Il Cielo
L’umanità, sin dai tempi piu’
antichi ha tentato di
rappresentare il cielo. Gli
antichi sostenevano che
Atlante reggesse sulle proprie
spalle la volta celeste, come
punizione inflittagli da Zeus
per avere partecipato alla
rivolta dei Titani.
• Una tradizione tardiva fa
di Atlante un astronomo
divinizzato per avere
insegnato all’uomo le
leggi astronomiche.
• Omero nell’Odissea gli
attribuisce l’invenzione
del modello della sfera
celeste e la prima
rappresentazione del
movimento apparente
delle stelle.
Mappamondi,
Mappe e Atlanti
Geografici,
testimoniano del
desiderio dell’uomo
di rappresentarsi il
contenuto del cielo.
Il nome di questo oggetto, deriva dal
latino armilla (cerchio, braccialetto),
poiché ha uno scheletro composto da
cerchi metallici graduati che collegano i
poli e rappresentano l'equatore,
l'eclittica, i meridiani e i paralleli.
Tipicamente, al suo centro è posta una
palla che rappresenta la Terra, o in
seguito il Sole. Viene usata per mostrare
il movimento delle stelle attorno alla
Terra.
Le sfere armillari vennero sviluppate dai
greci e furono usate come strumento
didattico già nel III secolo a.C. Con
forme più grandi e precise erano usate
anche come strumenti di osservazione,
essendo le preferite di Tolomeo.
Oggi per osservare e calcolare il numero degli oggetti
stellari conosciuti sono necessari potenti telescopi e
calcolatori.
Alcune mappe del cielo moderne non sono altro che
ricostruzioni al computer di dati elaborati da sonde o
telescopi.
Ogni cultura ha forgiato il proprio sistema dell’universo
allo scopo di darsi conto dei movimenti celesti e della
struttura generale del cosmo.
Restaurare il legame
originario tra cielo e terra,
sembra addirittura essere
l’obiettivo di numerose
religioni.
L’ascension des degrés célestes
Traité anonyme sur la destinée de l’âme, Italie du
Nord (?) Début du XIIe siècle
Paris, BNF, Mss, Lat. 3236A, fo 90
Secondo la monaca
Hildegarde de Bingen, il cielo
è paragonabile ad un enorme
uovo : « il suo guscio esterno
sembra essere un fuoco
ardente. » All’interno di
questo guscio vede il Sole, la
Luna e le stelle galleggiare
nell’etere. La mistica parla di
membrane scure o brillanti
che accentuano il paragone
con un uovo.
In generale in tutte
le rappresentazioni
che l’uomo ha
prodotto
dell’universo, è
sempre presente la
ricerca
dell’armonia e
dell’equilibrio.
La ricerca dell’armonia nel cielo, viene espressa da Pitagora
tramite il ricorso alla musica. Egli riteneva che le sfere celesti
producessore con il loro movimento una armonia musicale.
Anche per
Hildegard, la musica
è l'elemento di
congiunzione (
harmozein) che
mantiene le sfere
celesti in armonia tra
loro.
Tale ricerca
dell’armonia, si
esprime
principalmente
tramite l’utilizzo
della matematica e
della geometria.
Furono i Greci
che per primi
proposero un
sistema
dell’universo
basato sulla
geometria.
Il Sistema Solare da
“Cosmographie
Blaviane”, Amsterdam
1667
I greci, non possedendo nessuna
teoria fisica sul perché i pianeti si
muovono in orbite, immaginarono
modelli nei quali i corpi celesti si
dovevano necessariamente muovere
secondo orbite circolari, inscritte in
sfere cristalline. In questo modo
veniva colmata la carenza di una
teoria fisica e nello stesso tempo
andavano d'accordo con l'idea della
perfetta simmetria della sfera
enunciata da Platone. Senza una
teoria così semplice e geometrica,
l'universo sarebbe apparso
inesplicabilmente privo di leggi.
Per l’astronomo del II° sec. d.C. Claudio
Tolomeo, il cielo è una vasta sfera che
ruota attorno a un asse, come ci induce a
pensare la rivoluzione circolare delle stelle
sempre visibili. La Terra è una sfera: per
convincersene basta osservare come il
Sole, la Luna e gli altri astri non sorgano
né tramontino nello stesso tempo per tutti
gli abitanti della Terra; oppure osservare
che in mare, da qualsiasi punto e in
qualsiasi direzione si navighi verso coste
montuose, si vedono sempre emergere per
prime, dall'orizzonte dietro le quali erano
nascoste, le cime delle montagne; o infine,
rilevare che sulla Terra il viaggiatore
diretto verso nord vedrà la stella polare
alzarsi sull'orizzonte in proporzione alla
distanza percorsa.
