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[email protected] Edizioni Montag CP 129 - Tolentino (MC) S M port agazine Anno I n.3 - novembre 2008 - periodico gratuito edito da Edizioni Montag - Autorizzazione Tribunale n°571 del 09/10/08 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Stampa: BIEFFE srl Industria Grafica, Recanati montag copie GRATUITE Tutto lo Sport di Tolentino Centro Comm.le La Rancia - Val di Chienti - Blu Gallery Sport Magazine lo trovi anche al appiamo da tempo che la nostra città ha una urgente necessità di nuovi impianti sportivi. Ciò che non sape- vamo è che avessimo bisogno anche di un ippodromo. Sì, un ippodromo, visto che proprio per il fatto di non avere una struttura per far correre i cavalli, Tolentino ha perso la possibilità di organizzare le Olimpiadi della Provincia di Macerata. Secondo questo opinabile parametro, infatti, il Coni ha assegnato le Olimpiadi Provinciali 2011 a Corridonia: perché lì c'è l'ippodromo (unico in tutta la provincia). Con tutto il rispetto per Corridonia, città alla quale vanno i nostri migliori auguri per l'organizzazione della manifestazione, crediamo che Tolentino non le sia seconda per numero e qualità degli impianti sportivi. Quella di assegnare le Olimpiadi a Corridonia è apparsa più una decisione "politica" che basata sulle effettive poten- zialità delle città che si erano candidate. Tolentino è stata sempre in pole position, ma all'ultimo giro c'è stato questo sorpren- dente recupero da parte di Corridonia e addio Olimpiadi. Bene ha fatto l'assessore Massimo Marco Seri a lamentare pubblica- mente la mancata assegnazione delle Olimpiadi alla nostra città, rischiando oltretutto di scatenare rivalità di campanile apparentemente sopite. Ma proprio da questo "smacco" bisogna ripartire, magari proprio dall'ambizioso progetto della Cittadella dello Sport in zona Sticchi, per dimostrare che Tolentino non è seconda a nessuno per spirito di iniziativa e, nel caso specifico, per qualità degli impianti sporti- vi. Ci riproveremo la prossima volta, sperando che i parametri piuttosto soggetti- vi di scelta, invece dell'ippodromo non prevedano una pista di pattinaggio su ghiaccio o un campo da polo. A quel punto dovremmo veramente arrenderci. abato 8 novembre Pietro Durastanti è scomparso a Casoli, in Abruzzo, dove stava guidando la sua Elpidiense Cascinare Juniores. Il Destino beffardo lo ha stroncato su un campo di calcio, il luogo che amava di più, dove aveva trascorso tanto e tanto tempo. Fra le tante esperienze della sua carriera, Pietro Durastanti è stato anche protagonista di una stagione indimen- ticabile nei ricordi dei tifosi del Tolentino. E' il giugno 1979 quando l'imprenditore Leonardo Del Dotto rileva l'Unione Sportiva Tolentino per una cifra di 80 milioni di lire. In panchina viene chiamato un nuovo allenatore per disputare un campionato di Promozione di buon livello. Fra gli acquisti importanti c'è quello del difensore Romano Carancini, oggi avvocato e consigliere comunale a Macerata. A ottobre la squadra disputa un'amichevole con l'Ascoli, allora in serie A. Il campionato si mette bene per i cremisi e a dicembre il Tolentino si laurea campione d'inverno in coabitazione con il Castelfidardo. Nel gennaio 1980, a Filottrano, si registra l'esordio stagionale di Giorgio Cimarelli, attuale allenatore dei Giovani Tolentino, mentre nella stessa partita Gigi Ruffini si frattura la caviglia sinistra in uno scontro fortuito di gioco che gli impedisce di rispondere alla convocazione nella Rap- presentativa Marche. La sosta natalizia appanna i cremisi e a febbraio Rosati viene esonerato dalla società. E qui entra in scena Pietro Durastanti, secondo di Rosati, al quale viene affidata la squadra insieme all'esperto Giovanni Compagnucci, tecnico del settore giovanile. Non mancano le giovani promes- se lanciate dalla coppia Durastanti-Compagnucci: oltre a Carancini si metto- no in luce Ciurlanti, Conti, Ferracuti, Stefano Gobbi (attuale medico sociale cremisi), Roberto Gobbi, Mario Francia, Gianfranco Ruffini. La scelta della società è vincente: i due nuovi allenatori del Tolentino inanellano una serie positiva impressionante fatta di otto vittorie e un pareggio in nove partite. Ma non è sufficiente per vincere il campionato, malgrado la rimonta sul Corridonia, raggiunto ma non superato in classifica. Per decidere chi dovrà accedere allo spareggio con la vincente dell'altro girone di Promozione (la Vigor Senigallia) è, a sua volta, necessario un altro spareggio. Viene scelto il campo neutro dell'Helvia Recina di Macerata. E' il 4 maggio 1980 e i tempi regolamentari si chiudono con il risultato di parità, zero a zero che rimanda tutto ai supplementari. Anche i due tempi da quindici minuti si chiudono in pareggio, uno a uno, e per decretare la squadra vincitrice ci si affida alla lotteria dei calci di rigore. La sorte non sorride al Tolentino: Giuseppe Catasta fallisce il rigore decisivo e la squadra cremisi resta in Promozione. Il giovane Pietro Durastanti viene confermato sulla panchina del Tolentino per la stagio- ne successiva che, però, purtroppo non sarà brillantissima. Paolo Santecchia Agente Generale V.le Brodolini, 10 - 62029 Tolentino (MC) Tel./Fax 0733.961123 [email protected] Paolo Santecchia Agente Generale V.le Brodolini, 10 - 62029 Tolentino (MC) Tel./Fax 0733.961123 [email protected] TERZO TEMPO di Roberto Scorcella S SCOMPARSO DURASTANTI S Gratuito Consigli, proposte, suggerimenti? C’è uno sport di cui vorreste leggere? 2500
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Gr SMagazine port - Edizioni MontagVigor Senigallia) è, a sua volta, necessario un altro spareggio. V iene scelto il campo neutro dell'Helvia Recina di Macerata. E' il 4 maggio 1980

