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Misura F Azione FB Miglioramento del benessere degli animali Progetto BEN-O-LAT (MIPAF – Dip. Di Scienze Zootecniche Univ. Sassari)
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Il benessere animale: importanza per le produzioni zootecniche · Benessere degli animali zootecnici: 3) non esiste una definizione univoca (trad: “gli esperti” si stanno ancora

Feb 23, 2019

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Page 1: Il benessere animale: importanza per le produzioni zootecniche · Benessere degli animali zootecnici: 3) non esiste una definizione univoca (trad: “gli esperti” si stanno ancora

Misura F Azione FB

Miglioramento del benessere degli animali

Progetto BEN-O-LAT (MIPAF – Dip. Di Scienze Zootecniche Univ. Sassari)

Page 2: Il benessere animale: importanza per le produzioni zootecniche · Benessere degli animali zootecnici: 3) non esiste una definizione univoca (trad: “gli esperti” si stanno ancora

Benessere degli animali

- Che cosa si deve intendere per benessere animale?

- I principi etici che sono alla base del benessere animale

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Benessere degli animali zootecnici:

3) non esiste una definizione univoca (trad: “gli esperti” si stanno ancora accapigliando) di Benessere animale (non esiste neanche per l’uomo…)

5) sul piano scientifico vi sono due approcci i) uno secondo cui il benessere animale è compromesso quando le funzioni biologiche normali sono intaccate (misura di una varietà di indicatori di benessere, biochimici, produttivi, comportamentali); ii) l’altro per cui il benessere di un animale è valutato in base alle proprie esperienze soggettive (frustrazione, ansietà, paura..)

6) nell’accezione comune (ma anche in quelle di molti esperti) la mancanza di benessere è indentificabile univocamente con lo stato di stress.

8) le norme sul benessere sono per la maggior parte di tipo “prescrittivo” (= non fare ciò, altrimenti..) piuttosto che “positivo” (= fai ciò, in quanto…)

10) l’orizzonte scientifico è incerto, poiché molti “assiomi” soffrono di eccesso antropomorfico (Il benessere dei polli è influenzato più dalla condizioni del pollaio che dalla densità di allevamento).

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Da cosa nasce il benessere animale?

Azione incisiva di gruppi di opinione che reclamano diritti per gli animali

Aumento richiesta prodotti ottenuti da animali trattati nel rispetto del benessere

Attenzione dell’UE al raggiungimento e mantenimento del benessere animale nelle produzioni zootecniche

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Perché parlare di benessere animale ?

Per tre buone ragioni:

3) l’articolo 9 della Costituzione italiana è in fase di revisione con l’inserimento della “tutela (del)le esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti” da parte della Repubblica;

5) la nuova PAC pone “il benessere animale” fra le 4 condizioni per l’accesso al regime di aiuti da parte dell’UE

8) il Consiglio dell’UE ha stabilito che “i proprietari o i custodi adottino le misure adeguate per garantire il benessere dei propri animali e per far si che a detti animali non vengano provocati dolori, sofferenze o lesioni inutili” (dir. 98/58, art. 3)

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Che cosa prevede la Legislazione italiana:Art. 9: “La Repubblica riconosce l’ambiente, i suoi ecosistemi, le sue biodiversità, valori primari per la salvaguardia e lo sviluppo della qualità di vita; garantisce la loro protezione e ne promuove il rispetto, sulla base di principi di reversibilità, precauzione e responsabilità, anche nell’interesse delle future generazioni; tutela le esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti”.

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Fare benessere animale conviene … perché è uno degli impegni della

condizionalità PAC perché si guadagna perché è richiesto dal consumatore

…ma soprattutto perché è profondamente giusto dato che gli animali lavorano per noi

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Restituire BENESSERE agli animali significa consentire loro di

produrre di più perché stanno meglio

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A

BC

D

E

Modello di relazione fra produttività degli animali zootecnici e percezione del loro benessere (Appleby, 2005)

Benesserepercepito

Produttività

A = stadio iniziale di allevamento; B = mutuo beneficio fra animali e uomo derivante dall’allevamento; D = massima produttività animale a spese del benessere; E = decadimento della produtività a seguito del malessere animale.

