Le verifiche degli impianti elettrici Corso di Strumentazione Elettronica e Collaudi – Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche – Università degli Studi di Cassino Luigi Ferrigno [email protected]
Le verifiche degli impianti elettrici
Corso di Strumentazione Elettronica e Collaudi – Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica
Gruppo Misure Elettriche ed Elettroniche – Università degli Studi di Cassino
Luigi Ferrigno
Esamia vista
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Saranno analizzati gli impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione, la cui progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione sono regolati dalla Norma CEI 64-8
L’oggetto di studio
Le verifiche costituiscono l’oggetto del Capitolo 6 di tale norma
Per verifica si intende l'insieme di operazioni mediante le quali si vuole comprovare la rispondenza dell'impianto alle norme di sicurezza e alla legge.
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esamia vista
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Saranno analizzati gli impianti elettrici utilizzatori in bassa tensione, la cui progettazione, realizzazione, collaudo e manutenzione sono regolati dalla Norma CEI 64-8
L’oggetto di studio
Le verifiche iniziali (da condursi prima della messa in esercizio dell’impianto elettrico) sono espressamente richieste dalla legge 46/90relativamente alla dichiarazione di conformità e devono essere svolte scrupolosamente secondo i dettami della Norma CEI
Successivamente, dopo le verifiche iniziali, si effettuano le verifiche periodiche, per accertare che le condizioni iniziali di sicurezza non siano mutate e, in occasione di sostanziali modifiche o ampliamenti all'impianto, le verifiche straordinarie
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esamia vista
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
L’oggetto di studio
La verifica prima della messa in esercizio dell’impianto prevede una serie di :
• esami a vista
• misure e prove sperimentali
Ad integrazione dei punti precedenti la Norma CEI 64-8 prevede alcuni calcoli di controllo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Definizioni Generali
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Introduzione
Definizioni
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
La Norma CEI 64-8 introduce le seguenti utili definizioni :
• Impianto elettrico insieme di componenti elettrici elettricamente associati al fine di soddisfare a scopi specifici e aventi caratteristiche coordinate
• Impianto utilizzatore l’impianto costituito dai circuiti di alimentazione degli apparecchi utilizzatori e delle prese a spina, comprese le relative apparecchiature di manovra, sezionamento, interruzione, protezione,..
• Sistema elettrico parte di un impianto elettrico costituito dal complesso dei componenti elettrici aventi una determinata tensione nominale
• Circuito elettrico insieme di componenti di un impianto alimentato da uno stesso punto e protetto contro le sovracorrenti da uno stesso dispositivo di protezione
• Circuito di distribuzione circuito che alimenta un quadro di distribuzione
• Circuito terminale circuito direttamente collegato agli apparecchi utilizzatori o alle prese a spine
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elettrici
Definizioni
Esamia vista
Introduzione
Definizioni
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
A riguardo della classificazione dei componenti di un impianto :
• Componente ogni elemento utilizzato per la produzione, trasformazione, trasmissione o distribuzione di energia elettrica (come macchine, trasformatori, apparecchiature, strumenti di misura,apparecchi di protezione, condutture)
• Apparecchio utilizzatore apparecchio che trasforma l’energia elettrica in un’altra forma di energia (per esempio luminosa, termica e meccanica)
• Apparecchio utilizzatore trasportabile apparecchio utilizzatore che può essere spostato facilmente perché munito di apposite maniglie per il trasporto o perché la sua massa è limitata
• Apparecchio utilizzatore mobile apparecchio utilizzatore trasportabile che deve essere spostato dall’utente per il suo funzionamento mentre è collegato al circuito di alimentazione
• Apparecchio utilizzatore portatile apparecchio utilizzatore (mobile) destinato ad essere spostato dall’utente durante il suo impiego ordinario (nel quale il motore se esiste è parte integrante dell’apparecchio)
• Apparecchio utilizzatore fisso apparecchio utilizzatore che non sia trasportabile, mobile o portatile
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elettrici
Definizioni
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Introduzione
Definizioni
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
A riguardo della classificazione dei componenti di un impianto :
• Apparecchiatura insieme di componenti dell’impianto destinati ad essere inseriti in un circuito elettrico per realizzare una o più delle seguenti funzioni: protezione, comando, sezionamento e connessione
• Conduttura insieme costituito da uno o più conduttori elettrici e dagli elementi che assicurano il loro isolamento, supporto, fissaggio ed eventuale protezione meccanica
• Parte attiva conduttore o parte conduttrice in tensione nel servizio ordinariocompreso il conduttore di neutro, ma escluso per convenzione il conduttore PEN
• Massa parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto
• Massa estranea parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente il potenziale di terra
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elettrici
Esamia vista
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Secondo la Norma CEI 64-8/6 (art. 600.2) l’esame a vista è la verifica atta ad accertare che le condizioni di realizzazione dell’impianto siano corrette senza l’effettuazione di prove
Gli esami a vista
Prima della messa in servizio dell’impianto (durante e/o alla fine della sua realizzazione) è obbligatorio procedere agli esami a vista riguardanti :
• Metodi di protezione contro i contatti diretti e indiretti
• Presenza di barriere tagliafiamme e altre precauzioni contro la propagazione del fuoco
• Scelta dei conduttori per quanto concerne la loro portata e la caduta di tensione
• Scelta e taratura dei dispositivi di protezione e segnalazione
• Presenza e corretta messa in opera dei dispositivi di sezionamento e di comando
• Scelta dei componenti elettrici e delle misure di protezione idonei con riferimento alle influenze esterne
• Identificazione dei conduttori di neutro e di protezione
• Presenza di schemi, di cartelli monitori e di informazioni analoghe
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elettrici
Esami a vista
Presenza di schemi, cartelli
monitori ed informazioni
analoghe
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
ScopoAccertamento dell’esistenza e della corretta redazione della documentazione illustrativa essenziale ai fini del collaudo, della gestione e della manutenzione
Analisi degli schemi e dei piani di installazione
a) Schemi planimetrici generali della distribuzione
Devono risultare dalla documentazione :
• l’ubicazione planimetrica della cabina, dei quadri, dei centralini
• il percorso delle linee principali
• la formazione, la sezione e la modalitàd’installazione delle condutture principali
Oggetti d’analisi Accertamenti
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elettrici
Esami a vista
Presenza di schemi, cartelli
monitori ed informazioni
analoghe
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
ScopoAccertamento dell’esistenza e della corretta redazione della documentazione illustrativa essenziale ai fini del collaudo, della gestione e della manutenzione
Analisi degli schemi e dei piani di installazione
b) Schemi di potenza dei quadri e/o dei centralini
Devono risultare dalla documentazione :
• numero, destinazioni, formazione, sezione dei conduttori in arrivo e in partenza da ciascun quadro e/o centralino
• correnti nominali degli apparecchi
• funzione nel circuito di ciascun componente
Oggetti d’analisi Accertamenti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Presenza di schemi, cartelli
monitori ed informazioni
analoghe
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
ScopoAccertamento dell’esistenza e della corretta redazione della documentazione illustrativa essenziale ai fini del collaudo, della gestione e della manutenzione
Analisi degli schemi e dei piani di installazione
I piani d’installazione devono riportare :
• ubicazione approssimativa dei punti luce, delle prese, degli allacciamenti degli utilizzatori
• sezione, formazione e modalitàd’installazione di ciascun circuito terminale
• percorso planimetrico dei circuiti di distribuzione con indicazione di sezioni, formazioni, modalità di installazione
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Piani di installazione
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Presenza di schemi, cartelli
monitori ed informazioni
analoghe
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
ScopoAccertamento dell’esistenza e della corretta redazione della documentazione illustrativa essenziale ai fini del collaudo, della gestione e della manutenzione
Analisi degli schemi e dei piani di installazione
In caso di impianti complessi (commutazioni automatiche, telecomandi, telecontrolli,ecc..) devono essere disponibili gli schemi funzionali
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Schemi di impianti complessi
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Esami a vista
Presenza di schemi, cartelli
monitori ed informazioni
analoghe
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
ScopoVerificare che per tutti i materiali, gli apparecchi e le macchine installati sia identificabile il costruttore e la certificazione CEI
Verifica dei marchi e delle certificazioni
L’origine di ogni componente deve essere identificabile dal marchio di fabbrica, da etichette, da targhette o da altra documentazione valida
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Marchio di fabbrica
b) Certificazione Tutti i componenti devono essere dotati di contrassegno CEI
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elettrici
Esami a vista
Scelta dei componenti
elettrici e delle misure di
protezione idonei
(influenze esterne)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
ScopoAccertamento preliminare della esecuzione completa e funzionante di tutti gli impianti in conformità al progetto ed alle prescrizioni di capitolato
Verifica della consistenza, della funzionalità e dell’accessibilità degli impianti
Per ciascun impianto accertare:
• la consistenza quantitativa
• il funzionamento
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Rispondenza generale ai dati di progetto e di capitolato
b) Conformità alle indicazioni riportate negli schemi e nei piani di installazione
• ubicazione dei principali componenti
• linee di distribuzione conformi agli schemi
• punti di utilizzazione conformi ai piani
• univocità di indicazione tra schemi e segnaletica applicata in loco
Le verifiche degli impianti
elettrici
ScopoAccertamento preliminare della esecuzione completa e funzionante di tutti gli impianti in conformità al progetto ed alle prescrizioni di capitolato
Verifica della consistenza, della funzionalità e dell’accessibilità degli impianti
Oggetti d’analisi Accertamenti
Accertare che tutti i componenti elettrici siano scelti e messi in opera tenendo conto delle caratteristiche dell’ambiente e siano tali da non provocare effetti nocivi sugli elementi esistenti nell’ambiente
c) Compatibilità con l’ambiente
d) Accessibilità L’accessibilità deve essere :
• agevole per tutti i componenti con pannelli di comando, misura, segnalazione manovra (fronte
di quadri, centralini, banchi di comando)
• possibile per componenti suscettibili di controlli periodici o di interventi manutentivi(scatole, cassette, pozzetti di giunzione)
Esami a vista
Scelta dei componenti
elettrici e delle misure di
protezione idonei
(influenze esterne)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che tutti i materiali, gli apparecchi e le macchine installati in ambienti speciali (acqua e/o polvere) abbiano grado di protezione adeguato ai fini della sicurezza, della funzionalità e della durata e/o conforme alle prescrizioni del progetto o di capitolato
Verifica dei gradi di protezione degli involucri
Esami a vista
Scelta dei componenti
elettrici e delle misure di
protezione idonei
(influenze esterne)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Non rientrano nell’oggetto di questo esame perché soggetti a specifici collaudi i componenti installati in locali da bagno o doccia e quelli pertinenti ad impianti in ambienti a maggior rischio in caso di incendio o con il pericolo di esplosione
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che tutti i materiali, gli apparecchi e le macchine installati in ambienti speciali (acqua e/o polvere) abbiano grado di protezione adeguato ai fini della sicurezza, della funzionalità e della durata e/o conforme alle prescrizioni del progetto o di capitolato
Verifica dei gradi di protezione degli involucri
Esami a vista
Scelta dei componenti
elettrici e delle misure di
protezione idonei
(influenze esterne)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Gradi di protezione degli involucri
Il grado di protezione è indicato da un codice composto dalle lettere IP seguite da due cifre ed eventualmente da una terza lettera addizionale.
La prima cifra (1-6) indica il grado di protezione contro i corpi estranei e i contatti diretti
La seconda cifra (1-8) indica il grado di protezione contro la penetrazione dei liquidi
La lettera addizionale (A-D) designa il livello di inaccessibilità dell’involucro alle dita o alla mano, oppure ad oggetti impugnati da una persona (usata solo se la protezione contro
l’accesso è superiore a quella definita con la prima cifra caratteristica)
Un involucro con un determinato grado di protezione è idoneo anche per ogni altro grado inferiore
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elettrici
Scopo
Verificare che tutti i materiali, gli apparecchi e le macchine installati in ambienti speciali (acqua e/o polvere) abbiano grado di protezione adeguato ai fini della sicurezza, della funzionalità e della durata e/o conforme alle prescrizioni del progetto o di capitolato
Verifica dei gradi di protezione degli involucri
Esami a vista
Scelta dei componenti
elettrici e delle misure di
protezione idonei
(influenze esterne)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Oggetti d’analisi Accertamenti
Prova penetrazione solidiSfera O 12mm
Dito di prova O 8mm
grado di protezione ≥ IP21a) componenti installati in luoghi umidi
Protezione dal
contatto con le dita
Protezione dallo
stillicidio
Prova tenuta d’acquaCaduta pioggia da 20 cm con intensità di 5 mm/min per 10 min
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elettrici
Verifica dei gradi di protezione degli involucri
Esami a vista
Scelta dei componenti
elettrici e delle misure di
protezione idonei
(influenze esterne)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
grado di protezione ≥ IP23
Oggetti d’analisi Accertamenti
b) componenti installati in luoghi esposti alle intemperie ma non soggetti a spruzzi o a pioggia battente
grado di protezione ≥ IP34c) componenti soggetti a spruzzi, pioggia a stravento, intemperie
Protezione ordinaria dai solidi
Protezione contro gli
spruzzi
Prova penetrazione solidiFilo O 2,5 mm spinto con la
forza di 3N
Prova tenuta d’acquaSpruzzi da tutte le direzioni con intensità di 10 l/min per 10 min
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elettrici
Verifica dei gradi di protezione degli involucri
Esami a vista
Scelta dei componenti
elettrici e delle misure di
protezione idonei
(influenze esterne)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Oggetti d’analisi Accertamenti
grado di protezione ≥ IP55d) componenti installati in locali di lavaggio o in ambienti occasionalmente polverosi
Protezione contro la polvere
Protezione contro i
getti d’acqua
Prova penetrazione solidiCamera a polvere di talco con involucro in prova sotto vuoto
Prova tenuta d’acquaGetti d’acqua con manichetta O 6,3 mm pressione 0,3Atm distanza 3m tempo 3 min
grado di protezione ≥ IP66e) componenti installati in ambienti dove si fa uso di getti d’acqua o permanenti polverosi
Le verifiche degli impianti
elettrici
Verifica dei gradi di protezione degli involucri
Esami a vista
Scelta dei componenti
elettrici e delle misure di
protezione idonei
(influenze esterne)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Oggetti d’analisi Accertamenti
grado di protezione ≥ IP67f) componenti installati in ambienti con pericolo di inondazione occasionale e temporanea o su terreno soggetto a pozzanghere
Stagno alla polvere
Protezione contro
l’immersione temporanea
Prova penetrazione solidiCamera a polvere di talco con involucro in prova sotto vuoto
Prova tenuta d’acquaImmersione con battente di 1m per 30 min
certificazione di idoneità rilasciata da enti autorizzati o autocertificazione del costruttore
g) materiale installato in altri ambienti speciali (temperatura elevata, vibrazioni, muffe, atmosfere corrosive, ecc..)