Jul 04, 2020

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[email protected] Edizioni Montag CP 129 - Tolentino (MC)

SM portagazine

Anno I n.3 - novembre 2008 - periodico gratuito edito da Edizioni Montag - Autorizzazione Tribunale n°571 del 09/10/08 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Stampa: BIEFFE srl Industria Grafica, Recanati

montag

copie GRATUITE Tutto lo Sport di TolentinoCentro Comm.le La Rancia - Val di Chienti - Blu Gallery Sport Magazine lo trovi anche al

appiamo da tempo che la nostra città ha una urgente necessità di nuovi impianti sportivi. Ciò che non sape-

vamo è che avessimo bisogno anche di un ippodromo. Sì, un ippodromo, visto che proprio per il fatto di non avere una struttura per far correre i cavalli, Tolentino ha perso la possibilità di organizzare le Olimpiadi della Provincia di Macerata. Secondo questo opinabile parametro, infatti, il Coni ha assegnato le Olimpiadi Provinciali 2011 a Corridonia: perché lì c'è l'ippodromo (unico in tutta la provincia). Con tutto il rispetto per Corridonia, città alla quale vanno i nostri migliori auguri per l'organizzazione della manifestazione, crediamo che Tolentino non le sia seconda per numero e qualità degli impianti sportivi. Quella di assegnare le Olimpiadi a Corridonia è apparsa più una decisione "politica" che basata sulle effettive poten-zialità delle città che si erano candidate. Tolentino è stata sempre in pole position, ma all'ultimo giro c'è stato questo sorpren-dente recupero da parte di Corridonia e addio Olimpiadi. Bene ha fatto l'assessore Massimo Marco Seri a lamentare pubblica-mente la mancata assegnazione delle Olimpiadi alla nostra città, rischiando oltretutto di scatenare rivalità di campanile apparentemente sopite. Ma proprio da questo "smacco" bisogna ripartire, magari proprio dall'ambizioso progetto della Cittadella dello Sport in zona Sticchi, per dimostrare che Tolentino non è seconda a nessuno per spirito di iniziativa e, nel caso specifico, per qualità degli impianti sporti-vi. Ci riproveremo la prossima volta, sperando che i parametri piuttosto soggetti-vi di scelta, invece dell'ippodromo non prevedano una pista di pattinaggio su ghiaccio o un campo da polo. A quel punto dovremmo veramente arrenderci.

abato 8 novembre Pietro Durastanti è scomparso a Casoli, in

Abruzzo, dove stava guidando la sua Elpidiense Cascinare Juniores. Il Destino beffardo lo ha stroncato su un campo di calcio, il luogo che amava di più, dove aveva trascorso tanto e tanto tempo. Fra le tante esperienze della sua carriera, Pietro Durastanti è stato anche protagonista di una stagione indimen-ticabile nei ricordi dei tifosi del Tolentino. E' il giugno 1979 quando l'imprenditore Leonardo Del Dotto rileva l'Unione Sportiva Tolentino per una cifra di 80 milioni di lire. In panchina viene chiamato un nuovo allenatore per disputare un campionato di Promozione di buon livello. Fra gli acquisti importanti c'è quello del difensore Romano Carancini, oggi avvocato e consigliere comunale a Macerata. A ottobre la squadra disputa un'amichevole

