Esperienze di valutazione di politiche e dei programmi pubblici I metodi di tipo quantitativo Siena, 1 dicembre 2011 Corso di Controllo strategico Dr. Alfredo Ettore Tranfaglia Ph. D. Student
Esperienze di valutazione di politiche e dei programmi
pubbliciI metodi di tipo quantitativo
Siena, 1 dicembre 2011Corso di Controllo strategico
Dr. Alfredo Ettore TranfagliaPh. D. Student
Agenda
Metodi sperimentaliIntroduzione: il Disegno SperimentaleLa National Supported Work Demonstration
Metodi non sperimentali (quasi sperimentali)Il metodo difference-in-differences
Card & Krueger (1994) Cipollone & Guelfi (2006)
Disegno Sperimentale
1. Individuazione della popolazione cui è destinato il programma
2. Selezione del campione (random)3. Allocazione (random) delle unità del campione in due
distinti gruppi: sperimentale (GS) e di controllo (GC)4. Somministrazione al solo GS del programma
(secondo un preciso protocollo)5. Misurazione, sulle unità assegnate ai due gruppi,
delle variabili ritenute significative per la valutazione6. Confronto delle misurazioni mediante un test
sull’efficacia del programma
La National Supported Work Demonstration
Usa, anni ’70
Manpower Research Demonstration Corporation (1974)
Testare l’efficacia del programma supported work, allo scopo di estenderlo a:
AFDC Target Group Ex-addict Target Group Youth Target Group Ex.offender Target Group
La National Supported Work Demonstration
Perplessità di ordine politico, economico e fin.
necessità di una demonstration per valutare:Effetti diretti/immediatiEventuali esternalità positive
Realizzazione:14 centri urbani in 14 Stati2 livelli:
CentraleMRDC (coordinamento e supervisione) Localeorg.ni no-profit (gestione)
Condizioni sperimentali rispettate (selez./assegnaz. random)
Campione rappresentativo (100006600)
Il metododifference-in-differences (DID)
Disegno quasi sperimentale che utilizza misurazioni pre-testinclude nella stima dell’effetto anche le
differenze pre-intervento
USA: ordinamento di tipo federale
Territorio sperimentale ideale
Card & Krueger (1994)
D. CARD-A. KRUEGER, Minimum Wages and Employment: A Case Study of the Fast-Food Industry in New Jersey and Pennsylvania, in American Economic Review, vol. 84, n. 4, 1994.
Vs. modelli macroeconomici basati su serie storicheEsperimento “naturale” (area metropolitana a cavallo tra 2
Stati)Analisi limitata ad un solo settore: ristorazione fast-foodvantaggi:
Retribuzione dipendenti Teenager Tipologia di lavoro Costi e tempi Omogenità
Card & Krueger (1994)
Realizzazione:
400 fast food2 gruppi:
GSNJ (w=5.05 $/h) GC n.e. Pennsylvania (w=4.25 $/h)
Effetti calcolati come differenza tra cambiamento medio nei livelli occupazionali in NJ e in Penn.
Cipollone & Guelfi (2006) P. CIPOLLONE-A. GUELFI, Financial Support to Permanent Jobs: The
Italian Case, in Politica Economica, anno XXII, n. 1, 2006.
Verifica dell’efficacia del credito d’imposta (416 euro620 nel Mezzogiorno) per assunzioni a tempo indeterminato
250000 assunzioni in un anno (sospeso nel 2001 dal governo Berlusconi) ma 600 mln di euro in meno di entrate fiscali!
Debole relazione causa-effetto
Utilizzo dati ISTAT per costituire 2 gruppi: Beneficiari (di età compresa tra 25 e 30 anni) Esclusi (di età compresa tra 20 e 25 anni)
Conclusione: solo 38000 assunti sono imputabili a tale politica!