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elettrici
I contatti diretti e indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
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Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Secondo la Norma CEI 64-8 :
• Contatti diretti sono i contatti da parte di una persona con una parte dell’impianto elettrico che si trova normalmente in tensione (parte attiva)
• Contatti indiretti sono i contatti da parte di una persona verso quelle parti dell’impianto elettrico che normalmente non sono in tensione, ma che possono esserlo se si ha un cedimento dell’isolamento elettrico
La Norma CEI 64-8 suddivide i metodi di protezione dai contatti diretti e indiretticome segue (art. 410):
• protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti (sistemi SELV, PELV, FELV)
• protezione contro i contatti diretti
•protezione contro i contatti indiretti
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elettrici
I contatti diretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Nei sistemi diversi da quelli a bassissima tensione (SELV,PELV, FELV) è obbligatorio adottare un metodo di protezione contro i contatti diretti. Questi possono assicurare :
I metodi che assicurano una protezione totale o parziale sono dei metodi di protezione passiva perché tendono ad evitare i contatti diretti.
Esiste (unico) anche un metodo di protezione attiva dai contatti diretti, rappresentato dall’uso di interruttori differenziali ad alta sensibilità (con corrente nominale differenziale
d’intervento non superiore a 30 mA). Tuttavia, in sede nazionale ed internazionale è stato stabilito di considerare l’interruttore differenziale come mezzo di protezione addizionale e non sostitutivo delle altre misure di sicurezza contro i contatti diretti
• Protezione totale impedisce sia il contatto volontario sia il contatto accidentale, a meno che si ricorra ad un attrezzo o venga volontariamente danneggiato il sistema di protezione
• Protezione parziale impedisce solo il contatto accidentale, e può essere adottata solo in locali accessibili esclusivamente da parte di persone addestrate
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elettrici
I contatti diretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
La protezione totale contro i contatti diretti può essere assicurata :
• mediante isolamento delle parti attive
• mediante l’uso di involucri o barriere
involucro elemento che garantisce la protezione di un componente elettrico contro determinati agenti esterni e, in ogni direzione, contro i contatti diretti
barriera elemento che assicura la protezione contro i contatti diretti nelle direzioni abituali di accesso
La protezione parziale contro i contatti diretti può essere assicurata :
• mediante ostacoli
• mediante distanziamento
ostacolo elemento inteso a prevenire contatti diretti involontari con le parti attive, ma non a impedire i contatti intenzionali; possono essere rimossi senza l’uso di una chiave o di un attrezzo, ma devono essere fissati in modo da impedire la rimozione accidentale
distanziamento si intende realizzato allorquando parti simultaneamente accessibili a tensione diversa non siano a portata di mano
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elettrici
Controllo dello stato degli isolanti e degli involucri
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti con elementi in tensione
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) isolamento delle parti attive di tutti i componenti (prese a spina, apparecchi, quadri, scatole di derivazione,ecc..)
Accertare che tutte le parti attive siano adeguatamente isolate oppure siano protette da involucri o barriere che impediscano il contatto con le dita (IPXXB)
Isolamento totale rimovibile solo mediante
distruzione
Posa verticale IPXXB
Accertare che i componenti installati su piani orizzontali superiori accessibili abbiano grado di protezione non inferiore a IPXXD
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elettrici
Controllo dello stato degli isolanti e degli involucri
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti con elementi in tensione
Oggetti d’analisi Accertamenti
b) fissaggio degli involucri e idoneità Accertare che coperchi, portelli, ripari siano asportabili solo con operazioni volontarie se danno accesso a parti in tensione con protezione inferiore a IPXXB
Apertura di coperchi
e dei portelli con
utensili
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elettrici
Controllo degli ostacoli e delle misure di protezione mediante distanziamento nei luoghi accessibili a sole persone addestrate
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti con elementi in tensione durante le operazioni riservate a personale addestrato in luoghi segregati (cabine, retro quadri)
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Cabine Accertare che l’accesso sia impedito ai non addetti mediante apposite chiusure e che esistano i cartelli monitori
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elettrici
Controllo degli ostacoli e delle misure di protezione mediante distanziamento nei luoghi accessibili a sole persone addestrate
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti con elementi in tensione durante le operazioni riservate a personale addestrato in luoghi segregati (cabine, retro quadri)
Oggetti d’analisi Accertamenti
b) Ambienti contenenti apparecchi soggetti a manovre, ripristino o sostituzioni durante l’ordinario esercizio
Accertare che le parti nude in tensione contenute entro il volume di accessibilitàsiano protette da ostacoli che impediscano il contatto accidentale con la mano
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elettrici
I contatti indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
I contatti indiretti sono i contatti di una persona con una massa o con una parte conduttrice connessa con la massadurante un guasto di isolamento. E’ possibile adottare :
• Metodi di protezione con interruzione automatica del circuito che prevedono il collegamento della massa dell’apparecchio a terra tramite un conduttore di protezione e l’inserimento di dispositivi di interruzione (protezione repressiva)
• Metodi di protezione senza interruzione automatica del circuito che tendono ad impedire il verificarsi di condizioni di pericolo (protezione preventiva). Rientrano in questa categoria:
• protezione con componenti di classe II
• protezione per separazione elettrica
• protezione per mezzo di luoghi non conduttori
• protezione nei sistemi a bassissima tensione di sicurezza (sistemi SELV, PELV, FELV che garantiscono la protezione anche contro i contatti diretti)
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elettrici
I contatti indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
• Protezione con componenti di classe II consiste nell’utilizzare materiali elettrici (apparecchi, quadri, condutture, cassette di derivazione, ecc..) con isolamento supplementare con l’intento di evitare che il cedimento dell’isolamento principale possa creare tensioni pericolose sull’involucro. L’insieme dell’isolamento principale e supplementare èdenominato doppio isolamento oppure, se l’isolamento è unico ma equivalente al doppio isolamento, isolamento rinforzato
Le verifiche degli impianti
elettrici
I contatti indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
• Protezione per separazione elettrica in un sistema isolato completamente da terra chi venisse in contatto con una parte in tensione non correrebbe alcun rischio in quanto, se l’impianto è tanto poco esteso da poter trascurare le correnti capacitive, è impossibile la chiusura del circuito verso terra per cui la tensione sulla persona è limitata dall’elevata impedenza verso terra del sistema. Questo tipo di protezione si può ottenere quando l’apparecchio è alimentato da una sorgente autonoma (gruppo elettrogeno,
batterie) o dalla rete di distribuzione generale tramite un trasformatore che ha il compito di isolare il circuito secondario dagli altri circuiti elettrici e da terra (trasformatore d’isolamento, che prevede la separazione elettrica fra gli avvolgimenti primari e secondari realizzata mediante un
doppio isolamento o un isolamento rinforzato)
Le verifiche degli impianti
elettrici
I contatti indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
• Protezione per mezzo di luoghi non conduttori in un ambiente isolato un contatto con una parete in tensione non è pericoloso in quanto non fluisce nessuna corrente attraverso il corpo umano isolato da terra. Un ambiente si dice isolato quando le pareti e il pavimento presentano in ogni punto una resistenza verso terra :
• ≥ 50 kΩ per tensioni nominali fino a 500 V
• ≥ 100 kΩ per tensioni nominali maggiori di 500 V
Gli apparecchi che devono essere usati in questi locali isolanti sono apparecchi di classe 0, dotati del solo isolamento principale e senza morsetto di terra (il collegamento a terra sarebbe controproducente per la sicurezza contro i contatti diretti, poiché renderebbe pericoloso un eventuale contatto simultaneo di una persona tra una parte attiva e la massa connessa a terra)
Per la sua particolarità questo sistema non è ammesso negli edifici civili e viene applicato solo in casi particolari
Le verifiche degli impianti
elettrici
I contatti indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
• Protezione per mezzo di luoghi non conduttori in un ambiente isolato un contatto con una parete in tensione non è pericoloso in quanto non fluisce nessuna corrente attraverso il corpo umano isolato da terra
Le verifiche degli impianti
elettrici
I contatti indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
• Protezione per interruzione automatica dell’alimentazione in questo caso devono essere impiegati apparecchi di classe I dotati di isolamento principale e di un morsetto per il collegamento della massa al conduttore di protezione. I dispositivi di interruzione automatica del circuitodevono intervenire in un tempo tanto più breve quanto maggiore è la tensione sulle masse, secondo una curva limite tensione-tempo compatibile con la protezione del corpo umano.
Sistema TT
I requisiti della protezione dipendono dal tipo di sistema elettrico di alimentazione ( TT, TN o IT ).
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elettrici
I contatti indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
• Protezione per interruzione automatica dell’alimentazione in questo caso devono essere impiegati apparecchi di classe I dotati di isolamento principale e di un morsetto per il collegamento della massa al conduttore di protezione. I dispositivi di interruzione automatica del circuitodevono intervenire in un tempo tanto più breve quanto maggiore è la tensione sulle masse, secondo una curva limite tensione-tempo compatibile con la protezione del corpo umano.
I requisiti della protezione dipendono dal tipo di sistema elettrico di alimentazione ( TT, TN o IT ).
Sistema TN
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elettrici
I contatti indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
• Protezione per interruzione automatica dell’alimentazione in questo caso devono essere impiegati apparecchi di classe I dotati di isolamento principale e di un morsetto per il collegamento della massa al conduttore di protezione. I dispositivi di interruzione automatica del circuitodevono intervenire in un tempo tanto più breve quanto maggiore è la tensione sulle masse, secondo una curva limite tensione-tempo compatibile con la protezione del corpo umano.
I requisiti della protezione dipendono dal tipo di sistema elettrico di alimentazione ( TT, TN o IT ).
Sistema IT
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elettrici
L’impianto di Terra
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
L’impianto di terra costituisce fondamentalmente un mezzo per disperdere correnti elettriche nel terreno e per proteggere, unitamente ai dispositivi d’interruzione automatica del circuito, le persone dal pericolo di elettrocuzione.
