era
presente all’internodella banca dati Afis. Assieme al cada-vere di
Ahmestovic, i militari hanno rin-venuto anche parte della
refurtiva,arnesi da scasso e alcune targhe rubate.In seguito, i
complici del 29enne hannorubato un’altra vettura, una Fiat 500,
conla quale hanno fatto un altro incidente,salvo poi abbandonare
l’utilitaria fug-gendo per le campagne. Paolo Negroni,
pluripregiudicato53enne, ricoverato presso una casa dicura in
località Mombaruzzo, in provin-cia di Asti, ha fatto perdere le sue
tracceper poi essere ritrovato dagli uominidell’Aliquota Radio
Mobile del Co-mando Compagnia di Castrovillari, agliordini del
Capitano, Giovanni Caruso, inc.da Vigne. L’uomo è stato
arrestatomentre vagava per la zona. Nel suo pal-marès figurano 4
evasioni dal 2012. Drammatica la sorte toccata al giovane24enne,
Giuseppe Senise che ha persola vita sulla statale provinciale 241
checollega Castrovillari a Morano Calabro.L’impatto tra la moto del
giovane e laPeugeot, guidata da un uomo di Brescia,è stato
violentissimo. Il centauro è sbal-zato a terra e non c’è stato più
nulla dafare. Troppo gravi le ferite trasportatod’urgenza al Pronto
Soccorso di Castro-villari. Finalmente ha avuto una conclusione
la
Una lunga estate da non dimenticare
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Parte la sedicesima stagione del Diario di Castrovillari e del
Pollino.Era il 7 dicembre del 2003 quando venne alla luce il primo
numeroe ancora oggi, a distanza di circa quindici anni, ci
apprestiamo aduna nuova stagione, sorretti dallo stesso entusiasmo
e dallo stessospirito che ci ha sempre contraddistinto ovvero la
voglia di fare
buona informazione, senza troppi orpelli ed ispirati unicamente
a quel princi-pio basilare che è l’anima del giornalismo locale (o
come l’avrebbe definitoGuido Lombardi, fondatore dello storico
periodico “la Vedetta”, di strapaese):la capacità di essere in
sintonia con una comunità, con i suoi vizi e le sue virtù,con la
sua capacità di sognare un futuro migliore e, nello stesso tempo,
indi-gnarsi per un presente reso difficile da una situazione
economica e politica deltutto nuova rispetto alla quale ci troviamo
totalmente inadeguati e imprepa-rati. Abbiamo la consapevolezza di
offrire una informazione pulita ed equili-brata senza propendere
per alcun schieramento politico e abbiamo come stellapolare il
lettore che ci ha conferito il ruolo di giornale locale di
riferimento edha sempre espresso la sua vicinanza, grazie al nostro
modo di raccontare lecose. Non posso esimermi dal ringraziare la
redazione per il suo infaticabileimpegno, il direttore
responsabile, Luigi Troccoli, per il suo bagaglio di espe-rienza
che ci mette a disposizione, la tipografia Grafica Pollino per la
professio-nalità messa in campo e gli inserzionisti che continuano
a seguirci in questalunga e bella avventura che vogliamo
condividere con la città e il territorio fin-chè ci sarà uno spazio
per la libera informazione. Buona lettura
Angelo Filomia - Direttore editoriale del Diario di
Castrovillari
Da 16 anni il Diario al servizio del cittadinoUna lunga estate
da non dimenticare
vicenda di Leone Alfano La Cava. Il truf-fatore immobiliare che
con i suoi modidi fare da vecchio gangster e la sua par-lantina
convincente, aveva indotto de-cine e decine di compaesani, lui
èoriginario di Saracena, e non solo ad ac-quistare una casa in
Florida con la con-vinzione che avrebbero beneficiato disoldi e
sicurezza economica. Bene. Nonhanno avuto né l’una tantomeno
l’altracosa. Una truffa da 5 milioni di dollari.Ora, i truffati,
all’incirca 85, hanno oraavuto giustizia. Il Giudice distrettuale
degli Stati UnitiJohn Antoon II ha condannato, rispetti-vamente,
Alfano e Viktoriya Johnson,sua socia, a 8 anni e 1 mese in
carcerefederale e 3 anni e 10 mesi di reclusione,per frode
telematica e cospirazione percommettere frodi telematiche. La
Corte
ha anche ordinato a La Cava e alla Joh-nson di rinunciare a
quattro proprietà edue veicoli di lusso, riconducibili ai pro-venti
dei reati. I due, attraverso l’utilizzodi atti falsificati e
documenti di prestito,hanno convinto gli investitori che sta-vano
acquistando proprietà della Gol-den Investment Inc., una società
diinvestimenti immobiliari costituita dallaJohnson nel 2010. Ai
fatti, queste pro-prietà o non esistevano, o non eranomai state di
proprietà di La Cava/ Joh-nson/Golden Investment o erano giàstate
vendute a un altro investitore. LaCava e Johnson hanno utilizzato
partedei fondi inviati dagli investitori per ilproprio uso
personale invece di acqui-stare il patrimonio immobiliare pro-messo
agli investitori. Johnson haricevuto oltre $ 1,3 milioni in fondi
cheha utilizzato per l’acquisto di quattroproprietà e due veicoli
di lusso.La Johnson è stata riconosciuta colpe-vole da una giuria
federale il 13 aprile2018. La Cava si è dichiarato colpevoleil 30
marzo 2018.Sono stati tre mesi ricchi di eventi. Lacronaca si è
mescolata alla vita di tutti igiorni talmente tanto che spesse
volteci siamo domandati se fosse realtà ofantasia quella che
stavamo vivendo. Lafine dell’estate porta inevitabilmente afare dei
bilanci, tuttavia occorre sempreguardare avanti senza dimenticare
chequanto accaduto ha tracciato un solcoindelebile nella nostra
comunità.
Paola Gentile
IL DIARIO DI CASTROVILLARI E DEL POLLINORegistrazione Tribunale
di Castrovillari n. 1/2005
Iscrizione R.O.C. n. 13126Edito da Associazione
Culturale PromoIdea PollinoSede operativa:
Via A. Alfano, 75 - CastrovillariStampa: Grafica Pollino
Direttore editoriale Angelo Filomia 328.1046251
Direttore responsabile Luigi Troccoli
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16 il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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In una delle più accreditate versioni di-zionaristiche
(Treccani) il populismo èdescritto come l’”atteggiamento
ideolo-gico che, sulla base di principi e pro-grammi genericamente
ispirati alsocialismo, esalta in modo demagogicoe velleitario il
popolo come depositariodi valori totalmente positivi …” E con
ri-ferimento al mondo latino-americanodal quale anche noi abbiamo
trattoesempio e sprone, “forma di prassi poli-tica, tipica di paesi
in via di rapido svi-luppo dall’economia agricola a
quellaindustriale, caratterizzata da un rap-porto diretto tra un
capo carismatico ele masse popolari, con il consenso deiceti
borghesi e capitalistici che possonocosì più agevolmente
controllare e farprogredire i processi di industrializza-zione”. Il
credo evangelicamente profes-sato dal populismo, dai
populismid’ogni genere, è la esaltazione idealiz-zata del popolo
quale portatore di valorisenz’altro positivi, in decisa rotta di
col-lisione con i difetti, le mancanze, la cor-ruzione delle élites
che detengono edesercitano il potere: il che porta a pro-pugnare
forme di gestione politica ditipo diretto e plebiscitario, nelle
quali siconsiderano obsolete e superate formeed espressioni della
democrazia rappre-sentativa, come esplicatesi attraverso lemodalità
istituzionali consolidate da se-coli di esperienza democratica. Non
acaso da esponenti apicali del Movi-mento 5 Stelle si preconizza,
tra l’altro,anche l’abolizione del Parlamento, pro-spettazione,
peraltro, non nuova; chéanche Benito Mussolini (16 novembre1922)
aveva a suo tempo minacciato:“Avrei potuto fare di quest’aula sorda
egrigia un bivacco di manipoli …”. E“Ogni qual volta un politico
getta dubbisulla legittimità del parlamento perchénon rappresenta
più la ’voce del popolo’,possiamo sentire l’odore di
Ur-Fascismo”(Umberto Eco, Il fascismo eterno, Lanave di Teseo).
Proprio perché il popoloesprime sempre e soltanto valori
total-mente positivi, ineludibile corollario ditale assunto è che
“il popolo ha sempreragione”, indiscutibilmente solo il po-polo
determina la esattezza delle op-zioni assumibili dalla società
civile: nonv’è spazio per pensieri ed opzioni diver-genti. Conviene
subito rilevare che sap-
piamo bene che non è affatto così: la-sciando in disparte gli
esiti del responsopopolare all’interpello posto da PonzioPilato
(che salvò Barabba e condannòGesù, secondo il racconto
neo-testa-mentario), per venire ai giorni nostribasti considerare
che Benito Mussolinied Adolf Hitler (e tanti altri dittatori
loropari) conseguirono e gestirono il poterenel diffuso consenso
popolare, sino altragico epilogo che sappiamo delle lorosciagurate
imprese. Già consideravaAnatole France che “se un milione dipersone
dice una cosa stupida, la cosanon cessa di essere stupida”, e la
storiaha innumerevoli volte certificato la to-tale falsità di
quell’assunto: spessissimoil popolo non ha avuto ragione, haavuto
torto marcio.E c’è, poi, da intendersi sul reale con-cetto di
“popolo”, che non postula af-fatto un totalitario unanimismo.
