i i a g g i ANNO VIII - NUMERO 321 - 13 MAGGIO 2004 Repubblica di BEVAGNA Appuntamento col medioevo Gli antichi sapori nel segno della tradizione ROMAGNA Tutti i luoghi del “liscio” da Ravenna a Savignano Fabio De Luigi,prot agonista di “Ogni volta che te ne vai”,racconta il popolo delle balere SENIGALLIA Il fascino delle corti gentili Natura e gastronomia binomio vincente CROAZIA Kornati ITINERARIO IN CAICCO Tra le splendide isole dell’arcipelago, in un mare limpido, tra i boschi e le casc ate lungo il fiume Krka e i ristorantini in riva al mare Le perle della Dalmazia
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I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
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8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
FOTOLITOC.P.S. - P.zza Indipendenza, 23/c00185 Roma
STAMPARotosud - Miole Le Campore (Aq)
Registrazione Tribunale di Roman. 450/97 del 19-7-1997
Concessionaria per la pubblicità A.Manzoni & C. S.p.a.via Nervesa, 21 - 20139 Milano¥ 02/57494436
ABBONARSI AI VIAGGIAl prezzo speciale di euro 33,00riceverete per un anno(50 numeri) I Viaggicon Repubblica.Per informazioni:¥ 06-49823740Ufficio arretrati¥06-49822879
S C R I V E T E A “
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ti dell’Hotel d’Angle-terre e non stupisce chequesto concierge sia ilpresidente dell’“Asso-
ciazione Chiavi d’Orodi Ginevra” perché giàda molto tempo questoalbergo viene conside-rato tra i 50 migliori ho-tel al mondo. Costruitonel 1872, sulle rive diuno dei laghi più bellid’Europa e con vista sulMonte Bianco, ha resofelici da allora teste co-ronate e protagonistidello show business.Oggi questo albergo,che ha saputo negli an-ni modernizzarsi senzaperdere nulla del suoantico fascino, propone
una serie di interessan-ti proposte che consen-tono di vestire i pannidei miliardari anche sesolo per una notte. I piùprivilegiati in questogioco sono, come acca-de di frequente, le cop-pie in luna di miele. Per
loro due notti nella ju-nior suite, andata e ri-torno dall’aereoporto inuna Bentley con autista,una bottiglia di MoetChandon, cioccolatini,uno champagne break-fast, una cena al Win-
dows Restaurant e unaromantica crociera co-stano circa 1500 euro.Ma non si è costretti adare l’addio al celibatoper poter gustare le de-lizie e il lusso dell’An-gleterre: le proposte so-no davvero tante.
Entrando nella“Casa di Adelina”
il tempo sembra esser-si fermato. I mobili d’e-poca, il pavimento incotto e il soffitto con tra-
vi a vista suggerisconoun’atmosfera ricca di ri-cordi e di storia. Le ca-mere finemente arre-date in stile ‘800, l’am-pio soggiorno e la cuci-na con sedie impaglia-te e tegami in rame, do-nano al visitatore la sen-sazione di una sobriaeleganza. Non manca-no tuttavia i comfort:ogni stanza è dotata dibagno personale e diaria condizionata. L’e-dificio del XIV secolo,completamente ri-strutturato, si trova al
centro di Monticchiel-lo, un antico borgo me-dievale, situato nel cuo-re del Parco naturaledella Val D’Orcia, a po-chi chilometri dalla cit-tadina rinascimentaledi Pienza. Oltre ai suoicaratteristici bastioni e
alla torre del Cassero, ilpaese vanta una anticatradizione teatrale po-polare, ancora oggi rap-presentata dalla storicaCompagnia del TeatroPovero. Il soggiornonella casa, inoltre, è al-
lietato dai deliziosi ac-querelli realizzati dallapadrona di casa, stima-ta pittrice, che ama ri-trarre con delicatezza earmonia alcuni degliscorci più caratteristicidell’incantevole cam-pagna senese.
CATEGORIA
Cinque stelle
lusso
APERTURA
Tutto l’anno
AMBIENTE
45 tra camere
e suite
COSTO
Il prezzo delle
camere va da
335 a 590 euro.
Le suite costano
da 710 a 2250
euro. La suite
presidenziale
costa circa
4000 euro
SERVIZI
Ristorante
Windows, Bar
Leoperd Room
con musica jazz
dal vivo, centro
benessere,
servizio in
camera 24 ore
su 24, Internet,
riproduttori Dvd
e Cd con
selezione di
dischi, strutture
per conferenze
NOTE
L’albergo fa
parte del
gruppo “TheLeading Small
Hotels of the
World”. Gli
animali
domestici previo
accordo
LA CASA DI ADELINAHOTEL D’ANGLETERRE
s www.dangleterrehotel.com s www.lacasadiadelina.it
Cameraconvista
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CATEGORIA
Bed & Breakfast
APERTURA
Tutto l’anno
AMBIENTE
La struttura
offre ai suoi
ospiti tre
camere
matrimoniali,
elegantemente
arredate, e una
camera singola.
Tutte le camere
dono dotate di
bagno e di aria
condizionata
COSTO
La camera
matrimoniale, in
relazione al
periodo di
bassa o di alta
stagione, costa
da 67 a 80
euro. La camera
singola va da 47
a 49 euro. I
prezzi
includono il
trattamento di
prima colazione
NOTE
Il Bed &
Breakfast è
raggiungibile da
Pienza con lastrada per
Monticchiello.
Da
Montepulciano
con la strada
per Chianciano
Piazza San Martino 3, 53020 Monticchiello, Siena
¥ 0578-755714,¥ 333-9302520
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Èun progetto esemplare perpromuovere le economie del-
le montagne e la loro cultura. Il “Pa-niere dei prodotti tipici”, lanciato2 anni e mezzo fa dalla Provincia
di Torino, sta riscuotendo sempremaggiore successo e sta imponen-dosi come modello di iniziativa afavore dei prodotti locali e dei loroterritori d’origine. Quest’anno il“Paniere” viene ripresentato conun numero maggiore di prodot-ti e un’adesione più qualifica-ta di punti vendita (7) e di ri-storanti (95), sessantacinquedei quali sono collocati neicentri abitati, nelle valli e sul-le montagne olimpiche di To-rino 2006 e, trenta, nel Cana-vese e nelle Valli di Lanzo. È un’oc-casione per visitare Torino, dovemolti sono i ristoranti che aderi-
scono all’iniziativa, e i centri piùbelli di una provincia ricca di sto-ria e caratterizzata da un’economiarurale vivace. I 22 prodotti tipici del“Paniere” (vedi box) sono stati se-lezionati da una lista di 100 dellaprovincia (su un totale di 370 del-la regione) e comprendono for-maggi, salumi, prodotti da forno,
frutta, verdure. Afianco segnaliamo alcuni
dei ristoranti e dei punti vendita; lalista completa si può ottenere te-
lefonando alla Provincia o visitan-do il sito internet indicato sotto.Uno degli obiettivi del “Paniere” èquello delle Olimpiadi Invernali diTorino del 2006, palcoscenico glo-bale dove i prodotti tipici della pro-vincia di Torino non sfigurerebbe-ro certamente accanto a marchimondiali della ristorazione.
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s www.provincia.torino.it
Weekend
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FESTER ICORRENZEMOSTREAPPUNTAMENT I
PROVINCIA DI TORINO
Ricotta e RubatàEcco alcuni dei 22 prodotti tipici
della provincia di Torino inseriti
nel “Paniere”. Tra i formaggi: la
Ricotta stagionata Saras del Fen,
la Tuma di Trausella, la Toma di
Lanzo, il Cevrin di Coazze. Tra i sa-lumi: la Mustardela delle Valli Pel-
lice e Chisone, la Salampata del
Canavese. Tra i prodotti da forno:
i Grissini stirati del Torinese e i Ru-
batà del Chierese. Tra i tantissi-
mi prodotti della campagna: il
Cavolfiore di Moncalieri.
Facilmente raggiungibili dalla Tangenziale di
Torino tutte le strade e le autostrade che col-
legano i centri interessati all’iniziativa della
Provincia “Paniere dei prodotti tipici”
Ecco alcuni dei 95 ristoranti che aderiscono
all’iniziativa della Provincia di Torino. A cia-
scuno è stato chiesto di cucinare almeno 2 piatti o un menù completo a base di prodot-
ti del “Paniere” (sono 22 tra formaggi, verdu-
re e prodotti da forno, sia salati che dolci),
accompagnati rigorosamente da vini DOC del-
la provincia di Torino.
s ‘L BIRICHIN
Torino. Via V.Monti 16a
¥ 011-657457
s TRATTORIA TORRICELLI
Torino. Via E.Torricelli 51
¥ 011-599814
s LA POSTA
Cavour. Via dei Fossi 4
¥ 0121-69989
s NUOVO CARRETTO
Ciriè. Via Biaune 4
¥ 011-9203206
s TAVERNA DEGLI ACAJA
Pinerolo. Corso Torino 106
¥ 0121-794727
s FLIPOT
Torre Pellice. Corso A.Gramsci 17
¥ 0121-91236
s AQUILA ANTICA
Ivrea. Via G.Gozzano 37
¥ 0125-641364
s AGRITURISMO FIORENDO
Località Talucco (Pinerolo). Via Talucco Al-
to 65, ¥ 0121-543481
s ALBERGO GILLY
Torre Pellice. Corso Lombardini 1
¥ 0121-932477
s DIVIZIA
È il punto vendita “immagine” del Paniere a
Torino. Si possono acquistare tutti i prodotti
tipici dell’iniziativa disponibili in questa sta-
gione.
Via San Tommaso 22b
¥ 011-534918
L’APPUNTAMENTO
PANIEREDEI PRODOTTI
TIPICI
Per i ristoranti
e i punti vendita:
¥ 011-8615140
www.provincia.
torino.it
GASTRONOMIA
Alla scoperta dell’arteGrande successo dell’VIII edizio-
ne di “Città d’arte a Porte Aper-
te”, organizzata dalla Provincia di
Torino. L’iniziativa culturale, tra
rievocazioni storiche, percorsi let-
terari, tappe sulla Via Francigenae nei luoghi di re Arduino, apre le
porte di abbazie e certose, castelli
e dimore reali, in 80 località del
Torinese. Da segnalare anche un
itinerario che tocca le “Città d’Ar-
te Olimpiche” protagoniste dei
Giochi Invernali del 2006.
PERCORSI TEMATICI
CITTÀ D’ARTE A PORTE APERTE
Itinerario storico-
culturale della
provincia di Torino
¥ 011-8612639
Fino al 17 ottobre
Un Paniere da amareDI ROBERTO CARAMELLI
DOVE: TORINO E PROVINCIA
OCCASIONE: 95 RISTORANTI E 7 PUNTI
VENDITA PROPONGONO IL PANIERE
QUANDO: TUTTO MAGGIO
MANGIARE
VIAGGIO
DORMIRE
SHOPPING
I T A L I A
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A caratterizzare come ligureSarzana è la lavorazione del
legno,così tipica in una regione dasempre dedita alla marineria e al-l’intaglio per l’arredo dei luoghi sa-
cri. Capolinea della pontremolese ,una delle due sole carrozzabili chefino alla metà del ‘700 valicavanol’Appennino settentrionale, la cit-tadina è però anche capoluogo del-la Lunigiana, terra di confine e diincontri. Se ne ha un’immaginefisica in via Mazzini che, col-legando Porta Parma a Por-ta Roma e i principali mo-numenti, ricalca il tratto ur-bano dell’antica e importan-te rua Francigena. A dare ul-teriore concretezza all’aspettodi crocevia di differenti culture sarà,dal 20 al 23 maggio, l’Acoustic Gui-tar International Meeting , giunto or-mai alla VII edizione. Protagonistadi questo appuntamento sarà in-fatti l’incontro tra liutai italiani estatunitensi, eredi, questi ultimi,di quella scuola artigiana che allafine dell’Ottocento ha inventato lachitarra acustica.Per tutti i giornidel lungo week-end si susseguonoworkshop,seminari, assaggi ed
esposizioni di chitar-re d’epoca e accessori,di
dischi, video ed editoria specializ-zata. Le sere invece sono dedicateai concerti, a partire da giovedì 20con la disfida sonora di dodici gio-vani talenti seguita dalle esibizionidi Pino Forastiere e di Alex DeGrassi. Venerdì musica in rosa enei due giorni finali artisti comeIrio De Paula e Franco Cerri. Sul-lo splendido set della cinquecente-sca Fortezza Firmafede.
SARZANA [LA SPEZIA]
La casa dei MosaiciSarzana nasce grazie all’impalu-
damento della vicina Luni, colonia
romana sorta lungo l’Aurelia nel
177 a.C. ai confini tra Etruria e Li-
guria. Il Teatro, il Grande Tempio
di Selene, la Casa dei Mosaici equella degli Affreschi, l’Anfiteatro
da 7000 posti e i reperti del Mu-
seo Archeologico rendono la ma-
gnificenza del più grande spazio
archeologico del nord Italia e l’im-
portanza di una città florida per il
suo porto, attivo fino al Medioevo.
Sarzana si raggiunge facilmente attraverso
l’A12 Genova/Livorno e l’A15 Parma/La Spe-
zia, entrambe con uscita La Spezia o Sarza-
na. L’aeroporto più vicino è Genova, a 121
chilometri
s OSTERIA DEL MONSIGNORE
Cucina classica ligure in un palazzo d’epoca
ristrutturato: ravioli di coniglio, piccione alla
griglia e selezione di formaggi
località Olmo, via Cisa 100
¥ 0187-624195
s TAVERNA NAPOLEONE
Cucina raffinata e creativa prendendo spun-
to dai piatti del territorio: tagliatelle integrali
con ragù di faraona, frittelle di baccalà e ot-
timi dolci
via Mascardi 16 ¥ 0187-627974
s CAPITELLI
Piccolo locale con pochi posti, indispensabi-
le la prenotazione; filetto di pesce azzurro
croccante, zuppe di farro, flan di scampi e
porri in vellutata di crostacei e brunoise di
zucchine. Ottimi i dolci
piazza Matteotti 38 ¥ 0187-622892
s ALBERGO LA VILLETTA
15 camere, nel centro di Sarzana
via Sobborgo Emiliano 24
¥ 0187-620195
Prezzi: a partire da 60 euro per la came-
ra doppia
s HOTEL LA PIETRA
Delizioso albergo ai piedi delle Colline del So-
le e del borgo medievale di Fosnovo, a pochi
chilometri da Sarzana. Dispone di 12 came-
re di cui suite e un ristorante
via Malaspina, 23 Caniparola Fosdinovo
¥ 0187-693024
Prezzi: a partire da 130 euro per la ca-
mera doppia
L’artigianato a Sarzana si concentra sui la-
boratori degli antiquari. Le vie del centro so-
no piene di laboratori.
