TRADE MAGAZINE DEL GARDENING ITALIANO Anno VI _N° 41/2012 _marzo FILIALE DI MILANO - € 1,55 _Monitoraggio Tutti i numeri del commercio moderno nel 2011 _Distretti Come è andato il mercato dei vasi nel 2011? _In&Out Greenline e Popai promuovono la formazione dei garden _Popai Italia Collins Srl www.netcollins.com www.mondopratico.it Incontro con Andrea Pironi, presidente del Distretto Florovivaisti Alta Lombardia Il meglio dalla mostra tedesca del verde _Ipm Essen GRUPPO EDITORIALE COLLINS SRL Garden italiani UNIAMOCI! É l'invito dell'Associazione Italiana Centri Giardinaggio, fondata il 15 febbraio con l'obiettivo di riunire, rappresentare e “far volare” l'attività dei garden center italiani.
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T R A D E M A G A Z I N E D E L G A R D E N I N G I TA L I A N O
Anno VI _N° 41/2012 _marzo
FILIALE DI MILANO - € 1,55
_MonitoraggioTutti i numeri del commercio
moderno nel 2011
_Distretti
Come è andato il mercatodei vasi nel 2011?
_In&Out
Greenline e Popai promuovonola formazione dei garden
_Popai Italia
Collins Srlwww.netcollins.comwww.mondopratico.it
Incontro con Andrea Pironi, presidente del Distretto
Florovivaisti Alta Lombardia
Il meglio dalla mostratedesca del verde
_Ipm Essen
GRUPPO EDITORIALECOLLINS SRL
Gardenitaliani UNIAMOCI!É l'invito dell'Associazione Italiana CentriGiardinaggio, fondata il 15 febbraio con l'obiettivo di riunire, rappresentare e “far volare” l'attività dei garden center italiani.
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Il tema ambientale sta entrando consempre maggiore importanza nelretail specializzato. Il 15 maggio si terrà la 2° edizionedi GREEN RETAIL FORUM,
il convegno dedicato all’ecosostenibilità applicata nei centri bricolage e nei garden center, organizzato in collaborazione conPlanet Life Economy Foundation.
GREEN RETAIL FORU
M
IL BRICO-GARDEN DIVENTA “GREEN”
Torna BUYER POINT, la Borsa del bricolage
italiano, con tante novità.
1. Nel 2012 si terrà un’unica edizione a
Milano a metà maggio, in un periodo più
adatto alle esigenze dei Buyer moderni.
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abbiamo scelto gli studi televisivi East End
Studios su un'area di 5.000 mq.
3. Più settori merceologici rappresentati:
accanto al bricolage e al giardinaggio,
già presenti a maggio 2011, quest'anno
Buyer Point amplierà il suo spettro d'azione
ospitando anche il pet e il giardinaggio.
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l'obiettivo di superare il traguardo
dei 50 Buyer.
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inviteremo per la prima volta un’ampia
delegazione di Buyer europei.
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BUYER POINT è un evento del Gruppo Editoriale Collins.Per tutte le info: [email protected]. 028372897 - fax 0258103891
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Milano 15 maggio 2012 East End Studios
GRUPPO EDITORIALECOLLINS SRL
5greenline
in questo numero_marzo 2012
9 OpinioniPerché dobbiamo cambiare il modello di business di Paolo MontagniniLa crisi ci farà fare un salto di qualità di Paolo Milani
Cover Story
Associazioni/Aicg: i garden center italiani si unisconodi Paolo Milani
Il 15 febbraio nasce l'Associazione Italiana CentriGiardinaggio, che ha l'obiettivo di riunire, rappresentare e “far volare” l'attività dei garden center italiani.
13 In primo piano> Il 15 maggio torna Buyer Point> Meno credito per le imprese italiane> Motor: il 2011 chiude a -4,8%> Claber porta l'irrigazione sull'Ipad> Nuovo sito web per Vigorplant> Kaercher va in tv ad aprile> Germania: calano le vendite di attrezzature nel 2011> Promozione sostenibile, by Kollant> Demogarden cambia sede> 88.658 visitatori a Macef> Apre la stagione del “Giardino di Sissi”
La redazione Marco Ugliano, Anna Tonet, Manuela Lai, Riccardo Ricotti.
CollaboratoriEnrico Bassignana, Valentina Bonadeo (Studio Montagnini), Paola Lauricella (Ismea),Manuela Leonardi (fotografa), Lorenzo Luchetta, Marc Mignon (Meravigliosamente),Paolo Montagnini (Studio Montagnini), Andrea Pironi, Paolo Ricotti (Planet LifeFoundation), Severino Sandrini (Mc Sinergie), John Stanley.
Consulenti tecniciAntonio D’Ambrosio (Rabensteiner), Arnaud Francheschini (MarchegayRichel), Cristian Pisoni (Rp Soft), Paolo Tenca (Tecnova), Fabio Torrini(Florinfo), Elisabetta Ferrari (Dettagli), Roberta Casartelli (Dettagli),Paolo Notaristefano (AIPSA).
Concessionaria esclusiva per la pubblicità:Collins Srl - Via G. Pezzotti, 4-20141 Milanotel. 02/8372897-8375628 - fax 02/[email protected] - www.netcollins.com
Grafica e impaginazione: Laserprint S.r.l. - MilanoFotolito: Laserprint S.r.l. - MilanoStampa: Pirovano s.r.l. - San Giuliano Milanese - Milano
Il contenuto delle interviste rilasciate alla redazione di “GreenLine” è da ritenersi sem-pre espressione dei pareri propri delle persone interpellate. Tutti i testi ivi contenuti,sono riproducibili previa autorizzazione scritta da parte dell’editore e citando la fonte.
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Ranuncoli e anemoni protagonisti da Biancheri Creations24 marzo: brescia dà il benvenuto alla primaveraGli inglesi spendono pocoFlorshow debutta in romania
32 Distretto Florovivaistico Alto Lombardo/La filiera del verde lombardo si alleadi Paolo Milani
36 Ipm/60.000 visitatori festeggiano i 30 anni di Ipm Essendi Paola Lauricella
40 Ismea/Un 2011 all'insegna della stabilitàdi Paolo Lauricella
96 Bigline Blumen/Piante sane e resistenti, con Blumen
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opinioni
Visto che il sell out nel secondo semestre 2011ha lasciato un po’ a desiderare e deluso la maggior parte deiretailer specializzati italiani, tutti ci auguravamo di iniziare con piùbrio il 2012, che invece nei primi due mesi conferma la sua famadi anno bisestile. Sarà stata la neve, ma resta il fatto che sia letemperature esterne sia il sell out si sono attestati sul -10/-20.Speriamo che questi due dati continuino a rimanere appaiatianche in primavera quando, col caldo, avremo +25.Non so se è merito della recessione, che ha risvegliato leambizioni imprenditoriali di molti manager forse assopiti da tantianni di crescita, ma mi sembra che la crisi stia determinando unamaggiore vitalità del mercato e la nascita di nuove e interessantiiniziative. Il 15 febbraio a FlorShow di Verona è stata fondatal’Associazione Italiana Centri Giardinaggio, che dovrebbe colmareuna lacuna storica del nostro mercato, e nello stesso giorno l’Ats Florovivaistica italiana ha presentato il progetto della mostraFlorShow in Romania, un trampolino per favorirel’internazionalizzazione del florovivaismo italiano. Così come misembra interessante la strada intrapresa dal DistrettoFlorovivaistico Alto Lombardo di unire, in modo verticale, lediverse competenze della filiera del verde (pag 32).
Proprio nel mondo florovivaistico vediamo le novità piùinteressanti: non soltanto piante nuove ma innovazioni nell’ambitodella comunicazione e della logistica. Dal sostegno delleproduzioni made in Italy promossa da Flormercati (Greenlinenr 39), al progetto Tuffo al Cuore che si propone di qualificare e di“vestire” l’offerta di piante fiorite dei garden center italiani(Greenline nr 40), fino al recentissimo Solo di Sonaflor, un carrellounico (selezione di 150 piante da interno ed esterno e fiori recisi)consegnato settimanalmente per evitare al massimo il rischio del“buttato” e rendere più efficiente la logistica. Ma anchel’esperienza di Florbusiness (23-25 febbraio scorso) va in questadirezione: l’unione di un gruppo di aziende per promuovereinsieme la produzione pugliese.Poiché i costi generali aumentano e non è pensabile fare leva suiprezzi a causa della recessione, diventa fondamentale mettere inatto tutte quelle misure che consentano di ottimizzare la filiera perliberare nuove risorse ed eliminare i costi inutili o ridondanti.
La crisi ci farà fare un salto di qualitàCon i costi generali in aumento e i consumi fermi, le aziende dovranno migliorare la loro efficienza pereliminare le spese inutili e ridondanti e recuperare così marginalità. Dovranno migliorare le dinamiche internema anche quelle di tutta la filiera.
<<di Paolo Milani
LA F
OTO
DEL
MES
EScopa! No, niente giochi di carte ma unasoluzione intelligente per esporre in 1 mq
e mezzo più di 130 scope. L’isola caratterizzal’offerta e l’originalità dell’esposizione cattura
l’attenzione. L’abbiamo visto nel garden centerolandese Intratuin di Barneveld.
Da Wikipedia: “il modello di business èl'insieme delle soluzioni organizzative e strategiche attraverso lequali l'impresa acquisisce un vantaggio competitivo”. Quindi ilvalore proposto al mercato, il conto economico, la crescitadipendono dal modello di business adottato. Ora, a riguardo, ionon capisco alcune cose pertinenti sia all’industria (chi produce ochi vende ai canali) sia al dettaglio specializzato ed anche no.Perché molte imprese investono nei punti vendita o nei canali abasso potenziale prospettico? Per amicizia, per abitudine, pertradizione pur nella consapevolezza di un lento inevitabiledeclino? Perché quando il formato di punto vendita non gestisceadeguatamente il prodotto, non genera un sell out negli standarde non garantisce delle performance necessarie, si continua adinsistere senza ricercare nuovi partner oppure senza porre deicorrettivi, delle azioni concrete e finalizzate a migliorare larelazione tra industria, punto vendita (prodotto) e consumatore?Perché nel modello di business adottato si fatturano dei prodottima in realtà si vendono sconti (spesso si vende un prezzoesageratamente basso), promozioni, premi e viaggi? Pare che amonte ci sia una relazione viziata e il sell out non può dipenderedalla capacità di offrire “valori” extra prodotto quando questiultimi deambulano in qualche maniera per il punto vendita! Ilvalore del marchio, il valore intrinseco del prodotto, lasoddisfazione del consumatore dove rimangono? Si devonoriallineare questi aspetti perché la dispersione di costi e di valore,
l’assenza di volumi e una gestione approssimativa del prodottonell’area di vendita sono argomenti che richiedono una coerentevisione strategica e rimedi non più rinviabili. Lo stesso valeanche per il punto vendita. Perché hanno ancora credito certi“natali” che paralizzano l’area di vendita per diversi mesi, spessonon danno risultato economico (a conti ben fatti) e generanorimanenze non giustificabili né finanziariamente, néredditualmente (senza considerare i guai fiscali che genera unoverstock)? Perché nei punti vendita specializzati manca una veragamma specialistica e sta iniziando ad avere un giustificatoriscontro l’affermazione che: “certi brico e certi supermercatihanno le piante più belle dei garden!!”. Perché si lavora suprogetti al dettaglio già obsoleti sostenendo con orgoglio deimodelli che lavorano su concetti d’altri tempi e non piùsostenibili? Perché si continuano a vendere gamme di bassovalore che trovano una competizione che avvantaggia altri canali etoglie al garden identità e margine? Ciò che va cambiato è cheemuliamo e ci adattiamo a questi modelli sbagliati, assolvendo,approvando ed assumendo un atteggiamento pocoimprenditoriale e quasi populista che porta prima illusioni, poispiacevoli sorprese. Operare in un mercato ormai viziato daincomprensibili azioni opportunistiche e tattiche richiede doti chenon tutti hanno e genera inevitabili guai se non si cambia (quasiobbligatoriamente) il modello di business non potendo, nel breve,cambiare la logica di mercato.
Perché dobbiamo cambiare il modello di businessLo scenario di mercato è mutato, ma ostinatamente si investe su vecchi stereotipi e modelli superati dagli eventi. Occorre il coraggio di trasformarsi e adeguarsi prima che la necessità obblighi ad agire frettolosamente.
di Paolo Montagnini
Il 15 febbraio è stata fondata l’AssociazioneItaliana Centri Giardinaggio, che si propone di
riunire e promuovere l’attività dei gardencenter in Italia. Silvano Girelli è stato eletto
presidente per acclamazione.
10 greenline
di Paolo Milani
I garden center italiani - finalmente -hanno un’associazione di riferimentoper tutelare e promuovere questa particolare forma distributiva: si chiama AssociazioneItaliana Centri Giardinaggio (Aicg) ed è nata grazie allascintilla iniziale di Silvano Girelli (alla guida di Flover,insieme ai fratelli) e Martina Schullian (dell’omonimogarden center di Bolzano) che, in vista del CongressoInternazionale dell’International Garden CentreAssociation (Igca) - da loro stessi organizzato a settem-bre in Italia - si sono attivati per creare un’associazioneanaloga in Italia. In effetti Igca ospita 17 associazioni digarden center sparse nel mondo e la lacuna italianadoveva essere colmata.Il primissimo invito Silvano Girelli e Martina Schullian lohanno lanciato il 30 maggio 2011 a Brescia, in occasio-ne del Garden Meeting organizzato da McSinergie, dive-nuta in seguito segreteria operativa dell’Associazione.Ho avuto l’onore di partecipare a questo incontro daltavolo dei relatori e posso testimoniare che l’invito èstato subito accolto con grande favore, tanto da portarea un secondo incontro, il 15 settembre con la collabora-zione dell’Ats Florovivaistica, nel quale si costituisce unGruppo di Fondatori. Da questi primi incontri è infattichiaramente emersa l’esigenza di un’associazione cheabbia l’obiettivo di tutelare, identificare, promuovere erappresentare il settore dei centri giardinaggio a livellonazionale e internazionale.Il primo Gruppo di Lavoro è costituito da: Silvano Girelli(Flover), Martina Schullian (Gärtnerei Schullian floricol-tura), Andrea Bardin (Bardin Garden Center),Alessandra Bidese (Floricoltura Bidese), GianlucaCasella (Primula Gialla), Marco Dalle Rive (Vivai Dalle
AICG: i garden centeritaliani si uniscono
cover story>>AICG
Gli organi collegiali di Aicg
Aicg sarà guidata da un Consiglio Direttivo composto da
11 componenti: 5 eletti direttamente dall’Assemblea dei Soci
e 6 in rappresentanza delle “macro regioni”.
1 Valle d’Aosta, Piemonte e Liguria
2 Lombardia
3 Friuli VG, Veneto e Trentino AA
4 Toscana ed Emilia Romagna
5 Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo
6 Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia
e Sardegna.
Il Presidente viene eletto del Consiglio Direttivo, mentre il
Vice Presidente verrà eletto direttamente dal Presidente.
11greenline
Rive), Bartolomeo Dichio (Dichio Vivai Garden), StefanoDonetti (Floricoltura Donetti), Graziano Giovannelli(Centro Verde Massa e I giardini della Versilia), VittoreNicora (Nicora Garden Center), Mauro Zocca (ZoccaGarden Center) e Claudio Morselli (Garden CenterMorselli) con il supporto logistico di McSinergie diSeverino Sandrini. Un pool eterogeneo da un punto vistageografico e che conta sulla presenza di membri dei duegruppi d’acquisto Giardinia e Garden Team.Analizzando la normativa delle associazioni internazionaliaderenti a Igca (in particolare quella inglese, francese etedesca) e la situazione italiana dei centri giardinaggio, ilGruppo di Lavoro ha stabilità i concetti ispiratori, il codiceetico, la mission, i partecipanti e gli organi collegiali.“L’Associazione – spiega Silvano Girelli, eletto presiden-te per acclamazione il 15 febbraio - nasce dalla necessi-tà di sviluppare una identità professionale inequivocabilee un processo virtuoso di sviluppo economico delle azien-de che operano nel settore specializzato del giardinaggioe florovivaismo e che sono impegnati in attività di venditaorganizzata al dettaglio, più comunemente chiamata cen-tri di giardinaggio o garden center. La nostra mission ètutelare, qualificare, promuovere e sviluppare l’attività deicentri di giardinaggio”.
I primi 2 macro-obiettiviIl 15 febbraio, in occasione della fondazione, sono statiufficializzati due macro-obiettivi: la rappresentanza pres-so gli organi istituzionali per promuovere e indirizzare leazioni necessarie per lo sviluppo del settore e la forma-zione permanente degli associati attraverso la promozio-ne e diffusione di strumenti atti a sviluppare gli aspettitecnici, organizzativi ed economici.
Il programma 2012Dopo la fondazione e la nomina del primo ConsiglioDirettivo per opera dei soci fondatori (lo Statuto prevedeche sarà “in carica fino alla convocazione della primaassemblea degli associati che si dovrà tenere entro unanno dalla data di costituzione”), nel 2012 Aicg ha già inprogramma varie attività: l’organizzazione di un meetingannuale, la realizzazione di un sito, la creazione di unanewsletter e naturalmente l’ampliamento della baseassociativa. Aicg ha già annunciato la sua adesione all’AssociazioneInternazionale Igca e dunque quest’anno dovrà ancheorganizzare il suo debutto in occasione del 54esimoCongresso in programma in Germania nel prossimo ago-sto (vedere box).
Sempre Sempre una scelta una scelta vincente! vincente!
Novità 2011Novità 2011
La nuova linea di panche La nuova linea di panche per un moderno arredo urbano! per un moderno arredo urbano!
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La 6a edizione di Buyer Pointsi terrà a Milano il 15 maggio,nella nuova sede degli EastEnd Studios di via Mecenate90. Ricordiamo che BuyerPoint, evento organizzato dalGruppo Editoriale Collins (cioèla nostra casa editrice), preve-de la realizzazione di una seriedi speed date tra i più impor-tanti gruppi distributivi e ipotenziali fornitori.Hanno già dato la loro confer-ma i seguenti gruppi: AxelGroup, Botanic, Bricofer, BricoIo, Brico Italia, Brico Life,Bricocenter, Brico Ok, A. Capaldo, CDF, COOP Italia,FDT Group, Ferritalia, Garden
Team, Giardinia, Italbrico Cib,Malfatti & Tacchini, OBIItalia, Puntolegno, Self,Tuttogiardino ma il program-ma è destinato ad aumentare.Tutti i potenziali fornitori posso-no richiedere gli appuntamenticon queste insegne, iscrivendo-si gratuitamente al sitowww.buyerpoint.it entro il 31marzo 2012.Sempre il 15 maggio, in conco-mitanza con Buyer Point, sisvolgerà la seconda edizione diGreen Retail Forum, il conve-gno dedicato all'introduzionedell'ecosostenibilità nei gardencenter e nei centri bricolage.
➲ www.buyerpoint.it
Il 15 maggio torna Buyer Point
Claber ha presentato il primocatalogo di prodotti per irriga-zione e giardinaggio in un’appli-cazione per iPad. Scaricabilegratuitamente dall’App Store,
il catalogo Claber può esseresfogliato ma offre molti servizi:si possono infatti memorizzarele pagine preferite con la fun-zione segnalibri, cercare i pro-
dotti con la ricerca, ingrandirele immagini e i testi con unsemplice tocco delle dita, guar-dare video e schede didatti-che, ecc.Alla prima versione della Appcatalogo Claber, seguirannoaltri aggiornamenti che con-sentiranno di dialogare diretta-mente con l’azienda, accederea servizi online e ancora di più.
➲ www.claber.com
Claber porta l'irrigazione sull'iPad
MENO CREDITOPER LE IMPRESEITALIANELa banche non aiutano
lo sviluppo italiano:
in questi mesi quasi
il 35% delle imprese
italiane ha visto ridurre
o addirittura eliminare
le linee di credito con
gli istituti di credito.
Il doppio di 2 anni fa.
