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124 ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO PRIVATO (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Carlo Marchetti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto Programma del corso Il corso ha per oggetto lo studio dell’analisi economica del diritto privato. A tale scopo, le prime lezioni saranno dedicate all’introduzione di tale metodologia di analisi giuridica, cercando di porre in luce le peculiarità che l’approccio della law and economics presenta rispetto alle metodologie di uso più comune. Si cercherà quindi di spiegare come i precetti giuridici vengano nell’ottica giuseconomica considerati alla stregua di “prezzi impliciti” di un dato comportamento, di sottolineare come la stella polare del giurista debba essere il perseguimento dell’efficienza piuttosto che della giustizia, e così via. Una volta completata la fase introduttiva, ci si soffermerà quindi sulle principali aree del diritto privato, che verranno, appunto, studiate e analizzate nella prospettiva dell’analisi economica del diritto. Si affronterà quindi, in primo luogo, lo studio del diritto proprietario, o più correttamente dei property rights, nel corso della quale analisi verranno introdotti alcuni concetti fondamentali per l’intero approccio metodologico, quali il teorema di Coase, la teoria dei giochi cooperativi e così via. In secondo luogo, ci si concentrerà sull’analisi del contratto - la cui centralità nella prospettiva giuseconomica è, se possibile, ancor più pronunciata rispetto a quanto avviene nelle metodologie più tradizionali - per poi analizzare i principi della disciplina dei fatti illeciti. Per l’approfondimento dei temi trattati, è fortemente consigliata anche la frequenza del corso di Economia politica rogredito tenuto dal Prof. Luigi Prosperetti. Nelle ultime lezioni verranno inoltre forniti alcuni ragguagli sull’analisi economica dei diritto societario. Considerata da un lato la peculiarità della materia, e dall’altro lato l’approccio didattico prescelto, è vivamente suggerita la frequenza costante delle lezioni. Testi e letture R. Cooter et al., Il mercato delle regole. Analisi economica del diritto civile, voll. I e II, Bologna, Il Mulino, 2006; F. Denozza, Norme efficienti – L’analisi economica delle regole giuridiche, Milano, Giuffrè, 2002. ANTROPOLOGIA GIURIDICA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Letizia Mancini Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” L’antropologia giuridica si afferma come disciplina volta a studiare le norme, i comportamenti, i “fatti con caratteristiche giuridiche” prevalentemente nelle società senza Stato. L’oggetto di studio implica necessariamente una dilatazione semantica 125 del concetto di diritto e di norma, il ricorso a metodi induttivi di ricerca e un’attenzione particolare al legame tra cultura e diritto. Questi tre elementi caratterizzano l’antropologia giuridica contemporanea il cui ambito di indagine si estende allo studio di fenomeni giuridici in tutte le società. Oggi sono ambiti di riflessione teorica e di ricerca i fenomeni di acculturazione giuridica e di pluralismo giuridico, connessi alle esperienze di colonizzazione; i diritti consuetudinari dei popoli autoctoni, i rapporti tra diritti “non ufficiali” di minoranze vecchie nuove e diritto ufficiale, le diverse concezioni dei diritti umani nel mondo. Programma del corso Nella prima parte del corso verranno illustrate le principali teorie antropologiche del diritto e i metodi di ricerca. La seconda parte sarà dedicata all’analisi dei principali ambiti di ricerca dell’antropologia giuridica contemporanea. Programma d’esame Agli studenti non frequentanti si richiede lo studio di due testi: 1. N. Rouland, Antropologia giuridica, Milano, Giuffrè, 1992; 2. uno dei seguenti volumi a scelta: G. Baumann, L’enigma multiculturale. Stati, etnie, religioni, Bologna, Il Mulino, 2003; S. Falk Moore, Antropologia e Africa. Prospettive in mutamento, Milano, Cortina, 2004; L. Nader, Le forze vive del diritto. Un’introduzione all’antropologia giuridica, Napoli, Esi, 2003; Agli studenti frequentanti si richiede lo studio di letture di approfondimento relative ai temi trattati nell’ambito del corso; il materiale sarà inserito nella piattaforma Ariel del sito dell’Università. Pe tutte le informazioni relative all’insegnamento di Antropologia giuridica (ricevimento docente e collaboratori, programma d’esame, orari delle lezioni, attività seminariali) gli studenti sono invitati a consultare il sito del corso sulla piattaforma Ariel (Portale della didattica online dell’Università). Per l’assegnazione della tesi in Antropologia giuridica è necessario che lo studente abbia inserito nel piano di studi l’esame di Sociologia del diritto.
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guida programmi singoli 2013 25 febbraio · abbia inserito nel piano di studi lÕesame di Sociologia del diritto. 126 ... Il corso ho lo scopo di illustrare i caratteri e gli istituti

Feb 15, 2019

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ANALISI ECONOMICA DEL DIRITTO PRIVATO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Carlo Marchetti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

Il corso ha per oggetto lo studio dell’analisi economica del diritto privato. A tale

scopo, le prime lezioni saranno dedicate all’introduzione di tale metodologia di

analisi giuridica, cercando di porre in luce le peculiarità che l’approccio della law and

economics presenta rispetto alle metodologie di uso più comune. Si cercherà quindi

di spiegare come i precetti giuridici vengano nell’ottica giuseconomica considerati

alla stregua di “prezzi impliciti” di un dato comportamento, di sottolineare come la

stella polare del giurista debba essere il perseguimento dell’efficienza piuttosto che

della giustizia, e così via.

Una volta completata la fase introduttiva, ci si soffermerà quindi sulle principali

aree del diritto privato, che verranno, appunto, studiate e analizzate nella prospettiva

dell’analisi economica del diritto. Si affronterà quindi, in primo luogo, lo studio del

diritto proprietario, o più correttamente dei property rights, nel corso della quale

analisi verranno introdotti alcuni concetti fondamentali per l’intero approccio

metodologico, quali il teorema di Coase, la teoria dei giochi cooperativi e così via. In

secondo luogo, ci si concentrerà sull’analisi del contratto - la cui centralità nella

prospettiva giuseconomica è, se possibile, ancor più pronunciata rispetto a quanto

avviene nelle metodologie più tradizionali - per poi analizzare i principi della

disciplina dei fatti illeciti.

Per l’approfondimento dei temi trattati, è fortemente consigliata anche la frequenza

del corso di Economia politica rogredito tenuto dal Prof. Luigi Prosperetti.

Nelle ultime lezioni verranno inoltre forniti alcuni ragguagli sull’analisi economica

dei diritto societario.

Considerata da un lato la peculiarità della materia, e dall’altro lato l’approccio

didattico prescelto, è vivamente suggerita la frequenza costante delle lezioni.

Testi e letture

R. Cooter et al., Il mercato delle regole. Analisi economica del diritto civile, voll. I e II, Bologna, Il Mulino, 2006;

F. Denozza, Norme efficienti – L’analisi economica delle regole giuridiche, Milano, Giuffrè, 2002.

ANTROPOLOGIA GIURIDICA (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Letizia Mancini Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

L’antropologia giuridica si afferma come disciplina volta a studiare le norme, i

comportamenti, i “fatti con caratteristiche giuridiche” prevalentemente nelle società senza Stato. L’oggetto di studio implica necessariamente una dilatazione semantica

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del concetto di diritto e di norma, il ricorso a metodi induttivi di ricerca e un’attenzione particolare al legame tra cultura e diritto.

Questi tre elementi caratterizzano l’antropologia giuridica contemporanea il cui ambito di indagine si estende allo studio di fenomeni giuridici in tutte le società. Oggi sono ambiti di riflessione teorica e di ricerca i fenomeni di acculturazione giuridica e di pluralismo giuridico, connessi alle esperienze di colonizzazione; i diritti consuetudinari dei popoli autoctoni, i rapporti tra diritti “non ufficiali” di minoranze vecchie nuove e diritto ufficiale, le diverse concezioni dei diritti umani nel mondo.

Programma del corso

Nella prima parte del corso verranno illustrate le principali teorie antropologiche del diritto e i metodi di ricerca.

La seconda parte sarà dedicata all’analisi dei principali ambiti di ricerca dell’antropologia giuridica contemporanea.

Programma d’esame

Agli studenti non frequentanti si richiede lo studio di due testi: 1. N. Rouland, Antropologia giuridica, Milano, Giuffrè, 1992; 2. uno dei seguenti volumi a scelta: G. Baumann, L’enigma multiculturale. Stati, etnie, religioni, Bologna, Il Mulino,

2003; S. Falk Moore, Antropologia e Africa. Prospettive in mutamento, Milano, Cortina,

2004; L. Nader, Le forze vive del diritto. Un’introduzione all’antropologia giuridica,

Napoli, Esi, 2003;

Agli studenti frequentanti si richiede lo studio di letture di approfondimento relative ai temi trattati nell’ambito del corso; il materiale sarà inserito nella piattaforma Ariel del sito dell’Università.

Pe tutte le informazioni relative all’insegnamento di Antropologia giuridica

(ricevimento docente e collaboratori, programma d’esame, orari delle lezioni, attività seminariali) gli studenti sono invitati a consultare il sito del corso sulla piattaforma Ariel (Portale della didattica online dell’Università).

Per l’assegnazione della tesi in Antropologia giuridica è necessario che lo studente

abbia inserito nel piano di studi l’esame di Sociologia del diritto.

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CRIMINOLOGIA (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Raffaele Bianchetti Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

La disciplina ha per oggetto lo studio della delinquenza, con particolare riguardo alle teorie sulla devianza, ai sistemi di controllo sociale, all’approccio psicologico, ai disturbi delle attività mentali e agli interventi risocializzativi; il fine è di delineare problemi inerenti al metodo e all’oggetto della criminologia, e di identificare le conoscenze che consentono di inserire i contributi multidisciplinari attinenti al delitto e ai suoi autori, in una prospettiva sia teorica che di conoscenza empirica.

Programma del corso

Campo e oggetto della criminologia. Criminologia e scienze criminali. Criminologia, diritto e cultura. I metodi e le fonti delle conoscenze criminologiche. Le teorie sociologiche della criminalità. Le teorie psicologiche in criminologia. Il rapporto tra disturbo mentale, responsabilità e diritto. Interventi giuridico-normativi e criminalità. La criminologia clinica.

Si avvertono gli studenti di Giurisprudenza che per essere ammessi a sostenere

l’esame è necessario avere superato l’esame di Diritto penale.

Libro di testo

1 - G. Ponti - Merzagora Betsos, Compendio di Criminologia, Milano, Raffaello Cortina, 2008, con l’esclusione dei capitoli 5 (Biologia e criminalità) e 8 (Abuso di

sostanze e criminalità). La preparazione all’esame dovrà essere integrata con la lettura, a scelta, di una

delle seguenti opere: 1 - E. Calvanese, Media e immigrazione fra stereotipi e pregiudizi. La

rappresentazione dello straniero nel racconto giornalistico, Milano, Franco Angeli, 2011;

2 - A. Coluccia - E. Calvanese, Pedofilia - Un approccio multiprospettico, Milano, Franco Angeli, 2003;

3 - E. Calvanese, Pena riabilitativa e mass media: una relazione controversa, Milano, Franco Angeli, 2003;

4 - E. Calvanese, La reazione sociale alla devianza - Adolescenza tra droga e

sessualità, immigrazione e “giustizialismo”, Milano, Franco Angeli, 2005. Con riferimento a quest’ultimo testo, lo studente è tenuto ad approfondire uno solo dei due programmo qui di seguito riportati:

A. In tema di criminalità, stupefacenti e sessualità: capitoli 1, 2, 3, 4,5, 8, 9 e Note

conclusive. B. In tema di conflittualità sociale: capitoli 1, 2, 6, 7, 8, 9 e Note conclusive.

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Programmi di esame alternativi possono essere concordati d’intesa con il titolare della cattedra.

N.B.: lo stesso programma vale anche per gli studenti di altre facoltà.

CRIMINOLOGIA APPLICATA E CRIMINALISTICA (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Raffele Bianchetti Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

Il presente insegnamento ha per oggetto la descrizione e l’analisi dei diversi ambiti applicativi della Criminologia, ponendo particolare attenzione agli effettivi contributi che tale disciplina può fornire oggi all’interno del nostro sistema giudiziario. In modo particolare il Corso intende trattare i diversi contesti operativi all’interno dei quali le conoscenze teoriche proprie della Criminologia trovano concreta applicazione, i ruoli e le funzioni che gli esperti in tale materia possono effettivamente ricoprire e svolgere, i confini scientifici e normativi della sua odierna operatività.

In tal senso, unitamente all’esame degli studi empirici effettuati su talune condotte delinquenziali (in specie alcuni reati violenti contro la persona) e sul funzionamento del nostro sistema sanzionatorio (in particolare per quanto concerne l’effettività e l’efficacia delle misure alternative alla detenzione e delle misure di sicurezza), saranno illustrati, anche per mezzo dell’esemplificazione casistica, i principali elementi di valutazione criminologica attualmente utilizzabili, a seconda dei differenti momenti giudiziari, in tema di aspetti della personalità e profili di pericolosità sociale dell’autore di reato.

Programma del corso

Contesti e momenti applicativi della Criminologia. Ruoli istituzionali e funzioni esperibili da parte del criminologo in ambito giudiziario. L’apporto della Criminologia in sede civilistica. L’apporto della Criminologia nei procedimenti a carico di soggetti minorenni. L’apporto della Criminologia e della Criminalistica nel corso delle attività di indagine e delle attività investigative. Discipline, strumenti e tecniche d’indagine in sede di identificazione, segnalamento e sopralluogo sulla scena del crimine. L’utilità delle banche dati, degli studi statistici ed empirici in tema di contrasto alla criminalità. L’apporto della Criminologia in sede di cognizione penale. L’apporto della Criminologia in sede di esecuzione penale. L’apporto della Criminologia nella predisposizione di strategie preventive.

Si avvertono gli studenti di Giurisprudenza che per essere ammessi a sostenere

l’esame è necessario avere superato l’esame di Diritto Penale.

Testi di riferimento

1) Ponti G. - Merzagora Betsos I., Compendio di Criminologia, 5ª ed., Milano, Raffaello Cortina, 2008, con esclusione dei capitoli 3 (Sociologia e criminalità), 6

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(Fenomenologia dei crimini e dei criminali, tipologie e correlazioni), 8 (Abuso di

sostanze e criminalità). 2) Dispense didattiche scaricabili gratuitamente dal Portale Ariel 2.0

dell’Università degli Studi di Milano.

Modalità d’esame

L’esame si svolgerà in forma orale. N.B. Le informazioni, gli avvisi e il materiale didattico relativo al corso sono

reperibili sul Portale della didattica on-line Ariel 2.0 dell’Università degli Studi di Milano, all’indirizzo http://ariel.unimi.it/user/default.aspx.

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DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Erminio Ferrari (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Programma del corso

Il corso ho lo scopo di illustrare i caratteri e gli istituti della parte generale del diritto amministrativo e di presentarne alcune trasformazioni recenti in un settore specifico.

Per la parte generale il corso affronterà la disciplina fondamentale della materia. Il diritto amministrativo e la pubblica amministrazione: la nozione di pubblica

amministrazione; le fonti; gli studi diritto amministrativo. La persona nel diritto amministrativo: appartenenza e condizioni della persona; accesso e fruizione di bene e servizi. Le istituzioni pubbliche: le autonomie locali; le Regioni; lo Stato; le organizzazioni internazionali. I compiti della pubblica amministrazione: principi generali dell’attività amministrativa; le attività provvedimentali, normative, di vigilanza, di documentazione, di gestione e di protezione. Gli strumenti dell’amministrazione. Gli atti e le garanzie: l’atto amministrativo; il procedimento; l’invalidità; la responsabilità civile della pubblica amministrazione.

Per la parte speciale si affronteranno aspetti della disciplina dell’aministrazione.

Testi consigliati

Per la parte generale, uno dei seguenti tre testi, a scelta dello studente, G. Corso, Manuale di diritto amministrativo, 6ª ed., Torino, Giappichelli, 2010

(eclusa la Parte terza. La giustizia amministrativa). oppure, G.P. Rossi, Principi di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2010.

Per la parte speciale, lo studente potrà scegliere tra una delle seguenti sei possibilità,

a) il capitolo II e un altro capitolo a scelta del volume R. Caranta, I contratti

pubblici, 2ª ed., Torino 2012;

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oppure, b) sei capitoli a scelta del volume E. Ferrari (a cura di), Attività economiche ed

attività sociali nei servizi di interesse generale, Torino, Giappichelli, 2007; oppure, c) quattro capitoli a scelta del volume AA.VV., Contabilità di Stato e degli enti

pubblici, 5ª ed., Torino, Giappichelli, 2011; oppure, e) il lavoro svolto in sede di esercitazione secondo le indicazioni che saranno

fornite a lezione; oppure, f) la preparazione del programma di Diritto amministrativo statunitense

(http://users.unimi.it/ferminio/Am11diprodirUS.html) tenuto dalla dott. Monica Delsignore.

Per ambedue le parti del corso è indispensabile la conoscenza dei corrispondenti

testi normativi da ottenersi vuoi in rete (http://users.unimi.it/ferminio/sitiBD.html), vuoi attraverso un codice aggiornato di Diritto amministrativo.

Gli studenti della laurea quadriennale alla parte generale e alla parte speciale sopra

indicate dovranno curare la preparazione della parte processuale, per la quale è suggerito lo studio di A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, 10ª ed, Torino , Giappichelli, 2012.

Per segnalazioni aggiornate si suggerisce di consultare il sito del titolare

dell’insegnamento: http://users.unimi.it/ferminio/.

DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Guido Greco (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Programma del corso e delle lezioni

- Le fonti: la Costituzione; la normativa dell’Unione europea e le altre fonti sovranazionali; il livello legislativo; i regolamenti; le altre fonti secondarie.

- I principi che regolano l’azione amministrativa contenuti nella Costituzione, nella legge ordinaria e mutuati dall'ordinamento europeo;

- Provvedimenti e altri atti a regime amministrativo: il provvedimento amministrativo e l'interesse legittimo; tipologie di provvedimenti (in particolare: gli atti discrezionali); atti ampliativi e atti restrittivi; altri atti a regime amministrativo; il procedimento amministrativo; la semplificazione del procedimento e la conferenza di servizi; procedimenti privi di conclusione provvedimentale espressa; elementi e requisiti del provvedimento e relativa patologia; l'autotutela.

- Figure soggettive e modelli organizzatori della pubblica amministrazione: gli enti territoriali (anche nel contesto europeo); gli altri enti pubblici e le imprese pubbliche;

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categorie di enti pubblici (amministrativi) e di imprese pubbliche; uffici e organi; categorie di organi e uffici; relazioni interorganiche e intersoggettive.

- Attività e rapporti prevalentemente di diritto provato: autonomia privata e contratti a evidenza pubblica; il rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni; i servizi pubblici.

- Responsabilità civile della pubblica amministrazione: responsabilità contrattuale, precontrattuale e extracontrattuale; responsabilità per danni derivanti da provvedimenti illegittimi.

- Cenni di giustizia amministrativa: i ricorsi amministrativi; la tutela giurisdizionale ordinaria; la giurisdizione generale del Giudice amministrativo; la giurisdizione esclusiva; il giudicato e l’ottemperanza.

Avvertenza

Si ricorda agli studenti che l’apprendimento della materia richiede lo studio diretto

dei testi normativi pertinenti.

Per segnalazioni aggiornate, si veda il sito del titolare dell’insegnamento: http://users.unimi.it/grecoamm

Per una preparazione completa e analitica è consigliata la partecipazione ai seminari di approfondimento.

Testi suggeriti per la preparazione dell’esame

1) Per gli studenti con programma da una annualità: G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo – parte generale – I lineamenti

essenziali del sistema, Milano, Giuffrè, 2013 (da portare tutto); G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo – vol. II, parte speciale - Letture,

Giuffrè 2013. Da portare i capitoli: III, V, X, XII, XIV e XVI; in alternativa, uno dei seguenti testi: G. Corso, Manuale di diritto amministrativo,

Torino, Giappichelli, ultima edizione (pp. 1-470); G. Rossi, Principi di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, ultima edizione

(da portare tutto); Mazzarolli - Pericu - Romano - Roversi Monaco - Scoca, Manuale di diritto

amministrativo, Bologna, Monduzzi, vol. I, Parte Generale, Bologna, Monduzzi, 2005 (nelle seguenti parti: da pag. 74 a pag. 111; da pag. 245 a pag. 282, da pag. 343 a pag. 470 e da pag. 596 a pag. 948);

V. Cerulli Irelli, Lineamenti di diritto amministrativo, Giappichelli, 2011. È inoltre consigliata la lettura di: G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo,

Milano, Giuffrè, 2008 (da portare tutto). 2) Per gli studenti del corso di laurea quadriennale con programma biennale

(vecchio ordinamento): G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo – parte generale – I lineamenti

essenziali del sistema, Milano, Giuffrè, 2013 (da portare tutto);

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G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo – vol. II, parte speciale - Letture, Giuffrè 2013. Da portare i capitoli: III, V, X, XII, XIV e XVI;

- per la parte sostanziale, in alternativa, uno di questi testi: G. Corso, Manuale di

diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, ultima edizione (pp. 1-470); G. Rossi, Principi di diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, ultima edizione

(da portare tutto); Mazzarolli - Pericu - Romano - Roversi Monaco - Scoca, Manuale di diritto

amministrativo, Bologna, Monduzzi, vol. I, Parte Generale, Bologna, Monduzzi, 2005 (nelle seguenti parti: da pag. 74 a pag. 111; da pag. 245 a pag. 282, da pag. 343 a pag. 470 e da pag. 596 a pag. 948);

- per la parte processuale: A. Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, Giappichelli, ultima edizione;

È inoltre consigliata la lettura di: G. Greco, Argomenti di diritto amministrativo,

Milano, Giuffrè, 2008.

Modulo di 20 ore

DIRITTO AMMINISTRATIVO STATUNITENSE (crediti 3) [secondo semestre]

Prof. Monica Delsignore

Il modulo, della durata di 20 ore, è integrativo del corso di diritto amministrativo base con il Prof. Greco e con il prof. Ferrari.

Si articola in 10 lezioni, la partecipazione a 6 delle quali dà diritto al riconoscimento dei crediti.

Tracciate le coordinate essenziali dell’ordinamento statunitense, si illustrerà l’organizzazione della Pubblica Amministrazione, la sua attività ed i procedimenti in cui si svolge. La prospettiva comparata con il sistema italiano permetterà di cogliere le differenze di fondo e, al contempo, di verificare come istituti simili all’apparenza assumano connotati diversi nei sistemi in cui si sviluppano.

Ci si avvarrà della piattaforma di Ariel per la diffusione del materiale agli studenti, ai quali si richiede una conoscenza scolastica della lingua inglese.

DIRITTO AMMINISTRATIVO (crediti 9) [secondo semestre] (corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici)

Prof. Luca Bertonazzi Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Presentazione del corso

Nella prima parte del corso saranno illustrati i profili generali e salienti dell’organizzazione amministrativa. Si tratterà quindi della nozione di potere amministrativo e delle situazioni giuridiche correlate (interessi legittimi, collettivi, diffusi), al fine di far emergere la costante ricerca del delicato equilibrio tra autorità e libertà, e cioè tra perseguimento degli interessi generali e sacrificio degli interessi individuali antagonisti.

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Nella seconda parte del corso si abbandonerà il piano statico per trascorrere a un approccio più dinamico, analizzando il procedimento amministrativo, e cioè il potere nel suo divenire e il provvedimento nel suo ‘farsi’. Cenni verranno riservati anche ai moduli alternativi di esercizio della pubblica funzione: si pensi ai fenomeni di liberalizzazione delle attività economiche, agli istituti di semplificazione del rapporto tra amministrazione e amministrati, nonché alla contrattualizzazione dell’agire amministrativo. Sarà quindi dedicato un apposito spazio alla patologia della funzione amministrativa e ai profili essenziali degli istituti di giustizia, ossia dei rimedi tesi a garantire la tutela giurisdizionale nei confronti di atti e comportamenti delle pubbliche amministrazioni.

Indicazioni bibliografiche

V. Cerulli Irelli, Lineamenti del diritto amministrativo, Torino, Giappichelli, 2011. L’esame consisterà unicamente in una prova orale: non sono previste prove scritte.

DIRITTO AMMINISTRATIVO EUROPEO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Wladimir Troise Mangoni di S. Stefano Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Programma del corso

Parte generale: L’Unione Europea come organizzazione sopranazionale – Ordinamento europeo e Consiglio d’Europa - I caratteri dell’ordinamento giuridico europeo - Diritto amministrativo europeo e diritto amministrativo nazionale – I princìpi del diritto amministrativo europeo - Le fonti del diritto amministrativo europeo - La nozione europea di pubblica amministrazione - Le funzioni amministrative europee - L’organizzazione amministrativa europea – L’amministrazione per accordi nel diritto europeo - Procedimenti e atti amministrativi nell’ordinamento europeo - La tutela giurisdizionale nell’ordinamento europeo.

Parte speciale: Durante la seconda parte del corso saranno trattati i seguenti argomenti: Fonti sopranazionali e interne relative alle fonti energetiche rinnovabili – Appalti pubblici e diritto europeo – La tutela del risparmio nell’ordinamento europeo – Concorrenza e Aiuti di Stato – Princìpi generali di diritto europeo in materia di ambiente.

Breve sintesi del corso

Acquisite le recenti innovazioni apportate dal Trattato di Lisbona all’assetto istituzionale dell’Unione Europea, il corso propone l’analisi del sistema sopranazionale europeo come “comunità di diritto amministrativo”. Dopo una prima parte generale, dedicata all’approfondimento dei meccanismi istituzionali, delle funzioni amministrative e delle peculiarità dell’azione pubblica in ambito europeo, il corso prevede l’esame di alcuni temi specifici la cui rilevanza pratica, anche nel

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contesto del diritto amministrativo nazionale, permette di apprezzare l’estrema attualità e il primario rilievo del sistema europeo secondo una prospettiva di diritto amministrativo.

Testi consigliati

Per gli studenti frequentanti l’esame verterà sul materiale didattico (letture consigliate e giurisprudenza) che verrà indicato dal docente nel corso delle lezioni.

Per gli studenti non frequentanti il testo consigliato è G. Della Cananea, Diritto

amministrativo europeo. Princìpi e istituti, Milano, Giuffrè, 2010 (o ultima edizione disponibile).

Letture consigliate

R. Villata, Pubblici servizi, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2008; D. U. Galetta - G. Bottino, Materiali per un corso di diritto amministrativo

europeo, Torino, Giappichelli, 2008.

DIRITTO AMMINISTRATIVO PROGREDITO (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Riccardo Villata (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il corso verte sullo studio approfondito della giustizia amministrativa, con

particolare riferimento ai processi che si celebrano innanzi al Consiglio di Stato e ai Tribunali amministrativi regionali.

Oggetto principale del corso è il nuovo codice del processo amministrativo, approvato con decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 156 del 7 luglio 2010, Suppl. ord. n. 148.

Bibliografia e altri materiali didattici

Travi, Lezioni di giustizia amministrativa, Torino, Giappichelli, ultima edizione; Estratto dal volume a cura di B. Sassani – R. Villata, di commento al codice del

processo amministrativo, Torino, Giappichelli, in corso di pubblicazione. È naturalmente richiesta la conoscenza del decreto legislativo 2 luglio 2010, n.

104.

DIRITTO AMMINISTRATIVO PROGREDITO (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Erminio Ferrari (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Programma del corso

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Il corso affronta il tema della giustizia amministrativa e ha lo scopo di esaminare la tutela giurisdizionale del cittadino nei confronti della pubblica amministrazione e di presentarne alcune caratteristiche in un settore specifico.

Per la parte generale si prenderà prenderà l’avvio dai dati costituzionali per affrontare poi le articolazioni dei diversi istituti. In particolare il corso riguarderà i seguenti argomenti: Caratteristiche e problemi della giustizia amministrativa nei sistemi giuridici contemporanei – I principi costituzionali – Unicità e pluralità di giurisdizioni – Il giudice e la sua indipendenza – Giurisdizione amministrativa generale e giurisdizioni amministrative speciali – Giurisdizioni speciali e processi specializzati – I tipi di tutela – La legittimazione processuale – Le parti – L’oggetto del processo – La tutela cautelare – L’istruttoria – Gli incidenti del processo – La sentenza e gli altri provvedimenti – Le impugnazioni – L’esecuzione – L'arbitrato – Metodi alternativi di soluzione delle controversie.

La posizione reciproca del cittadino e della pubblica amministrazione di fronte al giudice - Giurisdizione ordinaria e giurisdizioni speciali

Per la parte speciale si affronteranno alcuni aspetti dell'intervento del giudice amministrativo in Italia e all’estero.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

Per la parte generale F. G. Scoca (a cura di), Giustizia amministrativa, 4ª ed. (o più recente), Torino,

Giappichelli, 2011. Per la parte speciale, lo studente potrà scegliere tra una delle seguenti tre

possibilità: a) sei capitoli a scelta dello studente nel volume E. Ferrari - M. Ramatoli - M. Sica

(a cura di), Il ruolo del giudice di fronte alle decisioni amministrative per il

funzionamento del mercato, Torino, Giappichelli, 2006; b) il lavoro svolto in sede di esercitazione secondo le indicazioni che saranno

fornite a lezione c) i rapporti sul “Controllo degli atti amministrativi ad opera delle Corti e dei

Tribunali amministrativi” in due dei seguenti stati: Austria, Australia, Canada, Cina, Francia, Germania, Olanda, Polonia, Portogallo, Spagna, Sud Africa, Svizzera, presentati al X Congresso dell’Associazione internazionale delle Alte giurisdizione amministrative.

Tali rapporti possono essere scaricati (in lingua inglese o francese) dal sito di detta associazione (http://www.aihja.org/index.php?view=file).

Per ambedue le parti del corso è indispensabile la conoscenza dei corrispondenti

testi normativi da ottenersi vuoi in rete (http://users.unimi.it/ferminio/sitiBD.html), vuoi attraverso un codice aggiornato di Diritto amministrativo.

Per segnalazioni aggiornate si suggerisce di consultare il sito del titolare

dell’insegnamento: http://users.unimi.it/ferminio/.

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DIRITTO ANGLO-AMERICANO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Luca Vanoni Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il corso affronta lo studio del sistema giuridico di common law con particolare attenzione al diritto costituzionale degli Stati Uniti d’America. Si analizzerà la nascita della Costituzione americana, le vicende istituzionali più recenti e l’orientamento della giurisprudenza della Corte Suprema in materia di divisione dei poteri, federalismo e tutela di diritti fondamentali. All’interno del corso potranno intervenire docenti americani con una serie di lezioni interamente in inglese: anche se verranno forniti i materiali scritti delle lezioni in lingua straniera, si presuppone una conoscenza basilare della lingua inglese.

Per la preparazione dell’esame la traccia (sia per gli studenti frequentanti che per gli studenti non frequentanti) è offerta dal libro di G. Bognetti, Lo spirito del

costituzionalismo americano II - La costituzione democratica, Torino, Giappichelli, 2000. Si presuppone ovviamente l’esatta conoscenza della Costituzione degli Stati Uniti, il cui testo può leggersi, in inglese o in italiano, in qualsiasi buona raccolta di testi costituzionali (per es. Biscaretti di Ruffia, Costituzioni straniere contemporanee, vol. I, Milano, Giuffrè, 1994).

Il diritto anglo-americano costituisce materia opzionale (6 crediti), può essere scelto dagli studenti di tutti i corsi di laurea della Facoltà. La scelta va effettuata nel rispetto delle particolari regole proprie dei distinti ordinamenti didattici dei corsi summenzionati. La materia ha natura comparatistica particolare, ma non si richiede che lo studente abbia previamente superato un esame di carattere comparatistico generale.

DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Silvio Ferrari (Lettere A-L) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità del corso

Ogni religione produce diritto e ogni comunità religiosa possiede un ordinamento giuridico.

Questo corso intende fornire una conoscenza di base di uno di questi ordinamenti giuridici religiosi (il diritto canonico, cioè il diritto della Chiesa cattolica), inquadrandolo nel contesto più ampio dei rapporti tra diritto e religioni.

La prima parte del corso sarà dedicata a una esposizione storica del diritto canonico e dei suoi istituti; la seconda parte verrà suddivisa in due serie di lezioni (tra le quali gli studenti dovranno sceglierne una), la prima dedicata al diritto comparato delle religioni e la seconda al diritto canonico oggi in vigore (in particolare il matrimonio e le norme penali).

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Testi per l’esame

Per gli studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati all’inizio delle lezioni.

Per gli studenti non frequentanti

S. Ferrari, Diritto e religione nella storia d’Europa. Premesse storiche allo studio

del diritto canonico, Torino, Giappicchelli, 2012; C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente

alle pp. 63-361); P. Moneta, La giustizia nella Chiesa, Bologna, Il Mulino, 2002.

Modulo integrativo (20 ore)

DIRITTI DELLE RELIGIONI E DIRITTI DELL’UOMO (3 crediti) [secondo semestre]

Prof. Cristiana Cianitto

Le religioni sono sempre più presenti nello spazio pubblico e partecipano attivamente, insieme agli altri attori sociali, ai dibattiti relativi alla definizione delle agende politiche sia a livello locale e nazionale sia a livello internazionale.

L’attivismo delle religioni e il pluralismo che lo connota, con la compresenza nei medesimi spazi di religioni con storie e tradizioni diverse (ebraica, cristiana e musulmana in particolare) solleva la questione della compatibilità dei loro dettati con i principi e le regole dei diritti umani che informano lo spazio pubblico contemporaneo ed il cui rispetto costituisce il presupposto indispensabile per poter esprimere, con piena legittimità, una voce davvero pubblica.

Alla luce di questo contesto, il seminario si occuperà di esaminare sia la posizione delle tre religioni menzionate rispetto ai diritti umani così come definiti dalle principali organizzazioni internazionale, sia di sottolineare le principali problematiche e questioni aperte che rendono ancora del tutto speciale il ruolo pubblico delle confessioni religiose.

I testi di studio verranno indicati all’inizio delle lezioni.

DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Daniela Milani (Lettere M-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità del corso

Solitamente le religioni impongono ai propri fedeli delle regole da osservare. Mai come oggi queste regole sono chiamate a confrontarsi con i diritti secolari di società multiculturali. Obiettivo del corso è illustrare gli elementi fondamentali del diritto della Chiesa cattolica evidenziando all'occorrenza affinità e differenze sia nei confronti di altri diritti religiosi sia degli ordinamenti civili. In questa particolare prospettiva si analizzeranno principi fondativi, natura e finalità dei principali istituti in cui si articola questo ordinamento giuridico che per un verso vive nella storia, per l’altro si proietta in dimensione ultraterrena perseguendo il fine ultimo di garantire la

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salvezza delle anime. Speciale attenzione si presterà inoltre a temi di interesse canonistico aventi peculiare rilevanza sul piano dei rapporti fra Chiesa e società come il matrimonio, il celibato ecclesiastico, il divieto di ordinazione femminile, gli abusi sessuali del clero sui minori e la bioetica. Alcune delle questioni concernenti il matrimonio e gli abusi sui minori verranno inoltre approfondite e sviluppate all'interno di due seminari della durata di 15 ore l’uno: la partecipazione attiva a uno di questi seminari darà diritto all’acquisizione di 3 crediti per attività pratiche.

Programma del corso

I diritti religiosi: nozione e caratteri Le fonti: diritto divino, diritto umano, certezza del diritto ed esigenze di giustizia Il popolo di Dio: incorporazione, esclusione, riconciliazione La società ecclesiale: chierici, laici, religiosi Il governo della Chiesa: potestà d'ordine e potestà di giurisdizione Il matrimonio canonico: principi generali e cause di nullità Chiesa e società: celibato ecclesiastico, divieto di ordinazione femminile, delicta

graviora e bioetica

Testi per l’esame

Studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati a lezione. Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso saranno reperibili sulla piattaforma Ariel del sito d’Ateneo.

Studenti non frequentanti:

S. Ferrari, Diritto e religione nella storia d’Europa. Premesse storiche allo studio

del diritto canonico, Giappichelli, Torino (nell’ultima edizione disponibile in formato e-book all’indirizzo www.giappichelli.it);

C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente alle pp. 63-361);

P. Moneta, La giustizia nella Chiesa, Bologna, Il Mulino, 2002.

DIRITTO CANONICO (crediti 6) [secondo semestre] (corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici)

Prof. Daniela Milani Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità del corso

Solitamente le religioni impongono ai propri fedeli delle regole da osservare. Mai come oggi queste regole sono chiamate a confrontarsi con i diritti secolari di società multiculturali. Obiettivo del corso è illustrare gli elementi fondamentali del diritto della Chiesa cattolica evidenziando all'occorrenza affinità e differenze sia nei confronti di altri diritti religiosi sia degli ordinamenti civili. I principi fondativi, la natura e le finalità dei principali istituti in cui si articola l’ordinamento canonico

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saranno pertanto analizzati in comparazione con il diritto ebraico ed islamico. Particolare attenzione si presterà inoltre alla disciplina del matrimonio prevista all’interno di questi tre sistemi giuridici. Infine verranno considerati alcuni esempi dei conflitti che possono insorgere in capo al cittadino-fedele quando questa doppia appartenenza genera forme di incompatibilità fra l’osservanza delle norme religiose e il rispetto di quelle secolari.

Programma del corso

I diritti religiosi: nozione e caratteri Le fonti: diritto divino, diritto umano, certezza del diritto ed esigenze di giustizia Il popolo di Dio: incorporazione, esclusione, riconciliazione La società ecclesiale: chierici, laici, religiosi Il governo della Chiesa: potestà d’ordine e potestà di giurisdizione Il matrimonio canonico: principi generali e cause di nullità Chiesa e società: celibato ecclesiastico, divieto di ordinazione femminile, bioetica

e delicta graviora

Testi per l’esame

Studenti frequentanti: i testi da portare all’esame verranno concordati a lezione. Tutte le informazioni e i materiali relativi al corso saranno reperibili sulla piattaforma Ariel del sito d’Ateneo.

Studenti non frequentanti: S. Ferrari, Diritto e religione nella storia d’Europa. Premesse storiche allo studio

del diritto canonico, Giappichelli, Torino (nell’ultima edizione disponibile in formato e-book all’indirizzo www.giappichelli.it);

C. Cardia, La chiesa tra storia e diritto, Torino, Giappichelli, 2010 (limitatamente alle pp. 63-361);

S. Ferrari (a cura di), Introduzione al diritto comparato delle religioni, Bologna, Il Mulino, 2008 (limitatamente alle pp. 9-56; 111-226). DIRITTO CIVILE I - [15 crediti – primo semestre] Prof. Gregorio Gitti (Lettere A-L) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Oggetto del corso

L’esame di diritto civile da 15 crediti è composto di due corsi, uno da 9 crediti relativo al contratto in generale ed uno da 6 crediti relativo a specifici istituti. Nell’a.a. 2012-2013 il corso del Prof. Gitti avrà per oggetto il contratto in generale. Nel medesimo anno accademico il corso di ‘parte speciale’ sarà tenuto dal professore della cattedra di Diritto civile II (A-L).

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Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, potranno scegliere di sostenere l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti).

È lasciata la possibilità che lo studente segua i corsi da 9 e da 6 crediti con lo stesso professore [Prof. Gitti o professore della cattedra di Diritto civile II (AL)], in questo caso dilazionando la frequenza in due anni accademici.

Resta fermo che per accedere al primo dei due esami orali è necessario aver superato la prova scritta (v. sotto). Per l’a.a. 2012-2013 l’oggetto del corso sarà Il contratto in generale. Testo consigliato

R. Sacco – G. De Nova, Il contratto, Vol. X del Trattato di Diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Torino, Utet, 2002.

Per l’a.a. 2013-2014 il programma di ‘parte speciale’ sarà dedicato a I contratti per

l’impresa. I contratti per la produzione e l'utilizzazione di beni e servizi; I contratti funzionali alla circolazione e alla gestione di beni e servizi; I contratti di garanzia; I contratti bancari e di finanziamento; I contratti di borsa e di investimento; I contratti in ambito societario; Gli accordi relativi ai fondi comuni di investimento; Gli accordi con le autorità.

Testi consigliati

G. Gitti – M. Maugeri – M. Notari (a cura di), I contratti per l’impresa. I:

Produzione, circolazione, gestione, garanzia, Bologna, Il Mulino, di prossima pubblicazione;

G. Gitti – M. Maugeri – M. Notari (a cura di), I contratti per l’impresa. II: Banca,

mercati, società, Bologna, Il Mulino, di prossima pubblicazione. Prova scritta

Per poter accedere all’esame orale è necessario superare una prova scritta vertente sulle nozioni istituzionali della parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.). La prova è composta da 15 domande a risposta multipla e la sufficienza si raggiunge con 11 risposte esatte. Il tempo a disposizione è di 23 minuti. Durante la prova è possibile consultare il codice civile; non verranno tuttavia ammesse le edizioni annotate con dottrina e giurisprudenza o corredate di schemi e tabelle.

Il superamento della prova scritta permette l’ammissione a tutti gli appelli della prova orale di ciascuna sessione d’esame.

L’esito negativo della prova scritta non comporta salto d’appello.

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DIRITTO CIVILE II - [15 crediti – primo semestre]

Prof. Antonio Gambaro (Lettere A-L) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Oggetto del corso L’esame di diritto civile da 15 crediti è composto da due corsi, uno da 9 crediti

relativo al contratto in generale ed uno da 6 crediti relativo ai diritti reali. Nell’a.a. 2012-2013 il corso del Prof. Gambaro avrà ad oggetto i diritti reali.

Gli studenti, frequentanti e non frequentanti, possono sostenere l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti).

Lo studente può seguire ambedue i corsi, da 9 e da 6 crediti, con lo stesso professore [Prof. Gambaro o altro professore della cattedra di Diritto civile II (A-L)], in questo caso dilazionando la frequenza in due anni accademici.

Resta fermo che per accedere al primo dei due esami orali è necessario aver superato la prova scritta (v. sotto).

Per l’a.a. 2012-2013 il programma sarà I diritti reali: proprietà e possesso. 1) i diritti reali come categoria ordinante: caratteri e funzione; 2) i rapporti tra i diritti reali e i diritti di credito: analisi delle differenze e delle

conseguenze operative della bipartizione; 3) la tipicità e il numero chiuso dei diritti reali; 4) la proprietà: nozione e funzione; le varie forme della proprietà nella prospettiva

oggettiva e soggettiva; le nuove forme di proprietà; 5) il possesso (e la detenzione): nozione ed elementi costitutivi; i modi di acquisto

del possesso; i rapporti tra proprietario e possessore; le azioni possessorie; la disciplina della detenzione;

6) l’acquisto e la circolazione dei diritti reali: gli acquisti a non domino; la doppia alienazione mobiliare e immobiliare;

7) la prelazione e i retratti: la prelazione convenzionale; la denuntiatio; le prelazioni legali; tutela reale e disciplina del retratto;

8) l’usucapione: nozione e funzione; il possesso ad usucapionem; i soggetti, l’oggetto e il tempo del possesso ad usucapionem; pubblicità;

9) la tutela reale e la tutela aquiliana dei diritti reali.

Testi consigliati A. Gambaro – U. Morello, Trattato dei diritti reali (Editio Minor), vol. 1, Milano,

Giuffré, 2009, (limitatamente alle seguenti sezioni: I diritti reali come categoria ordinante; Diritti reali e diritti di credito; Tipicità e numerus clausus dei diritti reali; La proprietà; Gli acquisti a non domino; La prelazione e i retratti; Il possesso; L’usucapione).

Per l’a.a. 2013-2014 l’oggetto del corso sarà Il contratto in generale. 1) i requisiti del contratto e l’autonomia contrattuale; 2) l’accordo delle parti: la conclusione del contratto; la proposta e l’accettazione;

la conclusione dei contratti con obbligazioni del solo proponente; l’esecuzione prima

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dell’accettazione; la revoca della proposta e dell’accettazione; l’opzione e la proposta irrevocabile; l’offerta al pubblico;

3) la trattativa precontrattuale: la disciplina durante la formazione del contratto; le trattative, le puntuazioni e le minute; la culpa in contrahendo;

4) le condizioni generali di contratto, le clausole vessatorie, e i contratti conclusi tra professionisti e consumatori (disciplina del Codice del Consumo);

5) i contratti a formazione progressiva: il contratto preliminare; il rapporto tra il contratto preliminare e il contratto definitivo; le opzioni put and call; le prelazioni; i contratti normativi;

6) i vizi del consenso e i rimedi correlati; 7) il regime delle invalidità dei contratti in generale; 8) le controdichiarazioni: la simulazione e il negozio fiduciario; 9) gli effetti del contratto; 10) la forma del contratto; 11) gli elementi accidentali del contratto; 12) la causa del contratto (rilevanza dei motivi, dei fini e degli interessi); 13) l’interpretazione del contratto; 14) il contratto per persona da nominare; 15) la cessione del contratto; 16) il contratto a favore di terzi; 17) l’inadempimento e la responsabilità contrattuale. L’azione per l’adempimento.

Il risarcimento del danno. Il danno nelle obbligazioni pecuniarie. Clausola penale e caparra confirmatoria. Eccezione di inadempimento, decadenza dal beneficio del termine, clausola solve et repete. La risoluzione del contratto per inadempimento. L’impossibilità sopravvenuta. L’eccessiva onerosità sopravvenuta.

Testi consigliati

A. Gambaro – U. Morello, Lezioni di diritto civile civile (casi, questioni e tecniche argomentative), Milano, Giuffrè, 2011;

R. Sacco – G. De Nova, Obbligazioni e contratti, in Trattato di Diritto Privato (diretto da Pietro Rescigno), vol. 10, Torino, Utet, ultima edizione.

Prova scritta

Per poter accedere all’esame orale è necessario superare una prova scritta vertente sulle nozioni istituzionali della parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.). La prova è composta da 15 domande a risposta multipla e la sufficienza si raggiunge con 11 risposte esatte. Il tempo a disposizione è di 23 minuti. Durante la prova è possibile consultare il codice civile; non verranno tuttavia ammesse le edizioni annotate con dottrina e giurisprudenza o corredate di schemi e tabelle.

Gli studenti frequentanti potranno essere ammessi, previa verifica della assidua frequenza al corso di lezioni, anche con un punteggio di risposte esatte pari o superiore a 9/15.

Il superamento della prova scritta permette l’ammissione a tutti gli appelli della prova orale di ciascuna sessione d’esame.

L’esito negativo della prova scritta non comporta salto d’appello.

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N.B. Dall’anno accademico 2012-2013 non sono più previste agevolazioni formali per gli studenti frequentanti, ai fini della prova scritta.

Gli studenti frequentanti potranno, tuttavia, indicare sempre il programma svolto durante le lezioni del corso, ai fini della prova orale.

Testi consigliati

Per superare la prova scritta è necessario uno studio particolareggiato delle norme del codice civile relative alla parte generale del contratto (artt. 1321-1469 c.c.) affiancato dalla lettura dei relativi argomenti su un qualsiasi manuale di istituzioni di diritto privato. In particolare, si consiglia P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione. DIRITTO CIVILE I - [15 crediti - primo semestre]

Prof. Giorgio De Nova (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Oggetto e finalità della disciplina

L’esame di Diritto civile da 15 crediti si articola in due corsi, uno da 9 crediti relativo al contratto in generale e uno di 6 crediti relativo alla compravendita.

Nel primo semestre dell’anno accademico 2012-2013 il corso del Prof. De Nova ha per oggetto: Il contratto in generale. Nel primo semestre dell’anno accademico 2013-2014 il corso del Prof. De Nova avrà per oggetto: La compravendita.

Gli studenti iscritti alla laurea magistrale a ciclo unico potranno scegliere di sostenere l’esame orale frazionandolo in due parti (esame da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in un’unica soluzione (intero esame da 15 crediti). È lasciata la possibilità che lo studente segua i corsi da 9 e da 6 crediti con lo stesso Professore (Prof. De Nova o Prof. Tenella Sillani), in questo caso dilazionando la frequenza in due anni accademici.

Libri di testo

Per gli studenti iscritti alla laurea quadriennale (c.d. vecchio ordinamento), i libri di testo sono i seguenti: A) corso su il contratto in generale: G. De Nova, Il contratto.

Dal contratto alieno al contratto atipico, Cedam, 2011 (ad eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57) o, in alternativa, a scelta dello studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X del Trattato di diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; B) corso su i singoli contratti: A. Luminoso, La compravendita, Giappichelli, Torino, ult. ed. disponibile e G. De Nova, Sale and Purchese

Agreeement, un contratto commentato, Giappichelli, Torino, 2011. Per gli studenti iscritti alla laurea magistrale (ex specialistica), i libri di testo sono

i seguenti: corso sul contratto in generale: G. De Nova, Il contratto. Dal contratto

alieno al contratto atipico, Cedam, 2011 (a eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57) o, in alternativa, a scelta dello studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X del Trattato di diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; G. De Nova, Il contratto alieno, Giappichelli, Torino, 2011.

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Per gli studenti iscritti alla laurea magistrale a ciclo unico, il programma è il seguente: A) corso su il contratto in generale: G. De Nova, Il contratto. Dal contratto

alieno al contratto atipico, Cedam, 2011 (a eccezione degli scritti nn.14, 24, 32, 57) o, in alternativa, a scelta dello studente, R. Sacco - G. De Nova, Il contratto, vol. X del Trattato di diritto privato, diretto da P. Rescigno, 3ª ed., Utet, Torino, 2002; G. De Nova, Il contratto alieno, Giappichelli, Torino, 2011; B) corso su i singoli

contratti: A. Luminoso, La compravendita, Giappichelli, Torino, ult. ed. disponibile e G. De Nova, Sale and Purchese Agreeement, un contratto commentato, Giappichelli, Torino, 2011.

Modalità di svolgimento dell’esame

Prima di sostenere l’esame orale di Diritto civile, che è unico, il candidato sosterrà con esito positivo un test scritto. Il test scritto si articola in 15 domande a risposta multipla, potrà essere svolto con l’ausilio del Codice civile (purché non commentato né annotato), verrà assegnato un punto per ogni risposta esatta e la prova verrà considerata superata con il conseguimento di almeno 11 punti su 15. Presupposto essenziale ai fini del superamento della prova scritta è la conoscenza delle nozioni istituzionali in tema di contratto in generale. Il mancato superamento della prova scritta preclude la possibilità di sostenere l’esame orale di quell’appello, ma non la possibilità di sostenere la prova scritta relativa a un successivo appello della medesima sessione. Il mancato superamento della prova orale non consente di accedere all’appello d’esame immediatamente successivo (salvo che intercorra fra un appello e l’altro uno spazio di tempo superiore a un mese).

