Oggi ci sarà lo sciopero mondiale degli studenti. Un fatto mai accaduto. E tutto è partito da una ragazzina che ha appena compiuto i 16 anni e ha il viso di una bambolina molto più giovane, con le treccine. Una tipetta strana che un venerdì decide di non andare a scuola e va di fronte al Parlamento svedese, si siede per terra con il suo zaino e i libri di testo, e una stuoia da ginnastica sotto il sedere. Ha anche un cartello: “Sciopero scolastico per il clima” senza punto esclamativo. È agosto e in Svezia si avvicina la data delle elezioni di settembre. E lei inizia a scioperare tutti i venerdì piantonando il Parlamento, e spiegando a chi ha voglia di ascoltarla perché non si può più rimandare un’azione drastica per evitare che l’umanità venga cancellata da questo pianeta meraviglioso. Lei parla così: “Dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, invece rubate il loro futuro proprio davanti ai loro occhi […] Sono le sofferenze dei molti che pagano per i lussi dei pochi. Nel 2078 celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno quel giorno con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno perché non avete fatto niente quando c’era ancora il tempo per agire”. La ragazzina parla un linguaggio semplice ma riesce ad essere chiara ed estremamente incisiva. Che possibilità aveva di concludere qualche cosa? NESSUNA! Immobiliare.it Oltre 1.200.000 annunci di case in vendita e in affitto. Trova quella giusta per te sul portale N.1 in Italia Greta Thunberg: una ragazzina, da sola, può scatenare una rivoluzione! ... https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/15/greta-thunberg-una-ragazz... 1 di 16 15/03/2019, 18:40
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Greta Thunberg: una ragazzina, da sola, può scatenare una ......milioni nel mondo. Abbiamo nuove tecnologie ormai efficienti per poter tagliare i consumi e sostituire con le fonti
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Transcript
Oggi ci sarà lo sciopero mondiale degli studenti. Un fatto mai
accaduto. E tutto è partito da una ragazzina che ha appena compiuto
i 16 anni e ha il viso di una bambolina molto più giovane, con le
treccine. Una tipetta strana che un venerdì decide di non andare a
scuola e va di fronte al Parlamento svedese, si siede per terra con il
suo zaino e i libri di testo, e una stuoia da ginnastica sotto il sedere.
Ha anche un cartello: “Sciopero scolastico per il clima” senza
punto esclamativo.
È agosto e in Svezia si avvicina la data delle elezioni di settembre.
E lei inizia a scioperare tutti i venerdì piantonando il Parlamento, e
spiegando a chi ha voglia di ascoltarla perché non si può più
rimandare un’azione drastica per evitare che l’umanità venga
cancellata da questo pianeta meraviglioso. Lei parla così:
“Dite di amare i vostri figli più di ogni altra cosa, invece
rubate il loro futuro proprio davanti ai loro occhi […] Sono
le sofferenze dei molti che pagano per i lussi dei pochi. Nel 2078
celebrerò il mio 75esimo compleanno. Se avrò figli, forse passeranno
quel giorno con me. Forse mi chiederanno di voi. Forse chiederanno
perché non avete fatto niente quando c’era ancora il tempo per
agire”.
La ragazzina parla un linguaggio semplice ma riesce ad essere chiara
ed estremamente incisiva.
Che possibilità aveva di concludere qualche cosa? NESSUNA!
Immobiliare.itOltre 1.200.000 annunci di case invendita e in affitto. Trova quella giustaper te sul portale N.1 in Italia
Greta Thunberg: una ragazzina, da sola, può scatenare una rivoluzione! ... https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/15/greta-thunberg-una-ragazz...
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Raccomandato da
sociologo non avrebbe potuto prevedere quello che è successo. Come
non lo avevano capito i suoi compagni di classe che lei, all’inizio,
aveva cercato di coinvolgere nella protesta e che le avevano risposto:
“Non concluderai nulla!”.
Invece è successo un fatto molto strano, una ragazzina belga ha
saputo dalla rete di questa protesta solitaria e ha deciso di fare la
stessa cosa, qualche sua amica ha aderito. Una manciata di
ragazzine di fronte al parlamento del Belgio. Un altro fatto
insignificante. Ma poi qualcun altro ha fatto lo stesso in Olanda,
Francia, Germania. Sempre pochissimi.
Poi la protesta è esplosa. Incontrollabile, in decine di nazioni.