Alcontrario, esso rimanda ad una diversitàpluralistica di
sensibilità, visioni ideali,costruzioni pragmatiche,
progettualitàsociali, ecc., delle quali chi detiene il po-tere,
chiunque esso sia, deve sempre ecomunque tener conto in una
societàche voglia definirsi ed effettivamenteessere civile, libera,
democratica. Vero èche in democrazia si determinano sem-pre una
maggioranza ed una mino-ranza, alla prima competendo lagestione
delle leve di comando, ma unadelle peggiori forme di dittatura
(sem-mai sia possibile formulare graduatorieal riguardo) è proprio
quella della “ditta-tura della maggioranza”.Nell’ampio dibattito
analitico che si èsviluppato su tale fenomeno politico –e che
continua a svolgersi, nella diffusaprospettazione ed affermazione
dellostesso in Europa (Farage, Orbàn, Grillo,Salvini, Podemos, Le
Pen …) e nelmondo intero: in Italia il populismo èoggi al potere ed
analogamente av-viene per tanti aspetti anche negli StatiUniti, la
più grande democrazia delmondo, con Donald Trump – si è
intesorilevare che “esiste un populismo senzaprogrammi e senza
obiettivi se nonquelli di eliminare la classe dirigente epoi vedere
che fare …”, ed “esiste ancheun populismo più consapevole e
colto,costituito da professionalità indiscusseche guidano il
movimento in modo de-
mocratico e che, in definitiva, rappre-sentano il futuro”
(Gianni Di Quattro).Tali prospettate (alternative)
positiveaperture, essenzialmente soltanto dicredito, appaiono
tuttavia ottimistichee solo fideistiche, almeno nella espe-rienza
dei populismi nostrani. Non sivede, difatti, quali e quante siano
le“professionalità indiscusse che guidanoil movimento”, in cosa
consista il “mododemocratico” col quale la loro azione sisvolge
(essenzialmente demandata aleader carismatici ed a
etero-soggetti:Beppe Grillo e la Casaleggio Associatidocent) e
quale sia, compiutamente, ilpositivo futuro che
rappresentano.Rimane che il termine “populismo” in-dica un fenomeno
politico, come lo co-nosciamo e lo subiamo, consignificazione e
connotazioni senz’altronegative, esiziali per il sistema
compiu-tamente costruito e praticato da secoliin tutte le
democrazie occidentali. E cosìin effetti è, ancorché chi impersona
lasua carica dirompente non lesini parolee mezzi per esaltarne le
virtù, spesso or-gogliosamente anche rivendicandolocoram populo.
Così Gianroberto Casa-leggio: “Sono orgoglioso di essere
unpopulista e di essere insieme a decine dimigliaia di populisti,
il potere deve tor-nare al popolo” (DirettaNews, 1° dicem-bre
2013); Beppe Grillo: “Noi parliamoalla pancia della gente. Siamo
populistiveri. Non dobbiamo mica vergognarci ...”( Il Fatto
Quotidiano, 30 ottobre 2013). In altra versione dizionaristica
(SabatiniColetti) il populista è indicato come “chisostiene e
pratica una politica che asse-conda le aspettative popolari,
perlopiùin modo demagogico”. Nel DizionarioHoepli il populismo è
descritto come“atteggiamento di chi cerca consensi trale classi
sociali meno evolute, usando aquesto scopo luoghi comuni di
facilepresa”. “Essere populista vuol dire offrire
facili soluzioni a problemi complicati (ilche piace molto al
popolo che si senteoppresso da chi è al potere) …” (Donne-Cultura,
23 luglio 2016). Luca Sofri: il po-pulismo “non va confuso con
lademocrazia in generale, che funzionasulla base dell’idea che il
popolo debbacomunque decidere, ma senza impli-care che decida per
il meglio, o cheabbia ragione … Diciamo che la demo-crazia è un
meccanismo, il populismoun’ideologia …; in realtà … nella granparte
dei casi storici, e nell’attualità, è di-ventata più una forma di
propagandapolitica strumentale – spesso insincera– che di
principio. Con la quale leaderpolitici aspiranti o di fatto cercano
ilconsenso popolare attraverso una reto-rica che blandisca gli
elettori e li facciasentire speciali, soprattutto per atte-nuare il
senso di discriminazione dellagran parte di loro”; la guerra
all’elitismoche esso sostiene parte dall’afferma-zione che “il
potere politico sia semprein mano a un’élite di qualche tipo, a
ungruppo di persone che lo detiene percenso o per appartenenza a un
sistema,indipendentemente dai procedimentidemocratici che glielo
hanno conse-gnato”, il che “spesso diventa sinonimodi ‘comandano
sempre gli stessi’, e ge-nera quindi un ‘antielitismo’
(rafforzatoda ‘è tutto un magna magna’) che pre-dica la necessità
di cambiare questostato di cose …; nell’uso del termine po-pulismo
c’è anche un forte riferimentoai modi con cui il messaggio politico
ètrasmesso, principalmente attraverso lademagogia, ovvero
l’assecondare (so-prattutto a parole) le aspettative dei cit-tadini
per ottenerne consenso,qualunque esse siano …”.
(continua nel prossimo numero)Francesco Marzano
Presidente di Sezione emerito dellaSuprema Corte di
Cassazione
Populismo: quando la pancia confisca la politica
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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èattraverso l’arte che emozioni,pensieri e visioni trovano
auten-tica espressione e quando è datadal connubio di grandi menti
creative,l’arte diventa davvero unica. Così nascequesta storia e
quest’opera d’arte: nel1997 Renato Pagliaro, noto
fotoreportercalabrese, realizza una bella immaginedi una cortigiana
durante la Festa dellaBandiera a Morano Calabro e,
inspiega-bilmente, ritorna nella sua mente il rac-conto della nonna
sui misteri dellagrotta di Donna Marsilia, ricordi imma-ginari di
un volto bellissimo ornato dagioielli stupendi. Renato Pagliaro
siporta dietro nel tempo queste sensa-zioni di curiosità fino a
quando decidedi approfondire e di dare un volto allanobildonna.
Prendendo spunto dalla ci-tazione che Mastro Domenico Bartoloda
Napoli fa, nel poemetto in dialettocalabro-napoletano, “Lo
calascione scor-dato”, composto tra il 1730 e il 1740 aMorano
Calabro, della famigerataDonna Marsilia e ricordando atmosfere
ed emozioni suscitate dal racconto Pa-gliaro scrive: “…lungo il
cammino alla ri-cerca del segreto di Donna Marsilia misono
imbattuto in draghi feroci e stre-ghe camaleontiche! Il mistero
della no-bildonna, superate prove inenarrabili,mi ha condotto nella
sua grotta e d’in-
canto, ornata di veli e di gioielli fanta-stici, il suo
splendore è apparso ai mieiocchi e il luccichio del suo volto ho
am-mirato”. Anche in questa occasione egliha cercato e ottenuto la
collaborazionedi due grandi artisti calabresi, GerardoSacco, orafo
e testimonial dell’eccel-lenza calabrese nel mondo, e
GianniCherillo, grande scultore castrovillarese.A Gianni Cherillo è
stato chiesto di ren-dere reale, schizzo a penna su carton-cino, il
volto della nobildonna e aGerardo Sacco di dare colore al volto eai
gioielli di Donna Marsilia. Renato Pa-gliaro ha tenuto nel cassetto
sia l’ideache le opere realizzate fino a quando nel2018, leggendo
il primo volume “Le leg-gende popolari del Pollino” di Ines
Fer-rante edito da Promoidea Pollino, hadeciso di tirare fuori
questi straordinarie originali progetti. I lavori si
potrannoammirare presso Pierremporio, a Castro-villari, in Corso
Luigi Saraceni, 37. Unasorprendente coincidenza ha voluto al-tresì
che, pur non essendosi mai con-
frontati sulla figura misteriosa di donnaMarsilia e sull’intero
progetto custoditonel cassetto da Renato Pagliaro, l’imma-gine
inedita di donna Marsilia corri-spondesse perfettamente alla
stessadescrizione immaginaria fatta da InesFerrante nel libro “I
misteri dell’abbaziadi sant’Adriano” pubblicato in pochecopie nel
2013 giacché, proprio come ilsogno artistico di Renato Pagliaro,
Ge-rardo Sacco e Gianni Cherillo, si trattavadi una giovane donna,
vestita di colorivivaci, con lunghi, neri capelli, che
incor-niciavano una pelle chiarissima, quasiperlacea, un volto
fiero, indomabile, nongià il volto di quella magara che dispen-sava
ducati a centomila, bensì quello diuna donna d’altri tempi, colta e
di liberopensiero come una donna contempora-nea, una ninfa delle
selve cupe del Pol-lino, a stretto contatto con i sortilegidella
natura e gli incantesimi delle suecreature che ancora oggi si
ripetono in-spiegabilmente ed inevitabilmente.
La Redazione
Il volto di donna Marsilia è una realtà artistica
Egregio Dott. Marinoquesta, è la terza lettera
aperta che Le scrivo, ma so per certoche, questa volta, posso
esimermi daspiegarle chi sono, cosa faccio e cosa mihanno fatto
dentro Ferrovie della Cala-bria. Sicuramente saprà che,
sull’ultimamia missiva del 17 maggio u.s. dove Leiera in indirizzo,
è stata aperta una in-chiesta a mio carico, per le presunte
“il-lazioni e le esternazioni” da me scritte.Inoltre, la stessa
“commissione di inchie-sta” mi accusa di aver scritto sul
socialFacebook e “divulgato a mezzo stampastorie infondate,
inesatte e diffamatorie”nei riguardi di Ferrovie della Calabria
e
per questo, passibile di destituzione, li-cenziamento e denuncia
penale in baseall’articolo 595 del C.P. Oggi, riflettendo,pensavo
alle parole scritte nel verbaledelle contestazioni dalle persone
incari-cate dal D.G. secondo le quali, “dall’altodella mia
condizione” (sic!) avrei appro-fittato della mia “autorità” (non
riesco aben capire dove stia). Ripeto a me stessoche l’unica
autorità che conosco, è lamacchina che filtra il mio sangue
el’unica posizione quella di essere sdra-iato sul lettino dialitico
che mi consentedi sopravvivere. Di conseguenza, sullamia pelle, mi
sono accorto che un lavo-ratore se chiede rispetto, soprattutto
quando malato come nelle mie condi-zioni, finisce addirittura
sotto inchiesta“avvisato” di un eventuale licenzia-mento e/o
destituzione.Ancora non rie-sco a spiegarmi, il motivo di
unainchiesta dopo anni, per un singolo postsu Facebook o di una
lettera aperta, acarico di Francesco Martino, e non a ca-rico di
persone che hanno creato unaserie di sperperi, vertenze legali e
vessa-zioni ai lavoratori. Non mi prolungo, per-ché sarebbe del
tutto superfluo, ma dasemplice “dipendente” (non si sa ancoraper
quanto tempo) dell’azienda che Leiamministra, Le chiedo di
utilizzare qual-che minutino (magari mentre io sono
sdraiato a dializzare con gli aghi in arte-ria) per approfondire
la questione e vi-sionare la documentazione che miriguarda,
superando chi ha dichiarato diconoscere la mia situazione da
qualchemese.Infine, tengo a precisare che, se lacorposa
documentazione agli atti azien-dali riguardante Francesco Martino
nondovesse far venire a galla le condizionipositive ad una
deliberazione di desti-tuzione, licenziamento e querela saràmia
viva speranza che la commissionestessa allarghi gli orizzonti su
chi abbiaeffettivamente creato questa “assurda”situazione e
condizione.