Le verifiche degli impianti
elettrici
L’impianto di Terra
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Il dispersore è un corpo metallico o l’insieme di corpi metallici in contatto elettrico col terreno utilizzati intenzionalmente o di fattoper disperdere correnti elettriche
DA dispersore intenzionale
DN dispersore di fatto
Le verifiche degli impianti
elettrici
L’impianto di Terra
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
La massa è la parte conduttrice di un componente elettrico che può essere toccata e che non è in tensione in condizioni ordinarie, ma che può andare in tensione in condizioni di guasto
DA dispersore intenzionale
DN dispersore di fatto
M massa
Le verifiche degli impianti
elettrici
L’impianto di Terra
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
La massa estranea è una parte conduttrice non facente parte dell’impianto elettrico in grado di introdurre un potenziale, generalmente un potenziale di terra
DA dispersore intenzionale
DN dispersore di fatto
M massa
ME massa estranea
Le verifiche degli impianti
elettrici
L’impianto di Terra
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Il conduttore di protezione è il conduttore prescritto per alcune misure di protezione contro i contatti indiretti per il collegamento di alcune delle seguenti parti: masse, masse estranee, collettore principale di terra, dispersore
DA dispersore intenzionale
DN dispersore di fatto
M massa
ME massa estranea
PE conduttore di protezione
Le verifiche degli impianti
elettrici
L’impianto di Terra
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Il conduttore di terra è il conduttore di protezione che collega il collettore (o nodo) principale di terra al dispersore o i dispersori tra loro
DA dispersore intenzionale
DN dispersore di fatto
M massa
ME massa estranea
PE conduttore di protezione
CT conduttore di terra
Le verifiche degli impianti
elettrici
L’impianto di Terra
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Il collettore o nodo principale di terra è l’elemento che raccoglie, collegandoli tra loro, il dispersore, i conduttori di protezione, compresi i conduttori equipotenziali e di terra
DA dispersore intenzionale
DN dispersore di fatto
M massa
ME massa estranea
PE conduttore di protezione
CT conduttore di terra
MT nodo principale di terra
Le verifiche degli impianti
elettrici
L’impianto di Terra
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
I conduttori equipotenziali collegano fra di loro parti che normalmente si trovano al potenziale di terra garantendo quindi l’equipotenzialità fra l’impianto di terra e le masse estranee. Sono detti principali se collegano le masse estranee al nodo o collettore principale di terra, supplementari negli altri casi
DA dispersore intenzionale
DN dispersore di fatto
M massa
ME massa estranea
PE conduttore di protezione
CT conduttore di terra
MT nodo principale di terra
EQP conduttore equipotenziale
principale
EQS conduttore equipotenziale
supplementare
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo delle sezioni minime dei conduttori e dei colori distintivi
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare che i conduttori abbiano adeguata consistenza meccanica e che siano inconfondibili i conduttori a tensione diversa
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Sezioni * Non devono essere inferiori alle minime previste dal capitolato e dalle Norme CEI (64,20, 27)
b) Colori dei conduttori • Tassativo ed esclusivo il colore giallo-verde per i conduttori di protezione e di collegamento equipotenziale costituiti da cavi isolati
• Neutro blu chiaro
• Fasi diverse distinte da colori diversi
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo preliminare dei collegamenti a terra dei componenti di classe 1
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare l’esistenza, l’integrità e la consistenza meccanica dell’impianto di protezione contro il pericolo di contatti indiretti mediante messa a terra
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Identificazione dei conduttori di protezione (PE) ed equipotenziali (EQ)
Isolanti e collari devono essere di colore giallo-verde
b) Identificazione dei morsetti previsti dalle specifiche norme
Devono essere contrassegnati con i contrassegni
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo preliminare dei collegamenti a terra dei componenti di classe 1
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare l’esistenza, l’integrità e la consistenza meccanica dell’impianto di protezione contro il pericolo di contatti indiretti mediante messa a terra
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Consistenza meccanica Le sezioni dei conduttori non devono essere inferiori a quelle indicate nelle tabelle
metà di quello di fase
oltre 35 mm2
16 mm225 mm2 ÷ 35 mm2
uguale a quello di fase
fino a 16 mm2
Sezione conduttore di protezione PE
Sezione conduttore di fase
EQP = 16 mm2PE = 25 mm2
EQP = 25 mm2PE ≥ 35 mm2
EQP = 10 mm2PE = 16 mm2
EQP = 6 mm2PE ≤ 10 mm2
Sezione conduttore equipotenziale EQP
Sezione conduttore di protezione PE
EQS ≥ 2,5 mm2 con protezione meccanica 4mm2 senza protezione meccanica
Collegamento massa estranea-massa estranea oppure massa estranea-terra
EQS ≥ a ½ della sezione del corrispondente PE
Collegamento massa-massa estranea
EQS ≥ al PE di sezione minore
Collegamento massa-massa
Sezione del conduttore di protezione
Dimensioni minime dei conduttori equipotenzialiprincipali e supplementari in relazione alla sezione dei PE
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo preliminare dei collegamenti a terra dei componenti di classe 1
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare l’esistenza, l’integrità e la consistenza meccanica dell’impianto di protezione contro il pericolo di contatti indiretti mediante messa a terra
Oggetti d’analisi Accertamenti
d) Collegamenti Devono essere collegate al PE :
• tutte le masse (compresi gli apparecchi illuminanti)
• tutti i poli di terra delle prese a spina
• tutte le masse estranee presenti nell’area dell’impianto
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo preliminare dei collegamenti a terra dei componenti di classe 1
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare l’esistenza, l’integrità e la consistenza meccanica dell’impianto di protezione contro il pericolo di contatti indiretti mediante messa a terra
Oggetti d’analisi Accertamenti
e) Conduttori di protezione costituiti da strutture metalliche ed involucri
Devono essere assicurate :
• protezione contro il danneggiamento meccanico,chimico,elettrochimico,elettrodinamico sia delle strutture che delle connessioni
• continuità elettrica attraverso adatte connessioni
• conduttanza almeno uguale a quella dell’equivalente connessione in condutture di rame
• connessione con condutture di protezione nei punti predisposti per le giunzioni o le derivazioni
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo preliminare dei collegamenti a terra dei componenti di classe 1
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare l’esistenza, l’integrità e la consistenza meccanica dell’impianto di protezione contro il pericolo di contatti indiretti mediante messa a terra
Oggetti d’analisi Accertamenti
f) Continuità Nessun interruttore per nessun motivo e in nessuna circostanza deve interrompere il conduttore di protezione o il PEN
g) Tracciato e sezionabilità I conduttori PE devono, in linea di massima, seguire il tracciato dei rispettivi conduttori di fase e far capo a scatole di derivazione che consentano il sezionamento in caso di ricerca di guasti
h) Conduttore PEN • Sezione ≥ 10 mm2
• Origine unica in cabina
• Continuità
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Collegamenti equipotenziali delle tubazioni
Collegamento al morsetto di terra di :• tubazione acqua calda e fredda in ingresso e/o uscita dal locale
• tubazione gas in ingresso e/o uscita dal locale
• tubazione termosifoni in ingresso e/o uscita dal locale
• tubazione metallica di scarico
• masse estranee
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
Oggetti d’analisi Accertamenti
b) Conduttori equipotenziali e mezzi di connessione alle masse estranee
• Sezioni ≥ 2,5 mm2
• Collari e morsetti idonei al buon collegamento
• Ispezionabilità delle connessioni o possibilità di verifica strumentale delle idoneità
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
La Norma CEI 64-8 individua tre zone di pericolosità decrescente con la distanza dal bordo della vasca o dal piatto doccia (zona 1, zona 2 e zona 3 ) mentre il volume interno alla vasca o al piatto doccia è denominato zona 0
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Prese ed apparecchi di comando • Ubicazione fuori dalle zone 0 – 1 - 2
• Esistenza di un interruttore differenziale con Idn ≤ 30 mA (anche nel centralino)
Zone di rispetto dei bagni
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
Oggetti d’analisi Accertamenti
d) Apparecchi illuminanti • Con grado di protezione ≥ IP24 se ubicati nella zona 2oppure SELV se ubicati nella zona 1
Zone di rispetto dei bagni
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
Oggetti d’analisi Accertamenti
e) Altri apparecchi • Grado di protezione ≥ IP21
• Ubicazione fuori dalle zone 0 – 1 - 2 (a meno che non siano SELV)
Zone di rispetto dei bagni
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
Oggetti d’analisi Accertamenti
f) Condutture • Scatole di derivazione fuori dalle zone 0 – 1 - 2
• Linee in tubo di materiale isolante se incassate a profondità ≤ 5 cm
Zone di rispetto dei bagni
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
Oggetti d’analisi Accertamenti
g) Scalda-acqua elettrico • Collegamento breve con cavo munito di guaina se ubicato nella zona 1
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei bagni
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Accertare l’idoneità delle misure di sicurezza contro il pericolo di contatti diretti ed indiretti nei locali da bagno e da doccia
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dell’idoneità e della funzionalità dei quadri
Scopo
Accertare la rispondenza dei quadri ai dati di capitolato ed agli schemi di progettoIntroduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Circuiti • Conformità agli schemi di progetto
• Poteri di interruzione e correnti nominali conformi al progetto
• Installazione sul conduttore di fase
b) Interruttori automatici
Calcoli dicontrollo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dell’idoneità e della funzionalità dei quadri
Scopo
Accertare la rispondenza dei quadri ai dati di capitolato ed agli schemi di progetto
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Strutture • Dimensioni, componibilità e predisposizione dei pannelli conformi al progetto
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Per strumenti di misura (pannello a cerniera)
Per apparecchi modulari fino a 100A
Per grossi interruttori fino a 1600A
Supporti per morsettiere e per apparecchi di qualsiasi tipo non modulari
Calcoli dicontrollo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dell’idoneità e della funzionalità dei quadri
Scopo
Accertare la rispondenza dei quadri ai dati di capitolato ed agli schemi di progetto
Oggetti d’analisi Accertamenti
d) Identificazione • Targhette distintive di ciascuna apparecchiatura (indicante il nome o il marchio di fabbrica
del costruttore e il tipo di apparecchio)
• Numerazione delle morsettiere conforme alla numerazione sullo schema
• Identificazione delle linee di arrivo ed in partenza conforme allo schema
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
e) Dati elettrici Completezza dei dati:• Rispondenza alle Norme CEI
• Tensione nominale di isolamento
• Tensione nominale di funzionamento
• Corrente nominale
• Grado di protezione
Calcoli dicontrollo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo del dimensionamento e dei provvedimenti di protezione dei quadri
Scopo
Verificare la rispondenza dei quadri alle Norme CEI 17-13/1 e 17-13/3
Oggetti d’analisi Accertamenti
f) Cablaggio e funzionamento elettrico Ispezionare l’apparecchiatura e il cablaggio :
• fattore di contemporaneità
• morsetti di connessione di conduttori esterni
• terminali per il neutro
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare la rispondenza dei quadri alle Norme CEI 17-13/1 e 17-13/3
Oggetti d’analisi Accertamenti
g) Misure di protezione Verificare la protezione contro i contatti diretti e indiretti
Esami a vista
Misure di protezione
contro i contatti diretti e indiretti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Involucri esterni metallici di classe 1 collegati a terra con l’eccezione di piccoli componenti
Supporti interni (se inaccessibili durante il normale esercizio la messa a terra non è necessaria)
Controllo del dimensionamento e dei provvedimenti di protezione dei quadri
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Accertare che i materiali, le apparecchiature e le macchine non soggetti ad altri collaudi specifici abbiano caratteristiche funzionali e dimensionali conformi alle prescrizioni di capitolato
Oggetti d’analisi
Prese CEI 23-12
Interruttori di manovra
Differenziali da incasso 10 mA
Light dimmer
Interruttori crepuscolari
Canale per illuminazione soffitto
Canali portacavi in lamiera
Colonna portapparecchi in alluminio
Corpi illuminanti
Esami a vista
Precauzioni contro la
propagazione del fuoco
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Accertamento dell’idoneità del materiale e degli apparecchi
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Accertare la rispondenza degli impianti elettrici alla Norma CEI 64-8 nei seguenti ambienti :
A. luoghi caratterizzati dall’elevata densità di affollamento o dall’elevato tempo di sfollamento, o dall’elevato danno che potrebbe provocare un incendio (locali
di spettacolo, scuole, alberghi, locali di esposizione, stazioni sotterranee di ferrovia e metropolitane,ecc..)
B. fabbricati realizzati con strutture combustibili (edifici con strutture portanti in legno)
C. luoghi contenenti materiali combustibili solidi o liquidi * con elevata temperatura d’infiammabilità (locali caldaia a olio combustibile o a carbone)
Esami a vista
Precauzioni contro la
propagazione del fuoco
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio
* per materiale combustibile localizzato e controllato la zona pericolosa entro la quale gli impianti elettrici devono avere i requisiti prescritti è individuata dal volume evidenziato
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi
Esami a vista
Precauzioni contro la
propagazione del fuoco
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio
Accertamenti
a) Idoneità dei componenti • Non devono essere presenti nel luogo componenti elettrici non necessari al luogo stesso
• Non devono essere installati nelle vie d’uscita apparecchi elettrici contenenti fluidi infiammabili
• Nei luoghi con presenza di pubblico i dispositivi di comando e manovra devono essere chiusi a chiave
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi
Esami a vista
Precauzioni contro la
propagazione del fuoco
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio
Accertamenti
b) Resistenza al calore anormale ed al fuoco
Tutti i componenti elettrici devono aver superato le prove di comportamento previste dalle specifiche norme CEI o le prove riportate in tabella
850 °C100 °CParti che tengono in posizione elementi in tensione
650 °C60 °CPasserelle e canali esterni
650 °C70 °CComponenti applicati a pareti
850 °C70 °CComponenti da incasso in pareti vuote
550 °C60 °CComponenti da incasso sotto intonaco
Attitudine a non innescare l’incendio(prova al filo incandescente)
Resistenza al calore(prova in stufa)
Modalità di posa e tipi di componente
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi
Esami a vista
Precauzioni contro la
propagazione del fuoco
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio
Accertamenti
c) Distanza degli apparecchi di illuminazione dagli oggetti combustibili illuminati
La distanza per i faretti non deve essere inferiore a :
• 0,5 m per potenza fino a 100W
• 0,8 m per potenza da 100 a 300 W
• 1m per potenza da 300 a 500 W
d) Conduttore PEN Non deve essere impiegato (è consentito per le
condutture in transito)
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi
Esami a vista
Precauzioni contro la
propagazione del fuoco
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio
Accertamenti
e) Condutture • Non devono costituire ostacolo lungo le vie d’uscita
• Non devono provocare riscaldamenti di parti metalliche adiacenti per effetto induttivo
• Devono essere costituite in modo tale da non provocare innesco o propagazione dell’incendio :
a) non necessitano di provvedimenti le condutture incassate in strutture incombustibili, in tubi o canalette metalliche, condutture a isolamento minerale con guaina metallica
b) condutture con conduttori attivi schermati da conduttori metallici messi a terra necessitano di protezione contro le propagazioni dell’incendio (realizzato mediante distanziamenti di almeno 250 mm). Sono tali i cavi multipolari con conduttore di protezione concentrico, cavi con schermi sulle singole anime
c) Le altre condutture devono essere protette come al punto b) ed avere protezione dei circuiti terminali mediante interruttori differenziali con Idn ≤ 0,5 A
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi
Esami a vista
Precauzioni contro la
propagazione del fuoco
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei luoghi a maggior rischio in caso d’incendio
Accertamenti
f) Grado di protezione in luoghi con presenza di combustibili (B e C)
Tutti i componenti che possono produrre archi e scintille devono essere racchiusi in involucri IP4X
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta dei conduttori per quanto concerne la
loro portata e la caduta di
tensione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo del coordinamento fra correnti d’impiego, portate dei conduttori e caratteristiche d’intervento dei dispositivi di protezione da sovraccarico
Scopo
Verificare il corretto dimensionamento dei conduttori in relazione alle correnti d’impiego Ib , alle portate dei conduttori Iz ed ai dispositivi di protezione contro i sovraccarichi installati
Ogni conduttore dell’impianto elettrico è caratterizzato da :
• corrente di impiego Ib corrente che in condizioni normali percorre il cavo (valutabile in base ai dati di
progetto: tensione nominale del sistema, potenza dei carichi da alimentare, fattore di potenza medio)
• portata termica Iz il massimo valore della corrente che può fluire in essa, in regime permanente ed in
determinate condizioni senza che la sua temperatura superi un valore specificato (art. 21-5 norma CEI 64-8)
L’intensità di corrente che si ha nelle normali condizioni di funzionamento di un’apparecchiatura elettrica viene definita corrente nominale. In realtà alcune apparecchiature elettriche, a seconda dell’impiego, funzionano ad una potenza variabile con un assorbimento di corrente anch’esso variabile. Un’apparecchiatura funziona in regime di sovracorrente tutte le volte che è interessata da un valore di corrente maggiore di quello nominale
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta dei conduttori per quanto concerne la
loro portata e la caduta di
tensione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo del coordinamento fra correnti d’impiego, portate dei conduttori e caratteristiche d’intervento dei dispositivi di protezione da sovraccarico
Scopo
Verificare il corretto dimensionamento dei conduttori in relazione alle correnti d’impiego Ib , alle portate dei conduttori Iz ed ai dispositivi di protezione contro i sovraccarichi installati
La norma CEI 64-8 definisce sovracorrente una corrente superiore alla portata della conduttura (art. 25-6)
Le sovracorrenti possono essere dovute a :
• sovraccarichi
• cortocircuiti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta dei conduttori per quanto concerne la
loro portata e la caduta di
tensione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo del coordinamento fra correnti d’impiego, portate dei conduttori e caratteristiche d’intervento dei dispositivi di protezione da sovraccarico
Scopo
Verificare il corretto dimensionamento dei conduttori in relazione alle correnti d’impiego Ib , alle portate dei conduttori Iz ed ai dispositivi di protezione contro i sovraccarichi installati
La norma CEI 64-8 (art. 431-1) impone che i conduttori attivi debbano essere protetti da uno o più dispositivi che interrompano automaticamente l’alimentazione quando si produce un sovraccarico o un cortocircuito.