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Interazione uomo-animale

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Un ruolo centrale nelle interazioni uomo-animale é svolto dalla

PAURA che negli animali genera

STRESS

Animali stressati comportano peggiori condizioni di vita degli

operatori

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Modello delle interazioniuomo-animale

Stress

ComportamentoComportamentoAttitudineAttitudine Produttività& BenessereProduttività& Benessere

PauraPaura

AnimaleAnimaleAllevatoreAllevatore

Hemsworth (2003)

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Come valutiamo l’interazione uomo-animale?

(foto D. Maior)

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misure di distanza l’animale che ha paura dell’uomo si terrà a maggiore distanza

distanza di avvicinamento o approach distance

la distanza a cui un animale si avvicina volontariamente ad una persona statica

distanza di fuga o flight distance

la distanza a cui un animale consente all’uomo di avvicinarsi prima di scappare

test di maneggiamento o trattamento degli animali

osservare le risposte degli animali quando vengono maneggiati dall’uomo durante le operazioni di routine

tempo impiegato per completare il maneggiamento

misure comportamentali scalciare o muoversi durante la mungitura

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UOMO_______ANIMALE

La rincorsa agli alimenti a “basso costo” ha comportato l’intensivizzazione o l’estensivizzazione del sistema di produzione

super-intensivo (<lavoro; >>capitale)

super-estensivo (<lavoro; >>ambiente)

PEGGIORAMENTO BENESSERE

>> stress>> patologie allevamento

<< cure agli animali> fenomeni sottonutrizione

> parassitosi

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In sintesi:Negli allevamenti commerciali le relazioni uomo-animale sono vere interazioni con effetti reciproci

Migliorare i comportamenti degli allevatori rispetto ai propri animali e misurare questi miglioramenti é difficile

Interazione uomo e animale

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Temperamento degli animali (pecore) in sala di mungitura

Parametri funzionali Calme

n = 106

Nervose

n = 54

P

Produzione totale

mattino

ml 592 477 **

Munta a macchina ml 421 336 *Sgocciolata a macchina ml 38.3 34.8 NSSgocciolata a mano ml 137.1 107.4 *Tempo di mungitura sec 31.4 27.4 *Flusso dl latte ml/sec 15.6 13.6 *Tempo di latenza

eiezione

sec 1.9 5.3 ***

Dimitrov-Ivanov and Djorbineva, 2002

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Importante perché: mammella vicina a terra anche nei sistemi semi-estensivi le pecore trascorrono diverse ore in ovile a diretta contatto con la lettiera la pulizia della lettiera ha effetti diretti sull’igiene dell’aria

MANAGEMENT DELLA LETTIERA

aumento incidenza mastiti

riduzione caratteristiche igienico-sanitarie ed attitudine casearia del latte riduzione del benessere degli animali

Management della lettiera inadeguato

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Cosa fare?

curare la lettiera in modo che le superfici con cui la mammella viene a contatto siano asciutte e pulite

garantire una densità adeguata (1,5-2 m2/capo)

Garantire una adeguata ventilazione (≅ 45 m3/h/capo) per il controllo dei gas nell’aria (NH3 e CO2) e della polverosità

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alta media bassamc/pecora 4,5 5,6 7,3latte 769 804 943CCS (x1000/ml) 512 371 186campioni positivi esamebatteriologico (%) 17,0 9,5 4,7

DENSITÁ DI ALLEVAMENTO

Sevi et al., 2001

Influenza della volumetria sulla qualità del latte di pecora

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Ventilazione e qualità dell’aria

ventilazione bassa media altaValori (massimi)Polverosità, mg/mc 1.65 0.97 0.87NH3, ppm 25.7 25.5 19.0CO2, ppm 1500 1422 825Coliformi, log10 (cfu/mc) 1.01 0.76 0.52

Sevi et al., 2002

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Ventilazione e qualità del latte

ventilazione bassa media alta

CCS, log10/ml 5.43 5.22 5.63 NSColiformi totali, log10(cfu/ml) 2.02 2.20 1.76 *Coliformi fecali, log10

(cfu/ml) 1.00 1.33 0.86 *

Sevi et al., 2002

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Elevata incidenza mastiti o mastosi

Stress premungitura e mungitura

Stress alimentari

PUNTI CRITICI DELL’ALLEVAMENTO DEI PICCOLI RUMINANTI IN SARDEGNA

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andamento del CCS del latte ovino (ARAS)

16801700172017401760178018001820184018601880

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005

anno

CC

S (*

1000

/ml)

1632 1582 15791930 2059

2303

3255

0500

100015002000250030003500

ccs

(x10

00/m

l)