Francesco Martino
Lettera aperta all’Amministratore Unico delle Ferrovie della
Calabria
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il DIARIO - ANNO XVI N.16 il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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Molto è stato detto emolto è stato scrittointorno a questoevento
drammaticoche ha sconvolto le
comunità del Pollino ed ha provocatosgomento e profondo dolore
in tuttoil Paese ed in specie nel borgo di Civita,soprattutto a
causa della perdita ditante vite umane. E’ purtroppo solol’ultima
di tante tragedie dovute afrane e ad alluvioni che hanno
causatomorte e distruzione nell’Italia post uni-taria: più di 5.000
vittime negli ultimicentocinquanta anni.Paradossalmente le vittime
sono pro-
gressivamente aumentate nel tempo,a dispetto del progredire
della ricercascientifica e tecnologica, che in teoriaavrebbero
invece dovuto fornirci stru-menti idonei a prevedere gli eventi
na-turali ed a minimizzarne i danni. D’altra parte i fenomeni
meteorologici,benché prevedibili su larga scala inbase al
monitoraggio satellitare ed amodelli computerizzati,
presentanopurtroppo ancora un elevato grado diimprecisione su
piccola scala in quantoanche piccole oscillazioni di fattori
ca-suali possono determinare sviluppi im-portanti e non
predeterminabili.Oltre a ciò va detto che non è comun-que facile
mettere in opera efficacipiani di trasferimento a livello
localedelle eventuali informazioni di allerta,nella misura in cui
essi implicano unadefinizione delle responsabilità nonsempre facile
da codificare e tantomeno facile da esercitare: soprattuttoda parte
di sindaci di piccole comunitàinvestiti di responsabilità
pesantissimesenza che sia loro concesso di disporredegli strumenti
necessari per gestirle esoprattutto se si tratta di esercitare
taliresponsabilità in territori tra i più espo-sti al mondo a
calamità naturali; si ri-schia così di operare su un
insidiosocrinale con elevatissimo rischio di er-
rore: da una parte il falso allarme edall’altra il mancato
allarme. Peraltro laprevenzione per difenderci dagli effettidei
fenomeni naturali non può esserepensata come un intervento calato
dal-l’alto senza il concorso dei singoli indi-vidui: essa esige la
doverosa presa incarico da parte di ciascun soggetto in-teressato
di adeguate conoscenzedell’ambiente con il quale decide di
in-teragire, così da poter contrastare il fe-nomeno della
delegaderesponsabilizzante da parte dei cit-tadini che, come ha
saggiamente os-servato il dott. Gabrielli, vengonospesso orientati
a proporsi come deiconsumatori della sicurezza, e a rite-nere che
questa debba essere loro ga-rantita dagli enti preposti
aprescindere dalle responsabilità deri-vanti dalle loro scelte
liberamente edindividualmente assunte . Ne conse-gue che la prima
prevenzione necessa-riamente deve avere il fulcro sul buonsenso e
sulla prudenza dei singoli cit-tadini e sulla loro piena
consapevo-lezza che non può esistere unacondizione di assenza
assoluta di ri-schio. Tutto ciò premesso dobbiamotuttavia
predisporci in uno sforzo con-giunto e convergente per tenere
co-stantemente attiva l’attenzione adaffinare e ad aggiornare gli
strumentiidonei a sempre meglio prevedere esempre meglio prevenire
i rischi, inconformità con il progredire delle co-noscenze e della
tecnologia disponi-
bili: in termini di strumentazione tec-nica, in termini di
organizzazione terri-toriale e di distribuzione delleresponsabilità
ed in termini di risorse. Sappiamo peraltro che tutte le
istitu-zioni si stanno prodigando in questadirezione e confidiamo
in un esito po-sitivo del loro lavoro che incoraggi lacomunità di
Civita a risollevarsi da que-sto trauma , ritornando a volgersi al
fu-turo con speranza. Commetteremmoin ogni caso una grave omissione
senon accennassimo anche ai pericolisociali che sempre insidiano le
comu-nità che subiscono le tragedie dovutea fenomeni naturali . La
tragedia infattiinfligge un dolore straziante e gratuitoche viene
vissuto come una ingiustiziainsopportabile; senza che ce ne
ren-diamo conto questa situazione emo-tiva ci carica di rancore e
di violenzainteriore e tale violenza tende a diri-gersi in forma di
vendetta su un re-sponsabile e tuttavia generaistintivamente anche
il bisogno di sot-trarsi ad un conseguente circuito vi-zioso di
contro-vendette econtro-violenze . Si rischia così di rica-dere
nell’’ atavico modello della ricercadi una vittima sacrificale: sia
pure nellasua forma più civilizzata che oggi for-tunatamente
sottrae il soggetto pre-scelto per scaricare questa violenzadagli
altari sacrificali di un tempo alleaule giudiziarie di oggi. Questo
peri-colo è molto insidioso in quanto tendead aggiungere dolore al
dolore, som-
mando tragedia a tragedia; va quindiaffrontato con coraggio e
determina-zione, ma soprattutto con grande equi-librio interiore e
con profondaumanità: dobbiamo tutti caricarci dellaconsapevolezza
che se è giusto che leresponsabilità vadano sempre accer-tate ed
assunte è tuttavia altrettantogiusto che esse siano sempre
commi-surate alle concrete possibilità di cia-scuno di noi. Viviamo
in una epocanella quale si è imposto come pensierodominante una
forma di neoumane-simo che induce a ritenere che pro-gresso
scientifico e ricerca tecnologicaci mettano in grado di poter
dominarela natura e di poter assurgere ad unasorta di onnipotenza
ed infallibilità; manon è così: noi, per quanti progressipossiamo e
dobbiamo fare , rimaniamodei mortali, fragili ed imperfetti e
dob-biamo aver chiaro che non possonoesistere poteri umani che
possano ga-rantirci un definitivo ed integrale af-francamento da
questi limiti. Quelloche possiamo e dobbiamo fare è colla-borare al
meglio tra di noi, ciascuno nelproprio ambito, per cercare di
conte-nere il più possibile gli effetti di questanostra fragilità,
consapevoli tuttaviache nessun potere umano sarà mai ingrado di
garantirci da ogni rischio. Solose sapremo adottare questo
approccioumile ci sarà consentito di riprendereil nostro cammino
con rinnovata fidu-cia gli uni negli altri . A ben vedere que-sto
approccio ci può anche aprire ilcuore ad una forma di speranza
ancorapiù grande: nella Trascendenza e neldestino ultimo delle
vittime delle tra-gedie.
Giuseppe ChimissoCittadino Onorario di Civita
La tragedia del Raganello ed i rischi cui ci espone
Antonio De Rasis
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16
7
Sono sette gli avvisi digaranzia inviati dal Pro-curatore di
Castrovillari,Eugenio Facciolla all’in-dirizzo dei sindaci di
Ci-vita - Alessandro Tocci,San Lorenzo Bellizzi -Antonio Cersosimo
e
Cerchiara di Calabria - Antonio Carloma-gno; al presidente del
Parco Nazionaledel Pollino, Domenico Pappaterra, al di-rigente
dell’Ufficio Biodiversità dei Ca-rabinieri Forestali, Gaetano
Gorpia e alleguide escursioniste, Giovanni Vancieri eMarco Massaro
in relazione alla tragediadel Raganello che, il 20 di agosto, si
èabbattuta come una scure sulla comu-nità civitese facendo da cassa
di riso-nanza in tutto il territorio dell’altoPollino. Una piena
improvvisa di fango,acqua e detriti ha travolto una quaran-tina di
turisti uccidendone dieci e feren-done undici. I reati che
vengonoipotizzati nelle informazioni di garanziasono: omicidio
colposo, lesioni colpose,inondazione colposa ed omissione diatti
d’ufficio. Gli avvisi sono stati emessiin considerazione degli atti
istruttori ir-ripetibili che devono essere effettuati abreve
termine e per i quali gli indagatihanno il diritto di essere
rappresentantilegalmente e sul piano tecnico con lanomina di loro
periti.La Procura di Castrovillari «è impegnataal massimo - ha
spiegato lo stesso pro-curatore Facciolla - per dare una rispostadi
giustizia il più possibile rapida ed ef-ficace per quanto è
avvenuto. Sin daiprimi passi dell’inchiesta - ha aggiuntoFacciolla
- abbiamo lavorato senza sostaper dare una risposta a tutti coloro
chesono rimasti coinvolti nella tragedia deltorrente Raganello:
alle vittime ed ailoro familiari, in primo luogo, e poi ai fe-riti
ed a quanti, pur essendo usciti in-
denni, hanno subito un grave traumapsicologico per la terribile
vicenda chehanno vissuto. Per questo è giusto dareuna risposta
rapida per accertare le re-sponsabilità di una tragedia terribile
e,al contempo, evitabilissima».«Il nostro impegno, in questo senso
- hadetto ancora il Procuratore di Castrovil-lari - è massimo. Ci
stiamo avvalendo, tral’altro, delle migliori competenze tecni-che
che rappresentano il meglio diquanto possa offrire, in questo
senso, lanostra terra di Calabria». «I nove escursionisti morti
mentre si tro-vavano nelle gole del Raganello prove-nivano da
quattro regioni diverse:Puglia, Lombardia, Campania e Lazio.