Queste situazioni, entrambe pericolose, possono essere affrontate in modo distinto oppure contemporaneamente utilizzando i seguenti dispositivi :
• Relè termici (sovraccarichi)
• Interruttori automatici magnetotermici (sovraccarichi e corto circuiti)
• Fusibili (sovraccarichi e corto circuiti)
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta dei conduttori per quanto concerne la
loro portata e la caduta di
tensione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo del coordinamento fra correnti d’impiego, portate dei conduttori e caratteristiche d’intervento dei dispositivi di protezione da sovraccarico
Scopo
Verificare il corretto dimensionamento dei conduttori in relazione alle correnti d’impiego Ib , alle portate dei conduttori Iz ed ai dispositivi di protezione contro i sovraccarichi installati
Un dispositivo per la protezione contro il sovraccarico è caratterizzato da:
• corrente nominale In
• corrente convenzionale di funzionamento If il valore di corrente che provoca sicuramente l'apertura del dispositivo di protezione nel tempo convenzionale
Le caratteristiche di funzionamento di un dispositivo di protezione delle condutture contro i sovraccarichi devono soddisfare le seguenti condizioni (art. 433-2 Norma CEI 64-8):
Ib ≤ In ≤ Iz (1)
If ≤ 1,45 Iz (2)
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta dei conduttori per quanto concerne la
loro portata e la caduta di
tensione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo del coordinamento fra correnti d’impiego, portate dei conduttori e caratteristiche d’intervento dei dispositivi di protezione da sovraccarico
Scopo
Verificare il corretto dimensionamento dei conduttori in relazione alle correnti d’impiego Ib , alle portate dei conduttori Iz ed ai dispositivi di protezione contro i sovraccarichi installati
Oggetti d’analisi Condizioni da verificare
a) Circuiti terminali di allacciamento di un solo utilizzatore
• Ib = I dove I è la corrente nominale dell’utilizzatore fisso o delle prese
b) Circuiti dorsali o principali • Ib = K ( ∑ I ) dove K è il coefficiente di contemporaneità conforme al progetto e I le correnti
nominali degli utilizzatori fissi o delle prese
c) Portate conduttori • Ib ≤ Iz dove Iz è la portata valutabile dalle tabelle UNEL 35034-70 e CEI 20-21
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta dei conduttori per quanto concerne la
loro portata e la caduta di
tensione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Controllo del coordinamento fra correnti d’impiego, portate dei conduttori e caratteristiche d’intervento dei dispositivi di protezione da sovraccarico
Scopo
Verificare il corretto dimensionamento dei conduttori in relazione alle correnti d’impiego Ib , alle portate dei conduttori Iz ed ai dispositivi di protezione contro i sovraccarichi installati
Oggetti d’analisi Condizioni da verificare
d) Protezione dei conduttori dal sovraccarico
• Per protezione mediante interruttore automatico magnetotermico
In ≤ Iz• Per altri apparecchi (fusibili, relé termici)
In ≤ IzIf ≤ 1,45 Iz
(da tabella Norma CEI 32-1 If pari a 1,6 In)
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta dei conduttori per quanto concerne la
loro portata e la caduta di
tensione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Calcolo di verifica delle cadute di tensione nelle linee di distribuzione e terminali
Scopo
Verificare che le cadute di tensione non superino il 4% del valore al punto di fornitura negli impianti per usi residenziali e similari (alternativa alla prova corrispondente)
Oggetti d’analisi Condizioni da verificare
a) Linee di distribuzione • ∆V% ≤ 2 ÷ 3%
Per linea a 220/380V :
∆V% = ∆Vf / 2,2
∆Vf = Ib L ( R cosΦ + X sinΦ)
∆Vf caduta di tensione in Volt proiettata sul vettore tensione di fase
Ib corrente d’impiego in Ampère della linea
Φ angolo di sfasamento tra la corrente e la tensione di fase
R resistenza al metro in Ώ /m (tabella UNEL 35023-70)
X reattanza al metro in Ώ /m (tabella UNEL 35023-70)
L lunghezza della conduttura in m
Per circuiti monofase raddoppiare la lunghezza
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta dei conduttori per quanto concerne la
loro portata e la caduta di
tensione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Calcolo di verifica delle cadute di tensione nelle linee di distribuzione e terminali
Scopo
Verificare che le cadute di tensione non superino il 4% del valore al punto di fornitura negli impianti per usi residenziali e similari (alternativa alla prova corrispondente)
b) Circuiti terminali più sfavoriti
c) Circuito totale (a+b)
Oggetti d’analisi Condizioni da verificare
a) Linee di distribuzione • ∆V% ≤ 2 ÷ 3%
• ∆V% ≤ 1 ÷ 2%
• ∆V% ≤ 4%
• ∆V% ≤ 4% d) Impianto di illuminazione esterna
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare che gli apparecchi installati siano idonei a funzionare ed a sopportare le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche che siverificano nel loro punto d’installazione durante un corto circuito
La corrente presunta di cortocircuito in un punto di un impianto utilizzatore é la corrente che si avrebbe nel circuito se nel punto considerato si realizzasse un collegamento di resistenza trascurabile fra i conduttori in tensione
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito e poteri d’interruzione degli apparecchi; correnti di picco e di breve durata massime ammissibili nei quadri
Le verifiche degli impianti
elettrici
Nei circuiti trifase con neutro e conduttore di protezione si possono avere quattro diverse possibilità di cortocircuito:
• fase – fase
• fase – neutro
• fase - conduttore di protezione
• trifase equilibrato
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare che gli apparecchi installati siano idonei a funzionare ed a sopportare le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche che siverificano nel loro punto d’installazione durante un corto circuito
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito e poteri d’interruzione degli apparecchi; correnti di picco e di breve durata massime ammissibili nei quadri
Le verifiche degli impianti
elettrici
L’intensità della corrente presunta di cortocircuito dipende essenzialmente dai seguenti fattori :
• potenza del trasformatore di cabina (maggiore è la potenza maggiore è la corrente)
• lunghezza della linea a monte del guasto (maggiore é la lunghezza minore è la corrente)
Trasformatore
RE XE RL XL RL XL P
ICCLinee 1° tronco Linee 2° tronco
L1 L2
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Scopo
Verificare che gli apparecchi installati siano idonei a funzionare ed a sopportare le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche che siverificano nel loro punto d’installazione durante un corto circuito
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito e poteri d’interruzione degli apparecchi; correnti di picco e di breve durata massime ammissibili nei quadri
Le verifiche degli impianti
elettrici
Il dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve essere scelto in modo che :
• la sua corrente nominale non sia inferiore alla corrente d’impiego della conduttura
• il suo potere d’interruzione non sia inferiore alla corrente di cortocircuito nel punto d’installazione
• l’intervento risulti abbastanza rapido da impedire che il cavo possa assumere temperature superiori al limite ammissibile limitando quindi l’energia termica passante a valori sopportabili dal conduttore
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che gli apparecchi installati siano idonei a funzionare ed a sopportare le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche che siverificano nel loro punto d’installazione durante un corto circuito
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito e poteri d’interruzione degli apparecchi; correnti di picco e di breve durata massime ammissibili nei quadri
Oggetti d’analisi
a) Potere d’interruzione ICU degli apparecchi destinati alla protezione da corto circuito
• Calcolo della ICC nel punto d’installazione dell’apparecchio
• Verifica della condizione
ICC ≤ ICU
Calcoli e condizioni da verificare
b) Correnti nominali di breve durata ICW
dei circuiti di un quadro ( non munito di
dispositivi di protezione da cortocircuito incorporati)
• Calcolo della ICC interessante il quadro
• Verifica della condizione
ICC ≤ ICW
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che gli apparecchi installati siano idonei a funzionare ed a sopportare le sollecitazioni termiche ed elettrodinamiche che siverificano nel loro punto d’installazione durante un corto circuito
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito e poteri d’interruzione degli apparecchi; correnti di picco e di breve durata massime ammissibili nei quadri
Oggetti d’analisi Calcoli e condizioni da verificare
c) Correnti nominali di picco ICm dei circuiti di un quadro ( non munito di
dispositivi di protezione da cortocircuito incorporati)
• Calcolo della ICC interessante il quadro e della corrispondente corrente di picco Ip :
IP = n ICC
• Verifica della condizione
IP ≤ ICm
2,22,121,71,5n
0,20,250,30,50,7cosΦcc
>5020 ÷5010 ÷205 ÷10≤ 5ICC (kA)
Rapporto n tra corrente di picco e corrente presunta di corto circuito (CEI 17-13)
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che le linee siano protette dal corto circuito con apparecchi di protezione idonei a limitare la sollecitazione termica
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito, integrale di Joule e sollecitazioni termiche specifiche ammissibili nelle linee durante il corto circuito
Durante la fase di eliminazione del guasto da cortocircuito si sviluppa una certa quantità di energia che è lasciata passare dal dispositivo di protezione durante il suo intervento. Questa energia (che si trasforma in calore e va a
sollecitare le parti dell’impianto) è data dall’integrale di Joule0∫tI2dt e prende il
nome di energia specifica passante (di solito indicata con il termine I2dt ed espressa in A2s ).
Il valore di I2dt deve essere fornito dal costruttore che normalmente mette a disposizione curve caratteristiche (in funzione dei valori ICC) per ogni apparecchio
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che le linee siano protette dal corto circuito con apparecchi di protezione idonei a limitare la sollecitazione termica
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito, integrale di Joule e sollecitazioni termiche specifiche ammissibili nelle linee durante il corto circuito
L’energia specifica passante del dispositivo di protezione va confrontata con l’energia specifica di cortocircuito sopportabile dal cavo, valutabile come:
Ess = K2 S2
essendo :
K una costante caratteristica dei cavi (dipende dal materiale del conduttore e dal tipo di isolante)
S la sezione del cavo in mm2
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che le linee siano protette dal corto circuito con apparecchi di protezione idonei a limitare la sollecitazione termica
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito, integrale di Joule e sollecitazioni termiche specifiche ammissibili nelle linee durante il corto circuito
Oggetti d’analisi
a) Linee protette dal corto circuito e dal sovraccarico
In corrispondenza della corrente di cortocircuito a valle
dell’apparecchio di protezione (ICC= ICCmax), l’energia specifica passante di cortocircuito sia inferiore ai valori ammessi dal cavo:
0∫tI2dt ≤ K2 S2
Calcoli e condizioni da verificare
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che le linee siano protette dal corto circuito con apparecchi di protezione idonei a limitare la sollecitazione termica
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito, integrale di Joule e sollecitazioni termiche specifiche ammissibili nelle linee durante il corto circuito
I valori più elevati di corrente di corto circuito si hanno in prossimità dei morsetti di bassa tensione del trasformatore: allontanandosi dal trasformatore le correnti di corto circuito diminuiscono notevolmente per assumere valori molto bassi al termine delle linee lunghe.
Addirittura in fondo alla linea la corrente di corto circuito (ICC= ICCm), potrebbe essere di valore modesto tale da non permettere l’intervento della protezione magnetica in tempo utile
La presenza di una protezione termica è in genere considerata sufficiente a garantire la protezione contro il corto circuito in fondo alla linea dato che il basso valore di corrente è interpretabile come un sovraccarico
Esami a vista
Scelta e taratura dei
dispositivi di protezione e segnalazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che le linee siano protette dal corto circuito con apparecchi di protezione idonei a limitare la sollecitazione termica
Controllo del coordinamento fra correnti di corto circuito, integrale di Joule e sollecitazioni termiche specifiche ammissibili nelle linee durante il corto circuito
Oggetti d’analisi
b) Linee protette solo dal corto circuito Oltre all’accertamento visto nel caso precedente, anche in corrispondenza della corrente di
cortocircuito in fondo alla linea (ICC= ICCm) l’energia specifica passante di cortocircuito deve essere inferiore ai valori ammessi dal cavo:
I2CCm dt ≤ K2 S2
Calcoli e condizioni da verificare
Esami a vista
Presenza e corretta messa in opera dei
dispositivi di sezionamento
e comando
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Sezionamento, interruzione e comando
Per ragioni di sicurezza deve essere possibile interrompere il circuito quando è necessario :
• eseguire lavori su parti attive o nelle loro immediate vicinanze con pericolo di contatto diretto (interruzione per motivi elettrici o sezionamento)
• eseguire lavori su parti non elettriche di macchine ad azionamento elettrico che presentano rischi meccanici, chimici, termici, ecc..(interruzione per motivi non elettrici)
• rimuovere un pericolo imminente o limitare le conseguenze di unincidente (interruzione di emergenza)
Inoltre è possibile che un operatore debba aprire o chiudere un circuito per ragioni funzionali (comando funzionale)
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Presenza e corretta messa in opera dei
dispositivi di sezionamento
e comando
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Sezionamento, interruzione e comando
Secondo la Norma CEI 64-8 (art. 462) il sezionamento (o interruzione per motivi elettrici) è destinato ad assicurare la messa fuori tensione di tutta o di una parte dell’installazione, separandola da ogni sorgente di energia elettrica, in modo da garantire la sicurezza delle persone che eseguono lavori sull’impianto elettrico o nelle sue vicinanze
Ogni impianto elettrico deve essere sezionabile dalla rete di alimentazione.