DIRITTO CIVILE II - [15 crediti – primo semestre]

Prof. Chiara Tenella Sillani (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Oggetto del corso

L’insegnamento di diritto civile (15 crediti) per l’a.a. 2012-2013 si articola in due parti: un corso ha per oggetto il Contratto in generale (9 crediti), tenuto dal prof. De Nova (cfr. il relativo programma); l’altro corso ha per oggetto il Possesso (6 crediti), tenuto dalla Prof. Tenella Sillani.

Entrambi i corsi si svolgono nel primo semestre. Tutti gli studenti, frequentanti e non frequentanti, potranno scegliere di sostenere

l’esame orale frazionandolo in due parti (corrispondenti ai corsi da 9 crediti e da 6 crediti) oppure in un’unica soluzione (esame da 15 crediti comprensivo dei due corsi, da sostenersi o con il prof. De Nova o con la prof. Tenella Sillani).

È lasciata la possibilità che lo studente segua il corso da 9 crediti e il corso da 6 crediti con lo stesso professore (prof. De Nova o prof. Tenella Sillani), dilazionando la frequenza in due anni accademici. In questo caso, la prima parte dell’esame verterà sul programma svolto dal professore di riferimento nell’a.a. 2012-2013 e la seconda parte sul programma svolto nell’a.a. 2013-2014.

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Per poter accedere all’esame orale (da 15 crediti da svolgersi in un’unica soluzione) o al primo dei due esami orali (corrispondenti ai corsi da 9 crediti e da 6 crediti) è in ogni caso necessario aver superato la prova scritta. L’esito negativo dell’esame orale impedisce di sostenerlo nell’appello immediatamente successivo.

Testi consigliati

R. Sacco – R. Caterina, Il possesso, in Trattato di Diritto civile e commerciale, già diretto da A. Cicu e F. Messineo, continuato da L. Mengoni, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2000;

oppure, B. Troisi – C. Cicero, I possessi, in Trattato di Diritto civile, diretto da P. Perlingieri, Napoli, 2005; unitamente a R. Caterina, Il possesso, in Trattato dei diritti

reali, diretto da A. Gambaro e U. Morello, vol. I, Milano, Giuffrè, 2008, pp. 357-485. Il testo di R. Caterina, Il possesso, in Trattato dei diritti reali, diretto da A.

Gambaro e U. Morello, vol. I, Milano, Giuffrè, 2008, pp. 357-485, per gentile concessione della casa editrice Giuffrè, è scaricabile dal sito del Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto (www.dpsd.unimi.it - sportello studenti – materiale per i corsi). Ulteriore materiale utile alla preparazione dell’esame sarà messo a disposizione degli studenti nel medesimo sito.

DIRITTO COMMERCIALE (crediti 12) [primo semestre]

Prof. Francesco Denozza (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

L’imprenditore. La definizione di imprenditore. Le categorie di imprenditori. Gli statuti degli imprenditori. Società in generale. Società di persone. Disposizioni generali. Problemi generali. L’organizzazione della società semplice. Lo scioglimento del rapporto. La società in nome collettivo. La società in accomandita semplice. Le

società di capitali. La nozione di società per azioni – L’evoluzione della disciplina. I conflitti di interessi caratteristico della società per azioni e i problemi della relativa disciplina. La costituzione della S.p.a.. Le azioni. Il finanziamento della società – Azioni, obbligazioni, patrimoni destinati. Acquisto di azioni proprie – Gruppi – Unico azionista. La competenza dell’assemblea ed i suoi limiti – L’invalidità delle deliberazioni assembleari. La formazione delle decisioni dell’assemblea. Gli amministratori. I controlli. La disciplina delle società quotate. Il bilancio. Le modificazioni dello statuto. La società in accomandita per azioni. La società europea. La società a responsabilità limitata. Scioglimento e liquidazione delle società di capitali. Trasformazione, fusione e scissione. Le cooperative.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

P. Jaeger – F. Denozza – A. Toffoletto, Appunti di diritto commerciale - Impresa e

società, 7ª ed., Giuffrè, Milano, 2010.

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DIRITTO COMMERCIALE (crediti 12) [primo semestre]

Prof. Andrea Vicari (Lettere E-N)

Prof. Emanuele Rimini (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

L’imprenditore. L’imprenditore commerciale. L’azienda. Gli ausiliari dell’imprenditore. La concorrenza tra imprese. I mercati mobiliari.

Le società: la società semplice; la società in nome collettivo; la società in accomandita semplice; la società per azioni: in particolare, la società per azioni quotata; la società in accomandita per azioni; la società a responsabilità limitata; le società cooperative; trasformazione; fusione e scissione; i gruppi di società.

Testi consigliati

P. Jaeger – F. Denozza – A. Toffoletto, Appunti di diritto commerciale. Impresa e

società, Milano, Giuffrè, ultima edizione; oppure, G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. I, Bologna,

Zanichelli, ultima edizione (unicamente le lezioni I, II III, IV, V e X); G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. II, Bologna,

Zanichelli, ultima edizione; oppure, G. Presti - M. Rescigno, Corso di diritto commerciale, Vol. Unico,

Bologna, Zanichelli, ultima edizione (lezioni I, II III, IV, V, X e da XVIII in poi). Il prof. Vicari riceve gli studenti (lettere E-N), il lunedì alle ore 14.15. Il prof. Rimini riceve gli studenti (lettere O-Z), il venerdì alle ore 12.15.

DIRITTO COMMERCIALE PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Matteo Rescigno (Lettere A-L)

Prof. Alberto Toffoletto (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità del corso

Il corso si propone di ricostruire i profili funzionali e gli obiettivi di sistema della recente riforma delle società di capitali, attraverso un approfondimento di carattere monografico di specifici istituti nell’ambito dei macrosettori attinenti alla corporate governance, alla dialettica fra gruppo di controllo e minoranze, alla tutela dei creditori sociali e ai mezzi di finanziamento della società.

Programma del corso

Apporti dei soci – categorie speciali di azioni – finanziamenti e patrimoni destinati - invalidità delle delibere assembleari di s.p.a. – gli amministratori di s.p.a.: interessi, doveri, responsabilità – revisione contabile – i poteri di exit del socio – la

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responsabilità dei soci di s.r.l. – i gruppi: in particolare, la responsabilità da direzione e coordinamento – il progetto di fusione.

Testi consigliati

C. Angelici, La riforma delle società di capitali, Lezioni di diritto commerciale, Padova, Cedam, ultima edizione.

I seguenti saggi – consultabili sulla piattaforma Ariel (www.ariel.unimi.it) dell’Università - in AA.VV., Il nuovo diritto delle società, Liber amicorum Gian Franco Campobasso, diretto da P. Abbadessa e G.B. Portale, Milano, Utet, 2007:

Volume 1: U. Tombari, “Apporti spontanei” e “prestiti” dei soci nelle società di

capitali, pp. 553-578; M. Notari, Le categorie speciali di azione, pp. 593-613; L. Salamone, I “finanziamenti destinati”, tra separazione patrimoniale e garanzia

senza spossessamento, pp. 877-918. Volume 2: A. Stagno d’Alcontres, L’invalidità delle deliberazioni dell’assemblea

di s.p.a. La nuova disciplina, pp. 170-216; G. Minervini, Gli interessi degli amministratori di S.p.A., pp. 581-602; V. Calandra Bonaura, Il potere di rappresentanza degli amministratori di società

per azioni, pp. 657-682; P. Montalenti, Gli obblighi di vigilanza nel quadro dei principi generali sulla

responsabilità degli amministratori di società per azioni, pp. 835-858; L. Enriques - F. M. Mucciarelli, L’azione sociale di responsabilità da parte delle

minoranze, pp. 861-889; Volume 3: V. Di Cataldo, Il recesso del socio di società per azioni, pp. 219-255; V. Meli, La responsabilità dei soci nella s.r.l., pp. 667-699; G. Scognamiglio, Danno sociale e azione individuale nella disciplina della

responsabilità da direzione e coordinamento, pp. 948-971. Volume 4: G. Ferri jr - G. Guizzi, Il progetto di fusione e i documenti preparatori.

Decisione di fusione e tutela dei creditori, pp. 231-265.

DIRITTO COMUNE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Claudia Storti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

Approfondire lo studio di alcuni istituti e procedure adottate o perfezionate in età medievale e moderna, allo scopo di analizzare motivi e dinamiche che hanno portato all’elaborazione di strumenti e metodi del ragionamento giuridico.

Programma del corso

Dal punto di vista della storia delle istituzioni, si analizzeranno i modelli della rappresentatività e della partecipazione realizzati dagli ordinamenti comunali e federali di età medievale e il consolidamento di principi e meccanismi, che

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sopravvissero in età moderna e frenarono i tentativi di monopolizzazione delle funzioni pubbliche tipici del modello assolutistico di Stato.

Dal punto di vista della storia della giustizia e delle strutture giudiziarie, si analizzeranno l’evoluzione e le varianti dei due principali sistemi del processo penale, accusatorio e inquisitorio, e dell’arbitrato, nonché il ruolo del giudice nella ricerca e nella valutazione delle prove e nella formazione della decisione.

Sommario del corso

- Diritto e istituzioni nell’età comunale.

- Federalismo medievale.

- La nuova scienza del diritto.

- Il modello del diritto canonico.

- Delitto e pace privata.

- La coscienza del giudice.

- Giuristi e ceto forense.

- Stato moderno e diritto.

Studenti frequentanti

Durante le lezioni saranno concordate le parti del programma oggetto di specifici approfondimenti.

Per gli studenti frequentanti è prevista una prova scritta intermedia (facoltativa). Il risultato positivo della prova comporta lo scorporo del programma a essa relativo. Tale risultato conserverà validità per tutto l’anno accademico 2012-2013, ossia fino al febbraio 2014.

Testo adottato

A. Padoa Schioppa, Italia ed Europa nella storia del diritto, Bologna, il Mulino, 2003, pp. 83-363.

Avvertenze

I materiali delle lezioni e gli orari di ricevimento dei docenti sono disponibili sul sito www.historia.unimi.it. Propedeuticità

Si ricorda che l’esame di Storia del diritto medievale e moderno (corso base) è propedeutico a quello di Diritto comune.

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DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre]

Prof. Vittorio Angiolini (Lettere A-D) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Lezioni ed esercitazioni

I temi delle lezioni tenute dal docente riguarderanno, per il primo semestre, elementi di introduzione al diritto costituzionale, la tutela dei diritti civili, sociali e politici, la giustizia costituzionale; per il secondo semestre, l’organizzazione dello Stato, il potere giudiziario, le autonomie regionali e locali.

Le lezioni medesime saranno affiancate da esercitazioni per gruppi di studenti, le quali avranno inizio a fine ottobre, con gli orari che verranno a suo tempo comunicati. Le esercitazioni saranno destinate alla discussione di casi pratici, nonché alle richieste di chiarimenti e di approfondimenti sui temi delle lezioni.

Si terrà altresì, negli orari che saranno a suo tempo comunicati e sempre a partire dalla fine di ottobre, un corso integrativo di 20 ore su “Nuove dimensioni della libertà individuale”, in cui saranno in particolare affrontati i problemi costituzionali collegati all’uso delle biotecnologie.

Il prof. Angiolini riceve gli studenti il giovedì, alle ore 12.15, presso il

Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale, via Festa del Perdono, 7.

Esami

L’esame orale finale verterà sull’intero programma. Sarà possibile però, durante il corso, sostenere una delle due o entrambe le prove

intermedie, che si svolgeranno durante l’orario delle lezioni. Ciascuna delle prove intermedie consisterà nella risposta a 3/4 quesiti da darsi per iscritto in 15/20 righe al massimo. Ciascuna delle due prove intermedie avrà ad oggetto quanto trattato a lezione fino al momento dello svolgimento della prova. La valutazione sarà in trentesimi. Chi avrà superato una o entrambe dette prove, tenendo ferma la valutazione ivi riportata, sarà esonerato, se lo vorrà, dal sostenere l’esame orale finale sulla parte corrispondente del programma. Il docente si riserva tuttavia di verificare, in sede di esame orale, la preparazione effettiva di chi pure avesse superato entrambe le prove intermedie. È possibile prender parte anche soltanto a una delle due prove intermedie. Le prove intermedie sono sconsigliate per chi non frequenta le lezioni.

I risultati ottenuti nel colloquio finale relativo al corso integrativo su “Nuove dimensioni della libertà individuale” saranno espressi in trentesimi e tenuti presenti dal docente in sede di valutazione finale, ferma la necessità di sostenere comunque l’esame sull’intero programma del corso di diritto costituzionale.

Bibliografia

Per la migliore comprensione delle lezioni e del manuale, quanto all’impostazione e all’utilizzo delle categorie giuridiche di base, è richiesto altresì lo studio di:

V. Angiolini, Il diritto degli individui, Torino, Giappichelli, 2005.

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È comunque indispensabile la preparazione dell’esame su di un manuale. Si consigliano, in alternativa tra loro:

L. Paladin, Diritto costituzionale, Padova, Cedam, ult. ed.; oppure G. Berti, Manuale di interpretazione costituzionale, Padova, Cedam, ult.

ed. Entrambi questi manuali richiedono un aggiornamento, che può essere ottenuto

attraverso lo studio di F. Modugno - A. Celotto - M. Ruotolo, Aggiornamenti sulle

riforme costituzionali (1998-2004), Torino, Giappichelli, 2004. È inoltre indispensabile, anche durante le lezioni, l’uso di una raccolta aggiornata

delle leggi del diritto costituzionale e pubblico. Il docente considera le molte in commercio pressoché equivalenti.

DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre]

Prof. Lorenza Violini (Lettere E-N) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il programma di insegnamento del corso si articola in due parti, che sono

sviluppate rispettivamente nel primo e nel secondo semestre. Nella prima parte si analizzano le origini e gli sviluppi storici che hanno

caratterizzato lo Stato costituzionale moderno in generale, e quello italiano in particolare. Specifica attenzione è riservata ai caratteri che avevano in origine e che hanno attualmente la forma di stato e la forma di governo delineate nella carta costituzionale repubblicana.

Nella seconda parte si approfondisce il tema del sistema delle fonti del diritto, soffermandosi sulle caratteristiche e sulle criticità connesse all’interpretazione delle norme giuridiche ordinarie e costituzionali. L’indagine tiene conto del carattere complesso che tale sistema ha progressivamente assunto per effetto dell’adesione dell’Italia ai Trattati comunitari e alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

Per la preparazione dell’esame sono consigliati i seguenti testi

Caretti – De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli, ultima edizione;

oppure, T. Martines, Diritto costituzionale, Milano, Giuffrè, ultima edizione;

Lo studente dovrà inoltre essere in possesso dei testi normativi aggiornati per lo

studio del diritto costituzionale. Si consiglia a tal proposito: M. Siclari (a cura di), La Costituzione della Repubblica italiana nel testo vigente,

Aracne, 2012. In aggiunta al manuale tre dei testi sotto riportati

1) uno a scelta tra i seguenti testi: Ninatti – Gennusa, Persona e processo democratico, Torino, Giappichelli, 2008;

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oppure, Perini, Le regole del potere: primato del parlamento o del governo?, Torino, Giappichelli, 2009;

2) uno a scelta tra i seguenti testi: Piergigli, Le regole della produzione normativa, Torino, Giappichelli, 2009; oppure, Cartabia - Gennusa, Le fonti europeee il diritto italiano, Torino,

Giappichelli, 2009. 3) uno a scelta tra i seguenti testi: Rovagnati, Sulla natura dei diritti sociali, Torino, Giappichelli, 2009; oppure, Pisaneschi, Dallo Stato imprenditore allo Stato regolatore. E ritorno?,

Torino, Giappichelli, 2009; oppure, L. Violini – A. Osti, Persona e democrazia liberale, Torino, Giappichelli,

in corso di pubblicazione.

DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre]

Prof. Barbara Randazzo (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina:

Il corso ha per oggetto l’illustrazione degli istituti fondamentali dell’ordinamento costituzionale italiano, sia dal punto di vista dei rapporti tra l’organizzazione statale e i privati, sia dal punto di vista dei rapporti tra gli organi che caratterizzano struttura e funzionamento della forma di governo.

1) Nel primo semestre, verranno fornite le nozioni introduttive dei concetti di Stato e ordinamento giuridico e saranno esaminati in modo particolare il sistema delle fonti del diritto e il sistema della giustizia costituzionale.

2) Nel secondo semestre, saranno analizzati i principali aspetti della forma di Stato e della forma di governo italiana. Si esamineranno la struttura e le funzioni degli organi costituzionali di indirizzo politico (Parlamento e Governo) e il ruolo e le funzioni degli organi di garanzia (in particolare del Presidente della Repubblica); si illustreranno i principi fondamentali in tema di organizzazione della magistratura e della funzione giurisdizionale.

Si forniranno altresì elementi essenziali concernenti i diritti di libertà e i doveri costituzionali; nonché sull’autonomia regionale.

Moduli integrativi facoltativi (3 crediti)

Nell’ambito di moduli integrativi facoltativi saranno forniti approfondimenti sulla storia costituzionale (nel I semestre) e sull’ordine giudiziario (nel II semestre). Aule e orari saranno indicati a lezione ed esposti negli spazi a ciò dedicati del Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale.

Testi consigliati per gli studenti frequentanti (oltre ai materiali indicati a lezione)

M. D’Amico – G. D’Elia, Diritto costituzionale, Milano, Franco Angeli, 2012;

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N. Zanon – F. Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, Bologna, Zanichelli, 2011, relativamente ai Capitoli I-II-III-IV.

Testi consigliati per gli studenti non frequentanti

M. D’Amico – G. D’Elia, Diritto costituzionale, Milano, Franco Angeli, 2012; N. Zanon – F. Biondi, Il sistema costituzionale della magistratura, Bologna,

Zanichelli, 2011, relativamente ai Capitoli I-II-III-IV; in alternativa, R. Bin – G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino,

Giappiacchelli, ultima edizione.

Modalità di svolgimento dell’esame

L’esame potrà essere sostenuto secondo la seguente modalità: esame orale, negli appelli di dicembre, gennaio o febbraio sul programma del I semestre ed esame orale, negli appelli di giugno, luglio e settembre, sul programma del II semestre: il voto finale sarà la media tra i risultati delle due prove orali. Nel caso non si superi l’esame sulla I parte del programma, sarà comunque possibile sostenere l’esame sull’intero programma del corso a partire dal mese di giugno.

In alternativa, per i soli studenti frequentanti: prova scritta nel mese di dicembre sul programma del I semestre e prova orale sul programma del secondo semestre. Il voto finale sarà la media tra i risultati delle due prove. Sarà comunque possibile sostenere l’esame sull’intero programma a partire dal mese di giugno nel caso di esito negativo della prova scritta.

Seminario competitivo

Nel II semestre, per gli studenti che avranno superato la prova scritta, sarà organizzato un seminario competitivo avente per oggetto la discussione di un caso pratico.

Lo studente dovrà abituarsi ad affrontare ogni argomento partendo dal dato

normativo (costituzionale e legislativo), che fornisce una base sicura per la comprensione delle lezioni e dei libri di testo, sia a lezione, sia nella preparazione dell’esame.

Gli studenti potranno consultare i testi normativi e le sentenze illustrati a lezione e citati nei manuali attingendo alle banche dati d’ateneo a ciò dedicate (in particolare Leggi d’Italia e De iure). Le norme potranno essere ricercate altresì sul sito del governo all’indirizzo www.normattiva.it. e le sentenze della Corte costituzionale potranno ricercarsi sul sito ufficiale della stessa Corte: www.cortecostituzionale.it

Tutte le comunicazioni relative al corso possono essere reperite anche sulla

piattaforma ARIEL.

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DIRITTO COSTITUZIONALE (crediti 12) [primo e secondo semestre]

(corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici)

Prof. Marco Cuniberti Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Finalità del corso

L’insegnamento del diritto costituzionale si propone di fornire gli strumenti per la conoscenza e la comprensione dell’ordinamento costituzionale italiano, attraverso lo studio delle norme costituzionali, della loro origine storica e del loro sviluppo nella prassi e nell’applicazione giurisprudenziale.

Programma del corso

1. Origine del concetto moderno di costituzione e cenni di storia costituzionale – 2. La costituzione italiana: i principi fondamentali - 3. Le libertà costituzionali – 4. L’organizzazione della repubblica: stato, regioni, autonomie territoriali – 5. Il parlamento: potere legislativo e sistema delle fonti del diritto – 6. Il presidente della repubblica – 7. Il governo e la pubblica amministrazione – 8. La magistratura – 9. La corte costituzionale.

Libri di testo

In alternativa, uno dei seguenti manuali: R. Bin – G. Pitruzzella, Diritto costituzionale, Torino, Giappichelli, ultima

edizione; P. Caretti – U. De Siervo, Istituzioni di diritto pubblico, Torino, Giappichelli,

ultima edizione. Il superamento dell’esame presuppone la conoscenza della costituzione e dei testi

normativi rilevanti: tra le numerose raccolte disponibili, si consiglia quella curata da M. Ainis e T. Martines, Piccolo codice costituzionale, Milano, Led, Ultima edizione, o quella curata da P. Bassani – V. Italia – C. E. Traverso, Leggi fondamentali del

diritto pubblico e costituzionale, Milano, Giuffrè, ultima edizione. Il Prof. Marco Cuniberti riceve gli studenti al termine delle lezioni o su

appuntamento da concordare via mail all’indirizzo [email protected]

DIRITTO COSTITUZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]

(Diritto costituzionale comunitario europeo)

Prof. Vittorio Angiolini Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Oggetto del corso

Il corso riguarda la prospettiva del diritto costituzionale in Europa, in riferimento alle esperienze sovranazionali e in special modo all’esperienza dell’Unione Europea. In particolare, saranno analizzati i rapporti e le interferenze tra il diritto sovranazionale europeo e i diritti nazionali, anche alla luce del principio di

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sussidiarietà, la questione della cittadinanza europea e della tutela delle libertà e dei diritti fondamentali (con attenzione ai risultati provvisoriamente sintetizzati nella Carta dei diritti di Nizza), nonché i principi e le regole dell’organizzazione sovranazionale, dal punto di vista del suo raffronto con l’organizzazione degli stati nazionali, anche quanto ai modi della produzione giuridica.

Il corso, vivamente consigliato ai laureandi e a coloro che intendono svolgere la tesi in Diritto costituzionale, ha carattere seminariale. È richiesta la frequenza assidua.

Una prima parte del corso consisterà di lezioni, in cui il docente illustrerà i principali temi e problemi della materia. Una seconda parte del corso sarà dedicata all’illustrazione e discussione, da parte degli studenti, delle ricerche individuali concordate con il docente e condotte direttamente sotto la guida di quest’ultimo.

Chi segue questo corso potrà altresì utilmente avvalersi della frequenza del corso su Nuove dimensioni della libertà individuale, modulo integrativo del programma di Diritto costituzionale (si v. il programma di Diritto costituzionale).

Bibliografia

Stante il carattere seminariale del corso, ogni opportuna indicazione sui materiali di studio sarà fornita dal docente direttamente a lezione.

DIRITTO COSTITUZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]

(Diritto costituzionale italiano)

Prof. Giuseppe Arconzo Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Oggetto del corso

Il corso avrà per oggetto i diritti fondamentali nell’esperienza costituzionale

italiana, con particolare riguardo, da un lato, al principio di uguaglianza, analizzato

alla luce di alcune problematiche attuali (differenze legate al genere, al

multiculturalismo) e, dall’altro, ai diritti coinvolti dalle scelte sull’inizio e la fine

della vita (aborto, legge sulle fecondazione medicalmente assistita, eutanasia,

testamento biologico).

Caratteristiche del corso

Il corso ha carattere seminariale e gli studenti frequentanti sono chiamati a parteciparvi attivamente, secondo le modalità che verranno illustrate a lezione.

Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame sui seguenti testi: M. E. D’Amico, Democrazia paritaria: un difficile cammino, Torino, Giappichelli,

2011; M. E. D’Amico, I diritti contesi, Milano, Franco Angeli, 2008. Gli studenti non frequentanti dovranno preparare l’esame sui seguenti testi:

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M. E. D’Amico, Democrazia paritaria: un difficile cammino, Torino, Giappichelli, 2011;

M. E. D’Amico, I diritti contesi, Milano, Franco Angeli, 2008; M. E. D’Amico – B. Liberali, La legge n. 40 del 2004 ancora a giudizio. La parola

alla Corte Costituzionale, Milano, Franco Angeli, 2012. Tutti gli studenti che vorranno sostenere l’esame sono invitati a consultare

periodicamente la piattaforma Ariel dove saranno inseriti i materiali di aggiornamento e ulteriori notizie relative al corso.

DIRITTO DEI VALORI MOBILIARI (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Roberto Sacchi Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

Nell’ambito del corso verranno analizzati diversi aspetti connessi al mercato mobiliare. In primo luogo, ci si soffermerà sui beni oggetto di negoziazione nel suddetto mercato, partendo dalla stessa nozione di strumento finanziario, fino ad arrivare ai problemi posti dalla dematerializzazione degli strumenti finanziari.

In secondo luogo, si esamineranno i diversi soggetti che operano nel mercato mobiliare e i servizi che questi ultimi possono offrire, distinguendo tra servizi di investimento e gestione collettiva del risparmio. Si procederà poi a valutare la disciplina relativa alla sollecitazione all’investimento e al disinvestimento e alla predisposizione del prospetto, distinguendo tra prospetto di collocamento e prospetto di quotazione. In tale sede, si affronterà anche il tema della responsabilità da prospetto.

Infine, si affronterà il tema delle informazioni che devono essere divulgate sul mercato e si valuteranno i possibili abusi che si determinano nell’ambito dello stesso: in particolare, si analizzerà la disciplina in tema di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato.

Il corso sarà affiancato da un seminario, tenuto dal titolare dell’insegnamento. Nel seminario verranno discussi casi giurisprudenziali presentati alla classe da studenti.

Programma del corso

Il mercato mobiliare: nozione di mercato mobiliare, le ragioni della regolamentazione e l’impatto del diritto comunitario. La nozione di strumento finanziario. I soggetti che operano sul mercato mobiliare e i servizi offerti: servizi di investimento e gestione collettiva del risparmio. L’appello al pubblico risparmio: la sollecitazione all’investimento e al disinvestimento. Il prospetto informativo: il prospetto di collocamento e il prospetto di quotazione. La responsabilità da prospetto. Le informazioni da divulgare al mercato e la disciplina in tema di abuso di informazioni privilegiate e di manipolazione del mercato.

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Testi consigliati

F. Annunziata, La disciplina del mercato mobiliare, Torino Giappichelli, ultima edizione;

oppure, R. Costi, Il mercato mobiliare, Torino, Giappichelli, ultima edizione. Si ricorda che l’esame di Diritto commerciale è propedeutico all’esame di Diritto

dei valori mobiliari.

DIRITTO DEL COMMERCIO INTERNAZIONALE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Angelica Bonfanti Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità del corso

Il corso si propone di fornire un quadro generale della disciplina del commercio internazionale, con particolare attenzione ai rapporti tra Stati, così come regolati dai trattati internazionali conclusi in seno all’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC-WTO). Attenzione preminente è dedicata alla disciplina internazionale del commercio di beni e della proprietà intellettuale. Significativo rilievo è attribuito anche all’analisi del coordinamento tra la normativa internazionale in materia commerciale e la disciplina internazionale della protezione dell’ambiente e dei diritti umani.

Articolazione del corso

Il corso esamina il sistema normativo dell’OMC. In particolare, sono approfondite le competenze dell’Organizzazione, i principi fondamentali previsti dal suo Accordo istitutivo, il GATT (l’Accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio), gli strumenti giuridici collegati (tra questi, l’accordo SPS, ossia il trattato che regola l’adozione delle misure sanitarie e fitosanitarie), il TRIPs (il trattato che disciplina gli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale), il trattamento dei Paesi in via di sviluppo, le eccezioni e le deroghe ai principi generali e il sistema di soluzione delle controversie commerciali tra Stati.

Gli effetti della disciplina del commercio internazionale in un’epoca contrassegnata dalla globalizzazione e dall’accresciuta interdipendenza delle economie rende, peraltro, indispensabile l’approfondimento dei rapporti esistenti tra il sistema normativo OMC e le altre norme del diritto internazionale generale o convenzionale. Una parte del corso è pertanto dedicata a uno dei problemi attualmente più controversi nella prassi e nella dottrina: quello dei rapporti intercorrenti tra gli accordi che afferiscono al sistema OMC e le norme internazionali “esterne” che disciplinano e tutelano interessi altrettanto globali, di carattere non-economico (non-trade concerns), quali la protezione dell’ambiente e la tutela dei diritti umani fondamentali.

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Avvertenza metodologica

Il corso affianca alle lezioni “frontali” del docente, approfondimenti seminariali e analisi di casi pratici. Gli studenti frequentanti hanno pertanto la possibilità di esaminare la giurisprudenza elaborata a livello internazionale e individuare i punti maggiormente controversi. Essi inoltre sono chiamati a partecipare alla risoluzione di ipotetiche controversie instaurate dinanzi ai panels e all’Organo d’appello dell’OMC. Le possibili soluzioni giuridiche devono essere presentate oralmente e collegialmente (ossia, da parte degli studenti frequentanti suddivisi in gruppi), nell’ambito delle simulazioni di contenzioso effettuate in classe. La partecipazione attiva degli studenti frequentanti, certificata dal docente, allo studio della giurisprudenza, alla risoluzione dei casi e alla loro presentazione in aula è valutata ai fini del superamento dell’esame finale. La frequenza dei seminari e il superamento di tutte le prove interne (scritte e orali) sostituiscono, per i frequentanti, la prova orale finale.

In corso d’anno è valutata la possibilità di organizzare una visita-studio all’OMC (Ginevra).

Il programma dettagliato del corso, con l’indicazione delle singole tematiche trattate durante le lezioni, è distribuito agli studenti all’inizio del corso ed è consultabile on-line, così come tutto il materiale didattico.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

Il programma gli studenti non frequentati dello studio del manuale (parti indicate): Picone - Ligustro, Diritto dell’Organizzazione mondiale del commercio, Padova,

Cedam, 2002. Cap. I; II; III; IV (fino a pp. 149); VI (pp. 293-296 e 321-348); VIII (pp. 397-424 e 431-437); XIII;

e (cumulativamente) dei seguenti contributi: F. Francioni, L’incidenza delle norme a tutela dell’ambiente e dei diritti umani sul

sistema di risoluzione delle controversie OMC, in F. Francioni, F. Lenzerini, M. Montini, Organizzazione mondiale del commercio e diritto della Comunità Europea

nella prospettiva della risoluzione delle controversie, Milano, 2005, pp. 3-38. G. Venturini, Aspetti processuali della risoluzione delle controversie nell’OMC, in

F. Francioni, F. Lenzerini, M. Montini, Organizzazione mondiale del commercio e

diritto della Comunità Europea nella prospettiva della risoluzione delle controversie, Milano, 2005, pp. 39-54;

G. Sacerdoti, La disciplina del commercio internazionale e la protezione

dell'ambiente, in P. Fois (a cura di), Il principio dello sviluppo sostenibile nel diritto

internazionale ed europeo dell'ambiente, Napoli, 2007, pp. 63-83; V. Grado, Divieto di commercio di diamanti “insanguinati” e ordinamento

dell’OMC, in A. Ligustro, G. Sacerdoti (a cura di), Problemi e tendenze del diritto

internazionale dell’economia. Liber amicorum in onore di Paolo Picone, Napoli, 2011, pp. 927-961.

I testi indicati sono consultabili presso la biblioteca del Dipartimento di diritto

pubblico italiano e sovranazionale, Sezione di diritto internazionale e dell’Unione europea.

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DIRITTO DEL LAVORO (crediti 12) [primo e secondo semestre]

Prof. Maria Teresa Carinci (Lettere A-L) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità del corso

Lo studio del Diritto del lavoro riguarda sia la disciplina dell’organizzazione e dell’azione dei sindacati dei lavoratori e dei datori di lavoro, sia quella del rapporto individuale di lavoro subordinato.

La materia, pertanto, si suddivide in due nuclei fondamentali: 1) il Diritto sindacale: libertà e organizzazione sindacale, contratto collettivo,

diritto di sciopero e libertà di serrata, strumenti collettivi di gestione delle situazioni di crisi aziendale;

2) il Diritto del lavoro in senso stretto: la fattispecie lavoro subordinato, la struttura del contratto di lavoro, la disciplina del rapporto.

Articolazione del corso

Il corso si articola in un primo modulo della durata complessiva di 20 ore che si terrà nel primo semestre (ottobre-dicembre), le cui lezioni saranno dedicate alle fonti e principi del diritto del lavoro.

La seconda parte del corso, che si svolgerà nell’arco del secondo semestre (marzo-maggio) in sei ore settimanali per un totale di 60 ore (20 ore il primo semestre; 70 ore il secondo semestre), sarà dedicato al rapporto di lavoro e alla lezione in aula si affiancheranno attività seminariali e approfondimenti, dedicati ad aspetti specifici della materia, coordinati dai ricercatori e collaboratori della sezione di Diritto del lavoro.

Modalità d’esame

L’esame in forma orale si terrà alla fine del secondo semestre.

Propedeuticità

Istituzioni di diritto privato I e II e Diritto costituzionale.

I manuali consigliati

a) per lo studio del diritto sindacale G. Giugni, Diritto sindacale, Bari, Cacucci, ultima edizione; b) per il rapporto di lavoro

M. T. Carinci, Utilizzazione e acquisizione indiretta del lavoro: somministrazione

e distacco, appalto e subappalto, trasferimento d'azienda e di ramo, Torino, Giappicchelli, 2010;

Il manuale sulla disciplina del rapporto di lavoro verrà indicato sul sito della sezione di diritto del lavoro non appena uscirà l’edizione aggiornata alla L. n. 92/2012.

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Lo studio dei manuali deve essere accompagnato da un rigoroso apprendimento diretto delle disposizioni della Costituzione, del codice civile e delle fondamentali leggi speciali richiamate dai libri di testo. A tal fine è opportuno avvalersi nello studio di una raccolta aggiornata delle principali fonti documentali di Diritto del lavoro. In commercio vi sono numerosi codici di diritto del lavoro, fra questi v. M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2012.

DIRITTO DEL LAVORO (crediti 12) [primo e secondo semestre]

Prof. Armando Tursi (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità del corso

Il corso di diritto del lavoro ha ad oggetto lo studio della materia lavoristica nei suoi tre aspetti fondamentali costituiti dalla disciplina del mercato del lavoro, dei rapporti individuali di lavoro, dei rapporti collettivi. Sotto il primo profilo, il corso offre un quadro sintetico di un aspetto della disciplina lavoristica ormai ingente e consolidato, quale è quello dell’assetto giuridico-istituzionale dell’accesso al mercato del lavoro. Il diritto dei rapporti di lavoro tratta invece della fattispecie “lavoro subordinato” e delle diversificate tipologie contrattuali in cui essa è deducibile; offre un inquadramento generale del lavoro “non subordinato”; analizza le obbligazioni derivanti dal contratto di lavoro, i poteri datoriali, la sospensione e la cessazione del rapporto di lavoro. La parte dedicata al diritto sindacale tratta, infine, con approccio istituzionale, le materie della libertà e organizzazione sindacale, della contrattazione collettiva, della regolazione giuridica del conflitto collettivo.

Articolazione del corso

Il corso si articolerà in un primo modulo della durata di 20 ore dedicato al “Diritto del mercato del lavoro”, che si svolgerà nel primo semestre (ottobre-dicembre) durante il quale saranno approfondite le discipline in materia di instaurazione del rapporto, collocamento dei disabili, assunzione dei lavoratori extracomunitari, servizi per l’impiego, formazione professionale e incentivi per l’assunzione dei lavoratori svantaggiati.

La seconda parte del corso, della durata di 60 ore, si svolgerà durante il secondo semestre (marzo-maggio), e avrà ad oggetto lo studio e l’approfondimento del diritto dei rapporti individuali di lavoro e del diritto sindacale. Una particolare attenzione sarà dedicata a due tematiche di stretta attualità: la certificazione dei contratti di lavoro e l’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori.

Modalità d’esame

L’esame si svolgerà in forma orale. Al termine del primo modulo gli studenti frequentanti potranno sostenere una

prova scritta sugli argomenti trattati durante la prima parte del corso che sarà valutata

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ai fini del superamento dell’esame finale. Ulteriori indicazioni circa le modalità di svolgimento della prova intermedia saranno fornite nel corso delle lezioni.

Indicazione dei libri di testo

Per la parte riguardante il diritto sindacale gli studenti, frequentanti e non frequentanti, sono tenuti a preparare l’esame sul volume di G. Giugni, Diritto

sindacale, Bari, Cacucci, 2011. Per lo studio del diritto del lavoro riguardante gli argomenti che saranno trattati nel

seconda parte del corso, gli studenti, frequentanti e non, sono tenuti a preparare l’esame sul volume di A. Tursi, P. Varesi, Lineamenti di diritto del lavoro, Padova, Cedam, 5a ed., 2012, o su altro manuale di livello universitario, aggiornato almeno al 2011.

Per la parte speciale sulla certificazione dei contratti di lavoro: A. Tursi, La certificazione dei contratti di lavoro, in AA.VV., Il Libro dell’anno

del diritto, Roma, Treccani, 2012, p. 479 ss. Per la parte speciale sull’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori: A. Tursi, L’art. 19 dello Statuto, oggi, in Diritto delle Relazioni Industriali, 2012,

n. 2, p. 439 ss. È opportuno affiancare lo studio dei manuali con l’apprendimento diretto delle

fonti giuridiche attraverso la consultazione di un codice del lavoro. Tra le diverse edizioni disponibili in commercio si consigliano: A. Tursi (a cura di), Codice del

lavoro, Roma, Dike Ed., 2012, oppure M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2012.

Tesi di laurea

Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate in base ai criteri e alle modalità indicati nella bacheca della sezione di diritto del lavoro che possono essere altresì consultati sulle pagine del relativo sito internet (http://users.unimi.it/lavoro/laureandi.htm).

Costituisce in ogni caso titolo preferenziale per l’assegnazione l’aver sostenuto gli esami di diritto comunitario del lavoro, diritto sindacale e relazioni industriali, diritto del lavoro progredito e diritto della previdenza sociale.

DIRITTO DEL LAVORO PROGREDITO

(Lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni) (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Giuseppe Ludovico Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità del corso

Il corso verterà sullo studio e l’approfondimento della disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni, con particolare attenzione ai suoi numerosi profili di specialità tanto sul versante dei rapporti collettivi quanto su quelli del rapporto individuale di lavoro.

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Dopo alcune lezioni introduttive dedicate all’approfondimento dei principi costituzionali in materia, il corso si soffermerà in particolare sulla riforma del lavoro pubblico, sulla disciplina e struttura della contrattazione collettive, sulle modalità di accesso al pubblico impiego, sui principali istituti di gestione del rapporto di lavoro, sulle tipologie contrattuali flessibili e infine sugli strumenti di mobilità del personale.

Modalità di esame

L’esame di Diritto del Lavoro è propedeutico all’esame di Diritto del Lavoro Progredito.

L’esame si svolge in forma orale. Libri di testo consigliati per l’esame

Gli studenti, frequentanti e non, sono tenuti a preparare l’esame sul volume U. Carabelli – M. T. Carinci (a cura di), Il lavoro pubblico in Italia, Bari, Cacucci, 2010.

Gli studenti sono tenuti, infine, ad accompagnare lo studio del manuale con la diretta consultazione delle norme. Tra i numerosi codici esistenti in commercio si consiglia: M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2012.

Orario di ricevimento, tesi di laurea e tesine

Gli orari di ricevimento del docente sono indicati nella bacheca della sezione di diritto del lavoro e sono consultabili presso il relativo sito internet (http://users.unimi.it/lavoro/docenti.htm).

Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate tre volte all’anno secondo le modalità e i criteri indicati nella bacheca de lla sezione di diritto del lavoro e consultabili presso il relativo sito internet http://users.unimi.it/lavoro/lauree_quadriennali.htm

Costituisce titolo preferenziale per l’assegnazione della tesi l’aver sostenuto gli esami di diritto comunitario del lavoro, diritto sindacale e diritto della previdenza sociale.

DIRITTO DEL LAVORO PROGREDITO (Lavoro privato) (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Maria Teresa Carinci Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Il corso intende approfondire, con taglio monografico, alcuni profili specifici della

c.d. “riforma Fornero” (L. 28 giugno 2012, n. 92, “Disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita”) appena entrata in vigore.

L’insegnamento prevede l’analisi approfondita di alcuni profili della disciplina del diritto del lavoro significativamente modificati dalla L. 92/2012: saranno in particolare prese in esame le nuove disposizioni in tema di tipologie contrattuali flessibili e lavoro autonomo (c.d. “flessibilità in entrata”) e le innovazioni in materia di disciplina dei licenziamenti individuali e collettivi (c.d. “flessibilità in uscita”). All’esito di tali approfondimenti si cercherà di valutare come la normativa giuslavoristica italiana si colloca – dopo la riforma – nell’ambito del panorama europeo orientato verso la c.d. “flexicurity”.

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Per incrementare il taglio pratico del corso e per dare conto delle prime applicazioni delle innovazioni apportate dalla riforma, ad alcune lezioni interverranno avvocati, magistrati, sindacalisti, dirigenti d’impresa invitati dalla stessa docente.

Nell’ambito del corso sarà svolto dal Dott. Lucio Imberti un modulo di insegnamento di 20 ore.

Programma per studenti frequentanti I testi e materiali di approfondimento saranno indicati dal docente durante le

lezioni e saranno resi disponibili agli studenti. Si consiglia un ripasso del programma del corso di lavoro base in relazione agli

argomenti che verranno trattati e la consultazione costante di un codice del lavoro aggiornato.

Programma per studenti non frequentanti

I manuali per i non frequentanti saranno indicati sul sito http://users.unimi.it/lavoro/ non appena verranno pubblicate le edizioni aggiornate alla L. 92/2012.

Modalità d’esame

L’esame si svolge in forma orale sulla base del materiale bibliografico che sarà comunicato dal docente durante il corso.

In ragione della specificità degli argomenti trattati è fortemente consigliata una costante frequenza delle lezioni. Agli studenti, frequentanti e non, è richiesta in ogni caso un’adeguata conoscenza conoscenza del manuale di diritto del rapporto di lavoro oggetto dell’esame di Diritto del lavoro.

Gli studenti sono tenuti, infine, ad accompagnare lo studio del materiale per la

preparazione dell’esame con la diretta consultazione delle fonti normative del diritto del lavoro. Tra i numerosi codici del lavoro esistenti in commercio si consiglia:

M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2012 in quanto dotato di utili schemi di ripasso aggiornati alla “riforma Fornero”.

Avvertenza

All’esame di Diritto del lavoro progredito è propedeutico l’esame di Diritto del lavoro.

Assegnazione tesi di laurea

Le modalità per la presentazione delle domande di assegnazione delle tesi di laurea e delle tesine sono indicati nella bacheca e sul sito http://users.unimi.it/lavoro/.

Il superamento dell’esame di diritto del lavoro progredito è titolo preferenziale per l’assegnazione delle tesi in diritto del lavoro cattedra (A-L).

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DIRITTO DEL PROCESSO E DEL CONTENZIOSO DELL’UNIONE

EUROPEA (crediti 6) (secondo semestre)

Prof. Massimo Condinanzi Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Presentazione del corso

Il corso, che è realizzato nel contesto della Cattedra Jean Monnet ad personam e si inquadra nell’ambito delle iniziative del Centro di eccellenza Jean Monnet presso l’Ateneo, è indirizzato a studenti che abbiano superato l’esame di Diritto dell’Unione europea e, preferibilmente, di Diritto processuale civile. Programma del corso

La frequenza del corso presuppone la conoscenza, acquisita attraverso lo studio del Diritto dell’Unione europea, del quadro complessivo dei mezzi di tutela giurisdizionale avanti al giudice comunitario, che si connotano per la sostanziale atipicità rispetto tanto alle forme di tutela più comuni nell’ambito delle organizzazioni internazionali, quanto ai modelli della tutela giurisdizionale nazionale. Attenzione verrà, innanzitutto, dedicata alla distribuzione delle competenze tra i diversi organi che compongono l’ordinamento giudiziario dell’Unione europea, nonché alla struttura e alla composizione dei medesimi.

Successivamente, il corso sarà dedicato allo studio delle regole, di diversa provenienza e di ineguale valore giuridico, che disciplinano lo svolgimento del processo dell’Unione nel contesto delle varie tipologie di azioni di fronte al giudice di tale ordinamento. In un sistema processuale ancora relativamente “giovane” e altrettanto relativamente poco “codificato”, l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla prassi del processo di fronte alla Corte, al Tribunale e, ora, al Tribunale della funzione pubblica dell’Unione europea, prassi poco nota perché assai poco diffusa attraverso gli ordinari strumenti di accesso alla giurisprudenza comunitaria e, pertanto, finora conosciuta da pochi “specialisti” del settore, al contrario delle regole sostanziali o materiali del sistema dell’Unione, ormai familiari a un largo pubblico di operatori giuridici. La finalità è quella di consentire allo studente di familiarizzare con le categorie processuali di un processo “non nazionale”, eppure fortemente connesso con le quotidiane esigenze di tutela del cittadino dell’Unione, i cui diritti, com’è ben noto, non sono ormai più soltanto di matrice statuale, ma vieppiù risentono di una derivazione comunitaria a cui si associa una peculiare forma di tutela giurisdizionale.

Il testo consigliato costituisce una base di lavoro essenziale ma non sufficiente, la preparazione dell’esame dovendo fondarsi anche sul contenuto delle lezioni e sul materiale distribuito a lezione. Identiche considerazioni inducono a ritenere la frequenza fortemente consigliata.

Costituisce parte integrante del corso la preparazione, con distribuzione e commento dei relativi atti di causa, e la successiva partecipazione a un’udienza della Corte di giustizia o del Tribunale dell’Unione europea a Lussemburgo.

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Testi per la preparazione dell’esame

M. Condinanzi - R. Mastroianni, Il contenzioso dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, 2009, ovvero l’ultima edizione disponibile.

Per l’indispensabile conoscenza dei testi normativi di riferimento

M. Condinanzi, Codice del contenzioso dell’Unione europea, Torino, Giappichelli, 2010, ovvero l’ultima edizione disponibile.

Per ogni utile ulteriore riferimento giurisprudenziale si rinvia a B. Nascimbene, M.

Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna), Giurisprudenza di

diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007 e all’appendice di aggiornamento, Milano, Giuffrè, 2007, ovvero l’ultima edizione disponibile.

Per informazioni sul corso, consultare il sito: http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=

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DIRITTO DELL’AMBIENTE (crediti 6) (secondo semestre)

Prof. Francesco Goisis Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Obiettivo del corso

Obiettivo del corso è fornire una conoscenza di base dei principi, delle fonti, degli strumenti, dei soggetti e dei procedimenti del diritto ambientale alla luce della riforma realizzata con il D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152, prevalentemente attraverso la distribuzione e il commento di materiali giurisprudenziali e dottrinali e con l’intervento attivo degli studenti.

Programma del corso

I Principi: Costituzione e ambiente: nozione e valore dell’ambiente; L’ambiente e i suoi confini: governo del territorio, urbanistica, paesaggio, protezione della natura, tutela della salute, biotecnologie; Le fonti del diritto ambientale.

II I soggetti: La comunità internazionale; La Comunità europea; Le competenze statali; Il ruolo delle regioni; Il ruolo degli enti locali.

III Le materie: L’inquinamento atmosferico; L’inquinamento acustico; L’inquinamento elettromagnetico; La tutela delle acque; Regime delle acque e difesa del suolo (bonifiche dei siti inquinati); La disciplina dei rischi di incidenti industriali; Il settore dell’energia; La protezione della natura: parchi e riserve naturali; Beni paesaggistici; Associazioni ambientalistiche; Informazioni ambientali; Valutazione di impatto ambientale; Danno ambientale; Rifiuti.

Testo consigliato

G. Rossi, Diritto dell’ambiente, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile,

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P. Dell’Anno, Diritto dell’ambiente, Pdova, Cedam, ultima edizione disponibile. Si richiede altresì la diretta conoscenza delle fonti normative rilevanti, e in

particolare del D. Lgs. 3 aprile 2006 n. 152. Gli studenti frequentanti potranno preparare l’esame sugli appunti delle lezioni e

sui materiali giurisprudenziali e dottrinali distribuiti durante il corso. Il Prof. Francesco Goisis riceve gli studenti presso il piano seminterrato del

Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale il mercoledì alle ore 12.00.

DIRITTO DELL’ARBITRATO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Angelo Castagnola Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità del corso

Il corso ha per oggetto lo studio dei principali strumenti di Alternative Dispute Resolution (ADR), e in particolare la mediazione delle controversie civili e commerciali e l’arbitrato.

Libro di testo

F. P. Luiso, Diritto processuale civile, V, La risoluzione non giurisdizionale delle

controversie, 6ª ed., Milano, Giuffrè, 2011 (limitatamente ai capp. da 1 a 15 compreso).

Modalità dell’esame

L’esame si svolge oralmente. Esso può essere sostenuto soltanto da coloro che abbiano superato l’esame di Diritto processuale civile.

Il prof. Castagnola riceve gli studenti il martedì alle ore 9.30 (salvo nel periodo 1°

ottobre-15 dicembre, in cui il ricevimento ha luogo il martedì alle 15.30).

DIRITTO DELL’ESECUZIONE CIVILE (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Simonetta Vincre Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità del corso

Il corso ha per oggetto i principi dell’esecuzione forzata civile e i processi di esecuzione forzata, disciplinati nel libro III del codice di procedura civile. Durante lo svolgimento del corso verranno quindi esaminati i principi e i procedimenti che regolano l’attuazione della responsabilità civile. In particolare, saranno oggetto del corso il processo di esecuzione per espropriazione, l’ esecuzione forzata in forma specifica e la c.d. esecuzione indiretta.

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Inoltre, il corso integrale (9 crediti) comprende - per cenni - l’esame del Regolamento Ce n. 805/2004, avente ad oggetto il titolo esecutivo europeo per i crediti non contestati, nonché - sempre per cenni – talune forme particolari di esecuzione.

Programma del corso

Nozioni generali sull’esecuzione forzata e sul processo esecutivo. Il titolo esecutivo. L’espropriazione forzata nelle sue diverse forme (mobiliare presso il debitore, presso terzi, immobiliare, di beni indivisi, contro il terzo proprietario). Esecuzione per consegna o rilascio. Esecuzione forzata degli obblighi di fare e degli obblighi di non fare. Le opposizioni. La sospensione e l’estinzione del processo esecutivo. Le misure coercitive.

Inoltre ( per il corso integrale da 9 crediti), - per cenni - il titolo esecutivo europeo (introdotto con il Reg. Ce 805/2004) e - sempre per cenni - alcune esecuzioni speciali (così, ad esempio, l’esecuzione per credito fondiario, l’esecuzione nei confronti della P.A., l’esecuzione delle sanzioni amministrative, l’esecuzione del pegno, l’esecuzione su autoveicoli, l’esecuzione su navi e aeromobili, l’esecuzione del concessionario in base al ruolo, l’esecuzione nella materia della proprietà industriale).