Per Tolomeo la Terra,
inoltre, è al centro del
cielo: se così non
fosse, infatti, una
parte del cielo ci
apparirebbe più
vicina e le stelle ivi
presenti ci
apparirebbero più
grandi.
Solo con Copernico la Terra cessa di essere al centro
dell’Universo e al suo posto viene messo il Sole.
Nel novembre 1572, Brahe
osservò una stella molto luminosa
che era improvvisamente apparsa
nella costellazione di Cassiopea.
L'osservazione delle comete del
1577 e del 1585 diede conferma a
Brahe delle sue ipotesi circa la
confutazione dell'immutabilità
delle sfere celesti secondo la teoria
di Aristotele universalmente
accettata fino ad allora.
In breve, Tycho Brahe osservando una cometa attraversare il
sitema solare, capisce che non esistono le sfere cristalline, che
per i Greci, erano il mezzo per spiegare il movimento dei
pianeti.
Le stelle fisse sono corpi celesti, posti ad una distanza talmente elevata dalla Terra, che
sembrano immobili nelle loro posizioni relative sulla sfera celeste. Furono così chiamate
per differenziarle dai pianeti, il cui termine dal greco planétes significa errante. Secondo il
sistema aristotelico-tolemaico, ma anche secondo quelli di Niccolò Copernico e Keplero,
il cielo delle stelle fisse (ottava sfera) racchiudeva i cieli dei pianeti.
Le prime perplessità furono
avanzate, circa verso la metà del
XVIII° secolo, da Edmund Halley, il
quale aveva notato un cambiamento
di posizione di diverse stelle rispetto
a quella che Tolomeo aveva
assegnata, e siccome non era
possibile che il vecchio astronomo si
fosse sbagliato, non restava che una
sola spiegazione: le stelle si erano
effettivamente spostate di moto
rettilineo e costante, e come studi
successivi affermarono anche i più
distanti astri possedevano un moto
proprio misurabile.
I greci, Tolomeo, fino a Copernico pensavano che i movimenti
di tutti gli oggetti celesti dovessero essere concepiti ricorrendo
a cerchi.
L’astronomo Keplero scoprì le leggi generali del
movimento dei pianeti. Le orbite celesti divengono
ellittiche.
Keplero cercò, senza riuscirci, di persuadere Brahe ad adottare il modello eliocentrico
del sistema solare. Brahe non era copernicano, ma propose un sistema di
compromesso in cui la Terra è immobile al centro mentre i pianeti girano attorno al
Sole, che li trascina a sua volta attorno alla Terra.
Eppure i calcoli di Keplero vennero
snobbati da tutti. C’era un motivo,
ovviamente: voi vi sareste fidati delle
conclusioni di un personaggio che, tra una
formula e l’altra, si metteva a discutere delle
anime dei pianeti? Che aveva trovato delle
relazioni matematiche tra le orbite dei
pianeti simili a quelle esistenti tra le note
della scala musicale, e parlava di una
“musica divina dei pianeti”? Un tipo poco
serio, non affidabile. D’altronde anche la
famiglia era di dubbia reputazione: sua
madre era stata in prigione per un anno e
per un pelo non era stata bruciata sul rogo
come strega, coll’accusa di sortilegio, magia
nera, e traffico di teschi umani... Come
fidarsi di uno scienziato così?
Johannes Kepler (1571-1630)
Con il filosofo Giordano
Bruno lo spazio stellare
deve essere concepito
come piu’ ampio del
nostro sistema solare. Con
lo scienziato Galileo
Galilei nasce un’unica
fisica che va bene per il
cielo e per la Terra.
Sparisce in tal modo la
differenza tra mondo sub-
lunare e cielo.
Con Isaac Newton,
l’universo diventa
infinito, soggetto
alla suprema legge
di gravitazione
universale. La Terra
non ha piu’ un posto
di privilegio.
Riepilogo Tolomeo: la terra è immobile al centro dell’universo, I
pianeti girano attorno ad essa in sfere cristalline,
descrivendo orbite circolari.
