Censimento dell’industria e dei servizi 2011 Istituzioni non profit Crescita occupazionale e itit i i nuove istituzioni GIAN PAOLO BARBETTA 1 , PAOLO CANINO 2 e STEFANO CIMA 2 1 Università Cattolica di Milano 2 Fondazione Cariplo G i FLAVIO VERRECCHIA (I t t) l’ i t ROMA 16 APRILE 2014 Grazie a FLAVIO VERRECCHIA (Istat) per l’aiuto nella elaborazione dei dati e nelle analisi ROMA 16 APRILE 2014
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G.P. Barbetta, P. Canino, S. Cima - Crescita occupazionale e nuove istituzioni
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Censimento dell’industria e dei servizi 2011Istituzioni non profit
Crescita occupazionale e i tit i inuove istituzioni
GIAN PAOLO BARBETTA1, PAOLO CANINO2 e STEFANO CIMA2
1 Università Cattolica di Milano2 Fondazione Cariplo
G i FLAVIO VERRECCHIA (I t t) l’ i t
ROMA 16 APRILE 2014
Grazie a FLAVIO VERRECCHIA (Istat) per l’aiuto nella elaborazione dei dati e nelle analisi
ROMA 16 APRILE 2014
Introduzione
Obiettivi
Descrivere la demografia delle organizzazioni non profit (e la loro occupazione) tra il Censimento del2001 e quello del 2011 per analizzarne la crescita interna, la natalità, la mortalità e sottolinearel’importanza degli affinamenti nelle tecniche di rilevazione.
E id i i diff i li di it tt i li t it i li di ti d l i tiEvidenziare i differenziali di crescita settoriali e territoriali, distinguendone le varie componenti.
Metodo
Ricostruzione del panel (2001, 2011) delle organizzazioni sempre attive (le istituzioni storiche).Ricostruzione del panel (2001, 2011) delle organizzazioni sempre attive (le istituzioni storiche).
Identificazione delle organizzazioni rilevate nel 2011 ma già attive nel 2001 (le istituzioni emerse).
Un po’ di «contabilità» sulla demografia delle organizzazioni e dell’occupazione.
Analisi delle differenze settoriali e territoriali.
Possibili sviluppi futuri
Analisi per altre variabili strutturali (es forma giuridica)Analisi per altre variabili strutturali (es. forma giuridica).
Analisi dei fattori determinati i differenziali territoriali e settoriali.
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Un po’ di calcoli sulla
demografiademografiadelle istituzioni
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La demografia delle ISTITUZIONI (1/4)
Saldo naturale e affinamento delle tecniche tra il 2001 e il 2011:
R01 + S11 =N01-11 - C01-11 + R11
Istituzioni attive e rilevate
Istituzioni attive nel
2001 e 2011,
Istituzioni nate fra il 2001 e il
Istituzioni cessate fra il
2001 e il
Istituzioni attive e rilevate
nel 2001,
rilevate solo nel 2011
2011 2011 nel 2011
Rilevate2001 «Emerse»«Saldo naturale» Rilevate
2011235.232 +
200145.666 =141.451 - 121.159 + 301.191
2011
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La demografia delle ISTITUZIONI (2/4)
Istituzioni nuove e istituzioni storiche: Profondo irinnovamento: settore nuovo
per metàS01,11 +R11 = S11 + N01-11
Istituzioni attive e
rilevate nel
Istituzioni attive e rilevate
Istituzioni attive nel
2001 e 2011
Istituzioni nate fra il 2001 e ilrilevate nel
2001 e nel 2011
rilevate nel 2011
2001 e 2011, rilevate solo
nel 2011
2001 e il2011
Rilevate Storiche Nuove114.074 +301.191 =
Rilevate Storiche45.666 +
Nuove141.451
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La demografia delle ISTITUZIONI (3/4)
La crescita dipende dall’affinamento delle tecniche:
Personale istituzioni nate fra il 2001 e il 2011 rilevate
Personale istituzioni
entrate fra il 2001 e il 20112011, rilevate
solo nel 2011rilevate nel
2011rilevate nel 2001 e nel 2011 nello
stesso settore
2011 rilevate nel 2011
2001 e il 2011 sempre rilevate (in due settori
diversi)
Rile ate
)
EmerseRilevate2011 Storiche NuoveEntrate
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Analisi settoriali: il PERSONALE (4/4)
Personale istituzioni, per macro-settore, composizione percentuale
Forti differenze fra i settori, maggior incidenza delle nuove in cultura sport ericreazione, progressiva maggior incidenza delle storiche negli altri tre settori(I&R S&AS TdI)
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(I&R, S&AS, TdI).