Libri di testo consigliati

Per lo studio della parte generale (6 crediti) si consiglia: F. P. Luiso, Diritto processuale civile, vol. III, Il processo esecutivo, Milano,

Giuffrè, ultima edizione; AA. VV. (a cura di B. Capponi), L’esecuzione processuale indiretta, Milano,

Ipsoa, 2011; A. Saletti, Processo esecutivo e prescrizione. Contributo alla teoria della domanda

esecutiva, Milano, 1992; Per chi intenda sostenere l’esame da 9 crediti, in aggiunta ai testi sopra segnalati, si

consigliano: AA. VV. (a cura di S. Vincre), Appunti di diritto dell’esecuzione. Il titolo esecutivo

europeo e le esecuzioni speciali, Padova, Cedam, 2012. L’esame si svolge oralmente. Esso può essere sostenuto soltanto da coloro che

abbiano superato l’esame di Diritto processuale civile. Agli studenti che parteciperanno attivamente ai seminari, secondo le modalità che

verranno indicate a lezione e sul sito del Dipartimento, saranno riconosciuti tre crediti aggiuntivi.

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DIRITTO DELL’ESECUZIONE PENALE E PROCEDIMENTO PENALE

MINORILE (6 crediti) [primo semestre]

Prof. Lucio Camaldo Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Finalità e programma del corso

1) Con riferimento all’esecuzione penale, il corso si propone l’esame della disciplina prevista nel libro X del codice di procedura penale. In particolare, saranno oggetto di analisi: le garanzie di giurisdizionalità nella fase esecutiva; il giudicato (presupposto, fondamento ed effetti); l’esecuzione dei provvedimenti giurisdizionali; il giudice dell’esecuzione; i procedimenti di esecuzione; le eterogenee questioni attribuite al giudice dell’esecuzione; la magistratura di sorveglianza (interventi in materia di esecuzione); il casellario giudiziale (d.P.R. n. 313/2002).

2) Per quanto riguarda il procedimento penale minorile, il corso intende fornire un quadro generale della disciplina prevista nel d.P.R. 22 settembre 1988, n. 448 (Disposizioni sul processo penale a carico di imputati minorenni). In particolare, si affronteranno i seguenti temi: la giustizia penale minorile (struttura e soggetti); i principi generali del processo penale minorile; le indagini (gli accertamenti sull’età e sulla personalità); i provvedimenti restrittivi della libertà personale; l’udienza preliminare (le particolarità); i procedimenti speciali (i limiti); la sentenza di non luogo a procedere per irrilevanza del fatto; il perdono giudiziale; la sospensione del processo e messa alla prova; il dibattimento (le deroghe); le impugnazioni (le peculiarità); le misure di sicurezza (i presupposti e il procedimento applicativo); la fase esecutiva.

Il corso sarà integrato dall’analisi di alcuni casi che riguardano il minore autore di reato.

Libri di testo per la preparazione all’esame

Si suggeriscono i seguenti testi di base: G. Tranchina, L’esecuzione, in Siracusano – Galati – Tranchina – Zappalà, Diritto

processuale penale, Vol. II, Milano, Giuffrè, 2011, pp. 597-699; E. Zappalà (a cura di), La giurisdizione specializzata nella giustizia penale

minorile, Torino, Giappichelli, 2009.

Avvertenza

Per sostenere l’esame è necessario rispettare la propedeuticità di Diritto penale. Per una migliore comprensione della materia è opportuna la conoscenza dei

fondamenti del Diritto processuale penale. Per gli studenti frequentanti saranno previste modifiche al programma d’esame.

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DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Massimo Condinanzi (Lettere A-K)

Prof. Bruno Nascimbene (Lettere L-Z)

ProF. Chiara Amafiltano (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento si propone, in primo luogo, di fornire un’approfondita conoscenza della struttura istituzionale dell’Unione europea, ampiamente modificata per effetto dell’entrata in vigore (1.12.2009) del Trattato di Lisbona. L’insegnamento mira, inoltre, a dare un quadro delle tematiche più rilevanti di diritto materiale dell’Unione con specifica attenzione alla disciplina del mercato interno.

Programma

I. Parte generale. Profili istituzionali

Unione e Comunità europea. L’evoluzione dell’ordinamento comunitario: trattati istitutivi, atto unico europeo, trattato sull’Unione e modifiche apportate dai trattati di Amsterdam e di Nizza e di Lisbona. Il processo di evoluzione. Istituzioni e organi: Parlamento europeo, Consiglio europeo, Consiglio, Commissione e Banca centrale europea. Struttura e competenze. Corte di giustizia e sistema giurisdizionale (rapporti, in particolare, fra giudice dell’Unione e giudice nazionale). Atti dell’Unione: tipologia ed effetti. Diritto dell’Unione europea e diritto interno (il recepimento del diritto dell’Unione nell’ordinamento italiano).

II. Parte speciale. Profili di diritto materiale

La cittadinanza dell’Unione e la libera circolazione delle persone, il diritto di stabilimento e la libera prestazione di servizi. La libera circolazione dei capitali. La libera circolazione delle merci. L’Unione economica e monetaria. La disciplina della concorrenza. Aiuti di Stato alle imprese.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

1. R. Adam - A. Tizzano, Lineamenti di diritto dell’Unione europea, 2ª ed., Torino, Giappichelli, 2010;

2. G. Strozzi, Diritto dell’Unione europea. Parte speciale, 3ª ed., Torino, Giappichelli, 2010;

oppure, in alternativa, G. Tesauro, Diritto dell’Unione europea, 7ª ed., Padova, Cedam, 2012;

oppure, in alternativa, 1. G. Strozzi - R. Mastroianni, Diritto dell’Unione europea, Parte istituzionale, 5a

ed., Torino, Giappichelli, 2011; 2. G. Strozzi, Diritto dell’Unione europea. Parte speciale, 3ª ed., Torino,

Giappichelli, 2010; inoltre, B. Nascimbene, Unione europea - Trattati, Torino, Giappichelli, 2010,

ovvero l‘ultima edizione disponibile.

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Per ogni riferimento utile, alla giurisprudenza comunitaria e nazionale, si rinvia a B. Nascimbene, M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C. Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffrè, 2007, ovvero l’ultima edizione disponibile.

Altri testi e materiali di studio verranno indicati durante le lezioni. Per informazioni sul corso, consultare il sito http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=

13.

DIRITTO DELL’UNIONE EUROPEA PROGREDITO

(Diritto della concorrenza e del mercato interno) (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Bruno Nascimbene Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Presentazione e programma del corso

Il corso si inquadra nell’ambito dell’Azione Jean Monnet promossa dalla Commissione europea nonché delle iniziative promosse dal Centro di eccellenza Jean Monnet avente sede presso l’Università degli Studi di Milano. Esso ha per oggetto, essenzialmente, il diritto della concorrenza e delle imprese e il diritto del mercato interno. Si articola sui seguenti profili: A. a) la libertà di concorrenza; b) le norme, le competenze e gli strumenti per il controllo della concorrenza; c) la tutela giurisdizionale; d) i rapporti fra autorità dell’Unione europea e nazionali; e) i comportamenti delle imprese (accordi, decisioni di associazioni di imprese, pratiche concordate) e la nozione di impresa; f) gli obblighi in virtù dell’art. 101 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) e le deroghe consentite; g) la violazione degli obblighi e le sanzioni; h) i rapporti fra l’art. 101 e l’art. 102 del TFUE nella giurisprudenza; i) le concentrazioni e le ragioni di una disciplina ad hoc; l) l’applicazione extraterritoriale delle norme antitrust; m) il comportamento dello Stato e gli obblighi che discendono dagli artt. 3 TFUE, 4, par. 3 TUE, e 101 TFUE; n) il comportamento dello Stato e gli aiuti alle imprese (aiuti alle imprese pubbliche e private); o) l’impresa pubblica e il servizio pubblico; le privatizzazioni. B. p) il mercato interno e le norme rilevanti; q) la libera circolazione delle persone e la cittadinanza; r) il diritto di stabilimento; s) la libera prestazione di servizi; t) la tutela giurisdizionale.

Il corso, di carattere essenzialmente seminariale, si svolgerà nel secondo semestre dell’anno accademico. La frequenza è obbligatoria. Il corso è indirizzato a studenti che abbiano superato l’esame di Diritto dell’Unione europea, ed è consigliato, in particolare, a coloro che abbiano chiesto o intendano chiedere l’assegnazione di una tesi in materia.

Testi per la preparazione dell’esame

S. Bastianon, Diritto antitrust dell’Unione europea, Milano, Giuffré, 2011;

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B. Nascimbene – F. Rossi Dal Pozzo, Diritti di cittadinanza e libertà di

circolazione nell’Unione europea, Padova, Cedam, 2012; B. Nascimbene - M. Condinanzi (con la collaborazione di C. Amalfitano e C.

Sanna), Giurisprudenza di diritto comunitario. Casi scelti, Milano, Giuffré, 2007 ovvero l’ultima edizione disponibile.

Altri materiali di studio e riferimenti bibliografici verranno forniti direttamente a

lezione. Per informazioni sul corso, consultare il sito: http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4&Itemid=

13.

DIRITTO DELLA COOPERAZIONE GIUDIZIARIA EUROPEA IN

MATERIA PENALE (crediti 6) (secondo semestre)

Prof. Chiara Amalfitano Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

L’insegnamento si propone di fornire una conoscenza approfondita di un settore

del diritto dell'Unione europea ormai divenuto centrale per l'approfondimento del processo di integrazione, espressione dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia, di cui, oggi, al titolo V della parte III del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE).

Si tratta della cooperazione giudiziaria penale, istituzionalizzata dal trattato di Maastricht nell'allora c.d. terzo pilastro dell’Unione europea, e poi "comunitarizzata" dal trattato di Lisbona, che ha introdotto rilevanti innovazioni, innanzitutto codificando il principio del riconoscimento reciproco delle decisioni penali adottate dalle autorità giudiziarie degli Stati membri.

L’attenzione sarà focalizzata sui meccanismi di cooperazione giudiziaria penale che trovano base giuridica nell’art. 82 TFUE, con particolare riguardo proprio allo strumento del riconoscimento reciproco delle decisioni penali e alle modalità di risoluzione dei conflitti di giurisdizione, nonché a quello del ravvicinamento delle legislazioni processuali nazionali, specie mediante la predisposizione di norme minime inerenti i diritti della persona. Ci si concentrerà, quindi, sulle forme di cooperazione di cui all’art. 83 TFUE, ovvero sul ravvicinamento delle legislazioni penali sotto il profilo sostanziale, con particolare riguardo alle possibilità offerte, a seguito delle modifiche apportate a Lisbona, dal § 2 di tale disposizione, che legittima l’adozione - da parte delle istituzioni - di norme minime in tema di elementi costitutivi di reati e sanzioni, per rendere effettiva una qualsiasi politica dell’Unione che sia stata oggetto di armonizzazione.

Lo scopo del corso è quello di rilevare la stretta correlazione che esiste tra il rafforzamento di tali forme di cooperazione e la libera circolazione delle persone nel

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menzionato spazio di libertà, sicurezza e giustizia, correlazione che ha contribuito e contribuisce allo sviluppo del processo di integrazione europea.

Materiali di studio

C. Amalfitano, Spazio giudiziario europeo e libera circolazione delle decisioni

penali, in Studi sull’integrazione europea, 2009, pp. 73-120. E. Calvanese - G. De Amicis, La decisione quadro del Consiglio dell’U.E. in tema

di prevenzione e risoluzione dei conflitti di giurisdizione, http://www.europeanrights.eu/index.php?funzione=S&op=5&id=396, maggio 2010;

G. De Amicis, Sul trasferimento dei procedimenti penali, in Diritto pen. processo, n. 10/2010 p. 1248 ss.

C. Amalfitano, Unione europea e garanzie processuali: il diritto

all'interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali, in Studi

sull'integrazione europea, 2011, pp. 83-110. C. Amalfitano, L’azione dell’Unione europea per la tutela delle vittime di reato, in

Dir. Un. eur., 2011, pp. 643-682. G. De Amicis, Primi orientamenti della Corte di giustizia sul mandato d’arresto

europeo: verso una nomofilachia “eurounitaria”?, in Dir. pen. processo, n. 8/2011, p. 1021 ss.

Altri testi e materiali di studio verranno indicati durante le lezioni. Per informazioni sul corso, consultare il sito http://www.eurojus.it/index.php?option=com_content&task=view&id=12&Itemid

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DIRITTO DELLA NAVIGAZIONE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Marco Lopez de Gonzalo Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il corso si propone di affrontare i principali temi del diritto della navigazione

marittima e cioè: - la nave, con particolare attenzione alle problematiche relative alla sicurezza della

navigazione; la nave formerà oggetto di studio anche in relazione alla sua nazionalità e alla sua iscrizione in pubblici registri;

- i contratti aventi per oggetto la costruzione, la vendita e la locazione della nave e i relativi strumenti di finanziamento;

- il rapporto di lavoro nautico del comandante e dell’equipaggio, con particolare attenzione ai riflessi, su tale disciplina, della iscrizione della nave in registri italiani o stranieri;

- la riforma dell’ordinamento portuale, nel senso della privatizzazione e della liberalizzazione delle attività portuali, come risultante dalla legge n. 84/94 e dai successivi interventi legislativi;

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- la tutela dell’ambiente marino dall’inquinamento e la normativa internazionale in tema di responsabilità civile per danni da inquinamento;

- la vendita marittima, quale elemento portante della complessiva operazione economica nella quale si inserisce il trasporto marittimo e la funzione svolta in tale ambito dalla polizza di carico;

- i contratti documentati da charterparty, con particolare attenzione ai formulari maggiormente diffusi;

- il trasporto marittimo di linea e la disciplina internazionale uniforme che ne viene data nella Convenzione di Bruxelles del 1924;

- le figure tipiche di ausiliari e intermediari (raccomandatario, spedizioniere, broker);

- il diritto comunitario dei traffici marittimi, con particolare attenzione alla disciplina della concorrenza;

- i sinistri della navigazione (urto, salvataggio, avaria comune); la disciplina delle relative responsabilità e i riflessi sul piano assicurativo.

Lo studio di tali argomenti verrà condotto tenendo conto non solo del dato

normativo e della elaborazione dottrinale, ma anche della law in action costituita dalla casistica giurisprudenziale e dalla prassi contrattuale.

Nell’ambito del corso, anche in relazione a interessi ed esigenze che venissero

manifestati dagli studenti, potranno essere trattate anche tematiche proprie di materie “contigue”, come il diritto aeronautico e il diritto del turismo.

È anche previsto lo svolgimento di esercitazioni che consentano la partecipazione attiva degli studenti.

Libro di testo

S. M. Carbone - P. Celle - M. Lopez de Gonzalo, Il diritto marittimo attraverso i

casi e le clausole contrattuali, Torino, Giappichelli, 4ª ed., 2011, limitatamente ai capitoli da 1 a 14.

DIRITTO DELLA PREVIDENZA SOCIALE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Armando Tursi Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità del corso

Il corso avrà carattere monografico e si articolerà in due moduli durante i quali sarà approfondita la disciplina in materia di tutela della vecchiaia.

Il primo modulo, della durata complessiva di 20 ore, sarà dedicato all’analisi dei “Profili istituzionali del sistema previdenziale italiano” e, in particolare, allo studio e all’approfondimento delle profonde riforme che hanno modificato il sistema pensionistico pubblico. Dopo alcune lezioni introduttive sul rapporto giuridico previdenziale, il modulo si concentrerà sull’analisi degli istituti delle pensioni di

173

vecchiaia e anzianità, sui fattori di crisi del sistema pensionistico, sulla elevazione dell’età pensionabile e sulle modalità del computo del trattamento pensionistico.

Il secondo modulo, della durata di 25 ore, sarà invece interamente dedicato all’analisi della disciplina della previdenza complementare, con particolare attenzione, in primo luogo, all’inquadramento costituzionale dell’istituto, alle sue finalità di tutela e alle relative fonti istitutive e, successivamente, agli aspetti legati alle modalità di finanziamento delle forme di previdenza complementare, alle vicende modificative soggettive e alle relative prestazioni.

Modalità d’esame

L’esame si svolge in forma orale. Indicazione dei libri di testo

Gli studenti non frequentanti sono tenuti a preparare l’esame sul volume di Cinelli M., Diritto della previdenza sociale, 10a ed., Torino, Giappichelli, 2012.

Gli studenti frequentanti sono tenuti a preparare l’esame sul medesimo volume limitatamente ai Cap. da I a VII, XIII e XV. Agli studenti frequentanti saranno forniti ulteriori materiali di approfondimento sugli argomenti trattati a lezione.

Tesi di laurea

Le tesi di laurea e le tesine vengono assegnate tre volte l’anno secondo le modalità indicate nella bacheca e nel sito internet della Sezione di Diritto del lavoro del Dipartimento di Diritto Privato e Storia del Diritto (http://users.unimi.it/lavoro/).

DIRITTO DELLE ASSICURAZIONI (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Andrea Tina Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

1) La disciplina giuridica dell’attività assicurativa. L’impresa di assicurazione. L’accesso all’attività assicurativa. Il controllo dell’Isvap. La contabilità e il bilancio. Le operazioni straordinarie. La disciplina della concorrenza. La crisi dell’impresa assicurativa.

2) Il risparmio assicurativo. Le tipologie dei prodotti finanziari assicurativi. La raccolta e la gestione. La bancassicurazione.

3) I contratti di assicurazione. La riassicurazione e la coassicurazione. L’assicurazione contro i danni. L’assicurazione sulla vita. Le nuove prospettive dei contratti di assicurazione.

Testi consigliati

Oltre a una versione aggiornata del Codice delle Assicurazioni Private e dei regolamenti Isvap (disponibili sul sito www.isvap.it), i testi di riferimento per la preparazione dell’esame sono i seguenti:

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A. Donati - G. Volpe Putzolu, Manuale di diritto delle assicurazioni, Milano, Giuffrè, 2012;

C. Carlevale - A. Vicari, Rassegna di giurisprudenza. Il contratto di assicurazione, in Giur. comm., 2012, II, pp. 5-30;

D. Cerini, Le Sezioni Unite sulle polizze fideiussorie: un’occasione per una

riflessione, in Dir. ec. ass., 2011, pp. 250-275; A. Candian - A. Tita, La “compliance” delle imprese assicurative nel quadro

europeo, tra Solvency II, EIOPA, e direttiva Omnibus II, in Dir. ec. ass., 2011, pp. 3-30;

A. Vicari, I sistemi dei controlli interni nelle imprese di assicurazione, in Dir. ec.

ass., 2011, pp. 31-50; G. Volpe Putzolu, La distribuzione di prodotti finanziari emessi dalle imprese di

assicurazione, in Ass., 2007, pp. 179-189.

Avvertenza

Il corso è indirizzato agli studenti che abbiano superato l’esame di Diritto commerciale.

DIRITTO DELLE BANCHE E DELLA BORSA (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Francesco Denozza Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso a) Verrà svolto un corso monografico dedicato ai Profili giuridici della crisi

finanziaria. Agli studenti frequentanti sarà fornito il materiale per i necessari approfondimenti: essi potranno utilizzare tale materiale per la preparazione dell’esame.

b) Gli studenti impossibilitati a frequentare potranno preparare l’esame sui

seguenti argomenti: 1 - la disciplina giuridica dell’attività bancaria; 2 - trasparenza delle condizioni contrattuali e clausole abusive nei contratti con i

consumatori; 3 - i contratti bancari in generale e i singoli contratti.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

R. Costi, L’ordinamento bancario, Bologna, Il Mulino, per i punti 1e 2; G. Cavalli - M. Callegari, Lezioni sui contratti bancari, Bologna, Zanichelli, (capp.

da 3 a 9), per il punto 3.

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DIRITTO DI FAMIGLIA (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Francesco Delfini Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Finalità della disciplina

Il corso si propone uno studio progredito approfondito del diritto di famiglia, con particolare approfondimento ai suoi aspetti patrimoniali.

Saranno oggetto di studio le successioni a causa di morte e, per la loro incidenza sulla successione necessaria, le donazioni, nonché il matrimonio, la separazione, il divorzio, la filiazione e l’adozione.

Libri di testo consigliati

F. Gazzoni, Manuale di diritto privato, 15ª ed., Napoli, Esi, 2011 (pp. 313-556, parti V e VI),

M. L. Jabes, Il negozio testamentario e il suo contenuto (dottrina dei casi), in L. Iberati, G. Casu, M. Moretti, G. Santarcangelo, Testamento e patti successori, Bologna, Zanichelli, 2006, pp. 7-149.

DIRITTO E BIOETICA (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Corrado Del Bò Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Obiettivi del corso Il corso si propone di far conseguire una conoscenza approfondita della normativa

italiana relativa ai principali temi di rilevanza bioetica e di indagare, anche mediante un’analisi comparatistica, le controversie giuridiche e i dilemmi etici a essi relativi, onde incoraggiare lo sviluppo di un’autonoma capacità di analisi e critica delle discipline normative eticamente sensibili. Al riguardo, saranno affrontati temi quali la procreazione medicalmente assistita, l’ingegneria genetica, l’interruzione volontaria di gravidanza, l’interruzione dei trattamenti medico-sanitari, l’eutanasia e il testamento biologico.

Programma del corso!

Studenti frequentanti: materiale distribuito a lezione.! Studenti non frequentanti:

C. Casonato, Introduzione al biodiritto, 3ª ed., Torino, Giappichelli, 2012; e, inoltre, A. Pagnini (a cura di), Filosofia della medicina, Roma, Carrocci, 2010,

da p. 51 a p. 64, da p. 291 a p. 333 e da p. 417 a p. 520. oppure, F. Poggi (a cura di), Diritto e bioetica, Roma, Carocci, 2013, in corso di

pubblicazione.

Modalità dell’esame !

Studenti frequentanti: esame orale oppure (facoltativamente) esame scritto e presentazione di una relazione su un tema concordato con il docente.

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Studenti non frequentanti: esame orale.

DIRITTO EBRAICO E ISRAELIANO (crediti 6) [secondo semestre]

Docente da nominare Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati

con avviso anche sul sito internet del Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”.

DIRITTO ECCLESIASTICO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Giuseppe Casuscelli (Lettere A-L)

Prof. Alessandro Albisetti (Lettere M-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

La laicità dello Stato e la tutela delle libertà di religione, in forma individuale ed associata, costituiscono il principio ispiratore e l’obiettivo primario del Diritto Ecclesiastico. La materia compone in modo sistematico e con specifici criteri interpretativi l’articolato settore dell’ordinamento giuridico che nel nostro sistema democratico e pluralistico tutela in molteplici campi dell’esperienza giuridica gli interessi degli individui e delle organizzazioni sociali che attengono alle credenze e alle convinzioni religiose. Sono dunque presi in esame sia la legislazione unilaterale dello Stato e delle Regioni, sia la specifica disciplina concordata con le confessioni, sia le fonti di diritto internazionale e dell’Unione europea sempre più rilevanti nella rapida trasformazione della società.

Nella concreta attuazione del diritto i giudici - nell’ordinamento interno, internazionale e dell’Unione europea - sono sempre più spesso chiamati a risolvere i conflitti con le autonome discipline confessionali, a comporre i conflitti di lealtà dei cittadini-fedeli, a garantire la pari dignità e l’uguaglianza degli appartenenti alle confessioni di minoranza, specialmente se estranee alle culture ed alle tradizioni nazionali, e dei non credenti. In questo quadro, la Corte costituzionale ha contribuito all’adeguamento delle fonti e alla ricostruzione teorico-sistematica dei principi della disciplina.

In generale, i temi delle obiezioni di coscienza, dei simboli religiosi, della bioetica, delle convivenze di fatto, dell’eutanasia, dell’immigrazione, delle libertà, acquistano un rilievo sempre crescente e ripropongono all’attenzione la problematica del rapporto tra religione e diritto.

Il diritto ecclesiastico è materia d’esame per l’abilitazione alla professione di avvocato.

Programma del corso

Saranno trattati in particolare i seguenti argomenti:

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1. Il sistema delle fonti del diritto ecclesiastico italiano 2. Il principio supremo di laicità dello Stato 3. I principi di uguaglianza nella libertà e di bilateralità nel sistema costituzionale

dei rapporti tra Stato e confessioni religiose (concordato e intese: artt. 7 e 8 Cost.) 4. L’uguaglianza, la non discriminazione e la libertà religiosa nella Costituzione

(artt. 3, 19 e 20) e nell’Unione europea 5. Gli enti ecclesiastici e il principio di non discriminazione. Il sistema di

finanziamento pubblico, diretto e indiretto, alle confessioni 6. Il matrimonio religioso con effetti civili (aspetti sostanziali e processuali) 7. Il fattore religioso nel diritto penale

Testi adottati

G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico, 4ª ed., Torino, Giappichelli, 2012;

A. Albisetti, Il diritto ecclesiastico nella giurisprudenza della Corte costituzionale, 4ª ed., Milano, Giuffrè, 2010.

È necessaria la consultazione delle fonti riportate in S. Berlingò - G. Casuscelli, Codice del diritto ecclesiastico, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2009.

Per quanti vorranno approfondire il tema della efficacia civile dei matrimoni non

cattolici si consiglia la consultazione del testo di A. Albisetti, Il matrimonio delle

confessioni religiose di minoranza, Milano, Giuffrè, 2013. Ricevimento

Il Prof. Casuscelli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 9,15 alle ore 10,30. Il Prof. Albisetti riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 15,30 alle ore 17,00. Nella bacheca della Sezione saranno affissi: - gli orari delle lezioni, dei seminari, del ricevimento dei ricercatori, degli

assegnisti e dei collaboratori delle cattedre; - gli avvisi relativi all’assegnazione delle tesi di laurea, per la quale la frequenza

alle lezioni costituirà titolo preferenziale; - ogni altra informazione utile.

DIRITTO ECCLESIASTICO (crediti 6) [primo semestre]

(corso di laurea in Scienze dei Servizi giuridici)

Prof. Jlia Pasquali Cerioli Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

La laicità dello Stato e la tutela delle libertà di religione, in forma individuale e associata, costituiscono il principio ispiratore e l’obiettivo primario del Diritto ecclesiastico. La materia compone in modo sistematico e con specifici criteri interpretativi l’articolato settore dell’ordinamento giuridico che nel nostro sistema democratico e pluralistico tutela in molteplici campi dell’esperienza giuridica gli

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interessi degli individui e delle organizzazioni sociali che attengono alle credenze e alle convinzioni religiose. Sono dunque presi in esame sia la legislazione unilaterale dello Stato e delle Regioni, sia la specifica disciplina concordata con le confessioni, sia le fonti di diritto internazionale e dell’Unione europea sempre più rilevanti nella rapida trasformazione della società.

Nella concreta attuazione del diritto i giudici - nell’ordinamento interno, internazionale e dell’Unione europea - sono sempre più spesso chiamati a risolvere i conflitti con le autonome discipline confessionali, a comporre i conflitti di lealtà dei cittadini-fedeli, a garantire la pari dignità e l’uguaglianza degli appartenenti alle confessioni di minoranza, specialmente se estranee alle culture e alle tradizioni nazionali, e dei non credenti. In questo quadro, la Corte costituzionale ha contribuito all’adeguamento delle fonti e alla ricostruzione teorico-sistematica dei principi della disciplina.

In generale, i temi delle obiezioni di coscienza, dei simboli religiosi, della bioetica, delle convivenze di fatto, dell’eutanasia, dell’immigrazione, delle libertà, acquistano un rilievo sempre crescente e ripropongono all’attenzione la problematica del rapporto tra religione e diritto.

Programma del corso

Saranno trattati i seguenti argomenti, con taglio attento agli orientamenti della giurisprudenza: - Il sistema delle fonti del diritto ecclesiastico italiano - Il principio supremo di laicità dello Stato - I principi di uguaglianza nella libertà e di bilateralità nel sistema costituzionale dei rapporti tra Stato e confessioni religiose (concordato e intese: artt. 7 e 8 Cost.) - L’uguaglianza, la non discriminazione, la libertà religiosa e l’imparzialità della p.a. nella Costituzione (artt. 3, 19, 20, 97, 1° comma) - Gli enti ecclesiastici e il principio di non discriminazione. - Le obiezioni di coscienza - Il fattore religioso nel lavoro subordinato - Il matrimonio religioso con effetti civili (aspetti sostanziali e processuali) - Il sistema di finanziamento pubblico, diretto e indiretto, alle confessioni - Il fattore religioso nel diritto penale

Testi adottati

G. Casuscelli (a cura di), Nozioni di diritto ecclesiastico, ultima edizione, Torino, Giappichelli;

A. Albisetti, Il diritto ecclesiastico nella giurisprudenza della Corte costituzionale, 4ª ed., Milano, Giuffrè, 2010.

È necessaria la consultazione delle fonti riportate in S. Berlingò - G. Casuscelli, Codice del diritto ecclesiastico, 5ª ed., Milano, Giuffrè, 2009.

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Ricevimento

Prof. Pasquali Cerioli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle ore 11.00 nei locali della Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico del Dipartimento di Scienze giuridiche “C. Beccaria”.

Ogni informazione sul corso, sugli esami, sull’assegnazione delle tesi di laurea e ogni altra informazione utile sarà accessibile attraverso il portale di didattica online Ariel 2.0.

DIRITTO ECCLESIASTICO EUROPEO (6 crediti) [secondo semestre]

Prof. Jlia Pasquali Cerioli Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

Le pronunce della Corte europea dei diritti dell’uomo in materia di libertà di religione e di convinzioni sono cresciute per numero e profili di interesse. In parallelo, l’attenzione riservata al fattore religioso da parte del diritto dell’Unione europea ha acquisito maggiore rilievo con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. Entrambi i dati hanno indotto gli studiosi dei rapporti tra diritto, società e religione a inaugurare uno specifico filone di ricerca, i cui esiti sono raccolti nell’ambito di una nuova disciplina, denominata “Diritto ecclesiastico europeo”.

Dopo una prima lettura delle novità di peculiare interesse introdotte dal Trattato di Lisbona, verranno quindi approfondite le norme della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e della CEDU poste a garanzia delle libertà religiose e di convinzioni e le più recenti evoluzioni giurisprudenziale in materia, con particolare attenzione alle decisioni che hanno illustrato i legami tra laicità, pluralismo e società democratica e che hanno affrontato tematiche attuali quali la presenza dei simboli religiosi nella sfera pubblica e l’obiezione di coscienza.

Programma del corso

- Il rimando alle eredità culturali, religiose e umanistiche dell’Europa nel preambolo del nuovo TUE

- La rilevanza del pluralismo religioso tra i valori fondativi dell’Unione - La tutela delle libertà di religione e di convinzioni nella Carta dei diritti

fondamentali dell’Unione europea - L’incompetenza dell’Unione sugli status nazionali delle Chiese, delle altre

comunità religiose e delle organizzazioni filosofiche e non confessionali - Il “dialogo” dell’Unione con le Chiese e le comunità religiose e con le

organizzazioni filosofiche e non confessionali - Il divieto di discriminazione per motivi di religione - La tutela della libertà di pensiero, coscienza e religione nella Convenzione

europea dei diritti dell’Uomo - L’evoluzione giurisprudenziale della Corte europea dei diritti dell’uomo in

materia

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- Le più recenti sentenze della Grande Camera: i casi Lautsi c. Italia e Bayatyan c. Armenia Testi adottati

Per gli studenti frequentanti i testi di preparazione all’esame saranno concordati con il docente.

Per gli studenti non frequentanti si consiglia lo studio su: M. Lugli - J. Pasquali Cerioli - I. Pistolesi, Elementi di diritto ecclesiastico

europeo. Principi, modelli, giurisprudenza, 2ª ed., Torino, Giappichelli, 2012; G. Casuscelli, Convenzione europea, giurisprudenza della Corte europea dei diritti

dell’Uomo e sua incidenza sul diritto ecclesiastico italiano. Un’opportunità per la

ripresa del pluralismo confessionale?, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale,

rivista telematica (www.statoechiese.it), settembre 2011 (pp. 58);

J. Pasquali Cerioli, La tutela della libertà religiosa nella Convenzione europea dei

diritti dell’uomo, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, rivista telematica

(www.statoechiese.it), gennaio 2011 (pp. 20);

M. Toscano, La libertà religiosa “organizzata” nella giurisprudenza della Corte

europea dei diritti dell’uomo: prime linee di lettura, in Stato, Chiese e pluralismo

confessionale, rivista telematica (www.statoechiese.it), marzo 2008 (pp. 29);

F. Tulkens, The European Convention on Human Rights and Church-State

Relations. Pluralism v. Pluralism, in Stato, Chiese e pluralismo confessionale, rivista

telematica (www.statoechiese.it), febbraio 2011 (pp. 20).

Ricevimento

Il Prof. Pasquali Cerioli riceve gli studenti ogni mercoledì dalle ore 10.00 alle ore

11.00 nei locali della Sezione di Diritto ecclesiastico e canonico del Dipartimento di

Scienze giuridiche “C. Beccaria”.

Ogni informazione sul corso, sugli esami, sull’assegnazione delle tesi di laurea e

ogni altra informazione utile sarà accessibile attraverso il portale di didattica online

Ariel 2.0.

Avvertenze

Per sostenere l’esame di Diritto ecclesiastico europeo è necessario aver superato

l’esame di Diritto ecclesiastico.

DIRITTO EUROPEO DEI TRASPORTI (crediti 6) (secondo semestre) Prof. Francesco Rossi Dal Pozzo Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Presentazione del corso

Il corso si inquadra nell’ambito delle iniziative del Centro di eccellenza Jean

Monnet presso l’Ateneo.

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Programma del corso

Il corso si divide in due parti. La prima parte si propone di fornire un quadro generale della politica comune dei trasporti dell’Unione europea.

La seconda parte sarà rivolta, per l’anno accademico 2012-2013, al trasporto aereo e, in particolare, all’approfondimento dei seguenti profili: la concorrenza, la sicurezza e la tutela dei diritti dei passeggeri.

Il tema della concorrenza sarà trattato sotto vari profili: a) il processo di liberalizzazione del trasporto aereo, fra norme di diritto internazionale e norme di diritto dell’Unione europea; b) le relazioni esterne dell’Unione europea in materia di trasporto aereo; c) la nascita e lo sviluppo di un modello di trasporto aereo, c.d. low

cost, alternativo a quello tradizionale; d) la disciplina degli aiuti di stato e gli oneri di servizio pubblico nel settore del trasporto aereo; e) l’analisi delle barriere regolamentari all’accesso al mercato del trasporto aereo, fra le quali, in particolare, la disponibilità delle bande orarie e le varie forme di cooperazione strategica fra vettori; f) la regolamentazione e l’accesso alle infrastrutture aeroportuali.

Il corso analizzerà, poi, i vari aspetti relativi al tema della sicurezza nel settore del trasporto aereo e, più in generale, la tutela dei diritti fondamentali dei passeggeri. In particolare, saranno affrontati i seguenti aspetti: a) le procedure di sicurezza del trasporto aereo in ambito internazionale e dell’Unione europea; b) la prevenzione di atti illegali nel settore dell’aviazione civile.

Ampio spazio sarà, poi, dedicato al tema della responsabilità dei vettori in caso di incidenti o disservizi e, conseguentemente, alla forme di tutela garantite a livello internazionale ed europeo ai passeggeri e, più in generale, ai consumatori.

Infine, saranno trattati profili attinenti al diritto del turismo in ambito europeo. I temi sopra descritti saranno affrontati attraverso lo studio di casi pratici, nonché

della giurisprudenza UE e nazionale.

Testi per la preparazione dell’esame

La preparazione dell’esame si basa essenzialmente sul contenuto delle lezioni e sul materiale distribuito durante il corso. Per tale motivo, la frequenza è vivamente consigliata.

All’indirizzo internet http://frossidalpozzodet.ariel.ctu.unimi.it/ è possibile procedere a una pre-iscrizione al corso, non vincolante. Per ulteriori informazioni sul corso, consultare il sito: http://www.eurojus.it.

DIRITTO FALLIMENTARE (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Angelo Castagnola Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità del corso

Il corso integrale (9 crediti) ha per oggetto lo studio del fallimento (la cui disciplina è contenuta nel r.d. 267/1942, così detta legge fallimentare, come successivamente modificata), delle procedure concorsuali così dette minori

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(concordato preventivo e liquidazione coatta amministrativa, la cui disciplina è contenuta nel r.d. di cui sopra; nonché amministrazione straordinaria delle grandi imprese in stato di insolvenza, la cui disciplina è contenuta nel d. lgs. 270/1999 e nella l. 39/2004, così detta legge Marzano), nonché degli accordi di ristrutturazione dei debiti degli imprenditori commerciali (disciplinati nel r.d. 267/1942) e del procedimento di composizione delle crisi da sovra-indebitamento (disciplinato nella l. 3/2012).

Il modulo ridotto (6 crediti) ha per oggetto il solo studio del fallimento. Sia il corso integrale, sia il modulo ridotto sono integrati da una serie di seminari

facoltativi di approfondimento.

Libro di testo

A. Nigro - D. Vattermoli, Diritto della crisi delle imprese – Le procedure

concorsuali, Bologna, Il Mulino, del quale è in procinto di uscire la seconda edizione (la prima era del 2009).

Per coloro i quali sosterranno l’esame da 6 crediti, il programma comprende i soli capitoli dal I al XVI compreso;

per coloro i quali sosterranno l’esame da 9 crediti, il programma comprende l’intero volume.

Poiché il procedimento di composizione delle crisi da sovra-indebitamento è di recente introduzione, le relative indicazioni bibliografiche verranno date a lezione e mediante pubblicazione sul sito del Dipartimento.

Modalità dell’esame

L’esame si svolge oralmente. Esso può essere sostenuto soltanto da coloro che abbiano superato l’esame di Diritto commerciale e di Diritto processuale civile.

Agli studenti che parteciperanno attivamente ai seminari, o ad altre attività didattiche di volta in volta indicate, saranno riconosciuti tre crediti aggiuntivi.

Il prof. Castagnola riceve gli studenti il martedì alle ore 9.30 (salvo nel periodo 1°

ottobre-15 dicembre, in cui il ricevimento ha luogo il martedì alle 15.30).

DIRITTO GRECO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Laura Pepe Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

Il corso è dedicato all’esame delle caratteristiche fondamentali e dei principali istituti del diritto greco, e in particolare del diritto ateniese.

Esso comprende: - una parte introduttiva di tenore generale, in cui si tratterà della nascita del

diritto in Grecia, delle fonti del diritto greco, delle caratteristiche del diritto omerico, dell’assetto costituzionale e normativo delle città di Atene e Sparta

183

- una parte speciale monografica, che avrà come argomento la disciplina dell’omicidio ad Atene dall’età arcaica a quella classica. Saranno in questa prese in considerazione fonti epigrafiche (legge di Draconte), logografiche (tra cui Antifonte, Contro la matrigna; Lisia, Per l’uccisione di Eratostene; Demostene, Contro

Aristocrate), retoriche (Antifonte, Tetralogie; Gorgia, Elena), tragiche (Sofocle, Edipo Re, Edipo a Colono, Trachinie; Euripide, Troiane)

Il dossier di fonti, dalle quali si partirà per l’analisi dei singoli argomenti, sarà fornito dal docente a lezione, in lingua originale e traduzione. Per questa ragione, sono tendenzialmente ammessi alla frequenza soltanto coloro che posseggano una conoscenza a livello liceale del greco antico. Per qualsiasi chiarimento è comunque possibile contattare il titolare del corso via mail.

Oltre alle lezioni frontali è previsto un ciclo di lezioni integrative, sui cui contenuti verranno date più ampie informazioni all’inizio del corso.

Libri di testo

Gli studenti frequentanti prepareranno l’esame sul materiale fornito a lezione. Gli studenti non frequentanti dovranno invece studiare i seguenti testi: E. Cantarella, Diritto greco, Milano, Cuem, 1994; E. Cantarella, I supplizi capitali in Grecia e a Roma, Milano, Feltrinelli, 2011.

DIRITTO INDUSTRIALE (Innovazione e concorrenza) (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Gustavo Ghidini Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Le lezioni avranno carattere seminariale, dunque con costante discussione fra

docente e studenti. Esse vedranno la frequente partecipazione di esperti esterni, anche non giuristi, per approfondire i profili tecnici, economici e politico-giuridici delle tematiche trattate.

Verrà inoltre incoraggiata, anche ai fini dell’esame, la scelta di percorsi individuali differenziati di approfondimento tematico, anche (e pur facoltativamente) con brevi dissertazioni scritte su temi concordati con il titolare.

Il corso si divide in quattro parti e una conclusione, ed è complessivamente

articolato in sedici sezioni tematiche: Parte Prima (introduttiva). La tutela dell’innovazione fra “monopolio” e

“concorrenza”. I. Quadro della materia del corso. Innovazione tecnologica, innovazione culturale,

innovazione commerciale. Principi costituzionali di riferimento. I modelli giuridici fondamentali. Teorie economiche e disciplina (e) dell’innovazione. Prospettiva internazionale della disciplina.

II. La tripartizione del sistema classico: promozione della ricerca-sviluppo tecnologica (brevetto); promozione della cultura (diritto d’autore); promozione del commercio (segni distintivi, in particolare marchio). La ratio fondamentale della

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tripartizione e dei corrispondenti distinti paradigmi normativi rispetto al rapporto fra diritti esclusivi e libertà di concorrenza.

III. L’evoluzione successiva, in età contemporanea. Profili salienti dell’espansione della portata protettiva dei diversi paradigmi. Brevetti: estensione alla materia vivente. Copyright: estensione a “prodotti” tecnologici, in particolare alle Information Technologies e all’industrial design. Marchi: estensione alla funzione pubblicitaria del segno distintivo.

IV. Valorizzazione contabile e finanziaria dei beni immateriali: profili e strumenti. In particolare, le prospettive di rivalutazione contabile dei diritti di proprietà intellettuale aperte dai nuovi principi contabili internazionali (IAS 38).

Parte Seconda. Innovazione e concorrenza nella produzione e diffusione delle tecnologie. Il brevetto: principi regolatori del modello-base e dei suoi adattamenti (varietà vegetali, biotecnologie, nanotecnologie)

V. L’accesso al brevetto. A) Oggetto, e limiti, della brevettazione. In particolare, la difficile distinzione fra ricerca di base e ricerca applicata (R&D). B) Le condizioni della brevettazione. Lo “scambio” fra esclusiva sul, e divulgazione del, risultato innovativo. C) I requisiti di brevettabilità, e il loro adeguamento alla destinazione industriale e al modo di produzione tipico dell’innovazione contemporanea.

VI. Lo sfruttamento del brevetto nei rapporti con i terzi. Tutela contro i contraffattori e rapporti con terzi collaboratori (licenze, pools di brevetti, joint ventures per R&D). “Anticorpi pro-concorrenziali” del diritto esclusivo: interni al paradigma (in particolare, il c.d. esaurimento del brevetto), ed esterni (“interferenze” del diritto antitrust). Tutela del brevetto e tutela del segreto industriale.

VII. Il ruolo del brevetto nei rapporti commerciali internazionali. Cenni ai profili geopolitici della tutela brevettuale. Divenire, e lineamenti essenziali, dell’Accordo internazionale per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (Trade-Related Agreement on Intellectual Property Rights, TRIPs). Il brevetto nei rapporti a) fra paesi industriali avanzati e b) fra questi e i paesi in via di sviluppo (PVS). In particolare, il problema dell’accesso dei PVS ai farmaci essenziali brevettati.

VIII. Brevetti “speciali” e adattamento del sistema brevettuale a settori particolari delle tecnologie. L’applicazione alla materia vivente: dalle nuove varietà vegetali alle biotecnologie. Sul rapporto fra scelte di natura etica e disciplina brevettuale. Il nuovo settore emergente: le nanotecnologie. Dalla casistica ai principi.

Parte Terza. Il “Technology Copyright” fra protezione assoluta, tutela della concorrenza, e garanzie dell’accesso alle opere protette

IX. Le due prospettive del “Technology Copyright”: A) diritto d’autore esteso a produzioni di rilievo tecnologico e b) diritto d’autore su opere della cultura e dell’informazione realizzate e/o diffuse per via tecnologica. Profili di una evoluzione storica in progress.

X. A) L’ingresso nel diritto d’autore dell’“arte applicata” e dei “progetti di lavori dell’ingegneria”. La moderna disciplina dell’industrial design.

XI. L’ingresso nel diritto d’autore delle c.d. Information Technologies (IT): in particolare, software e banche dati. Il significato economico delle scelte normative pro-copyright: dalla esperienza nord-americana a quella europea. Copyright o

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brevetto? Dal software proprietario all’Open Source. Profili di policy distributiva e di soluzioni normative alternative.

XII. B) Diritto d’autore in ambiente digitale. In particolare, la circolazione di opere dell’ingegno e informazioni su Internet. Diritto all’esclusione e diritti di accesso: l’(instabile) equilibrio fra disciplina legale, protezioni contrattuali e protezioni tecnologiche (Digital Rights Management, DRM) dei contenuti protetti. Cenni alla “gestione collettiva” dei diritti d’autore, in particolare a proposito di opere c.d. multimediali. Il ruolo della SIAE e il problema, anche costituzionale, della sua esclusiva legale sulla intermediazione dei diritti d’autore.

XIII. La contraffazione on-line. Delimitazione “commerciale” della repressione? Cenni alla responsabilità degli “intermediari di rete”.

Parte quarta. L’innovazione commerciale. Valorizzazione dell’identità aziendale e sfruttamento del “plusvalore” pubblicitario dei marchi

XIV. La tutela del marchio dotato di rinomanza: lineamenti di una riforma europea. Profili essenziali e significato economico del superamento del limite della funzione distintiva.

XV. Segue. Le forme contrattuali dello sfruttamento del valore pubblicitario dei marchi. In particolare: licenze, merchandising, sponsorizzazioni. Quali effetti sulla concorrenza nel mercato? Quali sulla innovazione industriale? Quali sugli interessi dei consumatori?

XVI. Conclusioni e prospettive evolutive. Le istanze emergenti, sul piano internazionale, per un nuovo equilibrio fra incentivi all’innovazione, tutela della concorrenza, emergenze umanitarie, accesso alla cultura e all’informazione degli utenti. In particolare, lo “Intellectual Property in Transition Research Programme” e la “Development Agenda” della Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale (OMPI/WIPO).

Testi per la preparazione all’esame

Per gli studenti frequentanti: G. Ghidini, Profili evolutivi del diritto industriale:

proprietà intellettuale e concorrenza, Milano, Giuffrè, 2008, integrato dalla lettura del Codice della proprietà industriale (DLgs n. 30/2005 e successive modificazioni), della legge sul diritto d’autore (l. 633/1941 e successive modificazioni); dell’Accordo internazionale TRIPs (entrato in vigore il 1° gennaio 1995), tutti liberamente reperibili su Internet. Altri testi di riferimento verranno indicati durante il Corso.

Per gli Studenti non frequentanti: P. Auteri - G. Floridia - V. Mangini - G. Olivieri

- M. Ricolfi - P. Spada, Diritto industriale: proprietà intellettuale e concorrenza, Torino, Giappichelli.

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DIRITTO INDUSTRIALE (Disciplina della proprietà industriale e intellettuale) (crediti 6) [primo semestre] Prof. Silvia Giudici Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Il diritto industriale tratta della materia contenuta nel Codice della proprietà

industriale (D.lgs. 10 febbraio 2005, n. 30) e, in particolare, dei marchi d’impresa, delle invenzioni industriali, delle invenzioni biotecnologiche e dei modelli di utilità, delle denominazioni d’origine e indicazioni di provenienza, dei disegni o modelli e dei segreti d’azienda.

Il corso si concentra su alcuni di questi argomenti. Per l’a.a. 2012-2013 il corso è dedicato alle invenzioni industriali, ai modelli e ai

marchi. Il corso è strutturato in una prima parte generale di esposizione dei principi della

materia da parte del docente e in una seconda parte, dedicata alla discussione fra studenti e docente di casi pratici, con approfondimenti su singoli argomenti.

Il programma di esame per gli studenti che frequentano il corso sarà definito a

lezione. Si ricorda che il presente insegnamento non è alternativo al corso di Diritto

industriale (Innovazione e concorrenza) in programma per il secondo semestre, e anzi si consiglia la frequenza a entrambi i corsi.

Indicazione dei libri di testo per gli studenti non frequentanti

G. Sena, I diritti sulle invenzioni ed i modelli di utilità, Milano, Giuffrè, 2011; G. Sena, Il diritto dei marchi: marchio nazionale e marchio comunitario, Milano,

Giuffrè, 2007. Per tutti, studenti frequentanti e non: G. Sena - S. Giudici, Codice di diritto

industriale, Milano, Giuffrè, 2011.

DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Nerina Boschiero (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il corso si propone di fornire agli studenti una conoscenza approfondita dei problemi generali del diritto internazionale pubblico e, nel quadro di un corretto approccio metodologico, le nozioni principali del diritto internazionale privato e processuale.

Per quanto riguarda il diritto internazionale pubblico, cui vengono dedicati circa i due terzi del corso, i principali temi trattati sono: i soggetti, ivi compresa la successione di Stati e le organizzazioni internazionali; i diritti ed obblighi degli

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individui (diritti umani e diritto penale internazionale); la consuetudine, la sua rilevazione e codificazione, gli altri tipi di norme e i rapporti tra varie categorie di norme; il diritto dei trattati; l’uso della forza; la responsabilità; le controversie; i rapporti tra diritto internazionale e diritto interno. Verranno fatti frequenti riferimenti alla prassi delle corti e tribunali internazionali.

Per quanto attiene al diritto internazionale privato e processuale, cui si riserva circa un terzo del corso, i principali temi trattati sono: i problemi generali della determinazione della legge applicabile, la legge applicabile ai contratti, l’ambito della giurisdizione del giudice italiano e il valore degli atti giurisdizionali stranieri. Si dedicherà particolare attenzione al profilo, che oggi caratterizza la materia, costituito dalla pluralità di fonti, interne, internazionali e comunitarie e dai loro rapporti.

Indicazione di libri di testo per l’esame

T. Treves, Diritto internazionale, problemi fondamentali, Milano, Giuffrè, 2005 (i capitoli I e V non faranno oggetto d’esame, anche se la lettura ne è consigliata); oppure, B. Conforti, Diritto internazionale, Napoli, Esi, 2010, ultima edizione;

Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale privato e processuale. Parte generale

e contratti, Torino, Utet, 2010 (con l’eccezione della sez. II e III del cap. II, della sez. II del cap. V e delle parti I e II della sez. II del cap. VII).

Verranno organizzati dei seminari e moduli integrativi su temi parte del

programma. Coloro che li avranno frequentati, partecipando attivamente, saranno esentati dal portare all’esame la corrispondente parte del programma.

DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Luigi Fumagalli (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Oggetto e programma del corso

L’insegnamento del diritto internazionale fornisce il quadro d’insieme delle norme espresse dalla vita giuridica internazionale, comprensive sia di quelle che riguardano i rapporti di vertice tra gli Stati (diritto internazionale pubblico), sia di quelle che disciplinano i rapporti privati di carattere internazionale (diritto internazionale privato). Il diritto internazionale pubblico si muove poi su due piani diversi, il primo attinente alla determinazione delle regole che esauriscono la loro funzione nell’ambito dei soli rapporti fra gli Stati (e gli altri soggetti dell’ordinamento), il secondo contenente regole destinate a incidere sul modo di essere del diritto interno dei soggetti della Comunità internazionale. Questo secondo tipo di regole ha assunto via via sempre maggiore importanza e costituisce oggi un complesso imponente di norme immediatamente rilevante per la vita giuridica dei soggetti degli ordinamenti interni degli Stati.

Il programma del corso comprende, pertanto, lo studio della nozione ampia del diritto internazionale, delle fonti e dei soggetti dell’ordinamento internazionale

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dell’illecito e della responsabilità, dell’autotutela individuale e collettiva, dei mezzi di soluzione delle controversie, delle norme e degli strumenti destinati a incidere sugli ordinamenti interni degli Stati, delle varie forme di adattamento di questi ultimi al diritto internazionale. Infine comprende lo studio del diritto internazionale privato con riguardo alla disciplina vigente in Italia, posta della legge 31 maggio 1995 n. 218, e alle regole recate dai più significativi regolamenti comunitari in materia giurisdizione e riconoscimento delle sentenze straniere e di legge alle obbligazioni contrattuali e non contrattuali.

Indicazione di libri di testo per l’esame

1. Per il diritto internazionale pubblico: Carbone - Luzzatto - Santa Maria (a cura di), Istituzioni di diritto internazionale, Torino, Giappichelli, ultima edizione.

2. Per il diritto internazionale privato: Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale

privato e processuale. Vol. I. Parte generale e obbligazioni, 5ª ed., Torino, Utet, 2010.

3. Per i dati normativi da tenere presenti si raccomanda la consultazione di: Codice

di diritto internazionale pubblico, (a cura di Luzzatto - Pocar), Torino, Giappichelli, ultima edizione; e Legge di riforma del diritto internazionale privato e testi collegati (a cura di Clerici - Mosconi - Pocar), Milano, Giuffrè, ultima edizione.

Avvertenze

Nel sito internet del dipartimento, sezione avvisi, sono pubblicate le comunicazioni relative all’insegnamento. Le indicazioni relative agli esami per gli studenti frequentanti vengono date a lezione. Modulo integrativo (20 ore)

DIRITTO INTERNAZIONALE DELL’ECONOMIA (crediti 3) [primo semestre] Prof. Giulio Peroni

Il modulo integrativo al corso di Diritto internazionale (cattedra del Prof. L. Fumagalli) ha per oggetto lo studio dei principi ispiratori del diritto internazionale dell’economia posti a fondamento del cd. “nuovo ordine economico internazionale” e della cooperazione fra Stati in materia economica e commerciale.

Nella trattazione del tema in oggetto si approfondirà, in particolare, il ruolo e il funzionamento delle principali istituzioni internazionali (Fondo monetario internazionale, Banca mondiale, Organizzazione mondiale del commercio, Banca dei regolamenti internazionali, Banca centrale europea, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e Organizzazione mondiale del commercio) coinvolte nella gestione dell’economia “globalizzata”, anche alla luce degli effetti prodotti dalla crisi economico e finanziaria attualmente in corso. Particolare attenzione, inoltre, sarà dedicata all’attuale crisi della moneta unica (Euro) e all’attuale processo di riforma della governance economica sia a livello europeo sia internazionale.

Per il modulo, che ha frequenza obbligatoria, si seguirà il metodo seminariale, attraverso l’esame dei testi normativi e delle più significative pronunce

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giurisprudenziali intervenute sulla materia in oggetto. I testi di riferimento sono quelli indicati per il suindicato corso di Diritto internazionale, suindicato, limitatamente alla parte pubblicistica, mentre l’ulteriore materiale didattico verrà reso disponibile secondo modalità comunicate a lezione.

DIRITTO INTERNAZIONALE (crediti 9) [primo semestre] (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici)

Prof. Zeno Crespi Reghizzi Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Oggetto e programma del corso

L’insegnamento del diritto internazionale fornisce il quadro d’insieme delle norme espresse dalla vita giuridica internazionale, comprensive sia di quelle che riguardano i rapporti di vertice tra gli Stati (diritto internazionale pubblico), sia di quelle che disciplinano i rapporti privati di carattere internazionale (diritto internazionale privato). Il diritto internazionale pubblico si muove poi su due piani diversi, il primo attinente alla determinazione delle regole che esauriscono la loro funzione nell’ambito dei soli rapporti fra gli Stati (e gli altri soggetti dell’ordinamento), il secondo contenente regole destinate a incidere sul modo di essere del diritto interno dei soggetti della Comunità internazionale. Questo secondo tipo di regole ha assunto via via sempre maggiore importanza e costituisce oggi un complesso imponente di norme immediatamente rilevante per la vita giuridica dei soggetti degli ordinamenti interni degli Stati.

Il programma del corso comprende, pertanto, lo studio della nozione ampia del diritto internazionale, delle fonti e dei soggetti dell’ordinamento internazionale dell’illecito e della responsabilità, dell’autotutela individuale e collettiva, dei mezzi di soluzione delle controversie, delle norme e degli strumenti destinati a incidere sugli ordinamenti interni degli Stati, delle varie forme di adattamento di questi ultimi al diritto internazionale. Infine comprende lo studio del diritto internazionale privato con riguardo alla disciplina vigente in Italia, posta della legge 31 maggio 1995 n. 218, e alle regole recate dai più significativi regolamenti comunitari in materia di giurisdizione e riconoscimento delle sentenze straniere e di legge applicabile alle obbligazioni contrattuali e non contrattuali.

Indicazione di libri di testo per l’esame

1. Per il diritto internazionale pubblico: Carbone - Luzzatto - Santa Maria (a cura di), Istituzioni di diritto internazionale, 4a ed., Torino, Giappichelli, 2011.

2. Per il diritto internazionale privato: Mosconi - Campiglio, Diritto internazionale

privato e processuale. Vol. I. Parte generale e obbligazioni, 5ª ed., Torino, Utet, 2010.

3. Per i dati normativi da tenere presenti si raccomanda la consultazione di: Codice

di diritto internazionale pubblico, (a cura di Luzzatto - Pocar), Torino, Giappichelli,

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ultima edizione; e Legge di riforma del diritto internazionale privato e testi collegati (a cura di Clerici - Mosconi - Pocar), Milano, Giuffrè, ultima edizione.

Le indicazioni relative agli esami per gli studenti frequentanti vengono date a lezione.

DIRITTO INTERNAZIONALE PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]

Docente da nominare Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati

con avviso anche sul sito internet del Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale.

DIRITTO INTERNAZIONALE PRIVATO E PROCESSUALE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Stefania Bariatti Cattedra Jean Monnet di diritto internazionale privato comunitario

Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina

Oggetto del corso è l’approfondimento della disciplina dei rapporti privati internazionali, il cui quadro generale viene illustrato nel corso base di Diritto internazionale. Sul presupposto delle nozioni generali già acquisite, verranno approfonditi aspetti specifici in ordine all’ambito della giurisdizione italiana, all’applicazione delle norme di diritto internazionale privato, all’efficacia delle sentenze e degli atti stranieri in Italia e all’assistenza giudiziaria internazionale in materia civile, con particolare attenzione alle più significative realizzazioni e ai più recenti sviluppi della cooperazione giudiziaria in materia civile in ambito comunitario e dei lavori della Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato.

Programma del corso

Le fonti del diritto internazionale privato italiano: il diritto comune, le convenzioni internazionali, il diritto dell’Unione europea. Il c.d. spazio giudiziario europeo, la “comunitarizzazione” del diritto internazionale privato e processuale nel quadro del titolo IV del Trattato CE e il nuovo titolo V TFUE. La determinazione dell’ambito della giurisdizione degli Stati membri dell’Unione europea e la circolazione internazionale delle relative decisioni. L’attuazione del programma sul riconoscimento reciproco delle decisioni in materia civile e commerciale in ambito comunitario (2000), i programmi dell’Aja (2004) e di Stoccolma (2009). Gli atti dell’Unione europea basati sull’art. 81 TFUE (ex art. 65 del Trattato CE). I rapporti fra atti dell’Unione e convenzioni internazionali in materia di diritto internazionale privato e processuale. Le relazioni esterne dell’Unione europea in materia di diritto

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internazionale privato e processuale. I lavori della Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

Si richiede la conoscenza delle nozioni contenute nel manuale di Diritto internazionale privato e processuale che è stato oggetto dell’esame di Diritto internazionale.

Per la preparazione dell’esame sono consigliati:

1) Carbone, Lo spazio giudiziario europeo in materia civile e commerciale: da

Bruxelles I al Regolamento CE 805/2004, 6ª ed., Torino, Giappichelli, 2009; 2) Bariatti, Casi e materiali di diritto internazionale privato comunitario, 2ª ed.,

Milano, Giuffrè, 2009; 3) De Cesari, Diritto internazionale privato dell’Unione europea, Torino,

Giappichelli, 2011, limitatamente alle pp. 175-306. Per gli studenti frequentanti è previsto un appello speciale alla fine delle lezioni.

Avvertenza

All’esame è propedeutico l’esame di Diritto internazionale; si consiglia inoltre agli studenti di sostenere l’esame dopo aver superato l’esame di Diritto processuale civile e aver seguito il corso di Diritto dell’Unione europea.

Nell’ambito del corso sono organizzati seminari su “gli atti comunitari in materia

di relazioni familiari” (con attribuzione di 3 crediti formativi) e sono previste attività integrative di approfondimento (partecipazione a un’udienza presso la Corte di Giustizia delle Comunità europee, con attribuzione di relativi crediti formativi. Il corso afferisce al Polo europeo Jean Monnet avente sede presso l’Università degli Studi di Milano (www.eurojus.it).

DIRITTO PARLAMENTARE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Francesca Biondi Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Finalità e oggetto del corso

Il corso ha per oggetto lo studio del diritto costituzionale parlamentare e mira all’approfondimento dei principi costituzionali che regolano l’organizzazione, il funzionamento e l’attività delle Camere. Si propone di fornire allo studente le nozioni giuridiche fondamentali e gli strumenti per comprendere il complesso dei rapporti politico-istituzionali che si sviluppano all’interno delle assemblee legislative, tra queste e gli altri organi dello Stato.

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Caratteristiche del corso

Il corso ha carattere seminariale, in quanto si propone di affrontare le principali questioni poste dal diritto parlamentare attraverso l’analisi di casi e pronunce della Corte costituzionale e della prassi parlamentare.

Agli studenti frequentanti sarà pertanto richiesta una partecipazione attiva alle lezioni attraverso lo studio dei casi di maggiore attualità o più controversi.

Verso la fine del corso (presumibilmente nel mese di novembre) verrà organizzata una visita al Parlamento.

Programma

I temi che saranno oggetto di specifico approfondimento riguarderanno: - le fonti del diritto parlamentare - la legge elettorale e la verifica delle elezioni - l’organizzazione del Parlamento, con particolare attenzione al ruolo del

Presidente di Assemblea - la programmazione dei lavori - il procedimento legislativo, con particolare attenzione al procedimento di

conversione dei decreti-legge e di approvazione della legge stabilità - gli strumenti conoscitivi e ispettivi e gli strumenti di indirizzo - lo status di parlamentare e la giurisprudenza costituzionale in tema di prerogative

parlamentari

Modalità dell’esame

Per gli studenti frequentanti il corso ha carattere seminariale e l’esame sarà sostenuto ragionando sui casi e le pronunce della Corte costituzionale analizzate a lezione.

Il programma dettagliato e i materiali (compresi i testi dei regolamenti parlamentari) saranno reperibili sulla piattaforma Ariel del sito dell’Università.

Manuale di riferimento: N. Lupo – L. Gianniti, Corso di diritto parlamentare, Bologna, Il Mulino, 2008.

Gli studenti non frequentanti dovranno preparare l’esame sul manuale redatto da N. Lupo – L. Gianniti, Corso di diritto parlamentare, Bologna, Il Mulino, 2008, ad eccezione del paragrafo 6.7 del Capitolo VIII, che dovrà essere sostituito con una dispensa pubblicata sul sito Ariel nella sezione “Lezioni e altri materiali di studio”.

Inoltre, il paragrafo 4 del capitolo V deve essere integrato con lo studio della sentenza della Corte costituzionale n. 277 del 2011 e il paragrafo 6.5 del Capitolo 8 con lo studio della sentenza della Corte costituzionale n. 22 del 2012.

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DIRITTO PENALE (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Emilio Dolcini (Lettere A-D)

Prof. Fabio Basile (Lettere E-N)

Prof. Gian Luigi Gatta (Lettere O-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma del corso

I corsi avranno per oggetto: 1) legittimazione e compiti del diritto penale; 2) le fonti; 3) i limiti all’applicabilità della legge penale; 4) la sistematica del reato; 5) il fatto; 6) l’antigiuridicità e le cause di giustificazione; 7) la colpevolezza; 8) la punibilità; 9) il tentativo e il concorso di persone nel reato; 10) unità e pluralità dei reati; 11) il reato circostanziato; 12) il sistema sanzionatorio (pene e misure di sicurezza) e la commisurazione della pena; 13) la responsabilità da reato degli enti.

Seminari

Il corso di lezioni verrà affiancato da seminari, destinati agli studenti delle tre cattedre (A-D/E-N/O-Z), che si svolgeranno secondo un calendario che verrà comunicato dopo l’inizio del corso. La frequenza attiva ai seminari consente l’acquisizione di 3 cfu (attività pratiche).

Libro di testo

G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, 4ª ed., Milano, Giuffrè, 2012.

Codice consigliato

G. Marinucci – E. Dolcini, Codice penale e norme complementari, 3ª ed., Milano, Giuffrè, 2012 (disponibile da settembre 2012).

Modalità d’esame

L’esame si svolgerà in forma orale.

Le informazioni, gli avvisi e i materiali relativi ai corsi sono reperibili: per i corsi A-D ed E-N nel sito internet del Dipartimento “C. Beccaria” (http://users.unimi.it/beccaria/); per il corso O-Z nella piattaforma Ariel del sito Unimi (http://ariel.unimi.it/User/Default.aspx).

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DIRITTO PENALE (crediti 9) [secondo semestre] (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici)

Prof. Gian Luigi Gatta

Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma del corso

Il corso ha come obiettivo l’acquisizione delle nozioni fondamentali della parte generale del diritto penale (i principi e gli istituti comuni a tutti i reati, o a categorie più o meno ampie), e si prefigge altresì di delineare un quadro essenziale della parte speciale (il catalogo dei reati, vale a dire dei fatti che l’ordinamento giuridico punisce con la comminatoria di una pena).

Nel corso delle lezioni la parte generale e la parte speciale saranno poste in continua e reciproca relazione dialettica, con una costante attenzione alla casistica giurisprudenziale relativa alle più diverse ipotesi di reato, che rappresenterà il banco di prova sul quale delineare gli istituti di parte generale e saggiare i relativi principi.

Il corso, in particolare, si articolerà di due parti. La prima parte avrà per oggetto lo studio della parte generale. Dopo

un’introduzione, nella quale si soffermerà l’attenzione sulla legittimazione e sui compiti del diritto penale, saranno presi in esame la legge penale (fonti e limiti di applicabilità) e il reato (analisi sistematica ed esame degli elementi costitutivi: fatto, antigiuridicità, colpevolezza, punibilità). Ci si soffermerà quindi sulle forme di manifestazione del reato (tentativo e concorso di persone) e si accennerà infine al sistema sanzionatorio (pene e misure di sicurezza).

La seconda parte del corso presenterà agli studenti una panoramica della parte speciale (sistematica dei Libri II e III del codice penale e sguardo d’insieme sulle principali norme penali complementari). Le lezioni ruoteranno attorno all’esame di casi giurisprudenziali discussi assieme al docente, relativi a talune delle figure di reato di maggior rilievo per la prassi (comprese, ad es., tra i delitti contro la pubblica amministrazione, l’amministrazione della giustizia, la persona, e il patrimonio).

Le lezioni saranno affiancate da alcuni seminari, secondo un calendario che sarà comunicato dopo l’inizio del corso.

Le informazioni, gli avvisi e i materiali relativi al corso sono reperibili nella piattaforma Ariel del sito Unimi al seguente indirizzo internet: http://ariel.unimi.it/User/Default.aspx

Testi per la preparazione dell’esame

G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale. Parte generale, 4a ed., Milano, Giuffrè, 2012;

G. Marinucci - E. Dolcini (con la collaborazione di A. Della Bella e G. L. Gatta), Codice penale e norme complementari, 3a ed., Milano, Giuffrè, 2012. Modalità d’esame

Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame con i testi sopraindicati, limitatamente alle sole parti che saranno indicate a lezione, nonché con gli appunti e i

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materiali distribuiti dal docente. Potranno inoltre sostenere una prova intermedia scritta, a metà del corso, e una successiva integrazione orale, limitata a una parte del programma.

Per gli studenti non frequentanti l’esame si svolgerà esclusivamente in forma orale e dovrà essere preparato con i testi sopraindicati.

DIRITTO PENALE PROGREDITO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Carlo Enrico Paliero Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Politica criminale e sistematica del diritto penale

Oggetto del corso è l’approfondimento del vigente sistema penale (sostanziale) sotto il profilo strutturale e funzionale, ponendo quindi in relazione dialettica la sistematica così ricostruita con i principi e le finalità proprie di una politica criminale costituzionalmente orientata (espressiva dello Stato sociale di diritto).

Il corso si articolerà in una Parte generale e in una Parte speciale. Parte generale

1. Funzioni e limiti del diritto penale 1.1. Le funzioni della norma penale (paradigmi imperativistici, paradigmi

normativistici e paradigmi funzionalistici) e le funzioni della sanzione penale (paradigmi generalpreventivi vs. paradigmi specialpreventivi)

1.2. Il diritto penale come limite invalicabile della politica criminale: i fondamenti costituzionali del diritto penale

1.3. Il tipo penale come limite garantista formale del funzionalismo penale; la tutela del bene giuridico come limite garantista sostanziale del funzionalismo penale 2. Funzioni e principi della politica criminale

2.1. La politica criminale come limite razionale del diritto penale 2.2. La funzione generale della politica criminale: la rielaborazione formalizzata

dei conflitti sociali 2.3. L’oggetto della politica criminale: la criminalità e la sua definizione 2.4. I limiti della politica criminale: principio di laicità e principio di umanità 2.5. Le funzioni specifiche della politica criminale e i principi che le governano:

principio di necessità; principio di effettività, principio di economia 2.6. Le dinamiche politico-criminali: consenso sociale e diritto penale; il fenomeno

della selezione penale; dinamiche sociali e legislazione penale

3. Politica criminale e sistematica del reato

3. 1. Il fatto tipico

3.1.1. La struttura del fatto tipico come illecito a modalità di lesione e come illecito personalistico (disvalore della condotta, disvalore dell’evento, disvalore dell’intenzione)

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3.1.2. I confini estremi della tutela del bene giuridico: i reati associativi e i reati a consumazione anticipata

3.1.3. Doveri di tutela del bene giuridico o doveri di fedeltà? I reati propri e i reati d’obbligo.

3.2. L’antigiuridicità 3.2.1. Collocazione e ruolo dell’antigiuridicità 3.2.2. Dinamiche sociali e funzioni delle scriminanti 3.2.3. Natura e struttura delle scriminanti paradigmatiche 3.3 La colpevolezza 3.3.1. Contenuto e funzione della colpevolezza 3.3.2. La colpevolezza come fondamento e la colpevolezza come criterio di

imputazione 3.3.3. Paradigmi di colpevolezza: naturalistico, normativo, funzionalistico 3.4. Sistematica del reato e paradigmi politico-criminali: oggettivismo vs

soggettivismo nel diritto penale Parte Speciale

Strutture del tipo e funzione politico-criminale dei delitti contro il patrimonio.

Testi per la preparazione dell’esame

C. E. Paliero, Codice penale e normativa complementare 2011/2012, Milano Cortina, 2011.

Inoltre: per gli studenti non frequentanti: G. Marinucci - E. Dolcini, Corso di

diritto penale, Milano Giuffrè, 2001, pagine 5-613; F. Mantovani, Diritto penale. II. Parte speciale. Delitti contro il patrimonio,

Padova, Cedam, ultima edizione. Per gli studenti frequentanti: Oggettivismo e soggettivismo nel diritto penale

italiano – Lezioni del corso, (a cura di Consulich-Perini) Milano, Cuem, 2006; C. Roxin, Politica criminale e sistema del diritto penale (a cura di S. Moccia),

Napoli, Esi, 2001, pp. 37-79; 109-173; F. Mantovani, Diritto penale. II. Parte speciale. Delitti contro il patrimonio,

Padova, Cedam, ultima edizione (limitatamente alle parti che verranno indicate durante il corso).

Nel corso del semestre di lezioni verrà tenuta una prova scritta facoltativa, su una

parte del programma, riservata ai soli frequentanti e verranno organizzati dei seminari di approfondimento sulla parte speciale.

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DIRITTO PENALE PARTE SPECIALE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Fabio Basile Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma del corso

Il corso è destinato a studenti che già posseggano solide nozioni di base in diritto penale, e ha come obiettivo fondamentale lo studio dei delitti contro la persona.

Tale settore della parte speciale costituirà una ‘palestra’ all’interno della quale gli studenti saranno chiamati a mettere gli strumenti concettuali e l’arsenale argomentativo, offerti dalla ‘teoria generale’ del diritto penale, al servizio dell’analisi e dell’applicazione pratica di singole figure di reato.

Lo studio dei delitti contro la persona sarà, pertanto, condotto – oltre che sulla base dei testi di dottrina sotto indicati – sulla scorta della lettura e dell’analisi di alcune pronunce giurisprudenziali.

Gli studenti, frequentanti e non frequentanti, troveranno i materiali integrativi obbligatori per la preparazione dell’esame (appelli da giugno 2013 a febbraio 2014) sul sito della didattica online di UniMi: http://ariel.unimi.it/User/Default.aspx

sito didattico: Diritto penale (parte speciale); sezione: Contenuti

Per la proficua frequenza del corso e, comunque, per la efficace preparazione dell’esame è inoltre fondamentale la conoscenza degli istituti di parte generale del diritto penale. Si raccomanda quindi a studenti, frequentanti e non frequentanti, il ripasso sistematico di un manuale di parte generale. La conoscenza degli istituti di parte generale più direttamente e frequentemente coinvolti nello studio dei delitti contro la persona (a mero titolo di esempio: il dolo e la colpa; le cause di giustificazione; la responsabilità oggettiva; il tentativo; il concorso di persone nel reato; il nesso di causalità; le circostanze del reato, etc.) potrà essere oggetto di verifica durante l’esame finale.

L’esame consisterà in una prova orale, durante la quale il candidato sarà, tra l’altro, chiamato a commentare uno dei casi concreti cui si riferiscono le pronunce giurisprudenziali di cui si è detto sopra.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

F. Viganò (a cura di), Reati contro la persona, in Trattato teorico-pratico di diritto

penale, Torino, Giappichelli, 2010 (pp. XVIII-322). Per i soli studenti frequentanti saranno fornite indicazioni specifiche in relazione al criterio di studio del citato manuale, previa selezione di talune parti oggetto di particolare approfondimento.

G. Marinucci - E. Dolcini, Manuale di diritto penale, Parte generale, 4ª ed., Milano, Giuffrè, 2012 (per il ripasso della parte generale),

Sentenze caricate sul sito http://users.unimi.it/beccaria/index.php/materiale-didattico, insegnamento Basile – penale parte speciale.

Un codice penale aggiornato (si consiglia: G. Marinucci – E. Dolcini, Codice

penale e norme complementari, 3ª ed., Milano, Giuffrè, 2012).

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DIRITTO PENALE COMMERCIALE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Carlo Benussi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Parte generale

1. Comportamenti economici e responsabilità penale: 1.1. i soggetti attivi e la paradigmatica delle condotte criminose: (reati propri vs

reati comuni), (reati di condotta, reati d’obbligo, reati di omesso impedimento); 1.2. le forme tipiche di imputazione soggettiva: (a) responsabilità ‘diretta’ e

responsabilità ‘delegata’; (b) responsabilità penale della persona fisica vs responsabilità penale della persona giuridica.

Parte speciale

1. Il diritto penale fallimentare: le fattispecie di bancarotta. 2. Il diritto penale societario: i reati di false comunicazioni, l’ostacolo all’attività di

vigilanza e i reati di infedeltà. 3. Il diritto penale dei mercati finanziari: l’ostacolo alle funzioni di vigilanza della

Consob, il falso in prospetto, la falsità nelle relazioni o nelle comunicazioni delle società di revisione, l’abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione del mercato.

Nell’ambito del corso saranno organizzati dei seminari di approfondimento con

partecipazione attiva degli studenti frequentanti.

Testi per la preparazione dell’esame

R. Zannotti, Il nuovo diritto penale dell’economia, Milano, Giuffrè, 2008 (pp. 1-212; 271-322; 375-449); gli studenti non frequentanti dovranno integrare la preparazione con la parte relativa ai reati a tutela del capitale sociale (pp. 213-270);

C. Pedrazzi - A. Alessandri - L. Foffani - S. Seminara - G. Spagnolo, Manuale di

diritto penale dell’impresa. Parte generale e reati fallimentari, edizione ridotta, Bologna, Monduzzi, 2003 (pp. 99-178; 213-216); gli studenti non frequentanti dovranno integrare la preparazione con la parte relativa ai reati fallimentari (pp. 178-211).

DIRITTO PENITENZIARIO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Luca Lupária Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Il corso ha per oggetto l’analisi del complesso di norme che attengono alle

modalità di esecuzione delle sanzioni penali detentive e alla applicazione della custodia cautelare in carcere. Particolare attenzione viene riservata al sistema delle

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garanzie costituzionali e alle implicazioni di natura sovranazionale. Lo studio della disciplina viene completato dall’esame del panorama comparativo. Programma

Le matrici costituzionali e il quadro internazionale. Il diritto penitenziario tra dimensione legislativa e realtà operativa. I soggetti dell’amministrazione penitenziaria e la magistratura di sorveglianza. Il trattamento penitenziario. Il trattamento dei collaboratori di giustizia e dei tossicodipendenti. Le misure alternative alla detenzione. Il procedimento di sorveglianza nelle sue linee evolutive. Il modello ordinario. I procedimenti atipici e quelli incidentali. Il reclamo. L’imputato detenuto.

Testo consigliato

P. Corso (a cura di), Manuale della esecuzione penitenziaria, Bologna, Monduzzi, ultima edizione (esclusi i capitoli XI e XII).

È necessario disporre di un testo legislativo aggiornato.

Avvertenze

Per gli studenti frequentanti saranno previste modifiche al programma d’esame. Verranno svolte attività didattiche integrative. È previsto un modulo di

approfondimento monografico con attribuzione di crediti formativi.

DIRITTO PRIVATO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Albina Candian Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Nell’a.a. 2012-2013 il corso è dedicato ai grandi sistemi giuridici contemporanei.

Una particolare attenzione sarà dedicata al tema del diritto privato europeo.

Esami

Gli esami si svolgono secondo il calendario programmato in un’unica prova orale.

Moduli integrativi

Si avvisano gli studenti che il corso di diritto privato comparato ha attivato i seguenti moduli integrativi a carattere seminariale: 1) Presidi di legalità e strumenti

di controllo a tutela dei mercati finanziari. Dimensione nazionale ed internazionale

della tutela. 2) I sistemi giuridici di Russia, Cina ed India. Introduzione e confronto.

La frequenza di ciascun seminario dà diritto all’attribuzione di 3 crediti formativi.

Tesi di laurea

Per l’assegnazione della tesi di laurea in Diritto privato comparato è necessario presentare domanda scritta indicando: nome e cognome e numero di matricola; numero esami mancanti al completamento dei corsi; votazione ottenuta in diritto

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privato comparato; lingue conosciute. Le assegnazioni avvengono tre volte l’anno nei mesi di: novembre, febbraio, giugno.

Testi per la preparazione dell’esame

1. A. Candian - A. Gambaro, Casi e materiali per un corso di diritto privato

comparato, Torino, Giappichelli, 2007; 2. A. Gambaro - R. Sacco, Sistemi giuridici comparati, 3ª ed., Torino, Utet.

Lettura consigliata

R. Sacco, Che cos’è il diritto comparato, Milano, Giuffrè, 1992.

DIRITTO PRIVATO COMPARATO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Carlo Marchetti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Il contratto negli Stati Uniti e in Inghilterra

Il corso, che si articolerà in una struttura seminariale, avrà, anzitutto, per oggetto lo studio in chiave comparatistica dei principali modelli contrattuali in Europa. Allo scopo, verranno ricercate e ripercorse le matrici culturali proprie dei modelli contrattuali dominanti nei principali sistemi giuridici di common law e civil law, verificandone punti di vicinanza e peculiarità. Tale ricerca verrà peraltro condotta anche alla luce del processo europeo volto all’edificazione di un diritto contrattuale comune.

Il corso, quindi, si concentrerà sulla disciplina dei contratti vigente negli Stati Uniti e in Inghilterra, disciplina che verrà studiata soprattutto con la presentazione e la discussione di casi giurisprudenziali che verranno messi a disposizione della classe.

Nel corso della discussione verranno messi in luce i punti di vicinanza o di divergenza con la disciplina italiana, verificando le ragioni di tali differenze.

Considerata l’assenza di opere in lingua italiana organicamente dedicate ai profili e alle problematiche oggetto del corso, verranno volta a volta segnalati e messi a disposizione i materiali di studio suggeriti.

Avvertenza

È indispensabile, per poter sostenere l’esame, aver frequentato le lezioni e una sufficiente padronanza della lingua inglese.

DIRITTO PROCESSUALE CIVILE (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Elena Merlin (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina

201

Il corso ha per oggetto i principi relativi alla funzione giurisdizionale civile e le regole di svolgimento del processo civile, come disciplinate nei libri I e II del codice di procedura civile. Esso si propone essenzialmente di introdurre lo studente a una visione dinamica dei diritti soggettivi sostanziali visti nel momento della tensione verso la richiesta di tutela giurisdizionale e a una conoscenza approfondita soprattutto nella parte generale, intesa come insieme di principi costituenti la teoria generale del processo.

Programma del corso

Il programma comprende: I) Principi costituzionali sulla funzione giurisdizionale - L’azione e l’eccezione - Le condizioni dell’azione - I presupposti processuali - La domanda giudiziale - La connessione di azioni - Il litisconsorzio - Il giudicato - La nullità degli atti processuali; II) Il processo di cognizione di primo grado; III) Le impugnazioni.

Testi consigliati

1) F. P. Luiso, Diritto processuale civile, Vol. I e II, Milano, Giuffrè, ultima edizione.

2) oppure, Consolo, Spiegazioni di diritto processuale civile, voll. I e II, Torino, Giappichelli, ultima edizione, per la prima parte e per la seconda parte F. P. Luiso, Diritto processuale civile, vol. II, Milano, Giuffrè, ultima edizione.

3) Gli studenti frequentanti potranno utilizzare, in alternativa e a loro scelta, integrandone la lettura con gli appunti delle lezioni, anche i seguenti testi: E. T. Liebman, Manuale di diritto processuale civile. Principi, Milano, Giuffrè, 2007, ultima edizione con appendice di aggiornamento, e G. Tarzia, Lineamenti del

processo civile di cognizione, Milano, Giuffrè, ultima edizione. Si segnala allo studente la necessità di seguire la preparazione sui manuali dando

immediatamente lettura delle norme del codice di procedura civile e del codice civile via via citate, nonché di verificare la padronanza delle nozioni e degli istituti di diritto privato che sono spesso implicate nell’esposizione dei manuali.

Il corso potrà essere integrato con la frequenza dei seminari organizzati sui casi giurisprudenziali, secondo le indicazioni che saranno date dal docente durante il corso

La prof. Merlin riceve gli studenti il venerdì alle ore 15.00. Il tutorato per gli studenti è svolto dal Dott. Albert Henke, il giovedì dalle ore

11.00 alle ore 13.00, con esclusione dei mesi di luglio e agosto.

DIRITTO PROCESSUALE CIVILE (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Guerino Guarnieri (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina

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La disciplina ha per oggetto i principi relativi alla funzione giurisdizionale in materia civile e il regime del processo civile.

Programma del corso

Il programma comprende: 1) le nozioni e i principi fondamentali del processo civile italiano; 2) il processo ordinario di cognizione di primo grado; 3) i mezzi di impugnazione.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

Liebman, Manuale di diritto processuale civile, Principi, 7ª ed., Milano, Giuffrè, 2007;

Tarzia, Lineamenti del processo civile di cognizione, Milano, Giuffrè, ultima ed. (comprensiva della riforma del processo civile attuata con legge del 18 giugno 2009 n. 69);

oppure, in alternativa, Mandrioli, Diritto processuale civile, voll. I e II, 21ª ed. a cura di Carratta, Torino, Giappichelli, 2011 (o altra successiva).

Avvertenza

È indispensabile l’utilizzazione di un codice di procedura civile aggiornato. Gli studenti potranno integrare il corso con la frequenza dei seminari organizzati

presso la prima cattedra. Il prof. Guarnieri riceve gli studenti il venerdì dalle ore 10.30 alle ore 12.30.

DIRITTO PROCESSUALE CIVILE PROGREDITO (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Achille Saletti Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina

La disciplina ha per oggetto il processo del lavoro nonché i principali procedimenti speciali disciplinati nel libro IV del codice di procedura civile e in leggi speciali.

L’insegnamento della materia si svolgerà, in linea di principio, a livello istituzionale, ma sarà particolarmente approfondito con riguardo ai procedimenti cautelari. Programma del corso

1. Il processo del lavoro. 2. I procedimenti speciali disciplinati nel libro IV del codice di procedura civile, ai

titoli I e II (limitatamente ai capi I e VI). 3. Il procedimento per la cessazione degli effetti del matrimonio.

Libri di testo consigliati per la preparazione dell’esame

Esame da 9 cfu

203

Camoglio – Ferri – Taruffo, Lezioni sul processo civile, 5ª ed., Il Mulino, Bologna, 2011, vol. II, pp. 85-245;

AA.VV., Il processo cautelare, a cura di Tarzia e Saletti, 4ª ed., Cedam, Padova, 2011, (capitoli I-XIII, pp. 1-580).

Esame da 6 cfu

Camoglio – Ferri – Taruffo, Lezioni sul processo civile, 5ª ed., Il Mulino, Bologna, 2011, vol. II, pp. 13-245;

Saletti, Il nuovo regime delle misure cautelari e possessorie, Cedam, Padova, 2006.

Avvertenze pratiche

Il corso base di Diritto processuale civile è propedeutico rispetto al presente. Le materie oggetto di tale corso, potranno costituire oggetto di interrogazione, in

riferimento ai temi del presente corso. È indispensabile la conoscenza dei testi normativi oggetto del corso e

l’utilizzazione di un codice di procedura civile aggiornato al 2012.

È previsto lo svolgimento di due tipi di seminari facoltativi: l’uno, dedicato all’approfondimento di casi giurisprudenziali, parallelamente ai temi affrontati nel corso; l’altro, dedicato alla redazione degli atti processuali oggetto del corso.

Gli studenti che frequenteranno con esito positivo i seminari dell’uno o dell’altro tipo, avranno diritto a fruire dei 3 crediti addizionali previsti per le “altre attività”.

Il prof. Saletti riceve gli studenti il martedì alle ore 11.30.

DIRITTO PROCESSUALE CIVILE COMPARATO (crediti 6) [secondo semestre]

Docente da nominare Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati

con avviso sul sito internet del Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale.

DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Novella Galantini (Lettere A-D) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma del corso

Il corso avrà per oggetto la disciplina del processo penale contenuta nel codice di procedura penale del 1988. A una preliminare disamina del sistema ordinamentale seguirà l’analisi in dettaglio della normativa codicistica secondo una lettura

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costituzionalmente orientata alla luce dell’art. 111 Cost. nella sua formulazione a tutela del giusto processo.

Premesso uno schema sullo svolgimento del rito nelle sue diverse forme (tribunale collegiale, tribunale in composizione monocratica, giudice di pace), saranno trattati i seguenti temi: soggetti e parti (giudice, pubblico ministero, polizia giudiziaria, persona sottoposta alle indagini e imputato, difensore, offeso dal reato, parte civile); diritto delle prove (disposizioni generali, mezzi di prova e di ricerca della prova); misure cautelari personali e reali; indagini preliminari e indagini difensive; funzioni del giudice per le indagini preliminari; incidente probatorio; chiusura delle indagini preliminari (archiviazione, esercizio dell’azione penale); udienza preliminare; procedimenti speciali; dibattimento; impugnazioni; giudicato penale e suoi effetti.

Gli argomenti verranno trattati anche sulla base della giurisprudenza costituzionale e di legittimità.

Seminari

Il corso sarà integrato da seminari su specifici temi che verranno indicati all’inizio delle lezioni.

La frequenza e la partecipazione ai seminari potranno dar luogo alla attribuzione di crediti.

Indicazione del libro di testo per l’esame

Al fine della preparazione dell'esame è necessario lo studio delle seguenti parti del testo consigliato, AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010: (Introduzione

- Soggetti - Atti - Prove - Misure cautelari personali e reali - Indaginipreliminari - Udienza

preliminare - Procedimenti speciali - Giudizio ordinario (tribunalecollegiale e monocratico) -

Giudice di pace, pp. 3- 673; Impugnazioni e giudicato, pp. 733- 852)

Il manuale deve essere affiancato da un codice di procedura penale aggiornato. La prof. Galantini riceve gli studenti il giovedì alle ore 16.00.

Cambio cattedra

Il cambio di cattedra è consentito sulla base di motivi documentati riguardanti l’impossibilità di frequentare le lezioni. La richiesta deve essere presentata entro l’inizio del corso.

DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre] Prof. Daniela Vigoni (Lettere E-N/O-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma del corso

Il corso si propone di affrontare, nelle linee istituzionali, l’attuale assetto del procedimento penale, quale risulta dalla disciplina codicistica, nella dimensione

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statica relativa ai soggetti, agli atti e alle prove, nelle diverse articolazioni in fasi e gradi, e in materia di libertà personale.

Particolare attenzione sarà dedicata al profilo dinamico, e perciò: alla sequenza del procedimento ordinario (indagini preliminari, udienza preliminare, giudizio); alle varianti proposte dai riti alternativi (giudizio abbreviato, applicazione della pena su richiesta delle parti, giudizio direttissimo, giudizio immediato, decreto penale di condanna); ai giudizi d’impugnazione ordinari (appello, ricorso per cassazione) e straordinari (revisione, ricordo straordinario per cassazione).

Il corso sarà integrato da seminari, secondo temi e modalità che verranno indicati

all’inizio delle lezioni. È indispensabile l’utilizzo di un codice di procedura penale aggiornato.

Testo consigliato per l’esame

Al fine della preparazione dell'esame è necessario lo studio delle seguenti parti del testo consigliato, AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, 2010 (Introduzione

- Soggetti - Atti - Prove - Misure cautelari personali e reali - Indagini preliminari - Udienza

preliminare - Procedimenti speciali - Giudizio ordinario (tribunale collegiale e monocratico) -

Giudice di pace, pp. 3- 673; Impugnazioni e giudicato, pp. 733-852).

DIRITTO PROCESSUALE PENALE (crediti 9) [secondo semestre] (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici)

Prof. Luca Lupária Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità

Lo studio del processo penale viene svolto anzitutto sul piano normativo per ricostruire, alla luce delle norme costituzionali e delle Convenzioni internazionali sui diritti umani, gli istituti disciplinati dal codice di procedura penale. È poi preso in considerazione anche il diritto vivente, desunto dalla giurisprudenza e dalla prassi che plasmano nella realtà operativa le attività mediante le quali pubblico ministero, imputato, difensore e giudice contribuiscono in vario modo a stabilire se un fatto ipotizzato come penalmente rilevante costituisca o meno un reato e renda necessaria l’applicazione di una pena nei confronti di chi lo ha commesso. La procedura penale deve inoltre essere integrata mediante l’analisi dei problemi di ordinamento giudiziario che ne condizionano l’effettivo funzionamento (posizione del pubblico ministero, indipendenza dei giudici, effettività della assistenza tecnica).

Programma d’esame

1) Il processo penale: modelli a confronto e principi costituzionali. - La legge processuale penale nello spazio e nel tempo - I soggetti processuali: il giudice; il pubblico ministero; l’imputato; la persona sottoposta alle indagini; la parte civile; la

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persona offesa; il responsabile civile; la persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria - I rapporti tra giudizio penale e giudizio civile.

2) L’atto processuale penale - Le specie di invalidità: inesistenza; nullità; inutilizzabilità; inammissibilità - Il procedimento probatorio - Il diritto alla prova - I mezzi di prova - I mezzi di ricerca della prova - Il principio del libero convincimento del giudice.

3) Le misure precautelari e le misure cautelari - Il sistema delle impugnazioni e il giudicato cautelare - Le misure cautelari reali.

4) Le indagini preliminari - Le indagini difensive - L’udienza preliminare - I procedimenti speciali: il giudizio abbreviato; l’applicazione della pena su richiesta delle parti; il procedimento per decreto; il giudizio direttissimo; il giudizio immediato - Il dibattimento: gli atti del predibattimento; gli atti del dibattimento; gli atti successivi al dibattimento - Il procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica e la disciplina del procedimento con citazione diretta - Il procedimento davanti al giudice di pace.

5) Le impugnazioni in generale - L’appello - Il ricorso per cassazione - La revisione - Il giudicato penale.

Testo per la preparazione dell’esame AA.VV., Procedura penale, Torino, Giappichelli, ultima edizione. Vanno esclusi i

capitoli relativi al processo agli enti, al procedimento minorile e alla cooperazione

internazionale. È indispensabile l’uso di un codice di procedura penale aggiornato. Gli studenti frequentanti dovranno preparare l’esame con il testo sopraindicato,

limitatamente alle sole parti che saranno individuate a lezione, nonché con gli appunti e i materiali distribuiti dal docente e gli eventuali testi integrativi che verranno segnalati.

DIRITTO PROCESSUALE PENALE COMPARATO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Elena Zanetti Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma del corso

Parte generale

Premessi cenni in tema di metodologia e di finalità della comparazione, il corso verterà, in primo luogo, sulla disamina dell’evoluzione storica e dei principi posti a fondamento dei modelli di common law e di civil law. Svilupperà, quindi, l’analisi in chiave comparatistica delle discipline processuali vigenti in Italia, Francia, Inghilterra e Stati Uniti, avendo specifico riguardo allo svolgersi del rito nella fase preliminare, nel giudizio e in sede di impugnazione.

Il confronto riguarderà, in particolare, le peculiarità emergenti sul piano ordinamentale nei diversi sistemi considerati: costituiranno, quindi, oggetto di espressa trattazione i rapporti tra organi d’accusa e di giudizio, le garanzie difensive dell’imputato, i criteri di esercizio dell’azione penale e la giustizia negoziata.

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Verranno, inoltre, trattati i temi relativi ai rapporti tra indagini e dibattimento e alle regole in materia di prova, anche nella prospettiva della nozione di “giusto processo”.

Parte speciale

La parte speciale sarà dedicata all’approfondimento di specifici temi che verranno indicati durante il corso e che saranno trattati con l’ausilio di materiale integrativo.

Libri di testo per l’esame

E. Amodio, Processo penale, diritto europeo e common law: dal rito inquisitorio

al giusto processo, Milano, Giuffré, 2003 (pp. 1- 98); M. G. Aimonetto, voce Processo penale francese, in Enciclopedia del diritto –

Annali, vol. II, tomo I, Milano, Giuffrè, 2008 (pp. 723 – 744); V. Fanchiotti, voce Processo penale statunitense, in Enciclopedia del diritto –

Annali, vol. II, tomo I, Milano, Giuffrè, 2008, (pp. 808 – 831); V. Patanè, voce Processo penale inglese, in Enciclopedia del diritto – Annali, vol.

II, tomo I, Milano, Giuffrè, 2008 (pp. 744 – 778). Letture consigliate:

E. Amodio – M. C. Bassiouni (a cura di), Il processo penale negli Stati Uniti

d’America, Milano, Giuffrè, 1998 (ad esclusione dei saggi nn. 1 e 2 del cap. I, del saggio n. 3 del cap. III e dei saggi nn. 1, 3, 4 e 5 del cap. IV);

N. Galantini, Profili della giustizia penale francese, Torino, Giappichelli, 1995; R. Gambini Musso (a cura di), Il processo penale statunitense. Soggetti e atti, 3ª

ed., Torino, Giappichelli, 2009 (limitatamente ai capitoli 1 e 2 (pp. 1 – 87). Ai fini del superamento dell’esame è necessaria la conoscenza della normativa

processuale italiana. Gli studenti frequentanti potranno sostenere l’esame sulla base di un programma

differenziato che potrà essere concordato con il docente all’inizio del corso.

DIRITTO PROCESSUALE PENALE PROGREDITO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Piermaria Corso Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma e finalità del corso

Il programma del corso, che implica la conoscenza del sistema processuale delineato dalle norme del codice di rito del 1988, ha per oggetto la ricostruzione del sistema normativo relativo all’accertamento della responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato e, quindi, la riflessione sulle norme tracciate dalla l.n. 300/2000 e dal d. lgs. n. 231/2001 e successive modificazioni.

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È onere dello studente, anche sulla scorta delle indicazioni date a lezione, avere un quadro aggiornato dei molteplici interventi normativi che hanno inciso sul testo originario del d. lgs. n. 231/2001 nonché degli orientamenti giurisprudenziali intervenuti negli anni (c.d. diritto vivente).

Lo studio verrà svolto nel continuo raffronto degli istituti governati dalla normativaspeciale con quelli propri del codice di procedura penale, così da far risaltare gli elementi di raccordo tra la disciplina sul procedimento di accertamento della responsabilità amministrativa e di applicazione delle sanzioni amministrative e la disciplina “madre” contenuta nel codice di procedura penale. Tutto ciò partendo dall’analisi della regola che sancisce, in via generale, l’applicazione all’ente stesso delle disposizioni processuali relative all’imputato e dall’interpretazione che ne ha avuto in sede giudiziaria.

L’inquadramento dei rapporti fra accertamento del dovere di punire e accertamento della responsabilità amministrativa consentirà di individuare i pilastri portanti di un micro-sistema a sé stante rispetto alla realtà codicistica e, ciononostante, inevitabilmente esposto all’operare dei principi garantiti e delle regole processuali sancite dal codice di procedura penale vigente, in attuazione dei precetti costituzionali. Verranno altresì poste in rilievo le antinomie provocate dalla normativa processuale parallela, allorché essa apre la via alla possibilità che l’ente rivesta una molteplicità di ruoli processuali. Tutto ciò esplorando la parte “statica” del sistema del d. lgs. n. 231/2001 e il settore “dinamico” delle regole tracciate nel decreto in oggetto (il che implicherà indagare sullo svolgimento – nel procedimento di accertamento della responsabilità amministrativa dell’ente – delle indagini preliminari e dell’udienza preliminare, dei procedimenti speciali, del giudizio, delle impugnazioni e dell’esecuzione).

Particolare attenzione verrà dedicata alla fase delle indagini conseguente

all’annotazione della notizia dell’illecito amministrativo, al procedimento di archiviazione della notizia medesima e al meccanismo di applicazione delle misure cautelari.

Libri di testo per l’esame

A. Presutti - A. Bernasconi, Manuale della responsabilità degli enti, Milano, Giuffrè (in libreria a partire dal dicembre 2012);

S. M. Corso, Codice della responsabilità “da reato” degli enti annotato con la

giurisprudenza, Torino, Giappichelli, 2012. Ulteriore materiale bibliografico verrà indicato nel corso delle lezioni, assieme agli

interventi giurisprudenziali più importanti. Il corso sarà integrato da seminari. Il superamento dell’esame del corso base di Diritto processuale penale ha carattere

propedeutico. L’assegnazione delle tesi avverrà tenendo conto della partecipazione alle lezioni e

ai seminari nonché alle iniziative collaterali del corso.

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DIRITTO PUBBLICO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Lorenza Violini (Lettere A-L) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il corso ha per oggetto il diritto costituzionale moderno, sia nella sua evoluzione

storica sia nelle sue attuali tendenze. Esso verrà sviluppato alla luce dei diritti costituzionali di alcuni stati occidentali.

Nella prima parte il corso si propone di fornire le conoscenze teoriche riguardanti il diritto pubblico comparato, affrontando in particolare le problematiche relative alla definizione del metodo comparatistico e alla identificazione delle principali forme di stato e di governo dal punto di vista della loro definizione dottrinale. Nella seconda

parte si esamineranno, più dettagliatamente, i sistemi costituzionali di alcuni tra i principali ordinamenti europei, avendo riguardo sia alla loro evoluzione storica, sia alle attuali problematiche costituzionali. Il corso, nella sua parte conclusiva, fornirà agli studenti esempi pratici del metodo comparatista, compiendo un esame più approfondito di alcune problematiche comuni agli ordinamenti democratici occidentali. Si prenderà, per esempio, la tutela offerta dai singoli ordinamenti a varie libertà costituzionali, verificando come la giurisprudenza costituzionale e le scelte legislative di ciascun ordinamento sono in grado di offrire risposte diverse a problemi simili e comuni.

Per la preparazione dell’esame sono consigliati i seguenti testi

Esame da 6 cfu

A. Bardusco - F. Furlan - M. Iacometti - C. Martinella - G. Vigevano - M. P. Viviani, Costituzioni comparate, Torino, Giappichelli, 2009 (o ultima edizione disponibile).

Esame da 9 cfu

A. Bardusco - F. Furlan - M. Iacometti - C. Martinella - G. Vigevano - M. P. Viviani, Costituzioni comparate, Torino, Giappichelli, 2009 (o ultima edizione disponibile);

G. Bognetti, La divisione dei poteri, Milano, Giuffrè, 2001 (o ultima edizione disponibile);

L. P. Vanoni, Federalismo, regionalismo e sussidiarietà. Forme di limitazione al

potere centrale, Torino, Giappichelli, 2009.

Avvertenza

La conoscenza della Costituzione e del diritto costituzionale italiano si presuppone. Il superamento dell’esame di Diritto costituzionale e dell’esame di Istituzioni di

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diritto privato è condizione preliminare per poter sostenere l’esame di Diritto pubblico comparato.

