Derivati finanziari e comprensione del rischio finanziario «A lawyer who has not studied economics is very apt to become a public enemy» J. Brandets, Illinois Law Review 1916 Nicola Benini Vicepresidente Assofinance C.T.U. Consigliere AssoTag Partner Ifa Consulting
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I DERIVATI IMPLICITI - 4 CHIACCHIERE · Strumenti finanziari derivati • Forward • Opzioni • ... John C.Hull – Opzioni Futures e Altri Derivati . Quando un derivato è di copertura?
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Derivati finanziari e comprensione del rischio
finanziario
«A lawyer who has not studied economics is very apt to become a public enemy»
monitorabile con corretti approcci qualitativi interdisciplinari (non solo finanziari) e metodologie statistico – quantitative .
• Deviazione standard rispetto al risultato medio atteso (volatilità).
Rischi finanziari tipici per imprese (non finanziarie)
• Rischio di variabilità sui flussi di cassa attesi (es: aumento dei debiti da interessi su finanziamento a tasso variabile);
• Rischi di liquidità: difficoltà di trovare una controparte offerente in acquisto/vendita (allargamento del c.d. «spread di mercato»)
• Rischi di mercato (anche combinati); • Rischio tasso di cambio: volatilità mercato delle valute («For.Ex.»)
• Rischio tasso interesse: volatilità valore titolo/mutuo a tasso fisso per mutata pendenza/convessità curve dei tassi a pronti e “forward”;
• Rischio prezzo/valore (“fair value risk”): volatilità
– Prezzi per strumenti quotati;
– Costo di sostituzione (“Mark to Market”) per strumenti “O.T.C”.
Le classi di rischio finanziario
Rischio di credito: (insolvenza controparte)
Rischio paese: si aggiunge al rischio di credito come rischio geopolitico. (Es: rischio nazionalizzazione)
Rischio leva implicito negli strumenti
Rischi operazionali (frodi, inefficacia delle procedure interne e controlli, documentazione, deleghe e
autorizzazioni)
Rischio valutazione (capacità di valutare correttamente il «valore equo»)
Le previsioni finanziarie: strumento di programmazione per la gestione dei rischi
finanziari aziendali?
La previsione finanziaria è (piuttosto) strumentale agli obiettivi dell’industria finanziaria
• Permette di costruire prodotti standardizzati
• Stimola la negoziazione (…non c’è limite alle previsioni ma più
operazioni si fanno, più errori si commettono…)
Fonte di redditività dell’intermediario (potenziale conflitto di interessi)
Le previsioni finanziarie: previsioni sul cambio Eur/Usd nel 2013
Le previsioni finanziarie: ecco come è andata
a finire lo scorso anno
Le previsioni finanziarie: cambio eur/usd per il 1° trimestre 2015)
Le previsioni finanziarie: curve forward Euribor e realizzazioni ex post (aggiornamento al maggio ‘14)
Il trasferimento dei rischi finanziari: contratti su strumenti finanziari derivati
Solo qualora non fosse possibile trasferire il rischio (a valle o a monte del processo produttivo-commerciale) si puo’ ricorrere al mercato finanziario una volta esperite tutte le “diligence” del caso
Le finalità dei contratti derivati
Finalità di trasferimento/copertura dei rischi
Finalità di gestione/speculazione
Finalità di arbitraggio
Finalità sintetiche (ristrutturazione di debiti, conversione di crediti..)
Altre ”finalità”: finanziamento implicito, di aggiramento norme di trasparenza, concorrenza, OPA..fiscali ecc.
copertura o speculazione? • Comunicazione CONSOB n° DI/99013791 del 26-02-1999:
“… un’operazione può essere di copertura quando: 1. Sia esplicitamente posta in essere per ridurre la
rischiosità di base;
2. Sia elevata la correlazione tra le caratteristiche tecnico finanziarie (scadenza, tasso d’interesse, tipologia etc.) dell’oggetto della copertura e dello strumento finanziario utilizzato a tal fine;
3. Le condizioni ai punti precedenti risultino documentate da evidenze interne degli intermediari e siano approvate, anche in via generale con riguardo ad operazioni aventi caratteristiche ricorrenti, dalla funzione di controllo interno.”
• “Gli Hedgers si trovano a fronteggiare il rischio associato con il prezzo di un’attività e, per ridurre o eliminare questo rischio, ricorrono ai derivati. Gli speculatori desiderano scommettere sui futuri movimenti del prezzo di un’attività”
Cfr. John C.Hull – Opzioni Futures e Altri Derivati
Quando un derivato è di copertura?
• Nozionale: deve essere compatibile col piano di debiti
indicizzati di medio lungo termine • Durata: deve essere compatibile col piano di debiti
indicizzati di medio lungo termine • Tasso Parametro Banca («banca paga»): deve essere
indicizzato ad un tasso variabile compatibile con quello del sottostante finanziamento che il derivato si propone di coprire
• Tasso parametro Cliente («cliente paga»): deve essere predeterminabile con certezza al momento della stipula del derivato
• Componenti opzionali: posizioni «lunghe» (=in acquisto) a tutela dei rischi, corte (=in vendita) solo a limitare le opportunità
Verifica quantitativa dell’effetto combinato debito e derivato (efficacia della copertura, come previsto da comunicazione CONSOB e IAS39)
Capire e quantificare il rischio: un facile esempio.