Il dolce tipico è la spongata, focaccia dolce
sarzanese che si può acquistare da “Gemmi”
a via Mazzini.
I vini dei Colli di Luni si possono comprare
presso le cantine della cittadina
L’APPUNTAMENTO
SITO ARCHEOLO-GICO DI LUMI
Ingresso 2 euro
da martedì
a domenica
8.30-19.30
¥ 0187-66811-
660266
SITO ARCHEOLOGICO
Tovaglie e libri antichiLe strade medievali di Sarzana,
ricche di botteghe antiquarie, si
animano ogni quarta domenica
del mese per un mercato che da
40 anni conosce il suo clou con
la manifestazione estiva Soffittanella strada. Vi si possono trova-
re, dal 3 al 13 agosto, mobili e
pellicce d’epoca, modernariato,
bigiotteria artistica, tappeti orien-
tali, quadri, pizzi, tovaglie, stam-
pe, libri antichi e bocconi pregia-
ti per i gourmet del collezionismo.
MANIFESTAZIONE
SOFFITTA NELLA STRADA
Dal 3
al 13 agosto
¥ 0187-614225
www.comune.sar-
zana.sp.it/manife-
stazioni/soffitta/
Il regno della chitarra acusticaDI NAPOLEONE SCRUGLI
DOVE: SARZANA [LA SPEZIA]
OCCASIONE: ACUSTIC GUITAR
INTERNATIONAL MEETING
QUANDO: DAL 20 AL 23 MAGGIO
MANGIARE
VIAGGIO
DORMIRE
SHOPPING
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Dai veglioni danzan-ti sull’aia, alle bale-re regno del liscio,fino alle discotechedove si celebra
ogni eccesso. Per paradossale chepossa sembrare, in Romagna c’èun filo rosso che lega i ritmi fre-netici della riviera by night ai passicadenzati dei valzer e delle mazur-che tradizionali; le discoteche ul-tramoderne, come il Cocoricò diRiccione, alle balere di campagna,come la Porta d’Oro di Bertinoro.È l’amore per la festa, il ballo e lamusica da ballare; una passione cheè nell’identità profonda della Ro-magna e dei romagnoli.
Tutt’altro che un ricordo deposi-tato nei magazzini del folklore epronto all’uso nelle sagre paesane, illiscio in Romagna è ancora oggi unarealtà autentica e vissuta. Come rac-conta il film Ogni volta che te ne vai,interpretato da uno che quelle at-mosfere le conosce bene, visto che ènato e continua a vivere in Romagna,a Santarcangelo: Fabio De Luigi, cheha firmato anche la sceneggiatura,scritta con Davide Cocchi, con que-sta pellicola alla prova d’esordio allaregia di lungometraggio.
È la storia, tutta in chiave comi-ca e senza inclinazioni nostalgiche,delle alterne e grottesche vicende diOrfeo, un giovanotto della provinciaromagnola che è diventato grandecon il sogno di essere qualcuno nelmondo del liscio. Un mondo fatto difamiglie che si tramandano di padrein figlio il mestiere di musicista,
Diciamolo subito:
Ogni volta che te
ne vai non è un film
sul liscio, un Nashvil-
le in salsa romagno-
la. Al limite è un film
“nel” liscio. È una
commedia, senti-
mentale, raccontata
all’interno di una par-
ticolare realtà. Quel-
la delle balere, delle
orchestrine, delle ma-
zurche, dei valzer e
dell’umanità roma-
gnoli: il mondo del li-
scio, appunto.
Ma il cuore del
racconto è una storia
d’amore. Una storia
d’amore sbilanciata.
A favore di lei, come
spesso accade. E
non solo in Romagna.
Lui, Orfeo (il perso-
naggio che interpre-to), è un classico ra-
gazzo di provincia, in
questo caso roma-
gnola, perfettamente
ancorato alla sua vi-
ta: semplice, privo di
dubbi. Sogna di fare
il musicista di liscio
fin da bambino, per-
ché quello è il sogno
che gli viene dalla fa-
miglia. Lei, Pamela,
nel film Cecilia Dazzi,
è diversa. È aperta,
curiosa, è libera. Quel
mondo di provincia l’-
ha adottata, ma non
esaurisce i suoi so-
gni. Per questo, come
dice il titolo, entra ed
esce dalla vita di Or-
feo.
Il liscio però non
è solo uno sfondo del
film. Quell’ambiente
è decisivo a caratte-rizzare la provinciali-
tà del mio personag-
gio e a spiegare le dif-
ficoltà, le goffaggini, i
momenti di esalta-
zione e le ridicole ca-
dute che inevitabil-
mente incontra con-
frontandosi con una
donna che vive in
orizzonti molto più
ampi dei suoi. Lo spi-
rito del liscio, o ro-
magnolo in genere, è
poi quello che dà
spessore e carattere
ai vari personaggi:
Raoul Casadei (che
fa se stesso), lo zio
Sorriso (Franco Me-
scolini) o il padre di
Orfeo (Giorgio Colan-
geli che, per quanto
non sia romagnolo,
recita come se fosse
sempre vissuto a
Santarcangelo di Ro-
magna). Sono testo-
ni, coriacei, grandi
amanti dell’avventu-ra. Sempre pronti a
gettare il cuore in
ogni impresa, ma
spesso senza saper
riflettere sulle conse-
guenze di ciò che
fanno.
E poi ovviamen-
te c’è la musica
scio, con i suoi
e colori, la sua
rezza e solarità
dà ritmo al film
stato affascinan
un romagnolo
me doversi add
re in questo m
che per chi è n
vive da quelle p
qualcosa che, t
cia o meno, ti
dentro ma s
spesso non cap
soffermarsi. E l
perte non sono
cate. A comin
proprio dai ba
nostra generaz
venuta su nel
scoteche doveagita come folli
li cercando lo
do di una ragazz
balli di coppia in
c’è una conosce
un’intimità tra
che noi ci sog
mo.
Nella foto
un’immagine
scattata sul set
del film
a Mondaino
INDIRIZZI
Tutti le balere
dove ballare
il liscio
I T A L I A
Il film racconta la storia
di un giovanotto della provincia
romagnola con il sogno di diventare
qualcuno nel mondo del liscio
Il protagonistaL’animo semplice di un ragazzo di provinci
DI F A B I O DE LU IG I
v
OGNI VOLTA CHE TE NE VAI
Regia di Davide Cocchi
Interpreti Fabio De Luigi e Cecilia Dazzi, con la partecipazione
di Raoul Casadei
Lo spirito del liscio è quello che dà
spessore e carattere ai vari personag
Il cuore del racconto è una storia
d’amore sbilanciata a favore di lei
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
no di quei personaggi romanzeschiche popolano le balere. In Romagnasono oltre 60 aperte tutto l’anno. D’e-state, poi, non c’è albergo che nonorganizzi serate danzanti. Le orche-stre censite sono una quarantina eben più di 500 i complessi con me-no di cinque elementi. Quasi ognipaese ha la sua balera, che negli an-
ni si sono trasformate e fatte più ele-
ganti e oggi si chiamano “dancing”.All’offerta musicale, spesso, hannoaffiancato un ristorante, una pizze-ria e salottini riservati e soft dovechiacchierare e sviluppare gli in-contri. Ma cuore e anima del localerestano quelli di sempre: la pista daballo e l’orchestra. Il tempio ricono-sciuto è la megabalera di Ravenna
“Cà del liscio”, fondata nel 1978 daRaoul Casadei, che continua ad es-sere meta di migliaia di ballerini datutta Italia. Un sapore antico con-servano l’Odeon e il Tre Stelle di San-tarcangelo, che continuano ad averesuccesso. L’aspetto è quello tradi-zionale: a ridosso della pista il palcofisso in muratura, come nei teatri,per l’orchestra. Intorno alla sala uncorridoio dove si chiacchiera, e quin-di un colonnato, dove sono appog-giate le sedie per riposarsi tra un bal-lo e l’altro. In formica, materiali pla-stici o vecchi legni, anche l’arreda-mento anni Settanta non è proprioall’ultimo grido.
Le balere nascono come ereditàdei tendoni e capannoni alzati nelleaie, nei campi e nei paesi dove or-chestre itineranti portavano valzer,mazurche e polche. Il liscio è infat-ti la trasmigrazione nel mondo po-polare e contadino romagnolo deiballi a coppia chiusa di moda tra laborghesia europea di metà Ottocen-to. In un’Italia di nette divisioni so-ciali, le balere hanno rappresentatouna realtà estremamente interclas-sista, dove il nobile decaduto, il con-tadino, il notabile, l’artigiano sotto-
stavano ad un’unica regola, quelladel ballo. Una sorta di apprendista-to alla vita, anche. Dove si impara-vano molte cose di come si sta almondo. A fidarsi e a diffidare, a os-servare e a essere osservati, a met-tersi in gioco. Ma soprattutto a pren-dere coscienza del proprio genere.Nelle balere si respirava sesso.
In Romagna sono oltre 60
le balere aperte,mentre le
orchestre sono una quarantina
e più di 500 i complessi
con meno di 5 elementi
Qui sopra,
un’immaginedel Ponte romano
di Rimini
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Perché sulla pista la differenza trauomo e donna è esibita, enfatizzatadal gioco di ruolo del ballo. E il con-fronto raramente era quello rassi-curante del rapporto matrimoniale.Nelle balere nascevano e si vivevanoamori, anche clandestini. E il balloha rappresentato per generazioni unpassaggio determinante per un uo-mo che volesse dirsi veramente tale.Il perché, come si sente ancora ades-so, è presto detto: «Mo’ si sa: è fon-damentale per l’approccio!». E an-cora oggi, nei locali più tradizionali,il vedovo, il divorziato o lo scapolo-ne non più giovanissimo in cerca dicompagnia sono figure frequenti.
Certo, molto è cambiato. A co-minciare da contesto e funzione so-ciale. In balera ci va chi vuole balla-re un determinato ballo. È fenome-no di questi anni il ritorno dei gio-vani: attirati nelle scuole dalle dan-ze latino-americane, finiscono spes-so travolti dalle giravolte del liscio.Una tendenza cui hanno teso l’oc-chio molti locali della riviera, pro-ponendo tanto liscio quanto salsa,merengue o disco, differenziando leserate o sfruttando le diverse piste.È il caso del Piteco di Lugo o il Rio
Grande di Bellaria, o lo storico LasVegas di Rimini, tanto per citarne al-cuni.
La richiesta, insomma, sostienel’offerta. Quando gli ombrelloni so-no chiusi e Rimini è una passeggia-ta sulla spiaggia la domenica matti-na, un giro in bicicletta, un salto almolo a vedere una regata, il liscio si
balla ancora. Perché a Rimini - co-me diceva Fellini - «esiste una divi-sione netta tra le stagioni. È un cam-biamento sostanziale, non solo me-teorologico, come in altre città». Lapassione, insomma, non si ferma.Una prova di quanto sia diffusa, èstato l’incredibile spettacolo del Cam-pionato Italiano di Danza Sportiva,che si è tenuto a Rimini questo in-verno. Due giorni di competizione,divisa in diverse categorie, a secon-da della fascia di età e del tipo di dan-za; dal liscio, al valzer, al tango ar-gentino, al paso doble, fino ai ballicaraibici e latinoamericani. Le gare– turni eliminatori, semifinali e fi-nali – si sono svolte in un moder-nissimo palazzetto dello sport. I par-tecipanti erano circa 700 e tutti pro-fessionisti, spesso insegnanti di bal-lo tesserati del Consiglio italiano didanza sportiva, organizzazione affi-liata al Coni.