In-sieme a loro perse la vita Antonio DeRasis, di 32 anni, di
Civita, una delleguide più esperte del Raganello, conmolti anni di
esperienza nell’accompa-gnamento dei turisti in una delle areepiù
suggestive della Calabria. è apparsosubito evidente che quel giorno
si sot-tovalutò l’allerta gialla che era stata di-ramata dalla
Protezione civile e cheavrebbe dovuto consigliare la sospen-sione
delle escursioni. Quel giorno, evi-dentemente, furono commessi
deglierrori e delle omissioni. Ed è su questiche la Procura della
Repubblica di Ca-strovillari è fermamente intenzionata afare piena
luce».A proposito di De Rasis, il sindaco diAmendolara ha rinnovato
la propostaagli altri Sindaci del Territorio al fine difare
istanza, mediante il Prefetto, il Mini-stero dell’Interno fino al
Presidente dellaRepubblica, affinché venga conferitaalla giovane
guida morta nelle gole laMedaglia al Valore Civile per il
coraggiodimostrato nel trarre in salvo svariati tu-risti.
«L’ammissione da parte della ProtezioneCivile dell’eccezionalità
dell’evento veri-
ficatosi lo scorso 20 agosto a Civita,nelle gole del Raganello -
ha proseguitoCiminelli - non fa che rafforzare la nostratesi:
niente e nessuno poteva presagireuna piena di dimensioni e forza
tali e, diconseguenza, non c’è stata da partedelle guide e dei
volontari imperizia, ne-gligenza e imprudenza, in sintesi
colpaalcuna». Antonio De Rasis, prosegue il primo cit-tadino «non è
stata una guida inesperta,ma ha sacrificato la propria vita,
spen-dendosi con tutte le forze per salvarequella degli altri. Era
e rimane per noi uneroe e per tale motivo merita che glivenga
attribuito tale riconoscimento». Riconoscimento che servirebbe,
se-condo Ciminelli, a «rispondere alle ca-lunnie e alla
diffamazione ad arte dicerta stampa che non ha fatto altro
chebuttare fango sulla vicenda screditandole guide e la Calabria».
E ad un mese esatto da quel dramma-tico evento, la comunità
civitese ricordale vittime del Raganello con una messapresso la
chiesa madre “Santa Maria As-sunta” di Civita con il vescovo
dell’Epar-chia di Lungro, Monsignor DonatoOliverio che ha
presieduto la liturgia. Lafiaccolata silenziosa, alla quale ha
parte-cipato il presidente della Regione Cala-bria, Mario Oliverio,
si è poi diretta versoil “Belvedere”. L’omaggio musicale a
curadella Scuola di Musica “Cilea” di Castro-villari, guidata dai
Maestri RodolfoPonce Montero e Hilda Ester SalvadorMendoza,
entrambi docenti dell’Univer-sità Guanajuato del Messico, ha
con-cluso la giornata commemorativa. Nel corso della liturgia,
Giuseppe Chi-misso, cittadino onorario di Civita e re-sidente a
Bologna, ha consegnato allacittadinanza l’opera lignea del
MaestroAltieri, datata 1978, restaurata, pulita elucidata a cera
dallo stesso Chimisso e
raffigurante il dolore. La scultura saràesposta all’interno
della Chiesa di Civita. «Il dono - ha sottolineato Chimisso -vuole
essere segno tangibile di vici-nanza al dolore della comunità
arbëre-shë di Civita, così duramente colpita,nella speranza che si
risollevi e che man-tenga ferma la memoria sui drammaticifatti
avvenuti e che sia da monito per ilfuturo. Penso - prosegue
Chimisso - siachiaro il nesso tra il messaggio che se-gnala
l’insidia della ricerca della vittimasacrificale (che invita
all’umiltà ed allaTrascendenza) e il dono di collocare unsimbolo
del dolore che evoca la croce-fissione in memoria delle
vittime».
Paola Gentile
Sette indagati per la triste vicenda del RaganelloGiovedì 20
settembre una Messa per commemorare le vittime. Donata una scultura
lignea dal concittadino onorario Giuseppe Chimisso
Opera lignea del Maestro Altieri
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16 il DIARIO - ANNO XVI N. 16
L’Estate Internazionale del Fol-klore e del Parco del Pollino,un
evento che dura ormai da33 anni è, nei fatti, un patri-monio ormai
acquisito della
tradizione culturale e folklorica del no-stro territorio.
L’anima pulsante di que-sta fortunata kermesse è AntonioNotaro, che
ha dedicato una vita affin-chè anno dopo anno si perpetuassenella
nostra città una manifestazioneche, al di là degli eventi,
ribadisse l’uni-versalità di alcuni valori quali la Fratel-lanza e
la Pace fra i popoli. Unasensibilità, quella del Patron Notaroche
ha fatto sì che la concomitanza delFestival con la tragedia di
Civita la-sciasse spazio al silenzio per ben tregiorni della
kermesse e poi, l’ultimasera allorquando danza, musica e la
preghiera si sono fuse in un unico ab-braccio, un'unica voce,
quella del “Po-polo del Festival”.Sul palco della 33esima Estate
Interna-zionale del Foklore hanno sfilato igruppi provenienti
dall’Africa, Polonia,Messico, Corea del Sud, Francia, Marti-nica,
Ecuador e il gruppo ospitante“Città di Castrovillari” e Pro Loco di
Ca-strovillari. Doris Cosma, organizzatricedi un festival analogo
in Romania, chequest’anno ha ospitato proprio ilgruppo “Città di
Castrovillari è stata lacoopresentatrice, insieme al
direttoreartistico, Antonio Notaro.Al festival, come da tradizione,
nonpoteva mancare il talento e la coreo-grafia di Tilde Nocera, che
ha dato vitaad un caleidoscopio di musiche, canti,danze e sfavillio
di colori grazie alla
presenza dei gruppi invitati alla ker-messel. A suggellare un
sempre piùampio coinvolgimento delle associa-zioni locali nel
Festival, un bel giro pa-
noramico in città con i gruppi ospiti insella alle due ruote
grazie al VespaClub e Lambretta Club. Spazio ancheai giochi
popolari attraverso le “Olim-piadi del Festival”. Durante le
serateche si sono avvicendate particolar-mente toccante il ricordo
di un compo-nente storico del gruppo “Città diCastrovillari”,
Salvatore Marino. Uncoro di voci universali per la pace, si
èinnalzato nel Santuario della Madonnadel Castello di Castrovillari
in occasionedella “Messa della Pace” officiata da S.E.Mons.
Francesco Savino, Vescovo delladiocesi di Cassano Jonio e Don
Car-mine De Bartolo. Ora non ci resta cheattendere la prossima
Estate Interna-zionale del Folklore e del Parco del Pol-lino, sarà
ancora un viaggio nel segnodell’integrazione delle etnie e
delleloro culture che hanno fatto grande il“Festival” e la nostra
ospitale cittadina.
A.F.
33a Estate Internazionale del Folklore e del Parco del
Pollino
Danza , arte musica e spettacolo coloranol’estate
castrovillarese
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16
“Non è vero che imparare serve a vi-vere, perché imparare è
vivere”(Heschel)A voi tutti che iniziate un nuovo annoscolastico
con alunni e studenti, giungail mio saluto.Come di consueto, anche
il vescovodella Diocesi si fa presente per riconfer-mare la sua
disponibilità affettuosa adessere vicino a tutti i protagonisti
dellascuola, dirigenti, docenti, studenti, ge-nitori,
collaboratori!Dopo le vacanze estive, tra poco arriveràil vociare
di piccoli e grandi ad affollarecorridoi ed aule con un’energia
gioiosae contagiosa ma che richiama alle no-stre responsabilità di
adulti componentidi una comunità educante.Ma chi vogliamo educare?
Quale obiet-tivo primario da perseguire? Con qualimezzi? Su ciò i
docenti si interrogano ecercano risposte che diano senso al
pro-prio ruolo: è sempre più arduo! E ci ac-corgiamo che la Scuola,
come la Chiesa,perde terreno sulla proposta culturaleper rispondere
all’efficientismo praticodi competenze da spendere nel fare!Tutti
ci impegniamo a fare, e facciamotanto, ma avvertiamo un senso di
smar-rimento. Ci siamo perdendo mentre lequestioni si
complicano.Eppure un orientamento esiste e civiene incontro:
l’amore per la cono-scenza! Possiamo accoglierlo insiemeper essere
autenticamente piccoli , gio-vani e adulti del nostro tempo.Con
l’energia e l’entusiasmo dei bimbidella scuola dell’infanzia ed
elementare,con il desiderio di scoperta ed autono-mia dei ragazzi
della Media, mi rivolgoparticolarmente ai giovani, protagonisti
passivi del nostro tempo e del futuro,perché oltrepassino la
disillusione, noncadano nell’indifferenza e riprendanoda
protagonisti attivi la vita quotidianadentro e fuori la scuola.C’è
bisogno di regole, cari giovani! Laparola vi disturba a tal punto
che cer-cate di farla dimenticare anche agliadulti. Ma la regola è
necessaria peristruirsi. Non esiste istruzione senza re-gole: ogni
disciplina si chiama tale per-ché richiede delle regole da seguire,
chevanno come per una lingua, dalla mor-fologia alla grammatica,
fino alla sin-tassi. Senza istruzione non si puòcostruire nulla che
possa essere dura-turo. E abbiamo bisogno di strutture so-lide che
poggino su un fondamentocerto e incrollabile. Solo se avremochiare
le regole possiamo sapere comee con quale fine ci istruiamo.Per
questo abbiamo necessità di tornareal punto di partenza che
consiste inquesta antichissima constatazione: IOSO DI NON
SAPERE!Ricordiamo sempre l’insegnamento so-cratico e teniamo
presente che esso è ilmotore della conoscenza affidabile,della
ricerca della Verità, che è Gesù Cri-sto, aggiungo per i credenti
cristiani.E c’è bisogno di cuore anzi di un cuoredocile (aggettivo
che deriva dal latinodòceo, insegno) pronto a farsi ammae-strare.
