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G IULI O C lAM POLTRlNT - CONSUELO 5PATARO LE NINFE E LE FATE. _ I NSEDIAMENTI E CULTI NE LLA GARFAGNANA TARDDANTlCA Nel ci clo del vademecum per il viaggiatore-visionario An to n io Possenu ded ica un olio alle montagne della Garfagnana: la bagnante che si i mmerge in una fa nt a stica 'bocca delle Fate' pare - anche per i 'vecchìcni' che ne spiano le nudità - una straordinaria rivisitazione dei temi sei-settecenteschi di Susan na e i vecchìont. o, meglio anco- ra, del bagno di Diana e delle sue ninfe, funesto per Atteone, spetta- tore invol ontar io. Ma la ninfa deUa 'bocca delle Fate', stando al com- mentat ore di Possentt. Iacopo Lazzereschi Cervelli l, è an che la tra- sposizione delle Fate-Ni nf e che, nelle tr adizioni riferite nel tardo Sei- cent o dal Mìcoul. davano nome alla Grotta delle Fat e di Soraggio: «nelle balze d'un g ran sasso trovasi una meravigliosa caverna comu- nemente chi am ata la gro tta delle fate, con ta nt' or dine e simetria di stanze, che pare più tosto fatt ura d'ingegnoso Ar chitetto, che scher- zo della n atura . Crede il volgo ig noran te che in questa spelonca habi- tassero anticamente le Fat e, che predicevan o le cose avvenire, e face- vano tante altre cose m iracolose: e ciò potéesser vero, per diabolica illusione, essendo sem pre s tato solito il de mon io ingannare gli huo- mi ni con l'apparenze del bene» 2. La 'visione' di Possenti e la pa gina del Micott i, con le loro sug- gestioni, sono cer tamente tali da condizionare la valu tazione di uno dei più rilevanti as pett i del sistema di insedia mento tardoanlico del- la Gar fagnana (fig. 1): la frequentazione delle grotte con ca ra tteri mani festamente cultuali J. Fu merito di Luigi Tondo mett ere a fuoco la componente sacrale de lla frequ entazione della Grotta dei Cinghiali, posta nella Pania di , Yademecum per il viaggiatore visionario: Lucca di Alltollio Possemi, Lucca 2004, pp. 32 ss. ' A. MIC O"ITI, Descrittione cronologica della Garf agnana Provincia di Toscana , a c. di d. P. Bacci. Luc ca 1980 , p. 158. l Primi cenni in G. CIAM POLTR INI , La valle dei Serchio fra l e VI secolo d.C. Aspet- ti della dina mi ca dell'insediam ento, in Appen nino tra antichità e medioevo, a cura d i G. RONCAGLl kA . DONATI-G . PlN TO , Città diCast ello 2003, pp. 209 ss., in pa rticolare pp. 2 12 ss.
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Giulio Ciampoltrini, Consuelo Spataro, Le ninfe e le fate. Insediamenti e culti nella Garfagnana tardoantica, in Religione e religiosità in Garfagnana dai culti pagani al passaggio

Apr 29, 2023

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G IULI O C lAMPOLTRlNT - CONSUELO 5PATARO

LE NINFE E LE FATE. _INSEDIAMENTI E CULTI NE LLA GARFAGNANA TARDDANTlCA

Nel ciclo del vademecu m per il viaggiatore-visionari o AntonioPossenu ded ica un olio alle mo ntagne della Garfagnana : la bagnanteche si immerge in una fantastica 'bocca delle Fa te' pa re - anche per i'vecchìc ni' che ne spiano le nu di tà - una s traordina ria rivis itazionedei tem i sei-se ttece nteschi di Susan na e i vecc hìont. o, meglio anco­ra , del bagno di Diana e delle sue ninfe, fu nesto per Atteone, spetta­tore involontario. Ma la ninfa de Ua 'bocca delle Fate', st ando al com­mentatore di Possentt. Iacopo Lazzereschi Cervell i l , è anche la tra­sposizione delle Fate-Ninfe che, nelle tr adizioni ri feri te nel tardo Sei­cento da l Mìcoul. davano nome alla Grotta delle Fate di So raggio:«ne lle ba lze d'un gran sasso trovasi una meravigliosa cavern a comu­nemente chiamata la gro tta delle fat e, con tant'ordine e simet ria distanze, che pa re più tosto fa ttura d' ingegnoso Architetto , che scher­zo della natura . Crede il volgo ignorante che in questa spelonca habi­tassero anticamente le Fate, che predicevan o le cose avvenire, e face­vano tante a ltre cose miracolose: e c iò pot é esser vero, per diaboli caillusione, essendo sempre stato soli to il demonio inganna re gli huo ­mini con l'apparenze del bene» 2.

La 'vision e' di Possenti e la pagina del Micotti, con le loro sug­gestioni , sono certamen te ta li da condiziona re la valu tazione di unodei più rileva nt i aspetti del sistema di insediamento tard oanli co del­la Garfagnana (fig. 1): la frequ entazione delle gro tte con caratter imani fes tame nte cultua li J .

Fu merito di Luigi Tondo mettere a fuoco la compo nente sacralede lla frequentazione della Grotta dei Cinghiali, posta nella Pania di

, Yademecum per il viaggiatore visionario: Lucca di Alltollio Possemi, Lucca 2004 ,pp. 32 ss .

' A. M ICO"ITI, Descrittione cronologica della Garfagnana Provincia di Toscana , a c.di d . P. Bacci. Lucca 1980 , p . 158.

l Pri mi cenni in G. CIAM POLTRINI , La valle dei Serchio fra l e VI secolo d.C. Aspet­ti della dina mica dell'insediamento, in Appen nino tra ant ichità e medioevo, a cura d i G.RONCAGLlkA. DONATI-G. PlNTO, Città d i Castello 200 3, pp. 209 ss., in pa rticolare pp. 2 12ss.