Visto dal di fuori sembrava unsurreale sogno felliniano, pieno dipallettes, vestiti fastosi, smoking,trucchi scintillanti, acconciature te-nute su da colla per scarpe e litigateper un passo sbagliato o una postu-ra non impettita come si deve. Ma
in Romagna è un evento che riem-pie un palazzo dello sport di tifosiscatenati e che va in prima paginanei quotidiani locali. Il motivo è lostesso che spiega i successi sempre-verdi del clan Casadei, la “famigliareale” della musica tradizionale diRimini e dintorni. Sono arrivati allaterza generazione. Da Secondo,
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Romagna
L
È fenomeno di questi anni
il ritorno dei giovani:attirati
nelle scuole dalle danze latino-
americane finiscono spessotravolti dalle giravolte del liscio
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il mitico“Strauss della Romagna”,l’inventore del liscio e l’autore di “Ro-magna Mia”, al nipote Raoul, le cuimusiche hanno fatto da colonna so-
nora a mille amori balneari e han-no fatto ballare mezzo mondo, finoa Mirko, il figlio di Raoul, che oradirige l’orchestra di famiglia striz-zando l’occhio alle contaminazioneetniche. Mentre la Edizioni Musi-cali Casadei Sonora, diretta dalla fi-glia di Secondo, Riccarda Casadei,diffonde per il mondo il verbo del li-scio, aiutando nuovi musicisti e cu-stodendo il patrimonio del miticomaestro. E non è una realtà di nic-chia. La rivista della casa - ovvia-mente si chiama Romagna Mia - hauna tiratura di circa 100 mila copie,e la trasmissione televisiva Roma- gna mia in Italy conta su un circui-to di 60 emittenti locali. Il grande
appuntamento, per tutta la famiglia,è per i prossimi maggio e giugno,quando verrà celebrato il 50esimoanniversario di Romagna mia. Se-condo Casadei la compose nel 1954,chiamandolaCasetta mia. Grazie adun suggerimento, mai tanto fortu-nato, ha preso il titolo con cui ha rag-giunto ogni angolo del mondo, fi-nendo tradotta anche in giappone-se e russo. Interpretata da Guccini,Jovanotti, Pavarotti, pare sia statacanticchiata anche dal Papa, cheavrebbe però sostituito “Polonia” a“Romagna”. Rimini si è mobilitatain grande stile per celebrare questenozze d’oro. L’evento clou è per il
19 giugno, in occasione della festadi Gradisca. Villeggianti e turisti sa-ranno invitati a tenersi per mano ea formare, sui 20 chilometri di spiag-gia che uniscono Gatteo, città nata-le di Secondo, a Rimini, una catenaumana che come un immenso co-ro intonerà quello che ormai è l’in-no della Romagna. s
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bagliori cangianti sulla cupola e sulrosone cinquecentesco della catte-drale di San Giacomo, tra le barcheall’ancora nel porto croato di Sibe-nik ferve l’attività. Pacchi di spa-ghetti, casse di tonno, birra e acquaminerale, buste e scatoloni riem-piono la cambusa dei caicchi chesalperanno verso il gruppo di iso-le dal poetico nome di Kornati, initaliano “Incoronate”. Il caicco èun’imbarcazione di legno, ampiae spaziosa, dalla sontuosa velatura;un po’ lenta per i lunghi sposta-menti ma perfetta per un viaggio“slow”, un pellegrinaggio senza me-ta tra le baie e i canali che punteg-giano questo margine della Dal-mazia. Gli equipaggi caricano qual-che cassetta di pesce freschissimoche servirà per preparare a bordole gustose specialità della cucinamarinara locale: calamari e scam-pi per la zuppa - la celebratis-
L ungo il corso del
fiume Krka, che
attraversa un’estesa
regione ricca di fe-
nomeni carsici alle
spalle di Sibenik,nel 1985 è stato
istituito l’omonimo
Parco Nazionale, su
una superficie di
109 kmq. I visitato-
ri possono arrivare
in caicco fino al por-ticciolo di Skradin,
rinomata per i suoi
vini (il debit e la pla-
vina) e i suoi alle-
vamenti di pesce e
molluschi. Dalla pit-
toresca marina del-la città, i cui muri
mostrano ancora i
segni della guerra,
si prosegue in bat-
tello verso la cele-
bre Skradinski buk,
la più monumenta-
le delle sette casca-
te che scendono su-
perando numerose
balze di tufo. Il par-co si visita a piedi,
in una fitta rete di
sentieri e passerel-
le di legno che per-
mettono di supera-
re i numerosi corsi
d’acqua. Si osser-
vano ancora alcune
vecchie costruzioni,
tra cui un mulino
settecentesco con lemacine di pietra, da
poco restaurato.
Sempre in battello
si può visitare il la-
go di Visovac, cir-
condato da boschi
di querce, al centro
del quale, su un iso-
lotto, si trova un
convento del XV°
secolo, celebre per la sua biblioteca
che raccoglie ma-
noscritti, incunabo-
li ed una delle tre
copie conosciute
delle favole di Eso-
po, pubblicate a Ra-
gusa nel 1487. An-
cora più a nord, il
corso del fiume for-
ma la cascata piùalta, Roski Slap, con
un salto di ben 25
metri. Pagando il bi-
glietto d’ingresso
(45 Kuna), si può
arrivare in auto finoal parcheggio ac-
canto alla gola del
fiume; il tragitto in
barca a Skradinski
buk ed al lago di Vi-
sovac costa 60 co-rone (100 Kuna se
si aggiunge anche
la visita al mona-
stero).
INFO
www.npkrka.hroal¥ 385-22-217720
SKRADIN E KRKA
Tra boschi e cascate
a piedi nel parco
E U R O P A
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Il caicco è un’imbarcazione
di legno,ampia e spaziosa,
dalla sontuosa velatura,un po’
lenta:è perfetta per un viaggio
“slow”tra le baie e i canali
CROAZIA s www.croatia.hr
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sima buzara - tonni, scorfani, coz-ze allevate nelle limpide acque da-vanti a Skradin, ultima città a guar-dia del Parco Nazionale di Krka.Nel frattempo la serata si consumapigramente, tra l’aperitivo in unodei caffè del porto o una cenetta abase di pesce in uno dei tanti ri-
storanti a lume di candela, nell’in-timità dei vicoli del centro storico,lastricato di pietra bianca e rica-mato da finestre a bifora in stile ve-neziano. “Se ci fosse la luna”- para-frasando De Gregori- si potrebbesalire alla fortezza di Sant’Anna,cuore antico di Sibenik, dove
30
Croazia
L
TURISMO IN CROAZIA I www.croazia.com
Sulle coste di
Istria e Dalma-
zia la cucina è prin-
cipalmente a base
di pesce: il risotto ai
frutti di mare (mor-narski rizot), la zup-
pa di pesce (brodet)
o di datteri, la mari-
nata di sardine, il
pesce cotto nel pa-
ne (riba u kruhu),
l’insalata di polpi e
patate, gli scampi
alla buzara, i cala-
mari con riso e pro-
sciutto, le succose
ostriche del canale
di Leme, sono alcu-
ni dei sapori più ti-
pici della cucina
marinara croata.
Molte le ricette di
pasta fresca, dai fu-zi (gnocchi) conditi
con carne, pesce,
aragosta e verdure o
col tradizionale su-
go di gallina, agli
strukli, rustici ravio-
loni preparati con
vari tipi di cereali e
con farcia salata o
dolce. Sull’isola di
Vis si gusta la po-
gaèa, sorta di pizza
non lievitata, mentre
a Korcula e Hvar so-
no rinomati il polpo
arrostito e i biscotti
al miele. A Krka e a
Pag alcuni pastori
producono degli ot-timi formaggi peco-
rini (paski sir), spen-
nellati durante la
stagionatura con l’o-
lio d’oliva della co-
sta e delle isole
croate; in ogni ta-
verna isolana, il for-maggio s’accompa-
gna ad olive e fette
di saporito prosciut-
to dalmata. Fra i
dolci tipici da ricor-
dare la bucnicas
makom, una torta di
zucca con dei semidi papavero. Il tutto,
ovviamente, da gu-
stare con i tipici vini
rossi e bianchi di
Croazia.
GASTRONOMIA
Zuppe di pesce,
ostriche e datteri di mare
La serata si consuma
pigramente,tra l’aperitivo in
uno dei caffè del porto o una
cenetta a base di pesce in uno
dei tanti ristorantini
C i
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un dedalo di salite e gradinate con-duce allo spettacolare panoramadel canale e dei bastioni di San Ni-cola, l’altro forte eretto dai Vene-ziani che dominarono la città. Lamattina successiva, all’alba, i caic-chi prendono il largo puntando anord, lungo la costa, appena fuoridal canale di San Antonio che col-lega la città al mare. Il piccolo por-to, animatissimo, di Vodice, appe-na oltre il canale di Murter, espo-sto a bora, scirocco e a forti correnti,è il primo approdo che s’incontra.L’isola di Murter è oggi una dellemete turistiche più frequentate del-la Croazia; i Morteriani, dopo es-
sere stati pastori, agricoltori, viti-coltori e pescatori, sono diventaticuochi e albergatori. Perle di roc-cia e fossili, emergenti a tratti co-me groppe di cetacei, le isole Kor-nati sono le cime di montagnesommerse dal mare quindicimilaanni fa, a causa dei cambiamentigeologici dell’era glaciale. Un’an-tica leggenda dalmata racconta cheDio le creò per ultime, come sigil-
lo alla sua opera, “con lacrime distelle e respiro di mare”. Adibite asaline al tempo dei romani, furo-no meta di razzie e rifugio dei pi-rati fino a due secoli fa. Dalla cimadell’albero maestro sembrerebbe-ro tutte uguali, per lo più disabita-te e brulle (un incendio ha brucia-to l’unico grande bosco sull’isoladi Kornat nel 1850). Sono cento-quarantasette per i cartografi, matrecentosessantacinque secondo ipescatori, una per ogni giorno del-l’anno. Il nome dato all’arcipelagodai veneziani - “Incoronate”, ap-punto - deriverebbe dal latino cor-rimare, cioè sbriciolare. Per dueterzi costituiscono il Parco Nazio-nale omonimo; alcune isole - Pu-rara, Violic e Mala Purara - sono ri-gidamente protette e bisogna te-nersi al largo di almeno cinque-cento metri dalle loro coste. Sfila-no davanti alla barca una dopo l’al-tra, come grani di una rosario; leuniche costruzioni all’orizzonte
Perle di roccia e fossili,
emergenti a tratti come groppe
di cetacei,le isole Kornati sono
le cime di montagne sommerse
dal mare quindicimila anni fa
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Il duomo di Sibenik
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sono vecchie chiese di campagna,resti di fortificazioni romane o tem-pli greci. Kornat è l’isola più gran-de, riconoscibile per i muretti a sec-co e gli olivi. Il silenzio è rotto daibelati delle pecore, assieme alle fai-ne unici residenti dell’isola. Solo aVruje, nella baia più riparata di tut-
to l’arcipelago, dietro al molo di pie-tra, si raccoglie una manciata distan, le case tradizionali dai tettirossi che servivano come riparo du-rante i lavori agricoli e che oggi ven-gono affittate per lo più a turisti so-litari. Insieme ai quattro pescatoriche vengono a gettare le reti in-
Il caicco, in turco
gulet, era origina-
riamente usato in
Turchia per la pesca
ed il trasporto. Tutto
in legno di pino o dimogano, è lungo in
genere tra i 15 e 35
metri; un tempo i
caicchi venivano co-
struiti solo a Bo-
drum, secondo gli
insegnamenti del più
famoso maestro d’a-
scia Ziya Guvendiren,
ma oggi i cantieri si
sono moltiplicati. A
bordo offre spazi de-
cisamente superiori
rispetto alle tradizio-
nali barche a vela: a
poppa l’area veran-
da adibita a pranzo,
al centro una zonacoperta per il pilo-
taggio, il bar, la cu-
cina e le scale di ac-
cesso alle cabine
sottocoperta (in ge-
nere quattro o cin-
que, con una ca-
pienza complessiva
da 4 a 8 persone).
Ogni cabina è dota-
ta di un proprio ba-
gno, in genere con la
doccia. A prua un
comodo sundeck ri-
coperto di cuscini è
studiato per l’ab-
bronzatura totale.
L’equipaggio è com-
posto di tre o quat-
tro persone: capita-no, nostromo e ma-
rinai. Si naviga ge-
neralmente a moto-
re ad una velocità
compresa tra gli 8 e
i 12 nodi, secondo
la motorizzazione
della barca. È forni-
to anche di attrezza-
tura velica per navi-
gare a vela, se il
vento è favorevole.
La vita a bordo è
molto comoda edessendo la barca
molto stabile, anche
chi teme il mal di
mare in genere non
ha problemi.
v
Kornat è l’isola più grande,
riconoscibile per i muretti
a secco e per gli olivi.
Il silenzio è rotto solo
dai belati delle pecore
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IL TOUR
Si parte da
Sibenik con tappe
a Murter, Biograd,
Zadar, Telascica,
Zut, Vodice,
Skradin e ritorno
a Sibenik.
Tariffe:partono da
3.500 •
a settimana
per l‚intera
imbarcazione,
più 220 •
settimanali a
persona per la
mezza pensione
(330 • la pensione
completa).
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Croazia
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torno all’isola, i turisti si ritrovanosotto il pergolato dell’unica tratto-ria il cui menu promette, com’è ov-vio, pesce di giornata. D’isola in iso-la, il caicco scivola davanti a Rasip,una corona di roccia alta 62 metria lama di coltello e a Piskera, dovenel 1575 sette barche di pirati at-
taccarono un galeone partito da An-cona con un tesoro di centomiladucati, trucidando i marinai unoad uno. Il gommone, a volte, è ilsolo mezzo per entrare nelle pic-cole baie protette dalle rocce affio-ranti, dove calma piatta e acqua co-lor smeraldo sono un irresistibile
invito a tuffarsi. Alla fine della gior-nata la sosta ideale è nella rada diTelascica, l’oasi protetta di DugiOtok, a nord dell’arcipelago. Men-tre il sole ancora abbaglia calandodietro le Kornati, un sentiero segueil perimetro di Mir, il lago salato, epoi si perde tra le rocce dell’alturache rivela allo sguardo il panoramaincomparabile dell’arcipelago, ap-
pena in tempo per cogliere il tra-monto con tutte le sue sfumature.Bora permettendo (ma il caicco vabenissimo anche a motore), il pe-rimetro di Dugi Otok regala altreemozioni, come la parete di rocciaa strapiombo che corre lungo il ver-sante esterno e culmina nel faro.Superata la grande isola di Pasman,ecco Zara, splendente con le suemura e le chiese di pietra imma-colata: dopo il silenzio delle Kor-nati, è come un tuffo nel caos le-vantino. Una passerella pedonalecollega il porto-canale alla peniso-la su cui sorge il centro storico,mentre una porta aperta nelle an-tiche mura immette direttamente
nell’animata vita cittadina, nel vi-vace salotto dove caffè all’aperto ebar alla moda contendono la scenaalle rovine romane, alle algide li-nee bizantine di San Donato, allearchitetture barocche ed agli ele-ganti palazzi ottocenteschi. Il mer-cato del pesce e della frutta è
Un sentiero segue il perimetro
di Mir,il lago salato,e poisi perde tra le rocce dell’altura
che rivela allo sguardo
il panorama incomparabile
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Il foro e la chiesa di S.Donato a Zadar
Informazioni
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stare le specialità grigliate di pesce e l’im-mancabile “buzara” di scampi.
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organizzano corsi di vela e di sub.
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Prezzi: doppie a partire da 30 euro
Tina Ujevica 7, Biograd
¥ 00385-23-383168
DORMIREDOCUMENTI
Passaporto o una
carta d’identità
valida per
l’espatrio; non è
richiesto visto
d’ingresso e non
esistono
particolari obblighi
per quanto
riguarda le
vaccinazioni.
LINGUA
UFFICIALE
Croato, ma sono
diffusi l'inglese e il
tedesco; l’italiano
è spesso parlato e
capito.
VALUTA
Kuna (kn),
suddivisa
in 100 Lipa
(8 Kuna/1 Euro).