con l'Ascoli, allora in serie A. Il campionato si mette bene per i cremisi e a dicembre il Tolentino si laurea campione d'inverno in coabitazione con il Castelfidardo. Nel gennaio 1980, a Filottrano, si registra l'esordio stagionale di Giorgio Cimarelli, attuale allenatore dei Giovani Tolentino, mentre nella stessa partita Gigi Ruffini si frattura la caviglia sinistra in uno scontro fortuito di gioco che gli impedisce di rispondere alla convocazione nella Rap-presentativa Marche. La sosta natalizia appanna i cremisi e a febbraio Rosati viene esonerato dalla società. E qui entra in scena Pietro Durastanti, secondo di Rosati, al quale viene affidata la squadra insieme all'esperto Giovanni Compagnucci, tecnico del settore giovanile. Non mancano le giovani promes-se lanciate dalla coppia Durastanti-Compagnucci: oltre a Carancini si metto-no in luce Ciurlanti, Conti, Ferracuti, Stefano Gobbi (attuale medico sociale cremisi), Roberto Gobbi, Mario Francia, Gianfranco Ruffini. La scelta della società è vincente: i due nuovi allenatori del Tolentino inanellano una serie positiva impressionante fatta di otto vittorie e un pareggio in nove partite. Ma non è sufficiente per vincere il campionato, malgrado la rimonta sul Corridonia, raggiunto ma non superato in classifica. Per decidere chi dovrà accedere allo spareggio con la vincente dell'altro girone di Promozione (la Vigor Senigallia) è, a sua volta, necessario un altro spareggio. Viene scelto il campo neutro dell'Helvia Recina di Macerata. E' il 4 maggio 1980 e i tempi regolamentari si chiudono con il risultato di parità, zero a zero che rimanda tutto ai supplementari. Anche i due tempi da quindici minuti si chiudono in pareggio, uno a uno, e per decretare la squadra vincitrice ci si affida alla lotteria dei calci di rigore. La sorte non sorride al Tolentino: Giuseppe Catasta fallisce il rigore decisivo e la squadra cremisi resta in Promozione. Il giovane Pietro Durastanti viene confermato sulla panchina del Tolentino per la stagio-ne successiva che, però, purtroppo non sarà brillantissima.

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TERZO TEMPOdi Roberto Scorcella

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2500

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Pagina cremisi

algrado tutto, la barca va. Superata la metà del girone di ritorno, il giovane Tolentino di mister Fabio Favi ha ampiamente dimostrato di potersela giocare con tutti. Un segnale importante, tenuto conto in primo luogo del fatto che la squadra è stata allestita soltanto a metà agosto inoltrato, ovvero quando è stata ufficializzata la

riammissione dei cremisi al campionato di serie D. Qualche lacuna, è ovvio, c'è. Ma è altrettanto indiscutibile che, ad oggi, anche di fronte a squadre dichiaratamente attrezzate per il salto di categoria, il Tolentino non ha assolutamente sfigurato. Manca ancora qualcosa per chiudere il cerchio e poter pensare di raggiungere la salvezza senza troppi patemi, ma se ne riparlerà alla riapertura del mercato se e quando se ne dovesse prospettare l'opportunità. In questo scorcio di campionato continuano a mettersi in mostra i giovani, vera forza della rosa a disposizione di Favi. I vari Testa, Malaccari, Bigoni, insieme agli altri under, stanno dando al Tolentino quel valore aggiunto utile ad ottenere risultati positivi e a poter pensare a un futuro roseo. Superato il mese di novembre, quello più delicato per un calendario che ha messo i cremisi di fronte a tutte le squadre più forti del girone consecutivamente, si potrà stilare un primo bilancio che, comunque, già ad oggi, può considerarsi sicuramente positivo. E se il presidente Longhi e i suoi collaboratori decideranno di tornare sul mercato, aggiungendo pedine valide all'organico, pensare a una salvezza tranquilla non sarà sicuramente un'utopia.

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Novembre di fuocoper l’undici di Fabi

on è un bel m o m e n t o p e r l o Spirito Santo. L'avvio di campionato è stato condizionato da una serie di sfortu-

nate congiunture che hanno coinciso anche con la mancanza di risultati e con una posizione di classifica imbarazzante. A seguito di tutto questo, l'allenatore Maurizio Rosetti, dopo la confitta interna contro il Visso, ha rassegnato le proprie dimissioni dalla guida tecnica della squadra al presidente del sodalizio giallorosso Enzo Francesconi. La società dopo un incontro con il tecnico, ha chiarito i malumori che si erano creati e ha ribadito, qualora ce ne fosse stato bisogno, la più totale fiducia nel bravo tecnico maceratese. Rosetti siede sulla panchina dello Spirito Santo dal girone di ritorno dell'anno scorso, quando subentrò a mister Bruno Piancatelli, dopo avere per molti anni guidato la formazione giallorosa e dall'ultimo posto in classifica l'aveva portata a terminare il campionato in un'ottima settima posizione.