F M A M G L A

Variazione del CCS nel latte durante la lattazione

In Sardegna:

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L’indicatore più efficace di malessere

Contenuto in Cellule Somatiche nel latte (CCS)

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Da cosa dipende il CCS nel latte? Malessere dell’animale in generale e della

mammella in particolare Mastiti cliniche e subcliniche Traumi alla mammella

Stress di allevamento Tecnica di mungitura Densità di allevamento Condizioni ambientali (temperatura, ventilazione) Condizioni della lettiera Interazione uomo-animale (maneggiamento negativo) Alimentazione

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In un gregge normale

• molte pecore hanno poche CS

• pochissimi animali hanno moltissime CS…. Soprattutto ad inizio lattazione

• Mentre… a fine lattazione aumenta il numero di animali con alte CS

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elevato CCS nel latte di massa è il risultato di pochi animali che rovinano tutto il latte!

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0,3

0,5

0,7

0,9

1,1

1,3

1,5

1 2 3 4 5 6 7 8 9mesi

latt

e (k

g/d)

<750.000 > 1.000.000

Curve di lattazionedi pecore Sarde

con CCS < 750.000 e > 1.000.000

- 13%

Pulina et al., 2005

maggiore CCS…..minore produttività

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Relazione fra cellule somatiche e produzione di latte in pecore Sarde (Pulina et al., 2005)

CS (x1.000ml)

Media latte (g/d) – Livelloproduttivo annuo (litri)

Livello produttivo(% sulla classe

migliore)250 1048 (220 litri anno) 100,0750 904 (189 litri anno) 86,31250 847 (178 litri anno) 80,81750 775 (163 litri anno) 74,0

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Cosa fare per migliorare il benessere animale e ridurre il CCS nel latte?

Curare la lettiera in modo che le superfici con cui la mammella viene a contatto siano asciutte e pulite

Evitare sovraffollamento degli animali Creare comfort pre-mungitura con adeguate zone di

attesa Prestare maggiore attenzione ai comportamenti degli

allevatori nei confronti dei loro animali Curare l’alimentazione, evitare brusche variazioni e

stress da sottonutrizione

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Stress alimentari

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Sono da evitare:

- Bruschi cambiamenti della dieta;

- Razioni sbilanciate per apporti proteici,

energetici e minerali con particolare

attenzione alla quantità e qualità della fibra;

- Stress da trasferimento negli animali

altamente produttivi.

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Tecnica di mungitura

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La mungitura manuale risulta per l’animale

meno stressante di quella

meccanica?

Tipo di mungitura

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Aziende controllate 1.440

Carica microbica totale (n/ml)

3.394.000

Cellule somatiche (n/ml) 1.783.000

Qualità del latte nella mungitura manuale (Fonte ARA Sardegna, 2003)

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Aziende controllate 1.915

Carica microbica totale (n/ml)

2.636.000 (- 22%)

Cellule somatiche (n/ml) 1.640.000 (- 8%)

Qualità del latte nella mungitura meccanica(Fonte ARA Sardegna, 2003)

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Cosa fare?

controllo impianti di mungitura 2 volte/ anno

evitare fenomeni di sovramungitura (rischio di congestione capezzolo)

assicurare comfort di mungitura (predisposizione adeguate zone attesa)

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manuale vs meccanica

Sintomatologia da tunnel carpale e probabile aumento del CCS nel latte

…..l’affaticamento della mano del mungitore comporta maggiore maltrattamento della mammella

Cosa fare?…..l’allevatore deve riposare ogni giorno 20 min/100

capi per migliorare il suo benessere e ridurre gli stress per l’animale!

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costi diretti (per capo/anno)

COSTI DIRETTI Fonte euro/anno/capo

Lettiera

informatore agrario

maggio2005 0,80Rinnovo e rimozione lettiera prezzario OMF 2005 0,20Pre-Recinto (rete metallica) prezzario OMF 2005 0 - 1,0Analisi Latte (4 parametri) Lab.ARA Oristano 0,08CMT (2 volte anno) Rivendita dettaglio 0,04Manut. mungitrici ovini (50%) Prof Pazzona – DIT – Uni SS 0 - 0,75Totale costi diretti (min –

max) 1,12 – 2,87

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CONCLUSIONIFare benessere animale conviene … perché è uno degli impegni della condizionalità

PAC perché si guadagna perché è richiesto dal consumatore

…ma soprattutto perché è profondamente giusto dato che gli animali lavorano per noi