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88 G IULIO ClIIMroLTR1Nl - CO NSUELO SPATARO

Corfino, nella tem pestiva ed izione degli scavi co ndottivi nel 1980 d' in­tesa fra Soprin tendenza e Gruppo Archeologico Garfagnana ~ . Se que­st i aspetti emergeva no soprattu tto da lla consistente rest ituzi one di mo­nete del m, IV, e inizi del V secolo, la sua in terpretazione era stata ce r­ta men te favorita dal recupero, nei fond i medice ì dell'Archi vio di Statodi Fire nze, della notizia dello scavo di una groua condot to ne l 1546 aMarliana, nell'Appennino pistoiese, c he aveva fornito una massa di ol­tre 400 m inute monete di bronzo. verosim ilmen te tardoantiche 5.

Ledizio ne solo parziale, perc hé lim ita ta ai materiali etrusch i,degli sca vi co ndotti qualche anno prima dal Centro Studi Archeolo­gici di Lu cca ne lla Buca di Cas telvene re , privava Lui gi Tondo di unseco ndo sostegno alla sua proposta: la "fre quenta zio ne cu ltuale digro tte aveva infatti già trova to nella Gar fagnana d 'età rom a na un'ine­qu ivocabile attes tazione ne lla Bu ca stessa 6.

Dimentica ta dopo il V secolo a.C. 7 , appare ntemente non fre­quentata dai Ligmi e dai primi colon i romani del TI e Tsecolo a.C ; lagrotta torna a conoscere una vita parti co larmente inten sa con la rior­ga nìzzaaìone del sis tema d i ins ediamenti della montagna in età au­gustea, per ri specchiarne poi la dinamica per tutta l'e tà im perial e.

La qualità della sup pellettile ce ramica recu perata negli scavi de­gli anni Settan ta 8, e il numero delle monete ritrovate in segu ito, nonlasci ano d u b bi, in effett i, su lla natura de lla freque n ta zione della gro t­ta .

La raffinata terra sigillata are tina e ita lica con decorazione a ri­lievo dei tard i ann i augu stei e tìberta n ì (fig. 2, A), ra rissima anche neico ntesti urban i d i Lucca 9, può essere plausibilmente attribuita a pra-

• D. COCCIII-L. 'r ox oo. Testimonia nze di et à tardoromana in una grolla della Gar-fagnana , Actum Luce, XV t, 1986, pp. 6 1 ss . .

l L. TOI-mo , Le mo/M e nella storia d'Europa del '500: il pensiero del Principe, in Piostoia: uno città nello stato mediceo , Pistoin 1980. p , 302.

• C1AMI'OLTR1NI, a rt . cìt. a nota 3, p p . 2 10 ss., Figg . 5-8 : PCI" i la vo ri d el Gruppo Ar­chcologrco Garfagnan a , O. GUID I-G. ROSSI, Ricerche archeologiche in Gar(agllClIIa. Bar­ga 1984 , pp . 44 ss.

, G. CIAM POLTRINI-P. NOTINI, L'abita to della Mu rella e iI/uogo di Cll/to di Castelve­nere. Aspett i del sistema di insediamento etrusco del V secolo a.c. i>1 Cariagnana , in que­sta sede.

~ Pe r una presentaz io ne a nali ti ca d ei materiali si r invia a ClAMPOLTRI NI, art. cir.a nota 3, l.c .

• Al p roposito si veda G. CtAMI'OLTRtNt-P. NOTlNI'c' S PATARU, Vie e traffici neììa Gar­fagnana d'età augustea, L'insediallle1lto della Mu rel/a di Castelnuovo di Goriagnona, inViabilità, traffici, commercio, mercati e fiere iII Gar(agl1alla dall'antichità all'unità d'ila ­lia, All i d el Convegno Ca st eln uo vo di Garfagl1<llla 2005 , Mode na 2006 , pp . 227 ss.: G.CIAMI'Ot.TIlJNt.Condizion i ambientali e vita econom ica in Ima colonia august ea dell'Eme­ria seuemrionoìe. COllsiderazioni sui materiali dallo scovo del kardo degli Orti del SanFrancesco, in Ad limitem. Paesaggi d 'età romana 'Iella scavo degli Orti del Stm France­sco in Lu cca, a c ura di G. Ciampoltrìnt. Lu cc a 2007 , pp. 69 SS.

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Le Ilinfe e le fate. lnsediamenti e culti nella Gariagnana tardoantìc a 89

tìche di lìba zìo ne O a ll'offe rt a vo tiva dell'oggetto stesso . Altre ttanto sipotrà ipo tizza re pe r i numerosi poculi a pareti so tt ili d 'età giu lio­cla ud ia (fig. 2, B ).

11 rari ssimo karuharos o skyphos ìnverri ato . eccezionale nel ter­rito rio (fig. 2 , C) , i boccaleui monoansati (fig. 2 , D), le lucern e a ca­nale (fig. 3) , l'oinochoe a pa sta grigia (fig. 4, A), i vetri (fig. 4 , B) di­mostra no una con tinu ità nelle pratiche del culto- in età flavia e pergran parte del TT secolo, in p ien a sin tonìa co n l'evidenza nurntsmatì­ca , c he non mostra sos ta nziali rallen tamenti nella frequen ta zio nedella Buca per tutta l'età imperiale e ancora ne lla Tarda Ant ichità(fig. 5).

. Le co nso nanze con i costumi rituali e le res tìtuzlo n i della sti pea lp ina del cu lto di Albior-ix, nelle Alpi Cozie lO, o di Ca prau na , in Li­gu ria \ 1, so no evide nt i, ma è probabilme n te ne i culti fon tili d 'età ro­mana - siano o men o per-sonificati in divin ità co me le Ninfe - che oc­correrà cerca re i motivi della 'riscope rta' delle 'acque sa nte' che sgor­gava no nell'antro.