DIRITTO PUBBLICO COMPARATO (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Miryam Iacometti (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il corso si propone di analizzare il principio della divisione dei poteri in senso

“orizzontale” (con riguardo, cioè, alla distribuzione delle funzioni tra gli organi dello Stato-apparato) e in senso “verticale” (in riferimento, invece, ai rapporti tra Stato federale e Stati componenti la federazione o tra Stato centrale e Regioni) nella trasformazione dello Stato da liberale a democratico e sociale. In tale percorso di studio, con metodo comparatistico e particolare attenzione ai principi fondativi del costituzionalismo occidentale e alla storia costituzionale, si esamineranno gli ordinamenti di Gran Bretagna, Stati Uniti, Francia e, in specie, Spagna. L’ordinamento spagnolo sarà, in particolare, analizzato sia quanto alla garanzia dei diritti che alla forma di governo e alla forma di Stato (un tema, quest’ultimo, in relazione al quale le novità riguardanti le autonomie territoriali sono assai significative e utili alla comparazione con il sistema italiano).

Per la preparazione dell’esame si consigliano i seguenti testi

Studenti non frequentanti

G. Bognetti, Federalismo, Torino, Utet, 2009; G. Bognetti, La divisione dei poteri, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2001; R. L. Blanco Valdés, La Costituzione spagnola del 1978, 2ª ed., Torino,

Giappichelli, 2009. Studenti frequentanti

G. Bognetti, La divisione dei poteri, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2001; R. L. Blanco Valdés, La Costituzione spagnola del 1978, 2ª ed., Torino,

Giappichelli, 2009; R. L. Blanco Valdés, La costruzione della libertà. Appunti per una storia del

costituzionalismo europeo, Soveria Mannelli, Rubbettino ed., 2012, (nelle parti che saranno indicate nel corso delle lezioni).

Per gli studenti che intendano sostenere l’esame fruendo, però, di 6 crediti, i libri

di testo suggeriti sono i seguenti: G. Bognetti, La divisione dei poteri, 2ª ed., Milano, Giuffrè, 2001; R. L. Blanco Valdés, La Costituzione spagnola del 1978, 2ª ed., Torino,

Giappichelli, 2009.

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Per superare l’esame, indipendentemente dal numero di crediti assegnati, è inoltre necessaria la conoscenza delle Costituzioni di Stati Uniti, Francia (V Rep.), Spagna. Tali Costituzioni si trovano riprodotte in lingua italiana, in G. Cerrina Feroni, T.E. Frosini, A. Torre ( a cura di), Codice delle Costituzioni, Torino, Giappichelli, 2009.

Avvertenza

Si precisa che la conoscenza della Costituzione italiana e del relativo Diritto costituzionale si presuppongono e che l’aver superato l’esame di Diritto costituzionale e di Istituzioni di diritto privato costituisce condizione preliminare per sostenere l’esame di Diritto pubblico comparato.

Cambio di corso

Gli studenti che sono assegnati, in relazione alla lettera del loro cognome, all’una o all’altra cattedra, possono ottenere il passaggio all’altro corso, ai fini dei testi da preparare per l’esame finale, solo dimostrando di aver frequentato regolarmente le lezioni del corso al quale desiderano di essere assegnati in deroga alla regola generale. A questo scopo, verranno predisposti sistemi di controllo idonei ad attestare la frequenza del corso per almeno un numero di 30 ore di lezione.

DIRITTO PUBBLICO DELL’ECONOMIA (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Sara Valaguzza Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Programma del corso

Le forme dell’intervento pubblico nell’economia mostrano negli ultimi decenni notevoli mutamenti, anche per effetto del diritto sovranazionale.

In particolare, il diritto europeo impegna gli Stati membri ad adottare una politica economica “condotta conformemente al principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza”; al medesimo tempo esso riconosce l’importanza dei servizi di interesse economico generale per promuovere la coesione sociale e territoriale, “nell’ambito dei valori comuni dell’Unione”. Ciò ha comportato, da un lato, l’individuazione di nuovi veicoli che consentano alle amministrazioni pubbliche di esercitare attività di impresa (tra cui, in particolare, le società pubbliche e le società partecipate), dall’altro, l’introduzione di deroghe al principio dell’economia di mercato aperta.

La concorrenza è il metodo dal quale ci si attende efficienza economica, pur nell’assolvimento di compiti di interesse generale.

Inoltre, il subentrare di mercati di concorrenza alle situazioni di monopolio pubblico preesistenti, non è un fenomeno che si realizzi spontaneamente, come conseguenza della mera liberalizzazione dei mercati; al contrario, esso richiede interventi positivamente diretti allo scopo. Ciò significa che nuove misure pubblicistiche devono essere messe in atto, quanto meno nella fase di transizione.

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Nel corso saranno analizzati gli strumenti giuridici utilizzati per dare risposta ai principali problemi posti dalla nuova configurazione dell’intervento dei poteri pubblici nell’economia.

Modalità di svolgimento

Con gli studenti frequentanti verrà impostato un metodo didattico basato sull’esame del materiale dottrinale e giurisprudenziale che sarà fornito a lezione.

Saranno inoltre previste delle forme di tutorato e delle attività seminariali svolte dagli studenti che hanno partecipato al corso durante gli anni precedenti.

Testo per la preparazione dell’esame

F. Trimarchi Banfi, Lezioni di diritto pubblico dell’economia, Torino, Giappichelli, 2007.

Testo suggerito in aggiunta

L. Mannori – B. Sordi, Storia del diritto amministrativo, Roma – Bari, Laterza, ult. ed.

DIRITTO PUBBLICO DELL’INFORMAZIONE E DELL’INFORMATICA (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Marco Cuniberti Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità del corso

Il corso affronta le principali problematiche del diritto dell’informazione e della comunicazione, in una prospettiva attenta soprattutto alla valorizzazione dei principi costituzionali. Saranno oggetto di studio, in particolare, l’oggetto, le forme e i limiti della libertà di manifestazione del pensiero, l’ordinamento della professione giornalistica, il sistema radiotelevisivo nella sua evoluzione, dal monopolio pubblico sino all’avvento della tecnologia digitale. Particolare attenzione verrà anche dedicata ai problemi giuridici posti dalle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione: libertà di comunicazione e di espressione attraverso internet, responsabilità degli operatori, strumenti di regolazione della rete, trattamento dei dati personali.

Il corso sarà svolto soprattutto attraverso l’esame e il commento di casi giurisprudenziali.

Programma del corso

1. Libertà di manifestazione del pensiero e libertà di informazione: oggetto, forme e limiti. 2. L’ordinamento della professione giornalistica e la responsabilità del giornalista, del direttore e dell’editore. 3. La radiotelevisione: dal monopolio pubblico

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all’avvento del digitale; 4. La libertà di comunicazione e di espressione in rete: controlli e responsabilità.

Testo consigliato

AA.VV., Percorsi di diritto dell’informazione, Torino, Giappichelli, ultima edizione disponibile.

Il prof. Cuniberti riceve gli studenti su appuntamento, da concordarsi contattandolo per posta elettronica, all’indirizzo [email protected].

DIRITTO REGIONALE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Francesca Biondi Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Programma del corso

Il corso ha per oggetto la posizione costituzionale, l’organizzazione e le funzioni delle Regioni e il sistema dei loro rapporti con lo Stato, con le Province e con i Comuni. Al fine di delineare i tratti dell’assetto attuale del regionalismo italiano si muoverà dai suoi albori per giungere ad esaminare l’organizzazione regionale nei nuovi Statuti, la potestà legislativa e amministrativa, l’autonomia finanziaria, nonché il contenzioso costituzionale fra Stato e Regioni dopo le riforme recate dalle leggi cost. n. 1 del 1999, n. 2 del 2001 e n. 3 del 2001 e le relative leggi di attuazione (l. n. 131 del 2003; l. n. 165 del 2004 e l. n. 42 del 2009).

Sarà dedicata particolare attenzione all’attuazione del cosiddetto federalismo fiscale.

Modalità di svolgimento

Il corso ha carattere seminariale; sugli argomenti trattati a lezione saranno distribuiti materiali didattici, costituiti prevalentemente da testi normativi e dalle pronunce della Corte costituzionale selezionate dalla docente, da leggersi in preparazione della discussione.

Per gli studenti frequentanti saranno organizzate attività integrative valutate ai fini dell’esame.

Avvertenza

Lo studio del diritto regionale presuppone la piena conoscenza del diritto costituzionale.

Testi consigliati per l’esame

P. Caretti - G. Tarli Barbieri, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, ultima edizione;

oppure, A. D’Atena, Diritto regionale, Torino, Giappichelli, ultima edizione. Sul controllo di costituzionalità delle leggi regionali:

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B. Randazzo, La “manutenzione” del giudizio in via principale, in La

«manutenzione» della giustizia costituzionale. Il giudizio sulle leggi in Italia, Spagna

e Francia”, a cura di Decaro, Lupo e Rivosecchi, Torino, Giappichelli, 2012 e in

Rivista AIC (online) n. 2/2012. Per gli aggiornamenti sulla giurisprudenza costituzionale successiva alla riforma

costituzionale si vedano i capp. XXXIV e XXXV b) delle edizioni 2003-2009 di: V. Onida - B. Randazzo (a cura di), Viva Vox Constitutionis, Milano, Giuffrè.

DIRITTO ROMANO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Iole Fargnoli Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Il corso è dedicato all’analisi del furto, il più antico e frequente tra gli illeciti, in cui

si estrinseca nella maniera più elementare l’istinto predatorio dell’uomo. Dato che ogni indagine sulle radici storiche di un istituto presuppone la conoscenza del suo regime attuale, si prenderanno le mosse dalle linee essenziali della disciplina vigente per procedere quindi alla lettura diretta delle fonti della giurisprudenza romana, che hanno via via disegnato la nozione di tale delitto. Ci si soffermerà in particolare di una fattispecie particolare, quella del falsus procurator, del falsus creditor o, più in generale, di qui sciens indebitum accipit, al fine di verificare se e in che misura chi riscuoteva consapevolmente quanto non dovuto abbia continuato, per tutto il diritto classico, a essere punito come ladro. Verrà dedicata attenzione anche al profilo processuale e quindi alla formula dell’actio furti anche nella sua collocazione edittale, quale risulta dalla ricostruzione dell’editto ad opera di Otto Lenel (1849-1935).

Ai frequentanti saranno fornite direttamente a lezione indicazioni sui materiali di

studio nonché sulla possibilità di specifiche ricerche ed esposizioni su casi concreti con relativa discussione.

Libri di testo consigliati

1. I. Fargnoli, Ricerche in tema di furtum. Qui sciens indebitum accipit, Milano, Giuffrè, 2006, con esclusione dei seguenti paragrafi: §§ 7-12 (pp. 71-101), §§ 14-15 (pp. 105-118), §§ 20-22 (pp. 158-171).

2. O. Lenel, ‘L’edictum perpetuum. Un tentativo di ricostruzione’. Parte prima. Il sistema dell’editto (traduzione italiana di I. Fargnoli), Milano, Cusl, 2012, con esclusione del capitolo quarto.

La traduzione italiana dei passi latini oggetto d’esame sarà disponibile presso sul

sito web del Dipartimento di diritto privato e storia del diritto nonché sul sito web http://www.dpsd.unimi.it/studenti.php.

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Per chiarimenti o informazioni la Prof. Fargnoli è a disposizione degli studenti durante il suo orario di ricevimento (lunedì ore 15.00), nonché all’indirizzo mail: [email protected].

DIRITTO ROMANO DELLE PERSONE E DELLA FAMIGLIA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Ugo Bartocci Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Dallo studio delle testimonianze giuridiche e letterarie emerge come centrale,

nell’ambito del diritto privato romano, la figura del paterfamilias. Il ruolo a questo riconosciuto nella distinzione tra personae sui iuris e personae alieni iuris e l’analisi dei suoi poteri su persone e cose articolati in termini di potestas, mancipium e manus è stato da sempre evidenziato come elemento caratterizzante di tale esperienza giuridica antica. Sulla base di questo dato storico una lettura ideologicamente orientata, che ha trovato la sua massima espressione in una parte della storiografia giuridica della prima metà del ‘900 riferibile all’area del nazionalsocialismo, contrastando una secolare attività di recezione, che è alla base della cultura giuridica europea, ha condannato il diritto romano come espressione del più radicale individualismo, un ordinamento cioè cui sarebbe sempre rimasta estranea la percezione di una dimensione sociale del diritto. Il confronto con il concreto esercizio dei distinti poteri del paterfamilias permette però di evidenziare una realtà del tutto differente mettendo in luce modalità dalle quali emerge la piena consapevolezza che ogni paterfamilias è innanzitutto un civis, un appartenente cioè a una comunità politicamente organizzata, portatrice, come collettività, di esigenze diverse dalla somma degli interessi dei singoli. In questa prospettiva il corso sarà volto a ricostruire gli aspetti giuridici della posizione attribuita a ogni individuo nell’ambito della famiglia e della società. Saranno in particolare sottoposti a verifica i singoli argomenti di cui si è alimentata l’accusa di individualismo recuperando, su un piano storiografico, autorevoli e a volte poco conosciute reazioni dottrinarie.

Testi adottati

F. De Martino, Individualismo e diritto romano privato, (1941, 1979, rist., Torino, Giappichelli;

U. Bartocci – S. Riccobono, Il diritto romano e il valore politico degli Studia

Humanitatis, Torino, Giappichelli, 2012.

DIRITTO ROMANO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Francesca Pulitanò Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

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Il corso, basato direttamente sulle fonti, prevede la lettura (con traduzione) e la spiegazione di testi giurisprudenziali romani aventi per oggetto quella che oggi definiamo ‘violenza morale’ (in latino ‘metus’). La nozione di metus sarà approfondita anche in connessione con il moderno regime dell’istituto, il cui attuale inquadramento nei vizi della volontà (artt. 1434 ss. cod. civ.) trova il suo fondamento nella elaborazione condotta da Savigny in poi. Si indagheranno in particolare i caratteri dei tre strumenti che i Romani avevano predisposto per ovviare alle conseguenze del negozio viziato da metus (restitutio in integrum, azione di metus ed eccezione). Di essi si studieranno le peculiarità, l’ambito di applicazione e le reciproche interazioni, temi su cui la dottrina romanistica ha sempre discusso vivacemente e che rivestono interesse anche rispetto all’attuale dibattito sul rapporto tra annullamento del contratto e azioni restitutorie.

Programma d’esame

Per gli studenti frequentanti l’esame verterà principalmente sui casi trattati a lezione.

Per gli studenti non frequentanti il materiale per preparare l’esame è in via di predisposizione on line sul sito ariel unimi, dove sarà disponibile a partire dall’inizio del corso. Nel frattempo rivolgersi direttamente alla docente via e-mail.

Propedeuticità

Istituzioni di diritto romano, Istituzioni di diritto privato I e II e Diritto costituzionale.

La prof. Pulitanò riceve il mercoledì alle ore 11.00 (anche per l’eventuale

assegnazione di tesi di laurea su argomenti romanistici) ed è contattabile via e-mail all’indirizzo: [email protected].

DIRITTO SINDACALE E RELAZIONI INDUSTRIALI (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Lucio Imberti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Obiettivi formativi specifici

Il corso è dedicato all’approfondimento delle principali tematiche del diritto sindacale e delle relazioni industriali. Saranno trattati in modo particolarmente approfondito – attraverso l’analisi delle pronunce giurisprudenziali, dei contratti collettivi ed il qualificato intervento di esperti professionisti del settore (avvocati, magistrati, sindacalisti, dirigenti d’impresa) – i seguenti profili: la contrattazione collettiva con specifico riferimento all’analisi di un contratto collettivo, al rapporto tra contratto collettivo nazionale e contratto aziendale, nonché alla questione degli “accordi separati”; l’evoluzione delle relazioni industriali negli ultimi vent’anni; la libertà sindacale in azienda e i compiti delle rappresentanze sindacali in azienda; il

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procedimento di repressione della condotta antisindacale; lo sciopero nelle sue diverse modalità di espressione; il ruolo degli enti bilaterali.

Particolare attenzione verrà dedicata al rapporto tra profili teorici della disciplina e concrete modalità di svolgimento delle relazioni industriali.

In ragione della specificità degli argomenti trattati è fortemente consigliata una

costante frequenza delle lezioni. Modalità d’esame

Per gli studenti frequentanti, l’esame si svolge in forma orale sulla base del materiale bibliografico che sarà comunicato dal docente all’inizio del corso e indicato nel sito internet http://users.unimi.it/lavoro/.

È, inoltre, richiesta un’adeguata conoscenza del manuale O. Mazzotta, Diritto

sindacale, 2ª ed., Torino, Giappichelli, 2012. Per gli studenti non frequentanti l’esame si svolge in forma orale ed è richiesta

un’adeguata conoscenza dei seguenti manuali: O. Mazzotta, Diritto sindacale, 2ª ed., Torino, Giappichelli, 2012; P. Bellocchi, S. Ciucciovino, L. Corazza, A. Maresca, Casi e materiali di diritto

sindacale, Torino, Giappichelli, ultima edizione. Gli studenti sono tenuti, infine, ad accompagnare lo studio del materiale per la

preparazione dell’esame con la diretta consultazione delle fonti normative del diritto del lavoro. Tra i numerosi codici del lavoro esistenti in commercio si consiglia:

M.T. Carinci (a cura di), Codice del lavoro, Milano, Giuffrè, 2011.

Tesi di laurea

Le tesi di laurea e le tesine sono assegnate tre volte all’anno secondo le modalità e in base ai criteri affissi nella bacheca della sezione di diritto del lavoro. Gli studenti interessati sono tenuti a presentare, entro i termini stabiliti, la domanda che può essere scaricata dalle pagine del sito internet http://users.unimi.it/lavoro/ o ritirata presso la sezione di diritto del lavoro.

DIRITTO TRIBUTARIO (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Gaetano Ragucci (Lettere A-L) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

Esposizione istituzionale degli istituto di parte generale tributario e delle principali imposte, con particolare attenzione alle imposte dirette.

Programma del corso per gli studenti del corso di laurea in Giurisprudenza a ciclo

unico (9 cfu: presentazione sommaria)

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Parte generale: 1.- Concetto e classificazione dei tributi. 2.- Le fonti. 3.- I principi (costituzionali e comunitari). 4.- La struttura del tributo: obbligazione e soggetti passivi. 5.- Dinamica del tributo: Dichiarazione. Attività amministrativa istruttoria. L’avviso di accertamento. La riscossione. I rimborsi. 6.- Il processo (Giurisdizione e atti impugnabili).

Parte speciale: Le imposte dirette: 1. - L’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). 2. L’imposta sulle società (Ires).

Indicazione dei libri di testo per l’esame

G. Gaffuri, Diritto tributario, 7ª ed., Padova, Cedam, 2012 (per la parte generale: capp. I, II, III, IV, V (limitatamente ai parr. da 1 a 6), VI. Per la parte speciale: prologo, cap.:I (limitatamente ai parr.

da 1 a 12); oppure, F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, 11ª ed.,

Torino, Utet, 2011, capp. I, II, IV (per intero), V, VI, VII, VIII, IX, X (per intero), XI, XII, XIII, XVI

(limitatamente alla sez. I). Per la parte speciale: F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario.

Parte speciale, vol. II, 9ª ed., Torino, Utet, 2012: (capp. I, II, III, IV e V). Lettura consigliata per chi voglia approfondire la conoscenza della disciplina del

processo tributario: F. Tesauro, Manuale del processo tributario, Giappichelli, Torino, 2009.

Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa, munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato.

All’esame sono propedeutici gli esami di Diritto commerciale e di Diritto processuale civile.

Programma del corso per gli studenti del corso di laurea in Scienze dei servizi

giuridici (6 cfu: presentazione sommaria)

Parte generale: 1.- Concetto e classificazione dei tributi. 2.- Le fonti. 3.- I principi (costituzionali e comunitari). 4.- La struttura del tributo: obbligazione e soggetti passivi. 5.- Dinamica del tributo: Dichiarazione. Attività amministrativa istruttoria. L’avviso di accertamento. La riscossione.

Parte speciale: Le imposte dirette: 1. L’Imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). 2.- l’Imposta sulle società (Ires).

Indicazione dei libri di testo per l’esame

G. Gaffuri, Diritto tributario, parte generale e parte speciale, 7ª ed., Padova, Cedam, 2012. Per la parte generale: capp. I, II, III, IV, VI. Per la parte speciale: prologo, cap.: I (limitatamente ai paragrafi da 1 a 11).

oppure, F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario, parte generale, vol. 1, 11ª ed., Torino, Giappicchelli, 2011, capp. I, II, IV per intero, V, VI, VII, VIII, IX, X per intero, XI, XII. Per la parte speciale: F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario, parte speciale , vol. 2, 9ª ed., Utet, Torino, 2012, capp. I, II, III.

Lo studente deve conoscere direttamente la disciplina normativa, munendosi, a tal

fine, di un Codice tributario aggiornato.

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All’esame è propedeutico l’esame di Diritto commerciale.

Avvertenza

II presente programma per la preparazione dell’esame non dipende dall’ordinamento degli studi cui lo studente è iscritto.

Si avverte che, essendo più volte mutato nel corso degli anni il regime delle propedeuticità, gli studenti che intendono sostenere l’esame sono tenuti a controllare il rispetto delle propedeuticità medesime in relazione al proprio anno di corso e al piano di studi individuale, al fine di non incorrere nell’annullamento dell’esame. In caso di dubbio gli studenti sono invitati a rivolgersi alla Segreteria didattica.

DIRITTO TRIBUTARIO (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Maria Cecilia Fregni (Lettere M-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

Esposizione istituzionale degli istituti di parte generale del diritto tributario e delle principali imposte

Programma del corso per gli studenti della classe di laurea LMG/01 (9 crediti)

1 - Parte generale

Nozioni generali (gli istituti; le fonti; l’interpretazione e l’integrazione) - I princìpi costituzionali e comunitari – Struttura dell’imposta (le fattispecie; l’obbligazione tributaria; i soggetti) - Dinamica dell’imposta: l’azione amministrativa; la dichiarazione; l’istruttoria; l’avviso di accertamento; l’elusione - La riscossione – Il processo tributario.

2- Parte speciale.

Le imposte sui redditi (Irpef e Ires) – L’imposta sul valore aggiunto.

Testi consigliati

F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, 11ª ed., Torino, Utet, 2011 (per intero, con esclusione dei capp. XIV e XV);

F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 9ª ed., Torino, Utet, 2012 (con esclusione dei capp. IV, V e dei capp. VII e successivi).

In alternativa, G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2012 (con esclusione del cap. VII della parte generale e limitatamente ai capp. I [con esclusione dei § 12 e 13] e II della parte speciale, con esclusione dei restanti capitoli [III e IV]).

Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa,

munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato. Sono propedeutici gli esami di Diritto Commerciale e di Diritto processuale civile.

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Agli studenti frequentanti saranno successivamente indicati alcuni argomenti che

possono essere omessi.

Programma del corso per gli studenti già iscritti alle classi di laurea in Scienze

giuridiche e Scienze dei servizi giuridici (6 crediti)

1 - Parte generale

Nozioni generali (gli istituti; le fonti; l’interpretazione e l’integrazione) - I princìpi costituzionali e comunitari – Struttura dell’imposta (le fattispecie; l’obbligazione tributaria; i soggetti) - Dinamica dell’imposta: l’azione amministrativa; la dichiarazione; l’istruttoria; l’avviso di accertamento; l’elusione - La riscossione dei tributi.

2- Parte speciale

Le imposte sui redditi (Irpef e Ires) - L’imposta sul valore aggiunto.

Testi consigliati

F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, 11ª ed., Torino, Utet, 2011 (per intero, con esclusione dei capp. XIV, XV e XVI);

F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 9ª ed., Torino, Utet, 2012 (con esclusione dei capp. IV, V e dei capp. VII e successivi).

In alternativa, G. Gaffuri, Diritto tributario, Padova, Cedam, 2012 (con esclusione del cap. VII della parte generale e limitatamente ai capp. I [con esclusione dei § 12 e 13] e II della parte speciale, con esclusione dei restanti capitoli [III e IV]).

Lo studente deve inoltre conoscere direttamente la disciplina normativa,

munendosi, a tal fine, di un Codice tributario aggiornato. È propedeutico l’esame di Diritto commerciale. Agli studenti frequentanti saranno successivamente indicati alcuni argomenti che

possono essere omessi.

Avvertenze comuni ai due corsi

Il presente programma non dipende dall’ordinamento degli studi cui lo studente è iscritto.

Essendo più volte mutato nel corso degli anni il regime delle propedeuticità, gli

studenti che intendono sostenere l’esame sono tenuti a controllare il rispetto delle propedeuticità medesime in relazione al proprio anno di corso e al piano di studi individuale, al fine di non incorrere nell’annullamento dell’esame.

In caso di dubbio gli studenti sono invitati a rivolgersi alla Segreteria didattica. Si intendono frequentanti gli studenti che risultino aver conseguito almeno 2/3

delle firme raccolte nel corso delle lezioni.

221

Gli appelli orali sono preceduti da uno scritto, che consiste in un test a crocette,

valido per un solo appello. Lo scritto verte solo sulla parte generale con esclusione del processo tributario.

Si viene ammessi all’orale con 13 risposte corrette su 18. L’orale concerne il processo (per gli studenti iscritti alla laurea magistrale) e la

parte speciale. La prof. Fregni riceve gli studenti il giovedì dalle ore 15.00 alle ore 16.00.

Modulo integrativo al corso di Diritto tributario

DIRITTO TRIBUTARIO DELL’UNIONE EUROPEA (crediti 3) (secondo semestre)

Prof. Francesco Albertini Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Obiettivi

Il corso mira a far conseguire allo studente una conoscenza specifica sui principali istituti del diritto tributario europeo, con particolare riguardo al sistema delle fonti comunitarie ed ai principi del TFUE rilevanti ai fini fiscali (le libertà del Trattato: la libera circolazione delle merci, di persone ed imprese, dei servizi e dei capitali; il divieto di discriminazione; il divieto di aiuti di Stato). Particolare risalto sarà dato ad alcuni casi giurisprudenziali - della Corte di Giustizia UE e della Corte di cassazione – su questioni di attualità (es. applicazione delle norme CEDU all’ambito fiscale; stabile organizzazione; abuso del diritto ed elusione fiscale transnazionale; residenza fiscale e paradisi fiscali).

Programma

1. Le fonti comunitarie: integrazione positiva e negativa – 2. I principi del TFUE rilevanti ai fini fiscali – 2.1. Le libertà del Trattato: la libera circolazione delle merci, di persone ed imprese, dei servizi e dei capitali. - 2.2. Rules of reason. - 2.3. Il divieto di discriminazione. - 2.4. Il divieto di aiuti di Stato. - 3. Applicazione delle norme CEDU all’ambito fiscale – 4. Il mercato interno. – 5. L’armonizzazione fiscale delle imposte indirette. Il ravvicinamento delle imposte dirette. – 5.1. Le direttive UE in materia fiscale. - 6. Stabile organizzazione. – 7. Abuso del diritto ed elusione fiscale transnazionale. – 8. Residenza fiscale e paradisi fiscali

Testi consigliati

F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte generale, vol. I, 11ª ed., Torino, Utet, 2011 (cap. IV, sez. II);

F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario. Parte speciale, vol. II, 9ª ed., Torino, Utet, 2012 (cap. IV, sez. II; cap. VI, sez. III; cap. XI, sez. I e II).

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Il modulo ha carattere seminariale; oltre ai testi indicati gli studenti dovranno preparare l’esame su di una serie di casi giurisprudenziali e materiali che saranno analizzati e indicati a lezione.

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DIRITTO TRIBUTARIO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Gaetano Ragucci Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso presuppone la conoscenza delle nozioni istituzionali impartite nel corso base di diritto tributario sui temi della dichiarazione fiscali, della contabilità d’impresa, e della riscossione delle imposte, nonché delle nozioni istituzionali impartite nel corso base di diritto penale. E ha per oggetto i principali riferimenti normativi di cui la disciplina delle sanzioni amministrative e tributarie si compone, con particolare riferimento al contenuto dei D.lgs. n. 472 e 471 del 1997. Al suo interno sarà svolto un modulo di insegnamento di 20 ore di lezione, che saranno tenute dal dott. Antonio Trabacchi, dedicato alla disciplina dei reati tributari contenuta nel D.lgs. n. 74/2000 anche alla luce dei più recenti interventi del legislatore.

Il corso si propone di fornire una visione di insieme di una serie di istituti appartenenti a diversi settori dell’ordinamento, e che nell’esperienza professionale trovano contestuale applicazione.

Programma del corso

Parte generale: 1. La cornice costituzionale. 2. I caratteri costanti. 3. Fonti e interpretazione. Parte speciale: 1. Gli illeciti. 2. Le sanzioni. 3. L’irrogazione. 4. L’impugnazione. 5. Rapporti con il processo penale.

Modulo: I reati previsti dal D.lgs. n. 74/2000.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

G. Gaffuri, Diritto tributario, parte generale e parte speciale, 7ª ed., Padova, Cedam, 2012, cap. XII;

oppure, F. Tesauro, Istituzioni di diritto tributario, parte generale, vol. 1, 11ª ed., Torino, Utet, 2011, cap. XIV e XV.

Durante le lezioni verranno segnalate letture integrative. Lo studente deve conoscere direttamente la disciplina normativa, munendosi, a tal

fine, di un Codice tributario aggiornato.

DIRITTO URBANISTICO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Alberto Roccella Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento di Diritto urbanistico ha per oggetto la disciplina delle attività delle pubbliche amministrazioni in un campo di particolare rilievo quale il governo del territorio, e ha pertanto il carattere di un corso speciale di diritto amministrativo.

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L’insegnamento ha carattere teorico-sistematico e non descrittivo-pratico. Per affrontare utilmente lo studio della materia si richiede la piena conoscenza dei princìpi del diritto amministrativo sostanziale.

Il governo del territorio, come in passato l’urbanistica, costituisce materia di potestà legislativa concorrente. Si richiede quindi anche la conoscenza dei principi relativi all’autonomia legislativa e amministrativa regionale.

Programma del corso

Edilizia, urbanistica, governo del territorio. Legislazione statale e autonomia legislativa regionale. Disciplina urbanistica e regime della proprietà dei suoli. Gli standard urbanistici generali. Vincoli urbanistici e diritto all’indennizzo. La misura dell’indennità di espropriazione. I singoli tipi di piani urbanistici. Gli standard urbanistici di indirizzo e coordinamento. Procedimento di formazione e variazione, contenuto, natura ed effetti dei piani. Rapporti tra i piani. Le lottizzazioni. Le misure di salvaguardia normali ed eccezionali. La tutela giurisdizionale nei confronti dei piani urbanistici. Il permesso di costruire. Il permesso in sanatoria. Il permesso in deroga. Il contributo per il permesso di costruire. La denuncia di inizio attività (d.i.a.) e la segnalazione certificata di inizio attività (s.c.i.a.). Pianificazione urbanistica, opere pubbliche ed espropriazione. Il procedimento di espropriazione. La perequazione urbanistica e il trasferimento dei diritti edificatori. Illeciti urbanistici e sanzioni penali, civili, amministrative e accessorie. Il reato di lottizzazione abusiva. La tutela del paesaggio. L’influenza della Cedu e della giurisprudenza della Corte Edu sulla disciplina del governo del territorio e sull’espropriazione.

Il corso tiene in particolare considerazione la l. r. Lombardia 11 marzo 2005, n. 12, Legge per il governo del territorio (e successive modificazioni e integrazioni) e, per esempi pratici, le vicende relative al governo del territorio di Comuni della Lomabrdia, con speciale riferimento al Comune di Milano.

Testi consigliati per la preparazione all’esame

A scelta dello studente, uno dei seguenti manuali: F. Salvia, Manuale di diritto

urbanistico, Padova, Cedam, ultima edizione disponibile, con esclusione dei capitoli terzo e quarto della parte quinta (in conclusione del volume);

M. A. Cabiddu (a cura di), Diritto del governo del territorio, Torino, Giappichelli, 2010 (esclusi i capitoli VI, VII e VIII);

M. Carrà - W. Gasparri - C. Marzuoli (a cura di), Diritto per il governo del

territorio, Bologna. Il Mulino, 2012 (esclusa la parte prima). È in ogni caso indispensabile la diretta conoscenza della legislazione vigente in

materia di edilizia, urbanistica ed espropriazione considerata nel manuale. Gli studenti potranno utilizzare, tra le raccolte di fonti normative in commercio, il Codice

del diritto urbanistico. Raccolta di fonti normative per lo studio universitario, (a cura di) A. Roccella, Milano, Educatt, ultima edizione disponibile.

La frequenza assidua al corso di lezioni è vivamente consigliata. Gli studenti non

frequentanti devono prendere contatto con il docente prima di inserire la materia nel

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piano degli studi al fine di assumere informazioni indispensabili per la preparazione all’esame.

I materiali utilizzati nelle lezioni sono posti a disposizione degli studenti sul portale didattico on line di Ateneo Ariel (ariel.unimi.it), costantemente aggiornato con le informazioni relative a eventuali variazioni di orario delle lezioni e del ricevimento degli studenti.

ECONOMIA AZIENDALE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Bruno Rossignoli Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

L’Economia aziendale ha per oggetto di studio i principi e le regole fondamentali che guidano l’amministrazione delle aziende e, in particolare, delle imprese, dove per amministrazione si intende la complessa attività volta alla soluzione dei problemi di scelta di convenienza economica attinenti ai molteplici aspetti della struttura e del funzionamento delle aziende.

L’indirizzo di fondo del corso, focalizzato sulle imprese, mira a sviluppare l’attenzione su detti principi e regole, nella prospettiva di integrare con un approccio aziendale la conoscenza delle problematiche giuridiche. Sotto questo profilo, vengono affrontati sia temi di carattere generale e istituzionale, sia temi di carattere monografico.

I temi di carattere generale e istituzionale riguardano il quadro concettuale di riferimento dell’attività delle imprese, con specifica attenzione alla struttura - assetti proprietari, organismo personale, assetti organizzativi, assetti tecnici, patrimonio, combinazione economica - e agli aspetti reddituali e finanziari della gestione aziendale.

I temi di carattere monografico hanno per oggetto i lineamenti della contabilità generale allo scopo di comprendere la derivazione del bilancio d’esercizio. In stretto collegamento, viene poi trattata la valutazione della “performance” aziendale attraverso l’analisi dei risultati di bilancio.

La metodologia didattica è attiva e si fonda su discussioni guidate e sulla illustrazione di casi di studio.

Programma del corso

A) Parte generale 1) Le aziende e le imprese. 2) Le imprese: la struttura, il soggetto giuridico e il soggetto economico; l’organismo personale, l’assetto tecnico, l’assetto organizzativo, il patrimonio, la combinazione economica. 3) L’amministrazione delle imprese: il principio di economicità e le condizioni di equilibrio reddituale e finanziario, le funzioni amministrative, le aree funzionali.

B) Parte monografica 1) Il capitale e il reddito: il capitale di funzionamento e il capitale netto, il reddito d’esercizio, la contabilità generale e la determinazione del reddito d’esercizio e del capitale di funzionamento, il bilancio d’esercizio. 2)

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L’analisi del bilancio e gli indicatori di risultato: la riclassificazione del bilancio, gli indicatori di bilancio, il sistema di coordinamento degli indicatori di bilancio.

Testo consigliato per la preparazione dell’esame

B. Rossignoli, Materiali per lo studio dell’economia aziendale, Milano, Cusl, 2012.

Per gli studenti del corso di laurea in Servizi giuridici per operatori giudiziari: i primi quattro capitoli del testo consigliato per la preparazione dell’esame.

Modalità di svolgimento dell’esame: l’esame si svolge in forma scritta. ECONOMIA DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Bruno Rossignoli Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità del corso

L’Economia degli intermediari finanziari ha per oggetto di studio i principi e le regole fondamentali che guidano la struttura e il funzionamento degli intermediari finanziari, ossia delle imprese che, secondo differenti modalità operative e schemi di assunzione dei rischi, realizzano l’incontro tra domanda e offerta di finanziamenti e svolgono transazioni su strumenti finanziari.

Come per il corso di Economia aziendale, l’indirizzo di fondo mira a sviluppare le conoscenze di base su detti principi e regole, nella prospettiva di integrare con un approccio aziendale la conoscenza delle problematiche giuridiche e, in particolare, di quelle in materia creditizia e finanziaria. Sotto questo profilo, vengono affrontati sia temi di carattere generale e istituzionale, sia temi di carattere monografico.

I temi di carattere generale e istituzionale riguardano il quadro di riferimento dell’attività svolta dagli intermediari finanziari delle diverse categorie - banche, società di finanziamento, intermediari nei mercati degli strumenti finanziari, gestori professionali di portafogli di investimento - con specifico riguardo alle banche e agli intermediari che operano nel settore del risparmio gestito.

I temi di carattere monografico hanno per oggetto i principali aspetti tecnico - economici delle operazioni creditizie e finanziarie effettuate dalle diverse tipologie di intermediari finanziari.

La metodologia didattica è attiva e si fonda su discussioni guidate e sulla illustrazione di casi di studio.

Programma del corso

A) Parte generale. 1) I lineamenti fondamentali del sistema finanziario: l’offerta e la domanda di finanziamento, le attività finanziarie, i circuiti di collegamento, gli intermediari finanziari, i modelli di intermediazione finanziaria, la regolamentazione e la vigilanza. 2) Gli intermediari finanziari. Assetto istituzionale e ambito operativo: l’attività bancaria e le banche, le società operanti nel settore finanziario, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, gli intermediari nei servizi di investimento.

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3) I mercati degli strumenti finanziari: i mercati a pronti, i mercati a termine, i mercati degli strumenti derivati.

B) Parte monografica. 1) I titoli di debito: i titoli di stato, le obbligazioni, gli altri titoli di debito. 2) I titoli di capitale: le azioni ordinarie. 3) Gli strumenti derivati: contratti a termine, contratti di tipo futures e options, swaps. 4) Prezzo, rendimento e rischi degli strumenti finanziari.

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

B. Rossignoli, Istituzioni di economia degli intermediari finanziari, Milano, Cusl, 2013.

Modalità di svolgimento dell’esame: l’esame si svolge in forma scritta.

ECONOMIA DEL LAVORO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Giovanna Tagliabue Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso di economia del lavoro intende introdurre lo studente alla comprensione dei principali problemi e delle politiche del mercato del lavoro alla luce degli apporti teorici più rilevanti.

Programma del corso

Nella prima parte del corso si analizza la struttura ed evoluzione dell’occupazione, dell’offerta di lavoro e disoccupazione evidenziandone dimensioni e caratteristiche.

Nella seconda parte viene studiato il processo attraverso il quale imprese e lavoratori si incontrano sul mercato del lavoro, sia in un contesto perfettamente concorrenziale che nei mercati imperfetti (approccio neoclassico, approccio istituzionalista).

Nella terza parte si analizzano alcune importanti istituzioni e sistemi di regolamentazione che operano nel mercato del lavoro e le principali politiche pubbliche.

Indicazioni bibliografiche generali

Non vi è un singolo libro di testo che copra in maniera soddisfacente gli argomenti presentati, ma esiste una vasta letteratura sui punti affrontati. Gli studenti potranno utilizzare uno dei seguenti manuali (a loro scelta):

G. J. Borias, Economia del lavoro, (a cura di) A. Del Boca, Milano, Brioschi Editore, 2010;

L. Brucchi (a cura di), Manuale di economia del lavoro, Bologna, Il Mulino, 2008. Per alcune parti del programma potrà essere utilizzato il testo adottato

nell’insegnamento di Economia politica: versione personalizzata di “Economia”, Mc Graw-Hill, con le indicazione delle tre cattedre A-D, E-N, O-Z.

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Il programma dettagliato ed eventuale materiale integrativo verrà fornito all’inizio del corso.

Modalità d’esame

L’esame consisterà in una prova scritta e orale.

ECONOMIA E POLITICA INDUSTRIALE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Paola Parravicini Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

Scopo del corso è quello di offrire una descrizione, la più possibile aggiornata, del concreto svolgersi dei fenomeni produttivi. Verranno dunque illustrati i criteri attraverso i quali è possibile mettere a fuoco se un’unità produttiva, privata o pubblica, sia riuscita o meno a conseguire gli obiettivi dell’efficienza produttiva. Questi criteri vanno intesi in senso lato e comprenderanno quindi l’individuazione sia di tecniche efficienti che di dimensioni e di tassi di utilizzazione della capacità produttiva ottimali. Verranno discussi a questo proposito, relativamente a specifiche esperienze economiche, modelli econometrici in grado di stimare concrete funzioni di produzione e di costo. Si discuterà quindi delle forme di mercato all’interno delle quali l’impresa si trova a operare, evidenziando come contesto istituzionale e comportamenti specifici delle imprese si influenzino a vicenda in un complesso sistema di azioni e reazioni. Particolare attenzione, a questo proposito, verrà data ai problemi legati all’esistenza di imprese con posizione dominante e al controllo delle concentrazioni con riferimento sia ai prodotti omogenei che a quelli differenziati.

Il corso presuppone una buona conoscenza dell’economia politica.

Testi consigliati per la preparazione all’esame

L. Pepall – D. J. Richards – G. Norman, Organizzazione industriale, Milano, Mc Graw-Hill, 2009.

ECONOMIA MONETARIA E CREDITIZIA (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Francesco Salsano Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria” e diritto tributario

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso di Economia monetaria e creditizia ha come principale obiettivo quello di mettere lo studente in grado di comprendere il ruolo delle variabili monetarie e creditizie nei sistemi economici moderni, sia in una prospettiva interna che internazionale. In questo ambito, si approfondisce il valore della moneta, le ragioni della sua domanda, le modalità di offerta, il comportamento delle banche centrali e

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gli effetti della politica monetaria sui mercati finanziari e sulle variabili macroeconomiche. Inoltre si analizza il sistema creditizio e degli intermediari finanziari con particolare attenzione alle regole di comportamento e ai controlli ai quali, data anche la sua funzione monetaria, è sottoposto.

In modo più dettagliato il corso è suddiviso in tre parti. La prima parte dedica particolare attenzione ai meccanismi attraverso cui gli

influssi della politica monetaria si trasmettono al settore reale dell'economia e all’analisi del ruolo svolto dagli intermediari finanziari nel processo di trasmissione. La seconda parte del corso è dedicata all’Unione Economica e Monetaria, e quindi alla strategia operativa della Banca Centrale Europea ed ai problemi economici e politici che tale istituzione comporta.

Nella terza parte del corso l'attenzione si sposta in dettaglio sull’analisi delle modalità con cui avviene la regolamentazione del sistema finanziario. Le specificità dell’intermediazione finanziaria e degli operatori che svolgono questa funzione giustificano l’esistenza di un sistema di controlli più ampio di quello che concerne altre forme di attività economica. È quindi possibile analizzare le motivazioni e gli obiettivi della regolamentazione sugli intermediari finanziari “traslando” le generali esigenze dell’intervento regolamentare dello Stato nell’economia nei fondamentali obiettivi della regolamentazione dei mercati finanziari.

Programma sintetico del corso

I Parte: Moneta e Politica Monetaria

Ruolo e origine della moneta La domanda di moneta L’offerta di moneta Il modello IS-LM La trasmissione della politica monetaria Obiettivi e Strategia della Politica monetaria

II Parte:La politica monetaria in Europa

L’Unione Economica e Monetaria Europea La Banca Centrale Europea aspetti istituzionali e scelte strategiche

III Parte: Gli intermediari finanziare e la loro regolamentazione

Il ruolo e i modelli di comportamento degli intermediari finanziari Il razionamento del credito La regolamentazione degli intermediari finanziari

Testi consigliati per la preparazione dell’esame

Per la prima parte del corso si consiglia lo studio di alcuni capitoli dei seguenti manuali, alternativi tra loro: G. Pittaluga, Economia Monetaria, Milano, Hoepli, ultima edizione;

G. Ciccarone – C. Gnesutta, Moneta e finanza nell'economia contemporanea.

Agenti, mercati, politiche, Roma, Carocci.

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Oppure un qualsiasi manuale di Macroeconomia con particolare riferimento alle parti relative alla Moneta.

Per la seconda parte del corso si consigliano alcuni capitoli dei seguenti manuali: Hanspeter K. Scheller, Banca Centrale Europea, Eurosistema, La Banca Centrale

Europea, storia, ruolo e funzioni, 2ª ed., 2006, scaricabile gratuitamente dal sito della Banca Centrale Europea;

P. De Grauwe, Economia dell'Unione Monetaria, Bologna, Il Mulino, 2010. Per la terza parte del corso si consiglia alcuni capitoli del seguente manuale: J.

Tirole – M. Dewatripont, La regolamentazione prudenziale della Banche, Padova, Grasso editore, 1997.

ECONOMIA POLITICA (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Paola Parravicini (Lettere A-D)

Prof. Alessandro Graffi (Lettere E-N)

Prof. Giovanna Tagliabue (Lettere O-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

L’Economia politica studia le leggi sociali riguardanti l’uso di risorse scarse per il

soddisfacimento dei bisogni umani, individuali e collettivi, in diversi contesti storici e istituzionali. Il corso si propone di fornire allo studente una dimensione culturale ed una serie di strumenti tecnici indispensabili sia per una concreta e attuale comprensione della problematica giuridica sia, e più in generale, per una conoscenza realistica degli aspetti economico-sociali del mondo contemporaneo. L’insegnamento intende quindi offrire un sistema concettuale introduttivo alle questioni fondamentali riguardanti l’organizzazione e il funzionamento dei sistemi economici moderni. L’accento è posto sulla necessità di un indirizzo critico nell’esame dei vari problemi e sull’esigenza metodologica di disporre di alcuni semplici, ma rigorosi, strumenti di analisi della realtà.

Programma del corso 1.Oggetto e metodo dell’Economia politica. Cenni di storia del pensiero economico.

I problemi fondamentali dell’economia politica. Domanda e offerta: analisi del mercato. Domanda ed utilità. Produzione, efficienza e costi. Le forme di mercato. Le esternalità e i costi sociali. La teoria dell’informazione.

2. Domanda e offerta: un approccio macroeconomico. Il circuito del reddito. Cenni di contabilità nazionale. La moneta, i tassi d’interesse e la Banca Centrale. Il mercato monetario e il mercato reale. L’inflazione, le aspettative e la credibilità. I tassi di cambio e il commercio internazionale.

Modalità d’esame

L’esame è in forma scritta integrabile con l’orale. Modalità per lo svolgimento degli esami e di eventuali prove riservate agli studenti frequentanti verranno fornite dai docenti durante il corso.

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Testi consigliati per la preparazione dell’esame

1. Il libro di testo è disponibile in una versione personalizzata (tratta dai testi Begg D. et al “Economia” McGraw-Hill, Brue S.L. et al. “Essenziale di Economia” McGraw-Hill, Frank R.H. et al. “Principi di Economia” McGraw-Hill) con indicazione delle tre cattedre (A-D, E-N, O-Z) contenente i soli capitoli relativi al corso. Il testo è da studiare integralmente con l’unica eccezione del cap.18 la cui attenta lettura è comunque vivamente consigliata.

In alternativa (ambedue i testi)

1. G.Goisis, Lezioni di Economia politica - Microeconomia (vol. I) , 9ª ed., Padova, Cedam, 2009. Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 1.6, 1.7, 1.8, 1.14, 1.15, 1.16, 1.17, 3.6, 3.10, 3.11, 4.7, 4.8, 4.10, 5.20, 5.21, 5.22, 5.25, 6.4, 6.6, 6.10, 6.14, 6.15, 7.11, 7.12, 7.13, 7.14, 7.15, 7.16, 7.17, 7.18. Sono da considerarsi facoltative le seguenti appendici: Appendice II al capitolo 1, Appendice I al capitolo 3, Appendice I e II e III al capitolo 4. Il capitolo VI è da considerarsi facoltativo.

2. G.Goisis, Lezioni di Economia politica - Macroeconomia (vol. II) , 9ª ed., Padova, Cedam, 2009.

Sono da considerarsi facoltativi i seguenti paragrafi: 1.10, 1.11, 4.10, 4.11, 4.12, 4.13, 4.14, 4.15, 5.9, 5.10, 5.13, 5.14, 5.16, 5.17, 5.18, 5.19. 6.13. Il capitolo 5 è da considerarsi facoltativo. Sono da considerarsi facoltative le seguenti appendici: appendice I al cap.3; appendice I al cap.5.

ECONOMIA POLITICA PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Luigi Prosperetti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Il corso sviluppa l’analisi economica dei fatti illeciti, risultando pertanto

strettamente complementare all’insegnamento di “Analisi economica del diritto”, tenuto dal prof. Carlo Marchetti, che tratta l’analisi economica dei contratti e della proprietà.

Nella prima parte, il corso segue il solco della Law & Economics statunitense, ipotizzando che i soggetti siano pienamente razionali e perfettamente informati. In

seguito, con i necessari riferimenti alla recente letteratura sulla razionalità imperfetta e sulle distorsioni sistematiche nei processi di scelta (Kahnemann), vengono riesaminati da una nuova prospettiva i risultati della Law and Economics.

Infine, il corso discute, in un’ottica applicativa, i principali problemi valutativi del danno da illecito concorrenziale”.

Testo consigliati per la preparazione dell’esame

L. Prosperetti, Economia Politica Corso Progredito: Analisi economica e diritto –

Appunti delle lezioni. Disponibile sul sito http://armida.unimi.it.

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Modalità di svolgimento dell’esame: prova orale.

ESEGESI DELLE FONTI DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Marcella Balestri Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto della disciplina

Il pregio e la ricchezza delle testimonianze, assai diverse, che consentono di ricostruire il “corpo del diritto romano”, nella varietà delle norme e degli istituti in cui si esprime, possono rappresentare anche oggi un’utile occasione di addestramento per l’interprete, spesso chiamato a un’analisi critico ricostruttiva dei testi.

Il corso ha carattere seminariale. Fonti, sussidi didattici e ragguagli di bibliografia vengono forniti a lezione.

FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Mario Jori (Lettere A-D) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Il corso esporrà i principali problemi dell’approccio al diritto della filosofia

analitica del diritto.

Testi (comuni a studenti frequentanti e non frequentanti)

M. Jori - A. Pintore, Manuale di teoria generale del diritto, 2ª ed., Torino, Giappichelli, 1995;

H. Kelsen, Lineamenti di dottrina pura del diritto, Torino, Einaudi, 2000. Si informano gli studenti che sul server web dell’università, all’indirizzo:

http://mirror.ctu.unimi.it/ si trova un test di autovalutazione organizzato dalla cattedra in collaborazione con il CTU a disposizione di coloro che si preparano a sostenere l’esame. Il test è basato su una serie di domande su argomenti dei testi di esami, in raggruppamenti casuali e variabili. L’autovalutazione fornita da un test di questo genere può essere solo negativa, cioè la presenza di una o più risposte errate indica una preparazione certamente insufficiente, ma risposte tutte corrette non assicurano che la preparazione sia sufficiente.

FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Paolo Di Lucia (Lettere E-N) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Oggetto e finalità del corso

“Che cosa hanno in comune il diritto dei babilonesi e il diritto oggi vigente negli Stati Uniti d’America? Che cosa hanno in comune l’ordinamento sociale di una tribù dominata da un capo dispotico e la costituzione della Repubblica Svizzera?” Il corso

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muoverà da queste provocatorie domande del giurista e filosofo del diritto Hans Kelsen, per introdurre gli studenti alla riflessione sulla natura e l’essenza del diritto. !

Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti frequentanti

1. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli – M. Jori, Filosofia del diritto, (a cura di P. Di Lucia), nuova edizione ampliata, Milano, Raffaello Cortina, 2013 (i saggi da studiare verranno indicati dal docente a lezione);

2. G. Carcaterra, Presupposti e strumenti della scienza giuridica, seconda edizione rivista e ampliata ,Torino, Giappichelli, 2011 (pp. 1-123).

Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti non frequentanti iscritti alla

Facoltà di Giurisprudenza (9 cfu) e per gli studenti non frequentanti iscritti alla

Facoltà di Lettere e Filosofia (9 cfu)

2. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli - Mario Jori, Filosofia del diritto, (a cura di P. Di Lucia), nuova edizione ampliata, Milano, Cortina, 2013. [Sono da

studiare i seguenti 23 saggi: Croce, Reinach, Hohfeld, Ehrlich, Del Vecchio, Znamierowski, Frank, Devoto, Kelsen, Perelman, Radbruch, Capograssi, Bobbio, Rawls, Ross, Pigliaru, Hart, Oppenheim, Weinberger, Olivecrona, Hayek, Foucault, Jonas]

2. G. Carcaterra, Presupposti e strumenti della scienza giuridica, seconda edizione rivista e ampliata, Torino, Giappichelli, 2011 (pp. 1-123); in alternativa H. Kelsen, Teoria generale del diritto e dello stato, Milano, Etas, 2009 (pp. 1-165).

Testi per la preparazione dell’esame per gli studenti non frequentanti iscritti alla

Facoltà di Lettere e Filosofia (6 cfu).

1. H. Kelsen, Teoria generale del diritto e dello stato, Milano, Etas, 2009 (pp. 1-165);

in alternativa per gli studenti iscritti alla facoltà di Lettere e Filosofia: J. R. Searle, Creare il mondo sociale. La struttura della civiltà umana. Milano, Raffaello Cortina, 2010 (escluso il cap. VII. Il potere);

2. A. G. Conte – P. Di Lucia – L. Ferrajoli – M. Jori, Filosofia del diritto, (a cura di P. Di Lucia), nuova edizione ampliata, Milano, Raffaello Cortina, 2013. (Sono da studiare dieci saggi a scelta.); in alternativa, per gli studenti iscritti a Lettere e Filosofia: G. Lorini – L. Passerini Glazel (a cura di), Filosofie della norma, Torino, Giappichelli, 2012. (Sono da studiare le prime tre sezioni, pp. 1-180.).

Il prof. Di Lucia ([email protected]"!riceve gli studenti il mercoledì alle ore

10.30 in Dipartimento.

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FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Claudio Luzzati (Lettere O-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Scopo del corso. Il corso avrà una funzione prevalentemente introduttiva. La

filosofia del diritto, concepita come meta-giurisprudenza, fornirà strumenti per riflettere sulle attività dei giuristi positivi.

Svolgimento del corso. Le lezioni quest’anno verteranno sulla definizione di “diritto” e sull’analisi di alcuni concetti giuridici fondamentali quali per esempio quelli di norma, fonte, ordinamento e diritto soggettivo. Si presterà inoltre una speciale attenzione ai problemi interpretativi, in particolare a quelli relativi alla struttura aperta, alle clausole generali e ai principi del diritto.

Testi per gli studenti frequentanti

a) C. Luzzati, Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto: 1. Il

concetto di diritto, Torino, Giappichelli, 2010; b) C. Luzzati, Principi e princìpi. La genericità nel diritto, Torino, Giappichelli,

2012; c) I materiali che verranno che verranno indicati man mano durante il corso.

Testi per gli studenti non frequentanti

1) C. Luzzati, Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto: 1. Il

concetto di diritto, Torino, Giappichelli, 2010; 2) H. Kelsen, Lineamenti di dottrina pura del diritto, Torino, Einaudi, 2000; 3) C. Luzzati, Questo non è un manuale. Percorsi di filosofia del diritto: 1.

L’interpretazione giuridica. Linguaggio tecniche dottrine. Se il libro non uscisse in tempo utile (presso l’editore Giappichelli), si dovrà portare, come gli anni scorsi, H. L. A. Hart, Il concetto di diritto, Torino, Einaudi, 2002 (fino al VII capitolo incluso).

Sarà sempre possibile adattare il programma a interessi personali, purché ciò sia

previamente concordato con la cattedra. Il prof. Luzzati resta a disposizione degli studenti per ogni chiarimento. Si

suggerisce di ricorrere alla posta elettronica per le richieste d’informazioni più semplici. Sarà data regolarmente risposta, sempre che non si tratti di notizie già pubbliche o facilmente reperibili.

L’indirizzo è il seguente: [email protected]

235

FILOSOFIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [primo semestre] (Corso di laurea in scienze dei servizi giuridici)

Prof. Mario Ricciardi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Argomento del corso

Giustizia sociale e istituzioni (la struttura di base della società)

Scopo del corso

Possiamo concepire la società come uno schema di cooperazione per il mutuo vantaggio caratterizzato sia da conflitto sia da identità di interessi. C’è identità di interessi perché ciascuno ha bisogno degli altri per realizzare i propri scopi, e la vita sarebbe ben diversa da come la conosciamo se ognuno potesse contare esclusivamente sulle proprie forze. D’altro canto, c’è anche conflitto perché le persone non sono normalmente indifferenti al modo in cui vengono distribuiti i benefici prodotti dalla cooperazione sociale. Ognuno, comprensibilmente, preferirebbe avere a disposizione una quota più ampia di tali benefici per realizzare i propri scopi. Si pone quindi un problema di giustizia distributiva. Lo scopo del corso di questo anno accademico è introdurre gli studenti al dibattito contemporaneo sulla giustizia distributiva, concentrando l’attenzione in particolare sul ruolo che le maggiori istituzioni sociali hanno nel plasmare le aspettative di vita di ciascuno. L’espressione “struttura di base della società” viene impiegata da John Rawls proprio per alludere a tali istituzioni. Secondo Rawls: «l’oggetto principale della giustizia è la struttura di base della società, o più esattamente il modo in cui le maggiori istituzioni sociali distribuiscono i doveri e i diritti fondamentali e determinano la suddivisione dei benefici della cooperazione sociale. […] Considerate nell’insieme come un unico schema, le istituzioni maggiori definiscono diritti e doveri degli esseri umani e influenzano le loro prospettive di vita, ciò che essi possono attendersi e le loro speranze di riuscita. La struttura di base è l’oggetto principale della giustizia poiché i suoi effetti sono molto profondi ed evidenti sin dagli inizi. L’idea intuitiva è che questa struttura include differenti posizioni sociali e che persone nate in differenti posizioni hanno diverse aspettative di vita, parzialmente determinate sia dal sistema politico sia dalle circostanze economiche e sociali. In questo modo le istituzioni della società privilegiano certe situazioni di partenza rispetto ad altre. Queste ineguaglianze sono particolarmente profonde. Esse non sono soltanto assai diffuse, ma influenzano anche le opportunità iniziali che si hanno nella vita; perciò non possono essere giustificate da un ipotetico richiamo alle nozioni di merito [merit] o di ciò che spetta a ciascuno [desert]. È a queste ineguaglianze, che probabilmente appartengono in modo inevitabile alla struttura di base di ogni società, che devono essere innanzitutto applicati i principi di giustizia sociale. Questi principi regolano poi la scelta di una costituzione politica e dei principali elementi del sistema politico e sociale. La giustizia di uno schema sociale dipende essenzialmente dal modo in cui sono ripartiti i diritti e i doveri fondamentali, dalle opportunità economiche e dalle condizioni sociali nei vari settori della società». Per spiegare cosa intende per istituzioni

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maggiori, Rawls menziona la costituzione politica e i principali assetti politici e sociali, aggiungendo come esempi la tutela giuridica della libertà di pensiero e di coscienza, il mercato concorrenziale, la proprietà privata dei mezzi di produzione e la famiglia monogamica. Tutte istituzioni che in concreto devono la propria struttura a regole che appartengono al sistema giuridico vigente in una società. Scopo del corso è introdurre gli studenti al tema della giustizia distributiva impiegando la teoria di John Rawls come cornice espositiva.

Programma del corso

Le lezioni saranno suddivise in cinque blocchi, ciascuno composto da sei lezioni che trattano dello stesso tema generale. Questo è il programma: 1. La struttura di base della società; 2. Istituzioni (i): mercato concorrenziale e proprietà privata; 3. Istituzioni (ii): la famiglia; 4. Principi di giustizia; 5. Merito e meritocrazia.

Parole chiave

Libertà, Diritti, Eguaglianza, Cooperazione, Competizione, Contratto, Equità, Fair Play, Istituzioni, Mercato, Merito, Meritocrazia, Obbligazioni, Pena, Regole, Retribuzione, Risarcimento, Scambio, Sistemi giuridici, Volontarietà.

Modalità dell’esame

La preparazione dello studente è accertata attraverso un esame orale. Per gli studenti frequentanti l’esame avrà a oggetto i testi discussi a lezione.

L’elenco dei testi discussi, delle letture consigliate e degli argomenti delle lezioni sarà reperibile sul sito Ariel nella pagina relativa all’insegnamento:

http://mricciardifd.ariel.ctu.unimi.it/v1/Home/ Per gli studenti non frequentanti che scelgono il programma da 6 crediti l’esame

avrà a oggetto uno a scelta tra i seguenti testi: C. Arnsperger – P. Van Parijs, Quanta diseguaglianza possiamo accettare?, Il

Mulino, Bologna 2003; M. C. Nussbaum, Giustizia sociale e dignità umana, Il Mulino, Bologna 2002. Per gli studenti non frequentanti che scelgono il programma da 9 crediti l’esame

avrà a oggetto uno a scelta tra i seguenti testi: M. Sandel, Giustizia, Feltrinelli, Milano 2010; M. Walzer, Sfere di giustizia, Laterza, Bari 2008; P. Van Parijs, Che cos’è una società giusta?, Ponte alle Grazie, Firenze 1995. Gli studenti possono contattare il docente per discutere l’opportunità di concordare

un programma alternativo, di impegno equivalente a quello indicato, che tenga conto dei loro interessi personali.

Gli studenti possono contattare il docente al seguente indirizzo e-mail: [email protected]

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FILOSOFIA DEL DIRITTO PROGREDITO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Mario Ricciardi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Argomento del corso

Giustizia e beneficenza. Genealogia di una distinzione.

Scopo del corso

La distinzione tra giustizia e beneficenza ha un ruolo centrale nel pensiero giuridico moderno. Attraverso la formulazione di Immanuel Kant, che la riprende nel quadro della discussione dei doveri perfetti (di giustizia) e dei doveri imperfetti (di virtù), essa acquisisce un ruolo cardinale sia nelle teorie contemporanee della giustizia (ad es. in quelle di H.L.A. Hart, John Rawls e Robert Nozick) sia in diversi sistemi giuridici. Scopo del corso è chiarire questa distinzione concettuale ricostruendone la storia.

Programma del corso

Nel corso ricostruiremo le origini di questa distinzione nel pensiero antico, soffermandoci in particolare sugli scritti di Cicerone e di Seneca. Poi seguiremo lo sviluppo della tematica della giustizia e dei suoi rapporti con la sfera della beneficenza attraverso alcuni autori moderni, in particolare David Hume, Adam Smith e Immanuel Kant.

Parole chiave

Giustizia, Beneficenza, Liberalità, Dono, Virtù, Obbligazione, Doveri perfetti e imperfetti, Reciprocità, Diritti, Moralità, Giusto e bene.

Modalità dell’esame

La preparazione dello studente è accertata attraverso un esame orale. Per gli studenti frequentanti e non frequentanti il programma è lo stesso. Gli

studenti possono contattare il docente per discutere la possibilità di concordare un programma alternativo, di impegno equivalente a quello indicato, che tenga conto dei loro interessi personali.

Per comunicare con il docente usare il seguente indirizzo e-mail: [email protected]

Bibliografia

Cicerone, De Officiis, Libro I. Di questa opera esistono tre traduzioni in commercio: Cicerone, De Officiis, Torino, Einaudi, 2012; Cicerone, Dei doveri, Milano, Mondadori, 1994; Cicerone, I doveri, Milano, Rizzoli, 1987.

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Lo studente può scegliere la traduzione che preferisce. Seneca, Sui benefici, Bari, Laterza, 2008; D. Hume, Trattato sulla natura umana, Bari, Laterza, 1982; A. Smith, Teoria dei sentimenti morali, Milano, Rizzoli, 1995; I. Kant, La metafisica dei costumi, Bari, Laterza, 2004; M. Nussbaum, Giustizia e aiuto materiale, Bologna, Il Mulino, 2008. Letture consigliate

M. Mauss, Saggio sul dono, Torino, Einaudi, 2002; J. Rawls, Lezioni di storia della filosofia morale, Milano, Feltrinelli, 2004; G. Agamben, Opus Dei. Archeologia dell’ufficio. Homo sacer, II, 5, Torino, Bollati Boringhieri, 2012, cap. 3 e 4.

GIUSTIZIA COSTITUZIONALE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Barbara Randazzo Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso, a carattere seminariale, è dedicato all’approfondimento della conoscenza

del ruolo e delle funzioni della Corte Costituzionale nell’ordinamento italiano e nel

sistema “multilivello” di tutela dei diritti fondamentali.

Tra le diverse tipologie di giudizio che si esamineranno, particolare attenzione sarà

rivolta al giudizio sulle leggi in via incidentale, il cui studio consente di mettere in

rilievo il complesso rapporto tra la Corte costituzionale, le Corti sovranazionali

europee e i giudici comuni in ordine al sindacato di costituzionalità sulle leggi e alla

garanzia dei diritti.

Si esaminerà il processo costituzionale in tutte le sue fasi, e si tratteranno in modo

specifico: a) le problematiche concernenti l’instaurazione del giudizio (la

legittimazione del giudice a quo, la rilevanza e la non manifesta infondatezza della

questione di costituzionalità, la individuazione del thema decidendum); b) il giudizio

dinanzi alla Corte (il procedimento; i poteri istruttori); c) le tipologie di decisioni che

la Corte può adottare; d) gli effetti delle pronunce di accoglimento e di rigetto.

Gli argomenti saranno affrontati mediante l’analisi e la discussione dei casi

selezionati dalla docente.

Testi per la preparazione all'esame

G. Zagrebelsky – V. Marcenò, Giustizia costituzionale, Bologna, Il Mulino, 2012;

o, in alternativa, E. Malfatti - S. Panizza - R. Romboli, Giustizia costituzionale, Torino, Giappichelli, ultima edizione.

239

Per coloro che frequentano anche il corso di “Giustizia costituzionale

sovranazionale” saranno organizzate attività integrative comuni.

Le decisioni della Corte costituzionale che verranno trattate a lezione sono

reperibili sul sito internet www.cortecostituzionale.it o www.giurcost.org. Ancora,

per un panorama delle tendenze più recenti della giurisprudenza possono essere

utilmente lette le relazioni in occasione delle conferenze stampa annuali del

Presidente della Corte, nel sito www.cortecostituzionale.it, sezione Documentazione,

oppure in Giurisprudenza costituzionale. Per un più ampio inquadramento della

giurisprudenza costituzionale possono consultarsi le rassegne in Viva Vox

Constitutionis, a cura di V. Onida e B. Randazzo, Milano, Giuffrè.

Si ricorda agli studenti che tutte le comunicazioni relative al corso possono essere

reperite sulla piattaforma Ariel.

GIUSTIZIA COSTITUZIONALE SOVRANAZIONALE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Barbara Randazzo Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento si propone l’approfondimento del ruolo della Corte europea dei diritti dell’uomo quale giudice preposto alla tutela dei diritti garantiti dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, aperta alla firma a Roma il 4 novembre 1950 (ratificata e resa esecutiva in Italia con legge 4 agosto 1955, n. 848). La Corte di Strasburgo e la Convenzione operano nell’ambito del sistema del Consiglio d’Europa, istituito a Londra con lo Statuto del 5 maggio 1949 all’indomani della fine della Seconda Guerra Mondiale, al fine di impegnare gli allora dieci Stati firmatari (ora quarantasette) al rispetto del patrimonio comune di valori fondato sui principi di libertà individuale, di libertà politica e sulla preminenza del diritto. Benché la Convenzione europea dei diritti preveda due vie di accesso alla Corte EDU, uno per gli Stati (art. 33 CEDU) e uno per i singoli (art. 34 CEDU), sarà oggetto di studio soltanto quest’ultima, in base al testo modificato dal Protocollo n. 11 entrato in vigore il 1° novembre 1998, il quale ha conferito al singolo un vero e proprio diritto di azione a tutela dei diritti garantiti dalla Convenzione e dal Protocollo n. 14 entrato in vigore il 1° giugno 2010 che ha apportato significative modifiche procedurali.

L’assunzione della Corte europea tra le Corti costituzionali è stata oggetto di discussione sia in ragione della diversa natura delle fonti che esse sono chiamate ad applicare (CEDU e Costituzioni nazionali) sia del tipo di giudizio (da un lato, il ricorso individuale, dall’altro il controllo sulle leggi, la decisione dei conflitti di attribuzione tra poteri e tra enti, il ricorso diretto a tutela dei diritti). Nell’ambito del corso ci si soffermerà sulle ragioni che giustificano l’accostamento tra i due strumenti di tutela e tra i due tipi di Corti.

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Sul piano del diritto interno, inoltre, l’attrazione della Convenzione europea dei diritti e del suo giudice tra gli strumenti costituzionali di tutela, trova piena giustificazione a seguito delle sentenze n. 348 e n. 349 del 2007 rese dalla Corte costituzionale, con le quali si è affermato che, in virtù dell’art. 117, primo comma, della Costituzione (nel testo modificato dalla legge cost. n. 3 del 2001), le disposizioni della Convenzione europea, come interpretate dalla Corte EDU, possono essere assunte come “parametri interposti” nei giudizi di costituzionalità sulle leggi.

Programma del corso

I parte - Il giudizio davanti alla Corte europea dei diritti 1. Introduzione sul sistema del Consiglio d’Europa. - 2. Composizione e

competenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. - 3. La titolarità dei diritti garantiti dalla Convenzione. - 4. La nozione di “vittima”, i soggetti legittimati a ricorrere, l’oggetto e le funzioni del giudizio. - 5. Le condizioni di ricevibilità del ricorso: il previo esaurimento dei rimedi interni e la sussidiarietà della tutela internazionale. - 6. I provvedimenti cautelari. - 7. Le tecniche argomentative della Corte. - 8. I contenuti e gli effetti delle pronunce dichiarative di violazione: la procedura di sentenza pilota. - 9. La Corte europea come giurisdizione costituzionale sovranazionale.

II parte – L’attuazione interna delle pronunce della Corte europea 1. La conformazione dell’ordinamento italiano agli obblighi discendenti dalla

Convenzione europea e dalla giurisprudenza della Corte EDU. 2. L’art. 117, primo comma Cost. e la giurisprudenza costituzionale in materia dopo le sentenze n. 348 e n. 349 del 2007. 3. – L’esecuzione delle sentenze della Corte europea dei diritti dell’uomo. Analisi degli strumenti e dei casi.

Modalità di svolgimento del corso

Le lezioni avranno carattere seminariale; saranno distribuiti materiali didattici, costituiti prevalentemente dai testi normativi di riferimento e dalle pronunce della Corte EDU selezionate dalla docente, da leggersi di volta in volta in preparazione dell’argomento della lezione, allo scopo di partecipare attivamente alla discussione. Anche se sarà fornita una traduzione italiana delle pronunce è consigliabile la lettura dei testi ufficiali disponibili in lingua francese e/o inglese (http//:www.echr.coe.int)

Per gli studenti frequentanti saranno organizzate attività integrative valutate ai fini

dell’esame. Per coloro che frequentano anche il corso di Giustizia costituzionale saranno

organizzate attività integrative comuni.

Testo consigliato

B. Randazzo, Giustizia costituzionale sovranazionale: la Corte europea dei diritti

dell’uomo, Milano, Giuffrè, in corso di pubblicazione;

241

oppure, B. Randazzo, Il processo dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo:

un nuovo processo costituzionale, in Alle frontiere del diritto costituzionale. Scritti in

onore di Valerio Onida, Giuffrè, Milano 2011, 1543-1608 e in Rivista AIC (online) n. 4/2011 (integrato con l’analisi di casi selezionati con la docente);

oppure, Jacobs – White - Ovey, The European Convention on Human Rights,

Oxford University Press, 2010, pp. 1-128 (integrato con l’analisi di casi selezionati con la docente).

Avvertenza

Lo studio della giustizia costituzionale sovranazionale presuppone la piena conoscenza del diritto costituzionale. La materia comporta lo sviluppo di temi e problemi trattati nei corsi di Giustizia costituzionale e di Diritto internazionale.

INFORMATICA GIURIDICA (crediti 3) [secondo semestre]

Andrea Rossetti (Lettere A-L) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Epigrafe del corso

L’informatica non riguarda i computer più di quanto l’astronomia riguardi i telescopi. (Edsger Wybe Dijkstra)

Programma per gli studenti frequentanti.

Il corso inizierà con una parte introduttiva, in cui si descriverà, attraverso l'uso di metafore condivise, il funzionamento dei computer e della Rete. La parte monografica avrà come titolo:

Ontologie del documento digitale; in essa, seguendo le concezioni più consolidate, si cercheranno di individuare le caratteresti essenziali dei documenti registrati in formati digitali e su supporti che non garantiscono l'integrità delle informazioni. Le lezioni saranno affiancate da una serie di seminari nei quali si analizzeranno alcuni specifici aspetti del diritto in cui è più evidente l'interazione tra diritto e e ICT.

Il programma per i frequentanti, sotto forma di syllabus, sarà pubblicato prima

dell'inizio del semestre sul blog del corso, (Filosofia e Informatica) Giuridica: http://users2.unimi.it/infogiure/

Programma per gli studenti non frequentanti.

A. Rossetti (ed.), Legal Informatics, Moretti&Vitali; G. Vaciago, Digital Evidence, Torino, Giappichelli. Per ogni altra informazione: http://users2.unimi.it/infogiure/

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INFORMATICA GIURIDICA (crediti 3) [secondo semestre]

Prof. Giovanni Ziccardi (Lettere M-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma del corso

A) L’informatica giuridica e l'uso responsabile e consapevole delle tecnologie da parte del giovane giurista.

B) Resistenza elettronica, attivismo digitale, hacking, censura e ribellione tecnologica.

I due testi obbligatori per tutti gli studenti ai fini della preparazione dell’esame

sono: 1. Per quanto riguarda la parte A), più pratica, G. Ziccardi, L’avvocato hacker –

Informatica giuridica e uso consapevole delle tecnologie, Milano, Giuffrè, 2011 (in corso di pubblicazione);

2. Per quanto riguarda la parte B), più teorica, G. Ziccardi, Hacker. Il richiamo

della libertà, Venezia, Marsilio, 2011.

Testi degli anni precedenti Si raccomanda agli studenti di non acquistare altri testi, anche degli anni passati e

dello stesso Autore. Non sarà possibile sostenere l’esame preparandolo su testi differenti da quelli sopra indicati. Durante il corso saranno comunicati i capitoli da studiare e le eventuali integrazioni dipendenti dal numero di crediti dell’esame.

Sito web, blog e contatti e-mail

Il sito web del corso è all’indirizzo http://www.ziccardi.org

Ricevimento studenti

Il prof. Ziccardi riceve gli studenti il giovedì mattina dalle ore 10.30 alle ore 12.30 nel suo ufficio.

INFORMATICA GIURIDICA AVANZATA (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Pierluigi Perri Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Programma del corso

A) Computer ethics, misure tecnologiche di protezione del diritto d’autore, privacy, sicurezza informatica, computer forensics e investigazioni digitali

B) Tecnologia, sicurezza, hacking e ribellione alla macchina e all’autorità nella storia del cinema.

I due testi obbligatori per tutti gli studenti ai fini della preparazione dell’esame sono:

243

1. G. Ziccardi, Informatica giuridica, Tomo II, 2ª ed. (aggiornata e ridotta), Milano, Giuffrè, 2012;

2. P. Perri, Privacy, diritto e sicurezza informatica, Milano, Giuffrè, 2007.

Passaggio al ciclo unico e integrazione dei crediti

Gli studenti di Scienze giuridiche che hanno sostenuto l’esame negli anni passati (2 cfu), nel caso volessero ottenere, nel corso di laurea in Giurisprudenza a ciclo unico, il riconoscimento della materia come insegnamento di 6 cfu dovranno integrare la preparazione portando in sede d’esame uno tra i seguenti testi: P. Perri, Protezione

dei dati e nuove tecnologie. Aspetto nazionali, europei e statunitensi, Milano, Giuffrè, 2007;

G. Ziccardi, Hacker. Il richiamo della libertà, Venezia, Marsilio, 2011.

Testi degli anni precedenti

Si raccomanda agli studenti di non acquistare altri testi, anche degli anni passati e degli stessi Autori, né la prima edizione del Tomo II del manuale (di colore verde). Non sarà possibile sostenere l’esame preparandolo su testi differenti da quelli sopra indicati.

Sito web, blog e contatti e-mail

Il sito web del corso è all’indirizzo http://cyberspacelaw.wordpress.com La e-mail del docente è [email protected]

Ricevimento studenti

Il prof. Perri riceve gli studenti il giovedì mattina dalle ore 10.30 alle ore 12.30 nel suo ufficio.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre]

Prof. Gianroberto Villa (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento ha per oggetto le nozioni e i concetti fondamentali del diritto privato.

Il corso riguarderà i seguenti temi: l’ordinamento giuridico e l’interpretazione della legge; le persone fisiche e le persone giuridiche; i beni; il negozio giuridico e il contratto; le obbligazioni; i singoli contratti.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

Si suggerisce uno dei seguenti manuali, a scelta dello studente: P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione

disponibile, limitatamente ai paragrafi da 1 a 70; da 108 a 274; da 286 a 312; da 330 a 381.

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Il manuale scelto deve essere inoltre integrato con il seguente testo: U. Carnevali, Appunti di diritto privato, ultima edizione disponibile, Milano, Cortina, limitatamente alla “Parte generale”, capitoli I, II, III, IV.

Per l’adozione di altri manuali istituzionali di carattere universitario si consiglia di rivolgersi al docente.

È poi indispensabile la consultazione di una buona edizione aggiornata del Codice

civile e delle leggi collegate (per esempio, l’edizione a cura di De Nova, Bologna, Zanichelli).

Per un migliore apprendimento della materia e per una verifica della preparazione attraverso lo svolgimento di esercizi, si consiglia: P. Trimarchi, Esercizi di diritto

privato, Milano, Giuffrè.

Modalità di svolgimento del corso e delle prove di esame

Il corso si articola in lezioni affiancate da moduli didattici e attività di tutoraggio. Per l’ammissione all’esame orale è necessario superare una prova scritta

preliminare, costituita da quesiti a risposta multipla. Le modalità di svolgimento della prova scritta saranno illustrate all’inizio del corso.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre]

Prof. Francesco Venosta (Lettere E-N) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento ha per oggetto le nozioni e i concetti fondamentali del diritto privato.

Il corso riguarderà: principi e nozioni generali; ordinamento giuridico e interpretazione della legge; persone fisiche e persone giuridiche; beni; negozio giuridico e contratto; obbligazioni; singoli contratti.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

Si suggerisce, per lo studio domestico, il seguente manuale: P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione

disponibile, limitatamente ai paragrafi da n. 1 a n. 70; da n. 108 a n. 312; da n. 330 a n. 381.

Il manuale deve essere inoltre integrato con il seguente testo: U. Carnevali, Appunti di diritto privato, Milano, Cortina, ultima edizione disponibile, limitatamente alla “Parte generale”, capitoli I, II, III, IV.

Per l’adozione di altri manuali istituzionali di carattere universitario si consiglia di rivolgersi al docente.

È poi indispensabile la consultazione di una buona edizione aggiornata del Codice

civile e delle leggi collegate (per esempio, l’edizione a cura di De Nova, Bologna, Zanichelli).

245

Per un migliore apprendimento della materia e per una verifica della preparazione attraverso lo svolgimento di esercizi, si consiglia: P. Trimarchi, Esercizi di diritto

privato, Milano, Giuffrè.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO I (crediti 8) [primo semestre]

Prof. Francesco Delfini (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

L’insegnamento ha per oggetto le nozioni e i concetti fondamentali del diritto privato.

Il corso avrà per oggetto: ordinamento giuridico e interpretazione della legge; persone fisiche e persone giuridiche; beni e pubblicità immobiliare; obbligazioni in generale; contratto in generale; i seguenti singoli contratti: vendita e altri contratti di alienazione a titolo oneroso; donazione; contratti di utilizzazione di cose; contratti di prestazione d’opera; contratti di cooperazione nell’attività giuridica altrui.

Indicazione dei libri di testo per l’esame

P. Trimarchi, Istituzioni di Diritto Privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione (a oggi 18ª ed., 2009, pagg. 1-105; 153-336; 351-382; 407-440; 559-563);

in alternativa, da concordare con il docente, Torrente – Schlesinger, Manuale di

diritto privato, Milano, Giuffrè, 2009 (3-209; 347-425; 457-727). Letture suggerite per l’approfondimento della materia: G. Gitti (a cura di),

L’autonomia privata e le Autorità indipendenti. Le metamorfosi del contratto, Bologna, Il Mulino, 2006;

G. Gitti – G. Villa (a cura di), Il terzo contratto, Il Mulino, Bologna, 2008. È in ogni caso indispensabile un’approfondita conoscenza della Costituzione, del

Codice Civile e delle principali Leggi Collegate. La scelta del codice è limitata a edizioni aggiornate all’anno in corso. Si suggerisce: Codice Civile e Leggi Collegate, a cura di De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione

Prima di sostenere l’esame orale di Istituzioni di Diritto Privato I, che è unico

(consta del test scritto di ammissione e della prova orale), il candidato sosterrà con esito positivo un test scritto.

Esso importa la conoscenza delle nozioni istituzionali sul programma di esame (obbligazioni, contratto e contratti speciali, diritti reali, tutela dei diritti) e si articolerà in 12 domande a risposta multipla, cui dare risposta con l’ausilio del Codice civile (purché non commentato né annotato). Verrà assegnato un punto per ogni risposta esatta e la prova verrà considerata superata con il conseguimento di almeno 9 punti su 12.

Il superamento della prova scritta consente l’ammissione a tutti gli appelli orali della medesima sessione.

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Il mancato superamento della prova orale impedisce di sostenere nuovamente l’esame nell’appello immediatamente successivo della medesima sessione (salvo che intercorra fra un appello e l’altro uno spazio di tempo superiore a un mese).

In sostanza: test scritto: esito positivo: valido per tutta le date orali della sessione esito negativo: non c’è salto d’appello, si può accedere alla data dello scritto successivo

Prova orale: esito negativo: salto d’appello dell’orale e obbligo di sostenere nuovamente lo scritto.

È necessario iscriversi tramite il Servizio Sifa sia alla prova scritta sia all’esame

orale. Il programma di esame del corso di Istituzioni di diritto privato è quello pubblicato

sulla Guida dello Studente dell’anno corrispondente alla immatricolazione: a tal fine è necessario che lo studente in sede di esame esibisca copia del programma di esame del proprio anno di corso; in alternativa l’esame potrà essere sostenuto sul programma dell’anno in corso. Modulo integrativo (20 ore) EUROPEAN E COMMERCE PRIVATE LAW (crediti 3) [secondo semestre] Prof. Francesco Delfini Syllabus

I. Course subject The course will be split in two distinct, but strictly related, parts. The first part shall be dedicated to the general framework of European private law

governing e commerce, broadly composed by three directives: i) Directive 1999/93 of 13 December 1999 providing the general rules for electronic

signatures; ii) Directive 97/7 of 20 May 1997 on the protection of consumers in respect of

distance contracts and iii) Directive 2000/31 of 8 June 2000 on certain legal aspects of information society

services, in particular electronic commerce, in the Internal Market which concerns, in particular, both pre contractual information and tort liability of intermediary service providers. The second part of the course will focus on two directives on specific object of e

commerce contracts: i) Directive 2000/46 of 18 September 2000 on the taking up, pursuit of and prudential

supervision of the business of electronic money institutions and ii) Directive 2002/65 of 23 September 2002 concerning the distance marketing of

consumer financial services.

II. Attendance to the course Students must previously have attended to the course of Istituzioni di diritto

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privato I or have general knowledge of Italian and European private law. Anyone who wishes to attend the course needs to submit a request for admission to

the following address: [email protected] The attendance to the course is compulsory. Final exam, successfully passed, will

accrue 3 cfu related to "other activities". Students that have attended to the course of Istituzioni di Diritto Privato I in the

first term can sustain both exams simultaneously.

III. Bibliography Lectures will be based on specific reading materials, as indicated prior to each

lesson and on the English text of the directives listed up above. For general knowledge of Italian private law could also be recommended: Iudica – Zatti, Language and rules of Italian private law: an introduction, 3ª ed.,

Padova, Cedam, 2010. Other references will be made available to students during the course.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre]

Prof. Gianroberto Villa (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

Nel secondo semestre l’insegnamento delle istituzioni di diritto privato ha per oggetto le nozioni e i concetti fondamentali concernenti i seguenti istituti: gli atti illeciti e la responsabilità civile; la gestione di affari altrui e l’arricchimento senza causa; i titoli di credito; i diritti reali e il possesso; la tutela dei diritti, l’impresa (con esclusione delle procedure concorsuali e del rapporto di lavoro subordinato); la famiglia; le successioni a causa di morte.

Indicazioni dei libri di testo per l’esame

Si suggerisce lo studio del seguente manuale: P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, ed. Giuffrè, ultima edizione disponibile,

limitatamente ai paragrafi: da 71 a 107; da 275 a 285; da 313 a 329; da 382 a 514; da 539 a 634.

Il manuale deve essere integrato con il seguente testo: U. Carnevali, Appunti di

diritto privato, ultima edizione disponibile, ed. Cortina, limitatamente alla cap. V della “Parte generale” e all’intera “Parte speciale”.

Per l’adozione di altri manuali istituzionali di carattere universitario si consiglia di rivolgersi al docente.

È poi indispensabile la consultazione di un’edizione aggiornata del Codice civile e

delle leggi collegate (per esempio, l’edizione a cura di G. De Nova, ed. Zanichelli).

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Per un migliore approfondimento della materia e per una verifica della preparazione attraverso lo svolgimento di esercizi, si consiglia: P. Trimarchi, Esercizi

di diritto privato, ed. Giuffrè.

Modalità di svolgimento del corso e delle prove di esame

Il corso si articola in lezioni affiancate da moduli didattici e attività di tutoraggio. Per l’ammissione all’esame orale è necessario superare una prova scritta

preliminare, costituita da quesiti a risposta multipla. Le modalità di svolgimento della prova scritta saranno illustrate all’inizio del corso.

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre]

Prof. Ugo Carnevali (Lettere E-N) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Il corso avrà per oggetto i seguenti argomenti: la responsabilità civile; i diritti della

personalità; i diritti sulle opere dell’ingegno; i diritti reali e il possesso; la responsabilità patrimoniale e le azioni per la conservazione della garanzia patrimoniale; la pubblicità dei fatti giuridici; le prove; prescrizione e decadenza; il diritto di famiglia; le successioni per causa di morte.

Per lo studio si consiglia P. Trimarchi, Istituzioni di diritto privato, Ed. Giuffré,

limitatamente alle seguenti Sezioni: quarta, ottava, decima, undicesima, tredicesima e quattordicesima. Per l’adozione di altro manuale di carattere universitario si consiglia di rivolgersi al docente.

Il manuale va integrato con lo studio di U. Carnevali, Appunti di diritto privato, IX ed., ed. Cortina, limitatamente ai capitoli 2, 4 e 5 di Parte generale, e all’intera Parte speciale (La responsabilità civile). Lo studio della responsabilità civile sugli Appunti può sostituire lo studio della Sezione quarta del manuale.

È indispensabile la continua consultazione, parallelamente allo studio dei manuali,

del Codice civile in edizione aggiornata al 2012 (si consiglia l’edizione a cura di G. De Nova, ed. Zanichelli).

ISTITUZIONI DI DIRITTO PRIVATO II (crediti 7) [secondo semestre]

Prof. Daniele Maffeis (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

L’insegnamento delle Istituzioni di diritto privato ha per oggetto i seguenti istituti: famiglia e successioni a causa di morte; atti illeciti e responsabilità extracontrattuale; pagamento dell’indebito, gestione di affari altrui e arricchimento senza causa; proprietà, diritti reali, possesso e detenzione; comunione e divisione; tutela dei diritti;

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responsabilità patrimoniale del debitore; fallimento e altri procedimenti concorsuali; impresa e rapporto di lavoro subordinato; società; titoli di credito; contratti di credito e bancari; mandato e rappresentanza; mediazione; transazione. Indicazione dei libri di testo per l’esame

P. Trimarchi, Istituzioni di Diritto Privato, Milano, Giuffrè, ultima edizione, in alternativa, A. Torrente - P. Schlesinger, Manuale di diritto privato, Milano,

Giuffrè, ultima edizione. È in ogni caso indispensabile un’approfondita conoscenza della Costituzione, del

Codice Civile e delle principali Leggi Collegate. La scelta del codice è limitata a edizioni aggiornate all’anno in corso. Si suggerisce: Codice Civile e Leggi Collegate, a cura di De Nova, Zanichelli, Bologna, ultima edizione.

ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Ugo Bartocci (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

Le fonti di produzione del diritto. Le varie accezioni del termine ius. Il diritto delle persone: i soggetti del diritto, la famiglia. L’oggetto del diritto. La difesa dei diritti. Fatti e negozi giuridici. I diritti reali: proprietà, servitù, usufrutto, enfiteusi, superficie, pegno e ipoteca. Possesso e quasi possesso. Diritto delle obbligazioni. Diritto successorio. Le donazioni.

Testi indicato

M. Brutti, Il diritto privato nell’antica Roma, Torino, Giappichelli, 2011.

Avvertenza

Il trasferimento di corso è consentito previa autorizzazione del titolare di quello di appartenenza, per lettera, e di quello scelto.

ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Lorenzo Gagliardi (Lettere E-N) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Le Istituzioni di diritto romano studiano l’insieme delle norme giuridiche che

hanno regolato la vita dei cittadini romani dalla fondazione di Roma (753 a.C.) fino alla morte di Giustiniano (565 d.C.), vale a dire nel corso di quasi millequattrocento anni. Esse offrono dunque, in primo luogo, la possibilità di seguire le trasformazioni di un sistema giuridico che - pur fedele ai suoi principi - seppe modificarsi profondamente, adeguandosi ai mutamenti sociali, economici e politici che

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trasformarono un borgo di pastori in un Impero che dominava il mondo. Ma l’importanza fondamentale del diritto romano negli studi di giurisprudenza è legata all’influsso che il diritto giustinianeo esercitò sulla formazione dei diritti di gran parte dei moderni paesi europei (e anche di alcuni paesi extraeuropei). Attraverso vicende che sono oggetto di altri corsi di studio di questa Facoltà, infatti, i principi, i concetti e molti dei precetti del diritto romano vennero assorbiti dai codici di questi paesi, così che lo studio del diritto romano è a tutt’oggi parte imprescindibile nella formazione dei giuristi.

Testo consigliato

E. Cantarella, Diritto romano. Istituzioni e storia, Milano, Mondadori, 2010. In alternativa può essere utilizzato qualunque altro manuale istituzionale, previo

accordo con il docente.

ISTITUZIONI DI DIRITTO ROMANO (crediti 9) [primo semestre]

Prof. Iole Fargnoli (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Programma del corso

Il corso è dedicato all’esposizione completa dei principi fondamentali del diritto privato romano con particolare riferimento ai seguenti argomenti: la pluralità dei sistemi giuridici romani, il processo privato nella sua evoluzione storica, le persone e la famiglia, gli atti e i negozi giuridici, la proprietà e gli altri diritti reali sulle cose, le obbligazioni, le successioni.

Libro di testo

G. Scherillo - F. Gnoli, Diritto romano. Lezioni istituzionali, 2ª ed., Milano, Led, 2005.

Esami di profitto

Le prove sono orali. Di integrazioni della didattica tradizionale (esercitazioni per gruppi di frequentanti, etc.) si terrà conto quando gli interessati si presenteranno a sostenere l’esame finale.

Assistenza agli studenti per la preparazione

Agli studenti frequentanti sarà data la possibilità di essere assistiti da ‘tutors’, per esercitarsi allo studio e alla comprensione della materia, ai fini dell’acquisizione di un profitto soddisfacente.

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L’indirizzo e-mail del professore è: [email protected].

MEDICINA LEGALE E DELLE ASSICURAZIONI (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Andrea Gentilomo Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Introduzione: lo scopo del corso è fornire le nozioni di medicina legale necessarie

affinché il giurista possa utilmente orientare, nell’ambito applicativo forense, i suoi quesiti a chi svolge un’attività interpretativa a caratterizzazione eminentemente tecnica, quale, per l’appunto, il medico-legale. In altri termini, si tratta di affrontare la materia considerando che si tratta di una disciplina di confine la cui finalità è quella di fornire al giurista gli elementi bio-medici necessari per inquadrare una vicenda biologica sotto un profilo giuridico; collateralmente, saranno approfonditi quei campi in cui temi bio-medici mettono in discussione gli assetti giuridici tradizionali.

Testo per la preparazione all’esame

A. Cazzaniga - C. M. Cattabeni - R. Luvoni - R. Zoja, Compendio di Medicina

legale e delle Assicurazioni, 12ª ed., Torino, Utet, 2009. È molto consigliabile la frequenza al corso perché i temi sono affrontati in modo

sensibilmente diverso da quello del testo. In ogni caso, è disponibile materiale integrativo su l sito http://users.unimi.it/gentilomo/home.html.

Le lezioni si tengono presso l’Istituto di Medicina legale e delle assicurazioni, in

via L. Mangiagalli n. 37 (02-503.15700), il giovedì e il venerdì dalle ore 14.00 alle ore 16.00.

I colloqui con gli studenti si svolgono presso la medesima sede, previo appuntamento telefonico (02-50315675) o mail ([email protected]).

Programma del corso

Biologia e diritto. La medicina legale come interfaccia. Qualche cenno di storia. Nascere e morire. Da evento naturale a processo bio-tecnologico. La procreazione medicalmente assistita. La morte cerebrale e il prelievo di organi a fini di trapianto.

L’intervento medico sul corpo. La liceità dell’atto medico e il consenso alla cura. Il trattamento sanitario obbligatorio (l. 180/1978). La rettificazione del sesso. Il trapianto di organi. L’interruzione volontaria di gravidanza e note generali sulla l. 194/78. La sperimentazione sull’uomo.

Lo stato psichico e le sue relazioni con il diritto. L’imputabilità. La capacità di agire.

Le indagini in materia penale. Le questioni generali. Causalità giuridica e causalità biologica. Sopralluogo, autopsia, consulenza tecnica e perizia. Implicazioni biomediche nelle indagini su fatti delittuosi. Lesioni personali. Omicidio. Infanticidio. Altre ipotesi di morte di rilievo penale. Aborto delittuoso. I delitti a sfondo sessuale. I delitti contro la famiglia. I delitti contro la pietà per i defunti.

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L’interpretazione delle lesioni, del cadavere e delle tracce biologiche. Patologia forense. Veleni e avvelenamento. Tanatologia. Identificazione.

Le indagini in materia civile. Il danno alla persona da illecito. La tutela assicurativa contro infortuni e malattia. Assicurazioni sociali. INPS (rischi protetti e tipo di garanzie; modalità di valutazione). INAIL (rischi protetti e tipo di garanzie; modalità di valutazione). Altre forme di tutela sociale. L’invalidità civile. Assicurazioni private. Infortuni. Invalidità permanente da malattia. Rimborso spese sanitarie. L’accertamento tecnico giudiziale (accertamento tecnico preventivo, CTU, consulenza di parte). L’accertamento tecnico extra-giudiziale (arbitrato).

L’attività medica nella sua relazione con il diritto. Le ipotesi di responsabilità penale dolosa. Omissione di referto e di denuncia. Ritardo di atti di ufficio. Esercizio abusivo della professione. Violazione del segreto professionale. Le ipotesi di falso. La responsabilità colposa. Il concetto di colpa. Azione vs omissione. Criteri di accertamento della colpa. Risvolti penalistici e civilistici. Dalla colpa individuale all’errore di sistema (risk management in area sanitaria).

ORDINAMENTO GIUDIZIARIO (crediti 6) [secondo semestre]

Docente da nominare Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati

con avviso anche sul sito internet del Dipartimento di Diritto pubblico italiano e sopranazionale.

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POLITICA ECONOMICA (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Luigi Prosperetti Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Il corso di politica economica analizza alcuni problemi di politica microeconomica,

scelti tra quelli più rilevanti in una prospettiva giuridica. Saranno esaminate in particolare le motivazioni economiche sottostanti alle politiche antitrust, nonché alle politiche regolamentari riguardanti il mercato del lavoro (salario minimo, orari, politiche per l’occupazione), il mercato dei prodotti (tariffe, sicurezza dei prodotti, protezione dei consumatori), e i mercati finanziari (vigilanza sugli intermediari e sui mercati mobiliari) e gli appalti pubblici. Inoltre, verranno discussi i principali problemi che l’attuazione di questi interventi presenta nella realtà italiana ed europea.

Testo per la preparazione all’esame

L. Prosperetti: Corso di politica economica, la cui versione elettronica è disponibile sul sito http://armida.unimi.it

Modalità di svolgimento dell’esame: una prova scritta obbligatoria, nonché una prova orale facoltativa, cui saranno ammessi soltanto gli studenti che avranno riportato un voto sufficiente nella prova scritta.

Agli studenti che, pur potendovi accedere, decideranno di non sostenere la prova orale, sarà attribuito il voto conseguito nella prova scritta.

RAGIONERIA GENERALE E APPLICATA (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Francesca Arnaboldi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Il corso si pone l’obiettivo di introdurre il bilancio e la sua analisi, con riferimento

a diverse tipologie di aziende. Vengono, inoltre, approfonditi alcuni temi di finanza di impresa quali la valutazione di convenienza economica degli investimenti e la valutazione delle aziende, anche attraverso lo studio di casi aziendali. Il corso si collega agli insegnamenti di Economia aziendale, di Economia degli intermediari finanziari e di Financial markets and institutions – Investment banking and corporate finance.

Programma del corso

Il bilancio di esercizio: aspetti generali. 1) Il bilancio: nozione e varie tipologie. 2) Il reddito di esercizio e il capitale di funzionamento. 3) Gli schemi di bilancio. 4) Le principali voci di bilancio: le immobilizzazioni, i fattori produttivi non durevoli, le operazioni connesse a finanziamenti esterni, le operazioni che comportano investimenti – esposizione in bilancio, criteri di valutazione civilistici, principi IAS.

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L’analisi di bilancio. 4) Le fasi e le finalità dell’analisi di bilancio. 5) La riclassificazione dello stato patrimoniale. 6) La riclassificazione del conto economico. 7) L’analisi strutturale. 8) L’analisi per indici.

Metodologie per la valutazione di convenienza economica degli investimenti

aziendali. 9) La dinamica finanziaria. 10) I flussi di cassa. 11) I tassi di rendimento. 12) Il rendiconto monetario.

Metodologie di valutazione delle aziende 13) I metodi patrimoniali. 14) I metodi reddituali. 15) I metodi finanziari.

Libro di testo

F. Arnaboldi - B. Rossignoli, Materiali di ragioneria generale e applicata, Milano, Cusl, 2012.

SCIENZA DELLE FINANZE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Luca Micheletto Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso ha per oggetto la teoria economica del settore pubblico dell’economia con riferimento soprattutto agli strumenti di intervento di natura finanziaria come le entrate e le spese pubbliche. Nonostante l’impostazione di base del corso sia teorica, l’attenzione ai problemi istituzionali assume un peso rilevante.

Le finalità principali del corso sono, per un verso, quella di fornire allo studente una formazione economica utile a interpretare criticamente i dati fondamentali relativi ai grandi programmi di intervento pubblico nelle economie moderne (imposte, sanità, pensioni, ecc.) e, per altro verso, quella di fornire schemi concettuali utili a meglio interpretare le norme giuridiche positive e le sottostanti ragioni di ordine economico e sociale.

Programma del corso

L’economia del benessere e la teoria degli interventi pubblici: beni pubblici, esternalità, imperfezioni della concorrenza, asimmetrie informative e mercati incompleti. Ragioni distributive degli interventi pubblici. Entrate e spese pubbliche. Elementi costitutivi delle imposte e classificazione delle imposte. La progressività delle imposte. Gli effetti delle imposte. Il sistema tributario italiano: aspetti teorici e istituzionali. Le grandi aree di spesa pubblica (sanità e pensioni): aspetti teorici e istituzionali. Teoria della finanza locale e del federalismo fiscale. La dinamica del debito pubblico.

Indicazione del testo per l’esame

R. Artoni, Elementi di scienza delle finanze, 7ª ed., Bologna, Il Mulino, 2012.

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SOCIOLOGIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Morris L. Ghezzi (Lettere A-L) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

La sociologia del diritto è una disciplina che studia con metodo empirico i rapporti

intercorrenti tra il diritto e la società. Il corso si articola in tre parti. La prima parte è dedicata alla metodologia empirica di ricerca, alle sue problematiche epistemologiche, ai suoi modelli e strumenti concettuali d’indagine, nonché alle principali tecnologie impiegate nella rilevazione dei dati sociologici. Nella seconda

parte, poi, vengono passate in rassegna le principali teorie sociologiche e i loro autori, inoltre vengono presentate varie possibili definizioni di diritto e le relative teorie giuridiche, sempre nell’ottica, ovviamente, della ricerca sociologico-giuridica. La terza parte, infine, si occupa in modo specifico dello studio sociologico dei fenomeni criminali e della devianza sociale.

Programma d’esame

La prova d’esame avrà come oggetto di discussione gli argomenti trattati nel corso che potranno essere reperiti anche nei seguenti testi (i primi due obbligatori per i 6 cfu; i primi tre obbligatori per i 9 cfu):

M. L. Ghezzi, La scienza del dubbio, Milano, Mimesis, 2009; M. L. Ghezzi, Diversità e pluralismo. La Sociologia del diritto penale nello studio

di devianza e criminalità, Milano, Cortina, 1996; M. L. Ghezzi, Le ceneri del diritto. La dissoluzione dello Stato democratico in

Italia, Milano, Mimesis, 2007. La preparazione potrà poi essere completata con la lettura di uno dei seguenti testi: a) R. Treves, Sociologia del diritto. Origini, ricerche, problemi, Torino, Einaudi,

ultima edizione, solo la prima parte; b) M. L. Ghezzi, Alla ricerca del diritto certo, Milano, Mimesis, 2005; c) V. Ferrari, Lineamenti di sociologia del diritto. Volume I: Azione giuridico e

sistema normativo, Roma-Bari, Laterza, 1997; d) M. L. Ghezzi, M. A Quiroz Vitale, L’immagine pubblica della magistratura

italiana, Milano, Giuffrè, 2006. Per l’assegnazione della tesi di laurea è richiesta la partecipazione al corso

progredito di Sociologia del diritto e il superamento del relativo esame.

