Geografia Progetto Integrato Cultura del Medio Friuli Scheda n° 3. 2. 11 A valle dell’abitato di Madrisio, la golena del Taglia- mento ospita il piccolo bosco ripario del Torreano, protagonista di un ambiente naturale contrastato ma mai vinto dalle acque del fiume, mentre, nel tempo, molteplici vicende storiche hanno condan- nato ad un lento e inesorabile declino la foresta planiziale circostante. Per effetto del sistematico e sconsiderato disboscamento della zona montana, il territorio, esposto all’aggressione delle acque, ha subito tutte le grandi inondazioni del Tagliamento, amplificate dal progressivo spostamento verso est dell’alveo, giunto ad invadere ampi tratti del ter- ritorio boscato della bassa. Nel ‘600, il bosco si af- faccia sull’abitato di Madrisio occupando l’interno di un’ansa del fiume, dove si erge anche il castel- lo di Madrisio (Fig. 1). La terribile inondazione del 1596 spazza la dimora dei conti e buona parte del bosco, aprendosi un varco ad est di San Paolo, che rimane isolato assieme a Mussons e Bolzano. Con le successive alluvioni del secolo diciottesimo l’ultima grande migrazione del fiume rettifica il suo percor- so, cancellando le due ampie anse attorno all’abi- tato di Madrisio (Fig. 2). Il bosco viene ancora una volta distrutto, ma la natura ritesse con pazienza la sua trama, riscostituendo, all’interno della fascia golenale, un’estesa prateria (prati del Turiano), so- stituita nel tempo dal bosco ceduo che conquista la superficie entro i limiti imposti dal corso d’acqua e dall’arginatura. Ancora nel 1800 però la superfi- cie boscata è irregolare, sempre dominata da am- pie zone prative. La carta dell’austriaco Anton von Zach riporta alcune macchie boschive, ma non vi è traccia evidente del bosco attuale, così come in una successiva del 1891. Bisogna attendere i primi anni del secolo scorso per intravedere la situazione che si presenta oggi ai nostri occhi: un piccolo lembo boschivo che accompagna per un tratto l’argine di Madrisio, fino pressoché alla confluenza del Varmo con il Tagliamento. L’estensione è di soli cinquan- totto ettari, ma la varietà e l’associazione delle spe- cie arboree ed arbustive riflette tutte le caratteristi- che del bosco di ripa. Ontano, olnâr (Alnus insana), olmo, ol (Olmus minor) e pioppo nero, pôl (Populus nigra) sono le essenze primarie, acero campestre, ajar (Acer campestre), la specie avventizia della ro- binia, agaçe, immessa dall’uomo, il pioppo tremulo, pôl salvadi (Populus tremula) sono invece abituali, ma presenti in misura più ridotta. Ontano, pioppo nero e olmo, piante igrofile, più adatte a sostenere l’umidità del sottosuolo, si insediano nelle aree più depresse, mentre l’acero e il pioppo bianco popola- no gli spazi più asciutti sugli orizzonti superiori dei terrazzamenti. La zona prossima alle rive, attraver- sata da un vecchio alveo abbandonato del Varmo, è invece invasa da varie specie di salici. Al di sotto dello strato arboreo, dove le chiome lasciano spazio alla luce, si sviluppa il sottobosco di arbusti, erbe e muschi, tipico del bosco planiziale, con una net- ta dominanza di alcune specie erbacee infestanti Il bosco di Golena del Torreano: la flora e la fauna a cura di Paola Tubaro che amano un substrato molto umido e organico, come il gigaro, lenghe di lôf (Arum maculatum) e l’aglio orsino, ai (Allium ursinum), accanto alle più rare specie relitte, formatesi durante il ritiro del ghiacciaio e provenienti dalle zone montane come il fior di stecco, locje (Daphne mezereum). Il bosco è popolato da diverse associazioni faunistiche, di cui vanno ricordati soprattutto i vertebrati e, fra questi, il primato della rappresentanza spetta agli uccelli, con una ricca varietà di specie nidificanti che si lega inevitabilmente con la biodiversità ambientale del bosco di latifoglie. Oltre ai comuni rapaci stanziali, è significativa la presenza del Lodolaio (Falco subbu- teo), migratore proveniente dall’Africa, dove sverna. Qui nidifica a partire dalla seconda quindicina di aprile, sfruttando i nidi abbandonati di corvi e gazze. Fig. 2 – Particolare della mappa “Tilaventina”, rappresentante il greto del Tagliamento nell’intorno di Madrisio. Autore Gio. Batta Bulfoni, pubblico perito, 28 luglio 1766. (Municipio di Varmo) Fig. 1- Mappa settecentesca che riporta le variazioni del corso del Tagliamento. In un’ansa dello stesso appare il bosco golenale affac- ciato sul paese di Madrisio. (Municipio di Varmo) Il bosco di Golena del Torreano: la flora e la fauna