Lo denuncia
Confcommercio ed
è riassunto nel suo
Osservatorio sul
Credito, che denuncia
il peggioramento
delle condizioni del
credito rispetto al 2010:
tassi di interesse, costi
di istruttoria, costi
dei servizi bancari,
durata e garanzie.
cert
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fatt
urat
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ambiente
mode
ambiente analisi di mercato
in primo piano annuncicanali
isoassociazioni
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ecosostenibilitàconvegni classifiche
mercati esteri
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trasporti
upgrade
venditeworkshop
trend
Motor: il 2011 chiude a -4,8%Nello scorso numero di Greenlineabbiamo scritto di una previsione2011 del -3,6% (in base alle venditedei primi tre trimestri) e invecel'ultimo trimestre ha trascinato levendite annuali verso un saldototale annuale del -4,8%.I dati, forniti da Comagarden(FederUnacoma) frutto delgruppo di rilevamento Morgan,indicano un calo generalizzato:rasaerba -7%, ride-on -4,4%,decespugliatori -8,2%, trimmer -4,2%, tagliasiepi -2,8%, motoseghe -3,4% e biotrituratori -4,3%.Tengono soltanto le macchine per laraccolta delle foglie con un +0,7%.Siamo arrivati al livello di venditepiù basso degli ultimi sette anni,notevolmente influenzatodall’andamento dell’ultimotrimestre, nel quale si sonoregistrati cali complessivi del 9,3%,particolarmente consistenti peralcune macchine, come i rasaerba (-13,7% rispetto al quarto trimestre2010), decespugliatori (-15,8%),motozappe (-25,8%), biotrituratori(-20,8%) e macchine per lamanutenzione del verde (-41,6%).“Abbiamo avuto un andamentometeorologico anomalo, nel 2011,con temperature elevate e con unadistribuzione delle precipitazioniirregolare – spiega RobertoPeruzzo, presidente diComagarden – e questo ha inparte condizionato lo sviluppovegetativo delle piante riducendo ilvolume degli interventi dimanutenzione.Ma la ragione principale èprobabilmente da attribuire allasituazione economica generale.Nella prima metà dell’anno ilmercato ha avuto un andamentopositivo nel nostro Paese, in lineacon il buon andamento generale delmercato europeo. Il bilancionegativo è maturato, purtroppo,nella seconda parte dell’anno,quando la crisi economica è emersain tutta la sua gravità, comportandouna riduzione degli investimentitanto da parte delle municipalità edelle utenze professionali quanto daparte del vasto pubblico deglihobbisti, che ha dovuto cancellaredai budget familiari le voci di spesaper la cura dei propri ‘spazi verdi’”.➲ www.morgan.comagarden.com
➲ www.confcommercio.it
in primo piano>>
Kärcher in aprile avvierà unimportante piano di comu-nicazione, con la program-mazione di uno spot tv suiprincipali canali sportivi inprogrammazione fino adagosto. Accanto alla tvsono previsti interventi suipiù noti social network epiù di mille giornate dimo-strative nei punti vendita.Il piano di marketing è statoanticipato durante la con-vention generale della forzavendita di Kärcher Italiasvoltosi nello scorso genna-io a Baveno (VB).“L’anno appena iniziato – ha spiegato Enzo Fiume, amministrato-re delegato di Kärcher Italia - segna un punto di svolta nel nostropercorso di crescita, con la possibilità di cogliere nuove sfide eopportunità. La nostra strategia intende rafforzare ulteriormenteun’organizzazione guidata dalle esigenze dei clienti: un percorsoche passa da un incremento della nostra efficienza e dal consoli-damento del brand Kärcher per generare maggiori profitti e garan-tire una crescita comune”.
➲ www.kaercher.it
Kärcher va in tv ad aprile
NUOVO WEB PER VIGORPLANTVigorplant ha rinnovato la sua immagine online, con un nuovo sito
e il blog La casa nel verde, dedicato al grande pubblico dei
consumatori. Non un semplice blog commerciale ma un luogo
virtuale dove tutti gli amanti del verde, professionisti e non, si
possono confrontare e scambiare consigli.
➲ www.vigorplant.com
➲ www.facebook.com/vigorplant
➲ www.vigorplant.it/blog/
by EGLOby EGLONovelties
Da sempre attenta agli spaziall’aperto, EGLO rinnoval’illuminazione da esterno con lenuove proposte 2012.
CADELLA
by Outdoor Eglo SPAVENTAPASSERI
by Solar Eglo
Il prodotto di design curato nei particolari ed inserito nel giusto contesto, trasformaun’angolo verde in un’ambiente unico e personalizzato.
I materiali sono studiati per essere adatti a qualsiasi condizione climatica. EGLO si caraterizza per la cura dei particolari e per l’uso delle nuove tecnologie: dal risparmio energetico al LED, alla luce solare.
In occasione della 3a edizioneDemogarden, il demoshowdella motocoltura, cambiacasa e si trasferisce daNovegro (MI) al Parco GiardinoSigurtà a Valeggio sul Mincionel veronese. Per l'edizione2012 è previsto anche unampliamentomerceologicoalle attrezzatu-re per il taglio,ai macchinari,agli elevatori,
alle sementi, all'irrigazione ealle strumentazioni e accessoriper il gardening.L'appuntamento è da sabato22 a lunedì 24 settembre2012.
➲ www.demogarden.it
➲ www.parcosigurta.it
Demogarden cambia sede
PROMOZIONE SOSTENIBILE,BY KOLLANTA chi acquista almeno 10 euro di
prodotti a marchio VerdeVivo, Kollant
regala una Shopping Bag Recycle.
La promozione premia il cliente
VerdeVivo che, nei punti vendita
aderenti l’iniziativa, potrà così avere
subito la pratica e comoda borsa per la
spesa VerdeVivo Shopping Bag,
riutilizzabile e molto resistente.
L’elenco dei rivenditori che aderiscono
all’iniziativa è disponibile su
www.verdevivo.it
➲ www.verdevivo.it
Germania: calano le vendite di attrezzature garden nel 2011Nei primi 10 mesi dello scorso anno, il mercato tedesco delleattrezzature per il giardinaggio ha subito una contrazione dell'1,9%in valore e del 6,2% in volume. I dati del panel GfK sono statipresentati alla stampa da Gardena.Hanno sofferto maggiormente i centri bricolage, con un calo del7,4%, mentre i garden center sono cresciuti dell'0,7%. Solo cinquecategorie di prodotto sono cresciute: le seghe per potatura(+13,8%), le motoseghe (+4,5%), gli attrezzi manuali (+3%), tosaerbamanuali (+2,8%) e i decespugliatori a filo (+1,2%).
88.658 visitatori a MacefMacef, il Salone internazionale della casa di FieraMilano, hachiuso la sua 92esima edizione con 88.658 visitatori e 1.887espositori (25% esteri). Gli stessi organizzatori rilevano un calo deivisitatori (-6,3%), attribuito allo stato di agitazione del settore deitrasporti nei giorni della kermesse milanese. Una conferma vieneinvece dai visitatoriinternazionali, conun aumentoimportante dallaFrancia (+12%) edalla Russia (+21%).La prossimaedizione di Macef siterrà dal 6 al 9settembre 2012.➲ www.macef.it
www.youtube.com/watch?v=Z3Iph5jfy5Y
in primo piano>>
L'1 aprile apriranno i battenti iGiardini di Sissi, presso CastelTrauttmansdorff a Merano. Ivisitatori verranno accolti dallafioritura di 230.000 bulbi, unrecord senza precedenti, cheregaleranno colori e profumi.Seguirà a fine maggio la fioritu-ra di iridi, rose e ortensie, men-tre in estate si potrà ammirareun mare luminoso di girasoli eper la prima volta nel laghettodelle ninfee fioriranno più di100 differenti varietà di questapianta. Da agosto fino in autun-no circa 200 varietà di dalie ecamelie creeranno uno scena-rio superlativo.
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Apre la stagione del “Giardino di Sissi”
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Le fiere di aprile>>
Tutte le fiere su www.mondopratico.it
_FLORIADE5 aprile - 7 ottobre 2012
Venlo - Olandawww.floriade.nl
_GARTEN12-15 aprile 2012
Stoccarda – Germaniawww.messestuttgart.de
_BLUHENDESOSTERREICH30 marzo - 1 aprile 2012Wels - Austriawww.gartenmesse.at
_HARROGATE FLOWER SHOW
26-29 aprile 2012Harrogate – Inghilterra
www.flowershow.org.uk
VERDE CASA30 marzo - 1 aprile 2012 Padovawww.verdecasa.net
Torna l'appuntamento diPadovaFiere dedicato algrande pubblico degliappassionati del verde, conuna data più a ridosso dellabella stagione (l'anno scor-so era a metà marzo).La scorsa edizione ha ospi-tato più di 12.000 visitatori.
Il 5 aprile aprirà i battentilo "spettacolo del verde"di Floriade, la kermesseolandese che chiuderà ibattenti il prossimo 7 otto-bre. Floriade non è unacomune mostra ma unvero e proprio show delverde all'aria aperta e neinuovi padiglioni.
L'11 aprile aprirà i battentil'edizione 2012 di Ipm(nota mostra tedesca, sto-ricamente ubicata a Essen)in versione cinese. La scor-sa edizione ha ospitato330 espositori (21% stra-nieri) e oltre 12.000 buyer(da 40 paesi internazionali)su un'area di 17.700 mq.
_FLOWERS & HORTECH11-13 aprile 2012
Kiev – Ucrainawww.flowers-hortech.com
_LANDSCAPE ARCHITECTUREFORISTICS
12-15 aprile 2012Mosca - Russia
eng.lafexpo.ru
_IPM CHINA11-14 aprile 2012
Beijing - Cina www.ipm-china.com
_HONG KONGHOUSEWARE FAIR20-23 aprile 2012Hong Konghkhousewarefair.hktdc.com
_VERDE CASA30 marzo - 1 aprile 2012Padovawww.verdecasa.net
_VITA IN CAMPAGNA 30 marzo - 1 aprile 2012Montichiari (BS) www.lafiera.vitaincampagna.it
_FA LA COSA GIUSTA! 30 marzo - 1 aprile 2012Milano www.falacosagiusta.org
_VERDE MURA 30 marzo - 1 aprile 2012Lucca www.verdemura.it
_MOSTRA DELLA MINERVA13-15 aprile 2012
Salernowww.hortusmagnus.it
_ESTE IN FIORE 13-15 aprile 2012
Este PD www.esteinfiore.it
_SALONE INTERNAZIONALEDEL MOBILE
17-22 aprile 2012Milano
www.cosmit.it
_FLORA CULT 27-29 aprile 2012
Romawww.floracult.com
FLORIADE5 aprile - 7 ottobre 2012 Venlo - Olandawww.floriade.nl
IPM CHINA11-14 aprile 2012Beijing - Cinawww.ipm-china.com
SALONE INTERNAZIONALEDEL MOBILE17-22 aprile 2012Milano www.cosmit.it
Il design e l'arredo casa inva-dono Milano grazie al SaloneInternazionale del Mobile,una “perla” del sistema fieri-stico milanese e italiano.Una mostra capace di riempi-re i nuovi padiglioni diFieraMilano a Rho ma di con-quistare anche la città connumerosi “Fuori Salone”.
gli eventi del verde
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Greenpeace premia googleA PIEDI, SULL'ERBAPer gli amanti del verde
che non vogliono rinunciare
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CRESCE LA RACCOLTA DI RAEE
Greenpeace ha reso noti irisultati della quinta edizione diCool It, il ranking delle aziende
tech che più si impegna-no nella salvaguardia enel rispetto dell' ambiente.
Politiche di approvvi-gionamento energe-tico e di efficienza,disponibilità adassumere impegni esviluppare soluzioniper ridurre l’impron-ta energetica, impe-gno nella promozio-ne delle fonti pulitesono stati gli ele-menti presi inesame per ottenereil punteggio finale. A guidare la classifi-ca, unica con unpunteggio più alto di50, è Google che hastrappato il postopiù alto sul podio aCisco, scivolata al
secondo posto rispetto all'an-no scorso. Il primato di Googlesi deve soprattutto ai 915milioni di dollari investiti daBigG in numerosi progetti perle energie rinnovabili. Facendoscorrere la classifica si incon-trano colossi come Ericsson,Softbank, Ibm, Microsoft,Telefonica e altre aziende,tutte giudicate per il loro impe-gno in favore dell'ambiente. Esclusi dalla classifica anchei noti Apple, ribattezzata daGreenpeace "l'azienda tecno-logica meno verde al mondo”e Facebook, che ha di recen-te cambiato radicalmente lesue politiche impegnandosi autilizzare energia da fonti rin-novabili.www.greenpeace.org
L’azienda austriaca Sunny-BAG ha sviluppato un’omoni-ma borsa che “funziona” aenergia solare. Un prodottoche deve il suo carattere rivo-luzionario alla tecnologia incor-porata al suo interno. La borsaè dotata di due moduli fotovol-taici basati sulla tecnologia atripla giunzione del film sottileflessibile UNI-SOLAR® di Uni-ted Solar Ovonic. In questomodo converte la luce del solein energia elettrica che vieneimmagazzinata all’interno diuna batteria. SunnyBAG all’oc-correnza è in grado di ricarica-re cellulare, iPhone, lettoremp3 e altre tipologie di dispo-sitivi elettrici portatili. Sunny-BAG è un esempio di prodottoinnovativo sviluppato nell’am-bito del progetto Open SolarTM.Un’iniziativa che prevedel’apertura di United Solar ver-so collaborazioni esterne con
partner sia nuovi chegià attivi impegnati nellosviluppo e nella com-mercializzazione di nuo-vi prodotti basati su tec-nologia Uni-Solar. Applicati sulla partefrontale della borsa, imoduli Uni-Solar hannodiversi vantaggi. Innan-zitutto sono flessibili equindi facilmente inte-grabili all’interno di unprodotto di uso quotidia-no come una borsa.Inoltre, sono resistentiagli urti e all’acqua,quindi, non bisogna pre-stare una cura particolare nel-l’utilizzo della borsa. Mal’aspetto più importante è le-gato al fatto che la tecnologiaUni-Solar permette di imma-gazzinare l’energia solare an-che in condizioni di luce diffu-sa e alle alte temperature.
Questo vuol dire che Sunny-BAG funziona anche quando ènuvoloso e anche nei Paesiparticolarmente caldi dove al-tre tecnologie riscontrano diffi-coltà nella produzione di ener-gia elettrica. www.sunnybag.at
SunnyBAG, la borsa a energia solare
Nel 2011 Ecolight, consorzio che si
occupa della gestione dei rifiuti
elettronici e che raccoglie oltre
1.500 aziende, ha incrementato la
propria raccolta dell'8% rispetto
all'anno precedente, inviando agli
impianti di recupero oltre 25mila
tonnellate di Raee.
Complessivamente, il sistema in
Italia ha raggiunto le 260mila
tonnellate confermando il trend
di crescita registrato dal 2008,
anno di avvio della gestione dei
rifiuti elettronici attraverso i
consorzi dei produttori. L'azione
di Ecolight ha portato ad un
risparmio di circa 210mila Mw/h e
ad una mancata emissione
nell'aria di oltre 130mila
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Il 17 e 18 febbraio Briancheri Creations haospitato moltissimi vivaisti e gardenisti inoccasione del suo tradizionale Porte Aperte,per permettere a tutti di poter godere delcolpo d’occhio della serra fiorita e di tutte lesue varietà. Protagonisti sono stati i ranuncoli Elegancecon 12 nuove varietà (hot pink, rossi, rosa,bianco, bianco striato e una serie di nuovevarietà di giallo disponibili fra due anni), iranuncoli Success con 14 nuove varietà e lanuova linea di anemoni Mistral Plus rosa inten-so e a stelo lungo. Non sono mancati ovviamente i ranuncoliPon-Pon, star di Euroflora 2011 e dedicati aibambini dell'Ospedale Pediatrico Gaslini diGenova.www.bianchericreations.it
Ranuncoli e anemoni protagonisti da Biancheri Creations
Gli inglesi hanno speso 2,2 miliardi di sterline(2,6 miliardi di euro) per l’acquisto di pianted’appartamento e fiori recisi, pari a un consu-mo pro capite di soltanto 42 euro (33 euro peri fiori e 9 euro per le piante). Un buon incre-mento, considerando che nel 1984 il consu-mo pro capite era di 9 euro, ma si tratta di unconsumo sicuramente inferiore rispetto aglialtri paesi europei.Flower & Plants Association sostiene che gliinglesi spendono di più per i fiori che per lepiante d’appartamento (il rapporto è 1 a 9)perchè la maggior parte ha un giardino espende di più per le piante da esterno e per-chè gli inglesi sono bravi a coltivare e nonvivono le piante come un “usa e getta”, comeinvece avviene con i fiori freschi.Il 60% delle vendite totali è stato realizzatocon persone che acquistano fiori e piante persé stessi e per abbellire le proprie case. Anchequesta è una novità: soltanto cinque anni fa lamaggior parte degli acquisti per le occasionispeciali (matrimoni, anniversari, ecc.) e comeomaggio quando si visita qualcuno. www.flowers.org.uk
Gli inglesi spendono poco _FLORSHOW DEBUTTA IN ROMANIA
Il 15 febbraio scorso, in occasione di FlorShow diVerona, ATS ha presentato davanti a una foltadelegazione rumena le attività promozionali previste in Romania dalla campagna triennale 2010-2013 finanziata con il contributo dell’Unione Europea. All’incontro hanno partecipato Florin Stanica(direttore della Facoltà di Scienze Agronomiche eMedicina Veterinaria dell’Università di Bucarest),Virgil Anastasiu (direttore del Dipartimento Parchi e Foreste del Comune di Bucarest), CristianAntoniewijcz (dell’Associazione Produttori PianteOrnamentali della Romania) e George Dudu(imprenditore nel settore del vivaismo e delladistribuzione).In particolare è stata presentata FlorShowRomania, in programma dal 24 al 27 maggio a
Bucarest nei padiglionidell’Università diScienze Agronomiche eMedicina Veterinaria epresso il parcoHerastrau.www.greenboxsrl.it
_24 MARZO: BRESCIA DÀ IL BENVENUTO ALLA PRIMAVERA
L’Associazione Florovivaisti Bresciani saràprotagonista il 24 marzo in Corso Garibaldi aBrescia con la mostra mercato Brixia Florum.Un appuntamento imperdibile per gliappassionati del verde, sia per acquistaresvariati tipi di piante, sia per scoprire piccolisegreti e farsi consigliare direttamente daiproduttori.www.florovivaistibs.it
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di Paolo Milani
Il 7 marzo 2011 è statofondato il DistrettoFlorovivaistico AltoLombardo (Difloal): un consorzio di60 imprese che hanno deciso di lavo-rare insieme e che hanno in comunel’appartenenza al mondo florovivai-stico pur lavorando su livelli diversidella filiera. Produttori, progettisti,ricercatori, realizzatori e manutentoridel verde, garden center, aziende diservizi e produttori di mezzi tecnici,uniti nella formula del Distretto permigliorare e liberare le risorse chenascono dalle sinergie.Il termine “distretto” indica una pre-cisa locazione e in questo caso sitratta delle province di Como,Lecco, Milano, Monza Brianza,Sondrio e Varese.Abbiamo incontrato il suo presiden-te, Andrea Pironi, per tracciare ilbilancio del primo anno.
Il distretto di filiera
Greenline: Come è nata l’idea delDistretto?Andrea Pironi: L’iniziativa di unDistretto di filiera è partita dal
Distretto Florovivaistico Alto Lombardo
>> green
Consorzio Florovivaisti Lombardi consede a Como che ha presentato inRegione Lombardia la domanda diaccreditamento sostenuta da 46realtà (imprese, università, enti, sog-getti pubblici, ecc.) che è stata appro-vata nel dicembre 2010. Il 7 marzo2011 abbiamo fondato il Distretto.
Greenline: Quanti siete?Andrea Pironi: Le imprese con parti-ta Iva sono iscritte come soci, mentrele università, gli enti e in generale isoggetti pubblici fanno parte delComitato di Indirizzo. I soci sonocirca 60 aziende e i componenti delComitato sono 30. Questa formula cipermette di lavorare anche su proget-ti e bandi pubblici senza avere il limi-te di avere dei soci pubblici, i qualiperò fanno parte del Comitato diIndirizzo perchè sono una parteimportante della filiera.
Greenline: Qual è il vostro obiettivo?Andrea Pironi: L’idea di fare siste-ma: non gruppo ma sistema. Le logi-che associative o di collaborazionesono sempre state molto orizzontali:ci uniamo tra colleghi. L’idea del
Distretto è di unire tutti i soggettiche compongono la filiera, in modoverticale.Oggi, con le difficoltà che tutti cono-sciamo e un mercato difficile da inter-pretare, dobbiamo coinvolgere tutti iprocessi produttivi, dall’inizio alla finedella filiera. Dobbiamo iniziare a riflet-tere sulle necessità e opportunità deltuo fornitore per arrivare a quelle deltuo cliente.
Greenline: Alludi a un migliore allineamen-to della filiera per evitare inutili sprechi eottimizzare gli investimenti sulle reali esi-genze?
Nella foto un momento della fondazione del Distretto FlorovivaisticoAlto Lombardo del 7 marzo 2011. Da destra: Giulio De Capitani,assessore all'agricoltura della Regione Lombardia, Antonio Redaelli,presidente del Consorzio Florovivaisti Lombardi, e Andrea Pironi,presidente del Distretto.
Un anno fa è nato il Distretto Florovivaistico Alto Lombardo,
per riunire tutte le imprese della filiera florovivaistica
e sviluppare progetti comuni.Ce ne parla Andrea Pironi,
il suo presidente.
La filiera del verde lombardo si allea
Andrea Pironi: Spesso manca la conoscenza banale dellecaratteristiche, delle possibilità e delle opportunità di chista a monte o a valle di noi. Gli investimenti di un produt-tore, come me, spesso non vengono recepiti o non coin-cidono con le aspettative del cliente. La collaborazionelungo la filiera ci aiuterà a liberare queste risorse.
Greenline: So che in questo primo anno avete analizzato più di 40progetti…Andrea Pironi: Tutti i soggetti coinvolti, in vari incontri edialoghi, hanno individuato 43 progetti. Il Consiglio diDistretto li ha vagliati e ne ha selezionati 17. I 17 progetti compongono il Piano di Distretto, un docu-mento programmatico che per legge abbiamo consegnatoalla Regione Lombardia. É ufficiale e disponibile ed èquello che ci proponiamo di fare in questi tre anni.
Greenline: Quali sono i progetti più interessanti?Andrea Pironi: Uno propone di introdurre un’uniformitànella denominazione delle piante. É già disponibile inEuropa, si tratta di scegliere e adottare uno standard: unprogetto semplice ma sicuramente efficace. Altri progetti interessanti riguardano la valorizzazione delprodotto della filiera e quindi a km zero, lo sviluppo di pro-dotti con bassa necessità di trattamenti in particolare supiante da frutto e da orto, la creazione di un marchio perla riconoscibilità dei prodotti del Distretto e quindi locali eun sito internet davvero al servizio delle aziende e nonsolo di facciata.C’è poi tutto l’ambito della formazione in cui il Distrettopuò fare molto, soprattutto per indirizzarla verso ciò di cuiil mercato ha veramente bisogno.Infine c'è un progetto che prevede la raccolta di tutte leinformazioni relative al mondo della ricerca dedicate al flo-rovivaismo. Senza inventare nulla: semplicemente coordi-nare quello che già esiste, raccoglierlo e metterlo a dispo-sizione di tutti.