N

M

Pol. Spirito SantoRientra l’allarmeallenatore

Fabio Favi

Enzo Francesconi

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uello del portiere, nel calcio, è un ruolo molto particolare. Si resta sempre un po' al di fuori della squadra, non si partecipa attivamente al gioco, ma un errore può compromettere tutto quello che i compa-

gni hanno fatto. In questo numero approfondiamo il discorso insieme a Stefano Ramundo, preparatore dei portieri del settore giovanile tolentinate.Stefano, innanzitutto grazie per il tempo che ci stai concedendo. Come prima cosa parlaci un po' di te e della tua carriera.Da calciatore mi sono divertito dalla seconda categoria alla promozione. Ho smesso l'attività agonistica a 42 anni. Come preparatore dei portieri, ho intrapreso questa avventura nel 2002 con il settore giovanile del Casette Verdini, dove sono stato per 3 anni. È stata una bella esperienza che mi ha permesso di crescere, ora sono al Tolentino. La figura del preparatore dei portieri non è riconosciuta dalla federazione. Per formarsi ci sono solo gli stage organizzati dall'Apport (associazione preparatori portieri di cui sono socio). Un doveroso ringraziamento lo devo a Roberto Mercuri incon-trato nella stagione calcistica 2001-2002 nell'allora Treia Calcio, che mi ha aiutato a tirare fuori il meglio di me, a darmi tanta fiducia.Da quanti anni lavori nel settore giovanile del Tolentino?Sono tre anni.Lavorare con i ragazzi ti dà degli stimoli in più rispetto agli adulti?Ho sempre desiderato allenare i ragazzi. Sono stimolanti e con mille risorse, non perché gli adulti non lo siano, ma si tratta di un altro tipo di programmazione che risponde a finalità diverse. L'adulto va preparato per la gara domenica-le. Nel giovane l'obiettivo primario è quello formativo, con una crescita graduale che deve passare anche attraverso il momento ludico. Per questo ci vogliono tempo e attenzione.A quali categorie appartengono i ragazzi che alleni?Sono ragazzi della juniores/nazionali, allievi e giovanissimi regionali e provinciali.Quello dell'estremo difensore è spesso un ruolo sottova-lutato: a tuo parere quanto influisce la presenza di un buon portiere nell'economia di una squadra?Sono di parte, ma avere un buon portiere è fondamentale per la sicurezza di tutta la squadra, sia in fase difensiva che in fase offensiva.Quali sono le caratteristiche fisiche e psicologiche che un ragazzo deve avere per diventare un buon portiere?Se parliamo di caratteristiche fisiche, l'altezza e la prestanza fisica la fanno da padrone; coordinazione, reattività, elastici-tà, tecnica, scelta di tempi e posizione sono indispensabili. Autostima, freddezza, quindi una forte personalità sono doti psicologiche necessarie per saper affrontare ogni tipo di

Settore giovanile:intervista a Stefano RamundoQ

situazione.Fra i professionisti si vedono sempre più portieri stranie-ri: è così difficile trovare dei buoni portieri italiani?Di portieri italiani validi ce ne sono. Secondo me bisognereb-be avere il coraggio di investirci di più, di avere fiducia nei nostri giovani.Il Tolentino ha sempre sfornato degli ottimi giovani; vedi nei tuoi ragazzi qualcuno che ha la stoffa per arrivare lontano?Quando alleno cerco di fare del mio meglio, mi impegno per tirare fuori tutte le loro qualità cercando di non fermarmi alla sola apparenza; poi ci sono tante componenti nella vita di un giovane, non per ultima la scuola con i suoi impegni, che non vanno tralasciate. Ho conosciu-to un ragazzo che fino a 24 25 anni non ha trovato spazio nelle massime categorie… ma ora è lì. Nessuno può prevedere il futuro.Qual è la maggiore s o d d i s f a z i o n e c h e potrebbe darti il grup-po di ragazzi che alleni?Vedere i ragazzi motivati, pronti a collaborare, entusiasti e capaci di divertirsi.E se dovessi ricordare un momento importante della tua avventura al Tolentino?Momenti belli e importanti ce sono tanti, ma uno in particola-re mi è rimasto impresso. Era il primo anno a Tolentino, nel 2006, si disputava il triangolare per le qualificazioni alle finali del campionato giovanissimi. In quella circostanza ero presente in campo (cosa che non faccio mai): fu una bella gara, intensa e combattuta, nonostante il risultato finale negativo. Ma fin qui tutto normale, fa parte del gioco. È negli spogliatoi che si vive la verità, vedendo i ragazzi tristi, dispiaciuti. In quell'occasione il mio allievo era disperato. Lì ho sentito veramente l'autenticità del rapporto instaurato, che non si limita, pur essendo molto importante, ad allenare i ragazzi, ma abbraccia anche la sfera dei sentimenti.Quali sono i ragazzi che alleni?Santarelli Giorgio 1990, Caracci Marco1992, Brandi Samue-le1993, Amiti Lavdrim1993, Sfredda Jonatan 1993, Novelli Diego1993, Brandi Gianluca 1994, Losego Andrea1994, Romagnoli Andrea 1994, Piccinini Alfonso 1995.

