GRUPPO ARCHEOLOGICO VELITERNO ADERENTE AI GRUPPI ARCHEOLOGICI D’ITALIA www.gruppoarcheologicoveliterno.it Gruppo Archeologico Veliterno Sede Legale Via Castello, 31; 00049 Velletri (Rm) C.F.: 95015260581 [email protected][email protected]Velletri,10.08.2017 Prot. n. 35898 del 11.08.2017 Sign. Sindaco di Velletri Sig, Fausto Servadio COMUNE DI VELLETRI pc Sig. Cons. Regionale Eugenio Patané REGIONE LAZIO [email protected]pc ENTE PARCO dei CASTELLI ROMANI [email protected]pc SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA [email protected]pc DIRETTORE NAZIONALE G.A.I. [email protected]Oggetto: Prosecuzione del Progetto Appia Antica e avvio LR 2/2017 Gentilissimo Signor Sindaco, in prosecuzione del Progetto per la riqualificazione e la valorizzazione dell’Appia Antica riguardante il tratto del territorio di Velletri (presentato in data 11 agosto 2016 e acquisito al protocollo di pari data n. 0028844), nonché in avvio esecutivo della Legge Regionale sui Cammini n. 2 del 10 marzo 2017, il G.A.V. si onora di presentarLe l’accluso documento, corredato di schizzi e foto, descrivente a) i punti del tracciato in cui si incontrano interruzioni del percorso o attraversamenti pericolosi - le proposte di intervento per eliminare le interruzioni e rendere sicuri gli attraversamenti pericolosi ripristinando la continuità del tracciato b) i punti ritenuti possibili per la realizzazione di soste nel cammino - le proposte per l’allestimento dei detti punti sosta c) proposte generali e altre. Il G.A.V. ritiene che, sulla base della predett a Legge Regionale, anche a seguito dell’esauriente illustrazione fattane dal Cons. Reg. Patané nel corso del pubblico incontro tenutosi a Velletri il 10 luglio scorso, esistono gli strumenti giuridico-amministrativi e le disponibilità di finanziamento per avviare la riqualificazione e la valorizzazione dell’Appia Antica del territorio di Velletri. Né è da escludere la possibilità di ricercare sponsors sul territorio. Il G.A.V. è sicuro della sensibilità della SV su tale argomento e confida nelle azioni che sollecitamente Ella vorrà promuovere per la realizzazione di quanto sopra annunciato e descritto nell’allegato documento. Il G.A.V. resta disponibile per ogni utile collaborazione, anche concreta e materiale, ivi compresa quella con alcune scuole superiori interessate in rapporto alle loro specificità (agraria, geometri, classico, ecc.). IL DIRETTORE
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GRUPPO ARCHEOLOGICO VELITERNO · b) i punti ritenuti possibili per la realizzazione di soste nel cammino - le proposte per l’allestimento dei detti punti sosta c) proposte generali
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GRUPPO ARCHEOLOGICO VELITERNO
ADERENTE AI GRUPPI ARCHEOLOGICI D’ITALIA www.gruppoarcheologicoveliterno.it
Gruppo Archeologico Veliterno Sede Legale Via Castello, 31; 00049 Velletri (Rm) C.F.: 95015260581
Mettere in conto di accompagnare nel prosieguo del tempo, e comunque a breve, i lavori
precedentemente indicati con le seguenti azioni:
1. decespugliazione sistematica
2. manutenzione periodica in funzione di costante mantenimento e pulizia
3. costruzione di corsie per i diversamente abili
4. recinzione lignea
Proponiamo che siano apposti lungo il percorso degli appositi pannelli didattici (del cui
contenuto si farà carico il G.A.V.) almeno nei seguenti punti:
a. sito di Sole-Luna
b. sito di Ponte di Mele
c. sito del Ponte dell’Incudine
d. a 50 m. dalla confluenza dell’Appia Antica con l’Appia Vecchia
e. al Fosso della Civitana
f. presso il ponte della Colombara
5. ripristino della targa di De Brosses presso la scuola di Ponte di Mele, diventata pressoché
illeggibile. Charles de Brosses (Digione, 1709 – Parigi, 1777), poliglotta, poligrafo e narratore. Nel 1739 parte per
un viaggio in Italia che durerà 10 mesi. Tornato in Francia, raccoglie ed ordina le numerosissime lettere scritte
durante il viaggio, che saranno pubblicate postume nel 1836.
La targa dice: ““Appia Antica. I contadini poveri dei villaggi circostanti l’hanno squamata come un cardo. C.
De Brosses 1740”.
In verità, questa è la situazione di tutta l’Appia (da Roma a Brindisi) e non solo dei “villaggi circostanti”
Velletri. Inoltre, più che i “contadini poveri” – che non ci avrebbero guadagnato nulla – a squamarla sono stati
i possidenti nelle cui ville sono tuttora visibili i resti di quella che fu la “regina viarum”. Non sappiamo quando la targa fu apposta sul sito. Essa è comunque una testimonianza del modo talora generico e superficiale di pensare degli intellettuali del Grand Tour cui acriticamente si sono allineati a suo tempo gli amministratori locali che ve la fecero apporre.