CONSIGLI
La stagione
migliore per un
viaggio va da
aprile ad ottobre,
quando la costa
croata gode di un
clima mite, anche
nelle estati più
calde che
raggiungono un
alto grado di
piovosità.
NUMERI UTILI
Ente Nazionale
Croato
per il Turismo
¥ 06-42010525
02-86454443
Chiamare
dall’Italia
¥ 00385
s AEREO
Il mezzo più veloce per arrivare in Croazia è
ovviamente l’aereo. La Croatia Airlines
www.croatiaairlines.hr offre voli plurisetti-
manali da Roma per Zagabria, Spalato e Du-
brovnik, mentre l’Alitalia www.alitalia.it col-
lega Roma con Zagabria ed Ancona con Du-
brovnik (bisettimanale). In treno da Mila-
no/Trieste fino a Zagabria il viaggio dura cir-
ca 11 ore (da Venezia/Mestre circa 8 ore).
s IN PULLMAN
Si può optare per una delle partenze pluri-
settimanali da Roma, Venezia/Mestre o Trie-
ste, con arrivo in circa 7 oreEurolines Italia
www.eurolines.it
s IN AUTOMOBILE
In automobile si arriva percorrendo la Trie-
ste-Zagabria (km. 242), oppure la Tarvisio-
Zagabria (km. 239).
s TRAGHETTTI
Comodissimi i traghetti e gli aliscafi dell’A-
driatica www.adriatica.it, della Miatours
www.miatours.hr e della Snav, Croazia Jet.
Il biglietto costa da 96 a 135 euro per per-
sona, più circa 80 euro per l’auto (a/r) e 5,50
euro di tasse portuali, sia per persona che
per auto.
s TOUR OPERATOR
Viaggi Oggi ¥ 06-48903604
Aviomar info presso le agenzie di viaggi
Teorema Tour ¥ 02-763021
Pianeta Terra¥ 02-678401
Solo Croazia¥ 02-48519608
Crocierando¥ 199-120130
Orizzonti info presso le agenzie di viaggi
VIAGGIO
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un’attrazione da non perdere: i pic-coli banchi ordinati, i prodotti dis-posti in file geometriche e le vocirendono la misura di un nuovo be-nessere al quale non tutti ancora
partecipano. A pochi chilometri lavecchia Zara, ora Biograd, offre po-chi ricordi del suo burroscoso pas-sato, al di là della visita della chie-sa medioevale di San Giovanni, so-pravvissuta al saccheggio dei ve-neziani nel 1125, ma offre una so-sta piacevole grazie agli eleganticaffè lungomare ed ai ristoranti dipesce. Specialità la zuppa di datte-ri, molluschi la cui pesca è da noivietatissima. Poche miglia ancorapiù a sud, all’ingresso del canale diPasman, Pakostane si annunciacon una manciata di isolotti. Si en-tra comodamente in porto aggi-rando a nordest la cappella di Sve-ta Justina e si può scegliere senza
fretta il bar dove finire la serata: ilbello della cittadina è tutto lì, nellapoesia del sole che spartisce gli ul-timi raggi tra l’orizzonte e le bar-che dei pescatori. Quasi di fronte,il paese di Vrgada è l’ultima tappaprima di riprendere la rotta per Si-benik. Dal porto al riparo dalla bo-ra si parte alla scalata del villaggio,una vetrina sulla vita degli ultimiisolani; dalla chiesa di Sant’Andreala vista è strepitosa, e regala un ul-timo nostalgico sguardo ai profililontani delle leggendarie isole In-coronate. s
Dal porto al riparo dalla bora
si sale al villaggio,una vetrina
sulla vita degli ultimi isolani;
dalla chiesa di Sant’Andrea
la vista è strepitosa
La costa di Dug Otok
CROATIA s www.croatia.net
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
I Della Rovere,mecenati in mostraÈ uno degli eventi culturali di questo scorcio del 2004 la grand
stra sui capolavori raccolti dalla dinastia dei Della Rovere, che a
tire dal 1508 furono i signori di queste terre ponendo fine alla s
mazia dei Montefeltro. Una mostra dislocata in quattro sedi, Ur
Pesaro, Urbania e Senigallia, che espone oltre trecento opere d
grandi pittori dell’epoca dei Della Rovere, che furono per tutto
e il XVII secolo tra le più importanti dinastia europee. Fondaron
ch’essi, come buona parte delle corti italiane, il loro prestigio
“diplomazia del bello”, acquistando e commissionando capolavori dei maggiori madell’arte italiana. Così si possono vedere opere del Bronzino, di Piero della Francesc
Raffaello, di Tiziano, di Federico Barocci. Per contestualizzare questa mostra-eve
città che la ospitano aprono al pubblico alcuni dei loro più prestigiosi e segreti m
menti. A Senigallia la mostra è ospitata principalmente in Palazzo del Duca. La rass
dura fino al 15 giugno (orario 10-13/16-19 sabato e domenica 10-19, prezzo del big
7 euro, prezzo per tutte e quattro le sedi 18 euro: info ¥ 0721-805099) e riprenderà
cessivamente dal 16 settembre per concludersi il 4 ottobre.
Nella foto grande:
il lungomare
di Senigallia
“Rotonda”, quasi un
monumento all’e-
state. Percorrerla pe-
rò non significa solo
approfittare delle
molte strutture bal-
neari, di una ricetti-
vità di alto livello e
di un carnet di pro-
poste che vanno
dalla vela alla di-
scoteca, dalla ga-
stronomia (la fiera diSant’Agostino, Pane
Nostrum) allo sport,
dallo show (la Festa
europea della musi-
ca, Summer Jambo-
ree) alla cultura (la
mostra dei Della Ro-
vere), significa en-
trare in sintonia con
il suo vivere quoti-
diano. Che s’incon-
tra nel foro annona-
rio (un mercato-mo-
numento) dove an-
cora si contrattano
erbe e pesci, che si
sostanzia nel quar-
tiere dei portici Er-colani, che si mani-
festa nella teoria di
boutiques e risto-
ranti gourmand che
affollano l’infinito
lungomare. Un trat-
to di costa che si
spinge fino a Falco-
nara, altro polo di
turismo balneare in
forte ascesa e porta
di Ancona, dove ad
esempio al Paese
dei Bimbi si può re-
suscitare il nostro
Peter Pan. Ma Seni-
gallia ha anche
un’anima intima,
quasi mistica. La si
respira a palazzo
Mastai, la dinastia
che generò Papa PioIX (al pontefice è de-
dicato un museo) e
si prolunga nell’im-
mediato entroterra.
Tappa d’obbligo è -
lasciata l’attrattiva
del mare - Corinal-
do, racchiuso nelle
mura albornoziane,
dove il misticismo
s’incarna nel ricordo
di Papa Sisto IV. Co-
mincia da lì un viag-
gio verso il ben vive-
re naturalmente de-
terminato che tocca
Ostra (notevole è
Blevedere Ostrense)
che si inerpica per
Serra de’Conti (bor-
go gioiello) fino a
San Vittore a Gen-ga (¥ 0732-
90444) dove un’al-
tra dimensione del
benessere è affidata
alle acque termali.
Coltivare uno sti-
le di vita: ecco
cosa offre Senigal-
lia, perla dell’Adria-
tico. È concedersi il
piacere della vacan-
za, ma anche im-
mergersi in atmo-
sfere antiche; è par-
tecipare ai riti mon-
dani ed essere cir-
condati da architet-
ture che ricordano lastoria (la Rocca Ro-
verasca, il Palazzo
del Duca, il palaz-
zetto Baviera, il pa-
lazzo Comunale con
la fontana del Net-
tuno); è approfittare
delle coccole che
quei dodici chilome-
tri di arenile finissi-
mo, quasi un prolo-
go dell’orizzonte az-
zurro-turchino del
mare, offrono, e
guardare ai colli per
cercare nuove-re-
mote suggestioni. È
in sintesi conceder-si la carezza della
spiaggia di velluto e
assaporare la di-
mensione di sobria
eleganza dei luoghi
e della gente. Esiste
un life style delle
Marche e qui si fa
concreta dimensio-
ne di quotidianità in
un’ ospitalità atten-
ta, in un ventaglio di
opportunità che van-
no dal confronto con
l’arte (imperdibile la
Madonna in trono
del Perugino in San-
ta Maria delle Gra-
zie) al conforto del-
la natura, che di-vengono buon vive-
re. Fin dalla sua an-
tichissima fondazio-
ne (furono i Galli se-
noni a dare il là a
questa città) Seni-
gallia è stata scelta
per la sua vivibilità.
Che ne fece porto
nevralgico per i ro-
mani e per i signori
del medioveo e del
rinascimento: prima
i Malatesta, poi i
Della Rovere che
hanno lasciato con-
cretissima testimo-
nianza di sè. Dalmare Senigallia ha
sempre avuto ragio-
ne di vita: come ap-
prodo, oggi come
luogo di delizie va-
canziere di cui è em-
blema la peculiare
Dodici chilometri di arenile fino a Falconara,i riti dello shopping e della mondanità,
ma anche atmosfere antiche a Corinaldo e relax termale nell’oasi di San Vittore
Coccolarsi sulla spiaggia di velluto B e
n v i v e r e
Marche
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
In bici, a cavallo o in canoa si va al massimoDavvero non mancano le opportunità per vivere intensamente la na-
tura. Nel comprensorio del parco della Gola di Frasassi è possibile
compiere ogni genere di escursione: lo spleoturismo innanzitutto,
ma ci sono anche corsi di rafting e di canoa lungo il Sentino e nel
lago di Fossi, si possono fare trekking a cavallo, arrampicate e per-
corsi in mountain bike. In particolare è stato studiato un itinerario
che si può fare sia a cavallo, sia a piedi, sia in bici lungo l’anello
che da Arcevia tocca Serra de’Conti, Ostra Vetere, Barbara, Cori-
naldo, Castellone di Suasa, San Lorenzo in Campo e Pergola. L’in-tero percorso lo si può coprire in cinque giorni. Ma il turismo equestre e le escursioni in
mountain bike consentono di esplorare anche altre porzioni del territorio: come il borgo di
Ostra (bellissimo il complesso del palazzo comunale e del teatro) come Ripa, la città dei
mestieri dove si incontra un artigianato di raro pregio aristico. Sull’altro versante del com-
prensorio (quello a sud) analoghi percorsi cicloturistici collegano Staffolo (una delle ca-
pitali del vino) con Castelbellino , Cupramontana, Castelplanio, Rosora, Mergo, fino a tor-
nare nell’oasi naturalistica delle Grotte e della Gola di Frasassi.
Nella foto grande:
particolare
delle
Grotte di Frasassi
Quasi un percorso iniziatico conduce dalla città dell’industria alle Grotte di Frasassi,
l’antro più vasto d’Europa.Un universo di naturalità che avvolge Genga,gioiello di piet
N a t u r a
Marche
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
ella verde campa-gna perugina chesi estende traMontefalco e Fo-ligno, pronta ad
offrire ad ogni cambio di stagionespettacoli e colori diversi, sorge Be-vagna.
Lontana dai centri industrialidella regione, questa piccola citta-dina ha saputo conservare quasi in-tatto il suo assetto urbanistico me-dievale, che ricalca in larga parte lapianta del preesistente insedia-mento romano.
È qui che dai primi anni ‘80 sisvolge nell’ultima decade del me-
Per non perdere
la memoria del-
la vita quotidiana
medievale un grup-
po di persone inna-
morate della cultura
dell’anno Mille ha
costituito una socie-
tà “La Compagnia
delle Arti” e portato
avanti a Bevagna un
progetto assai sin-
golare: la ricostru-
zione esatta dell’a-
bitazione di un ricco
mercante del 1300.
La Casa di Cec-
co il Mercatante,
edificata all'interno
dei resti di quello
che era il teatro del
Municipium romano
e costruita secondo
tecniche medievali
accreditate, regala
al visitatore la sug-
gestione di vivere
una dimensione do-
mestica antica. Mo-
bili, ceramiche, di-
pinti su tavola, armi,
giocattoli, bilancini
per pesare le mone-
te e tutti le varie
suppellettili, posate
da cucina e utensili
per il camino inclu-
si, realizzati grazie a
un’accurata ricerca
filologica e icono-
grafica, insieme al-
la disposizione degli
interni stupiscono
per la loro moderni-
tà e mettono in luce
come i semi del Ri-
nascimento più in-
novativo siano ger-
mogliati dall’humus
del Medioevo. Al-
l’ingresso si trova la
cucina con la sua
dispensa, le spezie,
il pozzo e il camino;
accanto la camera
da letto con il giaci-
glio (letto incortina-
to) riparato da drap-
pi di stoffa per pro-
teggere dal freddo,
la culla, l'altarolo (il
luogo dove gli abi-
tanti della casa pre-
gavano), la segget-
ta e gli stendini do-
ve riporre i vestiti.
Ma è la stanza con-
tigua, la sala princi-
pale, a rappresenta-
re l’autentico cuore
dell’abitazione me-
dievale, il luogo do-
ve il Mercante e la
sua famiglia man-
giavano insieme, la-
voravano e passa-
vano le ore libere
dagli impegni. La ta-
vola apparecchiata
e il telaio perfetta-
mente ricostruito, la
piccola zona con la
libreria e lo scrittoio,
le armi per la caccia
e il tino da bagno
con le sue cortine ri-
evocano tutta l’inti-
mità di un microco-
smo efficiente e in
grado di vivere di vi-
ta propria. Per ac-
cedere alla Casa di
Cecco, aperta tutto
l’anno, è necessario
munirsi di un cion-
dolo di rame battu-
to a mano dal ma-
stro orefice che raf-
figura il simbolo del
sole. La Compagnia
delle Arti ha scelto
questa originale for-
mula d'ingresso non
solo perchè l’ha ri-
tenuta più aderente
alla filosofia della
Casa, ma soprattut-
to perché intende
stimolare la produ-
zione di oggetti del-
l’artigianato Bevna-
te.
Al piano terra
della Casa è stata
allestita una vera e
propria Bottega do-
ve è possibile ac-
quistare buona par-
te degli oggetti rico-
struiti per la casa
medievale.
INFO
Via Anfiteatro, 11
06031 Bevagna
Perugia
LA CASA DI CECCO
Il mercante
abitava qui
U M B R I A
Le mura della città, sul fondo il campanile della chiesa di S. Margherita
Bevagna
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
se di giugno una manifestazionedavvero unica nel suo genere: la fe-sta del Mercato delle Gaite.