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Pulizie Impresa

BianchiniFabrizio

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Condomini - UfficiTolentino - 0733/971170 -328/4181049

n questo numero intervisteremo un giovanedifensore dello Juventus Club, Luca Salvatori. Classe '88, Luca è cresciuto nel vivaio bianconero, e da due anni è un

punto fermo della prima squadra.Luca, da quanti anni giochi a calcio?Da quando avevo 9 anni; ho iniziato dai pulcini dello Juventus Club, e in 11anni non ho mai cambiato maglia.Quali sono, se ne hai trovate, le differenze tra il calcio giovanile e quello “adulto”?Quando si è giovani il risultato non è l'obiettivo principale. Una volta cresciuti viene meno la spensieratezza, le pressioni sono maggiori e, secondo la mia esperienza, raramente il divertimento prevale.Hai sempre giocato in questa società: in questi anni non hai mai avuto il desiderio di cambiare?Ho avuto dei momenti in cui le motivazioni sono venute meno. Più che cambiare squadra, ho spesso avuto la tentazione di prendermi un periodo di riposo. L'appoggio dei compagni e dei miei allenatori mi ha aiutato a non abbandonare il calcio.Allora vuoi dire che stai studiando da “bandiera” della

alla possibile crisi alla tranquillità. L'Elfa in poche

partite è riuscita a risollevarsi da una situazione che, dopo la brutta sconfitta interna contro il Petriolo, stava facendosi pesante soprattutto in termini di classifica. Mister Bernabei sembra essere riuscito a trovare la quadratura del cerchio in una squadra che ha confermato la sua solidità difensiva, mettendo però anche a segno qualche gol importante che ha consentito di trovare quei tre punti fondamentali per risollevare una classifi-ca asfittica. Il tecnico tolentinate può contare su diversi attaccanti di buon livello come Capodacqua, Ferranti, Bentivogli e Corvatta, ognuno dei quali, a turno, ha potuto dare il proprio contributo. La difesa, inoltre, si è confermata difficilmente penetrabile anche in quelle partite nelle quali l'Elfa ha dovuto rinunciare contemporaneamente a diverse pedine importanti per infortunio. La classifica ora è decisamente più tranquilla, anche se conviene sempre dare un'occhiata a quello che accade sotto. Pensare in grande, però, è lecito anche in relazione all'organico allestito dalla società del presidente Alberto Eleonori. Nessun obiettivo è precluso, ma le prime somme potranno essere tirate in vista della pausa natalizia, quando la classifica sarà ben assestata e le posizioni si saranno delineate.

D

I

Juventus Club Luca Salvatori:la bandiera di domani

ELFA

Juventus Club dall ' intramontabile Sauro Leonangeli?Magari... no, credo che Sauro abbia ancora molto da dire

e insegnare in questa squadra, prima di lasciare. Comunque, sarei orgoglioso di vestire sempre la maglia bianconera.

Sappiamo che puoi giocare sia come terzino che come marcatore: quale di questi due ruoli preferisci?Entrambi hanno i propri lati positivi: da marcatore si corre meno, c'è bisogno di meno tecnica e basta seguire l'uomo al quale si è stati assegnati; da terzino si hanno più soddisfazioni, in quanto si creano occasioni in cui è possibile violare la porta avversaria.All'inizio di ogni stagione, sulla carta, sembra che tu debba partire dalla panchi-na; dopo qualche giornata sei titolare inamovibile: qual è il tuo segreto?

Non ho segreti: ho sempre puntato sulla costanza e alla fine i risultati mi hanno premiato.Quest'anno lo Juve Club è tra le favorite per la promo-zione in II categoria: il tuo pronostico?Sono diverse le squadre che puntano alla promozione. Non mi sento di fare un pronostico, ma posso sicuramente dire che l'impegno da parte nostra sarà massimo.

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Iunti a un terzo del campionato di serie C Regionale, con la Nuova Simonelli in grande spolvero e in crescita di condizione grazie anche al recupero di tutti i suoi effettivi, ci occupiamo in questo numero del vivace settore giovanile dell'Associazione Basket Tolentino, che impegna centinaia di giovani cestisti, a

partire dai sei anni in su. Come tutti gli anni vengono organizzati corsi tenuti da tecnici qualificati e competenti, con lo scopo principale di far crescere i giovani in un ambiente sano e stimolante, educandoli al rispetto dei compagni e delle regole del gruppo.A seconda dell'età i ragazzi sono suddivisi nelle seguenti categorie: Scoiattoli, Aquilotti,