Se si può d unque ragionevolmente su pporre che le acque di Ca­ste lvenere svo lgessero nella Va lle del Serchio d'et à romana lo stessoru olo ch e per qualche decen n io avevano occupa to nel sis tema d i in­sed iamento etrusco del V secolo a. C; a partire dal lI] se colo d .C. lafr equentazio ne delle gro tte conosce una repen tina im pen na ta.

S i deve a ncora a ll'Inso stìtuì ta e preziosissima sequenza di inda­gini su lle grotte della Ga rfagnana co ndotta da l Gruppo Arc heologicod i Ca stelnuovo - in particol are da Guido Rossi, Oscar Guidi, Mau roPioli - in una felice e pion ieristica stag ione d i rice rc he, fra anni Set­tan ta e Ottanta del secolo sco rso , l'individ ua zio ne e l'esp lora zio nedella Groua de lle Ce nto Camere , che si apre nel massiccio della Pa ­ni a 12. l fresch iss ìrni sesterz ì di Alessand ro Severo (due esem plari: fig.6, A), Filippo l'Arabo (fig . 6, B), Ere nnia E truscilla (fig. 6, C) attes ta ­no u na frequen tazi o ne dell 'antro circoscritta al corso del secondoquarto del In secolo d .C., e co n caratteri che la deposizione d i mo ne­te, per d i p iù 'scelte', induce a ritenere 'di cul to '. Analoga, a nche se insc ala minore, è la testim o nianza della Ta na delle Fa te d i Somggio .co n un sesteraìo d i Gord iano III (238-244) , e un logoro bronzo di Lu ­cio Vero 13.

L'ipotesi form ulata alc un i anni fa, a l Con vegno d i Sestino del

lOSi veda c.F. CAl'ELI.O, Una st ipe votiva d'e/d romuna SUl l1lO We Genevìs (Alpi Co­zie), Rivista tngau na e lntemella . 7, t94 1, pp. 96 ss.

" Da ultimo D . G ANDOLFI· L. GERVASINI , La stìpe vot iva di Caprauna: una oucstio­Ile IIII/ora aperta, in Allcora su I Liguri . VII antico popolo eu ropei Ira Alp i e Medi/crTIl­Ileo, a cura di R.C. De Ma rinis e G. Spadca . Genova 2007, pp. 207 ss.

" GUIDI-RosSI. op . ci I. a nota 6. pp. 74 ss.Il GUIDI_ ROSSI, op . cit. a nota 6. pp . [08 ss.

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90 G IULIO C IAMPOLTRI.'a - ccsscmc Sr"TARO

1997 dedicat o all'Appennino tra antichità e medioevo. è che le grollesiano frequentale, a partire dal m secolo. no n ta nto come 'luogo dirifugio', in fra ngen t i storic i c he iniziano ad essere ca lamitos i a ncheper l'I talia , ma in un contesto di rinn ovato interesse per le risorse ele po tenziali tà della montagna . Le a ttività silvopastorali, di bosca io­li , pastori , ca rbonai, che difficilmente possono lascia re tracce ar­cheologiche distintam ente percipibili . sopra ttutto nei terri tori d imontagna , avre bbero trova to - secondo questa proposta - un puntodi rife r imento nelle grotte «luoghi di rifug io 'protett i' dalla loro sacra­lità, in una co nvivenza co n le d ivini tà della natu ra che vi abitano chepu ò essere 'acquista ta ' con l'offerta di mon ete.. I.,

L'analìsi dei contesti della Buca della Piella , in Val di Lima ,esplora ta an cora negli anni Settanta dal Centro Studi Arch eologici epresenta ta da Paolo Mencaccì e Michelangelo Zecchini , sem bra avva­lorare questa proposta 13. Si è notata, infatti " , la diversa area di di­stribuzione dei materi ali ceramici - compos ti quasi solo da olle d'im­pas to e con centrati nei setto ri di scavo A e B - c deJJe monete, chetracciano la freq uentazion e della grotta nel corso del ID secolo, inpart icolare nella seconda m età , concentra te invece nei settori X, Y, F.La grolla sembra dunque dist inta in due aree, una destinata anc he aluogo di bivacco e di rifu gio, l'altra con connota zione 'specia lizza ta',sacra (fig. 7).

Se questa sequenza di ipotesi non è solo una suggestione, paral­lela a qu ella dell'immagi ne di Possentì . le divinità venera te negli anotri della montagna non potrebbero che essere quelle che conosciamodalla non rem ota area delle cave di Luni: Silvano, e, so pra tt utto, leNinfe dei monti e de i boschi, progeni trici anche nelle tradizioni po­polari delle Fa te che daranno il nome a non poc hi di questi antri " .

Ma lascian do questo campo alle indagini sul Iolklore gar fagni­no 13 e dell'Appenn ino, si dovrà rilevare che la ripresa di interesse peri territori montani di Lucca percepibile nel corso del ID secolo so­pra ttu tto nelle grotte, fra l'età cos tantiniana e quella teod osiana tro­va una limpida a ttestazi one nell'insediamen to che a Volcascio domi-

.. CIAMPOlTRINI, a rt . c iI. a nota 3, pp. 211 5.I ~ P. MENCACCI-M . ZECCHIN! , Lucca roma na. Lucca 1981 , pp. 22055.; M . ZECCl1 lNI

ET ALli, Resti archeologici neìl'area IIIC(mse, La Provinci a di Lucca , 15. 4, 1975, pp. 1125S.

I. CIAMPOl TRJNI. art . c it. a no ta 3. p. 2 12." G , C IAMPOlTlUN I. Monumenti ep igrafici. in Mostra marmo /lIIlimse. Ca.'t! roma ­

ne e materia ù archeologici. Pisa 1982. pp. 128 ss .• in parti co lare p. 130; sintesi divu lga­tiva in G. ClA....I'OLTRlNI. EpigrafUldelle caVI!. in Le origini dell'indus tria mamri{em a car­ram , Alli della Gioma ta di S tudio de l Museo C ivico del Marmo d i Carrara, 29 se nem­bre 200 1, a cu ra di E. Dolci. Massa 2002, pp. 25 SS.