Greenline: Perchè un'azienda del settore dovrebbe iscriversi alDistretto?Andrea Pironi: La collaborazione è una delle grandi occa-sioni mancate dell’agricoltura. Noi pensiamo che la formu-la del Distretto sia una forma di collaborazione che puòfunzionare molto bene, perché lavoriamo per dare vantag-gi tangibili ai nostri soci.
➲ www.altolombardo.it
Convinti dell'esigenza di fare sistema per superare questodifficile momento di mercato, anche la redazione di Greenlinesi è associata al Distretto Florovivaistico Alto Lombardo.
Ci siamo anche noi!
60.000 visitatori festeggiano i 30 anni diIpm Essen
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di Paola Lauricella
La fiera Ipm Essen chenel 2012 ha celebratoil trentesimo anno diattività è stata anche in questaedizione un ottimo punto di incon-tro tra espositori e visitatori,intenzionati a trovare nuovi stimo-li, di respiro internazionale, perfronteggiare il momento economi-co poco favorevole. Un appunta-mento, quello di Ipm, che ha visto
La manifestazione tedesca dedicata al florovivaismo ha celebrato il suo 30esimo anniversario con oltre 1.500 espositori provenienti da più di 40 nazioni, suun’area espositiva di 105.000 mq. Quasi 60.000 visitatorisono intervenuti al Salone di riferimento del comparto.
Ipm
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arrivare dall’estero il 36% dei visi-tatori, il 10% in più rispetto alloscorso anno. E di certo il fatto cheil 74% dei visitatori fossero buyero agenti testimonia quanto il siste-ma fieristico possa funzionare perrealizzare business. Gli scopi perseguiti dai partecipan-ti riguardavano la gamma di piantea disposizione e anche le novità oi miglioramenti varietali più inte-
ressanti; l’orientamento del mer-cato e lo stabilire contatti con i for-nitori. Uno su tre (33%) ha realiz-zato i propri ordini durante la visi-ta alla fiera e un altro 28% siaspetta di concludere il contrattodopo la fiera grazie alla informazio-ni ottenute e ai contatti acquisiti.Gli espositori erano organizzati in12 padiglioni di cui diversi ospita-vano collettive di paesi su di una
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Le piante di Ipm Essen1. New Saint Paulia Ionantha BellsDell’azienda agricola Kaerby, era tra le nominationcome piante da interno per il concorso Floradania:questa pianta, insieme alla “kalanchoe mangini” faparte delle nuove tipologie dove la fioritura è spintaverso l’alto, lontana dall’apparato fogliare e vuoleattrarre il segmento giovanile. È frutto di una ricercadurata 9 anni, è rifiorente e i fiori a forma di cam-panella sono viola scuro e durano dai 4 ai 6 giorni.
2. Sedum Chocolate BallNominato anche questo al concorso Floradania comepianta da interno insieme all’altra varietà “green ball”è stata lanciata come articolo da usare per gli addob-bi natalizi; i suoi aghi non scuriscono anche se tenutaall’interno; quando si sposta all’esterno, se piantata,darà fiori gialli da maggio a giugno.
3. Nandina domestica La varietà Obsessed Seika commercializzata da Plantipp(ibridatore Magnolia Gardens – Usa), è stata premiatanel gruppo piante legnose dalla giuria IPM 2012 per-ché il suo colore resta intenso molto a lungorispettoal predecessore “Gulf Stream” e per la sua formamolto compatta con fogliame persistente. È una piantamolto rustica adatta ad adornare terrazze o giardiniin autunno.
4. Gansteria Dragon SkinPianta grassa fortemente robusta e compatta, è statapresentata come novità anche all’edizione di settembredel Flormart 2011: le sue foglie hanno la caratteristicadi simulare la pelle del drago grazie ad una serie dipallini bianchi in rilievo sul fondo fogliare vellutatocolor verde.
5. Leucht Kaktus Mammillaria Gracilis (CactusIlluminato)La varietà mammillaria gracilis in vaso è disponibilein vaso 5,5- 8,5 e 13; oltre ad essere colorati artifi-cialmente contengono nella colorazione il “fosforo” perrimanere visibili anche nella notte.
6.-7. La pianta clematis della collezioneEvison/Poulsen viene prodotta dalla Evison in collabo-razione con la Poulsen Roser (società ibridatrice ingle-se) e nei 50 anni di ricerca sulla clematis ha svilup-pato tantissime varietà a seconda dell’uso finale dellapianta, davvero entusiasmanti per caratteristiche, colorie varietà dei dei fiori. Nella foto n. 6 e n. 7 “clematisserie boulevard”: è stata concepita in forma assaicompatta con fiori molto grandi. Nella dimensione“medium” è rifiorente per lungo tempo e cresce moltobene in piccoli contenitori o in associazione con altrepiante, crescita a cespuglio. La serie con fiori scuripreferisce le posizioni assolate e cresce fino ad unmassimo 120 cm.
8. Hawortia Green Sun del produttore Lundager (DN).Pianta grassa è particolare per la sua forma a spiralee le foglie disposte a cerchio su più livelli per simula-re i raggi del sole si differenzia dalle altre della stes-sa famiglia “haworthia Limifolia” perché ha una cresci-ta compatta.
9. Kalanchoa interspecific paris evergreen è nel grup-po delle nuove Kalanchoe moreflowers QUEEN (comenella foto precedente) questa varietà evergreen è statapremiata per l’originalità del fiore conico bianco sufoglie verde scuro assai serrate, nella foto i due for-mati disponibili vaso 6 e 10,5 cm di diametro.
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super ficie di oltre 100 milametri quadrati: la Germania, iPaesi Bassi, lo Sri Lanka, laFrancia, il Belgio, il Sud Africa, laColombia, l’Italia e la Costa Ricaavevano i propri stand mentreEcuador, Kenya e Ethiopia eranorappresentati da espositoritedeschi.
Il verde in garaDue i concorsi per le piante e ifiori recisi nonché il concorsoper i bouquet di fiori recisi efronde. Il concorso delle novità,organizzato dalla fiera Ipm,riguardava gruppi di piante diver-se a seconda della destinazione(piante perenni, piante da balco-ne e da aiuola, piante legnose,piante da interno e fiori recisi).Il concorso Color your life èstato organizzato da Plant publi-city Holland, allo scopo di pro-muovere oltre che la bellezzadella pianta, il concetto del valo-re aggiunto che una piantarispetto ad un’altra può offrire.Una squadra di esperti interna-zionali ha giudicato i numerosicandidati ma anche i visitatorinei tre giorni potevano votare laloro pianta. Sul sito www.colour-your-life.de si possono vedere lepiante che hanno partecipato,oltre ad alcuni filmati utili per igarden center sul concetto dellapromozione della pianta bendiverso da quello classico.Infine presso il padiglione dellaDanimarca vi era il consuetoappuntamento per il concorsodelle pianta innovazione dell’an-no secondo Floradania, l’orga-nizzazione di marketing e promo-zione danese.Nelle pagine dell’articolo sonopresentate alcune piante signifi-cative. Si tratta delle miglioriqualità oppure di piante che rie-scono per le loro caratteristichea rispondere a esigenze diverse:ampliare la gamma del puntovendita, rapporto prezzo-piantamolto conveniente, calendario difioritura, originalità della pianta,valore aggiunto che riesce adoffrire, ecc.
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10.-11.Queste due varietà, dell’azienda Knud Jepsen della Danimarca conmarchio QUEEN appartengono al gruppo Kalanchoe ReineMoreFlowers presentate al concorso innovazioni di IPM 2012, lavarietà “paris evergreen” è l’ultima varietà ibridata (se ne atten-dono altri colori) e ha ricevuto il premio dalla giuria dell”IPMinnovation 2012”, come pianta più attraente per l’interno per laforma conica dei suoi fiori bianchi con il centro verde che larendono assai diversa dalle altre e fortemente distinguibile; hauna lunga fioritura ed è resistente all’etilene.La seconda varietà “moreflower pink paris” è stata creata perdare il massimo spessore ai fiori i cui petali disposti su più filesono così serrati da sembrare un unico fiore. I colori dal biancoal rosa scuro sono disponibili in vaso 6 e 10,5.
12. Kalanchoe interspecific hybrid wildflowersDell’azienda danese Knud Jepsen, sono disponibili in diversevarietà (vaso 6 o vaso 10,5). Tra le piante premiate al concorsoFloradania come kalanchoa da esterno, nasce come una sculturache somiglia a un “bouquet” da utilizzare per interno ma ancheesterno. Le sue foglie verdi scure sono molto serrate e i fiori apiccoli grappoli hanno i petali con il bordo marcato; il colore diun bel rosa acceso, se posta all’esterno cambia e diviene rossoscuro.
13. Questa Harderbegia violacea (rampicante) viene distribuitadalla Floratoscana (Toscana) insieme ad altri due colori (il biancoopaco e il rosa intenso) le cui varietà sono ibridate da un’azien-da australiana di cui la Floratoscana ha l’esclusiva per l’Europa.Caratterizzata da una veloce crescita (in un anno diventa trevolte l’altezza attuale 70 cm), il suo periodo di fioritura riempieil “buco invernale” di assenza di piante che va nei diversi colorida gennaio a marzo. I grandi grappoli fioriti a forma di spigaimpiegano tre settimane ad aprirsi, la particolarità delle duecolorazioni con marchio è una migliore e copiosa fioritura oltread avere maggiore resistenza al freddo. Viene fornita su carrelloper 30 vasi per pianale, 90 per carrello.
14. Begonia Hyb Embers Nella categoria piante da aiuola e da balcone è stata premiatala begonia Hybride “Glowing Embers” dell’azienda Florensis (ibri-datore Fred Yates- GB). La cospicua abbondanza di foglie e fioridi una forma ben definita, le prime molto scure color bronzo ei secondi di color arancione sfumato che ricordano le fiamme diun camino. Il portamento semi-strisciante, assicura una fiorituradalla primavera fino ai primi freddi dell’autunno.
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Foto 1:Adulto di Acaro
Foto 2:Acari su germogli di vite
Foto 3:Acari su rosa
Foto 4:Sintomi su orticole
Foto 5:Acari su pomacee
Foto 6:Sintomi su agrumi
Gli acari sono dei parassiti che attaccano numerose colture e i cui sintomi sonomolto variabili: ingiallimento delle foglie sulle orticole, deformazione dei germoglisu frutticole e vite, bronzature sugli agrumi. Borneo è il nuovo acaricida di Bayer Garden autorizzato su numerose colture orticole, frutticole ed ornamentali. E’ attivo su uova e forme mobili degli acari, possiede una lunga durata d’azione e attività translaminare. Borneo è il prodotto ideale da impiegare su colture a maturazione scalare come le orticole. Per un corretto impiego consultare l’etichetta.
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Gli acari, parassiti invisibili che attaccano molte colture
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di Paola Lauricella
Nel 2011 i risultati eco-nomici del comparto delflorovivaismo non sonostati né peggiori né migliori di quellidel 2010. In base ai dati elaborati daIsmea-Cra, se si osserva l’interoanno, le famiglie di acquirenti nel2011 sono stati più numerosi soprat-tutto nel terzo e quarto trimestre; gliincrementi rispetto ai corrispondentidue trimestri del 2010 sono stati peril totale fiori, piante, alberi e arbustidi oltre il 10% ciascuno. Tuttavia laspesa complessiva è aumentatasolo nel secondo e terzo trimestresenza trionfalismi: l’attitudine aspendere di più si è registrata nelmese di aprile per la presenza dellaPasqua avvenuta a fine aprile delloscorso anno che però ha condiziona-to negativamente le vendite dellafesta della mamma. Solo nel trime-stre estivo l’incremento è stato signi-ficativo sia dal lato della spesa siadal lato della numerosità ma è sem-brato tale a paragone del 2010 per-ché in tale periodo si era toccato ilvalore minimo dall’inizio della crisifinanziaria (2008). L’anno si chiudecon il quarto trimestre allineato al2010 e per piante, alberi e arbusti laspesa dell’intero anno è appena del
una quota di uomini superiore a quel-la dello scorso anno di ben sei puntipercentuali; la fascia professionalenon si differenzia molto, c’è solo unincremento, per la quota femminile,delle casalinghe. Per quanto riguardal’età, aumenta notevolmente lanumerosità di coloro che vanno dai35 ai 44 anni e in misura minoreanche quella dai 25 ai 34 anni cheraggiunge il livello più elevato dal2008 (13%). Infine, diminuiscono gliacquirenti appartenenti alle fasce direddito bassa e alta, mentre aumen-tano la medio-bassa, la media e lamedio-alta.Circa le specie acquistate, crescedecisamente la poinsettia che passadal 69% al 77% e di pochissimo iciclamini. A netta distanza con pocopiù del 6% crescono di quasi duepunti percentuale le phalenopsis invaso. Tra le piante verdi quasi rad-doppia la quota di coloro che scelgo-no le composizioni di piante verdi,molto probabilmente ciò è legato allapiù giovane età dell’acquirentemedio (35-44 anni), diminuiscono lepiante grasse e significativamente lebromeliacee, mentre a sorpresa,aumenta moltissimo il ficus e lieve-mente l’abete di Natale.
2% più elevata, simile il risultato peri fiori (+1,5%). Si può dire che questolieve miglioramento è dovuto al feno-meno dei prezzi all’origine e al consu-mo che sono stati ritoccati verso l’al-to in misura inferiore all’inflazione(2,8% nel 2011).Se poi si rileggesse la storia degliacquisti del panel delle famiglie italia-ne Ismea-Cra, mese per mese, sinoterebbe ancora una volta che lespecie acquistate sono sempre di piùquelle di massa e quelle di minorprezzo. Un fattore positivo però esi-ste e va rinvenuto sia nella numerosi-tà degli acquirenti che come già dettonella seconda parte dell’anno sonostati molti di più, sia perché a livellogeografico la diffusione dell’acquistoha riguardato anche il Centro-sud.Nel mese di dicembre la spesa com-plessiva si è ridotta del 7% dopo dueconsecutivi incrementi a ottobre enovembre. Per piante, alberi e arbu-sti, solo a novembre si è registratoun tenue incremento e a dicembre ilcalo sfiora il 9%, mentre gli acquiren-ti diminuiscono nel nord Italia eaumentano soprattutto nel Centro(che comprende la Sardegna). Il pro-filo socio-economico dell’acquirentetipo, nel mese di dicembre, indica
Un 2011 all’insegna della stabilitàUn 2011 all’insegna della stabilità
Ismea presenta i dati relativi all'andamento delle vendite per il comparto: un caldo ottimismo attraversa il settore che, nonostante la crisi, si attesta ai livelli del 2010.
>> greenIsmea
ITALIA: EVOLUZIONE DELLA SPESA PIANTE (milioni di euro)
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Fonte: Ismea
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Durante l'ultima edizione diFlorshow di Verona, Sonaflorha presentato l'originalissimoBoskke Sky Planter, il vaso atesta in giù che sfida le nor-mali regole imposte dallaNatura e rivoluziona il modo dipresentare il verde. Sospeso al soffitto,aumenta notevol-mente la bellezzadegli spazi, in casaoppure all'esterno.Le piante ovvia-mente non sof-frono per questacollocaziona “atesta in giù”: ilvaso è a riser-va d'acqua edè provvisto di
un siste-ma innovati-vo che nonconsente al liqui-do di cadere edisperdersi sul pavimen-to. Oltre a essere un prodottooriginale e divertente, SkyPlanter di Sonaflor è ecoso-stenibile: la struttura e il pac-kaging sono, infatti, realizzaticon materiale riciclato. www.sonaflor.com
A poche settimane dall'iniziodella 51 edizione, i Salonientrano nel mondo dei socialnetwork per diffondere inmodo più ampio e capillare lacultura del progetto e per farvivere l’evento tutto l’annoaumentandone il valoreinternazionale. Facebook,Twitter, Flickr, Blog, YouTube:è da qui che i Saloniinformeranno su tutto ció cheriguarda le 8 manifestazioni(Salone Internazionale delMobile, Salone Internazionaledel Complemento d’Arredo,Euroluce, EuroCucina, SaloneInternazionale del Bagno,SaloneUfficio, SaloneSatellite,Saloni WorldWide Moscow),l’attività di Cosmit, oltre ainterviste con i personaggi delmomento, alle novità delsettore e a tanto altro.
I cultori dell’arredo, deldisegno industriale e di tuttol’indotto culturale eprogettuale del settoreavranno da oggi un canale inpiù dove poter carpire leultime indiscrezioni,condividere idee e opinioni,suggerire eventi e idee. Tutto sotto il minimo comunedenominatore della qualità. www.cosmit.it
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Sonaflor presentaSky Planter
Grande successo per la primaedizione di “Collezione Europa– Un Giardino in Città”, il con-corso organizzato da Unopiù,al quale sono state invitate 4scuole di design (Esag diParigi, IED di Barcellona,HFBK di Amburgo, LaSapienza di Roma) e che haprodotto più di 60 progetti,sviluppati sulle tendenze delvivere urbano in quattro cittàeuropee: Parigi, Amburgo,Roma, Barcellona. La giuria, composta dal presi-dente Luca Scacchetti, archi-tetto, Roberto Capati, ricer-ca&sviluppo UnoPiù,Armando Chitolina, stylist,Aldo Colonetti, direttoreOttagono, Luigi Ferrando, ceo
Unopiù, Ettore Mocchetti,direttore AD Italia, ha rilevato,pur nella differenza culturalee di radici progettuali, unaserie di indicazioni, intelligen-ti rispetto alle tendenze delvivere urbano, connesso atutti quei luoghi della cittàdove il verde, il riposo, insostanza il tempo delle rela-zioni umane rispetto alle atti-vità produttive, sono al centrodell’attenzione degli abitanti.In primo luogo molti progettirivelano una particolare sensi-bilità nei riguardi dell’integra-zione, natura/artificio anchecon soluzioni, alcune certa-mente visionarie, ma checomunque rappresentano unatestimonianza di giovani desi-gners, nella direzione di comedovrebbero essere organizza-te le città. Il podio, che sarà svelato il 19aprile vede i progetti presentatiin fotografia: Intimi City (sopra),Rècrè (a lato) e Umbra (sotto).www.unopiù.it
Unopiù premia i giovani designer
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A leggere i dati sell inriferiti al mercato italia-no dei vasi (plastica piùterracotta) ci si imbatte in un nume-ro, 177 milioni, che è lo stesso del2007. Un valore che, negli anni suc-cessivi, è stato di poco altalenante,su e giù con regolarità di 2 milioni dieuro. In un totale sostanzialmentestabile, è però interessante notarecome da tre anni a questa parte ivasi in terracotta siano assestati a28 milioni, mentre nel 2011 accusi-no un leggero calo i vasi in plastica:sia quelli a iniezione che sono i lea-der di mercato (118 milioni) sia quel-li rotazionali (31 milioni).Questa situazione di complessivastabilità, tuttavia, è il risultato di unnotevole sforzo da parte delle azien-de, che devono fare i conti sia conl’aumento dei costi delle materieprime sia con la concorrenza estera(soprattutto sulla fascia di bassoprezzo). Come a dire che, se i produt-tori non avessero fatto tutto il possi-bile sui fronti dell’innovazione e dellavendita, i numeri avrebbero potutoessere ben altri: “Il 2011 per noi èstato particolare, per la nostra mag-giore proposta in termini di nuovi pro-dotti e all’acquisizione di molti nuoviclienti – illustra Giuliano Cracco,direttore commerciale Italia di Nicoli–. Fino a maggio/giugno i consumihanno tenuto, segnando addirittura
tico con le loro piante e i loro acces-sori, che si potrà rinvigorire in occa-sione di periodi sociali difficili.Certamente alcuni consumi di impul-so o superflui potranno essere ridi-mensionati. Ma in generale pensia-mo che il settore del verde e i suoiaccessori potrebbero avere addirittu-ra un rimbalzo proprio per effettodella crisi. Il ripiegamento dell’indivi-duo nella famiglia e in casa, il passa-re probabilmente maggior temponelle mura domestiche dovrebbefavorire il comparto del giardinaggioe del fai da te”.Spesso si pensa all’Italia come mer-cato meno maturo (anche dal puntodi vista culturale) rispetto al nordEuropa. È così anche per i vasi?“Direi che sostanzialmente i mercatisi inseguono, come tendenze ed evo-luzione”, risponde Paolo Percassi diStefanplast. E aggiungono dall’uffi-cio commerciale Erba: “Per il merca-to europeo, l’evoluzione secondo noiè molto simile”.
Distribuzione: riferimento resta il gardenDa un lato, l’impegno a proporre sulmercato vasi innovativi per forme,materiali e colori. Sempre meno“contenitori” di terra e piante, sem-pre più complementi d’arredo perinterni o esterni. Dall’altro, la bennota crisi economica che spinge
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di Enrico Basignana
Il giro d’affari del comparto è radicato ai livelli del2007. Un dato poco incoraggiante che però vienesupportato dal cauto ottimismo dei produttori edalla qualità dei prodotti presentati ogni anno.