Copernico: il sole è immobile al centro dell’universo e i
pianeti girano attorno ad esso con orbite circolari.
Brahe: non esistono sfere cristalline.
Keplero: i pianeti orbitano attorno al sole con orbite
ellittiche e lo stesso sole occupa uno dei fuochi.
Bruno: il nostro sistema solare non è al centro dell’universo.
Galilei: mondo sub-lunare e lunare obbediscono alle stesse
leggi.
Newton: I pianeti sono regolati nel loro moto dalla legge di
gravitazione universale.
I punti cardinali
• Per orientarsi in cielo è
necessario conoscere i
punti cardinali
• Ad est o oriente o
levante, sorge il Sole; ad
ovest o occidente o
ponente, tramonta
• A sud il Sole transita a
mezzogiorno.
• Anche le stelle sorgono e
tramontano allo stesso
modo.
Coordinate Terrestri
• La longitudine è una linea
parallela all’equatore che si
misura su un arco di
meridiano partendo
dall’equatore e risalendo i
poli.
• La latitudine è una linea che
congiunge i due poli e si
misura su un arco di
parallelo partendo dal
meridiano di riferimento
(Greenwich) spostandosi
verso Est o verso Ovest.
Coordinate
celesti
• L’equatore celeste è la proiezione in cielo dell’equatore terrestre e divide la volta stellata tra i due emisferi
• Il meridiano celeste è la linea meridiana che partendo dal punto cardinale Nord si proietta verso Sud
• Lo Zenit è il punto situato perpendicolarmente all’osservatore.
• Il suo opposto è il Nadir
• Il polo nord celeste è la proiezione dell’asse di rotazione della Terra
• La Terra ruota attorno al Sole in 365 giorni e 6 ore
• La Terra ruota intorno al proprio asse in 23h 56m
• A causa dell’inclinazione del proprio asse di rotazione, la Terra nel corso della sua rotazione annuale attorno al sole dà vita alle stagioni.
• La rotazione della Terra su se stessa determina l’alternarsi del giorno e della notte
• L’inclinazione dell’asse di rotazione lungo l’orbita di rotazione, determina l’alternarsi
delle stagioni.
• Il Sole è più alto in estate e più basso sull’orizzonte in inverno
La ellitticità dell’orbita terrestre
•L’orbita terrestre è ellittica
pertanto le stagioni hanno
una diversa durata
– L’estate e la
primavera durano 93
giorni
– L’autunno 90
– L’inverno 89
• I punti estremi da cui un osservatore può guardare il cielo sono i poli e l’equatore
• Ai poli le stelle visibili non sorgono e non tramontano mai e appaiono ruotare su cerchi paralleli all’orizzonte
• All’equatore si vedono tutte le stelle del cielo e tutte compiono un arco di 180° sopra l’orizzonte
• Nelle posizioni intermedie le stelle rimarranno sopra l’orizzonte per periodi differenti a seconda dell’altezza.
L’eclittica
• E’ il piano su cui
orbitano la Terra e la
maggior parte dei
pianeti attorno al Sole
• Si proietta in cielo con
un’inclinazione di
23°30’ rispetto
all’equatore celeste
La precessione degli equinozi
• E’ una disomogeneità della rotazione terrestre per cui l’asse di rotazione disegna una circonferenza che viene completata in 25.920 anni circa (anno platonico).
• La posizione dei poli celesti cambia: tra circa 13.000 anni sarà Vega e non l'attuale Polaris, nota comunemente col nome di Stella Polare, a indicare il polo nord sulla sfera celeste. Ai tempi della piramide di Cheope (2.700 a.C.), era Alfa della costellazione del Drago.
Moto di rotazione: è il movimento della Terra attorno
al suo asse.
Moto di rivoluzione: è il movimento della Terra
attorno al Sole.
Precessione degli equinozi: è il risultato del movimento
doppio-conico dell'asse terrestre per l'azione
gravitazionale della Luna e del Sole e per la rotazione
terrestre.
Precessione anomalistica: movimento dell'orbita
terrestre causato dall'attrazione esercitata dagli altri
pianeti.
Variazione dell'eccentricità dell'orbita: ogni 92.000 anni
varia da un massimo di 0,054 a un minimo di 0,003.