Guardiamo al cuore, sede dell’af-fettività, non disgiunto dal
pensiero.Con la ragione affettiva possiamo distin-guere il bene dal
male, scomporre leidee complesse e distinguervi i diversielementi,
per ricondurre la complessitàalla semplicità.Il contesto da cercare
è il silenzio: azze-
riamo i rumori che impediscono diascoltare. Grazie all’ascolto,
che è unprocesso attivo e di conoscenza ben aldi là della semplice
percezione senso-riale, potete imparare, cari studenti, adudire con
volontà e consapevolezzaquanto i docenti vi offrono, accoglierecon
interesse e concentrazione le mate-rie di studio, appassionarvi
nell’esercizioquanto più arduo possibile, affrontare lesfide della
conoscenza con gioia edumorismo. Auguri di buon lavoro:ognuno sia
se stesso!
Mons. Francesco Savino
Il saluto di Mons. Savino per il nuovo anno scolasticoLettera
aperta ai dirigenti, ai docenti, ai genitori, agli studenti, ai
dipendenti amministrativi
e collaboratori scolastici delle Scuole di ogni Ordine e
Grado
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di
Castrovillari ha dispostoil dissequestro dei cinque palazzi della
società Casabella Cooperativa Ediliziadi William Grimoli. Gli
immobili erano stati posti sotto sequestro «in via d’ur-genza»
dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, nell’ambito
dell’opera-zione “Flumen luto”. Il gip ha, dunque, accolto
l’istanza avanzata dall’avvocatoRoberto Laghi, difensore
dell’ingegnere William Grimoli e l’intero patrimoniodella società
Casabella – secondo quanto riporta una nota dell’imprenditore– è
stata restituita ai legittimi proprietari. Soddisfazione
dell’avvocato Laghi e,soprattutto, dell’amministratore della
società.Laghi, dal canto suo, ha evidenziato come le palazzine in
questione siano staterealizzate a seguito dell’acquisizione di
tutti i titoli amministrativi e di tutti ipareri necessari, e,
quindi, sottolineato come la realizzazione degli edifici
«ècertamente avvenuta conformemente ai titoli rilasciati dalle
Pubbliche Ammi-nistrazioni competenti». «Il difensore – si legge
nella nota –, anche grazie allaperizia dell’ingegnere Alfonso Lavia
di Castrovillari, ha dimostrato che ai sensidella normativa vigente
Casabella poteva edificare. Laghi, inoltre, ha chiaritoche nessuna
incidenza ha avuto, né potevano avere i cinque edifici in
que-stione nella produzione dell’evento alluvionale ed ha concluso
annunciandoche nel prosieguo presenterà un’istanza affinché venga
stralciata e archiviatala posizione della Società Casabella
Cooperativa Edilizia di Abitazione».
Inchiesta sull’alluvione a Corigliano,dissequestrati 5
palazzi
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16 il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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Domenica 9 settembre si è tenuta a Ca-strovillari la 1a Festa
della Lega forte-mente voluta dal coordinatorecittadino, Leo
Battaglia. Prima di dare inizio all’evento, i parte-cipanti hanno
osservato un minuto disilenzio in ossequio alla tragica morteche ha
colpito il giovane castrovilla-rese, Giuseppe Senise, di soli 27
anni.In segno di rispetto verso la famiglia,Battaglia ha annullato
l’intratteni-mento musicale previsto durante ilcorso della serata.
Molti gli interventi moderati dal gior-nalista, Gianfranco
Bonofiglio. Si sonoalternati sul palco, oltre al
promotoredell’iniziativa, Leo Battaglia, l’ex sin-daco della città,
Franco Blaiotta; Ro-berto Senise, già sindaco di Cassanoallo Jonio
e coordinatore di Forza Italia;Riccardo Rosa, già consigliere
provin-ciale; Gaetano Rizzo esponente dellaLega di Frascineto e
Vincenzo Granata,consigliere comunale della Lega a Co-senza. Nicola
Aronne, in forza alla Lega citta-dina, ha posto l’attenzione sulla
situa-zione dell’area del Pollinofocalizzandosi sulla questione
sanitariae sulla pessima amministrazione lo-cale. Un saluto è stato
portato dal co-ordinatore della Lega di Cassano,Alessandro
Rusciani, dal coordinatore
della Lega di Rossano, Paolo Lamensa,dal presidente del
consiglio comunaledi Villapiana, Michele Grande e da An-gelo
Barbiero, Lega Valle del Savuto. Ha riscosso molto plauso
l’interventodel segretario provinciale di Cosenza evicesegretario
regionale, BernardoSpadafora che ha sottolineato come«la Lega
rappresenti un forte cambia-mento per la Calabria e non sarà maiun
carro per riciclati e vecchi arnesidella politica calabrese che
tantodanno hanno inflitto alla nostra amataterra». Ha concluso i
lavori il deputatoe segretario regionale, Domenico Fur-
giuele che ha tracciato la linea del-l’azione di Governo
ribadendo che «laLega avrà un ruolo nelle regionali del-l’anno
prossimo con la propria lista econ il proprio simbolo e con
l’orgogliodi essere un partito radicato sul territo-rio e garante
di un nuovo modo di farepolitica. La Lega - ha affermato,
inoltre,l’On. Furgiuele - non sarà al traino dinessuno e non
accetterà imposizionealcuna. Al tavolo delle trattative la
Legaparteciperà con il suo peso e con laconsapevolezza di essere
portatricedegli interessi reali dei calabresi con unmodello
politico completamente
nuovo ed avulso dai soliti metodi delpassato. Sarà disponibile
al confrontoed al dialogo ma si potrebbe, qualorafosse necessario,
anche correre dasoli». Battaglia si è detto entusiasta
dell’esitodell’iniziativa sottolineando come «lagrande affluenza di
pubblico testimo-nia come a Castrovillari e in tutta l’areadel
Pollino, la Lega sia una realtà inforte crescita. Un partito che a
livellonazionale ha raggiunto il 30% nei son-daggi e che in
Calabria avrà un ruoloda protagonista».
A.F.
Festa della Lega nel Pollino Grande successo a Castrovillari
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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Tutto pronto per la Festa dei SS. Medici che, comeogni anno,
raccoglie intorno a sé devozione e di-vertimento. Presso la
Cappella Vigna, è stato reso noto il pro-gramma delle celebrazioni,
organizzato dall’omo-nima Associazione culturale, nella figura
delpresidente, Carmine Sancineto, con il patrociniodel Comune. Come
ha ricordato Sancineto le cerimonie reli-giose saranno «in rito
greco - bizantino - dalle ore17 - in collaborazione con il parroco
degli italo -arbereshe di Castrovillari, Padre Marius Barbàt.
Lamessa solenne verrà celebrata il 26 settembre alleore 18». Gli
eventi civili prevedono martedì 25, dalle ore18,30, grazie al forno
“Orlando” e al Centro SocialeAnziani “L’Amicizia”, un momento di
degusta-zione dal titolo “mangiamuni i vecchiaredde diSanti
Medici”. Mentre, dalle ore 21,30 largo spazioalle performance
musicali dei “CastrumSound”per godere delle sonorità etno-popolari.
Mercoledì 26 settembre, dopo le estrazioni dellariffa intorno alle
ore21,30, seguirà alle ore 21,45,il concerto Live della brava Irene
Fornaciari. Figliadel cantante Zucchero, ha iniziato la carriera
pren-dendo parte nel 1998 all’album del padre, Blue-sugar. Ha
partecipato svariate volte al Festival diSanremo.
Continuano le iniziative di informazione e coinvolgimentodel
Territorio del Pollino in vista della manifestazione per ladifesa
dell’Ospedale di Castrovillari indetta per la mattina divenerdì 5
ottobre presso la sede dell’Azienda Sanitaria di Co-senza in viale
degli Alimena. Nei giorni scorsi le Associazioniche promuovono la
manifestazione -AVIS, AVO, Non più solinella lotta contro i tumori,
Amici del Cuore, Medici Cattolici,Associazione Famiglie Disabili,
Solidarietà e Partecipazione –hanno organizzato un volantinaggio in
diversi Comuni del-l’area del Pollino. I volontari hanno diffuso
materiale informa-tivo a Frascineto, Civita, San Basile, Saracena,
Morano.Assieme ai volantini, ai cittadini sono state fornite le
informa-zioni che hanno portato alla decisione di manifestare
pressola sede dell’ASP di Cosenza: la situazione sempre più
criticadell’offerta sanitaria ospedaliera – ma anche territoriale-
daun lato e l’inerzia con la mancanza di interventi programmatied
efficaci dell’ASP dall’altro che hanno portato ad una dram-matica
riduzione della qualità dell’offerta sanitaria su tuttol’ambito del
Pollino, mettendo in discussione lo stesso dirittoalla salute delle
popolazioni.
Gli appuntamentiIrene Fornaciari ospitealla Festa dei SS.
Medici
“Come aquiloni” è il nome dell’iniziativapromossa dalla
Fondazione di Castrovillari“Il filo d’Arianna” in collaborazione
conl’associazione “Il sorriso” di Cassano alloJonio e con la
partecipazione del GruppoScout Castrovillari 1. Presso la sede
dellaFondazione a Conca del Re in Castrovillarisi svolgerà nelle
ore pomeridiane, dalle15,30 in poi, del 25, 26, e 27 settembre
unlaboratorio per realizzare degli aquiloniche vedrà la
partecipazione di circa 20 ra-gazzi che si cimenteranno nella
costru-zione e nel far volare dei leggeri e coloratiaquiloni nella
vallata pedemontana, allependici del Dolcedorme, che domina
l’abi-tato di Castrovillari. L’attività, mirante al-l’inclusione ed
alla socializzazione deisoggetti diversamente abili, è stata
patro-cinata dal Comune di Castrovillari e dal-l’Ente Parco
Nazionale del Pollino eprevede inoltre un saggio di Tai Chi,
ese-guito dal maestro Francesco Calà e daisuoi allievi. Nel
pomeriggio del 28 settem-bre, sempre dalle ore 15,30, verrà
svoltauna visita guidata a Civita ed il 29 settem-bre, alle ore
15,00, si svolgerà una breveescursione a Conca del Re presso la
mas-seria Pellicano con la visita degli animalidella fattoria. In
conclusione della manife-stazione verranno fatti volare gli
aquilonie come saluto finale ai partecipanti verràofferto un buffet
e un intrattenimentomusicale. Vi aspettiamo numerosi.