Esordienti, Under 13 e Under 17. I più giovani, gli Scoiattoli, comprendono ragazzi e ragazze nati negli anni 2000, 2001 e 2002 e sono allenati da Valeriano Terzano, diplomato ISEF e istruttore di Minibasket. Terzano si occuperà anche del Progetto Scuola, che coinvolge, gratuitamente, gli studenti delle Scuole Elementari di Tolentino in attività motorie finalizzate al Minibasket durante le ore di Educazione Fisica. Salendo di età abbiamo i ragazzi degli anni 1998 e 1999 nella categoria Aquilotti, allenati da Riccardo Falconi e gli esordienti (classe 1997) guidati da Francesco Ciommei, gli unici ad avere già iniziato il campionato, con la vittoria all'esordio a San Severino Marche per 39 a 36. Ciommei seguirà anche il gruppo degli Under 13 (classe 1996), il cui campionato inizierà a dicembre a Recanati. Prossima al debutto la categoria Under 17 (classe 1991) allenata da Sergio Agnani, che esordirà in casa contro il Junior Porto Recanati il 9 novembre: in questa categoria abbiamo i giocatori più promettenti, già aggregati alla prima squadra e pronti all'esordio anche in C Regionale. Si tratta dei giovani talenti Federico Micheli, Riccardo Mazzoleni ed Edoardo Melchiorre, ormai in pianta stabile negli allenamenti della prima squadra, dove stanno dimostrando impegno, spirito di sacrificio, nonché indubbie doti tecniche. A questi va aggiunto anche François Bass (classe 1991), di recente ritornato a Tolentino dopo un anno trascorso in Senegal. Due anni fa era in prestito alla Sutor Montegranaro, dove ha avuto modo di affinare la sua tecnica e di crescere tatticamente, fino al recente e positivo esordio in C Regionale, dove non ha tradito nessuna emozione, dimostrando una solida maturità cestistica. Purtroppo, per questioni di nazionalità, potrà trovare poco spazio in prima squadra (ammessi due soli stranieri tra i dieci a referto), perciò la società ha deciso, di comune accordo con l'ABM Macerata, di fargli disputare il Campionato di Under 19 d'Eccellenza con i cugini, potendo comunque essere impiegato anche in C Regionale, in virtù del doppio tesseramento.

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ffidate a un'allenatrice giovane, Stefania Polimante, con alle spalle la recente esperienza della prima squadra, anche in questa stagione la squadra Under 16 partecipa al campionato di categoria. Il gruppo è affiatato e compo-sto da ragazze giovani e tecnicamente valide, tanto che già nelle prime giornate di campionato la squadra sta ottenendo buoni risultati. La crescita di questo gruppo risulta di importanza fondamentale per tutta l'attività

dell'associazione sportiva Futura che tanto investe sul vivaio. L'Under 16, infatti, diventa un vero e proprio trampolino di lancio per le ragazze più valide che da qui passano per arrivare poi in prima squadra. Senza questo serbatoio, da più di vent'anni fortunata-mente inesauribile, l'attività sportiva agonistica della pallavolo femminile tolentinate sarebbe ben difficile da portare avanti. Le giocatrici a disposizione di Stefania Polimante sono una quindicina che l'allenatrice fa ruotare nell'arco delle gare per dare modo a tutte di giocare e mettere in mostra le proprie qualità.

- Non è stato particolarmente entusiasmante l'avvio di stagione per la Secursilent che partecipa al cam-pionato di serie D. La squadra allenata da Francesco Feliziani ha pagato nelle prime giornate lo "scotto del noviziato" in questa categoria, perdendo partite che invece potevano essere alla portata della Secursilent. La rosa, comunque, è rimasta la stessa che avrebbe dovuto partecipare al campionato di Prima Divisione e tecnicamente appare competitiva, anche se i risultati ancora tardano ad arrivare. Nessun dramma però. Infatti, le regole che disciplinano il campionato di serie D consentono di avere un rodaggio anche piuttosto lungo, visto che al termine della prima fase

del girone composto da nove squadre non ci sono retrocessioni dirette. In concreto, anche se la Secursilent non riuscisse ad arrivare prima degli ultimi tre posti in classifica, avrebbe poi la possibilità di rimanere lo stesso nella categoria partecipan-do agli spareggi in un nuovo girone a nove squadre formato dalle ultime tre classificate di altrettanti gironi. E non è com-pletamente da escludere che la società, durante la pausa natalizia, possa tornare sul mercato senza fare follie per potenziare l'organico a disposizione di Feliziani.

- È attivo da qualche settimana il nuovo sito internet dell'Associazione Sportiva Futura. Digitando l'indirizzo www.futura-volley.it si entra nel mondo della pallavolo tolentinate in un sito completamente rinnovato rispetto alle stagioni precedenti. Sono presenti numerose sezioni dove si può leggere la storia ultratrentennale della società, classifiche e calendari della stagione in corso per le diverse squadre, interviste e commenti, oltre a tante fotografie che rendono il sito molto gradevole.