Vasi: ritorno al passato
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vasianalisi
qualche incremento. Le difficoltàsono iniziate nel secondo semestredell’anno, quando si è fatta sentire dipiù la fatidica crisi economica”. Nicoliporta un esempio dello scontro spes-so impari tra le aziende e l’andamen-to economico globale: “A fronte di unnotevole incremento della clientela,abbiamo registrato il ridursi dei con-sumi medi del cliente. Basti pensareche per il comparto garden abbiamoservito circa 200 nuovi punti vendita(15% della clientela abituale) ottenen-do un aumento di fatturato del solo5%. Unica soddisfazione la speranzache, se il mercato riparte, dovremmoottenere ottimi risultati”.A conferma, su questo fronte, siaggiunge un’osservazione di FabioCasotto, agente Italia di Edelman:“Abbiamo l’impressione che spessosi sottovaluti il consumatore finale,che è invece cresciuto negli ultimianni sia in spirito critico, sia nellacapacità di creare accostamenti tracolori e materiali”.Proprio il consumatore riveste unruole fondamentale in questo nuovoasset di mercato che va delineando-si: “Il consumatore non comprimeràeccessivamente il consumo di verde– sostiene il direttore marketingDeroma, Giuseppe Pezzin –. La curadel verde è associata al benesserepsicologico che se ne ricava. I consu-matori hanno un forte legame empa-
Nicoli
(e spesso costringe) il consumatore aguardare per primo il cartellino delprezzo. Questo contesto che ricaduteha sulla distribuzione? Innesca una“guerra del prezzo” nella quale GDO eGDS partono favoriti o, comunque,mantiene in doverosa evidenza lacapacità di selezionare i prodottimigliori, tipica del buyer specializza-to? E ancora: i garden sono adatti atrattare i vasi di fascia “altissima”, oin questo non vengono sorpassati dainegozi di arredamento e design? “Ilmercato dei vasi, come tutti i mercatimaturi, è segmentato – premette
Giuseppe Pezzin, di Deroma –.Esistono clienti ‘professionisti’ cheesprimono una domanda esigente intermini funzionali ed estetici. Questiclienti normalmente sono disposti apagare un prezzo premium al prodot-to che soddisfa le loro esigenze. Cisono poi i consumatori generici: pun-tano la loro attenzione alla pura fun-zione e al prezzo. Anche i canali rap-presentano, con una certa approssi-mazione, questa realtà. Le aziendeproduttrici come la nostra hanno rea-lizzato che il mercato e i clienti sonoun caleidoscopio che sfugge a una
visione unitaria. Di conseguen-za hanno organizzato la lorogamma segmentandola inbase al profilo dei loro clienti eai canali che questi frequenta-no abitualmente”.La differenza la farà soprattut-to il prodotto, secondoMaurizio Reversi, area mana-ger di Serralunga. “La collezio-ne 1825 di Serralunga ha ilsuo punto forte nel fatto che sicolloca su una fascia di prezzoaccessibile ed è veicolataanche tramite le catene distri-butive del grande mercato, chesi distinguono da altre per unaspiccata identità ed un’energiapropositiva. Quindi non solonei centri di giardinaggio“attenti e specializzati” e non
IL MERCATO ITALIANO DEI VASI(in milioni di euro - sell in)
L'ITALIA DEI CONSUMI(% mercato Italia 2011 per area)
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Stima sell out 2011: 300 milioni di euro
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analisi
solo nei negozi deputati del designpur essendo una collezione sem-pre più disegnata dai grandi nomidel design internazionale”.“La logica vincente – prosegueMaurizio Reversi – è quella di pro-porre un prodotto accessibile ma didesign alto e di grande funzionalità.La tecnologia e il materiale sono“Serralunga” quindi una garanzia,non solo perchè l'azienda è una dellepiù qualitative al mondo per ciò checoncerne questo tipo di stampaggioe l'uso dei materiali più appropriati,ma anche per la continua ricerca suldesign e sulle tendenze”. In tema di prodotti di fascia alta,un’osservazione arriva dall’ufficiocommerciale Erba: “Soprattutto i gar-den medio-piccoli gestiti direttamen-te dai proprietari, tendono a voleravere prodotti di design, non dialtissima fascia, ma allo stessotempo di buona qualità. I prodotti difascia alta, soprattutto di prezzo,sono volutamente indirizzati ainegozi di arredamento dagli stessiproduttori. Essenzialmente la clien-tela garden ha una disponibilità dispesa diversa, rispetto ai frequen-tatori di negozi di design”. Ma a favore della clientela dei gardenspezza una lancia Giuliano Cracco diNicoli: “Nel mercato del vaso oggi èmolto difficile fare la differenza.Posso confermare che i nostri plus -qualità, innovazione e aumento digamma - non sono stati premiati suf-ficientemente dal mercato. Tuttavia,quando il nostro prodotto viene espo-sto nei punti vendita, è lo stessocliente che poi è soddisfatto dei risul-tati”. Che cosa intende? “I nostrisforzi e investimenti a volte sono
ripagati più dall’utente finale che dalvenditore. Pur essendo il nostro inter-locutore diretto, in questi momenti didifficoltà ‘non crede’ nel prodotto,cerca di non fare magazzino, noninserisce nuovi fornitori o articoli e, diconseguenza, offre poco al suo pos-sibile acquirente. Spesso punta solosul prezzo, trascurando magari unaquota di consumatori che entrando inun garden è convinta di trovare quali-tà e servizio, ed è disposta ad acqui-stare un prodotto anche costoso”. Con l’aria (economica) che tira, però,non è comprensibile la prudenza daparte dei dealer, che cercano di“tenersi sul sicuro” in termini digamma, rinviando a tempi miglioril’apertura alle novità? “L’andamentoeconomico degli ultimi tre anni haforse fatto perdere il coraggio diosare in proposte fresche e nuove,spingendo le scelte verso una politi-ca di prezzo – conferma FabioCasotto, di Edelman –. Ma se le pro-poste nuove non partono dai gardencenter o dai centri giardinaggio, dachi devono partire?”.Paolo Percassi, di Stefanplast, lan-cia però un avvertimento sul quale ititolari di garden center devono riflet-tere: “La funzione di ‘centro specializ-zato’ viene oggi sempre più svolta neipunti vendita GDS, che sono statipronti ad intercettare l’esigenza diprodotti d’alto livello e che riesconocomunque ad essere vincenti anchesul fronte del prezzo”.La maggiore o minore presenza dipunti vendita giustifica anche ladistribuzione dei consumi per areegeografiche, che sostanzialmentenon ha registrato variazioni nell’ulti-mo quinquennio. Vede le macro-
aree del nord (est e ovest) ripartirsiin quote identiche la fetta più consi-stente (60%); al Centro resta il24%, mentre il Sud con le isole èfermo al 15%.
Plastica o terracotta?Nel mondo dei vasi, il dibattitoaperto sulle virtù dei vasi in terra-cotta confrontate a quelle dei vasiin plastica ha la stessa intensità diquella che, nel mondo del ciclismo,oppone i sostenitori di Coppi aquelli di Bartali. A leggere i numeri non c’è storia:come abbiamo visto, il valore di mer-cato sell in dei vasi in plastica supe-ra di gran lunga quello della terracot-ta. Però… “La terracotta sta vivendoun revival importante, ed è un fattoche non ci stupisce – fa notareGiuseppe Pezzin, di Deroma –. Siparla molto di ecosostenibilità e dimateriali rispettosi dell’ambiente edell’uomo. Anche noi abbiamo cerca-to dei materiali ecosostenibili, accor-gendoci poi che li produciamo dal1955! La terracotta è un materialeriassorbibile dall’ambiente al 100 %,fatto solo di argilla ed acqua.Garantisce senza alcun dubbio lemigliori condizioni di vita per la pian-ta ospite: mantiene l’umidità e isoladagli sbalzi termici le radici”. C’è inol-tre un altro aspetto: “La terracotta èprodotta qui, in Italia, nel nostro mer-cato – ricorda Pezzin –. Per questimotivi, pensiamo senza dubbi che laterracotta rappresenti la massimaespressione del prodotto vaso”.Anche Fabio Casotto ha questoorientamento: “Il vaso in terracotta‘subisce’ la praticità del rotaziona-le o di prodotti simili. C’è però una
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LE QUOTE DELLA DISTRIBUZIONE(% mercato Italia 2011 per canale e tipo)
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TERRACOTTA INIEZIONE ROTAZIONALE
ricerca spasmodica verso nuovesoluzioni che ottimizzino il compro-messo decorazione/peso. In que-sto senso potrei vedere un ritornodella terracotta”.In quest’ottica, perciò, a patire di piùpotrebbe essere la plastica rotaziona-le, che spesso imita la terracottasenza averne i limiti di peso e fragi-lità: “Il rotazionale ‘classico’, simil-terracotta, potrebbe essere già pas-sato molto di moda”, annotano dal-l’ufficio commerciale Erba.Ma è convincente anche l’opinione diMaurizio Reversi di Serralunga, chenon vede alcuna sfida tra vasi dastampaggio rotazionale e vasi in terra-cotta: “La sfida è nell’interpretazionedell’oggetto vaso. Temi della nuovacollezione sono la tradizione e lamemoria reinterpretati in chiavemoderna, e valorizzati da una nuovagamma cromatica che esalta i colo-ri tradizionali delle terracotte ed inuovi colori estremamente naturalifrutto di un lungo lavoro di selezioneche trae ispirazione dalla natura edalle sue cromie”.
Incertezze per il 2012Il mercato dei vasi come si sviluppe-rà, lungo l’anno che è appena inizia-to? Prima di rispondere, occorre pre-mettere due dati di fatto. Il primo lointroduce Paolo Percassi, direttorevendite Italia di Stefanplast: “Saràun anno difficile, soprattutto per lacongiuntura economica”. Il secondoè legato alla forte stagionalità dellevendite: 32% nel bimestre marzo-aprile, 28% a maggio-giugno. Se leprimavera sarà favorevole, darà
respiro a un mercato che, causaneve e gelo lungo tutta la penisola,difficilmente ha già maturato il 15%che in percentuale viene assegnatoal bimestre gennaio-febbraio.Sono dunque la crisi economica e leincertezze climatiche a suggerireprudenza nell’anticipare trend perl’anno in corso: “C’è incertezza –conferma Giuseppe Pezzin, diDeroma –. Pensiamo che sul frontebusiness assisteremo a un’accen-tuata prudenza negli acquisti (infe-riori e più frequenti), mentre permar-rà una certa attenzione della clien-tela consumer al valore dello scon-trino. A maggior ragione in un perio-do di crisi, i prodotti ‘verdi’ continue-ranno però a rappresentare per ilnostro consumatore una ‘capsula disicurezza’ individuale e familiare”.Quale sarà la risposta delle azien-de? “Questo anno difficile per i flus-si monetari, ma interessante peracquisire quote di mercato aiuterà aconsolidarsi sul mercato chi comenoi sarà in grado di presentarenuove proposte”, afferma FabioCasotto di Edelman. È dello stessoparere Paolo Percassi, diStefanplast: “Le aziende che hannoinvestito maggiormente e con piùattenzione, otterranno comunquerisultati importanti”. E una confer-ma arriva anche da Deroma:“Continueremo a investire e scom-mettere nella innovazione dei mate-riali e dei concetti di prodotto –afferma Giuseppe Pezzin – Vogliamooffrire prodotti al tempo stesso fun-zionali gradevoli dal punto di vistaestetico”.
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I TEMPI DEL SELL OUT(% mercato Italia 2011 per periodo di vendita)
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Secondo un recente report della Horticultural TradeAssociation (Hta), il mercato del catering nei garden cen-ter inglesi è aumentato del 51% nell’ultimo triennio e stadiventando un plus sempre più importante per i centrigiardinaggio. Il rapporto rivela che la metà dei gardencenter inglesi offrono un reparto di ristorazione, contro il
40% del 2008 e che nel 2011sono state registrate 55milioni di visite nei caffé deigarden center, rispetto ai 36milioni del 2008. Lo scontrinomedio è rimasto immutato,ma sono aumentati i visitato-ri, quasi raddoppiati dal 2006(nella foto il Café del gardencenter inglese Woodlands).www.the-hta.org.uk
Nati un paio d’anni fa, i gruppi d’acqui-sto via internet crescono e si moltiplica-no: stiamo alludendo ai social buying oflash deal, i più famosi sono Groupon,Groupalia e Letsbonus ma ci sonoanche Jumpin, Tuangon, Poinx, PrezzoFelice, Glamoo, ecc.
Il mercato italiano è stimato in circa300 milioni di euro e soltanto Groupalia(fondata in Spagna nel maggio 2010)ha fatturato lo scorso anno 40 milionidi euro, con oltre 3 milioni di clienti e lapresenza in 24 città italiane.La formula è molto semplice: il sitoacquista un pacchetto di servizi da unpar tner (negozi, centri benessere,ristoranti, alberghi, ecc.) e li propone aprezzi scontati ai propri utenti, guada-gnando una provvigione (dal 20% al40% a seconda del servizio). Ci guada-gnano tutti: il cliente spende meno e ilpartner avvicina nuovi clienti, si pro-muove e, per quanto scontate, svilup-pa vendite.
Cresce il social buying italiano
_LE STAMPANTI “CLOUD”di Cristian Pisoni
La diffusionedelle tecnologiedigitali portatiliimplical’acquisizione dicontenuti che,per necessitàcontingenti,devono ancheessere stampatiall’istante,direttamente dal dispositivo che si stautilizzando. Ormai è sempre più frequenteusare il proprio smartphone per catturareinformazioni da inviare via email oppure piùsemplicemente da stampare. I grandiVendor del settore IT rendono disponibilidelle stampanti multifunzione wi-fi chepossono essere usate a distanza, anche dauno smartphone. Essendo compatibili conle applicazioni più comuni per la gestionedella stampa mobile come Air-Print diApple, Cloud Print di Google e via dicendo,queste stampanti sono in grado distampare da un dispositivo mobile tramitel’invio di un’email alla macchina cheesegue la stampa.Stampare news, disegni, fotografie diventaun gioco da ragazzi. E questa semplicità evelocità di utilizzo apre nuovi scenarianche per il settore verde. Dal vivaio diproduzione al punto vendita le opzioni diutilizzo di questa semplice tecnologiadiventano innumerevoli. Per esempiopensiamo a una vendita effettuatadall’addetto di un vivaio: terminata lavendita, mediante l’ausilio di un terminalepalmare, il cliente potrebbe chiedereinformazioni aggiuntive sulle piante chesta acquistando. Ecco che invece diconsegnare una scheda anonima, magaricon la foto di una pianta “simile”contenuta in un database pre-acquistato,l’addetto alla vendita potrebbe stampareuna scheda con la fotografia proprio dellapianta in questione eseguita sul posto.Questo tipo di tecnologia, sfruttando ilcloud computing, ovvero il servizio offertodai provider per la gestione di file archiviatiin uno spazio sul web, è estremamenteversatile in quanto non necessita di drivere/o noiose configurazioni per stampare daun dispositivo come lo smartphone su unastampante di rete.
> DOMANDE DAL BLOGMaurizio da Bologna:“Possiedo una stampanteinkjet dell’HP e volevosapere che tipo di applicativodevo utilizzare per stamparedal mio smartphone”.Cristian Pisoni: In base almodello le HP photosmartcon il sistema ePrint sonocompatibili con Airprint diApple e il Cloud print di Google.
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Grande crescita dellaristorazione nei garden inglesi
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Copyr ha integrato Microsoft Nav conmyPlan, la soluzione targata Bran Forceche, con la sua capacità di calcolo e dicreazione di scenari alternativi,permette di affrontare al meglio levariazioni della domanda.“Il nostro core business, che consistenella formulazione e nellacommercializzazione di prodotti per laprotezione delle piante e degli ambienti,richiede una pianificazione moltoaccurata dal momento che la produzionenon avviene nei nostri stabilimenti mapresso i nostri terzisti - spiega Mario DiLeva, operations & planning manager diCopyr -. A ciò va aggiunto il fatto cheuna parte dei prodotti, appositamentededicata al settore agricolo, risente deitrend stagionali. Abbiamo quindi chiestoal team di specialisti di Brain Force, cheè anche il nostro fornitore di MicrosoftNav, di proporci una soluzione sempliceda usare e in grado di tener conto dellenostre specificità”.Tra i motivi che hanno spinto Copyr adadottare myPlan, la possibilità diottenere un elevato livello di visibilitàsui risultati dell’attività di pianificazionecompresi i parametri relativi ai lottiminimi e ai lotti multipli, i tempi diapprovvigionamenti e i livelli delle scortedi sicurezza. La soluzione, infatti,consente di capire se questi dati sonocorretti e quali sono gli scostamentirispetto al budget.www.brainforce.it
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Se fra le vostre previ-sioni c'è quella di unanno pieno di successi,pensate a tutti i fattori che inizianocon la lettera "E" che nel 2012 pos-sono aiutare voi e il vostro gruppo afare la differenza.EntusiasmoSempre più consumatori fannoshopping on line. A Natale del2011 si è visto chiaramente che loshopping on line è entrato a fareparte delle normali abitudini d'ac-quisto di molti consumatori. Unodei motivi che sta dietro questo
cambiamento è il fatto che agliocchi dei clienti fare tanti viaggi peracquistare nei negozi era diventatonoioso. Entravano in un negozio esi trovavano di fronte ad addettialle vendite apparentemente disin-teressati a loro e ai prodotti chestavano vendendo. I dettagliantiche hanno avuto un buona stagio-ne di vendite natalizie sono glistessi che avranno successo nel2012: capiscono che l'entusiasmoè contagioso. Se sono entusiastidi avere a che fare con il cliente econ i prodotti venduti, questo feno-meno diventerà contagioso ancheper il consumatore.EsperienzeIl consumatore ha poco tempo e,quando va a fare compere, cercal'esperienza. Al giorno d’oggi, moltidei prodotti che vendiamo possonoessere acquistati molto più facil-mente on line. Se un cliente vienenel vostro negozio per acquistare ilprodotto, significa che sta cercandodi fare un'esperienza: un viaggiomemorabile che vorrà ripetere piùvolte nel corso dell’anno.
E-RetailingI limiti temporali sono diventati ungrave problema per i nostri consuma-tori multitasking. Hanno i loro marchie i loro negozi preferiti e non voglionodei sostituti. Vogliono venire nelvostro negozio quando hanno iltempo di fare l'esperienza; tuttavia,quando hanno il tempo molto limita-to, preferiscono andare on-line e otte-nere lo stesso prodotto dallo stessonegozio. Attualmente, l’E-Retailing faparte del retail mix. I dettaglianti chenon dispongono di un E-store inizie-ranno a perdere quote di mercato.EntertainmentIl commercio al dettaglio di successoha fatto un passo in avanti rispettoalla semplice vendita di "cose".Adesso, il consumatore vuole essereintrattenuto. Se ha una famiglia gio-vane, vuole anche che facciate diver-tire i suoi bambini. I negozi che offro-no il miglior entertainment comples-sivo saranno quelli preferiti dai clien-ti più attenti. Il tipo di entertainmentdeve essere vario, e ciò significalavorare in stretto contatto con unarosa di intrattenitori locali che forni-
di John Stanley
L'anno del drago, l'ultimo anno del calendario Maya,l'anno della recessione. Al 2012 sono state affibbiate più etichette di qualunque altro anno negli ultimi tempi.Forse questo sarà l'anno della “E”, poichè gran partedelle sfide e delle opportunità che le aziende dovranno affrontare nel campo degli affari inizianoproprio con la lettera “E”.
L’anno della “E”
>> trade mktgtrend
scano diversi stili di intrattenimentoin linea con quello che fate voi e conciò che piacerà al vostro cliente.EventiQuesto significa che, per fare inmodo che il cliente ritorni, dovretecreare degli eventi che tengano ilvostro negozio "in cima" ai pensieridei vostri clienti. Una programmazio-ne degli eventi basata sulle stagionie sulle attività locali assumerà un'im-portanza cruciale. Attualmente, ilpanorama del mercato al dettaglioamericano si basa su un massimo di13 eventi all'anno destinati a fare inmodo che il cliente ritorni al centrocommerciale.EducazioneI clienti vogliono imparare qualcosadi nuovo. Il nuovo cliente è un cliente"fai-da-te" e pronto alla sperimenta-zione. Vuole considerarvi il suoesperto locale che può insegnarglinuove abilità. Il vostro programma diformazione può diventare un nuovocentro di profitto per l'attività. Questaeducazione si può realizzare in nego-zio o anche altrove, utilizzando isocial media per consentire al clien-te di imparare da voi nel momentoche gli è più comodo.EspertoNel corso degli ultimi anni, il pano-rama del commercio al dettaglio siè affollato oltre misura, dato che cisono troppi dettaglianti che vendo-no la stessa cosa. I dettaglianti cheriescono a conquistare una posizio-ne di superiorità sono quelli che,agli occhi dei consumatori, diventa-no degli esperti. Nella vostra comu-nità c'è spazio per un solo espertodel vostro settore ed è proprio sulraggiungimento di questa posizioneagli occhi dei consumatori chedovete puntare.
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EvangelistaDovete diventare i sostenitori diquello che fate. I consumatori cer-cano dei leader appassionati: avetesì bisogno di un gruppo di personeentusiaste, ma come capogruppodovete essere l'Evangelista e ven-dere il messaggio al vostro gruppoe alla comunità. Dovete essere rico-nosciuti dai media come l'esperto,un esperto appassionato e in gradodi fornire nuove idee e soluzioni, ecomprendere le sfide portate dalconsumatore.EsperimentiNell'anno della "E", dovrete speri-mentare, provare cose nuove. Ilvecchio sistema non funzionerà;tutti noi dovremo trovare nuovimodi per fare ciò che facevamo disolito. I vincitori saranno aperti allasperimentazione e alla ricerca dimodalità di creazione di nuoveesperienze per il consumatore.EmozioneIn gennaio, William Taylor dellaHarvard Business School ha tenutouna conferenza presso l’ANLAClinic di Louisville, Kentucky; nelcorso della sua presentazione, hautilizzato diverse volte la parola"emozione". Ha parlato del fattoche l'emozione e il contatto socialecon i vostri pazienti è più importan-te del prezzo e che, per esserememorabili, avete bisogno diPassione + Emozione + Identità. Haanche detto che c'erano pocheaziende che dilettano il consumato-re e che i dettaglianti dovevanodiventare molto più emotivi nei con-fronti dei loro clienti se volevanosopravvivere all'Epoca degli sconvol-gimenti.