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO (crediti 6-9) [primo semestre]

Prof. Letizia Mancini (Lettere M-Z) Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

La sociologia del diritto è quella scienza sociale che studia i rapporti tra diritto e

società e, più specificatamente, analizza il diritto come modalità di azione sociale. Essa trae dalla sociologia generale i paradigmi teorici, alcuni concetti fondamentali, i

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metodi di ricerca, basati essenzialmente sull’osservazione empirica, qualitativa e quantitativa, adattandoli allo studio del diritto.

Il corso, di carattere introduttivo, si propone di esaminare le tematiche fondamentali proprie della sociologia del diritto, tra le quali il concetto di norma, il concetto di sistema giuridico, il rapporto tra azione sociale e diritto, il rapporto tra diritto e istituzioni, il rapporto tra mutamento sociale e mutamento giuridico alla luce delle teorie sociologiche, classiche e contemporanee. Una parte del corso, di carattere monografico, sarà dedicata allo studio dei diritti nelle società multiculturali.

Programma d’esame

1. R. Treves, Sociologia del diritto. Origini, ricerche, problemi, Einaudi, Torino 2002: Parte Prima e Capitolo VII.: I metodi per gli studenti iscritti al Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza (6 cfu), l’intero volume per gli studenti iscritti al Corso di laurea in Scienze dei servizi giuridici (9 cfu);

2. V. Ferrari, Diritto e società. Elementi di sociologia del diritto, Roma-Bari, Laterza, 2007;

3. Uno dei seguenti volumi a scelta dello studente: S. Benhabib, La rivendicazione dell’identità culturale. Eguaglianza e diversità

nell’era globale, Bologna, Il Mulino, 2002; M. R. Ferrarese, Diritto sconfinato. Inventiva giuridica e spazi nel mondo globale,

Roma-Bari, Laterza, 2006; A. Garapon, Lo Stato minimo. Il neoliberalismo e la giustizia, Milano, Raffaello

Cortina Editore, 2012; V. Pocar - P. Ronfani, La famiglia e il diritto, Roma-Bari, Laterza, 2008 (nuova

ed.). Pe tutte le informazioni relative all’insegnamento di Sociologia del diritto

(ricevimento docente e collaboratori, programma d’esame, orari delle lezioni, attività seminariali) gli studenti sono invitati a consultare il sito del corso sulla piattaforma Ariel (Portale della didattica online dell’Università).

!

Per l’assegnazione della tesi in Sociologia del diritto è necessario che lo studente abbia inserito nel piano di studi l’esame di Sociologia del diritto progredito o di Antropologia giuridica.

SOCIOLOGIA DEL DIRITTO PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]

Docente da nominare Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Il programma del corso e i testi per la preparazione all’esame saranno comunicati

con avviso anche sul sito internet del Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”.

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SOCIOLOGIA DEL LAVORO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Morris L. Ghezzi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Il corso di sociologia del lavoro intende affrontare con gli strumenti della ricerca

sociale empirica il tema del lavoro; pertanto la parte iniziale sarà dedicata agli aspetti metodologici delle discipline sociologiche. Entrando nel vivo della materia si cercherà di evidenziare la polivalente dimensione dell’attività lavorativa in equilibrio instabile tra aspetti produttivi, distributivi ed etici. In particolare, è obiettivo primario del corso descrivere l’evoluzione del mondo del lavoro, che segna il passaggio dalle società industriali a quelle postindustriali: organizzazione dei modelli, tutela dei lavoratori, equilibri ambientali, difesa dei consumatori/utenti, etc.. Una riflessione specifica verrà, poi, dedicata, al lavoro nelle sue molteplici funzioni sociali: di strumento economico di produzione e di distribuzione dei redditi, di attività umana più o meno appagante sul piano psicologico, culturale e ludico, di strumento di controllo sociale, etc..

Nella seconda parte del corso si affronterà quel particolare mercato del lavoro che è caratterizzato dalla sua natura illegale, sotto il profilo sia formale (lavoro nero), sia materiale (attività e organizzazioni criminali).

Programma d’esame

La prova d’esame avrà come oggetto di discussione gli argomenti trattati nel corso, che potranno essere reperiti anche nei seguenti testi:

Testo obbligatorio: M. L. Ghezzi (a cura di), Sociologia giuridica del lavoro, Milano, Mimesis, 2012;

Testi facoltativi: M. L. Ghezzi, Sociologia del diritto e professione forense, in M. L. Ghezzi (a cura di), Alla ricerca del diritto certo, Milano, Mimesis, 2005;

M. Marzulli – P. Urbano, Salute e sicurezza sul lavoro come scelta strategica, Miesis, Milano, 2009;

M. Marzulli, Il male nascosto, Milano, Mimesis, 2011;

STATISTICA ECONOMICA (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Alessandro Graffi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Obiettivi del corso

Il corso si propone di fornire agli studenti sia un quadro di base dei metodi e dei modelli che la statistica mette a disposizione per misurare e analizzare quantitativamente i principali fenomeni economici sia le nozioni di base per l’analisi

statistica dei dati.

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Programma del corso Per gli studenti frequentanti, le indicazioni circa i testi per la preparazione

dell’esame saranno forniti a lezione dal docente. Per gli studenti non frequentanti, valgono il seguente programma e le seguenti

indicazioni bibliografiche: 1. Le Fonti delle statistiche economiche. PR1, cap. 1 2. I numeri indice. Il confronto degli aggregati economici nel tempo e nello spazio

(definizione e finalità. Classificazione; i numeri indici temporali; applicazioni) PR2, cap. 1- 6 (fino al paragrafo 6421)

3. La contabilità nazionale e gli aggregati economici. IO cap. 3-4, GT, appendice n. 1 e PR1, paragrafo 322

4. L’analisi delle interdipendenze settoriali. La matrice input – output. GT, Cap. 4, par. 1-3 e IO, cap. 5, par. 1-6

5. Analisi classica delle serie storiche. Stima del trend – ciclo. IO, cap. 2, par. 1-2 e GT, cap. 2, par. 1

6. Metodi di analisi della struttura industriale. GT, cap. 7, par. 1-3 7. Misure e modelli di analisi del capitale. GT, cap. 8, par. 1-2 e PR1 pag. 245 –

276 8. Misure e modelli di analisi del Lavoro. GT, cap. 9; IO, cap. 7; PR1, pag. 58 -71

e pag. 206-236 9. Misure della produzione e della produttività. GT, cap. 10 e IO, cap. 8 10. Nozioni di base di statistica descrittiva. LKB, cap. 1-3

Libri di testo consigliati

A. Predetti, L’informazione economica di base, 11ª ed., Milano, Giuffrè, 2006, (PR1);

A. Predetti, I numeri Indici. Teoria e pratica dei confronti temporali e spaziali, 11ª ed., Milano, Giuffrè, 2006 (PR2);

R. Guarini – F. Tassinari, Statistica economica, Bologna, Il Mulino, 2000 (GT); C. Iodice, Compendio di statistica economica, Napoli, Esselibri – Simone, 2007

(IO); D. Levine - T. Krehbiel - M. Berenson, Statistica, 2ª ed., Milano, Apogeo (LKB). Ulteriori materiali di consultazioni e appunti su alcuni argomenti saranno

eventualmente segnalati o distribuiti dal docente durante lo svolgimento del corso.

STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Maria Gigliola di Renzo Villata (Lettere A-D) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

www.historia.unimi.it

Contenuto e finalità della disciplina

Lineamenti di storia del diritto in Europa.

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Programma del corso

Il corso è volto a delineare nei suoi aspetti fondamentali l’evoluzione delle fonti del diritto nella storia d’Europa, dal primo medioevo all’età contemporanea. L’accento è posto sulle fonti di produzione del diritto, prima che sulle fonti di cognizione: quali sono stati i modi in cui il diritto nuovo è venuto a esistenza, quali le alternative di tradizione e di rinnovamento via via emerse nel corso dei secoli.

Vengono sottolineati i mutui rapporti fra pensiero giuridico, legislazione e prassi, nonché il ruolo esercitato dai giuristi come singoli e come ceto, accennando, in tale quadro, alla storia del metodo scientifico, dalla glossa sino alla crisi del positivismo giuridico. Alcune costanti del corso: storia della giustizia, il rinvio alla storia comparata, con estensione al di là del quadro nazionale in una prospettiva europea; la ricerca dei nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee; il richiamo di taluni istituti pubblicistici e privatistici, tipici delle diverse età; l’attenzione prestata alle vicende salienti della storia giuridica della Lombardia. Sommario del corso

Le radici altomedievali. L’età dei regni germanici, l’età feudale: cenni. L’età del diritto comune classico, secoli XII-XV: istituzioni pubbliche; i glossatori;

il diritto canonico classico; i commentatori; prassi giuridica e scuola; i diritti locali e particolari; il sistema delle fonti; la formazione della common law.

L’età dell’assolutismo, secoli XVII-XVIII: legislazione monarchica e tipologia delle norme giuridiche; ceto forense e istituzioni; equity e common law; la scuola culta; i pratici; la seconda scolastica; il giusnaturalismo; la crisi del diritto comune.

L’età delle riforme, secoli XVIII-XIX: l’illuminismo giuridico; le riforme settecentesche; Rivoluzione francese e diritto.

L’età delle codificazioni, secoli XIX-XX.

Prova intermedia e seminari

È prevista una prova scritta intermedia che conserverà validità per tutto l’anno accademico 2012-2013, ossia fino al febbraio 2014.

Si svolgeranno alcuni seminari complementari alle lezioni (circa 20 ore), articolati secondo le cattedre, comprensivi di esercitazioni orali e scritte, in aula e a casa, con obbligo di frequenza che comporterà il conseguimento di 3 crediti.

Indicazioni più particolareggiate saranno fornite a lezione. Testo adottato

A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa – Dal medioevo all’età

contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 31-472.

Avvertenze

In caso di mancato superamento dell’esame dovranno intercorrere almeno 30 giorni prima di potersi ripresentare per sostenere nuovamente la prova.

Gli orari di ricevimento dei docenti sono disponibili sul sito www.historia.unimi.it

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STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Giampaolo Massetto (Lettere E-N) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

www.historia.unimi.it

Contenuto e finalità della disciplina

Lineamenti di storia del diritto in Europa.

Programma del corso

Il corso è volto a delineare nei suoi aspetti fondamentali l’evoluzione delle fonti del diritto nella storia d’Europa, dal primo medioevo all’età contemporanea. L’accento è posto sulle fonti di produzione del diritto, prima che sulle fonti di cognizione: quali sono stati i modi in cui il diritto nuovo è venuto a esistenza, quali le alternative di tradizione e di rinnovamento via via emerse nel corso dei secoli.

Vengono sottolineati i mutui rapporti fra pensiero giuridico, legislazione e prassi, nonché il ruolo esercitato dai giuristi come singoli e come ceto, accennando, in tale quadro, alla storia del metodo scientifico, dalla glossa sino alla crisi del positivismo giuridico. Alcune costanti del corso: storia della giustizia, il rinvio alla storia comparata, con estensione al di là del quadro nazionale in una prospettiva europea; la ricerca dei nessi intercorrenti tra la storia giuridica e la storia politica, sociale e delle idee; il richiamo di taluni istituti pubblicistici e privatistici, tipici delle diverse età; l’attenzione prestata alle vicende salienti della storia giuridica della Lombardia.

Sommario del corso

Le radici altomedievali. L’età dei regni germanici, l’età feudale: cenni. L’età del diritto comune classico, secoli XII-XV: istituzioni pubbliche; i glossatori;

il diritto canonico classico; i commentatori; prassi giuridica e scuola; i diritti locali e particolari; il sistema delle fonti; la formazione della common law.

L’età dell’assolutismo, secoli XVII-XVIII: legislazione monarchica e tipologia delle norme giuridiche; ceto forense e istituzioni; equity e common law; la scuola culta; i pratici; la seconda scolastica; il giusnaturalismo; la crisi del diritto comune.

L’età delle riforme, secoli XVIII-XIX: l’illuminismo giuridico; le riforme settecentesche; Rivoluzione francese e diritto.

L’età delle codificazioni, secoli XIX-XX. Prova intermedia e seminari

È prevista una prova scritta intermedia che conserverà validità per tutto l’anno accademico 2012-2013, ossia fino al febbraio 2014.

Si svolgeranno alcuni seminari complementari alle lezioni (circa 20 ore), articolati secondo le cattedre, comprensivi di esercitazioni orali e scritte, in aula e a casa, con obbligo di frequenza che comporterà il conseguimento di 3 crediti.

Indicazioni più particolareggiate saranno fornite a lezione.

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Testo adottato

A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa – Dal medioevo all’età

contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2007, pp. 31-472.

Avvertenze

In caso di mancato superamento dell’esame dovranno intercorrere almeno 30 giorni prima di potersi ripresentare per sostenere nuovamente la prova.

Gli orari di ricevimento dei docenti sono disponibili sul sito www.historia.unimi.it

STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO (crediti 9) [secondo semestre]

Prof. Claudia Storti (Lettere O-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

www.historia.unimi.it

Contenuto e finalità della disciplina

Sviluppare la riflessione sulla storicità del diritto nella sua evoluzione tra XI e XIX secolo e sugli aspetti dell’elaborazione degli strumenti giuridici tesi a realizzare certezza e giustizia nei rapporti tra persone, tra privati e istituzioni e a livello internazionale, nel continuo conflitto tra interessi, principi e valori.

Programma del corso

Nella storia dell’Italia e dell’Europa tra XI e XIX secolo la formazione e la vita del diritto hanno avuto come protagonisti legislatori, giudici, professori, avvocati, nonché la prassi e la consuetudine. L’evoluzione del diritto e del ‘metodo’ giuridico è il risultato del concorso di tali elementi nel conflitto, o nella ricerca di un contemperamento, tra la difesa della tradizione e l’esigenza del rinnovamento per far fronte o a crisi o, più semplicemente, ai continui mutamenti della società, dell’economia, delle idee e degli ideali di giustizia.

Tra le costanti del corso si possono indicare la storia del processo e delle istituzioni giudiziarie, il ruolo esercitato dai giuristi come singoli e come ceto, la comparazione tra l’esperienza dei diversi ordinamenti giuridici europei, l’approfondimento dei nessi tra storia giuridica, politica, sociale e delle idee, l’analisi di taluni istituti privatistici e pubblicistici.

Sommario del corso

L’età del diritto comune classico, secoli XII-XV: istituzioni pubbliche; glossatori; diritto canonico classico; commentatori; prassi giuridica e scuola; diritti locali e particolari; sistema delle fonti; common law.

L’età dell’assolutismo, secoli XVII-XVIII: legislazione monarchica e tipologia delle norme giuridiche; ceto forense e istituzioni; equity e common law; scuola culta; pratici; seconda scolastica; origini del diritto internazionale; giusnaturalismo; crisi del diritto comune.

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L’età delle riforme, secoli XVIII-XIX: illuminismo giuridico; riforme settecentesche; rivoluzione francese e diritto.

Cultura giuridica, legislazione e giustizia nel XIX secolo.

Studenti frequentanti

Nel corso delle lezioni saranno concordate le parti del programma oggetto di specifici approfondimenti.

Per gli studenti frequentanti è prevista una prova scritta intermedia (facoltativa). Il risultato positivo della prova comporta lo scorporo del programma ad essa relativo nell’esame finale. Tale risultato conserverà validità per tutto l’anno accademico 2012/2013, ossia fino al febbraio 2014. Moduli (crediti 3)

Si svolgeranno moduli di lezioni tenuti dalle dott. Alessandra Bassani e Raffaella Bianchi Riva (circa 20 ore), comprensivi di esercitazioni orali e scritte, con obbligo di frequenza che comporterà il conseguimento di ulteriori 3 crediti. Indicazioni più particolareggiate saranno fornite a lezione.

Testo adottato

A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa – Dal medioevo all’età

contemporanea, Il Mulino 2007, pp.79-472.

Avvertenza

Si ricorda che l’esame di Istituzioni di diritto privato I è propedeutico rispetto all’esame di Storia del diritto medievale e moderno. Per la prova scritta intermedia non è richiesto il superamento di tale esame.

I materiali delle lezioni e gli orari di ricevimento dei docenti sono disponibili sul

sito www.historia.unimi.it.

STORIA DEL DIRITTO MEDIEVALE E MODERNO PROGREDITO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Angela Santangelo Cordani Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso è rivolto allo studio della storia del processo penale dall’età tardo-medievale all’avvento delle moderne codificazioni. Programma del corso

Il processo accusatorio (accusa, libello accusatorio e denunzia pubblica e privata) – Il processo inquisitorio (officium iudicis, segretezza, tortura e confessione) – L’inquisizione nei processi per eresia e stregoneria – Il procedimento criminale contumaciale – Le prove e la procedura probatoria – La sentenza e la res iudicata – I rimedi giudiziari contro la sentenza.

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Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà in una discussione sui temi svolti a lezione.

Testo adottati (studenti non frequentanti)

E. Dezza, Accusa e inquisizizione. Dal diritto comune au codici moderni, Milano, 1989;

E. Dezza, L’impossibile conciliazione. Processo penale, assolutismo e garantismo

nel codice asburgico del 1803, (pp. 141-169); e Il modello nascosto. Tradizione

inquisitoria e riferimenti napoleonici nel Regolamento organico e di procedura

criminale del 5 novembre 1831, in Saggi di storia del processo penale nell’età della

codificazione, (pp. 171-189); Padova, 2001.

Avvertenze

Si ricorda che l’esame di Storia del diritto medievale e moderno (corso base) è propedeutico a quello di Storia del diritto medievale e moderno progredito.

STORIA DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Marcella Balestri (Lettere A-L) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

Il corso intende offrire qualche spunto di riflessione sulla vitalità dell’esperienza giuridica romana attraverso l’esame delle forme costituzionali, dei principi politici e dei modi di produzione del diritto che hanno segnato l’ordinamento quiritario, dalle origini della civitas al sesto secolo d. C. Un accenno, in tale contesto, sarà riservato alle regole del diritto internazionale primitivo e a una discussione sul tema, oggi attualissimo, del bellum iustum, con largo rinvio alla testimonianza delle fonti.

Alcune lezioni verranno, infine, dedicate all’analisi del metodo e dei contenuti dell’attività respondente, per individuare la genesi e lo sviluppo, a opera dei giuristi classici, di istituti e di categorie che compaiono nel diritto moderno.

Testo adottato

G. Scherillo - A. Dell’Oro, Manuale di storia del diritto romano, Milano, Cisalpino, 1988 (rist.). Si possono omettere i capitoli I, II, XVIII.

STORIA DEL DIRITTO ROMANO (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Lorenzo Gagliardi (Lettere M-Z) Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

L’insegnamento si propone di illustrare gli istituti fondamentali del diritto pubblico romano, nel quadro della tradizionale periodizzazione storica, basata sul succedersi

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delle diverse forme costituzionali dell’antica Roma (monarchia, repubblica, principato, dominato).

Programma del corso

Il corso, che si svolgerà integralmente nel primo semestre, sarà diviso in due parti, generale e speciale.

La parte generale sarà dedicata all’analisi delle fonti di produzione del diritto, delle strutture costituzionali, del funzionamento degli organi statali e delle norme della repressione criminale lungo tutto lo svolgimento dell’esperienza giuridica romana, dall’epoca arcaica a quella bizantina.

La parte speciale consisterà in un approfondimento della costituzione romana della tarda età repubblicana, con particolare attenzione alla cosiddetta “fase del potere personale” (intorno alla metà del I secolo a.C.), caratterizzata dallo scontro tra Cesare e Pompeo. Attraverso la lettura diretta dei testi antichi si esaminerà in che modo, durante tale periodo storico, lo strumento legislativo sia stato impiegato – mediante un massiccio ricorso all’approvazione di leggi ad personam – come mezzo per la lotta politica. Si studieranno quindi le cause della crisi della repubblica, alla quale seguì l’avvento dell’impero.

Testi consigliati per la preparazione all’esame

Studenti non frequentanti: G. Scherillo - A. Dell’Oro, Manuale di storia del diritto

romano, Milano, Cisalpino, 1988 (da studiarsi integralmente); L. Gagliardi, Cesare, Pompeo e la lotta per le magistrature. Anni 52-50 a.C.,

Milano, Giuffrè, 2011. Studenti frequentanti: i materiali didattici per la preparazione all’esame verranno

indicati dal docente durante il corso.

STORIA DELLE CODIFICAZlONI MODERNE (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Maria Gigliola di Renzo Villata Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Contenuto e finalità della disciplina

Lo studio della storia del diritto moderno e contemporaneo in Europa, con particolare riguardo alla codificazione e al diritto di famiglia.

Programma del corso

L’età delle riforme e l’illuminismo giuridico. La cultura giuridica settecentesca. La riforma dell’insegnamento nelle facoltà giuridiche. Il movimento per le codificazioni di area francese e tedesca. La scienza giuridica ottocentesca tra scuola dell’esegesi e pandettistica. I codici preunitari. Il codice Pisanelli e gli altri codici dell’Italia unita. Dal 1865 al 1942: tentativi di riforma e risultati raggiunti. Verso il nuovo millennio: decodificazione o ricodificazione tra le possibili scelte?

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Il diritto di famiglia dal Settecento al XX secolo in Europa: la famiglia settecentesca tra conservatorismo e anelito riformistico - la legislazione rivoluzionaria - l’età delle codificazioni: la famiglia nei codici ottocenteschi - agli albori del nuovo secolo: tra slanci riformistici ed esiti innovativi - la famiglia nel Novecento. Il diritto del processo civile dall’età delle riforme al Novecento: i modelli dominanti.

Testi adottati: uno a scelta del primo gruppo e il testo indicato al punto 2

1. E. Dezza, Lezioni di Storia della codificazione civile. Il Code Civil (1804) e

l’Allgemeines Bürgerliches Gesetzbuch (ABGB, 18), Torino, Giappichelli, 2000; oppure, A. Padoa Schioppa, Storia del diritto in Europa. Dal Medioevo all’età

contemporanea, Bologna, Il Mulino, 2007, da pg. 390 a pg. 701; oppure, A. Cavanna, Storia del diritto moderno in Europa. Le fonti e il pensiero

giuridico 2, Milano, Giuffrè, 2005; 2. G. Vismara, Il diritto di famiglia in Italia dalle riforme ai codici. Appunti,

Milano, Giuffrè, rist. 1995. Dei testi si richiede una conoscenza completa e particolareggiata. Per gli studenti frequentanti l’esame consisterà in una discussione sui temi svolti a

lezione e sui testi letti durante il corso.

Avvertenza

Si ricorda che Storia del diritto medievale e moderno è propedeutico a Storia delle codificazioni moderne.

La prof. di Renzo riceve gli studenti il mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 10.30,

salvo variazioni obbligate per concomitanti impegni accademici.

TEORIA E TECNICA DELL’INTERPRETAZIONE GIURIDICA (crediti 6) [primo semestre] Prof. Vito Velluzzi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Il corso verterà sull’interpretazione della legge, con cenni all’interpretazione costituzionale. Più in particolare si esamineranno le tecniche interpretative (ad esempio: letterale, sistematica, teleologica, evolutiva) utilizzate dai giudici e dagli studiosi di diritto per determinare il significato dei testi di legge. Inoltre si compareranno le tecniche usate per interpretare la legge con quelle usate per interpretare la Costituzione. Si studierà pure la disciplina legale dell’interpretazione nell’ordinamento italiano con particolare attenzione al rapporto tra questa e l’interpretazione conforme. Si cercherà di valutare l’impatto sull’interpretazione giuridica della specificità degli ambiti disciplinari. Il corso sarà concluso con l’esame delle principali teorie dell’interpretazione giuridica..

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Il corso si svolgerà secondo due modalità didattiche: a) lezioni del docente; b) attività di studio e discussione del materiale di teoria del diritto, di dottrina e di giurisprudenza condotta dagli studenti assieme al docente.

Testi d’esame

Per gli studenti frequentanti: coloro che parteciperanno assiduamente al corso sosterranno l’esame sul libro o sul materiale indicato dal docente a lezione.

Per gli studenti non frequentanti. Il testo da studiare è il seguente: R. Guastini, Interpretare e argomentare, Milano, Giuffrè, 2011 (vanno esclusi il

cap. II della parte terza, il cap. III della parte quarta e il cap. III della parte quinta). oppure, in alternativa, entrambi i seguenti testi: G. De Vergottini, Oltre il dialogo tra le Corti. Giudici, diritto straniero,

comparazione, Bologna, il Mulino, 2010; V. Velluzzi, Commento agli artt. 12, 13 e 14 delle Preleggi, disponibile in formato

pdf sulla piattaforma Ariel unimi, all’indirizzo vvelluzzittig.ariel.ctu.unimi.it; Il prof. Velluzzi ([email protected]) riceve gli studenti il martedì dalle ore

14.30 alle ore 16.30.

TEORIA GENERALE DEL DIRITTO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Francesca Poggi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Obiettivi del corso

Lo scopo del corso è fornire un apparato concettuale utile allo studio del diritto e alla pratica giuridica.

La prima parte verterà sull’analisi di alcuni concetti teorici fondamentali del diritto italiano e di altri ordinamenti a esso affini.

La seconda parte riguarderà, invece, i rapporti tra diritto e morale e si concentrerà sull’esame di alcuni casi concreti per metterne in luce la possibile conflittualità.

Programma del corso

Studenti frequentanti: materiale distribuito a lezione. Studenti non frequentanti: R. Guastini, La sintassi del diritto, Torino, Giappichelli,

2011 (pp. 1-113; 137–323; 389-438).

Modalità dell’esame

Studenti frequentanti: esame orale oppure (facoltativamente) esame scritto con presentazione di una relazione orale su un testo concordato con la docente.

Studenti non frequentanti: esame orale.

267

24. 1. Corsi in lingua straniera

COMPARATIVE LABOUR LAW (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Maria Teresa Carinci – Francesca Marinelli Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Course Contents

The aim of the course is to provide students with a general knowledge of Comparative Labour Law methodology, models and purposes. The course focuses on the study of Statutes against unfair dismissal and anti-discrimination law in the following five countries: Germany, France, the United States, Great Britain and Italy.

The format of the class will be lectures and discussion sessions. It is required an active participation to the lessons: all students must demonstrate

the critical knowledge of the submitted material.

Required Readings

Selected materials will be posted on the web for students enrolled in the class.

Prerequisites

The knowledge of Italian Labour Law and Employment law is recommended.

Final Examination

A final oral exam at the end of the course. Three extra credits (related to the knowledge of a foreign language) will be granted

if the final exam is passed.

Dissertation

If interested in a final dissertation on Comparative Labour Law students are invited to contact Dott. Francesca Marinelli.

COMPETITION LAW AND ECONOMICS (crediti 6) [primo semestre]

Proff. Luigi Prosperetti - Alberto Toffoletto Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

I. Introduction

The law of competition is a cornerstone of market economies, and the central legal tool to promote and maintain the economic order set by the legal system. In European Countries, the national competition law interacts with the EU antitrust rules and regulations to create a complex albeit highly harmonized system of laws that deeply influences the way markets and their players behave. The study of the law of competition constitutes therefore a critical feature of the curriculum of a law student.

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II. Course subject

The course will be composed of two distinct, although strictly related, parts. The first part of the course (approximately 10 hours) shall be dedicated to the economics of competition law.

Antitrust policy and rules heavily depend on the underlying theories on how markets work (and, sometimes, fail): perfect competition, monopoly, oligopolistic equilibriums, the intersection between demand and supply and the formation of prices, entry barriers, are only a few of the many basic economic concepts that one must know in order to understand competition law and its practice. The first part of the course will therefore provide students with a basic but complete understanding of antitrust economics, its problems, and its evolution over time.

The remaining 35 hours shall be dedicated to the law of competition in the strict sense. Students will become acquainted with the three main areas of intervention: restrictive agreements, abuse of a dominant position, and the control of mergers. We will also study antitrust procedure and the rules that govern the practice. In so doing, we will explore the relevant features of the EU and the Italian system, their relationships and differences.

(a) The economics of antitrust (10 hours)

I. The alphabet of antitrust economics: markets, prices, perfect competition, monopoly, etc.

II. The evolution of antitrust economics: the classical theory of competition; the Harvard School of antitrust economics; the Era of Chicago Law & Economics and the antitrust law; Schumpeter and dynamic competition; Williamson and transaction cost economics; the economics of antitrust after Chicago: strategic behaviour and game theory.

III. The economics of antitrust in practice: cartels and other horizontal agreements; vertical restraints and efficiency; the abuse of market power and the economics of the dominant firms’ behaviour; mergers.

IV. The economics of antitrust enforcement: deterrence and the optimal sanction. The economics of antitrust damages.

(b) The law of competition (35 hours)

I. Antitrust economics and the goals of antitrust: the efficient allocation of resources, the distribution of wealth and the protection of consumers. Justice, fairness, and the limits of antitrust.

II. The foundations I: the Rome Treaty and the birth of European competition law. The evolution of European antitrust: from Maastricht to Lisbon.

III. The foundations II: the law of unfair competition vs competition law; article 41 of the Italian Constitution and the goals of antitrust; the enactment of Italian antitrust law.

IV. The substance of antitrust I: restrictive agreements. Horizontal agreements and cartels. Vertical restraints. Other agreements. The legal exception system of Article 101(1) of the TFEU: the redeeming virtues of anticompetitive agreements.

269

V. The substance of antitrust II: the abuse of market power by the dominant firm. Dominance and the concept of abuse. Exploitative practices vs exclusionary abuses. The most common type of abuses. The new approach to exclusionary abuses and the ambiguous effects of economics.

VI. The substance of antitrust III: the control of mergers. The different types of mergers and antitrust concerns. Efficiencies in merger appraisal. The failing firm and other defences. Remedies.

VII. The practice of antitrust I: the enforcement system. The Antitrust authorities. The peculiarities of the EU, the Commission and the role of National Authorities in the enforcement of European antitrust. The Italian system. The role of Courts: European courts and national judges.

VIII. The practice of antitrust II: Administrative enforcement. The powers of the Antitrust authorities. The proceedings and their possible outcomes. The rights of defence. The challenging of decisions.

IX. The practice of antitrust III: (cont’d) merger control. The notification system. The procedure. The outcomes.

X. The practice of antitrust IV: (cont’d) sanctions. The general policy and the peculiarities. Hard-core cartels and leniency.

XI. The practice of antitrust V: Private enforcement. The remedies: nullity, damages, etc. The role of courts. Damages, standing to sue and its special problems (passing-on). Class actions and other means of collective redress.

III. Bibliography

L. Prosperetti, Antitrust economics: lecture notes (will be made available to students at the beginning of the course);

H. Hovenkamp, Federal antitrust policy, 4th ed., West, St. Paul, Minn., 2011 (part i);

G. Amato, antitrust and the bounds of power, Hart publishing, 1997, other references will be made available to students.

N.B. These exams are considered as an alternative to the Competition Law and

Economics exam: European competition law - International commercial contracts, state aids and litigation; Diritto dell’unione europea progredito (Diritto della concorrenza e del mercato interno).

ECONOMICS OF TAXATION (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Luca Micheletto Dipartimento di scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Content and aims of the course

The course focuses on the economic theory of the effects of taxation and on the normative theory of optimal taxation. The first part of the course deals with some of the main justifications for the use of taxes: externalities, public goods, and income

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inequality. The second part of the course is devoted to the exposition of the positive theory of taxation. In this part the students learn the theory of tax incidence and are offered a conceptual framework which allows understanding the allocative effects of taxes and the behavioral responses to taxes by various kinds of agents (individuals and firms). Finally, the last part of the course is devoted to the normative theory of taxation. In this part the students learn the first rudimentary elements of the theory of optimal taxation. This is the branch of public economics investigating how a tax system should be structured in order to optimally trade-off equity gains and efficiency losses.

Two are the main goals of the course: to provide the tools required for understanding the economic effects of various types of taxes and to provide the basic elements for understanding the characterization of an optimal tax structure.

Program of the course

Externalities: definition, private and public sector solutions. Public goods: definition, optimal provision of public goods, private and public provision of public goods. Taxation and income redistribution: conceptual issues. Tax incidence and the deadweight loss of taxation. The effects of taxes on various dimensions of individual behavior: taxation and labor supply, taxation and savings, taxation and risk-taking. Corporate taxation and the effects of taxes on firms’ decisions. Optimal tax theory: optimal income and commodity taxation, optimal provision of public goods in the presence of distortionary taxes.

Textbooks for the exam

The students can freely choose one among the following books: J. Gruber, Public Finance and Public Policy (third edition, chapters 5, 6, 7, 19, 20,

21, 22, 23, 24), Worth Publishers, 2010; H. Rosen and T. Gayer, Public Finance (ninth edition, chapters 4, 5, 12, 14, 15, 16,

18, 19), McGraw-Hill, 2009; J. Stiglitz, Economics of the Public Sector (third edition, chapters 3, 4, 5, 6, 9, 17,

18, 19, 20, 21), W.W. Norton & Company, 2000.

EUROPEAN COMPETITION LAW. INTERNATIONAL COMMERCIAL

CONTRACTS, STATE AIDS & LITIGATION (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Massimo Condinanzi Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Introduction

This course focuses on three profiles. The first profile explores the concept of state

aid and its function as a tool of EU law and economic development. All of this is

achieved by means of the available examination of the jurisprudence of the European

courts and the decisions of the Commission in declaring certain aid compatible with

the common market. The Commission's supervisory powers, as well as the means of

271

enforcing state aid law in the courts, are also explained in the framework of the third

profile of the course. The second profile addresses some of the most interesting EU competition law

items and issues through the analysis of contracts and commercial agreements that are widely used in the international marketplace, with a specific attention to M&A contracts and joint venture agreements. The third profile deals with administrative review process of antitrust cases before of the European Commission as well as with litigation of antitrust matters before the EU courts, national courts and arbitrators. Special attention will be given to state aids, both in terms of administrative and judicial review.

We will study and practice on mock contracts, and examine court papers and relevant court precedents and Commission decisions. Students will be invited to engage in in-class contract negotiations and moot court exercises. This is intended to test and improve negotiation and litigations skills and to train for tasks that students will face after graduation from law school.

Some of the lessons will be held together with, and with the valuable contribution of, foreign specialists in EU competition law such as lecturers from academia, practitioners from multinationals and law firms, officials of the European Commission as well as judges of the EU courts.

It is envisaged that the class will comprise up to 25 students. All students will be expected to read specific materials, as instructed from time to time, prior to each lesson.

Course subjects

Part One – Competition and State Aids.

I. The concept of “Aid” a) Definition of existing aid b) Definition of new aid c) Aid which is compatible with the common market d) Aid which may be compatible with the common market

II. Aid Scheme and Individual Aid III. Unlawful Aid IV. Misuse of Aid

Part Two – Competition and International Commercial Contracts

I. International commercial contracts: EU competition law boundaries and restrictions

II. Drafting issues and negotiating skills

III. Horizontal agreements: R&D contracts; collective trading agreements; production and specialization contracts

IV. Vertical agreements: distribution agreements: agency contracts; supply contracts; franchising contracts

V. Merger & acquisition contracts

VI. Joint ventures

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VII Technology transfer agreements

VIII. Contract provisions and abuse of dominance

Part Three – Litigation

I. The European Commission administrative process A) steps and strategies in practice: complaints; investigation; statement

of objections; access to the file B) special procedural routes – risks and opportunities: leniency

applications; settlements

II. State aids: complaints; review procedure and assessment; challenging Commission decisions; recovery of State aids

III. Review by the General Court and appeal to the Court of Justice: steps and strategies; drafting briefs; evidence; interim relief and other interim applications

IV. The role of the national courts and preliminary rulings

V. Arbitration in competition matters

Attendance to the course

Students must have successfully passed ‘EU Law’ (basic course). A good knowledge of the English language is essential. Anyone who wishes to

attend this course, which will start in March 2013, is encouraged to send an email to Prof. Massimo Condinanzi at the following address: [email protected];

The test will be in the form of an oral interview on one or more topics discussed during the course. The final grade will reflect the student’s performance at the oral interview as well as his/her contribution and performance during in-class discussions.

Bibliography

Lectures will be based on specific reading materials, as indicated from time to time prior to each lesson. Materials will include court precedents and decisions, model contracts, and excerpts from the following reference bibliography:

Quigley C., European State Aid Law and Policy, (Hart Publishing, 2° ed., 2009); Rubini L., The Definition of Subsidy and State Aid: WTO and EC Law in

Comparative Perspective (Oxford University Press, 2010); Kerse, C., and Khan, N., EC Antitrust Procedure (Sweet & Maxwell, 6th edn., 2009); Bellamy, C., and Child, G., European Community Law of Competition (Sweet & Maxwell, 6th edn., 2007); and Tosato, G.L., and Bellodi, L., Procedure: Antitrust – Merger – State Aid (Claeys & Casteels, 1st edn., 2006); Jones A., Sufrin B., EU Competition Law (Oxford University Press, 4th edn., 2011).

273

EUROPEAN LABOUR LAW (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. T. J. M. Jacobs Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Course Contents

The course gives an overview and deals with the background and sources of labour law and social policy of the European Union. In particular the course focuses on the study of: fundamental social rights, free movement of workers, employment policies, conditions of employment, equal treatment, dismissals and transfer of undertakings, industrial democracy.

Required Readings

The students will be provided with three syllabi: a syllabus containing all the legal texts of European Labour Law in the English

language; a syllabus containing the texts of the most important case law of the European

Courts on European Labour Law in the English Language; a syllabus containing a comment on European Labour Law in the English

language. The power point projections of the subject matters will be given. All these materials will also be digitally available on the website of the Department

Prerequisites

The knowledge of Italian Labour Law and Employment law is recommended.

Final Examination

A final written exam at the end of the course. The students will be required to make a short written assignment (ca. 5-10 pages) about one of the subject matters of the lectures. The assignment will make up 50% of the final note for the course.

Three extra credits (related to the knowledge of a foreign language) will be granted if the final exam is passed.

Dissertation

If interested in a final dissertation on European labour law students are invited to contact Dott. Francesca Marinelli.

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FINANCIAL MARKETS AND INSTITUTIONS – INVESTMENT BANKING

AND CORPORATE FINANCE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Francesca Arnaboldi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Course contents and objectives

This course is designed to familiarize law students with the principles of investment banking and corporate finance. In this field, the distinction between lawyers and investment bankers has become blurred. Whether negotiating a debt restructuring, merger agreement, acquisition or divestiture, rendering a fairness opinion, preparing for an appraisal hearing, litigating derivative suits, issuing new securities, taking a firm private via a leveraged buy-out or public via an initial public offering, corporate lawyers and investment bankers work side-by-side, and lawyers without an appreciation of the basics of corporate finance are at a distinct disadvantage. Even students who do not plan to venture into the corporate world will benefit from this course. The financial principles covered are essential for lawyers intending to do estate or tax planning, litigate divorces, or write the compensation agreements for partnerships or closed corporations.

On successful completion of this course, students should be able to understand the core corporate finance decisions which are essential for all businesses: 1) understand the tools that are used to value investment projects and companies (valuation); 2) understand the basic issues involved in how firms should raise funds for investments (financing). Furthermore, they should be able to understand how investment and financing decisions are related, evaluating the process which firms go through in choosing between strategic options, such as undertaking a merger or engaging in restructuring, and integrating their knowledge of the legal aspects with a comprehensive financial approach.

The course stresses problem solving, encouraging guided class discussion and through case studies, and problem sets.

Course outline

a) Valuation. Methods of Valuation: Net Present Value; Real Options; Cash Flow Analysis. Company and Asset Valuation.

b) Financing. Debt: Senior and Mezzanine Debt; Private and Public Placements; Eurobond Market; Equity: Common Stocks; Preferred Shares; Option Rights; Initial Public Offerings.

c) Valuation & Financing. Capital Structure and Investment Decisions; Mergers & Acquisitions; Leveraged Buy-Outs; Corporate Restructuring; Dividend Policy.

Reading list

Brealey, R., S. Myers and F. Allen, 2011, Principles of Corporate Finance - Global Edition, ISBN: 9780071314268, McGraw-Hill, (10th edition).

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Research papers and financial press (Financial Times, Wall Street Journal, The

Economist) available on Armida (http://armida.unimi.it/). Access procedure is provided in class.

FOOD AND AGRICULTURE IN EU AND WTO LAW (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Bernard O’Connor Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Introduction

Civilisation depends on a regular and safe supply of food. States have never left food and agriculture to the vicissitudes of climate or commercial organisation. So they have always intervened in the market to promote the volume and variety of production as well as to control the population, to store food against interruptions to supply to the metropolis, to ensure the safety and quality of food, to feed armies.

This course looks at how agriculture and food are regulated today at the local, regional and international levels. It will show the way the state intervenes and examine the balances between health and safety, commercial freedoms, consumer protection and the promotion of a healthy lifestyle.

The student should emerge with an understanding of not only how food and agriculture are regulated but also, through the example of food and agriculture, to an understanding of how our modern global civilisation is attempting to regulate itself when measures taken by single states may no longer be effective.

Course Subject outline

The course will be composed of a number of distinct elements. The first part will look at the regulation and subsidisation of agriculture in a

number of sample countries including the European Union, the United States and China with a particular emphasis on the EU’s common agricultural policy as this policy has set the framework for a number of the applicable international rules.

The second part will look at the formation and the essentials of the World Trade Organisation (WTO) which is the main international regulator of agriculture and the competence of states to set national food standards.

The third part will look at a series of agreements within the framework of the WTO including the GATT (General Agreement on Tariffs and Trade, the Agreement on Agriculture regulating agricultural subsidies and import and export policies, the SPS Agreement (Sanitary and Phytosanitary Measures) regulating health and safety, the TBT Agreement (Technical Barriers to Trade) on product standards and labelling, the TRIPs Agreement (Trade Related Intellectual Property Rights) on the protection of quality foods.

The fourth part will look at the regulation of food in the European Union Including, the free movement of foodstuffs in the EU, the labelling of foods, food claims, food names, and food quality. In addition, the course will look at food safety: additives, preservatives, packaging, contaminants as well as an outline of nutrition.

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The fifth part will examine the proper role of the state in relation to support for agricultural production, the safety of food, regulating or promoting eating and drinking habits and the evaluation of risk.

Course details

I. National and Regional Regulation of Agriculture (6 hours) a) The regulation of agriculture in the European Union: the provisions of primary

EU law (TFEU); the Single Common Market Organisation; the successes and failures of the Common Agricultural Policy (CAP); Genetically Modified Organisms; Animal Welfare, Quality and Geographical Indications.

b) The regulation of agricultural production in the United States. c) The regulation of agriculture in China.

II. The WTO (3 hours)

a) The Bretton Woods institutions. b) The evolution of the GATT to the WTO. c) Judicial review in WTO and international law in general.

III. Agriculture in the WTO (15 hours) a) The basic GATT provisions on non-discrimination: GATT Articles I, III and

XIII. GATT and transparency: GATT Article II. GATT exceptions: GATT Article XX.

b) The three pillars of the WTO Agreement on Agriculture: controls on market access (or border protection); controls on subsidisation of production (domestic subsidies); controls on exports (export subsidy and export volume limits).

c) The SPS Agreement and the constraints on national competence to fix national health and safety standards.

d) The TBT Agreement and constraints on production and processing methods as well as labelling of agricultural products.

e) The TRIPs Agreement and the protection of Geographical Indications.

IV. EU Food Law (15 hours) a) The free movement of foodstuffs in the EU. b) Harmonising food standards: labelling; food names and quality foods. c) Food Safety: the European Food Safety Authority; food ingredients;

packaging; contaminants; additives. d) Nutrition and claims. e) Ethics in Food.

V. The role of the Regional and International institutions in regulating food and

agriculture (6 hours) a) Which rules apply: EU or International? b) Push or Follow: the role of the state in managing risk from unsafe food or

agricultural practices.

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c) Precaution, innovation and the balance between commerce and safety.

Bibliography

Mogele/Erlbacher (eds): Single Common Market Organisation – Article by Article Commentary of the Legal Framework for Agricultural Markets in the European Union – 2011 Verlag C.H. Beck, Munich;

McMahon (ed): Trade and Agriculture – Negotiating a New Agreement – 2001 Cameron May, London;

O’Connor: [WTO] Dispute Settlement - Agriculture - 2003 UNCTAD, New York and Geneva (available free on-line);

O’Connor (ed): Agriculture in WTO Law, 2005 Cameron May, London; Macmaolàin: EU Food Law: 2005 Hart Publishing, Oxford.

Optional Reading

Karapinar and Haberli (eds): Food Crisis and the WTO, 2010 Cambridge University Press, Cambridge.

Anderson and Josling (eds): The WTO and Agriculture, Volumes I and II, 2005 Edward Elgar, Northampton, Massachusetts.

Ingco and Nash (eds): Agriculture and the WTO – Creating a Trading System for Development – 2004 The World Bank, Washington DC.

Usher: EC Agricultural Law, (second edition), 2001, Oxford University Press, Oxford.

O’Connor: The Law of Geographical Indications, 2004, Cameron May, London.

GENDER JUSTICE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Lorenza Violini Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

This course will provide an introduction to concrete legal, political and economic

affaires, in which issues of gender rights and justice have been articulated, disputed and partially resolved.

The aim of this course is to investigate how gender reacts in a wide range of topics and contexts, in order to draw the state of gender discrimination and to assess its origins along with possible remedies.

The course, through readings and case-law analysis, will cover issues such as,

Origins and Political Backgrounds of Gender Discrimination, from the dawn of civilization to our days. Other topics as Sex Role Stereotyping, Same-sex Marriage and Alternatives to Marriage, Reproduction, included issues related to Medically-Assisted Procreation, Pregnancy and Women’s Reproductive Decisions will be treated in depth. The second half of the course will examine matters as Workplace Equal Opportunities, Work/Family Balance, Women’s Participation and Leadership in Political and Economic Affaires, Diversity and Affirmative Actions.

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Bibliography

Women and the Law, Martha L. Minow, Dorothy E. Roberts, Judith G. Greenberg, Lisa Crooms, Libby S. Adler, New York Foundation Press [St. Paul, Minn], Thomson/West, 2008.

Handbook of Gender and Women’s Studies, Kathy Davis, Mary S. Evans, Judith Lorber, Sage, 2006.

Women, Work and Politics, Torben Iversen, Frances Rosenbluth, Yale University Press, 2010.

Women’s empowerment and economic development, Paper by Esther Duflo, MIT, 2011.

“Perspectives on Political Participation, Human Security and ‘Gender Education’: The Italian Case (from the Equality Deficit to the Challenges of Multiuculturalism)”, Marilisa D’Amico, in International Perspectives on Gender Equality & Social

Diversity, Edited by Miyoko Tsujimura, Gender Law & Policy Center, Tohoku University, Tohoku University Press, 2008.

INTERNATIONAL BUSINESS LAW, ARBITRATION AND LEGAL

ADVOCACY (crediti 6) [secondo semestre]

Proff. Nerina Boschiero – Albert Henke Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Introduction

The course is designed to acquaint students with a comprehensive view of the principles, laws and rules which govern international business and cross-border transactions and the preferred mechanism to settle the disputes arising out of them, i.e. international arbitration, as well as with an introduction to the theory and praxis of written and oral legal advocacy. In the last decades, international trade and business have grown exponentially and with them the importance of international commercial law and the need for its increased harmonization. In turn, the new dimension of economic globalization and the growing costs, length and inefficiency of the traditional judicial litigation have made international arbitration the method most widely used for resolving transnational disputes between States, individuals and corporations in almost every aspect of international trade, commerce and investment.

International business law

The module on international business law will first give a brief historical introduction on the origin and development of cross-border trade and transactions. It will then deal with the legal framework for international business transaction (sources of law, principal institutions and forums for the harmonization of the law applicable to international business and commercial transactions). It will give an overview of the most basic and common form of international business transaction: the contract of sale of goods and its financing through letters of credits. The study of sales contract will begin analyzing the basic tasks for any lawyer engaged in international business

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transactions: the choice of forum where eventually litigate and the determination of the substantive law or laws apply to the contract. The analysis of these issues will be conducted on the basis of the current European private international law.

International commercial arbitration

The second module of the course will give a brief historical overview on how commercial arbitration developed over the centuries outside the state courts’ system, with a particular emphasis on the peculiar features within the different legal traditions (Europe, Latin America, Cina and Japan, India, Australia, Russia…). It will then analytically deal with the following issues: the arbitration agreement (form, the law applicable to it, multi-party scenario, pathological clauses); arbitrability; the appointment and challenge of arbitrators; the conduct of the arbitral proceedings (principles and rules governing the procedure, the law applicable to the merits, the process of gathering evidence, interim measures); the award (form and content); setting aside proceedings and recognition and enforcement of the awards.

Legal advocacy (coordinated by Avv. Niccolò Landi, LL.M., Esq.)

The module on legal advocacy is aimed at providing students with the written and oral skills to present a case in front of an arbitral tribunal in a manner which is clear, well organized, efficient and persuasive. Key advocacy skills include identifying key legal, factual and evidential issues, case analysis, use of skeleton arguments, presenting an effective and coherent opening speech, oral submissions and debate skills, examinations-in-chief and cross-examination, handling evidence and exhibits, questioning witnesses and witnesses’ depositions, prepare an effective and coherent closing speech. Throughout the course students will be required to draft legal briefs and memoranda and perform oral pleas before a mock Tribunal.

Attendance to the course

The attendance to the course is compulsory. Moot courts, case studies and seminars will be carried out during the course. The attendance to the course will be positively assessed in light of the students’ recruitment process for the different competitions organized by the University.

Suggested readings

Here below some suggested texts, which might be referred to for the preparation of the exam. Further material will be distributed during the course.

James Fawcett, Jonathan Harris, and Michael Bridge, International Sale of Goods

in the Conflict of Laws, Oxford Private International Law Series, 2005. Schlechtriem & Schwenzer, Commentary on the UN Convention on the

International Sale of Goods (CISG), 3rd edition, Oxford University Press, 2010; Blackaby and Partasides, Redfern and Hunter on International Arbitration, 5th

edition, Oxford University Press, 2009;

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Poudret – Besson – Berti – Ponti, Comparative Law of International Arbitration, 2nd edition, Oxford University Press, 2007;

Garner, The Winning Brief: 100 Tips for Persuasive Briefing in Trial and Appellate

Courts, 2nd edition, Oxford University Press, 2004; Dworsky, The Little Book on Oral Argument, Fred B. Rothman & Company, 1991

INTERNATIONAL CORPORATE GOVERNANCE (crediti 6) [primo semestre]

Prof. Alessandra Stabilini Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Introduction

Corporate governance is at the hart of corporate law and its importance has grown steadily during the years, especially as a result of the globalization of the economy. While different legal systems find their way on the best regulation of corporate governance, the global dimension of big corporation pushes to a standardization of the rules; at the same time, path dependency shows how heavily the real functioning of corporations depends on the peculiar features of the single economic and political systems. Finally, the financial (then economic) crisis started in 2008 has casted doubts on much of the conventional wisdom on how corporations should be regulated by the law, thus making corporate governance an even more crucial component of present company law.