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REDAZIONEFabrizio Bianchini

Alberto Cola

COLLABORATORIDaniele Bianchini

Gianluca CasadidioSauro Ciarapica

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uando pensiamo alle freccette ci viene in mente la classica atmosfera da fumoso pub inglese, quasi si trattasse di un’attività ludica di matrice tipicamente anglosassone. In realtà quello delle freccette è uno sport vero e proprio che

ha una sua rilevanza internazionale e che negli ultimi anni ha trovato terreno fertile anche in Italia. E Tolentino può vantare anche qualche primato. Ne parliamo con Giovanni Gabrielli.Freccette in Italia e a Tolentino. Sport non troppo vecchio.In Italia la prima squadra è stata formata a Treviso nel 1983 e di conseguenza la Federazione Italiana Gioco Freccette. A Tolenti-no si iniziò a giocare per la prima volta alla fine degli anni '90.Fino ad avere un fiore all’occhiello...Infatti. A Tolentino esiste la prima e unica squadra femminile di freccette, “Le Piratesse Dart Club”. E’ nata nel settembre del 2006 in quanto le prime dieci ragazze che la composero facevano parte delle altre due squadre maschili dell'Associazione Sportiva Dilettantistica “Mojito del Pirata”, che avendo poco spazio per giocare decisero di fondare una squadra completamente femminile gestita da loro stesse e senza intrusioni maschili. A livello di federazione sia regionale che italiana ci fu una grande risonanza, in quanto molti pensarono che si sarebbe trattato della classica squadra materasso per i campionati a squadre. Ma si dovettero subito ricredere dato che al primo anno non terminarono all'ultimo posto, ma bensì settime su dieci e l'anno scorso quarte su dieci nel loro girone. Chi sono “Le Piratesse”?L'organigramma appena rieletto comprende le seguenti ragazze: Drago Melina Presidente, Falistocco Ilaria Vice Presidente. Le atlete sono: Casadidio Laura, Gullini Monica, Tamburini Romina, Craciunescu Roxana, Lorenzetti Chiara, Lorenzetti Valentina, Eleonori Valentina, Amicucci Mara, Beltutti Cristina.Hai parlato di lusinghieri risultati.Nell’anno 2006/07, per quanto riguarda il campio-nato a squadre, sono arrivate settime su dieci nella Serie B girone B Regione Marche, e quinte su quaranta squadre in Coppa Marche. Negli individuali Casadidio Laura si è laureata campionessa nei tornei regionali femminili e vice campionessa regionale, mentre insieme a Drago Melina campionesse regionali di doppio femminile. Gullini Monica ed Eleonori Valentina vice campionesse regionali. Sempre Drago Melina e Casadidio Laura sono state campionesse italiane di doppio femminile; e inoltre quinte nel campionato italiano individuale. Nel 2007/08 Le Piratesse si sono classificate quarte su dieci nel campionato a squadre Serie B girone B Regione Marche. Nell’individuale invece Casadidio Laura è stata vice campionessa nella classifica dei tornei regionali individuali femminili e vice campionessa Regionale. Drago Melina e Casadidio Laura vice campionesse Regionali di doppio femmini-le e terze al campionato italiano di doppio femminile. Casadidio Laura vice campionessa italiana (quarta in classica generale assoluta).A cosa si deve questo successo delle freccette a Tolentino?Innanzi tutto bisogna dire che Tolentino da almeno tre anni detiene il record di dart club di un unico comune con cinque squadre. Il successo credo vada attribuito in parte al lavoro di

Qdiffusione promosso dal nostro Presidente Regionale, Cimarossa Roberto, e anche dal fatto che si gioca nei bar e nei pub della città con l’unico onere di possedere la tessera della Federazione Italiana Gioco Freccette.Perché una persona dovrebbe scegliere di giocare a freccette?Giocare a freccette, come in quasi tutti gli altri sport, comporta per prima cosa far parte di un guppo, di una squadra e quindi un motivo in più per socializzare con altre persone sia a livello locale che regionale e nazionale, rispettare le regole del comune vivere, un modo per divertirsi, condividere eventuali successi, emozioni e gioie, momenti difficili e spensierati. In fondo è un modo per rilassarsi dallo stressante mondo che ci coinvolge sempre più in fatti negativi. Inoltre far parte di questa squadra femminile sta diventando quasi un modo di essere protagonisti, tanto da creare l'interesse per altre ragazze della Regione, ma che per problemi di