Un dispositivo di sezionamento parziale deve essere previsto su ciascun circuito
Il sezionamento deve interessare tutti i poli del circuito dal quale può prevenire un pericolo: i conduttori di fase, non il conduttore di protezione.
Il dispositivo di sezionamento per eccellenza è il sezionatore definito come apparecchio di manovra che, per ragioni di sicurezza, assicura, nella posizione di aperto, una distanza di sezionamento che soddisfa a condizioni specificate.
Sono comunque accettabili come dispositivi di sezionamento anche interruttori automatici, fusibili, barrette, prese a spina.
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Presenza e corretta messa in opera dei
dispositivi di sezionamento
e comando
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Sezionamento, interruzione e comando
Secondo la Norma CEI 64-8 (art. 463) l’interruzione per motivi non elettriciè destinata ad interrompere l’alimentazione di macchine, che utilizzano energia elettrica, in modo da evitare danni, diversi da quelli dovuti a folgorazione o ad archi elettrici, alle persone che debbano avere accesso a tali macchine
Diversamente dal caso del sezionamento, il dispositivo di interruzione deve essere di tipo azionabile sotto carico anche da persona non addestrata nel settore elettrico, mentre i requisiti relativi alla distanza di sezionamento e all’interruzione onnipolare non sono strettamente necessari anche se consigliabili
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esami a vista
Presenza e corretta messa in opera dei
dispositivi di sezionamento
e comando
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Sezionamento, interruzione e comando
Secondo la Norma CEI 64-8 (art. 464) il comando d’emergenza deve intervenire a staccare l’alimentazione elettrica di tutto l’impianto per rimuovere il più rapidamente possibile i pericoli che possono sopravvenire inaspettatamente
L’arresto di emergenza deve bloccare tutti i movimenti che possono essere fonte di pericolo, evitando però di disalimentare l’impianto, permettendo così il funzionamento di altri circuiti come quello di frenatura
Un dispositivo per il comando d’emergenza è necessario ad esempio:
• impianti di ventilazione
• laboratori per prove e ricerche elettriche
• centrali termiche
• sistemi di pompaggio di liquidi infiammabili
Un dispositivo per l’arresto d’emergenza è necessario ad esempio:
• scale mobili
• nastri trasportatori
• porte azionate elettricamente
• alcuni tipi di macchine utensili
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Accertare la possibilità di operare con sicurezza la manutenzione elettrica e non elettrica su impianti e macchine
Esami a vista
Presenza e corretta messa in opera dei
dispositivi di sezionamento
e comando
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Presenza e corretta installazione dei dispositivi di sezionamento e di comando
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Interruttore generale • Presenza all’inizio di ogni unità d’impianto• Interruzione onnipolare• Idoneità alla funzione di sezionamento
b) Interruttori divisionali • Numero sufficiente a garantire minimi disservizi e facilità di controllo in caso di guasto
• Interruzione onnipolare• Idoneità alla funzione di sezionamento
c) Interruttori di macchine • Presenza in prossimità di ciascuna macchina pericolosa
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Accertare la possibilità di agire con tempestività ed affidabilitàsull’alimentazione elettrica per eliminare i pericoli dipendenti dal funzionamento di apparecchi, macchine o impianti
Esami a vista
Presenza e corretta messa in opera dei
dispositivi di sezionamento
e comando
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Verifica degli apparecchi per il comando e l’arresto di emergenza
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Interruttore d’emergenza a comando manuale
• Presenza a portata di mano nella vicinanza di macchine ed apparecchi pericolosi
b) Apparecchi d’emergenza telecomandati • Presenza su impianti pericolosi interessanti più macchine o più posti di lavoro
• Pulsanti di comando rossi su fondo giallo, con scritta emergenza in posizioni ben visibili ed agibili
Le verifiche degli impianti
elettrici
Verifica degli apparecchi di comando e delle prese di corrente
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Scopo
Accertare che gli apparecchi di comando e le prese a spina da incasso per usi domestici e similari abbiano caratteristiche conformi alle prescrizioni di capitolato e che siano adottati i prescritti provvedimenti di sicurezza di corrente
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Prese • Verifica della consistenza in funzione dell’uso del locale
• Verificare che il grado di protezione non sia inferiore a quello prescritto (IPXXB o IPXXD)
b) Spine • Verifica che le spine abbiano spinotti con calza, collari antistrappo del cavo e separatori tra il morsetto di terra e quelli di neutro e di fase
Esami a vista
Presenza e corretta messa in opera dei
dispositivi di sezionamento
e comando
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Verifica degli apparecchi di comando e delle prese di corrente
Scopo
Accertare che gli apparecchi di comando e le prese a spina da incasso per usi domestici e similari abbiano caratteristiche conformi alle prescrizioni di capitolato e che siano adottati i prescritti provvedimenti di sicurezza di corrente
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Apparecchi di comando unipolari • Verifica della consistenza in funzione dell’uso del locale
• Installazione sul conduttore di fase
Esami a vista
Presenza e corretta messa in opera dei
dispositivi di sezionamento
e comando
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Verifica dei tracciati per le condutture incassate
Scopo
Verificare ai fini della sicurezza la prevedibilità d’ubicazione delle linee elettriche incassate sotto intonaco e l’altezza dal pavimento delle prese
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Tubi incassati sotto intonaco • Percorsi preferibilmente rettilinei orizzontali, verticali o paralleli alle pareti
Le verifiche degli impianti
elettrici
Verifica dei tracciati per le condutture incassate
Scopo
Verificare ai fini della sicurezza la prevedibilità d’ubicazione delle linee elettriche incassate sotto intonaco e l’altezza dal pavimento delle prese
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Tubi incassati sotto intonaco • Percorsi preferibilmente rettilinei orizzontali, verticali o paralleli alle pareti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
• Altezza non inferiore a 17,5 cm dal pavimentob) Prese a parete
Calcoli dicontrollo
H ≥ 17,5 cm
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo di sfilabilità dei cavi e delle dimensioni dei tubi e dei condotti
Scopo
Verificare la possibilità di sostituire conduttori guasti e verificare che gli stipamenti non sottopongano l’isolante a sollecitazioni meccanicheIntroduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Sfilabilità • Estrarre uno o più cavi dai tubi o dai condotti
• Mantenimento della calibratura interna
• Diametro interno ≥ 10 mmb) Dimensioni tubi
• Conformità alla prescrizione della Norma CEI 23-14
c) Rispondenza normativa dei tubi
Le verifiche degli impianti
elettrici
Idoneità delle connessioni dei conduttori e degli apparecchi
Scopo
Accertare che l’impianto per cattive connessioni non sia soggetto a corto circuito, falsi contatti, guasti verso terra pericolosi per l’incolumità delle persone e delle cose
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Morsetti • Dimensioni idonee al conduttore serrato
• Serraggi con opportuna tenuta in trazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
12010090806050504030Forza massima applicabileAl conduttore in estrazione (N)
2516106642,51,51flessibile mm2
35251610642,51,5-rigido mm2Conduttori serrabili
876543210Grandezza del morsetto
Le verifiche degli impianti
elettrici
Idoneità delle connessioni dei conduttori e degli apparecchi
Scopo
Accertare che l’impianto per cattive connessioni non sia soggetto a corto circuito, falsi contatti, guasti verso terra pericolosi per l’incolumità delle persone e delle cose
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Morsetti • Dimensioni idonee al conduttore serrato
• Serraggi con opportuna tenuta in trazione
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
• Ispezionabilità e stipamento limitato
• Coperchi asportabili solo con operazioni volontarie
• Accessibilità
b) Scatole di derivazione
Calcoli dicontrollo
• Assenza di giunzioni vietatec) Modalità di connessione
Le verifiche degli impianti
elettrici
Verifica dell’isolamento nominale dei cavi e della separazione tra condutture differenti
Scopo
Accertare l’idoneità dell’isolamento a garantire la protezione contro il pericolo di contatti fra sistemi a tensioni diverseIntroduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Cavi separati • Ciascun cavo deve avere isolamento adeguato alla propria tensione d’esercizio
• Tutti i cavi devono avere isolamento adeguato alla tensione d’esercizio piùelevata
b) Cavi raggruppati con altri a differenti tensioni
• Non devono essere inseriti nello stesso tubo ma possono far capo ad una stessa scatola purché un diaframma li separi
c) Cavi appartenenti a sistemi diversi fra loro compatibili (energia e
segnalazione, energia e telecomandi,.. )
d) Cavi appartenenti a sistemi diversi fra loro incompatibili (energia e
telefoni, antenna TV e telefoni )
• Devono avere tubi protettivi e scatole indipendenti oppure, se inseriti nella stessa canaletta o scatola, devono essere separati da diaframma che permetta autonomia su ciascun sistema
Le verifiche degli impianti
elettrici
La protezione mediante bassissima tensione di sicurezza : sistemi SELV, PELV e FELV
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
I sistemi a bassissima tensione denominati anche sistemi di categoria 0sono quelli caratterizzati da una tensione nominale inferiore a 50V in corrente alternata e 120V in corrente continua non ondulata. Due tipi di sistemi a bassissima tensione, il SELV e il PELV, garantiscono una protezione combinata contro i contatti diretti e indiretti. Un terzo tipo, il FELV ha caratteristiche prettamente funzionali che non garantiscono da eventuali sopraelevazioni accidentali della tensione
Gli apparecchi destinati ad essere impiegati nei sistemi SELV e PELVpresentano caratteristiche costruttive meno restrittive degli altri apparecchi in quanto la sicurezza è fornita dal sistema di alimentazione. Sono denominati apparecchi di classe III e sono dotati di isolamento principale ridotto e non sono provvisti di morsetto di terra
Le verifiche degli impianti
elettrici
La protezione mediante bassissima tensione di sicurezza : sistemi SELV, PELV e FELV
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Un sistema SELV ( Safety Extra-Low Voltage)
• deve essere alimentato da una sorgente autonoma di sicurezza
• deve garantire la separazione galvanica rispetto agli altri sistemi elettrici
• non deve avere punti a terra
Se sono rispettati questi requisiti il sistema non dovrebbe assumere tensioni superiori a quelli nominali
Le verifiche degli impianti
elettrici
La protezione mediante bassissima tensione di sicurezza : sistemi SELV, PELV e FELV
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Un sistema PELV ( Protective Extra-Low Voltage)
• deve essere alimentato da una sorgente autonoma di sicurezza
• deve garantire la separazione di protezione rispetto agli altri sistemi elettrici
• può avere un punto collegato a terra
Le verifiche degli impianti
elettrici
La protezione mediante bassissima tensione di sicurezza : sistemi SELV, PELV e FELV
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Un sistema FELV ( Functional Extra-Low Voltage) è un sistema a tensione diretta
• non alimentato da una sorgente autonoma o di sicurezza
• con il circuito secondario caratterizzato da un isolamento non garantitoverso i sistemi elettrici a tensione maggiore
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dell’idoneità, della funzionalità e della sicurezza degli impianti ausiliari SELV, PELV e FELV
Scopo
Accertare le rispondenze degli impianti ausiliari ai dati di capitolato ed ai requisiti di sicurezza propri degli impianti SELV, PELV e FELV
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Consistenza e funzionalità • Conformità degli impianti ausiliari (telefoni, diffusione sonora, rivelatore incendi e gas, citofoni, videocontrolli)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
b) Impianti SELV e PELV • Alimentatore di sicurezza
• Separazione dei circuiti SELV da quelli d’energia
• Protezione ≥ IPXXB dai contatti diretti per impianti con tensione ≥ 25 V a.c. e ≥ 60 V d.c.