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1 State alla larga dagli articoli più costosi
2 Comodità nei giorni della settimana, esperienza nel fine settimana
3 Riordino dei social media come strumento di marketing
4 I video e le immagini come strumenti di marketing
5 Meno personale, ma migliore
6 Creare una rete con altri dettaglianti
7 La vostra comunità locale sarà il segreto
8 Flessibilità dei prezzi
9 Ricomparirà la stagionalità
10 Meno, ma migliori
L’elenco dei 10 cambiamenti del 2012.
Popai Italia è un’asso-ciazione senza fini dilucro che si dedica allosviluppo della cultura del retail inItalia. Con quasi 200 associati euna totale autonomia, Popai svi-luppa le sue attività all’interno diun network, che ha negli StatiUniti (il Paese in cui è nata nel1936) il suo centro propulsore. Popai è l'unica associazioneinterprofessionale e interculturalededicata al marketing-at-retail ed
“Il commercio alimenta una cultura e un'esteticapopolare”
Greenline: Popai si pone l'obiettivo di pro-muovere la cultura del punto vendita:come giudicate quella dei negozi specializ-zati italiani?Daniele Tirelli: Il commercio e soprat-tutto la sua espressione più rilevan-te, il punto di vendita, come luogo incui scatta il momento cruciale delcontatto tra insegna e cliente, evolve
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di Paolo Milani
Il nostro GruppoEditoriale si è associatoa Popai Italia perpromuovere la culturadel retail nel mercatodel giardinaggio. Ce ne parla il suopresidente, Daniele Tirelli.
Popai e Greenline insieme nella formazione
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trade mktgPopai
è un punto di osservazione unicosu tutto ciò che di interessantesta accadendo in ogni tipologia dipunto vendita nel mondo.Nello scorso febbraio Greenlinesi è associata a Popai Italia peravviare una stretta collaborazionefinalizzata alla realizzazione dicorsi di formazione dedicati alvisual merchandising e al depar-tment store.Ne abbiamo parlato con DanieleTirelli, presidente di Popai Italia.
Bentall
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giorno per giorno. Questa mutazione continua non è previ-sta da nessun manuale e da nessun piano. È un proces-so spontaneo che nasce da una sensibilità diffusa di deci-ne di migliaia di operatori che sperimentano senza treguagrandi piccoli artifizi per catturare l’attenzione di milioni diindividui sempre più distratti dalle sollecitazioni interneall’ambiente urbano. In Italia godiamo di un’innata creati-vità e soffriamo di un altrettanto cronica mancanza diorganizzazione e di metodo. Paradossalmente siamo unafonte di ispirazione di designer e merchandiser stranieriche traggono ispirazione dalle nostre città e paesi e realiz-zano altrove le loro soluzioni. Le ragioni sono molteplici etra esse una radicata avversione per il commercio delleamministrazioni pubbliche e della “cultura alta” di intellet-tuali e accademici. Il commercio alimenta una “cultura eun’estetica popolare” disdegnata dai grandi opinionisti. Alcontrario, i mercati e i luoghi di consumo sono stati sem-pre luoghi di grande creatività. Si dimentica che le cittàd’arte sono tali perché accanto a palazzi e monumenti cisono i vecchi fondaci dei mercanti. Dunque il rapporto conil punto di vendita nel nostro Paese resta eternamenteconflittuale.
Greenline: In effetti l'aumento della pressione concorrenzialedella GDO nei mercati del giardinaggio e del bricolage imponeuna maggiore professionalità e idee chiare da parte dei retailerspecializzati…Daniele Tirelli: Specializzarsi significa, in primo luogo,distinguersi immediatamente attraverso i meccanismi per-cettivi del potenziale cliente. In fondo per un negozio spe-
“IL GARDENING E L’ACQUISTO DI FIORI APPARTENGONOA QUELLA SFERA DI CONSUMI “EFFIMERI”E GRATIFICANTI CHE GLI STILI DI VITA “AFFLUENTI”INGLOBANO IN SÉ. IL NEO-ROMANTICISMO ECOLOGICOGENERA UN “EFFETTO ALONE” CHE SPINGE, CONMOTIVAZIONI DIVERSE, LE VARIE GENERAZIONIA RAPPORTARSI ALLA “NATURA” COLTIVANDO QUALCOSA”.Daniele Tirelli, presidente di Popai Italia
volta di gruppi stranieri dotati di unorganizzazione ferrea e ramificatae che godono delle enormi sinergieofferte dal mercato unico europeo.Per inciso vorrei sottolineare lapochezza demagogica dei cosiddet-ti farmer market italiani che sem-brano dimenticare che nella “fatto-ria di Nonna Papera” si coltivanoanche i fiori e non solo insalate epatate.
Greenline: Nei vostri corsi dedicate gran-de attenzione al visual merchandising: inche modo il visual può aiutare i punti ven-dita specializzati ad aumentare il sell out?Daniele Tirelli: Questi nostri corsisono i più facili da organizzare:basta divulgare ciò che osserviamoall’estero. Ancora una volta gli Usasono una miniera inesauribile dicasi destinati a un mercato didimensioni abnormi. Ma ci ispiria-mo anche a specifici esempi.Prendiamo ad esempio WestbornMarket, una catena di supermerca-ti di Detroit: al di là di un'esposi-zione che cattura il cliente sin dal-l’entrata, il segreto è nell’avere glispecialisti di reparto che a richiestapreparano ogni tipo di composizioneper ogni evento di una famiglia (coneventuale servizio a domicilio). Nonsolo ogni occasione celebrativa del-l’anno è motivo per spettacolarizzareil negozio con specifici allestimenti.Ma in altri casi potremmo aggiungerei corsi e l’organizzazione della “clini-ca delle piante” per rafforzare il lega-me “affettivo” con l’insegna.
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cializzato il problema resta quello diconvincere lo shopper in “a blink ofan eye” a entrare nel luogo d’acqui-sto. Attraverso la sua dotazione este-tica il punto di vendita deve enuncia-re la sua promessa, predisporre ilcliente alla ricerca di una delle tantesoluzioni possibili, rassicurarlo circal’esistenza di una risposta contenutanel suo assortimento e convincerloche ogni altro luogo sarebbe menosoddisfacente. Personalmente invitotutti gli amici italiani ad adottare lasfrontatezza di certi retailer america-ni che enunciano la loro missionesulle borsine della spesa: “renderedeludente la visita in ogni altra realtàconcorrente!”. Semplice no? Più diffi-cile a farsi, ma diversamente chespecialisti saremmo? Bricolage esoprattutto giardinaggio si prestanoad adottare questa missione.
Greenline: Pensando invece al mondodell'industria: come sta cambiando ilmodo di comunicare delle aziende nelpunto vendita? Daniele Tirelli: Rispondere, facendoriferimento al settore, presenta unproblema. Rispetto all’accademia delmarketing, nel mondo del largo con-sumo, le informazioni sono poche espesso di non buona qualità. La sen-sazione è che, in realtà, chi vi operagiustamente non ami neppure parlar-ne troppo. Quando i trend sono moltoeffervescenti non è saggio richiama-re l’attenzione di altri competitor. Daquel che dicono le ricerche ben fatte,si tratta di settori di spesa nei qualigli italiani stanno dedicando cifreinteressanti e in cui spenderannoancora di più similmente a quel cheavviene all’estero. Il gardening e l’ac-quisto di fiori appartengono a quellasfera di consumi “effimeri” e gratifi-canti che gli stili di vita “affluenti”inglobano in sé. Il neo-romanticismoecologico genera un “effetto alone”che spinge, con motivazioni diverse,le varie generazioni a rapportarsi alla“natura” coltivando qualcosa. I “rifugi” casalinghi si dotano sem-pre di più di piccole aree verdi incui collocare piccoli pratini, alberiin vaso, bonsai, piante ornamenta-li e finanche edibili proprio per ritro-vare un rapporto con un mondoormai incapsulato nelle rappresenta-zioni televisive HD.
Gli unici a non essersene accortisembrano essere i manager dellaGrande Distribuzione che snobbanoil reparto per concentrarsi ancora sudetersivi e pomodori in scatola. Unrecente viaggio in Minnesota eMichigan ci ha lasciato allibiti nel-l’osservare lo sviluppo del floral edel gardening nei supermercati.
Greenline: I garden center puntano moltosulla shopping experience: che prospetti-ve offre per la crescita e l'affermazionedei punti vendita specializzati?Daniele Tirelli: La presenza del gar-dening nei DIY e nelle (poche) grandisuperfici specializzate dimostraquanto detto prima. La tendenza ècosì forte che tutti riescono a cam-parci. Tuttavia ho un’assoluta cer-tezza: la specializzazione è alleporte e in due direzioni. La prima èquella dei garden center come luo-ghi che catturano emozionalmenteil cliente con il fascino polisensoria-le delle loro esposizioni, con ilrichiamo di un assortimento chesembra rendere facile ogni “avven-tura botanica”, con la sollecitazionedi promozioni intelligenti. La secon-da è quella dell’offerta di fiori reci-si e piante organizzata in catene infranchising e in logica discount. Ho potuto conoscere alcuni aspettidella “globalizzazione” dei mercatiflorovivaistici per capire comeun’ondata di modernità stia persommergere (se la legislazione loconsentirà) un settore della piccoladistribuzione tradizionale ormaianacronistico. Mi augurerei che iltutto non sia preda ancora una
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Premessa Esaminando i punti vendita presentinel mercato italiano emerge imme-diatamente la presenza di una casi-stica piuttosto variegata e poco coe-rente di punti vendita, floricolture egarden, multi merceologici, conreparto decor e/o zoogarden annes-so. Garden agricoli, garden che nonsi capisce, altri per metà agricoli eper metà commerciali e garden com-pletamente commerciali. Inoltre se -facendo del geomarketing - sovrappo-nessimo questi punti vendita allavalenza urbanistica dell’area dovesono collocati, potremmo riscontrare
un’ulteriore sorpresa dovuta all’in-coerenza fra la natura amministrativadella struttura di vendita (autorizza-zioni di cui dispone) e la naturaurbanistica del terreno. Ci sono per-sino garden agricoli su terreno com-merciale e ovviamente garden difatto solo commerciali come offertama di natura giuridica agricola posi-zionati su terreni agricoli o codifica-ti con destinazioni urbanistiche tal-volta bizzarre. Fare una fotografia della situazionenon si presenta facile e comporte-rebbe anche la rilevazione di unaserie di eccezioni e disposizioni origi-
La domanda di parten-za, da cui si originatutta la questione è laseguente: chi vende piante è un agri-coltore? Oppure: chi vende piante hadiritto a vedere salvaguardata la pro-pria natura agricola? É il prodotto chesi vende che fa l’agricoltore? Larisposta richiede un’analisi piuttostoarticolata e non priva di incongruen-ze e di aspetti non facilmente risolvi-bili. Provo ora a valutare lo stato del-l’arte considerando una visionegenerale, che mette sul piatto dellabilancia gli interessi di tutti e le limi-tazioni che la legge impone.
Qualche riflessionesulla situazioneitaliana. Contorta,carica di necessitàoggettive ma anchedi qualche interesseparticolare.
>> trade mktgnormative
di Paolo Montagnini
Agricolo o commerciale? C’è davvero un dilemma Shakespeariano?
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• costo dei terreni e delle strutturesensibilmente più contenuti. Si lotta per questo? Per avere delleagevolazioni senza le quali il contoeconomico sarebbe compromessose non insostenibile.
La riorganizzazione dei punti venditaDi fatto il problema riguarda in parti-colar modo tutte le attività che comela floricoltura non hanno più le condi-zioni strutturali ed economiche peroperare e che per evolversi a garden,visto come estensione dell’attivitàagricola, trovano serie difficoltà perle seguenti ragioni:• la struttura non è adeguabile allenecessità di sicurezza per il liberoservizio;• sotto il profilo urbanistico non esi-ste una legge che possa consentireattività commerciali su terreno agri-colo in assenza di specifiche variantiurbanistiche che allineino le istanzedel garden alle leggi sul commercioesistenti e che creino delle regolegenerali (valide per tutti);• manca una produzione che giustifi-chi l’esistenza dell’impresa agricola;• i ricavi non agricoli superano quelliagricoli non giustificando il titolo diIAP, titolo che dà diritto alla costitu-zione di una attività agricola.Il problema riguarda sia chi vuole tra-sformarsi e sia chi vuole realizzareuna nuova struttura partendo da IAP.
L’imprenditore agricoloIl fulcro della questione pare sia lafigura dell’imprenditore agricolo(vedere box).Il Codice ne stabilisce la natura ma,in pratica, quello che si verifica, èche: si può essere imprenditori agri-coli per diritto storico acquisito a suotempo senza averne più le caratteri-stiche, lo si può essere per attivitàagricole non connesse al gardening acui trasferire i diritti (non leciti) oppu-re anche per diritti (leciti) relativi adattività floricola esistente e connessasia di recente che di antico lignaggio.In ogni caso lo status di imprenditoreagricolo è il primo fondamentale pas-saggio per procedere alla realizzazio-ne di qualsiasi attività agricola. Chi loè storicamente ha dei vantaggi rispet-to al neofita proprio perché potrebbe,in assenza di verifiche, mantenere lo
status senza averne diritto mentre,per il neofita, il legislatore chiede pre-cise garanzie e una comprovata atti-vità di produzione e non di mera com-mercializzazione, con un attività edun reddito agrario prevalente. In que-sto contesto è auspicato anche dalmercato un allineamento dei diritti edei doveri. In ogni caso la figura del-l’imprenditore agricolo costituisce siail lasciapassare che la chiave di voltaper poter realizzare qualsiasi cosa inun area codificata come agricola. Lalinea di confine pare comunque dinon difficile comprensione: per fareun garden agricolo si deve possedereil titolo di IAP e quindi avere il 51%del proprio tempo ed il 51% del pro-prio reddito derivante dall’attivitàagricola diretta o connessa a quelladel garden (se si coltiva riso, peresempio non si dovrebbero acquisirediritti per fare un garden agricolo).Resta da vedere se è possibile (giuri-dicamente, perché previsto dal pianourbanistico) pensare ad attività pro-miscue, in parte agricole e in partecommerciali, che condividano lamedesima struttura di vendita.Pensare a un Agrigarden in presenzadi questi parametri e in presenza diuna variante urbanistica ad hoc èassolutamente possibile. Serve solotempo, investimenti e pazienza.
L’Italia conservativa e confusa: come fare?Un Agrigarden potrebbe avere anche2.000 o più mq di superficie di vendi-ta al dettaglio. Esistono esempi in talsenso, già approvati con delibereattuate e originariamente previstedalle amministrazioni in sede di reda-zione del PGT (Piano di Governo delTerritorio) o del PAT (Piano di AssettoTerritoriale). Qui, Regione perRegione o anche per Provincia, emer-ge l’Italia feudale con qualche varian-te interpretativa e differenti soluzionipossibili e oneri per l’imprenditore. Sotto il profilo urbanistico il puntovendita potrebbe essere una mediasuperficie distributiva (massimo2.500 mq di superficie commerciale)a cui integrare una parte agricola.Senza passare per la Conferenza deiServizi (organismo regionale) masolo se il PGT o il PAT sono già statiapprovati e attuati. Di norma sonorichiesti gli oneri di urbanizzazione
nali, con poche regole generali dispo-nibili per tutti (forse nessuna) applica-te con sistematicità e continuità.
Lo scenarioLa prospettiva corretta attraverso cuiguardare il problema va affrontataconsiderando tutte le variabili e tutti iportatori di interessi che gravitanoattorno al mondo del verde e dellepiante, per trovare una risposta chetenga in reale conto la complessità ele incoerenze dello scenario, nellasua completezza. Oggi, per esempio, vendono piante aldettaglio sia la floricoltura, esclusiva-mente e rigorosamente agricola esenza prodotti accessori, che l’iper-mercato. Questi due formati distribu-tivi tracciano i confini di un’area dovein mezzo ci sta di tutto. Le tipologiedistributive vanno poi messe in rela-zione con gli aspetti di natura giuridi-ca che riguardano la normativa: urba-nistica, fiscale, ambientale e quellaconnessa alla sicurezza della struttu-ra. Anche qui ogni imprenditore deveoperare con pari doveri e diritti. Lamulticanalità (altri canali che vendo-no piante) e la presenza di gardencenter commerciali rappresenta unulteriore momento di riflessione.
Perche agricolo?Fermo restando che servirebbe unamirata specializzazione sia per pro-durre che per vendere al dettaglio,restano da definire con precisione iconfini dell’ambito agricolo oggi piut-tosto indefiniti. Sembra che l’ipotesimaggiormente condivisa sia ricono-scere la qualifica agricola purché ilreddito sia di natura agricola al 51%e non derivante da altre attività nonconnesse alla attività primaria di pro-duttore di piante.Le agevolazioni di base non sonopoca cosa: • I’agricoltore se iscritto all’INPS hauna imposta catastale dell’1% nel-l’acquisto di terreni, imposta di regi-stro e ipotecaria in misura fissa, eonorari notarili ridotti alla metà;• se non iscritto all’INPS l’impostacatastale di registrazione dell’8% sulvalore dei terreni in acquisto;• l’esonero dal pagamento deglioneri di urbanizzazione;• in caso di esproprio, ha diritto aun’indennità aggiuntiva;
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sulla parte commerciale, anche condelle convenzioni specifiche conl’amministrazione. Al terreno viene talvolta assegnatauna destinazione con vocazione com-merciale specifica e alla norma pos-sono accedere tutti gli imprenditoriche nel Comune volessero persegui-re un analogo progetto.La materia è complessa e ahimèpoco coerente: infatti in qualchecaso c’è tolleranza per la realizzazio-ne delle strutture. Non viene quindirichiesta l’applicazione della L.10 edei successivi decreti integrativi(tutela ambientale e risparmio ener-getico), così come sulla statica cisono delle tolleranze (carico neveinferiore). Ci sono quindi le eccezionidel caso che diventano di difficileindividuazione. In altri casi, anchenella parte agricola, poiché accoglieclienti a libero servizio, si deve inve-ce operare, relativamente alla sicu-rezza, come se si trattasse di unastruttura commerciale in ferro/vetrosenza pagare però gli oneri di urba-nizzazione.La normativa interviene anche perparcheggi, gli accessi, l’illuminazioneed il ciclo logistico ma il discorsodiverrebbe troppo lungo.Se invece non si è imprenditore agri-colo tutto decade. Si deve operarecome commerciale puro, realizzandouna struttura messa a norma, sonodovuti gli oneri di urbanizzazione e laconseguente tassazione annualelegata a Irap, Ici e Tarsu. Fiscalmenteentrambe le strutture vanno a costi ericavi, fatta eccezione per la compo-nente agraria nel caso di IAP.Il nostro Studio progetta punti vendi-ta e non solo garden, in tutta Italia:in base all’esperienza ma anche allavisione che ho avuto modo di racco-gliere da molti funzionari sia comuna-li sia regionali e provinciali, emergeche pochi siano ormai i gradi di liber-tà per i nuovi punti vendita e diventa-re IAP è talvolta difficile per la pre-senza di puntuali verifiche. É peròimportante operare bene e mi premedare indicazioni sui passi che unimprenditore dovrebbe fare pergarantirsi una sicurezza di salvaguar-dia degli investimenti e quindi poteroperare nel rispetto delle regole perevitare di vedere compromessa lapropria attività e quindi il proprio inve-
trade mktg
La definizione di imprenditore agricolo. (IAP)Il Codice Civile italiano definisce la figura di imprenditore agricolo all'articolo 2135:
“È imprenditore agricolo colui che esercita un'attività diretta alla coltivazione del
fondo, alla silvicoltura, all'allevamento di animali e attività connesse. Si reputano
connesse le attività dirette alla trasformazione o all'alienazione dei prodotti
agricoli, quando rientrano nell'esercizio normale dell'agricoltura”.
Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di animali si
intendono le attività dirette alla cura ed allo sviluppo di un ciclo biologico o di una
fase necessaria del ciclo stesso, di carattere vegetale o animale, che utilizzano o
possono utilizzare il fondo, il bosco o le acque dolci salmastre o marine e che
dedichi alle attività agricole, direttamente o in qualità di socio di società, almeno il
cinquanta per cento del proprio tempo di lavoro complessivo e che ricavi dalle
attività medesime almeno il cinquanta per cento del proprio reddito globale da
lavoro. Al fine di creare una comune cornice di applicazione della normativa a livello
regionale, con nota del 23 novembre 2005 sono state rese note indicazioni
operative per il riconoscimento della qualifica di imprenditore agricolo
professionale che possono differire leggermente regione per regione.
Novità introdotte dal D.lgs 228/2001
La distinzione tra attività agricole propriamente dette e attività connesse
all'attività agricola è stata mantenuta anche dopo la riforma del 2001. Viene
chiarito che si può avere attività agricola anche prescindendo dalle attività di cura e
sviluppo di un ciclo biologico o di una sua fase necessaria (animale o vegetale),
direttamente legate al fondo, al bosco, alle acque dolci, salmastre o marine. Questo
significa che la cura e lo sviluppo del ciclo biologico o di una sua fase necessaria
(animale o vegetale), che è l’essenza della attività agricola, può essere sganciato
dallo sfruttamento del fondo, bosco o dalle acque. Rientrano quindi fra le attività
agricole anche l'orticoltura, la floricoltura, l'allevamento di animali in batteria,
l’allevamento di cavalli o animali da pelliccia, l'attività cinotecnica, l'acquacoltura. Il
termine bestiame del vecchio art. 2135 che è direttamente legato alla terra è stato
sostituito con il concetto di animali molto più flessibile e non direttamente legato
alla terra.