Course Subject

The course will analyse in detail that part of corporate law that deals with the governance of the corporation. We will start with the central question of corporate governance: what is the aim of the corporation? Which interests should corporate law protect? The shareholders’ value paradigm will be confronted with the so-called stakeholders’ theories and with the complex issue of Corporate Social Responsibility. We will then address the structure of the corporation and the conflicts of interests among its various players: shareholders (and other stakeholders), managers and directors, creditors. The analysis will be conducted using the agency problem paradigm, but we will also try to discuss the limits of this approach. Finally, we will discuss the trends of corporate governance prevailing in the major legal systems and their evolution, with particular regard to the recent financial crisis.

The course will have a comparative approach. All relevant issues shall be addressed considering the legal systems of the most important jurisdictions, including the US and the European Union.

Outline

The goal of corporate governance: the corporate interest and the aim of the corporation. The rise (and fall) of the shareholders’ value paradigm. Stakeholders’ theories and their problems. Corporate Social Responsibility from theory to practice.

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The structure of the corporation and the interests at stake: shareholders, managers, directors, creditors (and other stakeholders). The basic features of corporate law and its common core across the legal systems.

The agency problem and its declinations. (A) Managers vs owners: discretion vs opportunism and the business judgment rule. The legal strategies to control managers’ power.

(B) The conflicts among shareholders: the private benefits of control and the protection of minorities. Legal strategies and their problems. The different types of shareholders and their incentives, and the importance of derivatives.

(C) Shareholders vs creditors: the legal capital system and its critics. When the interests of shareholders and creditors diverge and what legal systems do about it. Different classes of creditors and the special protection of “weak categories”.

The applications: related party transactions, control transactions, insolvency. The pathology and the legal reaction. Enron and its aftermath: the “gatekeepers”.

The financial crisis and the perverse incentives of management and investors.

Bibliography

R. Kraakman, J. Armour, P. Davies, L. Enriques, H.B. Hansmann, G. Hertig, K.J. Hopt, H. Kanda, E.B. Rock, The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and

Functional Approach, Second Edition, Oxford University Press, 2009. Other references will be made available to students.

INTERNATIONAL CRIMINAL LAW (crediti 6) [secondo semestre]

Proff. Chantal Meloni – Chiara Ragni Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Course description

The course focuses on the rules governing individual criminal responsibility for mass crimes - as war crimes, crimes against humanity, genocide and aggression -under international law, and on the pertinent practice of international and national tribunals. The roots of International criminal law (ICL) can be traced to the Nuremberg and Tokyo trials held after World War II. ICL has experienced remarkable growth in the past 15 years, following the establishment of the ad hoc Tribunals (for the former Yugoslavia and for Rwanda), the International Criminal Court (ICC) and a number of other internationalized or hybrid tribunals. Most importantly, the Rome Statute of 1998 not only established the first permanent international court but also contributed to the “codification” of substantive principles of ICL. The course deals with the evolution of ICL as a branch of public international law. The following topics will be addressed: a) the sources of international criminal law; b) the distinction between state and individual responsibility; c) the development of international criminal law and its institutions, including in particular international

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and internationalized courts and tribunals; d) the main principles of international criminal law; e) the various forms of liability; f) immunity issues and grounds to exclude responsibility; g) the notion of international crimes; h) the procedural rules applicable before international tribunals, with special focus on the International Criminal Court; i) the participation of victims in the proceedings and victims reparation.

The course will also deal with the enforcement mechanisms of ICL; to this end, we will focus both on the jurisdiction and practice of the various international criminal tribunals and on national legal systems in ensuring accountability for international crimes.

Teaching Method

Students are expected to attend and participate regularly in the class. The aim is to stimulate as much as possible the active participation of the students. Discussion of assigned readings on specific topics and case studies will be organized as a part of the course activities. A very good level of English is a must to attend the course. All the documentation and teaching material will be in English, including the final test, and the discussion of practical cases. Experts from international tribunals will be invited to hold lectures on specific topics of particular relevance for the course. In the long term the course aims at establishing partnership agreements with judicial institutions, as the ICC, the ICTY and other international tribunals, aimed at possible exchanges, internships or research stays, with foreign Universities, as well as with international organizations and institutions active in this field.

Selected materials on International Criminal Law

The final exam cannot be taken without having regularly participated in the classes. Materials will be distributed by the lecturers during the whole duration of the course and will be uploaded on the Ariel platform, accessible only to the registered students. Below are some additional resources on the topics that will be dealt with during the course:

Case law on ICL:

• International Criminal Court: www.icc-cpi.int • International Tribunal for the former Yugoslavia (ICTY): www.icty.org • International tribunal for Rwanda (ICTR): www.ictr.org • Special Court for Sierra Leone: www.sc-sl.org • Lebanon Tribunal: www.stl-tsl.org/action/home • Extraordinary Chambers in the Courts of Cambodia: www.eccc.gov.kh/en

Selected Bibliography

C. Bassiouni, International Criminal Law, 3rd ed (Martinus Nijhoff, 2008) A. Cassese, International Criminal Law, 2r ed. (Oxford: Oxford University Press,

2008);

283

R. Cryer et al., An Introduction to International Criminal Law and Procedure, (Cambridge, 2007);

W. Schabas, The International Criminal Court, A Commentary on the Rome

Statute; (Oxford, 2010); G. Werle, Principles of International Criminal Law, 2nd ed. (Asser T.M.C., 2009).

INTERNATIONAL ENVIRONMENTAL LAW AND SUSTAINABLE

DEVELOPMENT (crediti 6) [secondo semestre]

Docente da nominare Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

International environmental law is a fairly young field of international law that

is characterized by dynamism and evolution. This course provides an overview of the sources and characters of international

environmental law. The purpose of the course is to examine the relevant customary rules and

principles, and explore the structures, processes and peculiar lawmaking techniques of international environmental agreements.

The course will focus on selected environmental problems, such as ozone depletion, fisheries management, forest protection, climate change and biodiversity conservation.

Environmental matters are increasingly interdependent with economic considerations. Intersections between environmental regulations and other regimes such as trade, investment and multilateral development programs will be explored. Despite the persisting fragmentation of lawmaking according to a functional approach across the different areas of international law, a mutual recognition is emerging that an integrated approach is a better way to address the complexities of today’s most pressing environmental and sustainable development challenges. In this perspective, environmental law is found not only in strict sensu environmental normative instruments, but also significantly in the jurisprudence of human rights bodies, the International Tribunal for the Law of the Sea (ITLOS), the WTO dispute settlement and in investment arbitration.

A recent trend that will also be considered is the participation of non-state actors in international environmental law. Although the inter-state format remains dominant, private actors – including non-governmental organizations (NGOs), investors, multinational corporations and local communities – increasingly and actively participate in environment-related matters at the international level.

Discussions in class, also through case studies, will examine both the limitations and potential strengths of these regimes and consider how more effective approaches to environmental protection might be developed.

Regular attendance and participation is required. In addition, each student will be expected, as part of a group, to present a case study to the class.

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INTERNATIONAL INSOLVENCY LAW (crediti 6) [secondo semestre]

Proff. Stefania Bariatti - Zeno Crespi Reghizzi - Sabina Michelle Vanzetti Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

The development of international commerce and the globalisation of economic

relationships have promoted the wealth of nations but at the same time have increased the interdependence of the actors in the various sectors and of national economic systems. This interdependence has shown its downsides at the beginning of this century, when the collapse of Enron in the United States has involved many subsidiaries and branches in many countries, as well as other operators related with Enron’s activities at various levels. Many other companies collapsed in the next dew years, e.g. Parmalat, Budger Rent-a-Car, Swiss, Sabena, etc., with global reach and effects due to the wide territorial extension of their activities.

The crisis of the financial markets in 2008 brought about the collapse of several financial institutions, credit institutions and insurance undertakings, and increased the crisis of other industries. The cases are well known, from Lehman Brothers to Northern Rock, from Alitalia to La Seda Barcelona, from Nortel to Kaupthing and Fortis Bank, to Burani, and so on. This situation required a coordinated answer by the governments as concerns international financial help, supportive legislature and innovative insolvency procedures.

Actually, at the end of the last century, the rationale of insolvency law had already started to change considerably with the enactment of restructuring and reorganisation procedures, which were considered a better response to the crisis of an undertaking than bankruptcy and liquidation, in so far as they permitted the continuity of the business and reduced job losses. In fact, the principal focus of modern insolvency legislation and business debt restructuring practices no longer rests on the liquidation and elimination of insolvent entities, but on the remodeling of the financial and organizational structure of debtors experiencing financial distress so as to permit the rehabilitation and continuation of their business.

New legislation was approved in many countries and at international and regional level in order to meet the needs of the various industries vis-à-vis these trends and developments and to provide the best possible tools and means for cooperating internationally with the common goal of minimizing or at least reducing the effects of the crisis.

The course will be devoted to the analysis of such legislation and of the case law that has developed in Europe and in some non-EU countries, in particular in the U.S. in cross-border insolvency cases. Selected articles and commentaries to the relevant rules will be suggested and the main case-law of national courts and the EU Court of Justice will be commented along the following outline.

Outline

I. The general principles and sources of international insolvency law 1. The notion of “insolvency” in various legal systems 2. “International” insolvency

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3. Universality v. territoriality, unity v. plurality 4. The development of international cooperation in matters of insolvency a. The Uncitral Model Law on cross-border insolvency b. The European Insolvency Regulation (EIR) II. Jurisdiction 1. Jurisdiction to open insolvency proceedings a. Overview of criteria used in national laws b. The model of the EIR i. Universality v. territoriality: main proceedings v. secondary proceedings ii. The Center of Main Interests of the debtor (COMI) iii. The opening of groups insolvency c. The Uncitral Model Law 2. Jurisdiction on other claims

a. Overview of criteria used in national laws b. The model of the EIR i. Claw back actions ii. Other claims III. The effects of foreign proceedings and decisions and parallel proceedings 1. General principles of national law 2. The model of the EIR

a. The automatic recognition of the decision opening insolvency proceedings

b. Parallel proceedings and lis pendens issues c. The recognition and enforcement of other decisions d. The grounds for refusing recognition

3. The Uncitral Model Law IV. The law applicable to insolvency proceedings 1. The relationship between lex concursus and lex societatis 2. The application of lex concursus in national systems 3. The model of the EIR a. The scope of the lex concursus b. The exceptions to the application of lex concursus

c. In particular, the law applicable to rights in rem and secured rights V. International cooperation 1. Cooperation among judges 2. Cooperation among insolvency liquidators and administrators

General Bibliography

UNCITRAL Model Law on Cross-Border Insolvency, at http://www.uncitral.org/pdf/ english/texts/insolven/insolvency-e.pdf.

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Uncitral Legislative Guide on Insolvency Law, at http://www.uncitral.org/pdf/ english/texts/insolven/05-80722_Ebook.pdf.

Unicitral Practice Guide on Cross-Border Insolvency Cooperation, at http://www.uncitral.org/pdf/english/texts/insolven/Practice_Guide_Ebook_eng.pdf.

Uncitral Legislative Guide on Insolvency Law, Part three: Treatment of enterprise

groups in insolvency, at http://www.uncitral.org/pdf/english/texts/insolven/pre-leg-guide-part-three.pdf.

S. Bariatti, Recent Developments and Case-Law Concerning Jurisdiction and the

Recognition of Judgments under the European Insolvency Regulation, in Rabels Zeitschrift für ausländisches und internationales Privatrecht, 2009, pp. 629-659

I. Fletcher, Insolvency in Private International Law, 2nd ed., Oxford, 2005; Supplement to the second edition, Oxford, 2007.

G. Moss, I. Fletcher, S. Isaacs, The EC Regulation on Insolvency Proceedings. A

Commentary and Annotated Guide, 2nd ed., Oxford, 2009. P. Omar (ed.), International Insolvency Law, Burlington, 2008 B. Wessels, B.A. Markell, J.J. Kilborn, International Cooperation in Bankruptcy

and Insolvency Matters, New York, 2009.

INTERNATIONAL INVESTMENT LAW AND DISPUTES SETTLEMENT (crediti 6) [primo semestre] Proff. Angelica Bonfanti – Albert Henke Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

Introduction

Foreign direct investment (FDI) represents one of the most relevant legal and economic phenomena of the last decades at an international level. The increased flow of FDI worldwide has prompted governments, international organizations and the private sector to adopt substantive legal rules and to establish international or regional bodies and procedures for the peaceful settlement of disputes. The course will focus on the principles and rules which govern FDI and the disputes related thereto. Namely, the course will analyse the law of FDI as emerging from bilateral and multilateral investment treaties (BITs and MITs), customary law, domestic legislations, and contracts, and as developing through relevant case law and legal scholars’ positions. A special section will be devoted to the mechanisms of peaceful settlement of investment disputes, with a particular focus on arbitration. The relationship existing between the protection of international investments, on the one hand, and the discipline of environmental and social concerns, on the other, will be also taken into consideration. International investment law

FDI plays a pivotal role in economic development. It provides access to a number of economic factors which are essential in this context. These include capital, technology and know-how. Not infrequently, FDI contributes to the improvement of

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infrastructures in developing countries, like telecommunication systems, roads and airports.

The legal regime for investment protection is based upon standards of treatment established by treaties, customary international law, domestic law and international contracts. The course will focus on the content and the application of the main standards of protection of foreign investment. Among them, it will analyse the fair and equitable treatment, the full protection and security, the most-favoured nation and the national treatment standards, as well as the legal regime for expropriation.

International settlement of disputes

Today, international dispute resolution plays an essential role in the field of international investment law. Over the last decades, with the establishment and the consolidation of bodies like ICSID, UNCITRAL and WTO, international dispute resolution has become more judicial in nature, and has been moving away from the traditional diplomatic conflict-solving approaches.

During the course attention will be given to settlement mechanisms, such as domestic courts proceedings, ad hoc arbitration (especially under the auspices of UNCITRAL) or ‘common’ institutional arbitration (under the ICC, LCIA, Stockolm Institute etc…), ICSID and ICSID Additional Facility conciliation or arbitration. Specific attention will be dedicated to the leading principles underlying dispute settlement under the ICSID Convention, including the choice of methods between conciliation and arbitration, the issues related to the jurisdictional requirements and the substantive law applicable to the disputes, the mixed nature of proceedings between a State and a foreign investor, the requirement of consent to ICSID’s jurisdiction, the self-contained and automatic nature of proceedings, the post-award remedies and procedures and the overall effectiveness of the system. Reference will be made to provisions and solutions adopted under NAFTA, MERCOSUR and ASEAN. Investment protection and common concerns

The relationship existing between the international regulation of foreign investment and the protection of common concerns, such as environment, human rights, labour rights, artistic, cultural, and historic heritage, calls for a better understanding. The course will focus on the relevant clauses established by investment treaties and international contracts. The effects of these clauses, as interpreted in the light of international law principles, will be deepened, as well as the relevant solutions issued by arbitral tribunals. In this context, specific attention will also be given to indirect and creeping expropriation, as set out by treaty law and decided by arbitral awards. Finally, the course will focus on corporate social responsibility (CSR) of multinational corporations, an emerging issue ruled at international level by soft law instruments. CSR will be examined as a means to guarantee the respect of standards of ethical conduct and to prevent environmental, human rights and labour rights abuses on the part of investors.

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Attendance to the course

The attendance to the course is compulsory. Moot courts, case studies and seminars will be carried out during the course. The attendance to the course will be positively assessed in light of the students’ recruitment process for the different competitions organized by the University.

Suggested readings

Here below some suggested texts, which might be referred to for the preparation of the exam. Further material will be distributed during the course.

Bishop, Reisman, Crawford, Foreign Investment Disputes: Cases, Materials and

Commentary, Kluwer, 2005; Dolzer, Schreuer, Principles of International Investment Law, Oxford, 2008 Dugan, Wallace, Rubins, Investor State Arbitration, Oxford, 2006; Dupuy, Francioni, Petersmann (eds.), Human Rights in International Investment

Law and Arbitration, Oxford, 2009. Muchlinski, Ortino, Schreuer (eds.), The Oxford Handbook of International

Investment Law, Oxford, 2008; Schreuer, Malintoppi, Reinisch, Sinclair, The ICSID Convention: a Commentary

on the Convention on the Settlement of Investment Disputes between States and

Nationals of Other States, 2. ed., Cambridge, 2009.

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INTERNATIONAL REFUGEE AND HUMAN RIGHTS LAW (crediti 6) [secondo semestre] Prof. José H. Fischel de Andrade Dipartimento di diritto pubblico italiano e sovranazionale

General Information

This course examines the branches and instruments of international law which protect refugees and other forced migrants.

Its content includes an approach to the concepts and functioning of international law in general, and of international refugee and human rights law, in particular. Students will learn how to use the set of legal norms, mechanisms and procedures made available by the international community in relation to refugees and other forced migrants.

This course will consider the legal issues arising in several aspects of refugee protection, in particular the eligibility prcedures aiming at the protection of asylum-seekers and refugees.

Course Objectives

This course aims at providing participants with a conceptual framework and legal methodology to analyze issues of refugee and human rights protection under international law.

At the end of the course, students will be able to understand both the potential and the limits of international refugee and human rights law – as a normative as well as an operative system – in protecting refugees and other forced migrants as well as to resolve challenges emerging from issues related to refugees. They will be able to analyse and articulate legal arguments on forced migration issues and familiarize themselves with the sources of law and doctrine that serve as the basis for such arguments.

Core bibliography

Statute of the Office of the United Nations High Commissioner for Refugees, 14 December 1950, Doc. A/RES/428(V);

Convention Relating to the Status of Refugees, 28 July 1951, 189 U.N.T.S., pp. 150 et seq;

Protocol Relating to the Status of Refugees, 4 October 1967, 606 U.N.T.S. pp. 267 et seq;

UNHCR, Handbook and Guidelines on Procedures and Criteria for Determining

Refugee Status under the 1951 Convention and the 1967 Protocol Relating to the

Status of Refugees, 3rd reprint, December 2011, HCR/1P/4/ENG/REV. 3, available at: http://www.unhcr.org/refworld/docid/4f33c8d92.html;

Goodwin-Gill, G. & J. McAdam. The Refugee in International Law. Oxford, Oxford University Press, 2007. Attendance & exams

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There is no prerequisite to attend this course. Only registered students who attend at least 75% of sessions will receive a final mark.

This course will be evaluated against the participation of the students in class activities and two (02) exams.

Didactics

This Course Programme as well as all the slides of the lessons and the respective documents will be made available at the link “Materiale didattico” at http://www.dirppie.unimi.it/professori_contratto/de_andrade.html.

Class members are expected to prepare in advance for each session. They are

encouraged to read materials and references and to consult additional primary sources of international law, in particular international refugee and human rights treaties. All students will have the opportunity to contribute to the case studies assigned in advance.

INTRODUCTION TO ITALIAN LAW (crediti 6) [primo semestre]

Proff. Marta Cenini – Rossella Cerchia Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Introduction and contents

The course aims at sketching the principles and rules of the Italian legal system and will consider the legal sources and formants that shape the Italian corpus of civil law.

The course will start with an introduction of the history of Italian law and a particular attention will be given to the process of unification of law within the European Union in the light of a critical comparison between laws of European members.

A second part will be devoted to specific issues of private law. Three main areas will be explored: tort law, contract law and property law. Each issue will be discussed from a critical point of view, analyzing both the legal sources of each rule (in particular, the Italian Civil Code) and their actual application and interpretation in case law and in the legal academia. For this reason, a set of readings and relevant materials such as cases, academic papers and legal documents will be provided in advance. Students are strongly advised to read materials before each class.

During the course, a brief explanation on how to find relevant laws and related materials and how to use computer-assisted research tools and techniques to research Italian law will also be provided.

Attendance and assessment

The attendance to the course is mandatory. During the course, each student will identify a topic of his/her interest and will be

asked to write an essay of 1000 words. There will follow an oral interview where the

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essay will be discussed and where the student will be expected to show a general knowledge of the other topics of the course.

Text book

J.S. Lena and U. Mattei (eds.), Introduction to Italian Law, Kluwer, 2002.

Optional readings

S. Beltramo, The Italian Civil Code, Oceana Publication, 2007-2008.

LAW AND ONTOLOGY (crediti 6) [secondo semestre]

Proff. Paolo Di Lucia - Edoardo Fittipaldi Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

The Law and Ontology course enquires the nature of law and legal entities through

the methods of contemporary ontology.

I. Introduction

Nobody can overlook the importance of law and legal entities in our everyday lives. But what sort of things are laws, rights, obligations, duties, powers, property, contracts, crimes, debts, patents, nation-states, courts, governments, marriages, corporations, etc.?

The discipline of ontology provides a description of the different types of entities by which the regions of reality are constituted, as well as the description of the relation among these entities. Ontology has been successfully applied in medical studies (http://ontology.buffalo.edu/smith/BioOntology_Course.html) and other fields (http://www.dpi.inpe.br/geopro/referencias/ontology_af.pdf), but only since the last decade of the XX century ontologists turn their attentions to the domain of law.

The course Law and Ontology aims to introduce the elements of ontological analysis of legal phenomena to be of service in the articulation, codification, and application of laws and to avoid contradiction and econonomic inefficiencies in the development of law.

II. Course subject

The course is divided in two parts: (i) Legal Reality: Naturalistic Approaches; (ii) Ontology of Money.

(i) The first part of the course (Legal Reality: Naturalistic Approaches) investigates in what sense legal entities exist: where or what they are, how legal entities are to be located in the natural world and how they are related to other items studied in philosophy like shared beliefs, institutional facts, mental states, social behaviors, moral qualities. Three fundamental questions will be dealt with: How can we create legal entities? How can we maintain them in existence? How can we document their existence?

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(ii) The second part of the course (Ontology of Money) will focus on money as well as other monetary phenomena in an ontological perspective.

III. Bibliography

[1.] Paolo Di Lucia (ed.), Law and Ontology. A Reader (forthcoming). [2.] Edoardo Fittipaldi, Illusions of Legal Realities (forthcoming). [3.] Wojciech Ze"aniec, Create to Rule. Essays on Constitutive Rules

(forthcoming).

NEGOTIATION AND ALTERNATIVE DISPUTE RESOLUTION (crediti 6) [secondo semestre] Prof. Luigi Cominelli Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Introduction

This course presents an examination of major theories on negotiation and dispute resolution, and provides the opportunity to experiment concepts by practicing and improving skills in conflict management. Specific focus will be given to mediation and to other non-adjudicative means of dispute resolution, including the foundations of the Alternative Dispute Resolution (ADR) movement, and simulations on the distinct phases of the mediation process. Although the course is focused on the process of settling disputes in a legal setting, the approach to the taught subjects is multidisciplinary, establishing links with the body of knowledge provided to the dispute resolution studies by sociology, social psychology, anthropology, behavioral economics, game theory and behavioral sciences.

Participants in this course will be preferred in the candidates selection for the ICC International Mediation Competition.

Course subjects

Law school courses examine dispute resolution exclusively through the lens of the judicial structure, highlighting the roles that litigators can play in court proceedings.

However, most professions require a vast amount of cooperation. The aim of this course is to make students familiar with human conflict behavior and to develop and practice negotiation and mediation skills, that is, conflict management capabilities. Theoretical background

In its first part, the course will provide an overview of the most relevant theories in the dispute resolution field, including both the social science and the biological science perspective. The evolution of cooperative behavior will be explored, and decision making theories will be also introduced and applied to the specific case of negotiation and dispute resolution. The topic will be considered in the framework of heuristics and biases approach, that allows to explain decision making processing both in formal and descriptive ways. Within this framework the human decision-

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making in considered as systematically driven by cognitive and emotional forces other than overt motivational aspects, often seen as the core of disputes.

A comprehensive analysis of comparative legal regulations concerning dispute settlement and alternative procedures will be provided in the framework of the North-American canon, and in the light of the most recent European developments, which culminated in the EU Directive 52/2008 on mediation in civil and commercial matters.

Conflict management skills

In its second part, the course will give students the opportunity to test and to experiment on the field their conflict management and dispute resolution skills, firstly as negotiators and then as neutrals in a dispute.

Personal conflict styles and psychological predispositions will be analyzed with the support of standardized surveying tools, such as the Thomas-Killman Conflict Mode Instrument. After this assessment, negotiation and mediation skills will be practiced through a highly participatory approach, and with the use of a variety of formats, including discussions, videos and simulations. Students will be guided in the evaluation and understanding of positions and interests, BATNAs (Best Alternative to a Negotiated Agreement), strategic and psychological barriers to settlement, values, emotions, power imbalances and cultural differences influencing the dispute.

One or more mediators and dispute resolution experts will be invited to recount their experience, share their techniques and strategies, and address recurrent ethical concerns in the neutral’s role.

Course materials and Bibliography

J. St. B. T. Evans, Dual-Processing Accounts of Reasoning, Judgment, and Social

Cognition, Annual Review of Psychology, 59, 2008. R. Fisher, W. Ury, B. Patton, Getting to Yes. Negotiating Agreement Without

Giving In, 1981. O. M. Fiss, Against Settlement, Yale Law Journal, 93, 1984. C. Menkel-Meadow, Whose Dispute Is It Anyway?: A Philosophical and

Democratic Defense of Settlement (In Some Cases), Georgetown Law Journal, 83, 1995.

J.J. Rachlinski, Euristics and Biases in the Courts: Ignorance or Adaptation?, Oregon Law Review, 79, 2000.

E. A. Sander, Varieties of Dispute Processing, in The Pound Conference:

Perspectives on Justice in the Future, R. Wheeler and A. Levin (eds), West, 1979.

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SOCIOLOGY OF HUMAN RIGHTS AND THE OMBUDSMAN (crediti 6) [primo semestre] Prof. Marco A. Quiroz Vitale Dipartimento di Scienze giuridiche “Cesare Beccaria”

Introduction

This course inaugurates one the first Italian university tenures on the Ombudsman and will promote an activity of exchange with the other European universities which hold similar courses. It would also allow to create a privileged connection with the EOI (European Ombudsman Institute) and the IOI (International Ombudsman Institute), which works for the diffusion of the Ombudsman at an international level.

Furthermore, being Prof. Quiroz Vitale the outgoing Ombudsman of the Provincia di Milano, he will try to obtain the accreditation of our university as research centre on the Ombudsman both at a European and international level, which would in consequence attract students from other universities.

This year, the focus of the course is centered on the Ombudsman’s role in the defense of individual human rights.

Course Subject

The September 11 attacks were a series of suicide attacks committed in on American soil on September 11, 2001, coordinated to strike the areas of New York City and Washington, D.C. On that Tuesday morning, 19 terrorists from the Islamic militant group Al-Qaeda hijacked four passenger jets. The destruction of the Twin Towers caused serious damage to the economy of Lower Manhattan and had a significant impact on global markets.

The consequent counter-terrorism actions have created a serious peril for human rights. The U.N. resolution 1373 was adopted in the immediate aftermath of the terrorist attacks of 9 September 2001 in a situation which only four States had ratified the International Convention for the Suppression of the Financing of Terrorism. It was “a shortcut, an emergency measure” to impose upon States the rules of the convention. However, the adverse consequences of these measures, could be mitigated by improving the de-listing mechanisms under the 1267 regime, through the creation of the office of the de-listing ombudsman or through national courts exercising judicial review over the implementation of sanctions against persons listed. “The current situation of two cornerstones of the United Nations counter-terrorism architecture being ultra vires poses risks to the protection of human rights and the international rule of law,” in addition to weakening counter-terrorism framework.

The institution of the Ombudsman is based on the idea that citizens should be

entitled to complain against specific acts and behaviors of their rulers and that their complaints should be investigated by an independent body. In Europe, the establishment of a specific office to investigate citizen complaints against public bureaucracy is relatively recent, having started in Sweden in the early nineteenth

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century. The UE, too, instituted an Ombudsman in 1993: together with the Court of Justice it is part of a concretely more transparent network of government for the European citizens. Lastly, with regard to the European Council, 45 of the 47 member States have created national and regional figures of ombudsman. The general purpose of the Course is to explain how the Ombudsman, in a new global era, take a part in the defiance of human rights. Thanks to a socio-legal method of analysis we reflect upon the social function of the Ombudsman in Europe and its legal structure. The first step of the analysis is the comparison of various ombudsman-institutions all over the world. This study intends to investigate the structure of Ombudsman institutions by comparing the legal bases of the different institutions (constitutional embodiment or simple act of Parliament); their organization (independence, relation with the parliament, requirements for qualification, number of incumbents, appointment, term of Office and conditions for removal from it, incompatibility, immunity, remuneration, budget and staff) and the national, regional or municipal level of action.

The second step of the analysis is to illustrate the functions of Ombudsman institutions in their political, economical and cultural context. In fact, Ombudsmen came to be seen as useful in helping to meet the problem of expanding bureaucracy in the modern welfare state and to improve human rights. In particular, the increase in the powers of discretion given to European governments led to a need of protection against administrative and police arbitrariness.

Bibliography and materials

M.A. Quiroz Vitale (ed) The Ombudsman and Bureaucracy. Law, Discretion and

Control, Mimesis, Milano 2010; Some videos on 9.11 and torture will be showed during the lessons.

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24. 2. Corsi di lingua straniera

LINGUA FRANCESE (livello B1 - preparatorio alla frequenza dei corsi di

lingua francese giuridica) (crediti 3) [primo semestre]

D.ssa Anne-Laure Guyot

Oggetto e finalità della disciplina

Il ciclo di esercitazioni, indirizzato agli studenti che hanno già delle conoscenze scolastiche di base in francese, è finalizzato all’acquisizione di un livello intermedio grazie al quale lo studente comprende i profili essenziali di argomenti conosciuti, è in grado di elaborare un testo semplice sugli stessi argomenti e di giustificare i suoi punti di vista in modo sintetico.

Programma del corso

Familiarizzazione progressiva all’espressione scritta e orale. Addestramento progressivo alla discussione intorno a un testo da comprendere oralmente e da riesporre. Lavoro di gruppo e lavoro personale. Attraverso ogni lezione lo studente apprende nuove espressioni lessicali e grammaticali in rapporto alla tematica svolta.

Come sarà articolato il test di accertamento di lingua francese: il test di accertamento delle conoscenze durerà 60 minuti e si articolerà in un test consistente in una prova di verifica grammaticale e lessicale, una prova di comprensione scritta di un testo di cultura generale (risposta a scelta multipla). Verrà valutata in particolare la capacità di scrivere e parlare in un francese corretto.

Libri di testo consigliati per la preparazione del test di accertamento

M. Grégoire, O. Thiévenaz, Grammaire progressive du français avec 600

exercices, Niveau intermédiaire, Nouvelle édition, Cle International, janvier 2007. Tutti i testi sono reperibili presso la libreria Coop.

LINGUA FRANCESE (Francese Giuridico) (crediti 3) [secondo semestre]

D.ssa Anne-Laure Guyot - Avv. Maria Elena Armandola - Maximilien Gaslini -

Agostino Migone De Amicis - Avv. Alberto Rodi

Primo modulo (20 ore): dott. Anne-Laure Guyot: Questo corso di introduzione al

francese giuridico è aperto agli studenti che hanno già una padronanza di base della lingua francese.

Il modulo, costituito da dieci incontri di un’ora e mezza effettiva ciascuno, ha come obiettivo l’apprendimento di un vocabolario giuridico francese di base, promuovendo nello stesso tempo una migliore conoscenza del sistema istituzionale e giurisdizionale francese e dei tratti differenziali fra istituti giuridici omologhi dei due ordinamenti, in una più generale prospettiva europea.

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Le lezioni sono organizzate intorno alla tematica delle fonti del diritto. Ogni lezione introdurrà il lessico giuridico dell’argomento, si fonderà sulla lettura e discussione di documenti scritti messi a disposizione dei frequentanti nonché su esercizi specifici volti a verificare le conoscenze acquisite.

Secondo modulo (10 ore): Avv.ti Maria Elena Armandola – Maximilien Gaslini - Agostino Migone De Amicis - Alberto Rodi. Il modulo, costituito da 5 incontri della durata di un’ora e mezza effettiva ciascuno, ha come obiettivo l’approfondimento pratico di alcuni aspetti del diritto commerciale francese, comparati con i corrispondenti istituti del diritto italiano, mediante l’analisi di testi di contratti e di atti giudiziari.

L’esame consisterà in un test di 60 minuti, che valuterà: la comprensione di un testo scritto di cultura giuridica generale (risposte a scelta multipla); la capacità di utilizzo per iscritto di strutture grammaticali e di un vocabolario giuridico corretti. Verrà valutata in particolare la capacità di scrivere in un francese giuridico corretto.

Libri di testo consigliati per la preparazione del test di accertamento

Michel Soignet, Le Français juridique, Chambre de commerce et d’industrie de Paris, Hachette, 2003;

M. Fabre Magnan, Introduction au droit, Paris, PUF, Que sais-je, 2010, disponibile in biblioteca (BGLF Sottocrociera).

LINGUA INGLESE (livello B1 - preparatorio alla frequenza dei corsi di lingua

inglese giuridica) (crediti 3) [primo semestre]

Stuart Tickner BA (Hons) ME (Applied Linguistics) CELTA

Oggetto e finalità della disciplina

La finalità del corso sarà l’apprendimento della lingua inglese attraverso la comunicazione, con particolare attenzione alla comprensione orale e all’utilizzo dell’inglese quotidiano. Il ciclo di lezioni mirerà anche allo sviluppo delle capacità di comprensione scritta, nonché di strategie di acquisizione della lingua inglese.

Le lezioni saranno organizzate utilizzando materiale multimediale, testi in lingua che consentano lo sviluppo delle capacità linguistiche sino al raggiungimento del livello B1 (del Common European Framework), nonché la scoperta delle strutture della lingua stessa, nell’ambito scritto e orale.

Un approfondimento sarà dedicato all’ampliamento del vocabolario e alla grammatica al fine di consentire agli studenti una conversazione di livello intermedio su argomenti concreti nell’ambito accademico, lavorativo e sociale.

Si cercherà, inoltre, anche di introdurre le strategie base della CMC con l’elaborazione di business email.

La frequenza è obbligatoria per tutti gli studenti per almeno l'80% delle lezioni.

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Ulteriori informazioni saranno disponibili sul sito di Facoltà (www.giurisprudenza.unimi.it - corsi di laurea - accertamento delle competenze linguistiche).

Testi consigliati

Con spiegazioni grammaticali in inglese: R. Murphy, English Grammar in Use: a

self-study reference and practice book for intermediate students, Cambridge, Cambridge University Press, third edition 2004.

Nel corso delle lezioni potrà essere indicato materiale supplementare per la comprensione orale e scritta. LINGUA INGLESE (livello B2 - preparatorio alla frequenza dei corsi di lingua

inglese giuridica) (crediti 3) [primo semestre]

D.ssa Eliane Nortey

Il corso è rivolto esclusivamente agli studenti con una conoscenza acquisita ed

effettiva dell’inglese pari almeno al livello B1 secondo i parametri del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue. Le lezioni saranno tenute in inglese.

Il corso mira ad ampliare, perfezionare e consolidare le strutture grammaticali, sintattiche e lessicali della lingua funzionali all’uso specialistico in ambito professionale con particolare attenzione al lessico e alla fraseologia del Legal English. Le attività didattiche saranno mirate a sviluppare una migliore comprensione orale e scritta, promuovere un’appropriata e disinvolta espressione comunicativa e stimolare un’interattività costante. Particolare attenzione sarà data alla pronuncia e all’intonazione.

Gli studenti saranno coinvolti, individualmente o a piccoli gruppi, in brevi esercitazioni e role-play mirati a perfezionare e verificare il livello di apprendimento e la padronanza del lessico e delle strutture sintattiche, grammaticali, idiomatiche e fraseologiche studiate. Sarà cura degli studenti approfondire individualmente gli argomenti trattati in aula con letture, esercitazioni e attività specifiche secondo le modalità indicate sul sito di facoltà nell’apposita sezione dedicata all’accertamento delle competenze linguistiche.

L’esame sarà suddiviso in due parti: una prova scritta di accertamento delle tre abilità (Reading, Listening e Writing) e una prova orale.

Prova scritta

- composizione di un’email in lingua inglese sulla base di una traccia comprensiva di: descrizione del compito da svolgere, informazioni relative al contesto, indicazioni circa la lunghezza del testo

- listening comprehension (risposta a quesiti relativi a un brano orale) - reading comprehension (risposta a quesiti relativi a un testo scritto)

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Prova orale

Gli studenti dovranno preparare una presentazione in inglese della durata di 7-10 minuti su un tema a piacere applicando le strategie linguistiche e le tecniche comunicative illustrate nei testi di riferimento e nel materiale disponibile sul sito di facoltà nell’apposita sezione dedicata all’accertamento delle competenze linguistiche.

Il superamento della prova scritta è requisito indispensabile per l’ammissione alla prova orale. Durante le prove d’esame NON sarà consentito l’uso del dizionario.

Libro di testo consigliato per la preparazione del test di accertamento

Libro di testo obbligatorio per studenti frequentanti: Frost, A., English for Legal

Professionals, Oxford University Press (ISBN 978-0-19-457915-5). Ulteriori materiali disponibili all’indirizzo: www.giurisprudenza.unimi.it - corsi di

laurea – accertamento competenze linguistiche.

Bibliografia supplementare

P. Emmerson, email English, Macmillan; R. Chapman, English for emails, Oxford University Press; E. J. Williams, Presentations in English, Macmillan; M. Grussendorf, English for Presentations, Oxford University Press; P. Emmerson, The Business English Handbook, MacMillan; P. Emmerson, The Business Grammar Builder, MacMillan.

Dizionari di riferimento

Oxford Advanced Learner’s Dictionary, Oxford University Press Cambridge Advanced Learner’s Dictionary, Cambridge University Press

LINGUA INGLESE (Inglese Giuridico) (crediti 3) [secondo semestre]

Avv. Giuseppe Cadel (Lettere A-L)

Avv. Francesco Leone Bellman (Lettere M-Z)

Ciascuno studente dovrà seguire i seminari corrispondenti alle lettere di

appartenenza. È comunque consentito il trasferimento di cattedra, previa comunicazione.

Contenuto e finalità della disciplina

La realtà scientifico/operativa di tutti gli aspetti dell’attività giuridica richiede sempre più spesso la padronanza della lingua inglese: da un lato, come necessario strumento di relazione accademico/professionale e, dall’altro, come strumento imprescindibile al fine di comprendere al meglio le caratteristiche degli istituti giuridici di origine anglosassone, le relative tendenze della prassi giurisprudenziale e operativa, nonché gli orientamenti dottrinali espressi da alcuni tra i più eminenti studiosi.

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Già durante gli studi universitari, pertanto, la conoscenza della lingua inglese è uno strumento necessario per ciascuno studente al fine di completare e raffinare la propria preparazione sui vari istituti giuridici affrontati.

Durante il corso saranno trattate le principali questioni connesse con l’attività giuridica, con particolare riguardo per la terminologia e i concetti più frequentemente utilizzati nella prassi operativa. Verrà inoltre dato il dovuto risalto ai profili giuridici relativi alle questioni di più stretta attualità economico/finanziaria.

Avv. Giuseppe Cadel (Lettere A-L)

Gli argomenti oggetto di specifica trattazione durante il corso saranno gli aspetti fondamentali del diritto societario e delle operazioni societarie di natura straordinaria (con particolare riguardo alle operazioni riguardanti le società quotate in Borsa), nonché la contrattualistica commerciale internazionale e anglo-americana.

Data la specificità degli argomenti trattati, per quanto non siano previste propedeuticità, è opportuno frequentare il corso solamente dopo aver sostenuto gli esami di istituzioni di diritto privato e di diritto commerciale. È altresì d’aiuto una costante frequenza alle lezioni e un sistematico studio individuale delle questioni di volta in volta esaminate durante le lezioni stesse.

Il docente riceve dopo le ore di lezione e può essere contattato all’indirizzo e-mail: [email protected].

Testo consigliato per la preparazione dell’esame: G. Di Renzo Villata (a cura di), con la collaborazione di R. Buzzi, G. Cadel, A.

Grasso, Legal English, Padova, Cedam, edizione 2011, limitatamente alle Units 5, 6, 7, 10 e 11. Sarà inoltre messo a disposizione degli studenti del materiale integrativo, rinvenibile nella sezione “Lingua inglese giuridica” del sito Internet ariel.unimi.it.

L’esame sarà scritto, avrà una durata di 45 minuti e durante la prova sarà

consentito l'utilizzo del solo dizionario monolingua. Non ci saranno esami diversi per

frequentanti e non frequentanti, né programmi differenziati.

Avv. Francesco Leone Bellman (Lettere M-Z)

La parte generale è incentrata sulle principali caratteristiche dell’inglese giuridico, con particolare riferimento al plain English, ai principali phrasal verbs e false

friends, al fine della redazione di lettere e diffide. La parte speciale prevede la trattazione teorica e pratica dei seguenti argomenti:

! Elementi fondamentali dei contratti in Common Law e di contrattualistica internazionale;

! L’inadempimento contrattuale e la risoluzione delle controversie; ! Elementi fondamentali del processo civile nelle giurisdizioni anglosassoni e

comparazione di atti giudiziari;

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! I mezzi alternativi alla giustizia ordinaria per la risoluzione delle controversie commerciali (ADR);

! La proprietà intellettuale (IP); ! Elementi fondamentali delle procure (POA e LPOA);

Testo consigliato per la preparazione dell’esame:

G. Di Renzo Villata (a cura di), con la collaborazione di R. Buzzi, G. Cadel, A. Grasso, Legal English, Padova, Cedam, 2011 (limitatamente alle Units 1, 2, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 14 e al materiale pubblicato sul sito Internet di Facoltà: www.giurisprudenza.unimi.it, nelle sezioni dedicate all’accertamento delle competenze linguistiche e agli avvisi.

Dizionario consigliato per la preparazione dell’esame

S. De Palma (a cura di), con la collaborazione di A. Grasso e J. Schorah, Dizionario di Inglese Giuridico, Bologna, Filodiritto Editore, 2012.

Durante l’esame, della durata di 90 minuti, è ammesso l’uso di un dizionario

monolingue o bilingue. Gli studenti frequentati potranno rispondere a una domanda

aggiuntiva su argomenti trattati a lezione per aumentare il proprio punteggio finale.

Data la specificità degli argomenti trattati, è consigliata una costante frequenza alle

lezioni. I docenti ricevono gli studenti dopo le ore di lezione. È previsto, per tutt’e due le cattedre, nel corso dello stesso semestre, un corso

intensivo di inglese base di circa 20 ore (con modalità e date che saranno comunicate in seguito), suddiviso in due gruppi selezionati in base al livello iniziale degli studenti. Il corso è opzionale e si propone di consentire agli studenti di raggiungere il livello adeguato per la frequenza del corso di inglese giuridico. Il raggiungimento di tale obiettivo dipenderà, tuttavia, dal livello di partenza. Si ricorda che è anche a disposizione degli studenti un corso di inglese base (B1) e di inglese avanzato (B2).

LINGUA SPAGNOLA (livello B1 - preparatorio alla frequenza dei corsi di

lingua spagnola giuridica) (crediti 3) [primo semestre]

Avv. Marina Silvia Mori

Il corso prevede un approccio basato sull’utilizzo di materiali distribuiti durante la lezione concernenti aspetti diversi della lingua spagnola quali la grammatica essenziale, la pronuncia e l’ortografia, i verbi ausiliari e comuni, l’uso della lingua e le espressioni idiomatiche. È richiesta una conoscenza base della lingua.

La frequenza è consigliabile anche per coloro che intendano presentare domanda per le borse di studio Erasmus e in particolare per chi intenda frequentare il corso di spagnolo giuridico o sostenere il relativo esame.

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Per la preparazione all’esame si consiglia un qualsiasi manuale di livello B1. Eventuali altre indicazioni sui libri di testo verranno fornite nel corso delle lezioni.

LINGUA SPAGNOLA (Spagnolo giuridico) (crediti 3) (secondo semestre)

Avv. Marina Silvia Mori - D.ssa Milena Costas

Il corso è riservato a studenti con buona conoscenza della lingua spagnola. Dopo un’introduzione al sistema giuridico spagnolo, il corso sarà diviso in due moduli: il primo relativo al linguaggio del diritto costituzionale e internazionale, il secondo focalizzato sul diritto e sul processo penale, con casi pratici che saranno esaminati nel corso delle lezioni. Il materiale per la preparazione dell’accertamento verrà fornito durante il corso e messo a disposizione sul sito della Facoltà.

Avvertenza

Per gli studenti frequentanti è previsto un preappello speciale nel mese di maggio.

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Esami di nuova attivazione

DIRITTO DELLA SICUREZZA SUL LAVORO (crediti 6) [secondo semestre]

Prof. Bruno Giordano Dipartimento di diritto privato e storia del diritto

Finalità didattiche

Offrire agli studenti una competenza giuridica specifica nel campo del diritto del lavoro per rispondere alla crescente domanda di giuristi specializzati in sicurezza del lavoro.

Oggetto e programma del corso

Il corso intende trattare i principi e alcune tematiche specifiche delle norme in materia di sicurezza del lavoro con particolare riferimento a:

1) Obblighi del datore di lavoro, dirigente, preposto, lavoratore 2) Individuazione del datore di lavoro nella pubblica amministrazione 3) Diritti del lavoratore anche sotto il profilo assicurativo e risarcitorio 4) Le dinamiche degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali con

particolare riferimento ai tumori professionali e alle malattie causate dall’amianto 5) Organizzazione aziendale, responsabilità dell’impresa e del management 6) Delega di funzioni 7) Casi Thyssen Krupp, Eternit, Ilva di Taranto 8) Analisi microeconomica e macroeconomica degli obblighi, degli investimenti e

della responsabilità nel campo della sicurezza del lavoro

Stage e Udienze

Agli studenti che frequentano le lezioni è data facoltà: 1) di svolgere stage di breve periodo presso uffici giudiziari, aziende, istituzioni

pubbliche e private, studi e consulenti, per poter conoscere direttamente sul piano operativo le tematiche della sicurezza del lavoro;

2) di partecipare ad alcune udienze presso il Tribunale di Milano per seguire dei processi in materia di infortuni sul lavoro e/o malattie professionali; la partecipazione sarà preceduta dall’esposizione da parte del docente dei casi processuali e seguita dalla simulazione della decisione e della motivazione della sentenza da parte di ciascun studente.

Si terrà conto della partecipazione a tali attività nella valutazione dell’esame finale.

Testi consigliati

1) L. Fantini, A. Giuliani, Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, Milano, Giuffrè,

pagg 1-140 e 167-280, 2) Lettura di alcuni brani di sentenze e/o ordinanze che si occupano di sicurezza

del lavoro (ad es. casi Thyssen Krupp, Eternit, Ilva di Taranto) indicati dal docente a lezione,

3) Lettura del d.lgs 81/08 c.d. Testo unico sicurezza del lavoro.

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Esami

Gli esami si svolgono in forma orale sulla base dei testi e materiali consigliati. Per gli studenti che frequentano le lezioni gli esami vertono soltanto sui temi

trattati in aula e sulle pagg.1-140 e 203-214 del testo consigliato L. Fantini, A.

Giuliani, Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, Milano, Giuffrè. La partecipazione attiva alle lezioni e alle attività facoltative (stage, udienze etc)

sarà valutata ai fini dell’esame finale.

Seminari

Il corso organizza una serie di seminari specialistici su tematiche particolarmente rilevanti cui possono partecipare oltre che gli studenti, magistrati, funzionari, dirigenti, avvocati dell’INAIL, praticanti, consulenti, imprenditori, consulenti, soggetti che ricoprono ruoli previsti dalla legge in materia di sicurezza del lavoro (datori di lavoro, dirigenti, preposti, RSPP, RLS, medici competenti).

Orario di ricevimento

Richiedere un appuntamento al docente via email: [email protected]

Tesi di laurea

Le modalità per la presentazione delle domande di assegnazione delle tesi e delle tesine sono indicate in bacheca e sul sito http://users.unimi.it/lavoro; è comunque preferibile richiedere direttamente al docente un colloquio via email: [email protected].

Per l’anno 2012-2013 è possibile richiedere la tesi anche senza aver sostenuto l’esame.

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MODULI INTEGRATIVI

MODULO: “Tecniche di redazione dei contratti: trasferimento di diritti reali,

conveyance, due modelli a confronto. Problemi e criticità”

Prof. Umberto Morello 1. Le origini del principio consensualistico. Il regime di circolazione dei beni

immobili in Francia e in Italia. Trasferimento immediato della proprietà; pubblicità dichiarativa; casi e questioni.

2. I sistemi che seguono le vecchie regole: il sistema tedesco. Distinzione tra titulus

adquirendi (obbligo di trasferire con effetto obbligatorio) e modus adquirendi (titolo astratto con effetti reali). Pubblicità costitutiva. Conseguenze in ordine a vizi del titolo (condictio indebiti).

3. I sistemi di common law, in particolare il sistema inglese. Fase obbligatoria: memorandum of understanding (MOU); memorandum of agreement (MOA).

Fase reale: Conveyance. Atto astratto di trasferimento. Dalla pubblicità dichiarativa alla pubblicità costitutiva (un sistema in evoluzione).

4. Il sistema italiano. Dal contratto esaustivo al contratto sintetico. Rapporti tra contratto preliminare e contratto definitivo. Preliminare di preliminare. Il problema del fondamento della pubblicità dichiarativa. Le criticità della doppia vendita.

5. Il contratto alieno, tecniche e problemi. Clausole derivate dalla prassi internazionale. Casi e questioni.

6. Trasferimento di quote o azioni e di pacchetti di controllo. Fase obbligatoria e fase reale. La soppressione del libro soci. Conseguenze.

7. Il trasferimento di pacchetti di controllo. Il problema delle garanzie. Tecniche di formazione e redazione dei contratti (drafting).

8. Conclusioni. Il formarsi di un sistema con regole vicine all’atto astratto di trasferimento. Il problema della eliminazione degli effetti “ sorpresa” a danno di terzi acquirenti in buona fede (nullità del titolo o di precedenti titoli; pubblicità sanante).

Influenza delle nuove regole sulle tecniche redazionali dei contratti. Casi e questioni.

Il Corso avrà durata di 20 ore; darà diritto a tre crediti; si svolgerà nel semestre

marzo/giugno 2013 con due ore settimanali (il martedi o il mercoledi dalle ore 10.30 alle ore 12.15) a partire dal 5 marzo 2013 e fino al 7 maggio o 14 maggio 2013.

Verranno messe a punto dispense ad uso degli studenti, con sentenze e materiali di studio.