II Si veda da ult imo Q. GUIDI. Ursolina la Rossa e altre s /orie.. Inquisitori e streg/retra Lucca e Modena nel XVI secolo, Lucca 2007. passim.

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Le Ilin(e e le (aie. lnsediamenti e culti netla Garfagnana mrdoantìca 91

na la gola de l fiume poco a va lle dell 'odierno ce ntro di Ca stelnuovo(fig. 1) 19.

Già nel convegno di due ann i fa si è so ttoline a to il ri lievo chenell'lt il1erariu m Anto nini svolge la via - o il sis tema di s trade - checo llegava Lucca a Pa rma , s tra teg ica per con tro llare uno degli acces­si dall a Pia nura Pada na a Ro ma. Se le mura d i Lu cca vengono restau­rate sullo sco rcio finale dellJJ secolo, e la città d iviene se de di una {a­brica imperia le d i spade collegata a l disposi tivo d i presid io all 'I taliase tte n trio nale . si dovrà po rre p roprio fra gli a nni de lla 'Ie trarchi a equelli cos tan tin ian i il cons olidamento d i u n sistema stradale in gra­do di assicura re il flusso delle ma terie p rime indispe nsabili a lla me­tallurgia , e d i redi srribuìre po i le ar mi alle tru pp e d islocate ne lla Pia­nura Pada na . L'ab ita to di Volcascio po trebbe a ver svo lto u n ru o lo si­gn ificativo , in questo con testo 20.

I saggi condotti fr a il 1988 e il 199 1 hanno int eressato sopra ttu t­to le formazion i de trit iche in cui era no fin iti gli scaric hi di un villag­gio che si dovrà im magina re fo rma to da ca panne d is tri bui te su l ver­san te del mo n te (fig. 8). Assieme alla massa di frammenti cera mici,finì in q ueste straufìcazton ì a nche u na straord inar ia tes timonianzadel mo ndo sp iri tuale della Garfagna na ta rdoaruica: una sta tuena(fig. 9), acefala (a ltez za conservata cm 6,5), intaglia ta in un blocch et­to del p re zioso l11annor Numìdìcum ( il giallo a nt ico de lle cave di Si­mìtthu . nella Num id ia , oggi Tun isia). La figura, sedu ta e avvol ta inun corposo pa nneggio, e dest inata ad essere colloca ta su u n sed ile ina ltro ma teriale, è qualifica ta dagli a ttribu ti che es ib isce: u n ma nne l­lo di sp ighe ne lla sin is tra, la co rn ucopia ne lla destra . Se non bastas­se , in fine, le rocce stilizza te su cui poggia i pied i. calzat i, ne com ple­ta no l'identikit: è la figura zio ne d i Abundantìa , in una speci fica co n­notazione frugifera che ne re nde ovvia la collocazi one nel luogo d iculto domestico , il /m'ario che no n doveva mancare neppure in que­ste co m unità d i monta gna 21 .

La co nt inuità nella produzio ne d i quest i manufatt i in p iet ra pre­giara rende a rd uo sta bilire q uando sia sta ta modella ta la sc ult u ra. licontesto che l'h a co nservala, in vece, è ben databile grazie alle sigilla­te africane, d i t ipo D, con forme che si d is tribu iscono fra la fine del

,. G . ClAMPOLTRI NI- P. NOTTNI- P. RENDINI. Mate riali tardoal1tÙ.:}zi ed aùomcdievalidalla Valle del Serchio. Archeologia Medi evale. XVIIl. 199 1, pp, 699 ss.: G. C1AMPOLTR1­

xr. L'Abundantìa di volcascio. Idoìo ru rn cullores nella Oartagnan a tardoanrìca, Pros pet­tiva . 101. 200 1. pp. 51 ss. (con un contri buto di P. NOTTNI) .

>O C lAMPOLTRlNI- N o llNI, S PATARO. ano eh. a nola 9 , pp. 227 SS. : dii ult imo G . ClAM­POLTRINI. La citt à e la pieve. Paesaggi urhmli e rurali di Lucca [ra Tarda Antichità e AltoMedioevo. in San Pietro ifT Campo a Montecarlo. Archeologia di lilla plebs baptisrnalisdei territorio di Lucca, Lucca 2007. pp. 30 ss .

" C lAMPOLTRINI. an ocit. a not a t9. pp. 51 ss.

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92 G lVU O C IM lPOLTRINI - CoSSU E1.O SPATARO

TV e i pri mi del V secolo d .C., associate ad una massa di produzionid 'area regionale . come le ce ra miche figuli ne co n decorazione dipin ­ta , classe t ip ica dell'Et ru ria set ten tri onale d i questo momento sto ri­co, e gli impasti 22.

AI di là dell'evidente modes tia de lle stru tture insedìarìve, l'aper­tura co mmercia le ind iziata da qu est e classi, a cui si aggiunge unatangibil e presenza del t ipico conte nitore vmano dell'Etruria se tten­triona le ta rdoamica. la cosiddetta 'anfo ra di Empoli' , trova riscon troa nche in oggett i singola ri , come il pendente in pasta di vetro stampi­glia to con la figura di u n ga llo . d i produ zione si riaca o comunqueorien tale, fors e con valenza 'magica ' B, _