Variazione dell'inclinazione dell'asse terrestre: è la
variazione che l'asse di rotazione della Terra forma con
il piano dell'orbita e varia da un massimo di 24°20' a un
minimo di 21°55' ogni 40.000 anni, attualmente è di
23°27'. In aggiunta a questa variazione c'è un'altra
variazione dell'inclinazione assiale, la nutazione, che ha
un periodo molto più breve: 18,6 anni.
Le maree
• Un vistoso effetto della
presenza della Luna,
ampiamente
documentato da
Newton è il fenomeno
delle maree
• Sono provocate
dall’attrazione
gravitazionale della
Luna abbinata a quella
del Sole
Eclissi Lunari
• L’orbita lunare è
inclinata di 5°
rispetto a quella
terrestre
• Le eclissi si
verificano solo
quando Sole, Luna e
Terra sono allineati.
Eclisse Lunare
• Si ha quando la Luna entra nel cono d’ombra della terra
• La fase totale può durare anche più di un’ora
• Se ne hanno al massimo 3 all’anno
• Visibile in tutto l’emisfero notturno
Luna rossa
Durante le eclissi, la Luna diventa rossa perché parte dei raggi
solari vengono deviati all’interno del cono d’ombra
dall’atmosfera terrestre che funge da lente.
Il Sole
Il Sole appartiene ad un sistema stellare formato
da circa 200 miliardi di stelle, che prende il nome
di Galassia.
La maggior parte delle stelle è concentrata in una
regione di spazio a forma di disco disegnato dai
bracci che si dipartono a spirale da un nucleo
centrale. Il disco ha un raggio di circa 40 mila anni
luce ed il Sole occupa una posizione periferica, a
circa 27 mila anni luce dal centro, intorno al quale
ruota con una velocità di circa 225 km/s. Compie
quindi una rivoluzione completa in 200-250
milioni di anni (=1 anno cosmico).
Dall'esame della densità e
conoscendo le altissime
temperature della sua
superficie (5750 gradi
Kelvin), il Sole deve essere
allo stato aeriforme nella
parte esterna; e verso
l'interno i gas a causa delle
pressioni debbono essere
allo stato liquido.
L'80% dell'energia solare è dovuto alla trasformazione dell'Idrogeno in Elio. Con un
grammo di deuterio e trizio si potrebbe produrre l'energia sviluppata da 11 tonnellate di
carbone.
La struttura solare si può chematizzare così:
nucleo
fotosfera (con macchie e facole)
atmosfera (stato di inversione, cromosfera, corona solare)
Nulla si conosce sul nucleo
solare, perciò le indagini si
limitano alla fotosfera, che è la
parte luminosa a noi visibile e
all'atmosfera che la circonda e
che può essere esaminata
durante le eclissi, quando cioè
la Luna copre la massima parte
del disco solare e perciò
l'atmosfera non è più
abbagliata dalla fotosfera.
La fotosfera del Sole ha una
temperatura che varia dagli 8000
ai 4200/4000 °C circa per le
penombre delle macchie solari,
mentre per "le oscurità" dette
ombre vengono calcolati estremi
fino a 2700 °C. Essa decresce con
l'allontanamento dagli strati più
interni per quelli più esterni.
Escludendo le macchie solari, la
sommità della fotosfera si calcola
essere ad una temperatura
compresa tra 4500 (il bordo) e
4800 gradi Celsius.
La fotosfera solare è composta da
celle di convezione chiamate granuli;
ogni granulo è una tempesta di gas ad
altissima temperatura (plasma) larga
da 500 a 1000 km, al centro della
quale del gas caldo sale dall'interno
della stella, raffreddandosi e
ricadendo ai bordi per moto
convettivo. Un singolo granulo ha
una vita media di soli 8 minuti, ma se
ne formano di nuovi continuamente.
Tra i granuli normali si trovano dei
supergranuli con diametri fino a
30.000 chilometri, capaci di resistere
fino ad un giorno.
Eclissi di Sole
• Si ha quando la Luna si frappone fra la Terra e il Sole
• La fase totale può durare al massimo 7 minuti
• Se ne hanno al massimo 4 in un anno
• Visibile solo in una ristretta fascia
• Può essere parziale, anulare o totale
Il percorso dell’ombra
• Il cono d’ombra entra da ovest e si sposta verso est ad una velocità di circa 3000 Km/h
• La larghezza dell’ombra può ragiungere i 200 km
• Le eclissi si ripetono secondo un ciclo di circa 18 anni chiamato “Saros”
Eclissi di Sole in Italia
• La prossima eclissi totale di Sole in Italia sarà nel 2081.