Ma attenzione, ha seguito vie diverse da quelle ormai consuete dei
social network. Oggi, dopo essere diventata una delle ragazze più
famose del mondo, dopo aver parlato a Davos, dopo che è stata
proposta per il Nobel per la Pace, Greta Thunberg ha meno di
400mila seguaci su FB e meno di ventimila su Twitter.
Questa storia non sarebbe certamente potuta succedere senza
Internet ma ha viaggiato per canali diversi da quelli usati da
Trump e dagli influencer… Chissà come. Forse su WhatsApp o quei
social giovanili dove i post evaporano automaticamente entro
un’ora Un altro mondo Comunque l’aspetto interessante è che
Oggi costa oltre il 70% in
Greta Thunberg@GretaThunberg
“Our house is on fire.”
A part of my speech at the World Economic Forum today. Thank
you for inviting me! #wef
9.970 17:17 - 25 gen 2019
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una schiera limitata che ha iniziato a darsi da fare. Piccoli scioperi,
ripetuti una volta alla settimana. Poi c’è stata una seconda fase di
esplosione e i protestatari sono diventati migliaia e i media hanno
scoperto che stava succedendo qualche cosa. Poi si è arrivati alla
terza fase: lo sciopero mondiale. Ma ancora oggi i giovani che nel
mondo stanno aderendo allo sciopero settimanale sono poco più di
20mila, (si stima) niente rispetto ai milioni che probabilmente
scenderanno in piazza. Trovo affascinante questa dinamica, questi si
che sono influencer!
E trovo grandioso che mentre troppi si stavano piangendo addosso
per il trionfo del cattivismo e del disimpegno sociale ci sia dato di
essere ancora una volta stupiti dalla storia e dall’inesauribile voglia
di ribellione che continua a rigenerarsi e reinventarsi.
L’altro aspetto meraviglioso è che molti dei contestatori sono
bambini, alcuni dei quali si dedicano a scrivere una propria,
individuale, lettera al potente di turno, e poi la pubblicano sul Web.
Stupisce la lucidità, l’ovvietà delle loro parole, che proprio perché
sono elementari arrivano nella mia mente con forza, mi
emozionano.
Sì, perché la battaglia per l’ambiente è facile da capire. Abbiamo
80mila morti premature all’anno in Italia per l’inquinamento. 9
milioni nel mondo. Abbiamo nuove tecnologie ormai efficienti
per poter tagliare i consumi e sostituire con le fonti rinnovabili
carbone e petrolio. Il costo dell’elettricità da vento e sole, in molte
aste internazionali, è oggi al di sotto di quello del carbone. Oggi non
inquinare CONVIENE, anche economicamente. Di contro
l’aumento di episodi climatici estremi sta facendo danni economici e
sociali immensi.
Inoltre trasportare le merci via fiume o mare, e utilizzare i nuovi
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3 di 16 15/03/2019, 18:40
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quasi ovunque, taglierebbero enormemente i costi dei sistemi
distributivi, facendo diminuire i prezzi dei prodotti oltre a ridurre
l’inquinamento e l’effetto serra.
Insomma, i signori del mondo dovranno ben rendersene conto che
per 40 anni sono stati sordi o inconcludenti e si sono nascosti
dietro alle promesse… Ma ormai i bambini hanno mangiato la foglia
e prima o poi anche gli adulti lo capiranno.
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4 di 16 15/03/2019, 18:40
Raccomandato da
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A me Greta sta simpatica. Dice le cose che avrei detto anche io alla sua età. Nel mondo
dei social una notizia può diventare virale e portare alla ribalta mondiale una ragazza di
16 anni e forse può addirittura favorire decisioni giuste; o almeno possiamo sperarlo.
Quando uno però da sedicenne diventa adulto si rende conto che il mondo è più
complicato di come sembra. Senza l'energia e l'inquinamento che ne consegue, non
saremmo in grado di produrre una compressa di antibiotico; e non saremmo in grado di
produrre la quantità di cibo che serve per sfamare (incompletamente) la popolazione del
✔ ● 53 minuti fa
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5 di 16 15/03/2019, 18:40
Non esiste nessuna decrescita felice: è probabile che ci sarà una decrescita, dovuta
all'esaurimento delle risorse ma sarà infelice. L'aumento del consumo energetico è
andato di pari passo con quello dell'aspettativa di vita e sarebbe ingenuo pensare che i
due siano indipendenti.