Tutti vogliono vincere…
una giocata al
superenalotto
centro 6
numeri 35 milioni
non centro
alcun
numero
- 50
centesimi
…ma quali sono le probabilità??
una giocata al
superenalotto
0,0000000016
% 35 milioni
99,999999984
%
- 50
centesimi
Una soluzione per capire. ..associamo le probabilità ai risultati
una giocata al superenalotto
0,0000000016
%
centro 6
numeri 35 milioni
99,999999984
%
non centro
alcun
numero
- 50
centesimi
Trasparenza dei rischi: scenari di probabilità
“Che cosa mostra questa tabella: la possibilità che
io ho di guadagnare e cioè: il 62% che mi renda
meno di un titolo di stato,è la zona rossa, il 26% che
renda uguale, e è la zona blu, e solo il 10% la
possibilità che mi renda più di un bot ed è la parte in
verde. A questo punto perfino noi, nella nostra
suprema ignoranza capiremmo se vale la pena o
no di fare il derivato che ci propone
l’intermediario.”
Milena Gabanelli, Report “Speculando s’impara” - 8 Aprile 2008
Un classico strumento di copertura: contratto «collar»
Una «copertura» un po’ «anomala»..
ANOMALIE: fotografia del contratto in sottoscrizione
ANOMALIE: Fotografia del contratto in sottoscrizione
• Distribuzione asimmetrica con coda sinistra che lascia ampio spazio a perdite potenziali anche elevate. Elevato “misprice” in sottoscrizione (in giallo l’m.t.m. in sottoscrizione)
Le “patologie da derivati”
Imprese: Sumitomo
Procter & Gamble
Ashanti Goldfields
Poste, Parmalat, PMI italiane..
Enti Pubblici: Hammersmith, Fulham
Orange County, Berliner Verkehrsbetriebe
EE.LL. in Italia, Francia, Spagna..
(regioni, provincie e comuni circa 900 casi)
Istituzionali: Barings Bank
LTCM, MPS, Italease, MPS, FONSAI
Tesoro italiano, GRECIA
la corretta contabilizzazione a Bilancio
• Le PMI redigono in genere il bilancio civilistico • I derivati devono essere iscritti in Bilancio
distinguendo le relative scritture a seconda della natura del contratto
1. Nei conti d’ordine indicando negli impegni il valore nozionale
2. In conto economico iscrivendo un fondo rischi specifico se l’operazione non è di perfetta copertura
3. Nella nota integrativa e nella Relazione sulla Gestione secondo i dettami degli artt 2427- bis e 2428 cc (“disclosures” obbligatorie: “fair value”, entità, natura, policy di copertura ed esposizione aziendale al rischio..)
I costi a carico dell’intermediario
Il valore di un IRS al momento della sottoscrizione è pari a zero nella sola ipotesi teorica nello scambio tra due parti
libere e consenzienti perfettamente consapevoli che non
ricorrrono ad un intermediario
(cd. “contratto par”).
Un contratto ha generalmente un valore negativo al momento della sottoscrizione (cd. “contratto non par”) perchè l'intermediario deve generalmente sostenere i seguenti costi:
Costo di provvista («Cost of funding»- «funding value.adj.»)
Costo del credito («credit charge») (o «credit value adjustment»)
Evoluzione dei flussi di cassa di un debito in ammortamento indicizzato Euribor
La “best practice”: la riduzione del rischio
Evoluzione dei flussi di cassa di un debito in ammortamento con opzione cap
La “best practice”: la riduzione del rischio
Evoluzione dei flussi di cassa di un debito in ammortamento con struttura collar
OBBLIGAZIONE STRUTTURATA IT000…
OBBLIGAZIONE STRUTTURATA IT000…
OBBLIGAZIONE STRUTTURATA IT000…
OBBLIGAZIONE STRUTTURATA IT000…
OBBLIGAZIONE STRUTTURATA IT000…
• La componente derivativa estende il range di valori estremi raggiungibili a scadenza aumentando, complessivamente, la rischiosità media del titolo;
• La probabilità di ottenere valori superiori o inferiori rispetto al benchmark è all’incirca la stessa, ma l’elevata asimmetria della distribuzione e la presenza di una moda centrata intorno ad un differenziale di poco inferiore a -10% implicano una non trascurabile probabilità di ottenere risultati finanziari molto inferiori a quelli del benchmark;
• Nello specifico, il titolo IT000… presenta una probabilità del 51.50% di fornire un pay-off inferiore a quello del titolo benchmark, con una riduzione media del 3.76%.
• Opzione «callability»: vi è una probabilità del 75% che il titolo venga rimborsato anticipatamente (e quindi salta l’ orizzonte temporale programmato)