• Isolamento delle masse dal conduttore PE
• Prese e spine non intercambiabili con quelle dei circuiti di energia
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dell’idoneità, della funzionalità e della sicurezza degli impianti ausiliari SELV, PELV e FELV
Scopo
Accertare le rispondenze degli impianti ausiliari ai dati di capitolato ed ai requisiti di sicurezza propri degli impianti SELV, PELV e FELV
Oggetti d’analisi Accertamenti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista c) Impianti FELV
Calcoli dicontrollo
• Protezione ≥ IPXXB per tutti i componenti e per qualsiasi tensione
• Collegamento delle masse al PE
• Isolamento da masse dei circuiti SELV e PELV
• Isolamento cavi per circuiti ausiliari non inferiore a quello di altri cavi installati promiscuamente
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo della funzionalità e della sicurezza degli impianti di antenna TV
Scopo
Verificare che i componenti esterni ed interni all’edificio presentino caratteristiche meccaniche ed elettriche conformi ai dati di progetto ed alle norme CEI specifiche
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Antenne e parti esterne all’edificio • Distanze tra le antenne non inferiori a valori tabellati
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
0,650,651,001,001,00V (TV)
0,650,801,001,001,00IV (TV)
1,001,001,001,001,80III (TV)
1,001,001,001,401,80Canale C
1,001,001,801,803,20I (TV)
V (TV)
IV (TV)
III (TV)Canale C (TV) e radiofonia (MF)
I (TV)
Banda
Distanza minima tra antenne parallele o divergenti entro 20°
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo della funzionalità e della sicurezza degli impianti di antenna TV
Scopo
Verificare che i componenti esterni ed interni all’edificio presentino caratteristiche meccaniche ed elettriche conformi ai dati di progetto ed alle norme CEI specifiche
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Antenne e parti esterne all’edificio • Distanze tra le antenne non inferiori a valori tabellati
• Struttura del palo di sostegno resistente alle sollecitazioni del vento fino a 120 km/h
• Collegamento di terra del palo di sostegno secondo Norma CEI 81-1
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo della funzionalità e della sicurezza degli impianti di antenna TV
Scopo
Verificare che i componenti esterni ed interni all’edificio presentino caratteristiche meccaniche ed elettriche conformi ai dati di progetto ed alle norme CEI specifiche
Oggetti d’analisi Accertamenti
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
b) Centralino di amplificazione • Installazione delle apparecchiature in posizione stabile protetta dalle intemperie
• Collegamento di terra delle masse metalliche per apparecchi non SELV
• Collegamento di terra delle calze schermanti dei cavi coassiali
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che i componenti esterni ed interni all’edificio presentino caratteristiche meccaniche ed elettriche conformi ai dati di progetto ed alle norme CEI specifiche
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Rete di distribuzione • Separazione della rete di distribuzione dell’energia
• Cavi coassiali a basso invecchiamento con impedenza di 75Ω
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Controllo della funzionalità e della sicurezza degli impianti di antenna TV
Le verifiche degli impianti
elettrici
Scopo
Verificare che i componenti esterni ed interni all’edificio presentino caratteristiche meccaniche ed elettriche conformi ai dati di progetto ed alle norme CEI specifiche
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Rete di distribuzione • Separazione della rete di distribuzione dell’energia
• Cavi coassiali a basso invecchiamento con impedenza di 75Ω
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Controllo della funzionalità e della sicurezza degli impianti di antenna TV
d) Prese TV • Verifica delle caratteristiche d’isolamento delle prese e dei derivatori secondo Norma CEI 12-15
• Verifica della separazione tra presa TV e prese di corrente
• Presenza della resistenza terminale di chiusura 75Ω sulle ultime prese o derivatori di ogni montante
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei locali di uso medico
Scopo
Accertare la rispondenza degli impianti elettrici per locali medici alle prescrizioni del capitolo 7 della Norma CEI 64-8 (che ha sostituito la Norma 64-4)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
I locali medici possono essere di gruppo 0 , 1 e 2
Nei locali medici di gruppo 0 non si utilizzano apparecchi elettromedicali oppure si utilizzano apparecchi elettromedicali che non sono però posti in contatto con il paziente
Per questi locali è sufficiente l’impianto elettrico per locali ordinari
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei locali di uso medico
Scopo
Accertare la rispondenza degli impianti elettrici per locali medici alle prescrizioni del capitolo 7 della Norma CEI 64-8 (che ha sostituito la Norma 64-4)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
I locali medici possono essere di gruppo 0 , 1 e 2
Nei locali medici di gruppo 1 si utilizzano apparecchi elettromedicali che devono essere posti in contatto con il paziente per motivi funzionali (elettrocardiografo, endoscopio). Rientrano in questa categoria le camere di degenza, gli ambulatori dentistici, i locali per terapia fisica.
Nei locali medici di gruppo 1 occorre • proteggere i circuiti prese con un interruttore differenziale I∆n ≤ 30 mA• collegare le masse e le masse estranee al nodo equipotenziale• almeno un apparecchio di illuminazione di sicurezza
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei locali di uso medico
Scopo
Accertare la rispondenza degli impianti elettrici per locali medici alle prescrizioni del capitolo 7 della Norma CEI 64-8 (che ha sostituito la Norma 64-4)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
I locali medici possono essere di gruppo 0 , 1 e 2
I locali medici di gruppo 2 sono i più pericolosi, ad esempio le sale operatorie, i locali per la sorveglianza o terapia intensiva.
I locali medici di gruppo 2 devono prevedere• il trasformatore d’isolamento• il dispositivo di controllo dell’isolamento• il nodo equipotenziale• almeno metà degli apparecchi d’illuminazione presenti deve essere di sicurezza
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei locali di uso medico
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Scopo
Accertare la rispondenza degli impianti elettrici per locali medici alle prescrizioni del capitolo 7 della Norma CEI 64-8
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Collegamenti equipotenziali con nodo per locali di gruppo 1 e 2
• Al nodo equipotenziale devono essere collegate:
• le masse e le masse estranee che distano meno di 1,5 m dal letto
• i contatti di terra di tutte le prese del locale
Parete metallica
Infisso metallico
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei locali di uso medico
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Collegamenti equipotenziali con nodo per locali di gruppo 1 e 2
• I conduttori di rame che collegano al nodo le masse estranee (conduttori equipotenziali) devono avere sezione ≥ 6 mm2
• I conduttori che collegano al nodo le masse hanno la sezione prescritta per i conduttori di protezione ( in genere uguale a quella del conduttore di fase)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Scopo
Accertare la rispondenza degli impianti elettrici per locali medici alle prescrizioni del capitolo 7 della Norma CEI 64-8
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei locali di uso medico
b) Protezione contro i contatti indiretti nei locali di gruppo 2
Alimentazione attraverso un trasformatore d’isolamento di tutti i circuiti (A-B) eccetto :
• circuiti che alimentano apparati radiologici, sterilizzatori e apparecchiature con potenza > 5kW protetti con interruttore differenziale I∆n ≤ 30 mA
• circuiti che alimentano apparecchi a posa fissa per illuminazione generale (E) non a portata di mano protetti con interruttore differenziale I∆n ≤ 30 mA
Pannello controllo isolamento (D)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Oggetti d’analisi Accertamenti
Scopo
Accertare la rispondenza degli impianti elettrici per locali medici alle prescrizioni del capitolo 7 della Norma CEI 64-8
Le verifiche degli impianti
elettrici
Controllo dei provvedimenti di sicurezza nei locali di uso medico
c) Prese a spina nei locali di gruppo 2 Le prese a spina alimentate dal trasformatore di isolamento che fanno capo allo stesso paziente devono avere una protezione singola contro le sovracorrenti, oppure una protezione a gruppi oppure devono essere derivate da 2 circuiti
Le prese a spina alimentate dal trasformatore di isolamento non devono essere intercambiabili con le prese a spina alimentate direttamente dalla rete (destinate ad alimentare apparecchi
radiologici o di potenza superiore a 5 kW)
Introduzione
Misure eprovesperimentali
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Esamia vista
Calcoli dicontrollo
Oggetti d’analisi Accertamenti
Scopo
Accertare la rispondenza degli impianti elettrici per locali medici alle prescrizioni del capitolo 7 della Norma CEI 64-8
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Secondo la Norma CEI 64-8/6 (art. 600.3) la prova èl’effettuazione di misure o altre operazioni sull’impianto elettrico mediante le quali si accerta l’efficienza dell’impianto stesso. La misura comporta l’accertamento di valori mediante opportuni strumenti
Le misure e prove sperimentali
Non appena sia possibile e comunque prima della messa in servizio dell’impianto è obbligatorio effettuare le seguenti prove :
• Continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali
• Resistenza di isolamento dell’impianto elettrico
• Protezione dei circuiti SELV e PELV per separazione
• Resistenza di isolamento dei pavimenti e delle pareti
• Protezione mediante interruzione automatica dell’alimentazione
• Prova di tensione applicata
• Prova di polarità
• Prova di funzionamento
• Prova contro gli effetti termici
• Caduta di tensione
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di continuità dei circuiti di protezione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare la continuità dei conduttori di protezione dei circuiti (PE), del neutro con funzione anche di protezione (PEN), dei collegamenti equipotenziali principali (EQP) e supplementari (EQS) e del conduttore di terra (CT)
Modalità di accertamento
Per la prova deve essere impiegato uno strumento specifico o multifunzione con ohmetro in grado di fornire almeno 0,2 A con una tensione a vuoto compresa tra 4 V e 24 V in c.c. o in c.a.
La prova di continuità non serve a misurare la resistenza ma solo a valutare l’esistenza o meno della continuità elettrica ovvero ad accertare l’integrità dei circuiti di protezione
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di continuità dei circuiti di protezione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare la continuità dei conduttori di protezione dei circuiti (PE), del neutro con funzione anche di protezione (PEN), dei collegamenti equipotenziali principali (EQP) e supplementari (EQS) e del conduttore di terra (CT)
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Poli di terra delle prese a spina • Continuità metallica tra il polo di terra dellapresa ed il collettore di terra
b) Morsetti di terra dei componenti di classe I
• Continuità metallica tra i morsetti di terra ed il collettore di terra
a)
b)
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di continuità dei circuiti di protezione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare la continuità dei conduttori di protezione dei circuiti (PE), del neutro con funzione anche di protezione (PEN), dei collegamenti equipotenziali principali (EQP) e supplementari (EQS) e del conduttore di terra (CT)
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Collegamenti EQP e collegamenti dei dispersori al collettore di terra (conduttore di terra)
• Continuità metallica tra le masse estraneeprincipali (tubi acqua, gas, riscaldamento,
armatura calcestruzzo) ed il collettore di terra
• Continuità metallica tra il collettore di terra e i dispersori
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di continuità dei circuiti di protezione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare la continuità dei conduttori di protezione dei circuiti (PE), del neutro con funzione anche di protezione (PEN), dei collegamenti equipotenziali principali (EQP) e supplementari (EQS) e del conduttore di terra (CT)
Oggetti d’analisi Accertamenti
d) Collegamenti EQS • Continuità metallica tra le masse estranee ed ilmorsetto di terra e tra le tubazioni nei bagni, nelle docce,..
Le verifiche degli impianti
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Uno dei dispositivi utilizzati in connessione con l’impianto di terra per garantire l’interruzione automatica dell’alimentazione è l’interruttore differenziale (utilizzato in particolare nei sistemi TT per la protezione contro i contatti indiretti)
1 2
3
Il dispositivo è costituito da un toroide nel quale gli avvolgimenti 1 e 2 nel funzionamento normale sono percorsi da correnti uguali e contrarie, producendo un flusso magnetico totale nullo nel trasformatore
A seguito di un guasto a terra, una differenza tra le correnti provoca una differenza tra i flussi magnetici la quale induce sull’avvolgimento 3 una corrente che determina l’intervento dell’interruttore differenziale (se superiore ad un valore di soglia, corrente differenziale nominale d’intervento I∆n )
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Uno dei dispositivi utilizzati in connessione con l’impianto di terra per garantire l’interruzione automatica dell’alimentazione è l’interruttore differenziale (utilizzato in particolare nei sistemi TT per la protezione contro i contatti indiretti)
• Interruttori tipo AC funzionano correttamente entro i limiti stabiliti dalle norme solo in presenza di correnti di guasto verso terra di tipo alternato
• Interruttori tipo A funzionano correttamente entro i limiti stabiliti dalle norme in presenza sia di correnti di guasto verso terra di tipo alternato sia di tipo alternato con componenti pulsanti unidirezionaliapplicate istantaneamente o lentamente crescenti
• Interruttori tipo B funzionano correttamente entro i limiti stabiliti dalle norme in presenza sia di correnti di guasto verso terra di tipo alternato sia di tipo alternato sia con componenti unidirezionali di tipo continuo
1 2
3
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Circuiti terminali o principali protetti da interruttori differenziali con I∆n
10 o 30 mA
Provare :• il non intervento con corrente di dispersione
di ½ I∆n
• l’intervento con corrente di dispersione pari a I∆n
• l’intervento veloce entro 40 ms con corrente di dispersione pari a 250 mA
b) Circuiti terminali o principali protetti da interruttori differenziali con I∆n>30 mA
Provare :• il non intervento con corrente di dispersione
di ½ I∆n
• l’intervento con corrente di dispersione pari a I∆n
• l’intervento veloce entro 40 ms con corrente di dispersione pari a 5 volte I∆n
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
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Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Oggetti d’analisi Accertamenti
c) Circuiti terminali o principali protetti da interruttori differenziali di tipo A per correnti differenziali sia alternate che pulsanti unidirezionali
Provare :• il non intervento con corrente di dispersione
di ½ I∆n
• l’intervento con corrente di dispersione pari a I∆n
• l’intervento con una corrente di dispersionepulsante ad una semionda di valore efficacepari a 1,4 volte la I∆n sovrapposta ad unacorrente continua di 6 mA
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
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Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Modalità di accertamento
Esistono diversi metodi per la verifica di funzionamento degli interruttori differenziali.
commutatore di portata
Il primo metodo è basato sull’utilizzo di un analizzatore digitale di funzionalità degli interruttori differenziali. Questo strumento è dotato di un commutatore di portata con correnti di prova selezionabili di 10, 20, 30, 100, 300, 500 mA.
Per le diverse prove sullo stesso interruttore è presente sullo strumento il commutatore di funzione (x ½, x1, x5,
DC TEST)
E’ possibile iniettare la corrente di prova nei 2 oppostiangoli ciclici, 0° e 180° con riferimento all’onda ditensione, per avere così i due tempi d’interventomigliore e peggiore
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Modalità di accertamento
La prova viene effettuata provocando una dispersione tra una fase a monte e il neutro a valle. In particolare lo strumento per la verifica della funzionalità può essere collegato direttamente ai morsetti a valle dell’interruttore differenziale da controllare oppure alla presa a spina più vicina ad esso.
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elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Modalità di accertamento
Un secondo metodo che consente di verificare con una sola prova sia la soglia di intervento dell’interruttore differenziale sia l’efficacia dell’impianto di terra (sistemi TT) fa riferimento ad uno schema con l’inserzione di :
• un amperometro A
• un voltmetro V
• un reostato R
• una sonda di tensione (sufficientemente lontana dall’impianto di terra perché sia in un punto del terreno a potenziale zero)
I∆
Iv = 0
I∆
CT
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Modalità di accertamento
Ad interruttore chiuso si esclude gradualmente il reostato R (inizialmente completamente inserito) determinando l’aumento della corrente differenziale I∆, fino a provocare l’intervento dell’interruttore. Si può così verificare:
• tramite l’amperometro A
I∆ ≤ I∆n
• tramite il voltmetro V
U ≤ UL I∆ / I ∆n
essendo U il valore misurato della tensione di terra (RT I∆ )
UL il valore della tensione limite convenzionale
I∆
Iv = 0
I∆
CT
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
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Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Modalità di accertamento
Non essendo sempre agevole disporre una sonda di tensione in un punto del terreno a potenziale zero (e
quindi lontano dall’impianto di terra in prova) si può ricorrere ad un terzo metodo che fa riferimento d uno schema semplificato, in cui ancora si regola tramite il reostato variabile la corrente differenziale I∆ che fluisce dalla fase alla terra.