Se questa si può facil me nte confonde re con una mera fun zioneorna mentale, la figura d i Abundantia non lascia a lcun dubbio sul fa t­to c he ne i decenni fra IV e V secolo - l'e tà teodosiana che segna lacompiuta a ffermazione del c ristia nes imo come religione ufficia le - inun a bitato dell'Alta VaUe del Serchio i cult i 'paga ni', e in partico la reque lli co n spiccata conno tazione frugi fera , e ra no ampia mente prati­ca ti, accomu na ndo i contad ini , i pastori . i ca rbona i che vi viveva noagli ult imi esponent i del paga nesimo delle classi senato rie: Rut ilioNamaziano celebra lo spirito tradiziona le , conservatore a nc he nellareligione, dell 'Etru ria H, e un Protestato c he po trebbe esse re il ce le­berri mo vento Agorio tenace asserto re d i tutte le forme di re ligiosi tàmìsterica e inìzìa tìca . possiede be ni lun go l'Amo 25. Negli stessi anniin cu i a Sant' Ippoli to d i Ann iano, nel tratto di territorio di Lucca chegiunge a ll'Amo, si costruiva una delle pri me chiese rurali ( fra 360 e370), non molt i a nni dopo che la città stessa si era dotata d i un a ca t­ted rale (fo rse già entro il 350) 26, in u n villaggio della montagna si re­cupe ruva o si acq uisiva un idolum - come avrebbero detto po i i pro­pagandisti crist ia ni - nodale nella vita religiosa , sopra u uuo nel1'in­treccio di questa con le fo rze della na tu ra in cui la comuni tà viveva edalla cu i be nevolenza dipe ndeva la sua fortu na .

L:Abuuda1llia di Volcascio e l'evidenza della Buca della Piellape rrneuono di concludere rito rnando a lla proposta d i Luigi Tondosulla Grotta dei Cinghia li, un possib ile 'an tro delle Ninfe' tardoanticoin cui si perpetuava il culto de lle forze della na tura c he trovava nellefigure femm inili delle grotte il pun to di riferi me nto. (G.C.)

Le monete restituite da ll'atti vità d i ricerca co ntinua ta nella gro t­ta a nc he dopo i saggi del 1980 (fig. l O) co nferm a no la co nsistenza e

;'.I NonNI, in CIAMPOLTRI." I, art. cito a nota 19 , pp . 55 S,lJ NOTI,.I. in C1AM1'01.11UN1, anoeu. a nota 19, p. 56, fig. 12.,. Rur. N,ul, Dereditu, 1, 597: «gra ta bo nis pr ìscos rcuoer provinci a mores».n F. BERTI -V. CECCON1, venìo Agorio Praestato in un 'epigrafe inedita del vaìdam o ,

Ostrak a, 6, t , t 997, pp. t I ss.,. C1AMI'OLTRJ NI. art. citoa noia 20, pp . 21 5S.

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Le ninfe e le fate. ln sedìamenti e cu lti Ilella Oariagnana tordoa ntica 93

la cronologi a della fre quentazio ne della grotta, intensa sopra tt u ttofra la seconda metà del IV e la prima metà del V secolo (fi g. 11-12) 27,

e potrebbero concedere una chiave di lettu ra anche per altri oggettimeta llici d'età ro ma na recuperati nella Grotta .

Il pendente a forma di anfora (fig . 13) - un diffuso termina le d ici ntura ta rdoanti ca che trova un 'illu s trazione nel Buon Pastore dal­l'a bito singolare di Aqu ileia 28 - in effetti porrebbe essere semplice­mente sta to perduto. Più d ifficile però è proporre un'ipotesi simileper un frammento d i por rastgìll i (fig. 14), r iconducibi le a l tipo asse­gna to a lla med ia età imperi ale ne lla rece n te a nalis i di questa pa rtico­la riss ima classe d i oggetti usat i pe r accogliere i sigil li 'd i gara nzia'della co rrisponde nza , dovu ta all a Bessi 29. Anc he se i d ue esem pla ri­uno integro, l'a lt ro fr am mentar io - dalla Piana d i Lucca 30 conferma­no la d iffusione e l'impiego re lat ivamente vas to d i questa classe, e levie che a tt raversavano la Garfagnana potevano vederne la diffusione.non è da esclude re l'ipotesi che il (ram mento d i po rta sigilli sia fini tone lla Gl'a lt a dei Cinghiali solo per il suo valore in metallo . in a lterna­tiva a l b ro nzo co nia to , e non con un plico della corrisponden za .

Naturalmente la p roposta deve ess ere va lu ta ta con pruden za ,anche perché la gro tta continuò ad essere fre quen tata a lungo: l'amoda pesca, fo rse d'età ro ma na, e i bo ttoni del tardo Medi oevo 31 rno­strano l'et eroge ne ità dei materiali ch e po sso no Unire confu si nellefreq uen tazio ni delle gro tte, le cui stratìfìcaz ìon ì sono soggette a co n­tinue ma no mi ssio ni.

I materiali ceramici dei recupe ri degli a nni Otta nt a , tu ttavi a .conferm a no che la fase d i massima vita lità della gro tta deve essereposta fra l'avanzato IV e i primi del V secolo d .C. 32, facen do d i q ue ­sto a ntro, per l'e tà teodoslana, il corrispo nde n te de lla Buca della Piel­la de lla seco nda metà del III secolo . Non mancano, tuttavia, mi nutiframmenti d i terra sigilla ta ital ica e a pare ti so tt ili c he dimostrano

n Per i material i dei recuperi degli anni Ottan ta , s i rinvia all'Appendi ce.l! Per la tipolog ia C.J. S IMI'SON, Belt-buckles and Strop-ends or the iater Roman

Empire: A Preliminary S urvey or Several New Groups. Brhannia. 7, 1976, pp. 179 ss. (ti­po C).

19 B . B ESS I, Due capsule bronzee da Co rtina e da Sab ratha: portasigilli o amu leti?,in Creta romana e protobimntina, All i dci Convegno In ternazionale lraklion 23-30 set ­tembre 2000 , a cura di A. Di Vita, Padova 2005. pp. 1193 5S.