Attività connesse all' attività agricola
Il nuovo art. 2135 (terzo co.) amplia la categoria di attività agricole per connessione
includendovi attività che hanno carattere commerciale oggettivo e che quindi
dovrebbero essere attività commerciali ex art. 2195. Tali attività sono (art. 2135
terzo co.):
> le attività esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla
manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e
valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente da una attività agricola;
> le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l’utilizzazione
prevalente di attrezzature o risorse dell’azienda normalmente impiegate
nell’attività agricola esercitata, comprese le attività di valorizzazione del territorio
e del patrimonio rurale e forestale e l’agriturismo.
Al fine della identificazione di attività connesse è quindi necessaria la
contemporanea presenza di due condizioni o requisiti:
stimento o patrimonio. Occorre rilevare che: • l’antico adagio “prima poi, di fronte al fatto compiuto,tutto si sistema” è perseguibile con sempre maggiori dif-ficoltà. Per i limiti di legge e per l’attenzione posta dalleamministrazioni;• la disinformazione potrebbe costare molto. Meglio pro-cedere con i piedi di piombo evitando di seguire chimerenon più raggiungibili. Per salvaguardare gli investimenti;• si deve però trovare una strada per proteggere e pergarantire un futuro a tutte le strutture storiche che da flo-ricoltura sono diventate garden multi merceologici e a cuioccorre garantire una continuità operativa nel “rispettodelle disposizioni”.
Dura lex sed lexPurtroppo ci troviamo di fronte a un’Italia Feudale, doveogni area geografica, di norma il Comune, ha avuto mododi applicare regole proprie, valide nel locale, non trasfe-ribili, che danno origine a diritti (anche privilegi) diversi.In pratica due punti vendita che operano nel medesimobacino ma appartenenti a due differenti Comuni godreb-bero di diritti o benefici dissimili con una situazione com-petitiva completamente sfalsata per cause di origineamministrativa, burocratica e urbanistica. Due pesi edue misure. Sono però cambiati i tempi e la presa di coscienza degliamministratori pubblici ma anche del “fisco” è aumenta-ta. Il confine fra agricolo e commerciale sarà sempre piùnetto. La congiuntura economica ha anche favorito, percerti versi, l’accentuarsi della competitività e delle proble-matiche amministrative e la multicanalità ha portato aoperare verso la ricerca di uno scenario competitivo chegarantisse uguali diritti e doveri per tutti, applicando delleregole generali sulla base delle leggi esistenti.Regole peraltro non ancora completamente chiare e defi-nite e di certo non applicabili a tutti i casi. Di fatto l’am-bito legislativo è sempre più ristretto, con sensibili diffe-renze da Regione a Regione ma sarà sempre meno pos-sibile trovare scorciatoie.Per questa ragione serve chiarezza e un fronte compatto,considerando che il garden non gioca solo e che devecondividere le regole con un mercato, sempre più agguer-rito e attento.
> chi esercita attività connesse deve già essere imprenditore
agricolo, ossia svolgere quelle attività agricole previste al primo
comma dell'art. 2135 (è imprenditore commerciale chi produce
vino con uva altrui).
> l’attività connessa deve essere coerente con l’attività
essenziale (produzione vino sulla base dell’uva proveniente dal
proprio fondo e non produzione di vino se si è allevatori di
mucche).
E' tuttavia considerata attività connessa, ad esempio, l'acquisto
di uva da vinificare se si è già produttori di uva per aumentare il
quantitativo di vino se il proprio mercato lo richiede oppure
direttamente l'acquisto di vino purché la quantità acquistata non
superi la quantità prodotta dalla propria azienda.
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La trasformazione avve-nuta negli ultimi anniper quanto riguardal’esposizione del verde vivo ha riguar-dato essenzialmente il modo di pre-sentare la merce, affiancando ai pac-kaging dei prodotti della distribuzionecommerciale un vero e proprio “pac-kaging verde” realizzato per mezzodell’etichetta e dei supporti per lacomunicazione in-store (espositori,etichette da scaffale, ecc.). Sia per ilproduttore che per il rivenditore, damero accessorio per la riconoscibilitàdel prezzo del prodotto, l’etichetta haassunto sempre più una valenzainformativa e comunicativa della refe-renza stessa. Informativa perché leetichette apposte sui prodottimostrano sempre più, in particolareper quanto attiene al prodotto vivo, lenozioni sulla cura e manutenzione.Dal punto di vista comunicativo le eti-chette contengono una grafica dirichiamo, che insieme al logo azien-dale, diventano vero e proprio packa-ging del prodotto. Questo è statopossibile soprattutto grazie alla tec-nologia che, a costi contenuti, hareso possibile un sistema di esposi-zione dei prodotti a colori graficamen-te attraente. Infatti alla tradizionalestampa a trasferimento termico, siaffianca con maggior frequenza latecnologia di stampa laser a coloriche consente la produzione di eti-chette di formati diversi, dai semplicisupporti per i vasi fino agli striscioniper la comunicazione nel punto ven-dita. Malgrado le esigenze di stampadi un produttore differiscono dalrivenditore, la valenza informativarimane un punto in comune. La diffu-sione dei dispositivi IT di nuova gene-
razione come lo smartphone e itablet hanno l’effetto di affiancare aicontenuti tradizionali anche contenu-ti digitali, come ad esempio l’introdu-zione dei codici QR, che possonoessere letti da questi dispositivi por-tatili. Identificando la tipologia diazienda in base alla sua collocazioneall’interno della filiera, e poi in basealle esigenze di packaging, cerchia-mo di capire in quali ambiti di appli-cazione l’etichettatura diventa unvero punto di forza per dare valorealle referenze trattate, impiegando ipiù recenti sistemi di codifica delleinformazioni, adatti per la lettura coni dispositivi smartphone.
L’etichetta per il vivaioL’etichetta per il vivaista produttoredeve rispondere in primo luogo a duerequisiti informativi fondamentali: ilprimo attiene alle informazioni relati-ve alla gestione dell’articolo all’inter-no del gestionale aziendale. Pertantosi evidenzieranno i dati relativi alladescrizione, al prezzo e al codice abarre, elemento indispensabile per lariconoscibilità della partita o lotto diproduzione. In secondo luogo vengo-no esposte le informazioni, ovenecessarie, relative alle normativevigenti che regolano gli adeguamentifitosanitari per la tracciabilità del pro-dotto. Per la realizzazione di etichet-te, riportanti le notizie sopra espo-ste, è sufficiente impiegare un siste-ma di etichettatura indelebile a tra-sferimento termico monocolore. Conl’avvento della tecnologia laser acolori a costi contenuti si è visto ungraduale inserimento della fotografiache rappresenta il prodotto.Quest’innovazione ha risposto da un
L’identità nazionalesull’etichetta
>> trade mktgetichette
L’etichetta e il packaging deiprodotti rappresentanol’identità delcontenuto interno che vuole informare il cliente su ciò cheacquista, esplicitando i valori-promessa di una marca. I puntivendita, nel corso degli anni, hannomodificatoprofondamente il modo di esporre i propri prodotti conparticolare riferimentoal prodotto verde vivo.
lato all’esigenza di completare il pac-kaging del prodotto, soprattuttoquando la pianta non è ancora fioritao è ancora nella fase di crescita, dal-l’altro ha permesso di competere suimercati internazionali dove già datempo l’etichetta corredata dallafotografia della pianta ha assunto uncarattere discriminatorio nella fased’acquisto del cliente. L’avvento del-l’etichettatura a colori ha rappresen-tato, e rappresenta tutt’oggi, un gran-de elemento di flessibilità per il vivai-
di Cristian Pisoni
pronte, in quanto realizzate da azien-de esterne con metodi tipografici, oraè sufficiente dotarsi di una stampan-te laser a colori e del materiale dastampare per realizzare etichetteistantanee.
L’etichetta per il garden All’interno del punto vendita l’eti-chetta assume un ruolo centrale nel-l’esposizione dei prodotti, in quantooltre a contenere le informazionirelative alla riconoscibilità da partedel software gestionale, prezzo, codi-ce a barre, ecc., diventa il veicolo dicomunicazione e di immagine dell’in-segna stessa. Innanzitutto è benedistinguere tra i prodotti “commercia-li” che stanziano nel punto venditagià con il loro packaging, e i prodottivivi: le piante e i fiori. All’interno diquest’ultima categoria si può fareun’ulteriore distinzione tra le referen-ze stagionali, ciclamini, primule,gerani, ecc., e tutti gli altri. Per quan-to concerne i prodotti commerciali,essi sono già forniti di etichette e, alpiù, è possibile creare delle etichetteda apporre sui display degli scaffali odei fogli da mettere negli appositiespositori che presentano la promo-zione di turno. Se consideriamo ilprodotto vivo, invece, ci accorgiamoche l’etichetta ha una valenza diimmagine molto importante. I prodot-ti stagionali difficilmente vengono eti-chettati, poiché il loro valore unitarionon giustifica l’impiego dell’etichet-ta, però è possibile realizzare deisupporti di dimensioni maggioricome i fogli A4 o A5 da esporredavanti al bancale o carrello cheospita tali merceologie. Su tali sup-
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porti sarà possibile creare la vestedel prodotto con tanto di logo dell’in-segna ed elementi cromatici differen-ti per identificare i dati esposti. Inquesto caso grande spazio può esse-re impiegato per la creazione di notecolturali ben evidenziate con le qualeil cliente può farsi un’idea più speci-fica del prodotto che sta acquistan-do. In particolare su questi supportiè possibile impiegare i codici QR che,potendo contenere fino a 1.415caratteri per pollice, diventano parteintegrante di un’etichetta, di unascheda botanica, di un cartellone,rendendo possibile la fruizione dicontenuti corposi ed eventuali riman-di al sito web del punto vendita perapprofondimenti. Per tutte le altrereferenze dove l’etichetta vieneapposta su ciascuna unità è possibi-le realizzare il packaging del prodottostesso, esponendo sull’etichetta leinformazioni rilevanti attraverso unapersonalizzazione estrema che com-prende logo, simbologie per la manu-tenzione, prezzi promozionali, codicea barre e tutto ciò che rende vera-mente quella pianta unica rispettoalle altre. Anche su questi supporti lapresenza del codice QR può rimanda-re efficacemente, ad esempio, ad unvideo dimostrativo del prodotto. Lapresenza di un corpo informativo benesposto graficamente modifica lapercezione d’acquisto del cliente checompra, ad esempio, proprio quel-l’anthurium e non un anthurium qual-siasi. Per le esposizioni che coinvol-gono aree molto ampie oppure soloper comunicare informazioni allaclientela in merito a promozioni oaltre comunicazioni importati è pos-sibile realizzare degli striscioni inmateriale plastico di dimensioni adesempio di 100x21cm. Questo tipodi etichettatura ha il vantaggio diessere indelebile proprio per il fattoche i supporti sono in materiale pla-stico e rappresenta il completamen-to del prodotto, dando un valoreaggiunto allo stesso, posizionando lereferenze del centro di giardinaggiocome prodotti di marca per attrarreun consumatore richiamato da un’of-ferta sempre più variegata e dandoallo stesso la possibilità di fruire dicontenuti specifici, utilizzando il pro-prio smartphone con approfondimen-ti anche dopo la fase di acquisto.
sta produttore che deve servire unavarietà eterogenea di clienti, dal gar-den center al gruppo d’acquisto ealla grande distribuzione. Infatti, diffi-cilmente il produttore può generareun’etichetta standard, molto spessodeve crearla in base alle esigenze delcliente che può richiedere talvolta lapresenza o l’assenza del logo azien-dale, l’esposizione o l’assenza delprezzo, e via dicendo. E mentre untempo era necessario avere una“scorta” di etichette con la foto già
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- un oggetto da "appassionati" (perchi dedica tempo alla cura alla manu-tenzione per avere un prodotto invi-diabile);- un oggetto d'arredamento (per chidesidera dare vita ad una zona dellacasa ed utilizza la pianta esattamen-te come un soprammobile);- un oggetto di design (per chi acqui-sta la pianta e il suo complementocome punto focale di una stanza e neattribuisce un'importanza estetica edecorativa fondamentale);- un prodotto dalle proprietà benefi-che (per coloro che si circondano dipiante per le loro proprietà di regola-re l'umidità dell'aria, di assorbire irumori e l'anidride carbonica, di pro-durre ossigeno) e altro ancora.
Un solo prodotto e prezzi diversiÈ davvero interessante analizzarecome lo stesso prodotto sia visto in
di Valentina Bonadeo
La pianta ha grandeattrattiva verso il consu-matore. Nei garden centerè la protagonista, ha un'importanzafondamentale e le si dedica uno spa-zio predominante costruendole attor-no un universo merceologico comple-mentare e affine.La pianta in se è un prodotto vendu-to in molti punti vendita, di diversanatura non necessariamente specia-listici. Probabilmente non esiste unprodotto la cui vendita è gestita darealtà commerciali di natura piùdiversa (pensiamo ai distributoriautomatici di mazzi preconfezionatinegli aeroporti, nelle stazioni, negliospedali etc).Questo perché è un prodotto estre-mamente versatile che si presta adessere:- un oggetto funzionale (per chi vuoleriempire un vaso vuoto o uno spazioin giardino);
trade mktg
Oggi il verde invadel'arredamento, la moda e il design,diventando elemento perattrarre il consumatore.Non lasciamoci sfuggirele nuove idee verdi.
La pianta diventadesign
>>tendenze
maniera completamente differente aseconda del luogo di vendita e dallatipologia di consumatore che loapproccia. Questo apre la strada adalcuni ragionamenti che potrebberoessere d'aiuto a coloro che hanno ungarden center e desiderano capirecome vendere meglio.Mi è capitato più volte che un clientechiedesse come è possibile che alcu-ni punti vendita riescano a tenereprezzi più alti. Uno in particolare mi hafatto l'esempio di un negozietto apochi chilometri di distanza che ven-deva piccole composizioni in vasi diceramica a un prezzo decisamentesuperiore a quello che avrebbe potutofare lui. Dalla visita di questo puntovendita è stato abbastanza chiaro delperché della differenza di prezzo. Ilprodotto in se era differente ed il tar-get di riferimento altrettanto:- la pianta non è venduta come pro-dotto da giardinaggio ma come
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una quota che ripaghi la realizzazionee la competenza.Una pianta in un vaso non è solo unapianta in un vaso. Il valore di unoggetto in vendita va oltre la som-matoria del valore economico diogni singolo componente. Se cosìfosse la creatività, l'idea ed il lavo-ro non avrebbero nessun valoremonetizzabile.
Aggiungere valorePer riuscire a dare valore al prodottoci vuole tempo e competenza. È piùsemplice curare la presentazione, lecomposizioni e gli allestimenti in luo-ghi di ridotte dimensioni piuttostoche in grandi punti vendita perché,se lo spazio non è molto, è automa-tico voler superare il limite dimensio-nale con un appeal e un'accuratezzaespositiva particolare. Ma il puntochiave è capire quale identità voglia-mo avere e a quali clienti vogliamovendere. Il piccolo punto vendita dicui abbiamo parlato prima non si col-loca come un punto vendita garden,piuttosto come negozio decor.Sostanzialmente i prodotti vendutipotrebbero essere gli stessi di ungarden, ma il target di riferimento el'identità sono completamente diffe-renti. La convenienza, la varietà e laconsulenza specializzata per la curae il mantenimento della pianta non èneanche ricercata dal cliente, chetrova soddisfazione nel trovare idee,soluzioni creative e uniche.
Vedere per comprareDare al cliente un "pacchetto" pre-confezionato è una prassi semprepiù consolidata. Lo vediamo in moltipunti vendita, soprattutto d'arreda-mento; gli allestimenti sono un sus-seguirsi di stanze arredate e ambien-tate come se fossero realmenteambienti di una casa "vera" con sup-pellettili, utensili e quant'altro. Stadiventando nella norma fare dei prez-zi a camera, senza mettere in eviden-za il costo di ogni singolo pezzo. Ilcliente è facilitato da questa metodo-logia perché ha già soluzioni chenella maggioranza dei casi nonsarebbe in grado di comporsi autono-mamente, perché avrebbe difficoltàa ricrearsi un'immagine complessivadei numerosi prodotti di suo gusto.Si compra una camera nuova più che
oggetto decorativo;- l'allestimento è funzionale allamiglior resa possibile del prodotto;- le composizioni, se pur di ridottedimensioni, sono ambientate inmodo tale da avere una vita propria eun'estetica coinvolgente. Non si per-cepisce il prodotto come pianta piut-tosto come prodotto di design;- L'associazione con altre merceolo-gie tipicamente da decorazione iden-tifica il prodotto pianta come unoggetto bello, ricercato, adatto adessere un'idea regalo raffinata;- le numerose composizioni, (anchese piccole per lo spazio a disposizio-ne), non sono solamente una sempli-ce esposizione della pianta con il suocomplemento, ma sono il collega-mento armonico fra più prodotti unitida un packaging attraente;Il risultato di tutto questo è la possi-bilità di inserire all'interno del prezzodi ogni singolo componente, anche
Nel 2011 si è svolta
la prima edizione
di Natural Born
Object Design
Award (Green Line
è stato media partner
dell'iniziativa), un concorso
internazionale che ha avuto
l'intento di promuovere l'utilizzo di
elementi vegetali all'interno della
casa con applicazione ad oggetti
d'uso. È una felice unione fra
quello che è il mondo del design e
la floricoltura ed una buona idea
per dare uno slancio di creatività a
questo settore.
Vegetecture è una parola nata per
identificare l'unione fra il mondo
dell'architettura e il mondo
"vegetale", che punta a sdoganare
l'utilizzo classico delle piante e
promuoverne l'utilizzo creativo e
inusuale. È anche il titolo di un
testo che raccoglie molte
realizzazioni basate sull'idea di
foresta-città.
Da morto ad orto è il titolo di un
evento e di una linea di oggetti in
disuso riqualificati con elementi
vegetali (o meglio, vengono
sponsorizzati simpaticamente
come "oggetti colonizzati dalle
piante").
una serie di arredi e più si è bravi a dare carattere e stilealla messa in scena e più si vende. È un concetto utilizza-to da tutti coloro che vendono prodotti, soprattutto di altagamma, perché è ormai indispensabile, per battere la con-correnza e acquisire nuova clientela, non solo essere piùbravi ma (soprattutto) sembrare più bravi. Dare qualcosain più in un'epoca dove nulla è più necessario e dove sipuò acquistare con un clic comodamente da casa, vuoldire far percepire qualcosa che va oltre il valore intrinsecodel prodotto.
Invasioni verdiMai come in questi ultimi periodi è evidente come trasver-salmente per ogni settore il verde è un elemento partico-larmente apprezzato. Lo si denota dalle numerose campa-gne pubblicitarie che hanno all'interno un elemento verdeo dagli articoli e dai servizi giornalistici che sviluppanoquesto tema.Il verde invade l'arredamento, la moda, il design e diventaun elemento per attrarre.È interessante analizzare come il verde è visto da altriocchi, da chi non è del settore e può permettersi di veder-lo come un gioco, come un elemento decorativo come unaltro. In quest'ottica si perde totalmente quelle che sonole debolezze di un prodotto stagionale che acquista senso365 giorni l'anno.Le piante entrano prepotentemente come elementi di carat-terizzazione nell'arredo di ambienti domestici e non, diven-tano elementi fondamentali per le loro proprietà estetiche.Vediamo come sono inseriti in pareti divisorie, come arre-dano una cucina, come scendono da lucernari quasi fosse-ro tessuti, come si arrampicano per creare "muri verdi".
La terza dimensioneL'utilizzo di elementi vegetali può assumere grande carat-tere grazie all'utilizzo creativo degli elementi.L'idea è quella di uscire dagli schemi e guardare oltre aquello che è all'utilizzo classico. Nelle riviste che trattanoarredamento e design gli spunti sono molteplici. Si vedo-no, per esempio, pareti divisorie fra l'ambiente della cuci-na e la sala da pranzo realizzati con strutture lignee moltopulite utilizzate per appendere semplici vasi di erbe aroma-tiche. Oltre ad essere una combinazione di grande impat-to visivo, si unisce la comodità di avere a portata di manoquello che serve per cucinare. Estetica e funzionalità sifondono dando un valore al prodotto-pianta che singolar-mente non avrebbe.Con questa idea si potrebbero creare molte versioni di divi-sori all'interno degli ambienti, utilizzando sempre la pian-ta come elemento decorativo e come giardino verticale.Il concetto da cui partire è che lo spazio che abbiamo adisposizione è tridimensionale e le possibilità di arredo inquest'ottica sono molteplici. La pianta è un "oggetto vivo",che si adatta e si integra nei diversi ambienti, muta e sitrasforma rinnovandosi continuamente. E' per questo chenon stanca mai!Chi possiede un'attività basata sulla vendita di piantedeve necessariamente provare a dare soluzioni nuove allaclientela, dare spunti inusuali e creativi per rendere il pro-prio prodotto "di valore".
Molti garden centerinvestono la maggiorparte del loro budget incomunicazione pubblicitaria (quoti-diani, radio e televisioni locali) alloscopo di segnalare il loro punto ven-dita e far affluire i clienti. Spessol’investimento nella comunicazionesi ferma alle pianificazioni pubblici-tarie, pensando che riuscire a por-tare il cliente all’interno del negozio
sia l’unico obiettivo.Invece è proprio in queldelicato momento che sideve conquistare la stimae fiducia.Se la comunicazione pub-blicitaria non viene coordi-nata con una comunica-zione nel punto vendita, sirischia di acquisire eimmediatamente perderenuovi clienti.Specialmente la venditadi piante, è un settore nelquale il cliente si aspettaun’elevata specializzazio-ne e competenza ed èpoco disposto a perdona-re eventuali carenze.