In questa occasione il Borgomedievale recupera i secoli del suopassato più autentico, visibile an-cora oggi nell’architettura delle ca-se, nelle insegne delle botteghe deimestieri e nella toponomastica deinomi delle strade.
Si tratta di un evento di “ar-cheologia sperimentale” teso a ri-costruire il più fedelmente possi-bile uno spaccato della vita quoti-diana di quel periodo storico chemolti chiamano Epoca buia o Etàdi mezzo, meglio conosciuto comeMedioevo.
La festa del Mercato delle Gai-te trae ispirazione dall’antica divi-sione, fatta ad opera dei Longobar-di, della cittadina in quattro waithe
appunto, quartieri. Tale ripartizio-ne è attestata dagli antichi Statuticomunali giunti nella nostra epo-ca nella redazione del XVI° secolo.Da queste carte un gruppo di stu-diosi ha ricavato dettagliate notizie
su quelle che furono l’organizza-zione e la struttura politica, econo-mica e sociale della città di Beva-gna nel Medioevo.
Dal 18 al 26 Giugno i quattroRioni (Santa Maria, San Pietro, SanGiovanni e San Giorgio) rinasconoa nuova vita.
g
59
L
Per giungere sulle
tavole del XXI°
secolo il farro, uno
dei cereali più anti-
chi coltivati dall’uo-
mo, ha cavalcato i
secoli lasciando una
traccia indelebile del
suo legame con Be-
vagna. L’iscrizione
nell’orologio solare
del II° secolo a.c. di
Antica Porta Perugi-
na, oggi Porta Can-
nara, ricorda al visi-
tatore la connotazio-
ne simbolica e so-
ciale che questo ce-
reale ha assunto nel-
la storia, dall’uso per
il pagamento dei tri-
buti. Sulla faccia an-
teriore della Meridia-
na l'iscrizione in ca-
ratteri umbri - “C.
NVRTINS.I.AT.VFE-
RIER CVESTUR.FA-
RARIVS”- informa
che i questori farra-
rii, gli esattori delle
tasse in farro, erano
“Nortinus e Ofedi-
nus”. Anche nelle
epoche storiche suc-
cessive il farro con-
servò a Bevagna e in
tutta l’Umbria gran-
de importanza. La
resistenza dei suoi
chicchi - testimonia-
ta anche nella Bib-
bia, che ricorda l’e-
pisodio del raccolto
di farro rimasto in-
denne sotto la gran-
dine inviata da Dio
per punire gli Egizia-
ni che tenevano pri-
gionieri gli ebrei -
unita alla molteplici-
tà di uso dei suoi de-
rivati per l’alimenta-
zione di uomini e be-
stiame, decretarono
nel Medioevo il suo
successo. Il farro è
capace di sopravvi-
vere con un minimo
di cura ad intempe-
rie e infezioni paras-
sitarie che imperver-
savano in quell’epo-
ca, sopperendo a
gravi mancanze di
cibo e carestie. Per
tutta l’Età di Mezzo la
coltura del farro era
FARRO
Una zuppa
che sa di storia
U M B R I A
frequente nelle cam-
pagne intorno ai mo-
nasteri e la farina ri-
cavata dalla sua ma-
cina veniva miscela-
ta con orzo e segale
per la preparazione
delle ostie. Ancora
oggi, in occasione
della Festa del Mer-
cato delle Gaite a
Bevagna, il farro rap-
presenta uno degli
ingredienti che me-
glio interpreta la ri-
evocazione storica
nella preparazione
delle antiche pie-
tanze che si sfidano
nella gara gastrono-
mica. Il visitatore,
accolto come un
viandante del ‘200
dall’oste nelle taver-
ne allestite di tutto
punto, non potrà ri-
fiutare un piatto ti-
pico e saporito co-
me la zuppa di far-
ro.
Le strade e i viottoli di Bevagna,ricoperti ad arte
di paglia per nascondere le tracce dei tempi moderni,
tornano a popolarsi di dame,cavalieri e musici
BevagnaA
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
Il suo popolo di uomini, donnee bambini, smessi i panni del XXI°secolo, tornano ad indossare vestimedievali e a parlare il volgare persfidarsi in un agone unico e inso-lito quanto affascinate. A ritrosonel tempo questa manifesta-
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R E P U B
B L I C
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s
1 3
M
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2 0 0 4
Nella foto:
una fase
della
rappresentazione
TURISMO IN UMBRIA s www.turismo-umbria.com
v
Durante tutta la festai cittadini di Bevagna
si calano in una scansione
quotidiana di altri tempi
Il visitatore che in-
tende soggiornare
a Bevagna per rivi-
vere il suo fascino
medievale durante
la Festa del Merca-
to delle Gaite e sco-prire le sue molte
bellezze paesaggi-
stiche e archeologi-
che, non avrà che
l’imbarazzo della
scelta. L’offerta ri-
cettiva del piccolo
Borgo è ampia e dif-
ferenziata: alberghi,
agriturismi, camere,
Bed&breakfast e,
per più esigenti, una
residenza d’epoca:L’Orto degli Angeli.
Entrata a far parte
del prestigioso cir-
cuito “Abitare la Sto-
ria”, l’Orto degli An-
geli custodisce al
suo interno impor-
tanti vestigia roma-
ne. La proprietà, che
dispone di quattor-
dici alloggi, l’uno di-
verso dall’altro, ca-
ratterizzati da volu-mi e dislivelli squisi-
tamente medievali,
insiste su quello che
era l’ambulacro
maggiore del Teatro
Romano e ingloba i
resti del Tempio
Massimo e del Tem-
pietto di Marte. Cuo-
re della residenza è
il giardino pensile
da dove, vestiti con
abiti medievali mes-
si a disposizione dai
padroni di casa, gli
ospiti avvolti dal
profumo di secolariglicini e gelsomini
possono assistere
indisturbati ai mo-
menti più suggestivi
della Festa del Mer-
cato delle Gaite.
L’Orto degli An-
geli è anche risto-
rante. Il menù ispi-
rato a un vecchio li-
bro di ricette della
antenata dei pro-
prietari viene cam-
biato settimanal-
mente seguendo i
ritmi della natura e
la stagionalità dei
prodotti. Tra le pie-
tanze tipiche le
“strappatelle", le
"pìzzole farcite", i
"tortelli di patate ri-
pieni di ricotta", il
"coniglio in salsa di
melograno" o il
"biancomangiarecon la salsa al cioc-
colato fondente".
INFO
Via Dante Alighieri,1
06031 Bevagna (Pg)
¥ 0742-360130
OSPITALITÀ
Cucina d’epoca
nell’orto degli angeli
U M B R I A
Bevagna
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
non si limita a riproporre la spet-tacolarità della storia, piuttosto ri-crea la sua originalità per leggereil presente attraverso percorsi al-trimenti dimenticati.
La Festa del Mercato delle Gai-te inizia nel cuore del Borgo: piaz-za San Silvestro. Nella sublime cor-
nice architettonica delimitata da un
lato dal Palazzo dei Consoli, sim-bolo dell’egemonia comunale, e dal-l’altro dalle tre chiese di San Mi-chele, San Silvestro e San Dome-nico, espressione del potere eccle-siastico, si celebra la rievocazionedella cerimonia di investitura delPodestà. Era questo un privi-
62
L
La ricostruzione
delle arti e dei mestieri
fa rivivere nel presente
la magia dell’arte manuale
degli artigiani
Nella foto: la porta medievale di Bevagna
Bevagna
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legio concesso ai Bevanati dal Pa-pa, in segno di gratitudine per lafedeltà del partito guelfo, dimo-strata nel 1248, ai tempi della lot-
ta tra papato e impero.Durante tutta la festa i cittadi-ni di Bevagna si calano in una scan-sione quotidiana di altri tempi, ri-proponendone usi e costumi. Lasentita partecipazione si concretanel sentimento agonistico con cuisi sfidano, uniti dal forte spirito di
appartenenza alla propria gaita, nel-la competizione delle quattro gare:la gara dei mestieri, la gara gastro-nomica, la gara sportiva di tiro con
l'arco e quella del mercato.Una se-lezionata giuria di professori esper-ti nei diversi campi è chiamata agiudicare l’attinenza storica dellesingole prove per poi assegnare,l'ultimo giorno della manifesta-zione, il palio della vittoria alla gai-ta risultata migliore.
Le strade e i viottoli di Bevagna,ricoperti ad arte di paglia per na-scondere il più possibile ogni trac-cia dei tempi moderni, tornano apopolarsi di dame, cavalieri e mu-sici, si attivano le botteghe degli ar-tigiani, sui banchi allestiti nellepiazze vengono esposti animali, vi-ni e legumi, mantelli in seta, cestie cappelli in paglia. Girando perl’antico borgo, sbirciando dentro lecase, attraverso le porte aperte onelle botteghe, il visitatore che as-siste all’originale festa è in grado
di ricostruire uno spaccato di vitaantica, sperimentando con i suoistessi occhi come quei secoli, dasempre descritti senza luce né spe-ranza, siano stati tutt’altro che bui.La ricostruzione delle attività dellearti e dei mestieri ne sono la provapiù evidente, e aiutano a far ri-
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R E P U B
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Girando per l’antico borgo
il visitatore che assiste
all’originale festa è in grado
di ricostruire uno spaccato
di vita antica
L
Nella foto:
un caratteristico
vicolo della
cittadina
Bevagna
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
vece alla lavorazione del vetro, del-la carta e all’ars molendini (il muli-
no), mentre la San Giorgio presentala fabbrica dei laterizi e quella delfabbro fonditore. Infine la GaitaSan Pietro propone il mestiere delceraiolo, che fabbrica candele peruso quotidiano e sacro, vendute nel-la bottega dello speziale e allesti-sce, dentro il convento dome-
vivere, in un presente dove tutto sirealizza in fretta, la magia dell’ar-
te manuale degli artigiani, capacidi dare ad ogni oggetto un tocco diinconfondibile originalità. Fedelialle indicazioni riportate negli Sta-tuti della città, le singole gaite han-no cercato nel tempo di dare allarievocazione dei mestieri e a quel-la del mercato una fisionomia pro-
pria e, per certi aspetti, peculiare.La Gaita Santa Maria è specializ-
zata nelle antiche tecniche artigia-ne della lavorazione dei tessuti e ri-propone così il mestiere dei cana-pai fabbricando le “tele Bevagne”,ambitissime nello Stato Pontificioe famose tanto da immortalare ilnome alla stessa città, e il setificio.La Gaita San Giovanni si dedica in-
66 67
L
Fedeli alle indicazioni
degli Statuti della
città,le singole gaite
hanno cercato di dare
alla rievocazione
una fisionomia
propria
Sopra: la navata centrale della chiesa
di San Michele. Sotto: donna in costume
medievale e un fregio del portale della chiesa
InformazioniV I A G G I O R I S T O R A N T I A L B E R G H I
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s AGRITURISMO IL CORBEZZOLO A cinque chilometri da Bevagna, podere im-
merso nel verde. Sei camere e un apparta-
mento e coltivazione di olio biologico
Prezzi: 30 euro per persona con prima cola-
zione
Loc. Castelbuono, vocabolo S.Sisto 59/60
¥ 0742-361933
s PALAZZO BRUNAMONTI
Antica casa con alcuni resti di epoca roma-
na e mura di epoca medievale. Le camere
sono 16 e tutte in stile, alcune con gli alti
soffitti a volta
Prezzi: a partire da 57 euro per la camera
doppia
Corso Matteotti 79, ¥ 0742-361932
DORMIRE
s ENOTECA PIAZZA ONOFRI
Ospitata in un ex oleificio medievale, l’Eno-
teca è informale e accogliente. Tra i piatti:
zuppa di risina, tagliolini con tinca affumi-
cata e uova di carpa e una vasta selezione
di formaggi
Piazza Onofri 2, ¥ 0742-361926
s OTTAVIUS
Gestione familiare per una genuina cucina di
territorio: gnocchi al Sagrantino, bocconcini
di filetto di maiale gratinato alla brace e sa-
lumi caserecci
Via del Gonfalone 4 ¥ 0742-360555
s POGGIO DEI PETTIROSSI
Cucina genuina con un panorama straordi-
nario. Vasta selezione di formaggi e salumi,
paste fatte in casa e carni al forno o alla bra-
ce. Ottimo l’olio e il conto a portata di tasca:
sui 22 euro circa
Vocabolo Pilone 301 ¥ 0742-361744
MANGIARE
MERCATO DELLE GAITE s www.bellaumbria.net/Bevagna
nicano fondato dal Beato GiacomoBianconi, lo scriptorium, dove si puòassistere a tutte le fasi della confe-zione di un codice in pergamena.
Ed ecco magistrati, notabili ecastellane, mercanti e artigiani, il
ceraiolo, il cartaio, lo spadaio, il liu-taio e lo zecchiere, animarsi in un’ambientazione talmente verosimi-le da far perdere il senso del tem-po e rendere visibile quel filo sot-tile quanto robusto che lega, dasempre, con continuità armonica,il passato al presente. s
Ed ecco magistrati,notabili
e castellane,mercanti
e artigiani,il ceraiolo,
il cartaio,lo spadaio,il liutaio
e lo zecchiere animarsi
COME ARRIVARE
La stazione
ferroviaria più
vicina è quella
di Foligno, distante
circa 9 chilometri.
Perugia dista 36
chilometri
MERCATO
DELLE GAITE
Diverse le
manifestazioni
collaterali e tanti
i banchetti e le
cene medievali
organizzate.
Per il banchetto
medievaledi
sabato 21 giugno,
prenotare allo
¥ 0742-361847
SHOPPING
Bevagna vanta
un’antica tradizione
artigianale tra cui
spicca la
produzione
di corde e cesti
e la lavorazione
del ferro battuto.
All’aria aperta
ancora lavorano
e tessono i cordai:
Giuseppe
Gramaccioni in
Largo dei Canapai
e Proietti Mondi
Attadio a Porta
Guelfa.
