Tel. e fax 049/994.0069; don Luca cell. 3890810243; don Mario cell. 3407375348 Sito: http://www.unitapastoralevo.it, mail: [email protected]; [email protected]; [email protected] Unità Pastorale delle parrocchie di Boccon - Cortelà - Vo’- Vo’ Vecchio - Zovon II DOMENICA DI QUARESIMA - 24/2/2013 I lettura: Gen 15,5-12.17-18 Sal 26 II lettura: Fil 3,17-4,1 Vangelo: Lc 9,28-36 INIZIATIVE PER LA QUARESIMA “Fate quello che vi dirà”: Dio è in mezzo al suo popolo anche araverso la sua Parola ascoltata-compresa- vissuta. Tu i giovedì di Quaresima (21-28 feb e 7-14-21 mar) alle ore 21 a Vo’ C. Sono aesi i Consiglieri Pasto- rali, le catechiste, gli animatori, il Coro, i volontari Caritas e tu coloro che cercano Dio con cuore sincero. Quaresima di Fraternità: come ogni anno saranno consegnate ai ragazzi di catechismo e anche agli adul le cassene per raccogliere qualche risparmio fruo di rinunce. Saranno riportate in chiesa domenica delle Palme. Metà delle offerte saranno desnate alla Caritas dell’U.P. e metà a sostegno di Raya, la studentessa thailande- se che samo aiutando. Raccolta generi alimentari: per la Caritas dell’U.P. tue le semane nelle chiese. Si raccolgono solo alimen a lunga conservazione. “Nelle chiese”: - La Croce, albero della Vita: nelle quaro chiese delle frazioni per tua la Quaresima troverete un ramoscello fiorito che sale dai piedi della croce. La croce infa è simbolo della Vita che necessariamente passa araverso il dono di sé. Dio ha donato sé stesso all’Umanità nella croce di Gesù. - Fuoco: dom 17/2 i ragazzi hanno portato in chiesa alle 10.30 un pezzo di legno che servirà per accendere il fuo- co alla Veglia Pasquale. - Annuncio pasquale: dom 24/2 i ragazzi porteranno alla messa delle 10.30 un “inno di gioia a Dio per averci do- nato Gesù”. I più belli saranno le alla Veglia Pasquale. Grazie Benedetto XVI Siamo sorpresi e scossi. Siamo commossi. Ed è naturale. La nuova e straordinariamente umile scelta di Papa Benedetto completa la decisione con la quale Jo- seph Ratzinger, servitore coraggioso e già anziano dalla parola limpida e profonda, accettò otto anni fa l’elezione al soglio di Pietro, chinandosi per amore alla volontà di Dio e alla richiesta della Chiesa e in- chinandosi a noi tutti nel presentarsi come “umile lavoratore della vigna”. Ora, nel cuore di quest’Anno della Fede, l’umiltà e la grandezza di Pietro si manifestano in una maturata decisione di ritiro per sé e di indicazione alla comunità dei credenti della via dell’elezione di un più vigoroso “servo dei servi di Dio”. Eccoci qui, di fronte alla croce di Cristo e a un insegnamento del Papa che ci ricorda nel modo più di- sarmante e coinvolgente la nostra responsabilità e la nostra limitatezza. Eccoci qui, a mani aperte, ma non vuote. Come se qualcosa di prezioso ci fosse stato tolto e offerto con uno stesso gesto. E forse in tanti capiamo di più e meglio che proprio niente ci appartiene per sempre, ma se apparteniamo a Lui, nulla e nessuno ci è tolto e tutto ci è dato. Siamo sorpresi e scossi, sì. Siamo commossi. E il cuore ci aiuta a capire meglio la scelta del Papa, e a dirgli con fiducia e speranza un nuovo grazie. Grazie perché ci ha insegnato, e continuerà a farlo, con intensità e forze uniche il legame vitale tra fede e ragione, tra la vita degli uomini e le donne di questo tempo e la verità sull’uomo e sulla donna di ogni tempo. Grazie perché ancora una volta Benedetto ci ha detto chi è Pietro e come serve l’unico Signore. Tratto da: Avvenire, martedì 12 febbraio 2013, Editoriale di Marco Tarquinio In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme. Pie- tro e i suoi compagni erano oppressi dal sonno; ma, quando si svegliarono, videro la sua gloria e i due uomini che stavano con lui. Mentre questi si separavano da lui, Pietro disse a Gesù: «Maestro, è bello per noi essere qui. Fac- ciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elìa». Egli non sapeva quello che diceva. Mentre parlava così, venne una nube e li coprì con la sua ombra. All’entrare nella nube, ebbero paura. E dalla nube uscì una voce, che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’eletto; ascoltatelo!». Appena la voce cessò, restò Gesù solo. Essi tacquero e in quei giorni non riferirono a nessuno ciò che avevano visto.