J() G. ClAMPOLTRTNT. Un porlasigilli dal Colmo dei Biechi [Capannori} e il sistema dicom unicarioni /lI/viali e terres/n nella piana di Lu cca, in Glarea stratae. Vie etrusche erom ane nella pial la di Lucca, a cura d i G. Ciampoltrini . Firenze 2006, pp. iOl ss.

li GUID I-R OSS I, op . cii. a nota 6, pp. 85 s.l' Per le tipolog ie ce ramiche dci terr itorio lucchese in ques to periodo G. e lAM­

l'OLTRINI-C. SP,,"TARO- M . Z ECCfllNT, Luc ca tardoa ntìca e altomedieva le IV: aspet ti della rior­gan izzaz ione u rbana fra n u da Antichità e Alio Meflioevo negli scavi 2004-2005, Archeo­logia Medi evale, x xxu . 2005, pp. 328 5S.

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94 G IULIO C lAAll'OLTR INI • CONSUElO S r.nARO

una frequentazione. forse episodica . della gron e sin dalla prima etàimperiale.

Le cera miche fanno della Orona dei Cinghial i il parallelo del.l'abitat o di Volcascio. Rinviando ali'Appendice per una presentazion eanalitica, si pu ò osservare - come a Volcascio II - la presenza di sigil­lata a fricana , con frammenti pertinen ti ad una scode lla d i Fanna Ha­yes 50 B (fi g. 15; Catalogo , I), della seconda metà del IV secolo. condecorazione sta m pig fia ta , che al terna sul fondo . en tro due cerchico ncen trici incisi, il mo tivo a ce rc h i decora li Hayes 86 (o: stam poAtlante 5 1) e il mot ivo a vol u te Hayes 103 (= s ta m po Atlante 78), sinqu i noto so lo da redazio ni fra rnmenrarìe " .

Le produ zioni figuline compaiono con scodelle emisferic he conla bbro pe ndulo. di rego la coperte da una vern ice rossa (figg. 16; 18;Catalogo , 2-4) 33, con la quale si ottengono anche se mplici sistem i dc­cora uvi, ap plicat i anche su forme chiuse (fig. 15; Catalogo , 5-6) 36 , adimostrazione dell'omogeneità dei sis tem i cera mici del l'in tero terri ­torio lucchese 37. Anche gli impasti , attestati sopra tt utto da olle ovoi­di con breve labbro svasa to modanato e provvisto di rtsega (figg. 17­18; Catalogo, 7-8) 3$ C dai relat ivi coperchi (fig. 17; Cata logo, 9) 39 so­no attribuibili alle offici ne che riforniscon o Volcasclo. c non d iversida quelli in uso in città 40.

Rispetto ad un contesto urbano come quello di Palazzo Fatinel­li , ben data to allo scorcio finale del IV secolo da ll'associazione conmonete ~ 1 , la componente 'da mensa ' dom inan te nella Grotta del Cin­ghiale potrebbe tradi re la pratica di offerte ali mentari nei ri tu a li, sesi volesse preferire l'ipo tesi esclusiva mente cultua le nella frequenta­zione dell'ant ro: oppure rivelare che. co me nella Buca della Pìella . iruoli di culto e di luogo di riparo convivevano, motìvandos ì reci pro­came nte. (G.C.-C.S. )

J) CIA.MPOlTRIN1-N OTINt-R eNDINI, anoeu. a noi a 19, p. 703....J.w. HAYE.S, Late ROmall Pottery, Odoro 1972, pp. 69 S., perla forma: p. 245,

fig. 4 3, 86 e Dg. 44, 103, per le stampigliature: Atlan te delle [orine ceramiche, t, Encè­clopcdia dell'Art e Antica Classica e Orientale, Roma 198 l , p. 86, per la fo nna; p. 126,tav, LVI (b) , e LVII (a ), pe r le s tarnpigliutu re .

l' CIAMPOl TRIN1-N oTINI-RENDINI, anoeu. a nota 19, p. 703, fig. S, 7; CIAMPOlTR1Nl ­SrATARo-ZECCllIN1. a rt. eu. a noia 32, p. 328, fig . 16, 9.

lO Per la tipolcgia G. CIAMPOlTRJNI, lforciolo e ì'olla. çons tdcrm ioni sulle produ­t loni ceram iche in TOSCIIII(l [ra VI e VfI 5«:010, in Ceramica in tmlia- VI-V fI seco lo , All idel Convegno in onore di John W. Hayes, Roma 199 5, Firenze 1998, a cura di L. Sa­gol, Firenze 1998, pp. 298 SS.

J1 CIAMPOl TRlNI-Sl',I,TARO-ZECCIllNl , an oeu. a noi a 32, p. 328; su questi sis temi dc­cera tivi, M . FIU PP1, W ceramica dipinta tarda dal centro storico di Empoli: i rinvenimen­ti ·Mom4iori ~ e PiaUA della Propositu ra, Milliarium, 7, 2007, pp. 16 ss.

li CIAMPOlTRINI.N OTINI-RENDINI, art. ciI. a nota 19, p, 704, fi g. S, 10-13... C1AMI'OLl'R1!11 t-N OTINI-RENoINI, an ocii. a nota 19 , p. 704 , fig. S, 14.• CIAMPQLTRlNI-SPATAIIo- ZECCHINI, art. eu. a nota 32, p. 328 , fi g. 16, 12.., CIAMPOlTRINI-SPATAll.o-ZEC(;HIXI, art. ci i. a nota 32, p. 327 $S.

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Le nin{e c le {ule. Iflsei/iamen/i e '-ll lli nel/Il Gariagnana tardoa ntica

APPENDICE

95

Catalogo dei materiali dei recuperi 1988 nella Grotta dei Cinghiali 41

Ceram iche

. Fig. 15. Frammenti d i parete e di fondo probabilmente pertinent i ad ununico esemplare di scodella di forma Hayes 50 If,'con la bbro arroton­dato , leggermente ingrossa to; su l fondo , de corazione stampigliata . laqua le alterna, e ntro d ue cerchi concentrici incisi (diam. cm II), il mo­tivo 'a cerc hi decora ti' Hayes 86 ('" stampo Atlallt e 51; d ia mocm 1,5) eil motivo 'a volute ' Hayes 103 (= stampo Atlante 78; cm 1.5 x 1,6). Ar­gilla arancio, granulosa: vernice largamente evanfd è . con super fici con­crezionate.