Da “Fabula”
a corso Matteotti
41, ceramiche
dipinte a mano
NUMERI UTILI
Informazioni
Turistiche
¥ 0742-361667
Nella foto:
una veduta della città
di Bevagna
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
PRENOTAZIONI s www.tkts.it s www.chartanet.it s www.ciaoticket.it
FERRARA
In questo fine settimana vanno in sce
antichi giochi della Corte Estense dove
Gare delle Bandiere si confrontano le d
contrade. Il Corteo Storico attraverserà
tà la notte di sabato 22 mentre domeni
si svolgerà in piazza Ariostea il Palio. I
to nel 1279 e raccontato dall’Ariosto ne
Orlando Furioso, questo Palio vede le
zionali corse dei putti, delle putte, dell
ne e dei cavalli PALIO DI FERRARA
Piazza del Municipio e le vie del Centr
¥ 199-443211
www.palioferrara.it
Dal 14 al 16, sabato 22 e domenica
FIESOLE (FI)
Questa bella iniziativa propone nel terr
fiesolano una serie di incontri impossi
personaggi anomali. In programma pe
tedì 18 maggio, a Castel del Poggio, G
ni Lindo Ferretti e Gianna Nannini men
Villa Maiano, il 25, dialogheranno il re
Neri Parenti e il principe Dimitri Miezko
Asburgo Lorena. Nel mese di luglio Nico
go incontrerà Gabriele Vacis e ancora i
tellone, tra gli altri, Bernardo Bertolucci
ra Betti e Matteo GarroneDIALOGHI ANOMALI
Castel di Poggio, Villa Maiano e altri lu
¥ 800-414240 Ingresso libero
www.comune.fiesole.fi.it
Dal 18 maggio al 10 settembre
RACCONIGI (CU)
Un parco disegnato alla fine del ‘700 o
questa manifestazione che oltre ai fior
pone gite in bicicletta e degustazioni
ANTICHE ROSE IN ANTICHI GIARDIN
Tenuta Berroni
¥ 0172-813186 Ingresso 3 euro
www.gtt.to.it/antichigiardini.htm
Sabato 15 e domenica 16 dalle 10 al
URBINO
Una visita guidata in un giardino muse
ve Rosetta Borchia ha dato nuova vita al
tiche rose dei Montefeltro
IL GIARDINO DELLE ROSE PERDUTE
Via Maciolla, 44
¥ 0722-57211
Martedì 18 maggio dalle ore 17
L’Edipo Re di Sofocle con la re-gia di Roberto Guicciardini e
la Medea di Euripide, regista PeterStein, andranno in scena dal 14maggio al 20 giugno nel TeatroGreco di Siracusa a celebrare i no-vant’anni di attività dell’Istituto Na-
zionale del Dramma Antico. Era in-fatti il 16 aprile del 1914 quandol’Agamennone di Eschilo inauguròil primo ciclo di spettacoli classiciambientato in questo teatro scava-to nella roccia del colle Telemite egià famoso nel V secolo a.C. Era inquesto anfiteatro orientato verso ilmare che un tempo si poteva assi-stere alle prime dei lavori di Eschi-lo ed anche oggi, nonostante siastato spogliato degli splendidi mar-mi, l’emozione che dona ai suoispettatori rimane intatta. Si iniziavenerdì 14 con l’Edipo Re uno deisette drammi giunti fino a noi de-gli oltre centotrenta attribuiti a So-focle (496- 406 a.C.). Roberto Guc-
ciardini utilizza la bella versione diSalvatore Quasimodo per dare pa-rola alle drammatiche vicende diEdipo scandite dalle coreografie diMichele Abbondanza e interpreta-te da Sebastiano lo Monaco affian-cato da Mario Scaccia e da Fran-
cesca Benedetti. La tragedia di Me-dea, scritta da Euripide nel 431 a.C.e qui nella nuova traduzione di Da-rio del Corno, viene portata in sce-na dal regista tedesco Peter Steindal 15 maggio e vedrà una intensaMaddalena Crippa mettere in attola sua crudele vendetta tra sceno-grafie minimaliste e sorprendenti,realizzate in collaborazione con
Weissbard già light designer di Ro-bert Wilson.RAPPRESENTAZIONI CLASSICHE
Teatro Greco
¥ 0931-67415 biglietto da 15 a 35 euro
www.indafondazione.org
Da venerdì 14 maggio al 20 giugno
SIRACUSA
Una delle
rappresentazioni
classiche al teatro
Greco di Siracusa.
Dal 14 maggio
al 20 giugno
verranno
rappresentati
“Edipo Re”
e “Medea”
ROMA
Le sorelle di Cechov Per la regia di Maurizio Pucci
con Pamela Villoresi, Maurizio
Panici, Valeria Ciangottini, Re-
nato Campese (nella foto), un
testo di Cechov tra i più fortu-
nati e poetici reso con grande
abilità e leggerezza
PARMA
Sua maestà la poesiaEimuntas Nekrosius apre que-
sto festival con l’anteprima del
Cantico dei Cantici (il 18 e il
19) . Da segnalare, il 22, I So-
netti di Shakespeare dalla se-
lezione di Paul Celan che vede
protagonista l’attrice Fiona Shaw
LE TRE SORELLE
Teatro Quirino - Via delle Vergini 7
¥ 06-6794585
www.teatroquirino.it
Fino al 23 maggio
TEATRO FESTIVAL
Teatro Due e Teatro Farnese
¥ 0521-230242
www.teatrodue.org
Da martedì 18 a domenica 30 maggio
Il teatro greco nel teatro greco
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PRENOTAZIONI s www.ticketone.it s www.boxoffice.it s www.charta.it
CATANIA
In prima nazionale la novità di Vincenzo Ce-
rami che vede in scena Tuccio Musumeci e
Pippo Pattavina
IL COMICO E LA SPALLA
Teatro Verga - via G.Fava, 35
¥ 095-363545
www.comune.catania.it
Da martedì 18 maggio
GENOVA
Il testo satirico di Ben Jonson scritto nel 1610
viene qui riproposto nell’adattamento di Mi-
chele Serra. Sul palco Eros Pagni, affiancato
dagli attori della Compagnia dello Stabile di
Genova, diretti da Juri F errini
L’ALCHIMISTA
Teatro della Corte - via Duca D’Aosta
¥ 010-5702472
www.teatrostabilegenova.it
Fino a venerdì 20 maggio
RAVENNA
La stagione di Ravenna Musica si chiude con
la violinista Viktoria Mullova in duo con il cem-
balista Ottavio Dantone per un concerto de-
dicato interamente a J. S. Bach
VIKTORIA MULLOVA
Teatro Alighieri - via Mariani, 2¥ 0544-39837
Domenica 16 maggio
RAVELLO (SA)
Il più antico festival musicale italiano propo-
ne il 15 un recital pianistico di Fabrizio Ro-
mano, il 17 la chitarra di Lorenzo Micheli e il
29 Stefano Bigoni al pianoforte
FESTIVAL MUSICALE
Villa Rufolo
¥ 089-858149
www.ravellofestival.it
Fino a mercoledì 20 ottobre
CORREGGIO (RE)
Doppio concerto con il duo formato da An-
tonello Salis e Han Bennink seguito da un al-
tro duo che vede Lee Konitz insieme a Fran-
co D’Andrea
CROSSROADS
Teatro Asioli - corso Cavour, 9
¥ 0522-637813
www.crossroads-it.org
martedì 18 maggio alle ore 21
Un festival curioso, ideato e di-retto da Antonio Calbi, che nar-
ra, dal 18 fino al 22 maggio, il mon-do dello sport. Si inizia con la boxe,in un ring costruito al Teatro dellaTosse, che accoglie due produzionidi Teatri 90: “Bocchisiero”, con Fer-dinando Vaselli e la regia di Valen-tina Esposito, vede il peso piumaSergio ricordare Carnera, Mitri e
Proietti, mentre in “Mike Tyson lochiamavano Fatina”, con la regia diMassimo Navonne, la storia di Can-nibal viene raccontata da “Sputaz-za” che ha passato una vita all’an-golo con il secchio e la spugna. Sipassa al mondo del ciclismo, il 20
maggio, con “Parole, Parole, Paro-le” di Santandrea Teatro e I Sacchidi Sabbia. “Tra il Giro d’Italia e DonLorenzo Milani” recita il sottotitolodi questo spettacolo messo in scenacon la regia di Giovanni Guerrieri;Gabriele Carli e Agostino Cerrai in-
terpretano due italiani di oggi, cat-tolici sportivi e politicizzati che,aspettando il passaggio del Giro d’I-talia, parlano di piccoli e grandi “si-stemi”. Nella stessa giornata si po-trà vedere “Il Dio di Roserio” dal ro-manzo di Giovanni Testori, messoin scena da Valerio Binasco, conMaurizio Donadoni che interprete-rà le vittorie e i drammi di DantePessina ciclista dilettante. In chiu-sura del festival, una serata dedica-ta al calcio, il 22 maggio, con duespettacoli: “Mi chiamano Garrincha”di Lorenzo Bassotto e Fabio Man-golini da un testo di Darwin Pasto-rin e “La mascula” di Egidia Brunoed Enzo Jannnacci: un monologo
che ha vinto il Premio Troisi per labrillantezza della scrittura comica.I TEATRI DELLO SPORT
Teatro della Tosse e Arena di Villa Gentile
¥ 010-2470793 biglietti 12 euro
www.teatrodellatosse.it
Da martedì 18, giovedì 20 e sabato 22
Una immagine
dello spettacolo
“Il Dio di Roserio”
tratto dal romanzo
di Giovanni Testori
e messo in scena
da Valerio Binasco
MANIAGO (PN)
Peppe Barra e ZawinulIl Festival internazionale di mu-
sica si concentra sulle intera-
zioni tra voce e percussioni pro-
ponendo in apertura Peppe Bar-
ra in Ritmallah. Da segnalare, il
21, Joe Zawinul and the Zawi-
nul Syndacate
VOCALIA - PERCUSSIVA
Teatro Verdi
¥ 0434-521217
www.assoprosapn.it
Venerdì 14, giovedì 20 e venerdì 21 maggio
PESCARA
Il mistero Federico CaffèIl bravo Virginio Gazzolo inter-
preta l’enigmatica figura dell'e-
conomista Federico Caffè mi-
steriosamente scomparso una
notte del 1987. Il testo teatra-
le, curato da Mario Moretti, ve-
de la regia di William Zola
Le parole del Giro d’Italia
GLI OCCHIALI DEL PROFESSOR CAFFÈ
Teatro Massimo - via Caduta del Forte, 13
¥ 0085-4212225
Lo spettacolo verrà poi ripreso anche a Roma
Da venerdì 19 a domenica 21 maggio
C H E C K
GENOVA
P I T T U R A S C U L T U R AF O T O G R A F I AI N C I S I O N I D E S I G NMostreinItalia
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Mostreall’esteroPAGINE A CURA DI RORY CAPPELLI - ROBERTO CARAM
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
DUBLINO s www.nationalgallery.ie NEW YORK s www.skyscraper.org/home.htm
NORIMBERGA
Ai visitatori della mostra,
di fronte ad opere che v
dall’epoca di Dürer al Bar
vengono poste le seguen
mande: in cosa consiste
polavoro? Chi lo stabilisce
FASCINO DEL CAPOLAVO
Germanisches Nationa
seum, Kartäusergassel
¥ 0049-911-13310
Orario: 10-18; chiuso il l
dal 15 maggio al 1°ago
VIENNA
L’artista Yinka Shonibare
a Londra nel 1962 e viss
lungo in Nigeria, realizza
lazioni e foto che racconta
tuazioni storiche, dove i p
naggi indossano vestiti d
che e Paesi diversi.
YINCA SHONIBARE
Kunsthalle Wien, Museum
¥ 0043-1-5218933
Orario: 10-17; chiuso me
Dal 14 maggio al 5 sette
LONDRAIn Gran Bretagna, agli ini
‘900 ebbe un grande suc
la trasformazione di foto p
nali o di famiglia in cartoli
racconta questa mostra.
NOI SIAMO LA GENTE
National Portrait Galler
Martin’s Place
¥ 0044-20-73060055
Orario: 10-18
Fino al 20 giugno
LUGANO
Il Museo d’Arte Moderna
Città di Lugano porta p
strade del centro svizzer
serie di opere monumen
Arnaldo Pomodoro (na1926). Le sculture espos
no complessivamente 20
ARNALDO POMODORO:
SCULTURE IN CITTÀ
Centro storico di Lugano
Fino al 13 giugno
Nel suo celebre Manifesto del-l’Architettura futurista del
1914, Antonio Sant’Elia (1888-1916)indicava le caratteristiche che unedificio moderno avrebbe dovutoavere: «calcolo, audacia temerariae semplicità». Tra i materiali da
usare per la sua costruzione elen-cava: «cemento armato, ferro, ve-tro». Sant’Elia morì giovanissimonella Grande guerra e non ebbel’occasione di vedere i grattacieli diNew York e di Chicago ma, moltoprobabilmente, era proprio l’ar-chitettura americana, ricca di «po-tenza emotiva», che il visionario ar-tista aveva in mente. Ai grattacieli,considerati all’inizio la vera espres-sione del «nuovissimo mondo mec-canico», è stato dedicato un museo,inaugurato lo scorso 2 aprile, pro-prio a New York, città che ospita al-cuni dei giganti dell’architetturapiù significativi per stile e tecnicacostruttiva. Lo Skyscraper Museum,
in realtà fu fondato 8 anni fa, manon ha mai avuto finora una sedestabile e questa, collocata nella par-te sud di Manhattan, ha tutti glispazi necessari per dibattiti, proie-zioni e mostre. Di grande interes-se anche gli allestimenti interni co-
struiti con alte strutture di vetro eacciaio. La mostra inaugurale, Buil-ding a Collection, è dedicata alla col-lezione permanente di disegni ori-ginali, modellini e foto dei princi-pali grattacieli americani. Uno deigioielli di questa mostra è costitui-to dalle 500 immagini, scattate nel1930, dell’Empire State Buildingin costruzione. A ottobre il museo
ospiterà una mostra dedicata aigrattacieli di Frank Lloyd Wright.BUILDING A COLLECTION
Skyscraper Museum, 39 Battery Place
¥ 001-212-9681961
Orario: 12-18 dal mercoledì alla domenica
Fino ad ottobre
NEW YORK
Una vista di Manhattan dalla
torre dell’Empire State Building,
in una foto dei primi anni ‘50.