Come Aquiloni
Sabato 29 settembre, alle ore 20,30, nell’ambitodei
festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso -curati dal Comitato
Nostra Signora di Lourdes -che si terranno nel Centro Sociale di
Cammarata,gli imprenditori della piana proporranno un videoper
spiegare come capacità, risorse ed impresesono presenti nel
Territorio con specificità e po-tenzialità. «L’iniziativa,
patrocinata dall’Ammini-strazione comunale di Castrovillari -
affermano gliideatori - si prefigge lo scopo di creare un mo-mento
di fattiva conoscenza delle realtà produt-tive della Piana di
Cammarata, un incontroattraverso il quale si desidera far
comprendere laportata di ciò che, da anni, rappresenta
questasensibile parte del nord Calabria per la piccola emedia
impresa, che ha dato prova - come dimo-strano gli indicatori
economici - nonostante li-miti e problemi, di saper incrementare
laredditività e produrre ricchezza da ridistribuirealla comunità.
Questa è la sfida e la riflessione chesi vuol provocare».
Sabato 29 settembre , con inizio alle ore 18,00, nel
TeatroComunale di Cassano All’Ionio, alla presenza delle
autoritàreligiose e civili della regione, si terrà la cerimonia di
con-segna del Premio Cassano 2018, XXI edizione,
presentatadall’antropologo Gianfranco Donadio. I riconoscimentisono
destinati a studiosi antropologi, linguisti, storici,
et-nomusicologi, case editrici e giornalisti di chiara fama.
ILpremio, ideato da Leonardo R. Alario, è organizzato
dall’Isti-tuto di Ricerca e di Studi di Demologia e di
Dialettologiapresieduto dal prof. Leonardo Alario. Lo scopo del
PremioCassano consiste nel promuovere gli studi
demo-etno-an-tropologici, linguistici e storici sul territorio
calabrese, par-tendo da una nuova campagna di ricerca sul campo, da
unariscoperta e valorizzazione degli archivi locali. Il Premio
èdestinato a studiosi antropologi, linguisti,
etnomusicologi,storici di chiara fama, e a editori, che abbiano
dedicato unacollana alle discipline demo-antropologiche,
linguistiche estoriche, per far conoscere ai Calabresi la loro
opera e sti-molarli, così, alla ricerca, ma anche per invitare
detti studiosia rivolgere le loro ricerche e i loro studi alla
Calabria inmodo sistematico, continuo e, infine, proficuo per
ridise-gnare la mappa delle condizioni sociali, antropiche,
cultu-rali della regione. La Giuria del Premio Cassano,
presieduta
da Ottavio Cavalcanti dell’Università della Calabria, è composta
da Giuseppe Caridi dell’Università di Messina,Giampiero Givigliano
e Giuseppe Trebisacce dell’Università della Calabria, e da Leonardo
R. Alario, presidentedell’I.R.S.D.D. e ideatore del Premio, ha
quest’anno assegnato, all’unanimità, il riconoscimento agli
studiosiGABRIELLA D’AGOSTINO, Antropologa, AURELIO MUSI, Storico,
SERGIO BONANZINGA, Etnomusicologo, CasaEditrice CITTÀ DEL SOLE,
SALVATORE PUNTILLO, drammaturgo, NICOLA PALDINO, presidente BBC
Crati, AN-TONINO BALLARATI, per il suo saggio La storia proibita
dei Borbone,
Pasquale Pandolfi
Cammarata. Imprenditori uniti per fare impresa
Mobilitazione a Cosenza per difenderel’ospedale di
Castrovillari
Premio Cassano 2018, XXI edizione
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16 il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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La Caserma “Ettore Manes” di Castro-villari piange il suo
decano. Il PrimoLuogotenente,Giuseppe Puppolascia i “suoi” ragazzi,
piegato da unmale incurabile. Gli uomini della 2�
Compagnia “Genio Guastatori” dell’11o
Reggimento Genio di Foggia, nella fi-gura del Comandante, degli
Ufficiali,dei Sottoufficiali, dei graduati e dei sol-dati della
Caserma, gli hanno tributatol’ultimo saluto durante le esequie
mili-tari solenni svoltesi presso la Chiesadei Sacri Cuori,
stringendosi intornoalla sua famiglia. Ci lascia una personadalla
grande caratura morale, un figlioadottivo di Castrovillari - era
nativo diMorano Calabro (Campotenese) - checon il suo lavoro e la
sua dedizione haportato sempre in alto i valori della di-visa
servendo il Paese per 35 anni.
Uomo, marito, padre e nonno esemplare, AngeloGiannoni è stato
professionalmente un punto diriferimento prezioso e prestigioso per
la nostra Ca-strovillari. La sua serietà e dedizione rimangonoun
esempio per tutti, non solo come farmacista.Impegnato tantissimo
nel sociale, di lui ricorde-remo anche gli anni durante i quali ha
ricoperto lacarica di presidente del Circolo Cittadino con
l’or-ganizzazione di tantissimi convegni e viaggi cul-turali di
grande spessore. Da dirigente dell’ U.S.Castrovillari Calcio si
impegno’ per far crescere frai giovani la cultura dello sport.
All’inizio degli anni’70 fece parte con altri amici entusiasti come
luidella squadra di basket dei Fulmini che significòl’inizio di
questa attività sportiva nella nostra Città.Da Vice Presidente
della squadra di Calcio, bracciodestro di Agostino Caligiuri,
consentì ai castrovil-laresi appassionati di calcio di vivere il
periodo piùbello, dalla costituzione della società sportiva.
In-somma, un punto di riferimento importante perl’intera
città.Quando un uomo come Angelo Giannoni ci ab-bandona tutta la
comunita' perde qualcosa.Mi piace ricordarlo come un uomo semplice
ebuono, con il sorriso sempre sulle labbra, la sua èuna figura che
certamente rimarrà nel cuore enella memoria di chi l’ha
conosciuto.Alla Mamma Amelia, alla moglie Angela, ai figli Ila-ria
e Renzo, ai nipoti Anita ed Eva, alla sorella Da-niela, a tutti i
parenti ed agli amici, leggo una frasescritta da Sant’Agostino che
recita così: “…nonpiangete per averlo perduto, ma siate felici
peraverlo avuto con voi…”Con queste poche parole ho inteso rendere
omag-gio a un uomo che ha trascorso la sua esistenzanella dedizione
al lavoro, che ha fatto concreta-mente dono di sé alla propria
famiglia, che ha cu-rato al limite massimo i vincoli
dell’amicizia,sempre nel rispetto della convivenza civile.Mi
mancheranno le sue parole che mi riportavanoalla mente, con tanta
partecipazione, i nostri co-muni trascorsi sportivi.Caro Angelo ti
ricorderò sempre con affetto estima, orgoglioso ed onorato di
averti conosciutoe di aver potuto beneficiare della tua amicizia
peroltre cinquant’anni. Un giorno ci rincontreremoper parlare
ancora di sport, di politica, di territorio.Nell'attesa coltiverò
per sempre il tuo ricordo. Perquesto non ti dico addio, ma
semplicemente arri-vederci a quando vorrà Nostro Signore.Ciao
Angelo.
Franco Pirrera
Addio ad Angelo
Lutto alla Caserma Manes. Muore il Luogotenente
Giuseppe PuppoImprovvisa e inattesa è giunta lanotizia delle
scomparsa di PinoBasile, impiegato del comune diCastrovillari molto
noto in cittàper il suo ruolo attivo nel dibat-tito politcio sin
dagli anni Ses-santa. Operaio militante delCollettivo Karl Marx, fu
tra i fon-datori della prima radio alterna-tiva di Castrovillari,
Radio Babele,coinvolgendo tanta parte deigiovani impegnati in
appassio-nanti dibattiti in quel periodostorico di grande fervore
cultu-rale,. La sua passione per la co-municazione rtovò
spaziosuccessivamente sul mensile diNicola Fazio, Asterisco e, ai
giorninostri, attento com’era ai nuovi
mezzi di comunicazione, non esitava a dare il suo sempre lucido
con-tributo attraverso i social network e attraverso il suo impegno
sindacalenelle Rsu del Comune di Castrovillari. Addio Pinuccio, sei
andato viatroppo presto. La redazione del Diario si associa al
dolore dei familiari.
Un uomo e una donna sono morti in uno scontro frontale dopo
cheun'auto, guidata da Diana Filardi, 73 anni di Civita imboccava
contro-mano l'autostrada A2 del Mediterraneo uscendo da un'area di
parcheg-gio. L'incidente è avvenuto tra gli svincoli di Frascineto
e Sibari-Firmo. Lavettura, una Fiat Panda condotta da Diana
Filardi, procedendo contro-mano si è scontrata frontalmente con una
Mini Cooper condotta da PaoloSpina, di 31 anni. L'uomo è stato
soccorso dai medici dell'eliambulanzama è morto durante il
trasporto verso l'ospedale di Cosenza.
Auto contromano sischianta sull’A2
Ci lascia Pino Basile
Meritata pensione per Franco Vizzi
La redazione del Diario di Castrovillari formula le sue più vive
congra-tulazioni all’amico Franco Vizzi, che dopo ben oltre
quarant’anni di vitalavorativa, raggiunge il traguardo della
meritata pensione. L’accetta-zione amministrativa dell’Ospedale di
Castrovillari è stata la sua ultimatappa di una lunga carriera
lavorativa svolta con impegno e dedizione:ora potrà dedicarsi alla
sua famiglia e ai suoi svaghi, con la consape-volezza di aver
lasciato una traccia di disponibilità ed affabilità che loha sempre
contraddistinto nel suo ambiente di lavoro.