L’amperometro segnala il valore a cui interviene lo scatto di apertura. Le prove si conducono con diversi valori della corrente I∆ e contemporaneamente si registrano i tempi di intervento
I∆
I∆
CT
Iv = 0
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
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Prove di intervento degli interruttori differenziali
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare il corretto funzionamento degli impianti protetti da interruttori differenziali
Modalità di accertamentoIl voltmetro indica la tensione Vm tra la fase e il conduttore di protezione. E’ opportuno controllare questa tensione durante il tempo di misura. Ritenendo RN trascurabile, l’equazione alla maglia comprendente Uo è :
Uo = R I∆ + RT I∆ = Vm + RT I∆Essendo la condizione da verificare :
RT ≤ UL / I ∆n
risulta :
Vm ≥ Uo - UL I∆ / I ∆n
che può essere verificata misurando Uo, Vm e I∆
I∆
I∆
CT
Iv = 0
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Oggetti d’analisi Accertamenti
Impianto dispersore locale Verificare :RT ≤ UL / Ia
dove• UL è la tensione di contatto limite ammessa
per il tempo di 5 s • Ia è la corrente di intervento del dispositivo di
protezione
La misura può essere condotta utilizzando :
• un apposito strumento che utilizza il metodo volt-amperometrico• un loop tester che misura la resistenza dell’anello di guasto
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Il metodo volt-amperometrico utilizzando una sonda di corrente e una sonda di tensione ausiliari valuta la resistenza di terra come :
RT = Vm / Im
Modalità di accertamento
Le verifiche degli impianti
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Nella pratica il metodo volt-amperometrico viene realizzato attraverso dispositivi compatti, che racchiudono al loro interno tutti i componenti necessari e forniscono la lettura direttamente in ohm. Una possibile realizzazione di questi strumenti è la seguente:
Modalità di accertamento
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Per la correttezza della misura, è necessario soddisfare la seguente condizione riguardante le distanze reciproche delle sonde :
DC ≥ 5 D
dove :
• DC è la distanza della sonda di corrente dall’impianto in prova
• D è la dimensione massima dell’impianto in prova
Modalità di accertamento
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Nei luoghi dove non è possibile utilizzare il metodo di misura a dispersori ausiliari(impianti in aree urbane), si può far riferimento ad un metodo alternativo che fa uso di un loop tester da inserire in una qualunque presa dell’impianto utilizzatore. Lo strumento va collegato fra il polo della fase e il polo di terra della presa
Modalità di accertamento
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Calcoli dicontrollo
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Il metodo consiste nel misurare la resistenza del circuito di guasto a terra, comprendente:
• la resistenza dell’impianto di terra dell’utilizzatore
• la resistenza di terra della cabina di trasformazione
• la resistenza equivalente secondaria del trasformatore
• la resistenza delle linee
Modalità di accertamento
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
La misura della resistenza del circuito di guasto a terra, sovrastimando il valore relativo al solo impianto disperdente locale, è sempre a favore della sicurezza (ai fini del coordinamento con i dispositivi di protezione)
Modalità di accertamento
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Il loop tester è essenzialmente costituito da una resistenza R che può esser inserita nel circuito di misura tramite un contatto. Ai capi della serie formata dalla resistenza R e dal contatto è posto un voltmetro (V).
Si procede facendo due letture successive della tensione Vm: la prima (V1) a vuoto e la seconda (V2) dopo aver chiuso il contatto
Modalità di accertamento
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Misure eprove
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Calcoli dicontrollo
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Indicando con Ranello la resistenza complessiva dell’anello di guasto risulta:
Modalità di accertamento
È necessario che fra le due letture non si abbiano apprezzabili variazioni della tensione di rete U0
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Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
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Misura della resistenza di un dispersore di piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza di terra locale RT sia idoneo ad attuare la protezione contro i contatti indiretti nei sistemi TT
Modalità di accertamento
Occorre avere variazioni sufficientemente apprezzabili fra le letture V1 a vuoto e V2 a carico. Questo comporta la necessità di avere la resistenza R dello strumento sufficientemente piccola. Conseguentemente sono relativamente elevate le correnti di prova Im che circolano nel sistema : è necessario che le masse collegate al nodo principale di terra (PE) non assumano tensioni pericolose. Pertanto, durante la prova, deve essere verificato che la tensione sul PE sia minore della tensione limite UL ammessa
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Misura della resistenza di un dispersore di media e piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza RT dell’impianto di terra della cabina MT/BT di proprietà dell’utente nei sistemi TN sia adeguato alle esigenze di interruzione delle correnti di guasto a terra
Oggetti d’analisi Accertamenti
Dispersore di cabina Verificare :RT ≤ UT / IT
dove• UT è la tensione totale di terra massima, in relazione al
tempo di interruzione del guasto, che comporta tensioni di contatto accettabili senza esigenza di verifica e/o di provvedimenti supplementari di sicurezza
• Ia è la corrente di terra
La misura è basata sul metodo volt-amperometrico utilizzando un opportuno misuratore di resistenza di terra a dispersore ausiliario
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Misure eprove
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Calcoli dicontrollo
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Misura della resistenza di un dispersore di media e piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza RT dell’impianto di terra della cabina MT/BT di proprietà dell’utente nei sistemi TN sia adeguato alle esigenze di interruzione delle correnti di guasto a terra
Modalità di accertamentoIl dispersore ausiliario (A) può essere costituito da un dispersore artificiale o naturale preesistente indipendente dal dispersore in prova (D), oppure può essere realizzato infiggendo provvisoriamente nel terreno un congruo numero di picchetti connessi da corde in rame mediante morsetti passanti
La resistenza del dispersore ausiliario (RA) non deve essere molto maggiore di quella del dispersore in prova RX (massimo 20 volte)
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura della resistenza di un dispersore di media e piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza RT dell’impianto di terra della cabina MT/BT di proprietà dell’utente nei sistemi TN sia adeguato alle esigenze di interruzione delle correnti di guasto a terra
Modalità di accertamento
Il dispersore ausiliario (A) va installato ad una distanza (X) dal contorno del dispersore in misura non inferiore alla massima dimensione lineare (Y) del suolo impegnato dall’impianto di terra in misura
dispersore ausiliario
dispersore in misura X ≥ Y
Y
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura della resistenza di un dispersore di media e piccola estensione
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore della resistenza RT dell’impianto di terra della cabina MT/BT di proprietà dell’utente nei sistemi TN sia adeguato alle esigenze di interruzione delle correnti di guasto a terra
Modalità di accertamento
Effettuare una serie di misure spostando la sonda di tensione dal contatto con il dispersore ausiliario (A) al contatto con il dispersore in misura (D) lungo l’asse X.
Le misure intermedie alle distanze X1, X2, X3.. devono essere effettuate in numero e posizione tale da evidenziare nel diagramma R = f (X) il punto di flesso (o tratto orizzontale) che rappresenta il punto a potenziale indisturbato tra le 2 zone di influenza dei dispersori
La resistenza del dispersore è misurata dall’ordinata del punto di flesso (RX)
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura dell’impedenza totale dell’anello di guasto
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore dell’impedenza ZS dell’anello di guasto sia adeguato alle esigenze di protezione contro i contatti indirettimediante interruzione automatica del circuito per i sistemi TN
Oggetti d’analisi Accertamenti
Tutti i circuiti BT del sistema Verificare :ZS ≤ U0 / Ia
dove• U0 è la tensione nominale del sistema verso
terra • Ia è la corrente di scatto entro il tempo definito
dalla Norma del dispositivo di interruzione
La misura può essere eseguita con :
• il metodo volt-amperometrico• un loop tester
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura dell’impedenza totale dell’anello di guasto
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore dell’impedenza ZS dell’anello di guasto sia adeguato alle esigenze di protezione contro i contatti indirettimediante interruzione automatica del circuito per i sistemi TN
Quando l’impedenza dell’anello di guasto è prevalentemente resistiva (il che si verifica nella generalità dei circuiti dei sistemi TN escludendo solo quelli in prossimità del trasformatore) si utilizza per questa misura il loop tester.Nello schema di misura non interviene la resistenza dell’impianto di terra, ma la corrente di guasto, così come la corrente di prova Im, si richiude sul conduttore di protezione PE
Modalità di accertamento
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura dell’impedenza totale dell’anello di guasto
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore dell’impedenza ZS dell’anello di guasto sia adeguato alle esigenze di protezione contro i contatti indirettimediante interruzione automatica del circuito per i sistemi TN
Inserendo lo strumento nell'impianto in normali condizioni di esercizio si può rilevare il valore dell'impedenza in genere approssimato perché in queste condizioni di misura non si può tener conto della natura vettoriale della tensione e quindi delle condizioni esistenti quando si verifica il guasto a terra. Se la reattanza del circuito è trascurabile rispetto alla resistenza è possibile introdurre opportuni coefficienti di correzione per rendere più preciso il valore. Lo strumento deve presentare caratteristiche adeguate ed in particolare la corrente di prova deve essere sufficientemente elevata da permettere la rilevazione con buona precisione, senza risentire dell'oscillazione della rete, di piccoli valori di impedenza
Modalità di accertamento
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura dell’impedenza totale dell’anello di guasto
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore dell’impedenza ZS dell’anello di guasto sia adeguato alle esigenze di protezione contro i contatti indirettimediante interruzione automatica del circuito per i sistemi TN
Il collegamento dello strumento può essere effettuato :
• fra una fase (subito a monte dell'interruttore o del fusibile successivo a quello del quale si vuole
accertare il coordinamento) ed il conduttore di protezione della massa da proteggere
• alla presa a spina o alla morsettiera degli utilizzatori fissi ubicati nel punto più lontano dei circuiti terminali
Modalità di accertamento
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura dell’impedenza totale dell’anello di guasto
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore dell’impedenza ZS dell’anello di guasto sia adeguato alle esigenze di protezione contro i contatti indirettimediante interruzione automatica del circuito per i sistemi TN
Il metodo volt-amperometrico di misura dell’ impedenza dell’anello di guasto tramite un’alimentazione separata si rivela idoneo nel caso di circuiti vicino ai trasformatori
Nello schema di misura la corrente Im viene iniettata nell’anello di guasto da un generatore di tensione separata Ug a 50 Hz. Il circuito di guasto comprende il conduttore di fase, il conduttore di protezione (PE) e il secondario del trasformatore
Modalità di accertamento
Le verifiche degli impianti
elettrici
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura dell’impedenza totale dell’anello di guasto
Protezione mediante
interruzione automatica del
circuito
Scopo
Accertare che il valore dell’impedenza ZS dell’anello di guasto sia adeguato alle esigenze di protezione contro i contatti indirettimediante interruzione automatica del circuito per i sistemi TN
Per questa prova il primario deve essere aperto e i morsetti a valle dell’interruttore di macchina MT sono posti in cortocircuito.
L’impedenza complessiva dell’anello di guasto risulta allora:
Modalità di accertamento
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle resistenze d’isolamento e verifica della protezione per separazione elettrica
Resistenza di isolamento e
protezione dei circuiti per
separazione
Scopo
Accertare che la resistenza d’isolamento di ciascun tronco di circuito compreso fra due interruttori, le parti attive dei circuiti alimentati da trasformatori d’isolamento e la terra, la resistenza d’isolamento dei pavimenti e delle pareti in caso di protezione per mezzo di luoghi non conduttori siano adeguate ai valori prescritti dalla norma CEI 64-8
Modalità di accertamento
Per la misura occorre utilizzare uno strumento(specifico o multifunzione) in grado di fornire una specifica tensione continua di prova quando con un carico resistivo limite eroga una corrente di 1 mA
Le verifiche degli impianti
elettrici
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Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle resistenze d’isolamento e verifica della protezione per separazione elettrica
Protezione dei circuiti SELV e
PELV per separazione
Modalità di accertamento
Per la verifica della protezione per separazione elettricamisurare la resistenza d’isolamento tra le parti attive del circuito in prova e quelle di altri circuiti.
Tali valori (superiori ai minimi prescritti) devono presentarsi anche verso terra e verso eventuali conduttori equipotenziali
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Circuiti a bassissima tensione di sicurezza SELV e PELV
Isolamento ≥ 250 kΏ provato con 250 V d.c.
Le verifiche degli impianti
elettrici
Modalità di accertamentoLa resistenza d’isolamento deve essere misurata ad impianto sezionato:
• tra ogni coppia di conduttori attivi• tra ogni conduttore attivo e la terra
per tutte le parti di impianto comprese tra 2 fusibili o interruttori automatici successivi, o poste a valle dell’ultimo dispositivoGli apparecchi utilizzatori devono essere
sezionati o scollegati
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle resistenze d’isolamento e verifica della protezione per separazione elettrica
Resistenza di isolamento
dell’impianto elettrico
Oggetti d’analisi Accertamenti
b) Circuiti con tensione ≤ 500 V (esclusi quelli a bassissima tensione)
Isolamento ≥ 500 kΏ provato con 500 V d.c.
Le verifiche degli impianti
elettrici
c) Circuiti con tensione > 500 V Isolamento ≥ 1000 kΏ provato con 1000 V d.c.