È riconoscibile sulla sinistra
il grattacielo Chrysler.
Qui sotto a destra:
“La ragazza con l’oca” (1888),
di Edith Somerville
(Crawford Municipal Art Gallery)
C’era una volta il grattacielo
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MILANO s www.lagalliavola.coms ROVERETO s www.mart.trento.it
MILANO
In mostra circa 70 pezzi tra an-
tichi oggetti d’arte cinese e
gioielli contemporanei
IL GIARDINO SEGRETO
La Galliavola
Via Borgogna 9
¥ 02-76007706
Orario. 10.30-19, lunedì 15-
19, chiuso sabato e domenica
Fino al 30 maggio
TRENTO
Con la consueta ironia Maurizio
Cattelan ha realizzato un proget-
to per la Facoltà di Sociologia del-
l’Università di Trento che gli ha
conferito la laurea ad honorem:
un asino impagliato seduto sulle
zampe posteriori accoglie nell’a-
trio studenti e visitatori
MAURIZIO CATTELAN.
PROGETTO SPECIALE
Facoltà di Sociologia
Via Giuseppe Verdi 26
¥ 0461-985511
Orario 9-23, domenica 14-20
Fino al 26 settembre
AREZZO
Una retrospettiva dedicata al
maestro siciliano Giuseppe Mo-
dica: atmosfere rarefatte e oni-
riche, colori pastelli, grandi sug-
gestioni
MODICA.
PIERO E ALTRI ENIGMI
Museo D’Arte Contemporanea
Via Carducci 7
¥ 0575-377506
Orario: 10-13 e 16.30-19.30,
chiuso lunedì
Fino al 30 maggio
PORDENONE
Marco Lodola, Erica Borghi e al-
tri artisti interpretano la plasticaPLASTICA D’ARTISTA
Palazzo Mantica
Corso Vittorio Emanuele 56
¥ 040-567136
Fino al 21 maggio
Come si fa a raccontare GinoDe Dominicis? A incasellarlo,
ad accostarlo a nomi-simbolo, a dar-gli una definitiva definizione? Nonsi può, non si fa. Perché Gino DeDominicis, artista anconetano mor-to a Roma, la città che aveva sceltocome “sua”, nel 1998, a soli cin-quantuno anni, non amava le defi-nizioni, le appartenenze, gli “ismi”
che vedeva come chiodi su una ba-ra. Disegni a penna, tavole a matitae gesso, dipinti, opere tridimensio-nali, sculture soprendenti come quel-la di uno scheletro umano con i pat-tini ai piedi che teneva al guinzagliolo scheletro di un cane e nessuna fo-
to, tranne quell’unica immagine dalui autenticata esposta alla Bienna-le di Venezia del 1972 (fu uno scan-dalo per il giovane veneziano con lasindrome di Down che vi figurava):Gino De Dominicis usava tutti i me-dia possibili per raccontare la sua vi-
sione della vita, del mondo e del-l’arte. «Ossimori fisici», «opere ubi-que», «omeopatiche» o «invisibili»,le chiamava. La genialità di Gino DeDominicis è in mostra a Roma, dal-la gallerista Erica Fiorentini, che siriconferma come importante pun-to di riferimento della capitale, do-po le mostre su Tano Festa, su Boet-ti, su Leoncillo, sull’Arte Povera conartisti come Rotella, Manzoni, Kou-nellis, Salvo e altri. In occasione del-la mostra è stato pubblicato un “qua-derno” su cui è pubblicata la sua let-tera all’immortalità, una biografia,un elenco delle mostre da lui alle-stite in spazi pubblici e privati.GINO DE DOMINICS
Galleria Erica FiorentiniVia Margutta 17
¥ 06-3219968
Orario: 10.30-13.30 e 16.30-19.30, saba-
to 10.30-13.30, chiuso sabato pomeriggio,
domenica e festivi
Fino al 5 luglio
L’arte senza nomeROMA
C H E C K
Amedeo Lanci è stato tra i fondatori del
movimento Arte Sentimentale: le 80
opere esposte in questa mostra ne rac-
contano la poetica, con i suoi colori e
le sue luci, i suoi movimenti e i suoi
slanci, dove la materia si mescola al-
l’aria, al sentimento, alla voce.
AMEDEO LANCI - LA GRANDE STELLA
Museo Marino Marini
Piazza San Pancrazio 1
Orario: 10-17, chiuso martedì, ¥ 055-219432
Fino al 4 giugno
ROVERETO (TN)
Il maestro della sculturaPer la prima volta insieme un’ottantina
di opere, tra sculture e grafiche, di Me-
dardo Rosso, tra i rinnovatori della scul-
tura nell’Ottocento. Completano l’e-
sposizione 15 opere di autori a lui le-
gati o da lui influenzati, come Rodin,
Picasso, Boccioni, Brancusi, Matisse.
MEDARDO ROSSO
LE ORIGINI DELLA SCULTURA MODERNA
Mart Rovereto - Corso Bettini n. 43
¥ 800-397760
Dal 15 maggio al 22 agosto
FIRENZE
Quadri sentimentaliIl pittore francese Gustave Moreau
(1826-1898) è uno dei massimi espo-
nenti del Simbolismo. La mostra, divi-
sa in 5 sezioni, percorre tutta la carrie-
ra dell’artista: dalla partenza classica
al non figurativo e fino all’approdo fi-
nale al Simbolismo.
I PAESAGGI DI SOGNO DI GUSTAVE MOREAU
Musée de Brou, Monastère Royal de Brou, 63 Boulevard de
Brou, ¥ 0033-4-74228383
Orario: 9-18
Dal 12 giugno al 12 settembre
DUBLINO
Pittrice con impegnoEdith Somerville (1858-1949), nata a
Corfu, fu un personaggio molto attivo
nella vita pubblica irlandese. Scrittrice,
attivista per i diritti civili, realizzò anche
numerose tele che ora vanno in mo-
stra. I suoi ritratti ed i paesaggi risen-
tivano dell’influenza francese.
EDITH SOMERVILLE PITTRICE
National Gallery of Ireland, Merrion Square West
¥ 00353-1-6615133
Orario: 9,30-17,30
Fino al 15 agosto
BOURG-EN-BRESSE (FRANCIA)
Paesaggi sognati
A sinistra: “Statua invisibile”
realizzata nel 1979.
Sopra: “Senza titolo”, un collage
del 1984
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BreviinviaggioN O V I T À I T I N E R A R IT O U R I N A U G U R A Z I O N I
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
CONTATTI s www.dominicana.com.dos www.anekitalia.coms www.mappamondo.com
CARAIBI
Da sempre i Caraibi sono con-siderati come una meta di va-
canza ideale per chiunque vogliaallontanarsi dal caos cittadino perpotersi rilassare con paesaggi in-contaminati e con bellezze natura-li.Al centro dei Caraibi, bagnata a
nord dalla acque dell’Oceano Atlan-tico e a sud dal Mare dei Caraibi, sitrova la Repubblica Dominicana.Uno splendido paese con un terri-torio di 48.442 chilometri quadra-ti dei 76.192 che condivide con laRepubblica di Haiti. Più di 1.500chilometri di spiaggia i cui colorivanno dal bianco al dorato e contemperature calde tutto l’anno.Nel2003 le presenze di turisti Italianihanno fatto registrare un aumen-to del 21,4 per cento rispetto al2002. Spiega Neyda Garcia, diret-trice dell’Ente Nazionale della Re-pubblica Dominicana: “Gli Italianicontinuano ad apprezzare questadestinazione sicuramente per il bel
mare, ma anche per l’ottima infra-struttura turistica, la possibilità diescursioni alla scoperta di città sto-riche e parchi naturali”.La capitaleè Santo Domingo, dove si amalga-mano storia e modernità: da un la-to la parte antica costruita nel 1502
da Nicolàs de Ovando, in puro sti-le architettonico spagnolo-colonia-le; dall’altro la grande vitalita: di-vertimenti, negozi di artigianato lo-cale e centri commerciali dove sipossono acquistare monili in am-bra, madreperla e corallo nero a
prezzi molto vantaggiosi.InoltreSanto Domingo offre al visitatoreanche molti musei fra cui il MuseoNazionale di Storia e Geografia e ilMuseo Nazionale di Storia Natu-rale. Info: Segreteria dello Stato peril Turismo:¥ 02-805 7781
Santo Domingo piace agli italianiDI GIANLUCA FIORENTINI
GRECIA
Con Anek alle OlimpiadiUna delle soluzioni
più comode e van-
taggiose per rag-
giungere la Grecia è
rappresentata da
Anek Lines, compa-
gnia leader nei col-
legamemti Europa-
Grecia. Tante le opportunità per queste na-
vi dell’ultima generazione (sconti per i gio-
vani, per le coppie, per le famiglie e per gli
over 60). Info: Anek Lines Italia, Ancona,
¥ 199177738, fax 0712077904
Sopra: una
spiaggia
tipicamente
caraibica
sull’isola
di Santo Domingo
BOLOGNA
Auto Avisper i
collegamentiFino al 2 luglio l’ae-
roporto Marconi di
Bologna rimarrà
chiuso per lavori e il
traffico aeroportua-
le sarà dirottato a
Forlì e Rimini. Avis
Autonoleggio offre
una una tariffa spe-
ciale per coloro che
hanno bisogno di un
collegamento: da
62,00 euro (a parti-
re da) per 24 ore di
noleggio di un’utili-
taria. Prenotarsi
presso l’ufficio Avis
di Bologna o colle-
garsi al sito, sempre
aggiornato, www.avi-
sautonoleggio.it .
SUDEST ASIATICO
Nuovo socioai Viaggi delMappamondo
Andrea Mele è il
nuovo azionista di
maggioranza de I
Viaggi del Mappa-
mondo. Insieme a
Marco Cifani, entra-
to nella partner ship
come socio, Mele ha
rilevato le quote
azionarie dell’opera-
tore romano del
quale era divenuto
prima amministrato-
re delegato e diret-
tore generale. Si pre-
vede l’apertura di un
nuovo settore dedi-
cato al turismo “in-
coming”. Si proporrà
il prodotto Italia sui
nuovi mercati del
Sud Est Asiatico.
CANNES
Il cinemaal MajesticBarriére
In stile Art Déco, na-
to nel fasto degli An-
ni Folli, il palazzo più
apprezzato al festi-
val di Cannes (fino al
23 maggio), il Maje-
stic Barriére, sarà
anche quest’anno al-
centro dell’attenzio-
ne con feste e rice-
vimenti. L’hotel van-
ta l’etichetta “Lea-
ding Hotels of the
World” ed è classifi-
cato tra i dieci mi-
gliori hotel del mon-
do.
FRIULI V.G.
Frecce tricoloritestimonial
della regione
Voleranno anche a
Est, quest’anno, le
Frecce Tricolori, in
omaggio all’immi-
nente allargamento
dell’Unione Europea
e con loro “volerà” il
Friuli Venezia Giulia,
presente, con una
serie di splendide
immagini, sulla nuo-
va brochure della
Pattuglia Acrobatica
Nazionale , nuovo
testimonial della re-
gione.
S P E T T A C O L ID O C U M E N T A R IN A T U R A
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Viaggiintelevisione
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
I www.skytv.it I www.ngcitalia.itIwww.raitre.rai.itI www.cartoonetwork.com
Ma a cosa serve la TV satel-litare? Ce lo si chiede, tal-
volta, quando pare di annegare inuna rete labirintica di canali. Poi,ci si imbatte in una di quelle tra-smissioni che la TV dei grandi nu-meri non può più permettersi e
che riesce esattamente a "colpireil target" in cui anche noi ci rico-nosciamo. Come Mentenomade,ovvero conversazioni e assoli sulmuoversi per vivere. Otto appun-tamenti in cui Lisa Ginzburg eStefano Pistolini propongono unasorta di enciclopedia tematica sulviaggio nelle sue varie implica-zioni: da Camminare/perdersi aNomadismo delle idee, da Viaggi dilavoro ad Arte nomade, da Esuli aMigranti. Nelle varie puntate, in-sieme a compagni di viaggio - èproprio il caso di dirlo - come ilfilosofo Gianni Vattimo, l'antro-pologo del teatro Eugenio Barba,architetti, fotografi , gli "scrittori
del sud" Erri De Luca, MelaniaMazzucco, Francesco Piccolo, sisnodano di fronte a noi itinerarifisici e intellettuali dove la paro-la riesce spesso, in controten-denza rispetto alla televisione cor-rente, a conquistare il centro del
discorso, facendoci recuperare ilpiacere della memoria del rac-conto e quindi dell'ascolto. Men-tenomade propone dunque il pen-siero come viaggio, la realtà comegeografia di una rappresentazio-ne mentale e la scrittura come
bussola per orientarsi in mododifferente nel mondo. Vien qua-si da pensare, come scrive in Al-tri hotel un "viaggiatore prigio-niero", Adriano Sofri, a finestre"che si aprono sul paesaggio in-vitandolo a entrare dentro".
MONDO
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MENTENOMADE
Cult
di Lisa Ginzburg e
Stefano Pistolini
regia di Massimo
Salvucci
14 maggio
ore 22.30
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Tutte le finestre del viaggiatoreDI DANIELA GIUFFRIDA
I PROVENZA
Terra e tradizioniUn itinerario in Provenza alla scoperta
CONTATTI s www.prolocoregionefvg.orgs www.aziendeaperte.its
C H E C
FRIULI VENEZIA GIULIA
Stagione benedetta questa perla campagna con la primavera
che ormai ha fatto maturare nel-l’orto le erbe più saporite, con i sa-lumi che arrivano a giusto affina-mento, così come i formaggi che sipresentano più magri, più nervo-si, frutto dei pascoli invernali. Maè anche il momento buono per rias-saporare i profumi della ruralità. Ec’è una terra che della sua ruralitàfa insieme difesa dei valori cultu-rali e attrativa turistica: è il Friuli.Una doppia occasione spinge a ca-vallo tra maggio e giugno a solca-re l’estremo Nord-Est: la festa del-le pro-loco “Sapori-Pro Loco” (Info¥ 0432-900908)che imbandisco-no i piatti della tradizione e la ma-nifestazione Aziende Aperte checonsente di prendere contatto conle produzioni agroalimentari piùmarcatamente di territorio. Il pri-mo appuntamento è dal 21 al 23maggio e vede riunite in una delle
più belle dimore gentilizie delle trevenezie, Villa Manin in quel di Pas-sariano, una trentina di pro locofurlogiuliane intente a proporre imigliori prodotti di territorio: dalMontasio a vari gradi di stagiona-tura al celebrato prosciutto di San
Daniele, dai gamberi di fiume alfrico, dai cjarson di Carnia alle lu-mache di Turrida. Aziende Aperteè invece in programma il 6 giugnodalle 10 alle 20 nei comuni di Fiu-
micello, Aquileia, Bagnaria Arsa,Bicinicco, Ruda, S.Maria La Lon-ga, San Vito al Torre, Terzo d’A-quileia, Trivignano Udinese e Vil-la Vicentina con la possibilità di vi-sitare decine di aziende agricole edegustare sul posto i prodotti.