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Spesso le piante, i prodotti e lo stessogarden center non sono “vestiti”, cioè non raccontano nulla al consumatoreche le osserva. Per prima cosa è necessario occuparsidella comunicazione interna al puntovendita. Ecco gli errori da evitare.
Un’etichetta sbiadita e scarna di informazioni (come quella a sinistra) non invoglia
l’acquisto. Talvolta i garden center sono vittime involontarie del cattivo servizio di alcuni
produttori che forniscono piante già etichettate, pensando solo al loro costo e non alla
durata e resa.
a cura di Florinfo Academy
trade mktgcomunicazione nel pdv
Quale compreresti?
Le piante “parlano”
Le piante che “parlano”
si vendono di più
Eppure non è difficile trovare garden center in cui le piante sono espostecome in un “deposito”, senza alcuna informazione sul prodotto e con ilprezzo scritto a mano. Piccoli particolari che non depongono a favoredella professionalità del punto vendita, proprio nel reparto in cui dovreb-be eccellere.Nella serra è indispensabile una comunicazione di reparto (aromatiche,fiorite, eccetera) per orientare il cliente e una comunicazione di banca-le e per illustrare al meglio le caratteristiche delle piante.Sulle piante, infine, il cliente si aspetta di trovare:• il nome botanico e comune,• le principali caratteristiche: colore, periodi fioritura, esposizione, irri-gazione, ecc.,• foto della pianta nel miglior habitus stagionale,• possibilità di impiego,• prezzi esposti chiaramente.La foto della pianta è particolarmente necessaria per le piante da viva-io, per spiegare al consumatore come diventerà la pianta nel suo giardi-no e in che modo fiorirà.Per migliorare il sell out, le piante devono essere spiegate e raccontateal cliente; d’altronde potreste immagine il repar to televisori diMediaWorld senza le schede prodotto a cui tutti siamo abituati?
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I prossimi corsi Academy
Sessione Primaverile: > 9 e 16 Marzo 2012PROGETTAZIONE DEL VERDE- 1° LivelloLe basi della progettazione Fotografica
Sessione Estiva:> 15 e 29 Giugno - 6 e 27 Luglio2012PROGETTAZIONE DEL VERDE- 1° LivelloLe basi della progettazione Fotografica
> 22 Giugno 2012 - 20 LuglioPROGETTAZIONE DEL VERDE - 2° LivelloLa progettazione planimetrica
> Giugno - Luglio ARTE DEL VERDE Elementi di base per la progettazionedei giardini In collaborazione con MasterPaesaggismo dell’Università di Firenze
> 21 Giugno 2012 - 19 LuglioARTE DELLA VENDITACome “Vendere un Giardino” - incollaborazione con “LIFE” corsi diformazione commerciale.Sul prossimo numero:
“Qr-code: il nuovo strumento di Easy Marketing.”
É importante una buona cartellonistica per orientare il cliente nelle serre e nel vivaio. La stessa cura deve essere dedicata alla comunicazione sui bancali e sulle singole piante.
Orientare il cliente
1) I prodotti sono esposti comein un deposito, non presentanoindicazioni del nome, dellecaratteristichebotanico/ornamentali, néindicazioni sul loro possibileutilizzo.
2) L’etichettatura delle pianteè effettuata con materiali discarsa qualità, tali dadeteriorarsi rapidamente,danneggiando l’immagine delprodotto.
3) L’utilizzo delle immaginifotografiche sia nellacartellonistica sianell’etichettatura è pressochéassente. Uno degli elementi cui laclientela è più sensibile nonviene utilizzato: è come sevolessimo vendere deitelevisori tenendoli spenti!
Gli errori frequenti
Secondo voi quale di questi due bancali ha maggiori possibilità di svilupparemaggiori vendite?
Chi ruota di piu’?
Il compito del visual èvalorizzare al meglio iprodotti in vendita con lacreazione di una scenografia, di unvero e proprio set per l'immagina-zione dei clienti.Molto spesso, per presentare ilprodotto attraverso la realizzazionedi ambientazioni dal forte impattovisivo, è necessario introdurre ele-menti di stupore, divertimento o,
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a cura di Dettagli
Home decor:
il vintage entra in scena
La combinazione di oggetti e stili diversi.Uno spazio commerciale deve esseresvincolato da logiche produttive e da interessi di parte che porterebberosolo ad un risultato finale negativo
trade mktgvisual merchandising
come in questo caso, di memoria.Oggi l'utilizzo di oggetti vintage pre-vale maggiormente nelle vetrine eall'interno dei negozi di abbiglia-mento e in qualche gioielleria mapossono essere inseriti in moltealtre differenti realtà commerciali.Il vintage ha una grandissima forzaevocativa e si presta molto bene algioco psicologico del visual; cose esituazioni evocano ricordi e, soprat-
tutto, sono capaci di far scattareuna sorta d'identificazione con anniirripetibili, che anche chi non era natoal tempo considera mitici.Qualche esempio di oggetti vintage dicui avvalersi per realizzare splendidecoreografie nel reparto home decor oda esporre in vetrina? Bauli, poltrone,lampade, cornici, dischi in vinile dautilizzare come decorazione, flipper,calcetti ed altro ancora.
zione di fiori artificiali, mobili, com-plementi ed oggettistica casa, hasaputo sfruttare al massimo que-sta tendenza recuperando pezzivintage ed integrandoli nel proprioshow room offrendo, inoltre, l'op-portunità ai clienti di acquistarequalche oggetto da destinare alproprio punto vendita.Di sicuro impatto è l'esposizione divasi di fiori dai molteplici colori nelvecchio scaffale industriale com-pletamente ristrutturato.Nella foto sulla pagina seguentepossiamo vedere alcuni oggettirecuperati come la lampada asospensione in ferro, dipinta nellamedesima tonalità dei fiori e del-l’armadio, il vecchio telefono eduna macchina fotografica.Molto scenografico anche l'angoloillustrato nella foto a destra dovetroviamo fiori artificiali combinaticon alcuni pezzi vintage come unavecchia bilancia, un orologio a pen-dolo ed una scala in legno appesaalla parete che fa da supporto aifascioni di lavanda.Nella prima pagina, la zona "vetri-na" dello show room di La Fabbricadel Verde, allestita sempre conmolta cura a seconda della stagio-
Pensando ad una casa si finisce spesso con l'escluderedelle scelte "esagerate" ma in una vetrina o all'interno diun negozio non di rado accade esattamente il contrario.Anche gli utensili old style hanno una notevole resa esposi-tiva, e lo stesso si può dire per gli scenari domestici ripro-dotti, in particolare le ambientazioni create con le cucinedegli anni Cinquanta.Oggi il vintage è la tendenza del momento, lo si vede anchenelle riviste specializzate sulla casa ed è un'ottima ideacreativa per la personalizzazione del proprio punto vendita.
Vintage è belloIn Italia sono presenti diverse realtà che si occupano di for-nire a noleggio moltissimi oggetti vintage-retrò per partico-lari allestimenti di vetrine, stand, set cinematografici, spotpubblicitari, servizi fotografici, eventi e altro ancora. È pos-sibile trovare pezzi di ogni genere ed epoca come registra-tori di cassa, televisori anni ’50-’60, radio marelli, frigococa-cola, flipper e jukebox, oltre naturalmente ad un’am-pia scelta di lampade, mobili e oggettistica varia. La Fabbrica del Verde, azienda leader nella commercializza-
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trade mktg
nalità, dove si mescolano con grande naturalezza fioriar tificiali, oggettistica, mobili e complementi dal gustocountry e alcuni pezzi vintage.Il tavolo bianco in stile country è abbinato a sedierosse in ferro di provenienza francese e ad un armadiovintage in ferro blu, sempre francese. Completano l’al-lestimento alcuni bauli originali, un vecchio ventilatoreed uno splendido mazzo di fiori blu che richiama latonalità dell’armadio.I bauli presenti in questa ambientazione sono sicura-mente dei pezzi vintage interessanti per un negozio inquanto utilizzabili per l'esposizione del tessile arredo.Tutte queste immagini sono un ottimo esempio diambientazioni con un forte impatto visivo, in grado di cat-turare l'attenzione del cliente e stimolarne la fantasia.
Il termine vintage fu coniato inizialmente per i vini vendemmiati e pro-dotti nelle annate migliori, poi divenne sinonimo dell'espressione d'anna-ta. La caratteristica principale di un oggetto vintage non è tanto quella diessere stato utilizzato in passato quanto, piuttosto, il valore che progres-sivamente ha acquisito nel tempo per le sue doti di irripetibilità e irri-producibilità con i medesimi elevati standard qualitativi in epoca moder-na, nonché per essere testimonianza dello stile di un'epoca passata e peraver segnato profondamente alcuni tratti iconici di un particolaremomento storico della moda, del costume, del design coinvolgendo einfluenzando gli stili di vita coevi.
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La campagna “Da Googleallo Store” di Obi Italia haottenuto un importantericonoscimento: la primaposizione nella categoria“Search” del premio IABMIXX 2012, il più impor-tante award negli StatiUniti per le strategie e lecampagne adv digitali e perla prima volta organizzatoin Italia.La campagna di Obi èstata premiata per gli otti-mi risultati raggiunti in terminidi traffico generato nei puntivendita. “Siamo felici di aver ottenutoquesto prestigioso riconosci-mento - ha dichiarato Laura DiPaola, responsabile marketinge comunicazione di Obi Italia - .Obi vuole essere un punto diriferimento per i clienti già esi-stenti e per quelli potenziali,che nei nostri negozi ricercanoprodotti e soluzioni per abbelli-re, decorare e ristrutturare lacasa e il giardino. Il canale webci permette di posizionarci
come tale e di essere semprepiù partner dei nostri clientinella realizzazione di progetti esoluzioni per vivere meglio. Il riscontro ottenuto dalla cam-pagna ci permetterà di effettua-re, in futuro, investimenti piùimportanti nell’ambito delleattività di Search Marketing”.www.iabmixx.itwww.obi-italia.it
OBI vince il premio “IAB MIXX 2012”
RISULTATI RECORD PER IKEA
I mobili Ikea sfidano la crisi economica e danno un segnalepositivo al mercato. Il gigante del mobile ha raggiunto,nonostante un panorama economico molto complesso, unutile record: il gruppo internazionale ha registratonell'esercizio 2010/2011 (31 agosto) 2 miliardi e 970 milioni dieuro di utile netto - con incremento del 10,3%. Le vendite
sono cresciute del6,9% a 24,7 miliardi dieuro, secondo quantoha annunciato il CEOinternazionale di Ikea,Mikael Ohlsson.“Abbiamo guadagnatoquote di mercato a piùo meno tutti i mercati.Nonostante l'aumentodei prezzi di moltematerie prime,abbiamo abbassato i
prezzi ai nostri clienti del 2,6%, mentre la qualità dei nostriprodotti è migliorata." La scalata di Ikea ovviamente non siferma qui: il retailer prevede di investire 3 miliardi di euro neinegozi e nelle strutture produttive oltre ad espandere i suoiparchi eolici e le fonti di energia solare. L'anno scorso, hainaugurato sette nuovi negozi e a fine agosto 2011 aveva 287pdv in 26 paesi e 131.000 dipendenti.www.ikea.it
ANCHE IL BRICOS’ILLUMINA DI MENO
M’illumino di Meno, la celebreiniziativa all’insegna delrisparmio energetico, lanciatadalla campagna radiofonica diCaterpillar su Radio2, ètornata il 17 febbraio scorsocon l’ottava edizione.È stato raccolto conentusiasmo e partecipazionel’invito a concentrare inun’intera giornata tutte leazioni virtuose dirazionalizzazione dei consumi:riduzione degli sprechi,produzione di energia pulita,mobilità sostenibile (bici, carsharing, mezzi pubblici, andarea piedi), riduzione dei rifiuti(raccolta differenziata, ricicloe riuso, attenzione allo sprecodi cibo).Anche nel nostro settore leadesioni non sono mancate:Bricocenter, attento esensibile al tema del risparmioenergetico, ha scelto dipartecipare all’iniziativa,spegnendo le luci delleinsegne, di tuttal’illuminazione commerciale, edell’espositore lampadari deisuoi punti vendita dalle ore 18alle 19,30. Anche Leroy Merlin, “cugino”di Bricocenter nella famigliaGroupe Adeo, ha partecipatoall’iniziativa, abbassando dalle18 alle 20 l’illuminazione deipropri negozi e proponendo il15% di sconto su tutte lelampadine a led.La catena di garden centerViridea ha infine spentosimbolicamente per un quartod'ora (dalle 18 alle 18.15) le lucidi tutti i suoi garden center.Contemporaneamente, perrendere il gesto ancora piùsuggestivo e simbolico,intorno al laghetto di ogniViridea Garden Center sonostate accese più di quarantafiaccole, offerte da MondoVerde.Gli effettivi risultati di questainiziativa sono stati illustratida Leroy Merlin, che nelle dueore di “risparmio energetico”dello scorso anno ha stimatoun risparmio di oltre 3600KWh. Inoltre Leroy Merlin ha
calcolato che le 3 milioni e500.000 lampadine arisparmio energetico e LEDvendute nel 2011 hannocomportato un risparmio di130.000 megawatt, contandoun risparmio medio di 70w alampadina, accesa 3 ore algiorno per 6 mesi. I puntivendita Leroy Merlin diBologna e di Solbiate Arnohanno aderito inoltre a'Illumina il riciclo”, lacampagna di sensibilizzazionesulla raccolta delle lampadinea basso consumo esauste,promossa da Legambiente edEcolamp (il Consorzio per ilrecupero e lo smaltimentodelle sorgenti luminose abasso consumo esauste).Nella giornata del 18 febbraio,infatti, i negozi hanno accoltopunti informativi diLegambiente per dareinformazioni sull’importanza ele modalità della raccolta dellelampadine esauste, che sonorifiuti speciali contenenticomponenti tossiche ma chepossono ugualmente esserericiclate fino al 95%.www.bricocenter.itwww.leroymerlin.itwww.viridea.itwww.http://caterpillar.blog.rai.it/milluminodimeno
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serviziotrade
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La GDS (Grande DistribuzioneSpecializzata) e la DO (DistribuzioneOrganizzata, cioè i consorzi fra dettaglianti) nel 2011 hannopotuto contare su una rete di 936 punti vendita (+6,12%rispetto agli 882 del 2010) per un totale di 2.133.254 mqespositivi (+8,2%).I negozi legati alle insegne della GDS sono 751 (+5,6%) con1.599.954 mq (+5,3) mentre quelli della DO sono 185(+8,2) con 533.300 mq (+18%).
di Paolo Milani
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1982 1986 1991 1996 2001 2006 2011
L’EVOLUZIONE DEL COMMERCIO MODERNO SPECIALIZZATOEVOLUZIONE DEL NR DEI PUNTI VENDITA LEGATI ALLA GDS E ALLA DISTRIBUZIONE ORGANIZZATA (CONSORZI) BRICO-GARDEN
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Sono 936 i punti venditalegati alla GDS e ai Consorzispecializzati nel bricolage enel giardinaggio operanti inItalia al 31 dicembre 2011:sarà il 2012 l’anno deltraguardo dei 1.000 negozi?
2001-2011: DIECI ANNI DI SVILUPPO SUL TERRITORIOMQ EXPO TOTALI
Analizzando i core businesspossiamo rilevare unaumento di importanza del“mondo garden”: il 78% deipunti vendita totali sonocentri bricolage, con 731negozi (+1,5%) e1.828.617 mq (+7,3%),mentre il restante 22% èrappresentato dai centrigiardinaggio, con 205 puntivendita (+26,5% rispetto ai162 del 2010) e 304.637mq (+14%).
Milano torna in testaAnalizzando l’ubicazionegeografica dei punti vendita,possiamo notare la costan-te crescita delle aperturenel sud del Paese. Per capi-re il trend sul lungo periodo,abbiamo confrontato i dati2011 con quelli di diecianni fa, del 2001.Nel 2001 i punti venditadell’area “sud e isole” rap-presentavano solo il17,67% sul totale naziona-le: oggi questa percentualeè salita al 23,29% nel2011, pari a una crescitadel 32%. Ne hanno fatto lespese l’area del nord-ovest(oggi ospita il 30,24% deinegozi totali, contro il 33,72del 2011) e del centro(20,41% contro il 26,98%). Risultainvece in crescita il nord est, con un“peso” nel 2011 del 26,07% controil 21,63% del 2001.Le Regioni più “affollate” (sia pernumero di negozi sia per superficieespositiva) sono la Lombardia (161),il Piemonte (100) e il Veneto (87).Ma se andiamo più a fondo e rappor-tiamo la presenza del retail modernocon la popolazione, emergono altrerealtà come il Trentino Alto Adigeche, con 5,58 negozi ogni 100.000abitanti, guida la classifica (anchequella delle metrature: 7.085 mqogni 100.000 abitanti). Così cometroviamo “affollamenti” simili aPiemonte e Lombardia (rispettiva-mente 5.991 e 5.488 mq ogni100.000/ab) anche in Umbria(6.510 mq), Friuli (5.070 mq),Sardegna (4.736 mq), Abruzzo(4.537 mq) e Calabria (4.102 mq).
Considerando che la media nazio-nale è di 1,63 punti vendita (erano1,54 nel 2010) e 3.721 mq (erano3.436 l’anno scorso) ogni100.000 abitanti.Milano torna in testa alla classificadelle città più “affollate”, dopo il sor-passo di Roma del 2010. Il capoluo-go lombardo ha 35 centri, seguitoda Bolzano e Torino con 34 e Romacon 32. La maggiore superficieespositiva spetta ancora a Milano(162.299 mq), seguita da Torino(111.233 mq) e Roma (100.994):sono le uniche città che hanno supe-rato il “muro” dei 100.000 mq edistanziano nettamente la quarta,Varese con 58.140 mq.
Tuttogiardino insegnadell’annoLa catena Tuttogiardino, come giàrilevato nel Monitoraggio del primo
semestre 2011 (Greenline ottobre2011), si conferma come la catenadell’anno con una crescita di 43punti vendita nel 2011: oggi sono105 i negozi legati al progetto di fran-chising di Ifs, controllata dalConsorzio Agrario di Bolzano e daitedeschi di Baywa.Nel 2011 c’è stato l’ottimo debuttodi Bricolife: con 52 centri si posizio-na al settimo posto nella classifica eal terzo posto di quella delle insegnecon il maggior numero di affiliati, pre-ceduta da Tuttogiardino (105) eBrico Io (78).Rileviamo infine una significativa ridu-zione delle reti dei principali leader:Brico Io (-7 negozi rispetto al 2010),Bricocenter (-14) e Bricofer (-6).Un’ultima precisazione: nonostantelo stato di crisi abbiamo consideratoanche la catena Joho poiché i puntivendita erano attivi nel 2011.
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INSEGNA GRUPPO Nr centri Mq expo tot. Core businessBrico Io Marketing Trend 112 178.159 bricoTuttogiardino Ifs 105 42.000 gardenBricocenter Groupe Adeo 97 230.046 bricoBrico Ok Cons. Brico Ok 88 148.250 bricoBricofer Bricofer 62 90.300 bricoObi Obi 52 201.156 bricoBricolife Cons. Bricolife 52 115.070 bricoAgristore** Ama 48 13.237 gardenLeroy Merlin Groupe Adeo 46 369.906 bricoBrico Mania Gruppo Famigliulo 31 36.150 bricoSelf Self 28 88.400 bricoItalBrico Centro Italiano Bricolage 26 46.200 bricoGiardinia Giardinia 25 91.100 gardenFdt Group Fdt Group 25 74.600 bricoGarden Team Cons. Garden Team 22 125.300 gardenPunto Brico Cons. Punto Brico 22 49.230 bricoUtility Cipir Utility 15 26.050 bricoGranBrico Grancasa 13 41.900 bricoPuntolegno Cons. Puntolegno 13 31.800 bricoBrico Italia Sidea 10 8.450 bricoJoho Job Job & Hobby 9 14.500 bricoBricoman* Bricoman Italia 6 24.000 bricoBrikï Ibis 6 18.500 bricoBotanic Botanic 5 33.000 gardenMondobrico Mondobrico 5 13.450 bricoBrigros Brigest 5 9.600 bricoPronto Hobby Brico Raffaele 4 8.000 bricoBricoland** Bricoland 4 4.900 bricoTOTALE 936 2.133.254
BRICO-GARDEN: LE INSEGNE E I GRUPPI NEL 2011 DATI AGGIORNATI AL 31 DICEMBRE 2011
LE IMPRESE DELLA GRANDE DISTRIBUZIONE E DELLA DISTRIBUZIONE ORGANIZZATASPECIALIZZATE NEL BRICOLAGE E NEL GIARDINAGGIO OPERANTI IN ITALIA
*: mq stimati **: dati aggiornati al 30/6/2011
Fonte:
GreenL
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LE SUPERFICI MEDIE: CENTRI DIRETTI
le ins. con la maggior sup. expo media nei cen. diretti
Leroy Merlin 8.041 mqBotanic 6.600 mqObi 3.880 mqBricomania 3.750 mqGranBrico 3.223 mqSuperficie media Italia negozi diretti: mq 3.318 (era mq 3.281 nel 2010)
QUANTO “PESANO” I LEADERNR DI INSEGNE NECESSARIE PER SUPERARE IL 50%
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Fonte:
GreenL
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55%45%
54%46%
PUNTI VENDITA SUP. EXPO
LE SUPERFICI ESPOSITIVEle insegne con la maggiore
sup. expo totale
Leroy Merlin 369.906 mqBricocenter 230.046 mqObi 201.156 mqBrico Io 178.159 mqBrico Ok 148.250 mqPari al 53% della sup. totale (-1%) e al 62% della sup. tot. brico (-1%).