La resistenza d’isolamento è misurata tra l’elettrodo di prova e il conduttore di protezione dell’impianto
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle resistenze d’isolamento e verifica della protezione per separazione elettrica
Resistenza di isolamento dei
pavimenti e delle pareti
Oggetti d’analisi Accertamenti
d) Pavimento e pareti di luoghi non conduttori Isolamento ≥ 50 kΏ
Le verifiche degli impianti
elettrici
Modalità di accertamento
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prova di polarità
Provadi
polarità
Scopo
Accertare la corretta polarità di prese polarizzate e di interruttori unipolari
Modalità di accertamento
Le verifiche degli impianti
elettrici
Accertamenti
• Il polo neutro delle prese deve essere correttamente collegato al conduttore N
• Gli interruttori unipolari devono essere collegati sul conduttore di fase
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prova di tensione applicata
Prova di tensione applicata
Scopo
Verificare che i quadri ANS ed i quadri ASD siano correttamente isolati mediante prove individuali di tensione applicata
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
Isolamento dei quadri Applicando la tensione di prova per 1 minuto non si devono verificare né perforazioni néscariche superficiali degli isolanti
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prova di funzionamento alla tensione nominale
Prova di
funzionamento
Scopo
Verificare che le apparecchiature, i motori funzionino regolarmente senza difficoltà né anomalie, sia in fase di spunto che di funzionamento gravoso
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
Funzionamento degli utilizzatori piùgravosi
Gli utilizzatori devono avere tensione ai loro morsetti (sia a vuoto che sottocarico o sottospunto) contenuta entro i limiti di corretto funzionamento indicati dal costruttore Comunque non sono ammessi valori minori di 0,85 Vn e maggiori di 1,15 Vn
E’ possibile utilizzare :
• Voltmetro con buona classe di precisione
• Strumenti digitali con funzione PEAK HOLD che consente di memorizzare il valore massimo di picco raggiunto dalla grandezza monitorata (per apparecchi con notevoli transitori di corrente e di tensione)
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di intervento dei dispositivi di sicurezza e di riserva
Prova di
funzionamento
Scopo
Accertare che i generatori e gli automatismi destinati a garantire l’alimentazione di apparecchi o parti d’impianto destinati alla sicurezza o alla riserva entrino tempestivamente in funzione fornendo valore di tensione, frequenza e forma d’onda conformi ai dati di progetto
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Alimentatori non automatici Valori di tensione, frequenza e forma d’onda conformi al progetto
b)Alimentatori automatici di continuità(gruppi di continuità no-break)
Valori di tensione, frequenza e forma d’onda conformi al progetto anche nel periodo transitorio di commutazione fra rete e alimentazione di sicurezza
c)Alimentatori ad interruzione breve (gruppi di continuità short-break)
Raggiungimento dei valori nominali di tensione, di frequenza e forma d’onda nei limiti e nei tempi stabiliti nel progetto
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Prove di intervento dei dispositivi di sicurezza e di riserva
Prova di
funzionamento
Scopo
Accertare che i generatori e gli automatismi destinati a garantire l’alimentazione di apparecchi o parti d’impianto destinati alla sicurezza o alla riserva entrino tempestivamente in funzione fornendo valore di tensione, frequenza e forma d’onda conformi ai dati di progetto
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
d)Alimentatori ad interruzione lunga (gruppi elettrogeni ad avviamento automatico)
Valori di tensione, di frequenza e forma d’onda conformi al progetto entro 15 sec dall’interruzione dell’alimentazione
Gs
Sicurezza o riserva
Contasecondicon start stop
elettrico
rete
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle correnti di dispersione a terra e della corrente di primo guastoScopo
Accertare che le correnti di dispersione degli impianti siano di valore trascurabile rispetto alla corrente d’intervento differenziale I∆n degli interruttori installati allo scopo di evitare l’intervento intempestivo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
a)Circuiti principali o terminali protetti da interruttori differenziali
Il valore della corrente di dispersione misurata non deve essere superiore a 0,1 x I∆n
Modalità di accertamento
Per questo tipo di misura si adotta una pinza amperometrica ad alta sensibilità (in grado di rilevare anche
correnti di frazioni di milliampere). Le ganasce della pinza devono essere realizzate con materiale e tecnologia tali da consentire di rilevare le correnti di dispersionemisurate dai conduttori contenuti all’interno delle ganascesenza però risentire dei campi magnetici esterni generati da eventuali conduttori presenti nelle vicinanze dello strumento
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle correnti di dispersione a terra e della corrente di primo guastoScopo
Accertare che le correnti di dispersione degli impianti siano di valore trascurabile rispetto alla corrente d’intervento differenziale I∆n degli interruttori installati allo scopo di evitare l’intervento intempestivo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
a)Circuiti principali o terminali protetti da interruttori differenziali
Il valore della corrente di dispersione misurata non deve essere superiore a 0,1 x I∆n
Modalità di accertamento
La misura delle correnti di dispersione deve essere eseguita con l’impianto in tensione e con tutti gli apparecchi utilizzatori inseriti e nelle condizioni ordinarie di funzionamento.
Si devono abbracciare tutti i conduttori attivi(escludendo i soli conduttori di protezione PE)
Inserzione della pinza per la misura delle correnti di dispersione in un sistema monofase
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle correnti di dispersione a terra e della corrente di primo guastoScopo
Accertare che le correnti di dispersione degli impianti siano di valore trascurabile rispetto alla corrente d’intervento differenziale I∆n degli interruttori installati allo scopo di evitare l’intervento intempestivo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
a)Circuiti principali o terminali protetti da interruttori differenziali
Il valore della corrente di dispersione misurata non deve essere superiore a 0,1 x I∆n
Modalità di accertamento
La misura delle correnti di dispersione deve essere eseguita con l’impianto in tensione e con tutti gli apparecchi utilizzatori inseriti e nelle condizioni ordinarie di funzionamento.
Si devono abbracciare tutti i conduttori attivi(escludendo i soli conduttori di protezione PE)
Inserzione della pinza per la misura delle correnti di dispersione in un sistema trifase senza neutro distribuito
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle correnti di dispersione a terra e della corrente di primo guastoScopo
Accertare che le correnti di dispersione degli impianti siano di valore trascurabile rispetto alla corrente d’intervento differenziale I∆n degli interruttori installati allo scopo di evitare l’intervento intempestivo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
a)Circuiti principali o terminali protetti da interruttori differenziali
Il valore della corrente di dispersione misurata non deve essere superiore a 0,1 x I∆n
Modalità di accertamento
La misura delle correnti di dispersione deve essere eseguita con l’impianto in tensione e con tutti gli apparecchi utilizzatori inseriti e nelle condizioni ordinarie di funzionamento.
Si devono abbracciare tutti i conduttori attivi(escludendo i soli conduttori di protezione PE)
Inserzione della pinza per la misura delle correnti di dispersione in un sistema trifase con neutro distribuito
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle correnti di dispersione a terra e della corrente di primo guastoScopo
Accertare che le correnti di dispersione degli impianti siano di valore trascurabile rispetto alla corrente d’intervento differenziale I∆n degli interruttori installati allo scopo di evitare l’intervento intempestivo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
a)Circuiti principali o terminali protetti da interruttori differenziali
Il valore della corrente di dispersione misurata non deve essere superiore a 0,1 x I∆n
Modalità di accertamento
La misura delle correnti di dispersione deve essere eseguita con l’impianto in tensione e con tutti gli apparecchi utilizzatori inseriti e nelle condizioni ordinarie di funzionamento.
In ogni caso il valore letto dallo strumento corrisponde alla somma delle correnti che èdiverso da zero solo nel caso di isolamento difettoso di un apparecchio o di una parte di impianto
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle correnti di dispersione a terra e della corrente di primo guastoScopo
Accertare che le correnti di dispersione degli impianti siano di valore trascurabile rispetto alla corrente d’intervento differenziale I∆n degli interruttori installati allo scopo di evitare l’intervento intempestivo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
b) Circuiti principali o terminali Verificare che le correnti di drenaggio a terra corrispondano con le correnti di dispersione
Modalità di accertamento
La corrente di dispersione (misurata al punto a) ) per impianti correttamente realizzati, equivale alla corrente di drenaggio a terra misurata sul circuito di protezionerelativo all’apparecchio utilizzatore che disperde
Inserzione per la misura delle correnti di drenaggio a terra
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle correnti di dispersione a terra e della corrente di primo guastoScopo
Accertare che le correnti di dispersione degli impianti siano di valore trascurabile rispetto alla corrente d’intervento differenziale I∆n degli interruttori installati allo scopo di evitare l’intervento intempestivo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
c)Circuito secondario separato da trasformatore di isolamento
La corrente verso terra del circuito secondario con gli apparecchi utilizzatori allacciati non sia superiore a 2 mA
d)Circuito secondario separato da trasformatore di isolamento negli impianti adibiti ad uso medico
La corrente verso terra del circuito secondario con gli apparecchi utilizzatori scollegati non sia superiore a 2 mA
Modalità di accertamentoPer la rilevazione della corrente di primo guasto si deve collegare un conduttore fra ciascuna fase del circuito separato e la terra. Abbracciando tale conduttore con lo strumento si deve verificare che la corrente che circola verso terra sia ≤ 2 mA
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura delle correnti di dispersione a terra e della corrente di primo guastoScopo
Accertare che le correnti di dispersione degli impianti siano di valore trascurabile rispetto alla corrente d’intervento differenziale I∆n degli interruttori installati allo scopo di evitare l’intervento intempestivo
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
c)Circuito secondario separato da trasformatore di isolamento
La corrente verso terra del circuito secondario con gli apparecchi utilizzatori allacciati non sia superiore a 2 mA
d)Circuito secondario separato da trasformatore di isolamento negli impianti adibiti ad uso medico
La corrente verso terra del circuito secondario con gli apparecchi utilizzatori scollegati non sia superiore a 2 mA
Modalità di accertamentoQualora non si conoscesse il valore presunto della corrente di primo guasto è bene inserire un reostato fra il conduttore di fase e la terra, effettuando la misura escludendolo gradualmente. La misura effettuata con il reostato completamente escluso rappresenta la corrente di guasto a terra
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura della corrente presunta di corto circuito tra fase e neutroScopo
Accertare che il potere d’interruzione ICU degli apparecchi destinati
alla protezione sia ≥ della corrente di cortocircuito misurata ICC. Verificare che le linee siano protette dal cortocircuito con apparecchi idonei a limitare la sollecitazione termica
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Linee protette dal corto circuito e dal sovraccarico
Per guasto franco immediatamente a valle
dell’apparecchio di protezione (ICC= ICCmax), l’energia specifica passante di cortocircuito sia inferiore ai valori ammessi dal cavo:
0∫tI2dt ≤ K2 S2
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura della corrente presunta di corto circuito tra fase e neutroScopo
Accertare che il potere d’interruzione ICU degli apparecchi destinati
alla protezione sia ≥ della corrente di cortocircuito misurata ICC. Verificare che le linee siano protette dal cortocircuito con apparecchi idonei a limitare la sollecitazione termica
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
b) Linee protette solo dal corto circuito Oltre all’accertamento visto nel caso precedente, anche in corrispondenza della corrente di
cortocircuito in fondo alla linea (ICC= ICCm) l’energia specifica passante di cortocircuito deve essere inferiore ai valori ammessi dal cavo:
I2CCm dt ≤ K2 S2
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura della corrente presunta di corto circuito tra fase e neutroScopo
Accertare che il potere d’interruzione ICU degli apparecchi destinati
alla protezione sia ≥ della corrente di cortocircuito misurata ICC. Verificare che le linee siano protette dal cortocircuito con apparecchi idonei a limitare la sollecitazione termica
Le verifiche degli impianti
elettrici
Modalità di accertamento
Loop tester digitale a microprocessori con lettura diretta della corrente di cortocircuitocon tensione di funzionamento compresa tra 100 e 240 V a.c. a 50 Hz e corrente di prova sufficientemente elevata (20 A circa)
La corrente di corto circuito deve essere misurata collegando lo strumento:
• tra la fase ed il neutro immediatamente a valle del dispositivo di protezione per la verifica del
punto a)
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura della corrente presunta di corto circuito tra fase e neutroScopo
Accertare che il potere d’interruzione ICU degli apparecchi destinati
alla protezione sia ≥ della corrente di cortocircuito misurata ICC. Verificare che le linee siano protette dal cortocircuito con apparecchi idonei a limitare la sollecitazione termica
Le verifiche degli impianti
elettrici
Modalità di accertamento
Loop tester digitale a microprocessori con lettura diretta della corrente di cortocircuitocon tensione di funzionamento compresa tra 100 e 240 V a.c. a 50 Hz e corrente di prova sufficientemente elevata (20 A circa)
La corrente di corto circuito deve essere misurata collegando lo strumento :
• tra la fase ed il neutro in fondo alla linea protetta dallo stesso dispositivo per la verifica del
punto b)
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura della caduta di tensione
Scopo
Accertare che le cadute di tensione con l’impianto percorso dalle correnti di impiego siano contenute entro il 4%
Le verifiche degli impianti
elettrici
Oggetti d’analisi Accertamenti
a) Linee principali di distribuzione Tensioni al punto di arrivo della linea al quadro di zona, di reparto o al centralino V1 :
( U0 – U1) / U0 ≤ 0,04
dove U0 è la tensione al punto di consegna dell’energia
b) Circuiti terminali più sfavoriti Tensioni al punto di allacciamento dell’utilizzatore più sfavorito V2 :
( U0 – U2) / U0 ≤ 0,04
dove U0 è la tensione al punto di consegna dell’energia
Misura della caduta di tensione
Esamia vista
Introduzione
Misure eprove
sperimentali
Calcoli dicontrollo
Misure sulle Macchine e
sugli Impianti
Misura della caduta di tensione
Scopo
Accertare che le cadute di tensione con l’impianto percorso dalle correnti di impiego siano contenute entro il 4%
Le verifiche degli impianti
elettrici
Misura della caduta di tensione
Modalità di accertamento
E’ necessario utilizzare due multimetridigitali per letture di tensione da 200 a 500 V a.c.
Le tensioni U0 e U1 (o U2) devono essere misurate contemporaneamente