Filomena Minella Bloise è stata inseritanell’Enciclopedia dei
Poeti Italiani Con-temporanei, pubblicata da Aletti Editorecon i
testi inediti, prescelti da una giuriaformata da Mogol, Alessandro
Quasi-modo e Giuseppe Anastasi di seguito ri-portati: 1) STRACCI
SPARSI NELL'ARIA; 2)TERRE E MARI INVISIBILI; 3) A MYRIAM; 4)IL
PUNTO.Inoltre, Domenica 26 Agosto 2018, a con-clusione delle
attività del X Concorso In-ternazionale di Poesia Inedita
“IlFedericiano”, Aletti Editrice, tenutosi dal18 al 26 Agosto in
Rocca Imperiale “Paesedella Poesia”, a seguito della declama-zione
della poesia “A Myriam”, tra i testiselezionati da me prescelti,
sono stata in-signita del Diploma di Merito “Poeta Fe-dericiano”
per la seconda volta ( la primanel 2014).“Felice di aver ricevuto
il Diploma di me-rito "Poeta Federiciano" per la secondavolta,
ringrazio, pubblicamente, il Diret-tore artistico del X
anniversario ConcorsoInternazionale di Poesia " IL
Federiciano"Giuseppe Aletti e tutta la commissionecon Mogol,
Alessandro Quasimodo, Giu-seppe Anastasi. A Rocca Imperiale,
“Paesedella Poesia” e dei Limoni, in onore a Fe-derico II di Svevia
“Stupor mundi”, si sonoincontrati nella Piazza dei poeti, e
nonsolo, autori e lettori accreditati di tutte leregioni d'Italia
ed anche fuori dei nostriconfini. Un' operazione culturale di
altoprofilo, di comunicazione e valorizza-zione del Borgo di Rocca
Imperiale conil suo patrimonio artistico e culturale econ
l’accoglienza straordinaria della suagente, che fa balzare il
valore ed il mes-saggio della Poesia nel mondo.”
Poeta FedericianoDiploma di Meritoper Minella Bloise
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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“Autismo attualità, limiti, prospettive” èil tema del convegno
tenutosi sabato 15settembre, alle ore 9, presso la Sala Var-casia
di Castrovillari, organizzato dalCentro di riabilitazione “Riabil
Center”con il patrocinio dell’Azienda SanitariaProvinciale e il
Comune. Presenti l’Asses-sore ai Servizi Sociali del comune,
PinoRusso, in rappresentanza dell’Ammini-strazione municipale; il
Direttore del Di-stretto Sanitario “Esaro/Pollino”, FrancoDi Leone
e il Direttore Generale dell’ASPdi Cosenza, Raffaele Mauro. Ha
intro-dotto i lavori la promotrice dell’inizia-tiva, Giovanna
D’Ingianna. Ha conclusoquesta full immersion, il primario
diNeuropsichiatria dell’infanzia pressol’Ospedale Pediatrico
“Bambino Gesù” diRoma, il Professor Stefano Vicari, il qualeha
spiegato «come riconoscere ed inter-
venire sull’autismo”. Il suo intervento èstato preceduto dai
contributi del Diri-gente scolastico del 2° Circolo dellaScuola
dell’Infanzia locale, FrancescoFurino, di Cleofe Luberto del NPI
del-l’ASP e del direttore UOC di NPIA di Cro-tone, Salvatore
Bagalà, moderati da
Luigi Promezio, Direttore sanitario delRiabil che hanno trattato
di «autismo ascuola e in famiglia» dei «percorsi dia-gnostici e
terapeutici nell’unità opera-tiva di riabilitazione dell’ASP,
guardandol’età evolutiva» e dei «i servizi territorialioperanti
nonché la programmazione
della Regione Calabria». «Un’occasioneimportante - afferma
l’assessore Russo -per conoscere, capire e, quindi, permuoversi di
conseguenza, con le speci-ficità giuste, verso tali delicate
umanità,bisognose di essere accompagnate dacapacità e
professionalità. Fattori che ri-lanciano l’esigenza di queste
particolariindividualità ad essere guardate perquelle che sono: un
valore e un bene daabbracciare. Il nostro sostegno e
parte-cipazione -aggiunge l’amministratore -significano la continua
attenzione chedesideriamo profondere, con gli stru-menti in
possesso, verso chi è più de-bole e necessitante di raccordarsi
conattitudini e sensibilità dedicate che raf-forzino il valore
della vita. Siamo consa-pevoli che qui si gioca pure il primato ela
dignità della persona».
Attualità, limiti e prospettive dell’autismo
Sabato 8 settembre 2018, il Centro diAggregazione Sociale
Anziani“A. Varca-sia” di Castrovillari ha reso omaggio adun figlio
della sua città che nel 1948 èpartito alla volta di Panama in cerca
difortuna: José Antonio Alessandria.In questi settant’anni J.A.
Alessandriaha dato lustro alla nostra città ed è perquesto che il
Centro Anziani gli ha con-ferito la nomina di Socio Onorario
orga-nizzando, insieme ad Anna De Gaio ed
alla sua famiglia, una serata nel giardinodel Centro, condotta
dalla stessa DeGaio che con tanta emozione e doviziadi particolari
ha illustrato ai presenti ilmotivo della serata. Il Presidente
delCentro, Carlo Sangineti ha salutato tuttii partecipanti. Sono
intervenuti con illoro saluto di benvenuto: il Presidentedel
Consiglio Comunale, Piero Vico ed ilVice-Sindaco, Francesca Dorato.
Vittorio Cappelli ha relazionato con unacoinvolgente ed applaudita
relazionecon la quale ha riassunto agli invitati lemolteplici
attività svolte da J.A. Alessan-dria nella Repubblica di Panama.
Chiscrive ha avuto l’onore di leggere, nel-
l’intermezzo, la poesia in dialetto diLuigi Russo, ‘U PAISU. Il
festeggiato, vi-sibilmente emozionato, ha ringraziato ipresenti
narrando alcuni episodi toc-canti della sua vita a Panama, più
volteha messo in risalto che mai ha scordatodi essere
castrovillarese. Si sono esibitianche i giovani del Gruppo
Folkloricodella Pro Loco diretti da Tiziana La Vi-tola. In chiusura
di serata, il Presidentedel Centro ha consegnato a Josè Anto-nio
Alessandria una pergamena e la tes-sera con le quali gli è stata
conferita lanomina di Socio Onorario, la gentileconsorte Carmen è
stata omaggiata conun fascio di girasoli. Alla serata di galahanno
partecipato anche il figlio Juliocon la moglie Sandra, le nipoti
Aurita,Maria del Pilar, Maricin con il marito Ar-mando nonché la
cognata Rita e tantiamici castrovillaresi rientrati da Panama.Con
la degustazione della pizza e deidolci offerti da Piero De Gaio si
è con-cluso “EL DIA DE JOSE’ ANTONIO ALES-SANDRIA”.
Franco PirreraVice-Presidente Centro Anziani
Centro Anziani “A. Varcasia”
Serata in onore di JoséAntonio Alessandria
Progetto di servizio civile “Un sorriso e una mano 3”
I volontari dell’Afd invitano gli altri giovaniL’AFD
(Associazione Famiglie Disabili) di Castrovillariseleziona 6
giovani da impiegare, in 30 ore di serviziosettimanali, nel
progetto di servizio civile “Un sorriso euna mano 3”.La selezione è
aperta a tutti giovani, di entrambi i sessi,che abbiano compiuto il
18esimo e non superato il28esimo anno di età. Gli interessati
possono presen-tare domanda entro le ore 14 del 28-09-18,
attraversoraccomandata A/R, PEC ([email protected]) o consegnan-dola a
mano presso la sede dell’associazione, in viadegli Osci, n. 3, a
Castrovillari.Bando e relativi allegati sono disponibili sul
sitowww.afdcastrovillari.it.Noi volontari del Servizio Civile
abbiamo iniziato il no-stro percorso con tante aspettative,
entusiasmo e vo-glia di fare, ma anche con un pizzico di
timore.
Di sicuro non dimenticheremol’anno trascorso insiemeall’AFD e
porteremo nel cuore gli splendidi ragazzi cheabbiamo avuto la
fortuna di incon-trare.Non possiamo con pocherighe descrivere le
risatecontagiose di Vincenzo, ibaci di Tatiana, l’allegria
diSimone, la sensibilità diFranca, gli abbracci diMario, la
vitalità di Attilio, ilsorriso timido di Luciano, lasaggezza di
Massimo, ilgrande cuore di Filomena, lagioia di Angelo, la
curiosità di Vin-cenzo e la dolcezza di Chiara.