La battaglia per l'ambiente non è assolutamente facile da capire da parte di un bambino,
che non sperimenta nessun cambiamento, visto che non ha l'esperienza per fare
raffronti, per cui ripete ciò che sente dire dal mondo degli adulti. Gli ottantamila morti (o
ottocentomila, fa lo stesso dal punto di vista dell'esperienza personale) sono solo numeri
che non possono essere conosciuti se non dal mondo degli adulti. Questa coreografia è
voluta dal mondo degli adulti, vicino alle elezioni, servendosi della spontaneità dei
bambini e dei giovinetti. Passate le elezioni tutto tornerà sul solito binario, a meno che
non convenga cambiare binario a chi è in grado di farlo guadagnandoci. I guai li
combinano i padri ed è compito e potere dei padri risolverli, se ne sono capaci.
✔ ● 2 ore fa
Premesso che non ho alcuna stima dell'estensore dell'articolo, la risposta è (ovviamente)
no. No, una ragazzina non può scatenare una rivoluzione, ma ciò che è particolarmente
vomitevole è che su un quotidiano che credevo serio vengano scritte sciocchezze come
questa. Per il fatto che gli studenti scioperino lo fanno perché è molto più comodo che
studiare, non fateci ridere.
✔ ● 2 ore fa
Lo sciopero è un'astensione collettiva dal lavoro da parte di lavoratori subordinati,
avente per finalità quella esercitare una pressione sul datore di lavoro.
Dunque, quello degli studenti non può essere, per definizione, uno sciopero. La
possiamo considerare una protesta che, per essere più credibile, doveva essere
organizzata in un giorno festivo. Altrimenti qualche malizioso potrebbe pensare che
l'obiettivo di molti era quello di saltare un giorno di scuola.
● 2 ore fa
probabilmente lei è abituato ai quotidiani che non pubblicano le notizie, io credo che
la notizia di una manifestazione che coinvolge 105 nazioni, valga la pena di essere
pubblicata.
● 2 ore fa
Vorrei vedere quanti di questi ragazzi che sono nati e cresciuti nelle comodità di questo
sistema sono consapevoli delle rinunce da fare per salvare il pianeta. Sono sicuro che
Greta e le sue convinzioni siano genuine e probabilmente anche lei sa scegliere nella
sua vita quotidiana.
Però la campagna mediatica che ha sfruttato le sue convinzioni mi sembra più pilotata e
non genuina.
Ma quanti delle migliaia oggi in piazza sanno che dovrebbero cominciare a rinunciare a i
vestiti nuovi ogni stagione, alle cose futili con cui veniamo bombardati tutti i giorni, ad
usare bici e mezzi pubblici anziché arrivare nei posti comodamente in auto con i genitori.
Quanti di loro hanno un iPhone 10 e quanti un più umile Fair phone?
La lista delle rinunce è lunga, purtroppo il sistema è incrostato in un corto circuito
consumistico. Servirebbe ben altro che saltare la scuola per cambiare le cose.
Servirebbe attivismo non di piazza. Fare le vacanze a km zero, in bicicletta, nel proprio
territorio....non come schegge impazzite andare da una parte all'altra del mondo.
Bisognerebbe rimboccarsi le maniche e cominciare a salvare il proprio metro quadro e
non pregare che qualcun altro nella stanza dei bottoni lo faccia per noi.
✔ ● 3 ore fa
Evidentemente l'ultimo "prodotto" del mainstream, con le sue banalità note e ritrite, non
fa presa solo sui gonzi ragazzini, che per saltare un giorno di scuola sosterrebbero anche
il demonio, ma anche sugli adulti.
Ma che novità: inquinare è male! Oh signora mia che rivoluzione, che ispirazione.
Il petrolio in mare è una cosa negativa! Ma che trovata!
Ma per favore.
Non c'è nessuna "rivoluzione": è un fenomeno calato dall'alto, pompato in
contemporanea dall'ultimo fino a Mattarella.
Tutti all'unisono. Anche qui, venti articoli sui gretini.
Più artificiale di così non si può.
Ma evidentemente, hanno ormai sconfitto la logica delle persone, e non sono più capaci
✔ ● 8 ore fa
Greta Thunberg: una ragazzina, da sola, può scatenare una rivoluzione! ... https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/03/15/greta-thunberg-una-ragazz...
6 di 16 15/03/2019, 18:40
Ah, lo scopo di quest'ultima pantomima non è la tutela del pianeta: è seguire qualche
percorso voluto dai padroni del discorso che avrà come unico effetto limitare ancora di