• Per chi non ha la pazienza di aspettare occorre spostarsi.
• La prossima eclissi totale di Sole si avrà il 1° agosto 2008 in Mongolia.
L’assorbimento atmosferico
• L’atmosfera terrestre
è densa e assorbe la
luce del Sole e delle
stelle in misura
maggiore vicino
all’orizzonte
• Per questo motivo il
Sole al tramonto e
all’alba appare rosso
Lo zodiaco
• Nel corso dell’anno il
Sole appare muoversi
tra le costellazioni
dello zodiaco.
• Di notte vediamo la
regione di cielo
opposta alla posizione
del Sole.
• Le costellazioni suddividono
idealmente il cielo in 88
configurazioni, alcune delle quali
molto famose; come Orione,
Cassiopea o Andromeda, altre
sconosciute ai più.
• Le costellazioni dello zodiaco
sono 13, infatti anche Ofiuco
viene attraversato dal Sole tra
novembre e dicembre.
• Le costellazioni circumpolari sono
quelle che alle nostre latitudini
non tramontano mai.
La storia della
creazione del cielo e
della terra, contenuta
nel libro della Bibbia
chiamato la “Genesi”
ha dominato la cultura
occidentale per secoli.
Nella Genesi” è detto che
Dio ha creato ogni cosa in sei
giorni. Fino al XVIII° secolo
la storia della Creazione
dell’universo in 6 giorni era
stata predominante. Poi fu
piano piano soppiantata dalla
teoria dell’evoluzione di
Darwin.
L’età dell’Universo
Nel 1658 il vescovo Ussher studiando la
Bibbia calcolò che l’universo era stato
creato nel 4004 a.C.
Per tutto il XVIII° secolo si pensò che
l’universo avesse al massimo 6 o 7 mila
anni.
Nella seconda metà del XIX° secolo
studi geologici e di evoluzionismo
portarono l’età dell’universo a qualche
milione di anni.
Prima della Seconda Guerra Mondiale dai
radioisotopi si datava l’universo a 2
miliardi di anni.
• Fu solo nei primi anni 20 del secolo scorso, che si cominciarono a comprendere le reali dimensioni ed età dell’Universo.
• La scoperta dello spazio extragalattico, ad opera di E. Hubble nel 1924, disegnava l'immagine nuova di uno spazio sconfinato suddiviso a sua volta in diversi "universi-isola", le galassie, ognuna delle quali composta da centinaia di miliardi di stelle ed altri oggetti celesti.
Le recenti osservazioni astronomiche
forniscono il seguente quadro
dell’universo:
Piano ed infinito
In espansione accelerata (71 km/sec
per mega parsec)
Età dell’universo 13,7 miliardi di anni
Temperatura media del fondo cosmico
2,735 gradi assoluti.
Nel 1946 l'americano di origine russa George Gamow (1904-1968) propose la teoria del Big Bang per spiegare l'origine dell'universo.
Questa teoria sostiene che l'universo è nato dal nulla, quando una palla di materia di altissime densità e temperatura esplose.
Il Big Bang
Nascita del tempo e dello
spazio
Il Big Bang diede inizio al tempo e allo spazio. Di conseguenza in origine tutto doveva essere concentrato in un minuscolo punto, dalla densità e gravità infinite, dove il tempo e lo spazio erano pari a zero e la temperatura dell'ordine di miliardi di miliardi di gradi.
Cosa ci fosse prima rimane per ora un mistero, visto che nemmeno gli scienziati avanzano ipotesi, ritenendo i momenti anteriori a tale istante come inconoscibili ed inspiegabili da qualsiasi teoria.
Formazione delle galassie
Dopo qualche milione di anni si erano già formati i primi agglomerati di materia, che aggregandosi a loro volta per l'attrazione gravitazionale, daranno vita qualche miliardo di anni dopo alle protogalassie, che una volta che si saranno evolute in galassie, formeranno le stelle e tutti gli altri corpi celesti.