TREVISO
La grande cucinaAncora tre serate per prendere
contatto con Superbe, la mani-
festazione gastronomica che
lancia Treviso nell’olimpo delle
capitali del gusto. La rassegna
organizzata dalla Provincia pre-
vede stages di giovani cuochi in
alcune delle migliori tavole. Il
18 maggio si cena a Villa Ca-
stagna a Crocetta di Montello,
il 25 maggio Da Domenico a
Spresiano e il 3 giugno al Gam-
brinus a S.Polo in Piave.
Alla ricerca dei sapori ruraliDI CARLOPALTRINIERI
s SCORZÉ [VE]
Delicata accoglienzaSosta piacevole grazie al locale che è so-
briamente elegante, al servizio di misurata
cordialità, alla cucina che si intona a questa
delicatezza diffusa. Così avrete lasagnette di
farro con conchiglie, pasta fatta in casa al
ragù di papera, trancio di cappone alle olive,
un gustoso maialino in crosta, un invitante
carrello di formaggi. Molto buona anche la
proposta dei dolci e la cantina si mantiene
su un buon livello. Se amate il baccalà c’è un
saporito menù degustazione.
San Martino
Piazza Cappelletto, 1 - ¥ 041-5840648
12-15/19-22 Chiuso il mercoledì
Prezzo medio: 38 Euro
s ROCCABIANCA [PR]
Saporita tradizioneTavola di quelle di una volta dove ciò che con-
ta è il rispetto della tradizione. E allora via a
tutta Emilia: con il pesto, con il culatello, con
la coppa, il Felino e il Parma affettato come
Dio comanda. Poi si passa ai tortelli di zuc-
ca, agli anolini, per chiudere con lo stracot-
to, o l’arrosto o il coniglio. Da provare lo za-
baione finale. La cantina è importante. Otti-
ma la polenta fritta che vi arriva insieme con gli antipasti.
Hostaria da Ivan
Via Villa, 73 - ¥ 0521-870113
12-15/20-22,30 Chiuso lunedì e martedì
Prezzo medio: 32 Euro
s OROSEI [NU]
Fra mare e terraSe volete il pesce lo trovate, cucinato perfet-
tamente e scelto da ciò che propone il mer-
cato, ma se avete deciso di degustare la tra-
dizione gastronomica sarda che sciorina ap-
petitosi piatti di terra eccovi accontentati. Il
locale per di più è accogliente. Dalla cucina
escono carpaccio di spada o di spigola, poi
i maccheroni sardi, la pasta verde al sugo di
pesce o i mallorddus alla salsiccia. Sui se-
condi potete optare per il porcetto o il fritto
misto. Buoni i dolci, cantina regionale, servi-
zio da categoria superiore.
Su Barchile
Via Mannu, 5 -¥ 078-498879
12-15/19-23 Sempre aperto
Prezzo medio: 32 Euro
MARCHE
Sul treno dei buongustaiUn itinerario nella campagna
marchigiana andando incontro
ai sapori autentici di questa ter-
ra. Lo propone l’escursione sul
treno a vapore organizzata dai
ferrovieri di Fabriano con il WWF
e il gruppo di agricoltura biolo-
gica. Due le escursioni: Fabria-
no-Urbisaglia e Fabriano-Per-
gola. La manifestazione è pre-
vista per il 22 e 23 maggio.
Pacchetto completo 90 euro.
(Info:¥ 0732-24256)
A Villa Manin a
Passariano è in
programma la
festa dei prodotti di
territorio friulano”
con Sapori ProLoco. Tra i
protagonisti il San
Daniele uno dei
migliori prosciutti.
VINI SPUMANTI C A N T IN EC O L L IN EE N O TE C HE
C K -
I N
Caliciinalto
8/4/2019 I VIAGGI DI 'la Repubblica' - NR. 321 - 13 MAG 2004
Si torna nella splendida dimoradel principe Duccio Corsini,
Villa le Corti nell’altrettanto in-cantato panorama del primo Chian-ti fiorentino in quel di San Cascia-no. E si torna per degustare alcunitra i migliori vini del mondo. Sfi-lano infatti sabato 22 e domenica23 maggio (preceduti dalla consuetaasta benefica a vantaggio del mag-gio musicale fiorentino) le 100 can-tine top della Toscana. Ma quest’anno la Corte del Vino presenta an-che alcuni eventi da non perdere.Ad esempio una verticale di Ti-gnanello (programmata domenicapomeriggio alle 17), il vino simbo-lo di Piero Antinori. A segnare inpositivo questa edizione de la Cor-te del Vino sono anche alcuni de-butti importanti che arrivano so-prattutto dalla Maremma, il terroirche in questo momento sembra vi-vere il maggiore fermento vitivini-colo. Nella zona di Suvereto e in
quella del Monteregio di Massa Ma-rittima si sono concentrati impor-tanti investimenti dei maggiorigruppi vitivinicoli a conferma chela fascia costiera toscana può daregrandi risultati. Come sempre LaCorte del Vino è anche un luogo
dove coltivare la cultura del buonbere con una serie di seminari etalk show e dove coltivare anche ilpiacere della buona tavola con espo-sizione di prodotti di territorio e
performanches dei più celebratichef di Toscana. Il tutto però persaggiare ancora una volta le perledi questa produzione (da BiondiSanti a Mazzei pasando per Sassi-caia e Frescobaldi), come dire il topdel mondo. (Info: ¥ 055-829301)
GLI AUTORI I www.ellroy.comI http://patriciacornwell.comI www.carlolucarelli.net
Una vicenda intricatissima am-bientata in una Los Angeles
senza vie d’uscita: soffocante esoffocata come la deve sempre aversentita James Ellroy, con questo ro-manzo, nel 1990, alla sua terza pro-va narrativa. Una città nera, buia,come quella in cui aveva vissuto do-po l’assassinio della madre, vio-lentata e uccisa quando il piccoloJames aveva dieci anni, nel 1958:una città piena di corru-zione, di tipi umani al li-
mite e forse anche oltrequesto limite. Una cittàche tutto inghiotte e tut-to annienta, proprio co-me la morte: in questoL. A. Confidential, am-bientato sempre neglianni Cinquanta, comegran parte delle sue ope-re, tutte nutrite dalla sua ossessio-ne per la brutale fine della madre,c’è una prostituta che assomiglia aVeronica Lake, Lynn Brekken; unmiliardario; la polizia corrotta; unsettimanale scandalistico, Hush-Hush; e infine il figlio del defuntoeroe del Dipartimento di L.A., EdExley; personaggi mescolati in una
miscela esplosiva in cui alla finenulla si salva. Proprio L. A. Confi-dential, che è stato anche una pel-licola di grande successo, inter-pretata da Kim Basinger, KevinSpacey, Russell Crowe e Danny DeVito, sarà il primo titolo della nuo-
va collana di Repubblica, quella de-dicata al thriller, al noir, al polizie-sco, Le strade del giallo, che sarà invendita con il quotidiano a partiredal prossimo 20 maggio. Questoprimo titolo, sarà però in regaloproprio in quel giorno, mentre ilsecondo, Il cliente di John Grishamsarà in vendita il 27 maggio. E poi
nell’arco di qualche mese si vedràl’uscita dei volumi più belli e intri-ganti di tutte le grandi firme del ge-nere: da Manuel Vázquez Mon-talbán a Scott Turow a Ed McBain;da Agatha Christie a Peter Hoeg aDennis Lehane.
MondoLe strade del giallo con “la Repubblica”
DI RORY CAPPELLI
LOS ANGELES Come una bestia feroce di Edward Bunker - Traduzione di Stefano Bortolussi N La
Città degli Angeli e i suoi bassifondi raccontata dalla voce tagliente e vera di Bunker
BARCELLONA Assassinio al Comitato Centrale di Manuel Vázquez Montalbán - Traduzione di Lu-
crezia Panunzio Cipriani N Il segretario del Partito Comunista Spagnolo viene assassinato: il detec-
tive Pepe Carvalho, protagonista di quasi tutti i romanzi di Montalbán, incaricato dal Partito, deve
risolvere il mistero di questa morte
RICHMOND (VIRGINIA - USA) Postmortem di Patricia Cornwell - Traduzione di Marco Amante N
Uno dei titoli della Cornwell prima maniera: protagonista Kay Scarpetta quando era ancora capo
dell’Istituto di medicina legale della Virginia
BOLOGNA Almost Blue di Carlo Lucarelli N L’Iguana è libero per Bologna e massacra ragazzi: ma nel
buio c’è Simone, il ragazzo cieco, che sente i rumori del mondo e anche i suoi, quelli dell’Iguana...
SICILIA Il giro di Boa di Andrea Camilleri N Un cadavere ripescato nel mare al largo di Vigata, il
paese inventato da Camilleri: una nuova indagine per il commissario MontalbanoMILANO Attenti al gorilla di Sandrone Dazieri N Una Milano che gioca sporco è quella in cui si muo-
ve il “gorilla”, guardia del corpo e improvvisato detective suo malgrado
Incontri, convegni, recensio-
ni, suggerimenti, notizie, au-
tori, link ad altri siti sul tema,
italiani e stranieri: tutto quel-
lo che riguarda il
mondo del giallo
e del poliziesco,
è analizzato,scandagliato,
spiegato in que-
sto www.fogliogiallo.it. Il sito
è curato da Vincenzo De Fal-
co che ha pubblicato una se-
rie di libri nella mitica colla-
na Giallo Mon-
dadori (alcuni
con il medico
napoletano Dia-na Lama). Da
non perdere
IL ROMANZO
L.A. Confidential - di James Ellroy - Trad. di Carlo Oliva
Una stagione ricchissimaquella di Elisabetta Pozzi,sulla scena con tanti testidiversi. Dalla Medea tratta
da Christa Wolf, a Ti ho amata per la
tua voce di Sélim Nassib, alla Maria
Stuarda rielaborata da Dacia Marai-
ni. In questi giorni è sul palcosceni-co dell’Ambra Jovinelli di Roma (fi-no al 16 maggio) con il testo di Nas-sib, lo scrittore libanese.
L’anno scorso aveva portato sullascena oltre Medea, anche Elena eFedra. Come mai questa scelta?
Soprattutto perché amo il mondo gre-co. Da tre anni con Daniele D’Ange-lo, che è mio marito ma anche il mu-sicista con cui lavoro, mi reco nel Pe-loponneso in una sorta di pellegri-naggio: credo che, con Argo, Atene,Sparta, Corinto, Trezene, Tebe, sia illuogo della narrazione per eccellen-za. Tra l’altro è una terra meno fre-quentata delle isole e conserva un fa-
scino incontanimato. Siamo ancheandati a Olimpia credendo di trovarechissà quali futuribili strutture vistol’evento delle Olimpiadi: invece ab-biamo trovato strade impraticabili.Quando siamo infine arrivati in Ar-cadia ci sembrava di essere piomba-ti nella terra dei rebus della “Setti-mana Enigmistica”: in mezzo alla stra-da c’erano un’ara, il gregge, la pasto-rella, il pavone e un alloro enormecon due galline sotto!
C’è stato un luogo che ha cam-biato la sua vita?
Berlino: ci sono andata quindicenne,nel 1976, il muro era ancora in piedie per me entrare nella Berlino Est do-po due settimane nell’Ovest fu scon-
volgente. E poi c’è stato un altro viag-gio...
Dove?A Parigi: ebbi la fortuna di conosce-re Peter Brook che con il suo lavoroal Theatre Bouffes du Nord ha tra-sformato completamente il mio sen-
so di essere in teatro.Cos’è il viaggio per lei?
Ho iniziato la mia vita viaggiando.mio padre era nell’esercito e venivatrasferito spessissimo. Io sono nata aGenova, oggi vivo a Parma e lui havissuto 20 anni a Rodi. Forse per que-
sto è forte il mio legame con la Gre-cia. E poi il viaggio è legato al mio la-voro. Ma anche quando apro un libromi avvio in una sorta di viaggio, tro-vo un mondo da esplorare, un confi-ne da raggiungere.
C’è un luogo che accende la suafantasia?
Il Nord Europa. La Svezia, la Norve-gia, la Finlandia, dove il tempo sem-bra fermo, immobile, dove il freddoti avvolge. Non mi interessano perniente gli Stati Uniti, non ci sono maiandata. Mentre ho visitato il Guate-mala o il Salvador: paesi duri, bellis-simi.
È stato difficile avvicinarsi al mon-
do arabo di “Ti ho amata per latua voce”?Il mondo arabo e quindi anche le sueespressioni artistiche sono così lon-tane da noi europei che la prima vol-ta che ci si avvicina le si sente comeestranee. Però sono andata in Egittosul Mar Rosso, in una zona molto sel-vaggia. Qui ho conosciuto delle per-sone del luogo, sono stata alle loro fe-ste, ho parlato con loro della loro vi-ta. Sono stata nel deserto: mi ha col-pito come vivon0 i nomadi, in quel-la sorta di sospensione temporale cheè il non luogo in cui abitano. Così quelmondo è diventato più chiaro, piùcomprensibile.
Lei ha detto che a volte si ha vo-
glia di “vagabondare sulla terradel non compiuto”.
Mi riferivo ai testi su cui lavoro daqualche anno: non chiusi, non finiti,in un continuo divenire nel confron-to con il pubblico. Come un viaggionon organizzato.