2. Figg. 16, 2; 18,2. Fra mment o di picco la scodella con labbro pendolo ti­po voìcascio, fig. S, 7. Ricomposto da du e fra mmenti. Argilla de pu ra ta,nocci ola; vern ice rossa, d istr ibuita su ll'esterno c all'interno, lacunosa ecoperta da co ncrezion i calcaree.

3. Figg. 16, 3; 18,3 . Frammento d i picco la scode lla con labbro pe nd ulo ti­po Va/cascio, fig . 5, 7. Ricom posto da due fram menti. Argilla come laprecede nte; vernice rosso-a ra ncio sull'esterno, illeggibile a ll'in tern osotto le spesse concrez ion i.

4 . Figg. 16, 4; 18, 4. Frammento di piccola scod ella con la bbro pc nd ulo ti­po Vo/cascio, fig. S, 7. Argilla come la preced ente; vernice co me la pre­cedente .

5. Fig. 16, S. Fram men to d i parete dì forma c hiusa . Arg illa dep ur ata, bia n­castra; al l'es terno, in rosso. sistema deco rativo, di cu i è leggibile una se­qu enza di tra tt ini obliq ui en tro una fasci a chiusa da una band a in ros­'o.

6. Fra mmen to d i fondo di fo rma c hiusa, co n piede a disc o. Argilla fi guli­na bia nca; all'esterno tracce di vernice in rosso, sotto concrezioni cal ­caree.

7.Figg. 17,7; 18, S. Fra mmento d i a lla con corpo ovoide . breve labbrosvasato . modanato e provvisto di rt sega. tipo Volcascio, fig. 5, 13; so1ca­tur e parallele sulla superficie esterna 43, Im pasto bru no-scuro in super­ficie e in fra ttura , con mi nuti inclus i eterogenei . All'int erno sono evi­denti le tra cce della finit ura a spazzola.

8. Figg . 17,8; 18, 6. Fra mmento di olla come la precedente . Impasto gri­gio-bru no, co n minuti inclusi eterogenei,

9. Fig. 17, 9. Fra mmen to di co perchio troncoconico co n battente ingros­sato, d isti nto a spigolo vivo all'interno: impressioni a stecca, in sequen­za di tratt ini obliq ui, sull'esterno. Im pasto grigio-bruno all' esterno egrig io-scuro in fra ttura, con med i e minuti inclusi eterogenei. (C.S.)

4l Per coe renza, si ad otta la terminologi a di CIAMPOLTRINI-N oTIN1-R!2.NDIN1, art . eit.<I nota 19. pp. 703 ss. ('" votcasctoi.

4) Per questa prat ica CrAM!'OLTRINI-SrAl'ARO-Z ECCHINI, art. cit . a noia 32, p. 328,fi g . 16, 6.

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96 G IULI O CJAM I'OLl'RI NI " CONSUELO Sr >\TARO

Monete

L Fig. I l , l. AE 2, g 4,67, dia mo cm 2,12. RI busto di imperatore panneg­g iato, loricat o c diademato , volto a destra; [d Il] constantìus p [aug. VImilita re ro ma no che tra figge u n cavaliere barbaro caduto; r(eUix)temptorum ì] reponuìo; nel campo, contrassegno F: esergo illegg ibi le.Costa nzo U. dopo il 348 " .

l. Fig. I l , 2. AE 3. g 0,95, diam ocm 1,7. Ese mplare lac u nos o . RJ busto diimperatore pan neggia to, lor icato e diade mato . volto a destra; legendailleggibile ; VI Vittoria . con co rona nella destra e palma nel la sinistra ,gradiente a sin istra; legenda illeggib ile. Valcntinia no IN alen te/G ra zia­noNalen tin iano Il (364-383?), tipo LRBC 527 '1.

3. Fig. I l, 3. AE 4, g 1,2, d iam ocm 1,35. Rtbus to d i imperato re pann eg­giato, loricato e diade rnat o, volt o a destra; lege nda illeggibile; VI vo i XXmuìr XXX, entro corona d 'alloro. GrazianoN alent iniano IIfTeodosiolJArca dio/Magno Ma ssimo , tipo VOla 46 .

4. Fig. 12, 4. AE 4. g 0,76, diamocm 1,2 . Ese mpla re lacu noso. RJ busto d iimpe ra tore panneggiaro . lori ca to e d iad ema to , volto a dest ra ; [-}/l5 p[; VI d ue Vittorie affr o nta te, che reggon o u na corona . Tipo di Valent i­niano ili , 430 circa , R/C X, 2 132 "' .

S. Fig. 12 . S. AE 4, g 1,02, dia mo cm 1,2. RJbusto d i imperatore loricato ediadem ato . volto a destra ; legenda assente (? ); VI Vittor ia, con coro nanella destra, gradiente a sinistra, c he trascina u n ba rba ro co n la sin i­stra ; legenda illeggib ile (ccP). Tipo di Valent in ia no III , 430 ci rca , R/CX, 2 133 o 2 137 4S.

6,Ftg. 12, 6. AE 4, g 1,39, d iamo cm 1,05, RJ e VI p ressoché lisc i.7,AE 4, g 1,43, d ia m oc m 1,2. RJ e VI p ressoch é lisci . (G.c.)

.. Per i pro bc m i di cronologia, C.H. V. S UTH ERI.AND-R.A.G. CARSON, The Roma nImperia/ Coinage, Vlff. The Family orConstamìne J (33 7-364) , London 1981 , pp . 34 ss .