Demografiadelle istituzioni e del personale
a livello territorialea livello territoriale
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Analisi territoriali: le ISTITUZIONI (1/4)
Per ogni territorio j (ripartizioni geografiche), possiamo ricostruire:
Crescita più elevata al Nord, per una più forte crescita interna al Nord-Est e perun più alto saldo naturale al Nord-Ovest. Come già visto, l’affinamento dellarilevazione è omogeneo sul territorio nazionale
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rilevazione è omogeneo sul territorio nazionale.
Analisi territoriali: il PERSONALE (3/4)
3. La composizione al 2011p
Personale istituzioni
Personale istituzioni nate
Personale istituzioni
Personale istituzioni
Personale istituzioni
insediate fra il 2001 e il 2011
sempre il t (i
fra il 2001 e il 2011 rilevate
nel 2011
attive e rilevate nel 2001 e nel
2011 nellot
attive e rilevate nel
2011
attive nel 2001 e nel 2011 rilevate nel
2011 rilevate (in due territori
diversi)
stesso territorio
2011
Emerse InsediateStoriche NuoveRilevate 2011
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Analisi territoriali: il PERSONALE (4/4)
Personale istituzione, per ripartizione, composizione percentuale
Conferma delle differenze già evidenziate: maggior incidenza del personale dellenuove istituzioni al Sud, maggior incidenza delle istituzioni storiche al Nord-Est
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Conclusioni (1/3)
1. Elevatissimo ricambio istituzionale nel corso del decennio:circa la metà delle organizzazioni attive nel 2011 nonesisteva infatti dieci anni prima.
2. Nonostante il forte ricambio, la forte crescita occupazionale(+61,5% nel decennio) dipende, anzitutto, dalla crescita( 61,5% nel decennio) dipende, anzitutto, dalla crescitadell’occupazione delle istituzioni storiche (+31,3%) e, inseconda battuta, dall’emersione di organizzazione giàesistenti (+18,6%). Il contributo alla crescita occupazionaleportato dalle nuove organizzazioni (+11,6%) è invecerelativamente modestorelativamente modesto.
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Conclusioni (2/3)
3. Differenze settoriali:• la crescita è più elevata in Sanità e Assistenza sociale (sia per
numero di istituzioni, sia per gli occupati).
• livelli sostenuti di crescita si registrano anche in Istruzione ericerca (occupazione) e nel settore della Cultura, sport ei i (i tit i i)ricreazione (istituzioni).
• incidenza delle istituzioni storiche è molto forte (in termini di(occupazione) nel settore della Tutela degli interessi.
• incidenza significativa delle nuove istituzioni nella Cultura sportincidenza significativa delle nuove istituzioni nella Cultura, sporte ricreazione.
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Conclusioni (3/3)
4. Differenze territoriali:
• crescita più elevata al Nord per una più forte crescitacrescita più elevata al Nord, per una più forte crescitadell’occupazione delle istituzioni storiche al Nord-Est e per unpiù alto saldo naturale al Nord-Ovest.
• il rilevante affinamento delle tecniche e del processo dirilevazione risulta, infine, omogeneo su tutto il territoriognazionale.