Le evidenze in favore di una nascita esplosiva
del nostro universo
(Il Big Bang)
L’espansione dell’Universo è tuttora in corso
(red shift)
E’ rilevabile una radiazione fossile della temperatura originaria,
che permea tutto l’universo in maniera omogenea (radiazione
micro-onda)
L’attuale universo possiede la corretta proporzione di elementi
che ci si aspetterebbe dal Big Bang(nucleosintesi: 72%
idrogeno; 25% elio; 3% metalli pesanti)
• Un stella in avvicinamento presenta uno spostamento della sua luce verso lunghezze d’onda più corte (blueshift)
• Una stella in allontanamento presenta uno spostamento della sua luce verso lunghezze d’onda più elevate (redshift)
• La maggior parte delle galassie sembra fuggire dalla Via Lattea.
Spostamento verso il rosso (Red Shift)
Le galassie si allontanano a una velocità maggiore quanto più sono
lontane: ciò significa che l'universo si sta espandendo. La velocità con
cui le galassie
si allontanano da noi è proporzionale alla loro distanza.
La Legge di Hubble e l’Universo in espansione
Nel 1916, Einstein pubblicò la teoria della relatività generale e provò ad applicarla alla struttura dell'universo, concludendo che il cosmo si va contraendo sotto l'azione delle forze gravitazionali esercitate da galassie, stelle ecc.
Ma poiché all'epoca si pensava che l'universo fosse perenne e immutabile, Einstein aggiunse nella sua teoria una "costante cosmologica", che creava una forza repulsiva in grado quindi di opporsi alla contrazione dell'universo.
• Gli studi portati avanti indipendentemente da due gruppi distinti, l' "High-z Supernova Search Team" ed il "Supernova Cosmology project“ hanno portato ad una scoperta inaspettata.
• Questi due gruppi di scienziati, studiando nella banda radio innumerevoli ammassi galattici e galassie che emettono getti di plasma, nonchè studiando le curve di luce di diverse supernovae vicine, hanno dimostrato che l'espansione dell'Universo non sta rallentando, bensì accelerando
• I dati dimostrano che l’espansione dell’universo non è rallentata, a causa della gravità, ma è in accelerazione.
• Ciò significa che esiste una forza che agisce contro la gravità.
• L’energia che provoca l’accelerazione è stata chiamata “energia del vuoto” o “energia oscura”.
• Essa fornirebbe il 73% di densità necessaria a portare la densità dell’universo al valore critico, compatibile con le osservazioni astronomiche.
Traccia elettromagnetica del Big Bang
E’ possibile rilevare la traccia della radiazione elettromagnetica, lasciata dal Big Bang nel
corso del suo raffreddamento. Essa è omogenea ed isotropa a 2,726 0K (-270,4°C) e
permea l’intero universo.
Mappa della
radiazione di fondo
cosmico a microonde
osservata dal
satellite COBE
Una delle intuizioni più profonde della Relatività Generale è stata la conclusione che la massa causa la curvatura dello spazio, e i corpi che viaggiano nello spazio curvo vengono deviati nella loro traiettoria come se una forza agisse su di loro.
Qual’è la forma dell'Universo ?
Se lo spazio stesso è curvo, ci sono tre possibili geometrie per l'Universo. Ognuna di esse è legata alla quantità totale di massa dell'Universo (e quindi all'intensità totale della forza gravitazionale), e ciascuna implica un diverso passato e un diverso futuro per l'Universo.
L’Universo è aperto o chiuso?
Le sorti del nostro universo sono legate all'equilibrio che si instaurerà tra:
• l'energia cinetica posseduta dalle galassie,
• l’indice d'espansione,
• la forza gravitazionale con cui i corpi celesti si attraggono.
Qual’é il futuro dell’Universo?
Attualmente siamo in grado di
prevedere solo quale sarà il
punto di non ritorno: nel
momento in cui per ogni cm3
del nostro universo ci saranno
meno di 5 atomi di idrogeno,
l’attrazione gravitazionale tra i
corpi celesti diventerà
insufficiente a frenare la spinta
espansionistica.
Salmo 19
1 I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento
annunzia l’opera delle sue mani.
2 Un giorno sgorga parole all’altro, una notte
comunica conoscenza all’altra.
3 Non hanno favella, né parole; la loro voce non
s’ode.
4 Ma il loro suono esce fuori per tutta la terra, e i
loro accenti vanno fino all’estremità del mondo.
Quivi Iddio ha posto una tenda per il sole.