I CENTRI DIRETTIle insegne con il maggior numero di centri diretti
Bricocenter 66Brico Ok 51Obi 48Leroy Merlin 46Brico Io 34Pari al 67% dei centri diretti e al 34% dei centri brico (-1%)
I CENTRI AFFILIATIle insegne con il maggiornumero di centri affiliati
Tuttogiardino 105Brico Io 78Bricolife 52Bricofer 43Agristore 41Pari al 53% dei centri affiliati totali
LE SUPERFICI MEDIEle insegne con la maggiore sup expo media
Leroy Merlin 8.041 mqBotanic 6.600 mqGarden Team 5.695 mqObi 3.868 mqGiardinia 3.644 mqSuperficie media Italia: 2.279 mq (era 2.235 mq nel 2010)
LE SUPERFICI MEDIE: CENTRI AFFILIATI
le insegne con la maggior sup. expo media nei centri affiliati
I TOP FIVE - (CLASSIFICHE DELLE
INSEGNE PER VARI PARAMETRI)
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2006-2011: GLI OVER 100.000 MQ NR PUNTI VENDITA DELLE SINGOLE INSEGNE
Garden Team 5.695 mqObi 3.727 mqGiardinia 3.644 mqBrikï 3.083 mqFdt Group 2.984 mqSuperficie media Italia negozi affiliati: mq 1.609 (1.515 nel 2010)
LA PRESENZA SUL TERRITORIOle insegne presenti nel maggior numero di Regioni
Bricocenter 17Bricofer 17Agristore 17Brico Io 16Brico Ok 14
TUTTOGIARDINO: IL FENOMENO DEL 2011UN FORMAT DI CENTRI GIARDINAGGIO CAPACE DI ADATTARSI ANCHE ALLE PICCOLE SUPERFICIE CHE STA RIUSCENDO NELL’IMPRESA DI RIUNIRE I TANTI PUNTI VENDITA DEI CONSORZIAGRARI PROVINCIALI O INTERPROVINCIALI ITALIANI.
GARDEN TEAM OBI LEROY MERLIN
16 17 17 18 20 2236
40 4147 49 52
15 18 20 26
44 46
2007
2006
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2010
2011
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Fonte:
GreenL
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LE INSEGNE PIÙ PRESENTI NEL NORD
REGIONE Nr centri Mq expo totaliLombardia 161 489.761
oltre 25 pvda 21 a 25 pvda 16 a 20 pvda 11 a 15 pvda 6 a 10 pvda 0 a 5 pv
34
5
3
8
9
7
7
12
15
18
17
2213
50004000
20001000
6000
3000
7000
I BACINI D’UTENZA CENTRI E SUPERFICE ESPOSITIVA OGNI 100.000 ABITANTI
Regione Centri/100mila ab Mq/100mila ab +/- % su mq 2010Valle d'Aosta 1,68 2.864 0%Piemonte 2,33 5.991 21,10%Lombardia 1,8 5.488 1,50%Liguria 1,21 3.930 99,40%TOT NORD OVEST 1,89 5.439 11,60%Veneto 1,96 4.356 15,10%Trentino AA 5,58 7.085 10,10%Friuli VG 2,69 5.070 11,10%Emilia Romagna 1,89 3.599 1%TOT NORD EST 2,33 4.391 9,20%Toscana 1,73 3.463 2,90%Umbria 3,03 6.510 3%Marche 2,08 3.735 2%Lazio 0,96 2.507 -5,80%Abruzzo 1,97 4.537 5,10%TOT CENTRO 1,56 3.406 0,20%Molise 3,92 3.967 12,90%Campania 0,5 1.364 -2,40%Puglia 0,49 1.301 13,50%Basilicata 0,98 3.742 -12,90%Calabria 2,51 4.102 14,60%Sicilia 0,9 2.148 35,80%Sardegna 3,13 4.736 -5,70%TOT SUD+ISOLE 1,11 2.248 9,30%MEDIA ITALIA 1,63 3.721 8,20%
In rosso i dati al di sotto della media nazionale.
I BACINI D’UTENZASUPERFICIE OGNI 100MILA ABITANTI
VALLE D’AOSTA
PIEMONTE
LIGURIA
TOSCANA
LAZIO
SARDEGNA
SICILIA
CAMPANIA BASILICATA
CALABRIA
ABRUZZO
MOLISE
PUGLIA
MARCHE
UMBRIA
LOMBARDIA
TRENTINO ALTO ADIGE
FRIULI VENEZIA GIULIA
VENETOEMILIA ROMAGNA
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Fonte:
GreenL
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L’ITALIA DELL’AFFILIAZIONE(% DI PUNTI VENDITA AFFILIATI SUL TOTALE DELLA REGIONE)
oltre il 75%dal 60 al 75%
dal 41% al 50%meno del 40%
dal 50% a 60%
90%
96%
90%
78%
67%
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53%
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55%
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63%
69%
39%61%
diretti
affiliati
MEDIA ITALIA PER NR
57%43% direttiaffiliati
MEDIA ITALIA PER SUPERFICIE
62%38% direttiaffiliati
NORD IT. PER SUPERFICIE
LA METODOLOGIA DELL’INDAGINE
Per fotografare il commercio modernospecializzato nel bricolage e nel giardi-naggio operante in Italia, abbiamo sele-zionato le insegne della GDS e i Gruppid’Acquisto (cioè i Consorzi). Le superficiespositive indicate sono relative allearee destinate alla vendita: sono quindiesclusi i parcheggi, gli uffici e i magaz-zini. Tutti i dati sono forniti dalle stesseinsegne ed elaborate dall’autore, checonduce ininterrottamente questo moni-toraggio dal 1988.Per ulteriori approfondimenti inviare una richiesta all’indirizzo:[email protected]
FRANCHISING
59%41%diretti
affiliati
CENTRO IT. PER SUPERFICIE
39%61%
diretti
affiliati
SUD E ISOLE PER SUPERFICIE
IL PUNTO VENDITA PIÙ GRANDE DEL 2011L’1 DICEMBRE 2011 HA APERTO I BATTENTI IL CENTRO SELF DI SETTIMO TORINESE: CON 9.000 MQÈ IL PIÙ GRANDE DEL GRUPPO TORINESE. É NEL SETTIMO CIELO RETAIL PARK, OFFRE PIÙ DI 60.000REFERENZE E CERCA DI FAR VIVERE AL CLIENTE UNA VERA ESPERIENZA DI ACQUISTO INEDITA ECOINVOLGENTE, SENZA PER QUESTO SNATURARE LA SUA IMPRONTA DI INSEGNA DEDICATA AL FAI DA TE.
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Fonte:
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I FORMAT% DEL TOTALE PUNTI VENDITA PER AREA ESPOSITIVA
I FORMAT PER CORE BUSINESS% PER AREA ESPOSITIVA IN BASE AL CORE
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BRICO GARDEN
I FORMAT PER TIPO% PER AREA ESPOSITIVA IN BASE AL TIPO
DIRETTI AFFILIATI
I FORMAT DEL NORD% PER AREE ESPOSITIVE DEI CENTRI
DEL NORD
I FORMAT DEL CENTRO% PER AREE ESPOSITIVE DEI CENTRI
DEL CENTRO ITALIA
I FORMAT DEL SUD% PER AREE ESPOSITIVE DEI CENTRI
DEL SUD+ISOLE
da 5.000 a 7.499 mqda 2.500 a 4.999 mq
meno di 1.000 mq
oltre i 7.500 mq
da 1.000 a 2.499 mq
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nuove aperture>>
Brico Io di San Marino
Il secondo punto venditaBrico Io a San Marino sitrova in località Fiorentino,presso il centro commercialeSimply Sma. Già attivo inprecedenza come centro per il fai da te, è statoinaugurato lo scorso 5 gennaio e fa capoall’affiliato FerramentaHobby Megastore, chegestisce anche l’altro BricoIo di San Marino, in localitàCailungo, inaugurato il 7 aprile dello scorso anno.Sulla super ficie di vendita di 800 mq, con piantapressoché rettangolare, è disposto l’assor timento di circa 20 mila ar ticoli per il fai da te, organizzati in 13 repar ti. Vari i servizioffer ti alla clientela:tintometro, duplicazionechiavi, vendita a catalogo,accettazione car te dicredito, Bancomat e car taSmac, metri di car ta,preventivi gratuiti,finanziamenti agevolati,consegna a domicilio (conpiccolo contributo spese),oltre al parcheggio gratuitocon 100 posti auto. Sono 8 gli addetti cheassistono alla vendita e 2 le casse per completare gli acquisti.
Leroy Merlin raddoppiaa Moncalieri
A distanza di 13 anni alla suaapertura, il negozio Leroy Merlin diMoncalieri (TO) si ripresenta oggi alsuo pubblico in una nuova veste,rinnovato e raddoppiato: la superficiepassa infatti da 6.000 a 12.000 mq,per un’offerta di prodotti sempre piùvasta e completa e uno showroomcompletamente nuovo, il “MondoProgetto”, in cui è possibile vedere iprodotti direttamente collocati nel loro
ambiente naturale, che riproponei differenti ambienti di casa.Il nuovo negozio è frutto di un lavoro dico-costruzione che Leroy Merlin haportato avanti insieme a collaboratori eclienti: un “ascolto tour” che ha portato i collaboratori di Leroy Merlin a visitarecirca 70 famiglie della zona, realizzareoltre 300 interviste e organizzare 8 tavole rotonde per comprendere al meglio le esigenze dei clienti.Il negozio si rivolge a più target di clienti,grazie a un’offerta di circa 40milareferenze, distinte sui 14 reparti, conarticoli di diverse fasce di prezzo (per ilcliente meno esigente e per quello conpiù elevata capacità d’acquisto) e articolidi diversa natura (per hobbisti eprofessionisti).Nello showroom di “Mondo Progetto”sono presenti esposizioni di cucine,bagni, parquet e accessori per la casa:dopo aver esplorato i vari mondi, il clientepuò rivolgersi al team del punto venditache si mette a disposizione per seguirlonella costruzione del proprio progetto,dall’ideazione alla realizzazione; il clientepuò inoltre contare sulla consulenzagratuita di un architetto messo adisposizione da Leroy Merlin.
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➲ www.bricoit.it
Superficie > 800 mqAddetti > 8Casse > 2Via del Passetto, 113Centro commerciale Simply Sma
➲ www.leroymerlin.it
Superficie > 12.000 mqAddetti > 3.500Casse > 120Via Fortunato Postiglione, 2 Moncalieri Torino
LAMURA S.r.l.Via S. Maria degli Ulivi, 184036 Sala Consilina (SA)Tel.0975.45524 - Fax 0975.545684Email: [email protected] - Web: www.lamura.it
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Prowen Winners
Il nuovo ibrido di Ushio SakazakiDallo studio del rinomato ibridatore giapponese Ushio Sakazaki, nasce una nuovavarietà di ibridi di Calibrachoa presentata nel catalogo 2012 di Prowen Winners.PW Superbells Cherry Star è un'assoluta novità mondiale con un estetica unica nelsuo genere: ogni singolo fiore è di un colore lucente ciliegia e porta una stella giallacentrale. Caratterizzate da una crescita ricchissima e semicascante, questeCalibrachoa hanno un fogliame asciutto e capace di raggiungere una notevole lun-ghezza anche nelle coltivazioni in vaso. Come tutte le varietà Superbells, Cherry Starè infrangibile, compatta e particolarmente resistente contro piogge e il marciumedelle radici: per queste ragioni PW Superbells Cherry Star è stata eletta da molteregioni di tutto il mondo come la pianta dell’anno 2012.
➲ www.provenwinners.com
Morando
Pappa reale per gli amici petLa propoli, potente anti ossidante, è indicata per i raffreddori ed i problemi respiratori, lapappa reale rappresenta una fonte di vitamine e minerali essenziali. Grazie a Morando questidue ingredienti sono presenti nell’alimentazione degli amici a quattro zampe. Lelinee Migliorcane I Preferiti e Migliorgatto I Deliziosi, sono una novità assolutanel mercato del petfood: prodotti in Italia, vengono studiati da veterinari e nonsono sperimentati su animali. Si riconoscono per le gustose ricette, la qualitàdegli ingredienti selezionati e l’assenza di coloranti e conservanti. Le due lineedispongono inoltre di una gran varietà di formati e pratiche confezioni grazie all’im-piego di vaschette mono porzione con easy peel.
Masidef
Un valido aiuto in giardinoLa linea garden di Masidef si arricchisce di quattro nuovi attrezzi, tutti indispensa-bili per la cura del terreno: il sarchiatore a tre denti, il rastrellino, la scopetta e lozappettino. Caratteristica peculiare di questa nuova gamma è il manico telescopi-co, allungabile fino a 92 cm e realizzato in lega d’alluminio leggera, che consentedi lavorare comodamente e in agilità, mantenendo una postura corretta a misuradell’utilizzatore. Un altro accorgimento per massimizzare il comfort è l’impugnatu-ra ergonomica realizzata in materiale plastico antiscivolo che consente una presasolida e senza sforzi. Tutta la linea è dotata di un comodo anello per riporre l’attrezzo.
Escher
Il nutrimento giusto per la piantaIl concime liquido Biotrissol di Escher è un nutrimento specifico per gerani e pian-te fiorite in vaso. Si tratta di un prodotto naturale ottenuto dalla lavorazione speci-fica dello zucchero della barbabietola, caratterizzato da ottime proprietà nutritive ecompletamente innocuo per uomini e animali. Biotrissol è dotato di una ricca com-ponente di micro-elementi, vitamine e sostanze naturali che incentivano una cresci-ta rigogliosa. Da utilizzare una volta alla settimana, è disponibile in confezione da1 litro in formulazione liquida.
Le vetrine sono disponibili sul sito www.mondopratico.it
➲ www.masidef.com
➲ www.morando.it
➲ www.escher.it
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Cinque colori forti per ogni gusto. Rosso, verde mela e viola, si uniscono ai piùclassici bianco e grigio antracite. La leggerezza rimane comunque la principalecaratteristica dei vasi in resina, che grazie a Deroma vengono esaltati in unanuova forma, pulita ed essenziale. Il vaso è disponibile in tre misure, diametro30, 38 e 45, tutte dotate di sottovaso Samba abbinato nello stesso colore econ la stessa linea essenziale del vaso. L’innovazione nell’estetica è solo unadelle importanti caratteristiche su cui da sempre si impegna Deroma, insiemea innovazione e funzionalità, per garantire ad ogni cliente le più svariatepossibilità di scelta nei vari materiali, ma soprattutto la sicurezza di un grandeleader nel settore dei vasi per piante.
In giardino si balla la Samba
Deroma rinnova il mondo dei vasi in resina, nello stile e nel colore,proponendo la nuova collezione Samba.
➲ www.deroma.it
<<Deroma
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La continua attività di ricerca e innovazione, unita a un profuso impegno sulfronte della qualità, hanno permesso a una storica azienda della provincia diMilano di affermarsi sui più importanti mercati esteri. Stiamo parlando diAgrati e dei suoi 50 anni di attività produttiva, nel corso dei quali l'aziendaha saputo ampliare la propria offerta merceologica rispondendo così allerichieste del mercato, ma rimanendo sempre fedele a quella che possiamodefinire la propria vocazione: realizzare un prodotto diqualità tutto italiano.Fondata nel 1962, Agrati celebraquest'anno il suo 50° anniversario diattività. Specializzata nellalavorazione del ferro, l'azienda diVittuone è apprezzata econosciuta per l'ampia gamma diprodotti per la cura del giardino(fiore all'occhiello è il carrelloavvolgitubo) ma la produzioneinclude anche articoli cheesulano dall’ambito delgiardinaggio, come carrelliportacasse e portasacco,supporti per bobine cartautilizzati comunemente inambito domestico eindustriale, portabiciclette ecc.
Il giardino all’italiana firmato
Agrati
Offrendo qualità e competenza e prestando attenzione alle variabili esigenze del mercato, Agrati prosegue sulla strada dello sviluppo: un percorso che l’ha portata al di fuori dei confini del mercato nazionale.
Agrati
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Era il 1962 quando GiuseppeAgrati fonda la sua azienda,specializzandola nellalavorazione del ferro e inparticolare nella produzionedi articoli per giardinaggio. Inquesti 50 anni di ininterrottaattività produttiva, Agrati sidimostra un imprenditore di
successo, personalmentecoinvolto nello sviluppo ditutti i nuovi progetti e ancoraoggi preziosa risorsa perl'esperienza e le competenzeacquisite. Lo stabilimento diVittuone (MI) è tuttora ilcuore creativo e produttivo dell'azienda, dal quale -
grazie anche all’impegnoprofuso da un affiatato teame da validi collaboratori -escono i prodotti che hannoreso Agrati famosa in tutto ilmondo (come i carrelliavvolgitubo) oltre a tutta unaserie di articoli che esulanodall’ambito del giardinaggio.
I programmi per l'anno incorso proseguono sullosviluppo di prodotti di qualità,in considerazione del fattoche il mercato mondiale degliarticoli per giardinaggio stacrescendo in termini diquantità e soprattutto diqualità.
Una storia lunga mezzo secolo
Della linea Florcar, carrello avvolgitubo dal design unico e accattivante.L’articolo 309 è dotato di speciali supporti chepermettono lo scorrimento del manico superioreper regolarne l’altezza.In alto, Avvolgitubo portatle con tubo e kit acces-sori: le dimensioni compatte lo rendono perfettoper l’uso in piccoli giardini, orti, terrazze.
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Considerando lo sviluppo delmercato degli articoli da giardino el'evoluzione nelle esigenze degliutilizzatori (basti pensare che oggi ilgiardino viene considerato comeuna naturale estensione dellapropria abitazione), l'impegno diAgrati è andato oltre al concetto diqualità produttiva, focalizzandosiattorno a concetti come design epackaging, due fattori determinantiper aiutare il rivenditore prima e ilconsumatore poi rispettivamentenel sell-out e nella scelta del prodotto. Insieme agliaspetti qualitativi e funzionali, infatti, design epackaging contribuiscono a rendere il prodotto piùgradevole nel suo aspetto esteriore e ad aumentarne ilvalore. La strada è quella di anticipare le tendenze delmercato, proponendo le migliori soluzioni alle domandedell'appassionato di giardinaggio. Il nuovo catalogo e il sito web costantementeaggiornato, i prodotti più recenti caratterizzati da lineepiù “fresche” e dall’aspetto accattivante, le confezionicon una grafica chiara ma completa e gradevole, ilmontaggio di molti prodotti che non richiede l’uso diattrezzi: questi sono semplici esempi dell'impegnodell'azienda per proporre all’utilizzatore prodotti che sifacciano notare e apprezzare.Da sempre, infatti, Agrati pone al centro della propriaattenzione il cliente e le sue esigenze, profondamentediverse a seconda delle aree geografiche; la flessibilitàche la contraddistingue le ha permesso di potercollaborare con partner di ogni dimensione elocalizzazione, per aiutarli a soddisfare meglio leesigenze provenienti dai loro mercati.Proprio con lo scopo di assicurare e dimostrare lapropria capacità di soddisfare le esigenze dei clienti,Agrati ha certificato il sistema di gestione per la qualità,in conformità alla norma UNI-EN-ISO 9001:2008.
➲ www.agrati.net
La scopa da giardino Magic Fly (foto a sx, l’art. 2000)è dotata di un meccanismo brevettato per la raccoltadelle foglie da terra senza chinarsi.
Sotto: ottima soluzione per raccogliere il tubo in prossimità di rubinetti interrati e apprezzato ovunqueci sia una piscina, il portatubo su piantana è dotatoanche di doccia da giardino (art. 8300 e 8301).
A destra,: carrello portasacco in metallo, utile per lapulizia dei giardini (Art.186).
Portairrigatore con ruote dotato diirrigatore in ottone, per irrigareogni giardino in modo semplice emeno faticoso (art.550).
Art. 2000
Art. 8301
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Crescita Miracolosa in Goccia è ilnuovo integratore liquido monodoseper le piante. Formulato a base di saliminerali e arricchito con l’esclusivofattore RAM (Regolatore AttivatoreMetabolico), è in grado di sostenerele piante durante la crescita e dirinforzare le loro difese naturali.Usato con regolarità, rende le piantepiù forti e resistenti, favorendo losviluppo fogliare e una produzionericca e prolungata di fori. Il fattoreRAM, presente in tutti i nutrimentidella linea Crescita Miracolosa,frutto della ricerca diretta alla salutee al benessere delle piante, ottimizza l’assimilazione delnutrimento e le funzioni vitali delle piante, in per fetta sintonia conil loro ciclo biologico. Le piante diventano non solo più belle, maanche più sane e resistenti. Crescita Miracolosa in Goccia è
disponibile in treversioni: universale,per tutti i tipi di piante,per piante fiorite e perorchidee. La confezione contiene5 fiale monodose da 35 ml. La fiala, unavolta inserita nelterreno, rilascialentamente il suocontenuto per una durata di circa 15 giorni. Il suo progressivo svuotamento è facilmentecontrollabile grazie alle pareti trasparenti,accorgimento che permette la tempestivasostituzione un volta terminata. Per unrisultato ottimale, è infatti consigliabileusare il prodotto con regolarità.
Piante sane e resistenti, con Crescita MiracolosaIl nuovo integratore in goccia monodose,arricchito con l’esclusivo fattore ram.