distanza non possono venire spesso a Tolentino. Il gioco delle freccette in generale, come abbiamo già detto si svolge nei pub e nei bar e quindi è facile da praticare in qualsiasi momento del giorno con le attrezzature a disposizione. Le partite ufficiali invece si svolgono la sera del venerdì dalle ore 22.00 da ottobre a maggio di ogni anno, con una sosta di quindici giorni da Natale al 6 gennaio.Parlaci dei programmi futuri.Molti, in quanto nel 2009 l'Italia sarà protagonista a livello Europeo in qualità di paese ospitante sia della Coppa del Mediterraneo che del 1° Open Italia, sotto forma di nazionali che individuali. Riuscire a far parte della nostra nazionale non è un sogno visto che ogni anno le prime quattro donne e i primi otto uomini della classifica indivi-duale vengono selezionati per un ritiro nel quale formare la Nazionale Italiana composta da due donne e quattro uomini. Alcune delle nostre ragazze hanno già sfiorato più volte questo traguardo. Programmi a lungo termine invece riguardano sempre la nazionale, ma con un obiettivo molto più importante e ambizioso, e che riguarderà l'anno 2012, quando le freccette sbarcheranno come sport alle Olimpiadi di Londra. Poter far parte della nazionale significherà partecipare alle Olimpiadi, il sogno di ogni sportivo.

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uindici anni di attività sono un traguardo invidiabile. Nello sport, in generale, nelle discipline acquatiche, in particolare. Proprio quest'anno, l'associazione Nuoto Tolentino soffia sulle quindici candeline. Un compleanno di cui andar fieri ed orgogliosi, non solo e non tanto per le migliaia di persone accolte in piscina, ma anche per i tanti

successi ottenuti con le squadre agonistiche. Testimone di tanti e importanti anni di vita dell'associazione è l'attuale presidente, eletto nel 2000, Luigino Luconi. Quindici anni sono tanti, soprattutto se vissuti a questi livelli“Le difficoltà nel mondo dello sport sono tante, si sa. In modo particolare negli sport acquatici, che non godono della risonanza di altre discipline. Le difficoltà aumentano, poi, nello sforzo di mantenersi a certi livelli agonistici. Voglio, quindi, porre l'attenzione sui 15 anni di attività e sui traguardi sportivi raggiunti dai nostri atleti, durante i quali abbiamo sempre potuto contare sull'apporto e sulla collaborazione dell'Amministrazione comunale. Per quanto riguarda i nostri successi, mi preme sottolineare soprattutto i risultati ottenuti a livello agonistico dagli atleti e dalle diverse squadre, i titoli nazionali, regionali, le medaglie vinte nel settore nuoto e nuoto sincronizzato, le tante promozioni nella pallanuoto maschile, dalla serie D alla serie B nazionale e nella pallanuoto femminile dalla serie C alla serie A2. Per la stagione 2008-2009 schieriamo circa 280 atleti agonisti in tutte le discipline: nuoto, pallanuoto, nuoto sincronizzato e master”. Oltre al passato, si guarda al futuro. Si profila un progetto importante, quello della piscina olimpionica “Il nostro sodalizio sportivo oggi partecipa alla stesura del progetto per la piscina olimpionica inserita nel programma di realizzazione della cittadella dello sport-acquapark. È quello di cui ha bisogno tutto il movimento natatorio locale, al quale va stretto l'attuale impianto, pensato e realizzato 25 anni fa per un'utenza limitata e frequentato oggi da 1200 nuotatori alla settimana”. Una convenzione con il Comune garantisce la gestione dell'impianto natatorio “G. Caporicci” “Per quanto riguarda la convenzione, il recente rinnovo per un anno è legato al fatto che l'Amministrazione comunale, proprio per l'interesse della Nuoto Tolentino a partecipare al progetto della piscina olimpionica, ha concesso il prolungamento finalizzato all'effettivo interesse e disponibilità della società verso questa iniziativa. Credo comunque che, per quanto riguarda la durata delle convenzioni per la gestione degli impianti sportivi comunali, sia più utile un arco di tempo superiore ai 3 anni, per programmare al meglio attività commerciali e agonistiche”. Quali sono le principali difficoltà nella gestione del settore agonistico?“I ricavi del settore non coprono le reali spese dell'attività e la differenza viene coperta con la compartecipazione degli sponsor. Quanto detto vale per realizzare una programmazione funzionale, proiettata allo sviluppo e alla crescita della società per tutte le attività sportivo-ricreative svolte dall'associazione, scuola di nuoto, corso per disabili e acquagym e per l'esercizio commerciale e istituzionale. Concludo mettendo in evidenza che i nostri 15 anni di attività sono un grande motivo di orgoglio per i vecchi e i nuovi dirigenti, per gli atleti di ieri e di oggi, per i tecnici, per gli addetti ai lavori, per la città e per l'Amministrazione comunale. È un risultato eccezionale per una società come la nostra che con piccoli passi ha raggiunto grandi traguardi”. Come intendete celebrare la ricorrenza dei 15 anni di attività?“Alcune iniziative si sono svolte a fine novembre, mentre venerdì 12 dicembre, al cineteatro Don Bosco, alle 21.00, si terrà uno spettacolo musicale. Il giorno successivo, alla piscina comunale, alle 19.30, è in programma un meeting di nuoto sincronizzato. Domenica 21 dicembre, a partire dalle 10.30, un meeting di nuoto”.

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