Questo percorso ci ha permesso di maturare e guar-dare alla vita
in maniera totalmente differente, accor-gendoci di quanto abbiamo e
che molto spesso non
sappiamo cogliere ed apprezzare.La forza dei ragazzi con
disabilità ci ha contagiati
e ha tracciato un solco profondo nel nostrocuore. Soddisfatti
del nostro percorso, auguriamo atutti di poter godere di questa
possibilità dicrescita. Ringraziando la Presidente Tina UvaGrisolia
e tutti i membri dell’Associazione che
ci hanno permesso di entrare a far parte diquesta grande
famiglia a cui rimarremo sempre
profondamente legati. I volontari del Servizio Civile
dell’AFD
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16 il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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Quella appena trascorsa è stataun’estate anomala. Un’estate che
ha la-sciato nel cuore dei calabresi la ferita in-delebile della
tragedia del Raganelloinsegnandoci come il dolore sia un per-verso
stato d’animo che si insinua nellemaglie della vita
scombussolandola nelprofondo. Ma ci ha insegnato anche cheil pianto
si mescola al riso regalandocimomenti di intrattenimento ludico
conl’obiettivo di sopperire alla sofferenza.Un cartellone ricco di
eventi, quello pro-posto dai paesi che gravitano intorno
aCastrovillari, impreziosito dalla presenzadi personaggi di spicco
del mondo dellosport ma condito anche da momenti diriflessione sui
principali temi che riguar-dano la politica, il sociale,
l’integrazione. Partiamo da San Basile. All’interno dellaKermesse
“Estate da bere” il borgo ar-breshe ha accolto l’ex calciatore ed
indi-menticato portiere della Juventus edella Nazionale, Stefano
Tacconi che haintrattenuto il nutrito pubblico del LabCenter
ripercorrendo il suo passato cal-cistico e ponendo il focus sullo
sport atutto tondo. La prestigiosa manifesta-zione del “Peperoncino
Jazz Festival”, acura dell’Associazione Picanto, ha fattotappa
presso l’anfiteatro comunale allie-tando i partecipanti con le
esibizioni diKosta Ladisa, Roy Panebianco, Sasà Ca-labrese, Saverio
Gerardi con Groovin’-High. L’ormai consolidato evento “La viadei
supporti degli antichi mestieri e sa-pori” ha consentito di
scoprire la città ele sue tradizioni dal suo interno. Rifles-sione
ed integrazione si sono intrecciatinella serata “Cose da un altro
mondo” acura dello Sprar di San Basile. Agosto ricco di
appuntamenti nella ri-dente cittadina di Mormanno. Turisti ecuriosi
hanno assistito ad eventi carat-terizzati da musica,
enogastronomia,spettacoli di cabaret e folklore: il veromust
dell’estate calabrese. La voce cri-stallina e potente di Annalisa
Minetti halasciato il posto alla musica d’autore deiModena City
Ramblers per finire conuna figlia di Calabria: Lisa. Ampio spazioai
temi di attualità con la Festa degliEmigranti, un’occasione per
riflettere su“quelli” che ritornano nel loro paesenatio e per
osservare il fenomeno del-l’immigrazione da un altro punto di
vista: quando gli emigranti eravamo noi.Immancabile la “Festa
del Bocconotto”,vanto della città di Mormanno. Il paese del Moscato
Passito ha cele-brato il suo Santo Patrono, San Leone,abbigliandosi
di luci e colori ed offrendoai saracenari, e non, il concerto
dell’exvoce dei Nomani, Danilo Sacco che hariproposto gran parte
del repertoriodella band emiliana insieme ad alcunibrani da
solista. La spensieratezza ha la-sciato spazio a scambi culturali
attra-verso presentazioni di libri a forteconnotazione
territoriale. La “Festa dellamontagna” ha rinsaldato, infine, il
le-game che unisce il popolo saracenaroalle sue alture. Gli
appuntamenti estivi del borgo arbre-she di Frascineto sono stati
all’insegnadella valorizzazione del territorio, dellesue eccellenze
storico – artistiche e cul-turali e dei suoi talenti. Ed è
proprionell’ottica del talento che ha riscossonotevole successo il
concerto per cantoe pianoforte “In… Canto d’agosto” cheha segnato
il debutto della giovanis-sima e promettente soprano
castrovilla-rese, Maria Serio. Nella deliziosa cornice di piazza
Skan-derbeg, la Serio, laureanda in Canto Li-rico presso il
Conservatorio “LuigiCherubini” di Firenze e sotto la guida
della Prof.ssa Anna Di Gennaro, ha stu-pito per la sua maturità
vocale che le èvalsa il ruolo da protagonista in nume-rosi concerti
organizzati dal conservato-rio fiorentino. Accompagnata al
pianoforte dalla Ma.Rosella Bonifati, pianista e didatta di
ri-nomata esperienza nonché madre diquesto promettente talento, il
duo ha ri-scosso enormi consensi per le atmo-sfere di rara
suggestione create grazieall’esecuzione di un raffinatissimo
reper-torio, spaziando da brani di musica dacamera e arie d’opera
della migliore tra-dizione classica (Rossini, Donizetti, Verdie
Puccini), a pezzi per pianoforte solo(con composizioni di Chopin,
Mendel-ssohn e Debussy).La Festa del Vino ha lasciato il posto
al“Frascineto Music Festival”. Si sono avvi-cendati sei importanti
artisti italiani edinternazionali, spaziando dal jazz, alblues, al
rock, alla musica etnica a quellaclassica. Il “Calabria Festival
Internazio-nale del Folklore” ha visto la partecipa-zione di 8
gruppi partecipantiprovenienti da 7 paesi del mondo (Cile,Italia,
Paraguay, Polonia, Senegal, Serbiae Taiwan) e 4 continenti.
L’evento segnaogni anno un momento di identità so-ciale oltre che
un’occasione di aggrega-zione e scambio culturale al fine di
approfondire la conoscenza delle realtàpresenti intorno a noi.
Pensato per soddisfare tutti i palati, ilprogramma dell’estate
moranese hapuntato sulla valorizzazione e promo-zione del
patrimonio architettonico,paesaggistico e culturale. Fregiandosidei
riconoscimenti di “Borgo più bellod’Italia”, “Bandiera Arancione” e
“Cittàd’Arte della Regione Calabria”, Moranoha riproposto i suoi
evergreen: dallafesta della Madonna del Carmine, allecelebrazioni
per la Madonna delle Nevialla festa di San Rocco, al cibo da
strada,passando per la musica e la danza. Antecedentemente alla
tragedia del Ra-ganello, il borgo “più bello d’Italia” di Ci-vita
ha ospitato il campione di tuffi,Giovanni Tocci, vincitore della
medagliad’argento nel trampolino da un metroagli Europei di tuffi,
di scena ad Edim-burgo. L’atleta di Cosenza, tesseratoEsercito –
Tubisider, nella suggestivacornice del Belvedere, ha parlato
di“Sport e Salute”, un convegno organiz-zato dall’Associazione “Con
il Cuore peril Cuore” con il patrocinio del comune diCivita e del
Coni. Gli altri eventi che avrebbero arricchitol’estate civitese
sono stati interrotti apartire da lunedì 20 agosto.
Un’estate ricca di eventi nei centri del Pollino
In… Canto d’agosto” che ha segnato il de-butto della
giovanissima e promettentesoprano castrovillarese, Maria Serio.
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il DIARIO - ANNO XVI N. 16
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Venerdì 28 settembre alle ore17,00 a Castrovillari si terrà
l’inau-gurazione del nuovo CentroNuoto “Atantis”. La nuova realtà
dei fratelli Giorgioè quello che i castrovillaresi, e nonsolo,
stavano aspettando datempo: poter godere di una pi-scina semi
olimpionica a due passida casa dove praticare le attivitàpiù
svariate e consentire alle gio-vani leve del nuoto agonistico
dicrescere e perfezionarsi. Padrino dell’evento, il
campioneolimpico di pallanuoto, nonché al-lenatore della squadra
maschileTubisider Cosenza, AmaurysPerez. Il Centro Nuoto è situato
in c.soCalabria 123/c. L’inizio delle atti-vità è previsto per il
1o ottobre.
Grande attesa per l’apertura della piscina a Castrovillari
Ottimo pareggio del Ca-strovillari nella partitad’esordio in un
campionatodi Serie D che mai comequest’anno avrà i riflettoridel
grande calcio per la pre-senza di Bari e Messina inella gara
d’esordio i gallettipugliesi hanno vinto al “SanFilippo” con un
roboante 3-0). I rossoneri del Pollinohanno imposto il pari ad
unassai temibile Portici con ilrisultato di 1-1. I campanisono
passati in vantaggio al40′ con Sorrentino su calciodi rigore, il
Castrovillari hapareggiato al 70′ conl’esperto difensore
centraleGaetano Ungaro (ex Co-senza e Hinterreggio),bravo a colpire
di testa inarea di rigore dopo un per-fetto cross dell’esterno
Cati-nali. E’ stata una partitaparticolare per il Castrovil-
lari. In settimana FrancescoFerraro, il tecnico di Poli-stena, è
stato colpito da ungrave lutto, la perdita delpadre e come diceva
in set-timana il suo vice FrancescoBruno proprio per dimo-strare la
loro vicinanza almister, i calciatori hannodato qualche cosa in
piùper regalare una gioia aFrancesco Ferraro e pre-miare il tanto
lavoro sinoraprofuso. Non è stato sem-plice: il Portici ritornava
alSan Ciro, il proprio stadio,dopo un anno e mezzo dilavori di
ristrutturazione eanche per questo ha avutouna motivazione in più
mail Castrovillari non si è maiscomposto e anche dopoaver subito lo
svantaggio,ha reagito con personalitàgiungendo nel finale al
me-ritato pareggio. F.F.
Castro/ Ungaro regala il pareggio nell’esordio a Portici
Il Settore Giovanile e Scolastico della Fe-derazione Giuoco
Calcio, nella setti-mana Europea dello sport, organizzasabato 22
Settembre 2018 alle ore 17.00(eventuale recupero domenica 30
set-tembre stesso luogo e stessa ora in casodi condizioni
atmosferiche avverse)presso il viale E. Berlinguer, nella città
diCastrovillari, l’Open day dedicato allapromozione del calcio
femminile. Nel-
l’occasione il Coordinamento regionalesarà presente con i
tecnici federali cheproporranno, alle ragazze delle
societàpartecipanti e a chiunque ne facesse ri-chiesta al momento,
attività ludico mo-torie propedeutiche al gioco del
calcio,esercitazioni tecniche, giochi a con-fronto 2 vs 2, 3 vs 3 e
altro ancora. Saràl’occasione per far vivere alle ragazzedella
città, scuole comprese, un pome-
riggio di festa all’insegna del diverti-mento puro. Tutta
l’attività sarà allietatada un contorno musicale.La manifestazione
è stata organizzatadal Coordinatore Federale regionaleSGS Calabria
prof. Massimo Costa, dalladelegata scuola della delegazione LNDdi
Rossano prof.ssa Anna De Gaio el’amministrazione comunale.Buon
Divertimento
Open Day per il Calcio femminile a Castrovillari
IL DIARIO DI CASTROVILLARI E DEL POLLINORegistrazione Tribunale
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