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Il Cielo ad occhio nudo 2 Sole, Luna e stelle e i primi problemi astronomici dell’uomo nella storia: il Sole e le sue prime osservazioni
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Il Cielo ad occhio nudo 2 Sole, Luna e stelle e i primi problemi astronomici delluomo nella storia: il Sole e le sue prime osservazioni.

May 02, 2015

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Corrado Donato
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Page 1: Il Cielo ad occhio nudo 2 Sole, Luna e stelle e i primi problemi astronomici delluomo nella storia: il Sole e le sue prime osservazioni.

Il Cielo ad occhio nudo 2

Sole, Luna e stelle e i primi problemi astronomici dell’uomo nella storia: il Sole

e le sue prime osservazioni

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L'sservazione del Sole e i primi strumenti astronomici

• I primi strumenti di osservazione sono elementi del paesaggio fissi che forniscono i punti di riferimento per vedere le variazioni del Cielo

• Grandi costruzioni a indicare punti particolari dell’orizzonte: i “megaliti”

• L’osservazione del Sole e le ombre: lo “gnomone”

Page 3: Il Cielo ad occhio nudo 2 Sole, Luna e stelle e i primi problemi astronomici delluomo nella storia: il Sole e le sue prime osservazioni.

I Megaliti: antichi osservatori e calendari (Stonehenge)

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Dalla lunghezza dell’ombra all’altezza del Sole

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Un’ antica meridiana graduata: lo “scafio”

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Il Sole e le stagioni

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Il Sole sorge a Sud – Est e tramonta a

Sud – Ovest

La notte si allunga

La notte è più lunga

Autunno

Il Sole sorge ad Est e

tramonta ad Ovest

La notte si allunga

Dì = notteEquinozio d’Autunno

Il Sole sorge a Nord – Est e tramonta a Nord - Ovest

La notte si allunga

Il dì è più lungo

Estate

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Solstizio d’estate

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Equinozi

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Solstizio d’inverno

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Il ruolo delle ombre nella conoscenza del mondo

1. Le ombre somigliano agli oggetti che le producono

2. Studiando la relazione tra le forme degli oggetti e quelli delle loro ombre di ricava che queste ultime possono essere generate tracciando delle linee rette che partono dalla fonte luminosa e toccando i bordi dell’oggetto, arrivano ai bordi dell’ombra.

La luce si propaga lungo linee rette: i “raggi” di luce.

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Orientamento

Dall’osservazione delle variazioni annuali dei percorsi del Sole mediante le ombre occorre ricavare una direzione che resta costante (o che si ripete allo stesso modo tutto l’anno): la direzione dell’ombra più corta del giorno è sempre la stessa

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 Un metodo pratico per trovare l’esatta direzione del Nord

1) Si pianta per terra uno gnomone verticale e si disegnano tre circonferenze al suolo che hanno tutte come centro la base dello gnomone e raggi di lunghezza rispettivamente metà della parte dello gnomone affiorante dal suolo, uguale ad essa e 2,5 volte essa.

2) Quindi si segue il movimento dell’ombra al mattino (quando il Sole si alza e l’ombra si accorcia) finché la punta non interseca una delle circonferenze segnata a terra passando dall’esterno all’interno del cerchio corrispondente.

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3) Poi si segue di nuovo il movimento della punta dell’ombra finché (nel pomeriggio quando l’ombra si allunga) non interseca di nuovo la stessa circonferenza uscendone.

A questo punto si congiungono il punto di “entrata” e quello di “uscita” della punta dell’ombra sulla circonferenza tracciata e si trova il punto medio del segmento tracciato.

Quindi si congiunge la base dello gnomone con il punto medio trovato e quest’ultimo segmento indicherà la direzione del Nord (l’esattezza della direzione dipenderà dall’accuratezza della costruzione geometrica).

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Uno strumento rivelatore di equinozi: il “cerchio di Ipparco”

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Il Cerchio di Ipparco in un giorno qualsiasi

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Il Cerchio di Ipparco in un equinozio

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Il cerchio di Ipparco mi indica il piano nel quale il Sole gira all’equinozio.

Tutti giorni dell’anno il Sole gira nel Cielo su di un piano parallelo a quello del cerchio di Ipparco, per sei mesi sopra e per sei mesi sotto.

Se pianto un’asta perpendicolare al piano del cerchio di Ipparco indico la direzione intorno alla quale gira il Sole: che direzione dell’orizzonte indica l’asta così sistemata?

Che astro posso trovare la notte vicino a quella direzione?

Che cosa mi aspetto che faccia l’ombra dell’asta su di un piano di appoggio che coincide con il piano del cerchio?

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Posso così costruire un orologio solare che ha il quadrante sul piano del cerchio e asta (gnomone) perpendicolare ad esso (la “meridiana equatoriale”).

Ma devo sapere bene come inclinare il cerchio.

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Negli equinozi, quando il Sole si trova sul piano equatoriale, i suoi raggi sono paralleli al piano del cerchio quindi la sua ombra è un segmento (tutto ciò è possibile perché la luce

si propaga in linea retta).

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La retta equinoziale

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Inoltre l’inclinazione del piano equatoriale rispetto al piano dell’orizzonte varia al

variare della latitudine; perciò l’inclinazione del cerchio di Ipparco deve variare al variare della latitudine del luogo in cui ci si trova.

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Equinozi e latitudine: il “Plinto” di Tolomeo

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Nei giorni degli equinozi l’ombra dello gnomone verticale resta sempre nella stessa direzione sul quadrante del plinto: la misura angolare segnata

fornisce la distanza angolare della culminazione del Sole dallo Zenit.

Tale misura fornisce la latitudine del luogo.

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Le ombre e il tempo: gli orologi solari

• Gli orologi degli antichi egizi misurano il tempo di giorno dall’osservazione dell’ allungamento e dell’accorciamento delle ombre: se le divisioni dell’orologio hanno la stessa lunghezza le ore risultano diseguali

• Quando si cominciano ad usare gli angoli si costruiscono orologi solari che usano solo il cambiamento di azimut dell’ombra dello gnomone: il giorno comincia ad essere diviso in 12 ore (caldei e babilonesi) ma le stesse ore risultano diseguali.

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•Quando, nell’antica Grecia, si riesce a trovare l’equatore celeste (il percorso del Sole agli equinozi) si è in grado di costruire una meridiana equatoriale e a dividere il dì in periodi uguali (le ore)

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• Tracciano la retta equinoziale e con alcune applicazioni di geometria solida (o di trigonometria) si riescono a realizzare le meridiane orizzontali e verticali con lo gnomone rivolto verso il polo celeste.