.. Peloun 'a mpia ese mplificazion e dci tipo si rinvia a M. ASOLATl, li tesoro di Fale­ri i Novi, Padova 2005 , pp . 79 S. , nn. 153 S5 . (in part ico lare n . 190 )

.. S i ri nvia a ASOl.ATl, op. cii , alla nota preceden te . p. 8 t , nn . 250- 25 1.

., l .P.C. KENT, The Roma n imperia/ Cuinage. X. London 1994, p . 378, n. 2 132, tav,53; M. ASOI.ATI, li ripostiglio di Campo regio [Grosseto], Nole sulle imi/a zion i bronree diV sec. d.C. e SI/Ila questione della cosiddetta "molleta iII rame neii'Itoìia ìangobarda", Ri­vis ta Ita lia na d i Numismanca. LVII, 2006 , p. 141, n . 19.

.. KENT, op. cii. alla no ia pre cedente . p . 378, nn. 2 133 c 2137, lavo53 .

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Le lIill(e e le [ate. lnsediamenti e culti 'Iella Garfagnana tordoontica 97

Fig. 1. Siti tardoantic h i dell'Alta Valle del Serchio. rifer iti a ll'immagine da sate llite (dalsito eoì.isc.nasa.gov, per gentile disponib ilità ).

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98

A

G IUUO C IAMI'OLTRINI • CONSUnO S I'ATAIW

Fig. 2. Materiali ceramici da lla Buca d i Cas telvenere, scavi 1975. Lucca, depositi dciMuseo Na1.. di Villa Guinigi, e Ba rga , Museo Civico.

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Le nillfe e te (afe. tnsedìnnienti e CUlTi nella Goriagno na taraoavnca 99

A = _._--

B

Fig. 3. Ma teriali ceram ici e vetr-i dalla Buca di Castelvenere, scavi 1975. Lucca ,depositi de l Museo Naz . di Villa Gu inigi, e Barga, Museo Civico .

Fig. 4. Frammenti di luce rne dalla Buca di Castelvenere, scavi 1975. Lucca, deposit idci Museo Naz . di Villa Guinigi.

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100 G IULI O C 'AMPOLTlI:IN I ~ CONSUELO SrATARO

c a • , • '"Fig. S. Distri buaio ne cro no logica delle res til\l7.ioni co mpless ive d i monete d'et à roma­na dalla Buca di Castelvenere.

B c

Fig. 6. Monete da lla Grotta delle Cemo Camere. Cast elnuovo d i Garfagnana, Caste l­nuovo di Garfagna na . deposito de l Museo Archeologico della Rocca Ar iostesca .

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Le ninie e le fate. tnsedìamenti e cult i ne/m Gariagnana tardoantìca 101

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~elamiChۥ monete

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Fig. 7. Distribuzione di cera miche e mon ete nella Grotta del la Plella (r telaborato daZccchini el alii ).

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Fig. 8. Saggi nell 'abitato di volcascìo: planimc rria complessiva e sez ioni (da Ciam pol­trini e Notini) .

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102 G ru llo C 'AIdI'O LTIUNI - CoSSUELO S PATAlU)

Fig. 9. L:Ablmdall1ia diVo k asd o. Cas telnuo­\'0 di Garfa gna na . Mu­seo Archeologico dellaRocca Arìosresca .

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Fig. IO. La Grolla dei Cingh iali ndla Pa nìa di Corfino: planimerria (da Gui di - Rossi).

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Le ninfe e le (aie. lnsed iamenti e cu /li nella Gariagnaua tardoantìca 103

3 1 2

Fig. 11. Monete in bronzo tardoanuche dalla Gro tta dci Cinghiali nella Panìa di Corfi­no . recupcrt 1988. Castelnuovo di Garfagna na. deposito del Museo Arch eolo gico dellaRocca Ariostesca.

5 6 4

Fig. 12. Mo nete in bronzo tnrdoa nti che dalla Gro tta dc i Cinghiali nella Panin di Cor O­no. rc cupert 1988 . Castelnuovo d i Ga rfag na na . depos ito del Museo Archeologico dellaRocca Ariostesca.

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104 G IU LI O CIAMPOLTRINT • CONSUEW S " XfARQ

Fig. 13. Terminale d i cintura co nfi­gura to ad anfora, da lla Gl'Olia deiCinghiali nella Pan ìa di Corfìno. sca ­vi 1980. Fire nze , depositi del MuseoArcheologico.

Fig. 14. Fra m mento d i copri sig illo in bronzo, dalla Gro tta dci Cinghiali nella Pa nia d iCorfino, scav i 1980. Firenze, depositi de l Museo Archeologico.

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Le nin{e e le [ate. tn sediamentì e cu lli nel/a Garfagnana tardoa l1lica

Fig. 15, Frammenti di slgtllatu chia ra D (scode lla form a Hayes 50 8 ) condecorazione stampigliura. dalla Gro lla dei Cingh iali nella Pania di Cor­fino, recuper l 1988. Castelnuovo di Garfagn ana . deposito del Museo Ar­cheologico della Rocca Ariostesca .

Fig. 16. Frammenti di ceramica figulina dall a Grott a dei Cingh iali nellaPa nia di Corfi no , rec upcri !988. Casteln uovo di G.:lrfagnana, depositodel Museo Archeologico della Rocca Ariostesca .

105

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106 G IULIO CIAMPOI.TRINI - C Ol<SUIiLO $ PoUA RO

-

fig. 17. Framm enti di ceramica d 'im pas to dalla Crotta dei Cinghial i nella Pa nia d iCorfino, recupert 1988. Castelnuovo di Garfagnana . deposito del Museo Archeologicodella Rocca Ariostesca .

•Fig. 18. Framrnent ì ceramici dall a Grott a dei Cinghiali nella Pania di Corono. recupe­ri 1988.